che nel corso della sua vita non lo abbandonò un solo istante. manzoni,
velenoso elleboro si dice che l'usa lo storno, il quale mangia cicuta senza
graffe irrequiete, / là, con lo scudo ombelicato e il casco! d'annunzio
disturbo; non nocivo (e, per lo più, neppure vantaggioso).
. svevo, 6-333: chi me lo avrebbe mai detto che sarei fuggito in questo
casa borghese. moretti, 15-263: lo stile liberty... si riduce a
esprime candore, innocenza, ingenuità (lo sguardo, l'occhio, l'aspetto)
] inseme bellissime innodantise, ambiendo ligavano lo infimo socco di uno grande obelisco.
. cino, iii-120-10: ai! quanto lo tacere, amato, è forte /
luogo). buti, 3-815: lo nostro autore finge come beatrice si ritornò
unde si mosse quando ella andò ne lo inferno, mossa dalla donna innominata e da
una romana giovanetta,... lo cui nome perduto per malignità di fortuna
nome perduto per malignità di fortuna e lo conoscere de'suoi passati e del marito
che gli è stato conferito o non lo ha ricevuto (con partic. riferimento
del naviculare: l'ultimo degli innominati che lo seguita è il maggiore tra loro,
movimenti della religione in comune riescono per lo più innovamenti di stato. tommaseo,
cura di questi tali è di conservare lo stato presente, di tenere una vita
un innovare né la lingua poetica né lo stile né la forma: le son ciarpe
stato. sanudo, ii-1188: zerca lo extimo nuovo, dimanda il modo ha
de'beni ecclesiastici. delfiico, i-166: lo scaltrito imperatore augusto...,
dica... dove è male lo innovare? dove si fa confusione, dove
, sì che picciol momento poteva sovvertire lo stato presente, ed era in potere di
di vicenza per far il processo e non lo lassono far e voleno esser separati da
, un sentimento, un pensiero, lo spirito). bandello, ii-1140:
. 9. intr. per lo più con la particella pronom. assumere
riformato. de luca, 1-15-3-218: lo stile d'informare questo tribunale, secondo
stile d'informare questo tribunale, secondo lo stato presente, innovato da qualche tempo
prima volta. citolini, 532: lo speciale [parlare] poi è partito in
acciò che l'uomo, che per lo peccato era invecchiato, per grazia del battesimo
f. colombo], 79: allor lo ammiraglio gli disse maravigliarsi d'ima tale
avesse forza di u consonante, e lo per ps. a che io ti rispondo
rispondo che, se bene e've lo aggiunse, che lo uso universale non
se bene e've lo aggiunse, che lo uso universale non approvò questa sua innovazione
: ne la innovazione de la luna sempre lo lato lucido è in verso ponente,
degli agazzari, 14: stava per lo gran caldo innudo. cicerchia, xliii-331
innuisce lei non esserli amica; come anco lo innuì, quando dice: 4 farique
una quantità grandissima, indefinita. - per lo più al plur.: moltissimi.
sto vergando ad ogn'altro fine, lo potrò fare ancora contro il parere d'innumerabili
.. e il mare risponderà con lo stesso mormorio delle onde innumerabili sull'innumerabile
da siena, ii-191: pare che lo sposo mio della verità eterna abbia voluto
in gran quantità; incalcolabile. -per lo più al plur.: moltissimi.
mare, / su la duna lassù lo riconobbe / col riso innumerevole dell'onde.
: vizio,... per lo spazio de tutt'i secoli hai fatto ragunare
, inperò chi l'ama, sì lo ubidisce. boccaccio, v-216: sono ritrose
si giustifichi il giudizio di biasimo che lo colpisce, lo spinoza non poteva ben dire
giudizio di biasimo che lo colpisce, lo spinoza non poteva ben dire. -sostant
la perversità, miserie e fadighe de lo inobediente. bisaccioni, iii-100: fui
egli cadde, verso i suoi superiori, lo scusano le lettere di lui, dove
agaricacee, di piccole dimensioni, per lo più velenosi per l'alto contenuto di
quella stalla. bigiaretti, 10-124: lo scrutavano, lo analizzavano, inoculavano nel
bigiaretti, 10-124: lo scrutavano, lo analizzavano, inoculavano nel suo corpo sostanze
un sentimento, una passione, per lo più riprovevoli). milizia,
(un pensiero, un sentimento, per lo più riprovevole). -anche:
, sistemi, programmi, azioni per lo più riprovevoli. d. martelli,
, in questa disperazione, vollelsi ficcare per lo petto. tavola ritonda [tommaseo]
-figur. carducci, ii-8-168: lo spirito del 'fanfulla ', è corruzione
è freddo, punge il seno che lo riscalda. manzoni, pr. sp.
acquisite attitudini, che ne rendevano inoffensivo lo sterile e pericoloso consequen- ziarismo. e
spettatori mostravano di apprezzare il buono dove lo trovavano, voltando in ironia inoffensiva
filippo non ha un solo individuo che lo ami o lo stimi; passeggerebbe in oggi
un solo individuo che lo ami o lo stimi; passeggerebbe in oggi le vie di
che vide / sua volontae, / lo 'nganna e trae / e co amor fino
fino / pur a l'inoia / lo fa angosciare. = deverb.
innoltr are), intr. per lo più con la particella pronom. (inóltro
p. fortini, iii-327: quando lo veddi partire non lo lasciai guari inoltrare
iii-327: quando lo veddi partire non lo lasciai guari inoltrare che lo chiamai dicendo
partire non lo lasciai guari inoltrare che lo chiamai dicendo: panfilo, venite che mi
non può mai cagionar dolore, e solamente lo cagiona o quando imbocca nell'uretere o
impresa, in un compito, per lo più impegnativo e rischioso). loredano
frugoni, 1-1: per quanto possa inoltrarsi lo stile più sollevato, gli si sottrae
il tuo bel piè percote / o lo pieghi, o l'inoltri, o lo
lo pieghi, o l'inoltri, o lo ritiri, /... / fior
, non che abile al generare, lo stato d'urbino, morto lui,
l'ora del pranzo, il re lo convitò, ed egli vi si trattenne.
.. /... per lo più son denarosi, / e ciò è
li più intriganti e turbolenti, / lo che contrasti e scission produsse. mazzini
la mia vergogna era troppo divulgata, lo scandalo era troppo grave...
il colore, l'agitazione nella tazza, lo strepito nell'irrigare la terra ec.
con tronconi di quercia, e con frondi lo 'nombrano. ugurgieri, 361: intessonla
inferiore. 4. intr. per lo più con la particella pronom. coprirsi
illustra e inombra. -annebbiarsi (lo sguardo). f. f.
supercilioso carname, onde le s'innombra lo sguardo, senza tale scorta urterebbe nelle
; svanire. mamiani, 9-130: lo stesso nostro volere e pensare nell'essere
si scoprisse, corresse rischio che non lo prevenissero. -aggrondato, imbronciato.
in alto, non rimuneri solamente chi lo beneficò..., ma allarghi l'
innondarono la povera italia, abbrugiato prima lo posero in terra. marini, 291
la quale in questa città da ogni parte lo inondava, che, per discreditarsi,
di sonetti e di soprannomi ingiuriosi che lo innondò. -subissare. s.
lasciavo inondare dalla soavità del grappolo sotto lo stellato fitto. moravia, iv-65:
un oceano d'oro, / che lo inondò serenamente, ed era / il
ella, pur non guardandolo troppo, lo inondò de'suoi occhi. g. a
/ oh! d'un pianto di stelle lo inondi / quest'atomo opaco del male
. da sanseverino, 41: se levò lo vento contrario e lo mare incominziò ad
41: se levò lo vento contrario e lo mare incominziò ad inundare di grosse unde
, infra la turba ebrea / maria lo scempio del figliuol scorgea. -estendersi
nel principio di questo secolo innondato era lo stato di traeri tedeschi. -sopraffatto.
che non se'amaestrato tu? perché prediche lo furo ed invole? paolo da certaldo
speculativo e fa la sua operazione con lo 'ntelletto, che può le forme, per
, gloria de l'arte, / a lo specchio involò, diede a le carte
/ prima pensai, fin ch'a lo svelto alloro / giunse, et al
con insistenza e con abilità, per lo più a malgrado di una dura resistenza
sì poco de i piedi suoi che lo sguardo altrui involava quel attimo che
: alpida mia, / errai sì, lo confesso, ecco l'emenda. /
marmitta, 57: come avrà lo mio stile egro e dolente / virtù che
. attribuito a cino, iii-9-3: lo sottil ladro, che negli occhi porti
e prima invola il cor, ch'altri lo scaccia, / passando a lui per
involò il cuore per modo che non lo riebbe mai più. -assol.
1-xxxv-259: voi trasfondete nel mio sen lo spirto / di quell'onore che un
. 15. imitare (per lo più abusivamente); copiare, plagiare
di smima / là di mezzo a lo 'ncendio / li ritolse a le fiamme
: mentre a ritrarla / pongo industre lo sguardo, ecco m'elude, /
portato via furtivamente; rubato (per lo più con destrezza); sottratto,
, 1-269: ripreso che ebbe la donna lo spirito involatole dalla subita paura, fuggissi
govoni, 9-127: se tu lo togli o strappi [il soffione] /
, 9-210: la guerra anziché involgarirlo, lo aveva ingentilito. = denom
tu tolga e rechi quel palio, lo qual ti diede attanasio vescovo, accioché in
attanasio vescovo, accioché in esso involga lo mio corpo quando sarò morto. boccaccio,
giusepo pregava la donna che lasci involgere lo corpo ne le lenzuola e sotterrare. s
, / con pochi e povar panni lo 'nvollesti. idem, xliii-57: non ebbe
in quella guisa che aveva destinato, lo fé * appiccar con li altri sopra
di fatti egregi. pananti, ii-226: lo sventurato involge il capo nel suo mantello
bambino che tutti amavano, l'involsero, lo riscaldarono e lo tornarono in vita,
, l'involsero, lo riscaldarono e lo tornarono in vita, quando la povera
medesimo colore o pure azurro, e se lo involgono e aggroppano di maniera che,
ragunare nelli luoghi pianissimi, e tutto lo corpo alcuna volta s'involgeva in quella
, 2-8 (27): piglieràcci per lo cappuccio e gitteràcci in terra e involgeràcci
al loto e alla troscia; così lo detrattore l'altrui buona vita non loda
nel loto. proverbia pseudoiacoponici, 111: lo sorce non se ne involga entro le
dicendo: vedi bene che tu ne lo porti con diligenza, che non ti caggia
diligenza, che non ti caggia e non lo imbratti. pellico, 2-49: queste
alle mie donne, raccomandandoti loro che lo involgano bene e lo tengano e lo
raccomandandoti loro che lo involgano bene e lo tengano e lo portino e lo mettano fra'
lo involgano bene e lo tengano e lo portino e lo mettano fra'miei con
bene e lo tengano e lo portino e lo mettano fra'miei con gran cura,
invollendo una grande ombra e la terra e lo cielo e l'inganni de'greci.
4-46: una armoniosa facilità di vita lo involgeva in un ambiente che egli stesso si
10-i-230: l'infinito involge il finito e lo penetra e lo sostenta, sebbene non
involge il finito e lo penetra e lo sostenta, sebbene non sia consustanziale con esso
paion virtù cardinale! buti, 1-30: lo mare è tempestoso et involgendo colui che
navica in diversi pericoli, o elli lo sommerge o elli lo lascia venire alla riva
, o elli lo sommerge o elli lo lascia venire alla riva. felice da
involge con sue spire, / e ne lo inferno con la morte pascono. lamenti
quante sono in questa volta / trabucate in lo piano. panigarola, 1-9: tornato
sbalzò dal trono sydi ottoman, e lo fece perire con tutti i suoi figli e
a involgerlo, a invilupparlo, e lo aveva attratto a sé e piombato là,
la semplicità del suo involgersi, cela tutto lo ignudo senza asconderne punto. barbaro,
la sua cordicella si svolgeva, e lo specchio saliva perché la sua cordicella s'involgeva
dio tei perdonasse / et om no lo spregiasse, / dovresti sol per bella e
metonimia. varano, 1-299: se lo stesso destin, che col tuo ferro /
di poter cogliere qualche bacca rossa che lo tenti di fra la verzura d'una siepe
necessità o non sono peccati o per lo meno sono più remissibili degli altri.
volontario ha suo principio dentro, così lo involontario simplicemente è quando l'appetito dentro
64): chiamato un frate confessore, lo pregò che cercasse della vedova di cristoforo
josef il corpo di jesù, involtai lo in un lenzuolo nuovo. m. savonarola
abbiamo un corpo caldo e con pannicelli lo involtiamo, dura per lungo tempo quel
: rotolino. boriili, ii-1063: lo resi felice dandogliene [tabacco] tanto
un'enfiagione di mani color perla: era lo zio cardinale. -vestito.
corpicino; bambino infagottato e, per lo più, di aspetto buffo. sbarbaro
pirandello, 7-254: ora, se lo scheletro è panneggiato, la vita dev'
stretto or ne l'armi e ne lo scudo involto, / fa gir de'colpi
martello. molza, 1-8: scoperchiarono lo stagno che seco, nella tovaglia, involto
andiamo a consiglio di sapienti, e lo spirito, anzi essa mente, nello spirito
/ in cui tra 'l riso lampeggiò lo sdegno: / -difenda sua ragion ne'
, e timido e piangente, / lo strascinò tra la francesca gente.
-figur., con riferimento per lo più al legame amoroso o al corpo
1-12: come alla donna egli drizzò lo sguardo, / riconobbe, quantunque di lontano
crepe della lava] il mio bastone e lo ritrassi tosto acceso e involto in certe
e resinose che lo conservarono in quello stato per lungo tempo
tocco e tradito, / tosto riman lo spettator smarrito, / perde ogni senso
irato / nettuno con ulisse, ognor lo tiene / tapino in terra, o in
venuto a trovarsi, in modo per lo più irreversibile, in una determinata situazione
, per farsi onore, / poser lo studio lor natura e il cielo, /
, 80: donna d'aunore, / lo meo gran sospirare / vi porria certa
in qualche vituperio e scelleratezza, offuscano lo splendore dei loro antecessori. cicognini,
dolor la mente, / ch'è tristo lo cor meo, che sì si sente
in attività, imprese, lavori per lo più importanti e impegnativi; coinvolto,
non si può vedere, essendo per lo più involto nel velo della dissimulazione.
molte tenebre, le quali non lassano lo spirito levare con ispediti movimenti nel diletto
scrittore). algarotti, 1-viii-7: lo stile del chimico è scurato dal fumo
dal fumo, in cui è sempre involto lo scrittore. invòlto2, sm.
quali era la di mano propria con lo involto della figura. s. caterina
ricevei una vostra lettera con un involto per lo signor ambasciadore. baldinucci, 2-5-417:
tavolo: ci aveva dentro, disse, lo spazzolino da denti e un po'di
s. v.]: 'involto', lo stesso che 'invoglio '. dicesi
, le ferule e simili; altre lo tengono racchiuso in varie sorte d'involti e
/ regolo il tono, l'espression, lo stile, / io poi l'involto
ricomposto finalmente in rotolo alla meglio, lo mise in un cencio, ne fece
pirandello, ii-1-91: quando ci tomai, lo rividi all'uscita - buffo! -
4. figur. affare per lo più intricato o disonesto; maneggio,
del- l'ombrella parziale de'fiori. lo stesso che * invogliuzzo '.
piegò e ripiegò più volte il foglietto e lo fece diventare una pallottola della grossezza di
corpo. carcano, vi-416: già lo spirto, signor del pensiero, /
e innanti / va quella gente trista lo cui volto / tutto è 'nvoluto entro suoi
uomo di genio col suo sguardo non lo ingravidi, per dir così, e non
ingravidi, per dir così, e non lo faccia partorire. carducci, iii-13-239:
, pesante. lucini, 6-93: lo avverte come un autore ineffabilmente barocco,
di coloro che trovano incomprensibile, e lo detestano, il poeta, quanto da
opera sua segni di involuzione per cui lo stile viene spesso ricondotto alle origini.
, rubbandogli la chiave dello studiolo, lo ripigliò [il testamento] e ne fece
madre a canto / che di nube lo cuopra e lo trafugga / come vii
canto / che di nube lo cuopra e lo trafugga / come vii femminella, e
fino a bandire la scomunica contro a chiunque lo favorisse; in essa involvendo tutta la
terror che m'involve, tu rinforza / lo sbigottito cor, rinforza il braccio /
cosa è sì leggiere, com'è lo 'ngannare per involviménto di lingua lo vile
com'è lo 'ngannare per involviménto di lingua lo vile popolo e la non dotta moltitudine
non mi negare questo dono! finché lo porterò, tu sarai invulnerabile.
moretti, iii-782: il povero arziprit lo tirava giù giù, lo riportava alla
povero arziprit lo tirava giù giù, lo riportava alla sua stessa statura di macellaio e
di ballata, / e di rime lo inzacchera a casaccio, / ottien il plauso
che oramai sono di rubrica, e per lo più inzafardano il testo sotto colore di
anonimo fiorentino, iii-417: s'inzaflfira lo più splendido et escelso cielo. b.
giù, parrebbe uno repente suono, chi lo assomigliasse al canto dell'angelo, il
boce '. da questo verbo è nato lo * 'nzam- pognare ', che oggi
quando sbagliasse un tiro o la sorte lo avversasse, ma anzi, e più
e più robustamente e rubestamente, quando lo inzeccasse. pasolini, 3-273: girò
intrusione. magalotti, 21-169: lo stesso sarebbe paruto ad alcuni che dovesse
sbraccia: / mano spedita- mente a lo schidone: / busagli 'l ventre, e
del reggipetto rimasto agganciato sulla schiena, lo tira su e vi inzeppa dentro il seno
dice male di lui, che ne lo farà rimanere, minaccia di dovergli turare
passo intoppa, / e a chi lo sforza, un par di calci inzeppa.
.. delle scritture di quell'età lo 'nzeppar le parole di varie consonanti poste
di un buio così denso, che lo taglieresti a fette. 2. figur
, 8-48: * inzibettato 'è lo stesso che 'profumato ', cioè 1
del popolo a'sopraddetti gentili uomini, con lo inzigaménto degli altri grandi per invidia,
alcuni scoppiculi di pagina, e datogli lo igne, mi ha combusto i capegli
mi ha combusto i capegli ed inzolfato lo indumento, idest la toga, cum sulfure
. 2. disus. imbiancare con lo zolfo (lana, seta, paglia
: a chi puzza la boca per lo lisciare; chi s'insolfa; chi s'
volgar., 2-63: io ardo siccome lo legno inzolfato della maritale teda. sozzini
quantità di seta messa a imbiancare con lo zolfo. arte della seta in firenze
. recinto murato dove viene fatto bruciare lo zolfo per imbiancare la seta. arte
atura', l'atto dell'insolfare e lo stato della cosa insolfata. insolfatura delle viti
de rosa, 541: po'lo fece cavaliere... e insoràolo e
de fogia. idem, 564: lo re carlo insorao lo figlio carlo se-
idem, 564: lo re carlo insorao lo figlio carlo se- cundo e déolo per
cundo e déolo per mogliere la figlia de lo re de ungaria. -rifl.
de rosa, 577: de po'lo re se insorao e prese per mogliere
e prese per mogliere la figlia de lo re de cipre;... dulìose
] so'de tutti le gente de lo mundo. tu che liei, chi si'
poco. -candire, glassare con lo zucchero. salvini, vii-529: 4
all'ora del pranzo da inzuccherare con lo spettacolo teatrale. 4. figur
gravità, la spiacevolezza, la tristezza, lo svantaggio che sono impliciti in una situazione
palazzeschi, 1-490: egli posava ora lo sguardo di paese in paese, sui
esprime soavità, dolcezza, tenerezza per lo più in modo suadente, mellifluo, lusinghevole
, ed in tale abito insegni poi lo a. b. c., e
(il contegno, i modi, lo stile, il carattere di una persona)
16-2-229: o quanti vorrebbono potere inzuppare lo pane nel brodo, che gittano gli cuochi
inzuppava il pane nella minestra e ve lo ripescava con le grosse mani ancora incrostate
: inzuppavo il biscotto nel vino e lo succhiavo come una cosa prelibata.
, tutte bucherelli, / ma venendo lo spirito al riparo, / se le incinfrigna
. perelli, ii-9-127: poco giova lo scavare canali e il formare argini, perché
di sangue la tela in cui è nascosto lo sfacelo immedicabile. cicognani, 3-108:
corpo riceve il lume in sé e lo incorpora ovvero inzuppa di maniera che diventa
6. intr. (per lo più con la particella pronom.).
boito, 36: l'acqua trapassando lo scialle che mi stringevo addosso, bagnava
v-3-83: balzavamo di sella, su lo spiazzo, fradici d'acquazzone e di
portare con tanta forza trepida e vincente lo splendore del suo messaggio cristiano se quest'
sembianza / di non mostrar zo che lo meo cor senti. stefano protonotaro,
19-11: io vidi e anche udi'parlare lo rostro, / e sonar ne la
pulci, 17-87: sappi ch'io lo uccisi io, santa corona. machiavelli
tu a far costà? - i'non lo so io. redi, 16-vi-93
/ questo peccato, e a me sola lo disse. varchi, 8-2-256: non
io. firenzuola, 724: -aspetti tu lo sparecchia? -non io. g.
io solo. svevo, 2-388: [lo scultore balli] aveva continuato a correre
.]: io, come io, lo farei; ma gli altri non la pensano
diffuse, in 20 specie, per lo più neh'america centromeridionale; comprende arbusti
oppio da una sua scatola di bossolo e lo rotolò nella carta tra l'indice e
agenti ossidanti: è un liquido per lo più incolore, di odore aromatico, insolubile
coxere la panza e pestala ben con lo coltello e poi in el mortaro.
non avevan largo per lavorare, sfiorando lo spigolo in modo che la iola mettesse
guerra. nella marina da diporto prende lo stesso nome un'imbarcazione a più remi
di linguaggio allusivo ed enigmatico, per lo più burlesco, caratterizzato dall'uso improprio
0. rucellai, xxvii-6-75: su lo intrecciamento di quelle ben salde colonne,
di quelle ben salde colonne, che lo suo deficio sì lungamente sostennero, fabbrica
molto usato in firenze per ischerzo: e lo dicono parlare ionadattico: il qual parlare
... ad imitazione di femminile statura lo composero. e questo chiamaron 'ionico'.
il zoccolo che regge la sua colonna lo fanno alto un quadro e mezzo e
, l'anacreontico, il muto, lo sdrucciolo. patrizi, i-278: il gionico
pirrichio: muta però spesso nella prima dipodia lo spondeo in giambo per ogni grandezza del
u u —) e vedrete che lo scambio non può farsi. 5
pensiero (e il termine è per lo più usato al plur. gli ionici)
proprio del dialetto ionico (e per lo più inserito in un altro contesto greco
tale fenomeno si verifica in soluzioni per lo più acquose di acidi, sali,
contatore a ionizzazione: apparecchio costituito per lo più da un condensatore a gas,
costituito da una registrazione fotografica, per lo più su pellicola che si presenta come diagramma
. note al malmantile, 2-705: lo * iota 'ne'greci è una
greci è una sottil linea, e lo * iod * negli ebrei è simile a
se non dimostra, / che openion lo stimoli o percuota. mazza, ii-165:
capiva un iota. fogazzaro, 13-162: lo sapeva pieno di debiti e tuttavia non
rintuzzato il profluvio, e talvolta eziandio lo ha ravvivato con più sfrenatezza di prima
. mattioli [dioscoride], 542: lo ipecoo, il quale altri chiamano ipofeo
domenichi [plinio], 27-11: lo ipicoo nasce nelle biade e ha foglie di
nome ipega, che quando veggiono invecchiare lo padre e la madre, sicché perdono
patologico dell'azotemia, dovuto, per lo più, a insufficienza funzionale dei reni
sublime e dell'infinito, e quasi lo sforzo e il voto della parola vaga di
anche alla poco poetica generazione degli eruditi lo mostra un tristo sonetto che leggesi in
sangue, che si verifica, per lo più, nei casi di iperparatiroidismo,
parodiando l'apocalissi, descrive, sotto lo pseudonimo di didimo chierico, episodi e
che, perseverando per circa quindici giorni, lo ridusse debolissimo e di un'estrema emaciazione
luetiche: può essere localizzato, per lo più in seguito a stimolo meccanico (
involontaria, dei muscoli scheletrici, per lo più in rapporto con malattie del sistema
succo gastrico, che, accompagnata per lo più all'ulcera gastrica o a talune
secrezione biliare, che si verifica, per lo più, nel corso di malattie emolitiche
dei surreni, che si verifica per lo più nelle sindromi genitosurrenali.
(e il termine ha, per lo più, una connotazione spreg.)
nel comentarlo. mamiani, 11-96: lo spirito troppo riflessivo e ipercritico de'nostri
complimento, premura (e ha, per lo più, una connotazione ironica).
elettroliti nel sangue, dovuto, per lo più, a insufficienza renale, a scarsa
un organismo a determinati stimoli, per lo più concomitante a uno stato di allergia
nel sangue; si verifica, per lo più, nelle malattie infettive, nella
del torace, che costituisce, per lo più, un sintomo di alcune malattie
della capacità riproduttiva, causata per lo più da ipersecrezione endocrina delle gonadi o
sensibilità gustativa, che si manifesta per lo più, in alcuni traumi cerebrali,
, cau sato, per lo più, da insufficienza endocrina del
. pianta dello stesso genere che ha lo stelo liscio, affilato ai due lati,
di crostacei antìpodi, con capo per lo più rigonfio, antenne cortissime, grandi
secrezione di insulina, che deriva, per lo più, da iperattività delle isole di
della lordosi lombare, causata, per lo più, da rachitismo
nel sangue femminile, dovuto, per lo più, a un'anormale funzionalità del
presenza di numerosissimi flagelli localizzati, per lo più, nella regione anteriore del corpo
, agg. che ha superato abbondantemente lo stadio di maturazione; eccessivamente maturo (
principio del verso seguente: o per lo contrario. orazio: * uxorius amnis '
e da gesticolazione esagerata, tipica per lo più di soggetti maniaci o nevrotici.
tubo digerente), causata, per lo più, da nevrosi o intossicazioni.
nutrito. govoni, 716: lo trascinai così tutta la vita / con la
. iperattività digestiva dello stomaco, per lo più di origine nervosa; iperstenia gastrica
. iperattività della ghiandola pineale, per lo più conseguenza di un tumore funzionante.
a un'eccessiva moltiplicazione delle cellule che lo costituiscono. panzini, iv-346
di un organo vegetale, dovuto, per lo più, alla presenza di parassiti o
platonica al di là dei limiti che lo stesso platone riconosceva loro.
polmonare (ed è dovuta, per lo più, a intensa attività muscolare o
sangue, che si verifica, per lo più, nel corso di nefriti.
o idee (e il termine ha per lo più valore ironico o polemico).
malattia infettiva della stessa natura, che lo ha indotto in una condizione di allergia
di quelli tendinei, dovuta, per lo più, a un aumento della sensibilità
palpebre, o comprimono l'occhio e lo spingono fuori dell'orbita. =
provocano alcuna reazione, dovuta, per lo più, a una condizione di allergia
o stimoli esterni (e, per lo più, è causa di inquietudine o di
. anomalia dell'accrescimento, causata per lo più da una disfunzione dell'ipofisi,
sia in intensità, per lo più legato a lesioni del diencefalo; si
medie. iperfunzione della milza, per lo più associata a un aumento di volume
dipende da cause sconosciute e colpisce per lo più intorno ai 40 anni (questa
.); si manifesta, per lo più, nelle condizioni morbose accompagnate da
, sm. medie. ipertrofia, per lo più ereditaria e familiare, associata a
sm. medie. iperfunzione, per lo più associata a ipertrofia, della ghiandola
organismo, che si osserva, per lo più, nelle malattie del sistema nervoso
tono muscolare o di una malattia che lo provoca o lo accompagna. tramater [
di una malattia che lo provoca o lo accompagna. tramater [s. v
regioni solitamente glabre, dovuto, per lo più, a squilibri ormonici (ipersurrenalismo
di volume dei singoli elementi cellulari che lo compongono, senza che ne sia accresciuto
(e il fenomeno si manifesta per lo più in seguito ad alterazioni morbose o
'ma 'plaustrum 'l'imperatore lo chiamò 'flauro '(svetonio, vesp
sangue, che si riscontra, per lo più, nella gotta, nelle malattie
basata sull'uso di vegetali, per lo più crudi, di carne, uova,
: struttura di una roccia (per lo più eruttiva) formata dall'unione di
precedente il sonno e che talora preannunciano lo sviluppo del sogno (e sembrano condurre
sensibilità, caratterizzato da manifestazioni, per lo più a carattere allucinosico, che si
e sensibilità, caratterizzato da manifestazioni per lo più a carattere allucinosico, ''
e in questo caso si identifica per lo più con la narcosi), per cui
ipnotizzatore, mentre l'ipnotizzato va per lo più soggetto a fenomeni di grande rilevanza
semplice fissazione di un oggetto luminoso; lo spiritualismo rimaneva dunque escluso, e i
: gli uomini e le donne che lo circondavano sembravano tutti ipnotizzati da rocco,
. non si decidevano a muoversi, lo guardarono ipnotizzati. -profondamente assorto;
fenomeni di ipnosi, servendosi, per lo più, di soggetti volontari scelti fra
della capacità uditiva, dovuta, per lo più a malattie dell'orecchio esterno o
della sensibilità dolorifica, dovuta, per lo più a lesioni delle terminazioni nervose che
, 16 %, dovuta, per lo più, a grave insufficienza funzionale del
dei valori normali, dovuta, per lo più, a gravi malattie del fegato e
. ipòca, sf. (per lo più al plur.). ant.
specie di rete; e ere- desi lo stesso che 'vangaiuola '. voce che
, i-15: quando poi l'aspettare e lo studiare nelle biblioteche vi stanchi, un
v.]: * ipochisi ', lo stesso che ipochima. = voce
de'quali è parassita, ed ha lo stelo alto quattro o cinque dita,
mattioli [dioscoride], i-162: lo ipocisto, il quale chiamano alcuni robetro
succo gastrico (e si verifica, per lo più, nelle neoplasie gastriche, nelle
alcuni funghi basidiomiceti; colpisce, per lo più, il caffè, la patata,
della secrezione biliare, dovuta, per lo più, a insufficienza epatica.
tetra ipocondria! sta allegro, te lo dico come medico e come padre.
boriili, i-155: quando la vena lo abbandonava, piuttosto che impuntarsi come uno
. c. mei, 81: lo che avviene di tutti gl'ipocondriaci nervini
rifiutar la cittadinanza ad un genere che lo scott, il cooper, il van-der-
il cooper, il van-der- velde e lo zschokke hanno ormai fatto cittadino d'europa.
sicuramente proveniva da umore ipocondriaco nel quale lo stato presente de'suoi affari lo tuffava
quale lo stato presente de'suoi affari lo tuffava. metastasio, 1-iv-521: ho imposto
li ipocondri e li fianchi. ed è lo ipocondrio destro e sinistro: el destro
lasso di ife, e, per lo più, di colori vivaci; vivono per
più, di colori vivaci; vivono per lo più come parassiti o come saprofìti su
: tali dimostrazioni, e chi non lo sa? non sono né diffìcili né
, a simulare, a dissimulare, e lo rendono ipocrita. bocchelli, 1-iii-732:
che ben facesse il valente uomo che lo inquisitore della ipocrita carità de'frati che
.]: * ipocritico ', lo stesso che 'istrionico '. onde '
tare congenite o ereditarie e richiede per lo più cure ormoniche. = voce
* ipofeta 'chi interpretava gli oracoli, lo facevano quasi mediatore tra gli uomini e
.]: 4 ipofeta'. il rabelais lo dice d'uno che racconta il
voce dotta, gr. òtroqropd: con lo stesso significato; cfr. fr.
somministrato all'embrione il nutrimento necessario per lo sviluppo della piumetta e della radi- chetta
a improvvisa caduta della glicemia, per lo più causata da iniezioni di insulina in
sotto dei valori normali, causata per lo più da malattie emolitiche o da
musica:... il iastio o lo ionico (usato nella ionia),
, che causa disordini metabolici culminanti per lo più nel diabete mellito.
. v (oxo <;, con lo stesso significato; cfr. lemnisco,
forme morbose cicliche, si alterna per lo più con depressioni leggere (ed è
raggruppati con calice lobato, corolla per lo più infundibuliforme, talora campanulata, lembo
: sono vere ipomee, perché hanno lo stimma globoso e la casella con tre cavità
che due leve opposte, che hanno lo ipomoclio, o sostegno comune, nella
voce dotta, gr. òttóvoux, con lo stesso significato. iponlchio, sm
dalla diminuzione del numero delle cellule che lo compongono. 2. bot.
degli scambi respiratori; si incontra per lo più in concomitanza con malattie dell'apparato
e con cetra e flauto uniti; con lo svolgersi del dramma cessò di esistere
brevi, con molti piedi pirrichii. per lo più gaio. = voce dotta
insufficienza funzionale dei testicoli, accompagnata per lo più da sindromi di femminilismo, di
, il muro che reggeva il proscenio. lo spazio lungo esso muro, ove stavano
. diminuzione della secrezione ghiandolare causata per lo più da disturbi organici o funzionali.
caldi... di sua generazione è lo iposèrmon, ma è più duro e
. e di sua generazione è anche lo sermollino colla foglia molle e colla fronda
a trasformare in modo soggettivo (per lo più fallace e surrettizio) un concetto
. b. croce, ii-6-222: lo stato non è altro che il governo,
i valori in un momento del processo e lo pone fuori di noi negando ogni legittimità
ditore possa facilmente acquistare certezza che lo stabile ipotecato è certamente ed incommutabilmente
: abbassamento della temperatura corporea che ha lo scopo di deprimere artificialmente i processi vitali
era certa: che cotesto bene non lo godevano che come quando erano sotto agli
p. f. giambullari, 2-80: lo esortativo, da alcuni chiamato ipotetico,
: qualcuno ipotizzava il terremoto, altri lo scoppio della guerra. = deriv.
di volume dei singoli elementi cellulari che lo compongono; ha luogo in seguito alla
caimo, 26: egli lauda lo stato de gli spartani, presso cui
.: l'arte del cavalcare, lo sport dell'equitazione; tutto ciò che
; cambiare mestiere (ed è per lo più usato come ammonimento bonario o sarcastico
marine. pascoli, 662: udiva egli lo sciabordare / delle ruote e il nitrir
, che è a proposito a racconciare lo stomaco, rallegra el cervello. messisburgo
parere, come fece quelli che transmudò lo latino de l'etica -ciò fu
questi [vini] sono in fama lo ippodamanzio, mistico, cantarito, protopo,
in matrimonio, / per esser dextro a lo ipodromo in correre, / da tal
landino [plinio], 489: lo ippofie nasce in luoghi sab
che ha il calice bifido, lo stilo semplice e la bacca di un sol
limonio, il miriofillo, l'ippolapato, lo scordio. c. durante, 2-234
riteneva che esso rendesse sessualmente furioso chi lo ingoiava. soderini, iv-102:
parti ed è sommamente venefico. lo stesso che man cinella.
e prima di dichiarare la guerra al nemico lo facevano uscire: se avanzava il piede
landino [plinio], 463: lo ippomaratro è più veemente ad ogni cosa
brevi; coda breve e compressa; lo stomaco risulta di tre successive camere;
, come diceva nietzsche. la gente per lo più è ippopotama anche in pianura.
i latini l'ipposelino olusatro: altri lo domandano smirnio, quantunque sia altra pianta
], 9-16: non se pigliamo in lo inverno lo ippuro e lo corracino.
: non se pigliamo in lo inverno lo ippuro e lo corracino. landino [plinio
pigliamo in lo inverno lo ippuro e lo corracino. landino [plinio], 185
landino [plinio], 185: lo ippuro e il coracino... non
suono] vogliono alcuni, che sia lo stesso, che quel dell'ipsilon, che
, ii-125: subitamente l'angelo di dio lo percosse, e cadde morto, ed
significato letterale di 'nello o con lo stesso fatto '; v. anche
parole di aggressiva, incontrollata e per lo più offensiva veemenza, di astioso risentimento
. iacopone, 14-14: l'ira sì lo fa ensanire corno cane arrabiato. dante
di dio, castigo divino (per lo più nell'espressione ira di dio).
racquetata l'ira del pelago, la speme lo fa ritornare [il pescatore] alle
merzè, a madonna sentire / fa lo travaglio e tire / che per lei agio
m'adescò con suo flebile adagio, / lo scacciai con ira come un cane randagio
catone volgar., 1-48: sostieni lo comandamento di tuo padre quando correrà ad
di quella donna gli era molesta, lo turbava, gli suscitava quasi un vago
ciascun om può sua figura veder, lo quale ne lo speglio smira, / similmente
sua figura veder, lo quale ne lo speglio smira, / similmente voria ca
115-5: come 'l fantin ca ne lo speglio smira / e vede a proprietà la
, ricordossi della regina vasti, quanto lo re l'avea offesa e dato tribolazione.
sé l'odio, il rancore e lo sdegno. cavalca, 21-159: sopporta
essendo ancor vivo, 4 va per lo regno della morta gente? '. pallavicino
legno spinoso, che pugne colui che lo abbraccia. scala del paradiso, 319:
iracundi data sia. ottimo, ii-259: lo iracondo, quando cessa d'adirarsi contro
di violenta passione turbata la mente miri lo specchio, e vedrà di che stranie
furie; sputa veleno contro colui che lo ingiuria. bocchelli, i-ii- 520:
irare, intr. (per lo più con la particella pronom.)
4289: e per peccato, o natura lo vuole, / od è fortuna che
posta in nostra libertà; àtti dato lo irascibile acciò t'adiri del male e
se indarno tirascibile è creato. -per lo più iron. irascibilità, ira.
pur distraendolo da tanto peggiore angoscia, lo occupassero d'una scura e corporea irascibilità
bene; e la irascibilità perché schifasse lo male. idem, 2-150: per lo
lo male. idem, 2-150: per lo numero ternario s'intendeno le tre potenzie
. esopo volgar., 1-23: lo lupo parlò iratamente e per mal talento
si può sommergere se non con chi lo sommerge '. -sostant. bartolomeo
ciò ch'egli dona, sì perde lo suo guidardone, che dove non è lo
lo suo guidardone, che dove non è lo buono volere, non può essere misericordia
consiglio non possono essere insieme; onde lo proverbio dice: uomo irato è male
, / opulentino il cibario / per lo pubblico triclinio. = voce dotta
che a rammentarle è uno spavento; lo chiama ladro, spia, assassino,
la particella pronom. (usato per lo più solo nelle forme: pres. indie
., 1-118: noi andavam per lo solingo piano / com'om che toma a
et itosene sotto una panca: io lo vidi, e, corso a lui,
e va sol, dove i sensi lo fann'ire. s. ferrari, 197
a terra, / e mostra lor lo fondo, / se 'l fuggir non t'
al maestro parve di partirsi. / io lo seguiva, e poco eravam iti.
rovina; terminare, finire (per lo più nelle locuz. è ito,
(ii-219): l'incanto fu de lo scampo cagione / del giovanetto, ch'
7. penetrare (gli occhi, lo sguardo). dante, inf.
vivi / non poteano ire al fondo per lo scuro. -volgersi, appuntarsi.
parte e ne fu ita / per lo reame tutto senza risto. livio volgar.
, / non mi lascia più ir lo fren de l'arte. 11
dell'azione espressa dal gerundio o semplicemente lo svolgersi di essa. sonetti e canzoni
morire. ariosto, 9-31: lo fe'con simil colpo ire all'occaso.
attribuisce a lode, se, lassato ire lo stesso commodo, egli abbia operato cosa
ramificati, foglie lineari o ensiformi per lo più basali, parallelinervie; fiori vistosi
. 3. intr. per lo più con la particella pronom. tingersi
variamente colorato nei differenti individui, per lo più in armonia col colore dei capelli
della famiglia iridàcee, erbacee, per lo più vivaci, provviste di bulbo o di
le durezze. fa dormire, ma scema lo sperma. guarisce le fessure del sedere
fiala aveva già attratto con la sua iridescenza lo sguardo di lei. palazzeschi, 3-285
iride e la coroide, coinvolgendo per lo più tutta la tunica vascolare dell'occhio
. in oculistica, distacco, per lo più traumatico, di parte del margine
landino [plinio], 275: lo irino di corinto lungo tempo piacque assai
di colore dell'iride; è per lo più di origine infettiva, o dovuta
cavallo non sia della leva di chi lo monta. -setter irlandese: cane
americano, l'irochese, l'otaita, lo spa- gnuolo, il francese, l'
il barrès, quel tale a cui lo stesso d'annunzio doveva poi dedicare il '
[s. v.]: non lo farebbero gl'irochesi. non siamo irocchesi
: il tordo avido assedia, / lo stomel rapacissimo, ed in petto /
sanctis, ii-13-485: quante volte spinge lo sguardo al di fuori e satireggia e
ogni intemperanza, ogni arroganza, ogni gonfiezza lo moveva a ironeggiare. lucini, 11-370
ironia, quando le parole s'intendono per lo contrario ch'elle sonano. landino,
. l''ironia ', che vale lo stesso che 'dissimulazione ', è
che si esprime con parole, per lo più di tono derisorio o irridente o
, esser tratto d'una bella gratitudine lo scordarsi che le truppe del re avevano
3-219: mia madre... alzò lo sguardo, ma lo riabbassò in fretta
.. alzò lo sguardo, ma lo riabbassò in fretta appena ebbe visto me
. montano, 1-170: era stato lo scandalo a disfarla, e dallo scandalo,
sillaba [al campanella], il carcere lo rese ironico e piacevole. tarchetti,
affettuosa. cassola, 3-12: mara lo guardava ironica. le piaceva eccitarlo coi
. de pisis, 1-470: tu, lo scettico, il frigido, l'ironista
estrema sinistra, il giolitti... lo ironizzò informandosi presso i deputati che gli
ironizza; ma le sue virtù germaniche lo rendono capace di aspri giudizi sulla francia.
, cioè quella di virgilio, prima lo morse, riprendendolo irosamente sì che lo
lo morse, riprendendolo irosamente sì che lo fece vergognare; e poi li riporse la
segnoreggiare lecittadi. iacopone, 14-52: lo superbo, envidioso ed iroso, accidiate,
, 3-31: il conte filippone contra lo imperadore stava con animo iroso. boccaccio,
da s. c., 7-1-16: lo iroso si conosce dall'acceso isguardare.
. gozzi, i-22-12: talora, se lo stolid'orso / agli alveari dell'irose
ardente misticismo... doveva sostenere lo scrittore [pellico] per mezzo agli irosi
invidia e desiderio la vita intensa che lo circondava e respingeva. 4
e non far mancare alle loro corti lo splendore che irradia una fiorente nobiltà.
. 6. intr. per lo più con la particella pronom. figur
o appare circondato da raggi luminosi che lo fanno sembrare più grande (un corpo
figura d'essa umana sapienzia, si denota lo splendore, la clarità e la gloria
riceve nel passare per gli occhi di chi lo considera per nostro subalterno.
medesimo centro in cui si stabilisce con lo strumento topografico. = voce dotta,
, xviii-3-336: sostenne [galileo] lo stesso di tutta quella capellatura di raggi,
gioioso. soldati, x-37: lo slancio religioso deve avere conservato per loro
. 6. intr. per lo più con la particella pronom. trarre
, irraggiungibili. -impenetrabile (lo sguardo). calvino, 1-321:
l'incarnato marmoreo e rilassato insieme, lo sguardo irraggiungibile sotto palpebre gravi e sopracciglia
però irragionevole. rajberti, 2-100: lo mi levai in piedi per arringare quel
buone, e magari virtuose, o per lo meno di ben acconcie parvenze, e
quali la rosea pelle e il grassottello corpo lo condannavano. d'annunzio, v-3-695:
mentre non v'era legge alcuna che ve lo strignesse. g. r.
e giuliano imperadori il poco savere de lo storiale che menta, ovvero la stoltizia di
loro. borgese, 1-76: quello lo investì con affettuosa iracondia, come se rincalzasse
comparsa di odori e sapori estranei per lo più sgradevoli, riduzione o scomparsa delle
che comporterebbe la realizzazione scenica, per lo scarso interesse che susciterebbe nel pubblico,
peccato di volontà. cavalca, 19-186: lo elemento irrazionabile [le acque di un
procedere ad essi dimostrare, se prima lo litterale non fosse dimostrato. savonarola,
irrazionali. magalotti, 23-47: ha [lo spirito umano] in primo luogo trovato
dante, conv., ii-1-8: sempre lo litterale [senso] dee andare innanzi
li altri sono inchiusi, e sanza lo quale sarebbe impossibile ed inrazionale intendere a
intendere a li altri, e massimamente a lo allegorico. -ant. che
suscettibile di comprensione razionale. - per lo più sostant. gioberti, 4-1-543:
bianco intende l'apetito razionale, pel nero lo irrazionale, il che non fu incognito
è manifesto che questa curva sarà per lo più algebraica, quando le quantità '
della vita comune... e chi lo disprezza come piccolo-borghese,...
avevano certo distrutto, tutt'altro, lo schema razionale classico ma vi si erano
delle leggi di sofocle... lo stringesse [teofrasto] insieme cogli altri
gramsci, 1-33: la nascita e lo sviluppo dell'idea del progresso corrisponde alla
, intensità (e al termine è per lo più connessa un'idea d'inconsistenza,
in cui il suo apostolato si confondesse con lo spirito di contraddizione e con l'irrequietezza
torsi più che per propria inclinazione, per lo continuo incitamento de'ministri e de'capi
si richiedeva, come di cosa irrecuperabile lo represse, consolandolo e,..
tempo in qua in zascadun luogo per lo mondo comenza a mancare irrecuperabilmente la segnoria
che ha fatto il mondo e se lo guarda, / non di te si compiace
stato considerato straniero, a ricongiungersi con lo stato, cui si riconosce legato da
superfluo a te sarebbe esponere di questo lo irrefregàbile argomento, non la materia mutando
vostri in tempi passati, messer anello lo fortunato, messer antonello d'aversa,
fortunato, messer antonello d'aversa, lo consiglierò inrefragabile. gosellino, 88: si
1-112: secondo dice... lo inrefragabile dottore alessandro de ales. g
. maffei, 5-5-113: i mentovati marmi lo dimostrano irrefragabilmente. pellico, 2-38:
; però che troppo / forte suoni lo scàlpito ed a lungo / per la selva
fuor della selva / dei gonfaloni, su lo scampanio / del cielo irrefrenato, oltre
scampanio / del cielo irrefrenato, oltre lo sguardo / dell'uomo -e tu lo
lo sguardo / dell'uomo -e tu lo fissi. 3. che oltrepassa
-e tutta la sua corrispondenza di quel tempo lo dimostra in modo irrefutabile -fu trattato come
parini, 809: la grammatica e lo stile di quasi tutti gli scrittori non solo
, in questo caso, ha per lo più valore eufemistico). -anche: stravagante
per patto l'avea dato che non lo facesse morire. giovanni dalle celle,
, truppe irregolari: formazioni costituite per lo più da volontari, con propri comandanti
-che ha un aspetto anomalo, per lo più in seguito ad alterazioni patologiche (
, gli tastai il polso, e lo trovai irregolarissimo, con andamento convulsivo,
, 5-206: teneva alzato alla sua porta lo stemma della repubblica di francia, testimonianza
non riconoscere anche neh'irregolarità più vergognosa lo stile dell'uomo? 2.
il comportamento che deve tenere chi lo compie, ma che non comporta l'invalidità
violazione o dall'inosservanza delle norme che lo riguardano. massaia, ii-188: non
per la irregolarità della sua ordinazione, biancheri lo mandava da me per riparare il mal
illecita (e il termine ha, per lo più, valore eufemistico). -in
sia affetto (salvo dispensa, per lo più pontificia) il ricevere gli ordini
, 2-25: più che l'anello e lo stemma, gli piacevano il legno,
nevole. gherardi, ii-9 * mirava lo irremeabile laberinto, con innumerabili porti dal
bronzo, in un errore / (te lo dico, se m'odi) irremeabile
. -peccati irremissibili: i peccati contro lo spirito santo (secondo gli evangelisti matteo
cavalca, 11-35: questo peccato contra lo spirito santo è detto inremissibile in questo
veneravo, e amavo... lo farò con tutto l'animo.
; e ordina che le notificazioni che lo riguardano siano eseguite mediante deposito degli atti
divino ministero eletti, rettamente e irreprensibilmente lo esseguiscono. 2. per estens
. pallavicino, 1-424: quelle lodi che lo scrittore senza iattanza e senza parlar di
prova irrepugnabile. gioberti, ix: lo scrittor ferrarese allega in prova alcune sentenze
chi già non ha freno in sé che lo tenga? rosmini, xxvii-122: una
, di agitazione, di impazienza (per lo più temporaneo e talora dovuto a particolari
sempre il massimo dei piaceri; e lo stare, il massimo degli sforzi;
corre, e ricorre irrequieto, / finché lo trova. pascoli, 639:
innocue grafie irrequiete, / là, con lo scudo ombelicato e il casco! comisso
, mostrava che il fine che qui lo conduceva era tutt'altro di quello di
». verdinois, 174: se lo vedeste oggi! grasso, rubicondo, sempre
incertezza, turbamento (gli occhi, lo sguardo); che si muove, si
l'essere irrequieto; condizione (per lo più abituale e continuata) di ansia
palazzeschi, 8-82: talora irresistibile / lo stimolo m'assale, / del più
rajberti, 2-66: tra me e lo speziale, combinammo un boccale di candidissima
misasi, 6-ii-98: il silenzio di lei lo feriva in tutto l'essere suo,
l'autorità de'grandi uomini... lo conferma irresistibilmente. = comp.
uomo alcuno vivo, mentre ch'ei lo passava, cioè usare la ragione, non
di decisione, di sicurezza, per lo più abituale e inerente all'indole di
cosciente dei propri atti. - per lo più sostant. panzini, iv-348:
non imputabilità. -per estens.: lo stesso stato psichico anormale o immaturo che
. g. ferrari, ii-174: lo schiavo si abitua all'irresponsabilità, all'
perfetto. i segni del tempo non lo irretiscono, come di solito accade.
la vita sua, innanti che venisse a lo stato de la peni- tenzia. comanini
, volendosi con irretrattabile rigore che siccome lo squadrone fa un corpo solo, così
non abbagliato dal riverbero della luce (lo sguardo). s. agostino volgar
che passa. montale, 9-65: lo storicismo dialettico / materia- lista / autofago
flavio volgar., i-282: veggendo agrippa lo irrevocabile impeto delli tumultuanti e delli rammarican-
conobbe la sua deità, che avere subitamente lo irrevocabile aiuto degli iddii ricevuto, per
irrevocabile aiuto degli iddii ricevuto, per lo quale ancora si mostra verde? della
irrevocabile / non sarà infranto / per lo mio pianto. alfieri, 6-302: maschio
non mai denunciarlo o (che vale lo stesso) di modificarlo solo con l'accordo
egli ha sommamente in odio, cioè lo demonio, non ha in odio se non
, non ha in odio se non per lo peccato, e però lo cacciò da
non per lo peccato, e però lo cacciò da sé irrevocabilmente. giovanni dalle
passa al chericato inrevocabil- mente, per lo ricevimento degli ordini sagri, passa dalla
. borges e, 1-64: essa lo raggiunse sotto i salici del canale mentr'
irrevocabilmente 'guarentito al possessore. per lo contrario, nel possesso soltanto manutenibile '
infamia coperto e irrevocato / passò, lo giuro, de'ribaldi il regno. guerrazzi
c'è che riconduce l'incanto e lo fa rivivere. = comp.
o di comportarsi, non sembra più lo stesso. -anche: sconvolto da un'
amore sovrumana. sembra che il delirio lo assalga. la sua voce è a volta
in giro, farsi gioco (per lo più in modo impietoso, sprezzante, denigratorio
l'amico e al nemico no manifestare lo tuo peccato: udiratti e guarderati ed irridendoti
, 3-139: povero issèl. te lo ricordi? allampanato, scheletro, con quanto
ii-313: irridi pur l'eterno, che lo stolto / riso fra poco in lagrime
i-41: il tempo è, come lo spazio, come la sostanza, come
soluzione. gentile, i-iii: lo spazio e il tempo non si concepiscono adeguatamente
in altra lingua, il poeta rudino lo rende così che qualche volta pare che
che abusata! gentile, 3-63: lo spirito... risorge e protrae la
che irriflessivamente ho lasciato a pavia, lo gradirei infinitamente. = comp.
gli attributi fisici della persona poetica: lo scatto, l'impeto, tutte le facoltà
fior di terreno aperti nella muraglia che lo cingeva al- l'intorno. g.
che scorre e irriga inessicabil fiume / lo steril sen del nulla e 'l fa fecondo
irrigare d'acque. dominici, 4-128: lo scrivere mi parrebbe superfluo, come sarebbe
, iii-79: ottone, ricever dovendo lo stesso nerone, aveva disposto da per
fiume ad otto cubiti cresceva, tutto lo egitto se irigava. 12.
un umore. rosmini, xxv-225: lo stesso è a dirsi delle altre parti
sostanze fertilizzanti, al fine di favorire lo sviluppo delle colture, sottrarle ai danni
fondo assoggettato ad irrigazione; la terza lo scarico dell'acqua che sopravanza al bisogno
metà dalla mole dell'acqua occupata per lo meno da essi. 3. figur
un pagano della città di gaza, lo quale era guidatore di carri nelle battaglie,
così terribile, che ancora assiderato per lo spavento ne irrigidisco. de marchi, ii-389
2. immobilizzarsi rigidamente, per lo più nella posizione eretta o in attesa
potrebbe irrigidir sulle pene, senza dichiarare lo stato militare una società barbara, la
anche grande attenzione, intensa concentrazione: lo sguardo, il volto).
che le scompigliava le chiome, figgeva lo sguardo nell'ombra a sé dinanzi.
, ii-507: un senso di orgoglio lo irrigidì. -assol. svevo
con un'angoscia di brutti sogni che lo irrigidiva tutto. 8. spogliare
2. immobilizzato rigidamente, per lo più in posizione eretta (con riferimento
estens. fisso, sbarrato, allucinato (lo sguardo). cesarotti, 1-viii-324
fastidio / il fasto superbioso, e che lo infrange / nel suo aberrare irrigidito e
dice che il padre d'assa le diede lo irriguo di sopra e l'irriguo di
partic. una controversia giuridica (per lo più nel linguaggio forense).
vergogne. acciainoli, 197: per lo minore male schifare el maggiore, come
leonardo, 2-218: potrà dire [lo scultore] che, dove fanno un
di quella città, privata di tutto lo spirito che gli rimaneva, irrimediabilmente s'
letargo il quale irrimediabilmente in pochi giorni lo portò alla morte. gioberti, 1-iii-444
; e fors'entra / nel chiuso e lo forza con l'esile / sua punta
perfezione di dio, le leggi lo governano e gli atomi che 10
marito espressa. caro, i-123: lo fate non solo con presunzion di voi
. cassieri, i-105: ora che lo avevo innalzato a comprimario e lo avevo investito
che lo avevo innalzato a comprimario e lo avevo investito della mia moralità, la
: il peggio, il massimo orrore, lo scandalo insopportabile, era l'irrispetto del
reagisce agli stimoli con immediatezza e per lo più in modo sproporzionato. -anche:
. papi, 4-11: non tocchiamo lo stuolo irritabile dei vati, come orazio lo
lo stuolo irritabile dei vati, come orazio lo chiama, e lasciamo che ognuno divertasi
consiste nel provocare, in modo per lo più anormale ed eccessivo, certe reazioni
. dalla croce, v-49: lo scolamento, detto da'greci *
cioè il demonio e la carne contra lo spirito, e per questo modo pericola la
cornazano, 1-130: gli occhi mostrano lo adulterio e tutti i mali. certo
e un pessimo irritante metodo di percezione lo alimentano nei piccoli proprietari. lucini,
felicita del buon senso collettivo che non lo viene a disturbare colle irritanti querele dei
del bene, ai quali era utile per lo silenzio, che irritare più e provocare
indurre, costringere, obbligare (per lo più in relazione con una prop. subordinata
intercetto sue lettere al duca d'alba che lo irritavano e sollecitavano a offendere. tasso
] alla lima. / il suon lo irrita e la minaccia a un modo,
particelle salate sulfuree e focose, le quali lo mettono in moto e lo stimolano continuamente
le quali lo mettono in moto e lo stimolano continuamente e lo irritano. magalotti
mettono in moto e lo stimolano continuamente e lo irritano. magalotti, 9-1-194: il
il sole ficcando i suoi raggi per lo forame ovale del suo muscolo sfin ter [
perfetta astinenza da tutto ciò che può irritare lo stomaco e produrre in esso delle insolite
-in partic.: inasprire tira, lo sdegno, l'odio, l'avversione.
2-i-25: questo senza dubbio averà irritato lo sdegno del cielo, non potendosi credere quello
stato morboso del corpo che procede per lo più da qualche causa locale.
: irritata che non l'avesse attesa, lo rimproverava con i più fieri nomi.
(un gesto, un atteggiamento, lo sguardo, il tono della voce)
, 2-247: era spettinata; aveva lo sguardo irritato. carlino stava per salutarla
il mare irritato dal vento, tanto è lo strepito che vi mena l'udienza.
la violenza con cui un vento irritatissimo lo faceva correre. -scosso, agitato violentemente
albertano volgar., ii-129: lo troppo ber fa dimenticanza, e molte
lascialo agli scorretti causidici: e dicasi lo stesso d''irritazione 'per 'annullamento
la verità assoluta, tutto ciò che lo fece andare irrito è falso, ingiusto.
temo e dolce. marinella, 175: lo inritrosire è tanto lor proprio [delle
donna adirata e inritrosita, non pure lo faceva stare di fuora, ma sudar
me non essere inreverente a la maiestade de lo imperio, prima è da vedere che
dante, conv., iv-vm-ii: lo inreverente dice privazione, lo non reverente
iv-vm-ii: lo inreverente dice privazione, lo non reverente dice negazione. segneri, iv-412
né contra l'imperiale maiestade né contra lo filosofo si ragiona inreverentemente. cavalca,
questa è bellezza d'onestade, così lo suo contrario è turpezza e menomanza de
turpezza e menomanza de l'onesto, lo quale contrario inreverenza o vero tracotanza dicere
uno ipocrito o cattivo prelato, quando lo infamarlo genera nelli populi scandolo e detrimento
non disubbidienza, sono le cagioni che lo rendono ora difficile a levarsi di qua
, 38: la profanità de'discorsi, lo scandalo delle raunanze, l'irriverenza di
irrobustimento. irrobustire, intr. per lo più con la particella pronom. (
corso degli ultimi quarantanni... lo spirito critico si era irrobustito e diffuso.
, e... in fine piglia lo stato ed irrompe nel tumulto sociale.
, irrompeva la ribellione della carne contro lo spirito, della ragione contro il misticismo
logica della storia irrompe nella filosofia con lo hegel. 7. tr. letter
forze voler cercare le secrete cose e lo pauroso scrutinio di dio, in ciò
, irrorarono di sangue la terra che lo ricopriva, privilegio regale. fenoglio, 188
/ per le infocate region che irrora / lo spumante orenoco. -letter.
luminoso, brillante, vivacemente espressivo (lo sguardo). peri, 1-99:
sonora, / presa onesta baldanza, lo saluta / in simil note, mentre i
l'afa e l'odore dei dormitori, lo stillicidio ossessivo delle latrine irrorate da un
borgese, 1-67: era come se non lo spazio ma il tempo separasse quella città
che cedere alle forze popolari che irruenti lo stringevano d'ogni parte, bendati gli
cicognani, v-1-256: lo zio era un parlatore caldo, immaginoso,
irruente quest'uomo, dalle spalle larghe, lo sguardo aperto espressivo. papini, 27-1014
, come: 'modi irruenti; lo assalì con molta irruenza', e simili,
dirsi: 'modi violenti, impetuosi; lo assalì con molta violenza, con molto
croce, ii-n-282: ii contrasto tra lo spirito comunistico, che ha l'irruenza
dell'odio e della distruzione, e lo spirito liberale, è profondo. manzini
senso modesta, la sua sfolgorante irruenza lo aveva allora sconvolto come una improvvisa e fastosa
... e finalmente il genio nativo lo avevano condotto alla macchia.
e di corpo anco bisogna, / lo qual irruginisce e resta ottuso / quando
gli uomini in ogni secolo; l'uso lo rinvigorisce,... il disuso
rinvigorisce,... il disuso lo irrugginisce. carducci, ii-2- 351
. 3. intr. per lo più con la particella pronom. diventar
vena torbida e la musa inruvidita per lo disuso. irruzióne, sf.
o di moltitudini che, compiendo per lo più saccheggi e devastazioni, penetrano impetuosamente
improvviso, aggressione; incursione compiuta per lo più di sorpresa. pananti, iii-201
prima che avesse tempo di adoperare la sciabola lo disarmai. montale, 3-205: tutti
: entrarvi alfimprovviso e precipitosamente, per lo più senza badare alle convenienze e agli
: la sua statura, acciò tu lo conosca, / non è sei palmi,
riposo almo e soave, / pria che lo chiamin le sonanti squille, / l'
... gli aprì e subito lo piantò in asso. -sostant.
spinosi. battista, iv-90: lascia lo speco suo la belva irsuta / e spia
vestimenti. peri, 3-103: in van lo percotea, perché d'irsuto / cuoio
/ ululo di spavento. -per lo più al plur. ritorti, arricciolati,
-con significato iperbolico: ritto per lo spavento o per altra violenta emozione (
stacchi / dal vitreo cielo, sopra lo sterpeto / irto di cardi e stridulo di
era l'ètere e sordo / per lo stridor dei carri e per lo scroscio /
per lo stridor dei carri e per lo scroscio / delle selci su'clìpei e
su la scogliera aveva più volte attirato lo sguardo e eccitata la curiosità degli ospiti
; pieno, fittamente gremito (per lo più di costruzioni ineguali e sporgenti).
per idiotismi e latinismi e barbarismi, lo troverà [lorenzo de'medici] più d'
/ punto ch'ai padre suo rendè lo spirto: / e tu, signor mio
oliva e mirto. verga, 1-361: lo piantò lì, tutto irto di interrogazioni
c'à morte mi mise, / come lo bada- lisco / c'ancide che
! quest'anno tar derà lo sgelo! ». / e l'isbà
pirandello, 6-612: quando ritornai su lo spiazzo ingombro, in mezzo del gabbione
]: la malattia più che gli anni lo ha ischeletrito. piovene, 2-106:
ingegno. l'educazione che non seconda lo svolgersi delle forze naturali, ischeletrisce la
. 3. intr. per lo più con la particella pronom. dimagrire
, disumanizzato. gentile, 2-i-190: lo spirito dell'ipotetico emilio, indi
me, per la quale fosse sospicato lo mio amore essere per sensibile dilettazione.
maggiore non ischiude il minore, anzi lo presuppone, lo compie e lo nobilita
ischiude il minore, anzi lo presuppone, lo compie e lo nobilita?
anzi lo presuppone, lo compie e lo nobilita? = adattamento dotto del
che vi levate la mattina a seguitare lo vizio della gola,... però
non possa essere ad alcuno de detti uffici lo isciménto del suo ufficio a xx mesi
betto da pisa, 338: ca per lo vostro bene / mi pare iscir di
/ cusì forte mi piace / più che lo meo non face fermamente. cronichetta pisana
armate de le galee di pisa per lo dicto re corrado isciette di foce d'arno
memoria del mio male, / strengi lo umor tuo tanto che si smorza / quel
. bibbia volgar., viii-487: lo fece grande il re, e fecelo
iscrizióne, sf. testo, per lo più di stile con ciso
d'angustia e di dolore si era aggiunto lo scarico di materie muccose e purulente,
alla participazione de gli affari di stato lo ambasciatore...: il che,
dolce, 1-27: molti [colori] lo presero [il nome] dalle piante
dolce, 1-27: molti [colori] lo presero [il nome] dalle piante
se ismaele è patriarca d'arabi, lo è anche esaù; se sangue ismaelita
per indivinaglia / conven che vaglia — lo sentenziare. = deriv. dal
. ismo2, sm. (per lo più al plur.). movimento
(generalmente contemporaneo), considerato per lo più come schema astratto o moda culturale
motore a conguagliare la massima tendenza con lo stimolo. = deriv. dall'
cognominato isocinnamomo... falsificasi con lo storace. = voce dotta,
di tempo, l'inclinazione magnetica presenta lo stesso valore. 2. meccan.
neopallio e nella quale si scorge chiaramente lo sviluppo dei sei strati cellulari.
e ne affidava a me il manico perché lo girassi con buon metodo e con isocrona
tratto si udì il colpo di pistola e lo scatto isocrono delle prime palate.
fisiol. proprietà degli alimenti di avere lo stesso potere calorico-energetico (e di essere
parti de 'l ventre sono l'isofago, lo stomaco, la bocca de lo stomaco
, lo stomaco, la bocca de lo stomaco. = variante dialettale di
nei quali le falde acquifere sotterranee raggiungono lo stesso livello. = voce dotta
due cellule che si uniscono per formare lo zigote, sono morfologicamente uguali (v
. medie. che appartiene o riguarda lo stesso gruppo sanguigno. = voce
. d. bartoli, 30-4: che lo sfortunato sertorio, udite in africa mentovare
segregato, nettamente distinto da tutto quanto lo circonda materialmente o idealmente. carducci,
. 12. anat. per lo più al plur. masserella cellulare omogenea
piantato e lasciato in isola, né lo guardano più in viso.
tenca, 1-215: non era solo lo spettacolo d'un'im- mensa sventura che
francia in egitto ci ha ben pagato lo schiaffo di tunisi. gramsci, 7-210:
terrene, tanto sospirato dalla madre redenta, lo aveva anch'essa raggiunto. d'annunzio
per isolare un edificio dalle strutture che lo circondano. ojetti, iii-338: sono
mediante l'impiego di terreni che permettono lo sviluppo di un solo tipo di batterio
si mutò dopo un anno, fra lo stupore degli amici, in professore di
, 1-423: calmammo il bambino, lo mettemmo a dormire nella cesta isolandola bene
: adesso l'arrivo dell'inverno, lo stringersi della nebbia e del gelo, specie
: la psicologia s'impadronisce dell'io, lo isola, e considera il non io
isolarlo quanto meglio si può dal vaso che lo contiene attaccandolo con fili di cotone o
l'incognita. cattaneo, v-3-225: lo scioglimento d'un'equazione è una serie
appartenere a gruppi o a organizzazioni che lo rappresentano ufficialmente; non inquadrato (con
ed epifonema. rosmini, xxi-171: lo stabilire una facoltà isolata tutta diversa dall'altre
italiani del secolo decimo terzo... lo stil grave di persio e la dilicata
, l'indice del costume, ma lo stato continuo delle nazioni, e più la
funzione di isolare e anche, per lo più, di sostenere un conduttore o un'
m'annegarono e gittarono in mare sopra lo scoglio, ovvero isoletta, che si chiama
oggetto o spazio separato da ciò che lo circonda.
isolòtto, sm. piccola isola, per lo più con coste poco frastagliate.
oggetto o spazio separato da ciò che lo circonda. faldella, iii-60: se
cui sostanze cristalline differenti, ma con lo stesso tipo di struttura e costanti reticolari
buonarroti il giovane, 9-373: diavol lo faccia, / ch'e'ci recasser da
16-i-328: * a isonne ', vale lo stesso che * a ufo ', cioè
, e pare che l'acqua del tettuccio lo tenga leggero e di buon umore faldella
sf. zool. tessuto che costituisce lo strato basale delle squame ganoidi dei condrostei
tutte le figure piane o spaziali aventi lo stesso perimetro. — anche: consiste
volume massimi fra tutti quelli aventi rispettivamente lo stesso perimetro o la stessa superficie.
, che perciò si dicono isoperimetri, lo sferico è il maggiore e più capace di
volle che per 'caradosso 'sempre lo nominassero, ma, divulgandosi il sopranome ed
poi sempre d'adirarsi quando altri per lo suo vero nome non lo chiamasse.
altri per lo suo vero nome non lo chiamasse. = var. dial
. mattioli [dioscoride], 589: lo isopiro chiamano alcuni fagiuolo dalla similitudine,
o l'isopleura; l'ortogonia o lo scaleno. = voce dotta,
o l'isopleura; l'ortogonia o lo scaleno. = voce dotta,
isotono, agg. disus. che conserva lo stesso tono, la stessa intensità (
: in fisica nucleare, che hanno lo stesso numero di neutroni, ma differiscono
, sm. chim. atomo che avendo lo stesso numero di protoni (quindi lo
lo stesso numero di protoni (quindi lo stesso numero atomico) e diverso numero
', in quanto tali atomi occupano lo stesso posto nel sistema periodico degli elementi
un mezzo, un corpo: per lo più amorfo). 2.
una fenice. masuccio, 418: lo illustrissimo principe de aragona,..
impero coloniale (1898), con lo scopo di promuovere un riavvicinamento con le
ispessire { inspessire), intr. per lo più con la particella pronom. [
. indagatore, scrutatore (l'occhio, lo sguardo). c. e
italiana esistono numerosi uffici, facenti per lo più capo a un ministero, distinti
giustissimo estimatore del merito, fin da principio lo prescelse. filangieri, i-618: date
controlla, a bordo delle navi, lo stato di efficienza della sezione macchine,
accuratamente una situazione di fatto (per lo più nell'esercizio di una funzione tecnica
riflettore dell'albero di trinchetto ispezionavamo incessantemente lo specchio d'acqua. e. cecchi
e tutte le vetture che si trovarono per lo stretto cammino di campo pequeno, si
via straordinaria o periodicamente, ma per lo più senza data prefissa) da un'
ecc.), compiuta periodicamente (per lo più una o varie volte al giorno
. -ispezione alle guardie: compiuta per lo più da un ufficiale inferiore, per
e precisa cognizione (e, per lo più, provvedere anche a consacrare in
2. coperto di peli, per lo più ruvidi, arruffati; villoso,
... oggi ignude, e per lo stento e per lo strazio ispide,
ignude, e per lo stento e per lo strazio ispide, nere, livide,
, mentre spirano la modestia, ispirano lo stupore. cesarotti, 1-xxxiv-336: amore un
nulla. -costituire l'occasione, lo stimolo o anche l'argomento di un'
9. ant. e letter. infondere lo spirito vitale (con partic. riferimento
il bisogno di una religione rivelata, lo mostra la venerazione in cui tengono i
e diventa intelligente e meccanico per raggiungere lo scopo dell'amore. montanelli, 196:
moretti, 15-263: ha imposto alla mamma lo stile liberty che la signora giovanna crede
quali e in sogno e altrimenti / lo rivocai: sì poco a lui ne calse
, 3-223: sì conobbe per ispirazione divina lo disi- derio di beato francesco. leggenda
., 1317: per ispirazione de lo spirito santo scrisse questo vangelio, ne
, gli studi, i moti, lo stare, il sedere, la voce,
misteriosa forza o ricchezza interiore) che lo porta, in una sorta di rapimento o
. desiderio improvviso e vivo (che per lo più ha origine misteriosa, inconscia)
nencioni, 2-189: chi non riconosce lo spirito e la ispirazione hoffmanniana in *
d'israele (collettivamente considerato, per lo più da un punto di vista religioso-confessionale
maggio 1948) e del popolo che lo abita; che appartiene a israele;
in su la favola d'isopo / lo mio pensier per la presente rissa, /
di comando o di incitamento (per lo più reciproco) rivolta a più persone
fusse tema, cioè issercitamento volgare; lo quale fusse ispedito, giocondo, soave,
. liburnio, 131: per lo vizo nefario dell'adolterio meri
della canicula, come dicono che nasce lo incenso, e perciò si chiama issia.
.. 'issia', pianta che ha lo scapo gracile, liscio; le foglie radicali
e tractar,... et anche lo bacar over nuncio e quatro altri fradeli
attendere altra deliberazione,... ipsofatto lo elesse. storia nerbonese volgar.,
hyssopus officinalis), odorosa, per lo più glabrescente, legnosa alla base,
m. savonarola, 1-153: uxar lo isopo, lo origano nei cibi suoi,
, 1-153: uxar lo isopo, lo origano nei cibi suoi, guardarne dai
. domenichi [plinio], 25-11: lo isoppo trito nell'olio resiste al male
se ne avede, e io te lo mosterrò istamane. piovano arlotto, 132:
: una certa polvere messa in certo liquore lo fa instantaneamente bollire. muratori, 4-6
iii-1-274: la vita degli occhi è lo sguardo, questa cosa indicibile, più
, passeggierà, istantanea, gli ferì lo sguardo e gli mise l'animo sottosopra
assume a un istante assegnato (e per lo più non coincide col valore medio proprio
finanziaria, tasso d'interesse, per lo più annuo, che, per capitalizzazione
continua, produce alla fine dell'anno lo stesso interesse effettivo di un determinato capitale
sempre senza fine. leonardo, 2-605: lo instante non ha tempo. e1 tempo
immenso nella semplicità dell'istante. similmente lo spazio, cioè il punto, è eterno
. periodo o tratto di tempo per lo più breve o ben determinato; momento.
... e in quell'istante / lo mandai a casa stoldo. tasso,
, o sconcio, o impaccio per lo meno]. leopardi, iii-130: ella
sul capo, e come fosse vetro / lo spezzò sì, che quel cavallo estinse
. forteguerri, 11- 123: perché lo mio parto era in istante, / e
del vino al povero, che con instanza lo chiedeva. serdonati, 14-1: tu
vita e dal mio naturale, / se lo volete voi con tanta instanza, /
sono l'inganno, la bugia, lo spergiuro, l'instanza, l'impudenza,
suoi obblighi, le sue promesse, lo stato presente della mia casa, con una
lume... acciocché voi cognosciate lo inganno del dimonio e la molta sua malizia
grande importanza, e che riveste per lo più carattere di necessità. -istanze sociali
proc. civ. domanda rivolta, per lo più da un privato, all'autorità
linguaggio giuridico, il termine è per lo più sostituito con quello di domanda)
sei consiglieri legali col carico di riferirne lo stato, e mai si dà che possino
della presentazione. ibidem, io: lo straniero, che, fuori dei casi indicati
ogni criminal giudizio dev'essere terminato tra lo spazio di due anni, oltre del quale
8-ii-60: la incastitade si è abito per lo quale l'uomo pecca nelle cose dilettevoli
acciò che ella secondo il suo piacere lo 'ntitoli. libri di commercio dei peruzzi,
mare, / qualora e'più inver lo ciel crucciato / istende i suoi marosi col
, non istenderti in lato: tieni lo mezzo, se non vuoi perdere lo modo
tieni lo mezzo, se non vuoi perdere lo modo. 2. per estens
e i capelli tagliati a zazzera ibseniana lo fissò coi suoi occhi verdi spiritati. gramsci
suo studio. una notte di primavera lo obbligai, con una scena isterica, a
lassù. moravia, iv-60: a tratti lo prendeva il desiderio isterico di dire la
altramente intollerabili renderannosi i mali loro, lo che avviene di tutti gl'ipocondriaci nervini e
2-327: è una buona donna, lo sai, ma è una isterica, e
di coleotteri piccoli e tozzi, per lo più neri, con tegumento solido e
anzi isterilenti la fibra, la linfa, lo stimolo vitale del paese.
produttiva di un terreno, dovuta per lo più all'esaurimento delle sostanze nutritive in
. bocchelli, 13-600: adesso non lo disse più, sicura, in ispi-
di una donna non ne lasciassero inaridire lo spirito che io vedeva già isterilirsi in lui
. rucellai, 2-2-16-370: la ragione, lo 'ntelletto e il discorso sono, per
cui i conflitti psichici inconsci (per lo più legati al complesso di edipo)
ed il fatto apparve reale: la critica lo può spiegare come una suggestione ed un
rismo i cui sintomi somatici, costituiti per lo più da paralisi, si manifestano
tratto dalla finestra, se colui che lo mandava non gliene avesse tolto dinanzi.
aci paraule che non fuomo intese per lo copiatore, ed imperò sono in provinciale
si muti in tal stato di luna che lo faccia divenir bianco, ma che realmente
: il disordine vaghissimo de'suoi capelli lo segnavano [il volto] d'una
istessa vacca), còrso yistessu 'lo stesso ', bolognese e milanese istess,
del demonio] istigamenti, allora esso lo fa diventare tanto forte contro a sé
decisione, al raggiungimento di un fine per lo più considerato dannoso o riprovevole, illecito
alla pugna gli achei, non io lo biasmo. grafi, 5-710: non istigare
. filicaia, 2-1-30: forte è lo spirto, che a più alte prove /
la cupidigia del dominare quella fu che lo istigò a sommovere con doni i soldati vecchi
, di una determinata azione, per lo più considerata dannosa o riprovevole, illecita
provocatori austriaci. silone, 4-302: lo si può accusare ugualmente d'aver istigato
, 1-127: veggendo la moglie di job lo marito in cosi fatto stato, instigata
taoli, invasato dalle medesime furie che lo scin suo istigatore e parente,..
presa una decisione o un'iniziativa per lo più considerata dannosa o riprovevole, illecita
alla potenza di buonaparte: a ciò lo inducevano le instigazioni inglesi e la cupidigia
l'arte dannunziana, oltre ad essere lo sfacciato indice di una corruzione individuale e
dell'animalesco,... contro lo sport che distruggeva 'ogni fine di
.. è amore naturale, per lo quale per alcuno istinto di natura ogni
. savonarola, i-242: l'animale ha lo instinto da natura, come ha fare
firenze, 2-58: secondo... lo istinto naturale, che è di conservarsi
dell'istinto sessuale. gozzano, i-1251: lo stesso vostro canto... non
onde si muovono a diversi porti / per lo gran mar dell'essere, e ciascuna
che non hanno intelletto, operano secondo lo instinto naturale e secondo la inclinazione della
vasari, i-675: quelli che seguitano lo instinto della natura, vengono di più
che siete nuovamente indisposta; e se non lo foste, potreste prendervi una nevralgia,
istintolatra e feroce,... dietro lo schermo fallace di meno ferine e grossolane
eleggere, nominare (ed è per lo più in relazione con un compì,
umane legge, siano in terra a lo reggimento e governo de'populi e mini-
mettere in opera, intraprendere (per lo più con metodo, con rigore,
principio razionale solo in questo, che lo stesso principio, in quanto istituisce l'
questa generazione leggiera non potrà sentire [lo scultore], se non l'arà
istituto in filosofia. savonarola, 7-ii-8: lo ordine del lettore... ha
perfetto corteggiano iudico io che debba essere lo instituire e far buono e virtuoso quel
vita si possono più presto comprendere con lo astratto del pensiero che esprimere con il pronto
introdotto in modo nuovo e durevole, per lo più dando origine ad atteggiamenti psicologici,
come è mossa l'aria si muove lo spirito, e se tra noi non,
intrapreso, messo in opera (per lo più con metodo, con rigore,
proposito, regola, principio, per lo più profondamente maturato e fermamente deliberato;
e oggettivo; programma, progetto, per lo più stabilmente e metodicamente perseguito;
portentoso. -plur. leggi (per lo più nelle espressioni istituti e leggi,
regole di condotta o abitudini (per lo più nell'espressione istituto di vita)
istituto di vita. 4. per lo più al plur. stabile modo di organizzazione
organizzativa e di governo, e per lo più anche di personalità giuridica pubblica o
ambito delle singole facoltà, dotato per lo più di una propria organizzazione (come
provvedimento dell'autorità giudiziaria. essi hanno lo scopo precipuo di fare l'esame della
. 6. organizzazione privata per lo svolgimento di un'attività economica; impresa
: la regola, le costituzioni, lo statuto, il principio o l'insieme
dell'udirlo parlare, che, abbandonato lo studio della mercatura, si mise sotto la
155: alcuni padri gesuiti... lo riscaldarono così d'amore alla vita loro
sanza nominarli l'acqua. e subito lo sanò per mostrare che lui è institutóre
forma, monarchica o repubblicana, che lo stato italiano doveva avere dopo la caduta
ribaltamento della storia, infiacchito e istituzionalizzato lo spirito del cristianesimo, secondo lo scrittore
istituzionalizzato lo spirito del cristianesimo, secondo lo scrittore, l'uomo non può certo trovar
al popolo anche il tempo libero, lo stato lo voleva, per farci, verso
anche il tempo libero, lo stato lo voleva, per farci, verso il popolo
acciò che l'uomo, che per lo peccato era invecchiato, per grazia del battesimo
, nell'insti- tuzion della cena, lo bevve puro. s. maffei, 7-185
. ungaretti, xi-140: le palme erano lo zinzino d'esotico che avevano nel cervello