il compimento di un determinato atto o lo svolgimento di una determinata attività; interdizione
: questo decreto [il pontefice] lo fece ridur in scritto... con
cute o gli orifizi naturali, e per lo più mediante un ago con siringa,
ampie squar- ciature, per le quali lo sforzo interno iniettò a ingenti altezze quelle
, il cieco furore che gli inietta lo sguardo. = voce dotta, lat
capillari (l'occhio). -per lo più con valore iperbolico: acceso d'
tracannava. magalotti, 23-20: gente per lo più vile di nascita, sempre mendica
: nel cospetto di biancofiore... lo trascinò insanguinando il piano con le sue
. laude, v-519-75: tucto sì lo 'nsanguenaro, / e questo era lor
corretto? botta, 5-264: mutossi inopinatamente lo stato d'europa, quel dell'africa
vento porta via, / il vento e lo spazzino, / -sotto il fulgido
ad inviperirle le chiome, ad insanguinarle lo sguardo... scatenatamente imperversando,
dell'altro uomo, anzi amò e ricercò lo scontro, la compagnia, l'aiuto
insanguenata, erette ch'egli avesse morto lo fanciullo. boiardo, 1-7-8: avea quel
., 19: nelle febri, se lo infermo arà stridore de'denti oltre all'
iacopone, 14-14: l'ira sì lo fa ensanire / corno cane arrabiato.
iacopone, 34-64: quanno la voglia passa lo senno e lo potire, / parerne
quanno la voglia passa lo senno e lo potire, / parerne un ensanire che è
cesare. guerrazzi, 10-9: i potenti lo gittarono alle moltitudini insanite come schiavo nel
per ira. betteioni, i-214: lo spirto ha insano / chi precipita a morte
. cariteo, 385: mentre lei lo viso, quasi insano, / rivolge
trovomi nudo in tutto e disarmato / contra lo sforzo del bel viso umano. tasso
boiardo, 3-1 io: erto se leva lo arratore insano i e il giorno fugitivo
ariento; e questi sono prodotti secondo lo intelletto della natura: gli altri sono tutti
: ogni tanto le accennava un sorriso che lo rendeva odiosamente sicuro di sé.
insaponata, sf. insaponatura per lo più frettolosa. e.
del tufo, 34: chisto è lo buon fenucchio da fà'composta e 'nsaporir
insassa. 2. intr. per lo più con la particella pronom. trasformarsi
22-86: alfin la sorte sua colà lo caccia, / dove ad un tratto per
uomo dall'opinione pubblica inglese laddove noi lo giudichiamo un maestro elementare vanitoso e insatirito
consumare le sustanze ecclesiastiche che, come lo 'nferno insaturabili, le tran- ghiottiscono.
li è grato, / hame, per lo dolor ch'io n'ho, cacciato /
/ torpor d'àttimi lascivi / fra lo spirito e il senso. 2
742: e1 soldato è insaziabile come è lo inferno. cammelli, 251: lupo
offerte improvvise, 1 lenti abbandoni che lo inebbriavano, che lo rendevano insaziabile.
1 lenti abbandoni che lo inebbriavano, che lo rendevano insaziabile. g. raimondi,
. cercava per tutto il mondo nimici contro lo imperio di roma. ottimo, ii-335
tutti i loro tiri tendono ad ampliare lo stato. pallavicino, 1-477: nella
begli occhi. idem [tommaseo]: lo 'ngordo, lo 'nsazievole suo volere.
[tommaseo]: lo 'ngordo, lo 'nsazievole suo volere. f. f.
l. bellini [tommaseo]: lo sforzo al moto mai si toglie.
marsilio ficino [tommaseo]: molte volte lo riprese quando insciamente rispondeva. tommaseo [
]: se ho fatto male, insciente lo feci... * me insciente
'; laddove chi l'intende per lo semplice uso e per insciente pratica,
it., i-216: nella visione estatica lo spirito è attivo e conscio; nel
mi sia rimesso a lavorare; per lo meno so rinunziare ormai senza sforzo al solito
cose... l'inscizia del vero lo mena qua e là come cieco.
, i-4-42: pur con tanta furia lo inscontrava, / che la ziraffa e lui
scolpito che l'ebbe in pietra, lo ricoperse d'intonaco, e inscrissevi sopra quello
mie apparecchi e... per premio lo inscrissi in uno dei miei equipaggi preparati
ad allargare il divorzio, la letteratura lo protegge, i partiti avanzati lo inscrissero
la letteratura lo protegge, i partiti avanzati lo inscrissero nel proprio programma.
d'inscrizioni e d'ogni altra insolita pompa lo ricevesse particolarmente quella città. f.
lessi e rilessi l'inscrizione patetica sopra lo stesso scolpita. cesari, 1-2-14:
alfieri, iii-1-216: ogni giorno, con lo scoprimento di inscrizioni o di pitture o
a celebrare un avvenimento, scritto per lo più in forma epigrafica. metastasio
ressi, corte., ii-598: lo scopo della banca in deposito è quello
applicate, insino a quel segno che lo permette l'inscrutabilità dell'esemplificato, le proprietà
/ e allo spuntar della diurna fiamma / lo tornò il suo destin sopra la fonte
che, che ci mancava, non lo potevano mettere così presto in atto,
mettere così presto in atto, avvengaché lo studio insecchisce la maniera, quando egli
assunzione in forma ufficiale e, per lo più solenne, di cariche, uffici,
nel possesso, ufficialmente e, per lo più, con una cerimonia solenne,
un antipapa in vaticano, per rinnovare lo scisma d'occi- dente. b.
xi-23: sotto tolomeo sotero... lo spirito greco si insedia in alessandria,
1 reparti. -con significato generico (per lo più al plur.): bandiera
militare (e, anticamente, recava lo stemma del sovrano o del principe o
da barberino, iii-140: tenga per lo mar alto / e diverse levi alto /
. brusoni, 983: fu accolto con lo sparo di tutta l'artiglieria, e
ufficio o grado. -anche (per lo più al plur.): gli
dignità onorevoli, come la corona, lo scettro, il manto, per la dignità
ma han dovuto sottostarci. -per lo più al plur. decorazione distintiva di
382: era l'arme de'fiorentini lo scudo rosso e el giglio allora bianco,
, e l'arme di fiesole era lo scudo bianco e la luna azura.
costume teatrale. lippi, 1-50: lo seguon con un nugol d'istrioni, /
. 5. disegno allegorico per lo più accompagnato da un motto posto sul
ensegna, / ca, si voglio trovar lo mio segnore, / ad opera compita
, / si voi che viva e cresca lo suo amore. dante, purg.
. bambagiuoli, 62: a far lo ben comun son corte carte / perché
. ariosto, 45-55: a sé lo chiama, e 'l caso gli discorre,
]: se voi mi addomandate come lo saggio, io ve ne dicerò uno certo
ve ne dicerò uno certo insignale, lo quale recipii dalli dei certamente.
consiglio (in questa seconda accezione, per lo più al plur.).
aspetto di un insegnamento morale, darle lo scopo di appurare le passioni, di
una che si domanda speculativa, cioè lo 'nsegnamento di quello che si dee fare
notte ventiquattr'ore, tal volta ha lo die le quindici ore, e la
tal volta ha la notte le sedici e lo die le otto, secondo che cresce
otto, secondo che cresce e menoma lo die e la notte. idem,
il ritornello. -sottinteso (per lo più introducendo una connotazione indeterminata o partitiva
ottava rima. foscolo, 1-208: lo stile... dell'autore del carme
15. in locuzioni esclamative (per lo più con le inter. ecco,
vaghe / a cui gli amanti per lo dì solenne / mendicarono i cocchi. giusti
la soglia / ride, saluta e mesce lo scintillante vino. d'annunzio, ii-647
luogo figur.); si trova per lo più in posizione proclitica, prima di
. 6. ant. le lo, lei: glielo, gliele (cfr
ch'ella diceva, tutto lei faceva dire lo diavolo. filippo degli agazzari, 4
; e piglia / frontino, e le lo porge per la briglia. nievo,
assai dubbio se il bel officiale non le lo avrebbe fatto dimenticare; ad ogni modo
fatto dimenticare; ad ogni modo non lo curava più, non lo amava per
ogni modo non lo curava più, non lo amava per nulla. -avanti
pronte, / com'i'discemo per lo fioco lume. boccaccio, dee.
-canzone, 58: cose appariscon ne lo suo aspetto / che mostrare de'piacer di
in funzione di soggetto e, per lo più, con uso enfatico o pleonastico)
se alcuno dicesse che ci è ancora lo y e il z, le quali guastano
. boine, ii-83: se non lo facevano per la solita paura dello scandalo,
plinio], 20-9: gli antichissimi greci lo divisero [il cavolo] in tre
abbracciavacca, xxix-16: acciò c'a lo signor di valimento / mon fall'avedimento /
.. io vegno apelato da tuti lo liale / e lo aventuroxo cavalier galvano.
apelato da tuti lo liale / e lo aventuroxo cavalier galvano. bandello, 1-16
e tanto d'animo intero che non lo arebbe contaminato qual si voglia gran cosa
comandoe tristano che vada a messer galvano lo leale per suo pregione da sua parte
. odo delle colonne, 92: lo pensoso adastiamento / degiate, donna,
m'abia comandato, adunque saria falsato lo nostro leale amore. l. giustinian
leale; e poi che morte / ne lo colse, ho serbato / verso te
di leale e benevola fierezza, che lo rese poi tanto sdegnoso di ogni servitù,
circolari, invitandogli a venirsi a porre sotto lo stendardo reale. 13.
, sm. polit. atteggiamento (per lo più di ispirazione conservatrice) di fedeltà
cecchi, 5-54: i buoni matti che lo trovano a piè d'un albero,
ha un atteggiamento politico di lealismo per lo più monarchico o, comunque, conservatore
: ogni pagamento degga essere facto per lo detto camarlingo, et ogni ricevimento el quale
bene e lealemente guardare e salvare per lo comune de la decta arte ciò che
456: iuro... lo mio officio del consulato, bene, sofficità-
siano tenuti e debbiano... lo suo officio portare e fare bene e lialmente
che rende cristo a chi tanto lealmente lo serve. 3. con amore
pura fede. federico, 424: lo vostro amore mi tene / ed àmi in
eu. bonagiunta, ii-303: per lo dolze canto e fino / si confortan gli
. ponzela gaia, 24: per lo suo amore, quanti ne troviano,
a la speranza che io aveva ne lo esser favorito da voi. pallavicino,
dicono, e ciò massimamente si conviene a lo giovane. latini, volgar.,
latini, volgar., i-80: lo senno e 'l savere dei cavalieri e
de'faitinelli, vi-n-228 (17-5): lo vero è 'n bando, e lealtà
e lealtà non fosse, / ciascun lo schifa e tienlo da niente. piero da
a lealtà westminste- riane e canterburiane che lo designerebbero, s'egli non meritasse allori
costante. chiaro davanzali, xxix-12: lo biasmo date com'è convenente; /
altresì è del traditore che fa contro lo suo signore, e non li porta
denominazione della figura di oleandro, per lo più fiorito di smalto diverso, che si
e biancofiore, 25: ve lo dico per ferma lianza, /..
mento, con fina leansa, / lo mio cor s'umelìa, / e servo
21-42: credome en sua lianza, ché lo mentir non gli è sano. b
davante; / ed a me tu farai lo simigliante. boiardo, i-21-13: a
principi [rezasco], 22: io lo pregai di rinnovare la leanza e confederazione
, 1-83: il cavallo che vi donò lo re... è tutto leardo
in molti colori e specie, ma io lo voglio restringere in sei, e queste
è la arabia, nella quale sola nasce lo incenso quale è odore che se incende
incubazione e con decorso lungo e per lo più letale, causata dal bacillo di
vedrete convertire. aretino, 10-29: lo ricama e trapugne di lebra e di mal
lebbra. guido da pisa, 1-97: lo prelato... dee...
male non lascia traccia! lei invece se lo sentiva ancora addosso come una lebbra,
panca. fra cherubino, 3-143: lo nostro signore mondò dieci lebrosi. oliva
di due liquidi non omogenei (per lo più acqua o vino e olio) posti
nieri, 3-109: fare il lecca, lo sciocco, lo svenevole, il lezioso
: fare il lecca, lo sciocco, lo svenevole, il lezioso colle donne.
, 320: alcuni si gittavano nella faccia lo sterco e la mota; altri a
e la mota; altri a piena voce lo chiamavano incendiario e patinario (cioè appicca
aretino, 20-83: presolo per lo scapolare e trascinandolo fuora dello uscio,
e gli ambiziosi leccapopolo di poi non lo faranno diventare tale. = comp.
donato un ritratto a matita. cattaneo non lo poteva sof frire e diceva
piacciono veramente certi gusti regolari: fare lo schizzignoso a mettersi in bocca un pezzetto
voi andate qua e là, facendo lo spasimato ed il leccardino. bocchelli, 18-i-241
ma, ma, si cavi di testa lo spiantato pulcioso bellimbusto leccardino valerio.
. eppure ditegli soltanto guercio, che lo vedrete incollerire, e dare nelle furie,
lambire a lungo, insistentemente (per lo più con riferi mento ad
. bestiario moralizzato, xxxv-n-318: odo ke lo dragone non mordesce: / sotraie dolzemente
paresce, / k'a poco a poco lo va envenenando. pulci, 4-16:
. toccare leggermente, sfiorare (per lo più con riferimento all'acqua, al fuoco
che vi avean fatto assegnamento, / lo voglion [il porco salato] leccar
. 6. subire (per lo più senza reagire); prendere o
. blandito, adulato, lusingato (per lo più bassamente, servilmente).
tutta svenire, come quando si volta lo stomaco per un'accidente bestiale alle persone.
che di squisito e di leccato che lo distingue. monti, 4-3-243: v'è
modo del dipignere in muro e facilissimamente lo lavorò, essendo nientedimanco nel comporre le
leonardo del guallacca, xxxv-1-290: se lo scritto non mente, / per
impromessa né per saramento egli non lascerebbe lo suo pessimo vizio; tuttora tornerà alla sua
: 'lecchino'. fare il lecca, lo sciocco, lo svenevole, il lezioso colle
fare il lecca, lo sciocco, lo svenevole, il lezioso colle donne.
è che quel poco che ei ne dice lo dice a maraviglia e con tanta grazia
divenirne oggetto di beffe e dileggio; esserne lo zimbello. c. i.
lecconerie. bencivenni [crusca]: hanno lo stomaco sempre pieno di strane lecconerie.
più bella dama del mondo sia appresso lo più prò'cavaliere del mondo. piovano
ch'ora ti stringa e poi / versi lo spirto mio fra i labri tuoi.
nei semi di alcune piante, per lo più leguminose, capace di reagire specificamente
voi. moretti, vii-862: ciò che lo sbigottiva e offendeva era di non trovare
onore, il suo magnifico ingrandimento. lo avevano ben crudelmente leso suo padre e
metter neppure in consulta. sarebbe stato lo stesso che... attirarsi il biasimo
busta non lede il segreto, ma lo fa palese a tutto l'ufficio.
albertano volgar. [tommaseo]: lo povero ledito si tacerà.
mutar carne e ossa /... lo vedrai. lorenzo de'medici, ii-
nacee della triandria diginia, che nascono per lo più in terreni paludosi, ed
il conseguimento di fini determinati (per lo più a difesa contro comuni nemici o
re de francia ad repigliare milano e lo stato milanese cum lega de'veniziani. machiavelli
le repubbliche stesse, si fanno per lo più per difendersi dalla eccedente
gli stati diretto a perseguire, per lo più per un lungo periodo di tempo
tanto che rimarrà nel cuore d'italia lo straniero. gramsci, 4-108: la lega
e memoranda associazione, formata dapprima con lo scopo di abolire o riformare la legislazione
: associazione fondata nel 1912 per favorire lo sviluppo dell'aviazione italiana. -lega
questa contrarietà constituisce una lega, che lo mantiene. salvini, 16-609: tra
di toscana... per dover riformare lo stato di parte ghibellina, e far
zione; 'e 'l peso', cioè lo intelletto e la sentenzia della diffinizione.
lega suggellata del battista ', cioè lo fiorino fatto a lega giusta, nel
-argine o chiusa, costruiti per impedire lo straripamento dei corsi d'acqua.
biringuccio, 1-74: il piombo e lo stagno mescolati insieme fan lega l'uno
-come misura di superficie (per lo più nell'espressione: lega quadrata)
un occhio. -striscia (per lo più di gomma) che serve per
annunzio, iv-2-969: i sobbalzi del cuore lo soffocavano, mentre egli dislacciava i legaccioli
. -età legale: quella (per lo più minima, ma talora anche massima)
4-1-77: impedimento settimo del parentado legale lo quale si fa per adozione. cesarotti,
. g. capponi, 1-i-373: lo spettro recente della schiavitù legale era sempre
. cecchi, 2-141: le passioni non lo turbano più. le donne passano profumate
legali. carducci, iii-7-183: distrutto lo studio, i libri legali furono trasportati
cicognani, 2-93: il notaro, lo scritturale, il perito, i due testimoni
perché si possa credere che e'ce lo volesse perpetuo, ci volse anche la se-
universale accettati. balbo, 5-118: lo spirito di legalità è principio informatore e
nel pensiero kantiano, il termine assume lo specifico significato di osservanza della legge in
bisognevoli a verificare il detto e autorizzare lo scritto. fagiuoli, 1-5-530: ho
azione intrinsecamente illegittima o ingiusta, per lo più dopo che essa è stata commessa)
, legalizzata, del terreno che possiede lo spedale. monti, i-211: eccovi una
comportamento intrinsecamente illegittimo o ingiusto, per lo più dopo che esso si è già
i movimenti (ed è usato per lo più al plur.); manette,
ben potete dire: « se costui lo incatenate e ingabbiate, è segno che non
incatenate e ingabbiate, è segno che non lo credete uomo e perciò soggetto alle umane
., 5-56: il topo vide come lo mone era preso, e andò a
e andò a lui, e rose lo legame e le funi. leonardo, 2-1
, 3-59: meritatamente si può dire lo amore nodo perpetuo e legame del mondo e
idee, nondimeno questo legame essendo sottilissimo lo salta facilmente. sinisgalli, 6-244:
, 8-ii-67: li figliuoli sono legame, lo quale lega la moglie col marito in
di matrimonio, che in lunga etade lo tegna. boccaccio, dee.,
, e dai legami del matrimonio totalmente lo sciolse e lasciò libero. aretino, v-i-
altro che in apparenza, ma in effetto lo sciolgono. foscolo, ii-250: tu
-perché non dovremmo fidanzarci? che cosa ce lo impedisce? -io sono fidanzata con un
tiene occupata la tua mente, siccome lo legame tiene lo corpo. m. nicoletti
tua mente, siccome lo legame tiene lo corpo. m. nicoletti, lxx-749
cerco, e non veggio, / lo spirto che la move e la governa.
di tutti i pezzi che tengono connesso lo scafo. d'alberti [s.
giorno in giorno e diventa irascibile con lo stesso dottore il quale non sa far
a quelle che essi avevano messe per lo lungo, e legoronle molto bene insieme
poi, legate le mani di dietro, lo fece ponere e legare al sole ardentissimo
i-14-20: gli altri birri... lo legarono e lo condussero alla prigione.
altri birri... lo legarono e lo condussero alla prigione. manzoni, pr
bendare. simintendi, 2-113: stracciatomi lo vestire dal petto, lego la crudele
lego la crudele ferita e sforzomi di costrignere lo sangue. m. savonarola
volgar., 1-268: li servi lo pigliarono e legarolo istrettamente a la colonna e
legarolo istrettamente a la colonna e duramente lo fragellarono. ariosto, 4-14: ella il
, 4-14: ella il prese, e lo legò
i-158: con minaccie e parole vituperose lo fece legare alla tortura. alfieri, i-149
la espettazione delle genti, legando alla vigna lo popolo suo, e alla vite.
era nella valle. alvaro, 2-104: lo prese per un amuleto della sua vita
della sua vita avvenire, e forse lo avrebbe fatto legare come ciondolo alla catena
capellano volgar., i-15: se lo amore usasse tal dirittura che dopo la
re ugo, e da l'altra lo esilio e la servitù nella quale da sé
posso disamare, sì m'ha legato / lo « inebriato iesù dilettoso. petrarca,
che s'impossessa già dell'uditorio e lo lega a sé invincibilmente. b.
. tesoro versificato, v-564-92: lo re catellino si levò / e fece una
, / la qual'è forte più ca lo diamante, / legandoli con amorosa lenza
agevol cosa / fia l'impetrar che lo richiami ancora / dal vicin lido ausonio.
e avrete spezzato anche il nesso che lo lega alla divinità. piovene, 3-138
incastonare. novellino, vi-62: [lo lapidaro] fece bottega, e cominciò
tu tagli via li corni, dipoi tu lo scrivi, tu lo leghi, tu
corni, dipoi tu lo scrivi, tu lo leghi, tu lo stringi, poi
scrivi, tu lo leghi, tu lo stringi, poi lo tagli; tu vi
leghi, tu lo stringi, poi lo tagli; tu vi metti poi minii e
, velluti, miniature e pagare chi lo porti e donare a chi ti favorisca
9-xvi-33: non vi fu professore che non lo amasse cordialmente; e basti a dire
dire che tra questi vi fu sino lo stesso michelagnolo da caravaggio, quello strano
; e preghiamoti che per noi prieghi lo comune signore. = voce dotta
. p. del rosso, 287: lo fece nel testamento suo legatario principale,
1-179: item, a la morsura de lo scorpione la radice de la piantagione,
di numeri e addolcito dall'armonia, che lo stimarono più proprio degli dei che degli
, 1-19: i sonetti mi paiono per lo più fomiti di buoni sensi e di
non provava un briciolo di amore, lo esasperava. -sostant. tasso
'l legato non cerchi di sciorsi, e lo sciolto non procuri di legarsi.
. m. piazza, ii-511: lo stesso principio che vuol le arti sciolte
servigio ricevuto affrettan troppo / diso- bligar lo groppo / col qual eran legati a li
in oro. ojetti, i-210: lo sposo ha già la matita in mano,
pigliatevi il manoscritto che trovasi sullo scrittoio. lo riconoscerete, è grande, legato con
opportuni ingredienti (una vivanda, per lo più liquida). g. del
/ se non m'accore di voi lo sembiante, / che l'om disciolto
testatore attribuisce a un soggetto (per lo più diverso dall'erede e detto legatario
cliente si elesse a suo protettore e lo ricordò nel testamento, lasciandogli un legato
-disus. legato pio: quello che ha lo scopo di adempiere, permanentemente o per
., ii-v-4: la prima cosa e lo primo secreto che ne mostrò,.
latini, 3-29: ligario fu mandato per lo senato e per lo comune di roma
ligario fu mandato per lo senato e per lo comune di roma legato in africa con
locali (e ha attualmente, per lo più, il titolo di nunzio o internunzio
autonomia (e tale carica veniva per lo più conferita a un cardinale, che
mandati dal papa a roma, [lo re carlo] fu consecrato e coronato del
di pace. parata, 2-2-520: per lo governo dello stato ecclesiastico sono mandati diversi
personale e munito dei poteri (per lo più molto ampi, ma attinenti a
viaggio mediante le pioggie,... lo detti a quel legatore romano, che
romano, che serve al palazzo, acciò lo sciogliesse, asciugasse, e diligentemente lo
lo sciogliesse, asciugasse, e diligentemente lo rilegasse. n. villani, 4-76:
di paglia, il cui impiego è per lo più associato a quello della mietitrice,
legati a un grosso fil di ferro, lo difendono egregiamente dai ladri, durante l'
la legatura. loria, 1-138: lo videro [l'uomo insanguinato] fermarsi
la sublimità dello stile di sofocle; lo splendore delle parole; la novità delle
. -legatura piena: compiuta ricoprendo con lo stesso materiale (pelle, tela,
. lettere di vari, vi-1-132: glie lo darà, tra la legatura alla rustica
. tutto è legatura a bordo. lo scafo, il fasciame, i ponti,
opposto (e vi ricorrevano, per lo più, le ragazze sedotte per costringere
de'lanaiuoli di siena non possano mectare lo comune dell'arte in alcuna legagióne,
si potea contare affanno e sollecitudine per lo smisurato amore de'fratelli. dante,
tanta moltitudine apparire agli occhi degli uomini lo splendore della pompa sua. g. bentivoglio
ricevuta dal vicario di cristo, per lo modo che detto è. bembo,
da imola volgar., i-181: allora lo prencipe della legazione, come a lui
legazione. giannone, 2-ii-190: per lo concordato di adriano col re guglielmo si
fusseno viridice se non fusseno approbate per lo eccellentissimo conseglio de'pregadi, questa mia
significando il divieto del senato, e lo esortava a non rompere una legge sovrana
o della maggior sua parte: e per lo contrario sono irragionevoli e nocive, se
di tali corpi o raccolte ha per lo più una propria denominazione).
e ognuno di tali princìpi ha per lo più una propria denominazione). -legge
di perdono né di grazia chi passa lo statuto. giov. cavalcanti, 150:
insaputa del padrone possa alcunché promettere, lo vietano l'uso e la legge scritta.
determinati complessi di norme giuridiche, per lo più di origine legislativa (caratterizzate dal
, e ciò massimamente si conviene a lo giovane. idem, purg., 16-97
servi, i quali oggi son per lo più uomini di libertà, le leggi nondimeno
poteri governativi siano eminenti siano subalterni, lo che abbraccia tutta la gerarchia governativa,
dei cittadini, o a dir meglio lo stato delle cose e delle persone,
avrà di benedetto il gregge: / lo qual... / qui crescerà,
indigeni piangeva l'anima di rinunciarvi. lo sentivano sbuffare e gemere, ma non s'
s'egli v'era più a grado lo studio delle leggi che la moglie, voi
superiore (o suprema, divina) per lo più concepita come persona dotata di un
, ed è promulgata non già per lo senso interno, ma per gli esterni
parte voler osservare: / de'cristiani lo bever e 'l mangiare, / e
o sociali (e si usa per lo più al plur.: leggi dell'
vigono ancora. zi. per lo più al plur. regola tecnica che
desse licenza, e per suo consentimento lo liberasse dalle leggi del matrimonio. poliziano,
il maggior inimico che abbia l'uomo. lo imprigiona con affetti così tenaci che si
che si scorda di sé stesso. lo lega con leggi così tiranniche che tradisce il
scoprire alcune leggi della natura, e lo scopritore ne è celebrato come una maraviglia
varia concretezza coll'astratta generalità, è lo stesso che parlare, come nota argutamente il
ideale. b. spaventa, 1-131: lo spirito nella riflessione trasforma il reale,
, della quale determinano il divenire, lo sviluppo, il progresso. pagano,
sia, dei sistemi solari onde è pieno lo spazio. imperocché ogni moto sì fatto
l'onda non si varca, / legge lo vieta del destin severo; / sordo
: / lege nove emponote perfino a lo maitino. g. cavalcanti, i-329:
iv-378: e se ovidio fa che lo psitaco canti, che non sta espresso,
celabro e quello in modo contaminò, che lo fece matto, e partorì tanti errori
della legge'. operare. imporre. lo fanno anco gl'infimi esecutori e violatori
osservare, in poco tempo d'ogni legge lo escludevano. papi, i-i-i7: tutti
. capuana, 15- 137: lo stato di assedio non impedisce le serenate;
deliberò alla fanciulla, che con mirabile odio lo vedeva, fare intendere il tutto e
), sf. narrazione, per lo più sommaria e concisa, della vita di
brandano che, quando egli navicava per lo mare oceano, il vidde di maravi-
rinchiuso infino al die del iudicio per lo comandamento di dio. sanudo, xxvii-319:
loro greci fanno la sua festa, lo zorno e lo mexe. p. foglietta
fanno la sua festa, lo zorno e lo mexe. p. foglietta, 117
; le stelle erravano smarrite; tutto lo spazio era un oscuro abisso. carducci
mediante un filo d'erba che ve lo molesti con delicatezza, senza ucciderlo né
. pietro da bascapè, v-187-40: lo iusto avrà grande ale- greza. /
e perché non avvenga alla brigata / lo stesso e peggio, questa mia leggenda /
avrai morta, / se tu avrai lo corpo in balìa, / tu non avrai
di motto, iscrizione e simili, per lo più in una medaglia o moneta
testo o programma) si ispira per lo più ad argomenti sacri; ballata.
da ciarlatano dove l'hai buscato? -me lo son fatto imprestare da un leggendàio,
una leggenda; che ha la forma o lo stile delle leggende (uno scritto,
iii-6-13: un bassorilievo... lo figura leggente in cattedra nel costume del
. « arriva la liggèra ». lo zòccoli intitolò un suo libro: * la
'l presente sonetto spesso leggi, / lo spirito noioso che ti caccia / si
9-20: galeotto confuso e vergognoso / lo scudo al vin- citor partendo cesse,
ci legge, che... lo saluto di questa donna, lo quale era
.. lo saluto di questa donna, lo quale era... bocca sua
quando io voglio diventare picco- lino, lo leggo [s. tommaso], e
passiva impers. si legge significa per lo più: tramandarsi, trovarsi scritto o
dì preditto ciò che fece per la ecclesia lo legato [ecc.]. castiglione
diletto / di lancia- lotto come amor lo strinse. petrarca, 28-68: perché d'
. metastasio, 1-i-161: d'appagar lo sdegno mio / il desio ti leggo
dentro. 7. osservare con lo sguardo, scorgere. buonarroti il giovane
. insegnare in una scuola (e per lo più in un'università) una scienza
'. 11. tenere sottocchio lo schizzo della trama da seguire nella tessitura
i colori dei piccioli quadri, che lo compongono, l'ordine delle cordellette e de'
/ a ciò che sappi si guidar lo remo, / che la tua barca non
, o male. 'questo non lo leggo ', non lo posso ben decifrare
'questo non lo leggo ', non lo posso ben decifrare. -porre,
2-27: « in questo variano per lo più i sanesi con i fiorentini, dicendo
bernardino da siena, ii-364: scorreranno per lo ciel [i corpi glorificati].
leggenda aurea volgar., 1600: lo 'ncenso hae in sé leggerezza ovvero vertude
inestenso, l'informe, l'incolore, lo spirituale con la sola contemplazione della leggerezza
organismo dopo la cessazione di disturbi per lo più digestivi. - anche al fìgur
euforia, di gioia spensierata (per lo più improvvisa, immotivata). sbarbaro
, noi curo; / se follia, lo compiango, / se ragion, gli
misero in capo... di cangiare lo stato della città e del regno a
] da girondina, fu reazionaria per lo stesso difetto. 14. inconsistenza
2-271: l'accostarsi con le scritture o lo scostarsi dalla lingua del popolo non opererà
guazzo, 1-18: se lo scolare inciampò in una tolerabile leggierezza,
, e lui per più legereza sparse lo sangue ne l'altare magiore. bandello
stessa leggerezza non solo la propria arte ma lo strumento stesso della propria arte, la
salice, il pioppo... e lo storto noc- ciuolo e tutti quelli che
, 1-136: così hoe io veduto lo fiume, corrente da quella parte da la
vita nuova, 9-3 (51): lo dolcissimo signore... ne la mia
il pericolo, deviò a destra, e lo colpii alla spalla. d'annunzio,
poco, alquanto (ed è per lo più in relazione con un agg. di
. calvino, 8-52: ha spostato leggermente lo specchietto retrovisore. -con litote
dove era il medico sepolto, e leggiermente lo avello aperse. 8.
; essi tornano intorno a lui e lo molestano, ma sì leggermente che non
ch'io ora propongo, leggiermente (lo confesso) verrà trattato da me, essendo
3-132: questo [l'uomo] è lo scudo stracciato e rotto. iddio al
tutti i colpi leggiermente; ma per lo peccato tutto si stracciò, tutto si roppe
3-67: il beccafico era morto. lo spennavamo in fretta, caldo com'era;
, / io sarei messo già per lo sentiero, / cercando lui tra questa gente
siete voi, ansi mi trema tutto lo corpo de la grande vecchiessa ch'io
di facile digestione, che non aggrava lo stomaco (un cibo, una bevanda,
vive l'òm sano, e per lo troppo more. sacchetti, 16-107: postisi
regno, né così deboli gli umori che lo travagliavano, che...
i-4-110: alzai le braccia per abbracciarlo e lo cinsi con esse; ma egli non
pervenire alla virtude, se non per lo destro sentiero; per l'altra via è
, intesi; / ma non vi posi lo coraggio guari, / com'om che
giovane leggiera. foscolo, xviii-264: lo presentò ne'palchetti di gentildonne..
il suo tempo agitando davanti alla suocera lo spauracchio di una nuora mondana e leggiera
, propenso, proclive (ed è per lo più in relazione con una prop.
in giugnere a veder com'io rividi / lo sole in pria, che già nel
la lingua a divisare / la noia e lo penare / ma divisar la gioì leggera
niuna cosa è sì leggiere, com'è lo 'ngannare per involvimento di lingua lo vile
è lo 'ngannare per involvimento di lingua lo vile popolo e la non dotta moltitudine,
a passar senza scola, / che lo mondo ad om prò / senz'amore,
, / ch'è di tal parte lo 'ncominciamento / ch'a savio om non
dante, conv., ii-n-6: a lo 'nten- dimento de la quale canzone bene
sue parti, sì che leggiero sarà poi lo suo intendimento a vedere. ammaestramenti,
: non è leggiere cosa ad infamare lo buono uomo. g. villani, 8-35
tene, / 'maginando beffate, lo penserò / sovenmi, di speranza e
avesse cedute alcune cose leggieri e raffrenato lo smoderato desìo di dominare, arebbe per
far male, o se il fanno, lo fanno molto leggiero e con molta loro
cesarotti, 1-xxxi-143: se... lo sce- lerato non fosse stato tale di
chi è amato ed ama in posa / lo mondo à da lo suo lato.
in posa / lo mondo à da lo suo lato. guittone, xxxii-58: onne
, xix-505: tegnomi 'ncoronato / de lo suo segno- ragio; / non a
): però che maggiore desiderio era lo mio ancora di ricordarmi de la gentilissima donna
. fra giordano, 3-171: non lo servirò altro che di cotali cose leggieri
p. maffei, 151: a conservare lo stato e la vita del principe ed
suole avere, a venire a firenze lo costrinse. della casa, 11 *
sai quante volte io t'ho detto che lo sviarsi è la più facil cosa,
. guadagnoli, 1-i-42: chi troverà lo stile troppo basso, / a chi
leggiero, perocché più alto non mi presta lo 'ngegno. l. salviati,
cagione perch'io sto gravoso, / lo gaio tempo al presente m'invita / per
bene inviato ed esperto nelle cose quanto lo stato suo richiedea. ammirato, 1-ii-7
rivista, ecc., contraddistinti, per lo più, da una larga diffusione commerciale
di 'voce ', che per lo suo poco corpo si piega facilmente alle agilità
.: didascalia che indica, per lo più, un passaggio rapido, da eseguirsi
v.]: * suonare leggiero 'lo strumento, senza troppo premere col fiato
il sollevamento pesi, di kg 63 per lo judo). 49. industria leggera
. b. davanzali, ii-450: lo mal monetiere dice al signorso: « da
-indossando abiti che proteggono poco o vestendo lo stretto necessario. -anche: non portando
cavalcanti, i-283: se la sofrenza lo servente aiuta / può di leggier cognoscer
di leggier cognoscer nostro sire, / lo quale porta di merzede insegna. ariosto
ne verrà co lettere, ed io lo vegga prima che le dia, no gliele
uccelli. con tanta leggiadria, è incredibile lo sgarbo di quei gridi, di quel
lo spirto d'or in or ven meno /
sembianza. bibbia volgar., viii-124: lo signore non ha misericordia di noi per
3. letizia; felicità per lo più gaia e spensierata; gioiosa esultanza
pagano, 1-266: la leggiadria per lo più de'movimenti dicesi; la gentilezza,
sito, la disposizione delle parti, lo sfogo dell'aria,... l'
leggiadria. de amicis, ii-36: lo spettacolo cominciava a mezzogiorno: ci andai
in dolce metro; / e'fu lo specchio della poesia. muratori, 9-107
servigi del re, con tanta leggiadria lo serviva che ogn'uno che lo vedeva,
tanta leggiadria lo serviva che ogn'uno che lo vedeva, attonito e stupefatto rimaneva.
stupefatto rimaneva. zane, li-2-283: lo rimproverò in pubblico con leggiadria. c.
tu le alzaresti con gran leggiadria; / lo san di francia le madamoselle.
vivace e sicuro (l'occhio, lo sguardo). petrarca, 71-7:
per qual dignitate / così leggiadro questi lo core have? matteo correggiaio,
che si vede / gittar la canna lo spagnuol leggiadro, / orlando il grave
cime tenerelle. buonafede, i-90: lo fa anche ballare in compagnia d'una
romano. -che sa accattivarsi chi lo ascolta; brillante, spigliato (un
, nitido, scorrevole, aggraziato (lo stile). dante, purg.
, ii-13: gli ateniesi, per lo cui studio la virtù stessa si dice essere
cose ben dette essi sempre rispondono per lo contrario. citolini, 2-14: questi leggiadri
cartoline, di quelle in franchigia con lo stemma e le bandierine bianco- rosso-verdi nell'
: l'indomani nino, come se lo sapesse, restò nell'orto a leggicchiare e
credono di saperlo, e quasi nessuno lo sa. = nome d'agente
., poiché tali provvedimenti, varati per lo più a scopo elettoralistico prima delle elezioni
arlia, 1-200: 'leggino ', lo dicono, specialmente, i ragazzi,
legìo), sm. mobile, per lo più di legno (che può anche
ala chiesa di san gillio e apparecchiare lo leggio e lo libro delle laude.
di san gillio e apparecchiare lo leggio e lo libro delle laude... per
-in partic.: sostegno, per lo più di metallo, sul quale il
o di una banda musicale posa aperto lo spartito da eseguire. fucini, 226
del cembalo, dell'organo, per posarvi lo spartito. algarotti, 1-viii-18:
sto al pianoforte e sfoglio sul leggìo lo spartito e accenno gli accordi.
finestra che facesse lume abbacinato; poi lo fece passare dentro a vederla. baldinucci
patia di fioco, / né avean lo scilinguagnolo o la tosse, / ma cica-
, v-2-150: quando codesti passatempi insulsi lo rendevano troppo malinconico, leggiucchiava i giornali
ideali o finalità, si pongono per lo più al di fuori o addirittura contro
più volte nei tempi moderni, per lo più nel corso del risorgimento italiano e
artiglieri e i micheletti, che prima lo avevano accompagnato in corsica. mazzini,
mi sarei adattato a qualsiasi mestiere: lo sguattero, il marinaio, l'autista
: la guerra comanda all'asia antiquata lo studio della nuova milizia. questa trae seco
quella felicità voluta dalla natura, e lo hai legato colle sole leggi che scaturiscono
non ha autorità deliberativa. l'amministrazione lo consulta per sapere come una data controversia.
obediente. bibbia volgar., vi-502: lo signore è nostro giudice e lo signore
: lo signore è nostro giudice e lo signore è nostro legista. boccaccio, viii-2-
tre o vero due, per lo meno, testimoni di verità, che giurino
credo veramente che quando si potesse avere lo statte sincero, si potrebbe legitimamente adoperare
... desiderando, per essere lo stato di milano vicariato e feudo imperiale
, ii-288: è il medesimo che sarebbe lo stupirsi, come, avendo molti dal
tro- vavasi in milano'... lo riporto qui per la sua curiosità:
i poteri dello stato e su quelli tra lo stato e le regioni, e tra
in contrapposizione ai vizi di merito, che lo rendono revocabile). -giurisdizione di legittimità
del senso ottico; per quel che riguarda lo spirito: sulla libertà assolutamente accordata a
una pura tautologia ed è usato per lo più in senso scherz.).
le nozze legittime, e non per lo stupro. cesarotti, 1-i-60: tra
. cesari, 6-281: peggiorò sempre lo stato del matrimonio e, la sfrenata concupiscenza
enfedele me chiama la lorda / per lo rio essempio che ò semenato. ariosto
ideologici (etico-religiosi o etico-politici) che lo giustificano, gli conferiscono validità, richiedono
tratto dalla cupidigia del signoreggiare, occupò lo stato che ad ercole si devea per
14-21: il rantolo della pietra del frantoio lo consolava; quello era segno d'annata
omero, non pensarono più oltre, e lo credettero un parto legittimo di quell'autore
come il povero dottoraffio, per biasimar lo stigliani, si riduce a poco a poco
giacomo da lentini, 411: vedete pur lo foco / che, finché sente legna
la scure ad aiutare tagliare le legne per lo fuoco che dovea ardere lo corpo morto
legne per lo fuoco che dovea ardere lo corpo morto. statuto della gabella di siena
saba, 131: sì m'amavi -oggi lo so -ma quanti / strazi m'hai
. lippi, 6-94: e'non lo crede, s'ei non va a legnaia
esopo volgar., 6-127: lo lignaro imbiasma la vulpe che, avendola
che, avendola salvata, per nente lo rengracie. crusca [s. v.
: poi pose il fratello in su lo legnaio e coperselo d'una preziosa ve-
11. matasala, v-70-71: se lo stecato si disfacese per aqua 0 per
0 per altro fare del mulino, lo deto priore lo die rifare de legname
altro fare del mulino, lo deto priore lo die rifare de legname comunale a le
, poroso. 5. per lo più al plur. ant. arnese,
. figur. natura, carattere (per lo più nella locuz. di grosso,
legnare, cioè tagliare, che a loro lo conviene fare la state, perché il
vita, / che pare, a chi lo sguarda, corno sia / fatto di
dr metallo... si dissimiglia ne lo effetto molto dal malvagio discendente. petrarca
e rusignuol vernare, / d'amor lo cor m'afina, / e magior-
da siena, 36: guidami tu per lo camin del ligno, / guidami tu
al capitano, gli toglie l'armi e lo butta in terra. pananti, ii-54
poco a muoversi gl'insegno, / e lo fo sgranchire io con un bel legno
vidi già dritto e veloce / correr lo mar per tutto suo cammino, /
lieve: tra le uberi / sponde lo splendido fiume devolversi. pascoli, 1411:
', cioè inanti che 'l carro piegasse lo timone. landino, 316: passoron
medici di roma, questo legnio io lo pigliavo con tutta la disciplina. dalla croce
: il legno notrica il foco che lo consuma. ariosto, 6-32: si
/ porgendo ad eba 'l pome de lo legno. dante, inf., 13-73
generazioni di arbori, ma specialmente v'era lo legno della vita e quello della scienza
: germini la terra, erba verde facendo lo seme ed il legno pomifero facendo
lor prima forma. selva, 3-205: lo sguardo al legno alzò di frutti onusto
; e in questo senso usasi per lo più con gli aggiunti molto o poco
: era là presente a queste cose lo vicario del papa, stava come legno
note al malmantile, 2-734: seguita lo scherzo, dicendo che dee morire in
un calcio sul volto che, se lo pigliava in pieno, lo spediva
che, se lo pigliava in pieno, lo spediva al creatore. bernari,
al creatore. bernari, 6-201: miravo lo squallido litorale, su cui il
legnoso. gadda conti, 1-371: lo scricchiolar degli assiti, l'odore legnoso e
isbaglio e la secchezza legnosa con cui lo registra. c. e. gadda,
raimondi, 2-279: desiderava una cosa: lo zucchero... lo metteva sul
cosa: lo zucchero... lo metteva sul pane, che rompeva con le
.]: 4 legnottolo'... lo usano a pistoia a indicare qualunque pezzetto
aveva negato il suo parere, sebbene lo avesse manifesto, come...
piante leguminose. -per estens. (per lo più con valore collettivo): i
per la massima parte composte (per lo più pennate o trifogliolate), dotate
: le leguminose, corolla varia per lo più papilionacea; ovario semplice, libero.
. frutto o citino cassulare, per lo più legume. semi con albume o
piacer, piacer dèi / a cui lo vero amor nel cor soggiorna.
lei. firenzuola, 668: i'me lo sapeva, e hollo detto alla padrona
notte. -con iperbato (per lo più in un compì, di specificazione
, in funzione di soggetto (per lo più nella lingua parlata e familiare):
menomo commento; solo, alla fine lo abbracciava in silenzio. -con uso d'
: ciò dura e durerà sin che lo sfogo sia perfetto, e la natura,
da loro sopraggiunto. firenzuola, 162: lo miser tanto su, che e'non
adempiere la lei come è, amare lo vostro prossimo. = deriv. per
sercambi, i-22: ma idio, lo quale è donatore di tucti li beni
/ ch'e'non prendesse d'india lo cammino: / e lèvala che par un
'l vedeno già sa- glito, dirieto lo trasse, e per la lemba della gonnella
trasse, e per la lemba della gonnella lo prese. viani, 19-621: il
da un, che mi prese / per lo lembo e gridò: « qual maraviglia
panni maschili e, uscendo fuori, poni lo lembo della gonnella in capo, acciocché
. lembo chiamo di ciascuna superfizie veduto lo estremo circuito, del quale la terminazione
9-20: galeotto confuso e vergognoso / lo scudo al vincitor partendo cesse; /
de lé [dalla terra] nasce lo alimento, / erbe et leme et tormento
un teorema della catena, ne consente lo svolgimento. f. pigafetta, 3-3
posti a capo di linea, per lo più stampati in grassetto, quali titoli
smoderata, poiché vi veggo sopra designato lo spazio da intagliarvelo? menzini, 5-95:
questo viaggio; / e dico che lo fo per devozione, / tornando adesso
lemme lemme. soffici, v-2-182: lo vide apparire e dirigersi lemme lemme verso
/ e si mette i tromboni con lo sprone. foscolo, xvii-289: parla
è della medesima natura, ed ha lo stesso significato di pian piano',.
i prodotti vegetali conservati; sono per lo più predatori di larve e pupe di
riti funebri); spirito vagante e per lo più malefico; spettro, fantasma,
de'prati. linati, 16-74: lo vedevo correre qua e là sui parapetti
. comisso, 7-214: se tutto lo sfarzo e l'imponente messa in luce
nella gola, poscia a tuo bell'agio lo finirai d'uccidere, se lena alcuna
spirituali, la gagliardia, l'ardore, lo slancio, l'entusiasmo; rinfrancarsi,
in un subito il letto, / e lo bagnar ben bene con l'acquavite,
, col guinzaglio a viva / lena lo sferza sì che, la velluta / coda
tornò. b. croce, iii-27-89: lo chateaubriand, visitando l'italia nel '29
, lavorava volentieri; anzi le difficoltà lo spronavano, gli davan lena.
a cavallo a tutta briglia, non lo avanzava d'un dito. l. adimari
domani comincerò a studiare di lena. lo giuro. moravia, viii-246: remavo
la bimba appena / apta viro; lo svizzero, da un pezzo giù di lena
la qual m'è nemica / per lo reo dire da lo ver diviso, /
è nemica / per lo reo dire da lo ver diviso, / sì che mancar
lena, [diocleziano] volle confidato lo impero a forza nascente. -venire
fisiche o morali, l'impeto, lo slancio; sentirsi sopraffare dallo scoraggiamento,
diffondersi nuovamente. arbasino, 28: lo snobismo ripiglierà lena. -sentirsi in
ant. sopravveste o mantello, per lo più di lana, in uso presso i
. buonarroti, 1-317: come riferisce lo scoliaste di pindaro, ne'giuochi ermei
dei frati] bastino, la matta, lo strato, la liena e 'l guanciale
rete di lungo manico al fascinotto, e lo salpa lene lene gravido di gamberetti.
tatto, il grave e il leggeri, lo aspro e el lene; il gusto
lene; il gusto ha il dolce e lo amaro; lo audito il suono acuto
gusto ha il dolce e lo amaro; lo audito il suono acuto e il grave
; / chè taverne disagio / lo fa leno e malvagio. parini, giorno
l'egregio traduttore dell'4 odissea ', lo spargitore de'più leni sali oraziani e
lene di abbandono e di riposata calma lo riprendeva. — confortevole. boccaccio
9. languido (l'occhio, lo sguardo). bartolini, 15-53:
dice 4 aspra'quanto al suono de lo dittato, che a tanta materia non conviene
. morgagni, 202: per muover lo stesso, dalla farmacia non bisogna ricevere
ammorbidire; recare sollievo. -per lo più assol. bencivenni, 5-179:
sua amica, anelante e agitato come se lo perseguitasse una erinni. ella non l'
ma non mai diminuiva, non mai lo sfogo delle piaghe recava alcun lenimento al
pronom. carducci, ii-3-68: atteso lo sfinimento grande del soggetto, quand'anche
italiani. carducci, iii-3-281: ben lo sappiamo; e il vento ce lo disse
ben lo sappiamo; e il vento ce lo disse / che rapisce de gli uomini
giovino, essasperano nondimeno il male e lo rendono ai tempi seguenti più fiero e
avea chirone. bocchelli, 13-160: lo ristoravano i decotti lenitivi di piante medicinali
pericolo con qualchi lenitivi, per sanare lo infermo corpo, avanti se venga al reubarbaro
imprudente. d'annunzio, ii-557: fin lo schiavo abietto, / sfamato con le
giovanni prati: dimani quelli che vivo lo oltraggiarono e calunniarono giullare co 'l chitarrone
giovanni prati fra dante e talfieri, lo incieleranno più in su del foscolo, del
uccellare, perché i tordi impaniati non lo traforino e se ne vadino. le
la divina severità: ma poi ricompensa lo indugio, per dar maggior botto.
veggendo chiaramente la volontà sua, lentamente lo pregassino. -parsimoniosamente.
deliberai / scioglier il laccio e sfar lo stretto nodo, / ma la vertù di
fulgenti rai / più l'annodava e lo stringeva, in modo / che non
; / l'albero a quel che lo riceve legno / avvicinar, lentandol colle
blasco, ingaggiato lì presso a finir lo sbaraglio della schiera nemica. c.
gli si era scoperto nel tafferuglio, lo fece stramazzare sul lastrico come morto.
due branche, non l'abbandona, non lo lenta, sinché non ne sia uccisa
la civil cultura, manca con essa lo sviluppo scientifico delle verità religiose. -farsi
sé membro disparte, / onde lo cacciator di seguir lenta. iacopone, 1-493
tempo cede / seminar lente, che lo star più teme. daniello, lxi-7:
[il buco] quanto una lenta da lo lato della dipintura, ed a rovescio
pugno di lupini e una scudella di lente lo fornisce di vettovaglie e gli satolla la
cassola, 181: se ti cale a lo sconvolto obbietto / la prima ridonar forma
, dotati dell'opportuna curvatura, per lo più di forma ellittica e fissati a
guasto ch'egli opera nella propria ragione lo dispone a facilmente ricadere. cattaneo, v-i-
, 129-12: eo credo che s'intenda lo dormire / a la stagione quando omo
omo poria / aver gran bene, se lo precacciasse; / ma per lentezza sì
precacciasse; / ma per lentezza sì lo lassa gire. zanobi da strada [
[lavoro] con mirabil prestezza e lo presentò al viceré, il quale, per
sassi e da polvere trae succo; e lo immaggazzina in mucillaggine che gli ispessisce le
meteor. nube lenticolare: nube, per lo più immobile, a forma di lente
mila nebule o macchie albeggianti, per lo più lentiformi. 2. medie
: litigine e sangue morto avviene per lo sangue che rimase della concezione del parto
76: strappò un rametto di lentischio e lo masticò godendo puntigliosamente del sapore aspro,
la campagna lento lento / su per lo suol che d'ogni parte auliva.
, / di questa vita rea troncar lo stame? cesarotti, 1-ix-13: ognun s'
salito astolfo sul destrier volante, / lo fa mover per l'aria lento lento.
mercé domanda / levasi de le arzàgole lo stuolo, / stampando l'ombra su
? / correte al monte a spogliarvi lo scoglio / eh'esser non lascia a voi
piaccia, né facciavi lenti e guasti lo vostro merito. fiore, 203-10: e1
,... ma né pure compreso lo spirito (e questa è colpa delle
per l'età, la malattia, lo sforzo); svigorito, intorpidito (
svigorito, intorpidito (il corpo, lo spirito). - anche sostant.
non la lasciasse, e lenta, / lo strai, che da quest'arco il
simintendi, 2-25: fue tessuto traile fila lo lento oro. -molle, viscido
2-247: l'acciaro si batte bene per lo lungo, di poi si rompe in
mezzo affinch'elle nuocano, si è lo inimicarle, mostrando di temerle. pascoli,
occhi che, animati di vita propria se lo trascinavano, con forza lenta, ma
offerte improvvise, i lenti abbandoni che lo inebbriavano, che lo rendevano insaziabile.
i lenti abbandoni che lo inebbriavano, che lo rendevano insaziabile. d'annunzio, ii-634
rivela indulgenza, tenerezza, sollecitudine (lo sguardo). jovine, 448:
sguardo). jovine, 448: lo guardò con i suoi lenti occhi materni.
questo [albero] procede, / lo qual si noma armoniaco fra noi. bandello
acceso core! / ahò perché ancor lo trattenete, o dei, / fra le
che 'l padre a morir avea sentenziato / lo suo caro fiolo tanto delicato.
ed indi a poco maligna, se lo portò... all'altra vita.
: malattia cronica (e, per lo più, non grave). fioretti
tra la maestà dei suoi palazzi e lo splendore arboreo dei suoi giardini pensili.
muscoli, negli interstizi delle quali per lo suo lentore resta intralciato, eccita le
seta o di nailon, che è per lo più attaccata all'estremità di una canna
, i-ii: il pescatore, che aguata lo pesce al gran filo o allo cigulo
rete, ovvero in alcuna maniera egli lo può prendere, e gittarlo fuori dall'
trattato delle mascalcie, 1-233: radi lo loco del male e ungi con l'oglio
ferro o altra cosa, grande come lo loco raso, e lega con la lenza
, / la qual'è forte più ca lo diamante, / legandoli con amorosa lenza
fecer coprire di fini unguenti, e tutto lo lenzaro. 2. figur.
, 71-27: stese ce so lenzola: lo contemplar che vola, / specchio de
. savonarola, io: fra lui e lo infimo faza distendere uno linciolo bagnato in
cui l'artista ne toglie il lenzuolo che lo nascondeva. calvino, 54: vicino
in un lenzuolo, e tutti insieme lo portorono quivi appresso in un orto ove
lenzuola 'suol dirsi, comunemente per lo stare a letto, ma senza dormire,
brandina, prese tremando il lenzuoletto e lo scostò. -lenzuolino. tommaseo
cavallo, con questo leofantato zampone batto lo smaltato pavimento reale. =
: 'mensola ': questo vocabolo significa lo piumacchiolo o lo capitello o lo scedone
: questo vocabolo significa lo piumacchiolo o lo capitello o lo scedone o leoncello che
significa lo piumacchiolo o lo capitello o lo scedone o leoncello che si chiama,
disegno,... e sono per lo più leoncini, cagnoli, pecore,
, 19-audivi a molta gente, / che lo leone este di tale usato, /
.. compiacque la comune ferocia con lo spettacolo di cento lioni combattenti co'gladiatori
di mia arme, il quale sia lo lione d'oro su le tue antiche armi
ad una quercia avvinto / ha ne lo scudo il bonarel dipinto. milizia, vi-124
angoli c'è una testa di lione per lo scolo delle acque. carducci, iii-3-278
eccelle per nobiltà sulle altre, per lo più rappresentata in rosso e oro,
lingua estroflessa con la punta ripiegata, lo sguardo fiero, la coda dardeggiante o
anche di sdegno, di furore (per lo più intesi in senso nobile e magnanimo
/ ch'a più alto leon trasser lo vello. petrarca, 28-101: le mortali
'/ e finalmente parigi e albione / lo battezzarono per un * leone ';
bocca del crudele leone, e contro lo scarpione piegante le crudele braccia con lungo
più volte tentò l'uscio se aprir lo potesse, e riguardò se altronde ne potesse
è color lionino. liburnio, 3-40: lo copertoio... fu verde ormigino
il secondo (un verso, per lo più esametro dattilico, comune nella poesia
dice del leontopetalo del mattioli, ella lo troverà in valdichiana... il leontopetalo
affatica si vede per la lanugine che lo ricuopre; ha la barba picola utile,
leopardi (e il termine ha per lo più una connotazione spreg.).
b. croce, iii-16-m: lo zumbini, leopardeggiante e filosofante ed estetizzante
(leopardéggio). letter. imitare lo stile e i modi del leopardi; ispirarsi
grande e soave anima leopardiana, con lo sdegno e il dolore del gran recanatese
inghilfredi, 388: sì falsamente mi 'nganno lo sguardo, / sì come a lo
lo sguardo, / sì come a lo leone lo leupardo, / c'a tradimento
, / sì come a lo leone lo leupardo, / c'a tradimento li leva
, di un'istituzione (ed è per lo più rappresentato passante, con la testa
leopoldo e, in partic., lo scudo da io paoli, detto anche
di v. s., che se lo sapessi come quella, la tirarei a
dimensioni, carnivori, che vivono per lo più nelle acque marine basse dei mari
lepido anche con la febbre, accrebbe lo spirito alla conversazione. monti, i-248
fole. carducci, iii-6- 374: lo mostrò ben egli negli epigrammi suoi, non
. bernari, 7 * 475: lo ingiuriava fondendo il suo nome...
gruppo delle miche potassiche, presente per lo più nei graniti sotto forma di piccole masse
non è del manuzzi; ma, lo confessa lealmente il bustelli, è nel glossario
cessano li crodeli veneni, corno in lo lepore, lo qual in lo mar de
veneni, corno in lo lepore, lo qual in lo mar de india è pestilente
corno in lo lepore, lo qual in lo mar de india è pestilente ancora in
mar de india è pestilente ancora in lo tatto. = voce dotta, lat
gustar alquanto / del tuo lepore, per lo qual mi fia / ne l'opra
sannazaro, iv-373: già dal principio lo accennai ne la invocazione delle muse,
amore... conforta ad ornarsi lo corpo, ad ornare i costumi, a
4 salvini, 30-2-202: lo guida inverso 41 lido aura ce
sia nell'indole, la lepre, per lo più considerata animale timoroso e diffidente.
leporina. moravia, v-289: me lo fece vedere e anche odiare, il
, perché per un buon tratto i'me lo sentio sempre dreto. note al malmantile
viscosa che han sopra i pesci. lo dicono all'elba; e dicono anco
puzza d'arso unto, come quando lo fuoco s'appiglia alla pentola o alla padella
lepra. ser giovanni, ii-57: lo battezzò e fecelo cristiano e mondollo dalla
papule. m. dandolo, lii-2-163: lo trovai che era carico di lepra.
presentò al profeta eliseo, acciocché ne lo mondasse. = voce dotta,
animale, molto gustosa e cucinata per lo più in salmi, alla cacciatora,
. guadagnoli, 1-ii-240: al trattor lo dich'io che spelli i gatti,
andò volando a casa zoroastro; e lo trovò col pilucca insieme, che l'aspettavano
se ne vuole impacciare, e credo lo faccia per servire un altro.
levar la lepre, ed io / lo bramo e 'l voglio perché 'l furto è
uno omaccino della vergine maria; chi lo comperasse per lepre, starebbe senza desinare
chi mi pigliasse per lepre, piglierebbe lo scrocchio; averebbe tre quarti e mezzo di
come quello che era prudentissimo, dissimulò lo sdegno che aveva, deliberando tra se
animale, e 'l cacciatore l'ammazza e lo prende tutto per sé. 16
ispano volgar., 2-43: fendi per lo ventre la lepre pregna, e il
che è costì in casa, e lo faccia cuocere per loro servizio. manzoni,
di breme, 61: venduto poi che lo ebbero, [melzi] prostrato che
predatori di altri insetti; vivono per lo più nell'acqua. = voce
bot. necrosi del libro, per lo più provocata da virus. -per estens.
sviluppo in larghezza scarso in rapporto con lo sviluppo in lunghezza. = voce
sottoclasse di felci pteridofite, nelle quali lo sporangio ha origine da una sola cellula
sua che di gire sparta o per lo mundo lerciata, povera e mendicosa.
del rosso, vii-535 (79-11): lo secondo dìe o ver lo terzo,
): lo secondo dìe o ver lo terzo, / si scoperse la lucana epidìmia
. contaminato, corrotto moralmente (per lo più seguito da un complemento di limitazione)
/ l'abbate gianni, or non lo stuzzicare, / ch'egli ha del lercio
gli si convertì al fine in grande per lo continovo suo lesbiare. = dal nome
grecia, edifici pubblici, muniti per lo più di portici, cortili e gallerie
/ or tira un verso, or tira lo spago, / taglia a un tempo
il cialtrone nobilitato... abborre lo spago e la lesina perché gli ricordano il
al presente, innumerevoli più che per lo passato i destri ed i procaccianti,
13: un invincibile istinto... lo portava alle cose belle e scelte,
alle cose belle e scelte, e lo allontanava da tutto ciò che sapesse di
. persona tutta dedita al risparmio, per lo più in modo gretto, meschino;
piccola palla di cuoio, cucita con lo spago. grazzini, 197: fannosi
di sangue avidi e vaghi, / lo conciarono sì male / che il mandaro
, x-8: talia l'assista, e lo protegga eufrosina / e con ogni calor
). che bada al risparmio, per lo più con grettezza, con meschinità.
. risparmiare il più possibile, per lo più con taccagneria, con spilorceria;
e. gadda, 356: il ballatoio lo aveva fatto l'impresa...
. spendere con estrema parsimonia, per lo più improntata a grettezza, a meschinità;
. oliva, 549: in napoli lo stesso nome implorato sostenne per aria una
propria autorità, e questo sentimento tirannesco lo rende ancor più inflessibile. cattaneo, vi-4-
leggi naturali stesse, egli è uopo che lo stesso si faccia in una maniera lesiva
non sembrano lese; ma può sopraggiungere lo stesso un'emorragia. 2
autore della congiura contra il re e lo stato. g. bentivoglio, 5-i-73
ornai convinto. moravia, iii-418: accusando lo straniero di lesa civiltà, ne invocavano
, nel macerare la carne, come lo veggiamo nella lessatura. -figur.
: se tu voi fare mortadelle toi lo figato del porco e lo suo reta over
mortadelle toi lo figato del porco e lo suo reta over raixella,..
lessico è unificato dalla lingua madre che lo contiene. d'annunzio, v-2-5:
grafica. b. croce, ii-8-122: lo stesso rapporto si ritrova nell'altra famosa
. cocchi, 4-1-11: si crede opportuno lo scegliere,... qualche porzione
san gimignano, vi-n-145 (12-11): lo freddo sia grande e 'l fuoco spesso
poi se trovano in terra, donde lo convene morire, et allora vene l'omo
in acqua bollente salata e, per lo più, insaporita con erbe aromatiche e
mancano ulteriori specificazioni si intende, per lo più, di carne di manzo)
ch'ebbono il lesso, venne davanti lo arrosto: ciò era grue e paoni e
legare al cinto con una corda, lo attraversai [il fiume] in mezzo ai
più volte era intervenuto a quelle cene tra lo schiumoso sciampagna. passerotti, 4-114:
. -lesto d'occhio: che ha lo sguardo attento e vigile. bocchelli
vostro nome,... accioché per lo cotale scritto, più che per le
eh, il suono gli piaceva, tutti lo sapevano. -con uso avverb.:
. proverbia pseudoiacoponici, 112: cresce lo male e mori per piccola lesura.
destro che si rovinò quella volta contro lo spigolo della letamaia nuova di braida.
questo bovaro come un'ape neutra toglieva lo strame tra le zampe del bestiame,
strame tra le zampe del bestiame, lo portava nel letamaio, lo assestava.
bestiame, lo portava nel letamaio, lo assestava. -per simil.
il cortile e gli ho detto: lo preferite il letamaio che è, oppure
, 70: è un impiego molto nauseante lo stuzzicare le cloache e rivoltare i letamai
fico putrefatto; / e una gallina lo trovi raspando / e se lo porti nel
una gallina lo trovi raspando / e se lo porti nel becco a pollaio. soffici
'bohème'] se non una granata che lo spazzi o un piede che lo cacci
granata che lo spazzi o un piede che lo cacci al letamaio. -trovare
di letame e che nel tempo dell'autunno lo tragga fuori e procuri d'aprir la
impiega giornalmente l'aratro o di soverchio lo feconda co i letami. lastri, i-147
, questo letame artificiale? con che cosa lo fanno? -letame liquido o scorrevole:
vene miseraiche, che van a disporre lo acquistato sangue nel fegato, donde poi
per avere i letami d'i cavalli e lo sterco. mattioli [dioscoride],
letame de gli animali, ma anche lo sterco de gli uomini. franci [caffè
lui pur nasce qualche egreggio e virtuoso lo chiama pianta che surge di tal letame,
e putridame / d'intollerando puzzo, e lo fermenta / tutto quanto de'vizi il
addietro la fame di genova, me lo ha quasi fatto questo paese di
l'uliveto letamina l'ottiene, chi lo pota lo costringe a fruttar bene.
letamina l'ottiene, chi lo pota lo costringe a fruttar bene. = voce
, non sentendo danno del seminamento per lo aspettamelo delle biade che debbono venire.
. landino [plinio], 450: lo ocimo, ciò è bassilico,.
presentemente soggetto a quella funesta letargia che lo dominava quando io prima mi trapiantai in
[dioscoride], 58: coloro che lo bevono [l'eleo- mele] diventano
. buzzati, 1-154: gli ufficiali lo fissavano mentre leggeva, cercando di veder
tre giorni continui, nel quarto rendè lo spirito. manzoni, pr. sp.
ponno, / spacciano per un'estasi lo stordimento e 'l sonno. / scossi da
elisi mandate l'anime purgate (per lo quale nome come per favola pare che
. 3. intr. per lo più con la particella pronom. godere
dante, conv., v-xvi-i: lo rege si letificherà in dio, e
dovesse venir con loro e dovesse ricevere lo vescovado. buonarroti il giovane, i-475:
succo dell'uva. bocchelli, i-372: lo trovò esiliato e letificato dalla copiosa e
se appare, ha le labbra serrate e lo sguardo prudente. 2. felicità
vista / qual fin balasso in che lo sol percuota. buti, 3-289: 4
; e poi si sparge per tutto lo corpo e muovelo, e chiamasi esultazione.
ritornare a tebe il camin prese / per lo più breve e più spedito calle,
grillo non ci sono sciali, / lo vedo anch'io; ma in giorni di
bagnati per la piova e agghiacciati per lo freddo, e infangati di loto e
leggiadria armoniosa e suggestiva che impressiona gradevolmente lo spirito e i sensi; amenità di
persona che mutasse migliore stato, bevette lo veneno. s. caterina da siena,
. cavalca, vii-123: se avere lo stomaco o l'altre membra sane ci
godere, compiacere, rallegrarsi, per lo più con esterne manifestazioni di giubilo.
usa tal modo di muoversi, come lo ballo, * quasi dicat ', sempre
solo infiammati / son nel piacer de lo spirito santo, / letizian del suo
diviso in strofe che terminano ripetendo sempre lo stesso concetto. = spagn
avere, / né quasi di vedere / lo scritto ch'io vi mostro / in
. 3 * anonimo, i-629: lo dio d'amor, in ciò ben dicer
, conv., iii-ix-14: per essere lo viso debilitato, incontra in esso alcuna
« cognosceresti tu cio- nello se tu lo vedessi? » giabbino dice: « no
io sono in prigione; ed io lo soscriverrò da piè di mia propria mano
, grammaticale e sintattico delle parole che lo compongono; interpretazione letterale (di un
perché v'è la lettera e non lo spirito, perduta la virtù è infermata.
: la lettera è la parola. lo spirito è l'idea. fogazzaro, 7-270
, terra intatta. 12. per lo più al plur. complesso di nozioni
le assidue letture; cultura (per lo più di tipo umanistico e letterario)
., alla letteratura (ed è per lo più in contrapposizione all'esercizio delle scienze
i nomi loro trapassino alla posterità mediante lo instrumento delle lettere. g. c.
passione per le lettere e per tutto lo scibile umano che non gli bastavano le ore
vane immaginazioni. salvini, 39-iv-77: lo pose iddio, come dalle sacre lettere
gioberti, 2-121: chiamo poi ideale lo scrittore che ha le idee per soggetto
con ambasciate. sercambi, i-22: lo podestà di risa... mandò a
gli trovarono un fascio di lettere; e lo menavano in gabbia. capuana, 14-110
-sottinteso in forma ellittica (e, per lo più, in relazione con l'indicazione
storico [rezasco], 7381: lo papa non avesse materia di far discendere in
. -lettera mortuaria: comunicazione, per lo più stampata su carta listata o contornata
conte da'fiorentini che bastava che egli lo promettesse alla signoria di firenze con una
sotto forma di una lettera indirizzata per lo più a una personalità nota e autorevole
piccola posta, accompagnate, per lo più, da un breve commento redazionale.
. 18. dir. (per lo più stor. o disus.).
(mediante le lettere encicliche, per lo più indirizzate a tutti i vescovi della
modi suddetti, se ben erano per lo più ubidite, non però senza qualche lamento
piumazzo fosse consegnato a lui il quale lo tenesse in nome del pontefice. -lettera
messer giovanni la lettera della cassazione, lo condussero al loro servigio. -lettera
, atto di fideiussione rilasciato (per lo più da una banca o da un
tua vita in una prigione; te lo dico a tante di lettere. carducci,
informe, e a lettere di fuoco / lo dichiari e risplenda come un croco /
però che non acquistano la lettera per lo suo uso, ma in quanto per
le buone arti. straparola, ii-199: lo mandò in studio a padova, acciò
lettere. gelli, 17-36: fece sempre lo speziale, e non di manco s'
s'egli se li lascia tórre; se lo fa, lascialo fare; e svalisciàtelo
; e svalisciàtelo de le gioie, lo truffarai per lettera. -con grande
belle vesti, teneva tutta una chiesa con lo spasseggiare per lettera. -per
lettera, chi dichiarò che, secondo lo statuto sociale, si riteneva già da un
massaia, x-94: è assai difficile riprodurre lo stile episto lare delle nostre
savi. -la lettera uccide, lo spirito vivifica: il guardare alle sole
corteccia e lettera che uccide e non secondo lo spirito che vivifica, credevano la divinità
dello spirito; imperocché la lettera uccide, lo spirito dà vita. panzini, iv-380
, iv-380: 'la lettera uccide, lo spirito vivifica 'sentenza audace, vera
se non è vivificata dallo spirito; ma lo spirito vive, sempre che si ravvivi
leterai, se acunzamente i porà avere lo officio de la biada verzene, segondo
l'ordene de la giesia scrito, sì lo diga. 2. scherz.
, 2-12: al mio paese alcuni lo chiamano, in vece di letterato, '
i sensi dell'evangelio, quanto mi donava lo spirito santo. panigarola, 249:
giurerei che capisse letteralmente quanto avea scarabocchiato lo scognamiglio; ma il senso della missiva
scognamiglio; ma il senso della missiva lo afferrò benissimo. e. cecchi,
universale rispetto a tutta la penisola, lo esercitò più specialmente riguardo al nativo piemonte
vedervi qui. delfico, ii-26: lo scrivere storie divenne una delle professioni letterarie
regole o alle consuetudini della letteratura (lo stile, la forma: e può anche
, sostenuta, propria, per lo più, delle opere di letteratura (
lombardia, nobile... per lo literàrio studio. pascoli, i-150: nelle
(e il termine ha, per lo più, una connotazione spreg.).
(e il termine ha, per lo più, una connotazione spreg.
4-182: colpendo il letteratismo del tasso, lo slataper intendeva colpire il vizio inveterato delle
, ricercatezza (e può anche indicare lo scrittore artificioso, non naturale e spontaneo
artificioso di tutti gli artisti, e lo stesso carattere antico e spesso 4 oratorio '
3-i-61: allo stile, colto assai, lo sospetto di mano letterata. fogazzaro,
il termine è ancora vivo, per lo più, nell'uso popol.).
stringimi un poco la mano, che me lo devi ad ogni modo; se tiri
dante, conv., i-vn-12: lo latino non laverebbe esposte se non a'
infiascata. nievo, 1-463: io sono lo scrittore indifferente, egli il personaggio appassionato
par tito e l'onorevole lo definì: 'un fermento di letteratume '
e spontanea dal pensiero comune, rappresenta lo stato morale; dov'è compra,
dov'è compra, o inceppata, lo stato politico. ghislanzoni, 8-29:
scienze. -storia della letteratura: lo svolgimento nel tempo del patrimonio letterario di
che parlano in questo modo, per lo più fanno della letteratura, dicono cose
si fa vita »; la quale proposizione lo spitzer ora ripiglia per approfondirla e particolareggiarla
è il raccoglimento. quando tutti lo comprenderanno con la chiarezza che io
lettere. leti, 8-i-472: lo pregò d'astenersi di venire a visitarla,
un vaso da scaricarvis'il ventre; ma lo volse dire con quelle parole,
ad astenersi da questo lettericidio praticato per lo più con affettazione da taluni.
.). breve corrispondenza epistolare, per lo più di carattere familiare o amoroso.
, ma d'un giovanetto novello ne lo scrivere e servitore del secretario era grandemente
sf. intelaiatura del letto, per lo più di legno e talvolta artisticamente lavorata
famiglia de'gambacorta, non per occupare lo stato di pisa, ma per riposarmi disteso
, ed in quella posero a sedere lo sposo e la sposa. f. casini
[tommaseo]: la lettiera dov'è lo cavallo a dormire sia cavata sotto terra
fron struttura portante, per lo più di legno o di ferro,
steso il saccone o il materasso, per lo più con cuscini, lenzuola, federe
nel letto. iacopone, 20-8: lo magnare o lo bere è stato 'l meio
iacopone, 20-8: lo magnare o lo bere è stato 'l meio de
/ e posare e gaudere e dormire a lo letto. storia de troia e de
giovane e gentile... era lungo lo mio letto. cavalca, 20-340:
beatrice da capraia, v-403-26: a lo spedale da trespiano ke ssi ne debiano
a la camera fé edificare, / lo quale atorno si voltava con rote di legno
fogge sino al secolo xviii, per lo più trainato da due cavalli o
fece portar sopra una catedra assentato, e lo portava 4 lanzinechi. ariosto, cinque
che si ammalano in suo servigio a lo spedale. fiorentino con vasco de gama,
di cammino dov'atra selva intrica / lo spedito viaggio de'muli alla letica.
.. andò alla lettiga, aperse lo sportello, e con una certa gentilezza quasi
non aveva su cui riposar con fiducia lo sguardo, che il lettighiero, il
ospedali, letto metallico, dotato per lo più di dispositivi rotatori, con cui
/ per tema non sia preso a lo 'mbolare, / che gli appartien quanto
in cui si cova / quanto mal per lo mondo oggi si spande, / de
prime del regno. alvaro, 17-70: lo svedese aveva preso la parte di un
la parte di un intellettuale tedesco e lo rifaceva alla perfezione: prima di tutto lo
lo rifaceva alla perfezione: prima di tutto lo riproduceva ubbriaco e poi con tutti.
patti de li antichi letti, dammi lo nome solo del maritaggio », che
« dammi, signor mio, ormai lo riposo di te ». cavalca, 111-35
di cristo, volentieri si congiunge con lo sposo nel letto della croce. ricciardo da
. c. bartoli, 1-46: lo abeto... per le altre opere
: 4 nel letto'; parla secondo lo vulgare, che dice che 'l sole si
passi scarsi, / tanto che pria lo scemo de la luna / rigiunse al letto
19-185: o fiume del po, lo vescovo savino ti comanda che tu ritorni
degli asserì... e così lo spazio delle travi poste tra due ope appresso
che l'uomo sia largo e liberale per lo suo amore, e massime ch'egli
quella regina settentrionale che gettò spontaneamente lo scettro, e visse in roma in ozi
sappia che nelle novelle si ragioni per lo più di accidenti amorosi, dove assai sovente
dà assai manifesto segno chente sia dentro lo animo di quello che lo dice.
sia dentro lo animo di quello che lo dice. 7. per estens
bacchelli, 18-i-79: oh, non lo dite che goldoni scriva meglio veneziano (
immagina distribuita una massa, adattato per lo studio dei corpi filiformi. -linea elica:
poli della sfera celeste e passa per lo zenith rispetto all'osservatore. -linea solstiziale:
ghigne dirittamente all'oggetto del bersaglio. lo stesso che visuale in astronomia. 4 linea
dell'uscita del proietto 'dalla bocca, dopo lo sparo. -edil. linea
galleggiamento. 4 linea del bagnasciuga ': lo stesso che linea d'acqua sull'orizzontale
canaletti che si trovano nei terreni per lo più di natura granulosa o sabbiosa e
arici, i-17: questo [lo strame] i meati rapido discorre / soavemente
dei condotti o degli orifizi, per lo più ristretti, che mettono in comunicazione
viscosità catarrosa, la quale à a impedire lo meato della voce, e diviene l'
la composizione del corpo umano: per lo esempio del quale impara chi è stato conditore
meato / onde spirar, che per lo naso, il fiato. castiglione, 533
che stringe i meati della lingua et aggrava lo spirito, stringendolo contro la natura di
che il medicamento purgante, passando per lo stomaco e intestini, pungendo e aprendo
se li sospinge [al cavallo] con lo schizzetto nella verga per i forami dei
cinematica, in cui scorre, per lo più, il lubrificante. = voce
diagnòstiche in un meato anatomico, per lo più in preparazione di un intervento
. aretino, vi-688: - lo fanno perché non si tratenghino 1
possibili; meccanica celeste, che riguarda lo studio dinamico e cinematico dei corpi celesti
aver predominio nella statica, siccome per lo contrario dovere la pratica essere consultata a
placenta il funicolo umbi- licale che ve lo lega. -costituzione fisica, complessione somatica
milizia, i-228: se ne conservò soltanto lo stile greco o la meccanica,
meccanica oratoria. gobetti, 1-i-260: lo studio delle combinazioni parlamentari (gio- litti-orlando
e non d'antonio da cascese; e lo confortò che... mostrasse con
l'ho meccanicata io - accampagna arrogante lo zoppo. -senza chitarra non faresti un
velocità, ecc. montale, 4-262: lo sappiamo ormai a memoria: il meccanicismo
e la saggezza che regolano il mondo e lo spirito infinito'che dà agli spiriti finiti
b. croce, i-3-186: come poi lo hegel potesse conciliare costesta sua teoria della
, 4-60: il canone critico che tutto lo sviluppo storico è documento di se stesso
virgilio è degenerazione diabolica, è meccanicizzare lo spirito, cristallizzarlo. = denom
una professione, un mestiere (per lo più vili e meschini). -in
e li più viziosi aderivano, per lo più spesso festeggiare, al ritorno de'medici
corporale al suo operatore... lo scultore, nel fare la sua opera,
o non ha luogo alcuna cura o ve lo ha solamente la chirurgica, colla manuale
eccetto la sua parte manuale, cioè lo scrivere, ch'è parte meccanica. metastasio
combinazione dei suoni degli altri vocaboli che lo accompagnano, ed in questo caso ha in
/ veneziano; per poi cercare subito / lo sga buzzino delle telefoniste,
: rappresentazione svolta da automi azionati per lo più mediante meccanismi a orologeria.
medesimi... il sistema meccanico che lo riguarda è alla sua perfezione.
è affrancata da ogni materialità meccanica come lo spirito si affranca dalla materia.
un po'diversi; ma, poi, lo stesso identico meccanico piacere che in dieci
come pompona gli sfuggisse scaltra, è lo prendesse per il bavero in maniera sopraffina
e quando è turbata, ch'è lo stesso che dire ne'mali. campailla,
perdurare d'una cosa che cambia e lo credo naturalmente, perché l'essere è
lavoro. il ronzar dei motori e lo scricchiolare dei meccanismi... ripigliavano il
sportivo, si mise a spiegarmi per lo minuto il meccanismo del motore. calvino,
: chiaramente apparisce quante resistenze debbe superare lo spirito per ascendere, quante difficultà debbe
nel mecanismo,... ma lo spirito di alcuni è più vivo e più