di due parti estreme / onde procede lo bene effettivo. b. segni, 11-60
e sollecitato dall'urgenza de'moti, che lo chiamavano a rimediare a'pericoli tanto violenti
giorno sesto. alfieri, v-2-477: lo scrittore, eletto all'arte sua da se
e mille, eletti nelle squadre, / lo radduceano ad un buon re pastore,
la vera causa di ciò era certo lo scarso interesse che io le portavo, come
. - anche sostant. (per lo più al plur.). -in partic
suo piacere. e però si dice per lo evangelio: « molti sono chiamati,
omo perfetto: / la prima si è lo encomenzare; / lo seconno stato è
la prima si è lo encomenzare; / lo seconno stato è più eletto, /
fa l'om perseverare; / ottimo lo terzo sopra eletto, / omo che
eletta a ferrara. trissino, i-37: lo stile loro dimostra di quanta lunga avanzino
« eletta »? appunto perché con lo scrivere e il poetare ci si stacca
, neppure il più lontano sospetto: lo stato largito come generosa concessione di monarca
elettorale. vittorini, 5-290: lo stesso linguaggio in cui ci esprimiamo,
con le terre delltmperio era stato tolto lo elettorato. pallavicino, 3-1-228: quando riuscissero
: lamagna è dentro al loto; / lo 'mperio 10 fa noto, / ch'
organi elettrici: particolari organi (per lo più muscoli che hanno subito profonde modificazioni)
all'improvviso, in rivoli fitti, qualcosa lo incappuccia dalla testa ai piedi: e
incappuccia dalla testa ai piedi: e lo confonde, chiudendolo in una diversa tenebra
l'energia elettrica (ed è per lo più riferito a linee ferroviarie).
(ed è per lo più riferito alle linee ferro
, agg. che elettrizza. -per lo più al figur.: che provoca
; / tutto s'anima, e lo spirto / elettrizza a scioglier carmi. leopardi
.). ambra gialla, per lo più usata per fregi, monili,
escono lagrime, le quali stillate per lo sole indurano e diventano elettre con nuove
790: vidi la luce postuma, lo spettro / dell'alba: tremule colonne
ne l'alma rifulse, e 'n man lo scettro / lucente gli lasciò d'oro
frequenze acustiche, l'acustica edilizia, lo studio dei rumori, lo studio dei mezzi
edilizia, lo studio dei rumori, lo studio dei mezzi elettrici atti alla generazione
di metalli o minerali, per determinare lo spessore di un deposito galvanico, ecc
proprio dell'elettrodinamica (ed è per lo più riferito ad apparecchi elettrici in cui
ed piantagioni, bonifiche. è per lo più usato come insegna di negozio).
cerebrali, delle cerebropatie infantili). appoggia lo scudo, il quale per influenza si
disposi negativa e, sollevando lo scudo, il disco resta tivo
giornale un cenno del suo elettromotore, lo faccia con tutta l'urbanità. tramater
, ma anche di due momenti aventi lo stesso asse: un momento angolare meccanico
sm. medie. apparecchio elettrodiagnostico per lo studio della funzionalità retinica.
due conduttori (e, indirettamente, lo stato di elettrizzazione di un corpo isolante
differenza di potenziale (oggi hanno per lo più un interesse storico, e qualche
incuria di chi gli adoperava, come se lo stesso non potesse accadere coll'esca e
tasca, cavavo un fiammifero di legno e lo sdrasciavo in terra perché il muro era
: cerca un fiammifero nella tasca e lo strofina sui calzoni. lo zolfino frigge
tasca e lo strofina sui calzoni. lo zolfino frigge bluastro e poi evoca nel breve
scatola di fiammiferi da cucina, con lo zolfo, se ne strofinò uno contro la
come se tutti coloro, che per caso lo stiano ad ascoltare, siano delle teste
, piatto di forma ovale, per lo più centinato, ad uso di servir in
altro metallo di forma ovale, per lo più centinato ad uso di servire in
marino, vi-30: ma pria che [lo scalde] porti al mar l'urto
insuperbito ondeggia. carletti, 249: lo scrivano della nave capitana... parla
il problema lontano è di sapere se lo spirito cattolico potrà atteggiarsi in una forma
inver lor s'avventa, / fanno lo schermo perché 'l mar si fuggia; /
conforme ai costumi delle fiandre; secondo lo stile della scuola fiamminga. vasari
concludere, finire nel fiammingo: imitare lo stile degli artisti fiamminghi. e.
uomo] non mi potrà scappare perché lo fiancarò a un tratto e non avrà so-
/ una fiancata pronta del tallone / lo rimise a galoppo su la pesta.
o cieco..., non lo sacrificherai. 2. arald.
fiancheggiaménto, sm. il fiancheggiare, lo stare al lato (di persone o
e maggiori forze che allora non aveva lo spinola per tentarne l'acquisto.
sfilavano lentamente attraverso gli sportelli, e lo salutavano mestamente. pea, 7-356:
car- raiola che fiancheggia il borgo e lo tiene in linea da una sola parte
tant'alto mia virtù non sale, / lo sdegno armato a fiancheggiar mi viene,
novità i signori del friuli, l'autore lo fiancheggia con alcune molto savie riflessioni ed
usa questa sorta d'arbitrio in moderar lo statuto. ginanni, 1-155: io
di maggio. priva di bollo, lo fiancheggiò, lo superò, lo lasciò andare
priva di bollo, lo fiancheggiò, lo superò, lo lasciò andare. move,
bollo, lo fiancheggiò, lo superò, lo lasciò andare. move, e mentre scocca
: in picciol corso mi pareano stanchi / lo padre e'figli, e con l'
percosse alla giuntura della corazza e accoglisi per lo fianco. boccaccio, dee.,
non o conducendo le vettovaglie su per lo dosso de l'apennino, o girando
brone in giù si sia ripieno, lo riconobbi patentemente dal primo ponte d'ombrone
: tosto che ne la foce entrò lo stanco / nocchier col legno afflitto, e
1-132: al cavernoso monte / con lo scettro d'un urto [eolo] il
bibbia volgar., vii-397: avea lo calamaro da scrivere a'suoi fianchi.
rovani, i-65: apparve in tutto lo splendore del suo ricchissimo vestito, con
niente i lor fragelli, / mentre hai lo scudo mio e staimi a fianco.
cure al cor moleste, / tutte, lo averti al fianco mio sgombrava. monti
sul letto. bocchelli, 10-23: quando lo destò il lamentoso ululato delle sirene,
: si vanta tenere che costoro non lo offenderanno niente quando bene volessino venire alle
, i-334: gli uomini sono, per lo più, quasi tutti gentili; e
al fianco di uno di questi giovani eroi lo per- siegue passo passo in tutto il
] ben può con nuovi spron punger lo fianco, / e qual che sia 'l
ha l'amor nel petto, ha lo spron ne'fianchi. -stare con le
e d'allora in poi le ragazze inacidite lo chiamarono « cetriolo ». pirandello,
che sbalordito e fuori della memoria per lo spavento di quelle voci orrende,
bronzo una nostra donna in un tondo che lo gettò di bronzo a requisizione di certi
/ che fa il tagliacantoni, e lo smillanta; / ma se a parole egli
... ed in questo senso lo piglia il poeta nel presente luogo; sebbene
portavano nelle fiasche, dopo aver combattuto lo spazio di mezz'ora, furono necessitati
guardategli bene; e quandv si coricherae lo ree marco con madonna isaotta la prima
e mettolo in un fiasco, e lo fo bollire a bagno marie. tassoni,
il contenuto stesso del fiasco (per lo più vino). angiolieri, vi-1-411
vino, / perché la legge sua lo vieta e danna: / e poi che
e danna: / e poi che lo gustò, liquor divino / gli par,
di finocchi. caro, i-202: lo veggo a punto alla finestra che fa
vetraccio, e perso i danar e lo studio: / altri un vago smeraldo,
gli dava / un fiaschettuzzo, e sì lo confortava. -acer. fiascóne.
dal got. * flasc6. così lo definisce fra salimbene (sec. xiii)
tutte fiate, / faces- semi a lo meno est'amistanza: / mille merzé valesse
servire. iacopone, 24-152: stanco lo iomo, giamene a letto, / pensava
invocava il nome del signore, e lo supplicava di potere una fiata, una sola
rivederlo, ed il poeta non ve lo pone in iscena più d'una fiata:
pone in iscena più d'una fiata: lo descrive, e tutto è finito.
volgar., xxviii-309: quando vene lo die del giodicio, a ciascuna anima buona
glorificato che fie lucente per sette fiate lo sole. -letter. cento fiate
/ in un'or mi s'arranca / lo spirito che manca, / pensando,
205: da me este alungiato / e lo meo cor tormenta, / vegnendo a
cor tormenta, / vegnendo a voi lo giorno a mille fiate. rustico, vi-1-175
fiade el giorno mi corroccio 1 con lo mio padre, che non vói vestirme.
gente si congregava a lui e quasi lo conprimeva. motazone da caligano, v-500-149
ti sarà creduta. guittone, 168-2: lo gran desio face allegerare / cosa,
grandissimi travagli, che alcune fiate, per lo sdegno degl'iddii, soprastano al capo
per qual dignitate / così leggiadro questi lo core have? ». idem, par
aver dondolato un buon pezzo col capo lo appoggiava sopra una tavola cominciando a fiatare
se il vento non fosse, la terra lo suo frutto rendere non potrebbe. guido
il nocchiere il corso delle stelle e lo movimento;... e però,
dar segno di vita parlando (per lo più costruito con le particelle negative o
di voi, per sfogar sopra di me lo sdegno causatovi da un altro, e
gozzi, i-46: tanto graziosamente ne lo prega, che non ardisce bellimbusto di
. pea, 7-98: la brezza lo ravviva [il mare] di piccoli
; e poiché verso la piazza san francesco lo perdevo di vista, immaginavo che,
la bocca] si è a ricevere lo spirito, cioè l'alito e 'l fiato
con begli drappi di seta, acciocché lo loro fiato non andasse nelle vivande del
: m'avevano [i legumi] riempito lo stomaco e 'l ventre di flati.
e aiutate dal fiato del maestro, illuminino lo intelletto suo. g. stampa,
bibbia volgar., vi-539: questo dice lo signore iddio, creando li cieli,
che dànno frutto in quella; e dà lo fiato alla gente che abita sopra lei
che abita sopra lei, e dà lo spirito e fortezza a quelli che lavorano
che le furiose cavalle ne le ripe de lo estremo occidente sogliano i genitabili fiati di
che fasciano il mondo, / si volve lo spirito / che innova il creato /
del fiato, avvegnaché poco discordino, lo buono maestro se n'accorge. ottimo
cose, il fiato del fuoco, lo sbuffar della fiamma e la furia della tempesta
fosse a l'olfatto noioso / per lo fiato che'corpi già rendeano, / non
suo luogo abbondante d'umore, e per lo fiato schifarne sia rivolto dalla parte di
, non vengano a frutto perfetto per lo male che ne dicono. s. bernardino
la vita. cavalca, iii-158: lo spirito santo fu dato da cristo in
soffiò e disse agli apostoli: ricevete lo spirito santo. beicari, 5-63: il
che muore, una forma consunta, lo estremo istante del crepuscolo di un sole
nulla, nessuna cosa (e per lo più ha valore avverb. e intensivo:
anima mia dinanzi da te e sopra lo pensare di te. -avere il
amico. collodi, 18: ma disgraziatamente lo colse il grillo per l'appunto nel
. berni, 21: - pur lo dicesti, che te caschi il fiato!
papini, 6-272: allora, fra lo stupore di tutti, fischiai
ma dea libertà di parlare e renda lo fiato colui per lo quale è nata
di parlare e renda lo fiato colui per lo quale è nata questa pericolosa guerra;
questo libro scritto tre anni avanti, lo divora d'un fiato, non lascia correre
importunarlo. bocchelli, 3-44: ella lo stringeva dappresso, e già traboccava,
dolore del padre e della madre, lo lascio io pensare a voi. marino,
, costì la prosa nostra va per lo meno a paro a paro con qualunque
l'ebete, il porco beato, / lo spensierato, ed altri farabutti, /
non riuscire più a respirare (per lo sforzo, la fatica). -al figur
paura di provocare la sua collera che lo faceva tremare. pancrazi, 2-35:
o più importanti. -anche: evitare lo spreco di parole inutili. palazzeschi,
respiro. ariosto, 43-108: chi lo mira / non batte gli occhi, e
venendone uno a la ragna, non lo spaventar con lo strepito, ma ritieni
a la ragna, non lo spaventar con lo strepito, ma ritieni il fiato fin
, / alla lingua il parlar, lo spirto a'sensi, / a questo afflitto
disse, poi che alquanto riavuto ebbe lo spirito. d'azeglio, 1-185:
, l'affanno, l'emozione, lo sbalordimento. burchiello. 216: in
, 7-48: se prendete un uomo e lo trasportate su di un'alta montagna dove
, 3-90: s'era il giorno, lo era appena appena, così poco ch'
, in certe cose pubbliche, avevano lo libro degli affiati, cioè di quelli che
-figur. baldini, i-301: lo scrittore è sempre vivo e fresco,
bestemmiare... il naso per lo puzzo del luogo, perocché quivi erano
d'oscuro fiatore, e cacci via lo spirituale odore delle virtù. =
vote cere, le quali per alcun caso lo sciame, a pochezza ridotto, non
: ippolito / scese a guardarlo, e lo palpò sul collo; / poi nelle
dignità cavalleresca presso gli antichi siriani; lo stesso ordine cavalleresco. bibbia volgar
. bibbia volgar., viii-491: lo re alessandro... sì si
di cesare, 240: lo fibiaglio era d'oro fine, nel quale
, 40-i-382: aveano i padri, per lo paese dov'erano, una dovizia di
panella, 4-344: dentro quest'ovo lo spirito chiuso del seme viscoso fece
fronte, uno nella parte direttana, dove lo spirito poi si ritirò per trovar
affa scinava a vagheggiarlo. lo tagliai per ispirarne l'interno.
lignificata, e pochi poro-canali, per lo più obliqui; ha funzione di sostegno
ragazzi, ma di fibra, e se lo mise sulle ginocchia, le sue corte
sulle ginocchia, le sue corte gambe, lo aprì, ne prese fuori del pane
essere presaga delle sventure a venire, anzi lo rinvigorisce, lo risveglia. de sanctis
a venire, anzi lo rinvigorisce, lo risveglia. de sanctis, 7-428: la
fibroso (ed è espressione, per lo più, di fenomeni riparativi come nella
strecti da cacciatori... e'medici lo chiamano castoreo animale di terribile morso
del mesenchima embrionale che elabora, durante lo sviluppo del tessuto connettivo, le fibre
connettivo completamente differenziato; ha, per lo più, forma nodulare o anche
cornazano, 1-76: gittò e sparse lo nome di sapere conciare le fighe storte
aretino, ii-199: dico che ne lo avvedersi gli scribi ed i sacerdoti, che
utile che potea far le fica a lo onore, si diedero a cotal traffico
per te, briciole per i pulcini, lo sa dio, gallati da chi.
il cuore suo e il fiele e lo fìcato; imperniò che queste cose sono
. e f. (plur. per lo più ficcanasi). persona indiscreta
la gruccia, perché come tu vedi lo storpieresti. -stendere, affondare (
con un bollon l'ò fesa, tanto lo ci ò ficcato. angiolieri, 75-2
necessario che si ficchi / uno spiedo per lo corpo o che s'impicchi,
è ammannato col coltello, e ficcagliele per lo cuore e uccidelo. cavalca, iii-88
baciatolo più volte, con grandissimo impeto se lo ficcò pel mezzo del petto. serdonati
spina in un piede, e gli venne lo spasimo, e si morì miserabilmente.
inforcare; uno con un tizzone acceso me lo voleva ficcare negli occhi; un altro
non t'impacciare nelle mie lode. lo figliuolo di venus rispuose a costui, e
disse: o febo, pogniamo che lo tuo arco ficchi tutte le cose, lo
lo tuo arco ficchi tutte le cose, lo mio ficcherà te; e quanto tutti
un arnese coll'impugnatura di legno, lo ficcò nella tasca della giacca, soffiò
i suoi quadri. pananti, i-25: lo scritto altri mi strappa, i versi
alvaro, 12-121: le parole del capitano lo avevano ficcato in un incubo soffocante,
intensità e attenzione, far penetrare (lo sguardo); tener fisso, fissare
, fissare, aguzzare (gli occhi, lo sguardo). - anche al figur
., 15-26: ficca'li occhi per lo cotto aspetto / sì che 'l viso
abbondante grazia ond'io presunsi / ficcar lo viso per la luce ettema, / tanto
: in questa parte l'autore rende attento lo lettore a ficcare lo intelletto a quello
autore rende attento lo lettore a ficcare lo intelletto a quello che si finge, e
alcuno guadagno, noi ficchiamo in lui lo studio del corpo e della mente. svevo
volte il professore mi ripetè, perché me lo ficcassi bene nella memoria, che lui
(un proiettile, un oggetto per lo più appuntito, ecc.).
alla giuntura della corazza e accoglisi per lo fianco. fatti di cesare, 126:
. fissarsi, penetrare (gli occhi, lo sguardo). verga, i-143
si ficcherebbono tutte nel fango, e per lo ghiaccio correrebbono troppo. boccaccio, dee
voleva; / pure il diavol tanto lo sforzòe, / ch'orlando ginocchion quasi cadeva
i-170: si esce di scuola, aborrendo lo studio, e non sì tosto l'
ti accomodi a la giunteria. ma se lo fai per propria tristizia, è da
dessi, 3-118: era venuto anche lo zio benedetto. s'era ficcato in cucina
, senza che quella fiera di mogliama lo possa spiare. b. davanzali,
muro; ma lodovico (notate bene) lo strisciava col lato destro; e ciò
ritirare le mie parole, dolcissima, lo ammetto, ma anche di dolcezza, ficca
settembre; e così fu messo per lo dittatore dal destro lato del tempio di
disposto, collocato, sparso (per lo più in modo disordinato, alla rinfusa)
chiaro, mi volto a talino e lo vedo di nuovo ficcato a sporgersi che sventolava
, contro il quale è diretto (per lo più nelle locuzioni: tirar di ficco
. ficchétto. savonarola, 7-ii-217: lo arco del braccio destro è quello
, sfacciatamente, in ciò che non lo riguarda; impiccione, ficcanaso.
: -tote via de chi e va en lo mare -el firà ». nuovi testi
. francesco da barberino, ii-250: lo fico senza fior ci porge il frutto,
li lazzi sorbi / si disconvien fruttar lo dolce fico. fazio, i-13-9:
], per far statue o pitture, lo albero, il gattice, il salicone
'l pavese / di fico, e lo stroppiò del braccio destro. nieri, 76
., vii-34: quella gente mangerà lo tuo pane e le tue biade; divorerà
di piccolissimo cibo e comune, e desiderava lo pane secondario, li pesci piccoletti,
pane secondario, li pesci piccoletti, lo cacio bufalino e li fichi verdi.
costà sue. marino, 13-11: de lo stridulo alloro asperse in esso / le
: ma, s'io devesse darmi a lo nemico, / e'si convien che
. bencivenni, 4-30: allora li dona lo santo spirito uno sì grande cuore,
figur. famil. ant. (per lo più al plur.). carezza
non signore, a quel mo'non ce lo piglio. - / -eh! che
buonarroti il giovane, 10-922: l'è lo spasso e 'l trastullo di suo padre
fare a senno de'fichi, che lo consigliavano a bene. che ne avvenne?
a coprire un procedimento, di cui lo storico, che è uomo di pensiero
non si gabbò, e il fico lo mangiò per fico. dove voi usando le
questo non monta un frullo. frullo è lo stesso che nulla, et è preso
in resta; / rinaldo allora non lo stimò un fico, / anzi gridava con
certo, ch'io messer donato non lo stimo un fico. goldoni, vii-53
un fico. alfieri, 6-323: non lo stimo / il parer vostro un fico
altra condizione.... questo prefetto lo conobbi fico, perché fu già pubblico
di spine (o aculei), per lo più minutissimi, o talvolta di
ficus bengalensis), con fusto per lo più di notevoli dimensioni, rami anziché
quanto al frutto s'argomenta, / come lo scrisse già con la sua mano
s'erano strappate i capelli per averlo. lo ritenevano melenso, esoso, patetico,
: e questo è il figurin, questo lo stecco / posto sotto la foglia,
e de altri regni sui in mano de lo bono italiano il duca filippo avo
barra a salvamento,... non lo fecero, o fosse per paura della
corno ad altro deo in terra in lo quale è omne mia fidanza, segura mente
fabio, sendo entrato di nuovo con lo esercito in toscana, per farlo confidente;
: dite a ezechia: questo dice lo grande re delli assiri: quale è
non si commette alla fidanza di colui che lo inganna. frezzi, ii-13-62: nullo
madre d'amore: / se 'l sapesse lo peccatore, / a te, donna
e d'umiltate / odo si muove lo gentil coraggio; / dunque per sua fidanza
: consigliati con lui, se non lo truovi viziato, dimostragli tal fidanza e
mente èi electo a cutale officio in lo nostro comuno, là o''l to
a cui fidanza i'entro / per lo nuovo cammin, tu ne conduci.
si sentì liberato da quell'incubo che lo aveva oppresso tanti mesi in campagna.
disinvoltura. guittone, 93-14: per lo gran forzo de merzé cherere / vincerà
fare con un medico. ora che lo so lo rifiuterei quale marito. durante il
un medico. ora che lo so lo rifiuterei quale marito. durante il fidanzamento
tr. consegnare una cosa, per lo più utile o preziosa, a persona degna
75: vedete a che gente si fida lo stato del nostro comune. f.
si scoperse la faccia, e con questo lo fidò. michelangelo, i-45: l'
: quanto io abbia amato benedetto, ve lo può dire egli stesso; egli può
villani, 9-10: i paesani allegrandosi per lo grido della pace novella non attendeano alla
vergini caggiono ogni dì e rovinano per lo troppo fidarsi. ugurgieri, i-594: ah
molto gelo. nievo, 3-23: lo so che dal vischio bisogna sciogliersi prima
fidare. boccaccio, vii-5: io lo so, che 'n me di me
chi di te si fida, / sempre lo guarda e guida; / né già
, 3-27: sopra 'l vero ancor lo piè non fida, / ma te rivolve
ascesi, / e in dio fidando, lo varcai. pascoli, 865:
-il cavallo è di chi se lo prende. 10. intr. (
fatto altre volte con le sue astuzie, lo fece mettere in un sacco e gli
procuratore in villeggiatura?... io lo pago, gli do il salario,
, 1-502: un'altra volta, lo giuro innanzi a te, messer floriano!
. fagiuoli, 3-4-300: e pure io lo sapeva: che si dice / che
non aveva su cui riposar con fiducia lo sguardo, che il lettighiero. [ediz
altro oggetto non aveva su cui riposar fidatamente lo sguardo, che il lettighiero].
vostra, del quale arò caro saper che lo abbiate riauto fidatamente. marcellino, 2-178
m. villani, 9-92: così legato lo feciono portare, e nella sua propria
mòre sbigottitamente. simintendi, 3-128: lo verno incrudelisce e gitta gli uomeni riceuti
. trovare espedienti di risparmio da assicurare lo spaccio de'libri in ampio giro di commercio
così fidato all'aere, / ei genial lo spira; / e cala ognor più
89-118: stemperato de tale foco, / lo mio core non avea loco. /
pavese, i-16: tutto il paese lo sapeva, ma all'osteria si continuò
carceri, purché la sua condizione non lo garantisse da ogni sospetto di fuga.
dio padre, e pose la vita per lo nostro peccato, e pagò quel debito
, il gesto, la parola, lo sguardo). cantiì, 47:
confidenza. iacopone, 46-16: a lo divin sacramento vence con ferma fidenza.
credo, che gliene avanzi poco per lo studio delle leggi. b. fioretti,
più vecchio ed il più fido / lo seguia de'suoi scudieri, / e mettea
consacrarla, mie fide scorte, / lo ingegno e i miei pensier per farvi
a ciò conseguire e non fortificandoli con lo sdegno, ministro fidissimo dell'ardire.
sembrava ampia strada. caro, 9-1109: lo giunse sì [il telo],
[il telo], che né lo scudo... /...
squame e d'oro contesta / non lo sostenne. marino, 3-69: rassembra
libri fidi. bontempelli, 7-98: era lo specchio fido, in quello adria ogni
tanti anni si salutava, e dappertutto lo portava con sé. cardarelli, 1-118:
: se avaro creditore o locatario impaziente lo manderanno ramingo dal fido focolare, di
e fedeltà. tasso, 20-35: lo sposo fedel, che di lei teme,
ricompensa / da più lungo servir tu lo dispensa. scalvini, vi-62: un generoso
sercambi, iii-213: et factosi fidi, lo imperadore e 'l duga, soli,
, ii-2-372: la banca inglese coll'agevolare lo sconto e allargare il credito alle sue
, consegnò le rocche di tutto lo stato. di costanzo, 1-18:
con fiducia sulla spalla dell'uomo che lo sopporta senza fatica. sbarbaro, 3-47:
la sua nomina, e se il parlamento lo molte fiate nel corso della guerra
altri vizi. conviensi dunque al monaco, lo quale l'obbligo di dimettersi)
che regge ogni suo atto e che lo mette in alcuni punti sostanziali in contrasto
la massima stima da parte di chi lo assegna e il massimo affidamento da parte
il massimo affidamento da parte di chi lo occupa o lo esercita; delicato,
da parte di chi lo occupa o lo esercita; delicato, riservatissimo.
: fui suo capo di gabinetto, e lo so... posti di fiducia
la direzione dell'impresa, eletto per lo più dagli stessi dipendenti. -maestro fiduciario
battute fiduciarie assopivano il professore, il finale lo destava per il punto.
. che ha fiducia (e, per lo più, fiducia eccessiva). -anche
comunicarle fiduciosamente ciò che gli aveva rivelato lo studio della curiosissima di lei avvenenza.
bimbo / che, al fine tu lo salvi, fiducioso / mette la sua
checco non si mosse dal capezzale e lo vegliò durante la notte fiducioso che il
e il niccolò de'lapi avevano visibilmente lo scopo di presentare agl'italiani un'italia
di speranza, di affettuoso abbandono (lo sguardo, il contegno, il gesto,
cosa che viene da fiducia, che lo dimostra. non è voce del popolo,
., 103 (140): così lo prendono [il colubro] i cacciatori
egli è morto, e'gli cavano lo fiele di corpo, e vendonlo molto caro
nell'angusto vaso del fiele dove natura lo restringe, ma per le azioni esteriori
colla gialluzia, non avendo chi più lo possi aiutare, trovandosi senza virtù e senza
. fiore, 16-2: quand'i'vidi lo schifo sì addol- zito, / che
nel concavo del fegato, l'altro lo divide in più rivi, che vanno alla
dante, inf., 16-61: lascio lo fele e vo per dolci pomi /
dolci pomi / promessi a me per lo verace duca; / ma infino al centro
., 20-89: veggio in alagna intrar lo fiordaliso, / e nel vicario suo
9-281: il religioso silenzio dei monti / lo rompevano appena come un rito / i
tico ritorse il piè ad elinando, e lo trovò tutto guaiolento, che si moveva
corpo del padre in quel fienaio dove lo supponeva giacente. = deriv. da
abbate macario andava a la cella per lo padule, gli venne incontro il diavolo
serve come foraggio, di colore per lo più verde e di profumo gradevole e variabile
prevalenza di erbe molto mature, per lo più duro e poco fermentato; erba
cavallo e cane. bencivenni, 4-103: lo leone soprastà, e per natura e
beneficenza: vendita di oggetti, per lo più avuti in dono, organizzata da privati
mente per fare un regalo (per lo più nelle locuz. comprare la fiera
lippi, 9-20: ella spesso che lo tiene [un gatto] in briglia,
un gatto] in briglia, / lo tira su con qualche bella cappa, /
sono detti panaghìri, per concorrere per lo più nelle feste, che si fanno in
dirgli una sera che quelle sue pratiche lo disonoravano: ma egli rispose fieramente e
ii- 387: nonna angelica non voleva lo sperpero e fierissimamente si opponeva alle voglie
ti dei tenere vigorosamente e fieramente contra lo tuo nimico, conciosia cosa che tu
tuo nimico, conciosia cosa che tu lo dotti e sia codardo. collenuccio,
lei, / rizzami gli occhi de lo su'disdegno / sì feramente che distrugge
in questa, e però qui fierissimamente lo triboli. foscolo, xiv-261: che
/ di me pietosa, non m'apria lo scampo, / idotèa, del marin
fioravante, 42: quando fiovo lo 'ntese ch'era suo fratello, sì si
diviene sì umano che 'l suo signore lo puote cavalcare, se vuole. monte,
, 9-6: diventa il cavallo per lo detto cavar de'denti più grasso, perocché
fe- reza toma pietanza; / ben lo pò fare amor, ch'ell'è su'
la grandezza morale dell'antico suicidio e lo rende sublime. verga, i-115: la
entrò nella battaglia che e'cavalieri cristiani lo cominciorono fortemente a temere. pulci, 10-110
di cesare, 37: quando mallio vidde lo suo sangue, prese cuore e montò
): in quanto a stanco, lo poteva essere, ma non ne sapeva nulla
fierezza, che moveva spavento a chiunque lo mirava, esso ancora cominciò ad averne
reggia d'amor non suol chiamarsi / lo straziar fierezza, / se innamorato cor
bocca era rimasto tenero, estatico e lo sguardo lento. -forma pronunziata.
., 3-9-8: le fiere bestie per lo conversare degli uomini diventano mansuete. dante
simintendi, 3-209: quelle che hanno lo 'ngegno crudele e fiero, come sono le
quelli, come fiero e prode, mise lo scudo de al dinanzi, e comincia
paganino da serezano, 1-6: contra lo meo volire amor mi face amari / donna
di grande affari -troppo altera, / perché lo meo servire non mi poria aiutari /
pegno. cantoni, 4: lo dissero partito in traccia di men
sta in cor gentile / per qual lo foco in cima del doppierò, /
cima del doppierò, / splende a lo suo diletto, chiar, sottile: /
(vive nelle campagne toscane). lo dicono le mamme e le balie d'
con l'aria e l'impero e lo sdegno di fierissimo giudice). io,
guardi per fiorenza, / ché de lo 'ngegno suo sta cavaliero; / e 'l
portai conforme / l'abito fiero e lo sdegnoso canto / e il petto ov'odio
aria. -espressivo, penetrante (lo sguardo). - anche: collerico
fiera rassegnazione: -adesso vedete che non lo sono più. de marchi, ii-400:
dico, / se non c'a lo nemico, / che m'ha tolta madonna
cui fera. monte, ii-378: lo mio cor tempesta ogne stagione / in sì
umano, che, se non fusse per lo timor de la vita, daria ne
papini, 20-240: una fiera sete lo tormentava e nessuno lo consolava.
una fiera sete lo tormentava e nessuno lo consolava. 15. grave,
una fiera colica che in tre dì lo fece morire. guarini, 112: oimè
sapore). giamboni, 8-i-183: lo tuo celliere dee essere... lungi
temperò con disusata lega, / e lo condìo con tre salive d'aspi, /
virtute e bel sembiante adorno / dier lo mio deboi legno a fieri venti.
ed ai fieri / venti ed al gielo lo concede e all'ombra. pirandello,
apreso / di natura opra sia, pur lo rinforza / lo sdegnato voler del nume
natura opra sia, pur lo rinforza / lo sdegnato voler del nume offeso. pirandello
che resti si contenta; / ciò che lo vede fugge e si spaventa. pirandello
, diritto sul ciglio della terrazza, con lo splendido mantello agitato dal vento.
. ardito, vigoroso (la concezione, lo stile di un pittore, di uno
efficace, espressivo (l'opera, lo stile di un autore). frizolio
al forte, perché il forte non lo sormonti. dante, inf., 24-64
fievoli e estenuate le truppe avverse per lo stringimento de'quartieri e per la fuga
così dolendomi e voltandomi e rivoltandomi per lo letto, quasi tutta la notte passai senza
parta? perché paia che per fiebole animo lo nostro signore l'abbia messo fuori dell'
imperciocché, come dice il signore, lo spirito è apparecchiato, ma la carne si
, che cattiva cosa e fievole è lo parlare colle femmine, se non solamente
ogni amore trae a diritta intenzione, lo quale fine « contenta » l'animo:
d'un lavoro sì dilicato, che per lo trasparir che fanno i caratteri, non
bagniare sovente in aqua freda, per lo calore fievole ch'è dentro il corpo
se e'nipoti e altri baroni non lo avessino sostenuto. d'annunzio, iv-2-108
economica. giamboni, 8-ii-401: dee lo signore ben provedere, che se alcun
appiccato il fuoco lui? -o che lo credi di fegato? -fece borsarelli.
di fegato? -fece borsarelli. -non lo conosci? non hai visto la fifa che
soltanto un suo nemico... lo ammazzò in rissa; dicasi meglio,
è che v'è chi dice che lo ammazzasse quando già quello era caduto a
vidi uscirne un drago / che per lo carro su la coda fisse. cicerchia,
poc'anzi di mia man caduto / se lo fisse nel petto, e su la
portata in alto, un'asta per lo ritto, e fittasi in terra, e
terra, e in presenza di tutto lo esercito inghiottì lui. pancrazi, 2-106:
come 'l frate, che confessa / lo perfido assassin, che poi ch'è fitto
che la forcella traeva fuori, il sacerdote lo prendeva per sé. -rifl.
. francesco da barberino, 144: lo sicondo [marito] non stava punto
7. per estens. fissare intensamente (lo sguardo, gli occhi).
402: dolor il punge anco in mirar lo stato / di tanti cari, e
de sanctis, ii-15-288: ora che lo straniero ha levate le sue tende dal
mutiamo la nostra obbiettività, e fìggiamo lo sguardo principalmente alla questione interna. de
alma; fa, che seco / non lo si porti, col partirsi,
d'animo. - anche: volgersi con lo sguardo. cicerchia, 1-172: disse
in testa mi son fitto, / lo giuro per il santo che mi regge.
panni che fecie guiduccio e la fia e lo scoiaio vergati di state. dante,
due giorni che forse si sarebbe riavuto, lo avea regalato alle figlie di una ostessa
/ povera figlia d'èva: / lo sdegno del signore / il fisico ti placa
come una sfida. tozzi, iv-431: lo sente come piange una delle vacche?
: 'e come figlia'; cioè come lo padre ab eterno genera lo suo figliuolo.
cioè come lo padre ab eterno genera lo suo figliuolo. 2. deporre
annodi, / col forzarlo a figliar, lo snerva e doma. -per
gli riusciva alla fine senza impuntature, lo ripeteva tre e quattro volte, prima di
, 2-55 (ii-215): quando amore lo comanda, il fratello ama la sorella
se chiama 'cordilla ', qual in lo autunno accompagnia quelle figliate tornandono al mare
alla luce figli (con riferimento per lo più all'animale femmina e anche alla
pascerà la sua greggia, come fa lo pastore; e con lo suo braccio raunerà
come fa lo pastore; e con lo suo braccio raunerà li agnelli,
figliare; parto (con riferimento per lo più ad animali e raramente a donne
sopra li beni di dio e sopra lo grano e sopra lo vino e sopra l'
dio e sopra lo grano e sopra lo vino e sopra l'olio e sopra le
aveva, e da i favi lo schiumante / mele spremea. =
da altre simili e nel rapporto che lo lega ai suoi genitori (può essere
unita: onde di tutti li uomini lo figlio è più prossimo al padre. idem
padre, né 'l debito amore / lo qual dovea penelopé far lieta, /
adozione, assume nei confronti dell'adottante lo stato di figlio. papini, 20-26
figlio naturale, ha successivamente acquistato lo stato di figlio legittimo in virtù di successivo
, 35: oh spavento! lo stuol de'beffardi / baldo insulta a
del sole, parla! / non sei lo scialbo asceta / che, forsennato d'
animali. chiaro davanzali, iv-64: lo leon per grida / cresce in vita
affetto paterno, di protezione (per lo più con valore di vocativo affettuoso).
dante, inf., 7-115: lo buon maestro disse: figlio, or
jovine, 2-1 io: don matteo lo guardò con meraviglia, s'accorse del pallore
santi barlaam e giosafatte, 57: egli lo battezzò al nome del padre e del
a loro sembra superbia del secolo sostituire lo sgorbio del proprio nome al tremoloso segno
e spirituale nel linguaggio ecclesiastico (con lo stesso procedimento toccato ai termini analoghi di
, né il suo santolo: similmente lo figlioccio non può pigliare per moglie la figliuola
. m. cecchi, 223: io lo scontrai colà dal ponte / vecchio;
con la figliuola. verga, 3-22: lo zio crocifisso alla fin fine era cristiano
conto di figlia (e ha per lo più un tono affettuoso, soprattutto come
pensasse di dovermi qualche geniale risarcimento per lo scarso esito della mia giornata. pavese
., ii-xxvn-9: dico dunque, messer lo legista, che quelli consigli che non
. palazzeschi, i-426: voi non lo sapevate che le donne fanno i figlioli
a vivere sotto la sua disciplina, lo educò. de marchi, ii-47:
d'arezzo, né vertuoso, non avendo lo spirito bizzarro. manzoni, pr.
un t venite, figliuolo », e lo fece entrar con sé nello studio.
jovine, 2-30: la parola coscienza lo richiamò alle sue attribuzioni sacerdotali ed il
: o figliuolo d'uomo, proponi lo detto sottile, e narra la parabola alla
'l figliuolo dell'uomo, perché così lo visiti, ha'lo poco meno fatto eguale
, perché così lo visiti, ha'lo poco meno fatto eguale agli angioli,
fatto eguale agli angioli, ed ha'lo coronato di gloria ed onore. diodati
noi, che siamo in cristo, lo quale è vero lume, non cessiamo eziandio
-figliuol prodigo: persona sviata (per lo più giovane) che, dopo
figlioletto teneva. sacchetti, 221: lo re, ch'avea ancor l'animo bieco
cattivi figliolacci. caro, 2-12: lo tratterrò meco, ed accarez
gherardi, ii-64: basti ornai per lo tempo i leggiadrissimi fimenti poetici avere brievemente
, sm. dial. foruncolo (per lo più di piccole dimensioni).
dio. sannazaro, iv-382: dio lo facemo figulo, fabricatore, architetto,
sole al cui esser s'adduce / lo calore e la luce / con la perfetta
la figura genera l'amore, il cuore lo sostiene, lo spirito il condisce.
amore, il cuore lo sostiene, lo spirito il condisce. leopardi, 975:
ogni dì più ricolma, e per lo contrario intorno ai poli sempre più deprimendosi.
sue figure. buti, 3-525: lo nostro autore finge che avendo udito di
, la dia della sapienzia, che lo illuminasse sicché elli intendesse quelle figure ch'
/ merzé li chereria / ch'a lo meo male desse alleggiamelo. guittone,
dante, purg., 3-17: lo sol, che dietro fiammeggiava roggio,
onorati. svevo, 5-69: certo lo seccava... che quand'egli trovava
suo, se tu non ci dài lo tuo lume. perciocché ora è qui,
per la rapidità dell'apparizione, per lo più improvvisa, ecc.), senza
, viii-3-231: ha dimostrato come per lo segno fatto da virgilio vedesse sotto l'
poi che la terra, fangosa per lo ricente diluvio, si riscaldò per gli caldi
-fis. aspetto particolare e, per lo più, imprevedibile di un fenomeno (
è là su che visibile face / lo creatore a quella creatura / che solo in
opera di santa reparata fu fatto per lo comune maestro giotto nostro cittadino, il
sulla figura. ariosto, 19-86: lo partì, dico, per dritta misura,
e de tanche alle confine, / e lo fe'rimaner mezza figura. zannoni,
arald. ciascuna delle immagini che caratterizzano lo scudo e formano le armi; si suddividono
quella casa, per la quale egli lo fa debitore, o creditore. e
, 7-1-2: questo si prova con lo zero ovver nulla, cioè la decima
tua figura: / vedennome signato, lo malegno / non m'aponterà con sua fortura
/ simile a tua figura, / lo mio gravoso stato / piacciati ora alleggiare
bella, facc'eo; / dentra lo core meo / porto la tua figura.
in appoggio della propria inesperienza, ma lo ricusò egli apertamente, o per
egli stesso innestò nel suo idealismo italiano lo fa più singolare e originale. d'annunzio
il maestro del verismo si perde, ma lo scrittore grandeggia. levi, 2-320:
quando tu ài messo al disotto tristano, lo quale era la figura del mondo.
fiume o torrente che l'attraversa per lo lungo. alvaro, 7-236: pensava di
ininterrotto. pratolini, 3-1 io: lo trascinava accelerando la * figura '.
la fegura desplanare, / ca poi, lo bollo pria mustrare. iacopone, 91-133
forma e la figura della trinitade, per lo comandamento di dio, a uno re
di dio, a uno re miscredente, lo quale ebe nome lo re botozo.
uno re miscredente, lo quale ebe nome lo re botozo. savonarola, 8-i-131:
: gran diletto presero le donzelle ne lo spiegarli ella il velo babilonico tessuto di grana
epanalessi, il polisindeto, l'asindeto, lo zeugma, l'antitesi, ecc.
, non comuni apparenze, il che lo stesso vocabolo di figura n'accenna;
. forma solenne, pompa (per lo più nel linguaggio notarile con riferimento all'
nostro casino, visto nel luglio come lo vedemmo, e visto adesso, fa una
7-247: s'affannava tanto a rassettar lo studio, disponendo i gessi in modo
sconvenienti) propri di costui, per lo più senza averne l'intenzione.
a invisibil'cose deste figura, / lo non-sostanzlato / feceste corporato. iacopone,
; egli è in frammento / ben lo ved'ella, e dico sospirando: /
, e dico sospirando: / donna crudel lo strazio mio non senti?
hai fatta di figura: e pure non lo posso credere. -in figura
core, / che per soverchio de lo su'valore / eran distrutti se non fosser
33: i dimoni, per comandamento de lo apostolo, vennero dinanzi a l'apostolo
, ii-58: la vista di firenze non lo trasse fuori dalla sua traccia; come
. cassola, 8-24: l'orologio se lo metteva la domenica per figura.
). -figurétta: piccola figura per lo più dipinta, disegnata o scolpita
): grossa, massiccia figura per lo più dipinta, disegnata o scolpita.
l'obolo, che mi pagherai per lo traghetto. nievo, 102: -ah!
-al figur. pessima figura (per lo più nella locuz. fare una figuraccia
io nella bottega di pizzuto, che lo sbirro gli diceva: -e se tornassi dalla
si possa pigliare in quattro modi; secondo lo storiale, la città di ierusalem;
. e. cecchi, 6-223: lo sanno gli appaltatori di figuranti e comparse,
gli appaltatori di figuranti e comparse, e lo sanno i frequentatori di piscine e di
della vita;... e lo rimanente di tutto questo, che non è
utile ad alcuna cosa, si è lo legno bistorto e pieno di groppi,
pieno di groppi, intagli diligentemente per lo vóto d'esso, e per la
figure mediante una tecnica artistica (e per lo più con riferimento al modo della rappresentazione
cagione che quei nobili spagnoli si godessero lo stesso, sì a ritrarre fedelmente un
iv-xxvi-8: così infrenato mostra virgilio, lo maggiore nostro poeta, che fosse enea,
fosse enea, ne la parte de lo eneida ove questa etade si figura. bellincioni
ix-ix-10: quasi dire si può de lo imperadore, volendo lo suo officio figurare
dire si può de lo imperadore, volendo lo suo officio figurare con una imagine,
figurare con una imagine, che elli sia lo cavalcatore de la umana volontade. bibbia
/ e per sapor sapere che è lo smesurato, / credi poter, cercando
barbagianni? svevo, 6-528: naturalmente lo sciocco bambino guardò là sotto senza paura.
incontro dichiarando il loro nome come se lo dovessi conoscere e ne avessi sentito parlare
ma, quel ch'è più curioso, lo stesso infarinato salviati, il persecutore del
il capomastro della bigotteria della lingua, lo ammise senza scrupolo fra i pochi eletti
nella corte si nu- trificono di sostanza lo stomaco. botta, 4-102: la santa
che non gli andasse a verso, lo dimetteva e lo sostituiva. cicognani,
andasse a verso, lo dimetteva e lo sostituiva. cicognani, iii-2-44: è
dardi allato. pulci, 25-199: lo stendardo suo venia davante, / dove era
me, non so dove portato; / lo cor se strage corno cera sfatto,
chiaro davanzali, 8-9: figurato è lo sol, ond'ho parlato, / se
usato. bibbia volgar., vii-470: lo nome della maggiore femina sì era oólla
tre crudelissime fiere, le quali non lo lasciavano salire al monte dilettoso illuminato da'
l'occidente; alla lussuria, figurata per lo mezo giorno; alla malizia, figurata
dante, conv., iv-xxiv-9: lo figurato che di questo diverso processo de
diverso processo de l'etadi tiene virgilio ne lo eneida. caro, i-49: sapendosi
sua villa il moto, le figurazioni e lo splendore delle stelle. -configurazione
figurazione, quale la rapina del vento e lo strosciar della pioggia e il rotolar massi
da mettere sulla conocchia, e con lo spiedo arroventato fanno buchi al piffero di
figurina che hai nella mente, come lo statuario lavora intorno al bozzetto di creta
quanto vostra signoria mi significa, e lo consiglierò a prendere le accennate risoluzioni,
pananti, i-16: oh, rispose lo zio, quest'angiolino / bisogna badar
badar ben che non si guasti. / lo so, lo so, che bravo
non si guasti. / lo so, lo so, che bravo figurino; /
capo di vestiario o di biancheria, per lo più di taglio nuovo e inedito,
giovane vanerello, che sta sulle mode; lo stesso che gerbola. tommaseo [s
la curva antica dei gioghi, e lo stridore dei carri, e la nuvola
valle, 1-20: era... lo stato di lar assai sicuro dalle forze
di montagne alpestri, che da quello lo dividevano. viani, 13-135: le
fila grande, che era composta per lo più d'uomini bassi e poveri, fu
partito conservatore. alvaro, 7-177: lo stesso antifascismo dei giovani rimasti nelle file
vero che una lunga fila di anni lo dividesse da fatti e persone, che
: il punto di onore tra i barbari lo sentirà al più un qualche gran capo
l'as salto, non lo fecero a fila per fila, come insegna
cocuzzoli in fila, che in vero lo fanno somigliare a una sega. carducci,
lippi, n-15: dice che 'l demonio lo staffila, / poiché gli fa fallir
fanciulle, intente a far filacciche, lo spettacolo compassionevole. d'annunzio, iv-2-1354
dove è lasciato in funzione, per lo più durante la notte, per la pesca
caterina da siena, 145: dico che lo schiaccia co'denti, però che in
fibra, fibrilla (con riferiménto per lo più a tessuti vegetali o animali)
il naso ricamati di filamenti sanguigni che lo minacciavano della stessa malattia di sua
e filamenti lunghi di bava sui quali lo stimolo cessava. 3. fettina
: ci è piaciuto un titolo e lo abbiamo scritto in maiuscole, poi l'
sirena della filanda non riesce a svegliar lo scrittore. = deriv. da
del vino causata da batteri che decompongono lo zucchero e lo trasformano in materia torbida
da batteri che decompongono lo zucchero e lo trasformano in materia torbida e vischiosa.
in quei paesi dove fu più intenso lo sviluppo industriale e capitalistico. bocalosi
cipi del filantropismo (per lo più in senso spreg.).
domicilio alla parochia 0 dilatarlo a tutto lo stato. de sanctis, iii-91: in
parche e al fato, che predispongono lo svolgersi degli eventi e, in partic
2. ridurre in fili flessibili, per lo più mediante fusione (con riferimento a
gravità o ad una forza qualunque che lo sollecita, però mantenendosi sempre padroni di
indica il prolungamento del suono per quanto lo permette il fiato, avendo riguardo a
sopra la massa del fuoco, te lo fila in raggi finissimi, e lo diffonde
te lo fila in raggi finissimi, e lo diffonde, che perciò potria chiamarsi l'
massa ne produce fila finissime, e lo macina in polvere minutissima, che è poi
del membro quasi imperforata, e per lo meno aperta di un solo punto, ed
conte mosse a fronteggiarlo, n'evitò lo scontro, filò per la sua destra,
questi filari s'acconcino in cammino per lo filo dell'acqua. altoni, 1-42:
disposti su una stessa fila, per lo più orizzontale; corso. filarete,
soave sbadiglio, o mie signore: / lo so, lo so, per voi
o mie signore: / lo so, lo so, per voi la filastrocca /
: detto e fatto, mi accosto e lo fermo con la solita filastrocca: «
quegli anni, divertirmi inventando filastrocche, per lo più sequele assurde di parole, prive
di tipo popolare, cantilenante, secondo lo schema delle poesiole infantili. grazzini,
questo lino; la terza, che rompia lo filo filato. boccaccio, dee.
si tessono questi fazzoletti, ma per lo più o di seta o di cotone filato
2-69: ma l'ultimo [scalone] lo saltò a piè pari e andò di
avendo il padre modo di alimentarlo, lo pose ne'primi anni di sua fanciullezza
5. figur. la crescita, lo svilupparsi del pulcino. c. mei
della civiltà, dell'arte greca (per lo più antica). -in partic.
porse. tozzi, i-201: quando lo fecero lavare e gli dettero un vestito
messi ad oro. milizia, iii-159: lo scamozzi lo ha migliorato col lasciar vuote
oro. milizia, iii-159: lo scamozzi lo ha migliorato col lasciar vuote esse volute
dito grosso ai filetti del diamante, lo trassi del suo anello. citolini, 402
per farla imparare, gli si taglia lo scilinguagnolo o sia filetto. chiesa, 5-197
de'freni, cioè il fileto, lo squarciabocca, il cannone, il chiappone.
o 'francese '. questo giuoco lo si trova disegnato sui banchi delle scuole
dovevano proprio averlo quei prever là, lo dicevano tutti a cargiore, un filettino
. continuo mi scongiura che a rivedere lo vada. collenuccio, 94: mosso da
monti della superbia; i quali spezza lo spirito santo colla voce interiore del timore
subito che e'nasce, e non lo fa altro suo erede che la filiazione,
stor. predone di mare, per lo più europeo, impegnato a condurre durante
cotal filibustiere, ma poi la curiosità lo vinse. dossi. 779: puoi chiamare
ma le leggi e la disattenzione di tutti lo avevano perdonato: insomma un uomo rapace
per fame trama. gozzano, 1062: lo spirito malvagio prese nella mano sinistra l'
ottone o di acciaio), che lo comprime, e una lama tagliente.
campale, / e più che a nulla lo paragonarono [il cannone] / a
agg. caduto a fiocchi, per lo più in abbondanza (la neve).
. piccolo fiocco o nappa usati per lo più come ornamento. n.
soletta / nel cerchio delle pietre, entro lo speco? / sei pur bella,
o di peli della barba (per lo più incanutiti). marino, vii-551
in cui il reveni e la moglie lo aspettavano per offrirgli una tazzina di caffè
boccaccio, iii-5-64: inanzi al petto / lo scudo si recò, quindi l'ascosa
fodero, / s'io non fo che lo stesso assai mi modero.
2. veste maschile e femminile fatta per lo più di pelliccia; la pelliccia stessa
di volpe, perciò che quella è lo più caldo che uomo possa avere.
machiavelli, 1-iii-1096: passorno giù per lo adice più foderi carichi d'ogni qualità
[tommaseo]: mandò alquante coorti per lo fodero. botta, 4-187: per
. machiavelli, 259: fabio solamente lo sostenne, giudicando lo assalto lento essere più
: fabio solamente lo sostenne, giudicando lo assalto lento essere più utile, riserbando
4 la foga dell'altro ', cioè lo sollicito esercizio del primo quello che v'
del pensiero fuggente là dove l'angoscia lo tira. d'annunzio, i-891: io
. monti, x-3-194: in sen lo zelo gli s'infiamma e bolle. /
quali, per la lunga foga, / lo sol tal volta ad ogni uom si
quale cade quando è al tropico estivale lo sole, che è più alto che
nasconde per la longa foga, per lo lungo camino che li corre.
con uno foggettino avvolto sempre per non lo logorare. burchiello, 141: con quel
del giudicio de'foggettini: il che lo aggravò appresso a molti, come se
dante, inf., 14-14: lo spazzo era una rena arida e spessa
proposito, che sentenza ferma non importava lo feci. berni, 148:
, se volete pur ch'io ve lo dica, / me l'ha insegnato la
-abito, capo di vestiario (per lo più singolare, stravagante).
al sepolcro. casti, ii-6-71: lo strano abbigliamento e il sucidume / alla
italiano o seguitate da un volgarizzamento dove lo sforzo che fa il dialetto emiliano per
vasari, i-384: taddeo seguitò per lo comune l'opera d'orsanmichele e rifondò
, 902: stamani in chiesa, io lo vagheggiai un pezzo, mentre che lui
arabi e accolto dagli occidentali, che lo foggiarono negli abiti del filosofo greco.
follie, e le frutta, e lo colore, e l'odore, e lo
lo colore, e l'odore, e lo sapore. fra giordano, 165
mischiate con olio. gelli, i-42: lo elefante non si difende dal veleno del
l'ispido rusco, il cardo acuto e lo / spino pungente, ed un fastel
amore è 'l primo nascimento / de lo disio ch'è posto nascoso; / la
s'alarga e monta; / poi vèn lo frutto e guarda compimento / di quello
e guarda compimento / di quello onde lo core è disioso. bibbia volgar.
(e in questo senso, usato per lo più al plur., può essere
dante, conv., iv-xm-n: ben lo sanno li miseri mercatanti che per lo
lo sanno li miseri mercatanti che per lo mondo vanno, che le foglie che 'l
marcendovisi ingrassano [il terreno] e lo rendono attissimo loro, facendo giovevolissimo letame
dei gelsi (ed è usato, per lo più, al sing.).
che l'ebbe mangiata, si sentì lo stomaco caldo in modo, che mai
e sacre foglie. lorenzino, 238: lo strozza giace qui, buona persona,
-cartoccio di granoturco (usato per lo più nelle campagne per riempire i sacconi
fracasso tra le foglie di granturco che lo riempivano. -con riferimento alla foglia
tutta coperta, e di poi si mette lo specchio da un capo e si va
tentar di sciogliere la foglia di gelo che lo ricamava di fuori. calvino, 2-162
avevano diviso tutto in parti giuste, lo stoccafisso foglia per foglia, 1 cotechini
. sebbene lente, quasi ogni gesto lo dovessero compitare, non si concedono tempo
anche d'olivo), impiegato per lo più nei capitelli delle colonne o, anche
: il sanguaccio del gran signore se lo sentiva nelle vene torpide, nelle piote gottose
alzò suo governale, e ferillo sopra lo scudo. intelligenza, 128: stava 'n
garzone a guardia del suo governale, lo quale lo menò alla corte.
a guardia del suo governale, lo quale lo menò alla corte. =
governamentale, bisogna tener fermo a considerare lo stato per quel che esso veramente è
con che timoni e govema- menti egli lo regga? 2. per estens
.. costituito molte seconde cause per lo mantenimento e govemamento di essa [terra]
.. pigliò e per diciannove anni lo tenne. malispini, 1-503: ordinò
): sotto il suo govemamento multiplieòe lo regno d'acaia molto forte. d
a cui ubbidiscano. salvini, 39-vi-107: lo che se fusse durato, non pareva
m. villani, 1-32: per lo detto maritaggio vendè la donna il govemamento
della pace cercato per loro dove per lo govemamento e'reggenti di francia si dovesse
: il fanciullo lascia la gonna, lo levano di sotto la diredissensione nacque tra
, 8: fu re, ma governò lo imperio una vecchia di casa, stata
o un'imnon chi è atto e lo merita. serdonati, 9-162: governando
e lasso / siede al timone, e lo governa appena. arici, nel più eminente
: vidi i marosi sì 'nforzare / per lo vento a rochi. botta, 5-494:
regolare (o guidare) l'andamento o lo ordinare, reggere (con riferimento a
governare più sicuramente i propri. lo governa. leopardi, 823: giustizia,
comune:... oratore, lo governa con la eloquenza. baldini,
mondo, e ora con sue leggi lo governa. bocchelli, 13-104: manteneva e
che vada secondo che vuole colui che lo governa. beccuti, ix-549: o
cantari cavallereschi, 54: berta per lo meglio sì si tace / governando il
3-446: aveva una donna vecchia che lo governava. bembo, 10-viii-137: eri fatta
la quale stia davanti al re e lo governi. documenti delle scienze fisiche in toscana
di veleno, infusoli dal barbiere mentre lo governava. -comporre (un cadavere
che, senza legar l'otre, lo tenevano, governandosi anche con le mani
molto del loro corpo..., lo splendido governatore della creazione arrossava loro le
in nome della suprema autorità politica che lo ha nominato; nelle colonie, capo
li consigliatori istabiliscono di mandare a messer lo papa u a messer lo 'mperadore ch'
a messer lo papa u a messer lo 'mperadore ch'elli loro mandi uno buono governatore
contiene, che la nostra città con lo suo contado e di stretto
volta... che abbracci tutto lo spazio della stalla, sopra facendo
un governatore, [il padre] lo manda a viaggiare. collodi, 571:
... mi desti... lo fascio e il governo de le cose
... per poco governo di chi lo comandava, si era prestamente risoluto.
la conquista,... per lo più è propriamente governo militare. soldati,
di essi. zeno, xxx-6-187: lo scudier partì già pel governo. carena,
tico, boscoso e pellegrino, / lo padre suo... /..
, i-265: riaprì e cominciò a sbattere lo sportello con una grazia tutta da '
un braccio de la mano in verso lo govito. meditazioni sulla vita di gesù
[plinio], 9-3: ma in lo mar indico sono multi e grandissimi animali
, 3-3-38: eccoti uscir de la spelonca lo orco, / che ha la gozaglia
rincrescimento. sacchetti, 142-52: egli lo lasciò con questa gozzaia in quell'ora
non fusse che lui, ci aveva lo gozzalino, lo spacciava. pisacane, ii-120
lui, ci aveva lo gozzalino, lo spacciava. pisacane, ii-120: questo
francesco da barberino, 201: non stringer lo cappone o la pernice / per
far la vena grossa / e non empier lo gozzo perché pesi. passavanti, 101
tanto se n'empiono il gozzo, che lo fanno divenir maggiore di tutto il gestante
il lumacone prende il cibo, e lo manda in una cavità, la quale pia-
2. per estens. e per lo più spreg. gola (di una
raramente riferito a processo infiammatorio e per lo più dovuto a ipotiroidismo. rustico
d'autore se ne sentiva tutto contento, lo sciocco. 4. ant.
: cantare; emettere suoni (per lo più con riferimento spreg. ad animali
211: qual modo allor terrà lo sbigottito / commensal gramo? giù mandar
seguaci dà, / gozzi, te lo dich'io, non s'empie il gozzo
rimasta nel gozzo: che adesso non lo posso più far io. -serbare
poppa e prua aguzze, adibita per lo più al trasporto di merci o
52): un giorno... lo scapestrato aveva invitato alcuni suoi amici dello
. tr. ant. riempire smodatamente (lo stomaco). r. m.
lor, quando più prò / facea lor lo stravizzo. i. nelli,
di bergamo,... non lo tenete voi per un gran babuasso? p
annunzio, iv-2-234: la lotta fu tra lo storpio e il gozzuto. calvino,
nelle buone opere; alcuna volta per lo riposo temporale. sannazaro, iv-387: con
il tuo letto e vattene ». subito lo 'nfermo... si rizzò e
... sotto a'piedi / calca lo stormo invan gracchiante al vento / de
: un corvo... gracchia sempre lo stesso verso. -per estens
nel cielo illuminato dalla luna si propaga lo smorzato gracchiare della sega contro il legno
industri / vi trattenevi: e dovet'or lo strano / gracchio sentir di mesti augei
8-5-46: immantinente gracidar nascendo / ne lo stagnante umor rane palustri. menzini,
da samminiato [petrarca], ii-305: lo gracidare delle rane e il canto delle
aurea volgar., 1268: perché per lo molto gracidare, non si potieno intendere
con voce roca o stridula, per lo più a vanvera e sconclusionatamente. pataffio
il cadenzato gracidìo delle rane, e lo stormire dei cipressi, e i silenzi altissimi
nelle pale d'altare, il violino lo suonavano gli angeli; lo suonavano ai piedi
il violino lo suonavano gli angeli; lo suonavano ai piedi della madonna in gloria
alfieri, v-2-771: per quanto me lo ricordo, egli mi è parso gracilino
natura. a. cocchi, 4-2-79: lo scopo principale dovrebbe essere di scemare la
per le grade de la porta fausa de lo castiello. m. palmieri, 2-20-7
., 49-77: a pisa ne portan lo 'mperadore, / e 'n duomo il
è di cipresso inciamberlata, i e lo sagreto luoco è 'l concestorio. varthema,
simile esercizio. folengo, ii-243: lo spirto ch'alto spira, ove gli
individuale, e d'impotenza in cui lo vediamo oggidì. borgese, 1-395: girò
nullo romano offendea all'altro a vedere lo ioco. fr. colonna, 2-90
. del tuppo, 507: lo esopo, sagliendo quattro gradee e cavando
, 3-35: pomposo viene, e ne lo scudo porta / a onor di san
della fabbrica di sopra, non però lo facevano a scarpa, ma in modo di
senti pervaso dal gradevole stupore che arreca lo scoprir dignità e gentilezza in persone di
bonsanti, 2-248: un pensiero certamente lo preoccupava, ma doveva essere gradevole poiché
; armoniosi archi e pilastri di arenaria lo abbellano sullo sfondo vellutato delle gradevoli colline
anche il solco o segno che lascia lo strumento di questo nome. = deriv
sf. serie di ampi scalini (per lo più di materia pregiata e talora
, 2-108: 'gradinata', fu già lo stesso che scalinata; ora intendesi più
era con la conca del cadnet, non lo troverebbe. e una stretta gradinata di
invidiando al mondo tanto bene, ce lo tolsero d'anni trentacinque. lanzi, i-297
le rapide scale, / e lascia indietro lo buon giovachino / che sta piangendo sul
finestrone, malgrado i cento gradini che lo separavano dalla terra. d'annunzio, iv-2-354
, 2-133: prese uno scalèo, lo mise sotto, si provò a salire.
e di cui uno scampolo era servito per lo stipite della chiesa, per i gradini
rosso di cotone a fiorami gialli, e lo stese accuratamente su uno dei gradini della
il mio compagno bosso la inseguì. lo persi di vista quando discese il gradino dell'
da una condizione a un'altra (per lo più notevolmente migliore) o avanza al
, con aver avuto il luogo sopra lo smeraldo,... la poveretta [
libro di sydrac, 209: lo servigio che l'omo fa a quelli
essere più gradito che se l'uomo lo dee fare. boccaccio, i-236: i
accetto / un tanto augurio, e lo gradisco e '1 seguo. fed.
, -bob disse -modestamente sono io che me lo sono fatto versare, per gradire.
tommaseo [s. v.]: lo gradisco commensale, non compagno di camera
ponga cura e sia benigno cortese ne lo ascoltare, acciò che ognuno ne sia
valenza, / ched ella fa meravigliar lo sole; / e per gradire a dio
non è tiro, / così d'amor lo manto mi ravvinge, / cotanto le
/ ché non m'avampa, ma lo core coco: / disiderando d'esso mi
davanzati, iii-28: io trovo amando / lo primo e 'l mezzo fue niente a
dire / appo la fine, tant'è lo gradire dante, par., 10-57
] sia finale nostro riposo, per lo quale noi vivemo e operiamo ciò che facemo
i-170: ma non attenda già ch'altri lo annunzii, / gradito ognor, benché
amor, tu che porgei dianzi a lo stile / lieto argomento, or gl'insegni
. a. verri, i-15: lo scuro velo della notte a lui nascondeva le
4-278: « bah! » ripetè lo zio, e antonio si raggricchiò tutto
fu pianto, in una ricca bara / lo collocaro, e di purpuree vesti,
, o vero a gradi, secondo lo scaricamento delle turbolenze portate dal corso de'
., i-356: non andare sopra lo grado allo mio altare, acciò che non
(sia in piedi, sia, per lo più, sedute). malispini,
l'anima da lui essaminata sia infra lo 'nferno messa. buti, 3-798: era
de'beati posta in questa forma, che lo lume grandissimo era in mezzo, ed
primo e più largo, e così lo terzo più che 'l secondo, e lo
lo terzo più che 'l secondo, e lo quarto più che 'l terzo, e
e così di tutti li altri; dunqua lo supremo grado è più distante dal lume
desidero che vostra altezza serenissima dica, e lo faccia dire a tutte le sue dame
furono anticamente d'amore quattro gradi: lo primo è d'avere isperanza e dare
isperanza e dare isperanza d'amore; lo secondo è baciare; lo terzo,
amore; lo secondo è baciare; lo terzo, copia d'abracciamenti usare; lo
lo terzo, copia d'abracciamenti usare; lo quarto, segreta concessione di tutta la
stessa, e l'uomo che s'arrabbia lo stesso, per qualunque cosa s'arrabbi
18-163: le traduzioni, l'erudizione, lo studio degli originali, la loro imitazione
di creature... acciò che lo intelletto nostro, da la cognizione delle
, e ciascuna tenne secondo il suo grado lo scanno. andrea da barberino, 1-223
gradi. giocosa, 145: il re lo accolse con quell'affabilità bonaria che bandisce
da imola volgar., i-38: lo senato, fatto e collocato dal padre della
gradora. giamboni, 156: debbe lo prelato trapassare li suoi sudditi di vita e
e sendo piero di più età, lo volle avanzare col grado. cellini,
« opere ». dovila, 11: lo promosse al grado di gran contestabile,
città, se non a quelli che lo domandavano. vasari, i-69: né la
.. si dispensò il detto matrimonio per lo papa urbano sesto nel 1367. bisticci
3-360: volendo costui che il papa lo dispensasse, sendo in primo grado, e
, né tenerezza di creatura, che lo facesse traviare dall'osservarne le leggi più rigorose
gradi quante sono le generazioni, escluso lo stipite. nella linea collaterale i gradi
all'altro parente, sempre restando escluso lo stipite. ibidem, 77: la legge
sasso entra nell'acqua, l'acqua lo scaccia un grado di moto, onde un
, 8-5: averemo in somma diviso lo cielo e tutto lo corpo del mondo in
in somma diviso lo cielo e tutto lo corpo del mondo in trecento sessanta parti
nuova, 2 (41): lo cielo stellato era mosso verso la parte d'
: ben cinquanta gradi salito era / lo sole, e io non m'era
è partito in 30 gradi, per lo che tutto il zodiaco verrà diviso in
, i-1-1-21: gli altri capitani per lo più seguirono la fortuna di ferdinando da cui
pena. verga, ii-70: esaminò lo stato psicologico e morale degli attori del
al figur. giamboni, 7-15: lo primaio pensamento del cavaliere dee essere in
e aggravò in maniera s. a. lo stomaco che 'l calore naturale, non
gradi declinandola. leopardi, i-1115: lo spirito umano fa sempre progressi, ma
donato degli albanzani, 212: ella per lo suo studio arrivò a grado che infino
dovevano nemmeno essere noti gl'individui che lo componevano. -al sommo grado; nel
sia guasto da teorie. per me lo scopo è raggiunto al massimo grado. de
grado. de roberto, 27: lo stile epigrafico tiene al sommo grado del nobile
. pallavicino, ii-362: il qual rispetto lo riteneva dal crear quivi cardinale il presidente
ricco, darmi gradi, vuol ch'io lo consigli, che io lo governi e
vuol ch'io lo consigli, che io lo governi e che io gli comandi.
se tu fossi nel grado mio, tu lo intenderesti altrimenti. ariosto, 5-28:
grado di prima; e darai a lui lo calice secondo l'officio tuo, siccome
i meriti e la bontà sua, lo ripose nel primiero grado di grazia.
: appena in grado di viaggiare, lo avrebbero riportato a casa per assicurare la
educare degli allievi. negri, 2-654: lo stato di grazia nel quale era rapita
tono tiene a londra nel mondo filosofico lo stesso grado che tiene nel politico quel
, cioè a quelli miseri a cui solo lo grado divino è rimaso. boccaccio,
dei a colui che sì nasconde / lo suo primo perché, che non li
sione che sotto certe condizioni e cautele lo liberassono, e per tema che non
dia la gloria a me, e non lo mi reputare a grado, ma priega
andato fin al sangue; e se lo direte, et io vi risponderò che né
di cotante donne che si condussero amando a lo esterminio, che mi conduco io certo
novellino, 3 (14): lo re rispose: -non mi rispondere a
sydrac, 160: idio... lo fece [l'uomo] in tale
potesse fare il bene e il male per lo suo grado, e per lo suo
per lo suo grado, e per lo suo guidardone di gloria. livio volgar.
forza ma per mio proprio senno e per lo mio buon grado, presi arme contro
dante, par., 15-141: seguitai lo 'mperador currado; / ed el mi
dee., 2-9 (245): lo 'nco- minciò a servir sì bene e
servo è assai più a grado / chi lo sforza a obbedir che chi ne 'l
, facendosene grado co'fiorentini, onoratissimamente lo licenziò. m. adriani, i-40:
se volesse quindi mostrargli i suoi poderi, lo precipitò da alto a basso sì che
annunzio, iii-1-887: per ciò, te lo dico con pace, / t'è
sia a grado / perché fosse cansato lo to vento. petrarca, 71-69:
felice da massa marittima, xliii-195: lo spirito iesù riceve a grado, /
di quello che dispende, / in cui lo mette, se ben lo 'mpiega;
in cui lo mette, se ben lo 'mpiega; / ca fin c'om non
larghi gradini. baldini, i-262: lo rivedo ancora, con quella sua persona
meglio. d'annunzio, iv-2-421: lo stato non deve essere se non un instituto
è dunque vero in se stesso, che lo spirito umano progredisce graduatamente.
scienze fisiche in toscana, 14-1-1-153: lo strumento a... è un
. e i due non graduati espressero lo stesso pensiero: « il signor cappellano
graduato dell'università harvard '. è lo studente che ha già ottenuto un grado
degli sfratti: particolare procedura per ottenere lo sfratto degli immobili destinati ad abitazione a
verso, né ha bisogno di rima che lo condizioni e graduiscalo ad esser tale.
centro, che serve per unire, per lo più verticalmente, due o più righe
bernari, 7-312: riprese a misurare lo studio d'architettura quant'era lungo,
la pelle con le unghie, per lo più superficialmente (a opera sia di
a spine, ecc. che producono lo stesso effetto sfregando contro la pelle.
un poco il volto; / del resto lo mandò libero e sciolto. bracciolini,
rose canine? -ferire, per lo più superficialmente, leggermente. bandello,
monti, 17-756: il ferro acuto / lo graffiò fino all'osso.
certo che ciascun di quanti / de lo stesso cammin seguono torme / non
, / forte graffiava con la man lo scritto. d'annunzio, iii-1-1095:
menò via e quanta terra prese: / lo spazzo della sala graffiòe / e 'n
questa sua 'lettera ad areteo 'lo graffia e lo morde e gli dilania
'lettera ad areteo 'lo graffia e lo morde e gli dilania tutta la persona
volta -ei si svegliò atterrito fra abbracci che lo strozzàvano quasi, baci furiosi, morsicature
vedono ancora con certe rabescature graffiate con lo stecco. graffiatóre, agg.
po'di legge diceva ai creditori che lo molestavano: « vergognatevi della vostra ignoranza
non è più dolorosa di quello che lo sarebbe una graffiatura. periodici popolari, ii-374
, strumento di legno di lunghezza per lo più di mezzo braccio, trapassato da un
tozzetti, 12-2-377: agostino tozzi, detto lo smargiasso, unico pittore a fresco di
argento. ariosto, 42-9: corse lo spirto all'acque, onde tirollo / caron
si medica [la scabbia] con lo strofinare la cotica con un grafio o
borghini, ii-148: avendo raffaello per lo cardinal de'pucci santiquattro fatto una tavola di
, che si vi fosse niun graffio lo acconciasse. magalotti, 21-83: a
, 1-134: tutti i nobili e principali lo accompagnano [il re] co'capigli
, assai diffusa nel rinascimento e per lo più adottata in decorazioni di facciate e
poliziano] hanno riscontro col gusto e lo stile, con l'estetica e il tono
e d'incubo. bocchelli, 6-336: lo piantò in asso davanti a grafici e
la graphis scripta, che vive per lo più sulla corteccia degli alberi, con
! -e claudio prese il fascio, lo soppesò nella mano sorridendo. bartolini,
specie di letterati rappresentata dal grafomane, lo scorripenna, il pappagallo ripetitore, il
continuamente libri, articoli, saggi per lo più privi di valore. ballerio,
più freddo e giela più; e poi lo freddo vento la rompe, e falla
a mezza imposta in giorni torbi: lo carezzano le brine, le gragnuole,
vengono mai sole. più che pensarlo io lo sentivo, mentre camminavo di strada in
: quando è lì lì per prender sonno lo riscuote il grido popolare del sanguigno pubblico
baldovini, xxx-n-32: le te lo posson dir le to vicine, /
graile irrequiete, / là, con lo scudo ombelicato e il casco! d'annunzio
gr ammaglia), sf. (per lo più al plur.). letter
triste. aretino, il-no: de lo essere già invecchiato in essa, in
guardato / per mie gramezza e per lo mie peccato. piero da siena, 2-17
, / la qual la stri- gne lo suo padre fello. aretino, 1-65:
diatessaron volgar., 150: zuda, lo quale lo tradì, ve- zando che
., 150: zuda, lo quale lo tradì, ve- zando che iesu era
. lancia, i-56: poi lo pietoso enea va al campo gramigno,
specie), costituita da piante per lo più erbacee (raramente arbusti o
, il tef e altre piante, come lo sparto, la canna comune, i
). -grammatica storica o diacronica: lo studio dell'evoluzione storica del sistema grammaticale
). giamboni, 4-1: incominciasi lo libro primo di paulo orosio, raccontatore
della grammatica. anonimo, lxxiii-183: lo dio d'amor, in cqi ben dicer
5-iv-11: s'è quasi sempre impiegato lo studio loro in esporre i sensi gramaticali.
manzoni, 394: ciò che ce lo fa credere è la differenza delle forme
per metro quadrato (e varia secondo lo spessore e la qualità della carta stessa
poria mancar ciò che più brama / lo core meo: ma no le fia contato
due parole. baretti, 3-178: lo accoppiare adesso i miei grami elogi a
', cioè della gramola che dirompe lo lino. crescenzi volgar., 3-15:
che esce dall'impastatrice (e consiste per lo più in una tavola su cui si
è se non un gravame, per lo stomaco. e per l'organismo..
sur un'altra parte della pasta, replicando lo stesso movimento del suo corpo, e
e nell'estate / trattano, per lo più, di gramolate. serao,
s. girolamo [tommaseo]: lo leone si li mostroe la sua grampa,
13-30 (i-339): la fiera non lo lassa: / con ambedue le grampe
fino a 6 m, si ciba per lo più di cefalopodi ed è facilmente catturabile
guido da pisa, 2-101: lo suo volto... pareva..
23-16: la peco arvol la lana e lo fiore arvol la grana.
più pulito e di migliore grana, lo raccogliemmo nel mio cappello. -grana
dispose / giunto al morir: primo lo spirto mio / in te ripongo, o
granàglia, sf. (per lo più al plur.). l'insieme
per la sosta, l'inferiore per lo scarico. -granaio a fossa: costituito
fecero un decreto, che i granaiuoli non lo potessero cacciare da'vagli. targioni tozzetti
balducci pegolotti, i-331: se tu lo gittassi tutto a un'otta, l'
maggior numero di mazzi che ne raddoppiano lo spessore. boccaccio, v-229:
: passò lontano, ripassò vicino / lo stridulo fruscio della granata. viani,
la casa. giusti, i-268: non lo vorranno cacciare con la granata. carducci
si spinsero avanti,... tra lo spaventevole fracasso delle granate. botta,
... rendevano pericoloso e mortale lo starvi. guerrazzi, 2- 492
bettinelli, xiv-16: prende tabacco e lo fuma come un granatiere. foscolo,
chi era quel granatiere in sottane che lo tirava pei piedi e che cosa voleva.
buonarroti il giovane, i-453: lo spalto di essa, di leggiadri
dalle granella dei granati, chi lo vuol far buono, e non dal granato
balducci pegolotti, i-331: se lo gitterai filo a filo, lo tuo
: se lo gitterai filo a filo, lo tuo oro diventerà nel vassello dell'acqua
zaffiro. fazio, v25- 53: lo granato, infra gli altri, chi lo
lo granato, infra gli altri, chi lo trova, / sempre per lo più
chi lo trova, / sempre per lo più fin prender si vole. biringuccio,
ricevuto... solennemente il breve, lo fece leggere dal grancancelliere ad alta
per parte sua rinunzierà a crearlo, o lo creerà solo per i tromboni e per
: certo non so, né imaginar lo posso, / se non viltà, che
parte di condimenti; si pescano per lo più con reti a strascico e servono
parte sotterrerai, della parte sotterrata uscirà lo scarpione. sacchetti, 207-8: venendo
: tu, betta, costumi tenere per lo meno tre giorni i granchi teneri in
, granzéola), decapodi brachiuri (per lo più commestibili) che chio fu adottato da
andatura caratteristica cervello. bontempelli, 20-62 > lo svanimento per il mio soprattutto ai margini
del martello stiacciata e augnata, divisa per lo mezzo e piegata alquanto allo 'ngiù.
vien, ch'un picciol punto / lo può stimar chi da la terra il mira
dritto. -facci sopra la croce con lo sputo, che se ne andrà. malatesti
non medicare,... così lo mortale freddo a poco a poco le
, et ella, che aveva più de lo scemo che 1 granchi fuor di luna
vetro. / come l'ho ne lo scudo, in terra scendo, / e
che de'dispiacere a ciascuno; e lo dugie rimane un granchio. -sapere la
/ seppellire a discrezione, / ne lo scrigno odoratorio? = deriv.
madornale; abbaglio; strafalcione. -per lo più nella locuz. prendere un granciporro
cagna, 3-154: dopo tanto rovello lo granciva una sonnolenza letargica.
mille miglia dal suo placido tugurio, e lo granavano in folla tutte le tormentose malinconie
la mano manca con la quale ei lo teneva grancito, onde gli ebbe a rimanere
rivi grandi si convenne, / ver'lo fiume reai tanto veloce / si ruinò
16: la prima pietra si è lo diamante, /... / e
/ ma il grande è relativo, già lo sai. 2. di alta
ippogrifo, grande e strano augello, / lo porta via con tal prestezza d'ale
greca [favella] essi apprendevano per lo più già grandi e usavanla rade volte.
; e quello del mezzo, che è lo grandissimo di tutti, quasi per lo
lo grandissimo di tutti, quasi per lo calore del sole ardere. tasso, 17-24
.]: * grande oceano ', lo stesso che mare del sud o mar
., i-453: porrai... lo vaso grande fra l'altare e il
raccolta intorno alle pietre del focolare ascolta lo schioppettìo della scorza del pino verde e