goldoni, iii-724: -perché non lo volete ricevere? -che volete ch'io faccia
di carcerazione o di prigionia (per lo più con riferimento alla prigionia di guerra
d'apolline, che era la libertade e lo avere. -dir. proc.
della revoca del beneficio stesso); lo stesso provvedimento con cui il giudice concede
la liberazione stessa, affrancamento (per lo più al figur., con riferimento alla
di chi si è liberato dall'amore che lo teneva avvinto. -anche: stato libero
liberalità, generosità, magnanimità (per lo più nell'espressione libertà e cortesia)
libertinaggio. -in senso concreto (per lo più al plur.): atti
. iacopone, n-10: comenza far lo iudicio, a tollerine la santate:
antichi la raffiguravano assai variamente, ma per lo più come una matrona romana, vestita
cappello o berretto che dir si voglia, lo posero in cima d'una lancia.
la terra ad uguccione, / onde lo stato chiar fatto era dubbio. c.
: quivi con libertà femminile esagerò « lo stato deplorabile de'sudditi e della monarchia
... è la libertà di eleggersi lo stato, quale a lor piace.
libertà ». levi, 6-36: lo hanno mandato a gaglianello, lui che era
o nobile e chiaro messer paolo, ne lo intendere come i 'dialogi 'del
, par., 10-89: quando / lo raggio de la grazia...
... in libertà del soldato lo stipendio, ma gli distribuivano il grano e
. pulci, 14-25: il popolo lo voleva incoronare, / ma rinaldo non
: mettersi a proprio agio (per lo più nell'intimità della casa) indossando
di fare qualcosa: permetterselo, per lo più in modo arbitrario, scorretto,
dai vincoli o dalle servitù che tradizionalmente lo limitano e lo opprimono - mediante
dalle servitù che tradizionalmente lo limitano e lo opprimono - mediante strutture e istituzioni
a recitare, storpiando a pappagallo, lo £a-ira d'occasione. intorno, gli amici
romantico e libertario mi pareva tanto concordare con lo spirito spregiudicato ed arrisicatore del nostro gruppo
gruppo fiorentino. gobetti, i-152: lo spirito delle democrazie protestanti è identico con
sventolate sui combattenti della intesa per sorreggerne lo slancio eroico. gobetti, 1-i-477:
spregiudicatezza quasi libertineggiante - giare ce lo diffusero in italia i provenzali. de nicola
trovarsi, di fronte alla legge, lo schiavo liberato. tommaseo [s
. stor. nell'antica roma, lo schiavo emancipato, che godeva della libertà
lui pusillanime cittadinanza [di virgilio] lo svela, anche più che le ardite sue
, e impiegata in motivi caratterizzati per lo più da bidimensionalità e asimmetria; floreale.
urgenza (e il termine ha per lo più una connotazione moralistica); lussuria
e santissime consuete discipline, subito cominciò lo imperio latino a debilitarsi e inanire.
chiamano libidine ogni volere irragionevole, e lo contrappongono, non al retto solamente,
, cioè se uno inciampa libidinosamente con lo sguardo e impudicamente si sentirà commovere il
propensione alla libidine (l'aspetto, lo sguardo). pavese, 6-332:
che la * libido 'del freud è lo sviluppo « medico » della « volontà
libistico, ancora che molte piante lo somiglino in molte parti, non di meno
, i-39-112: com'male tue ài uzato lo licensato e sciolto libbito che 'l mio
alcun la mente affanna, / dèi'lo 'ntelletto derizzar sua libra / a schiarir
dante, conv., ii-v-8: lo cerchio che nel mezzo di questi s'
del cielo sotto la quale si gira lo sole quando va con l'ariete e con
vibra / là dove il suo fattor lo sangue sparse, / cadendo ibero sotto
-anche: venditore ambulante di libri per lo più usati, esposti al pubblico su
bisogna dunque stamparlo. e perché gli arcivescovi lo avevano proibito e i librai stampato,
è il 4 libraio editore '. altro lo stampatore libraio, che ha stamperia e
volgar. [tommaseo]: non lo debbi a me imputare, ma sì a'
subito l'argento della canna per tutto lo spazio af, dove arrivato col suo
/ qui bilancia l'amor, libra lo sdegno. monti, x-2-141: del tuo
omero e virgilio. oriani, x-5-164: lo aveva già irretito, e senza librare
i. frugoni, i-1-156: poiché lo vide [il lottatore] / il petto
orazio e marcello è la preoccupazione e lo spavento 4 per una sventura che si libri
2-195: raccolse ancora il cappello e lo lanciò in aria. pietro sparò e
grazia poetica fosse capace... lo spirito del cantore della disperazione e della
v.]: 'librazione'dicesi per lo più di quell'apparente irregolarità del moto
-mobile destinato ai libri, per lo più a forma di armadio suddiviso in
: casa editrice fondata nel 1923 con lo scopo di accentrare tutte le pubblicazioni statali
o scientifica (scritta o, per lo più, stampata); trattatalo, compendio
i-1347: di tutte e quatro queste / lo puro sanza veste / dirò in questo
; e finito che io l'ebbi, lo portai dal papa. -libretto
determinata autorizzazione o concessione (e per lo più hanno anche valore di documento di
di più che 70 lire; e se lo paghiamo... li briccino
mano un libretto d'assegni. « lo intesto a lei, signora giulia..
di piccole dimensioni e, per lo più, di rara eleganza. -anche:
altre gattività in presenzia del popolo lo vituperò. aretino, v-1-477:
, le deve essere sfuggito dalle mani lo zecchino che essa non potè più trovare.
carte / non era assottigliato ancor lo 'ngegno. macinghi strozzi, 1-141
5-137: galeotto fu 'l libro e chi lo scrisse: / quel giorno più non
che fòra impossibile che altro che io lo legessi. panigarola, 323: perché andate
sì come se fosse persona umana, ne lo principio de lo libro c'ha nome
fosse persona umana, ne lo principio de lo libro c'ha nome libro di remedio
compendiato di un'opera letteraria (per lo più di un romanzo).
un trattato, a sua volta, per lo più, suddivisa in capitoli. -
: bibbia in lingua vulgare tradutta. lo primo libro secondo la lingua greca è chiamato
cioè in latino 'generatio ': in lo quale si manifesta l'origine del mondo
uso dei laici, che comprendeva per lo più, in base a norme stabilite
mano a'ragazzi, io proprio non lo conosco. g. bassani, 4-40
commercio debbano conservarsi... per lo spazio di dieci anni. -figur
procedere alla formazione di un bilancio contenente lo stato attivo e passivo della società;
mercatante... portare... lo libro del ricevuto e dato. statuto
, fremevano. carducci, iii-21-92: lo stile di questa cronaca... è
. chiaro davanzati, xxiv-9: mando lo cor, non toma; / ma
cor, non toma; / ma lo corpo ratorna: / non si racorge
[i fiori di parlare] somigliare per lo tempo che verrà per innanzi, ed
, celebrato le nozze solennemente, se lo condusse a casa, e così lo tenne
se lo condusse a casa, e così lo tenne in luogo di moglie. monti
'per veder cosa ', cioè lo mio corpo; * che qui non à
: ma 'l suo gran presgio no'lo mi conciede / dire che tradimento / potesse
tutte cose. boccaccio, 1-vi-69: per lo qual bene niuna altra cosa credo che
provveduto suo consiglio, in quello stesso giorno lo bandivano di terra e luogo.
io l'accolgo dal lido; io lo ristoro / dalle ingiurie del mar, le
ch'i'non dava loco / per lo mio corpo al trapassar d'i raggi,
dà luogo in alcuno tempo a colui lo quale sai che non è tuo pare:
è tuo pare: spesse volte vedemo lo vincitore essere soperchiato dal vinto. bartolomeo
rinunzio alla ragione che io ho per lo parentado. cellini, 2-62: considerato poi
[a giuda] essere quello che lo doveva tradire, per dargli luogo e
non è più in me che far lo possa, / che parte non è in
voi guardar e loco e stagione / e lo stato di lei, sì che 'l
1-39: mostrati d'essere stolto quando lo tempo o la cosa lo domanda; ché
stolto quando lo tempo o la cosa lo domanda; ché grande savere è in
luogo di chiamarlo filippo il grande, io lo pubblicherei volentieri il re cerimonioso. bacchelli
pavese, 10-196: in terzo luogo, lo stile sempre parodistico della versificazione sotadica mi
ma essi, quasi a ciò costretti, lo sostenevano. -non esservi luogo:
, iii-150-6: soffrir non posson li occhi lo splendore, / né 'l cor po'
duole il capo, ora gli duole lo stomaco, ora non si sostiene, ora
altro. anonimo, xliii-466: per lo lungo aspettare, sì come inpaziente andava
, 28-3 (97): molte volte lo numero del nove ha preso luogo tra
doglia, / com'om che ten lo foco / a lo suo seno ascuso,
com'om che ten lo foco / a lo suo seno ascuso, / che,
ascuso, / che, quando più lo 'nvoglia, / tando prende più loco,
si fa la scritta; e io lo so di buon luogo. testi, 1-435
teneva essa per certo, come se lo sapesse di buon luogo, che tutte le
2-3-201: il padre... lo mise a stare con piero di cosimo
tutte le materie, ma, per lo più, solo in ordine agli affari ordinari
le richeste de'romani, per addrizzare lo 'mperio di roma, fece patrice de'
fra tanto il papa... lo dichiarò luogotenente suo e legato apostolico per
-luogotenente generale: alto ufficiale (per lo più di nobili origini) che ricopriva
, quando comandante in capo era nominalmente lo stesso sovrano, tale alto ufficiale esercitava
veniva subito dopo il colonnello e talvolta lo sostituiva; tenente colonnello. -luogotenente generale
tempo d'urbano papa v, era per lo detto papa nella terra di todi uno
cavaliere dabbene, a tener luogotenente per lo detto papa. pulci, 11-117: per
il vizio della lussuria, e per lo leone il vizio delia superbia, e
egli ha il mal della lupa che lo scanna. note al malmantile, 2-638
che quella affamata lupa ebe conducto a lo extremo passo timmaculato agnello, serata la
abbia fatto cotesto fallo? -a me lo disse, -rispose camillo, -la balia
ovvero carcere delle donne suol essere per lo più un covo di lupacce velenose e
. linati, 9-220: come lo sapeva far trionfare il suo tesoro d'
del privilegio governanti il mondo, che lo mantengono lupanare? g. ferrari
la fuga di don calogero con bastiana lo hanno trovato morto sulla trazzera che va
i loro miti, il dugento, lo spagnolismo, la lupara, 'tripoli bel
, di origine germanica, che per lo più ha valore spreg. lupària,
il ricino, l'elleboro nero, lo spondilio e l'aconito cinot- tono,
uomini ignudi per la città, proibì lo intervenirvi e correre a'giovanetti sbarbati.
mondana, carnale, lasciva, lupercale, lo dirò pure, diabolica. segneri,
luperci nudi con capelli lanosi in capo e lo scudo rotundo mandato da cielo. landino
e creta, e fitto per tutto lo produce il terreno. salvini, vii-540:
veniva preso da una fame lupigna che lo sradicava dal sonno e lo cacciava fuori
lupigna che lo sradicava dal sonno e lo cacciava fuori del letto. -scherz
, tutti gli si volgono intorno e ramosamente lo sbranano, corno se de'loro avversarii
tandi 'furono le due mammelle che lo nutrirono con sovrabbondanza, quando meglio sarebbegli
nel frutto della pianta (e per lo più delle specie lupino bianco e lupino
di lupini e una scudella di lente lo fornisce di vettovaglie e gli satolla la
, 4-25: lascia all'ar- cion lo scudo, che già posto / avea ne
ti commise un innocente popolo, e tu lo lasciavi a dilaniare a lupi e mastini
al paro; / è ignudo, ma lo cuopre in tutti i lati / un negro
- pietà vi prenda! - e te lo lupo pigli. 23. locuz.
, fermo e lucia, 539: attraversare lo squadrone volante sarebbe stato lo stesso che
: attraversare lo squadrone volante sarebbe stato lo stesso che correre in bocca al lupo
il lupo per gli orecchi; amor lo stimola / e la gelosia il tira
tempi da lupi, col termometro sotto lo zero, con tuoni e fulmini,
(dicesi del far bene a chi non lo merita). ibidem, 256:
il vizio. massaia, ix-144: lo invitai di venire a gilogov, con
pecorini; / mutata han veste e non lo core. dante, inf.,
: raccolse un lupacchino, e se lo teneva a dormire nel proprio letto.
come là tra li tedeschi lurchi / lo bivero s'assetta a far sua guerra
giusti] versò a piene mani lo scherno su tutto quel brulicame di uomini venali
solo de nno cilicio avillipato, lo posse in mezzo delli dui puliti servi,
lurido diverbio di quella sera fu come lo spalancarsi d'un verminaio, con l'ostentazione
ubliare / se tu puoi megliorare / lo dono in altro loco, / non ti
: l'antonia quando gli passava davanti lo guardava piena di lusinghe. -tentazione.
; auspicio favorevole (ma, per lo più, ingannevole e fugace).
profondo interesse, intensa (ma per lo più fallace e ingannevole) attrazione o
. -speranza gioiosa (ma per lo più ingannevole); trepida attesa di
la seconda, per tenere a lusinga lo re turbato acciò che si mostrassero altressì
/ mi va mostrando per confortamento / lo suo chiaro visagio / piagente per sembianti
. esopo volgar., 4-43: per lo corbo s'intende 1 semplici, che
la lusinganza delle dilettevoli acque, spogliò lo tenero corpo di dilicati vestimenti.
, / e tanto 10 lusinga e lo trastulla / ch'egli fuori di lei non
e venga con suo mostro miracoloso, lo maggiore che possa essere, lo quale
miracoloso, lo maggiore che possa essere, lo quale paia uno mezzo di questi villani
r-39: quale speranza potrà ancora lusingare lo sconsolato tuo cuore, aggirare il tormentato
bestiario moralizzalo, xxxv-n-318: non morde lo nemico emprimamente: / lecca e losinga per
questo fexe: / chi sta in pericolo lo dano sia d'elo. nappi,
casa, ove trovando me, che sollecitissimo lo aspetto, non si può veder sazio
vuole spontaneamente venire intorno ad accarezzarti, lo fa a suo beneplacito, e se
in questa accezione, non presenta per lo più connotazioni negative). - anche
, stabilirono che l'una di lor lo lusingasse a parlar seco in una stanza
inni un carme, / vaticinò ch'egli lo spirto e varia / daranno a'vati
, o anima santa, che noi lo lusinghiamo e preghiamo, e che noi gli
lusingò cotanti sonni invano; / maladetto lo tuo perduto pane, / che non
la particella pronom. indursi, per lo più con eccessivo ottimismo, a credere,
di esser solito a parlare, e che lo scopo del parlare è appunto quello di
fu ucciso a tradimento da paride che lo ferì nel calcagno. mascheroni, 8-366:
male. moravia, iv-64: lisa lo guardava in modo strano e sorrideva tra
/ io non ti falliragio / per lo lusingatore, / che parla di fallagio
, di allettamento; lusinga, per lo più insistita e importuna; adulazione,
, e quando no, con l'ossequio lo corrompono. tommaseo, 18-i-731: sentendosi
conseguenza alle convenute lusingherie dell'occitania, lo discacciò. pratesi, 1-192: per
ovidio volgar., 5-16: fa'che lo amante, chiuso di fuori, ora
con lusinghevole conforto trasse a sua volontà lo debole marito. beicari, 6-93: con
albertano volgar., ii-176: lo malo uomo, che parla lusinghevolmente,
chi gli desse cena, non trovò chi lo ricevesse. e questo fu..
bernardino da siena, iv-28: come lo scarpione con le bocche dinanzi prima solletica
de'lusinghieri. cavalca, 19-396: lo lusinghiere si è uno coperto e reo
i lusinghieri maldicenti... che lo mettono male presso la sua donna, la
la sua donna, la quale non lo richiama a sé. -in
continuamente illibato, né lasciò mai che lo svenassero fuchi lascivi,...
lascivi,... né che lo svellesse man lusinghiera. parini, giorno,
negativa onorata al cromwell, il quale lo stringeva e d'assedio e di lettere
e i pezzi lusinghieri / gli accompagniam con lo scacciapensieri.
alla notizia del tradimento ond'erasi macchiato lo zamorino, decise di cogliere il pretesto
com'ella [s. scolastica] levoe lo capo da orazione, avenga che
co lui furono arditi di mettere lo piede fuore del soglio del
ossa componenti un'articolazione, accompagnata per lo più dallo strappo dei legamenti articolari,
ha luogo alcuna cura, o ve lo ha solamente la chirurgica. targioni tozzetti,
di opulenza, che si manifesta per lo più nell'eleganza, nello sfarzo,
. non è altro... fuorché lo studio e 'l moto di distinguersi nella
espressione e nello stile: e per lo più nasconde povertà di contenuto).
di vivere più di quel che richiede lo stato e grado naturale e civile di
può che l'introduzione di quei mestieri e lo spaccio di quelle merci che sono di
con pompa, con magnificenza, per lo più in spregio agli altri; ciò che
, 1-ii-311: per chi può mostrar lo scrigno pieno, / la testa è lusso
bangniare sovente in aqua freda, per lo calore fievole ch'è dentro il corpo inforzare
: per sottolineare, spesso ironicamente, lo sfoggio di eleganza o di ricchezza da
la carrozzeria era di lusso. -per lo più iron. che è privilegio di pochi
di lusso, per intendere almeno in genere lo sciupio d'inchiostro di cui c'è
moretti, ii-265: potevo insomma fissare lo sguardo su un lussuoso pellerossa che dalla
biondastro e poco lussuoso fa quotidianamente lungo lo zoccolo del palazzo gondi.
geografiche e storiche. linati, xii-31: lo spirito d'isabella presto s'imbevve e
anche sregolata, mitologia molteplice e lussureggiante lo circondavano. -fecondo, verboso, prolisso
e lussureggianti colori che non forse senza ragione lo offendono ne'suoi versi più d'una
vi è il lussureggiar delle imagini e lo sfogo prepotente del senso giovenile e inesperto
piacere per il piacere, e non lo analizza né lo estima. bocchelli, i-84
piacere, e non lo analizza né lo estima. bocchelli, i-84: in campagna
, 8-i-198: non vogliamo tuttavia che lo stile lussureggi. leopardi, v-673: certo
dimorare in pace; la notte bolle, lo dì angoscia. dante, inf.
ordinatamente secondo li tempi debiti; ma lo uomo, pieno di assai disordini, non
e perdene l'uomo il senno e lo 'ntendimento. libro della natura degli animali,
tempo! acciò ch'io non rompa lo patto del matrimonio con lussuria di fuori
. g. villani, 1-19: per lo suo male reggimento, usando sua vita
in cui si cova / quanto mal per lo mondo oggi si spande, / de
conv., iv-vi-19: beata la terra lo cui re è nobile e li cui
ultimo termine di questa fatica che quasi lo tocco con la mano, non potrò
lussuriante. berchet, 1-12: altro è lo stare ristretto a'confini determinati di un
di un linguaggio poetico, altro è lo spaziarsi per l'immenso mare di una lingua
il suo figliuolo, nome nino per lo padre, fu in età [semiramis]
mensa e nel tempio; e questo lo fanno perché essa non procuri la sterilità
che l'innebriarsi, il lussuriare, lo stancarsi, il dormire e l'al tre
vivea lussuriosamente facendo ciò che il demonio lo tentava. daniello, 38: virgilio
, con cura eccessiva (accompagnate per lo più da immodestia). -anche:
sensuale. -anche: che avverte intensamente lo stimolo sessuale. fioretti di vite
desiderio sessuale. iacopone, 5-20: lo tatto lussurioso ce vergogna d'apparire,
lussurioso ce vergogna d'apparire, / lo deletto puteglioso lo vergogna profirire. bambagiuoli,
d'apparire, / lo deletto puteglioso lo vergogna profirire. bambagiuoli, xxxvii-43:
schiva d'ogni sensualità e che tuttavia lo abbrutiva, non concedendogli di vivere la
. bernardino da siena, i-123: quando lo immondo ispirito esce d'uno peccatore -quando
una certa lustra di cretino ripulito che lo faceva ricercato nel villaggio e nei dintorni
doversi vedere. lucini, 11-310: lo psicologo banale e da piazza, colla
amarezze non fu colmato! quell'opera lo invecchiò innanzi tempo. -chi ne lo
lo invecchiò innanzi tempo. -chi ne lo costringeva? egli non amava le lustre del
il terreno dove fu il rogo, lo spazza e lo monda: fra poco la
fu il rogo, lo spazza e lo monda: fra poco la pioggia,
la pioggia, una pioggia lustrale, lo purificherà. -giorno lustrale: presso
potete intendere sanza chiose lustrante, se lo sposo lucidamente abita nelle vostre mente.
. delle terme di tito si à lo stesso fenomeno? che flogisto vi s'è
sarà l'arte de gli specchi, lo specchiaro, il fare specchi, lustrarli.
un nome senza aggettivo, e glie lo rende; qua apre una parentesi per
costui regnava / in una forte tore lo la tegnìa serata. / in
usanza. lancellotti, 2-7: serse subito lo fece squartar per mezzo e, postane
girolamo volgar. [tommaseo]: lustra lo indorato campidoglio e tutti li templi di
vogliendosi a destro ed a senestro; / lo sole nela spada vi lustrava. andrea
); sfavillare (gli occhi, lo sguardo). -in partic.:
allegra faccia, / che lustra come fa lo stagno vecchio? bocchelli, 1-i-82:
pulisce e lucida le scarpe (per lo più nelle strade o in luoghi pubblici
. v.]: 'lustrascarpe': chi lo fa per le vie per mestiere.
all'ombra, a pochi passi, glie lo raccoglieva e lo posava sul tavolino,
a pochi passi, glie lo raccoglieva e lo posava sul tavolino, accanto al vassoio
svelte ancora nel maneggiare la spazzola e lo strofinaccio, abilissime nel ridare un'apparenza
lucidatura compiuta in modo rapido e per lo più superficiale. crusca [s.
, in ciò gli ebrei imitando, e lo chiamavano lùstrico, perché in esso i
era un po'invecchiato, ma sempre lo stesso con la sua barbetta rossastra e come
su abiti o accessori femminili, per lo più da sera, su ricami,
queste l'oro, l'argento, lo stagno, il corno, il lustrino.
lustrini negli occhi (dal sonno che già lo prende). = deriv. da
più chiare e le foglie lustre per lo sole che l'allumina. varthema,
f. f. frugoni, vii-424: lo scarafaggio liscio e lustro,..
ora si rassegnava male a portare sempre lo stesso vestito blu; lustro e
luccicante, sfavillante (l'occhio, lo sguardo: in quanto esprime un profondo sentimento
gli occhiacci lustri come vetro, / lo qual di dietro una gran face adorni
per un volgarizzamento dal latino, come lo posson fare il bindi e il bustelli
riuscita di una cosa (e per lo più è usata ironicamente). landolfi
stati abbacinati,... per lo caldo e lustro del bacino si dissecca
l'inverno, per esservi insupportabili freddi, lo tengono coperto con scorze de pesci grandissimi
fine non piglia macchia; e s'altri lo insudicia, un po'd'acqua lo
lo insudicia, un po'd'acqua lo ripulisce; ma il lustro si smarrisce
anonimo fiorentino, iii-487: vogliendo mostrare lo suo sfavillare, esemplifica che sì fatto
esemplifica che sì fatto apparea come si farebbe lo lustro di juppiter e di marte,
cennini, 28: di subito per lo lustro della carta lucida trasparrà la figura
, alla foce rimbomba. e tutto lo segue, il tragico lustro d'onte e
. letter. apparenza, parvenza (per lo più fallace); illusione; inganno
come brunissi, va'brunendo su per lo profferitico. zonca, 46: macchina
[al porfido] il pulimento con lo smeriglio e col cuoio strofinandolo, che viene
7-9: essendo il lustro... lo spazio di cinque anni, nel quale
i romani al chiudere il lustro, lo scrivano recitava alli dei la preghiera,
giacomo da lentini, 45: lo foco inchiuso poi passa di fore /
foco inchiuso poi passa di fore / lo suo lostrore, sanza far rottura. boccaccio
con un impasto ottenuto mescolando per lo più argilla o altri materiali con
. che ha colore giallo, per lo più intenso e simile al color zafferano.
sanudo, liii-212: partì in questa matina lo episcopo di chieti de qui, va
c. dati, 3-37: lo lasciarono in maniera che, s'egli
, solo de uno cilicio avillipato, lo posse in mezzo delli dui puliti servi,
di leucociti (ed è causata, per lo più, da infiammazioni o tumori)
male so'condutta / em manu de lo nemicu ke m'ao strutta ». giamboni
albertano volgar., ii-30: lo lutto del morto è sette dì;
dimostrazione, segno esteriore (consistente per lo più in un severo modo di vestire
cordoglio (e il termine è per lo più usato nelle espressioni mettersi in lutto
ma bianco. morando, 510: io lo trovai vestito a lutto, co i
veste da lutto o di lutto: per lo più nero e di foggia austera,
, aveva preso dalle mani della madre lo scettro luttuoso, si era rivelato, a
sfera. papi, 2-1-264: nacque lo scisma, e da questo...
di rigo] per il gioco aveva lo stesso motivo per cui diceva d'essere
luttuoso della procella traveda sempre colla mente lo splendor delle stelle. borgese, 1-104
grande paese del sottoterra. quella luce luttuosa lo colpi come un preavviso. =
seguente. anonimo, i-629: lo dio d'amor, in ciò ben dicer
, 2-263: più di grandezza dà lo m, lo n, innanzi al p
più di grandezza dà lo m, lo n, innanzi al p, al t
m 3. seguita per lo più dal punto fermo, serve per
moriraio eo? / no, ma lo core meo / more spesso e più forte
, ma fa polenta sempre, ma sempre lo stesso vale a nutrire, anche l'
dante, inf., 22-143: lo caldo sghermitor sùbito fue; / ma però
forte da quella saetta / ch'amor lanciò lo giorno ch'i'fui preso. idem
dire rispetto all'affermazione precedente (per lo più in correlazione con le espressioni non
, o anche un'interiezione (per lo più con valore enfatico). canzone
plutarco volgar. [tommaseo]: lo pregarono che rimanesse con loro a distruzione
a distruzione d'antonio, ma cicero lo credette. 9. ma che
l'alessandro ', il vero, non lo conoscevano ancora. ferd. martini,
né anche passabile, lo strazio d'una donna incinta, chi
v-1-357: il mio corpo è diafano. lo scheletro mi si mostra esatto come in
e prostituzione. moravia, xiii-122: lo specchio non rifletteva che la sua testa,
prova di ingenuità e stupidità: per lo più in senso scherz. o iron
. [aaxapta{i. ó <; 'lo stimare felice, beato macarite,
... aver avuto il luogo sopra lo smeraldo, colpa della gran macca che
quello che nasce dal caso io non lo ritrovo in nessuno. g. a.
/ e sotto i piedi tosto si lo caccia, / ed ancor l'altro afferra
ancor l'altro afferra e giù lo stese / l'un sopra l'altro,
l'arme gli partiva, / e quel lo scudo suo gli spezza e fiacca.
. -è troppo granito; / se lo prendo potria maccarmi un dito. 2
azione violenta dell'alta marea, per lo più alla foce di un fiume, nell'
- difetto, imperfezione (per lo più lieve). fagiuoli, v-49
calvino, 11-116: amleto sa che lo zio lo spia da dietro le tende
, 11-116: amleto sa che lo zio lo spia da dietro le tende: basterebbe
preparazione industriale, che si mangia per lo più asciutta, condita con ragù,
bastone. e dapoi caccia per lo più al plur.). -per estens
ed un sognare da febbricitante; / lo scrivere, i concetti e il fraseggiare /
di questo nostro 'caos ', lo quale ritrovasi ne la presente seconda '
, dovendosi questo 'caos 'con lo 'ntelletto nostro disciogliere, tutti gli elementi non
maccaronicaménte), avv. secondo lo stile maccheronico. -anche: con un
, 2-721: il poeta intende accennar lo stile de'fiorentini, che quando a
cardarelli, 256: quando la parola non lo soccorreva la creava di sana pianta,
scritto, un'opera d'arte, lo stile, un discorso, ecc.)
. n. villani, 2-581: lo stigliani dice che se « fra gli
). cicognani, v-2-96: con lo sgolarmi nei comandi in piazza d'armi
ottocento da 'cri de paris '? lo stile, se è lecito abusare d'
nobile parola, l'autentico stile del luogo lo ostenta il famoso kursaal liberty, massa
e quasi pietoso grottesco di carattere per lo più idiomatico, e di tipo sub-andino
abbacchia. simintendi, 2-3: ha [lo stellione] maccheroni?? azióne
demòni! » e che don rodolfo glie lo sparasse a lui, questa volta,
non sia de ricevere, non sia costretto lo comperatore di riceverlo, se 'l peggioramento
accampati sulla destra dei nostri ricoveri erano per lo meno un'allegria: macchie festose di
2. chiazza epidermica (per lo più di forma ton383: venian l'
per via di certe macchie, picciole per lo più e di colore purpureo, le
vigoroso. -peccato originale (per lo più nelle espressioni macchia originale, paterna
acqua per bagnarlo, udendo tal parola, lo -diminuzione, riduzione, scadimento; menoziose
, di lumi ispazio di tempo sapendo lo senato l'origine di quegli 8. imperfezione
, 3-303: se alcuno vorrà mutare lo panno in altro colore,...
sicilia, a sia su cotale panno lo prezzo della detta tintura, con co
posizioni cromatiche, abolendo il chiaroscuro, lo strugger questa obbrobriosa macchia / fatta
. pitt. dipinto o disegno, per lo più di mio. guerrazzi, 9-i-181
, 32: mi contenterò coi miei vili lo più prodotto da malattie asteniche delle piante,
ogni cosa. salvini, 30-2-65: lo stesso chiamare questo preteso vizio ora ripetizione
grazzini, 94: solo una macchiolina / lo guasta, ch'egli ha troppa ambizione
arbusti di varia altezza, accompagnati per lo più da alberi d'alto fusto;
la compongono. -boschetto, per lo più di carpini, preparato per tuccellagione
sterpi o anche di virgulti, per lo più nelle vicinanze dei fiumi, in luoghi
ariosto, 4-25: lascia all'arcion lo scudo, che già posto / avea
chiamare alla macchia, così non è lecito lo stare in briga; perché uno che
. fagiuoli, 1-6-204: egli me lo donò [il ritratto], siccome volle
la inopportuna cupidità delli spagnuoli di occupare lo stato di nizza diede occasione al prencipe
, suscitò l'interesse del pubblico e lo scandalo della critica ufficiale; tale corrente
cui opposero i maestri del quattrocento e lo studio all'aria aperta, e comunque
contrapposizioni cromatiche, abolendo il chiaroscuro, lo sfumato, rimpasto, per organizzare uno
bibbia volgar. [tommaseo]: lo suo rame diventi liquido e fondasi nel
e fondasi nel mezzo del fuoco, e lo suo macchia- mento e la sua rugine
lui che dormia, in quella parte ove lo capo èe congiunto al collo; e
e gettalo insanguinato dal sasso e macchia lo rotto scoglio di sangue. ariosto, 34-47
a cena e a dormire, tu me lo macchi, o che stanotte ti sia
che le macchiavano. pratolini, 3-91: lo spumante si rovesciò sul vestito di maria
il cielo era senza un cirro che lo macchiasse. ungaretti, xi-155: un sole
di primavera. brancati, ii-342: lo scirocco macchiava di bianco il cielo stellato al
così maggiormente l'anima, che per lo peccato sconciamente si macchia e lorda,
/ voglio, sarà: su questo cor lo giuro, / ara di patrio zelo
suoi crini; / di sangue col baston lo vergo e macchio, / tolsili i
intendendo] il male condensato nutrimento, per lo quale non lucidi ma invetriati e spesso
forfore [i golosi] divennero pe'lo viso macchiati. palladio volgar.,
un certo ribrezzo, tanto più ora che lo sapevo macchiato di sangue, pure ne
, pure ne sentii pietà perché davvero lo vedevo soffrire. d'annunzio, iv-1-298:
ariosto, 17-91: gli par de lo scorno / del suo compagno esser macchiato
: né ti muova che il profeta lo chiami or bello... e ora
chiami or bello... e ora lo chiama brutto [gesù cristo],
macchiétta1, sf. piccola macchia, per lo più di sporco o di unto;
nei tratti essenziali e caratteristici, per lo più in tono caricaturale. carducci,
tortura. aretino, 17-113: tutto lo stuolo de i giustizieri si diede con
tazzine ai clienti, poi ripulire con lo strofinaccio banco e macchina, sciacquare le
le tazzine. pratolini, 10-239: lo chalet era completamente deserto, i vialetti
. carducci, ii-12-4: quando [lo zanichelli] avrà un'altra macchina,
5. veicolo, mosso per lo più a motore (che può essere
navi che si fossero aggiunte insieme; e lo ordinarono con tutte quelle misure o proporzioni
7. costruzione fastosa e allegorica, per lo più in forma di grandioso ciborio o
drammatico mediante il quale l'autore modifica lo svolgimento dell'intreccio con il ricorso a
questi, serpeggiando la strada, non se lo lasciano cosso dalla pietra misteriosa della montagna
attingere da quella machina nostra eguale. / lo spirito è lo stesso, son simili le
machina nostra eguale. / lo spirito è lo stesso, son simili le spoglie,
con la nostra macchina... per lo più esala un sudore ingrato. opera
sanza aretino, v-1-790: vedesi fuora ne lo spazio de l'uno fine. masuccio
capelli molto complicata3-59: meritamente si può dire lo amore nodo perpetuo e appariscente. e
gran parte de'nostri comici, per lo più macchine ignorantissime. f. galiani,
, da imbarazzi. colletta, 2-i-200: lo scioglimento di tutta la macchina imperiale,
, enorme e fitta di complicazioni, lo hegel ebbe bisogno di uno strumento adatto,
quell'alta miserabile anticaglia che... lo rende presentemente così svogliato e poco curante
proprie del mondo materiale o, per lo più, del mondo dello spirito)
, si leghino gli scrittori e per lo continuo girarsi attorno, perdano il lume
pensieri si raggirassero loro per la mente, lo giudichi chiunque si sarà ritrovato in simili
che per via di machine l'intelletto se lo immagini, se vuol rimanere acquietato.
pistoni, i quali per altro danno lo stesso risultato di quel che un semplice
moviate a disfare la monstruosa machina de lo aversario de la certa verità de le leggi
, ponendolo in dubbio della vita, lo costrinse a fuggirsene. gualdo priorato,
nel massimo alato incremento, e ne lo è in conseguenza lo spirito per seguire
incremento, e ne lo è in conseguenza lo spirito per seguire tutte le grandi e
esercizio era tuttavia sì macchinale ch'io lo faceva pensando meno a que'versi che
qualche cosa di metafisica. ma era per lo più al dopopranzo e quasi per ozio
impulsi spirituali, lasciandoli agire meccanicamente sotto lo stimolo. -c'è il macchinale del catechismo
primi due o tre giorni, tra lo stordito e il confuso, se ne stette
un di quei poemi barbari retorici che lo scolasticismo del quattrocento conduceva macchinalmente intorno le
il diavolo] altro macchinaménto trovò per lo quale per li detti imperadori cristiani tormentò
machinanti e malvagi, anche quando non lo siamo. leggi di toscana, 9-12:
si macchinava, fuggendosi i congiurati che lo maneggiavano. b. davanzali,
conci. il grano da sementa / non lo tribbiai né macchinai, ma scossi.
199: i migliori fra i suoi operai lo cercavano di nascosto per assicurarlo che il
dei poeti calabresi; come non compare lo stupendo macchinario nel suo folclore antichissimo.
degli austriaci! manzini, 10-53: lo incontrai, la prima volta, nell'
. l. cassola, 166: chi lo spirto negar potrebbe o vita / a
una specie di risolino secco che pareva lo stridore d'una macchinetta arrugginita ch'egli
ma non si decideva ad accendere. fu lo spaccista a mettergli davanti la macchinetta.
: credette girassero macchinazioni e conspirazioni contro lo stato. ferd. martini, 4-132
a sovvenire macchinazioni e congiure, pare lo tenesse a stecchetto. svevo, 1-214
sull'impiego delle macchine. -anche: lo sviluppo, il carattere, la natura
letteraria. -anche: repertorio (per lo più scontato e scarsamente originale) di
un macchinista e un timoniere, e lo fa tornare a pubblico vantaggio. garibaldi
di effettuare i cambiamenti di scena durante lo spettacolo (e gli è anche affidata la
. milizia, v-244: luigi xiv lo fermò [giacomo torelli] al suo reai
i teatri fa maraviglia non piccola lo ingegno dei macchinisti, i quali così
quale ha l'anima nelle mani, lo eseguirebbe, forse non difficilmente.
giacomo del po], come per lo più accade a'macchinisti, manierato e
adotta i valori, la concezione e lo stile di vita connessi all'evoluzione della
perciò nemico del panindustrialismo, in quanto lo spirito macchinistico è cagione di abbrutimento,
macchinosa. de amicis, x-6: lo zola ha più di lui un qualche
ne viene ad uno macchione d'albuscelli lo quale ène ivi presso a quello fiume
rompersi nel mezzo i dolci vaneggiamenti per lo subito smacchiar di sei soldati dal- l'
il troncone / a scioglier quella che lo chiama e prega. / ma quel peloso
screziato. simintendi, 1-115: cuopre lo capo di macchioso vello. bibbia volgar
ii-9- 280: è più facile lo scavare un terreno arenoso... che
arenoso... che non è lo scavare un terreno sodo e macchioso, volgarmente
e 'l calamaio è macco e lo strozzi m'aspetta. 2.
., 10-30: macedonio disse: che lo padre e lo figliuolo erano in una
macedonio disse: che lo padre e lo figliuolo erano in una substanza, ma che
figliuolo erano in una substanza, ma che lo spirito santo non era che creatura;
dell'empio prefetto, con una scure lo macellò. bandini, 2- i-137:
cesari, i-45: descrive più specificatamente lo spavento di quella miseria: urli,
di carne di qualità scadente, per lo più di animali soppressi in seguito a
macellazione (e il termine è usato per lo di macellaio. più nelle locuz.
animali commestibili, per della misera sorte che lo attende di quello che non fosse lo
lo attende di quello che non fosse lo più di grosse dimensioni (bovini, ovini
114: ciante di persone per lo più in gran numero; niuno
correndo per mangiarsela in gente, e su lo smalto / correa di sangue ognor più d'
frammisti alle abitazioni lasciava apparire ai soldati francesi lo spettacolo di quel cittadine...
carneficina! -nientemeno! -sì, sì te lo scarni / e curvi, combusti /
delle giuro! nasce un macello, te lo giuro! caldaie infernali,..
, e le nozze si faccino, lo mandiamo al macello e lo disonoriamo per
si faccino, lo mandiamo al macello e lo disonoriamo per sempre. c. gozzi
che non fanno li beccari de le bestie lo venardì santo. a. pucci,
li scultori de'figurabili porfidi loro: lo percotono perpetuamente tanto in quei luoghi,
ed i fiumi grossi e chiari e caldi lo macerano presto e lo fanno bianco e
chiari e caldi lo macerano presto e lo fanno bianco e morbido. segneri,
al mio cuore. -intr. per lo più con la particella pronom. leonardo
e racimoli. -intr. per lo più con la particella pronom. c
e biancheria. -intr. per lo più con la particella pronom. cagna
per arrivare a distruggere questo corpo: lo maltrattò, lo macerò, lo straziò.
distruggere questo corpo: lo maltrattò, lo macerò, lo straziò. baretti, 6-160
corpo: lo maltrattò, lo macerò, lo straziò. baretti, 6-160: povere
la nazione. -intr. per lo più con la particella pronom. 5
rasatim, re di siria, e sì lo macerò e domò. boccaccio, dee
che noi viviamo in questa vita, lo nostro corpo è così condizionato che li molti
al restante umano genere ogni avere, lo spogliò per così dire di se stesso
un pensiero arcano, maceravano il corpo e lo spirito, pur di raggiungere un'altezza
nell'ombra, incanutire, / velar lo sguardo, appesantire il passo, /
a gemere nella tristezza, ed a macerarmi lo spirito nell'inazione. card-ucci, ii-12-12
: nelle pompe il comburente necessario per lo sviluppo del vapore è fornito da squamme
b. del bene, 2-346: compiuto lo scalzamento, avanti il solstizio, converrà
de le uccise vittime le carni / ne lo spiedo rivolge; e chi sul desco
gli amici a canto, / che lo riportin macerato a casa. firenzuola,
che un'elegia. moneti, 150: lo scoprì [il medico] alquanto e
assai macerato, disse alla madre che lo facesse risvegliare. fagiuoli, lvii-76: ivi
1-2-257: allora gli occhi, asciutti tra lo scempio del capo d'orlando, sgorgaron
dispetto che per ripugnanza alle restrizioni impostegli lo indusse ad una maniera di vita molto
... direi che c'è tutto lo scolorito, il devastato di una voluttà
inconfessabile. bacchetti, 3-70: lei lo guardava ridere mezza accigliata, rassegnata alle
119: l'anima e la poesia sono lo stesso: la stessa macerata gentilezza.
metro nella quale si tiene a maturare lo stallatico. = deriv. da macerato
bacilli della fermentazione, che determina per lo più esalazioni maleodoranti. -anche: immersione
: con il poco cibo e macerazioni lo spirito si debilita e la mente s'in-
in luogo sacro per la excomunicazione, lo fece mettere in una fossa in capo al
a riguardare. 2. per lo più al plur. resti di un edificio
le macerie del suo cavallo. subito lo rialzano, ma gli gronda uno spavento
fra le zampe. con una seconda cornata lo sventro. 4. figur
nell'oscuro / giacinto odor dell'ombra / lo sfuggir del tuo sguardo.
/ destargli in seno un fomite / che lo depredi e laceri. lucini, 1-277
. mattioli [dioscoride]: lo smirinio... corrisponde benissimo al
.. -no, no grazie -ribattè lo zio... -lascia fare a me
castelfidardo. 3. che ricorda lo stile o è contenuto nelle opere del
senso generico: masso di pietra, per lo più di grandi dimensioni e di notevole
, ma molto più grande, / lo roteò, lo scagliò. cassola, 2-126
più grande, / lo roteò, lo scagliò. cassola, 2-126: era [
da macerata, lxii-2- iv-66: sopra lo stesso macignio dall'alto della montagna cadevano
commovibile e apprensivo di quel che non lo raffiguri il mito volgato del dante tutto
macina e percosse esso nelle spalle e lo cavallo ne la groppa. -ruota
di qualche grado comperano il grano e lo fanno macinar a certi mulini, che sono
volgar., 1-1-119: hai gittato lo peso lieve dell'umile e mansueto signore
pose la bocca a un fiasco e lo tracannò tutto. nomi, 2-2:
derrate e materie varie, servendosi per lo più di un'apposito meccanismo azionato da
se infra chesto tenpo eli non macinasse lo mulino, matasala lo perfarà, overo di
eli non macinasse lo mulino, matasala lo perfarà, overo di deto afito o
comodamente, ch'eli no avese macinato lo deto mulino. iacopone, 14-37:
-conci. (466): parte per lo giardino... e parte verso
2. pestare nel mortaio, per lo più mescolando con qualche sostanza liquida.
che prendono la limatura del piombo e lo macinano in un mortaio di pietra con
cominciato dal macinare la tinta e spazzare lo studio, si condussero i gozzoli, i
macinare col dimenarlo presto; perché chi lo tenessi troppo, verrebbe troppo sodo l'oro
pasta di detto mescuglio; e chi ve lo tiene poco, verrebbe troppo tenero,
f. frugoni, i-257: compresi che lo studio del filogiamboni, 241: con
uomo [il castoro], non lo smorsa prima che senta avere de
i suoi figliuoli vedevano da e lo macinava. buzzati, 1-150: la pendola
, per macinarli. verga, i-370: lo calpestavano, gli macinavano le ossa
goldoni, iii-122: sì, sì, lo so. siete stata fuori sangue /
luoco la maritata e andò a lato de lo scolare; sospiri di fisarmoniche,
. aretino, 20-82: per lo più di natura deteriore. ella
, / e morte empia e crudel lo piglia al ciuffo. -macinare diamanti:
un pessimo irritante metodo di percezione, lo alimentano nei piccoli proprietari. ferd.
di macinato, perciocché, usando per lo più il paese montuoso mulini, questi erano
no poco a proposito della pittura, lo consigliò piacevolmente a tacere, additandogli 1
lavoro nella macinazione del grano, non lo dà in quella delle fave, vecce
preso l'avesse in casa più per lo macinio de'colori che per dipingere.
da due mesi in qua, tra lo crescimento del corpo e per la violenza
quello apparecchio, con cui la natura lo produce. serdonati, 9-154: queste isole
accosta, / e chi quel taglia, lo piglia a sua posta. =
fagiuoli, 11-40: quel finger lo svenuto, il pesto, il macolo /
e makom * maometto '(per lo più nei giuramenti: par mahom \)
in cui i soggetti rappresentati (per lo più piccoli animali, fiori o parti di
delle circonvoluzioni cerebrali, che produce per lo più disturbi neuropsichici. = voce
. medie. affezione che colpisce per lo più uomini di età avanzata e che
a spira. ha per tipo lo 4 sphinx stellatarum lin. '. pascoli
degli arti inferiori rispetto al tronco, per lo più associato all'eunucoidismo (e
. medie. eccessivo sviluppo, per lo più congenito, del padiglione auricolare.
nella forma ha qualche somiglianza con lo scarafaggio e che alcuni met
bene ordinato convivio sogliono li sergenti prendere lo pane apposito, e quello purgare da
m. savonarola, 23: quando lo infirmo è di faza de morto,
uno de'frati il più venerabile prese lo detto fanciullo [che non si poteva muovere
muovere], e secondo la visione lo lavò coll'acqua del lor pozzo, e
. miracoli della madonna, i-213: allora lo padre e la madre...
aveva loro fatto, che avevono renduto lo loro dolcissimo figliuolo sanza niuna macola.
loro non vi fosse macula, sì lo chiamarono a sé e gli dissero:
: ella [l'orazione] è lo specchio dell'anima, nella quale la persona
la cosa visibile in sé, conviene che lo mezzo per lo quale a l'occhio
sé, conviene che lo mezzo per lo quale a l'occhio viene la forma sia
dai lati aperte sotto le braccia, lo capo ignudo e la bocca coperta.
sarieno in me. galateo, 181: lo altro non dubitò macular lo letto del
181: lo altro non dubitò macular lo letto del padre. g. visconti,
i quali maculava la persona sua e lo imperio. castiglione, 103: molto men
vi farete eguale a lei e macularete lo splendido nome della virtù, la quale
lui [scipione] con la 'nvidia, lo quale era uomo sanza macula e sanza
0 di altri peccati si adoperano per lo corpo, subito la imagine del prencipe
d'un'ombra sola la verità, tu lo sai! -sviare, fuorviare.
trasse e per la lemba della gonnella lo trasse per modo ch'e', tutta la
fue, perché abbiate scienza di conoscere lo savio dallo stolto, e il buono dallo
leggi furono pensatamente fatte e ordinate per lo detto bavaro e per lo suo maculato
e ordinate per lo detto bavaro e per lo suo maculato consiglio. 8.
). liburnio, 1-2: colui lo quale saprà debitamente adoperar la polita e
, tanti anni fa, e adesso lo tiene in mano. fatture...
cumbe... come spieghi altrimenti che lo obblighi a possederla dentro una pelle d'
parte, disse, sia di monsignor lo re, e l'altra di madama la
addimando la reina isotta... e lo re tantosto a lui: come!
la regina giovanna] togliesse per marito lo figliuolo del duca d'angiò. boiardo,
. / chi ha provato, già lo sa; / chi noi crede, lo
lo sa; / chi noi crede, lo vedrà. monti, i-82: rallegratevi
fitto il capo in sul piumaccio se lo rodeva con la rabbia del martello che
di tolleranza. pavese, 1-13: lo lasciai sotto il portone di madama angela
-che cosa sono le madame? -non lo sai? è un'indigena, la madama
alla « madama », la polizia, lo ha indirizzato da nanni. pasolini,
pellativo, diretto in passato per lo più a giovane donna di nobile
tu le alzaresti con gran leggiadria, / lo san di francia le madamoselle. baretti
tenue, impie gata per lo più nella confezione di biancheria domestica.
. caduta delle ciglia, dovuto per lo più a malattie delle palpebre (come
maddaléna1, sf. peccatrice pentita (per lo più nell'espressione maddalena pentita).
sopra 'l quale si regge e si dimena lo staccio nella madia, quando si fa
la vivanda più buona; / e lo accoglie lo sguardo che ignora, / col
più buona; / e lo accoglie lo sguardo che ignora, / col bacio che
: / ché ciò che piglia, lo mangia bevendo, / sì che e'vuol
: li madianiti e gli amalechiti passaron lo fiume giordano e ricoprirono tutta la terra
tante divizie / d'oriente portate ne lo egitto, / se care avete le
languore, dalla sensualità (gli occhi, lo sguardo). panzini, iii-584:
equivale all'attuale signora; oggi per lo più iron. o scherz.).
compagnia dei boni, 471: questo este lo kapitale / di madonna parmisiana: /
3-140: egli impazza e, adirato per lo scacciamento, se n'andò a'maravigliosi
di santi, 3-193: la nostra donna lo rende [il fanciullo giovanni] alla
l'amor m'à priso / inver lo grande orgoglio / che voi, bella
massare, amano i servitori; per lo contrario i padroni amano le massare, odiano
origine e madonna. galileo, 8-i-157: lo conferii con madonna e con altre madri
. bembo, 10-iii-104: la fortuna per lo più è nelle guerre madonna. a
con quel * tenero fanciullo 'che lo 'sugge avidissimo'. pascoli, ii-1608: beatrice
cedrina, elogiai l'erba madonna, lo portai sotto il gran calicanto.
poveretto? oh madonna del carmine! ella lo compatisce, illustrissima! ». ghislanzoni
va là madonna: ma gli è che lo dà solo l'inverno. se durassero
, contraffare le madonne solite andare per lo calendimaggio; e così travestito ad uso
con gessi colorati sui marciapiedi, per lo più nei pressi di chiese.
panzini, i-640: la vecchia madre su lo scalino del focolare con la scodella su
dipinta o scolpita della madonna, per lo più di graziosa o piccola fattura.
, sm. leggera umidità accompagnata per lo più da pallore, che compare sulla pelle
il madore dello sguardo e talvolta lo invadono. = voce dotta, lat
che rimanesser dopo lui, non farà lo conto menzione se non d'uno. malispini
. fior ovante, 145: ebbe lo re pipino un altro figliuolo madornale della
madrazzal, o casa dove alloggiava lo auditore. = deriv. dal portogh
aver marito, / e tu non lo m'ài dato. lacopone, 24-3:
idem, inf., 23-38: lo duca mio di sùbito mi prese, /
di piaciare che era in quello paradiso, lo quale èva, prima nostra madre,
bernardino da siena, 647: per lo pecato d'adamo, nostro primo padre
queste madri. galileo, 8-xiii-157: lo conferii con madonna e con altre madri
a. f. doni, 10-118: lo stampatore ha bisogno di madre, di
il bavero del cappotto, fece proprio lo stesso gesto della mamma. -scena
'madreggiare '. i maschi per lo più madreggiano, e le femmine patreggiano
ant. madre mia (per lo più come appellativo affettuoso). bembo
favella che ti insegnò mammata, lasciando lo « in cotal guisa » e il «
che si fanno intorno gli acquatici, sono lo stirpare le spugne e spungar con esse
: esoscheletro di questi polipi, per lo più ramificato di colore bianco, rosso
e quello cotanto che diceva, lo dicea con molte note, come
nei secoli seguenti la scrittura comprese per lo più cinque e talora sei voci;
morali e politici) e di tono per lo piùi dilliaco; gli esemplari cinquecenteschi non
, aveva struttura dialogica (presentando per lo più personaggi comici e grotteschi, protagonisti
un matricale: / * trenta a grano lo sale '. aretino, vi-71:
che contenevano pochi versi e trattavano per lo più di cose morali e gioconde,
la mancanza di idealizzazione della donna e lo scarso e generalmente importato madrigalismo; una
la santula, cioè la matrina, che lo presentò al bate- simo. massaia,
e lancia una bottiglia di vino, per lo più spumante, a infrangersi sul fianco
/ la dea che nacque ad avventar lo strale. muratori, 7-iii-279: noi
, a un sovrano temporale (per lo più nell'espressione la maestà del re
durato fatica assai col papa, con lo imperadore e col re di francia, perché
, con la gravità dell'aspetto e con lo splendore della vita la maestà del prencipe
dante, conv., iv-iv-i: lo fondamento radicale de la imperiale maiestade,
radicale de la imperiale maiestade, secondo lo vero, è la necessità de la
tassoni, 12-12: egli, ch'a lo studio avea impad'armi, ma di
ognuno, volgendo gli occhi a quinzio, lo bel regnar la maestade esprime. metastasio
ricci, ii-70: sarebbe cosa troppo lunga lo scrivere titi i prencipi di non correre
di maestà. vato a dio (per lo più nell'espressione divina -legge di
4. autorità politica (considerata per lo più dante, conv., ii-v-7:
pisone ammonio la maestade de la patria, lo dono donna siamo contenti alla sua volontà.
e digni gesti de'religiosi; quali non lo pregavo. agostini, 7: non così
deleta fosse ito alla giustizia, lo liberavano dalla morte, e con
nel suo impero;... lo vilipende nella persona sua propria; sicché
vincere ogni principe con la maestà de lo aspetto, con la grandezza de lo
lo aspetto, con la grandezza de lo animo, con il consiglio del sonno,
, piglia le foggie che mostrino chiaramente lo svelto de la tua persona, la
regio decoro. martello, 313: lo spagnuolo ha una maniera di ballo in sé
giordani, ii-33: il cittadino o lo straniere che, entrando nel tempio di giuno
, se non la maestà, certo lo splendore in quelle sembianze di vera creola.
dignità alle mediocri e nelle infime osservar lo stile. b. tasso, iii-213
così dilettevole e nella grandezza e maestà lo rende paii alla prosa. de sanctis
che la luce venisse o riprendesse per lo mezzo in faccia, o vero in maestà
faccia, o vero in maestà, per lo simile metti il tuo rilievo chiaro e
che, sventolando nel suo cappello, lo rendeva fra tutti gli altri maestevole.
si fanno dalla fortuna, quanto per lo rimedio delle mie sventure. varano, 1-238
so che di maestoso e ricercato che lo distingue. palazzeschi, 1-619: eccomi
a certa maestosa simmetria altre elevazioni che lo fiancheggiano [il monte], qual
questo [allo stile grave] è lo stile maestoso; colla differenza però che
quanto il punto di vista da cui lo scrittore li contempla e gli espone. cesari
natura, egli è certo però che lo fece sì maestrevolmente che assaissimo ne ha
v. bellini, 490: tu lo proverai [il motivo] al piano forte
, sua maestra in ogn'arte, / lo seguì come gioie il forte alzide.
: la chiesa è maestra ed ha lo spirito santo che la conduce. rosmini,
. cesari, 6-63: teresa per lo contrario, finiti suoi lavorìi, ne'qual
lavorìi, ne'qual occupavasi con tutto lo studio, raccoglievasi, lasciate le sue
che apparia che sentissono il tradimento. lo indovinello, lvii-35: essa si levò
). landolfi, i-634: la duchessa lo ricevette nel proprio scrittoio, licenziò con
al pristino trastullo retornare; e quando lo cognoscea a suo modo adescato, con contrarii
al forno: / diciam, come lo spazzan le maestre / e di sotto e
maiestra; / e da te credo che lo togghia amore; / ma s'io
questo mordente che è la maestra che lo tiene, si fa di colori seccaticci
fila cinque cannonate a palla, colle quali lo necessitammo ad ammainare subito la maestra e
maestre. lamenti storici, iv-171: lo 'mperador mi vuol trar le maestre, /
nel tempestoso mare. / che maestral lo caccia da riviera, / di poi
uomo del mondo non ci era che lo conoscesse. idem, ii-1055: chi mi
e in questo signif. è per lo più al plur.). sorte
che teti ebbe parturito achille, ella lo diede a notricare a chirone centauro ed a
. borghini, 6-iv-427: che ce lo dichiara conventato in divinità; che cosi dicevano
di determinati poteri politici o, per lo più, giudiziari; chi ricopre una carica
, di natura politica o, per lo più, giudiziaria; complesso di tutti i
compose le leggi e 10 senato e lo maestrato d'anno in anno, e ridusse
cosa fallito, sono contenta che prendi tu lo primo onore. -entrare nel
le donne dicto il maestreto, apresso lo umblico cum uno fillo ritorto e forte.
, encomiabile. figiovanni, 31: lo ingannare una fanciulla che facilmente crede non
30-10-4: quando per la turbazione recente lo infermo animo anche è non cheto, bisogna
disfingimento infino a tanto che, inserenato lo nugolo della mente, l'animo posato riceva
. bocchelli, 2-xxv-452: manzoni mica lo fa spopositare [dop ferrante], anzi
, nel suo sistema d'aristotelico, lo fa ragionare bene e correttamente, e
fa ragionare bene e correttamente, e lo fa dotto e maestrevole in tutte quelle altre
della sua qualità d'artista tolstoi il lunedì lo speziale ordinò maestrevolmente una vesciga ebbe il
forza con mastrìa, / che con tra lo nemico sia più eziandio è giovevole,
suono concordino il dolce canto. la ragione lo vuole; anzi è grandissima nobiltà e sot
succedendo l'una a l'altra, istagione lo dissimile, là ove non è la ragione
. pellico, corte., ii-19: lo scherzo, con cui motteggiavanlo, fu un
di stile. de roberto, 8-200: lo scenografo fontana dipinintero il concetto, a
lasciandolo da sviluppare e da geva maestrevolmente lo sfondo della piazza del villaggio. svolgere.
un fregio ché, venendo una sera, lo re se n'andòe al giardino e
quanta industria e fatica costasse a chi lo ridusse a quel punto di perfezione in
che vi si svolge e le norme che lo disciplinano. donato degli albanzani,
giorno con tal maestria che in breve lo fece sfangare dalla sua mala vita. d'
con che garbo il giovine aveva preso lo strumento e si disponeva a maneggiarlo,
pratolini, 2-48: il garzone fa lo stesso lavoro, ma con più lentezza e
più di vent'anni, e il lavoro lo ammazza di fatica. -giocare
saccenti / che trarre non porria / lo fero per maestria, / se
no che l'aire in mezzo lo consenti. iacopone, 20-19: quanno
. chiaro d avanzati. xvii-742-9: lo cacciatore intanto va fugando: / e scampa
vita, / che pare, a chi lo sguarda, corno sia / fatto di
guittone, xx-82: adonqua il senno e lo valor ch'ha l'orno da la
ha l'orno da la donna tener lo dea, sì corno / ten lo scolar
tener lo dea, sì corno / ten lo scolar dal so maestro l'arte.
pratica dei consigli evangelici in conformità con lo spirito e il programma di quel particolare
suo peccato e ammaestrarlo, se non lo conosce, prima di assolverlo,..
da chi non ha quel sentimento ch'ebbe lo scrittore, peroché la sperienza e lo
lo scrittore, peroché la sperienza e lo sentimento è maestro d'ogni nostro vero
mastri delle storie pongano e divisano che lo primo re di comovaglia discese dall'alto
carne umana acciò che l'uomo non lo riputasse troppo; bene ch'egli sia
maestri che d'essere, e per fuggir lo contrario, cioè di non esser tenuti
de l'arte apparecchiata, o vero a lo strumento. intelligenza, 43: i
storia di stefano, 17-10: disse lo padre: che zova a dir parole?
deferenzie tra sì e nonne ene. / lo maistro farà le aperte prole; /
maistro farà le aperte prole; / lo efeto con la verità se apertiene.
, inf., 1-85: tu se'lo mio maestro e 'l mio autore, /
se'solo colui da cu'io tolsi / lo bello stilo che m'ha fatto onore
vedrò se con verità o per burla lo dici; e saperai cose che ti transumanaranno
cono., iv-11-16: questo modo tenne lo maestro de l'umana ragione aristotile,
pronte, / com'i'discemo per lo fioco lume. boccaccio, viii-2-64:
apertamente trovò che entro a sé pugnava lo maestro della malizia. -protettore,
ricco, 211: or vegio ben che lo vostro colore / di vetro è fermamenti
ché sanno sagiamenti / li mastri contrafare lo lavore. dante, conv., iii-vi-10
159: la mamma sua fuor del caldo lo tira, / assonnato lo manda all'
del caldo lo tira, / assonnato lo manda all'officina; / non vede come
un più di lui grosso monello / lo insegue in una lunga corsa pazza.
cellini, 508: per questo noi lo chiameremo veramente un buono maestro di getto
malvagio « maestro di scarpe ». lo rivedeva, con la bocca chiusa,
, e massimamente col vetro, con lo smalto e con certa pietra con la
quale aveva nome mastr'antonio, sennonché tutti lo chiamavano maestro ciliegia. bocchelli, 1-iii-103
una delle arti belle e, per lo più, vi eccelle per la perfezione delle
elezione dei siti, avendo egli per lo più imitato vedute dilettevoli di villaggi pastorali
divenuta molle ed effeminata, e pregheremo lo striggio e iacches e 'l lucciasco e alcuno
volgar., 4-19: temporalmente per lo cane che lasciò la carne in su
, 8-166: non vorrei finire con lo spicciolare in chicchiere gli ori micenei.
mastro di guerra / con l'alabarda lo spadone imbrocca / di maurizio. foscolo,
... / ed egli me lo promesse;... /..
gran maestri, i quali sono per lo più ne'magistrati e governano la repubblica.
eziandio a schermire, voglio che tu lo tenghi alla cucina a volgere li arosti;
scuderie. sercambi, 1-ii-641: lo re molto si meraviglia, dicendo al
. carducci, iii-22-27: clemente vili lo elesse soprintendente alla fabbrica di san pietro
era maestro della moneta di buda per lo re. videmi volentieri e ritenemi a desinare
stampar monete. vasari, ii-514: lo fece maestro de'coni della zecca.
maestro delle poste disse che non me lo voleva rendere, perché io avevo corso la
. bianchi [rezasco], 1-417: lo maestro della iustizia gli mise due cavestri
aragonese [rezasco], 3-156: in lo offizio de mastro de mercato..
] e gli uffici che aveva, e lo facesse maestro delle richieste della corte di
], 54: sia tenuto lo maestro di la sciurta rivelargli allo baglio
xv [rezasco], 208: lo ditto mastru iustizieri fugio. giornali napoletani
ed udita la cagione, mandò per lo mastro giustizierò e disse: val al signore
mastri, e non si trasi a lo oratorio con arme. b. pitti,
da imola volgar., i-192: lo popolo romano si volse tutto a pregare lo
lo popolo romano si volse tutto a pregare lo dittatore che perdonasse la pena al maestro
muovere le schiere, quindi con nome italianissimo lo chiameremo « maestro di campo ».
guidiccioni, 2-1-243: a pochi piace lo stare a maestro e a niuno l'
di penna maestra per ciò che risguarda lo stile, e dal carattere ne conosco l'
, disse: tu hai preso lo sparviere del re. gherardi, ii-94:
uscieri, mazzieri e valletti di monsignor lo re fosono istati, a volere chi tossono
parere / l'alma natura vago te lo faccia o l'arte maestra. stigliani,
salterello un giovane poeta, / che lo studio dell'arte / disdegna far su
agli uomini di quella città che per lo suo amore sempremai quella città dovesse essere
elegante di un edificio, destinato per lo più a funzioni di rappresentanza.
allora comandò alessandro alli suoi principi che lo sollevasseno dal letto e lo portassono nella
principi che lo sollevasseno dal letto e lo portassono nella mastra sala del palagio. marco
-corda o gomena maestra: fune, per lo più di grosse proporzioni, che in
, che in un dato meccanismo sopporta lo sforzo maggiore. sannazaro, iv-56:
centro abitato, la quale ha per lo più un'ampiezza maggiore dell'ordinario;
maestre strade erano pure matonate, per lo quale lavorio la cittade ne divenne più
76: non molto cavalcato ebbono per lo bosco, che ritornano alla maestra strada
, 107: dipinto v'è come sparar lo fece, / e vide nel polmon
che col suo fischio / mefistofelico / lo azzannasse la folgore e bruciasse, /
, 1-436: legga, chi non lo crede, il libro maestro di vari
maestri navigabili. trinci, 7-7: lo scavamento de'fossi e scoli maestri.
signor comacchion del suo marito / intanto fa lo gnorri e condescende; / se lo
lo gnorri e condescende; / se lo vedeste anch'egli com'è trito, /
malore che viene a'fanciulli, per lo quale cadono in terra e si sbattono delle
aver attraversato la landa del campidano; e lo scirocco che a cagliari è carico di
. térésah, 2-62: questo, lo senti? è vento di maestro; /
supponente e presuntuoso: e ha per lo più un'intenzione scherzosa).
pretese, l'incendio delle messi, lo sgozzamento e lo sgarrettamento degli armenti)
incendio delle messi, lo sgozzamento e lo sgarrettamento degli armenti) e, anche
iv-12-38: una diversa concezione del partito lo confonderebbe con una setta o una mafia
scaramanzia come invece i « mafiosi » lo fan per minaccia) era una spavalderia che
, 8-41: quel codice d'onore è lo stesso che sopravvive in qualche parte d'
usavano i monaci d'egitto; se lo mettevano sopra la tonaca per coprirsi il
donna dotata di poteri soprannaturali, per lo più malefici, che esercita le arti
diavoli in paradiso, gli angeli entro lo inferno. caro, 6-618: allor la
, se il parlare è inutile, lo starsi muto è ad ogni modo innonesto
fisica. novellino, vi-136: lo 'mperadore donò una grazia a un suo
nel petto ella vi è considerabile, e lo dimostrano e ne danno segno evidente quella
ingermità overo di caso, o per lo male del verme, overo per alcuna
overo per alcuna altra magagnia, fendi lo luogo infiato e priemi bene di fino
deterioramento, degenerazione, corruzione (per lo più non palese in superficie),
., vi-131: intagli diligentemente per lo vóto d'esso, e per la maestria
cavalca, 19-359: andando e aprendo lo sepolcro trovarono le vestimenta, con le
rassodare. verga, 3-77: lui lo sapeva dove erano le magagne, nascoste
, 3-303: se alcuno vorrà mutare lo panno in altro colore,...
.. possa segnare su cotale panno lo prezzo della detta tintura, con coscienza
magangna, / là dove io sono per lo altrui mal fare. della casa,
fingevano di non vedere le magagne e lo squallore della città, nemmeno dei quartieri
impurità dell'anima, vizio (per lo più ipocritamente celato); pecca, menda
più le magagne dell'animo, perché lo corrompono. rosa, 74: chi sarà
azione riprovevole, colpa, peccato (per lo più mantenuto segreto, occultato);
giamboni, 128: chi compiutamente sente lo peso del peccato e la magagna dell'
e tremendi seguaci di quella politica, che lo inferno di recente aveva vomitati ad abbrutire
fiore, 209-14: vergogna sapea sì lo schermire, / che que'no ila
elmo in testa che niuna arme non lo potea magagnare. 3. mandare
. bibbia volgar., i-303: lo lino... e l'orzo è
ché l'orzo era già virente, e lo lino avea già le foglie germinate.
9. intr. (per lo più con la particella pronom.).
, xxi-620: tu se'quel bene lo quale non si può magagnare né mutare in
ora si rassegnava male a portare sempre lo stesso vestito blu; lustro e magagnato.
. cavalca, 20-150: trassene fuori lo fegato e mostrommi com'era magagnato,
mostrommi com'era magagnato, e poi lo rase e nettò colle sue mani da
sentimento, di una passione (per lo più funesta). n. franco
e l'ordine delle parole, quelle che lo scrittore ha adoperato secondo la buona regola
panzini, iv-392: 'magalda ': lo stesso che 'meretrice, donna di
stefano, 9-18: per parte del signore lo savio gastaldo / per la zità feze
magaluffi. stefani, 11-54: rispose lo sire [di cusci] ch'e'xl
corpo ogni maganza, / fermar lo fecion per alquanti giorni. =
10 spago. baldini, 10-13: lo scelleratissimo egidio ha una personalità abbastanza di
che rammenta le superstizioni dell'arte magica. lo dicono anco in senso di fatare.
non piange mica. magari piangesse! lo dice anche il dottore. saba, 1-53
con quel conte che il diavolo se lo porti, quello là che le fa sentire
, gabriele [d'annunzio] non lo dà già morto, ma ce lo descrive
non lo dà già morto, ma ce lo descrive nell'agonia o magariddio sulla forca
magato. / il suo germe quassù lo portò il vento. buzzi, 38:
perfezionato, che esce dai cassoni, e lo deve riporre nel magazzino, di cui
, la giubba, le scarpe, lo zaino. 2. per simil
. locale o serie di locali (per lo più annessi a case di abitazione,
le quali dicevano molti bramini che non lo portariano cento muli carichi. colletta,
il loro grano, né i nazionali lo commettono o ne fan traffico, se non
che incastri bene insieme, ferma con lo stucco, e massime lavagne o piledi marmo
enciclopedia], in cui sta riposto tutto lo scibile, apparir filosofo, teologo,
una cultura vasta, ma, per lo più, poco profonda. tommaseo [
2-321: si chiamava giuseppe biscaglia, lo stesso cognome del padrone dei grandi magazzini
procurarsene la maggior quantità possibile, per lo più a fine di speculazione; incettare
). baldini, 645: perché lo stampatore et il correttore si portarono sì
. disus. grossa rivista, per lo più illustrata, periodica, di carattere
essi: 'marzuolo, maggese, giugno lo, lugliolo, agostano,...
magesi, se quel bando traditore de lo « a pena de le forche » non
ammazzar i'compagno, e una maggiaiola lo ritenne piagnendo e cantando anche liei.
l'erbe del prato e si satollava con lo strame della maggiatica. 3
apari, / merzè vi chiamo: lo meo male solda. chiaro davanzali,
chiaro davanzali, ii-28: poi ven lo maggio. dante, purg., 24-
d'aprile o di maggio in su lo schiarir del giorno si mostra. frottole d'
3. canzonetta o composizione poetica, per lo più di tono popolare, che i
adorna coi suoi fiori gialli, che per lo più si vedono due volte l'anno
che tu ti stimi amico? -i'non lo so; che dichin d'essere,
adorne di foglie, e i montanari lo dicono particolarmente dei castagni.
d'ogn'altra canoscenza, / quanto lo ciel de la terra è maggio. dante
ii] maggio spiacimento, / che lo meo cor sostene, / è quel,
la reina isotta fece a lancia- lotto lo maggio onore del mondo; e curagli di
dezia tenpo operando el suo valore, deziare lo dia, quanto maggio, omo.
20-56: la nepitella, la menta, lo aneto, la magiorana e il prezzemolo
o in vino dove sarà cotta, riscalda lo stomaco raffreddato e conforta la digestione.
dei voti favorevoli (calcolata, per lo più, sul numero complessivo di tutti
intervenuti e almeno la metà del valore lo tengano in conto e si regolino in conseguenza
hanno per oggetto le 6-341: soprattutto lo colpiva come la maggioranza, apinnovazioni previste
-per estens. moltitudine, massa (per lo più dominio e i due terzi del valore
di politico (come le assemblee parlamentari o lo deliberare di un qualunque organo o corpo
9-4: fatta la benedizione per messer lo prete, tutti, secundo la loro
3-217: voleva medicare l'errore, ma lo dissua deva la maggioranza patema
la loro grande superbia e maggioranza per lo sfrenato popolo. passavanti, 189:
ella ardesse. sacchetti, 160-116: messer lo potestà, non credete loro, peroché
4 di loro s'accordarono a voltare lo stato. guicciardini, 2-3-7: con costoro
infortuni d'alessandro, così lasciava per lo più a questi il pensiero della comune
mensa. -in maggioranza: per lo più, prevalentemente. cassola, 5-165
nella grande maggioranza dei casi: per lo più, generalmente. e. cecchi
. e. cecchi, 6-223: lo sanno gli appaltatori di figuranti e comparse
appaltatori di figuranti e comparse, e lo sanno i frequentatori di piscine e di
aumentare di una data percentuale (per lo più nel linguaggio commerciale con riferimento ai
pretende che, conservando egli nella sua persona lo splendore della famiglia, comparta il debito
ciascuno degli atti giuridici, consistenti per lo più in una disposizione testamentaria (come
maggiorazione; accresciuto, aumentato (per lo più nel linguaggio commerciale con riferimento ai
che ha forme vistosamente prosperose (per lo più nell'espressione maggiorata fisica).
che detronizzò gli stessi re ed usurpò lo scettro regale. la condizione de'maggiordomi
. p. clemente xii... lo costituì in perpetuo governatore del conclave,
. idem, inf., 26-85: lo maggior corno de la fiamma antica
larghezza. buti, 3-312: lo sole è maggiore della terra cento
/... / la foia e lo fusto tronca come rasor. d'annunzio,
tommaso di silvestro, 27: tutto lo popolo... stava in piazza
: io vidi per le cose e per lo fondo / piena la pietra livida di
ebbi ritratto / l'occhio per domandar lo duca mio, / rividii più lucente
: qual esce alcuna volta di gualoppo / lo cavalier,... / tal
tasso, 1-44: maggior alquanto è lo squadron britanno; / guglielmo il regge
tempo così transmuta, molto più transmuta lo maggiore. cavalca, 16-2-114: disse
, i-2481: giulio cesar magiore, / lo primo impe- radore, / già non
non campò di morte, / né sanson lo più forte / non visse lungiamente.
contenzione tra li artefici, e domandare consiglio lo maggiore al minore. idem, par
quale e 'l quale, a voler dir lo vero, / fu stabilita per lo
lo vero, / fu stabilita per lo loco santo / u'siede il successor
per comparazione a la quale si fa lo magnanimo grande e lo pusillanime piccolo,
quale si fa lo magnanimo grande e lo pusillanime piccolo, avviene che 'l magnanimo
li altri che non sono, e lo pusillanimo sempre maggiori. cavalca, vii-33
gli apostoli, quale di loro fosse lo maggiore. g. villani, 1-17:
e gentile cavaliere de'maggiori della terra, lo cui nome era m. verzu d'
di un grosso verde di cambrasio per lo simile modo. bocchelli, i-ii-
amico provi, / poi non sa qual lo trovi. idem, conv.,
dello esercizio; essendovi fra gli altri lo sfavillatore maggiore di sua maestà, che
dante, par., 10-28: lo ministro maggior de la natura, /
, / che del valor del ciel lo mondo imprenta / e col suo lume
, 1-10: crescendo tutta fiata grandemente lo stato di persia, venne in grandissimo
legge che fondò il gran consiglio, lo chiamò consiglio maggiore; altre, consiglio
scire: / seria maiur sapire che lo saper ch'è stato. ottimo,
quegli otto giorni vissuti con lui e lo rivedeva tenero, ardente, bramoso di
ciò dispensa, / che par contra lo ver ch'i't'ho scoverto, /
, 339: io ched ò veduto / lo mondo e conosciuto, / agio ferma
essa dagl'infermi di quella, per lo comunicare insieme, s'avventava a'sani.
suo? certamente, non per fortuna lo vinse, ma per arte maggiore. fiacchi
: se 'l libro non erra, / lo spirito maggior tremò sì forte / che
maggiori cose, rade volte sufficientemente quivi lo buono è sollicito. g. villani,
m'assistete appieno, / trivulzi fra lo stuol degli avi suoi / collocherò d'
. idem, par., 5-19: lo maggior don che dio per sua larghezza
beato egidio, 271: quanto più sta lo religioso costretto sotto il giogo della santa
la strascina e la conforta / che lo potrà seguir con maggior agio. firenzuola
la sposa, che essere conformata con lo sposo suo ed essere vestita d'uno
): però che maggiore desiderio era lo mio ancora di ricordarmi de la gentilissima
maestro torrigiano, 316: s'eo lo tacesse, lo velen non caccio /
, 316: s'eo lo tacesse, lo velen non caccio / de la buscìa
ch'a ciò ne mena, / lo qual in forza altrui presso a l'
tavola ritonda, 1-152: faceva tristano lo maggior pianto e cordoglio del mondo.
è maggiore mestiere di saperlo che sopra lo ragionamento de la imperiale, la quale
stizza). patecchio, xxxv-1-571: lo serpent venenoso èl cor porta grand ira
stato originario (alla quale corrisponde per lo più una varietà minore).
chiesa maschi e femine sia dato loro lo candeletto acceso in mano.
sergente. tavola ritonda, 1-520: lo re artù... era capitano generale
. fiorio e biancofiore, 9: lo re, quando la vide sì bellissima,
carta o la più grossa; fare lo sforzo decisivo. varchi, v-54:
, progenitore (ed è, per lo più, al plur.). -anche
di questa vita, non saprebbe tenere lo buono cammino, se da li suoi
, / luglio è quel mese che lo emperadore / volse del suo fin nome esser
. esopo volgar., 4-36: lo semplice uomo,... per
ardimento, / pien d'onor che lo sostiene, / il maggior del reggimento /
d'altri, non vi turberà non avere lo stato per la servitù, disagi,
d'animo, che porta con seco lo stato. tesauro, 2-ii-4: non
censo! / oh s'ingrossi lo scrigno, e maggioreggi / su quanti in
. cronichetta lucchese, xxviii-904: lo imperatore federigo fece oste a melano.
senza capitolo generale era molto pericolosa per lo nostro comune. m. adriani, i-61
intriso di sangue il pane quotidiano che lo nudriva, e più infami, più atroci
alla vostra persona, e pertanto io lassava lo rispondere a voi; ma poi che
il numero maggiore o minore, e per lo più oltre o meno la metà.
gramsci, 12-114: se si studia lo sforzo dal 1902 al 1917 da parte dei
è l'accessorio. pascoli, 1372: lo generò, l'
forsi più che per propria inclinazione, per lo continuo incitamento de'ministri e de'capi
: dinanzi gli occhi di dio è lo 'nferno e chiunque v'è dentro; e
puote avere, e vede che non lo può avere? dante, vii-24:
: l'inconcludenza della sua propria risposta lo irritò maggiormente. 8. con
maggiormente ascolta questo ch'io favello: lo scampo do a te, e la
i figliuoli del popolo mio; sepellisci lo morto tuo. 9. più
dimensioni. redi, 16-iii-316: lo stesso avviéne a'lombrichi tenuti in vaso
de roberto, 7-97: lui fa lo zappatore; ma la aiuta anche nelle
chiamavano filosofi. campania, 10-94: lo stagno, il piombo, il ferro,
tornandoli, col chimico lavoro, / a lo stato primier già redivivi / con variar
demoniache e di riti sacrileghi, con lo scopo di ottenere poteri soprannaturali per fini
affetti e nelle delusioni degli amori, lo aveva sentito morboso e cattivo. papini,
, 6-103: si levò il cappello, lo gettò con rabbia sul letto, per
che corresse dietro a quel magiadèro e lo fecesse ritornar da lui. quel bono
e. cecchi, 2-39: come attraverso lo squarcio d'uno scenario che crolla,
sm. stor. rivolta persiana contro lo strapotere dei magi, culminata con lo sterminio
lo strapotere dei magi, culminata con lo sterminio di gran parte di loro.
questo antico e venerando edifizio, furiosamente lo difese quella magica penna di vincenzo monti
non è. de roberto, 8-204: lo scrittore italiano [g. giacosa]
ottica. sanminiatelli, 11-203: aveva lo sguardo strabico di chi converge gli occhi
leyden 0 quadrante magico, che torna lo stesso. 8. matem.
giorni. storia di stefano, 10-6: lo dì e la note s'aveva a
cima / perché natura al cor ciò lo nodrisce, / e puoi nudrito come
1-285: con grande riverenzia li magi lo adoraro; / davanti a sua presenzia
magi: essere intontito, stordito per lo stupore. varchi, v-130: -io
. 2. costruzione (per lo più di muratura); edificio;