. -disus. estinzione, per lo più mediante riscatto, di un obbligo
di una nazione; conseguimento, per lo più attraverso lotte armate, dell'indipendenza
sansovino, 2-6: sogliono, secondo lo stato della causa, secondo il tempo della
. bisticci, 3-487: il turco lo fece mettere in prigione; e col
7. conseguimento, per lo più attraverso un intimo travaglio, dello
inaugurarono la filosofia moderna, potevano, come lo hegel, pur negando con l'effettivo
legami (e il termine è per lo più riferito all'energia nucleare).
ai vicini un povero libercolo rosso: 'lo statuto dei comunisti '. landolfi,
di tipo mercantilistico e protezionistico, mentre lo stato deve limitarsi a garantire i presupposti
dello scambio, se si vincerà lo spirito dilettantistico e parassitario del
, xvii-289-37: liber nom son di me lo giorno un'ora, / fuori sanza
e parlare in istrada, sì perché lo stato loro le fa più libbere, e
, che i figliuoli, nell'eleggersi lo stato loro, sian liberi e non forzati
della 'donna libera '; deplorano lo stato di soggezione e di avvilimento che,
ma secondo l'allegoria, chi è ne lo stato de la penitenzia, 0 vero
animo. savonarola, 7-ii-11: se lo uomo cammina bene per questi sacramenti,
: quanto al signor francesco, lo signor re... venne libero e
sia libero in dire la verità, cautamente lo cerca di rimoverlo dalla città. berni
, segnatamente in materie di ben comune; lo dice senza paura né falsi riguardi,
bere, e si vedea che il vino lo tracannava con buona coscienza. misasi,
indiziata o incriminata di un reato: per lo più nelle espressioni imputato a piede libero
lasciato un fettente puzzo, il duca da lo spirito libero al tutto rimase.
: sergio disse: « su avanti. lo tenga su dall'altra parte:
una servitù è quella la quale importa lo stato della persona, perché da libera
compera per ischiavo un libero o lo sostiene o lo vende come tale.
un libero o lo sostiene o lo vende come tale. -ant. liberto
non sia libero nello stato, non lo sarà nella famiglia. -sostant.
rinaldo degli albizzi, i-41: per lo papa, per lo re ladislao e per
, i-41: per lo papa, per lo re ladislao e per lo duca di
, per lo re ladislao e per lo duca di milano si cerchi, faccendo ognuno
impropriamente dette, perciocché mai interamente non lo furono e tutte si riconobbero come membri
libero stato '. che se roma lo nega e respinge, basterà che lo accetti
roma lo nega e respinge, basterà che lo accetti come necessità salda e ineluttabile de'
egli annetteva grande significato, tanto che lo ripetè nel punto di morte.
: che se il giogo dei chierici lo compresse [il genio italiano di roma
stato ai grani ed ai bestiami sarebbe lo stesso che il lasciarsi uscire dalle mani
privata, non statale (ma per lo più riconosciuta dallo stato). -associazione,
, unione libera: associazione (per lo più professionale) privata, non controllata
non controllata dallo stato e, per lo più, di carattere locale o particolare
, senza rapporto di subordinazione né verso lo stato né verso un privato datore di
moglie da mantenere..., lo atterriva peggio di dover traversare un terreno
(e il termine è usato, per lo più, solo nell'espressione uditore libero
beneficio vacante, o d'altro che non lo obbligasse a residenza, e, se
diritto esclusivo di alcuno per quanto riguarda lo svolgimento di una determinata attività (quindi
guisa. storie pistoiesi, 1-246: lo castello rimane libero al comune di firenze,
-milit. libera uscita: permesso, per lo più giornaliero, in forza del quale
bellissimo. saba, 30: penso lo smarrimento che al fervore / dei miei
: rimane libero e pieno di certezza lo familiare intelletto, sì come l'aere da
, che si mostra nel tener volto lo viso in quella, atto sforzato è quando
non è distretto, né richiuso giace / lo spirito, ch'à libero volere.
è uso di volontà libera, secondo lo comandamento della ragione. tasso, 11-iii-
, i-1-6: io so ben che lo stil delle novelle / esser libero dee,
e del non essere il parlare e lo scrivere da divieti o tolto o tarpato.
va a chiamare un terzo malandrino, lo fa scendere nel cortiletto, come gli altri
giro, / lascio libero agli altri lo steccato. -disimpegnato, indipendente (un
hanno a piantar vigne, non diverre tutto lo spazio d'esse, ma in quello
/ troncàro ai liberi / tuoi dì lo stame... / viva venezia!
libera: in cui è sostanzialmente rispettato lo spirito, ma non la lettera del
come dice dante, non ruba; rende lo spirito, non ripete i suoni e
franco, e libero, come se lo scrittore fusse un giovane di 25 anni.
« uno due tre per » e lo nomina; questi da quel momento sarà
tipo di nuotata che preferisce (e lo stile libero fra tutti consente la più
. aretino, 20-35: io te lo ho voluto dire, ed ammisi scordato
sono venuta a noia, che me lo diciate alla libera, perch'io mi
senza soggezione. sanudo, xlvi-35: lo cristianissimo poi invitò lo reverendissimo a cena
sanudo, xlvi-35: lo cristianissimo poi invitò lo reverendissimo a cena seco, e cusì
alla libera come è costume francese, lo cristianissimo prese lo cardinal e volse se
come è costume francese, lo cristianissimo prese lo cardinal e volse se lavasse seco le
'. -un po'alla libera: * lo scarafaggio, lo scarafaggio non riesce a
alla libera: * lo scarafaggio, lo scarafaggio non riesce a camminar, perché
voglia succedere. -lasciar libero lo spazio: concedere tempo e opportunità di
s. v. j: 'lasciar libero lo spazio': può intendersi anche del tempo
ii-4-127: ricorda... come lo abbate per nozze di nobili scrivesse poesie un
e doi consegeri li quali siano scriti in lo loro libero de la dita arte.
vista logico: e tale qualità è per lo più attribuita alla volontà; talvolta,
la nobile virtù beatrice intende / per lo libero arbitrio, e però guarda / che
. idem, par., 5-22: lo maggior don che dio per sua larghezza
libertà stessa. gentile, 1-30: lo spirito è libertà; ma è anche
quello che ciascuno vuole, quanto le leggi lo permettono. muratori, 1-14:
convengono colle nostre tendenze e di promuovere lo sviluppo progressivo del concetto di quel dovere
ii-295: quando pavolo sentiva la molestia e lo stimolo della carne, ed egli si
:... « là dove è lo spirito del signore, là sì è
, a pieno quivi dimostrando che per lo peccato del primo padre nostro eravamo fatti
una sua figliuola ancella, mosso per lo dolore della libertade e per la vergogna
servi, i quali oggi son per lo più uomini di libertà. andrea gussoni
e dalla vera religione, che è lo stesso, non è vietato, né nuoce
voi, se l'unno o se lo slavo invade, / eccovi, figli,
. stor. in senso concreto (per lo più al plur.): nell'
fondamentale e specifica dell'uomo, che lo costituisce come persona, e che consiste
consente e, per così dire, lo invita ad autopro- gettarsi e ad autorealizzarsi
del libero arbitrio, la quale più lo distingue dai bruti, ed è, se
, quando il governo provvisorio di parigi lo scelse come motto ufficiale della ii repubblica
come motto ufficiale della ii repubblica e lo fece ricamare sulla bandiera tricolore; a
che sottostà a tale principio giuridico e lo giustifica; la condizione dell'uomo che
buone leggi. genovesi, 3-259: lo spirito... delle presenti monarchie e
12. in senso concreto (e per lo più al plur.): ciascuna
costituzione della repubblica italiana, io: lo straniero, al quale sia impedito nel
. b. croce, iv-12-29: io lo incalzai: -come potrete avere libertà politica
avere libertà politica e libertà economica se lo stato possiede ogni cosa? -nella
lavoro, dietro un corrispettivo, per lo più in denaro; contratto di lavoro
, locco, sì, locco e ve lo provo. borsi, 1-103: per
altro il nostro locco. ma non lo sono che in parte. 4.
vallisneri, ii-248: non essendo comparso lo scarico de'necessari lochi, che sogliono
cavità dell'utero puerperale, causato per lo più da un'eccessiva antiflessione dell'utero
i-774: questi hanno per ofìzio / che lo bene e lo vizio, / li
hanno per ofìzio / che lo bene e lo vizio, / li fatti e le
in tebbre / fu per fortuna de lo soperchie acque, / così io sono
remore. testi non toscani, 33: lo andare presto loc'è dessciascio, /
fisso. maestro francesco, 305: lo ferro non sta loco, / partito
eseguirsi all'altezza indicata sul pentagramma senza lo spostamento di un'ottava indicato in precedenza
rispetto a questa necessità fondamentale rappresenta lo sforzo disponibile in grado di trainare nelle
muoversi. -anche: che consente lo spostamento da un luogo all'altro.
convogli di persone e di merci, per lo più mediante la forza locomotrice del vapore
se vi si aggiunge il sonno, lo spasimo diventa inenarrabile. dossi, 1-ii-715
a conti fatti e ad orario consultato lo preferì alla ferrovia. -raro.
condito delli aromati, riposto è in lo loculo in egitto. savonarola, iv-149:
con la porticina dipinta di verde, lo stesso colore dell'uscio e della finestra:
come d'una grande fornace, per lo quale scurò il sole e l'aria;
, sm. ant. gambero marino, lo custa. camillo
parole) non è l'istesso che lo stile, il quale è una forma
in parlare. buti, 1-255: per lo graffiare del petto s'intende li lor
lor mal pensieri...; per lo gridare alto s'intende la mala locuzione
del santo spirito gl'infiammò, per lo quale ogni scienza e ogni locuzione di
bene, atomo di lodabilità, è lo stesso che dire il pessimo de'
a loda- mento de la scolpitura lo nomina, dicendo che sarebbe stato
, 1-1-26: chi 'l vede e non lo loda, è ingrato: chi contrasta
a frusto a frusto, / assai lo loda, e più lo loderebbe. ariosto
/ assai lo loda, e più lo loderebbe. ariosto, 169: come
! libro di sentenze, 1-13: lo lodare delle cose oneste è in loro medesimo
iddio; e per contrario gli beati sempre lo lodano e benedicono. storia di tobia
1-1-91: dappoi che i vicin suoi non lo lodano, / di lodarsi da sé
1-ii-78: procurava ora dunque che suo padre lo lodasse e si lodasse di lui con
il mare e tienti alla terra] loda lo scarpello e attieniti al pennello: è
mare e tienti alla terra. loda lo scarpello, attienti al pennello; costa manco
l'altro, se nel lodare e'lo aggiudicassi [montepulciano] alle signorie vostre
laudare, n. 4. lo data ménte, avv. ant. e
oramai veterano, che ha servito lodatamente lo stato,... e pur meritevole
4. citato, nominato precedentemente (per lo più con intento elogiativo). -su
. c., 1-437: tanti ha lo 'nvidioso tormentatori di giusta pena, quanti
'nvidioso tormentatori di giusta pena, quanti lo 'nvidiato ha lodatori. alberti, 404
., i-n-8: la propria loda e lo proprio biasimo è da fuggire. petrarca
lodi di dio, la santa allegrezza e lo schietto e semplice amore erano il miglior
io pensando a ciò, volendo ripigliare lo stile de la sua loda, propuosi di
germania, beendo, tenghino gran lode lo inebbriarsi. tasso, 16-48: a
tremoto e li pii / spiriti per lo monte render lode / a quel segnor,
. 'tessere le lodi ': per lo più in iscritto, o in
. bini, i-iii: a lode ve lo reco. -ricevere, riscuotere lode,
della morte; giorno in cui per lo più si dà lode ancora a chi non
tutti codesti tronchi. -soddisfacente (lo stato di salute). bicchierai,
natura sono desiderabili, quando anche senza lo splendore di veruna onestà o lodevolezza si
inghilfredi, 384: tant'à lo mal lo ben da sé distinto, /
inghilfredi, 384: tant'à lo mal lo ben da sé distinto, /
parlare e non gli aggiugnesse niente, lo lodo e 'l biasimo sarebbe della natura e
lorenzo de'medici, i-275: gode lo smerlo che dal basso suolo / la lodola
quantità di questi uccelli, cucinati, per lo più, allo spiedo o arrosto.
sorrette dalle ossa carpali; conduce per lo più vita abissale; comprende,
. scient. lophiiformes, comp. da lo phius 1 lofio 'e
e bestie, secondo che quello aveva lo lauro cresciuto, et ebero ricevuto bel frutto
logaggio, / ma e'vuol ben lo gaggio / che 'l tu'cuor si'a
. mezzadro. cinelli, 1-13: lo riconobbe, con un sorriso di saluto:
bencivenni [tramater]: quando lo infermo stropiccia spesse volte la verga e
, 4-4-52: con infinite iperbole o con lo spazio logaritmico o con un prisma,
[a ser cola] avere ingannato lo marito e l'oste, avere disonestato
1-21: si sogliono far le loggie per lo più nella faccia davanti ed in quella
di un edificio: e, per lo più, fornita di vetrate; loggiato.
loggia: federazione di logge che seguono lo stesso rituale. -loggia di adozione:
logge o sotto le logge: subire lo sfratto, trovarsi senza tetto. tommaseo
vero logia- menti per ducento cavalli in lo dominio suo. pulci, 5-67:
pineta all'aperto. moretti, i-359: lo sposino ingannato e deluso riusciva simpatico alla
specchio dei peccatori, 15: lo superbo et infelice peccatore... più
, v-3-217: logica... è lo studio delle leggi del ragionamento, cioè
loro insigne sapere. gioberti, n-i-349: lo mandereste a studiare la loica, o
avvide che una massa immensa di pregiudizi lo divideva dalle più importanti verità, la
pittura e l'architettura, cosi ancor lo fosse la poesia. pellico, 4-30:
le relazioni fra i vari elementi che lo costituiscono (si ricorre per lo più
che lo costituiscono (si ricorre per lo più a elaboratori elettronici che funzionano in
sente nel bere, io localmente distinguendo lo chiarirò. = comp. di
né il kant è solamente agnostico né lo hegel solamente logicista. gramsci, 7-156:
. b. croce, ii-9-68: lo storicismo è un principio logico, ed
suoi effetti logici, o ch'è lo stesso, necessari, non ha punto quello
dante, conv., iv-x-6: messere lo imperadore in questa parte non errò pur
un mostro. ma bisogna che io lo salvi; se no, non mi dà
paglia e'logio, / et eo avrò lo formento tuto. / e se questa
di ogni male, ma necessario perché lo spirito, oggettivandosi, superi l'oggettivazione
un certo numero di scrivani (per lo più una dozzina), esercitati a
. pagliaresi, xliii-173: per lo deserto ho logri tutti i panni /
con uno foggettino avvolto sempre per non lo logorare, e quello ogni dì -ché
dietrogli. gelli, 17-94: lo stomaco, quando gli manca che mangiare,
. gramsci, 146: molti iniziano lo studio dalle grammatiche e non ne cavano
spirito della difidenza e desperazione, lograndogli lo spirito della tristezza le visciere e le
per l'esercizio si logora, per lo troppo riposo si guasta. m. villani
inevitabilmente! cicognani, 2-11: chi lo vede così arrabattarsi...
a seminare questo esercito a parma e lo siamo venuto logorando infino qui a furlì.
suo avere a dosso, e doppo lo averle lograto e l'orlo del pozzo e
carena, 1-214: 'fanghiglia': lo stesso che 'logoratura ', ossia quella
figurarsi il logorio di puccini che italiano lo era dieci volte. baldini, 9-250:
m. cecchi, 1-2-524: a te lo lascio, che / sai cavar sugo
preclaro? rosa, 122: vedrò lo stuol dei protei cortigiani /..
il diritto feudale, il diritto canonico, lo spirito di corpo- razione, di privilegio
uno; e così l'imbottano e lo scrivono e mettenlo a entrata: e lo
lo scrivono e mettenlo a entrata: e lo danno o consegnano o vendono poi a
esche di vario genere; il falconiere lo faceva roteare in aria per richiamare a
logoro si chiama l'ala che gira lo falconieri, per fare ritornare lo falcone,
che gira lo falconieri, per fare ritornare lo falcone, lo quale molti chiamano lo
, per fare ritornare lo falcone, lo quale molti chiamano lo richiamo. trattato de'
lo falcone, lo quale molti chiamano lo richiamo. trattato de'falconi,
il suo logoro in terra: / lo sparvier non men presto vi si pose
al falcone, gli levaste il cappello, lo avventaste contro il colombo; poi,
/ e che vada col logoro e lo chiami [lo sparvier] / e lo
vada col logoro e lo chiami [lo sparvier] / e lo cerchi per tutto
lo chiami [lo sparvier] / e lo cerchi per tutto. tombari, 4-75
gonfia di cartucce, il logoro con lo spago. 2. figur. ciò
li occhi rivolgi al logoro che gira / lo rege et- terno con le rote magne
quale disgustoso inaffiamento di loia raccolto con lo strofinaccio da tutti gli spurghi poetici della
lòia 4 sporcizia ', da lòi 4 lo glio, impurità dei cereali
lòica2 e deriv., v. logicae lo gica2 e deriv.
. bot. region. loglio annuale (lo lium italicum) ',
. bar etti, 3-400: lo zoppo non si scordò... di
. scient. loligo, dal lat. lo [l] ligo -inis 4
sottoprodotto della trebbiatura ed è usato per lo più come lettiera per il bestiame e
in una zolla,... / lo tribbiò 11 grillo dentro il suo cortile
= voce dotta, lat. lo [l] ligo -inis 4 seppia '
nieri, 3-114: 'lollo': è lo stesso che lullorone. val- dinievole.
muscoli lombosacrali; si manifesta, per lo più senza rossore o gonfiore, con dolori
vento freddo che spira da settentrione verso lo sbocco delle vallate alpinedel piemonte. =
a senso di cotesti signori, ella lo è a senso di tutti i personaggi della
v.]: 'fare la lombardata': lo dicono i muratori e altri lavoranti quando
, ecc. per volta, il primo lo getta quasi a colombella all'altro manovale
segue i modi, le forme, lo stile propri dei dialetti lombardi.
. guido da pisa, 1-320: lo quinto barone fu uno lombardo lo quale
1-320: lo quinto barone fu uno lombardo lo quale s'appellava ciniro. boccaccio,
dante, par., 17-71: lo primo tuo refugio e 'l primo ostello
fare del veneto e del lombardo su lo specchio del latino e del francese una
che mi si debba imputare per errore lo aver eletto di farmi più tosto conoscere per
di parma. gozzano, 30: giungeva lo zio, signore virtuoso di molto riguardo
secondo le usanze, le mode, lo stile propri degli abitanti dellalombardia. pulci
: vero: ma, se il sacchetti lo mette tante volte sulla bocca de'
targioni tozzetti, 5-134: volli riconoscere lo stato delle vertebre lombari.
de'lupi marini sono assai buone per lo dolore delli lombi o della schiena.
che costui arrostiva un mezo capretto per lo prete, ch'erano i due quarti deretani
, 69: per la vicinanza che ha lo stomaco, che riceve il cibo nel
lui molto v'ama e, per lo usare che fa con voi, tutto si
11 sangue purissimo a quell'uomo che porgeva lo scontrino con tanto rispetto. lucini
e disse: così dee essere nudo lo monaco e spogliato d'ogni materia secolare
, iii-17-256: la circonlocuzione (chi lo crederebbe?) non è più alle mani
gica della regione lombare, praticata per lo più per interventi ai reni,
dio, e solo il mio verbo lo sa e lo misura? onde in voi
e solo il mio verbo lo sa e lo misura? onde in voi tanta oltracotanza
cerchi il motivo di tanta vicenda, lo troverai nella mutata fortuna di luigi xiv
una pagina se condo che lo scrittore l'abbia scritta o no a stomaco
. de rosa, 560: lo conte, la notte venendo, quando
del suo granducato e di facilitar loro lo stabilimento di qualche traffico di pannina per
, organizzazione, istituzione, che costituisce lo strumento del quale un determinato potere (
gioberti, 12-i-229: l'uno [lo spirito] è pronto e subito,
in longanime orgoglio invan racchiuso, / lo assediator deluso. carducci, iii-7-451: per
così fatte aspettazioni longanimi e sorridenti fra lo strazio occorre ai popoli un gran fondamento
lunganimità, ove è la forteza de lo animo e la grande iustizia temperata cum le
, più delicatezza, più longanimità. lo devi riconoscere. moravia, v-47: insomma
alla ponta di vaccarese che guarda lo arrone, e lì si soglino li
lati esterni delle suole, per impedire lo spostamento laterale dell'invasatura. =
due di lungi d'una elongazione e lo terzo di più longazione, di drieto dalla
... in ciascheduno specchio apparirà lo lume del doppierò equale in luce, ma
. è modo che mostra in chi lo usa ignoranza del senso vero di 4 longevità'
sul lido, / e da dieci anni lo atten- dean sul mare / col
longistilo, agg. bot. che ha lo stilo lungo, cioè con lo stimma
ha lo stilo lungo, cioè con lo stimma collocato al di sopra delle antere
mente composto di vari pezzetti per lo più tendenti alla figura rotonda e
per l'ampio, così accorta per lo lungo. cantelmo, xxi-1-958: era la
: le regole della prospettiva mostrano solamente lo scortare della longitudine, e non quelle
ristoro, 8-14: aguardando lì, lo viso, per la grandissima longitudine,
, viene debilitando;... imperciò lo viso, per la grande longitudine,
. il moto della cosa fosse secondo lo spazio lato o vuoi largo, si
amore, / per cui omaggio è lo ditto presente. -in passato.
l'effetto che ne seguiva, e ritrovò lo strumento. delle colombe, 2-373:
che sarà quadro, apparirà tondo; lo sferico piano; il piano, per
contro la fredda tenacia che nega / lo sbaglio, contro la fatale lontananza della più
in tanta lontananza. segneri, ii-595: lo aveva dotato di due singolari prerogative:
sono più lontani dal tesoro, che lo intravedono appena nella lontananza dell'avvenire,
: membrandome che ten vai, / lo cor mi mena gran guerra; / di
vegno di lontana parte, / ov'era lo tuo cor per mio volere; /
lentini, 42: ben vi dovrite -infra lo cor doliri / de mie'martiri,
-lontana, / sovrana, - de lo core prossimana. rugieri d'amici,
alcuna o di voce o di sono / lo meo core allegrar non può già mai
, quando m'è luntano, / lo to vedere. boccaccio, i-172: l'
che non feràe / lontana dimoransa / lo core meo, che tanta pena dura.
un punto di riferimento (ed è per lo più accompagnato da un complemento di misura
quanto più vi miri, / più lo trovi lontano e più coperto / con
la lingua vulgare nelle stinche, e lo dicesse tra gente che fosse o fosse
nella pittura] l'accennamento degli scorci, lo sfuggimento de'lontani. algarotti, 1-vii-66
luogo). cino, iii-23-4: lo intelletto d'amor ch'io solo porto,
., 7 (118): lo vanno ad aspettar fuori, e lontano dall'
. leopardi, 11-30: odi per lo sereno un suon di squilla, /
1-12: come alla donna egli drizzò lo sguardo, / riconobbe, quantunque di
, 8-5: [l'ora] che lo novo peregrin d'amore / punge,
entrò in ragionamento / di quel che lo spingeva a far tal guerra; / ma
propria famiglia,... oppure se lo fa, sarà alla lontana, con
larga da qualcosa o qualcuno (per lo più in frasi esclamative).
giacomo da lentini, 32: allegranza lo vedere / mi donava proximano, /
vedere / mi donava proximano, / lo contrario degio avere / ch'eo ne
un miglio: molto distante (per lo più al fìgur., come espressioneiperbolica)
. vai, 24: se lo vedi ad altro in mano / sopra un
, parlare gustavo, e quindi perdersi lo scalpitio de'cavalli pe 'l lontano.
lupesco, xxxv-11-292: sì vi vidi lo tigro e 'l tasso / e una lonza
tasso, n-iv-55: dante ci figura per lo leone l'ambizione, figurandoci per la
. 3. famil. per lo più al plur. fianchi. pananti
grassumi lonzi e dilombati che ti snerveranno lo spirito e la persona. loppa
sonetto] è lonzo lonzo; e lo mando perché il servo dee render sempre conto
gioventù inconsideratamente traboccare, precipitando, per lo più senza ritegno, a svelare con la
, di argomento (e, per lo più, con la scomparsa del signif.
ma gela il labbro e tace; / lo rese amor loquace, / muto lo
lo rese amor loquace, / muto lo rende amor. pascoli, i-953: pensavano
pindemonte, 5-88: il gufo, lo sparviere e la loquace / delle rive
meno interessanti, non fosse restata per lo più in silenzio in farci conoscere i progressi
chiarezza i pensieri, i sentimenti, lo stato d'animo, le intenzioni (
: loquacemente, quando tacevano esse, lo aprivano e chiudevano loquace.
loquacità. nievo, 203: lo stato d'animo di chi è o si
imperador, la dise in quela, / lo tuo fido a questa me à condoto
efficace; modo di esprimersi, per lo più elegante, piacevole, accattivante;
e che modi devrà l'arengatore tenire in lo so arengare. cronica degli imperatori romani
pittura stava morendo, e questa opera lo dimostrava. -modo di esprimersi con mezzi
323: manifestata la fraude per lo abito e loquela delli africani. buonarroti
, 219: giovanni gualandi fu scelto per lo più loquente [fra i congiurati]
che stingua e passi 10 vapore / lo qual ti fa favoleggiar loquendo. orlandi,
11: qual non pone ben dritto lo sompe, / traballa spesso, non
a due tempi lenti, e che per lo più comincia nell'alzar della battuta.
stile; che riecheggia i modi e lo stile di garcia lorca. pasolini
si guardò intorno. pratolini, 9-397: lo si chiamava se- melle perché mangiava sempre
? che ti fa a te, perché lo lebbroso l'attinga? ché ben vedi
volgar., 6-67: cavando il gallo lo lutarne con suo duro becco cercando il
si fecer quelle facce lorde / de lo demonio cerbero. antonio da ferrara, 92
, non risplendon le case, dove per lo più nelle stufe si dà del capo
, lordi per la polvere e per lo sudore, mettono schifo a chiunque tratta
-offuscato, annebbiato (l'occhio, lo sguardo). cavalca, 9-194:
in sé dalli vizi debbe esser quelli lo quale vuole correggere altrui, perocché l'occhio
, la lorda e maculata coscienzia, lo stimolo della quale, quando ci comincerà
begli in banca col fusto e con lo spirito sozzissimi e lordi. frachetta,
enfedele me chiama la lorda / per lo rio essempio che ò semenato. cammelli,
bello viso, ma e disonesti occhi lo fanno lordo di biasimo e spesso troppo acceso
farà mai padrone di se medesimo colui lo quale le ree e lorde libidini tengono con
da tanto. schioppi, 8: lo marito è lordo, inbuffalato, vegliardo
si dicesse, e oltre a questo per lo viso gettandogli chi una lordura e chi
destò. castelvetro, 2-247: potrà ancora lo scrittore usare le parole significative propriamente delle
pece e, quel che più importa, lo sciagurato non ha né bruciando? ma quando
condizione di chi abitualmente trascura, per lo più per grave negligenza, la pulizia
il vel migliore. colletta, 2-ii-25: lo accusavano di aver... macchiata
gemelli careri, 1-iv-25: per lo canale trovammo delle barche con più guardie
, né per le robbe né per lo schiavo, mi diedero molestia, né
di manico, che viene usato, per lo più dalle signore, per ingrandire o
e più acuto degli altri pappagalli; lo sguardo vivo; la voce sonora ed i
il gran tauro; / quivi tollea lo scudo e la lorica / a menalippa,
i-vll-150: guidò la dea lo strai dove del cinto / l'auree
4. zool. cuticola, per lo più chitinosa, suddivisa in piastre,
. e femm. in funzione, per lo più, di compì, di termine
l'attributo in pianelle, che regge loro lo strascico. -con uso pleonastico.
a la gente che la seguiti dicendo loro lo suo beneficio, cioè che per seguitare
questa terra, il quale sì per lo mestier nostro, il quale loro pare iniquissimo
grazie e vertuti in onne parte / con lo piacer di lor vincono amore. idem
1-vii-76: presono gli angli sotto vortigerio lo re la impresa, e prima gli difensono
lor discaunoscenza / a la credenza -de lo benvoglienti. bondie dietaiuti, 297:
. idem, inf., 2-3: lo giorno se n'andava, e l'
: de'quali [cristiani cattivi] lo loro meglio sarebbe di mai non essere nati
un foro tondo attraverso il quale appare lo smalto dello scudo. -losanga vuota: losanga
: ti parrà duro assai, ben lo conosco, / uccidere un che sembri il
diverrà losco. pecchio, 116: lo trovai un uomo piccino, magruzzo,
, fuorché il peccato. non ve lo toglie la ignobiltà de'natali,..
natali,... non ve lo toglie la deformità delle membra, donandosi il
7-i-40: quanto sia il fallo mio ben lo conosco; / ma che mi giova
della vista, miopia o strabismo (lo sguardo). aretino, 14-92:
giubili / morte de'buoni ad affrettar lo scempio. -osceno, lubrico.
sacchetti, 144-222: messere stecchi, lo male non sta dove si pone: ma
: alla fine elli sarà disfatto siccome lo lotame. s. giovanni crisostomo volgar
poscia in mostra addur si vede / lo stuol de'suoi piccardi e 'l loteringo,
trattato delle mascalcie, 1-225: tolle lo luto molleato nell'aceto, e ponilo
tu gridi a vóto, / disse lo mio segnore, a questa volta: /
a la terra. passeroni, 6-133: lo animale informe e schifo / alzò il
., vii-414: però che hanno ingannato lo popolo mio dicendo: pace, pace
pace, e non era pace; e lo popolo edificava lo parete, e loro
era pace; e lo popolo edificava lo parete, e loro sì lo coprivano di
popolo edificava lo parete, e loro sì lo coprivano di loto sanza paglia. benvenuto
questi tre regni... consistono per lo più in una stanza sola di figura
ad sé quel loto, / in sé lo spirto col calor ristrigne. m.
-disus. impasto ottenuto mescolando per lo più argilla e diversi materiali con acqua
]: 'luto': composizione fatta per lo più con terre argillose cui si mesce
in gran parte 1 capelli, e lo spazio ad essi destinato occupato da un
[plinio], 13-18: nell'eufrate lo scapo e il fiore, quando vien
il loto attende / perché del sol lo offende / il vivido splendor. graf,
si parla nelle storie... lo stesso teofrasto lasciò scritto che dal sugo
. iacopone, 24-136: ecco lo verno, che vene piovuso, /
luoghi paludosi e lotosi, dove per lo simil modo passar puossi. f
il fa lotoso. buti, 2-371: lo cavalcatore, quando cade elli e 'l
gli ne giovi. cavalca, 19-484: lo buon religioso /... di
/... di cuor fugge lo mondo lotoso, / e di dio e
, popoli, fazioni, condotto per lo più con l'uso delle armi; duello
a dura e mortai lutta / io lo sfido. cesarotti, 1-vii-5: trionfale
la battaglia cusì dura, / guadagnar lo ciel per lutta. ariosto, 43-48:
passeggeri cominciano a guardarlo con simpatia; lo incoraggiano degli occhi, parteggiano per lui.
serra. pirandello, 8-718: pochissimi lo sanno; i più, quasi tutti,
anche, invano, per non sentire lo struscio di un corpo sulla polvere e
lor competitori: / il tetto è lo steccato, ove alle prese / vengon agili
. g. bassani, 5-148: lo lasciavano cantare: paghi, alla fine
: lotteggiò tanto con esso che alla fine lo gettò a terra. pindemonte, ii-156
gli andamenti, per gli cenni e per lo ridere che vedea lor fare; ma
di alcuni premi (consistenti, per lo più, in oggetti più o meno preziosi
gioco è attualmente necessario, e per lo più era anche in passato, un'
né il giuoco né il segno che lo rappresenta. baldasseroni, 57: l'amministrazione
sorte, davano diritto a premi per lo più di grande valore, consistenti in merci
premio di questo lotto suol consistere per lo più in pezzi di maiolica di poco
lotto di genova), gestito per lo più in modo monopolistico dallo stato (
guai a me se il lotto me lo avessero a levare. serao, i-114:
del lotto: ufficio (dato per lo più in appalto a un gestore, detto
l'affetto per il figliolino... lo salvò da peg giori vagamenti
xxxv-1-541: quando la istate viene, e lo lovo se muda / e perde lo
lo lovo se muda / e perde lo so pelo. s. tommaso volgar.
leggero e brodoso è indicatissimo per disporre lo stomaco e lubricare le prime vie.
volge, bisogna che sia un mezzano che lo lubrichi. = voce dotta,
curvo, quasi toccando con la fronte lo scalino che gli stava sopra, e su
le più valide machine de gli aritifici lo tentò sopra le sue forze. idem,
defecazione. bencivenni, 5-86: conforta lo stomaco e 'l cuore ed il fegato
muovono il corpo, sì, ma poi lo lasciano più stitico di prima. a
di belletta, in qualche tratto, lo rendeva più pericoloso. -sostant.
: l'umido fa il lubrico, cioè lo sdrucciolo. firenzuola, 554: nell'
serpeggiante a terra, strisciante (per lo più, con l'idea di una viscidezza
lubrico [il serpente] e se per lo capo non si tiene, entra tutto
resto di quel regno, che per lo temperamento e clima più caldo hanno i
lubrico interstizio / che sia solo taccon, lo chiama e prega / che piaccia a
è lubrica al trono infida base / lo sparso sangue. giordani, x-106: lubrico
fomite del peccato, suo perpetuo compagno, lo tiene del continuo eccitato! pallavicino,
lascia spazio all'inten- dere o non lo lascia. -che si diffonde facilmente.
un velo lubrico. bocchelli, 2-v-220: lo sguardo imbambolato e lubrico di franceschino sulla
all'osso, al quale pervenuto non lo trova lene e lubricoso come conviene, ma
grosso membro grinzoso, la biscia se lo violenta dentro la gola che smodatamente si
scavano nel legno; gli adulti, per lo più attivi solo al crepuscolo, si
del rosso, vii-535 (79-10): lo secondo die o ver lo terzo,
): lo secondo die o ver lo terzo, / si scoperse la lucana epidìmia
sapesse almeno volar sì com'seppe / lo saggio didalùs anticamente, / e potesse aver
l'interna emozione (l'occhio, lo sguardo, il sorriso, anche il volto
faccia. -che si manifesta attraverso lo sguardo (un sentimento).
, 2-556: hanno li golosi ben pasciuto lo corpo, per fallo ben grasso e
, un incanto straordinario e, per lo più, passeggero e ingannevole; attraente
bartolini, 18-48: in fondo è lo sgabuzzino dell'ostessa; nel nero dello
influsso deltinterna emozione (l'occhio, lo sguardo, il volto, il sorriso)
3-23: pur continuando a passare [lo sguardo di leone] dalle mattonelle di
2. per estens. luminosità, per lo più ilare e gioconda (ma può
un lieve luccichio ma si capiva che lo guardavano intenti. ferrerò, 1-88: le
luccichio d'un epiteto ad abbacinarlo [lo scrittore] e a dargli le vertigini.
: lacrimone (e s'incontra per lo più nelle locuz. venire,
. arrighi, 3-97: l'accoramento lo aveva assalito con un colpo brusco e
il ventre con coltello, e poi non lo vendono, li cucion la piaga con
cucion la piaga con un filo e lo rimettono ne i vivai, ove, co'
sala per spettacoli ai posti, durante lo svolgimento dello spettacolo; maschera. migliorini
che lucciole ingannevoli sono poi quelle che lo stesso compilatore ci vuol qui stare a
la materia trasparente sia che in sé lo comprende, onde e'luccioli sì come
notturno. pascoli, 417: me lo ninnavo in colto le nottate / intere al
. de roberto, 8-228: chi lo vide in quella memorabile festa, vestito
trucco, / cangerassi in brev'ora / lo scettro in zappa e 'n santambarco il
lucco, ed uscito dalla città se lo metteva in ispalla. nomi, 7-50:
e tignandolo el patriarca de costantinopoli sovra lo baptexemo, vene una grande luxe e
sole al cui esser s'adduce / lo calore e la luce / con la perfetta
luci mie sì inebriate, / che de lo stare a piangere eran vaghe. idem
que'due ful- minetti, / ben lo so, che d'incendi e mine,
la luce in mezzo, mostra con lo alzare le ciglia ed increspar la fronte in
'nvece di saetta / mise pe'miei lo spirito vezzoso. tasso, 18-13:
di suscitare il sentimento d'amore con lo sguardo. -anche: limpidezza e serenità del
dotrina, / ché per luce divina / lo re fiorin ci spese sua potenza.
amor di dio era mia luce / lo qual unisce l'anima a dio padre.
dante, conv., ii-v-3: lo qual fu luce che allumina noi ne
l'orgoglioso epiteto d'illuminato, ma che lo è in verità assai più dalle fosche
sarà luce nuova, sole nuovo, lo quale surgerà là dove l'usato tramonterà
sono in tenebre e in oscuritade per lo usato sole che a loro non luce.
meschia una nebbia di disperagione, per lo grande male, ch'io abbo fatto
, ver'me l'agute luci / de lo 'ntelletto, e fleti manifesto /
dato altro e quel che mi davi lo esaltavi: il lume della ragione, la
il modo dell'espressione, o sia lo stile, uscendo dall'oscurità in cui
, scritte tutte in fretta e per lo più non rilette. carducci, iii-6-290
, e la grammatica scorretta, e lo stile manca affatto, e ogni luce d'
luce d'ogne mondo / di fin lo ciel di sopra ed in profondo,
si puote speculare del figlio e de lo spirito santo: per che convengono essere nove
abbondante grazia ond'io presunsi / ficcar lo viso per la luce ettema, / tanto
2-1 (41): nove fiate appresso lo mio nascimento era tornato lo cielo de
fiate appresso lo mio nascimento era tornato lo cielo de la luce quasi a uno
metteva a una stanza più interna, lo trovò, entrò in quella, si
: ciò che feci per voi, tutto lo feci / alla luce del sol.
-andare a luci chine: con lo sguardo rivolto a terra.
sonno / chiuda le luci, ché lo scuote e turba / del re la sorte
mondo questa opera ignuda e disarmata sotto lo scudo della sua protezzione. baldinucci,
-levare le luci da qualcosa: distoglierne lo sguardo. benivieni, 2-53:
la sollecitudine e la potenza de l'avversario lo soffoca. boterò, i-112: i
che proprio quell'anno vedesse la luce lo scrittore che poi così lungamente doveva maturare
penna. b. croce, i-3-108: lo hegel... già nei suoi
stella d'amor ci sta remota / per lo raggio lucente che la 'nforca / sì
purg., 15-141: noi andavam per lo vespero, attenti / oltre quanto potean
. anonimo, xvii-404-6: chi giudica lo pome nelo fiore / e'nom sa
; /... / né che lo foco aia im sé calore / vedendolo
! quanto mi fu già caro / lo sole, tanto or mi sarà molesto.
nome, che già stanco verga / lo stil, cui tanto onor par che
colori chiari e lucenti, che le genti lo veggiono volentieri. petrarca, 292-5:
bianco lucente delle cipolle ricolmavano di sentore lo spazio. -fresco, florido (
5. per estens. chiaro (lo sguardo); che manifesta un'intima
lucentissimi lasciavano, per così dire, lo sguardo dove fissavansi. deledda, 111-931
al loro avvenire e a poco a poco lo vedevano divenire roseo e lucente.
ebbi ritratto / l'occhio per domandar lo duca mio, / rividii più lucente e
si quetaro quei lucenti incendi / de lo spirito santo ancor nel segno / che
della natura degli animali, xxviii-309: lo die del giodicio, a ciascuna anima
glorificato che fie lucente per sette fiate lo sole. petrarca, 366-31: vergine
una lucentezza più viva, quasi per lo sfavillio compatto di infiniti minutissimi cristalli.
colore esotico, conserva la lucentezza, lo smalto di tutto quello che è rimasto indietro
lucer luna né stelle, / devria lo sol freddare e non calire. chiaro davanzali
el- l'era mia donna / per lo tuo raggio [o amore] ch'ai
: ve'che non par che luca / lo raggio da sinistra a quel di sotto
423: l'indomani, all'alba, lo specchio del garda luceva ai nostri piedi
di minaccia. -brillare sinistramente (lo sguardo, gli occhi). misasi
, ma senza far motto: solo lo sguardo gli luceva sinistro e un ghigno
sarà luce nuova, sole nuovo, lo quale surgerà là dove l'usato tramonterà,
sono in tenebre e in oscuritade per lo usato sole che a loro non luce.
felice da massa marittima, 39: lo mondo era coperto di caligine, /
bonagiunta, xxxv-1-265: ne voglio cantare / lo certo affinamento, / per che l'
onde deriva, / la virtù mista per lo corpo luce / come letizia per pupilla
chiaro davanzati, xxxviii- 11: lo suo ricco bellore /... luce
pietro mangiadore e pietro spano, / lo qual giù luce in dodici libelli. albertano
ne 10 costato / ke 'nsanguenato / lo cor lucia. 9. locuz
ardente allumina la camera scura, così lo timore di dio allumina lo cuore.
scura, così lo timore di dio allumina lo cuore. boccaccio, dee.,
empiesse bene 11 canale nel quale sta lo stoppino, e la luce fosse per
or la lucerna, / orror fu de lo stuol muto e notante.
partic.: il sole (per lo più nelle espressioni lucerna del cielo,
la lucerna del mondo ', cioè lo sole lo quale illumina tutto lo mondo.
del mondo ', cioè lo sole lo quale illumina tutto lo mondo. cesari,
cioè lo sole lo quale illumina tutto lo mondo. cesari, iii-11: grande
/ siali amorta la lucerna / de lo vedere! dante, inf., 25-122
. monti, x-3-381: allor [lo spettro] si fèo gigante; e colle
ride tra le ninfe etteme / che dipingon lo ciel per tutti i seni, /
: 'se la lucerna', cioè lo lume; e per questo intende la
linguaggio di taverna, / ch'i'non lo 'ntenderei senza lucerna. -acume
napoleone domandava a canova, perché mai lo modellasse nudo, mentr'egli aveva sempre in
. pietra incavata a beccuccio posta sotto lo strettoio, da cui l'olio o il
è la lucerna, cosi chiamata per lo splendore che in mezzo alle onde getta.
molt'altri sediziosi sommovitori del popolo ne lo schernivano, e pitea motteggiandolo disse che
) e non sotto il moggio (o lo staio): rendere pubblico un pregio
s'accende, non si pone sotto lo staio, ma sopra il candeliere,
fanciullo... proseguiva oltre, con lo sguardo fisso sulla poca luce che la
. de roberto, 746: lo studio, vastissimo, tutto illuminato da un
e 'l manico e 'l bicchignuolo e lo stizzator loro, i candelieri, i
fazzoletto in sur un lucerniere, tu lo farai correre, ve', come un
pazzo, parendo sempre a'giovani, per lo ardor che porta seco quella età,
due punte, e la persona che lo porta. bandi, 35: nel mentre
averani, iii-63: il garo veniva per lo più di spagna da cartagena, detto
greci garo addimandato; e ritenne sempre lo stesso nome, avven- gaché si facesse
sole, godendone il tepore (per lo più al figur.).
guizzare, contorcersi, divincolarsi (per lo più al figur.). marinetti
: il garo... ritenne sempre lo stesso nome, avvengaché si facesse ne'
o del carattere attraverso il volto o lo sguardo; modo di guardare; aspetto
a pennello, / a la luchera sua lo manifesta. buonarroti il giovane, 10-960
, vii-5-4: 'lucheria ', lo stesso che 'luchera ': motto contadinesco
lugherin si lagna, / col sagace fringuel lo storno ingordo. tanara, 126:
già diffuso nell'italia meridionale (per lo più nell'espressione fare la lucia)
di terracotta per contenere liquidi, per lo più vino. -per estens.:
opere; che si ispira o richiama lo stile satirico e la vena irridente propri
i giardini de l'umanità potrebbeno fare lo aprile de la generazione; o gioventù
. bellini, 5-2-60: l'acqua per lo mescolamento del sale non ricresce e non
, e diligentemente lucidatolo col lapis, lo dintomò giustissimo tratto tratto con la penna
si credano più proprie a far conoscere lo stile ed il fare del pittore.
3. macchina lucidatrice (per lo più semplicemente lucidatrice, sf.)
letizia interiore. sorte, l-1-296: lo stesso mi piacerebbe che si osservasse nel
la colomba per cui ci viene significato lo spirito santo, cioè che con sottilissimo e
che non consideri la tua dignità e lo stato nel quale sei stata sublimata da dio
, percioché l'ombre de'corpi copriranno lo splendore dell'armi et il numero de'soldati
tale il suo sentimento, le immagini che lo contengono hanno una lucidezza spirituale. periodici
corpo lucido si ripresenta, sì come ne lo specchio. idem, purg.,
nei lucidi bicchier ribolle e frizza / lo spumoso sciampagna, il qual poi desta
, e la loro ombra tagliava veloce lo specchio dell'acqua, per emergere lucide,
, luccicante, sfavillante (l'occhio, lo sguardo: in quanto esprime un profondo
esprime un profondo sentimento delfanimo, per lo più di gioia, serenità, gaiezza
incolta abbondanza dei capelli e della barba, lo sguardo immobile e lucido, quell'espressione
sua compagna che aveva gli occhi lucidi e lo guardò come se piangesse per lui.
solida e pulita, / quasi adamante che lo sol ferisse. torini, 266
già visse alma sì degna, / lo qual con essa ancor, lucido e leve
negli scuri luoghi non si celino o per lo sprendore sieno lucide troppo. boccaccio,
, 199: l'onda / battea lo scoglio e risorbia la ghiaia /..
sincero. atanagi, xxxvi-179: tu lo specchio sei, tu sei lucidissima idea,
carducci, iii-7-148: in coteste opere lo stile è combattimento, combattimento a corpo
prova dell'essenziale composizione a freddo è lo stile, lucido, vitreo, anche
. bernardino da siena, ii-367: lo 'ntelletto, ch'elli vedrà iddio, essendo
diventerà. landino, 340: invero lo intelletto nostro, quanto più s'allontana
: il bembo è terso e erudito, lo sana- zaro limato e candido. il
bembo istretto e in sentenze acuto; lo sanazaro più lucido e ne gli affetti suoi
all'impulso del delitto, mentre che lo spirito lucidissimo glielo rappresentava già visibilmente.
: il lucido travaglio dell'intelletto, lo splendore del lume poetico, la spirituale
capo di qual si sia bellissima giovane lo splendore del chiaro lume dei biondi capegli
chiaro lume dei biondi capegli, voi lo vederete rimaner privo d'ogni bellezza,
neve il male condensato nutrimento, per lo quale non lucidi ma invetriati, e
uomo e falò lucido, così l'accidia lo ranuvolla e falò obscuro. piovene,
, e a buone spese / tener lo fece, e mai non cavalcosse, /
l'evangelio e sempre per proprio epiteto lo chiama il libro lucido. ariosto,
costante elisa / sì chiare, e tu lo sai, prove mi diede / di
dell'epidermide che si trova immediatamente sotto lo strato corneo superficiale, costituito da cellule
a mente, prova a farla senza lo esempio; ed abbi lucidato sopra un vetro
lucidato sopra un vetro sottile e piano lo esempio suo, e porrai sopra la cosa
sopra la cosa che hai fatto senza lo esempio, e nota bene dove il lucido
a lucifero; demoniaco, diabolico (per lo più nelle espressioni orgoglio, superbia,
turne (e il termine ha per lo più una connotazione scherz. o iron
agitato ancora suscita la fiamma che è lo contrario: imperò che, soffiando nella
messo nel naso. sercambi, iii-71: lo topo rode tanto che giunto fu al
spalle del fattorino o del cocchiere per lo spazio dei tre chilometri, che riattaccano
queste fila uno lucignolino, e ve lo introducono unto con quello olio.
lucentezza. intelligenza, 204: lo smalto iera d'onix e calcedoni, /
il vecchio, ingannato dal suo luciore, lo piglia per un marengo.
abbacinante. guinizelli, xxxv-ii-466: lo meo core / altisce in tal lucore
caproni, 2-71: il mare io lo conobbi: / conobbi un rimorchiatore /
, 4-143: una natura ribelle con dentro lo sguardo perpetui lucori d'ironia.
... solo alla lucrativa hanno lo intelletto. anonimo fiorentino, iii-213:
, che fornisce un guadagno (per lo più mediante usura).
. in conformità col pensiero o con lo stile del poeta latino tito lucrezio caro
, ii-348: la ingordigia del lucro lo portava alle grandi opere a fresco. alfieri
alfieri, 5-4: il filogallo che lo avrà, anch'egli stesso farà meglio a
fra giordano [crusca]: dove lo spirito maligno tende lucrosamente le sue reti
procura guadagni o emolumenti in misura per lo più considerevole; profittevole, redditizio,
disseccare le chiane, non solo io lo credo, ma dico che tutti gli uomini
carta bollata. lanzi, v-320: lo studio de'ritratti, in cui la scuola
dagli eruditi. baretti, 6-266: lo spettatore inglese in una di quelle sue tante
solite lucubrazioni. rajberti, 1-98: lo sbadiglio presiede quasi nume tutelare alle conversazioni
di cola di rienzo, 42: allora lo tribuno... scrisse lettere loculentissime
. monti, 43- 34: [lo studioso del vero] avrebbe finalmente tutto
: il bembo è terso e erudito, lo sana- zaro limato e candido;.
parla neppure e questo silenzio delicato e feroce lo mantien galantuomo. comisso, 17-26:
può un'ingiuria riuscir più grande in chi lo fà e più vergognosa in chi la
i falsi monetari del rossi, lo scaramuccia e la chiara del ricci, il
137: stettero que'corpi così pendenti lo spazio di due giorni, misero ludibrio
. l'idealismo, il panteismo, lo scetticismo e gli altri mostri o ludibri
. montale, 4-208: anche lo sport ha grandi funzioni divaganti: non
ha grandi funzioni divaganti: non però lo sport che ha un vero significato atletico
oggetto o per fine il gioco, lo svago, il diletto, il divertimento;
persona indotta a questo credere, [lo spirito maligno] sì la ludifica per
spirito maligno] sì la ludifica per lo predetto modo ed abbagliala. sicinio,
1. neri, 8-21: subito lo fa scender da cavallo / l'aspra
mezzo imperiosa ah'armi / la patria lo chiamò. n'udì l'eroe / lieto
marte? 4. stor. per lo più al plur. nell'antica roma,
me; sì che per poco / arà lo spirto l'usitato loco, / ché
/ poi che 'l gentil camil non lo frequenta, / non mi può un
ludo di qualcuno: divertirsi, per lo più crudelmente, alle sue spalle.
. psicoterapia orien tata per lo più verso giochi di gruppo scelti in
l'avea già, se l'aggrava per lo strapazzo. d'annunzio, ii-61:
84-7): luglio è quel mese che lo empe- radore / volse del suo fin
-chi vuole un buon rapuglio, lo semini di luglio: le rape seminate
1-5-235: chi vuole un buon rapuglio, lo semini di luglio. = voce
un capo di vestiario); che ha lo scopo di indicare cordoglio e compianto per
moti, e dai gran moti, per lo più, nascono eventi strani e lugubri
la mensa ingombra, / delle morenti lampade lo svolo / lugubre, lungo! d'
nei lugubri: / ne la fuga lo segue, lo conforta / ne l'afflizion
/ ne la fuga lo segue, lo conforta / ne l'afflizion, gli è
che lugubre era e funesto, / lo tenea... / disanimato e mesto
/ mi dica il convenente / e lo bene e lo male. dante, inf
il convenente / e lo bene e lo male. dante, inf., 29-34
3-14 (45): questo fue quasi lo principio de l'amistà tra lui e
/ per tema non sia preso a lo 'mbolare, / che gli appartien quanto giosepp'
1-149: ella di lui s'accese e lo dispose / con mille carmi a far
: ruppe la lancia al sommo de lo scudo, / e fe'i tronchi ronzar
d'un colpo crudo, / che lo stese tra i fiori e la verdura.
lui un gran potere d'oblio, lo occupavano, lo eccitavano al godimento rapido
gran potere d'oblio, lo occupavano, lo eccitavano al godimento rapido dei piaceri mondani
le tue creature, / speziamente messor lo frate sole, / lo qual è
/ speziamente messor lo frate sole, / lo qual è iorno, et allumini noi
, conv., iv- xx-2: lo perso è uno colore misto di purpureo e
purpureo e di nero, ma vince lo nero, e da lui si dinomina.
. idem, par., 2-117: lo ciel seguente, c'ha tante vedute
se tutto questo può giovare, io lo affermo a lei, signor conte, come
verissimo. -con iperbato (per lo più con un compì, di specificazione
. giacomo da lentini, 43: lo giglio quand'è colto tost'è passo
, in funzione di soggetto (per lo più nella lingua parlata e familiare, e
da 'egli ': 'lui me lo disse '; o, più chiaro
o, più chiaro, 'me lo disse lui '; vale: egli stesso
661): il papa, che dio lo conservi anche lui, ha prescritto,
relazione con una prop. relativa (per lo più con valore di pron. dimostrativo
esser posso più, ringrazio lui / lo qual dal mortai mondo l'ha remoto
: questa parte in questa vita perfettamente lo suo uso avere non puote..
non fu mai veduto / la geldra però lo attendeva / per il presentat-arm: stracolmi
v.]: 'lùggiola ': lo stesso che trifoglio acetoso. =
via? -per simil., per lo più come simbolo di lentezza, di
coma. nievo, 654: io lo confesso senza vergognarmene: ebbi sempre gli
in acqua bollente, poi cotte per lo più in olio con ingredienti vari {
-lasciare o rimanere il segno, lo strascico come la lumaca: lasciare le
tutto dov'ella va, la vi lascia lo strascico. -nel tempo che le
lentezza. dossi, iii-229: lo si vide lumacar per le strade, giallo
compongono, si sarebbe accorto essere affatto lo stesso marmo lumachèlla. bossi, 214
mausoleo tutto di marmo bianco, eccettuato lo zoccolo e la sedia col suo basamento,
la pietra de'lumaconi polverizata produce con lo spirito di vitriuolo quello stesso ribollimento che
le grosse lenti sopra tutto ciò che lo colpiva: scollature di donne, cravatte
, e, messisi gli occhiali, / lo versò, goccia a goccia e piano
alberto da massa di maremma, xxxv-1-361: lo vostro viso gente, / onde tutta
, subodorate le intenzioni del retino (lo lumarono subito, dal sotto in su
con il gesto di un automa, sollevò lo scipione dalla doppia pelle, vi accennò
luce (e il termine si riferisce per lo più a mezzi di illuminazione non elettrici
/ cotal m'apparve, s'io ancor lo veggia, / un lume per lo
lo veggia, / un lume per lo mar venir sì ratto, / che 'l
, perciò che la notte ch'ella lo attendeva, tutta si poliva per parergli
sì pronte, / com'i'discemo per lo fioco lume. idem, inf.
? / no fiere li occhi suoi lo dolce lume? ». idem, inf
: cinque volte racceso e tante casso / lo lume era di sotto da la luna
ch'elli affoca / chiuder conviensi per lo forte acume. ugurgieri, 219:
chiarezza che io istupefatta nolla potea per lo molto lume mirare. leonardo, 2-196
... /... per lo monte del cui bel cacume / li
donna mi levaro, / e poscia per lo ciel, di lume in lume,
. 6. dio (per lo più nelle espressioni eterno, vero,
per sé o per voler che giù lo scorge. idem, par., 33-43
io stesso rompa di mia vita / lo stame e togli con inganno a morte
. -al plur.: gli occhi, lo sguardo. dante, liii-65:
de'faitinelli, vi-ii-228 (17-7): lo vero è 'n bando, e lealtà
[a fortunato] uno che avea perduto lo lume degli occhi, lo quale fedelmente
avea perduto lo lume degli occhi, lo quale fedelmente addimandando lo suo aiuto,
lume degli occhi, lo quale fedelmente addimandando lo suo aiuto, fu illuminato. petrarca
. dante, purg., 16-75: lo cielo i vostri movimenti inizia; /
guardarlo, la lentezza del sentimento e lo scarso lume del pensiero. tozzi, vii-263
iacopone, 13-18: da lo patre el lume è sciso, dono de
lume è là sù che visibile face / lo creatore a quella creatura / che solo
67: pacifica mi seggio / per lo lume della fede. savonarola, 8-i-291:
questo sarà luce nuova, sole nuovo, lo quale surgerà là dove l'usato tramonterà
che sono in tenebre e in oscuritade per lo usato sole che a loro non luce
. bernardino da siena, v-9: se lo ufìciale e il rettore sarà buono,
ferro, di canna, con coltelli lo ferirono ancora finché uccisero il nostro specchio,
maggior fretta. cavalca, 7-33: lo spirito santo [è]...
... lume di verità, per lo quale l'uomo si umilia. bibbia
lume al maneggio tuo costì, te lo scriviamo così a lungo. giovio, ii-104
manchi loro la forza, con l'ingegno lo abbattono. siri, vii-1450: in
non credo ragionevoli. -verità (per lo più in contrapposizione a ciò che non
conv., iv-xvi-i: « amate lo lume di sapienza, voi che siete
dove sia la virtù, e dove sia lo intelletto, acciò che tu sappi insieme
e dello vivimento, e anche dove sia lo lume delli occhi, e dove sia
., 33-75: io veggio te ne lo 'ntelletto / fatto di pietra e,
acceso. calmeta, 11: osservar lo stile, che ben paia umile al
a'dotti sia diffìcile da imitare, non lo può fare se non chi nella invenzione
amore / che m'ha fatto cercar lo tuo volume. petrarca, iv-3-38: qui
poi via di maniera e riuscirono per lo più slavati nelle tinte e caricati nel
se non che 'l suo lume a lo estremo ebe, / forse era il primo
ii-277: quale stolto non sente che lo onore e lume posto in qualunque suo
la doglia i'porti grave / per lo sospiro, ché di me fa lome /
sospiro, ché di me fa lome / lo core ardendo in la disfatta nave,
il corpo ombroso ed il lume che lo illumina. pino, l-1-118: del lume
vero; questo, digradando dolcemente verso lo scuro, o ombra che vogliam dire,
, 1-i-135: chi direbbe che lo stilaccio del « pasquino » o
altra, dice che egli bisogna che lo spazio e il vano o lume sia
: i lumi della ribalta... lo fecero accorto [ferrari] di quel
di galleggiamento di un'imbarcazione (per lo più nella locuz. al lume dell'acqua
m. adriani, 3-2-302: perché andava lo sposo ad impalmare la moglie al buio
maniera / e dice che il demonio lo staffila, / poiché gli fa fallir due
lume degli occhi, e la notte lo facevano voltar di schianto a mordere il guanciale
[polifeno] piagnente andoe per tutto lo monte etna, e colle mani tenta le
, da una passione furiosa (per lo più ira, collera, rabbia)
sopraffare da un'intensa passione (per lo più ira, rabbia, collera).
gonfia di cartucce, il logoro con lo spago e tutto, e mi parlate di
rocca e solimato fanno uno empiastro e lo levano via. ventura rosetti, 1-6
grossi, i lumè, che per lo più sono macchiettati di rosa, certe
. 0. rucellai, 2-11-24: lo splendore e 'l lumeggiamento più vivace e
salutarlo il maggiore coco: il quale lo ha trovato... deposti gli
sue ode [di orazio], per lo bello disordine con cui le ha sapute
lumeggiava un riflesso verdastro, come se lo scarso chiarore del giorno fosse sepolto in
maravigliosamente all'occhio... ce lo rappresenta. 2. riflesso luminoso
a quel modo che sono tolte per lo branmager, salvo che 'l vole essere
lumicino. ghirardi, 104: lo veggo che si consuma a guisa di
da cavalli, che in poche ore lo ridusse al lumicino. cas
si pone. anonimo, i-607: lo parpaglion, guardando a la lumera, /
, guardando a la lumera, / co lo suo avento facesi perire. paolo zoppo
. guido delle colonne, 78: lo sole è alto, sì face lumera,
martoriate. libro di sentenze, 1-14: lo cuore del savio è altresì come la
dante da maiano, xxxv-1-481: ond'io lo cor -per voi porto gaudente, /
di una nave allo scopo di permettere lo scolo dell'acqua o la sistemazione degli
invemo, per esservi insupportabili freddi, lo tengono coperto con scorze de pesci grandissimi
mille luminari con cui l'onnipotente adornò lo spazio, l'infinito. pascoli, i-354
festa di lumi, nella quale per lo più si sogliono adoperare lanternoni. soglionsi
] mezana, pognasi iij celostri e lo tabemaculo e la tovaglia e a tutti
delle laude che stanno ginocchioni si dia lo candeletto acceso in mano. sanudo, ii-561
accendere la luce si mise a contemplar lo spettacolo della città illuminata. si svagò
. pace da certaldo, 53: per lo contado, grande letizia e grande scampanio
studiato a parigi, e arà drento lo 'ntelletto luminato e alto. 3
v.]: 'luminèlla': pupilla. lo dicono all'elba. pea, 7-53
su sugheri, che serve a sostenere lo stoppinonelle lampade a olio. d'alberti
. bagliore di luce riflessa (per lo più nell'acqua); luminosità fitta e
particolari effetti di luce in rapporto con lo spazio, con la forma e col colore
sm. piccolo lume, costituito per lo più da un vasetto pieno di olio,
una certa scatola assai piccola, [lo speziale] le trovò il solimato,
-lumino da notte: piccolo lume, per lo più a olio, adoperato per diffondere
. g. bassani, 4-28: lo seguivo a distanza, gli occhi fissi al
luce da un altro, secondo che lo sole la vede. leonardo, 4-1-5:
. e. cecchi, 5-175: lo speco dei vaticini... si chiude
multiplicamento di luce in quelle e ne lo loro aspetto, rendono a li altri
. cecco d'ascoli, 3435: lo corpo luminoso per natura, /
il bulino aveva reso con molta potenza lo scintillio dei ricami nella mezz'ombra.
iv-1-774: l'ansietà... lo aveva incalzato in vicinanza della sua casa
: guardo il chiaccherone francese, e lo riguardo e tomo a guardarlo ed ecco
gli accresce il sospetto; ogni verità luminosa lo adira. monti, x-2-259: io
i-602: a un tratto un'idea luminosa lo colpì; si ricordava di certi sigari
lucer luna né stelle, / devria lo sol freddare e non calire. guittone,
cinque volte racceso e tante casso / lo lume era di sotto da la luna
, / m'avea mostrato per lo suo forame / più lune già, quand'
adattati alle regole loro, ragguagliano con lo anno solare. libro di esperimenti di
questo tempo. d'annunzio, i-492: lo sguardo ei tien su 'l cofanetto assiro
dante, conv., iv-xvi-8: lo circulo che ha figura d'uovo non
a luna piena un pino, te lo mangiano i vermi. -luna in quintadecima
passi scarsi, / tanto che pria lo scemo de la luna / rigiunse al letto
al tenero sentimentalismo che, normalmente, lo caratterizza). pananti, 11-66
dante, conv., iii-111-2: lo fuoco ha amore a la cir- cunferenza
la cir- cunferenza di sopra, lungo lo cielo de la luna, e però
o a teste incredibilmente sviluppate (per lo più nell'espressione: luna piena)
il rame a giove,... lo stagno a mercurio, l'argento alla
v-461: presso i chimici sole è lo stesso che oro; luna vuol dire
seco a ogni punto di luna, e lo sdegno, che pigliarieno per ciò guarda
luna. caùuana, 14-176: santi se lo vede davanti a ogni far di luna
sensati, e per questo e per lo veder che facevano il maestro sì poco lavorare
: gliela farò leggere un giorno ch'io lo vegga di buon umore, perché patisce
, come fa troppo frequentemente, non me lo lascio accostare, perché il morbo non
da un pezzo, il vostro ve lo avete posato ora allungandovi, ed è chiaro
e mostrano a'mariti la luna per lo sole. rosaio della vita, 83
sì che non ti mostri la luna per lo sole, cioè che non t'inganni
dal plenilunio. tombari, 4-12: lo si vedeva di notte, nelle notti di
comi lunanti / tesse l'aragna ne lo spazio vacuo. idem, i-569: quattro
nubilositade, a ciò provare ha indutto lo oscurare del sole. leonardo, 2-586:
[sole e luna]... lo stato de'corpi inferiori e l'amministrazione
per questi undici dì di rimanente addiviene lo cembolissimo, cioè a dire l'anno che
tempo solare e lunare; ma io lo pongo ne 'l sole e ne la luna
pare / tremolo argento, / come quando lo increspa appena un vento / blando,
, ne avevano la stessa struttura, lo stesso colore, come la farfalla che
, 2-163: quando il sole, per lo eclipsi, rimane in forma lunare,
la concavità e la gibosità, donde lo apostema che nasce nel gibo di esso
a mezzaluna. -battaglia lunare: con lo schieramento dell'esercito a mezzaluna.
manca la maggior parte, come per lo contrario vi sono alcune cose che nella
e l'atteggiamento dei nostri idealisti verso lo zibaldone, legga la storia della critica romantica
. -essere del medesimo lunario: avere lo stesso pensiero. b.
a patti nati [che la figlia lo sposasse], e qualche volta volarono
. lunariùccio. guadagnoli, 1-ii-195: lo so ancor io che per le strade
-eria, proprio degli astratti, per lo più per rendere un giudizio negativo (
lungo le siepi, con in mano lo schizzetto d'una pompa di solfato,.
informarmi come il gatto non men che lo scarabeo sia un animai lunatico.
. -spiritato (l'occhio, lo sguardo). buonafede, i-167:
le lunate cime. carducci, iii-1-477: lo splendor de'vessilli italiani / su le
da un plenilunio all'altro che immediatamente lo segua, dicesi mese sinodico o pure
lunedie. ristoro, 8-6: lo di per ragione dee essere nominato dal
suo reggitore;... adunque lo dì di saturno chiameremo sabato,
di saturno chiameremo sabato, e lo dì di jupiter giovedì, e lo dì
e lo dì di jupiter giovedì, e lo dì della luna lunedì. g
piano della parete stessa, per lo più decorata con affreschi, mosaici o rilievi
pianura. 4. orecchino, per lo più d'oro, a forma di
. -fibbia da scarpa, per lo più in materiale prezioso. 5
di rigore). -nella pallacanestro, lo spazio semi- circolare da cui si compiono
annunzio, iii-1-595: si perderà [lo sparviero], madonna. male faceste a
ansia, dal ricordo, dal sospetto che lo provocò, e vige da solo nell'
dalla parte di sopra dilungato dalla terra, lo più che potesse essere, per udire
essere, per udire meglio e per vedere lo mondo più a lunga, come l'
sono le cinque cittadi che profondaro per lo peccato contro natura. -andare
sposto di chiarirmi chi è costui: lo voglio seguitare dalla lunga. foscolo,
ornatissimo,... il giardino lo supera di gran lunga in bellezza. leopardi
ariosto, 31-18: rinaldo molto non lo tenne in lunga, / e disse:
ramusio, i-264: noi veramente, che lo sol- licitavamo con ogni importunità, ne
mando per la lunga; voglio che lo facci subito. g. m. cecchi
erano entrate a far parte, con lo spirito di corpo della finanza, della questura
, iii-17-256: la circonlocuzione (chi lo crederebbe?) non è più alle mani
, organizzazione, istituzione, che costituisce lo strumento del quale un determinato potere politico
sbocchi sulla valle del verde, e lo occupò. = comp. da
à in bailia, / melan a lo carroccio par che sia, / e si
see danado falsamente: nesun gaude longamentre, lo quale vence soto malvasio zuese. francesco
amor d'una feruta / feruto m'ha lo cor già lungiamente, / la qual
letizia / che renovato m'à tuto lo core. moscoli, vii-576 (31-4)
lapo saltarelli, xi-2-436: per lungar lo don non è aggradito.
del fiume. carducci, iii-26-201: fa lo stesso effetto d'una taverna da birra
-pigliamoci tutti per la mano... lo stuolo di fanciulli girava freneticamente nel mezzo
, ne dae il verno; e lo rappressamento ch'egli fa a noi, ne
: fastidiosa, irritante, perché per lo più pretestuosa o inutile). — anche
in mano / a un che tu non lo trovi a tua posta, / non
di fianco (e introduce, per lo più, un compì, di moto
amore di famiglia, e punto acutamente lo scrupolo religioso, giunsero a svegliare la
le case de'peruzzi, giù per lo borgo de'greci,... presi
delle tre dimensioni di un solido che lo delimita orizzontalmente nel senso dell'estensione maggiore
brandano che, quando egli navicava per lo mare oceano, il vidde di maravigliosa
è una regola a misurare monte murello per lo suo ampio, senza nullo toccamento del
subitamente di tutta la sua lunghezza davanti lo spettro. p. petrocchi [s.
un periodo di tempo, che per lo più si protrae oltre i limiti normali
di sta- gion fosco si face / lo splendor chiaro del loro eterno nome,
longevità. faba, xxviii-17: lo signore deo ve dia la sua grazia
e dove sia la virtù e dove sia lo intelletto, acciò che tu sappi insieme
salvatore. savonarola, 7-ii-82: io lo riempirò [l'uomo tribolato] di lunghezza
. 6. durata, per lo più eccessivamente protratta, di un evento
procrastinazione, rinvio (basati, per lo più, su motivi ingiustificati e pretestuosi
e pretestuosi); lentezza (per lo più irritante e fastidiosa) nel decidere
suo esser ritenuto a mantova ha causato lo indugio che si è messo tra il desiderio
ganna. 8. prolissità (per lo più negativa e deteriore) di un
circa cento metri dalla mèta, radeva lo steccato, avanti, avanti, lasciando
tra sé e la morella del caligàro lo spazio di dieci « lunghezze ».
li miracoli e le meraviglie, e significherà lo vuol essere un'altra lungagnata; è
figurato). giamboni, 8-i-183: lo tuo celliere dee essere contro a settentrione
signoreggiava. simintendi, 3-207: trovoe lo fatale nascimento del fiume esero; e
misasi, 3-186: come dall'alto lo sguardo scorge più vasto orizzonte, l'anima
l'arco (come epiteto, per lo più, di apollo e di diana
una determinata estensione nello spazio (per lo più in senso longitudinale) fra le
lungo bicchiere in forma di calice, lo presentò al padre. govoni, 3-147:
un acquario. palazzeschi, 1-26: lo interrompe nel pendio simile ad un'ombra.
persona: e il termine connota per lo più anche l'idea di magrezza);
f. f. frugoni, v-385: lo stile asiatico è come un di quegli
scrivere, i'pur cantere'in parte / lo dolce ber che mai non m'avria
, 39-4 (115): per lo lungo continuare del pianto, dintorno loro
loro si facea uno colore purpureo, lo quale suole apparire per alcuno martirio che
ch'i'chiamo il fine, per lo gran desire / di riveder cui non veder
, ove è il tropico antartico, lo che succede intorno a mezzo dicembre,
alla visiera, / quattro passi durante lo sguardo fitto in cuore. tecchi,
ch'i'non dava loco / per lo mio corpo al trapassar d'i raggi,
xxxv-n-466: eo voglio soffrire / tutto lo meo penare, / per ch'e'non
fiata poi rimane oscura, / perché lo spirto non si rassicura. petrarca,
del presente. molineri, 2-97: lo salutò con uno di quei lunghi sguardi
ne- gligenzia per esser stà longo in lo avisar mio. guicciardini, 136:
nel risolversi, perché... per lo ordinario erra più chi delibera presto che
altro la gulosità de la ricchissima gioia lo stimulava, de l'orza a montare
classiche, la sillaba lunga vale per lo più due tempi [w \ y]
lunghe o breve. citolini, 510: lo speciale [delle lettere greche] è
iii-17: talor non dimostra / amor lo vizo di colui che noi / credian servir
tanta dolcezza parla loro che, se lo consideri bene, è una cosa stupenda
frizzavano sull'animo della poveretta, come lo scorrere d'una mano ruvida sur una ferita
... nella sua cella, lo fé [l'uovo] cuocere al lume
-anche: riuscire a raggiungere (per lo più in modi illeciti e disonesti)
, ix- 263: quei contadini ce lo sapevano che i tedeschi ci avevano il
qualcosa: richiedervisi molto tempo (per lo più come preterizione). giamboni,
iacopone, 5-24: non fia breve lo penare c'ha sì breve delettanza; /
delettanza; / longo sirìa a proferire lo penar d'esmesuranza. dante, purg.
, per sommi capi; scorrere rapidamente lo scritto. baretti, 1-66: si
. i. nelli, iii-415: lo crederebbe (e non è più lungo
, ché egli sono tutti vergati per lo lungo. giov. cavalcanti, 12
per l'ampio, così accorta per lo lungo: e così per converso. magi
ruvida e arsiccia, / crepata per lo lungo e per traverso. immanuel romano
sopra uno monte, dal quale per lo lungo e per io largo ragguar- dare
e misurando in lungo e in largo lo stanzone. pavese, 7-189: andò
'e per dio l'imparerà e lo scriverà per traverso e per lungo. lucini
vale figuratamente rifarsi da lontano, per lo più a bello studio, per venire
, rasente, parallelamente a (per lo più come indicazione di moto nel senso
): avvenne quasi nel mezzo de lo mio dormire che me parve vedere ne
pernotta, / guardando perché fiera non lo sperga. palladio volgar., 4-21:
], se lungo terra si faccia lo 'nnesto. lettere e istruzioni agli oratori della
lungicrinito; vedi questo chianti? me lo faccio venire perconto mio. = comp
. chiaro davanzati, 27-1: come lo lunicomo, che si prende / a
voglia, vedendo un proiettile proiettato a solcar lo spazio col vigore occorrente a mutar la
luna. marinetti, iii-528: dimentichi lo slancio verso la luna! è prossima
vetro posteriore delle automobili, che per lo più ha la forma di una mezzaluna
di una regione, osservata, per lo più, nella configurazione orizzontale e considerata
ancora va, e frequentea sovenze fiade lo logo en lo quale eia sole esere
, e frequentea sovenze fiade lo logo en lo quale eia sole esere e stare.
luogora canove di pane a vendere per lo comune e popolo. novelle anonime del
. davila, 567: allontanato da roano lo spazio di cinque o sei leghe,
1-33: luogo dee essere nella villa per lo letame. lorenzo de'medici, 7-131
fu sotterrato al luogo de'frati minori lo scannadìo. s. agostino volgar.
dante, conv., iii-11-10: lo loco nel quale dico esso ragionare sì
fantasia (il luogo preciso non ve lo saprei dire), cominciò dico,
come sono le minere, hanno amore a lo luogo dove la loro generazione è ordinata
di santa maria sopra porta, per lo più comune luogo della città. m.
modo, che erano e possedèvansi per lo comune di firenze o per qualunque suo
. b. croce, iii-9-219: lo storico del proprio paesello è legato con
parte di edificio) adibito, per lo più, come dimora di una persona o
in me veramente, / ca per lo buon bernare la calandra / spesse volte dimora
vi sono compiuti (ed è, per lo più, in relazione con un agg
. giacomo da lentini, 6: lo vostro amor... / è sì
: io vidi per le cose e per lo fondo / piena la pietra livida di
ch'egli dovea prendere molti luoghi per lo mondo, però che l'ordine suo si
dante, inf., 18-110: lo fondo è cupo sì, che non ci
dosso / de l'arco, ove lo scoglio più sovrasta. idem, inf.
capace di suo accrescimento, la natura lo drizza a cercare con furore il loco
e però preme sì fortemente l'albero che lo fa scoppiare. gemelli careri, 1-vi-289
questa palla, leggiermente si può vedere come lo sole la gira. idem, purg
l'aria, la qual va per lo alito a polmoni, farai stare 4
leggenda aurea volgar., 546: lo 'nfermo tolse la cappa di san
ha fatto tutto sanguinoso: / rotto lo scudo, fracassato e trito, / e
usare che fa con la balena, lo spande per mare, non essendo capace il
13. per estens. parte, per lo più poco estesa, di un libro
per guido... ulisse era lo zio. -estensione di una trattazione
, se v. a. s. lo graziasse di un luogo di aiutante di
e forse ho preso / errore a non lo por nel primo loco. tagliazucchi,
fa parere / gioia la pena e lo tormento gioco / aggend'io parte e loco
angoscia, in loco di paura, / lo spirito del cor dolente giace / per
loco che non è la terra là dove lo tesoro è nascosto. fiore, 144-11
. carducci, iii-10-395: poiché il luogo lo ricerca, non tacerò, questa essermi
servire, lasso, non mi vale / lo diservire in doppia parte e loco
93-6: or dirà l'omo già che lo podere / ciascuna donna ha ben,
di tristano, 58: ora lascio lo conto di parlare del re marco, perché
appartiene a nostra materia, ché bene lo saperemo trovare, quando luogo e tempo
sia luogo e non sia tempo / che lo chiamate a pugna. tasso, n-iii-561
giacomo da lentini, 44: [lo dardo] fue in tal loco che
spera, / e passa gli occhi e lo core diparte. guittone, 56-13:
diparte. guittone, 56-13: metterò lo meo corale amore / en loco tal
. rustico, vii-65 (33-12): lo cor, quando dal corpo si pardo
volgar., 653: fu mandato lo spirito santo ne li discepoli, i quali
ricevere, netti ed acconci a ricevere lo spirito santo per sette cose che furono
letteraria, località in cui è immaginato lo svolgimento delle vicende rappresentate o narrate.
parti non convenienti al suo fervore, arse lo luogo per lo quale passò, e
suo fervore, arse lo luogo per lo quale passò, e rimasevi quella apparenza de
essere a luogo e a tempo tale che lo largo non noccia a sé né ad
né ad altrui. cammelli, 163: lo amor va ignudo e stima i panni
crebbe in grandissimo istato; e acquistarono lo 'mperio del mondo mentre lo governorono que'
e acquistarono lo 'mperio del mondo mentre lo governorono que'primi fondatori, i quali
. g. zane, 51: a lo mio scampo / ornai non ho più
g. del papa, 5-29: lo zodiaco in due luoghi è sommamente distante
, conv., ii-111-11: questo è lo soprano edificio del mondo, nel quale
edificio del mondo, nel quale tutto lo mondo s'inchiude e di fuori dal
come forma del locato / e termina lo corpo ch'ei contiene, / sì come
luogo. campanella, 1-88: come lo spazio tutti enti penètra, / locando,
in modo preeminente; donde impetra / lo spazio d'esser luogo, e 'l
loco e poi a loco, e così lo stato dopo 'l moto in loco,
loco, e non prima, per esser lo stato la privazion de 'l moto.
, / coi cani armati e con lo spiedo, attende / il fier cinghiai che