3. figur. notizia (per lo più vaga e imprecisa) di un
che riverbera sopra del nostro cuore e lo muove secondo quella influenza ad operare.
. cicognani, 13-42: sua madre lo guardò con occhio pietoso. egli non
in un automatismo di imitazione per cui lo psicopatico imita i gesti o le smorfie del
e reazioni fra l'individuo vegetale e lo spazio che esso occupa. =
medie. anomalia del linguaggio nella quale lo psicopatico ripete automatica- mente il suono di
i materiali e l'attrezzatura necessari per lo svolgimento dell'attività amministrativa. tommaseo
di quel supplizio venne a sapere che lo zio bartolomeo, sulle trentaduemila lire d'
fallimento. 4. sistema che regola lo sfruttamento delle ricchezze di uno stato,
tanto in prosa quanto in verso, lo scrittore deve esattamente osservare il disegno del
. francesco di sales; né più solamente lo chiamo il ministro della grazia, ma
commercio. targioni tozzetti, 12-3-199: lo sparto, del quale gli antichi greci
ancor rudimentale, prossima alla barbarie, e lo stato economico non è adeguato a'bisogni
.. il marxista che l'economico genera lo spirituale. -annuncio economico: v
. b. croce, i-3-211: lo spirito... si sottodistingue come
fuscello, economizzare dentro a te lentamente lo spirito. baldini, 6-137: io mi
del carburatore dei motori a scoppio, avente lo scopo di variare la dosatura della miscela
tale loco lasciò la città che retrovarea lo bosco et e contra, et en tale
ecrasite, sf. esplosivo composto per lo più da un miscuglio di nitrocresilato di
. nei polipi degli esaco- ralli, lo spazio compreso fra due paia di setti
da'medici, fu dagli antichi creduto per lo più... esser cagionato dalla
, anzi che sia cosa dannosissima, lo applicare medicamenti esterni alle gambe di coloro
signore iddio adunque prese l'uomo, e lo pose nel giardino d'eden, per
arici, ii-141: erran strisciando per lo vano opaco / delle volte ederose a
delle volte ederose a lor trastullo / lo scarabeo, la chiocciola e il ramarro
lui solo è il sacerdote e lui lo agricola. arici, ii-131: or del
volgar., vi-330: o figliuolo, lo edificamento della cittade confermerae la fama dello
, confezionare, creare (e per lo più ha una connotazione di operosità grandiosa
bibbia volgar., i-31: adunque edificoe lo signore iddio, della costola ch'egli
. tavola ritonda, 1-150: maledice lo dì e la ora che quello reame
e favorivano gli altri potentati d'italia lo stato di... massimiliano,
santo... è colonna per lo buono esemplo, ch'ènne il prossimo
a dio e alla grazia sua, lo quale è potente di guardarvi e d'edificarvi
levar via l'occasioni del riso, de lo scherno e de lo scandolo. magalotti
riso, de lo scherno e de lo scandolo. magalotti, 1-359: è.
. de roberto, 67: don lodovico lo lasciò dire, edificando l'intero monastero
volgar., 1-266: temerono le ricoglitrici lo signore iddio, edificò a loro le
impossibile procedere, se prima non è fatto lo fondamento, sì come nella casa e
machiavelli, 5: sempre una mutazione lascia lo addentellato per la edificazione dell'altra.
bibbia volgar., iii-359: compiuto salomone lo edificio della casa di dio,.
a oste, e non lasciarono per lo tempo contrario e per le grandi nevi (
il mio capo; il quale me lo avebbe istiacciato al primo; di modo che
e, in senso più largo, lo stesso universo teleologicamente considerato). dante
: questo [il cielo empireo] è lo soprano edificio del mondo, nel quale
soprano edificio del mondo, nel quale tutto lo mondo s'in- chiude, e di
, nel caso fosse costretta a mentire, lo faceva costruendo l'edificio della menzogna con
, si fabricherebbe di poi da me lo edificio della esposizione di questo poema senza
simigliante infamia nel domandare il tribunato e lo edilàtico; e sì s'appoggiò all'ultimo
apparve adirato, e ripreselo gravemente de lo indugio e de la nighienza. -edima
mattioli [dioscoride], 473: lo edisaro, il quale chiamano i latini
buti, 3-871: qui finisce lo canto xxxm de la terza cantica de
da buti, cittadino di pisa, lo dì della festa di santo bartollomeo a'
oppure di un'opera già pubblicata, per lo più corredandole opportunamente di prefazione e
lautissima d'una casa editrice romana che lo impegnava per una collaborazione assidua ed esclusiva.
: azienda che cura la pubblicazione e lo smercio di libri, giornali, ecc
', dell'editore, o per lo più, del direttore. e ora entra
. s. antonino, 2-75: fatto lo editto da cesare augusto ottaviano..
costituita (e anche il documento che lo contiene: e può essere seguito dalla specificazione
in questa guisa le monete, sarebbe lo stesso che un bando delle monete d'
: pubblicazione di un'opera, per lo più a puntate, in giornali o riviste
vide e rivide il poema suo per lo spazio di xvi anni dopo la prima edizione
rovani, ii-423: il conte poneva lo sguardo alla futura sua sposa, press'
sposa, press'a poco come un bibliomano lo pone a un libro, che è
, ecc. (ma ha per lo più un'intenzione iron.).
amore del gesto e dell'intenzione che lo determina. 3. in senso
bisogno di credere in qualche causa che lo trascendesse. pavese, 8-41: ho
partic. i giovani), promuovendo lo sviluppo di tutte le facoltà spirituali,
e giovane fa bene per paura di chi lo educa, morti li educatori, cessa
, l'esercizio di una professione, lo studio di una scienza). fra
; e chiestolo al padre, seco lo condusse a firenze per istruirlo, sicuro di
e ancora perché alquanto rochi sono per lo meato della voce, il più delle
espedire e ordinare l'armi loro sì lo consumarono. ariosto, 165:
all'incontro (tenendolo tuttavia saldo per lo cappuccio) gli diceva che egli per lui
io. locuz. -espedire vocchio: spingere lo sguardo, guardare. mamiani,
riti e senza onore fuggirono a siila; lo quale consolo, andando espeditamente al detto
quelli che governavano gli eserciti loro, lo avere l'animo libero ed espedito.
boiardo, 1-3-60: più forte è lo argalia molto di braccia, / più destro
ed espedito di reprimere chi machinassi contra lo stato. vasari, ii-272: fu coetaneo
strada e più comoda e più espedita a lo andare ed a 'l tornare dello esercito
il suo dolore, / quanto men lo potea dir espedito, / perché del
di questa ambasciata e mostrando saviamente come lo 'ndugio può verisimelmente essere nocevole. bisticci
prudenzia vostra si porrà informare, per lo tenore d'essa, quello che si
di guerra, impresa militare (per lo più condotta in terre lontane per la
delle lagrime e della pietà di chi lo gli donava. = voce dotta,
avrebbero gettato. che orribile indiscrezione spingere lo sguardo nell'intimità di un corpo d'
dei suoi pensieri ogni aspetto della realtà che lo disturbasse o che non gli servisse.
la notte espelle come la pietra smossa lo scarafaggio, rasento, m'avvedo un
io stesso espellendo a poco a poco con lo stampare le mie diverse opere; che
alla stregua dei fenomeni », « lo sdoppiamento e biri- fratto », e
ant. experiènza)), sf. lo sperimentare, il provare; conoscenza diretta
personalmente mediante l'uso, l'osservazione, lo studio, la consuetudine (e anche
con presto e buono aviso affocarono di sotto lo spedale. petrarca, 271-9: se
per l'avvenire con la esperienza e con lo studio ope rato, che
ingannato. ariosto, 10-44: per lo mar quieto / ragionando venia col galeotto,
. filos. la conoscenza acquisita, mediante lo studio, l'osservazione, la pratica
in se medesimo e in esse cose lo loro cognoscimento, ma che intenda per
l'esperienza accompagnata con l'osservazione, lo studio intelligente de'fatti. labriola,
. b. croce, ii-9-55: [lo storicismo vero] ne accoglie e attua
dello spirito con l'esterno, donde lo spirito riceve i dati del molteplice sensibile
dante, conv., ii-in-6: lo sito de li quali [cieli mobili]
che morto son, convien menarlo / per lo inferno qua giù di giro in giro
la ragione, che de le nuove cose lo fine non è certo; acciò che
dicono perché avea ingegno, e forse lo incresceme lo facea lodare, senza aver data
avea ingegno, e forse lo incresceme lo facea lodare, senza aver data esperienza
della lingua le regole capitali, che lo facessero camminare sulla via di mezzo fra
). bencivenni [crusca]: lo cerotto d'euforbio del figliuolo di serapione
dell'esperimentatore è quello di saper prefiggersi lo scopo che vuol ottenere coll'esperienza,
1834). esperiménto, sm. lo sperimentare, il provare; atto,
la neve è remotissima da temperamento per lo freddo del ghiaccio, lo quale è
temperamento per lo freddo del ghiaccio, lo quale è mortificativo. guicciardini, i-298
[l'orologio] all'orologiaio acciocché me lo accomodi, mi farai piacere. egli
. 5. esame (per lo più scritto). giusti, i-413
, i-io: beata man, per lo cui colpo aprissi / lo cor, che
man, per lo cui colpo aprissi / lo cor, che nudo e senza arme
, per più lenti intervalli, salutava lo zaffiro della stella espero, tacitamente splendida.
561: io t'amo pel freddo e lo stento, / l'insonnia, il
in che coperto / già molti giorni lo scudo si tenne. / fece l'effetto
nacque questa canzone, che per affaticare lo viso molto, a studio di leggere,
abbiamo fatto a giovanni: e per lo espettàbile ambasciadore della signoria che è qui
voi andate cercando, se 'l fervore e lo espetta- mento vostro non mi svegliasse in
ant. attendere, aspettare (per lo più con ansia, desiderio o timore
e ciascuna tenne secondo il suo grado lo scanno. boiardo, canz.,
uno principe dal populo inimico, è lo essere abbandonato da lui. 3
i gesuiti; e in ciò (lo confesso) vinsero la mia espettativa.
la grandezza degli inimici che egli aveva avuti lo aveva fatto grandissimo. tasso, n-ii-136
confidenza che qui le persone di gusto lo trovano molto inferiore al- l'espettazione.
al- l'espettazione. gli altri generalmente lo lodano. carducci, iii-19-111: perché
forestiere sei fatto nella terra, e come lo viandante che s'inchina a permanere?
della stirpe vitellesca e gran capitano, lo menava seco in ungaria, se ne tornava
: nell'asme... sarà utile lo usare gli espettoranti, e que'che
dai merciaiuoli e dai venditori ambulanti e lo comprano i ragazzi per ghiottoneria, gl'
niente si calca la mano, s'impedisce lo sputo, che noi chiamiamo espettorazione.
tosse che provoca l'espulsione del catarro, lo spurgo. savinio, 469:
la molle risposta espeza l'ira, lo sermone e la paraula dura isvellia lo furore
lo sermone e la paraula dura isvellia lo furore e l'ira. =
riguardo a'costumi. sentì che gli uomini lo credeano reo, ed espiò le novelle
cui valor se alcun m'espia, / lo mando a gli occhi, ov'ei
eo celo converrà che s'espì / per lo sospiro che del cor è messo.
espiata, si vide questa cosa strana: lo stabilirsi tra il principale condannato e la
purificare, con la morte, con lo spargimento di sangue, la comunità contaminata
sensibili dell'unico purgamento del peccato per lo sangue di cristo. segneri, iii-1-286:
necessarie, a cavar sangue prima che lo cavino a noi, e a mozzar
ii-1681: virgilio, cioè studio, lo trarrà a salvamento * per altro
, la macerazione di ogni orgoglio e lo spettacolo di tante brutture? alvaro, 15-52
plizio sopportato con santa rassegnazione lo fecero ono rare come un
li tuoi compagni dispogli, se espili lo erario; se aspetti li testamenti delli
e quale ad espilare per interesse proprio lo bene comune. sarpi, i-22: era
., 34 (41): per lo mezzo passa un grande fiume:
il gonfiarli [i polmoni] e lo sgonfiarli, secondo la quantità dell'aria
quantotto anni: e 'l suo figliuolo lo seppellì onorevolmente. = voce dotta,
girard pateg l'esplana e 'n volgar lo voi metre. s. gregorio magno volgar
fedel esplanadore, cioè un fedel amigo, lo quale senpre reporte rescosamentre quela caosa la
: sopra la quale parola dice lo suo espianatóre frate nicolao traveth che per
: 4 espletare, espletazióne, espleto'. lo sapete cosa voglion dire tali gioie di
svolgimento; estrinsecazione, ampliamento (per lo più con riferimento a dottrina, idea
sangue di colui che con un corno / lo avea tutto quel dì, sonandol forte
salvino, non già che con desiderio egli lo desideri, perché in lui non è
quello che noi sentavamo nel cuore, per lo difetto della lingua umana, la quale
desiderio d'avere anche una figlia, lo esplicava dicendo: -ho già in mente
. pirandello, 8-919: se ella lo rifiutava, giulio accurzi sentiva, che
. lancia, iii-620: chi narrerà lo strazio di quella notte? chi esplicherà
fatiche? guido da pisa, 1-63: lo suo dire [di dio] fu
e qualità de'grilli che passano per lo cervello de gl'ignoranti e narrare quei
nomina certo evento miracoloso, né me lo esplica, onde resto senza intendere quella particolarità
. esplicativaménte, avv. con lo scopo di spiegare, di offrire una
la distinguono. de sanctis, 11-450: lo stile è la forma del suo movimento
indussero a guerreggiare. 2. lo sviluppare, il portare alla luce, rivelandone
natura confuso, aggrovigliato, nascosto; lo svilupparsi (e riferito allo spirito,
prima battuta del motivo non è certo tutto lo spartito, ancorché tutto lo spartito non
certo tutto lo spartito, ancorché tutto lo spartito non sia che l'esplicazione di
o significazione di concetti, io non ce lo scorgo. de sanctis, ii-23:
qui nasce dai due modi ne'quali lo stesso essere si presenta all'intelligenza,
delitto. è venuto a vedere. lei lo può ben dire con me, che
un'intensità violenta e quasi estiva, lo ha ritrovato [l'orto] tutto diverso
eruttare. bocchelli, 9-46: [lo stromboli] a brevi intervalli uguali butta
il grigio della terra in riposo. lo avviva, pullulando dappertutto, -getto di
pratolini, 1-110: infine esplose, lo prese per i risvolti della giacca,
i-887: arrivati accanto al loro parroco lo circondano, lo conducono in trionfo,
accanto al loro parroco lo circondano, lo conducono in trionfo, esplodendo di tanto
le compagnie. vittorini, 4-311: lo avevi in guerra sotto a te ad
esplorare né il laboratorio del nonno, né lo studio- magazzino di suo padre.
vombra, la notte: cercare, con lo sguardo o col tatto, di rendersi
persona o un luogo; percorrere con lo sguardo. -anche assol. marino
ordinata. guicciardini, iii-219: veramente lo mandava per esplorare gli animi dei cittadini
non destare né scoprire; e questo lo sa bene l'occidente che, esplorando
per esplorare... a dovere lo stato di una civile società e per insti
una crisi psicologica e brancolasse, lui lo farebbe per esplorare materiale di tragedia,
potuto esplorare il fondo del mare con lo scandaglio. frisi, xviii-3-343: nello
tempo che a me parve lunghissimo. lo ascoltò e lo esplorò. tentò di
me parve lunghissimo. lo ascoltò e lo esplorò. tentò di farsi aiutare dal
caverne occulte. marina si impazientì e lo fe'tacere. saba, 86: trieste
guido da pisa, 1-86: secondo lo numero di quaranta giornate, che feceno
giorno, i-489: avanti a lui lo specchio / altero sembra di raccòr nel
, da cui si differenzia solo per lo scopo (ed è oggi attrezzata per il
scoprire la dislocazione dell'esercito nemico, lo schieramento, la direzione di marcia,
aerei da ricognizione e da caccia con lo scopo di ricercare il nemico per individuarne
su piccoli o medi automezzi, con lo scopo di definire lo schieramento, l'
automezzi, con lo scopo di definire lo schieramento, l'entità, la qualità,
che muovono verso il nemico, con lo scopo di precisare i particolari dello schieramento
dall'esercito. d'annunzio, v-1-436: lo rivedo nel ritorno dai bombardamenti e dalle
né azzardi. gobetti, i-209: lo spirito greco non si ripiega su se stesso
la quale si effettua sullo schermo fluorescente lo spostamento del punto luminoso che si forma
il fascio dei raggi catodici degli elettroni lo colpisce. 7. medie. esame
insegnano ah'ammalato il male di cui lo curate. = voce dotta,
spenti. 4. figur. lo sprigionarsi intenso di una luce, di
.. la quale infallibile su tali materie lo ha già pronunciato e dichiarato per un
tanto eccesso da una maniaca esplosione, e lo ha già proclamato per un pazzo.
, in un'esplosione di gioia che lo fece ridiventar fanciullo, accolse veronetta tra
un lungo rodio precedente che ha ulcerato lo spirito e vi ha accumulato la forza
avvenne al teatro comunale quella notte, lo poteva raccontare solo asdrubale tem- pestoni con
uno sguardo se non proprio invaghito per lo meno seriamente interessato e, perfino,
. -figur. florido, esuberante (lo stato di salute, il verde della
nel progresso di questi, la polvere non lo è mai più. soffici, iv-373
con allegro volto espoliandosi il mantello, lo dette. 2. figur.
questo stato, meritando però molta lode lo zelo dell'esponente nel partecipare al governo
come il peso di tutto ciò che lo scafo nudo della nave contiene e sopporta
. viani, 14-10: il nano lo occultavano molto facilmente dentro una fiasca di
facilmente dentro una fiasca di vimini e lo esponevano per eccitare la curiosità, sopra
un fatto. ma la divinità che lo agita non si farà sentire che con
ch'io trapasserò, quando io espongo lo esercito in africa, quando io avvicino il
altri tutti, ed al mio parere lo ha assai meglio tradotto. onde ecco una
volevano collocare al lavoro un figlio, lo esponevano in pubblico nella piazza del duomo
7. sottoporre all'influsso, per lo più molesto 0 nocivo, di energie
. fogazzaro, 5-414: invano il prefetto lo supplicò di non esporsi a un arresto
somma prudenzia e osservanzia de'tempi servare lo onore di quello; e quando..
e quale ad espilare per interesse proprio lo bene comune. tasso, 1-22: né
i-100: debbono esponere l'avere, lo stato e la vita. metastasio, i-5
a fondo pare non ragionevole: e lo illicito e 'l non ragionevole lo coltello
e lo illicito e 'l non ragionevole lo coltello del mio giudicio purga in questa
dilitosa. fatti di cesare, 64: lo signore aveva presi tre centurioni e richiedeva
cesare. li centurioni esposero ch'elli lo viddero ai palazzi gittarsi da cavallo; poi
: non gli lasciò esporre obiezioni, lo sommerse. piovene, 5-182: sono stato
: esprimere con la parola 0 con lo scritto. -in partic.: manifestare una
vie mobili per le quali il genio lo spirito l'ideale francese fu esportato,
tra- mater]: per non arrischiare lo smarrimento e l'esportazione troppo facile delle
. salvini, 6-146: la satira per lo più die- gematica o espositiva; talora
, dei notari, e, bisogna che lo confessi a confusione mia, dei romanzieri
che costui che conobbe dante che lo descrive che fece il gran rifiuto,
, 2-103: ora è da vedere lo testo co la sua esponizione litterale et allegorica
: in questo soliloquio d'argia, lo spettatore vien pure a sapere da un
ch'egli dèe sapere; e non lo sa per la via della gelida e
il pittore ha messo nel dinanzi di esso lo storpio già risanato dallo apostolo, tutto
degli oggetti d'arti e manitatture aggiunge lo sprone dell'onore a quello dell'interesse
del popo o, facilita ai manifattori lo spaccio delle merci. d'azeglio,
un quadretto di genere, la signora lo acquistò dal robivecchi che tiene esposizione permanente
. abbandono di neonati o bambini (per lo più illegittimi) al proprio destino o
villetta, nella sabina, diceva chi lo voleva offendere, in quel di tibure,
? affermano invece che v'imperversa ora lo scirocco ora la tramontana, che d'inverno
-che c'è gesù esposto. -e lo sai che vuol dire « gesù esposto
tonde salse. caro, 1-210: vide lo strazio / de'suoi, ch'a
: i nostri occhi ora e sempre lo veggono là fermo a mezzodì sopra la porta
esposta a genti strane, sì per lo mal governo, come per le molte
cagione si trovarono soli esposti a tutto lo sforzo dei repubblicani. checchi, ii-1014:
/ e il ridicol ne scerse e lo sproposito. romagnosi, 10-565: le
nacque una bellezza di bambina e per evitare lo scandalo che avrebbe fatto morire di crepacuore
lasciar provvedere a lui, che avrebbe rimosso lo scandalo col mettere dosolina all'ospizio della
'(ora è a pitti) lo trasse a spaventar nuovamente i romani chiedendo a'
non mi piacque per il grottesco che lo popolava di fantocci e per la monotonia
volevano collocare al lavoro un figlio, lo esponevano in pubblico nella piazza del duomo
dimostra la buona natura, sì come lo testo dice espressamente. bibbia volgar.,
sacra scrittura, nientemeno è posta sotto lo velo di diverse figure, e non espressa-
, ed espressamente chiarisce che già lei lo reputava suo, ed, essendo sua
per elezione di lei, di necessità lo amava. a. f. doni,
per non darti un dispiacere: me lo dice in fondo alla lettera espressamente.
al concetto morale, io non me lo propongo espressamente come qual- checosa di disgiunto
e quando pose l'espressione dello modo: lo spirito santo verrà in te e la
natura, gradevole ed utile per chi lo ha, e per chi lo cagiona.
per chi lo ha, e per chi lo cagiona. gorani, xviii-3-505: le
d'ogni più eccellente maestro della professione lo stesso antonio da correggio. bocchelli,
di costume si può fare massimamente con lo scoprire la volontà, e l'animo
la espressione la più elevata di tutto lo scibile umano. giordani, v-86:
espressione o elaborazione di primo grado che lo spirito faccia del suo oggetto, niun
pretende esprimer meglio il suo pensiero, lo rende debole e falso, perché perde
essere ornate con maggior diligenza; e dovendo lo scrittore del dialogo assomigliare i poeti nell'
verità, cioè l'espressione, ossia lo stile. de sanctis, 7-235: se
adultere. landolfi, 2-186: antonio lo sportaro, abbandonato nel languore che precede
in ogni dove ci appare volgendo intorno lo sguardo, l'uomo nella sua espressione
semplice. 11. ant. lo spremere, spremitura, pressione; versamento
voce dotta, lat. expressio -5nis * lo spremere, spremitura '(cfr.
tempi, e anche ai dì nostri lo è da pochissimi... per l'
maniera dei vent'anni, altro è lo scrittore a cinquanta. i pianeti pure si
, 5-126: in universale si dice lo stile esser quasi sempre languido e forzato
i-246: quando ecco fu udito in francia lo stile naturale ed elegante insieme della '
lombarde espressive, gentili, evidenti? lo stesso dee dirsi d'ogni provincia e città
che sopra ogni cosa si deve occultare, lo studio e la fatica dello scrittore
espressivo ed in carattere. quanto te lo pagano? baldini, i-361: tante volte
(il volto, i lineamenti, lo sguardo, ecc.); atto a
ciua desta sentimento di simpatia in chi lo avvicina per la prima volta. d'annunzio
/ con sì contenta labbia sempre attese / lo suon delle parole vere espresse. della
non consiste in motti, che per lo più sono brievi; ma nel favellare
dio in odio, che chi non lo intende, / così chi l'ama più
quanto sia talvolta dannosa la curiosità, lo dimostra l'avvenimento funesto di dina,
l'ore si vegono straziare, e non lo pare a'meschinelli d'essere beffati.
difese. marino, 13-n: de lo stridulo alloro asperse in esso / le
atri i bei fiocchi, e mal lo arresti / con medicata polve.
e prima che più espresso io le lo chieggia, / su la reai sua fede
324: 10 non mai pensato aria lo eccesso, / né della mia figliola
espresso la sublimità del suo intelletto, lo splendore della sua magnificenza e l'ornamento
bisticci, 3-216: per espresso, chi lo governava, ebbe per comandamento dal signore
sentire altrui, bisogna che vivissimamente senta lo scrittore egli primo: non si può
neppure una mediocre impressione in colui che lo legge. manzoni, pr. sp.
la favola / fu ritrovata. fu lo schiavo, il povero / schiavo impotente:
osando esprimere / il suo pensiero, lo velò con simili / frasche, e
figliuolo, ad esso, / che lo 'mperio non ebbe, e'mperadore / luigi
ha di comunicare agli altri le idee che lo ingombrano vorrebbe, se fosse possibile,
morale, ma era l'affetto per lo strumento del suo lavoro. levi, 1-223
con più bel colore, / ch'a lo specchio figura al fin se stesso.
un risveglio londinese come mallarmé quando ricorda lo scroscio dell'antracite che la serva mattiniera
unica realtà, che è l'anima, lo spirito. g. raimondi, 3-23
non eri. leopardi, ii-106: lo stesso discorso si può fare di (3a0£co
sospir. e. cecchi, 6-49: lo stesso specialismo universitario e il moltiplicarsi
esprimeva anco all'improvviso gli amori, lo sdegno, il lutto, le
quello che noi sentavamo nel cuore, per lo difetto della lingua umana, la quale
] anche nel suono della parola che lo esprime, appetitoso e privo di fantasia
sul mandato; dov'ella non me lo dichiari, protesto non venire. 7
statistica quel complesso di notizie che esprimono lo stato economico morale e politico di una
: poi placido ver noi / [lo spirito di enea] diede uno scettro
di fiele. pascoli, ii-776: lo scirocco blando e dolce piegava le fronde
; e a lui solo dirlo, che lo sapesse lui solo, non se ne
capito da sé; forse di già lo capiva da sé. 2. matem
con la forza delle armi e per lo più dopo lunga lotta (con particolare
bibbia volgar., iv-446: mandò lo re di egitto a iosia, dicendo
navi, e, preso il capitano, lo portò nella fortezza. tasso, 3-71
o sarà vinto o sarà espugnato, lo quale dalla città certamente cacciato esser non
, 4-17: perché i cani per lo più tengono gli occhi rossi e sanguinosi,
fondiaria. bocchelli, 1-iii-423: era lo stesso argomento di quello ch'egli usava per
per mezzo del quale un bene che lo stato o altro ente pubblico ha bisogno
quale è concessa e tenuta giusta per lo stato un'apparente ingiustizia...,
dove, ancora che arnolfo e svembaldo lo perseguitassero [rodolfo] poi quasi sempre
non poterono mai espugnarlo, rispetto a lo essere egli ritiratosi in luoghi tanto forti
cacciatore, egli [il centauro] lo assalì, lo espugnò e lo uccise.
[il centauro] lo assalì, lo espugnò e lo uccise. 2.
centauro] lo assalì, lo espugnò e lo uccise. 2. figur. obbligare
con la forza delle armi (per lo più un luogo fortificato).
sovra lor machine e scale. / su lo spuntar de la diurna luce / a
divise di nuovo l'espugnazione, facendo lo sforzo da due parti, cioè da oriente
la gua- rigion de'mali venga per lo più dalla natura, vera me- dicatrice
arene o calcoli. cattaneo, ii-2-293: lo sfogo delle piene e la espulsione delle
[potenzia] vegetativa è quella che vivifica lo corpo, crescelo e nutricalo infine alla
ne ricordi, a voler ch'ella lo spinga fuori. tassoni, vii-299: togliono
che serve a espellere il bossolo dopo lo sparo. = voce dotta, lat
espuntorio di sotto, queste venerabili opere lo hanno di sopra alla lettera che ne
finir d'espurgare questa città, di dar lo sfratto a un'altra, che è
qualche espurgativo con essi, che ammorbidi lo sputo. 2. diretto a
l'edizione dei libri espurgati, mediante lo obbligo di pubblicarli sotto altro nome.
. silone, 131: l'espurgo, lo scavo di fossati, e estirpazioni di
consolo, e le lettere lette per lo interpetro, e da'prigioni ancora lo
per lo interpetro, e da'prigioni ancora lo stato delle cose esquisito, allora claudio
, e il gargarozzo, per lo quale sentiamo il gusto e l'esquisitezza
e per la esquisitezza delle voci e per lo maestrevole sonare di vari stormenti, dieronmi
. cesarotti, ii-438: la verseggiatura e lo stile erano da capo a fondo d'
più volte stato sperimentato esquisitissimo per corroborar lo sto maco de'cortigiani.
francesco, gerardo e alberto, furono lo splendore del vaticano, il primo de'
al che egli risponde modestamente che lo stile del cinquecento è un bello
, / né 'l mio dolor, né lo scuro sembiante, / né i suoi
della lettera s maiuscola (e per lo più nella locuz. a esse, a
/ e piagnendo e gridando, lo scorrotto: / vo'pelarmi, e mi
più crudele momento de'giorni sventurati è lo svegliarsi, essendoché rinasce più violento il
apparendo all'intuito come essente, è lo stesso essere. l'essere dunque è il
provare / là dove posa, e chi lo fa creare, / e qual è
: essenza di tutte le guerre è lo spreco... spreco di vite,
abondaro di tal guisa che crebbe sì lo fiume, che montò sopra l'arco
trabocca. campailla, 1-2-74: prende lo spettro nero / corporea essenza e contro l'
, efficacia. bambagiuoli, 22: lo gran tesor, che avanza ogni valore,
dante, par., 2-116: lo ciel seguente, ch'ha tante vedute,
cangiar natura: / onde chi lo rimira in tale stato / l'immagine
che si chiama micali, messer benedetto lo comperò da uno che si chiama arrigo
magno che dio dà all'uomo, che lo unisce con dio. castiglione, 166
4-1: l'anima umana, ovvero lo spirito angelico è in tal maniera immortale
chiamata essenziale, per cui si possiede lo stesso iddio con la chiara sua visione
nello essenziale e nel vero, egli lo chiama [l'inferno] * cieco '
discorsi e dimostrazioni, inserirla immediatamente dopo lo scolio della seconda proposizione del suddetto trattato
ed essenziale rimedio doveva esser il tralasciar lo scrivere. gemelli careri, 1-i-322:
che non sono stati così? tutti lo stesso colore di polvere intrisa e buttan
colore di polvere intrisa e buttan tutti lo stesso puzzo speciale di muffa.
l'intelletto; ed ella mentre lo vagheggia, l'ama, si compiace di
dalla nostra. carducci, iii-6-486: lo spirito umano benché essenzialmente identico è pur
veniali; ma manca il fervore, per lo quale e nel quale si riduce in
eravamo bibbia volgar., 1-273: disse lo signore a moisè: io son (
. ristoro, xxviii-985: facemone da lo 'ncomenzamento, e trovamo en prima che
una prima e una seconda -la prima lo fa essere, la seconda lo fa essere
prima lo fa essere, la seconda lo fa essere buono. idem, par
e la terra e 'l cielo, lo quale cuopre tutte le cose, era uno
volto di natura in tutta la ritondità, lo quale era detto confusione. petrarca,
, / tutto esser ver quel c'ha lo spirto detto. bandello, 2-40 (
, il figliuolo ch'è dal padre, lo spirito, ch'è dall'uno e
spene di gire, / quando vede lo tempo ed elio spanna / e già
/ e già mai la speranza no lo 'nganna, / così faccio, madonna
): mi parea andare per vedere lo corpo ne lo quale era stata quella nobilissima
parea andare per vedere lo corpo ne lo quale era stata quella nobilissima e beata
celimi, 1-29 (78): lo pregavo che lui fusi contento di pigliare
. goldoni, iii-175: -come lo sapete? -evvi la lettera del segretario di
e di edificare il tempio di dio lo qual è in ierusalem. b. cavalcanti
vi passa un rivo che è poi lo stesso fiumicello risonante nella gola del luogo
ammisurare quanto v'era, e manda'lo giù, e colsi la misura. manzoni
tristano, xxviii-574: poi che fuerono ne lo palagio e lo ree sì comanda che
poi che fuerono ne lo palagio e lo ree sì comanda che incontanente siano messe
un tratto / che l'assillo pungesse lo stallone / e gli ponesse in cuore i
mercanti di calimala, 3-205: se lo priore non potesse essere alle cose che occorrono
officio a uno de'compagni consoli, lo quale in ogni cosa tenga luogo di
allo 'mperadore, dove erano mandati per lo loro signore; salutaronlo, sì come
convenevolmente a sé tiene de li uomini lo maggior numero, sì che in ozio
ferse che amore mi reggesse sanza lo fedele consiglio de la ragione.
di male dotte, volle sanza più per lo mondo girare con 10 riposo della casa
dei santi barlaam e giosafatte: quando lo fanciullo fu in età ch'elli poteva
elli poteva istare senza latte, sì lo mise in quello palazzo. n. franco
infierire (le avversità). -per lo più con la particella avverb. ci.
: quella regina benedetta virgo maria, lo cui nome fue in grandissima reverenzia ne
circostanza, chi ha fior di senno lo dica. levi, 1-13: al prigioniero
ai navicanti e 'ntenerisce il core / lo dì c'han detto ai dolci amici
uno si buttò giù per morire. lo rivedo come fosse adesso. -durare
2-71: i medici... lo fecero spacciato, dicendo che lo facesser confessare
. lo fecero spacciato, dicendo che lo facesser confessare, ché ve ne era
donna. pascoli, i-193: voi lo vedeste, o siciliani, il dittatore cavalcare
cavalcare da marsala al faro, voi lo vedeste, bruzziani, lucani, campani
volgar., i-498: la spalla e lo petto e la grassa, che si
molti luoghi è chiamato dogana, tenuta per lo comune o per lo signor della
tenuta per lo comune o per lo signor della terra, le portano. gherardi
più, ch'e'morti / sepolto han lo suo morto a'campi elisi. tasso
giacomo da lentini, 51: altr'è lo viso che lo divisare. giacomino pugliese
, 51: altr'è lo viso che lo divisare. giacomino pugliese, ii-123:
giacomino pugliese, ii-123: fosse mio lo reame d'un- garia, /.
soli, agire che sbavi e con lo stesso friggìo, e la bava strabocper
guerra, considerato quanto sono a noi, lo fatalità, il ritmo incalzante,
208: da voi, madonna, fue lo nascicocente; / dunque è del parentado
centurione scuola del bibiena, uscì lo zinami, e lo spaggiasi figlio.
del bibiena, uscì lo zinami, e lo spaggiasi figlio. in quel gonfalone
a fare il palagio ch'è cacciatori lo vanno perseguitando, e ciò è perché gli
e intendi quello che io dico. lo tuo trattato sarà di costumi pertenenti alle
(nonn-este di pecato, / e de lo pecato este / voler tal donna che
, 240: chi vi era dentro per lo nostro comune,... mandò
.. credi am noi ch'e'lo avessi / creduto? manzoni, pr.
non provegio e penso / come per lo ben campi. dante, par.,
. g. gozzi, 3-5-307: lo do a te nelle mani; pensa che
). giacomino pugliese, 182: lo dolce amor che fui / infra no'
prestati, fièno / lungo ornamento a lo tuo speglio innanzi. d'annunzio, i-707
lontane, / t'era accanto, lo sai, / là nel paese dove il
la gentilezza vostra è assai ch'io lo riconoschi con l'animo, certo al
, può precedere la firma accompagnato per lo più da espressioni di ossequio. caro
: oro le corde, avorio era lo stelo. anguillara, 2-2: avorio è
èe, / e riccore a povertà lo spoglia. dante, purg., 11-100
della vigna, 3-43: non vorria essere lo segnore / di tutto il mondo per
cura / mi par che questi menin lo lor vita: / ma quant'uomo ha
e loro) o dal pronome neutro lo. dante, conv., iv
felice, non siamo felici. neanche lui lo è -e mi indicava col dito -per
finta di esserlo, faccia come se lo fosse. -col pred. nom
c., 4-2-11: quelli che tengono lo mezzo, sono li beati. francesco
ferventissimo disidèro di piacer loro, per lo quale assai ben conobbe sé divenire innamorato,
novellino, 21 (44): lo 'mperio fia ora più volte mutato; le
partì per milano;... chi lo cacciò fu tessersi saputo per certo,
: da me este aiungiato / e lo meo cor tormenta / vegnendo a voi
meo cor tormenta / vegnendo a voi lo giorno a mille fiate. dante, inf
che con gli angeli beati / fossi lo spirto al suo fattor converso, / detto
aspetto istesso, / ambo le man per lo dolor mi morsi. bibbia volgar.
e avendosi percossi insieme due cherici, lo santissimo patriarca gli scomunicò. g.
può talora essere sostituito dal pronome neutro lo. algarotti, 2-284: simile all'
: e romulus, che avea occiso lo fratre, molto meno l'era de occidere
la femmina non fosse di fare unzione lo dìe facciala di notte, e la
, 19-100: se non fosse ch'ancor lo mi vieta / la reverenza delle somme
, 139-21: oh, s'io mai lo cor mio deggio savere, / amor
febo e febea corpo framesso, / lo qual de lo splendor, ch'ei
febea corpo framesso, / lo qual de lo splendor, ch'ei le dispensa,
fu tutto a un tempo, e lo avventarsi a quello. monti, x-2-147:
maestri che d'essere, e per fuggir lo contrario, cioè di non esser tenuti
l'arte apparecchiata, o vero a lo strumento. caro, 12-l35: questo
: apo ch'io trovo amando / lo primo e 'l mezzo fue neiente a
dire / apo la fine, tant'è lo gradire. boccaccio, dee.,
, 1-iii-988: non so come se lo assetteranno. so bene che giampaulo e
bibbia volgar., i-433: più offerisce lo popolo, che non è di
., 24 (420): non lo gridi, perché già quel che è
povertà brama i tesori. / -non ve lo credo affène, / ché chi non
/ senza vergogna, / chi se lo sogna? = deriv. dal
è, che sono uno essere, lo stesso essere. sono uno; e nondimeno
donna di cu'10 dico -e come lo suo nobile nome per consuetudine è comunicato
sazia mai, se non si congiunge con lo infinito. savonarola, iii-20: la
essere genuino. gentile, 1-17: lo spirito... si sottrae, nella
terra, e il grande mezzo, cioè lo spazio. 4. in senso generico
disponitore del ferro al fabbro che fa lo coltello; per che manifesto è lui
: e'fiamminghi sagacemente, per sapere lo stato e essere dell'oste de'franceschi
ralmente in certo grado di essiccamento, che lo riduca allo stato di semicoibente. alvaro
di essiccamento sul posto, dove il clima lo favorirebbe, ma negli essiccatoi meccanici lombardi
delle donne [crusca]: perché lo acciaio si è medicamento aperiente, disoppi-
: m'avevano ceduto una palude, tu lo sai com'era... non
sono belle, smilze e picciole per lo più, si direbbe che il sale della
5-491: macinato e ridotto in polvere [lo zolfo] è raccolto nelle vasche;
una schiuma di bollicine, che portano lo zolfo a galla. questa schiuma,
via, essiccata diventa una polvere contenente lo zolfo al 91 o 92 per cento.
senza troppa mordicazione, come è propriamente lo incenso soluto con vino e mele. varchi
per mezzo di fossi, che di frigido lo rendono asciutto. 3. edil
parte dell'umidità delle murature dovuta per lo più a infiltrazioni d'acqua o all'
, sia in attestazioni letterarie, per lo più antiche, è spesso riferito anche
dire in maniera di prolago, per lo quale si sforza di dire o di fare
anonimo, ix-557: qual esso fu lo malo cristiano / che mi furò la
regolari, sia detto, che il vescovo lo faccia non d'autorità propria, ma
li quali procedette la divina provedenza ne lo romano imperio, dove più volte parve
tu noi porrai mai fare; / lo porrai pena portare / de cusì granne
faceva proemio. tasso, ii-114: ne lo scriver alquanto più probabilmente non solo avrò
« exoterica », o sia per lo di fuori, pubblica ed accomodata a i
l'altra « esoterica », ossia per lo di dentro, segreta e da comunicarsi
vento d'est, o levante, per lo più si parte dal mar nero.
deriv. dall'ingl. east, attraverso lo spagn. e il fr. est
acquistare guadendo? iacopone, 21-66: ne lo 'nfemo se'dannato ettemalmente ad estare.
sorella e tua donna aldabella / per lo mio amor te sia raccomandata. /
evasione e smaterializ- zazione è sentita per lo più come elevazione in un mondo superiore
o d'alcuna delle muse, ma lo spirito solo, esso santo spirito le abbia
venire l'uomo in estasi; cioè che lo fa uscire fuora di sé e massime
virtù di catone era ima estasi che lo portava alla difesa dell'onesto e del giusto
stato l'oggetto de'suoi pensieri, lo spettacolo de'suoi occhi, l'esercizio
uno stato d'estasi (e per lo più con riferimento all'estasi mistica)
un uomo, la bellezza del quale vincea lo splendore del sole. vasari, ii-147
più ne accenda in fuoco d'amore lo spirito. ojetti, i-218: pochi
, i-218: pochi minuti di musica lo placavano e rapivano in estasi. -stare
in mano, pensava a cose che lo estasiavano. brancati, 3-224: il
, 3-224: il pensiero della morte lo aveva estasiato fino a togliergli il respiro
estasiarsi per quanto v'è di straordinario, lo metta alla testa della canaglia eroica [
-perduto nel nulla, smarrito (lo sguardo, gli occhi).
, i-91: andando alcuna volta così per lo monte coi suoi discepoli, subitamente era
un luogo diverso da quello abituale (per lo più allo scopo di soggiornare in un
dormendo e vegliando languisco / ch'in lo gran vischio d'amor son sommerso,
occhi calcinanti / va della terra spogliando lo scheletro. sbarbaro, 1-42: estate
di una persona anziana (e per lo più in relazione a vicende amorose)
alienato da'sensi, ch'estatico nominar lo potremmo, agevolmente udiva et intendeva i
13-495: io che da più mesi lo vedo piangere, crucciarsi, far penitenza e
restai. cesarotti, ii-392: io lo contemplai estatico, ma la maggior mia
come quel mostro d'ezzelino potesse pascere lo spirito d'idee di sangue in un sito
assente, sognante (gli occhi, lo sguardo, l'espressione del volto,
estato. idem, 45-3: lo primo modo chiamolo estato temoruso.
sia attiva oggi come sempre, ce lo scopre la letteratura estemporanea di cui al
14-57: eccoti che non eccoti, lo scrivente vede apparire di lontano il filosofo
bencivenni [crusca]: i mali per lo più sopraggiungono estemporanei. nievo, 1-260
piloni che impediscono la vista e restringono lo spazio. laddove le colonne colla loro
marinella, 1-22: chi varie imprese ne lo scudo stende / con modo illustre,
la città; fuori, difende ed estende lo stato. papini, 8-130: se
di comando dal corpo proprio alle cose che lo circondano...! 3.
certo di farle ottenere l'ampliazione che lo estenda per il signor padre ed il fratello
bibbia volgar., ii-21: involgeranno lo altare d'oro con uno pallio verde
in vano istende le sue mani inverso lo nostro signore per gridare merzé delli suoi
baffi, o incrociava le braccia puntando lo sguardo al soffitto. -estendere la
, i-xv: quando saranno consonanti, lo i si scriverà per uno j lungo
si estenda di sotto dalla riga, e lo « per un v antico. alamanni
sapienza. p. verri, i-103: lo spirito geometrico è imo spirito che si
insino allo inimico. ariosto, 782: lo punirà come merita il delitto, senza
(il desiderio, la volontà, lo sguardo, il pensiero). petrarca
6 ali figurano 6 estendimenti che feciono lo intelletto e la ragione delli evangelisti a
l'anima più appressare a lui per lo suo estendimento, adunque, quanto la mente
lume eterno per amore, tanto più lo intelletto è illuminato da lui per cognoscimento
validità, che il kant non percorse con lo sguardo. einaudi, 1-541: esiste
inestenso, l'infonne, l'incolore, lo spirituale. 2. dimensione
non è un'avventura in estensione attraverso lo spazio geografico, come vorrebbe farci credere
ad unità, e vi si sente lo scucito, si genera la noia.
] nei cuori italiani il zelo e lo studio; far sentir meglio a lei stessa
. dossi, 737: elda invece lo era franchissimamente, in piena buona
partito che noi chiamavamo « nero » e lo era infatti in tutta l'estensione del
del senato accademico. 9. lo scorrere (del tempo, della vita)
altro che di marmo pario: voi lo sapete, è la eneide. sinisgalli,
10. il mettere per iscritto, lo stendere, il redigere; stesura,
sonoro compreso fra i due suoni che lo costituiscono. g. b. martini
galileo, 1-2-273: l'ingrandirsi estensivamente lo splendore della luna come fa mostrandosi da
muscoli. -attrezzo ginnastico che ha lo scopo di sviluppare il torace e i
a seconda della forza impiegata da chi lo adopera e del numero delle molle.
mette per iscritto un documento legale per lo più a. titolo non personale,
esemplare, ma troppo rigida, che lo estenuerà. serao, i-615: era
conformazione; gli angoli sparivano, e lo stesso mento si ritraeva; negli occhi azzurri
o quella strettezza vano è per molti lo sperar soccorso da parenti o da amici
, che finisce di estenuare o precipitare lo stato civile di non pochi. botta,
col suo veloce moto fra'denti agitandolo lo manda finalmente a concuocere. sagredo,
finalmente a concuocere. sagredo, 215: lo scultore... riempì..
di scagliola, poi salita la scala con lo scarpello, se ben percuoteva, mai
: sempre fu opera di maggior industria lo scrivere sollevato e turgido che pedestre e smunto
tuoi desideri, per ingrandire quello che lo riguarda. carducci, iii-7-300: succedeva il
ed allargati quanto s'intende, giudichiamo lo possiate eseguire con qualche facilità. l
estenuandosi verso il fil d'occidente / e lo seguìa un intenerito volo / di cerulee
percioché era mal vestita e, per lo disagio, nel viso estenuata. dovila
spirito. boterò, i-236: sì come lo stomaco, che non digerisce il cibo
conserva ancora molte di queste abitazioni per lo più settecentesche... le quali
6. che riguarda la forma, lo stile (di un'opera d'arte
sicché fa bensì di mestiere agli scrittori lo studiare il massiccio delle cose, ma però
, 4-60: il canone critico che tutto lo sviluppo storico è documento di se stesso
sembrò nella immagine), l'operatore lo solleva d'una sua mano sopra le
le garze e la raggiera delle pinze, lo « esteriorizza » nella chiarità dell'elettrico
è certo ch'e'son tocchi, per lo meno esteriormente, dalla luce. frisi
seco il fin della guerra, come lo portava esteriormente col nome. carducci,
fosse tale che spaventò quegli stessi che lo eseguirono, si può dire che fu senza
questo sangue castissimo e onestissimo con tra lo sforzamento reale, e voi, iddìi
divina). cavalca, iv-36: lo recarono [il tabernacolo] in queste
volgar., iv- 473: lo signore, dello qual lo nome è invocato
473: lo signore, dello qual lo nome è invocato in quello tempio,
cancellare, eliminare, correggere (per lo più fattori o elementi negativi, come
in tutto il regno. e in breve lo esterminò, e quella forse fu la
comunione? prima, che quando passerà lo esterminatóre per lo egitto non sarete morti,
, che quando passerà lo esterminatóre per lo egitto non sarete morti, come non
311: e non tentiamo cristo come lo tentarono alquanti di loro, e perirono
recuperazione de la città santa e a lo esterminio de la setta maumettana; et
per tutti i mali a'quali giova lo zolfo. 2. per estens
ungheri] proposero non partire quindi senza lo esterminio di quella terra. sassetti,
altra parte, molti considerando più sanamente lo stato delle cose, e quanto fusse
cotante donne, che si condussero amando a lo esterminio, che mi conduco io certo
genti. buti, 3-567: iddio vendicò lo popolo suo e misse in esterminio tutto
e misse in esterminio tutto l'esercito e lo re, benché solo lo re scampò
esercito e lo re, benché solo lo re scampò con diece suoi baroni; ma
andare a stare dinanzi a dio, lo tuo vestimento sia tutto tessuto di filo,
; apparentemente. redi, 16-v-149: lo scoiattolo ha... l'intestino cieco
, non legato con gli affetti che lo produssero; esce quindi in forma descrittiva
ed egli così poco si esterna, che lo spettatore non gli legge profondamente nell'anima
l'opera ecco il distacco e in fondo lo scontento: quest'ordine e questa scelta
« gius », né saprei meglio assimilare lo stato fisico esterno di quel mio capo
le chiese contro le quali si frange lo strepito stradale, sono distillerie -gli esterni
tanto, se i sospiri dell'anima non lo rac- cogliessero per tramutarlo in segreta lusinga
proprio). -bene esterno (per lo più al plur.): in contrapposizione
2-ii-7: vedi euclide di megara e lo stesso buon fedone perdersi dietro le forme
: né manca umore alle lagrime, per lo bene aver fatto lagrimando degli occhi due
tardi per riguardo alla sua salute, lo mandavano al seminario, ch'era la
tal somma, o ch'ella non lo voglia, e crudelmente negandomela, mi
l'accrescimento dell'annua riproduzione debb'essere lo scopo dell'economia politica: questo non
estera. bocchelli, 6-63: non lo consolò nemmeno il fallimento del successore,
mezzi di sussistenza è un guadagno per lo stato, foss'egli più stupido d'
passaporto per l'estero, ma me lo dicono garbatamente. mazzini, i-107: cercate
marinetti, 1-275: per denunciare lo spudorato plagio delle libertà tecniche futuriste e
. -pieno di stupito terrore (lo sguardo); che nasce da una
6-52: quando [il cavallo] con lo sguardo esterrefatto in quella massa informe di
stupore e turbamento (il volto, lo sguardo); che nasce da profonda meraviglia
cicognani, 9-51: maria ne vide lo sguardo prima scrutatore, poi gli occhi
la pochissima considerazione, per non dire lo sprezzo manifesto, in che per tutto l'
società, l'autore delinea più estesamente lo spettacolo di quelle direttamente influenti sull'esito
da porto, 1-179: sono poscia per lo piano stesso sparse molte tericciuole, tra
'era e diverso e più esteso che lo stampato e co 'l nome del notaro
mano estesa, co la quale prese lo rege, e ne lo capo de lo
quale prese lo rege, e ne lo capo de lo cavallo pusero la memoria
lo rege, e ne lo capo de lo cavallo pusero la memoria de la cucubaia
la memoria de la cucubaia, per lo canto de la quale fece la vittoria
e l'altra spalla. il pugno per lo sforzo troppo esteso diventa debole mentre l'
, xxii-290: altri vogliono cavarne che lo spazio è composto di piccoli estesi argomentando
, contro la malinconia della terra che lo ha prodotto. * = secondo la
estetica; cultore delle arti (per lo più con spirito di raffinato dilettantismo)
norma di vita e di comportamento che lo conduce a un superiore dilettantismo intellettuale,
: è anco vero che... lo scarabelli che faceva l'estetica non era
alta estetica e l'erudizione, cucivano lo squarcio poetico al documento e alla tricromia.
scientia cognitionis sensitivae ». più tardi lo stesso teorico tedesco intitolava aesthetica un'opera
opposizione. alvaro, 9-408: [lo scultore] andava rivoltando tra le mani
rimpariamo a mente sin da fanciulli, e lo diciamo bello sulla fede de'maestri;
il concetto filosofico, il noumeno o lo spirito, così l'attività economica vuole
, e quella morale il noumeno o lo spirito. gentile, 3-105: i critici
. e. cecchi, 9-309: lo spadini fu artista schietto, operosissimo; senza
; nato dall'estetismo. - per lo più con intenzione spreg.: che
estima vale. idem, 16-73: quando lo vide fer- raù cadere, / che
battesimo di diciotto, più che per lo numero, estimabili per la qualità delle
grande laude fare / che omo no lo pòtera estimare. latini, xxviii-148:
idem, purg., 33-64: dorme lo 'ngegno tuo, se non estima /
natura e i primi / casi ordinar, lo ingegno / guida così, che lui
1-841: credi, ch'io assai lo estimo; / e che nuli'uomo avrà
forse ma non estima prezzo dell'opera lo sperare. b. croce, ii-9-169
: « per mia fe', io ve lo dirò: io vado per estimare e'
monti, x-3- 480: ma lo sguardo de'mortali / mal de'numi all'
hae l'anima nostra che serveno a lo intelletto, le quali solo locate nel cerebro
, perché né consentire né negare puote lo così estimato sanza cadere in colpa di lodarsi
prometterà a dio l'anima sua, darà lo prezzo secondo la estimazione. romagnosi,
a cibarsi continuamente di peccato, non lo tengon più in estimazione di tossico, ma
in. firenze uno nuovo estimo ordinato per lo duca, e fatto con ordine per
mobile, e certa cosa per centinaio lo stabile, e così del procaccio e
/ ed era a tutti colmo par lo staio. sacchetti, 176-14: o lavoratori
el prossimo e per farli danno. chi lo fa è tenuto a soddisfazione d'ogni
italiana, i-541: a quello cavalieri lo quale consignasse cavallo di detta minore estima
quale aveva sollecitato di fare, con lo spavento della legge fatta dei beni non
una luce, un colore, anche lo sguardo, ecc.). -anche
, ii-363: 'estinguere'dicesi in pittuta lo indebolire, o 1'addolcire i grandi
ferreo sonno, né potrà quel sonno / lo sguardo estinguer che dagli occhi uscio.
una ardente sete di conseguirla, per lo carico della signora emilia impostovi siete ancor
della signora emilia impostovi siete ancor con lo insegnarci obligato ad estinguerla. firenzuola,
ama non estingue l'amore, ma lo fomenta. moneti, 284: dell'onore
l'egoismo spoglio d'illusioni, estingue lo spirito nazionale. mamiani, 1-305: forse
pirandello, 5-272: ah, non lo sai, buffone, che se ti afferro
albertano volgar., 47: ricevete lo scudo della fede col quale possiate estinguere
/ unde mi nasce un foco, / lo qual s'estingue un poco / in
ricaduta più spietata e fiera / incrudelì lo sdegno. magno, ix- 219
che viaggiano, diss'ella, sono per lo più discoli, e libertini, che
vulcani estinti. -smorto, spento (lo sguardo, l'occhio). grazzini
terremoto succedeva qualche ora prima, durante lo spettacolo, si sarebbero salvati i più bei
matrimonio, la estinzione della miseria sono lo scopo a cui tendono oggi le loro teorie
. torricelli, 89: il tempo o lo spazio di questa discesa impeditissima, è
in moto. -estina fin di sentir lo scoppio o l'odore, a nessuno sarebbe
estirpaménto, sm. l'estirpare, lo svellere, lo sradicare (tronchi
l'estirpare, lo svellere, lo sradicare (tronchi, arbusti, erbacce)
la tenia di qualunque governo, che lo roderà irrimediabilmente se non arrivi a estirparne
volta come una mano che mi abbracciava lo stomaco e pareva volesse estirparmelo: allora
di schianti ferini di tosse, che lo fecero strangugliare, paonazzo, ma imperterrito
potea più de l'odio e de lo sdegno, / e de l'ingiurioso e
dentro, con profonde radici, egli non lo poteva estirpare. banti, 6-74:
, che, penetrando nel terreno, lo dividono in zolle e ne estirpano le
estirpazióne, sf. l'estirpare, lo svellere con tutte le radici (un
vigneti,... l'espurgo, lo scavo di fossati, le estirpazioni di
l'estirpazione chirurgica col taglio se il sito lo permette. bicchierai, 220: gli
premura come l'an- giolella dopo che lo specialista ebbe compiuta la famosa estirpazione [
il suo genio,... ve lo avrebbe, mentre viveva, senza molta
. g. bentivoglio, 5-i-112: lo pregai ancora a procurar col suo favore la
il solstizio estivale. buti, 2-91: lo trattato della spera dice che tra l'
zona fredda che non s'abita sotto per lo troppo freddo; e da quello cerchio
., 235: avvegnaché già approssimasse lo tempo degli estivi comizii, cioè quando gli
davanti estivo e abbronzato che quasi non lo conoscevo, l'ansia mi si mutò in
se non estu montellese, / cioè lo vostro serventese, / a voi lo dica
cioè lo vostro serventese, / a voi lo dica in cantando. cielo d'alcamo
caritate, / agine pietate, ca lo cor sì ha forato ». tommaso di
silvestro, xv: giuanni, esto lo cavallo. 4. in questo
dormendo e vegliando languisco / ch'in lo gran vischio d'amor son sommerso, /
superbia. scala del paradiso, 304: lo principio della superbia è il fine
/ fosse che vento rigirando estolle / per lo tranquillo ciel prese cammino. -per
, 7-102: trionfante la palma in fra lo spesso / popolo de le piante il
, ecc.); volgere innalzando (lo sguardo, gli occhi, ecc.
magnifica, che diffinisce e dice per lo suo evangelio, che riputa fatto a sé
gloria, / e molto amore angelico lo gira. viani, 13-263: sulla rossa
cugin moltiplicare / tra se me- desmo lo ammonia, dicendo: / io ti farò
potere). iacopone, 12-34: lo peccato si fa a l'alma la ferita
per l'onore dell'esercito offeso. lo sdegno loro principalmente mirava contro massena,
le ghiottonerie, offerte o estorte, lo vezzeggiava. c. e. gadda,
bruno, 3-323: estra e oltre lo infinito essere non è cosa che sia
xiii-184: ora che ci ripensava, lo colpiva soprattutto il senso forte e preciso
fed. della valle, 171: per lo ciel di fortuna / si spaziava il
bibbia volgar., v-468: cerchi lo usuraro ogni sua sostanza; e li
e fratei carnale di quello altro, lo quale mai partito non s'era.
quasi estranea al giro degli avvenimenti, lo insospettiva. betocchi, i-114: bianca di
che avrebbe conciliato ad sé non solo lo re de'barberi estrano dalli costumi romani,
estrano dalli costumi romani, ma eziandio lo nimico fierissimo concilioe a sé, piacevolmente
ii-i- 442: - non me lo sono fatto io da me, questo corpo
, 1-203: la loro avversità per lo stato, estraneo e nemico, si
, per loro, dovrebbe essere veramente lo stato: una volontà comune, che
le occhiate incuriosite e caute delle persone lo rassicuravano sulla loro simpatia. estranei invece
in cielo, non mi paresse estrano lo starci ch'io ci rimarrei per lavare
mi parrebbe a le fattezze estrane / lo dio d'amor de'topi e de le
temeva che estraordinariamente i particulari nemici lo facessero morire. pagano, 1-333
spesse volte contra li popoli vicini aveva fatto lo dittatore, per molti tempi, allora
estrar libri; e la universitaria non lo possiede: altrimenti te l'avrei già mandato
cunicoli,... ma per lo più a cava aperta. stoppani, 238
paesi, e permettono quelle, che ve lo possono introdurre. rosa, 75:
escludesse, estraggeme ducati cento mila per lo bisogno della guerra.
stesso). faldella, 3-218: lo dimostra la gioventù di adesso in confronto
estratte. monti, vi-235: ecco lo storico documento di cui ho bisogno, e
l'urbanità, e grado per grado seguendo lo svilupparsi e il crescere de'primi germi
questa erba [il bassilico] per lo suo odore ha virtù di confortare e dalle
: la tintura di rose rosse estratta con lo spirito di vetriolo, mescolata con olio
la espressione la più elevata di tutto lo scibile umano. essa è un estratto
-estratto autentico: quando il funzionario che lo ha redatto certifica la conformità di ciò
corrispondente l'estratto del suo conto, egli lo confronta co'suoi propri libri.
dai librai a quelle cartucce, per lo più segnate con lettere dell'alfabeto,
ed altri, a quelle cartucce per lo più segnate con qualche lettera dell'alfabeto,
quivi diventa foco, / per lo veloce estracto / tanto che l'ha disfacto
proiettili dei fucili e dei cannoni dopo lo sparo. c. e. gadda
d'estrazione, di che vi pregai lo scorso ordinario, sieno tronche tutte le difficoltà
estrazione, venivano dalla campagna, per lo più marchigiani e abruzzesi. g. raimondi
, ed estremissimamente addolcisce il petto e lo polmone, che è duro a cacciar
quel che per folìa / contro de lo amor vostro adoperai. equicola, 207:
botta, 5-319: rovinava a precipizio lo stato: in tre mesi, sebbene si
si rattenne involontariamente. cuoco, 2-94: lo spirito umano, simile al pendolo,
il quale, acciocché stia saldo, lo mettono tra 'l primo e il secondo dito
circondarono me infino all'anima mia; lo abisso affondò me dintorno e coperse di
affondò me dintorno e coperse di pelago lo mio capo. io scesi all'estremitadi
mani, partendosi a poco a poco lo spirito dall'estremitadi, avendo ancora il
. ed egli, senza chiedere soccorso, lo strinse alle sue estremità, impedendogli il
bibbia volgar., viii-193: così come lo pastore tolga e tragga, di bocca
mattina seguente balac prese balaam, e lo menò sopra gli alti luoghi di baal,
., 4-2-13: in tutte le cose lo mezzano è da lodare, e l'
non avendo più speranza di potere salvare lo stato suo, sendo sanza gente e
pur otto cieli, de li quali lo estremo, e che contenesse tutto,
nel mezzo del quale di sopra sie lo capuccetto, e li ori suoi per lo
lo capuccetto, e li ori suoi per lo giro suo di sotto siano lavorati e
però che gli è scritto: / lo pianto occupa le estreme parti del gaudio
giovinezza. e. cecchi, 5-539: lo scalpello tinniva agli estremi confini della memoria
giunta alla parte ima / è de lo scoglio, afflitta e sbigottita. caro,
minori, al cieco ordigno / non lo avventura. -aggiunto a un sostantivo
/ né turba. landolfi, 8-105: lo accoglievano i mille allettamenti primaverili dell'estrema
singapore. civinini, 8-38: se lo disputavano [le dame] per farsi
6-27: non atto, non gemito lo chiarivano vivo, né il muovere dei
fiume. quivi urtandosi fra loro, per lo ritrarsi che fa- ceano dall'acqua gli
vitale); vicino a smorzarsi (lo splendore, la luce). - anche
vita, non poco consolato poiché lasciò lo spirito estremo suo nelle braccia della sua
grido ridesti? piovene, 5-662: sotto lo splendore dei luoghi, la gentilezza naturale
12-448: ormai andar lì o altrove era lo stesso: crollato l'edificio dei suoi
100: non avendo che bevere, essendo lo stomaco disconcio, non posso mangiare se
perduta usanza, il virtuosamente vivere e lo essere intendente in niun modo non sarebbe
, i-441: il sovvertire o disorganizzar lo stato presente coll'idea dell'ottimo futuro
piccolo dono con quello animo che io lo mando; il quale se da quella
che rappresenta il paese, e che lo condurrà a buon fine. oriani,
è il paese dei mille stati entro lo stato, il porto di genova è un
cotali estremi, a'quali di necessità è lo studio pervenuto alle mani, volendo alcuna
termine. iacopone, 50-38: tutto lo monno veio conquassato, / e precipitanno
troppo visto. guicciardini, 105: vedesi lo essemplo in
che giungesse allo estremo dell'arte, lo mandava a venezia, affinché nello incanto delle
boterò, 6-74: la nobiltà, che lo seguiva, era all'estremo di cavalli
... col genio nazionale che lo produce va scemando di mano in mano
è aggrappata e che ha finito con lo starvi a suo agio. è il nostro
. soldati, 2-486: il cugino vittorio lo aveva ingannato. forse c'erano perfino
viene partilo per il primo, cioè per lo a, che è l'altro delli
2-528: ogni estremo è vizio, e lo vizio è peccato; e però vivere
sf. ant. il districare, lo sbrogliare. - anche al figur.
per un carattere dell'anima, per lo quale essa estrinsecamente è conosciuta, come
della propria immaginativa, e quindi estrinsecamente lo riproduce. carducci, iii-7-58: il popolo
medesimi moti [de'corpi], entro lo spirito per l'organo de'sensi recati
loro colpa o peccato commesso, ma per lo non avere avuto battesimo. m.
e molti nimici ed estrinsichi ed intrinsichi che lo impediscono continovamente da 'l camminar per la
su un falso supposto, cioè che lo spettatore sia lì come parte dell'azione
quelli che governavano gli eserciti loro, lo avere l'animo libero ed espedito, e
ariosto, 33-79: senza maestro / che lo schermo e 'l ferir lor ricordasse,
convenzione. anonimo, i-562: cavalcar lo mondo / e '1 ciel menare
dicendo. muratori, 5-i-357: tutto lo sfogo della poetica fantasia può ne'componimenti
anzi chi è di cervello un po'balzano lo chiamano estroso. nievo, 237:
: ovunque si rivela la compiacenza per lo strano e l'estroso. -di animali
, sf. ant. e letter. lo spingere, il cacciar fuori.
il quale nel ricongiugnersi a tergo del mobile lo va premendo e continuamente scacciando. magalotti
a dove mostro gli era stato con lo sbavone. = variante dial. di
i detriti alluvionali e allargando e approfondendo lo sbocco (e quelli di più vaste
all'improvviso l'estuosa materia descrittiva sotto lo schema ideologico. = voce dotta
bocchelli, ii-215: dopo la quarantina lo scontento, l'inquietitudine, la tristezza
uno sfogo. dossi, 238: poi lo sguardo volgèa al bambino, e lo
lo sguardo volgèa al bambino, e lo tornava, esuberante di affetto, su gualdo
cecchi, 9-313: la esuberanza, lo scintillio talvolta eccessivo dei colori, si
sensazioni e di sentimenti, a misura che lo svariato panorama si va svolgendo ai vostri
colloqui rumorosi. gobetti, 1-139: lo spirito guerresco dei nazionalisti fu infatti poco
-avventura amorosa (per lo più iron.). piovene,
e di calore un flusso / per lo terracqueo limo esuberava, / che giganti
pone di minuto in minuto a contatto con lo spettacolo di quanto accade, e non
pensiero s'imbeve senza addarsene di ciò che lo percuote là nel suo asilo lontano.
dell'allegrezza. cesarotti, ii-123: lo stile tronco ed esultante del nunzio mostra
e di sentimenti, a misura che lo svariato panorama si va svolgendo ai vostri
, i-130: io godo et esulto per lo canto. beicari, 1-46: la
vaghe donne, a sprizzi fervidi / lo sciampagna esulta qui. d'annunzio,
iacopone, 70-35: che 'n amare lo prossimo è grami'esvalianza, /
, / che me stragi de sentenza de lo tuo scommu- nicato? proverbia super
sazatelo, molto me meraveio, / onde lo corno pensome e la noite m'
la copia de'vapori, così per lo favore acquistato ne l'età giovenile sogliono
degli omini più perfetto, in questo lo corrompa tanto, che non si avveggano
all'età, che né pur l'abito lo fa perdere. foscolo, vii-248:
impresso da un'elasticità di vita che lo manteneva naturalmente giovane. -essere d'
. -essere d'età: avere lo stesso numero di anni. pascoli,
l'amore d'alcuna savia donna, onde lo tuo ardimento è da riprendere molto,
la repubblica. nardi, 104: tutto lo stato degli eraici e tutti quei d'
è di soperchio, imperocché o per lo luogo, o per l'etade si
, bronzo, ferro, per significare lo stato di innocenza e di felicità dell'
volgarità che esse nascondono altrove, qui lo ostentano come un ornamento e un'attrazione.
ma più puro e permeabile, per lo quale vadano i pianeti vagando. marchetti
fis. mezzo imponderabile (detto, per lo più, etere cosmico) che,
, i fisici ritenevano dovesse riempire tutto lo spazio ed essere presente negli interstizi tra
aria più pura, il fluido che riempie lo spazio. i fisici moderni parlano di
cosmico 'come della materia che riempie lo spazio; spesso a proposito della radio
etere di sogno. 4. lo spazio fisico capace di trasmettere i fenomeni
azione dell'acido solforico sull'alcole: lo stesso nome è dato a molte sostanze di
di dio. quattro leggende, 2-4: lo primo [cielo] è materiale,
di conforti. soffici, v-1-126: lo spirito di mallarmé, aristocratico e schivo,
fascino etereo delle idee e della natura lo rapisse ne'suoi giri vorticosi.
suture, fra cui quella che allaccerà lo stomaco all'ansa del tenue, non
uno stato intermedio tra la famiglia e lo stato. panzini, iv-237: l'eterìa
.]: i composti eterici sono per lo più prodotti dell'arte, onde è
o da inalazione di etere etilico per lo più a scopo voluttuario, che provoca
animato dal silenzio eternale della laguna, lo strumento gigantesco sotto le dita magiche spande
. verga, 1-383: colui dicevami che lo rendevo felice, che mi avrebbe amato
, i-424: o quanto è picciolo stato lo spazio del nostro matrimonio, il quale
per le vie dei venti, / fama lo guida. dossi, 250:
quanto certe cose si affermano essere che lo intelletto nostro guardare non può, cioè
bibbia volgar., vi-598: questo dice lo signore alto e grande, il quale
di cosa che imparare era ormai vano, lo faceva [flegias] acconcio barcaiuolo dell'
da ogni decadenza e immutabile come l'artefice lo aveva chiuso nel cerchio di quel metallo
20-198: quando m'accorsi ch'era lo svegliarino, cacciai la testa sotto le
le coperte per lasciarlo finire. di là lo sentivo, fioco, infinitamente lontano.
sentimenti, anziché consumare il tempo, lo allungavano, lo notomizzavano, lo sfilucchiavano
consumare il tempo, lo allungavano, lo notomizzavano, lo sfilucchiavano, lo etemizzavano in
, lo allungavano, lo notomizzavano, lo sfilucchiavano, lo etemizzavano in minuti eternissimi
, lo notomizzavano, lo sfilucchiavano, lo etemizzavano in minuti eternissimi.
conv., iii-xiv-6: sì come lo divino amore è tutto ettemo, così
ettemo, così conviene che sia ettemo lo suo obietto di necessitate. idem,
occhi rivolgi al logoro che gira / lo rege ettemo con le rote magne. petrarca
. cicognani, 3-99: l'ingegnere provò lo sgomento dell'adolescente a cui la donna
dette, tolse la potente vesta e lo eterno fuoco, e andò via. petrarca
/ verdeggia eterno. gentile, 3-299: lo spirito circola eterno; ma circolando dal
modi / che colui che governa / lo secolo in eterna, / mise 'n operamento
un forno che sussiste tuttavia, con lo stesso nome, che in toscano viene
ha le descritte tendenze e che preannuncia lo svolgimento ulteriore. 2. per
sotto vista di sommergerlo in dio, lo conduce sostanzialmente a naufragare in se medesimo
medesimo. guerrazzi, ii-324: quando taluno lo interrogava sopra quella sua eterodossa devozione,
tanti prese, ne fece un involto e lo portò a casa. e. cecchi
le idee presenti colle formule antiche, fa lo stesso come chi volesse abbigliarsi con abiti
che con quella di comuni interessi, lo tengono di continuo sull'orlo di un'imminente
dell'unione italiana... ha lo scopo di liberar l'italia dalla tirannide interna
pianta che presenta due tipi di organi con lo stesso valore morfologico. 2
», ostile o favorevole, che fa lo stesso, etero od omosessuale..
etèsio, agg. venti etesi (per lo più sm. plur. etèsi;
sempre si levano, i quali spirano per lo più, girando il sole sotto 'l
la persona a'servi suoi, che lo conducessero per mare a un altro luogo
bestiale filosofia succede, l'anno dopo, lo studio della fisica e dell'etica;
perfezione nostra, sì come dice lo filosofo nel sesto de l'etica. idem
ariosto, o al commento (dio lo perdoni) del newton intorno alla visione
corte era come nel secolo xv: lo stesso fasto, la stessa etichetta, le
un'altra sorte di stile... lo stile, cioè, che dai francesi
sole era obbligato ad illuminarla, e lo faceva con tanta etichetta, mitigava il suo
non sono materialmente popolari, perché per lo più non si stendono fuor delle corti,
elogio; i suoi compagni di mestiere lo ripetono o per imbecillità o per etichetta;
imbecillità o per etichetta; la moltitudine lo crede sulla parola, ed eccovi un poeta
atteggi al contrario, fa tutt'uno con lo sciagurato « idealismo attuale ».
); la sua più alta manifestazione è lo stato. b. croce,
b. croce, ii-2-24: lo stato viene definito... l'eticità
giovanotti, e faceva loro immaginare che lo stato, nella sua indiscutibile eticità, fosse
. croce, i-3- 211: lo spirito... si sottodistingue come spirito
proposizioni paradossali. gobetti, 1-66: lo stato ha di fronte alla storia,
b. croce, iii-26-318: « lo stato deve essere stato etico ».
deve essere stato etico ». ma lo « stato » è una semplice astrazione e
gittato in sul sangue del fratello. lo popolo ne cominciò a dire parole.
etica. - / e lui: -è lo scassina a tuo talento. davila,
acuta veemente e mortale, o per lo più ettica purulenta che fa quella tabe o
gli muore di etica febbretta, e lo lascia vedovo, reumatizzato, semiparalizzato, solitario
cardarelli, 530: [dante] lo scolaro di aristotele, ingegnosissimo lambiccatore di
pessa, trionfato ch'ebbe moise contra lo regno d'etiopia e presa ch'ebbe
cosi chiamato dal nome della regione che lo produceva). redi, 16-ix-441:
di petto, che degenerato in etisia, lo menò alla tomba. nievo, 462
necessaria quando processi morbosi deformano tosso e lo rendono pericolosa fonte d'infezione degli altri
apertura dei seni dell'etmoide, per lo più praticata quando l'etmoidite acquista carattere
solo governo temperato: ecco dunque lo stato ultimo del mondo, voluto
piacciono di più; e che in definitiva lo seducono con un misto di disistima ostentata
ai propri valori, e per lo più negativamente, popoli e culture
lui, ottenere leggi davvero generali ove lo studio si restringa all'arte dei popoli colti
» dell'arte s'intende (come lo spinazzola intende) il « significato » di
. soffici, iv-282: il titolo lo trovai io, lo disegnai a caratteri
iv-282: il titolo lo trovai io, lo disegnai a caratteri di tipo etrusco,
, l'ettagono, l'ottagono, lo enagono, il decagono e gli altri.
ed è usato con valore rafforzativo per lo più in frasi negative). buonarroti
questo è stato l'errore, e lo è tuttavia, de'nostri principali cruscanti
un ette. pananti, i-397: lo sputa-sodo, il satrapo, il dottore,
ii, il quale bandisce ignazio santo e lo imperatore basilio scellerato omicida del suo benefattore
/ che furon larghi e magni ne lo spendere. / da questi essemplo prendere
pane e del vino, alle volte per lo corpo e sangue di cristo, et
sola eucarestia, di cui è materia lo stesso dio umanato, e ch'è
di commiato in cui l'oratore o lo scrivente esprime voti augurali nei riguardi dell'
morale. labriola, ii-232: lo stato ha un fine per sé che si
mezzo per misurare ', perché in origine lo stru mento fu costruito per
; chi s'ammala è perduto. lo portano in infermeria: così usiamo chiamare
e concostraci (limnadidi); per lo più vivono in acqua dolce ma alcune specie
complesse a varia costituzione, frutti per lo più a capsula; spesso hanno tubi
mattioli [dioscoride], 434: lo euforbio è uno albero di libia,
polvere, avvicinata alle narici, eccita lo starnuto e produce in genere forti infiammazioni
: tre dramme di euforbio ammazzano chi lo beve, in termine di tre giorni corrodendo
beve, in termine di tre giorni corrodendo lo stomaco e le budella. redi,
. povero olindo, quanto hai sofferto lo so io che conosco il tuo cuore e
6-315: leni ne fu entusiasmata. lo ripetè al fidanzato e volle fargli
al fidanzato e volle fargli apprezzare lo stile barocco, il marinismo,
ultimi decenni del secolo scorso) che ha lo scopo di ottenere un miglioramento psicosomatico della
di un padre ginevrino ed eugenista lo aveva tenuto lontano fino allora da
etrusco (e sono documenti importantissimi per lo studio dell'antica lingua umbra).
le fiaccole tolte della morte; eumenide adesaro lo letto. boccaccio, viil-3-34: quinci
bibbia volgar., ii-316: lo eunuco ch'ha mozzo ogni cosa,
cavalca, 19-457: vidi io alcuna, lo cui nome mi tacio, molto nobile
alle porte dell'arem dove gli eunuchi lo avevano fatto tornare indietro.
, i quali sé medesimi castrarono per lo regno del cielo, non per
debito matrimoniale, eunuchi volontari, per lo desiderio del regno de'cieli? cesarotti
cieli. chi è in grado di farlo lo faccia. 2. cantante che
una volta, e ne la polve / lo travolga e nel sangue. foscolo,
. mattioli [dioscoride], 523: lo eupatorio è erba folta: e produce
terzo più un lecizio e che ha lo schema w w — cj — w w
buona e virtuosa. labriola, ii-232: lo stato ha un fine per sé,
caratteri asiatici ed europei (una chiesa, lo stile di un monumento, ecc.
: la gente anzi di gusto più fino lo proverbiava leggiadramente con quel certo termine
de'codici o manu- scritti, manifesto lo prova la spessezza delle sentenze...
d. bartoli, 9-30-5: per lo gran rischio a che... vi
il suo libro celebra il pensiero e lo spirito, celebrando la psiche umana come
, ii-8-70: nella filologia, lo smarrimento o dispersione dei docu
lombroso avevo potuto... carducci lo aggiungevo per euritmia, perché mi pareva
ha nome euro, ma li marinari lo chiamano scilocco. dante, par.,
maggior briga. simintendi, 3-27: lo mare nella notte cominciò a crescere coll'
... euro si pone / per lo levante. soderini, ii-107: chi
un giorno, nel suo salotto, lo invitava ad ammirare un suo minuscolo e
medie. parto che si compie secondo lo schema fisiologico, spontaneamente e senza pericoli
di nutrizione; che serve a migliorare lo stato di nutrizione. -farmaco eutrofico:
terrestre. latini, i-455: lo sesto dì fu tale, / che fece
evacuaménto, sm. l'evacuare, lo sgomberare un luogo; sfollamento, svuotamento
e venendo li conservi, le partìo lo canistro in modo che tutto lo evacuao.
le partìo lo canistro in modo che tutto lo evacuao. fr. martini, 1-262
diminuisce il cerebro, evacua tossa, guasta lo stomaco, caccia la memoria, ingrossa
del regno, evacuerebbe quei mali umori che lo perturbano. boccalini, ii-129: con
è evacuato, cioè avvilito e fuggito lo scandolo della croce. bibbia volgar.,
ochino, 127: già sarebbe evacuato lo scandalo della croce, come scrisse paulo,
che in cielo sia carità, lo scrive chiaramente paulo apostolo, dicendo
manco provederete e, se aspettate, lo tempo ve potrà impedire, e che non
, inesistente. abati, 213: lo stile sì fattamente conciso, è una carne
coleri ce, ella mirabilmente si purgò lo stomaco. a me chi domandasse onde
banti, 8-86: i contadini che lo riconoscono e si fermano a salutarlo non
. evaginazióne, sf. ant. lo sguainare (un'arma).
10- 39: con infinite precauzioni lo fece entrare dentro una camera evanescente di
dentro una camera evanescente di penombra, lo condusse avanti a un divano vastissimo e
risoluto in sé il secondo, ma solamente lo aveva purificato e razionalizzato. gramsci,
evanescènza, sf. l'essere evanescente; lo svanire, il dileguarsi, il perdersi
se moralmente ciò volemo esponere, volse lo nostro segnore in ciò mostrare che la
, e la verità evangelica e vera come lo evangelio. sarpi, vi-2-157: non
: quando niuna saetta della evangelica predicazione lo poteva forare. panigarola, 2-251:
. passavanti, 53: discorrendo per lo mondo, egli e'suoi descendenti,
. savonarola, iii-485: narra questa mattina lo evangelista san luca... che
marco in umiltà, / ché segnato lo volle a simiglianza / di sé l'evangelista
. bibbia volgar., vi-537: lo primo dirà a sion: io sono
lasciasse l'ufficio di beccamorti a chi lo voleva, e badasse egli a quei
, 2-138: in qualunque nazione chi lo teme, ed opera giustamente, gli è
: « egli è bisogno che lo scandalo venga nel mondo »; e poi
« ma guai a colui per cui viene lo scandalo! ». pulci,
giura per l'evangelio, o per lo corpo di cristo, o per le reliquie
evangeli, le sue apocalissi, e lo stesso manete aveva adottato parte de'nostri
vigore fisico o morale): inespressivo (lo stile). botta, 4-421:
viziosa... è nell'inventiva lo spirito senza ingegno, nel metodo l'analisi
l'analisi senza sintesi, nella lingua lo scheletro senza polpe, nell'elocuzione la