quale quella non potendo tenere secreto, sì lo disse alla comare dal lato, e
il figliuolo dallato della vera discrezione per lo modo che decto t'ho. mazzini,
sua, cioè il vestimento che porta lo diacono all'altare, lo quale era
che porta lo diacono all'altare, lo quale era sopra lo feretro, nel quale
all'altare, lo quale era sopra lo feretro, nel quale era portato a
. guerrazzi, 6-108: di subito lo trassero nella cappella dedicata a san gregorio
cappella dedicata a san gregorio, dove lo avvolsero neh'amitto, nel camice e
, quel colorito leggiadramente modesto, che lo rendono tanto poeta singolare, quanto amante
usato soltanto alla terza persona, per lo più con costruzione impersonale). ant
d'ascoli, 2662: prego che intendi lo parlar beato, / che il cuore
che li senatori decemessono ch'elli avesse lo triunfo. masuccio, 388: con seco
monsignore! -anche lui: morto, lo vide bene. e poi raccertarono due
de la fame che aveano patuta ne lo deserto, che li fece perdire.
buti, ii-759: falso e decettivo è lo piacere de le cose mondane.
perfetto: / la prima si è lo encomenzare; / lo seconno stato è più
la prima si è lo encomenzare; / lo seconno stato è più eletto, /
, iii-30: et così farà [lo aspiciente] sarà decetto, non sarà detta
chi tu cerchi, se non me lo enarri prima? -io cerco un prete
: che sozza cosa è a vedere lo goloso. s. agostino volgar.,
minaccie, e ci fa credere ciò lo nimico per torci la paura del futuro
esseri attende il tocco della mano che lo beneficherà o pronerà. pavese, 4-250
; valutare (e si usa, per lo più, in forma assoluta o dichiarativa
. zeno, xxx-6-168: già che lo vuoi, decida / la tua, la
carducci, ii-19-88: un impulso forse lo decidererebbe. e. cecchi, 6-168:
, 15-47: un'indolenza mai provata lo decideva ormai a rinunciare alla partenza,
spendere la vita e 'l sangue per lo re suo, così all'incontro il buon
svevo, 6-508: io credo che se lo zio si decidesse per l'operazione,
dieci righe, scrittoci sopra: questo lo decifererete voi. ferd. martini,
. è bene tu sappia che antonio lo richiederà per decifrarle. 2.
dello zolfo. pirandello, 8-1126: lo trovai, quella mattina, innanzi alla porta
un solo viso. calvino, 1-172: lo prese la tristezza di dover tornare laggiù
credo, in quant'a me, che lo faccia perché non le vegga l'aria
pensiero, l'espressione del volto, lo stato d'animo, ecc.; comprendere
ella ha detto a me, forse, lo sapranno diciferare essi. galileo, 4-1-437
comunemente diciamo, il carattere di chi lo scrisse. colletta, 2-i-199: napoleone
[di napoleone i], i popoli lo guardano e lo guarderanno lungamente con un
i], i popoli lo guardano e lo guarderanno lungamente con un senso involontario di
sei anni la decima alla chiesa per lo detto passaggio e vietò l'usura.
le decime d'israel in possessione, per lo ministerio che loro fanno a me nel
, 6-iv-435: ci era oltre a questo lo staio decimale con un altro ch'e'
, i-309: e non arrestando il popolo lo sdegno, dicevano che avendo fatto in
., iv-xxvii-9: dico dunque, messer lo legista, che quelli consigli che non
cioè a quelli miseri a cui solo lo grado divino è rimaso. 3
, 7-iii-520: anche il 'gius'di decimare lo tro viamo nelle monache.
vi perderemmo gli occhi / nel pianger noi lo scarso di tal razza, / che
quelli del metro, ma non hanno lo stesso valore relativo, perocché il metro
giva; e non credo che fosse / lo decimo suo passo in terra posto,
): il figliuolo del re toccò gentilmente lo scudo del senescalco, e rompendo in
creata. bibbia volgar., i-340: lo gomor è la decima parte di efi
ristoro, i-4 (8): lo zodiaco è diviso en trecento settanta gradi
diviso en trecento settanta gradi, e lo grado trovamo diviso en sesanta menuti, e
trovamo diviso en sesanta menuti, e lo menuto en sesanta secondi, e lo secondo
lo menuto en sesanta secondi, e lo secondo en sesanta terzi: e trovamo
formate di dieci versi endecasillabi rimati secondo lo schema abababcccb; si adopera in componimenti
giorno..., il ministero lo rigetta decisamente. cicognani, 13-532: era
rimettere la decisione a me, ed io lo dichiarai tragedia. muratori, 7-iv-60:
fare un matrimonio proprio come si vuole. lo si vede dal caso mio ove la
: egli sapeva che non doveva protestare; lo sapeva istintivamente che i figli non bisogna
preciso; che condiziona l'avvenire, lo sviluppo; che ha effetti indelebili.
al comandante. loria, 1-73: lo spione nascosto all'angolo, da un certo
: pecca o non pecca? io non lo do deciso, / ben so che
leopardi, i-370: tanto è vero che lo straordinario è fonte di grazia, che
al vescovo, santo arnolfo, e lo elesse per decisore. s.
si trae da questi [i letterati] lo stesso muftì, che suona gran decisore
, ma in via del corno non lo ascolta più nessuno. è costretto a
parlare in pubblico, arringare. - per lo più in senso iron. o spreg
mi asterrò dal declamare, almeno me lo propongo; e se la natura mi farà
teneva in vita. foscolo, xvi-11: lo stile mi costa sudore; ma la
brutto, nudo, declamatorio, e lo umiliò di essere costretto a fare quella
oratoria appoggiata da strumenti (flauti per lo più) che sostenevano di tanto in
del teatro. pananti, ii-341: lo studio della composizione... è quello
della senna. giusti, 3-58: lo sdegno e il dolore... fa
di concitare gli animi degli italiani contro lo straniero e il prete, o adesioni alla
esempio, stimi giocondo... lo sfidare ad ogni passo la morte, solo
. libro di sydrac, 250: lo fermamento si volgie d'intorno come la
giannone, i-i-xxxvi: conoscendosi in brieve lo stato florido, in cui erano queste
dottrine a seguitare: o l'epicureismo o lo stoicismo. de sanctis, lett.
, / se mai torni a veder lo dolce piano / che da vercelli a
a un'altra, per lo più peggiore, più misera (tale
fredura, tutto altressì come i'marzo verso lo calore. giamboni, 86: e
poi dichina lassa inmantenante, / per lo dolzere ch'a lo core le vene,
inmantenante, / per lo dolzere ch'a lo core le vene, / e frangie
si volge per se medesimo: ma lo fermamento si dichina presso a una parte
settentrione declinando a oriente fin tanto che lo istro si congionge. lorenzo de'medici
al caso retto. grandi, 6-116: lo stesso vale delle ripe fatte a scarpa
avrebbe declinato dalla impresa via; poiché lo studio era in lui vita e passione
dichiararsi loro compagno. ariosto, 31-94: lo va di qua di là tanto cercando
trotto alla parte ove la sua guida lo conduceva. fiacchi, xxii-648: la
: chi declinerà nelle obbligazioni, el signore lo conducerà con quelli che operano la iniquità
altri luoghi, avvenne quivi; ché dichinando lo 'mperio, dichinò l'architettura e
occupare ferrara. guicciardini, i-2: lo imperio romano, indebolito principalmente per la
tr. calare, far discendere (per lo più a gradi, con dolcezza)
valore conoscitivo immediato rispetto alla filosofìa che lo deve mediare: nella sua funzione di distinguere
e distinzione, potrete ora agevolmente pigliare lo 'ntelletto del salmista nel salmo sopra detto,
distinzioni casistiche. alvaro, 9-311: lo trovava buffo, ma pure sentiva di
il figliuolo procede dal padre, e lo spirito santo dal padre e dal figliuolo
e il figliuolo è dal padre, e lo spirito santo dall'uno e dall'altro
., 1 -intr., 6: lo primo trattato ha due distinzioni. torini
ingiusta ed odiosa, e mi rendeva lo scherno degli altri. manzoni, pr.
precedenza de'cattolici che si era osservata per lo passato. redi, 16-vi-62: gli
stesso mille preminenze e mille distinzioni per lo addietro non mai nella chiesa udite.
sortito di più dalla nascita quelle distinzioni che lo rendono a lui notabilmente superiore. p
10. signorilità, raffinatezza (per lo più con riferimento a persone, e
, ecc., e termina per lo più con la morte).
riguardo; onde con gli altri tutti / lo distirpàr, perché netto e spedito /
pensiero, la mente, l'attenzione, lo sguardo, o la persona stessa dall'
che il soggiorno d'una grande città lo avrebbe distolto dalle sue meditazioni sconfortanti,
il viso verso di lei e due volte lo distolse quasi non potesse, non potesse
, / che non pò soferir d'amor lo costo: / di suo dolzore aver
tal pemsero ancor sale, / che lo mate far sole / che blasmo usato lo
lo mate far sole / che blasmo usato lo ne distoria. boccaccio, iii-3-73:
. leopardi, i-316: la ragione non lo persuade ad operare, anzi ne lo
lo persuade ad operare, anzi ne lo distoglie, e lo getta nell'indifferenza.
operare, anzi ne lo distoglie, e lo getta nell'indifferenza. ungaretti, ix-30
canalicoli biliari di alcuni animali (per lo più mammiferi domestici e selvatici) e
del premio; allora la divina giustizia lo schianta fin dalle fibre dal grembo della santa
nella repubblica, di quello che non lo sia un omicidio. = deriv.
; rivolgere, ritorcere (gli occhi, lo sguardo). dante, inf
figur. distogliere da un fine, per lo più da quello giusto, naturale;
in mano, / me ha de lo intendimento sì distorto, / che quel
spesso l'atto si ritorce contro chi lo compie, più spesso anche si distorce dal
di corpo. barbaro, xxxi-123: lo andar veloce, il vano aggirar d'occhi
il mover spesso le mani senza proposito, lo scrollar del capo, e tutti
persone letterate o per leggere o per lo scrivere intentamente co 'l capo inchinato giù
'l capo inchinato giù, o pure per lo troppo lor ozio, un certo assai
voto / ma non l'augurio: lo distorni il cielo / sul capo del nemico
libro di sydrac, 234: se lo padre vede lo figliuolo fare male,
sydrac, 234: se lo padre vede lo figliuolo fare male, e gastigare lo
lo figliuolo fare male, e gastigare lo puote, e noi gastiga, sappiate che
alcun distorno. casti, i-1-208: lo speziai che lui pensoso e muto / starsene
forte ammanco -distorsione d'altri, lei lo saprà -ma di cui purtroppo il responsabile
quando viene riprodotto; ha origine per lo più nella trasmissione delle correnti elettroacustiche
: di sì fatte follie sorridea seco / lo dio distorto. bertola, 224:
vanno cercando per vie distorte e per lo suo contrario. petrarca, 37-24: a
gli spiacerebbe che la cagion di questo fosse lo stil laconico, distorto, sforzato,
, e passò le due ore che lo separavano dall'alba, abbandonandosi al distorto
dal distraiménto della ragione di fuori, lo cuore si sveglia a cercare delle intenzioni
ii-814: villoso egli era. intento io lo guatai; / e la morte di
volgere in altra direzione, distogliere (lo sguardo). faldella, 3-344:
faldella, 3-344: l'onorevole castigò lo sboccato, distraendo da lui la scurità
5-124: continuò distrarre da me lo sguardo, fissandolo assorta nel vuoto.
di cose: costringere l'attenzione, lo sguardo a volgersi altrove. a.
distraersi. 4. rivolgere (per lo più illecitamente) qualche cosa a uso
giordano [crusca]: diffìcilissimo è distrarre lo avaro dal vizio dell'avarizia. davila
], i-195: il dilettamento sensuale e lo stupore rimuovano e distragono furtivamente l'animo
rivolga ad altro; estraniarsi (per lo più momentaneamente) da ciò che si
segue alle anime infradiciate nel male: lo commettono distrattamente, e com'altri sufola
che serve a distrarre la mente, lo spirito. g. p.
rosso, vii-448 (1-33): soprabolle lo fervido sangue; / e 'l vii
volgar., 1-85: l'uomo, lo quale hae sotterrato il cuor suo nelle
in modo che non pensi a ciò che lo preoccupa o lo addolora. alfieri
pensi a ciò che lo preoccupa o lo addolora. alfieri, 7-243: dar
, e sulle quali gli uomini per lo più si modellano, sono dispostissime a
da'fogli periodici. monti, x-2-54: lo spirto parea quei che distratto / guata
alla porta. pratolini, 9-411: lo trasferivano di carcere, anzi, dalle
paffuto, fisso in avanti, prese lo stesso sorriso distratto e nebbioso, che già
se tu l'hai nella memoria, per lo grande danno che li feciono. lorenzo
eutichio se l'era messo davanti e lo esaminava con apparente distrazione. soldati,
il culto di un dio. una presenza lo vigilava alle spalle, e, simile
, 14-10: questa stessa malinconia che lo aveva tenuto appartato dalle comuni distrazioni dei
giovani e una pronta disposizione allo studio lo avevano messo nella scuola al primo posto
di spirito che favorisce la distensione, lo svago, il rilassamento. a
distrazione. 3. deviazione (per lo più illecita) di qualcosa dal suo
la forza delle braccia, e strinseli lo petto; e quando lo gigante si volse
, e strinseli lo petto; e quando lo gigante si volse lassare cadere, ed
si volse lassare cadere, ed ercules lo tenne in aire sospeso mal suo grado
ciò che l'uomo possa fare non lo può difendere dalla distretta della morte. fatti
orazio, sebbene conceda che si narri lo scempio fatto da medea ne'figliuoli,
la distrettezza del fianco, finché lo strangolò. 2. passaggio angusto
non far sì gran faglia: / lo mio cor mi deggio rendre / ch'
, e cre- sciare vostra fortezza; lo distretto luogo difendare, si
anflor, e disse: « signori, lo re alchin mi pare che faccia con
pagheria; e m'aviserà s'io lo debbio tenere in distretto, o se
mi pregano per lui m'instano, lo debbio lasciar per ròcca. dolce,
e cre- sciere vostra fortezza, per lo distretto del luogo difendere, sicché i
: rigorosamente. iacopone, 21-16: lo segnor, che è staterà, responne
, 17: cinque ministri... lo ragguaglian di quel che succede: uno
ci è l'astore, così ci fosse lo 'mpera- dore, ché noi lo faremmo
fosse lo 'mpera- dore, ché noi lo faremmo sentire di quello ch'elli fae
una città. compagni, 3-25: lo imperadore, tegnendo la via verso milano
passò il tesino a guado, e per lo distretto cavalcò sanza contasto. m.
. -distretto vulcanico: territorio (per lo più marginale ai continenti o insulare) sul
pace da certaldo, 17: diremo per lo innanzi come gli detti semifontesi per loro
bencivenni [crusca]: per lo stomaco sono apparecchiati tutti i nodrimenti a
a tutti i membri del corpo, per lo suo dispensamento e distribuiménto. buonarroti il
. e di questa in ogni parte lo necessario distribuiménto chiaramente ispiegato, giovar debbami
necessario distribuiménto chiaramente ispiegato, giovar debbami lo sperarne da v. s.
fama, quando per sue opere note non lo conosce altrimenti; o per presunzione o
tesoro rimase alla signoria del giovane, lo quale disse a'cavalieri: -prendete il tesoro
loro, riempiere d'oro e d'ariento lo erario, distribuire doni nel popolo,
iacopone, 79-36: si creatura pete per lo mio amor avire, / vadane a
dante, inf., 7-76: colui lo cui saver tutto trascende, / fece
estraeva dai cal zoni il pettine, lo ripuliva sull'asciugamani, vi soffiavi sopra
così distributiva negli erari, come per lo più commutativa nel fòro. de sanctis
a combustione) regola l'introduzione e lo scarico del fluido stesso. -distributore automatico
giacché tutti i comici che girano per lo mondo non trovano disutile la rappresentazione delle
sua partecipazione ha contribuito a formare; lo stato della ripartizione del reddito o della
libro di prediche [crusca]: lo consumano in minute distribuzioncelle sopra i più
cercata, e che lungo convegna essere lo trattato e sottile, nel quale per
per me ora s'entra, a distrigare lo testo perfettamente secondo la sentenza che esso
grave, difficile e disgustoso da distrigare, lo si tira sempre per le lunghe
parlate, non l'ho veduto; ma lo invoco affinché mi aiuti a distrigare questa
vorria, i s'unque potesse, lo nome e l'effetto / del mal,
è durato, / poi sì gran pena lo distringe e cerchia, / che disimpegnato
, che m'à priso / a lo core tanto coralmente / mi distringe e distene
terre distringono i sentimenti, così attengono lo spirito. s. girolamo volpar.
1-13: chi vuole vita e vuole vedere lo buon die, distringa la sua lingua
spuleto assediata per gli perugini e per lo duca di spoleto... per
ha circa la solli- citudine d'esaminare lo intelletto umano, né lei fatica distrignere
(distrigniménto), sm. ant. lo stringere, lo stringersi.
sm. ant. lo stringere, lo stringersi. 2. angustia,
. gregorio disse degli felloni che non temono lo distringimento della dirittura del nostro signore
ridutte; /... / quanto lo corpo e le mie membra foro /
adduce, / sin che dal fondo lo distrugga. comisso, 5-297: ricreerebbero la
nella nostra [lingua] si usa lo i e lo v liquido dopo ciascuna
[lingua] si usa lo i e lo v liquido dopo ciascuna consonante, che
bestie si dileguarono e distrussero, come lo ghiaccio dinanzi al fuoco. crescenzi volgar
prima etade. equicola, 236: lo amor distrugge e guasta le sue membra:
manca. straparola, 3-3: per lo dolore della partita del re disperso aveva
, 13-495: io che da più mesi lo vedo piangere, crucciarsi, far penitenza
e formidabile fantasima della potenza russa napoleone lo vuol distruggere. carducci, ii-10-264:
è chi distrugge / l'ordine sociale e lo scompone. romagnosi, 10-294: distrutta
22: sì è venuto in comovaglia per lo trebuto che dee ricevere di x anni
: l'amor c'agio in vui / lo cor mi distrui -avenenti. rinaldo d'
, / rizzami gli occhi de lo su'disdegno / sì feramente che distrugge 'l
: ismarrire mi fate la mente e lo core, / sì che tutta per voi
, 5-56: la cera si distrugge per lo caldo: così il buono uomo si
perocché la loro maledizione, come dice lo ecclesiastico, sì distrugge insino a'fondamenti
condizione generale dell'intelletto umano, che lo fa essere più attivo nel distruggere, che
crea, osserva e riflette, con lo spirito sempre attivo e presente. stuparich,
solamente non perfeziona l'amore, ma lo distrugge; e la presenza il fa nascere
comporre il bello, ma gli nuocerebbe, lo distruggerebbe, e produrrebbe a dirittura il
, 27: trova contraro tal che lo distrugge / l'umi 1 penserò, che
, 2-170: vedeva il disordine e lo smarrimento, e tutto dissolto e tutti
: maladetto e distrutto sia da dio / lo primo punto, ch'io innamorai /
sono la grandezza del mio lignaggio e lo cominciamento d'esso; e tu se'lo
lo cominciamento d'esso; e tu se'lo fine e 'l distruggimento del tuo sangue
51-53: aguardace, segnore, a lo nostro tormento: / puoi la bontade è
2-2-434: spogliato, il videro, per lo di- struggimento fattone da una lunghissima infermità
, la rovina, la morte, lo sterminio (cfr. distruttore).
, dell'autorità, del prestigio, lo sfacelo morale e materiale. settala
iii-1-80: la dogaressa si siede su lo scanno scarlatto, ponendosi l'ima- gine
, passando per alcuna parte, mi negò lo suo dol cissimo salutare.
d'ogni ti midezza, lo trasportò di volo dove il suo temperamento,
gnosi, 17-224: l'uomo quale ora lo conosciamo, ha una 4 tessitura '
volgar., 43: passai per lo campo del pigro uomo e per la vigna
di lui, gli graffiava il viso, lo copriva di oltraggi volgari, finché rotta
massùrto volgar., i-247: elli vedea lo romano imperio quasi distrutto per la battaglia
ed introdotto in vece o 'l dispotismo o lo stato repubblicano. baldini, 6-58:
la provincia, da che è morto lo re alessandro? delfino, 1-522: la
andasse distrutta. comisso, 1-30: lo si osservava protesi come verso una apparizione
i'mi trovo distrutto dell'avere / per lo vizioso giuoco di melinto. distrutto2
lui t'appressa, / e con lo strai più certo e più sicuro / distruggi
con questa sola differenza, che la povertà lo distrugge più presto e le ricchezze con
plaustro. / il distruttore di città lo scorse: / gli si avventò coi
: la terra crullò..., lo mare enfiò... le imagini
quale empie il cuore di gelo, e lo priva di ogni impulso alle opere utili
, 16-79: guarda costui quanto amor lo 'ngannava! / ch'era di poco di
duca d'urbino, il quale duca lo liberò dalla totale distruzione; perché.
altrui? davila, 586: per lo passato le spese eccessive fatte con
vestimenta della gloria sua, fuggendo per lo mezzo delle terre, solo se ne
: la terza beatitudine è pianto per lo peccato, con odio del peccato e in
peccati, micidiali del signor nostro, lo spettacolo della sanguinosa spoglia, che da
desiderio e la distruzione la voluttà e lo strazio sono una sola febbre. crusca
, per la distruzione del conseguente, lo crescere desiderio non è cagione di viltade
persona la corona di francia con tutto lo sforzo che può fare a morte e
giù callando a gran destruzione / tutto lo fende insin sotto al gallone.
rassomigliava al sorriso che lui stesso, lo sentiva, cercava continuamente di mantenere
, un dolore, una pena (per lo più con il compì, retto dalla
v-784: sa elli bene che niuno non lo potrà corrompere né disturbare della diritta fede
i-291: per ogni cosa ch'erra / lo servidor, il signor non si
sbarbaro, 1-245: la voce bianca, lo sguardo distante le assicurano una maestà di
alterazioni, scompensi, disordini (per lo più dello stato di salute).
avventura verràe alcuno disturbo, che non lo lascerae uscire in frutto. ariosto,
dalla guerra de'franzesi in toscana, lo faceva al suo ambasciadore secondare, concedendogli
preoccupazione, dispiacere, tribolazione (per lo più nelle locuz.: arrecare,
la cagione è nota, cioè per lo disturbo de'quattro elementi o umori in
o satirici fra poeti estemporanei (per lo più recitati o scritti sotto forma di
di luca mandonno bando che ciascuno ubedisse lo suo gomfa- lonieri a pena della testa
, conv., iv-xxiv-13: se lo re comanda una via e lo servo ne
se lo re comanda una via e lo servo ne comanda un'altra, non
un'altra, non è da obedire lo servo; ché sarebbe disobedire lo re,
da obedire lo servo; ché sarebbe disobedire lo re, e così sarebbe transgressione.
dir t'ode, / che poi no lo disode. 2. assol
convincersi del contrario, ricredersi (per lo più nella forma di proverbio: chi ode
: ridiscorriamo per la scala. io lo consiglio a prender moglie. è l'unica
d'una cera. / il genitor lo adora; e s'ella subito / si
; e s'ella subito / si guadagna lo sposo dalla sua / fia disugnato tosto
disguagliaménto, e non si trova che lo amore del padre e della madre inverso
: il castagno dava troppa ombra: me lo mutilavano così, in stagione nella quale
grossi, 1-233: tanto era contrario lo spirito di quel secolo a quello del
imperciocché quando si disguagliano i costumi per lo mutare dell'etade, sì si disguagliano
parte da loro si disguagliano. non lo so dire ma l'opere stesse gridano
il termine di confronto, per lo più taciuto, compare talvolta, nella lingua
mie, e per la debilezza non lo sostenendo, trovare chi, questo troppo
perdite era sempre in bisogno, e lo riparava col dipingere trascuratamente. leopardi,
adriani, iii-405: scoperse la mestizia e lo sbigottimento dell'esercito, quando mandaron fuori
che quasi necessariamente disumana e incrudelisce chi lo esercita. nievo, 450: in
. croce, ii-2-99: convelle [lo stoicismo] la natura umana, la disumana
nullo è sì disumano che, almeno per lo necessario uso, non l'ami,
e la prepotenza, esso produceva sempre lo stesso risultato: una volgarità disumana riconoscibile
il padre, iddio il figliuolo, iddio lo spirito santo, none sono tre iddìi
, signore il figliuolo, signore è lo spirito santo. pascoli, ii-1347:
d. bartoli, 9-23-89: per lo medesimo slogamento e disunion delle tavole,
poteva disunirle. montale, 1-14: lo sguardo fruga d'intorno, / la mente
sia soggetto a disunirsi dagli altri liquidi che lo teneano mescolato. botta, 4-241:
non sente più il bello, né lo nomina che per rimembranza, per abitudine
questo abisso vede, / se non lo mette in opra, / più disunito dall'
giambullari, 326: gli ungheri, per lo apposito, disordinati e disuniti, attendevano
, vii-21: quelli pochi che hanno lo stato in mano sono discordi e disuniti,
: cominciò ad astare molto angoscioso per lo disusaménto di queste cose. = deriv
dante, conv., i-ix-5: lo volgare servirà veramente a molti. ché
che gli è più adatta: che non lo disusi e non lo disamori della vita
: che non lo disusi e non lo disamori della vita casalinga con la famiglia.
, ma per speranza che, assuefacendosi lo stomaco a non cenare...,
c. e. gadda, 10-208: lo regalava dei vestiti dimessi, uno o
esopo volgar., 4-63: per lo quale [busso] le disusate rinocchie
delle tante del divino agusto hanno assicurato lo scialacquare. sarpi, i-35: le
gli uomini in ogni secolo; l'uso lo rinvigorisce e lo fa risplendere come acciaio
secolo; l'uso lo rinvigorisce e lo fa risplendere come acciaio di coltello continuamente
di coltello continuamente adoperato; il disuso lo arrugginisce. manzoni, 962: c'è
, per ottusità di mente). -per lo più con una connotazione morale negativa:
: già sono fatto disutile, poi che lo onnipotente padre degli dii e degli uomini
rabbia e ira, a quello numida rose lo naso e parte degli occhi co'denti
travi dicono che è disutile la rovere e lo ulivo, per esser gravi e che
ch'è desvanito, / dentr'a lo cor ferito, non se sente da fore
alcuno bene disio ò 'l contraro, / lo volere ove l'agio fior non cape
mezzo de le due cittadi imaginate e lo cerchio del mezzo, veggiano lo sole disvariatamente
e lo cerchio del mezzo, veggiano lo sole disvariatamente, secondo che sono remoti
[crusca]: grande disvario è tra lo servire a dio e a mammona.
ste ano, 8-4: la dona e lo giovene vergognato fo tuto; / per
masuccio, 160: rimembrandomi lo averti talvolta visto pigliar non picciolo piacere
qual fa disvegliar altrui nel core / lo spirito gentil, se v'è nascoso.
2. intr. (per lo più con la particella pronom.).
io sostenea sì grande angoscia, che lo mio deboletto sonno non poteo sostenere,
amore / che mi fa disvegliare / lo dolze rimembrare / ch'aio de lo
lo dolze rimembrare / ch'aio de lo sapore. miracoli della madonna, 85:
sono; fortuna vi c'invita, lo tempo ci si profera del tutto.
bisogno mio e alla mia condizione ha lo scelto argomento, ed è che, non
fat tomi acorgere, non lo voglio più cotanto fuggire. 3
perde il suo colore / quand'uom se lo disvelle. -schiantare, abbattere,
ch'ogni altra beninanza / in ver lo mio disio sì disviene. 2
ira della crudele iunone, vinto per lo pianto e per l'ordine de'mali,
il lucco, trattare il pennello e lo scarpello, la penna e la squadra
lui ribaldi e crudeli. e violentemente prese lo sfor tunato vecchio, e
, e già disvestito e discalciato, come lo trovò, nefariamente lo mandò via
, come lo trovò, nefariamente lo mandò via quasi ignudo, ben che
bencivenni [crusca]: quando vorrai disvezzare lo fanciullo, imbratta lo capezzolo collo aloè
quando vorrai disvezzare lo fanciullo, imbratta lo capezzolo collo aloè. = da svezzare
la via dello amore, né conturbare lo amante suo. buonaccorso da montemagno,
, e più volte è chiamato per lo suo nome proprio, e è fatto disviare
, ma bene. -rivolgere altrove lo sguardo. petrarca, iv-3-33: cose
i-41: immaginoe di mitigare lo feroce popolo con disviarlo e non continuarlo
: quanto era il meglio per me lo attendere a la bottega, da la quale
uomo ha le sue private passioni che lo disviano dal cercare la verità. foscolo
mia desiosa vi vede; / e lo mio cor da ciò non si disvia,
vostri, / una sol voce in allentar lo spirto, / mi lassa in mezzo
di lei meco sovente, / che lo 'ntelletto sovr'esse disvia. cino, iv-233
]: in tali congiunture vivono per lo più disviatamente. = comp.
ciel tanta dolcezza stille, / ch'a lo stil, onde morte dipartine / le
la corda in modo che occorrendo disvilupparsene lo possa fare, e piuttosto abbandonare l'
pensiero si disviluppa dalla scorza, e voi lo trovate nei primi tempi involuto ed inscio
disviluppato dal mondo fallace, / lo cui amor molt'anime deturpa: /
abate [crusca]: se gli era lo ser pente così duramente avviticchiato
pente così duramente avviticchiato, che non se lo poteva disviticchiare d'addosso. alunno
, di cui era conoscente veneratore, lo aveva ferito nell'animo; e come
pure avvenne al botticelli ed al credi, lo avea disvogliato dell'arte. sbarbaro
, / e tu medesmo so ben che lo credi: / dumque l'amenda solo
che s'ha a fare, finché lo vede da lontano, dice: lo
finché lo vede da lontano, dice: lo farò. il tempo s'accosta,
per colmo d'infortunio un paggio inglese / lo fè cornuto, e il diavolo disvolse
addiviene del peccatore, che avendo disvolto lo cuore dal luogo suo, lo quale è
avendo disvolto lo cuore dal luogo suo, lo quale è solo dio, sente gravi
abitudini, è disvolgere e quasi distruggere lo spirito. -distaccare dal male,
devi il grano del podere, / e lo misuri: e il tuo ditale è
ricordo della nonna, sant'anima! lo guardavo, come la pupilla degli occhi.
, ne trae una ditata di mastice e lo mostra. = deriv. da dito
invidierà l'illusion che spento / pur lo sofferma al limitar di dite? leopardi
nel suonare uno strumento. - per lo più assol. faldella, 3-299
ossigeno del car bossile con lo zolfo: vacido ditioacetico (liquido giallo-rosso
per beffarlo della sua ventosa alterigia, lo chiama ditirambicamente therapontigonoplatagidore. = comp
ci sembra del tempo del boccaccio, lo stile simile alla fiammetta, e in magni-
di ditirambi. caro, 5-209: lo raddoppiamento de le parole è utilissimo a
, / non usando, com'io, lo stil burlesco, / ma l'esametro
), sm. (plur. per lo più femm. dita, ant.
prestare un pocolino / a questa penna lo stancato dito. idem, conv.
, usando permutazione, ponendo li diti per lo ingegno, e lo nodo per la
li diti per lo ingegno, e lo nodo per la malagevilezza del dubbio. guido
pisa, 1-38: disseno a faraone: lo dito di dio è qui, cioè
dito di dio è qui, cioè lo spirito santo; ché, come per la
per la mano di dio si intende lo figlio, così per lo dito si intende
dio si intende lo figlio, così per lo dito si intende lo spirito santo.
figlio, così per lo dito si intende lo spirito santo. diodati [bibbia]
, 2-74: ma se io, per lo dito di dio, caccio i demoni
entrar de la mascione dui deta fo lo passaio / e lo dilettar che n'aio
mascione dui deta fo lo passaio / e lo dilettar che n'aio ce passò co
, / non avrebbe ch'a levar lo su'dito. petrarca, 128-67: né
vecchio, gli nascesse un pensiero che lo agghiaccia, e alza un dito verso di
li principi cessavano del parlare e ponevansi lo dito alla bocca. manzoni,
bene. savonarola, 7-i-64: ognuno lo allega questo testo, ognuno l'ha
, quella con appena due dita se lo trasse dietro. -da potersi contare
i gesuiti, voleva concorrere a cacciare lo straniero. dossi, 45: in confidenza
il cielo con il dito, quando lo stesso reverendo scheyer, il padre eterno del
sorriso, né vorrei che la sorte ve lo facesse capitare. -ditarello.
per gli altri animaletti volanti; così lo sono ancora tutte le generazioni di funghi,
promessa ed aiutò la casa bignami; lo che fece pure con altre ditte commerciali,
calvino, 1-152: il tram che lo portava alla ditta dov'era uomo di fatica
v-1-638: guatano [i feriti] per lo squarcio del tetto se non si curvi
vanno a mangiare questa erba ed incontanente lo ferro salta fuori delle carni. ariosto
cincinnato, fatto dittatore e tolto da lo aratro, e dopo lo tempo de l'
e tolto da lo aratro, e dopo lo tempo de l'officio, spontaneamente quello
l'officio, spontaneamente quello rifiutando a lo arare essere ritornato? intelligenza, 80
detiene un potere politico assoluto, per lo più conquistato illegalmente ed esercitato in modo
uno scopo considerato importante ma, per lo più, specifico e limitato nel tempo,
delle masse popolari, ed esercitato per lo più in modo tirannico e liberticida.
la dittatura bizantina che ogni giorno più lo diminuisce di forza, di consiglio di
zanzare), oppure lambente, per lo più a proboscide (come nelle mosche)
di cera, serviva per scrivervi con lo stilo o per riprodurvi l'effigie
uffizio. d'annunzio, iv-2-1308: lo sciacquio orlò di bava i giardini gialli come
nel museo del proposto gori, che lo descrisse nei suoi dittici (tomo iii,
. qualche volta, pareva addirittura che lo facesse apposta: che esagerasse.
sillaba di eurialo, usano ora di dar lo spirito solamente alla seconda lettera. dolce
da pizzicagnolo, e il sonoro 0, lo storico, il rotondo e giocondo o
. casti, ii-5-96: di confortar lo stomaco digiuno / propose a osmida il cavalier
diurna sfera marino, 10-227: su lo spuntar de la diurna luce / a
occidente in oriente, non dirittamente contra lo movimento diurno, cioè del die e de
'ntra li suoi poli, nel quale è lo corpo del sole, sega in due
del sole, sega in due parti opposite lo mezzo cerchio de li due primi poli
sono sommamente da dannarsi quegli i quali lo appetito muove ad amare sommamente le cose
sceneggiatori non fanno che parlare, per lo più tenendosi al lavoro, ma spesso
della vita militare, nella cittadina lombarda che lo aveva ospitato per diciotto mesi.
. tr. divertire, ricreare, sollevare lo spirito; distrarre, far divagare.
;... il leggere, lo scrivere, l'arimmetica non servire ad altro
: non erano che manovre divagatone, lo si capiva bene; fumo negli occhi:
moravia, 12-225: queste spietate divagazioni lo tennero immobile, insensibile e affascinato per
: ricomincia el dì a menomare per lo divallaménto che 'l sole fa tanto quanto va
onde sue, e giù per lo dosso sfuggevole d'un colle fluisce e si
tutti gl'ingombri col solo impeto che lo porta a divallarsi nel mare. carducci,
crudo / che per traverso gli tagliò lo scudo. -letter. scendere.
bibbia volgar., vii-28: lo vento ardente divampante nelle vie le quali
parpaglion che fère ala lumera / per lo splendor, ché sì bella gli pare,
l'aer che v'incombe, e lo dirada e affina. panzini, ii-203:
sfavillare, scintillare (la luce, lo sguardo). varano, 82:
bibbia], 1-629: quando cambierai per lo fuoco, non sarai arso, e
col corpo ignudo e nero divampato per lo caldo del sole. diodati, 1-145:
e. gadda, 10-142: un gatto lo seguì e poi divanzò trotterellando. l'
pietro ispano volgar., 1-29: purghisi lo 'nfermo con mirobolani; poi che li
battaglie, triunfoe cinque volte; dopo lo vinto scipione quattro volte in uno medesimo
s'inginocchiò al padre: e appena lo conobbe elia e la madre, tanto
agguanta un ramo carico di susine e lo divarica puntandosi con le zampe sul tronco;
2. intr. (per lo più con la particella pronom.).
ben piantate in terra, nella mano lo scettro, presiedeva con aria assuefatta il pacifico
novellino, 23 (47): lo 'mperadore disse: -conosceresti tu tuo barbone
tuo barbone? -sì, messere. -allora lo 'mperador si trasse lo barbone di sotto
messere. -allora lo 'mperador si trasse lo barbone di sotto, per dare a diveder
. sacchetti, 223 -tit.: lo conte ioanni da barbiano fa al marchese
gente e incontro allo regno, acciò che lo divella dalle radici e distruggalo e faccialo
però ch'elli si sforzarono di divellere lo stato de la cittade, li loro corpi
simintendi, 3-9: o ch'egli toccasse lo pane colla mano, lo pane diventava
egli toccasse lo pane colla mano, lo pane diventava duro oro; o ch'elli
par., 27-98: la virtù che lo sguardo m'indulse, / del bel
città, e trovatolo, a fatica ne lo divelsero. giusti, i-184: tenterò
, 5-9: col braccio del cavai via lo divella / e con sua possa el
il proponimento di rendersi gesuita, e lo mostra infelicissimo, perché divulso dal grembo
bella grandezza, ossuto e magro; lo collo ebbe sottile, o vero che
pesco si può annestare; ma per lo più si semina d'ottobre il nocciol
magliuoli nel divelto, e la pala per lo sterro sono del proprietario che adopera il
parpaglion che fère ala lumera / per lo splendor, ché sì bella gli pare,
pane di stagnio,... e lo gittai in sul migliaccio dentro alla fomacie
bona donna, che è devenuto / lo compiuto -savere / e l'altera potenza /
): un suo parente, il quale lo aveva albergato quivi, non sapeva che
soffrendo e gioiendo. gentile, 3-299: lo spirito circola eterno; ma circolando dal
..? a nulla sono divenuto; lo spirito ch'è rimaso non ha ossa
a te, figliolo mio iovanni, lo quale adoperi l'arte di cirorgia,
mostrarti alcuna dottrina e ammaiestramento, per lo quale co la grazia di dio tu
, i quali erano venuti per consolare, lo cominciano a riprendere: e divenendo in
. /... / per me lo dico, a cui è dovenuto /
ogni giogo e da ogni catena colui che lo ha servito; l'avrà non allo
ne cessasse deventarea tutta soda, come lo piombo, che per lo calore deventa
, come lo piombo, che per lo calore deventa liquido, e s'elli se
. libro di sydrac, 175: lo zolfo si è di folgore che cade sopra
sulla fronte / arricciommisi il crin per lo spavento; / immantinente diventai di smalto
chiese contro le quali si frange, lo strepito stradale, sono distillerie -gli esterni
quella normale; strabico (gli occhi, lo sguardo). pirandello, 7-138:
e di là, divergenti quasi per lo spavento di quel naso, gli occhi lucidi
bocchelli, 1-iii-397: aveva la trucibalda lo sguardo lievemente errante e divergente, che
le numerose opere, tanto divergenti quanto lo sono le parti civili e le sètte
un centro comune è in natura e lo stato di scioglimento o di divergenza è
piani di tiro delle armi (per lo più paralleli) possano divergere sul bersaglio
un ritardo a ottenerlo, ma di rado lo rende impossibile. de sanctis, 7-297
trecento chilometri non sarebbero poi troppi se lo spazio non sviluppasse divergenze di tempo tanto
gesto, si toglie il cappello, lo spolverino, soprattutto sorride: un'apertura
un oggetto o anche gli occhi, lo sguardo). cicognani, iii-2-195:
. cicognani, iii-2-195: quel diverger lo sguardo era stato considerato come un brutto
. dante, par., 32-66: lo rege per cui questo regno pausa /
, il sentimento, ossia... lo spirito in quanto tendenza e passione,
., 5-2 (117): fece lo re priamo una sala di distesa lunghezza
tavolata di legni cedrini e d'ebano; lo spazzo della quale con diversificata materia era
costa, ii-735: la sortita avea lo scopo di attaccare i francesi di sorpresa sul
di carne e diletto di savori s'ingenera lo enfiamento, e molte infermitadi sono concitate
in quel con- templamento ch'era divenuto lo scopo della vita loro. b
che cosa abbia veduto in me che lo conciliava nella nostra diversità. -la
cauterio, altri e forse chi meno lo si crede vi porrà le pezze.
del nemico da determinate posizioni onde indebolirne lo schieramento e ingannarlo circa le proprie reali
situazione spiacevole o dolorosa distraendo e ricreando lo spirito e la mente; svago,
, diversissimo). che non è lo stesso, che è altra cosa;
il medesimo col diverso, il moto con lo stato, l'inferiore col superiore.
di versi porti / per lo gran mar dell'essere, e ciascuna /
gridare: lasciami il tabarro. quegli lo volea, simone tenea stretto, tutti
ingegno e di parlar diverso / per lo toscano suol cercando gìal l'ospite desioso /
ospite desioso / dove giaccia colui per lo cui verso / il meonio cantor non è
pensando a capo chino, / perdei lo gran cammino, / e tenni ala traversa
diversamente. ristoro, xxviii-1018: trovamo lo mulo nàsciare d'asino e de cavallo
: li cantatori iubilatori / che tengo lo coro, / so tangeli santi, che
abituro de'monaci. ma cenobio mostra lo stato della professione e disciplina. collenuccio
di buona osservazione e di computo, lo scambia talvolta col termine del viaggio; ma
e pur troppo non son finiti, ma lo saranno, spero, dentr'oggi.
porzione inferiore dell'ileo), per lo più causata dal ristagno del materiale di
/ e '1 vetro frangere / fu lo stessissimo, / medesimissimo, / che
sono presenti diverticoli multipli (e per lo più la loro presenza è a carico
dice quando la segue alcuna vocale, per lo medesimo divertimento della n ultima, che
. pirandello, 7-173: 11 rimedio lo so! riprendere il mio vecchio violino,
una fuga è un periodo composto per lo più di frammenti del soggetto o de'
allo scopo di dividerle e di indebolirne lo schieramento. -anche: distogliere (lo sguardo
lo schieramento. -anche: distogliere (lo sguardo, gli occhi).
dame / il passo divertir, torcer lo sguardo / in quella guisa ch'io noi
e farne l'emporio di quasi tutto lo stato. manzoni, pr. sp.
. sagredo, 3: chi avrà lo scettro farà... quelle proposizioni,
coi sogni. 3. ricreare lo spirito, la mente (e anche i
molto. carducci, iii-23-152: la madre lo partorì senza quasi sentir dolore, e
si divertirono... a scalpellare lo stemma del palazzo sacchetti. landolfi,
-prendersi gioco, farsi beffe (e per lo più nella locuz. divertirsi alle spalle
più matura e responsabile (ed è per lo più un invito che le persone anziane
caspiteretta; che non si diverta? / lo compatisco; è giovane, sapete!
ora » egli soggiunse tranquillamente « se lo ha fatto con altri lo potrà fare anche
« se lo ha fatto con altri lo potrà fare anche con me ».
fatichevole moto, la intepidita digestione empierebbe lo stomaco di crudità. -letter. tenuto
per abbracciar uno di quei cavalieri, lo percosse con un coltello nel viso,
stesso, quantunque innocente e gustevole, sopra lo stile insegnativo sia sparso col pugno stretto
. ant. battere la lana con lo scamato. trattalo dell'arte della
, 1-298: benché bell'arte sia lo spelazzare, / donne, noi divettiamo
facciamo, / perché ci piace più lo scamatare. g. m. cecchi,
. tess. ant. battuto con lo scamato. libri di conti
. tess. ant. il battere con lo scamato la lana. registro
trasformarono. pr aiolini, 3-151: io lo dissi che cercavo una donna per andarci
ch'era tornato a lei e le dimostrava lo stesso amore, quantunque divezzato.
rapido, svelto, risoluto. -per lo più con uso avverb.: in
cumulo mirando, / non sa come lo scelga o lo divida. monti,
, / non sa come lo scelga o lo divida. monti, x-3-277: del
avevano diviso tutto in parti giuste, lo stoccafisso foglia per foglia, i cotechini,
, il ciel sparso di stelle, / lo qual divida pur tacque da tacque »
: quando istese moisè la mano sopra lo mare, tolse quello lo signore, soffiando
mano sopra lo mare, tolse quello lo signore, soffiando lo vento grandemente tutta
mare, tolse quello lo signore, soffiando lo vento grandemente tutta quella notte; e
vento grandemente tutta quella notte; e lo mare tornoe in secco, e divise
del fondo, e si gittarono per lo mare. chiabrera, 311: a
radici degli antichi arbori si dividono per lo lungo, meglio fruttificano, imperocché per
dentate rote / lacera il giorno e lo divide in ore, / ed ha scritto
il parlare nostro abbia qualche cosa che lo divida e lo posi: perché,
nostro abbia qualche cosa che lo divida e lo posi: perché, se fusse tutto
non ancor finita, con una lineetta per lo piano la divisione si contrassegna.
.. / che 'l core da lo petto / pare che mi sia diviso.
la madre estremi baci, / quando lo spirto fu da lor diviso. delfino,
valerio massimo volgar., 1-301: lo spirito divino dal mortale corpo si dividea
rapidamente percorre le strade della città, che lo dividono dalla sua bella, dove riceve
in verità iddio disse: sia fatto lo firmamento nel mezzo dell'acque, e dividansi
rendeo lieve a guadare quello spazio per lo quale si divideva l'isola da lo scoglio
lo quale si divideva l'isola da lo scoglio. sannazaro, 12-206: le
, ma da quelle è partecipata per lo modo quasi che la natura del sole è
sola restò la nidiata, / iddio lo sa, come vi crebbi insieme: /
via si sparge la luce, e dividesi lo caldo sopra la terra? giraldi cinzio
bibbia volgar., i-361: se lo bue d'altrui un altro bue ferisse ed
ferisse ed egli ne morisse, vendano lo bue vivo e dividano lo prezzo; e
, vendano lo bue vivo e dividano lo prezzo; e lo morto ancora intra
bue vivo e dividano lo prezzo; e lo morto ancora intra loro dividano. boccaccio
198: per tutte l'altre volte te lo dico; / ch'io vo'la parte
dante, par., 10-63: lo splendor delli occhi suoi ridenti / mia mente
il cuore. muratori, 5-iii-58: per lo più fa d'uopo il ben compartire
: ma sacce che 'n due guise / lo fattor le devise: / ché l'
dante, conv., iii-ix-3: lo 'ntelletto de la quale [canzone],
dell'essere che si può dire sia lo stesso uomo, in generale, e quella
2-534: nell'argomentare suole essere per lo più la pronunzia molto varia: percioché
, che ha fatto il mondo e se lo guarda, / non di te si
ch'eo sia diviso / di veder lo bel viso, / per cui peno e
14-51: crebbe il timor, come venir lo vide / di sangue brutta e con
moltitudine, e i dividevoli ragionamenti, e lo 'ngannevole dimostramento del tesoro.
il prossimo tuo testimonianza falsa; per lo quale comandamento è divietato lo spergiuro e
; per lo quale comandamento è divietato lo spergiuro e la bugia in pregiudicio altrui.
che si potesse. sercambi, 257: lo podestà, che crepa d'invidia che
li divieta, / accredita l'autor chi lo castiga. monti, x-2-344: il
addirittura la guerra alle due potenze che ce lo divietano? e credereste di poterle vincere
7-240: se la sua timidezza non lo avesse divietato, van le neppe avrebbe levata
sydrac, 245: l'uomo dee fare lo bene per lo bene avere; e
: l'uomo dee fare lo bene per lo bene avere; e divietare e dottare
, /... / lo scontro tuo per gran tema diveta. pea
gran tema diveta. pea, 7-657: lo scapolo... sentiva dispetto.
di un'autorità che proibisce (per lo più sotto comminatoria di sanzioni penali)
villani, 11-60: ebbono gli aretini per lo comune di firenze perpetua pace, dimettendo
gadda, 464: ecco, già lo guardavano tutti, tutte. alcune con lunghe
13: de dimmi il nome tuo per lo mio amore / e perché vai con
per una rinnovata oftalmia mi è vietato lo scrivere: ma questa volta il divieto
guelfa, 18: che catuno camarlingo, lo quale da qui inanzi camarlingo sarà stato
mostrò delle maravigliose sue virtù, e lo fece a gara con uno altro che lo
lo fece a gara con uno altro che lo faceva; con lionardo da vinci,
scoli, 3062: chi vuole divinar seco lo porte [lo smeraldo]. boiardo
chi vuole divinar seco lo porte [lo smeraldo]. boiardo, 1-330: ottenne
-sostant. bandello, ii-1028: per lo mezzo d'amor già si trovaro /
incantatori di caldea a me, narrai lo mio sogno nel cospetto loro; e non
; e non fu mai chi me lo sapesse dire. collenuccio, 143: schivò
breve spazio di tempo gli crepa per lo lungo la pelle nel dorso, dalla
ragni e a volte bisognava cercarle con lo sguardo perché non si sapeva dove fossero
essere paese di conquista; e quando lo divenne sotto l'eccessiva potenza di carlo v
dimenò, che riuscì a liberarsi di chi lo opprimeva e ridi ventare lui
/ che io per lor ritegno / lo mondo, e lo sostegno; / salva
lor ritegno / lo mondo, e lo sostegno; / salva la volontade / dela
carne umana, acciò che l'uomo non lo riputasse troppo. savonarola, iii-135:
necessario, se tal non fosse, lo divinizza. leopardi, v-226: ersero [
gemina volontà quale era in cristo, che lo governa, cuore ricolmo di tutti i
. vivo ancora, fu divinizzato. lo chiamarono il « divino metastasio ».
i-18: la divina mente creatrice, lo spirito della vita universa, impietosito,
. manzoni, ii-1-65: oh spavento! lo stuol de'beffardi / baldo insulta a
gesù cristo, ed essendogli stato concesso lo deposero dalla croce. baldini, 3-4
., i-182: il concetto dantesco, lo spirito che alita per entro al suo
per avere velocissimo movimento; ché per lo ferventissimo appetito ch'è 'n ciascuna parte
quasi incomprensibile. ottimo, i-116: lo decimo cielo divinissimo e quieto, in quello
fu così lavato, la madre gli unse lo corpo di divino olore; e toccogli
la divinità. ariosto, 19-86: lo fé'rimaner mezza figura, / qual
dottrina, / che per luce divina / lo re fiorino ci spese sua potenza.
del mondo della realtà e dell'esperienza, lo giustificano in modo trascendente, come effetto
arbitrio, e l'esclude anche quando lo concede, perché pel fatto stesso che lo
lo concede, perché pel fatto stesso che lo concede, lo determina, limita e
perché pel fatto stesso che lo concede, lo determina, limita e produce. palazzeschi
da s. c., 40-12-6: lo divino imperadore augusto, a cui dio
poi mi risento, la luce, lo spazio, l'assaggio della comunione divina
lui latino e greco, / ed ordinò lo studio parigino. ariosto, 46-14:
di bianco e di rosso; perciocché lo alviano vuole che sieno della sua divisa
il mozzo. sbarbaro, 1-207: lo sorprendessi una volta affacciato! se un'
piccola guardia nazionale; e la mamma lo fece durante una settimana passeggiare per il
un peso su le spalle, e lo mettevano su l'uno o l'altro
ordinaria; breve frase allegorica (per lo più in latino), o figura simbolica
o d'argento lor divise su per lo detto panno. pulci, 7-8: poi
di pagamento all'estero e consiste per lo più in assegno od ordinativo di versamento
sassetti, 281: preso l'auditore, lo fece radere alla divisa, come i
dalle risa / un certo bravo messer lo dottore, / ch'è fatto tutto
gier, marfisa, / mostrò che carlo lo mandasse ancora, / come a tutti
nel nome del sovrano padre, per lo comune consiglio di tutti i nostri amici,
e l'officio di vostro governamento segondo lo divisamente di vostre lettere. s. maffei
, iv-469: la mia venuta improvvisa lo costernò; e molto più il mio divisamente
, 1-303: intra l'officio e lo fine è cotale divisamento, che nell'officio
abituro de'monaci. ma cenobio mostra lo stato della professione e disciplina.
d'amor sorpriso, / né già mai lo meo viso / altra cosa che voi
ed insegnato / ch'io non poria divisare lo bene / che nde nasce ed avene
, ii-358: così gioioso e gaio è lo mio core / che no''l savria
varie vivande divisò a'suoi cuochi per lo convito reale. firenzuola, 44: quando
: / chi abbe la soro e chi lo frate, / e 'n gattivanza foro
folle / che non pòn soferir d'amor lo costo. maestro alberto, 115:
codardi, e sono vantatori; e lo giorno vanno saviamente tra la gente,
, xxviii-585: ed allora sì monta lo ree languis a cavallo con xl cavalieri e
. latini volgar., xxviii-332: lo cerchio de'dodici segnali che invirona tutto
., 7-5 (178): messer lo geloso s'avea messe alcune petruzze in
/ perché il suo raggio in forma lo conduce. g. villani, 12-108:
rinaldo d'aquino, 116: quando lo giorno appare, / sento li dolci
le coma d'ogne tempo su per lo collo. fra giordano, 5-248: quante
tutti animali con divisata generazione, ordinando lo principio della schiatta che dee venire con
del generale divisionario pino, donde io lo feci trasportare per portarlo alla vettura,
), sf. il dividere, lo spartire; spartizione (di una quantità
radici degli antichi arbori si dividono per lo lungo, meglio fruttificano, imperocché per
divisione a cui è tempo di rivocare lo spirito degli italiani, la divisione,
o disuguali) in cui è diviso lo scudo. 5. matem. operazione
non regna punto di ragione, / lo mal pur cresce e 'l ben s'ammorta
procedimento davanti a un giudice; anche lo stesso giudizio divisorio. bartolomeo da s
il testo di livio si raccoglie come lo esercito romano aveva tre divisioni principali,
, artistica, ecc.); lo sfruttamento di tale infatuazione per scopi pubblicitari
in tre parti, beninteso senza contare lo zero e da esso partendo?
: piangiendo gli occhi miei mi bagnano lo viso, / perché diviso son de l'
alcuna o di voce o di sono / lo meo core allegrar non può già mai
, e dell'utilità del navigare, per lo quale quasi tutto il mondo, lo
lo quale quasi tutto il mondo, lo quale da se medesimo è distante e diviso
corpo examinato requia in pace, / lo spirto, credo, che da lui diviso
e tace. castiglione, 320: lo condusse in parte dove era un campanile
faville, / dalle pupille / vibra lo scherzo e 'l gioco, / né mai
iddio del padre mio si- menon, lo qual desti... tutta la loro
incontra il suo rettor converso / da lo stuol ribellante e 'n sé diviso.
. spezzato dal dolore (il cuore, lo spirito); profondamente turbato, esacerbato
s. giorgio a cavallo con lo scudo bianco diviso da una croce rossa
sassetti, 21: un'arme che ha lo scudo diviso per la lunghezza, e
divisore di tensione: dispositivo che ha lo scopo di suddividere la tensione applicata a
divisorio: procedimento giudiziario speciale, avente lo scopo di attuare una divisione, allo
mia fantasia'... non me lo riduce a memoria, sicch'io lo possa
lo riduce a memoria, sicch'io lo possa scrivere. cammelli, 296
macchia fiorisce il pan porcino, / lo scolaro i suoi divi ozi lasciando /
vivido, abbagliante (la luce, lo splendore); scintillante, radioso (la
santa elena] nel mare adriatico, lo quale infino allora era stato divoramento di
. verga, 2-141: ella non lo lasciava, e fissavaio con occhi nuotanti in
altra cosa attorno / ai due cani lo gitta, che famelici / subito 10
tenterebbero di divorarsi a vicenda, e già lo fanno, per ristabilire l'equilibrio,
m'ha tolto tutto quello che avevo. lo divorerei vivo con il mio odio.
quinci il saggio cader, quindi lo stolto. delfino, 1-271: divoran gli
: / o mensa abbondantissima, / lo 'ndugiar m'accora. matraini, ix-511:
pecunia. boterò, i-236: sì come lo stomaco, che non digerisce il cibo
falsi che per le loro male opere divoreranno lo figliuolo di dio e peccheranno contra lui
.. provocheretemi pure ad ira, lo mio coltello divorerà voi. tasso, 8-70
/ daria con la sua morte e con lo scempio / a gli altri mostri memorando
medesima, come il mal francioso di chi lo ha nelle ossa. a.
starmi più dentro il petto. me lo sento scoppiare da tutti i sensi, dagli
8. pungente, vivace, ardente (lo sguardo, gli occhi).
dir. ottenere, mediante divorzio, lo scioglimento (o l'annullamento) del
manifeste. dossi, 509: stretto [lo scrittore] dalla preoccupazione di evitare le
. che ha ottenuto, mediante divorzio, lo scioglimento (o l'annullamento) di
. la tua donna di sempre. lo sai che è come s'io fossi libera
(separazione pessonale), sia che essa lo sciolga (dichiarazione di nullità di matrimonio
morto di veleno infusogli dal barbiere mentre lo governava; e divulgò la fama esserne
segni. g. gozzi, 1-13: lo stampatore insiste perché coloro che hanno notizie
divulgarle se chi le ha scritte non lo permetta egli stesso. dossi, 70:
la mia vergogna era troppo divulgata, lo scandalo era troppo grave. e.
, così per la virtù come per lo sapere, divulgatissimo in ogni provincia.
notte..., ma vedeva lo strumento mirabile dell'arte novella, la
, sf. letter. il divellere, lo strappare. faldella, 3-470: il
discorso sillaba in fallo, non ci fu lo strappo d'una sola congiunzione.
quali voci e frasi non sono per lo più altro che dizioni e locuzioni antiche
. / e de iunio sì era lo prumer di / quand questo dito se fenì
in secunda dizion / un venerdì abassando lo sol. beicari, 1-109: negli
»; balducci pegolotti, 236: « lo peso e la misura di bruggia
proibizione di mai privarsene, sarebbe ciò lo stesso per lui che il possederne uno pieno
ventura. menzini, 5-5: or lo comprendo, / che senza doble è falso
a partire dal xv secolo (ed ebbero lo stesso nome anche monete analoghe di stati
di legno o d'altra materia, per lo quale si fa correre unitamente l'acqua
fa correre unitamente l'acqua. usasi per lo più a metter sotto le gronde de'
fornace. leonardo, 2-51: gitta lo stagno nell'una delle teste che sie
delle rose nella campana, ché monta lo fumo su e risolvesi in acqua, la
assai meglio. bicchierai, 60: lo spazio che è intercetto fra la fuga
, e sopra la quale da monsignore lo re n'ha comandato presente- mente ch'
e ferma, allorché doccia / per lo canal de'nervi ogni flussione.
, il farsi la doccia (per lo più a scopo terapeutico). caro
un bagno freddo o una docciatura per lo meno in tutto il tratto più caldo
. 2. il colare, lo stillare in abbondanza. nievo, 1-323
perfetta tenuta (per il trasporto o lo scarico di acqua o di altri liquidi
i pignoncelli a ingoiar ne'canali che lo conducono sopra 1 rotoni de'filatoi.
un momento; i tutto in pezzi lo fan l'acute zanne, / che al
discente pel collo, e nolente e repugnante lo trascini dove egli non vuole e il
non vuole e il docente vuole, e lo lasci a bocca aperta innanzi al vero
s. bernardo volgar., 3-53: lo 'ngegno adatti il corpo, l'arte
l'arte informi la natura, e lo 'ntelletto non faccia l'animo superbo ma
operatore. verga, 4-219: -non lo riconosco più, no!...
azione, in opera: la mano, lo strumento, una macchina, anche una
ginnastici, la docilità, l'innocenza, lo studio delle scienze, l'applicazione alle
conferitasi da se medesimo, dica: « lo pronunzio che queste cose non sono giuste
, gradevolmente. alvaro, 9-229: lo spettacolo del cielo sulla terra, come
12-9-4: in toscana non è giammai lo studio della chimica, e principalmente di quella
anchilostomo. = voce dotta: lo stesso etimo di docmio1. docosano,
particolari documenti (che rappresentano, per lo più, merce viaggiante). -prove
conclusione ha un alto valore documentario per lo storico e per l'uomo politico.
la borsa. carducci, iii-24-264: lo preferisco [tacito], anche fuor di
ne è espressione e in qualche modo lo rappresenta e consente di conoscerlo; attestazione
soggetto, ma semplicemente il mezzo e lo strumento della costruzione storica. pirandello,
roman expérimentcd, 1880). secondo lo zola, il naturalismo si estende su
e intanto, sentendo nascere e salire lo scoppio dell'ira, documento d'una
ant. e letter. insegnamento (per lo più pratico, morale, ma talora
. francesco da barberino, i-35: lo primo documento / ha qui cominciamento.
cristallografia: a indicare forme che ripetono lo schema del dodecaedro. imperato, 558
dodicesima cosa, che tu non gabbi lo tuo amico, ned il tuo nimico,
fu al dodicesim'anno,... lo rimise nel regno. dossi, 351
soderini, i-237: torna bene il divider lo spazio del piano o suolo alla superficie
la via del sole, passa per lo mezo; l'una parte pone dal mezo
questa vita già stata tanto, che ne lo suo tempo lo cielo stellato era mosso
stata tanto, che ne lo suo tempo lo cielo stellato era mosso verso la parte
che mi volete dare, ed io ve lo darò nelle mani? ed essi gli
, in vintiquattro. menzini, 6-116: lo stampatore in buona carta ne stamperà settecento
lino. buti, 3-387: prima induce lo lettore ad imaginare, per esemplo delle
cambiato carte del quaderno; et a lo staio, o vero quarta, fu
giorgione senza che ci si riapra nella memoria lo spettacolo d'un flammeo pomeriggio dell'estate
e berretta tonda alla veneziana; ma lo vorrò scalzo, e con la sua toga
mandasse dugento casse. ed essendo per lo detto doge posto grave pena a chi ne
luoghi è chiamato dogana, tenuta per lo comune o per lo signor della terra,
dogana, tenuta per lo comune o per lo signor della terra, le portano.
balducci pegolotti, i-161: e per tutto lo regno [di apuglia], ovunque
patto a 7 o a 6 tari per lo meno per migliaio, come l'uomo
mandasse dugento casse. ed essendo per lo detto doge posto grave pena a chi
attende dalla sera / in cui v'entrò lo sciame dei tuoi pensieri / e vi
quindi minore la demoralizzazione de'commercianti che lo intraprendono,... minore il
che voi usate. beicari, 3-2-257: lo sposo quando prende sposa, le manda
: il dì seguente il consiglio insieme ragunato lo riconfermò nel dogato. botta, 4-15
facessi mai forse alcuna republica, con lo eleggere uno doge perpetuo, el quale
lo stato e governo, con titolo di doge
piazza-erbata; / maliscalco di brigata / è lo doge di peschiera, / che per
doglia, / com'om che ten lo foco / a lo suo seno ascuso,
com'om che ten lo foco / a lo suo seno ascuso, / che,
ascuso, / che, quando più lo nvoglia, / tando prende più loco /
, pieno di affanni causati dalla malattia che lo teneva maravigliosamente afflitto, perché era da
ma però caldo, le budella, e lo trovano giovevole a molte malattie più contumaci
fatto molto diforme (oltreché più mostruoso lo rendeva l'esser senza naso, pieno
e la pescaia sua moglie / destar lo vuole, et ad ognor si duole,
il suo dolore, / quanto men lo potea dir espedito, / perché del
v-2-333: perché tanto m'è esoso lo zazzerino di patmo? faceva da fiore dogliente
se fa'di me partensa, / da lo su'bel plagere / già mai non
detto legato avea tenuto in roma con lo re ladislao, de'fatti de'fiorentini
., postovi déntro il fanciullo, lo vi chiuse. redi, 16-i-47:
i beni in un doglio, e lo affidò all'uomo. l'uomo che era
addio per sempre. bocchelli, 13-417: lo toccava, ripensando, e se n'
, e se n'avvedeva nel ripensarci, lo toccava invece inerme e nel vivo,
ii-802: sedutosi in faccia all'oste, lo toccò dolcemente nel gomito. -siete voi
sofferenza sì m'è pericolosa; / lo mal pres'ha potenza, la natura è
de volerme sanare. dante, 27-6: lo doloroso amor che mi conduce / a
morte per piacer di quella / che lo mio cor solea tener gioioso, / m'
ch'eo sia diviso / di veder lo bel viso, / per cui peno e
è germoglio della religione d'àbramo; lo stesso stile, la stessa morale e lo
lo stesso stile, la stessa morale e lo stesso dogma dell'unità ed incomprensibilità dell'
esame critico. caro, 12-i-154: lo scrivere, secondo il mio dogma,
greci autori, fulminarono l'anatema contro lo stile di tutte l'altre nazioni,
parte della teologia che ha per oggetto lo studio teorico del dogma, sia in
tono asseverativo (in partic.: lo stile di un'opera letteraria).
per recitar perotto, cantalicio, lo spauterio, il mancinello...,
spauterio, il mancinello..., lo scopa, e altri lor dogmatizanti
, 2-187: * cane molosso ', lo stesso che i moderni chiamano 'dogo
. m. cecchi, 1-i-394: dove lo troverò?. andrò a casa sua
andrò a casa sua: ma do per lo ben di me, eccolo qua:
gliessono pietre grandi e pietre preziose per lo fondamento del tempio e che le quadrassero
, 16: la prima pietra si è lo diamante /... / e
una generazione di cristalli: / per lo sangue dell'irco vien dolcata.
da puoi se in- comenzò ad dolcare lo tempo. = lat. tardo
acre e piccante: è contrapposto per lo più ad amaro (mandorle dolci e
abate isaac vólgar., 1-41: lo pane, che si acquista con sudore,
rumina sempre fieno..., così lo guida il piacere. il grano non
. battoli, 1-46: ne eccettuano però lo ulivo dolce ed il salvatico.
in viso che più trema, / così lo rimembrar del dolce riso / la mente
c. e. gadda, 14: lo sfolgorio dei lampadari avvolse di luce le
che dir non póssi, ed io non lo descrivo. tasso, 17-33: mescolato
caldi e dolci, ottimamente si fa lo innestare. 5. riferito a stagioni
, / se mai torni a veder lo dolce piano / che da vercelli a
ii-383: oi dolze amore / che lo mio core / a tutte l'ore /
io bene mi spero / che se lo impero / a me fosse dato, /
gli pare amaro, ma dolce per lo frutto e bene che n'attende. petrarca
tosto m'ha condotto / a ber lo dolce assenzo de'martiri / la nella mia
figur. allettante, lusinghiero, suadente (lo sguardo, la voce, il parlare
rivolgendo in lui gli umidi rai, / lo stringe con dolcissime ragioni. pindemonte,
stia un uomo, l'inteneriscono e lo risolvono in lacrime. tasso, 9-86
: al garzon s'accosta e sì lo scote / ch'alzar gli fa le luci
segnore, prego che si paziente: / lo nemico engannadore m'ha sottratto malamente.
sollecitudine, tenerezza (il viso, lo sguardo, un gesto); docile,
idem, inf., 24-21: lo duca a me si volse con quel piglio
dante, conv., ii-1-1: lo tempo chiama e domanda la mia nave
rocce tremante; ma le perfide donne lo presero in simpatia, e gli tagliarono
vuole il filato dolce, e però lo dà alle fanciulle a un grassone la libbra
grassezza viene dalle flemme dolci; quando lo corpo è flemmoso, elle sono dolci,
elle sono dolci, elle tornano per lo corpo; in questo modo signoregiano il
in questo modo signoregiano il corpo e lo ingrassano. crescenzi volgar., 3-4:
desse; e dandomene un mezzo, lo piglio. tutte le lasciate sono perdute,
ricevimenti. -anche, genericamente (per lo più al plur.): caramelle,
latin. dolcezza. -per lo più al figur.: l'essere dolce
notti in cui soffriva d'insonnia, lo tormentava una cupa e nefasta voluttà di
di pene. tolomei, 2-167: ne lo stimar di se stesso ogni uno s'
insieme a guardarlo, e la maestra lo fissò a lungo, dolcemente impensierita.
flusso, che a poco a poco lo consumò, sicché... s'armò
dolcemente, sì che parli, acco'lo. fioretti, 2-9 (29):
sp., 35 (610): lo prendeva [il bambino], e
prendeva [il bambino], e lo portava vicino a una capra che pascolava a
a un moto lento, regolare, come lo spirare di un vento leggero, a
/ pallidi, il cielo talvolta / sopra lo sfacelo delle cose. / lacrimava dolcemente
la dolcezza del mele a chi lo continova viene dispiacevole. bibbia volgar.,
sentire de la sua dolcezza, che lo suo amore cacciava e distruggeva ogni altro pensiero
altre lettere il g, il c, lo l, lo /, lo m fanno
g, il c, lo l, lo /, lo m fanno dolcezza.
c, lo l, lo /, lo m fanno dolcezza. vasari,
d. bartoli, 31-93: questo lo, col venirsi di tempo in tempo ripulendo
, 3-56: noi, dolcezza, non lo desteremo / il soave malato che non
padre, né 'l debito amore / lo qual dovea penelopé far lieta, /
se ben la cara madre / iraconda lo batte e da sé caccia, / non
, si possibile erit, che non lo intenda e si farà con più dolceza che
, cioè nudo e vestito. se lo formiamo nudo, lo possiamo far di
e vestito. se lo formiamo nudo, lo possiamo far di due maniere: cioè
, sm. venditore di dolci (per lo più ambulante). jahier
pieno di vezzi e di smancerie (per lo più affettate, con un'ombra di
parole premurose. banti, 6-20: lo sposo, dolciastro, solenne, aveva l'
signor al marito, e dol- ciatamente lo chiama ad ogni passo caro sposo, o
sapore. anonimo, ix-1029: puppava lo bambino la dolciata puppa, / stringeala
tacque dell'oceano. pea, 3-28: lo zucchero si scioglie e dolcifica. gozzano
seme perché il passero l'inghiotta e lo dissemini lontano. -eliminare i sali
5. agostino volgar., 2-1: lo spirito santo... mescoloe forza
e dolci (ed è usato per lo più come porta innesto per altre varietà
l'amo... de fiore ha lo dolzore, / e lo pesce poi
fiore ha lo dolzore, / e lo pesce poi che 'l piglia, sentene poco
ventre delle loro madri; ché per lo dolciore dell'aria del cielo dimenticano lo ventre
per lo dolciore dell'aria del cielo dimenticano lo ventre di loro madre, sicché giammai
: li piccoli garzoni dormono leggiermente per lo dolciore e per l'ardore e per lo
lo dolciore e per l'ardore e per lo verdore del loro cervello.
e giosafatte, 67: iddio per lo suo dolzore ti dea grazia, che tu
monte, ii-384: dammi valore / lo suo splendore, / tant'è il
). boccalini, iii-159: solo lo spettacolo crudelissimo, il caso miserabile dell'
tanto da risultare stucchevole). - per lo più al plur.: paste dolci
neve intatta che rimase all'ombra / lo rinforzammo invano, riplasmandolo. / piangeva
: è da vedere / come via via lo tengono pulito, / come lo fanno
via lo tengono pulito, / come lo fanno dolco con lo sputo; / e
pulito, / come lo fanno dolco con lo sputo; / e infine con la
da quanta tenebria è circumdata / bel lo vedi! = voce dotta, lat
, iii-1-101: una volta, quando lo sforzo del suo pensiero gli faceva dolere
: nella mia giovanezza io amai sommamente lo sventurato giovane la cui morte è apposta
, rozze e villane fregagioni, che lo stesso volgo fa sopra la parte dolente
e deboletta, / ch'esci piangendo de lo cor dolente, / coll'anima e
, vi volete bene? risposero con lo sguardo, egli più impacciato quasi di
/ la dignità, la gloria e lo splendore. pitidemonte, iii-531: ma d'
suono metallico dei tram notturni nelle curve, lo stridere lungo e eccitante dei tram di
. elegia giudeo-italiana, v-35-84: così lo 'nfanti stava da canto; / facia
io conquiso / mi tegno, pensando lo mio danno, / che sto da tutte
. tasso, 16-59: or qui mancò lo spirto a la dolente, / né
. tavola ritonda, 1-546: lo grande lamento e la grande dolenza
dito. baretti, 3-248: ben lo credo, come tu m'assicuri, sultano
che quasi necessariamente disumana e incrudelisce chi lo esercita. alfieri, 1- 565
quanto duole! 3. per lo più con la particella pronom. essere
per quanto avere à 'l papa e lo soldano. dante, vita nuova, 23
80): io dico che ne lo nono giorno, sentendome dolere quasi intollerabilmente,
intollerabilmente, a me giunse uno penserò lo quale era de la mia donna.
ch'eo sia diviso / di veder lo bel viso, / per cui peno e
né mi credea / che risaper tu lo dovessi; e questo / facea più sconsolato
so se v'è contato / ch'eo lo faccia per arti, / che voi ve
-figur. mazzei, xxi-245: lo specchio... avendolo io appiccato
li amici adunque del beato iob per sullevare lo dolore dell'afflitto si brigaron con lui
brigaron con lui di dolere. e secondo lo modo del suo dolore mostrarono li segni
duole, a ricordarmi la miseria de lo scrivere. fagiuoli, 1-4-413: negozio
(e consisteva nel percorrere più volte lo stadio). tramater [s.
a spirale e terminanti a becco e per lo stimma terminale; coltivati anche in italia
lunghe e fragili (e vivono per lo più in caverne e cantine).
agg. bot. di fiore che ha lo stilo lungo. = voce
di un circo / prima o dopo lo spettacolo / e guardo / il passaggio quieto
, / ben vi dovrite -infra lo cor doliri / de'mie'martiri, -se
site, -lontana, / sovrana, -de lo core prossimana. bonagiunta, ii-319:
bonagiunta, ii-319: ben ce dovemo de lo mal dolire, / tempo aspettare e
aspettare e prendere conforto, / sì che lo mal no tanto rincresca. =
dollari per istrada, e, se lo ricordava sempre, quel giorno pioveva.
pisa, 456: iuro... lo mio officio del consulato bene, sollicitamente
il genere dello stellionato, e per lo più sono puniti con la pena straordinaria ad
struttura cristallina, saccaroide, per lo più compatta, qualche volta cavernosa
effervescenza coll'acido nitrico; per lo che vien detta lenta da haiiy, e
ed era lì che sentiva male, lo disse come un bambino, piatendo che
disse come un bambino, piatendo che lo slegassero, che avrebbe tenuto la bocca chiusa
credi tu per piangere e dolorare riavere lo tuo compagno?... pensa oggimai
suo aiuto. salvini, 22-187: egli lo stangon dall'occhio / estrasse intriso di
inco- minciossi a dolorare e affliggere che lo suo orso non tornava, lo quale
che lo suo orso non tornava, lo quale per molta semplicitade soleva chiamare fratello
ebbe fatto sì grande corpacciata che quasi per lo 'nfiamento del dolore e per lo
lo 'nfiamento del dolore e per lo mangiare degli acini non potea ritornare a
a un occhio. / l'orca per lo dolor urla e s'adopra / di
fu opera o ingegno che quindi ne lo potesse spiccare. 2. intensa
, vi-1-177 (39-1): tant'è lo core meo pien di dolore, /
nel suo gran dolore / solena ne lo speglio riguardando, / e vede figurato
speglio riguardando, / e vede figurato lo colore / de li suoi figli, ch'
cercando; / per quel diletto obria lo cacciatore, / dimora iloco, no
il figlio / e dentro la spelonca lo portava, / e pel dolor di quel
. giamboni, questo vi faccio per lo vostro peccato,... che
voi consacrarla, mie fide scorte, / lo inpegno e i miei pensier per farvi
del vivere umano. -per lo più al plur. avversità, sventura,
latini, i-104: poi con dolore lo dico, / le vidi in man
tratto l'onghie e li denti e lo valore, / e 'l gran lignaggio
dolor di morte, veggendo come e'lo manda vestito grettamente, come egli lo
lo manda vestito grettamente, come egli lo alleva salvatico, solitario e malcreato.
ciò prendere dolore deve e pianto / lo core inamorato. g. villani, 10-34
il mio dolore sopra il dolore; lo mio cuore si è in me dolente.
danno d'avere perduti gli fiori mosse lo dolore della vergine. straparola, 1-1
. g. villani, 7-94: lo re carlo si diede grande dolore sì
di virtù, 3 (32): lo 'nvidioso non è mai senza dolore,
gioco di me, persona la quale lo aveva fatto altre volte, volesse iniquamente
smaltiscono diversamente il dolore: il tedesco lo beve, il francese lo mangia,
il tedesco lo beve, il francese lo mangia, lo spagnuolo lo piange e l'
beve, il francese lo mangia, lo spagnuolo lo piange e l'italiano lo
il francese lo mangia, lo spagnuolo lo piange e l'italiano lo dorme.
lo spagnuolo lo piange e l'italiano lo dorme. -di dolore non si
quei tempi il più dolorifero, atteso lo sconquassamento totale di tutte tossa, così era
misurazione dell'intensità del dolore fisico attraverso lo studio di determinati sintomi e reazioni.
comportabile, che hanno, incappano per lo più dolorosamente in tre o quattr'altri
le persone sarebbero accorte più tosto de lo mio nascondere, propuosi di farne alcuna
deledda, i-61: erano sogni che lo turbavano e lo eccitavano dolorosamente, lasciandogli
: erano sogni che lo turbavano e lo eccitavano dolorosamente, lasciandogli una cattiva impressione
, dinari né parenti, / igli lo vendegòno dolorosamente / a quello tracto.
morale). cicognani, 13-355: lo sguardo di paolo fisso negli occhi di
fra l'uno male e l'altro lo tengono nel letto e lo fanno dolorosissimo.
e l'altro lo tengono nel letto e lo fanno dolorosissimo. manzoni, 37:
corpo fu deposto sul grembo della dolorosa che lo aveva partorito. 4.
ciascun membro. dante, 27-1: lo doloroso amor che mi conduce / a
i popoli. giusti, ii-331: lo star solo mi pesa, perché a poco
istesso, / ambo le man per lo dolor mi morsi. idem, par.
andava per la camera pianamente, facendo lo spossato, el doloroso. bonarelli,
/ e son pur già condotte / per lo tributo al tempio. campanella, i-84
le educande nei conventi poveri, con lo sviluppo doloroso e difficile delle educande nei
ventura! chiaro davanzali, ii-329: lo mio greve follore / lassa me dolorosa!
azione). lacopone, 34-5: lo vizio sì lega legame doloruso, /
iuramento di colui, senza alcuno dubbio lo seguitò per lo cammino. febus el
colui, senza alcuno dubbio lo seguitò per lo cammino. febus el forte, 1-41
che il padre muoia, i cattivi lo desiderano, i dolorosi poi gli danno
debole lasciava il coperchio sulla zuppiera e lo tormentava a furia di domande, sicché infine
giudiziale: l'atto (consistente per lo più nella citazione e talora nel ricorso)
rispose dolcemente / che sola sola per lo bosco già. dante, vita nuova,
foste contento di parigi; non so se lo siate; non ve l'ho dimandato
-e del lavoro ne hai? -domandò finalmente lo zio giovanni. -no, ma qualche
sia il piede e l'unghie, vede lo legno entrare nelle tonde congiunture. galileo
. mia madre rideva. « me lo domando anch'io », disse.
assol. latini, i-152: io lo pur domandai / novelle di toscana /
ni: sposa che me demande, ammire lo gran fatto, / pensando lo baratto
ammire lo gran fatto, / pensando lo baratto c'amor m'ha fatto fare.
e nessuno parli, s'io non lo domando]. leopardi, 878: domandane
la campana maggiore fecero stormeggiare; per lo qual suono il populo comprese che da'
la terza è, sanza essere domandato lo dono, dare quello. idem, inf