da impacco: carta ordinaria, per lo più non collata, di colore grigio.
, agg. e sm. per lo più invar. (raro plur. grigi
che 'l tuo colore avesse troppo giallo, lo puoi fare scaricare con lo allume,
giallo, lo puoi fare scaricare con lo allume,... ma levandone più
in cui predomina questo colore (per lo più conferendovi una nota di tristezza o
grìglia, sf. cancellata, per lo più costituita da sbarre di ferro
cancello e appoggiato alla griglia, stava lo sconosciuto. 2. insieme di
costituiti da un filo metallico (per lo più di nichel) avvolto su due
. passeroni, ii-14-82: or cava lo spedai parecchie staia / da quel ch'era
, 174: per una nominata simonetta / lo nostro core ha preso incantamento / con
bibbia volgar., viii-349: qual è lo suo bene e qual è la sua
è la sua bella cosa, se non lo grano delli suoi eletti e lo suo
se non lo grano delli suoi eletti e lo suo grillante vino le vergini?
. bernardino da siena, ii-317: chi lo mangia [l'agnello] fritto e
fritto e nella padella sono coloro che lo pigliano con tante grillerie di cervello dicendo
to'una gabbia teco: io con lo spillo / o con un fuscel lungo in
come d'una grande fornace, per lo quale scurò il sole e l'aria
una cantina? / indovinalo grillo, se lo sai. tommaseo [s. v
per natura. d'azeglio, 1-374: lo sposo infido non ebbe mai più in
non vorrei che ogni grillo che salta, lo facessi levare il capo. -perdere
ai forti calori; si coltiva per lo più ad alberello; ha grappolo medio,
grimaldello, qualche stregoneria, che me lo lievi dinanzi. l. bellini,
cimento di farlo annullare dai tribunali tornerebbe lo stesso che dare del capo nel muro
spesso, e mi portai per aria / lo struzzo quale egli è? cinelli,
grinfie su qualcosa: impossessarsene (per lo più disonestamente). deledda, iii-1000
grinfie sulla piccola roba del prossimo, lo faceva con parsimonia e poi andava a
di lingua anglosassone (e ha per lo più valore spreg.).
puoi pigliò uno grino dove teniva lo stramo. = deriv. probabilmente dal
viso, volto (caratterizzati, per lo più, da un aspetto arcigno, truce
: io non ressi più, sprigionai lo stoppaccio dalla gola del calamaio e 10
zolfo del consorzio. morante, 2-300: lo disprezzavo con tutta l'anima, considerandolo
; assumere una certa espressione (per lo più corrucciata) del volto. tommaseo
giusti, 2-40: in me [lo stivale] non si vedea grinza né spacco
/ e d'atro sangue impregna / lo grinzo glanduloso / collare suo grommoso.
pesca fatta a sacco e usata per lo più dai chioggiotti. = variante dial
-per estens.: abito, per lo più da uomo, confezionato con tale
. scaccia le paure di notte e lo demonio. v. danti, l-1-245:
. v. danti, l-1-245: lo smeraldo similmente vince il grisolito e le plasme
sia di color d'oro lucentissimo, e lo cava da plinio; là dove i
l'oro e l'argento, lo mettono in un grisolo lungo e rotondo,
carbon pesto, e fattolo asciugare lo mettono nel fuogo. = deriv
viene della terra d'india, e lo suo colore è verduccio. rinfiamma come
come oro da tutte parti. quelli che lo porta è molto grazioso di sua ventura
beticivenni [crusca]: profittabile èe altresì lo sugo del grispignolo salvatico e del grispignolo
increspate e spinee, che si mangia per lo più in insalata; detta anche cicerbita
stoncello, filoncino (per lo più molto sottile) di pane
un po'di grisou nelle narici te lo dovrebbe mettere la tua zolfara. negri
che, poniàn pur ch'egli aggia podestà lo mio = deriv. da grinza
fratello mando un tardetto di grofani perché lo riparta tra voi e certi altri.
.). desiderio di buona fama, lo quale, se lo servi e guardi
di buona fama, lo quale, se lo servi e guardi ant. stoffa
, la manna, le grogne, lo spigolare, ligar le biade.
grogrè, sm. stoffa pesante, per lo più di seta, con costine rilevate
l'animo vizioso e disordinato, quando lo incende d'uno calore pessimo della grolia
a roma, poiché la preda e lo acquisto si mette in tesoro. d'alberti
egli morisse così senza penitenza, sì pur lo molestavano e grollavano dicendo che pur era
grollavano dicendo che pur era ragione che egli lo prendesse. palamedès, 51: elli
prendesse. palamedès, 51: elli grolla lo letto per udire certamente se 'l cuminciamento
andato una volta ambasciadore al papa per lo suo comune, ragionando un dì col
muschio delle case. bocchelli, 9-329: lo squallore moderno del rettifilo, la polvere
arguire dalla gromma unta e nera che lo incrostava tutto attorno. -crosta.
. di un'altra sostanza o materia per lo più vischiosa. caro,
in oreficeria. celimi, 648: lo fa bollire [il colore] freddo nella
di altra sostanza o materia per lo più vischiosa. dante, inf.
grommi di sangue dalle sparate viscere, lo gittavano loro in faccia. = deriv
, di altra sostanza o materia per lo più vischiosa. boccaccio, i-215:
mal affetto o grommoso guerrazzi, 3-155: lo palpò con affetto, e..
.. ponendogli una mano sul fianco, lo sentì grommoso di sangue rappreso. fogazzaro
/ e d'atro sangue impregna / lo grinzo glanduloso / collare suo grommoso.
la sua gronda. -per lo più al plur. tegola o embrice col
camino domestico,..., scoppietta lo spiedo. -margine di un campo
,... e palpitava lo strascico, e serpeggiava la falda,
: non ò coverta a gronda, che lo mal che m'è adutto, /
. 5. agric. per lo più al plur. strato di covoni
fronte e la grondaia dei due archi orbitali lo sfavillare puntuto delle iridi, nere.
una tasca il gran fazzoletto turchino e lo passò stancamente sulla fronte grondante.
2-101: gli grondava il sangue per lo viso e per lo petto. della porta
grondava il sangue per lo viso e per lo petto. della porta, xxi-11-407:
: ma anche nelle pause... lo circonda un alone di caldo lezzoso.
versato. inghilfredi, 380: strinse lo core e gronda lo viso di condutto
, 380: strinse lo core e gronda lo viso di condutto / dell'aigua che
a fine che... sempre lo secondassero da presso, non perdendo il
spirò co 'l divin fiato nel corpo lo spirito de la vita im
nel recevere del conio, in cui lo stile del vostro egualmente chiaro e nobile
tutti gli altri vantaggi che ha sovra lo scarpello il pennello, tra le ciglia di
quasi in istante a diffondersi per tutto lo spazio d'intorno, più o meno lontano
gl'impresse, a terra per morto lo distese. de luca, 1-1-135: allora
viva forza impresse / il tuo braccio lo strai, che poscia fitto / ululando portai
sarcofago. -rivolgere, fissare lo sguardo. varano, 1-115: ella
me tengo per certo, fin che lo seculo durerà, serrà gloria e laude
un segno); riflettere una figura (lo specchio). bandello, ii-1055:
aretino, v-1-751: ha fatto imprimere lo essempio de la tua faccia altera, e
che verso quella parte con tanta velocità lo porta. torricelli, 115: a muover
in fiamma, / se d'ogni intorno lo penetra e accende / il gran pianeta
divisa da uno squarcio nel quale cadeva lo stellato; una costellazione vi entrava sghemba
la forma. campailla, 333: lo spirito di sale e d'alume in qualunque
tacere, perché molte buone opere periscono per lo vizio della lingua. calmeta, 4
: a quelli che sono purgatissimi d'intelletto lo omni- potente iddio gl'imprimé nello intelletto
imprima. azzolini, lvii-52: dal cuor lo spirto e il sangue uscendo, /
spirto e il sangue uscendo, / lo spirto e il sangue anco di te
anche assol. ristoro, 7-1-3: lo cielo colla sua virtude e colla sua
dare, e ingravidare la terra, come lo suggello la cera. dante, par
sf. pitt. preparazione, per lo più composta di gesso (o di
su l'imprimitura della tela, segnava con lo stilo i din tommaseo [
imprimieramente, e appresso vi diroe io lo mio. il libro delle segrete cose
, xxviii-199: saipe fermamentre che se lo primer naucler che entrà en mar fosse stado
, xxxv-1-471: fin che dio salva lo campion san piero, / farà a ciascun
/ assai più c'al secondo e a lo 'mprimiero. dante, xxii-i: di
2. con valore avverb., per lo più nella locuz. altimprimiero, altimprimiera
ingannato: / ché 'l veglio a lo 'mprimero / lo tene indei ver- dero
/ ché 'l veglio a lo 'mprimero / lo tene indei ver- dero, / falli
da quella superiore sfera sieno che lo smiro / aucide 'l badalischio a la 'mprimera
già venuta cento / volte a noia per lo stento / e disonestamente, tristamente.
il taglio della parte eccedente o lo stiramento fino a raggiungere la lunghezza
se nel vuoto infinito nulla cosa lo può mutare o inter rompere
/ daria per men di due fiorin lo staio, / ma le 'mpromesse attendo ad
ammaestramenti, 141: non è mestieri tanto lo potere assolvere lo impromesso, quanto lo
non è mestieri tanto lo potere assolvere lo impromesso, quanto lo volere. boccaccio,
lo potere assolvere lo impromesso, quanto lo volere. boccaccio, iv-4: brievemente
come debbe fare a abbattersi bene, udira'lo. impromettènte (part. pres.
che... non trascurerà, ce lo impromette col titolo, d'istruire il
proponitore d'esso gioco, accettato lo 'nvito, impromutò più para di brache,
su un altro, che per lo più ne conserva approssimatamente la forma
francia e la chiesa finirà con lo schiaffo di cui filippo il bello mediante la
beatitudincioè le prime che si assisero sopra lo m seguitarono la impronta, cioè la
di cui è per pascerlo la impronta de lo intaglio mirabile che il ganimede in sì
/ incarca il sonno, e traditor lo chiama, / che sotto belle e'
7. chirurg. calco, per lo più di gesso, dell'arcata dentaria
: in quel tempo bomilcare, per lo cui improntaménto giugurta avea cominciato l'arrendere,
paragone. dottori, 1-380: coglie lo schiotto in mezzo al petto, /
labbri accosta / colmo bicchiere, a lo cui orlo intorno / serpe dorata striscia,
,... egli... lo fe'scolpire nel fianco destro del medesimo
i caratteri del vero dolore or ch'io lo sento profondamente. leopardi, iii-257:
so valore, / siccomo cera indolca lo core, / 'n esso ce impronta
m. palmieri, 3-28-6: fino ad lo exemplo ove ogni cosa unita / s'
tcnca, 1-227: se talora il soggetto lo elevava a concetti imaginosi, anche la
] dovrà improntarsi della personalità di chi lo indossa. 7. intr.
avene soventi / chi 'mpronta buonamenti / lo suo a mal debitore e scanoscenti. della
'mpronta e. nno rende / a lo so bon amico. compagni, ii-218
, ii-i-3-277: fu sua propria disposizione lo invaghirsi delle virtù, e sì fattamente
-intr., xiv: il carattere è lo stesso verbo percepito, cioè improntato invisibilmente
passione, ecc. (il volto, lo sguardo). saluzzo roero, 3-ii-157
iii-343: le prime che scesero sopra lo m prima seguitarono la 'mprenta, ciò è
. che degnasse di pregare domenedio per lo figliuolo suo. d. bartoli,
che gli piangevano all'uscio e pregavanlo che lo liberasse, consentì loro e comandò a
tal sollecitudine / novantotto uomini a far lo squittino, / ch'avien di prieghi
che volano. monti, 2-613: conti lo sciame del- l'impronte mosche, /
430: già con le impronte mani lo aveva frugato da capo a piedi.
impronto de'ghibellini di toscana, venne lo cardinale di prato legato di papa in
, il quale mandò ad improperare a noi lo iddio vivente. san efrem volgar.
. predica, 166: i giudici lo impaperavano [cristo]. cieco,
che dici improperativamente ed in colera, lo dicessi da buon senno ed assertivamente,
la scala. cicognani, 6-34: lo coprì d'improperi pescati nel più riposto
non può farsi scrupolo di malmenare lo scettro e la porpora. =
, ii-iv-14: con ciò sia cosa che lo divino intelletto sia cagione di tutto,
intelletto sia cagione di tutto, massimamente de lo 'ntel- letto umano, che lo umano
de lo 'ntel- letto umano, che lo umano quello non soperchia, ma da
medesima specie d'adorazione con che s'adora lo stesso cristo, e però con adorazion
genera confusione o tradisce il pensiero e lo rende oscuro. e. cecchi, 5-119
non è nella fonte, impropio è lo suo nome. equicola, 68: qual
categoria o natura (ed è per lo più attestato nel linguaggio giuridico).
, rinsecchire (una persona, per lo più anziana; riprovare. la sua
non sentono il dramma più che non lo sentano due coniugi droghieri, improsciuttiti nell'
trasporta il popolo. caro, 7-690: lo risospinse; e i suoi detti e
sodomia e l'imperio malamente aministrato, lo deridevano con parole oscene. salvini,
., 2-171: essendo le legioni per lo subito ed improvveduto assalto spaventate e rotte
a qual partito appigliarsi, volge attorno lo sguardo. 2. per estens
e superflua. firenzuola, 362: lo sciagurato chieditore dell'improvido piacere toglie l'
guadagnoli, 1-i-322: ma credete che lo sposo, / per improvida etichetta,
annuncia nei giornali il proponimento di smembrare lo stato lombardo-veneto. b. croce, ivii-
, i-1-446: le cose che dice improvvisamente lo sgricci son belle, cioè vere,
lucilio a questo proposito, in cui lo imita non iscrivente, ma improvvisante.
chiusa con assonanti e non con consonanti, lo che segue sovente negl'improwisanti di contado
nell'atto d'improvvisare, mentre egli lo accompagnava al pianoforte con un'ansietà quasi
senza alcun preparativo o programma, per lo più per soddisfare un'esigenza improvvisa,
conoscenze e la pratica necessarie, per lo più costretti dalle circostanze; inventare sul
c. e. gadda, 13-197: lo feci accomodare e gli feci improvvisare un
senza averne la preparazione e, per lo più, improvvisamente. sbarbaro,
. fatto inatteso (che giunge per lo più gradito); sorpresa (per
più gradito); sorpresa (per lo più buona). — in partic.
piovene, 6-361: che l'ordine agonizzasse lo vedeva anche angela, ma credeva nell'
sarebbe levato a scacciare con armi improvvisate lo straniero e i despoti indigeni. saba,
una parte senza esservi preparato, per lo più improvvisamente e costretto dalle circostanze.
tempo utile ad un teatro, come lo sarà un comico valente improvvisatore entrato nella
stato di eccitamento e di passione che lo trasportano spesso fuori di sé. tommaseo,
faville invisibili che doveva suscitar dal cervello lo sforzo dell'improvvisazione regolato con antichissima vigilanza
, e ad ora ad ora / lo scrosciar dei torrenti, o l'improvviso /
, 276: che sia soffrire / lo seppi poi, quando un'idea improvvisa /
. machiavelli, 1-vii-146: dove oggi lo assaltare il nimico improvisto si reputa generoso
. bocchelli, 16-146: quanto più lo si caricava di vele, tanto più s'
cardinale della prudenza. doleva, quanto imprudentemente lo sapeva. guicciardini, imprudenza o
imprudenpeccato,... tutto se lo bevve. della casa, iv-213: se
/ che multi n'à fato desviare / lo zogo de la buscaza a lo''mprumar
di penitenza a i sensi indisse cangia lo scettro in croce e 'l crin s'impruna
in sin che 'l ventre grosso e lo vagire e 'l piangere del loro misero
lauda sia troppo parco in dire, che lo impudentissimo adulator se ne vergogna. caro
improntato a sfrontatezza (il volto, lo sguardo). anguillara, 5-242:
., 1-1-212: impudentemente li manifestò lo suo disiderio,... che.
impudico; mancanza di pudore (per lo più con riferimento a donne);
, inverecondia. -anche (e per lo più ant.): intemperanza sessuale,
azzurrino, tutta rosea e tutta nuda. lo fissava ridendo con aperta impudicizia. cassola
2. in senso concreto (per lo più al plur.): atto,
: il problema italiano è di liquidare lo spirito e le forme del trasformismo, del-
inverecondo. -anche (e per lo più ant.): incontinente, libidinoso
s. atanasio volgar., xxi-402: lo nimico gli facea apparire di notte forme
onesta il ridere, abbondando solamente per lo più nella bocca delle donne impudiche e
mettere piede nella camera senza che essa lo assalisca, si stracci di dosso le vesti
ogni legge, come sempre, / già lo sfiorava / coi denti impudichi. moravia
, la onnipotente fortuna e lo impugnabile fato... puosono in questi
astolfo'se rizzò sul buon destriero, / lo scudo imbraccia ed impugna la lancia.
come spugna. ariosto, 17-135: tor lo scudo, et impugnar gli vedi /
): votatolo [il fiasco], lo prese per il collo, gli fece
gli fece fare il mulinello, e lo scagliò a fracassarsi sulle lastre. [
. 1827 (606): votatolo, lo impugnò pel collo]. nievo,
storia di semifonte [tommaseo]: lo partito di tenersi e di difendersi essere
tenersi e di difendersi essere non solo lo più salutifero per lo vero e solo
difendersi essere non solo lo più salutifero per lo vero e solo scampo nostro, ma
4. venat. impugnare il falcone, lo sparviero: fare appollaiare il falcone o
sparviero: fare appollaiare il falcone o lo sparviero sul pugno ricoperto da un apposito
lorenzo de'medici, ii-23: intanto vuol lo sparviere impugnare, / ma gli è
penna: v. penna. -impugnare lo scettro: v. scettro. -senza
sempre ci stimola, e impugna contro lo spirito. dominici, 1-34: simile
, 16-2-141: di un frate pellegrino, lo quale riprese certi monaci perché lavoravano,
e indica in partic. la tecnica e lo stile con cui si devono impugnare taluni
1-120: il quarto [dei peccati contro lo spirito santo] si chiama impugnazione,
tale provvedimento, indicando i vizi che lo inficiano e chiedendo a un giudice di
5-99: se il piacer di vedere non lo rendesse affatto impulito. parini, 594
contrada una operazione terribile di vento, lo quale diradicherà li alberi e farà grandissimi
accidenti. leandreide, lxxviii-ii-283: tu vederai lo edifficio soprano / del bel pallacio di
dall'esterno, a patto che non lo distragga da quel che gli sta a
, e riconosce l'insegnamento da chi lo riceve. petruccelli della gattina, 4-95:
... e vi concorre ancora lo stimolo, che accresce il moto impulsivo
per una antipatia impulsiva ed invincibile tutto lo sdegno provato per quella gente frivola,
uscì a dire: -senta, signora, lo scopo della mia visita...
impune. galileo, 1-1- 236: lo sperare altronde la desiderata quiete sarebbe del
quegli uomini dabbene, / da'quali lo zelante ognor si fa, / per fare
, v-2-210: il lungo digiuno aveva fiaccato lo stomaco: né impunemente poi si apre
: se per vivere non basta lo stipendio che ricevesi dal pubblico della comunità
a roma per giustificarsi nell'opinion pubblica che lo dice impunitàrio: e ciò risulterebbe da
a scoppiare che fa compassione in chi lo sente. 2. figur.
. impofitore), intr. (per lo più con la particella pronom.
andare avanti e di essere trascinato (per lo più con riferimento ad animali da tiro
quindi l'impennarsi, l'impuntarsi, lo sparar calci, il caracollare, il
, ix-762: ora sono impuntato, sì lo voglio, lo voglio [l'augelletto
sono impuntato, sì lo voglio, lo voglio [l'augelletto]. baldo,
di diminuire la forza necessaria per provocare lo scatto del congegno di sparo.
'impuntatóre', regolatore per rendere più dolce lo scatto nelle carabine a palla.
in mano, in modo corno lo volessero mandare a la battaglia. =
puntellare. impuntigliare, intr. per lo più con la particella pronom. (
... il contadino, anzi lo opprimono coi guadagni indebiti,...
questi lombrichi erano... grossi per lo più quanto l'ordinaria seta che dicesi
1-iv-500: mediante il caldo dell'ordine e lo stillatolo di un collegio gesuitico o del
di quella specie di febbre maligna per lo più mortale. -figur. degenerazione,
maggioranze che corruppero l'antico parlamento e lo tennero in un'atmosfera impura, dove
. croce, 65: c'è lo sgorbio, la cancellatura, / una vocale
queirorrendo macello con tutti i mali che lo accompagnarono e lo seguirono è principalmente imputabile
tutti i mali che lo accompagnarono e lo seguirono è principalmente imputabile ai gesuiti.
certificandovi che se mancamento ne venisse, lo imputeremo a voi. ariosto, 777:
prep. a, l'effetto per lo più da a, talvolta da in o
credo che mi si debba imputare per errore lo aver eletto di farmi più tosto conoscere
de'fatti miei? carducci, ii-1-180: lo aver tardato a rispondere alla onorevolissima sua
o criminoso (ed è seguito per lo più da un complemento di colpa introdotto
. pontano, 1-40: quanto più lo conoscete, tanto più ve è carco
dico: state allegro; ché ve lo confirmo e ridico per le parole del nostro
de presuntuoso che ve comando, che lo fo a sicurtà.
: però non sia chi per ladro imputi lo autore. e se pure alcuno ostinato
l'autore è sommo buono, e lo strumento, ch'è '1 cielo,
ogni piccolo spruzzo dell'imputato difetto, lo lava però pienamente dalla sozza macchia di
contro il traduttore indicare i passi che lo espongono alla critica; probabilmente si troverebbero
per la prima volta si aggiunse, lo ripeto, quella dell'operazione difficilissima, intricatissima
, 12-26: quella puza estermenata, che lo 'nferno ha 'mputedato. =
iii-7-423: triste favola... narra lo scadimento e la oscurazione delle stirpi latine
queste meduse] non sono punto fosforiche: lo diventan soltanto allorché infradiciano e impuzzoliscono.
. ha ritenuto di impuzzolire tutto a lo scompartimento. = denom. da puzzo
, specie nel punto dove c'era lo sfocio della cloaca del policlinico.
quali nel linguaggio letterario possono diventare ne lo, ne la, ne i o ne'
s'incontrano anche le forme staccate in lo, in la, in gli, in
debbia nel singular né nel plurale 4 in lo ', né 4 in la,
di non metter tre consonanti insieme non lo comporta; né meno si dice 4
, massime in verso; cioè 4 ne lo, ne la, ne li.
stimo, nascere in nel ', mutato lo il 'in el ',
pisa, xxxv-1-295: che 'l veglio a lo 'mprimero / le tene indei verdero /
la usura. ibidem, 79: se lo mio penuso core potesse tanto mostrarese in
penuso core potesse tanto mostrarese in de lo doloroso viso, quanto per tollere el
giace! bianco da siena, 31: lo pastor che da dio en terr'è
in che coperto / già molti giorni lo scudo si tenne. segneri, ii-42:
danzando. tasso, 1-5: a te lo scettro in terra o, se ti
quando tornai in bologna, avevo già lo spaccio dei libri suoi. g. raimondi
, benivolo l'uditore, se per lo detto suo farà l'avversario suo venire in
, 12-i-84: quasi cozzando in esso, lo fermò. boterò, 8-23: i
mio alito, e poi, respirando, lo tirerò a me, et insieme con
guido da pisa, 1-104: con lo suo esercito gli andò incontro in lo
lo suo esercito gli andò incontro in lo deserto, e quivi combattendo fu sconfitto
durata di un periodo di tempo oppure lo spazio di tempo entro il quale si
i-354: iddio in sei dì fece lo cielo e la terra. petrarca, 2-2
1-129: in capo di tre anni muzio lo rimenò a quel luogo. marsili,
in età di potere intendere, ed egli lo cominciò ad ammaestrare. savonarola, i-32
b. davanzati, i-408: nerone lo liberò in premio dell'accusa. d.
suoi peccati. cesarotti, 1-x-238: lo inabissò nel mare in punizione della bestemmia
si abbrucia un dito, e come appena lo spasimo è cessato, lo riabbrucia,
come appena lo spasimo è cessato, lo riabbrucia, e così continua finché l'alba
che mirarono altrui, / amor ha lo mio cor con esso lui / spinto
consigli. m. adriani, ii-106: lo spese male [l'argento] in
... lib. xv per lo giudicio che fecie baldovino che fosse fatto per
moneta. segneri, ii-47: voi per lo più solete avere i vostri beni in
ranza amor m'ha miso / in lo suo gran valore, / a cui son
, 50: vui per deo e per lo vostro onore segundo la vostra forsa ch'
: credette cimabue ne la pittura / tener lo campo ed ora ha giotto il grido
giotto il grido. cavalca, 20-305: lo diavolo... infiammò l'animo
, dimostrata al popolo da marcantonio, lo mosse tanto a terrore, a compassione
della compagnia dei boni, 470: lo quale quaderno vo- lemo tuti in concordia
duo giorni in fallo, / né lo trovò, né potè averne spia. b
magno volgar., 2-300: dimostrassi lo spirito santo ed in fuoco ed in colomba
in insalata. pananti, 255: lo metterò [l'alloro] tra mezzo a'
tra mezzo a'fegatelli, / o lo farò servire in gelatina. artusi, 265
dante, inf., 10-86: lo strazio e 'l grande scempio / che
: rota il vendicator ferro, e lo tinge / in sangue. 17
iv-xxiv-i 7: se non è in vita lo padre, riducere si dee a quelli
riducere si dee a quelli che per lo padre è ne l'ultima volontade in padre
d. bartoli, 4-1-141: continuo lo strapazzarsi ne'più vili e sordidi ministeri
dante, cono., iv-xvi-i: lo rege si letificherà in dio, e
faba, xxviii-15: ho voluntà, cum lo vostro aitorio e conseglio,..
fonte / converte poetando, io non lo 'nvidio. bibbia volgar., i-35:
una finestra. e gli dicea che lo prendeano in iscambio: gli fu risposto
sin dalla culla avvezzi, / e lo diremo sempre se ci tagliassi in pezzi.
nazioni e lingue. bonsanti, 4-172: lo prese [il giornale], ma
], ma invece d'aprirlo, lo ripiegò in quattro. -tra due agg
600): fiore già rigoglioso in su lo stelo]. carducci, 679:
e anche in questo caso corrisponde per lo più al gerundio semplice). latini
morato. capellano volgar., i-225: lo dimonio tentare volse la femmina prima che
ribaldi, il quale si domandava monsignior lo iscontro d'orbech. caro, 3-1-411
. guicciardini, i-34: conchiusesi insieme lo sposalizio di madama sances figliuola naturale di
tua pietà, piacciati attendere / a lo scampo di me, che sono inabile.
la larghezza della figura, inabile, per lo suo poco peso, a fendere e
... nella quale... lo creavano della balia, e abilitavano sua
ozio dell'inabilità deprava il soldato e lo rende un essere parassitico del sistema sociale
tormentato... dall'infermità che lo inabilitava a scrivere di sua mano,
e, piuttosto che gli occhi, lo sguardo. -per estens. ant
maggiore di età infermo di mente, lo stato del quale non è talmente grave da
delfico, ii-173: dovremo riconoscere che lo studio di quel che fu è un
sue radici. cesarotti, 1-x-238: lo sfracellò, e lo inabissò nel mare.
, 1-x-238: lo sfracellò, e lo inabissò nel mare. carducci, 707:
... [l'aquila] tra lo scroscio / delle cascate s'inabissa a
pensier della morte uno sgomento, dove lo spirito s'inabissa, e il cuore.
, se non alle sue estremità, per lo troppo caldo, come sono amenduni l'
, 6-1-181: indegnamente inabita corpo umano lo spirito bruto e bestiale. musso, ii-40
ii-40: per se stesso è [lo spirito santo] persona non meno che il
corpo vivo fa in sul soggetto sensitivo che lo inabita, per così dire, non
beicari, 6-399: sappi certamente per lo spirito santo che in te inabita,
state là dura, inaccessibile, come lo scoglio che il naufrago contende invano di
, ii-646: nel far noto al pubblico lo stabilimento della scuola alla lancaster in brescia
. 2. intr. (per lo più con la particella pronom.).
si mise a supplicar monsignor rettore che lo lasciasse nella camerata dei piccoli. i mezzani
. tortora, iii-178: giudicava per lo migliore di non inacerbire il duca di
anima uccide, la forza toglie, lo viso accieca, la voce inacerbisce.
proprio deposito,... facilmente lo fa inacetire. -per estens.
-per estens. soffrire d'acidità (lo stomaco). bronzino, 1-171:
bronzino, 1-171: sapete, che lo stomaco smaltisce / poco o non punto
: d'allora in poi le ragazze inacidite lo chiamarono « cetriolo ». frateili,
i ricchi, prima che s'inacidisca, lo distillano. a. cocchi, 4-1-39
. bernardino da siena, i-123: quando lo immondo ispirito esce d'uno peccatore.
metria e i calcoli debbono certo inacutire lo spirito intorno di una teoria rispetto
montale, 4-146: è probabile che lo stato di collasso speranza o con speranza limitata
, per la quale imagine si dechiarava lo amministratore della giustizia dover esser grave,
soffio vivificatore: vibravano accenti che traevano lo spirito in alto, di là dal
letter. diventare agro, inacidire per lo più in seguito a fermentazione.
: si crede che contribuisse ad inagrire lo spirito del re, per questa disgrazia del
, per questa disgrazia del wolsey, lo spirito vendicativo della bolena. -turbare
, levare alto un vessillo, per lo più in segno di vittoria o per dare
su la torre del tempio... lo stendardo della croce. buonarroti il giovane
in alcun luogo si accampa, inalberando lo stendardo, nel quale è dipinta la 'mpresa
rimbombo de'colpi dell'ottomano s'inalbarò lo stendardo rosso di guerra dalla reale pontifìcia
rosso di guerra dalla reale pontifìcia con lo sparare il cannone di corsia a palla,
gemelli careri, 1-v-93: fu innalberato lo stendardo cattolico da'capitani d'hernando de
che spinte e sponte non sono per lo sciopero, inalberano il berretto rosso d'ordinanza
/ ad esser santo, o per lo men dottissimo. -lanciare verso l'
fuoco d'una pistolla spaventato, riversciatosi, lo gettò a terra. l. pascoli
. martini, x-315: coloro che lo irritano [dio], non s'inalberino
il ritornello della sua barcarola. -inalberare lo stendardo di guerra: muovere guerra.
: quivi essi intendevano... inalberare lo stendardo di guerra contro la nazione.
tutte le provincie di terraferma hanno inalberato lo stendardo della vera libertà. fogazzaro,
, l'inalberata maestà de'suoi capi lo fa ridere. 5. avanzato (
, più allegra. « amen » disse lo zio, « * fate vobis
quanno odia chiamar ma santa'/ lo mio cor superbia enalta. idem, 88-55
. è si bello, ch'io non lo credo fatto per noi mortali. manzoni
. comisso, vi-128: quello che lo interessava era la folla innumerevole..
altèra sovra l'altre inalturate, / lo meo volere vói ciò che volete; /
corso d'acqua per impedirne lo straripamento o per avviarne il corso
-e se io non mi lasciassi venir addosso lo spirito della taciturnità o della chiacchiera -penso
consueta spontaneità. emiliani-giudici, i-108: lo stile ne è talmente intralciato, oscuro
nulla un po'diverso dal consueto: lo stesso silenzio, la stessa indifferenza, forse
di giglio; ma l'era venuto meno lo ardimento per lasciarvi sopra una traccia inamabile
. -orrendo, terribile (per lo più con riferimento alla morte o ai
amalgamato. cassieri, 1-83: lo special stridette sulla filigrana e le scapole
novo cantare. / ché novo canto vói lo gran valore / de l'amorosa gioia
amor, tu èi quell'ama, donne lo cor s'enama. detto d'amore
« amore è detto da uno verbo, lo quale si chiama * amo ',
quale si chiama * amo ', lo quale significa 'prendere 'overo 'esser
pallavicino, iii-831: sarebbesi assai offuscato lo splendore ed inamarito il giubilo di quell'
dei liberi soli. pascoli, 697: lo schiavo andando / volgea lo sguardo alle
697: lo schiavo andando / volgea lo sguardo alle inamene roccie.
: avevan coperto il canale, per fare lo spiazzo afoso, polveroso, inameno,
io quelle essere di coloro che tengono lo studio della gramatica toscana, quanto secco
s'inamichi con una femmina, dice lo mondo ch'elli fa poco onore a la
filtro che si usa come indicatore per lo iodio. tommaseo [s. v
. guadagnali, 1-ii-140: siringa vai lo stesso / che la vita estenuata /
ci fa parere l'uomo mascherato, ce lo mostra... sempre inteso a
. vacuo, inespressivo (gli occhi, lo sguardo). sbarbaro, 1-242
ma come, dopo ogni dissesto, me lo ritrovo accanto in piedi miracolosamente — non
m'avea co la sua gemma'; cioè lo detto messer nello mio marito, lo
lo detto messer nello mio marito, lo quale m'avea desposata. guerrazzi, 2-830
cose che immaginare si possano; e ben lo sanno i poveri mariti, che le
croce. vittorini, 3-1 io: lo zufolo di canna è coi buchi orlati
/ co li brondi cavelli inanellati, / lo tien ne la corona per bellezza.
poliziano, st., 1-43: lo inanellato crin dall'aurea testa / scende
una volta, e ne la polve / lo travolga e nel sangue. chiabrera,
: i pericoli, le indignazioni, lo scandalo... lo inanimavano.
le indignazioni, lo scandalo... lo inanimavano. -rifl. cavalca
con esempi pessimi ad amar e servir lo mondo e abbandonare dio. m. villani
. caro, 5-331: quelli caccia lo sdegno... / questi il successo
3-1-213: la quale [cosa] lo inanimò cotanto, ch'egli preferì il
: era contro a lui forte inanimato per lo fallo ch'egli avea fatto.
apparenza ma inanimati. inanimati, perché lo spirito che dovrebbe moverli è assente.
in alcune lingue, sono compresi per lo più i nomi degli oggetti.
morti dovevano sottrarre ai morsi ferini e lo nascondevano sotterra, dopo averlo dipinto in
che pareva che dovesse assicurarlo e innanimirlo lo insospettava e travagliava più vivamente. alfieri
; e se vedranno un legnaiuolo, lo innanimiranno almanco a le cose di matematica,
emulazione inanimisce il valore del soldato e lo spinge ad imprese più gloriose. ferd
. alberti, i-7: cominciò lo imperio latino a debilitarsi e inanire.
digiuno. dalla croce, ii-71: lo spasimo causato da vigilie e da inanizione
da astenersi da ogni altro cibo e lo stomaco si disabitua dal cibo, sì
bonagiunta, xxxv-1-281: naturalmente falla lo penserò / quando contra rason lo corpo
falla lo penserò / quando contra rason lo corpo opprima, / corno fa l'
davanzali, xxxiv-15: non par inantire / lo civaliere che 'nantir non vole / a
civaliere che 'nantir non vole / a lo torneio, vogliendo cavalcare / ad un'
curiosità). carducci, ii-21-142: lo schedilo in cosa così importante lascia inappagata
che amore non era cosa buona, lo pruova da questo, che gli effetti
6-128: coprendo sotto pretesto d'inapetenza lo stabilito digiuno, mostrava che nulla gli piacesse
è inapplicabile alla realtà,... lo si confuta nell'atto stesso. gobetti
167: quell'anime, per le quali lo stesso cristo aveva già sborsato fra vituperi
di tributo, e così inar- borarono lo stendardo. c. campana, i-2-15-76:
campana, i-2-15-76: esso fé inarborar lo stendardo con l'armi imperiali e dar il
327: per la fabbrica de'legni sarà lo scquerro, o l'arsenale,
leti, 6-11-221: andava marcantonio con lo stendardo inarborato. 3. appollaiato,
impressa al ponte di coperta per favorire lo scolo delle acque; incurvamento assunto dai
si dà al ponte di coverta per lo scolo delle acque... 'inarcamento'
l'indietro curvando la schiena (per lo più per sostenere uno sforzo).
i-514: gli attirava il capo, lo respingeva... si inarcava, tentava
flettersi o tendersi ad arco (per lo più sotto un peso); assumere
sua sciempiezza. salvini, 39-iv-123: lo inarcare del ciglio segnale è agli uomini
prender conforto / e con francheza inardir lo su'core. 2. intr
. p. verri, 2-iii-156: lo spirito di partito è il solo che domina
voi, collinette e piagge, / caduto lo splendor che all'occidente / inargentava della
, tedi, inaridimenti, e lo sgorgare di forze inattese dentro di noi,
inaridirgli la bocca. -rendere impossibile lo sfogo (delle lacrime). foscolo
tutte le vene della ricchezza, rendevano lo stato di roma povero e tristo.
vuoto nel cervello, quasi le tante lagrime lo avessero inaridito. d'annunzio, iii-1-303
peggiori lusinghe..., che lo ha esausto e inaridito tenendogli accesa di continuo
prender conforto / e con franchezza inaridir lo su'core, / che vili- tate
una porzione del tronco tagliata inaridì per lo vampo del sole. di giacomo, i-573
. bini, 1-231: ti cavalca sempre lo spirito un diavolo nero, onde cosi
cure di una donna non ne lasciassero inaridire lo spirito che io vedeva già isterilirsi in
/ nuove sempre aure gradite / con lo spesso / respirar. delfico, i-174
cuore ricevuta chiarezza e fede, per lo inarraménto delle lettere vostre. =
, xxxv-ii-456: d'ora 'n avanti parto lo cantare / da me, ma non
e stia ormai in vostra canoscenza / lo don di benvoglienza, / ch'i'credo
subitamente il feciono rimontare a soldi trenta lo staio. fiore, 55-3: se la
co 'l proprio voler, che sì lo sferza, / ch'il destrier non avrà
37-23: alma, che stai enarrata de lo spodso diletto, / sèrvate ben lavata
muse in ordine doppio sedendo, per lo bel monte, elicona rappresentarsi, e
ii-428: ne'nostri trecentisti... lo stile non pecca, se non per
composi- anche: inesaudito. zione lo interessò, lo riafferrò, lo conquise.
: inesaudito. zione lo interessò, lo riafferrò, lo conquise. tommaseo
zione lo interessò, lo riafferrò, lo conquise. tommaseo [s.
sì varie che la sola moltitudine e inaspettatezza lo landolfi, 2-180: - vien qui
.., pascoli, 864: lo strillo della procellaria, / ch'ama li
, 236: io... per lo inaspettato guadagno tutto carducci, iii-25-237:
per bando inaspettatissimo, sillabazione che accusano lo spaventoso inasiniménto in per tutto il regno fu
è diffìcile, attesi gl'inaspettatissimi moti lo più al figur.: diventare ignorante o
, e scoperto i panni coll'occhio vidde lo inaspettato de'maestri del giorno,
caro, 12-639: ivi contra a lo strai, contra a se stesso / s'
terra,... i quali lo inasprirebbono in tal guisa che, per
mare). simintendi, 1-195: lo quale [mare] riposevole, la crudele
90: se finge sdegno, sa inasprir lo stile, sì che par che a
parole addolciscono, e le dure inaspriscono lo furore. donato degli albanzani, i-65
suoi pensieri. bocchelli, 13-748: forse lo credevano un frate minore, e questo
e importuna, che la povertà piuttosto lo possa inasprire alle scelleratezze. bembo,
, 7-215: opra in voi questo lo scalzo piede, inasprendosi nel duro legno?
di orazione soprannaturale ': figuratevi se lo stile suo poco duttile ne irrigidisse e inasprisse
forse talora odio mortai concede / inasperir lo sdegno. galileo, 1-2-47: la rabbia
. libro di sentenze, 1-20: lo 'nfermo che non è paziente, fa
che non è paziente, fa inasprire lo medico. i. pitti, 2-154:
tale che il meno delicato della ciurma lo lascierebbe pure inassaggiato. = comp
all'estremità di un'asta (per lo più con riferimento ad armi, bandiere
innalzato all'estremità di un'asta (per lo più con riferimento a un'arma,
7-322: qualunque età gli avesse confessato lo zio in quel momento lo avrebbe trovato
avesse confessato lo zio in quel momento lo avrebbe trovato ugualmente indifferente,..
all'im- prowiso, inattesamente, te lo fa vedere. tozzi, ii-297:
. filangieri, ii-327: noi concepiamo lo spazio come un tutto immenso, inalterabile,
cui l'irascibile dominava, mentre essi lo dovevano dominare col freno della temperanza,
che non sollecitarono il medesimo irascibile con lo sprone della fortezza. moravia, iii-187:
, perocché fu inaudito caso, non lo abbiamo saputo tacere. donato degli albanzani
inaudita virtù. guerrazzi, 2-548: lo incatenarono per la mano destra e per
si lasciava fare come smemorato; così lo aveva percosso l'inaudito tradimento che non
lotto pisano, lxiii-213: tanta bellezza manten lo suo viso / con sì lucente chiarità
dall'equivoco, il quale costituisce per esso lo smarrimento di sé e della sua propria
amore. guido delle colonne, 76: lo meo core distringìa / ed ora in
fiore d'ogni cristiana, / per cui lo cor si 'navanza. 3
l'audacia della propria natura, e lo sprezzo che sempre fece d'ogni altro
che sempre fece d'ogni altro, lo condussero inavvedutamente alla mina. stri,
b. fioretti, 2-2-33: lo scaligero con fortissime ragioni convince d'inavedutezza
tutto il mio mal cominci / per lo commesso innaveduto errore. moniglia, 1-iii-26
.). un altro, lo sforza a combattere colla spada e mette a
in pezzi e minuzzoli, e successe lo stesso agli altri dell'altro gettati giù
: se 'l petrarca nel trionfo della fama lo mise nel primo luogo, ciò non
i piemontesi erano giovane truppa inavvezza, lo erano del pari gli austriaci. onofri,
bencivenni [crusca]: bevve inavvertitamente lo sugo dello elleboro. grazzini, 4-48
in nessun conto, infischiarsene (per lo più nelle locuz. ne incaco qualcuno
la ciurma poetica, / se ben lo stil non è limato e terso.
: i greci si difendevano malvagiamente per lo sagittario che loro uccideva, siccome io
uomini che si indirizzino a considerare lo modo della divina intelligenza. rinaldo degli albizzi
palato, mi ri teneva lo spirito entro alle canne della gola in guisa
i bisogni,... promuovere lo studio dei mali che incadaveriscono e commuovono
6-i-407: nell'agi- tarsi delle cortine lo travidi giacente sul suo letto, col
, 2-xxiv-988: l'uomo stava provando lo stento di operar quell'ascensione durante la
sotto la penna, ch'io per disperazione lo voglio lasciar riposare per un paio di
lingua incaglia / grossa al palato stupido lo spirto. comisso, v-232: giovanni,
il contante per soddisfarli..., lo intraprenderà nella forma seguente.
. incagnire, intr. per lo più con la particella pronom. (
di quella, con granate di scopa, lo sterco vaccino stemperato nell'acqua affine di
medicare del lattime i fanciulli, con lo introducimento di tanti e sì ben formati
e ne'lacci che ci son tesi: lo stesso che dar nella ragna. nomi
non più. comisso, v-307: lo rincorse, lo riprese, ritornò sulla diga
comisso, v-307: lo rincorse, lo riprese, ritornò sulla diga e incalcandosi
« merda io incaico, col piede, lo sapete! »... « merda
, e da presso e da lontano lo interrogavano, lo incalcavano; e momo
presso e da lontano lo interrogavano, lo incalcavano; e momo, aspro e
incalcinatura. milizia, vii-185: lo stucco e l'incalcinamento, che si
si soprappone alle facciate, attrae lo sguardo per la sua bianchezza.
incalcinalo, sicché sia ben bianco; poi lo dissolvi in acqua dolce. savonarola,
storia di stefano, 10-25: lo seno da drieto zerto poco vale,
la coscienza, la sensualità inca- liginava lo spirito. 2. intr.
foscolo, vii-214: la superiorità a cui lo stato abbietto della letteratura e il proprio
di calli. leonardo, 2-507: lo spazio ovér concavità de le vene delli
se pò incalmare in sé in lo peraro, in lo spino, in lo
sé in lo peraro, in lo spino, in lo brugnaro, in persico
lo peraro, in lo spino, in lo brugnaro, in persico e in lo
lo brugnaro, in persico e in lo salexe. cammelli, 47: nel tempo
cioè fendendo il tronco del salvatico per lo lungo... 'innesto, nesto
.. 'innesto, nesto ', lo chiamano i fiorentini; * surculus
* incalmare '. 'marza 'è lo stesso che 'calmella '. trinci,
dire però,... che tutti lo dovessero costringere ad affannarsi, a incalorirsi
incalottato di nero,... lo fiancheggiava. = denom. da calotta
/ della fugata gente, e su lo smalto / correa di sangue ognor più
se alcuni romani dagli incalzanti numidi non lo scampiavano [aderbale], in un sol
, con dispregio, con ischerno, cioè lo sentivano incombente e incalzante.
respiro (e si riferisce per lo più ad azioni militari). -in
incalzano con le villanie o... lo maltrattano con le battiture. forteguerri,
ma questi, più felice di lui, lo incalza di provincia in provincia, lo
lo incalza di provincia in provincia, lo soffoga coll'alito ardente della vittoria.
il dottore, e a suon di mazzate lo incalzò fino all'uscio. pirandello,
qual torchio se s'ammorzava, costui lo porgeva poscia a chi lo seguiva, e
, costui lo porgeva poscia a chi lo seguiva, e questi all'altro che
2-175: vocesana era il tenore e primante lo incalzava col controcanto. 4
, 51: sì alta amanza à presa lo me'core, / chi mi disfido
me'core, / chi mi disfido de lo compimento; / ché in aguila gruera
meno della regina incalzava il re fervorosamente lo spirito combattuto, ma non punto vinto della
pur di volere sapere in che servire lo potesse, non restava d'incalciarlo, ogni
gli disse che era bene che egli lo persuadesse a lasciare questa opinione: orsino
-accusare. colletta, 2-ii-21: lo incalzava tiberio col dire, che le
, confermare. lanzi, 1-1-336'incalzo lo stesso raziocinio che formai di sopra.
andava di nuovo interrogando / e alla risposta lo sollecitava, / e gli interrogatori gli
un discorso dopo una breve gli avesse confessato lo zio in quel momento lo avrebbe trovato
gli avesse confessato lo zio in quel momento lo avrebbe trovato ugualmente indifferente e distratto,
: gli pose una mano sul capo, lo girò a sé arretrando fitto allo
arici, iii-365: l'inimica / forza lo bene incalzare gli armarii e li scrigni di
e l'ultimo per lui / giorno lo incalza. mazzini, menti
dominante. cassola, 4-47: un mulinello lo svolse, e il foglio corse via
certa impazienza di luogo, io era lo sprone perpetuo del nostro aio antico,
del nostro aio antico, che sempre lo instigava a partire. monti, x-2-154:
quasi benevoli verso il ministero, finché lo abbiamo visto incalzato da ire partigiane,
donato degli albanzani, ii-167: continuando lo incalzo, vennono alla ripa del reno
adescamenti sì schivo, il raggirator infernale lo circonvenne con incalzi più costringenti. 3
, 5-163: incàmbio. maniera avverbiale. lo stesso che 'in cambio'. chiabrera,
il trasferimento dei beni (per lo più con riferimento alla devoluzione allo
cando che se era rimasta cattolica lo doveva ai primi discepoli di ignazio
30 m. per tutto novembre, lo 'ncamerarono un dì inanzi al tempo,
ne fussi suto tra'cittadini incamerato, lo facciano cancellare di camera e ridurlo in
metallo e che non sia sicuro, lo doverà rifiutare, dovendo anco con lo
lo doverà rifiutare, dovendo anco con lo stivadore vedere se è incamerato o sboccato
, 1-15-1-417: con ragione si disloda lo stile della partecipazione ne i giudici delle
. (e vi è, per lo più, connessa una notazione scherz.
loro dilicatezza. idem, 161: lo che fa vedere che il cuore e le
e di dolore apparivano gli spagnuoli per lo prospero incaminaménto de'negoziati della pace.
angelo... gli incammina per lo scaleo men rapido. -mandare,
genitori. 5. intr. per lo più con la particella pronom. mettersi
brusoni, 1-231: montati insieme su lo schifo, benissimo proveduto per ogni occorrenza
, 6-34: il sole aveva toccato lo zenit / e s'incamminava per la sua
1-5-235: questo chilo incamminasi poi per lo canale degl'intestini. -piegare.
incaminati per la strada di confondere miserabilmente lo stato. birago, 142: attendendo
, iii-156: vo'... con lo incamuffarmi d'uno sciugatoio, parlando sotto
. cecchi, 1-2-404: mico / lo menò ierisera incamuffato. parabosco, 2-10
1... i a incanagliar lo stemma e a diventar cornuti.
2. intr. (per lo più con la particella pronom.).
si può domandare -perché il pittore e lo scultore s'incanaglierà in una fiera dove il
in mare? in quanto a me non lo spero. savarese, 245:
si può cancellare; indelebile. -per lo più al figur.: imperdonabile;
]: quello tabernacolo, ov'era lo sepulcro di ector, era aperto da onne
. brancoli [plinio], 9-50: lo polpo femena mo'sede in le ova
le ova, mo'chiode la caverna con lo incancellato strenger de le braccia.
o che la sferza della propria riputazione lo stimoli al ben fare, per arrivar
, overamente... ch'amor lo 'ncancheri. buonarroti il giovane, 9-448
. buonarroti il giovane, 9-448: lo 'ncancheri e 'l punzecchi per promessa /
paura incancherata, / e fitta ne lo spirito e ne tossa. 2.
verbo è 'fisicare '; uomini per lo più incancherati e da dovere essere fuggiti
tuo piè si bisogna tagliare; / tu lo vedi tutt'è sì incancrenito / e
anche i piedi, ma non credere lo facciano per amore, per amore di
. bocchelli, 9-141: in cima lo stromboli produce, lento e continuo, lava
tommaseo [s. v.]: lo splendore della fiamma del gaz è dovuto
candida, rischiarare (con riferimento per lo più, a corpi celesti).
de granne ardor la sua vivanna. / lo cor manuca e pur encanna / ed
19-707: un uomo di mare che lo chiamavano « gambe aggiuntate » a cagione
sbotta al calcio di un albero e lo zipolo s'incanna a mescita perenne.
'. « mi è sparito e non lo avevo neppure incannato ». « ma
apporta al pubblico di questa arte, per lo smaltimento della drapperia, l'arbitrario pagamento
ii-942: qualche torrione... toglie lo spazio alle vigne incannucciate.
canovaccio. balducci pegolotti, i-365: lo lato del coperchio si conosce, quando
, che vuol esser passione, e lo spasimo, che vuol parere morte,
rapido o più risoluto degli altri, lo attraeva con una specie d'incantamento magnetico
ciascuna un trono e a ciascuna offerire lo scettro d'un ideal regno popolato di
attonito. di giacomo, ii-799: lo spettacolo strano la teneva come in un
suu'olimpo. pagano, 1-264: lo spirito incantante delle belle riluce sovrattutto in
concioni del secolo xiv, 44: per lo ammalato per cui s'incanta la febbre
. guido da pisa, 1-296: lo xii [capitano] fu umbro,
: ella seppe trovar tante favole e lo incantò con tanti vezzi e lusinghe che
: queste lettere incantavano il cardinale e lo stimolavano di più in più a non
momento inopportuno. caro, i-202: lo veggo a punto alla finestra che fa
tiro volgar., 46: udendo lo signore della terra delle bellezze di tarsia,
simili parole e dolci abbracciamenti incantato, lo innamorato marito... fu forzato
e degli spezzatini. cicognani, 13-31: lo vedeva incantato, sottomesso, smarrire a
, sbigottimento; allucinato, spiritato (lo sguardo). cesarotti, 1-xxxiv-3:
/ abbagliante splendor. cimili, 1-53: lo chiamavano il bello, forse per ironia
incantata curiosità che proprio in quel momento lo facevano stare tutt'orecchi. tecchi,
. ant. stolido, stordito (per lo più come epiteto ingiurioso e nella locuz
v-177-21: l'encantador è savio che lo dracone doma. guido da pisa,
, a negromanti che ricuperare le faccino lo amante. tansillo, 118: circe
queste biscie. savonarola, 7-ii-77: lo aspide è animale venenoso e ha veneno
terra, e con la coda serra lo altro orecchio, quando e'sente lo
serra lo altro orecchio, quando e'sente lo incantatore. giraldi cinzio, iii-7-153:
cobra 'e della 'mangusta ', lo spettacolo che gl'incantatori di serpenti offrono
prima che gli anni e le vicende lo avessero fissato qui a gagliano, era l'
bertola, 1-73: nel s. giovannino lo scherzevole è sì incantatore che nulla più
a chi non è noto a'dì nostri lo stile incantatore e dolcissimo del buffon?
frase è ella troppo fantastica? non lo so... ma so bene ch'
del nativo potere incantatorio del petrarca e lo invidia o si ribella. montano, 1-20
gianni ad istanzia di compar pietro fa lo 'ncantesimo per far diventar la moglie una
o su la fronte dello spiritato e lo profumano con molti profumi, quindi fanno
su la scogliera aveva più volte attirato lo sguardo e incitata la curiosità degli ospiti
quest'antico incantesimo; ma la poesia lo ha interamente smarrito. tarchetti, 6-i-618:
quasi rassegnato a cadere se proprio il destino lo vuole. cicognani, 13-276: ella
. baldini, 9-186: come oratore lo dissero tutti incantevole. cassola, 4-1
, né per faccia, ma per lo suo incantevole verso t'ha preso.
3-90: si vedrà che il tempo, lo spazio, gli atomi,..
li12- 159: poich'a tai detti lo scaglioso manto / gli coprì deliziosamente.
. iacopone, 50-37: tutto lo monno veio conquassato, / e precipitanno
de medico ni 'ncanto de 'ndevina / lo cor de la rea femena no meiora
nulla, ché voi non guastaste tutto lo incantesimo. collodi, 600: la bestia
s'avea addosso brevi o incanti che lo guardassero da esser ferito, peralta giurò che
la gola, scannatemela. -state fermo a lo 'ncanto. -ché meglio mi sarà morir
lucia, 657: quella voce lo teneva immobile a quel modo che altre
/ ci si guadagna un tanto: / lo volevano? l'ebbero: / la
] nascosamente. -fare l'incanto con lo staccio: fare un incantesimo assai potente
troverebbe [una cedola] / chi fa lo 'ncanto con 10 staccio. -fare
guicciardini, 11-144: presentò alla signoria lo orciuolo dell'ariento che la reina gli
poco paese, dove... lo aveva incantonato. g. raimondi,
ne la sala reale, e trovò lo padre stare boccone in su la sala,
e. gadda, 6-255: [lo] vedeva per la prima volta, incantonato
libro di prediche [crusca]: comincia lo incanutiménto dei capelli della testa.
ma per far ne'perigli incanutir chi lo solca, valicato il tumido fasto,
: col crine / mai non incanutì lo stil d'armeste. -giungere alla
è in un momento / incanutito per lo spavento. stuparich, 1-363: sotto
aiutar praga intenzione, / ma de lo assunto si vedea incapace: / impos-
. pananti, i-123: e donde per lo più vengon le paci? / vengono
placa la superba febbre del pensiero, e lo sublima pago e tranquillo nel suo creatore
a determinati atteggiamenti o comportamenti (per lo più negativi). b. davanzali
de'suoi diletti [d'amore], lo scherniscono e mordono tutto giorno. carducci
le voci dei feriti non scemavano punto lo sdegno dei combattenti, resi incapaci d'
sia che credano carlo alberto traditore, come lo crediamo noi, sia che lo credano
come lo crediamo noi, sia che lo credano incapace ed inetto, non possono
/ ch'è magherà di lume, lo vagheggia: / ma poi, com'incapace
una volta, con l'avenarius, lo psicologismo scopre la propria incapacità filosofica.
recuperazione d'essa grazia, in modo che lo conduce a reprobo senso e a incapacità
giuridici, come i diritti pubblici per lo straniero, l'interdetto, il fallito
.. fu avvertito de l'inganno che lo faceva correre. = denom.
picchiata si spezza e fracassa, così lo induruto e incaparbito se stesso rompe ad
. gozzi, i-4-57: se ella se lo incapa, va, e cava fuori
a pigliar da lei proposto / alfin lo persuade e lo incaparra. gioia,
da lei proposto / alfin lo persuade e lo incaparra. gioia, 3-i-26: in
frate. fanfani, lvii-6: comecché lo scalzarsi, tincapestrarsi, tincocollarsi ed il
incapitando voi, se volete darli da poppare lo rinfrescherebbe tutto. = comp.
incaponire. incaponite, intr. per lo più con la particella pronom. (
ad un córso un segreto quando non lo vuol dire torna lo stesso che presumere
un segreto quando non lo vuol dire torna lo stesso che presumere di trapanare il porfido
de roberto, 6-186: chi più lo teme [il ridicolo] più c'incappa
, imbattersi in una persona (per lo più non attesa e non desiderata);
125: molti viandanti si erano per lo addietro in questi ladri incappati, e
18 (312): scappato, lo dicon tutti; dove, non si sa
alla tela dello ragno, la quale lo animale grande rompe e passa, lo piccolo
lo animale grande rompe e passa, lo piccolo nei 'ncappa. savonarola, iii-274
cagione d'offendere e d'incappare, lo incappare è cagione
n. villani, 2-139: se lo stigliani è pure incappato a volere che ciò
e lungo le siepi, con in mano lo schizzetto d'una pompa da solfato,
preda. sacchetti, 195-66: pasciuto lo sparviere e incappellato. si mise la
mai creder o conoscere qual contento sia lo avere un bello sparaviero, il quale
estremità di un albero e i cavi che lo sostengono (e può consistere in un
avea nulla in testa non infreddasse, lo incappellò con il verbigrazia. lubrano,
ragazzo... in poco tempo lo mutò, ne fece una cosa sua,
-intr. caro, 9-1-9: lo fa [il fervore] dimentico di tutte
ignoranzia, va di notte e porta lo lume a chi viene di rieto: imperò
cauto a guardarsi dall'errore e da lo incappo. capellano volgar. [tommaseo
si provavano un cappotto e poi se lo rilevavano e non la facevano finita e il
/... / hame, per lo dolor ch'io n'ho, cacciato
bocchelli, 2-i-420: -amico mio, te lo dico per tuo bene, non c'
questi luoghi. montale, 3-247: lo spettacolo di una zurigo incappucciata di neve
che l'accento della mia voce era lo stesso con che fiorina solea raddolcirlo.
mosco, piglia ana- creonte, e lo sbatte sul viso al malcapitato. -tu hai
. incapriccire, intr. per lo più con la parti- cella pronom.
ci permette di riconoscere questi ultimi è lo sforzo conoscitivo che c'impongono, la
l'astronauta si incapsuli e razzi verso lo spazio. 3. intr
non 4-6: non può tutto tenere / lo pomo lo suo frutto ch'à
: non può tutto tenere / lo pomo lo suo frutto ch'à incarbonato (
intendere in questa cagione, e così lo incarbonchiare. -per simil.
: si udì strepito di arme, e lo scatto incarboniménto, sm. l'
sarà da lei posto in mano perché lo leggiate e perché vi stupiate come il
. 2. intr. per lo più con la particella pronom. trasformarsi
altri incarboniti, altri no, ma per lo più fragili. d'annunzio, iv-2-928
. alfieri, i-33: cominciò con lo scoppiarmi in più di venti luoghi la
/ incarca il sonno, e traditor lo chiama, / che, sotto belle e
burina. 2. pronto per lo sparo (un fucile, un cannone,
le pistole incarcate in ambedue le mani e lo stilletto ignudo fra i denti, si
ebe menato, / e quelo ivi dentro lo incarzerone. ponxela gaia, 5-104:
5-104: la fada morgana per paura lo menava / a la prixone dove 11 era
. di brente, 56: -perché mai lo incarcerarono? -perché disse che sotto i
mondo. foscolo, v-409: l'amore lo riduceva a farsi incarcerare per sette anni
teneva il sacco al marito, e lo incarcerava lì, sotto i suoi occhi,
, 1-46: se una favilla sola de lo ardore / che le vene mi suge
l'incarcerato boezio,... lo trovarete tanto quieto che ha consolazioni per
diede di mano ad un temperino e lo cacciò due volte nel collo alla nemica.
, gli venne volontà d'andare per lo bisogno del corpo. alberti, i-71:
a. cocchi, 5-1-33: onde per lo più nasce quell'atroce sintoma che chiamano
ven levado 10 grande encargo, e lo corente pesse sì fi preso per arte
dante, purg., 13-138: già lo 'ncarco di là giù mi pesa
pompe a rimirar non parco, / per lo stupor, ch'è nella fronte accolto
11-43: questi che vien meco, per lo 'ncarco / de la carne d'
man sì grave incarco; / tu hai lo strale e l'arco, / in
/ non lascia il grave incarco / lo spirto addolorato, / non è mercé
/ mi dica 'l convenente / e lo bene e lo male / del fante e
'l convenente / e lo bene e lo male / del fante e delle ale,
, purg., 6-133: molti rifiutan lo comune incarco; / ma il popol
f. f. frugoni, 1-288: lo sublimò, la nuova dignità di prelato
amico provi, / poi non sa qual lo trovi. petrarca, 252-3: in
e 'l doppio incarco / di due morti lo sfida, e d'ambe al varco
con crudel ferita. cebà, 15-36: lo stuol de'grandi e de'tetrarchi /
era grandissimo peccato et incargo de tuto lo reame, patire che questa pessima femena
, 42-100: l'incarco delle coma è lo più lieve / ch'ai mondo sia
nello stato di caos la virtù che lo incardini. montano, 1-54: non sopporto
l'appoggio su cui incardinare la vita, lo scopo di tutte le giornate.
. ottimo, i-374: caino per lo peccato del fratricidio con una incarica di pruni
chiunque a quei valore s'affida e lo incarica di ciò che pesa a lui resta
. e lucilla, scrollandosi: « lo so io! non ve n'incaricate!
l'amore che dovevano alle loro spose, lo paragonò all'amore che portò cristo alla
lana di crudi, e farli scrivare a lo scriptore del comune dell'arte de la
della potenza ch'essi non conoscono, e lo incaricano del peso del dolore ch'essi
deboi vecchio dell'odio delle ribalderie, lo rovinavano col dispregio delle viltà. g
. bresciani, 6-xiv- 197: lo incaricò di pugna e calci sì fattamente che
pubblici servizi: persona che (per lo più quale impiegato pubblico o anche in
in licenza a lisbona, e in napoli lo sostituiva come incaricato di affari il segretario
, conosce ognuno apertamente da sé, per lo schiaffo da lui ricevuto; che egli
ruppe. simintendi, 1-60: per lo non usato incarico lo carro dà i
, 1-60: per lo non usato incarico lo carro dà i salti per l'aria
/ sai che con l'una man reggea lo strascico / del manto sinuoso e d'
questo cappello dell'acciaio... e lo ripiegato scudo, incarico della mano manca
. busone da gubbio, 1-21: lo 'ncarico della carne l'abbandona in breve
picciolo animo, né bastante a sofferire lo strepito e l'incarico d'un leggieri convito
compagni, 1-3: a quelli che sostenessono lo incarico de'confini, fusse dato dal
, imbarazzo. salvini, 41-281: lo studio e l'artifizio si potria tacciare
costretto, sì si sottomisse e ricevette lo 'ncarico. -avere l'incarico di
, udita la fine, alla lauretta lo 'ncarico impose della seguente [novella],
, impegnarsi in un compito, per lo più importante e difficile. donalo degli
donalo degli albanzani, i-87: pigliò lo incarico della proposta guerra. p.
. ariosto, viii-6: in tutto lo ferrarese è tristissimo recolto de vino,
tanto il commercio, quanto le cattive lo impediscono col fare perdere tempo, lavoro
d. bartoli, 7-2-125: è lo scambievole farsi bene che sogliono l'albero
bestiario moralizzato, v-363-11: cusì de lo tuo fillio facesti: / mandastilo alla vergine
de'ricci, 466: l'amore lo fece incarnare; l'amore lo tenne
l'amore lo fece incarnare; l'amore lo tenne nove mesi rinchiuso nel mio utero
e in damo stenta, / che più lo tocca, più par che s'incame
per la debolezza sua senza colpo e non lo incarnavano bene,... arebbe
egli; ma con manco romore incarnava lo scarpello che 'l maestro non faceva nella
-intr. (per lo più con la particella pronom.).
mie delusioni. -intr. per lo più con la particella pronom. cattaneo
ed incarnato tutto, / ed a lo core di sé fa possanza. monte,
membro m'ha di voi incarnato / lo dio d'amore, che mi porta
la roccia. -intr. per lo più con la particella pronom. chiaro
incarnato questo desiderio, che... lo intelletto altro non può vedere, e
a incarnarli. -intr. per lo più con la particella pronom. bresciani
hanno a senso mio bene incarnato / lo scopo dell'uflficio e l'arti vere
. 10. intr. per lo più con la particella pronom. ant
20-75: egli era sì ribaldo, che lo aversi incarnato con la madre si potea
e comprarmi quel bel manico incarnatino per lo mio parasole. gualterotti, i-13:
apertamente / el passo ov'è condotto lo mio core / e ciascun membro incarnatamente
terrena, fornito del corpo materiale (lo spirito, la persona). giacomo
de'suoi merti / pel mal che lo dilecto condennato / ne'guai che son
li crocifissi. quando il crocifisso incarnato lo sente ivi, pensi ciascuno come gli
candido, il bianco, il vermiglio e lo incarnato. celimi, 688: questa
lasciato / libero al vento; e talora lo involta, / intreccia e appunta col
. algarotti, 1-ix-232: a lui lo scalpello diè fidia, onde di paro /
6: vorria c'or avvenisse / a lo meo cor ch'escisse / come 'ncamato
. bondie dietaiuti, xxxv-1-385: ma lo 'ncamato amore / di voi che m'
/ merzé li chereria / ch'a lo meo male desse alleggiamelo. bonagiunta,
i-613: il buon narciso / de lo suo viso forte 'namorato, / e 'n
forte 'namorato, / e 'n tanto che lo vide fue conquiso / e dismarito sì
vetro rosso incarnato, ciò è che lo colore sia incarnato nel vetro. bùgnole
bùgnole sale, 6-250: in miserabile egro lo aver fresche al tatto e riposate al
... acciocché a perpetuale memoria lo ritenesseno ed avessero li napoletani, e
. dante da maiano, 1-20-2: lo meo gravoso affanno e 10 dolore /
98: ahi, che più? lo dirò? spirto avrò tanto? / quel
fosse stato una incarnazione del demonio e lo sfidava. -trasmigrazione dell'anima da
3. intr. (per lo più con la particella pronom.).
corso delle dissolutezze, finché una stoccata lo fermò. d'alberti [s. v
infingarda, in quanto non ne avviva lo spirito niuna contrarietà di fortuna, è
. azzolini, 102: io so che lo mio giove impazza e serve / ne
vizii,... e'torna lo stesso che bandire la castità in chiasso.
che riguardano una determinata pratica, per lo più riuniti in un fascicolo.
. cicognani, 3-258: alle adunanze, lo metteva a sedere in un angolo davanti
riparato, protetto (e per lo più contiene un'intenzione ironica).
. f. frugoni, iv-84: [lo storico] venalissimo... in-
incasella nella testa un endecasillabo, e lo rimastico immotamente: « venne il dì nostro
.. e non è neppur molto lo spazio... per quel che si
mercurio sotto le ginocchia un quarto, lo incassò nel marmo, e lo comesse gentilmente
quarto, lo incassò nel marmo, e lo comesse gentilmente. soderini, i-444:
: la forma di queste serre per lo più dovrebbe essere in angolo o arcuata,
l'incassare dell'oro è industria e lo spenderlo è virtù. p.
guerra di fiandra od altro disturbo non lo molesterà, ne incassarà un milione.
il colpo basso che ti ha dato lo porti sempre nel sangue. hai fatto
, 452: l'acque preferiranno sempre lo sbocco presente e naturale da tanti secoli,
della marina di castellammare, incomincia subito lo stupendo tratto di strada incassato fra dirupate
pugno. e. cecchi, 3-30: lo segue l'allenatore: un gigante con
giusti, v-147: a noi montagnoli lo stare incassettati tra due muraglie..
g. capponi, 2-418: né lo spaventò l'odiosità delle denunzie, l'
che si dica, usando la spezie per lo genere: e bene il castagno è
, se omero avea alcun difetto, lo ricopriva colla nobiltà e bellezza dello stile
'ncastellate / co so en- tenti a lo veghiare. guido delle colonne volgar.,
quarti, ne le incastellature, ne lo inchiodarsi et cetera. = deriv
preziosa,... e ora lo voglio incastonare in un anello di ferro.
si volle. baldinucci, 44: lo spezzano [il diamante] in minutissime
.., non { scegliereste voi lo smalto più prezioso che si trovasse? giullancili
preso da un riso smisurato, che lo incastrava sempre più. 3.
'rimunito 'qualunque... e lo tenesse in serbo... per
, xvi-3: ch'altro consiglio, ben lo vi protesto, / non vi si
20-204: vói tu che io te lo incastri ne la fantasia? -ant
. 5. intr. per lo più con la particella pronom. aderire
longhezza, dove entra il fuoco, lo spazio di due vasi fatti di terra
pasta piena e fluente, che riempie tutto lo stampo del verso... e
come considerando la ragione umana gli facesse lo effetto di un uomo briaco a cavallo;
: ad una delle tante voltate lungo lo sporgimento di quelle rocce le une incastrate
: non s'ode altro lagno che lo scricchiolio degl'incastri delle sedie su cui
buoi / ma l'oche, e già lo 'ncastro aveva tolto. soderini, iv-168
stanno robe... incatastate in lo regno. incatenatale, agg.
figur. aretino, ii-xox: lo voglio far mettere nel catalogo de i
li frati, molto turbati e scandalezzati, lo ripresone molto duramente, chiamandolo pazzo.
incatenare, / per gran lascività, lo mie intelletto; / e dove più conosce
savonarola, 7-ii-202: l'uno chiamava lo adiuto del signore, e l'altro
del signore, e l'altro confortava lo esercito, e così incatenavano insieme questi
incatenato il tene, / al paviglion impiccar lo volia. ariosto, 45-20: la
ariosto, 45-20: la femmina crude! lo fece porre, / incatenato e mani
non posso [confessarmi], ché lo dimonio mi tiene si incatenata la gola
federico ii, 158: diviso m'à lo core / e lo corpo à '
: diviso m'à lo core / e lo corpo à 'n balìa; /
villani, 11-4: fecesi fare incontanente per lo comune certi ponticelli di legname sopra l'
il nono, ecc., secondo lo schema aba, bcb, cdc, ecc
viani, 10-184: il barone dresdde lo volevano scar dazzare, trafiggere
persuado che, se non come ocio lo vuoi incatedrare nelle stelle, almeno come
incatedrare nelle stelle, almeno come negocio lo farai alloggiare insieme con quell'altro, detto
ebbe diguastato ierusalem e tutto arse, e lo tempio altresì, e lo popolo tutto
, e lo tempio altresì, e lo popolo tutto incattivato in bambilonia, ad
da s. c., 141: lo ingegno, del quale nulla cosa è
cattiva, malevola (gli occhi, lo sguardo). cassola, 2-523:
sguardo). cassola, 2-523: lo guardò; a un tratto i suoi occhi
, perocché il grano fu guasto, lo vino venne in confusione e l'olio
virgiliana 1 eneide ', ma non lo rammenti per non incattivire i presenti.
. -che esprime rabbia, furore (lo sguardo, il volto).
/ fattoli, così resupina caddi / per lo spavento. cariteo, 39:
altro, il giuro, / era lo scopo delle mie parole. -di
che si scopre, un estetico che lo ammira, e un arancio lì pronto che
ammira, e un arancio lì pronto che lo colpisce d'improvviso. saba, 203
dominio della pianura,... lo frangiò tutto di vivo oro.
falegname noci gli mobiliò la casa; lo incavalierò, cosi saldando il conto.
a radunare cavalli, perché la comitiva lo seguitasse incavallata, facendo in cotesto modo
nannini [petrarca], 76: lo incavare le gemme e fame tazze è
vasari, i-177: fatto ciò, lo scultore viene incavando coi ferri tutti quei
suona l'incavata volta, / tra lo scosso agitato aere di morte. guerrazzi,
più incavato delle mura, lì rivolse lo sforzo supremo. pascoli, 649: ed
. a. cattaneo, i-265: lo vedete [il tisico] smunto, secco
): due occhi incavati eran per lo più inchinati a terra, ma talvolta
incavatura, sf. l'incavare. -per lo più in senso concreto: cavità naturale
/ quinci rotando intorno, / mirin lo 'nfausto nido ove l'acerba / pianta
attorno [all'albero], arrivare con lo scalzare sino al piano di tutte le
riempiono tutti gli incavi che ha fatti lo scarpello. lanzi, i-384: costoro
si doverà far mettere i legni per lo lungo per la seconda orditura, e vogliono
pietra dura o di altro materiale (per lo più nelle locuz. d'incavo,
. maffei, 5-4-392: bellissimo è lo studio delle gemme intagliate, d'incavo
perché ha da essere molto più profondo lo incavo, per far molto maggior rilievo che
dolce di colore che l'occhio non lo distingueva? moravia, xiii-16: la
voce). aretino, 20-158: lo stallone risponderà con voce in- cazzita:
: la regina ioanna sua mogliere le touceze lo stato de la corona, lo fece
touceze lo stato de la corona, lo fece prencepe de taranto; et isso ince
de taranto; et isso ince posse lo re de vrione per parte soa.
noano avea uno casalino contiguo e coniuncto con lo dicto orto, e volendo reedificare lo
lo dicto orto, e volendo reedificare lo dicto casalino e de novo edificarence una
e de novo edificarence una casa supplicao lo illustre condam principe di taranto.
. camminare, avanzare, procedere (per lo più maestosamente, solennemente, con gravità
: incedeva lenta, severa, reggendosi lo strascico un po'stanca, molto circondata.
dossi, ii-43: giravano, interrogante lo sguardo... alla ignota terra
sona le sei / ed incenato se lo caccia a letto. bresciani, 2-v-91:
. girolamo da siena, i-125: lo quarto grado [d'amore] si
allora d'incendere sin le selve [lo specchio concavo], tanto vivi sono quei
offerì olocausto e incenda sacrifìcio e uccida lo animale per ogni dì. boccaccio, 1-vi-579
figur. bonagiunta, xxxv-1-270: e lo foco lo 'ncende, e fallo fello
bonagiunta, xxxv-1-270: e lo foco lo 'ncende, e fallo fello, /
fallo fello, / ché non è gioco lo foco toccare. zanobi da strala [
mano propria incendere, perché fallato avea lo colpo che per liberare roma pensato avea
vi-6 (70): il tagliare e lo incendere che fa il medico a coloro
'l foco. benci, 1-89: lo ammaestrato medico con dolori affligge il corpo
: il loglio posto allato al frumento lo incende e riarde. 6.
fa 'llumare, / ed incende tra lo ghiaccio; / quell'è lo foco d'
incende tra lo ghiaccio; / quell'è lo foco d'amore / c'arde lo
lo foco d'amore / c'arde lo fino amadore / quando elio non à sdiaccio
stringe / e facemi languire, / lo meo disire -conforta mia spera. chiaro
pisa, 1-316: la donna incendea con lo suo incendio lo dolore della gente.
la donna incendea con lo suo incendio lo dolore della gente. intelligenza, 18:
. giacomino pugliese, i-188: de lo suo amore, che m'à radopiato
pensi ch'io non sia vietato: / lo cor mi 'ncende di grande adiranza.
ascoso il vero, / onde sa che lo 'ncende e che l'attosca. segneri
. 10. intr. per lo più con la particella pronom. ardere
amore divino. iacopone, 90-3: lo cor tutt'ho partito, ed arde per
4. intr. (per lo più con la particella pronom.).
adesso quanto essa luce quaggiù rinforza per lo specchio incendiario. raccoglieremo che quivi la
passione amorosa, un intenso desiderio (lo sguardo, gli occhi). garibaldi
cervello incendiario del direttore zurlo, che lo ha proposto. 3. violentemente
dell'incendiario, va dove il vento lo spinge, e si trattiene a divorare dove
sono rifrigerative e tolgon la sete e ammortan lo 'ncendimento del caldo. 3
sono 10 vedere, l'udire, lo toccare, l'odorare e 'l gustare.
a fuoco, l'incendiare. -per lo più in senso concreto: grande fuoco
conv., iii-1-3: sì come lo multiplicato incendio pur vuole di fuori mostrarsi,
i geli e gli incendi della russia lo cacciavano fuggitivo. misasi, 2-190:
incendi / secca ancora la gola. se lo puoi, / dimentica quel sapore di
a giacere supini, sopra sé ricevendo lo 'ncendio, il quale continuo cade loro
] e io ardesse; / e sì lo 'ncendio imaginato cosse, / che
essendo diogene andato in cicilia a considerare lo 'ncendio di mongibello. tansillo, xxx-10-250
li quali la febbre piglia, che innanzi lo 'ncendio di quella tremano e battono i
18- 136: un subitaneo smarrimento lo colpì alla nuca, lo travolte come
un subitaneo smarrimento lo colpì alla nuca, lo travolte come un incendio di tutte le
fu quello incendio dell'amore, per lo quale meritorono cotanta beatitudine. giamboni,
virtù per la quale l'uomo costringe lo 'ncendio della lussuria col freno della ragione
, vedendo che la donna incendea con lo suo incendio lo dolore della gente, la
la donna incendea con lo suo incendio lo dolore della gente, la fece pigliare
, scisma. cesarotti, 1-xxvi-72: lo scisma dei donatisti avea colà destato un
etc. in roma è curioso: lo dicono carbonaro, capo della * giovine
della vostra città. castiglione, 137: lo incendio delle calamità nate dai barbari non
con folio: attizzarlo maggiormente (per lo più per indicare un rimedio peggiore del
, ii-705: tennegli da lunge con lo incendito delle cose che gli erano appresso.
tore fosse abolito in guisa che niuno lo rammentasse né in favella né in scrittura
delle cose incendive, e quando per lo fuoco delle turbazioni si accende in furore d'
'ncendore. idem, lxxxiii-554: beato lo peccatore / ch'acquista cotale amore:
acquista cotale amore: / dello inferno lo inzendóre / unca mai non sentarà.
, 28-6: la salamandra vive ne lo foco, / ed ogni altro animale ne
, / poi che in mal far lo seme tuo avanzi? biringuccio, i-140:
di tesauri e d'uomini, con lo corpo del suo marito incenerato, si
, le sue facoltà); fulminare con lo sguardo, con la parola; confondere
. 6. intr. per lo più con la particella pronom. ridursi
, 1-iv-156: avea quel cavaliere sotto lo sguardo la patria incenerita, le ricchezze
solennizzato il suo arrivo da tutti, che lo riputavano già incenerito e quasi annichilato.
spesso incensa anche 1 santi che non lo sono. pindemonte, iii-514: artista
, e correva a'suoi amici che lo incensavano mattina e sera come il persio
2. figur. lode, elogio per lo più insincero e adulatorio; complimento,
. a. cattaneo, i-465: lo stesso uomo in vostra presenza vi gonfierà
sm. piccolo braciere di metallo per lo più prezioso, che serve per bruciare
pizzico d'incenso in un minuscolo incensiere lo dette in mano ad hostia.
leggermente aromatico, che si presenta per lo più sotto forma di lacrime isolate coperte
riscalderai e conforterai. boiardo, 1-109: lo incenso colgono gli arabii profumando prima lo
lo incenso colgono gli arabii profumando prima lo arbore con storace, però che tra
giordano, 2-177-. allora il papa con lo 'mperadore e con i cherici e con
incensi arsi al vero dio, e lo stritolamento ordinato a figure di fallaci numi,
. landino [plinio], 266: lo 'ncenso non nasce se non in arabia
il braccio, come quando si dà lo 'ncenso col terribile. tasso, 4-14:
vero e non dare... lo 'ncenso affi principi. b. corsini,
, 1-65: sia de'seguaci miei lo stuolo immenso, / gli dei, gli
iii-441: ho lasciato il frate che dava lo incenso a'grilli. g.
ora / il dirlo è proprio un dar lo incenso a'morti. passeroni, 5-90