/ hanno di peso, sì che lo palmento / n'andrìa giù in per-
, inf., 32-74: andavano inver lo mezzo / al quale ogni gravezza si
colera, e rutti puzzolenti, e per lo ricever del cibo, gravezza ne'precordii
ebbe in costume ogni anno cavalcare per lo regno per riconoscere le gravezze che facevano
. si infermò molto fortemente; e quando lo signore che tanto l'amava intese la
, è quello che fa gravezza a lo stomaco. -fare violenza, danneggiare
, sf. fisiol. nei mammiferi, lo stato fisiologico della femmina, in
incinta. iacopone, 2-33: lo monno n'è stupito:...
, 1-186: pallade... con lo scudo e con l'asta uscì dal
dante, purg., 16-60: lo mondo è ben così tutto diserto /
sentimento intenso, una preoccupazione viva (lo sguardo, la voce, ecc.)
avere a... divorare panini gravidi lo rasserenò. = voce dotta,
non piangete quando voi passate / per lo suo mezzo la città dolente, / come
domenichi [plinio], 22-18: alcuni lo chiamano ulofono e cinozolo, per la
qualcosa. cattaneo, i-2-36: mostrerà lo sconcio d'una cupola senza fianchi,
che benissimo intendono che il gravitare e lo scendere è tendere verso il centro del
siccome l'ascensione dei globi aerostatici e lo zelo democratico... effetti ovvi entrambi
2-52: quando agio allegiato / de lo gravor ch'io porto, / io credo
iii-145-27: d'ogni gravor m'alleva / lo suo gentile aspetto vertudioso / che mi
, 52: diede ordine e opera per lo discarico della gravosa nave. tasso,
, 1-1: la mia gran pena e lo gravoso affanno, / c'ò lungiamente
lungiamente per amor patuto, / madonna lo m'à 'n gioia ritornato. beroardi,
. franco, 243: di languir lo spirito costretto, / de lo sparger gravosi
languir lo spirito costretto, / de lo sparger gravosi afflitti lai, / e
che richiede fatica o impegno intenso (lo studio, un lavoro). giamboni
da s. c., 39-3-4: lo disideroso dell'onore... a'
spasimi, e 'l vagheggi, e se lo stampi ne gli occhi e nel cuore
uomo ad essere grazioso, o vero lo contrario: la quale grazia s'acquista
che erano tanto duri per la figlia lo accolsero con un certo garbo, quasi per
... avendo toccato la rosa e lo smalto, il marmo e la dàlia
dare la grazia, la vita e lo spirito al suo poema. galileo,
grazioso e bello e savio, sì lo uccidevano o con veleno o con altro;
i meriti e la bontà sua, lo ripose nel primiero grado di grazia. f
d'essi dipenda dalla buona grazia di chi lo riferisce, oppure dall'essere in disgrazia
guaina dalla grazia di un amico che lo comperò nella vendita pubblica della mia villa
il ringraziamento che facciamo ad uno quando lo ringraziamo che ci ha fatto qualche beneficio
, n. 23). -per lo più al plur. gesti teneri e leziosi
bene fatto, con la sua grazia intera lo esperimenterebbe. sanudo, x-136: sono
chiaro davanzali, xxii-19: creder voglio lo male ch'ho in grazza avere /
tanto dono? casti, iii-105: lo schiavo... riceve le bastonate colla
magno che dio dà all'uomo, che lo unisce con dio. aretino, 9-21
, iii-833: santi si nasce; non lo si diventa completamente se il signore non
ma merita la creatura nelle grazie, per lo buono uso umile nella perfetta gratitudine.
. chiara, 9: dentro soffiando lo spirito,... [chiara]
si pina, / ponisti fine ne lo nostro lutto, / li qual per lo
lo nostro lutto, / li qual per lo peccato erano en pina / de èva
en pina / de èva, che magnò lo veto frutto. fra giordano, 3-138
alberto, 6: in quel tempo teneva lo 'mperio d'oriente zenone; il quale
le sigarette che egli fumò dopo, lo rimisero nello stato di grazia dell'uomo
tal, ch'io pensai co'miei toccar lo fondo / della mia grazia e del
mostrarti alcuna dottrina e ammaestramento, per lo quale, con la grazia di dio,
medicina, non solamente quanto per guarire lo corpo loro, ma eziandio tu li possa
per fama sempre spica, / come lo 'ngegno vostro s'affatica / dove vertù
. cavalca, 16-2-287: iddio misericordioso lo trasse a grazia di conoscere la verità
nell'animo non la forza di sostener lo strazio della carne e l'obbrobrio dell'
fue presente, e appo vespasiano per lo detto imperio ch'avea avuto,.
seco lui nelle carceri; hamilton e lo stesso nelson... volevano salvarlo.
. 21. tipogr. per lo più al plur. piccolo segno ornamentale
fuori. varchi, 18-1-206: per lo essere egli... tutto benigno e
grazia. -avere grazia (per lo più in frasi ottative o esortative)
io non domandavo altra grazia se non e'lo pregavo... che mi menassi
strozzi, 1-177: piacque a chi me lo dié di chiamallo a sé, con
, il grandissimo pelago d'amore con lo amoroso vento solcaremo. -con buona
con voi, di quel che voi lo siate con taluno dei vostri fratelli d'arme
tratto di far 11 faceto; ma lo fa con tanto poca grazia e con tanta
/ e prima che più espresso io le lo chieggia, / su la reai sua
occhiali la vedeva tutti i giorni, lo metteva fuori della grazia di dio.
cielo d'alcamo, 24: viva lo 'mperadore, graz'a deo; /
— piacess'al ciel, ch'io lo farei di grazia. -felicemente,
di benevola e generosa condiscendenza (per lo più in frasi che esprimono preghiera,
. de sanctis, ii-1-204: lo accompagnammo a casa, che s'era
il baule, e di cattiva grazia lo raccomodano. manzoni, fermo e lucia
dio dona una grazia ch'è appellata lo spirito d'intendimento nel cuore. boccaccio
è fatta ». bocchelli, 2-89: lo czar, perché non si spegnesse la
che per inalzare tesser di cavaliere, lo derivano dall'ordine equestre de'romani,
f. degli atti, 113: e lo todino se tornò cum lo spolitino in
113: e lo todino se tornò cum lo spolitino in grazia et aiegri.
nievo, 1-500: se madonna rosaura lo stuzzicava per chiasso colle sue giullerie,
dio. testi fiorentini, 104: lo re tebaldo d'inghilterra soccorse con giente
inghilterra soccorse con giente e con moneta lo re di francia; e, grazia
g. m. cecchi, 23-4: lo -mettere, porre, tenere, mantenere
di virtù, 17 (63): lo savio signore riprendilo, quando egli falla
massimo studio deve essere il conservarti con lo spirto divin per grazia infuso. guarini,
stanziamento di luigi de la stufa, lo fece tornare indreto 7 fave per sua
, i parenti, gli amici, lo onore, la patria e lo stato tutto
amici, lo onore, la patria e lo stato tutto, senza speranza di riacquistarlo
gratitudine; ringraziare (ed è per lo più in relazione con un compì,
la fedeltà e fermata per sacramento, sì lo investì nel ducato di puglia. bibbia
bocca aperta a guardarla; e se lei lo dileggiava, lui rideva; e se
persino che la fosse riconciliata e fosse lo re accettato nella sua grazia. sabba
. de sanctis, iii-1-20: i principi lo hanno in grazia e lo colmano di
i principi lo hanno in grazia e lo colmano di onori e di ricchezze,
-avuta o fatta la grazia, gabbato lo santo: v. gabbato, n
graziolina, / da fare spasimar per lo diletto. -peggior. graziàccia.
in partic.: buffamente affettato (lo stile, il linguaggio); cfr.
pliche, non per altro lo fanno che per dar loro...
lui graziando, [la vergine] lo benedisse e, levandosi dal santissimo fianco
beato se v. a. s. lo graziasse di un luogo di aiutante di
. che rivela la delicatezza dell'animo (lo sguardo, il gesto, il modo
al forte, perché il forte non lo sormonti. morando, 399: simulando apparenza
editto di rotari (643), lo straniero che acquistava, per concessione regia
casa il * pensiero ', però lo definivano come frutto esotico. nievo, 867
oltre; ancora, più (per lo più nelle locuz. non è guari,
, come che si ponga quasi per lo continuo con la particella che niega, '
, 1-iii-122: esaminando il suo male, lo sperammo guaribile, ma pensammo che d'
: gottardo, senza troppi discorsi, lo mandò a letto guaribile in più di dieci
della salute; cessazione (dovuta per lo più a cure mediche o a interventi chirurgici
, rettor., 37-17: lice che lo officio del medico è medicare compostamente per
... guarisce la fistola e lo cancro. testi fiorentini, 124:
/... / che mai non lo potè omo -ben guerire. guittone,
tolto el vigor del notare, / lo santo orare che ne potea guarire. cassiano
e mutassesi la mattina e la sera lo piombo, se rotto non fosse, sì
10-2 (409): quivi guastatoglisi lo stomaco, fu da'medici consigliato che egli
. guarrà subito ch'io ci pongo lo impiastro. dalla croce, iii-4: per
, e perire, ch'egli mena lo legno là dov'egli vuole.
cavai più pasca; / vego che lo guarrebbe del restìo. idem, 22-173:
tordo, / e in questo modo lo guarì del sordo. 11.
fiore, 16-4: quand'i'vidi lo schifo sì addolzito, / che solev'
quegli partendosi, con grande fede chiamò lo nome di gesù e tornò colla figliuola
da imola volgar., i-187: lo pontefice, comandoe che lo consolo si vestisse
i-187: lo pontefice, comandoe che lo consolo si vestisse la guarnacca, stando
mezzo aprile, per gonnella e per lo guarnèllo di coliani, lb. iij s
accordarono. gualdo priorato, 10-viii-147: lo ricevè con tutta la guamiggione, regali
stufiarich, i-217: l'ingresso trionfale lo faremo noi e poi ci resteremo di guarnigione
catafratte, cioè colle corazze, per lo guemimento dell'arme dalle fedite sono sicuri
8. ant. vestito (per lo più ricco e sfarzoso). ritmo
. malispini, 150: avendo fatto lo re manfredi guemimento a'passi, mandò
). monte, ii-390: lo mio cor è apenato di tal gioco,
gioco, / che faggio detto ognora lo guernisco. bartolomeo da s. c.
cola di rienzo, 161: lo tribuno riparo non fece, non sonò campana
consiglio, se ti piace, per lo quale tu ti guemischi. pallavicino,
d'argento e gran candelieri si guernì tutto lo spazio e sopra e dentro e d'
guemite bene le sue terre, stimò poco lo assalto di iacopo. g. bentivoglio
, 1-388: acconcio che hanno per lo meglio la pelle o il cuoio d'un
il papa donare a il re francesco, lo volse in prima guarnire riccamente d'oro
793: eppure un granino d'ingegno lo ha e lo mostra nel guarnir di merletti
un granino d'ingegno lo ha e lo mostra nel guarnir di merletti i propri spropositi
8. addobbare, arredare (per lo più con sfarzosa eleganza).
armi, cedette all'assalto e gittò lo scudo. zeno, xxx-6-125: dulcinèa,
oh barbarie topesca!... lo giuro che tutti i cantoni di mia
due mesi dell'anno, quando per lo freddo e altre cagioni sono quasi mortificati:
-fornito di guardamano robusto e, per lo più, molto elegante (un pugnale
. novellino, 2 (11): lo lapidaro si mosse, guernito di molte
rimenato, e l'accademico guernito e lo stritolato... ne verranno a
, il mio destin seguendo / e lo splendor de la materna stella. campiglia,
ancor fosca di contro all'alba su lo scalo, ben costrutta, guernita di càssero
. figur. ornamento, abbellimento (per lo più artificioso e superfluo).
salma, il ruggio, il cantaro, lo staio,... e secondo diversi
ant. e letter. caraffa (per lo più di vetro e destinata, prevalentemente
dal siriaco 4 gastar ', che vale lo stesso. potrebbe anche comodamente dedursi dal
-guastadina. bencivenni [crusca]: lo tengono in una guastadina di vetro,
viani, 19-54: i vecchi marinai lo calciavano, gridando: -vile,
d'agnolo molto danno facevano; per lo quale rimedio agnolo deliberò che la moltitudine
sistema qualche po'di luce passeggera, lo scompigliano alquanto, cagionano un po'di
in suo poeta,... e lo trattò un po'meglio che simili re
.. guastava tutta la contrada, mangiando lo bestiame e gli uomini vivi inghiottendo.
, la furia delle pioggie e delle tempeste lo batte e lo guasta. redi,
pioggie e delle tempeste lo batte e lo guasta. redi, 16-viii-394: n'è
, ma su cinque raccolti, uno lo guasta la pioggia. -intr.
... vidde ch'egli guastava lo scudo e 'l cappello colla spada. albertano
iacopone, 34-65: quanno la voglia passa lo senno e 10 potire, / parenne
11 carbone è incorruttibile e si conserva per lo spazio d'intieri secoli nella terra senza
, avvelenare. cavalca, i-io: lo suo corpo essendo già morto fu insalato,
fu insalato, perché il caldo non lo guastasse. serdonati, 10- 488
erano guastati i pozzi, e per lo contrario, restarono esenti dall'influenza molte
che tengano el grano ascosto che dio lo faccia guastare. grazzini, 2-74:
altre sono favole: però che con lo letto suo, ciò che si mettesse guasterebbe
se ne farea generazione nulla, secondo lo sugello che se guastasse, che non farea
che per adoperar si van consumando e con lo spezzarsi guastando. algarotti, 1-221:
può voltare, / né an guastar lo braccio su dormendo. fiore di virtù
l'aveva lasciato alla totte, per non lo guastare per le montagne. equicola,
per le montagne. equicola, 236: lo amor di parrucche, ghirlande
questo medesimo vale il sai- nitro con lo sterco delle lucertole pesto e soffiato negli
gli alpini che dovevano correre a occupare lo squarcio. -sottoporre a violenza carnale
3-211: pensai che 'l porco fue lo primo animale che meritò di morire,
xxxv 1-391: dio no lo dovea già consentire / che tanta bieltà
volgar., i-416: al quale rispose lo signore: chi peccherà a me,
borghi hae scritto in su l'uscio lo nome suo e di sua moglie e
; e se alcuno ne muore fa guastare lo suo nome, e se alcuno ne
, e se alcuno ne nasce sì lo vi fa porre. gelli, 17-118:
e mal disposte, per paura di guastarmi lo stile. serra, ii-278: non
lungamente abitata da'barbari, per lo commerzio di quelle nazioni la lingua latina
perfetto. serra, iii-427: ha condotto lo scrupolo della sua coscienza studiosa al punto
anonimo, i-489: distrutto e guastato ài lo fino amore, / a vii ne
senno, fa venire infermitadi, ingrossa lo ingegno, accende alla lussuria. dante,
de'medici, i-280: allor vedeva lo ingegno spedito / quel ver ch'alle
alla nipote. -intr. per lo più con la particella pronom. fra
per la via esortava a pregare iddio per lo re, che non si guastasse come
iacopone, 58-32: pensete per astuzia lo monno dominare: / che ordene l'un
il giovanotto imbarazzato. - lei me lo guasta. -assol. cavalca
fede, per loro tirannia vollono guastare lo 'mperio. bibbia volgar., ii-63:
costantino per la lor dissensione guastarono molto lo imperio di roma. cronaca di perugia
. 13. interrompere (per lo più in malo modo e con effetti
romani fo dicto ca genti aveano guasto lo sacrificio e tolta preda. g. villani
rimproverare. e dice ivi la chiosa: lo suo dato guasta chi rimprovera. cavalca
vi piaccia, né facciavi lenti e guasti lo vostro merito. guicciardini, 113:
conoscessino guastare o mettere in pericolo lo effetto della sua vittoria. aretino,
conti di antichi cavalieri, 67: che lo re de'cavalieri stesse al porto con
così di buonumore, e tu me lo vuoi guastare. pavese, 6-26:
a severino fosse piaciuta amelia, che se lo fossero detto e magari si vedessero,
col quale gli condì la minestra, se lo levò dinanzi. g. m
. canti carnascialeschi, 1-42: chi lo scoppietto maneggiar ognora / può, con
vincantesimo: v. incantesimo. -guastare lo stomaco: v. stomaco. -guastarsi
feci sì che se ne fecero scommesse circa lo avere io a trarre i sassi,
da loro, [gli artefici] lo cominciano diligentemente a disfare,...
e f. invar. chi porta lo scompiglio nel campo della ricerca e dell'insegnamento
834: il digiuno ad intervalli aggiusta lo stomaco, guastato dalle scorpacciate, meglio
: e 4 quamvis 'domenedeo che lo omo sea descazado fora de la soa citade
la soa citade per la ira de lo principo, e quelo ch'è descazado sì
è descazado sì salva per la arte lo so corpo no danado e le soi richeze
guastatori e predon, tutti tormenta / lo giron primo per diverse schiere. boccaccio
con pianto raguardano gli tori abattuti per lo lito, e 'l crudele guastatore colla sanguinosa
3. che porta il disordine, lo scompiglio, la rovina; arruffone,
in opera migliaia di guastadori, e lo fe'spartire, e perdere in cento
s. v.]: 'guàstice', lo stesso che vischio bianco.
noi venimmo al guasto ponte, / lo duca a me si volse con quel piglio
cumuli del guasto / pagliaio e de lo strame. tecchi, 11-153: tutta la
l'armi. alfieri, 7-191: per lo gran fango le strade guaste affatto.
avrà sonato perché né allora né poi lo rinvenni mai guasto. d'annunzio,
, cent., 55-24: per lo piagnere avea gli occhi guasti. seneca volgar
. berni, 24-18 (ii-235): lo stomaco orlando aveva guasto. benzoni,
... in ditto regno sono per lo più guaste e minuite. -dilaniato
... la scarsità dei viveri lo scontento generale, campi guasti e stalle
grandi, di dove il cuore è per lo più sbandito e gli uomini più guasti
altre. bocchelli, 12- 302: lo accusavano lussurioso, e per di più effeminato
. nardi, 4: essendo guasto lo spettacolo e per la paura scompigliata la festa
et offerta. aretino, 20-105: lo avea un certo innamorato mercatante, buona
e 'l guasto de'campi e lo 'ncendio delle case. cronica fiorentina,
: uscirò fuori gli aretini per difendere lo guasto. fra giordano, 5-242: viene
. villani, 3-91: con furia lo mosse a far la guerra e danneggiare di
, giungendo, di guasti gravi lungo lo stradale. d'annunzio, iii-2-312:
. romagnosi, 19-669: non solamente lo schiavo produce meno, ma eziando consuma
29-7: la gente della fazione che lo condannava die'il guasto a'suoi averi
29-7: la gente della fazione che lo condannava [dante] die'il guasto a'
han dato il guasto all'italia fu lo spagnolo. -dare il guasto a
cittade. bibbia volgar., vii-222: lo mio furore è acceso nelle città di
tr. letter. guardare (per lo più fissamente, con insistenza o con intenzione
, 1 * 431: la sposa lo guata, e ragiona e danza co lui
rispose. foscolo, 1-21: errar lo vidi / testé là intorno, % fremendo
-volgersi, fissarsi (gli occhi, lo sguardo). valerio massimo volgar.
quel grand'uomo. colletta, iv-8: lo sguardo del re scorre a sopra tutti
ricciardo da cortona, 26: per lo disonesto guatare che fece el signore di
poteva, se non chiamando a sé lo dio esculapio. berni, 144:
guati. 3. cercare con lo sguardo. - anche assol. forteguerri
, e lasciarle, e darle per lo suo amore, acciò che ci fussono
di dare di petto e d'incolpare lo vizio. cicerchia, 1-146: fra
. bernardino da siena, v-243: vuo'lo vedere com'è quel tale cittadino che
niuno il guati, né che pure lo saluti. bisticci, 3-377: di poi
l'anno. -proteggere (per lo più in espressioni di augurio).
medesima tracima..., quando lo piegato mare istà dintorno a lei abattuta,
sorpresa o disappunto (ed è per lo più seguita da un compì, oggetto o
che guarda, che osserva (per lo più fissamente 0 torvamente o minacciosamente)
sf. ant. sguardo (per lo più intenso ed espressivo, ispirato da sdegno
e mortai odio converse, che più non lo poteva guattare. = deriv.
son giunto a termine ch'io cambierei lo stato mio con un facchino, con un
. vivandiere. sercambi, 145: lo re, apparecchiato d'andare, le some
. davanzali, ii-93: sessanta mila armati lo seguitavano licenziosissimi: più numero di bagaglioni
, / coperti e guati / per lo fredo stanno. g. barbaro,
prendere il bagno; nuotare (per lo più a stento). -anche con
guazza, sf. rugiada (per lo più copiosa). pulci,
sostanze eterogenee (con riferimento, per lo più iron. e spreg.,
non l'hanno fatto fin a qui, lo faranno per l'avvenire, se egli
stomaco, e della nostra salute dipende per lo più dalla gola e da tanti guazzabugli
guazzabuglio di traiano boccalini, che « preferiva lo stesso tasso a tutti gli antichi e
agitare (un liquido o il recipiente che lo contiene). crescenzi volgar.,
se affinisca. bruno, 67: lo essere orefice non è male: non ha
pontano, 312: nui starno dubiosi che lo accostarse del signor roberto verso olio sia
e di fondo assai, e facilmente lo lascierete per modo, che si potrà forse
per servire coperchiata, per lo più di metallo... in essa
), sm. acqua bassa per lo più stagnante, terreno paludoso o fangoso,
appena a mostrare... che lo sfuggichìo del piede lo si dovèa a
... che lo sfuggichìo del piede lo si dovèa a un topo morto o
. p. fortini, i-416: lo sciocco, trovandola così, le domandò
, specie di ciotola coperchiata, per lo più di metallo... in essa
torino a guazzo. piovene, 7-538: lo colorivano a guazzo, riproducendo esattamente le
con etterno nome, passarono oltre per lo piacevole piano. idem, iv-139:
si rompeva, o il gobbio, non lo sacrificava. -per estens. gozzo
cavalca, 16-2-152: massimamente perché lasciamo lo gubernàcolo dell'umiltà. =
; regolare. ristoro, xxviii-1014: lo cielo colla sua virtude è retto e
per la gubernazióne del mondo e per lo reggimento di tutte le creature cognobbero molti
, o rintronato, la bacheca, lo scimunito, la guegua. varchi,
.. dicesi pure 'gueguina', che lo credo primitivo da 4 beghina ', e
per questo diventare ghibellino perché i guelfi lo avevano maltrattato? oriani, i-65: ai
-anche: clericale, cattolico (per lo più con valore polemico).
cesare, 62: allora ferio cesare; lo colpo guenciò e venne sopra al nasale
nasale, e la punta li scese per lo volto. = cfr. guencire.
in tal luogo / che dal contraro lo lume gli venga. dante, purg.
anche guercia. -obliquo, torvo (lo sguardo). cieco, 11-50:
intraversato da una cicatrice... lo faceva guardar guercio. -per estens.
le colonie, le acque territoriali, lo spazio atmosferico sovrastante). -in senso
. piero da siena, 1-13: lo primo, che del suo reame mosse
punto di vista dell'ordinamento interno, lo stato impegnato in una guerra; è
, di trattenimento: quella che ha lo scopo di stroncare il nemico, senza
dell'ordinanza, alla spicciolata, per lo più sui paesi di montagna, ove
tradizionale: lotta, a carattere per lo più temporaneo, che si compie in territorio
prostrazione morale che avvilisce l'uomo e lo fa vivere in società degradato ed abbietto
fa vivere in società degradato ed abbietto lo pone ancora in uno stato di guerra perma
dee per assicurare le proprie batterie su lo spalto. guglielmotti, 845: * guerra
o aerei. citolini, 457: lo speciale [della milizia] è partito in
greci e ciro..., fu lo sforzo dell'annata loro di navilii piccioli
i-5: per niuna altra cosa veggiamo lo popolo romano avere soggiogato lo mondo,
cosa veggiamo lo popolo romano avere soggiogato lo mondo, se non per lo essercizio
soggiogato lo mondo, se non per lo essercizio e disciplina della guerra e della
di sydrac, 460: vale molto [lo smeraldo] con tra le gotte,
la guerra d'industria si era reso permanente lo stato di pura guerra, allora si
misure restrittive di carattere finanziario, con lo scopo di danneggiare i rispettivi commerci e
: avendo l'uomo guerra con dio per lo peccato, né umiliandosi, né curandosi
fatti sciagurati parlano al pubblico che per lo più si compiace di sì fatte guerre di
dante, inf., 27-86: lo principe d'i novi farisei, / avendo
fa togliendo or qui or quivi / lo pan che 'l pio padre a nessun
dante, inf., 17-22: lo bivero s'assetta a far sua guerra.
gherardin ne paria molto male, / che lo serpente gli facia tal guerra. burchiello
: membrandome che ten vai, / lo cor mi mena gran guerra. dante,
, 509]: il far guerra recreduta lo stesso fu che farla con animo finto
li nabucodono- sorri e tiranni che mettono lo mondo in guerra. -muovere guerra
guido delle colonne, 3-16: traiete lo meo cor ormai di guerra, /
guerra (e ha valore, per lo più, di epifonema). g
di aperto biasimo. cassola, 2-350: lo sai che nel 'i5 era uno degli
guerrazzescaménte, avv. letter. secondo lo stile proprio dello scrittore e uomo politico
di concitare gli animi degli italiani contro lo straniere e il prete, o adesioni
tutto ammirava, principalmente l'animo e lo stile. guerreggévole (guerrigévole),
. bettinelli, i-i-xliv: se rivolgiamo lo sguardo alle guerre, qual cangiamento non
studio il sangue ch'oggi risparmiasi per lo regolato guerreggiamento? guerreggiante (
., salvo il castello dinasso, lo quale avea gueregiato lo re marco.
castello dinasso, lo quale avea gueregiato lo re marco. — condurre operazioni
11-8: dissigli come si contenea / lo schifo ver di me, e che
, -esclamò agitandosi, -voglio ammettere che lo fosse, ingiusto, che la persecuzione che
guarda non si'ingannato, / ca lo nemico / è forte vitiato / e
da prato, 230: madonna, per lo tuo onore / a nulla vecchia non
guerricciuole pestifere scapestrata,... lo investisse di tutta ibemia ». nievo
bocchelli, 13-479: al suo ritorno lo vedo chiamato dal popolo alla carica di
combattente, soldato (e vi è per lo più connessa l'idea di nobiltà,
consacro il mio sangue, ma non lo vendo. manzoni, 310: sopra i
e'sensibil movimenti cum igli / piglionno lo meo cor per gli capigli, / forte
ò vista plogia dare / ed a lo scudo rendere clarore /... /
core / passò così guerriera e sì lo prese, / che senza ch'ei potesse
. ghiberti, 266: in gioco è lo ben mio / e la gioia ch'io
da unità (bande) costituite per lo più da elementi irregolari contro le truppe
uno stato esterno, che agiscono per lo più per mezzo di imboscate, rapidi
a liberare il paese dallo straniero che lo occupa). l. donato
d'esta noi, sì guerria / lo core e l'alma mia. ottimo,
uccelli, se per alcuno tempo veggono lo gufo che vola la notte. boccaccio
di inforcare que'suoi occhiali da gufo e lo ammaestrò a saldarsi nell'occhiaia una lente
al signore della magione che con quello golfo lo facesse dormire. pulci, iv-21:
se ne andava con la vesticciuola e con lo zendado soletta, verso le due ore
la splendevile cenere de cesare suso ne lo melo. caro, i-220: -mettetevi anco
novellino, 90 (148): lo 'mperadore federigo andava ima volta a
trecento chilometri non sarebbero poi troppi se lo spazio non sviluppasse divergenze di tempo tanto
avea distesa una nebbia, la quale lo giorno li copria dal sole e tenevali freschi
detto, par timo da vienna; e lo imperadore ci diede per guida e compagnia
, inf., 1-113: io per lo tuo me'penso e discerno / che
, seguitando per le vie quello che lo menava. e non poteva da sé
io mi sentiva inetto, o per lo manco meno atto. dizionario militare italiano
, vii- 509: questo dice lo signore iddio:... non sarà
terra d'egitto. ariosto, 44-97: lo pregan tutti, e vanno al ciel
buona guida del virtuoso governatore, trapassò lo grave, profondo e lo crudel pelago
governatore, trapassò lo grave, profondo e lo crudel pelago della vita tempestosa. de
o motoveicoli. 11. per lo più al plur. briglie, redini.
colla, sopra pietra che debbasi bucare con lo strumento detto cannella, acciò tenga fermo
, che si deve far passare per lo strumento detto castelletto, per darle l'
nostre un libruccio..., lo scoprì, lo confiscò, e fattisi dar
libruccio..., lo scoprì, lo confiscò, e fattisi dar gli altri
della pagina seguente. -notazione (per lo più a caratteri ridotti) di parti
di onde elettromagnetiche, usato, per lo più, nel radar, per onde
un elemento d'identificazione certo per lo studioso, il ricercatore, ecc. -fossile
de la stella, / molto accatteria caro lo viaggio. m. villani, 9-27
arti fioriscano ne'tempi suoi, come lo fecero ne'tempi de'suoi antenati,
io che cotesta corte ha nome per lo contrario, e anche il guidaiuolo è
uno spedale. betocchi, 7-101: lo sciagurato patirà / fino alla fine. morirà
levante, per lui adorare, per lo guidamento della stella del cielo, e
secondo 10 guidamento dei 7 doni de lo spirito santo. 2. comando
stanza, e più non soffri / che lo stagnante de le dapi odore / il
difonde / che ben appar che belzebù lo guidi. p. f. giambullari,
si ricordava le tappe della strada che lo aveva guidato fin là. 3
pecore lanute, sanza essere guidate, lo seguitano. getti, 15-ii-414: questo nome
.., le voci dei guardiani che lo guidavano, e si spandevano lontane,
regolare il corso di un veicolo (per lo più mediante le briglie, le guide
— assol. (con riferimento, per lo più, all'automobile). alfieri
. guittone, v-10: no lo guida fin conoscimento / chi contr'al suo
dante, conv., iv-xxvi-14: lo vecchio per più esperienza dee essere giusto
sé guidare: che non può fare lo giovane. idem, par., 18-12
or di fronte, secondo che li guidava lo spavento. tasso, 1-4: tu
per la via buona e... lo guida a non offendere alcuno. dottori
natura e i primi / casi ordinar, lo ingegno / guida così, che lui
iacofione, 33-30: non può gustar lo frutto chi fugge 'l tuo guidare.
e nel medesimo quadro il maestro che lo guidava. parini, giorno, i-172:
: ma non attenda già ch'altri lo annunzii, / gradito ognor, benché improvviso
/ e io poscia, secondo / lo suo ordinamento, / lo guido a suo
secondo / lo suo ordinamento, / lo guido a suo talento. malispini,
giustizia voi? landò, 44: lo prega... che lasci guidare a
barilli, 2-1 il: s'ode lontano lo scalpiccio di molta cavalleria. s'odono
l. ugolini, 121: 'guidata'. lo stesso che guida. 'fido ha fatto
ingegno, solo da sé guidato, per lo diritto cammino si va là dove intende
, il guidato o la guida, lo sfrenato o chi pone il freno?
cioè fiorenza e parla ironice, cioè per lo contrario. 6. comandato (
uno guidatore verso il giorno, per lo cui insegniamento egli fue inviato. bibbia
e fu tuo guidatore e menatore per lo diserto e solitudine. fioretti, 2-26-77:
che uno dicesi il guidatore, perché lo guida andando avanti sonando una nicchia o
pensieri che incombono ai guidatori di greggi lo tenevano sotto il loro dominio. bartolini
che siano guidatrici, sicché ciascuna ora guidi lo carro del sole lo suo spazio,
ciascuna ora guidi lo carro del sole lo suo spazio, e poi l'accomandi all'
serene, e la nave che avea perduto lo suo guidatore palinuro. benvenuto da imola
conv., i-xi-4: qualunque ora lo guidatore è cieco, conviene che esso
virtudi. malispini, 137: elessono lo spedito di porta san piero, uomo
compagnia. tesauro, 1-108: già lo squadron de'croatti, con altri due
i delinquenti. monti, xii-263: lo rassetta / con quella paga ond'egli guiderdona
, con mille dolci paroline e soavi baci lo vanno trattenendo e lo volgano guidardonare del
e soavi baci lo vanno trattenendo e lo volgano guidardonare del passato tempo e fidel
: l'abbracciava tanto strettamente che quasi lo recideva in sul mezo, e così il
guiderdon sovrano / di lui la lancia e lo stendardo volse. a. verri,
, iv-35 (19-14): pensate a lo proverbio che dir sòie: / a
, 8-88: tra la poltrona e lo stipite stava appoggiato, avvolto..
. 3. bandierina, per lo più triangolare, usata per segnalazioni o
, / ne venne presto a farle dar lo sbalzo. magalotti, 22-227: voi
artificiali di ghiaccio; bob. -anche: lo sport praticato con tale veicolo.
ciascuna delle strisce o cinghie per lo più di cuoio con cui si imbracciava
più di cuoio con cui si imbracciava lo scudo. -anche: l'imbracciatura dello
. discese a piede, e prese lo scudo per le guigge. esopo volgar.
sec. xiii) * correggia per appendere lo scudo al collo ciola, sono
provedere di grandi apparecchiamenti; questo è lo proprio guigliardone di signoria a connoscere ch'
: allegratevi collo vostro cuore, che lo guigliardone è grande in cielo.
deriv. da una voce tagalog, attraverso lo spagnolo. guinare, intr.
varchi, 24-22: -tu non lo credi, giambianco, tu non lo
lo credi, giambianco, tu non lo credi; tu ti troverai un tratto un
voci binda e bindolo (ed è lo stesso radicale di guiggia e guincia)
giù il battaglio. foscolo, xv-340: lo stampatore sta in guinzaglio per cogliere qualche
il guinzale / e alla poppa materna lo conduce. d'annunzio, v-2-375: la
provenz. ant. guirènza e guerenza: lo stesso radicale di guarire.
iacofione, 5-25: non fia breve lo penare c'ha sì breve delettanza
delettanza; / longo sirìa a proferire lo penar d'esmesu- ranza; / omo
: ma sacce che 'n due guise / lo fattor le divise [le creature]
sta in cor gentile / per qual lo foco in cima del doppierò, /
cima del doppierò, / splende a lo suo diletto, chiar, sottile: /
e 'l cor apersi / con tra lo strai da cui fuggir vai poco: /
di bambino un fascio di puleggio e lo battezzano. gozzano, 426: s'avanza
edifica essa il suo mondo e se lo figura e atteggia a sua guisa, senza
i-197: quel pauroso spirito d'amore / lo qual sol apparir quand'om si more
che scoppiettando dentro la pipa ardeva, lo manifestavano vivo. d'annunzio, v-2-50:
cibo appiccandomisi al palato, mi riteneva lo spirito entro alle canne della gola in
serra, ii-12: questo pensiero e'non lo ha estrinsecato in nessuna guisa.
rinaldo d'aquino, 100: de lo ben de'l'orno meglio avere /
l'orno meglio avere / e de lo mal non bene: / perch'eo mi
dicerò su'brevità familiaremente in quale guisa lo core meo e la mente s'alegra,
dicitore, e le parole, a lo aspetto. boiardo, 1-19-15: batteggiami oramai
guisa. dottori, 1-443: pei piè lo prende, / e resta seco in
: assolutamente. anonimo, i-481: lo mio gire, amorosa, ben sacciate,
il ligustro, guistrico, altri lo chiamano divetta. -variante popol.
che vive in condizioni miserabili, per lo più campando di espedienti; sordido,
commediante guitta come questa, per accertare lo stato libero, era pratica da non
? porco, unto, guitaccio: lo vo dire a ruberto. = voce
, è caro e orrato, / lo meo assai ontoso e vii pensando; /
un vecchio glielo prese di mano e lo piantò nel mezzo del cumulo tumultuante di
rinverdire, le vene a guizzare, lo polmone a battere, e levossi su
vostro guizzo, / guizza dentro a lo specchio vostra image, / ciò che
: il guizzare delle fiamme, affascinando lo sguardo, si mutava in un gran
a'pesci, il volo agli uccelli, lo striscio a'serpenti, il corso alle
ne l'ale. cicognani, 6-241: lo sguardo gli era strisciato addosso come un
buon cantor buon citarista / fa seguitar lo guizzo della corda, / in che più
, / in che più di piacer lo canto acquista. fr. serafini, 31
impeto in collo, e pian piano ondeggiando lo traporta colà dove dorme quell'altra fibra
occhi, ove dava gli ultimi guizzi lo scaltro riso infantile ch'è quasi privo
della gola. giamboni, 10-45: lo 'mperadore ha nome superbia; e li
uno figliuolo o più, acciò che lo re portasse quello amore a'suoi
altro la gulosità de la ricchissima gioia lo stimulava. = deriv. da
dante, conv., iv-xn-20: lo buono camminatore giugne a termine e a
giugne a termine e a posa; lo erroneo mai non l'aggiugne, ma
non si dichiara controbando il canape o lo sparto non ancor manifatturato, ma soltanto
, sf.). involucro, per lo più legnoso e consistente, che avvolge
volgar., 234: fate che voi lo mettiate in una carcere molto buia
2. involucro membranoso, sottile e per lo più fragile, che riveste i semi
si gitta nella terra... per lo caldo del sole germina, e trae
parte il calore stesso, e facilita lo schiudersi delle uova [del baco da seta
poi che quella vedeva allargare / e'lo metteva nel fesso del guscio, /
non si vedeva a comparire alcuno, lo mandassimo a levare col guscio. targioni tozzetti
che nel giallo orologio di cucina / precedeva lo scoccar delle ore / battute dal doppio
il veccione o guscióne dell'idea che è lo inane vocabulo viene introitato in anima
un pezzo antico accompagnandosi colla guzla, lo chiudono con alquanti versi fatti all'improvviso
la riva è piantai, / a lo so gustaménto se sana li amalai.
. buti, 3-846: * per lo cui ardito gusto ', cioè per lo
lo cui ardito gusto ', cioè per lo ardito gustaménto del quale; imperò che
; imperò che ebbe ardimento d'assaggiare lo pomo vietatoli da dio nel paradiso terrestre.
volgar., vi-286: che gioverà lo gustare all'idolo? egli non mangia
ben [il vino], mentr'io lo stillo, / il gustarlo col serpillo
fè, / qual cos'è / che lo rende sì gradito. pananti, ii-318
o utilità per i sensi o per lo spirito; ottenere benefici materiali o morali
semplicità considera iddio, e la purità lo tiene e gusta. grazzini, 2-97:
tua gustar dèa core, / che gustò lo dolzore / dei dolci e veri tuoi
, / è il padre, per lo cui ardito gusto / l'umana specie tanto
parte, mi sarà di molto diletto e lo terrò per sommo favore. sarpi,
cicerone volgar., 1-251: gusterai lo stile delle mie esercitazioni, le quali
dolce. della robbia, 1-305: lo confortava, esponendo figure brevemente del vecchio
meno di noi,... ma lo stesso omero non s'accorgeva di esser
soltanto leggere e gustare i versi: lo reputavano il miglior umanista della città.
difficile. da orecchiante il suo verdi lo gustava ancora. bocchelli, i-ii-
: il notaio... non gustò lo scherzo. pavese, i-228: a
sperare, augurarsi (e introduce per lo più una prop. oggettiva). -anche
facevano buttare acqua fredda addosso e per lo freddo tremavano e sbattevano i denti,
tanto felice ch'egli voleva gustarlo; lo prolungava e lo rendeva più intenso facendo
egli voleva gustarlo; lo prolungava e lo rendeva più intenso facendo sentire alla sorella
: giovanni, acuì qualche volta gustava lo scherzo,... ci aveva genio
man da lui laudato, / più fiso lo guardai, e più mi gusta.
cervos ', e questa non è per lo dono della sapienzia, d'uno cognoscimento
'l compiacersi del compatire... lo inciterà a la compassione. -per
/ nel cor non pò sentire che sia lo tuo gustato. machiavelli, 1-viii-91:
danno sapore di soavità,... lo 'ntelletto del pensatore diventa contemplazione dell'amadore
soavi- tade, fa innamorare di loro lo sguardo del pensatore; ma essa diventa
, che stava 11 e se lo gusteggiava, se lo traguardava contro l'aria
e se lo gusteggiava, se lo traguardava contro l'aria, e
3. figur. atto ad appagare lo spirito; delizioso, desiderabile.
tolle pagamento. iacopone, 35-25: lo tuo contato en quinto è partito: /
smaltisca, e il gargarozzo, per lo quale sentiamo il gusto e l'esquisitezza de'
s'aggiusta / è il padre per lo cui ardito gusto / l'umana specie tanto
amaro gusta. buti, 3-508: lo cibo medicinale si sente, al
è madre di santitade, della quale nasce lo primo gusto di comprendere li segreti di
di comprendere li segreti di dio, lo qual gusto è appellato 'l primo
quella gente, il cibo, se lo mangiava con un gusto. settembrini, 1-55
74-27: la bontà sottra'a l'affetto lo gusto del sentemento. dante, inf
superna quanto raddolcissi, i manifesti indizii lo dimostrano. fioretti, 2-49 (139
, non già d'ira caldi / per lo negato a sé venereo gusto. v
mano drieto a le parte de misser lo tondo, dandoli sopra cum suo gran
... passò loro dinanzi; e lo strascico della sua lunghissima veste sfiorò i
, veggendosi, per esempio, altro essere lo stile e il pensar di virgilio;
folle / che non pòn soferir d'amor lo costo; / di suo dolzore aver
: -abbiamo detronizzato carlo x e lo abbiamo sbandito con tutta la sua famiglia
, iv-67: quanta gente a godersi lo spettacolo dello accusatore accusato, a udire
disegni de'prencipi... per lo più o vengono finti da loro medesimi o
adele che vedeva tutto cotesto armeggìo come lo vedono le ragazze, colla coda dell'occhio
: a roma egli cessò il rubare, lo ammazzare e gli altri gustarelli di questa
, 1-109: mescola il vetro e poi lo lavora, che sarà un nero vellutato
v-151: tante qualità... lo fanno ammirabile: invenzioni nuove; colori
, che distrae, solleva, appaga lo spirito, dilettevole (un fatto,
stess'ora, pareva che quel gustoso animai lo sapesse, e vi si trovava sempre
. fr. martini, i-389: lo epistilio d'esse in luogo del cimasio
delle colonne volgar. [tommaseo]: lo licore di quello balsamo..
quello balsamo... gutticchiando discendeva dentro lo ce- rebro. =
di dante sia voce di gola, e lo schiamazzare delle galline non sia 'rauco
di galateo. fogazzaro, 5-212: lo ringraziò della visita, sempre nello stesso tono
con isperanza di morire affogati quanto prima per lo sforzo necessario in proferir tante lettere gutturali
: perché il gutturalismo s'aiuta per lo più con le doppie consonanti, perciò [
la natura dell'interiezione, per indicare lo iato o per distinguerla da parole omografe
'humano ', nondimeno vi segnano lo h per mostrar quella origine; e così
se in alcun luogo è posto bene lo h e propriamente, è in questo;
di tempo (e si scrive per lo più a esponente), e del
condizioni climatiche e ambientali che favoriscono lo sviluppo di una determinata specie animale
. qui c'è il hamsin, e lo conosco da bimbo. è il vento
. fanega. ramusio, i-333: lo caricano [il riso] in sacchi che
cristalli ottaedrici o rombodecaedrici di colore per lo più azzurro, ma anche azzurro- verdastro
, 1-428: questo hei è intergezione secondo lo grammatico e significa dolore, come ai
il nome di hemiepes maschile, secondo lo schema - * uu, ^ uo,
tinti, con l'4 henné': lo vede, lo vede l'4 henné '
l'4 henné': lo vede, lo vede l'4 henné '? e 4
città poca gente armata, e ritrovarsi lo hidalcan lontano, 1 mori di
nencioni, 2-189: chi non riconosce lo spirito e la ispirazione hoffmanniana in *
* humus * dicesi la terra vegetale, lo strato il più esterno, il più
, cronologico, viene dopo: 'lo tagliò a pezzi e ammazzò '.
di notare ancora la differenza che è tra lo 'i ', e lo '
tra lo 'i ', e lo 'u ', quando sono consonanti e
cancellaresche; ma quando saranno consonanti, lo 'i 'si scriverà per uno '
di sotto dalla riga, e lo * u 'per un 'v '
uso de'provenzali per aventura fia stato lo aggiugnere la i nel principio di moltissime voci
altra consonante (7 regno, lo ympero). 2. in molti
simbolo ne aumenta il valore, quando lo precede lo diminuisce: xi = n
aumenta il valore, quando lo precede lo diminuisce: xi = n; ix
anche sui più disgraziati e infernali, non lo sapesti mai un po'riposare.
modo familiare dell'andare spedito, per lo più a mal esito. -i
mai non rileva ': ed ha lo stesso significato e forza che * ponza,
) e la sua funzione consiste, per lo più, nel distinguere dall'insieme,
saccenti / che trarre non porria / lo ferro per maestria, / se non
lei mirando, / invan tentava poi lo svilupparsi, / tant'era l'artificio che
servi della vergine, v-410-45: in lo quale logo i se abia reverentemente
[la donna] si fermò ne lo spogliarsi, la camicia, già tutta
la camicia, già tutta da lo stillato sudore molle, se le venne a
. iacopone, 3-35: ecco lo letto: pòsa te, iace en esto
pronom. iacopone, 8-8: [lo basalisco] non vedenno, iacese, non
miracole de roma, xxviii-430: ne lo giro de mieso fo lo pilo de
: ne lo giro de mieso fo lo pilo de lo porfiro de adriano, lo
giro de mieso fo lo pilo de lo porfiro de adriano, lo quale stao in
lo pilo de lo porfiro de adriano, lo quale stao in late- rani e iàceve
de troia e de roma, v-164-225: lo sacerdote de lo tempio de dio martis
de roma, v-164-225: lo sacerdote de lo tempio de dio martis se iacque con
/ e se 'l fabro talor non lo soccorre, / in polve e in fumo
mento da diporto, per lo più di piccole dimensioni, di forme
, gialli o rossi, riuniti per lo più in pannocchie terminali; le specie
] di due sillabe sono il pirrichio, lo spondeo, il iambo e 'l trocheo
angolar da dotta lima / fatto è lo scettro, e più che '1 regno
, / che d'udir si disdegna chi lo 'ncanta. = forma ampliata di
senso opposto, manico senza guardia per lo più preziosamente lavorato, usata nell'europa
i-149: io stimo che qualunque volta lo incontro delle vocali fa mal suono e
l'iato. foscolo, iii-1-261: ora lo scontro delle troppe consonanti, ora il
la sorbisca. boiardo, 3-131: sotto lo ungion de lo animai nemeo, /
, 3-131: sotto lo ungion de lo animai nemeo, / tra il scuro iato
imbarcazioni). -in partic.: lo scaricare in mare una parte del carico
, calamità. boiardo, 3-231: lo è da fare buon capitale de questi
presto / sempre a colui che per lo patrio nido / d'ogni bene e di
iberia, cassieri, 1-7: lo spirito elementare-grezzo-assolutista antica regione che comprendeva
angue], de notte iberna, in lo spineto / extender non si può,
statura media, con capelli neri per lo più ondulati, carnagione scura, tratti
luogo, ivi (ed è per lo più usato, anche nella forma abbreviata
landino [plinio], 428: lo ibisco, ciò è pastricciano, è
pretesto ibridandosi per la strada di motivi che lo arricchiscono. = deriv.
di ibridazione fra shakespeare, e specialmente lo shakespeare del 'macbeth ', e do-
ibrido'non trovasi ancora nel vocabolario. lo strocchi chiamò 4 ibrida 'una poesia
pur sempre del dialetto provinciale di chi lo parla, assume ad ogni modo le
6-136: agitava il fiasco ormai vuoto [lo straniero] fra una parola e l'
di un dramma di ibsen (per lo più seguendo una morale individualista).
la spedizione franca. landolfi, i-42: lo scrivente si scusa ancora una volta della
e realistici. d'annunzio, v-2-270: lo guatavo per ristamparlo nella mia propria sostanza
: ha mortale guerra l'aspido con lo icneumone... nascie in egitto,
baldi, 6-9: le semoventi sono per lo più tempii, carrette, imagini,
il cannocchiale ico- nantidiptico, amici lo perfezionò e costruì anche una meridiana
tasta / del santo iconoclasta / e lo schiaffo plebeo / del porco epicureo.
delle rappresentazioni figurative (e, per lo più, delle opere d'arte) che
2. ant. libro, per lo più ampiamente illustrato, che tratta di
e, uscito me del corpo, tu lo sotterri. guarini, 1-ii-2-278: dunque
: 'icóre', secondo omero, indicò lo speciale sangue, bianco etereo, che avevano
... è necessario servirsi per lo più d'una cura lusinghiera. targioni tozzetti
di venti bovi contanti; e però lo stesso esponendo la voce di 'ecatombe
chiabrera, 1-iii-313: ella repente / per lo gaudio del cor via più serena /
se uno avesse a dipingere omero, lo dovrebbe figurare vecchio e cieco, condotto
, or mi consiglia, / donami lo tuo conforto / de l'om c'a
a forza mi piglia; / uguanno lo vegia io morto! latini, rettor.
offerta. cavalca, 21-57: trovò lo sacerdote degli iddii, con un legno addosso
,... perché vengono da lo iddio de la scoltura, de le cui
de le cui mani celesti ho visto lo schizzo de la santa caterina che disegnò
, a lui sembiante oggetto / con lo stil del fecondo alto intelletto / dal
del corpo intero, e delle parti che lo compongono, sì nell'esterno che nell'
morale concretizzata) è... lo scopo razionale dell'uomo, e delle
, 276: che sia soffrire / lo seppi poi, quando un'idea improvvisa /
una idea generale del trattato, io lo riceverei a favore, e molto.
uomo in idea composto avante / che lo traesse iddio dal nulla informe.
oro e l'argento, che gira per lo mondo, alla fine quivi rimane.
e incorruttibile, che, secondo platone, lo spirito umano può contemplare in tutto il
si leva sopra il reale, non lo falsa però. non suona biasimo, ma
a. serra, 1-i-99: per essere lo scudo del cambio ideale e non effettivo
sanctis, i-267: l'ideale è lo stesso reale, la stessa creazione spogliata di
, l'ideale solamente esiste: noi lo smarriamo sul limitare dell'esistenza, ma
laocoonte parlando dell'ideale della bellezza corporea lo trova solo nelle forme della carnagione e
. visconti, conc., i-436: lo scopo primario della pittura e della scultura
idealità. leopardi, i-21: vuole lo scrittore... che la poesia moderna
« l'idealismo trascendentale », e lo separano dall'idealismo volgare. cattaneo,
, e che operando su di questo lo illumina, e lo rende capace a
operando su di questo lo illumina, e lo rende capace a reggersi in mezzo all'
che vien, de l'ortolano / lo fiuta con dimesso / l'orecchio, e
. b. croce, i-1-324: lo schelling, come gli altri filosofi idealisti,
il tuo principale difetto, scusa se te lo dico, è nella tua formazione idealistica
'dell'ordine 'a priori ', lo fo giungere 'all'idealità'di questo
fatto è certo e tutta la storia lo attesta. tommaseo [s. v.
carducci] per i giovani, che lo guardavano, una idealità realizzata, la poesia
sue osservazioni, questo processo compie anche lo storico. 2. in senso concreto
spaventa, 1-82: questo concretare (e lo stesso distinguere da me il diverso)
realtà, ma attraverso un'interpretazione che lo avvicini il più possibile a un tipo
realtà, ma in una forma che lo avvicina il più possibile a una perfezione
ingiusti un tribunale ideato, mentre considero lo scorticar delli agni, il tosare delle pecore
passaggio all'astratto non è se non lo stesso processo eterno di idealizzazione di sé
ii-n-40: [jacobi] aveva accusato [lo schelling], non solo di idealismo
. r. a. ch'io me lo idei? d. bartoli, 2-2-234:
68: se fosse il mondo, come lo dipinsero alcuni, una tragica poesia di
nella scrittura e nelle citazioni per dire lo 4 stesso, il
in cui la conclusione, nascosta per lo più in termini differenti, si prende come
, scipita espressione scherzosa per dire 4 lo stesso '(dalle liste delle trattorie
sia 4 idem ibidem', cioè 4 lo stesso autore nel medesimo luogo già citato '
= voce dotta, lat. idem 4 lo stesso, il medesimo 'e anche
, l'identico gesto, e piero lo compieva in modo identicamente meticoloso.
. manzoni, 335: ma è lo stesso equivoco sotto un'altra forma
e il caso. foscolo, vii-63: lo stato di natura, di guerra e
. identldem, composto da idem 4 lo stesso ', et 4 e ',
e di nuovo idem: cioè 4 lo stesso e lo stesso '; cfr.
idem: cioè 4 lo stesso e lo stesso '; cfr. fr. identique
e accusare di stravagante chi in ciò lo oltrepassa; sono cose che denotano pedanteria
s. v.]: identifico: lo danno per lo stesso che identico;
.]: identifico: lo danno per lo stesso che identico; ma sarebbe inutile
delitto '. soffici, iv-37: lo prese, l'osservò, guardò me e
che è uno, che è sempre lo stesso, pur manifestandosi sotto forme diverse
reali o complessi sono identici quando hanno lo stesso grado e sono uguali i coefficienti
avv. identidem: idem et idem 'lo stesso e lo stesso, ripetutamente'(
: idem et idem 'lo stesso e lo stesso, ripetutamente'(v. identico
rappresentazione di un fenomeno mediante oggetti che lo richiamano con la loro forma; diagramma
, sm. ideologia (in senso per lo più spreg.: complesso di idee
siamo una repubblichetta, / ed è lo stato nostro immaginario, / idest un'
. plutarco volgar., 118: lo indovino gli disse che per lo mese
118: lo indovino gli disse che per lo mese di marzo dovea egli avere gran
vi sta così vicino all'atroce, lo stupido al sublime,... che
ritrae una scena dal vero, per lo. più breve e di argomento pastorale
questa temperie spirituale e sentimentale, per lo più nostalgicamente vagheggiata, a questo ideale
è un iddio morale, dettato con lo stile di mezzo conveniente a sì fatta
. corpo che sfregato concepisce e conserva lo stato elettrico. dicesi per contrapposto ad
, frase. pulci, 28-109: lo epitaffio diceva brevissimo: / « il
indipendentemente dall'altre, come la cateratta lo è dell'occhio. = voce
suo idiotismo e reputasi felice, non lo sturberò già io: guardimi dio.
le cime sulle quali i pascoliani idolatri lo vorrebbero in posa statuaria ed imperialistica,
idolatrato. pananti, i-416: io lo schiavo non son della moneta, /
e con idoli suoi per li boschi così lo provocarono e sdegnarono, che finalmente mostrò
è un pericolo, un peccato toccarlo oltre lo stretto necessario, un'idolatria vagheggiarlo.
, 1-iv-436: fece l'uficio di sacerdote lo scellerato piloto, sotto un'ombrella,
anonimo fiorentino, iii-398: espulse lo culto ido latri© di quella
intorno a uno vitello d'oro, lo quale per loro idolo avevano fabbricato, turbossi
/ sparso per ogni lido, / volgi lo sguardo a solima, / odi quel
è dante, meritamente dicono, e lo credo. manzoni, pr. sp.
più delle volte questo principio, e lo ha tirato a conseguenze troppo frivole e
; l'essere riconosciuto idoneo, per lo più mediante un esame, a tale
qualche curiale provetto ed ammesso, per lo spazio di quattro anni almeno, o
: siccome al tempo della data lettera lo scrivente non era più nel medesimo stato
professionalmente preparato. -ant. (per lo più usato assolutamente): atto,
: gli umili e quelli che fuggano lo stato per umilità, questi debbi tu cercare
tuoi officii. ariosto, vi-196: lo stimi tu / così indiscreto e poco
altopascio, 3: statuto è anco che lo entrare loro nella chiesa sia onesto,
il padre e la madre dello sposo. lo schietto idoneo, e basta.
dare questa sicurtà ideonea, conforme per lo più occorre in pratica. gemelli careri
(da 08
vallisneri, i-349: più sicuro si è lo zolfo col cinnabrio, alonitro o l'
nella cavità di un'articolazione (per lo più il ginocchio) colpita da traumi o
v-390: il cardinal barberini suo protettore lo mandò presso luigi vanvitelli,..
l'arte de la musica, per lo canto de la sinfonia e massimamente per
canto de la sinfonia e massimamente per lo canto de l'idraolo. milizia, iii-96
. vaso per conservare acqua, per lo più di grandi dimensioni, con corpo
perciò * idrocefalo ', osservabile per lo più nei fanciulli. dizionario di sanità,
m. -ci). ottenuto mediante lo sfruttamento dell'energia idraulica (l'energia
colore scuro; gli adulti hanno per lo più costumi acquatici e sono eterofagi
caro mio! ». tino imbrò lo guardò meravigliato. « idrofobia? ».
la rabbia animale anche se negli animali lo spasmo non si verifica).
a scoli, 3046: questa gemma [lo zaffiro] vale 2. ant. bevanda
terza parte di mele vecchio, e lo tenevano al sole per quaranta giorni del
ben bene il vaso, lunghissimo tempo lo serbavano. invecchiando acquistava forza e spirito
che... da gran tempo lo travagliava. tenca, 2-80: il povero
uterina di un animale, dovuta per lo più a processi infiammatori. = voce
in luoghi umidi, o per lo sfrondamento; perché appunto quando la radice
tramanda abbondante alla chioma il succhio, lo sfrondamento priva la pianta degli organi che
sfrondamento priva la pianta degli organi che lo dovrebbero lavorare, e in parte consumare
idroplanaménto, sm. aeron. lo scivolare dell'idroplano o dell'idrovolantc sulla
marinetti, 1-63: 'idroplanamento'. lo scivolare sull'acqua dell'4 idrovolante '
'. 4 idroplanamento 'è anche lo scivolare sull'acqua dell'4 idroplano '.
. che ha la funzione di consentire lo scivolamento o lo slittamento sulla superficie dell'
la funzione di consentire lo scivolamento o lo slittamento sulla superficie dell'acqua.
e, sollevandosi, fanno emergere progressivamente lo scafo fino a farlo strisciare sulla superficie
pelosi, le cui larve vivono per lo più nelle acque correnti. =
fune fornita d'impugnatura, a cui lo sciatore si tiene attaccato con le mani
-trice). sport. chi pratica lo sci nautico. = voce dotta,
0. targioni tozzetti, i-202: lo zolfo... può essere somministrato
termine usato dagli accademici del cimento che lo preferirono al meno dotto 4 bilancetta *
scienze fisiche in toscana, 14-1-153: lo strumento a (che è un idrostammo ordinario
traslazione di organismi vegetali, in cui lo stimolo è determinato dal grado di umidità
: musa medico di augusto... lo guari colla idroterapia. e. cecchi
in colonie e sono caratterizzati per lo più da alternanza di una generazione
muier e i parenti de gran vertù lo plura / tal ie mena gran dol en
quel medesemo vendeor negava, vezando elo lo bon compraore si ie de- smostra le
è termine che, usato anticamente per lo più nel linguaggio astronomico e meteorologico,
appellato tropico iemale; perciocché quando, lo sole tocca quello per la sua elongazione
alcuni dicono di color nero, e lo stesso che gelochide, essendo di simile virtù
con la testa di sparviero (per lo più con riferimento al dio egizio horo
iermattina a giorno. soffici, iv-288: lo sentivo bene iermattina... che
dono quel linguaggio, allora i dotti stessi lo frantendono e abusano: come fecero
, 9-152: era d'un prossimo ieri lo strepitoso successo parigino del 'padrone delle
seco le cose del mondo, non lo sai tu? oh, parrebbe proprio che
se prisero iettare. iacopone, 4-48: lo viso ietta lacreme per la gravosa offenza
troia e de roma, v-157-16: lo quale primo sacrificao co le interiora de
quale primo sacrificao co le interiora de lo bove, et iettaole in mare ad onore
esercitato da determinate persone, soprattutto attraverso lo sguardo, o anche da oggetti.
loro profeti venduti iezabeliti, bisogna governar lo stato ecclesiastico di modo che ogni altro
). citolini, 468: lo speciale è diviso in [medicina] naturale
medie. settore della medicina che ha lo scopo di prevenire le malattie, di favorire
igienica: carta morbida, confezionata per lo più in rotoli, bianca o colorata,
più regolare e igienico questo bisogno con lo studio della filosofia. gramsci, 6-226
e'sensibel movimenti cum igli / piglionno lo meo cor per gli capigli, / forte
determinato campo. aleandro, 1-192: lo stigliani è ignarissimo delle bellezze poetiche.
che non ci fusse stato, si seppe lo ignatóne, col parlare a pena inteso
ignavia è uno vizio d'animo, per lo quale l'uomo niuno suo fatto fae
unanime. -attonito, fisso (lo sguardo). n. villani,
dietro alcuni scoppiculi di pagina, e datogli lo igne, mi ha combusto i capegli
mi ha combusto i capegli ed inzolfato lo indumento. = voce dotta,
sapere che più sono i cieli; lo primo è materiale; e questo sono
i loro naturali ignicoli, e con essi lo spirito minerale volatile. spallanzani, 4-vi-64
falòtico / mutarsi della mia vita; / lo schiudersi d'un'ignita / zolla che
dominici, 2-5: questo volle ingerire lo ignito predicatore della carità, quando scrisse
'l carbone / si trova caldo fra lo ignito incostro! / mostratime, vi prego
, / troncaro ai liberi / tuoi dì lo stame. lucini, 3-312: vegga
). carducci, iii-1-390: irto lo ignivomo cane sidereo / spalanca a rabidi
fare onore ai poveri non innanzi poneva lo ricco al povero, né lo nobile allo
innanzi poneva lo ricco al povero, né lo nobile allo ignobile. boccaccio, i-499
pregio ignobile e brutta l'ecciterà [lo stallone] a libidine. peregrini, 3-109
senza core ha il petto: / altri lo segue, e senza fede ha il
). caro, 10-83: io lo terrò da l'armi / remoto ne'miei
nel suo alloggio; al primo sguardo entrandovi lo vide salvo, e tuttavia ridotto ignobile
.. o, addirittura, che lo svolgimento ulteriore sia invece un ravvolgimento nel
, orribile. sbarbaro, 4-82: lo vedo: occhi acquosi, un naso ignobile
tanta ignobilità di ventricolo affamato, che lo spettacolo cresceva di tristezza, infine,
non fu pulito né forbito, come lo specchio, sì ch'ella potesse rispondere per
onore, io farò che la ignominia lo accompagni in tutti 1 suoi giorni.
/ che fare il gran signore e lo smargiasso / a forza d'ignominie e di
senso estetico. soffici, v-i-404: lo rampognerei severamente per aver permesso che l'
ignominie. de marchi, ii-190: lo investì con un tale uragano di ignominie
militare [tommaseo]: ignominiato è lo stesso che infamato. = voce dotta
coll'aiuto del legato del papa, lo sconfissone ed igno- miniosamente lo ferono fuggire
papa, lo sconfissone ed igno- miniosamente lo ferono fuggire. lettere e istruzione de'
. hanno portate giuste pene perdendo ignominiosaménte lo stato. g. bentivoglio, 4-861:
da proprio difetto, ed è per lo più accompagnata da zotichezza, presunzione,
che non è importante conoscere (per lo più in frasi negative).
. croce, iii-32-97: il de sanctis lo risolse nei termini più crudi che si
. guido da pisa, 1-96: lo prelato... verso li simplici ed
: tu se'quello glorioso sangue dove lo ignorante uomo può cognoscere e vedere
tanto che mangia i grilli. suo padre lo diceva a tutti ch'era nato insensato
... / quella che per lo suo diletto e fido / sposo, non
senso, nel quale è sempre e per lo più preso nel contado. casalicchio,
si scervellano, con effetto, per lo più, di nostre ignoranti risa, non
. a darlo a qualche virtuoso che lo meriti, e non a qualche ignorantone che
quell'addome! intero, intero, lo voglio intero. = voce dotta,
del paese, per esser gente che lo tirano ad dissordine, voi li darete un
umano d'ogni amor proprio, che lo getta nel numero della plebe, e non
ignoranza!: per rimproverare (per lo più con tono iron.) una persona
la mattina in casa, ma la moglie lo ignorava. due o tre volte
capo, / aligero folletto, e tu lo ignori. -ant. disconoscere.
11-8: né a nessun dei greci lo tenga inferiore... per la verità
. cavalca, ii-54: quando lo copre, dio lo scopre: e
, ii-54: quando lo copre, dio lo scopre: e quando lo conosce,
, dio lo scopre: e quando lo conosce, dio l'ignosce, cioè perdona
cibelle... senza dubbio non fuggiran lo scorno di veder pubblicate ad una ad
il freddissimo luogo, la vernale stagione, lo ignu- damento dei corpi. =
, 186: ignudò il coltello e scopersesi lo petto con la sua mano, e
o calpestava gelo, / fior divenne lo sterpo, il gel diamante. forteguerri
passo). linati, 16-92: lo si sentiva dal fondo del vicolo quand'
ignude. papi, 4 * 135: lo scita mezzo ignudo calca / le immense
di dio], che... lo ignudo veste, l'affamato sazia.
casso e dove in ciascun luogo mostrasse lo ignudo. vasari, iii-519: alle gambe
continovo stivali di pelle di cane sopra lo ignudo i mesi interi. condivi, 2-117
, di che è coperto, appare tutto lo ignudo, non togliendo il vestito l'
ignudo, come aveva un grosso, lo spendeva alla taverna, e, ripreso
10 abbia a mostrare il culo, io lo vo'mostrare grasso. castiglione, 263
, / ne venne presto a farle dar lo sbalzo. alfieri, 5-77: la
figur. latini, ii-4: forse lo spron ti move, / che di scritte
: per di- femsion qual vuol prenda lo scudo, / troverallo il mio colpo
rotta ha la spada, e porta ne lo scudo / cento saette, e mezzo
sanza vittuvaglia. ariosto, 1-62: fe'lo scontro tremar dal basso all'alto /
capriata, 249: i soldati per lo più alloggiavano, senza tende o barracche,
spazio). piccolomini, 41: lo spazio ignudo che sia dentro nel vaso
j. separato dal corpo (lo spirito, l'anima). etrarca
sia, non che poi che fatto lo abbiamo. tasso, 16-58: me
del nostro animo, e con piacevoli medicine lo purgano. c. dati,
parte de settentrione, la quale è enverso lo polo artico, spessa e vestita de
mezo die, la quale è enverso lo polo antartico, a quello respetto rada et
che probabilmente avevano, come anco per lo più i tedeschi, cattivo ignudo, benché
,... e quando gli monaci lo vidono ignudonato, e vidono le sue
pietro e paolo, 17: sì comandòe lo re duca che fossero recate due travi
di mele dal capo al piede, lo legò strettamente ad un certo fico. aretino
nato 'o * ignudonato ', vale lo stesso che ignudo, ma con più
delle borse sierose che si manifesta per lo più in seguito a traumi o a propagazione
, v-158: in tali costituzioni dell'atmosfera lo stato igrometrico della medesima è sempre asciutto
c. ridolfi, i-30: lo stato d'umidità o di secchezza dell'aria
igrometrico, e la pressione, e lo stato elettrico, e i raggi cosmici che
acconce ad annunciare o a far conoscere lo stato umido o secco dell'atmosfera. tramater
v.]: 'igroscopia ', lo stesso che igrometria. tommaseo [s
nucleo di condensazione che ha origine per lo più dall'acqua marina, costituito da
molto dura nello stomaco e grossa per lo più quanto un uovo di gallina. gemelli
i fiumi. gl'indiani e alcuni spagnuoli lo mangiano, e dicon esser, di
'igùmenos ', o padre superiore, lo aveva invitato a pernottare al convento.
) e ha la funzione, per lo più, di distinguere dall'insieme, individualizzandolo
la sua spera / e passa per lo vetro e no lo pare. breve di
/ e passa per lo vetro e no lo pare. breve di montieri, v-54-240
, che tutto s'affige / per misurar lo cerchio. petrarca, 16-1: movesi
a un soprannome 0 pseudonimo, per lo più nell'uso dialettale o del linguaggio
, col taglio di porto viro arrestò lo spostarsi del fiume verso le sue lagune
: anche il suo marito faceva lo stesso, quando in maniche di camicia
, il salio, il pareo, lo schenchio, lo zachia. -dinanzi
, il pareo, lo schenchio, lo zachia. -dinanzi al nome di
il più vecchio ed il più fido / lo seguia de'suoi scudieri. d'annunzio
pèltasti, / poggiati il ginocchio a lo scudo, / aspettanti con l'aste
, purg., 14-92: non pur lo suo sangue è fatto brullo, /
ghiotto e 'l delicato, / ma sì lo temperato, / e lodo chi recto
7. con valore dimostrativo, per lo più in rapporto con una proposizione relativa
impropriamente (in sostituzione dell'art. lo), dinanzi a voci che cominciano per
sempre e senz'alcuna eccezione dir 'lo '. caro, 12-i-264: perché non
., 14 (255): divenne lo zimbello della brigata. [ediz.
. ant. e letter. lui, lo (in funzione di compì, ogg
ei sta. tumido il preme / lo spergiuro eteocle; e di tradita /
'il'e * la 'e 'lo 'si leva loro bene spesso la vocale
che nella mia giovanezza io amai sommamente lo sventurato giovane la cui morte è apposta
ogni angolo del vecchio sonnolento paesello e lo ilarava tutto. -intr. con
. campofregoso, i-41: ilare ne lo aspecto era il vecchione, / faceto e
ilare donatore. -colmo di gioia (lo spirito, la mente, il cuore
2. che manifesta la gioia di cui lo spirito è colmo (il volto,
nom moia, / sì mi facie affollar lo suo bondere. savonarola, iv-468:
animo, la roba, la vita e lo spirito. s. maria maddalena de'
'ilarodi', cantori che ne'teatri congiungevano lo scherzo alla gravità, e condivano di
fillirea. montigiano, 46: lo ilatro è uno albero grande quanto il
: il terzo è quello che i greci lo dicono ileon. campania, 13-57:
dotta, lat. ile ilis (per lo più al plur. ilia -ium,
addome, la cute dell'inguine, lo scroto o il grande labbro.
2. scritto molto lungo o per lo più prolisso; sequela. metastasio
). -anche al figur. (per lo più con riferimento alla bellezza, alla
lungo di ammirazione, lusinghiero per chi lo fa e per la persona che lo riceve
chi lo fa e per la persona che lo riceve: mormorio pieno di compiacente soddisfazione
del viso illanguidivano e solo rimaneva intenso lo sguardo. -svaporare, perdere profumo
occupata ed diacciata la mente, studiasi lo misero monaco di cercar modo e via
giovanni crisostomo volgar., 1-1-125: lo nimico maligno ha l'umana generazione in
cavalca, 11-68: poiché hai fatto lo voto e la promissione, se'diacciato
/ trafitto giace ai lari, e non lo salva / né la moglie, né
, da cui nasce la beltà che lo riforma e ogni vitale movimento.
ant. inlanguidire), intr. per lo più con la particella pronom. (
dell'intelletto. segneri, ii-397: io lo rimiro nell'orto là di getsemani tutto
più nazioni. cicognani, 3-271: poi lo studio decadde, il lavoro illanguidì sempre
comprare qualche cosa, e refocillarci un po'lo stomaco, illanguidito abbastanza da un cibo
da un cibo assai misero e sempre lo stesso. comisso, v-64: illanguiditi dalla
-che ha perso vivacità, velato (lo sguardo, gli occhi).
dei profumi illanguiditi dall'autunno era come lo spirito e il sentimento di quello spettacolo
grandissima piena, in tal modo che tutto lo piano dal passo del profetto..
giovanni crisostomo volgar., 18: lo nimico maligno si ha l'umana generazione
. tavola ritonda, 1-513: lo re artù fece fare uno bello illario
sermone; ciò volle dire il lamento, lo qual fue appellato pianto reale: e
a mio padre la fulminata sentenza, lo supplicai,... per evitare i
denari della provincia,... lo giudico indegno. daniello, no:
clemente non aveva voluto consentire né approvare lo illecitissimo repudio de la reina caterina di ragona
parenti della donna, i quali per lo stimolo dell'onore li minaccino la morte.
firenzuola, 662: troppo gran cosa è lo amore, e quando mi fusse tolta
3-140: compose uno degno libro, che lo intitolò * de restitutione ', nel
dante, conv., i-11-2: lo illicito e 'l non ragionevole lo coltello
: lo illicito e 'l non ragionevole lo coltello del mio giudicio purga in questa forma
mazzini, 45-123: il grido: 'abbasso lo statuto! 'è illegale pel governo
overamente base. temanza, 36: lo anfiteatro era di... inaudita structura
, i-698: il mistero dell'illeggibile aumenta lo sgomento. 2. che
società, ma egli ha padre certo; lo spurio non ha padre certo.
americani. piovene, 7-328: ritrovato lo scheletro, bisogna liberarlo dai rivestimenti illegittimi
certo stringimento o pressione a retro lo sterno, e qualche volte anche
del mestier de l'arme, / io lo vedrò da noi partire illeso. tasso
assetata e stanca, / a ber lo oblio de l'infelice fiume, / e
costumando enrico di lasciarsi troppo illetarghire lo spirito,... diede gli ordini
, conv., i-x-10: pensando che lo desiderio d'intendere queste canzoni, a
canzoni, a alcuno illitterato avrebbe fatto lo comento latino trasmutare in volgare. cavalca,
davanti al manifesto, e gli illetterati se lo facevan leggere dai compiacenti istruiti.
continuamente illibato, né lasciò mai che lo svenassero fuchi lascivi, o che lo
lo svenassero fuchi lascivi, o che lo seccassero fuochi profani. baretti, 2-30:
per una bocca dicevano, la 'nvidia, lo 'nferno, lo 'mperadore, allo 'ncontro
, la 'nvidia, lo 'nferno, lo 'mperadore, allo 'ncontro. =
vera delle congregazioni. gobetti, 1-i-428: lo statuto... rigorosamente osservato ci
perché, se così vi paresse, lo riformaste su quella idea. di breme
di se stessa. rovani, 3-i-66: lo hanno perseguitato senza pietà,..
. m'avvolge il caro corpo, lo seduce, lo ammorbidisce, lo illibidinisce,
il caro corpo, lo seduce, lo ammorbidisce, lo illibidinisce, lo rende
corpo, lo seduce, lo ammorbidisce, lo illibidinisce, lo rende frollo, pesante
seduce, lo ammorbidisce, lo illibidinisce, lo rende frollo, pesante, vile.
/ illimitato e libero s'aggira / lo sguardo e tutto scopre al tutto in
2. intr. (per lo più con la particella pronom.).
terra originario, / di girolamo suo lo stile ornato, / dolce insieme e robusto
ad ora, comunemente, 'illirico 'lo slavo meridionale; non * serbico '
ad inviperirle le chiome, ad insanguinarle lo sguardo, ad illividirle la faccia,.
/ e l'alza contra il ciel che lo minaccia. ojetti, iii-11: man
-a). tose. il, lo, la, i, gli, le
la croce pigliao, / certo no lo mi pensai, / quelli che tanto m'
autru fa languiri. anonimo, i-472: lo diletto vedire / po'ch'ilio
/ che credo che la gente lo disdegna, / di dargli o di fargli
bottiga. testi non toscani, 8: lo fueco si è del sole,
altresì comu nui vidimu, ca lo sole fa su tomo, et a nui
sostiene, / iloco ti fa parer lo ciel tegghia. chiaro davan
suo gran dolore / solena ne lo speglio riguardando, / e vede figurato lo
lo speglio riguardando, / e vede figurato lo colore / de li suoi figli
; / per quel diletto obria lo cacciatore, / dimora iloco, no 'l
[in rohlfs, 909]: ilò lo sconde e dentro 10 serra.
. bonvesìn da la riva, xxxv-1-697: lo monego sancto illoga un tal scrigio
scrigio ha trovao, / il qual lo nome dra sancta sì fiva arregordao
agl'ingegni sommi... tocca per lo più di vivere illodati e di morire
bonvesin da la riva, xxv-1-686: lo bon patron illora al castellan se'
al castellan se'n va / e lo prega ch'el ghe faza le soe cosse
. carlo da sezze, i-281: [lo spirito di dio] illucita l'intelletto
savinio, 135: una logica adamantina lo illucida tutto. = comp. da
l'astuzia fallace del versipelle nemico. lo raggirò più stagioni, e con la
illudere da'cortigiani. essi vi dipingeranno lo stato queto al di dentro, sicuro
preda subitamente a qualche passione che tutto lo scalda e il toglie da'giusti termini
illuminazione interiore. cavalca, 20-581: lo spirito di beato francesco, lo quale
20-581: lo spirito di beato francesco, lo quale era profetico, l'avea recato
non è in loro cosa che possa impedire lo illuminamento de la grazia, come ne'
): la luna, entrando per lo spiraglio, illuminò la faccia pallida,
l'interruttore della luce, ma per quanto lo facessi scattare la lampada non si illuminava
volevano illuminare ma il tempo pessimo non lo permise. -illuminare a giorno:
, e che operando su di questo lo illumina, e lo rende capace a reggersi
su di questo lo illumina, e lo rende capace a reggersi in mezzo all'imperfezione
e di memoria e d'intelletto, che lo inlumini a sapere e potere versificare le
conquistato il mondo con le armi, lo hanno illuminato con le scienze. scrofani,
egli illumina a se stesso l'oggetto, lo percepisce più vivamente. d'annunzio,
mia esistenza! d'annunzio, v-1-317: lo scontento e il corruccio degli anni imbelli
molto oro. bellori, ii-42: lo spazio di mezzo della volta viene illuminato
[tommaseo]: la grazia illuminativa informa lo intelletto umano. segneri, iii-2-86:
.., ma solo il fango e lo sputo e con poc'acqua appresso,
il giorno essa senza luce passa per lo nostro emisperio, il sole specchiato nell'
primo illuminato, ed uno, che lo conduce di là, gli regge il braccio
illuminata. fra cherubino, 3-133: lo dottore illuminato, francesco da mairone, dice
: credono alcuni, e fra questi è lo illuminato dottore taulero, che le parole
gli anacronismi non erano merci straniere, lo dovrebbon pur esser nel nostro secolo illuminatissimo
bencivenni, 4-106: ragione illuminata per lo dono di sapienzia tiene in pace la
-raggiante, radioso, vivace, brillante (lo sguardo, il volto).
che ancor ne i loro [libri] lo avrebbono [un certo passo] volentieri
: 'illuminati ', poscia fu dato lo stesso nome ad una setta d'alchimisti
. antonino, 2-62: ottimo consolatore [lo spirito santo], padre de'poveri
dottore e maestro veracemente è quegli, lo quale ae ricevuto da dio lo libro spirituale
quegli, lo quale ae ricevuto da dio lo libro spirituale della scienzia scritto col dito
un baleno, un'illuminazione (chi non lo sa?) ogni nascita di verità
. 12. tess. sistema per lo stampaggio di tessuti di cotone mediante il
caldo;... il scuro, lo illuminoso. piccolomini, 4-35: il
concreta realtà. algarotti, 1-iii-288: lo sceneggiare, che chiamasi muto,.
l'illu- sion che spento / pur lo sofferma al limitar di dite? leopardi
di cui non hai forse fatto per lo passato tutto il buon uso che potevi
un senso di pietà (e ha per lo più una notazione ironica).
, mediante abilità e destrezza, per lo più a scopo di divertimento o di
fenomenismo e illusionismo, dal quale poi sorge lo spauracchio del solipsismo, e riacquistare fede