era prediletto dal polverone della strada quando lo mandava in giro lo scirocco. govoni,
della strada quando lo mandava in giro lo scirocco. govoni, 3-93: dalie rose
di dalie, zinie e gerani, lo scarlatto e il giallo dominavano, e
, per proprio uso della favella, lo gittan via volentieri. mamiani, 1-107
dalato / corno 'l signor dea tractar lo servente. -da traverso e dallato
. = deriv. da debolire lo debilire). debolire (anche
elle si tramezzano, o deboliscono punto lo studio, o la buona intenzione,
ferita appena alla punta d'un'ala, lo guardava da terra coi suoi occhi distanti
vetro interno. tecchi, 3-109: lo scosceso scabro viottolo che soltanto la
. resistè per circa un mese a tutto lo sforzo, che anton da leva fece
malsicure. lottini, 198: quando lo stato della città è debolmente fondato,
sentire altrui, bisogna che vivissimamente senta lo scrittore egli primo: non si può
neppure una mediocre impressione in colui che lo legge. giordani, vii-92: il nostro
pensare. carducci, iii-15-247: debolmente lo stampiglia arcade e duramente l'erudito zeno
. b. croce, iii-26-204: lo stato in senso morale... non
, semplice e sano. - lei lo ha debosciato. = dal fr
(sec. xiii) e bauch (lo stesso termine che ha dato in italiano
4 debosciata ecc., per denotare lo stato di fiacchezza prodotto dal vivere scostumatamente.
» marione disse; a giovanni sembrò lo guardasse di tralice. debragliata (debraiata
è stata una bella donna, o almeno lo crede. bocchelli, i-305: e
a riscotere una cambiale. -o non lo sai? oggi debutta (perla del
conflitto fra mosca e pietroburgo, fra lo slavismo e l'europeismo, scompaginatosi,
volerlo, sono sorte le condizioni per lo sviluppo e la vita di tutta la
movimento ha espresso; il gusto che lo ha accompagnato; gli atteggiamenti che ha
pnirigine e d'ogni abbandono decadentistico, lo scrittore ha più di dieci denti,
ingannare gli occhi del visitatore e nascondergli lo stato di vecchiaia e la decadenza della
, si debba applicare ai corpi politici lo stesso periodo di vicende. foscolo, vii-33
che gli si offrono in spettacolo e lo divertono. leopardi, ii-428: basti ora
volta entro un termine perentorio (per lo più relativamente breve) stabilito dalla legge
so bene che siete repubblicani, ma io lo sono più di voi, io,
da quella dignità che in gran parte con lo splendore delle facoltà sosteneva. brusoni,
colle lettere e colle arti! chi lo crede possibile non ne fece la dolorosa esperienza
abbondante. tenca, 1-271: e lo sfrenarsi e il decadere della letteratura in
pensiero, la dottrina, e perfino lo stile e la lingua. bontempelli, 19-44
giorno se la rimediavano. ma poi lo studio decadde, il lavoro illanguidì sempre
biffi, xviii-3-413: una mal fondata paura lo scorso anno fece fare una provista di
in ragione del grano a sedici lire lo staio e non si vendeva che a undici
le di lei veci, ossia rendere lo stesso servigio. 3. essere
rigutini-cappuccini, 187: 'decade', per significare lo spazio di dieci giorni, è usato
la potenza,... e per lo contradio la povertà, l'ignominia senza
la povertà, l'ignominia senza colpa, lo dicadimento della potenza ecc. magalotti,
venuto il dicadimento della scolastica... lo stil barbaro, le inette questioni,
che parve ivi tutt'altro; onde lo storico di ciò che poi dipinse non diede
il suo disprezzo era segno evidente che lo considerava decaduto. pirandello, 7-898:
padula, 246: ti fissa sopra lo sguardo? ti raddoppia la vita. ti
regole fondamentali che devono essere seguite per lo svolgimento di una particolare attività, per
perché qua c'è un inglese fanatico che lo cerca per mare e per terra.
terra. -raccolta di novelle secondo lo schema del boccaccio. grazzini,
uffiziali di grado e di esperienza, lo pregavano a non dicampare scopertamente a fronte
che esige omaggio, o, se non lo riceve, non perciò decampa. papini
e li decani; li quali giudichino lo popolo in ogni tempo. 3
malanimo contro i mercanti d'italia, lo vide da molti segni, ed ebbe
il tesoriere ha il secondo luogo dopo lo scrivano di razione, con cui tiene molta
a dimettersi dalla carica, se voleva evitare lo scandalo, la denuncia al giudice.
casa e precipita suo nipote. -tutta napoli lo decanta per uomo savio. c.
vestiti, della bellezza, della ricchezza, lo faceva come se decantasse tutte queste cose
istaccio finissimo feltrarle, che forse sopra lo stesso restate le uova sarebbono da guardarsi,
fosse stato e di peggio, dovrei lo stesso a chi l'usò gratitudine: quel
esaltato, magnificato, celebrato (per lo più in modo eccessivo, non del
decantata / di ciro alta clemenza / non lo vieta, vedrassi in tempo breve /
sanguinose fiamme. salvini, 41-364: lo che con molto maggior ragione al valoroso
/ dite coma di me, ve lo permetto. rovani, i-355: e sentì
. uccidere tagliando la testa (per lo più in esecuzione di una condanna capitale
ristoro, 1-129: alla fine fu preso lo re settentrionale e decapitato con molti altri
. giov. cavalcanti, 234: per lo quale avvisamelo fu preso il conte mariotto
sua casa e della sua parte che lo animavano al principato; e perciò furono altri
il pollame, dopo che un loro pari lo ha destramente strozzato. govoni, 2-181
rose. g. gozzi, 1-97: lo schiamazzo delle amazzoni era grande: tutte
. onde non potendo refigurar quello per lo abito devisato e per el troncato capo
sui quali passa la cavalleria galoppando, lo scoppio di una bomba fra un quadrato
. chi esegue la decapitazione (per lo più, per estens., di oggetti
capo; il venire decapitato (per lo più in esecuzione di una condanna capitale
fini- tura dei tessuti, che ha lo scopo di renderli irrestringibili a ogni successiva
, 6: sicome si truova diceduto / lo pesce, che credendo prender l'esca
magistrato del decemvirato. tolomei, 2-118: lo scoprirsi le ribaldarie di appio claudio rigillano
decemvirato, e fu cagione di mutare lo stato ch'era in que'tempi in
come dieci re: onde multiplicato è lo terrore e lo spavento alli padri e
re: onde multiplicato è lo terrore e lo spavento alli padri e alla plebe.
era tenuto nel segreto, i nordamericani lo avrebbero « copiato » volentieri. lì l'
. della casa, 4-256: se lo stato mio non pendesse tanto dalla fortuna
dell'azione. -per antonomasia: lo spazio di dieci anni durante il quale
riflessione fuggitiva, un cenno pensato arresti lo spirito con istruzione e diletto. alfieri
di finocchio. bicchierai, 1-60: lo spazio interiore... è impiegato in
umano, il battersi la guancia e lo scapigliarsi. cicognani, 1-196: come,
casa / d'esto passato marito, e lo stare / ch'ella vi può nel
di lui. svevo, 1-224: volentieri lo avrebbe ora esonerato da quell'ufficio,
esonerato da quell'ufficio, ma decentemente non lo poteva. palazzeschi, 3-202: cinque
decentramento autarchico, che si ha quando lo stato non assume in modo diretto su di
/ che vuol natura, ei con lo zampin ricopra. p. verri, i-183
buon lettore, è vergogna a chi lo crebbe. / parlava come un vivo ed
al sacerdote, acciocché la pioggia non lo gravasse tanto e con maggior decenza portasse
, conv., iii-ix-14: per essere lo viso debilitato, incontra in esso alcuna
, conv., iii-ix-14: per essere lo viso debilitato, incontra in esso alcuna
nella senile disgregazione della coscienza, e lo tirasse a pensare, a sentire,
disgroppa '; cioè disviluppa e dissolve lo nodo dei peccati. landino, 234
, i-576: pieno d'ardimento / disguaina lo squadrone / e si mette in posizione
cibo mi disgusta; sapori che disgustano lo stomaco; vino che disgusta; e simili
ogni giorno gettare in mare il suo lo disgustava, essendo che si morivano di molti
ella cessa ove incomincia la fatica e lo studio; ed è nel pittore come
disgusta. cesarotti, 1-277: perché lo spirito possa trarre istruzione da queste diverse
bevande, che ne sente ripugnanza. -per lo più al figur.: che dimostra
: gli scrupolosi... finiscono con lo scoprire in ogni loro atto l'impurità
amarezza, irritazione (che nasce per lo più da contrasti con altre persone o
più volte stato sperimentato esquisitissimo per corroborar lo stomaco de'cortigiani; affine che,
dispiace, e non son contenta se non lo vedo pacificato. alfieri, v-1-869:
odori spiacevoli. cicognani, 9-209: perché lo lascia freddare? non c'è nulla
grave, difficile e disgustoso da distrigare, lo si tira sempre per le lunghe.
d'ingrato / all'odorato, / che lo vuol prima purgato. pananti, ii-218
puoi tu. fogazzaro, 7-130: lo interruppe spensieratamente mentre le mostrava la processione
oh! il disilluso della vita, / lo stanco della vita, con me venga
aprire e disimbarazzare le vie, corroborare lo stomaco e tutto restituire alla primiera armonia.
sensali posti per la corte, e lo disimbarcava, e davali casa, et altro
vergognose, più disonorevoli; il disprezzo e lo odio, non solo degli altri
erano i due impedimenti: tesser, per lo contratto e forse consumato matrimonio, cognata
tanto fanatismo a sì buon mercato parve, lo ripeto, un lampo di genio.
sbarazzarsi della compagnia di persone (per lo più importune). panzini, iii-50
marcatura di un difensore avversario. -per lo più rifl. 5. rendere indipendente
momento, era che il maestro non lo credesse avaro e disimpegnato. manzini,
-per simil. serra, iii-163: lo spoglio delle opere di cesare...
l'autunno a muovere il cielo e lo disincanta della uniformità dell'estate, recando
l'altro ramo del parlamento. manco lo facessero apposta per disincantarmi, sono sempre
corporeo *. -rifl.: perdere lo stato corporeo (nella metapsichica).
sassetti, 413: su per lo quale [gambo dell'albero] na
b. croce, ii-6-13: lo spirito, che ha creato come sua
prima che arrivassero i malandrini. nessuno lo disingannò, nemmeno lucia. verga,
quanto i due giovani che proteggeva. lo vedeva ben vestito, gli sapeva una moglie
. 4. intr. (per lo più con la particella pronom.)
e non aver trovato un cane che lo volesse, me ne disinteressai. cassola
. s. maffei, 5-3-390: per lo spazio di quattro anni con grandissimo applauso
829: se questo correspettivo sia egli sufficiente lo giudichino i giuristi disinteressati. de sanctis
116: non è facile misurare lo sforzo che subisce una natura umana passando
ciò che avvolge o impaccia. -per lo più al figur.: decifrare,
, e disinvolger questo grande omnia che lo sfortunato confessa di perdere? 2
e le vicine. manzini, 8-15: lo sento al paragone di questa apertura franca
schivo di artifici (uno scrittore, lo stile, la struttura di un'opera letteraria
freddo, quella sicurezza, quella disinvoltura, lo dominavano e lo facevano arrabbiare. pea
, quella disinvoltura, lo dominavano e lo facevano arrabbiare. pea, 7-41: questa
quanto ella mi impone, e glie lo dirò con disinvoltura, e con affetto
mostrarmi affannato del mio pericolo, me lo pigliai con disinvoltura. collodi, 109:
, si rivolse a quelli che più lo tafanavano e si pigliavano gioco di lui,
la cassetta de'buccheri? iddio ve lo perdoni. una disin- volturona di questa
monte, v-314-21: di vita non lo svita e disispera / chi bene
in che cadde presso di molti per lo suo attaccamento all'inutile e funesta eloquenza
dilaccia, / e mille volte poi lo bacia in faccia. boiardo, 1-5-20
'dislacciare '... è proprio lo scalzar delle viti, levando la terra
/ da colpa e non da pena lo dislaccia. -estenuare, indebolire.
prega / il malcauto sansone, e poi lo lega. goldoni, vii- 411
). guittone, 20-3: poi lo meo penser fu sì fermato, /
: la quale riuscì vana speranza per lo disleale tradimento de'viniziani. moniglia,
tue parole m'hai unita, e lo tuo zio re marco che molto t'amava
sommamente commendata da tutti, così per lo contrario la dislealtà che la signoreggia,
fusse preso, ed egli fusse legato per lo collo e per le mani e per
collo e per le mani e per lo ventre e per gli piedi, egli sarebbe
sarebbe ben preso; e se uno lo dilegasse di tutti i legami fuori che
: in mezzo di voi è stato colui lo quale non sapete...,
et ella, presolo per la mano, lo menò alla porta, dicendoli come dalla
alla porta, dicendoli come dalla prigione lo liberava. carducci, ii19- 112:
questo tanto guadagnare di libertà quando tu lo disleghi, e a quello perdere tanto
i-181): poi che ebbi mandato giù lo spago al quale egli appiccò la scala
sì ne prieghe / divota, per lo tuo ardente affetto / da quella bella
e dislega. -volgere altrove (lo sguardo). mamiani, 1-279:
,... ma egli stesso lo assolve, ch'è quanto dir lo disobbliga
lo assolve, ch'è quanto dir lo disobbliga, lo dislega e gli condona
, ch'è quanto dir lo disobbliga, lo dislega e gli condona amorevolmente quel debito
ragione). giamboni, 3-31: lo savio non peggiora per riposare; se
per riposare; se alcuna fiata è lo suo cuore un poco istanco, elli non
già dislegato, né non averà però rotto lo legame del senno. disleghévole,
: questo improvviso disleonamento o per lo meno questo lasciar di far da leone che
5-283: il dislivello non era grande e lo si poteva colmare. pea, 7-213
godersi il magnifico panorama, da cui lo separavano ormai solo poche diecine di metri di
spostare una determinata quantità d'acqua con lo scafo (detto di una nave).
trattati di virtù morali, 1-30: quando lo rege l'uditte, sì li disse
, sì li disse: per ciò lo me dislodi tue, perché non ci vuole
verri. salvini, vi- 2-256: lo presero i vecchi amatori di quell'aurea e
arrendevoli... che non permettano lo star ritto senza tirar a sé un po'
de'succhi. casti, 5-52: lo gittaro al basso, / onde cadendo
19-46: voga dava delle stravolte che lo sbatacchiavano da un muro all'altro,
, 206: interviene che alcuna volta lo 'ntellecto nostro e la ragione mossa da optimo
per i dintorni della città, dov'ella lo seguiva dismagata dai suoi ragionamenti artistici e
... ne udiva le risa, lo zufolar melodioso, i canti dismagatori.
tesauro, 2-ii-177: la penelope, che lo stame della vita a filo a filo
, / dove secondamente si risega / lo monte che salendo altrui dismala. buti
dismaltare, tr. disus. togliere lo smalto. -intr. con la
. con la particella pronom.: perdere lo smalto; scrostarsi, staccarsi.
dismantarlo, / e la pulcella sì lo riponea, / come persona ch'è
dismembraménto, sm. letter. lo smem brare; divisione di
de meteline, / per amor de iasòn lo frar tras a rea fine / e
le spine; i poi fuzì con lo druo per pelago marine. anonimo,
de so gola trista / se desmente lo verzo traditor. 2. venir
boccaccio, viii-1-112: l'uomo, per lo libero arbitrio meritando e dismeritando,
8. umile, riverente (lo sguardo); dimesso. d'aragona
quasi per conseguente, diradi l'uso o lo dismetta spesso per alcun tempo? f
. caterina de'ricci, 391: circa lo andare a roma, parmi che facciate
, oppure avere atteggiamenti in contrasto con lo stato psichico dell'individuo (e si
, ii-390: per forza amore m'ha lo cor furato, / ond'affannato il
dismisura. novellino, vi-iii: riccar lo ghercio fu signore de l'illa e fu
, senza volerlo, per inesperienza, non lo aveva scontato a dismisura?
'l primo studio, cioè quello per lo quale l'abito si genera, non puote
dice che l'anima della filosofia 'lo manifesta in quel ch'ella conduce ',
. 2. rifl. abbandonare lo stato e l'abito monacale. aretino
subito in manfredonia ad aspettarlo, e lo ricevè con molta stima ed onore.
ip- pogrifo trovaro anco / ch'avea lo scudo, ma coperto, al fianco
l'altro cinghio e dismontiam lo muro. = comp. da
. smontoe del destriere riccar lo ghercio, e montoe in su
vostro fin valimento non dismova / per lo piacer che prova. = adattamento dotto
quantità di mucco dolce e di flogisto, lo rende... sempre migliore.
. sempre migliore... ma se lo trovi scarso di princìpi, ben presto
, gli consuma, ed in conseguenza lo disnatura, lo spoglia del colore, dell'
, ed in conseguenza lo disnatura, lo spoglia del colore, dell'odore,
i modi francesi alla lettera, disnaturano lo stile italiano. 2. rifl
dimestico suo! angiolieri, 15-5: ma lo mi'cor è sì disnaturato, /
puoi concepire. de sanctis, 11-233: lo scrittore volgare non sa disnebbiarlo [l'
, iv-85: udirete... che lo scorpione empia le case, sotto lui
faraone / dal duro cuore, e lo mandò coi segni / del suo giudicio,
farà mai padrone di se medesimo colui lo quale le ree e lorde libidini tengono
24: la fortuna o il sapere non lo possé mai disobligare da queste incommodità.
/ servigio ricevuto affrettan troppo / disobligar lo groppo / col qual eran legati a li
. -disimpegnato; esente (per lo più momentaneamente). pallavicino, iii-686
esposizione, mi si raccomanda perché io lo raccomandi a lei. pirandello, 7-192:
(dai semi o da altri prodotti che lo contengono). = deriv. da
liberare dall'ombra, dalle tenebre (per lo più al figur.: dalle tenebre
d'unirsi con gli ugonotti, se lo stimolo della propria coscienza, la disonestà
libri di deplorare, sconsigliare e riprendere lo studio di quel misero e freddo vero
, e ai reami la vergogna e lo vituperio tuo. boccaccio, dee.,
commettevano orribili disonestà. -per lo più al plur.: frasi, parole
sebbene quattro volte e sei gli sprazzi lo infradiciassero fino alla camicia, e sebbene
gravosi, disonesti. moravia, vii-267: lo chiamava figlio d'oro e figlio del
quando tutto era stato detto e sebbene lo sapesse disonesto e anche ladro, era
: questa pena m'è data per lo peccato disonesto della carne, del quale fui
altra auriga, / e con gran biasmo lo mor- deano tutte. oddi, xxi-11-350
, 13-140: giunte / siete a veder lo strazio disonesto / c'ha le mie
questa paura nasce un pentimento del fallo, lo quale ha in sé una amaritudine che
libro di sydrac, 142: quando lo ricco perde la sua ricchezza,.
, 1-1: non alesse dunque iddio lo povero al suo uopo, ch'era ricco
a'suoi amici, e vo'disonorate lo povero, e lo ricco onorate? diodati
e vo'disonorate lo povero, e lo ricco onorate? diodati [bibbia],
. venne il destino... e lo abbatté senza misericordia disonorandolo prima, dandogli
. caro, 5-397: ecco da lo scoglio con grand'arte / e con
occupando in opere pie, e con lo scannare una femmina che dorme può ritornare
infettarci? papini, 6-91: salii lo scalone disonorato da sputacchi e da ragnateli
tirarono il lipsio in disparte e strettamente lo pregarono che volesse desistere dall'impresa di
306: sapiate che se tu discuopri lo suo male e la sua follia [della
sapiate c'ella sarà adontata, e lo fascio del disonore sarà tutto vostro,
senza disnore. alfieri, i-119: lo scandalo dell'avvenimento suo e il disonore
che fosse distinato / che ciascun conoscesse lo su'onore / e disonor e pregio
non gir curanno. simintendi, 3-179: lo pastore dice villania a costoro; e
di dio questo parlare, come tu malignamente lo intendi, ma è tutto a sua
cercare altro che odio, si è lo stremo e l'ultimo di stoltizia: se
quello assai più disonorevolmente che onorevolmente non lo aveva preso. guicciardini, i-291: rimosso
disoperati in provincia i quali suppongono che lo sparare ai coccodrilli comporti assai merito.
. bencivenni [crusca]: lo zafrone ha virtù disoppilativa. redi,
, 242: non ch'altri, lo vedrebbe cimabue, / giove, che tu
dato singolare esempio di governo furibondo, lo richiamò a roma, e deputò all'impresa
onorarmi -e qualche cosa da dire -oggi lo tira dalla via cui i suoi piedi
nulla voluttà e a nullo disordinamento sottomise lo suo animo. passavanti, 136: al
s. c., 7-2-10: sia lo tuo riso sanza romore, e la
sanza disordinamento. 3. lo scompigliarsi (di uno schieramento di truppe
che, tutto ricogliendo, è manifesto lo principale intento, cioè che l'autoritade del
ne disordina le fibre, dovesse produrre lo stesso effetto sui delicati organi dello stomaco
effigiai si scaglia / e l'urta con lo scudo e con la spalla; /
la spalla; / e in modo lo disordina e sbarraglia, / che fa che
. quella disordina l'avversario, questa lo rompe. botta, 5-59: l'
che, per fatto individuale, spariscano lo stesso giorno parecchi tra i capi; sia
ordinano e disordinano? carducci, iii-24-162: lo stato è strettamente uno, e s'
queste cogitazioni si sbigottisce, e per lo orrore qualche volta l'uomo si poteria
bructure, per le quali si perde lo intellecto, manca la memoria e disordinasi
24-16: oltre alla religione che me lo vieta, il disordinare in luogo d'aria
ristoro, 1-8 (17): lo cielo non dea essere pontato né desegnato
. fogazzaro, 5-39: le sedie, lo scrittoio, il piano erano tanto disordinatamente
ma tutto l'universo sarebbe disordinato, e lo movimento de li altri sarebbe indarno.
. fr. colonna, 298: lo intelletto per tanta assidua varietate confuso e
, turbamento; smarrito, allucinato (lo sguardo). boccaccio, iv-133:
baldini, 6-96: casa mia, tu lo sai, e del resto era naturale
: guai a te, terra, lo cui re è pargolo, cioè non perfetto
mi mossi al volgare comento e lasciai lo latino. cavalca, 6-1-162: in un
gli animi a riordinare le cose, e lo stato della città, per la disordinazione
composizione delle arie. 4. lo scompigliarsi, lo scompaginarsi di uno schieramento
. 4. lo scompigliarsi, lo scompaginarsi di uno schieramento, il rompersi
non riconoscendo di quanto male sia causa lo essere governati da chi non sa governare
inutile, qual era prima, è lo stesso che voler condannare lo stato a perpetua
, è lo stesso che voler condannare lo stato a perpetua debolezza esterna, a
vietar il disordine, che potrebbe seguirne, lo corroborano, occorrendo, con un poco
greve pel disordine dello stomaco contratto, lo aveva fatto dare indietro. 10.
le spalle, la veste candidissimi, lo gettò in un vero disordine dei sensi,
disordine de'minori si può rifrenare per lo ammaestramento de'maggiori; ma quando i maggiori
agitazione, manifestazione di protesta (per lo più in nome di rivendicazioni sociali)
luoco tra sé e li cardinali che lo precedevano. baruffaldi, i-91: questo
guicciardini, 2-3-19: trovarono... lo stato in gran disordine di danari.
turbato, sconvolto (la mente, lo spirito). m. adriani,
: all'improviso assalirò l'esercito, e lo posero in disordine, e roppero,
cesarotti, i-441: il sovvertire o disorganizzar lo stato presente coll'idea dell'ottimo futuro
che s'incantavano dalle trincee a guardarlo, lo riconoscevano, gridavano il suo nome;
ho l'ombrello aperto in mano, e lo so. e se hai qualche cosa
bisogno e necessità di difendere l'onore lo vi chiamasse. l. salviaii
prova congionto il fier rasoio, che lo scortica e lo spolpa e giunge fino a
fier rasoio, che lo scortica e lo spolpa e giunge fino a disossarlo,
.]: « 'disossidazione ', lo stesso che 'desossidazione ': disossigenazione
e sano rimedio era nel principio lo stasare, e disostrùere il minutissimo canale
classi basse. gioberti, i-157: lo scisma morale che divide i soprani dai
. buonarroti il giovane, 9-833: lo spirto... / fu visto
dispacciatosi del cammino con molta fatica per lo traverso della montagna... assalì il
e in dispacciarli, disse loro che lo scusassero appresso gli altri. 8.
, per l'importanza della comunicazione, lo scritto può essere cifrato).
colle mani che fuggivano ruppe il dispaccio, lo scorse cogli occhi. de roberto,
2. intr. (per lo più con la particella pronom.).
figur.: effondersi (l'animo, lo spirito). lacopone, 91-192:
: pare che, conoscendo, [lo spirito] dispanda tesser suo; e quanto
donato degli albanzani, ii-455: cesare per lo spazio di molti e molti anni
{ disparèrnia), sf. ant. lo sparire, lo scomparire; sparizione.
sf. ant. lo sparire, lo scomparire; sparizione. buti, 3-787
; sparizione. buti, 3-787: lo troppo splendore divide e segrega la virtù
, 578: racconta giuseppo che per lo peccato di santo jacopo giusto avvenne la distruzione
ii-366: nerone pensava che nullo fosse lo frutto delle ricchezze e della pecunia,
ricchezze e della pecunia, se nonne lo dispargimento di quelle. abate isaac volgar.
poneva li principii de le cose naturali lo pari e lo dispari, considerando tutte
de le cose naturali lo pari e lo dispari, considerando tutte le cose esser
trovasse con forze assai dispari, per lo grandissimo ardir suo naturale,..
manico senza nessuno che glielo contrasti e lo tenga in cervello, se ne serve
vede, ch'ogni luminare / dispare -per lo gran sprendor che rende. dante,
/ che presso avea, disparve per lo foco, / come per l'acqua
tutte queste cose, facendoci noi fedelmente lo segno della croce, incontanente dispariscono.
ii-185: si diceva mandato ad ordinare lo stato ed a far disparire i segni
giardin mi parto, / tant'è lo godimento che dentro / v'è disparto
frumento sì che, disparte agguardando, lo frumento non pare, e perdesi lo
lo frumento non pare, e perdesi lo frutto finalmente. g. villani, 11-134
augelli contenti, a gara insieme / per lo libero ciel fan mille giri, /
vita solitaria. rovani, ii-619: lo domando a te, che per un mal
quali l'aspra tempesta aveva dispartiti per lo mare, ed aveva portati in altre parti
i-1090: da questo mar si parte / lo mar che non disparte, / là
: quando si disguagliano i costumi per lo mutare dell'etade, sì si disguagliano li
6. intr. (per lo più con la particella pronom.).
volgar., vii-532: sì come visita lo pastore la sua greggia, nel dì
leggende inedite, 1-68: allora lo re... diede, contro
. dispegniménto, sm. ant. lo spegnere, spegnimento. - al fìgur
sì che fol- legiasse, / ben lo si puote fare, / ma noi voglio
anno e mezzo, dispeso la vita, lo avversario si è stato a piacere,
le cariche inutili, le quali dispendiano lo stato? piran dello,
, sm. spesa (e, per lo più, vi è connessa l'idea
prego di quelle vergini monache, che luccio lo dimise. g. villani,
dispendio e mortalità di loro gente per lo pestilenzioso luogo. albertano volgar.,
, / in quanto non vi attuti lo dispendio / la lepre che vi fa
ma ferme e pungiente molto, che lo scudo vostro, ch'è quasi di diamante
sia la dispensa; / il savio lo crede, il pazzo non ci pensa.
con questo garzoncello, e... lo menai in una dispensa che io ho
[crusca]: imperciò appellano i filosofi lo stomaco dispensa del corpo. baruffaldi,
, 122: vi fu chi chiamò lo stomaco dispensa del corpo, e noi chiamiamo
si mandava a i commissari, che lo distribuissero. 4. per estens.
adibito alla distribuzione di viveri (per lo più per operai, contadini, all'interno
ne sta pessimamente contento, sì per lo onore di madama cassandra, la quale
. bencivenni [crusca]: per lo stomaco sono apparecchiati tutti i notrimenti a
a tutti i membri del corpo, per lo suo dispensamento e distribuimento.
esservi più in quel caso il voto, lo fa l'autorità del superior dispensante.
, come tuoi. iacopone, 74-70: lo 'ntel- letto si è menato a lo
lo 'ntel- letto si è menato a lo gusto del sapore; / l'affetto trita
denti ed enghiotte con fervore, / poi lo coce co l'amore, tràine 'l
mondo errante / licenza di combatter per lo seme / del qual ti fascian ventiquattro
a. f. doni, 2-43: lo menò per tutta la casa; poi
; / giusto in quel punto ella lo fa morire. leopardi, ii-54: è
in ciò dispensa, / che par contra lo ver ch'i't'ho scoverto,
in lor compagnia. giannone, 2-ii-299: lo supplicava... che tolto il
luogo, aggiunto al nome l'aggettivo che lo qualifica, dove si osservano e si
postutto puose la tenebra nell'anima per lo nascondimento suo, e fu fatta la notte
ima comoda sussistenza senza che il bisogno lo spronasse all'industria e alle utili cognizioni.
don antonio dispensato dall'uffizio! chi lo compiangeva; e chi diceva: «
di silenzio. levi, 2-194: lo stato è l'incarnazione della carità, e
dà regola e ordine all'universo (per lo più con riferimento a dio).
o veramente che dica a lei che se lo elegga, con tale e tanta autorità
-chi provvede, chi ha cura (per lo più con riferimento al buon andamento di
questo scacciato re. il grido andò per lo palagio. li baroni e'cavalieri ne
ci vengono da dio e passano per lo mezzo del suo diletto figliuolo; e
suo diletto figliuolo; e poi per lo mezzo della dispensazione di maria sua madre
). malispini, 196: lo re carlo, con dispensazione del papa
ciò è pronta; non dovendosi macchiar lo stile e fastidir l'intelletto con quello
. trovollo fiso a giucare a scacchi con lo gran dispensiere. sozzini, 358:
onesta / recando il pan, ne lo ponea davante. alfieri, v-1-898:
ncellotti, 395: io tengo che per lo più sieno buonissimi e fedelissimi dispensieri delle
, 1-iii-335: presso di questa chiesa lo stesso re nel 1320 collocò in una
. guittone, x-30: poi tomo lo so penso / trova de van giudicio
la gioia del possesso, e talvolta lo ritarda, o anche lo fa disperabile.
e talvolta lo ritarda, o anche lo fa disperabile. disperàggine, sf
fuggendo tornasse alle tende, per nimico lo occiderebbe. per la quale asprezza ristrinti
disperazione. tavola ritonda, 1-168: lo re per disperamento andoe a cacciare.
non c'era nulla, nulla che lo potesse confortare in qualche modo. l'avvenire
stretta, abbandona le riserve, e lo rigetta con un sangue freddo il più disperante
un fine, reputarsene incapace (per lo più intr., costruito con la prep
di cui le piche misere sentirò / lo colpo tal, che disperar perdono. petrarca
, si disperaro di loro salvezza: difendevansi lo meglio che potevano. s. bonaventura
disperar: più che il dolor, lo sdegno / favella in lei. manzoni,
ahi! forse a tanto strazio / cadde lo spirto anelo, / e disperò;
pier della vigna, xxxv-1-125: se de lo suo parlare / no mi fosse tanto
. mazzeo di ricco, 6-4: lo gran valore e lo pregio amoroso,
ricco, 6-4: lo gran valore e lo pregio amoroso, / ch'è 'n
! bontempelli, 7-41: questo invero lo disperava: non già di amarla in
: vero è che i medici non lo disperano. segneri, ii-99: i
, 1-129: pensa che mia madre lo vide poi portare a casa come morto
7. intr. (per lo più con la particella pronom.).
dolore, dispetto, impazienza, per lo più manifestandoli con atti o parole)
ii-128: perera, / se non fosse lo conforto / che mi donaste in diporto
mazzeo di ricco, 4-27: de lo meo male, ch'è tanto amoroso,
boccaccio, i-98: certo se fiorio lo risapesse, e'sarebbe un dargli materia
aretino, iii-9: mi rido che lo faccio disperare, quando nel giurarmi che nel
, venendo alla morte, si vide aperto lo 'nferno,... acciocché per
, mise il violino alla ganascia, lo fece guaire disperata- mente due o tre
era l'elmo di mambrino, / e'lo mandava con gli angeli a cena.
9. terribilmente, struggentemente (e per lo più in tono enfatico).
desperato / da onne altro adiuto: lo vostro m'è lassato. dante, conv
, 72: il disperato brundisbergo pensa lo re uccidere, e la signoriale corona
era levato il vento e... lo sportello di una finestra non lontana incornine
grado di longitudine sia situata? non me lo ricordo più, cioè non ho mai
saperlo. d'annunzio, iii-2-342: lo sente ella sfuggire, si sente ella sopraffatta
per spacciato (una malattia, lo stato di salute, una persona);
vii-84: o perché è fatto lo mio dolore perpetuale, e la mia piaga
richiamato il primo medico; egli dichiarò che lo stato del bambino era gravissimo,
di tutti quei che parlano schiettamente e lo provano, è un mestiere da disperato
guarigione, incurabile, inguaribile (per lo più al plur.). rasori
più d'un mese; poi finalmente lo trasportarono all'ultimo, dove mettevano i
picchiar di nuovo alla disperata, poi lo teneva sospeso. carducci, iii-19-54:
grande attività, e spesso in tal circostanza lo sia. carducci, iii-n-66: la
giambullari, 73: veggasi da lo esempio de'santi apostoli, i quali
fatto da giuda e la disperazione che lo fece impiccarsi, non ordinarono però mai
c. e. gadda, 165: lo trovai una volta nella baracca-brodaglia, semideserta
. cavalca, 16-1-183: tanto avea lo disiderio di potere uccidere quel pastore,
mente che strascina mirra alla disperazione, lo spettacolo di questa insana fanciulla non commoverebbe
a li uomini, ma che costringea lo dio del mare con legami, minacciava le
. erizzo, 115: ora vedendosi lo infelice guglielmo, quantunque fuori di servitù fusse
vinto dalla passione amorosa, che troppo fieramente lo tormentava, quasi in disperazione salito,
, che non sopportando la luce e lo spirito,... spontaneamente,
incantatori, e darà loro fede, io lo disperderò del popolo suo. bibbia volgar
e da tutta la romagna / dio lo disperda in quest'anno sanguigno.
non m'ubbidirai, tu morrai per lo mio coltello, e disperderò tutte le
schioppettata, l'ha trascinato con sé, lo porta in alto, lo disperde tra
sé, lo porta in alto, lo disperde tra le ultime creste.
maligni della terra, invece di rubbare lo splendore al sole, provocano gli estremi
stava per diffondersi tra i convitati con lo scoppio della prima bottiglia di spumante che
energie, ecc.) senza raggiungere lo scopo prefisso; sprecare. - anche
. varchi, v-949 (124-7): lo mio stato felice, e 'l riso
s'udia il mio nome, ei lo disperde: / ei mi fea grande,
mortalmente. straparola, 3-3: per lo dolore della partita del re, disperso aveva
come pecorelle nel suo gregge, e lo lupo, cioè il diavolo, e
dio e il popolo, perché dio non lo avesse a dispergere. chiabrera, 103
/ che fidossi all'altrui fede; / lo travolga, lo disperga, / lo
all'altrui fede; / lo travolga, lo disperga, / lo sommerga / tempio
lo travolga, lo disperga, / lo sommerga / tempio mar, lo si deprede
/ lo sommerga / tempio mar, lo si deprede. magalotti, 23-318:
scala del paradiso, 486: lo furore disperge la speranza. guidiccioni, 5-28
il fiume giordano, si dispergeano per lo diserto in diverse parti, ciascuno per
e domandando da lui continuamente ed ispezialmente lo dispergimento di questa battaglia. =
si verifica in natura ed è per lo più prodotto sperimentalmente).
). abbracciavacca, xxix-16: ché lo dispero -non ave podere / ne l'
quel servitore già preso alla porta, lo fece mettere in prigione: ed esaminateli
e dispiù. dispersióne, sf. lo spargere, lo spargersi in varie direzioni
dispersióne, sf. lo spargere, lo spargersi in varie direzioni (di persone
cosa a loro è la dispersione, per lo mondo, personale, che la ereditale
per viva forza levato i mori da lo assedio, gli messe in fuga e dispersione
qua e là; disposizione sparsa. -per lo più al figur.: a indicare
andrebbe costui, che dice che non lo troveremo? come andrebbe egli in dispersione
'dispersione della luce', la separazione, lo spiegamento angolare della luce ne'suoi colori
la favorisce (ed è riferito per lo più alla realtà intellettuale e morale)
-riferito a beni materiali: che facilita lo spreco, che è causa di consumo
ognor non fan le spose / sopra lo scampo de'consorti amati, / disperse i
vagando. -confuso, abbagliato (lo sguardo). bocchelli, 11-70:
. -figur. che non raggiunge lo scopo, vano, inefficace, sprecato
. bocchelli, i-70: apollo severo lo sgannava di giorno, confondendogli lo spirito
severo lo sgannava di giorno, confondendogli lo spirito e avvilendo l'occhio e la mano
non era né vivo né morto, lo vidi nel cuore della madre. viani,
, assente col pensiero; assorto (lo sguardo). rota, ix-677:
ma non mi riusciva d'incon- trame lo sguardo, che ancora vagava come disperso in
xxxv-n-18: ellino eran giti / per lo mondo dispertiti. canteo, 268: eterni
orioni, x-7-122: il clero che lo aveva sempre dispettato, vendicando sopra di
sapienza, reggendo il giusto noè per lo legno dispettevole. seneca volgar., 3-146
: questo corsare, ch'erano turchi, lo legarono, e trassonlo di questa torre
dispetto che non avieno trovato el tesoro, lo portarono per lo mare maore in trebisonda
trovato el tesoro, lo portarono per lo mare maore in trebisonda. e..
maore in trebisonda. e... lo venderono al fattore dello imperadore. ariosto
ma il volere per forza ch'io lo riceva, converte il favore in dispetto.
espressione del viso e il comportamento che lo rivelano. bartolomeo di castel della pieve
suo dispetto andò quivi, ove iddio lo mandava, per quella via che egli credeva
8: l'arco era disfatto: cesare lo fece rifare in dispitto del senato lo
lo fece rifare in dispitto del senato lo quale l'avea fatto disfare. boccaccio
: confortavano il duca loro, se lo imperadore amorevolmente non consentiva a consegnargli ciò
bere un tal calice per amore, lo dovrai bere anche a tuo marcio dispetto
* italiana'. campanella, i-171: lo spirto corporeo, che 'l calore / ne'
, per dispecto del papa, occuparono lo reame di puglia. g. villani
elezione, per gli più si chiamava lo 'mperadore de'preti. boccaccio, dee
che non s'incomodi, perché già lo farebbe per dispetto. verga, 3-96
sanza senno. giamboni, 8-ii-283: per lo corpo di tuo avversario acquisterai tu grazia
ii-91: e dicendo quelli che vedeva lo sepolcro rotto, anibaie recoe ad sé questo
, 16-vi-193: questa volta bisognerà che ella lo confessi a suo marcio dispettàccio.
conto, trascurabile, insignificante. -per lo più con forte connotazione negativa: meschino
nostro segnore sì fu amara per lo dolore, dispetta per lo schernire, fruttuosa
per lo dolore, dispetta per lo schernire, fruttuosa per la molta
grande che non par che curi / lo 'ncendio e giace dispettoso e torto, /
bella, se ti guardi / dentro lo specchio mai d'alcuna fonte, / la
imbronciato. chiaro davanzali, ii-329: lo mio greve follore, / lassa me
gli libertini forti, per forza ne lo pinsono fuori; e forse per dolore
dispettosi e frementi, erano stati per lo addietro. beccaria, i-406: non
gli faceva rabbia, anche se non lo volevano dimostrare: per questo cominciarono a
. dispezzaménto, sm. ant. lo spezzare. libro di opere diverse,
, creda, signora... marta lo interruppe con lo stesso piglio sprezzante:
... marta lo interruppe con lo stesso piglio sprezzante: -sbrigatevi. son
giacomo da lentini, 1-43: lo non poter mi turba, / com'
e sturba / e puro li dispiace / lo pingere che face e si riprende,
3. intr. (per lo più con la particella pronom.).
sia gioco / ma chi dispiacie sente lo piaciere. settembrini, 1-389: queste
abbi pazienza, perdonami scusami; se me lo fossi immaginato... mi dispiace
doni, 3-137: io adunque non conoscendo lo stato mio mi posi un grano di
, condanna. guittone, xvii-14: lo ben non me piace / de gente,
ch'egli avrà fatto; e se egli lo fa, egli farà dispiacere a dio
pinabello mandò a dire all'ostiere che lo mettesse in luogo ch'egli lo potesse
che lo mettesse in luogo ch'egli lo potesse pigliare. l'ostiere ne fu malcontento
ambizioso, li lasciò senza dispiacere, lo videro partire senza dispiacere. -toccare in
: la dolcezza del mele a chi lo continova viene dispiacevole. cennini, 41:
io non me ne compiaccio, non lo giudico dispiacevole. baldi, 5-43:
cicalare tanto dispiacevolmente, che io non lo potevo stare a udire. =
arlotto, 141: per niente non lo voglio fare e non voglio in tanti modi
turbato. manzini, 8-166: lo sguardo d'una che non si
, sm. ant. e letter. lo spia nare, il diventar
libro di sydrac, 1: questo è lo libro 10 quale si chiama sidracco,
, 26-69: l'uno urta rodomonte e lo rispinge, / e da ruggier per
rispinge, / e da ruggier per forza lo dispicca. marino, 3-94: adon
, 5-27: dispicca l'elmo, se lo nasconde in grembo e s'allontana un
fervore della battaglia. -distogliere (lo sguardo). cantù, 329:
via, allontanarsi, partire (per lo più con movimento improvviso, velocemente).
altra riva. dottori, 1-347: lo sparavier se quaglia vede / velocissimamente si
6. intr. (per lo più con la particella pronom.).
quante il cielo ama contrade / tu lo diresti. silone, 5-59: davanti
, 5-594: si dispiega nella bari vecchia lo stupendo romanico pugliese, tinto d'influenze
volgar., i-49: estimarono lo amore della vergine non maturo più
credei questo mio core: / pascere lo facea quel dispietato / di lagrime, sospiri
giglio ch'era nel muro che tu lo vincesti e disfacesti: va tosto,
tanto per cui il riferimento riesce possibile, lo spirito si dispiritualizza e materializza.
/ a pocu a pocu io te lo desplico: / non àbbero timore de
, che è disposizione che seguita per lo conforto de la potenzia irascibile, et
del nobilissimo ducato di milano, per lo quale acquisto, che fu di somma
con alterazione del ritmo respiratorio, per lo più accelerato. f. gualdo
. storia di stefano, 23-25: lo corbo vechio despotestato sia / da quela
la corona di quello reame; e lo re gilerchino sie se n'èe al
mezza notte della sua risuresione, e lo dispoglierà; e quelli ch'egli ne
pianto, ché l'uomo trovava morto lo nemico a lato a l'amico, e
a l'amico, e trovava morto lo fratello a lato al zio. plutarco volgar
/ e quasi nudo in man te lo conduca. bandello, 1-2 (i-38)
monti, 6-541: m'uccise il padre lo spietato achille,!...
ix- 907: sopra la spalla lo ferì con noglia, / che gliel tagliò
ghiaccio, / e di più bene ancora lo dispoglia, che 'l figliuol gli tagliò
accascia / sotterra, d'ogni cosa lo dispoglia, / e le ricchezze lui,
girolamo volgar., i-28: spogliatevi lo vecchio uomo, e vestite lo novello
spogliatevi lo vecchio uomo, e vestite lo novello; cioè dispogliate la mala obbedienzia d'
: la moglie percotendo con le mani lo ignudo petto, grida: o cadmo,
, v-153-255: alò ch'el fo en lo peccato, / se vete nuo e
per un potentissimo disponente alla peste ungarica lo smoderato uso del vino pretto.
non gli piace /... / lo spillatico fisso disponibile. d'azeglio,
agli oziosi manchi sempre il tempo: lo passano talmente tutto a far niente,
di disporre liberamente di qualcosa (per lo più di un bene economico).
decidere. giamboni, 7-47: per lo giudicio e disponiménto dello imperadore, e
fatta dolce e insinuante, ed anche lo sguardo e la bocca si disponevano a
/ e io poscia, secondo / lo suo ordinamento, / lo guido a suo
secondo / lo suo ordinamento, / lo guido a suo talento. giamboni,
, un avvenimento (facendo sì che lo intuisca e presagisca essa stessa da accenni
; persuadere (ed è seguito per lo più da una prop. finale o da
: quest'altri vostri amici pure credo che lo dispor- rebbono, ché possono assai,
sue lusinghe non gli valevano, dispose lo 'ngegno e l'arti, riserbandosi alla
, deliberare (ed è costruito per lo più con una prop. subord.
testamento, contratto: ed è per lo più costruito con una proposizione subordinata)
, testamento, ecc.: per lo più, assol.). boccaccio
b. davanzali, ii-55: [lo] facean grande la magnificenza, la ricchezza
fare, il disfare, l'andare, lo stare, il tornare, il disponere
dispose che così dovessero stare, e lo proccurò, e mise ostacoli perché non
). passavanti, 15: per lo quale [libero albi trio] l'uomo
battaglia, ma dispuose egli alla morte appo lo infamato luogo chiamato canna per la mortalità
vita nuova, 14 (60): lo vero è che adunate quivi erano a
d'una gentile donna che disposata era lo giorno. nievo, 1-475: intromise due
due giorni quello studio per disposarsi secondo lo stile de'suoi maggiori ad una donzella
... i però che andasse ver lo suo diletto / la sposa di colui
me lei poi fero tale, che lo mio beneplacito fu contento a disposarsi a
disponitore del ferro al fabbro che fa lo coltello. -chi coordina e dirige
finale, non ha dubbio che infonde lo spirito della concordia in tutti gli altri
queste sogliono essere l'unico motivo per lo quale il gran signore fa a taluno stringere
l'averois... fu grandissimo e lo maggiore disponitore d'aristotile. =
, piglia le fogge che mostrino chiaramente lo svelto de la tua persona, la
destino umano. cavalca, i-51: lo marinaro... considerando la disposizione
meridionali. -particolare condizione dell'organismo che lo rende più facilmente soggetto a una malattia
per la tua mala disposizione e per lo corrotto modo ch'è in te. dante
allora i cittadini in buona disposizione per lo bene del comune! capellano volgar.
del detto cielo uno ardore virtuoso per lo quale le anime di qua giuso s'accendono
; sicché questi n'ebbe compiacenza, lo creò suo sostituto nei lavori del vaticano,
creò suo sostituto nei lavori del vaticano, lo promosse, lo aiutò, lo arricchì
lavori del vaticano, lo promosse, lo aiutò, lo arricchì di disegni.
, lo promosse, lo aiutò, lo arricchì di disegni. 9.
90: se 'l tuo nemico averà udito lo consiglio, rimuta la disposizion del consiglio
per chi detto bene fa, che lo possono tirare innanzi contro alla disposizione di quegli
casa, e una disposizione che assicurasse lo sposo dal lato dei fratelli. papini,
modi, io muterò / disposizione, e lo direderò. sarpi, vi-2-105: la
continuamente a sua disposizione qualche febbretta che lo esenta da ogni chiamata.
che la robustezza. bisaccioni, lx-1-27: lo stesso re restava stupito dell'agilità e
secoli che debbon venire fia prode se per lo comandamento della tua maiestade, o imperador
e de li fiori, e altrimenti lo verno; e altrimenti è disposta una stagione
altrimenti è disposta una stagione a ricevere lo seme che un'altra. idem, par
mal disposte, per paura di guastarmi lo stile. 3. riferito alla complessione
allo stato di salute (accompagnato per lo più dagli avverbi bene e male).
, dissenso): ed è per lo più accompagnato da un avverbio o da altra
, e ci anderò, e ve lo lascerò meglio disposto che mai. betocchi,
rinaldo degli albizzi, i-465: sperava lo troveremo disposto a'piaceri vostri. goldoni,
. dovila, 18: tale era lo stato delle cose, tali erano l'emu-
dicea di quell'unica sposa / de lo spirito santo, e che ti fece /
, fiorenza, che è rimembrare / lo grande stato e la tua franchitate, /
che è investito d'un potere assoluto e lo esercita con durezza. muratori,
bellissima, insensibile, dispotica, che lo aveva torturato per tanti anni, gli
di un ristretto gruppo di persone) che lo esercita in modo assolutistico e arbitrario,
, amarissimo che, celando al principe lo stato della provincia e calunniando talvolta,
ricolfi, violentemente disprangando, aveva aperto lo spor- tellone della sua tana, ed
: un gesto sconciamente fatto dall'istrione lo rendeva dispreggevole a tutti. alfieri, v-1-896
in queste cose non fosse totalmente dispregiabile lo indovinare, mio sospetto grande sarebbe che
dante, conv., ill-xin-ii: lo quale amore manifesto è nel viso de
nel viso de la sapienza, ne lo quale esso conduce mirabili bellezze, cioè
., 92: non aver usanza con lo schernitore in parlare e fuggi la sua
aveva formato, avendomi non tanto stomacato lo strapazzo che fanno degli altri poeti italiani
: non avere usanza di parlare co'lo schernidore, e fuggi la sua usanza
che a l'amico dee l'uomo lo suo difetto contare strettamente, e nullo
., 58: nullo per certo, lo quale si diletti de'beni presenti può
dispregiarlo. d'annunzio, v-2-758: lo spirito dispregia e respinge il moto dell'
, e ch'elli caccia da sé lo timore di dio. bembo, 1-24:
: quello dispregiò di rendere al brettone lo saluto. -figur. non tollerare
. spregiativo. buommattei, 101: lo scemare similmente si fa o per dimostrar
addiettivi. soffici, v-1-308: io lo difenderò [boldini] contro tutti quei pit-
cavalcanti, vii-41-34: con dispregiato sermone lo riprese. roberti, i-237: non è
ragguardi i dispregiatori, e taci quando lo empio conculca colui ch'è più giusto
prese perché a quel giovane, che lo aveva urtato malamente sul già marciapiede nella
disprezzo. giacomino pugliese, ii-125: lo dispresio - vostro è posto e miso
insegne! cesarotti, i-276: se lo scelerato è basso e vile, il
era tanto male: ma forse, per lo peccato di guido di bagotte, fue
bagotte, fue promessione di dio, per lo dispregio che avea fatto contro alla fede
sannazaro, 224: chi potrìa dir lo strazio e li dispregi, / quanti
più potente di tutti, fu dato lo scettro, come a gottifredo dagli europei
. offendino il sommo pontefice, dispregino lo imperadore? caro, 16-86: ahi buon
chiaro davanzati, xvii-676-12: lo confessare a me no mi è dispresgio
sarà vinto o sarà espugnato, lo quale dalla città certamente cacciato esser non
, e in luogo di quella succede lo essere disprezzato; ma a chi mantiene
offrisco il dolce mele, / tu lo disprezzi, dispettosa, forse / perché mel
prezzo. moravia, vii-64: lo credereste? quella burina dalle guance gonfie
, oltre all'essere diminutivi, sono per lo più anche disprezzativi. leopardi, ii-815
te traiesse de core / a tenerte lo menore / fratecello desprezato. passavanti,
in faccia, acciocché, come dice lo evangelio, la brigata creda che elle
uomini per apparere disprezzatóre della gloria, lo farà a maggiore laude e a maggiore
disprezzevole che quella che disse milone crotoniato, lo quale, essendo vecchio, e vedendo
: ne fu stizzito come se non lo avessi compreso e per disprezzo passò ad argomenti
. bartoli, 4-3-393: ma per lo savio uomo ch'egli era, non gli
materia. casti, ii-6-74: astrea torse lo sguardo, e non si volle /
cofano / veniva a casa mia, e lo cavarono / di prigion. sarpi,
b. croce, iii-25- 266: lo scrupolo della forma, e della finitura della
della bellezza; e, se più largamente lo si osserva in italia, ciò vorrebbe
disputa allegando l'alturità, non adopra lo 'ngegno, ma più tosto la memoria.
la mia sapienza: / desputaro, lo vero mustrar senza fallenza, / sconfissero
disputando per questa chiede che gli altri lo riconoscano come « il filosofo ».
della canzone] quanto al suono de lo dittato, che a tanta materia
; e con loro ivi disputerò sopra lo mio popolo. zanobi da strada [s
, e si maraviglieranno di noi che lo abbiamo studiato e disputato. b.
... gli condusse a disputare lo imperio. m. adriani, ii-293:
. allora decisi di disputarvi; il resto lo sapete. pascoli, i-161: l'
che si divida per metà, e lo cede più tosto intero alla sua emola.
de troia e de roma, xxviii-414: lo rege de pàrtia fece desquagliare lo auro
: lo rege de pàrtia fece desquagliare lo auro e fecelo gettare in canna a
il blanch criticò] il pericolo per lo stato napoletano nel dar sostegno alla guerra del
, sia transitivo, sia riflessivo, non lo trovi ne'buoni vocabolarii ».
da ogni genere di disquilibrio, lo stesso egualmente si farà per ciò che
e d'arte. bocchelli, i-410: lo disse e lo ripetè al dibattimento,
bocchelli, i-410: lo disse e lo ripetè al dibattimento, coprendo di ridicolo
soffici, iv-125: nasceva un contrasto che lo stesso carattere disquisitorio e combattivo del caro
per investigazione e disquisizione umana, alla quale lo spirito assiste per guardargli dagli errori.
signor simplicio, e in particolare con lo stocco e con lo scudo del libretto delle
in particolare con lo stocco e con lo scudo del libretto delle conclusioni o disquisizioni
disrompa e fracassi, e poi per lo flusso della disrottura più che prima è
a valle di una derivazione, avente lo scopo di trattenere le materie sabbiose trasportate
era tolto per l'amore di lei, lo raggiunsero, e dissacrarono il povero prete
tal segno, che si pensa di vedere lo scheletro- femmina, a un certo punto
e perire. leopardi, 341: lo sbuccia tutto quanto e lo dipella: /
341: lo sbuccia tutto quanto e lo dipella: / e 'l disangua,
dipella: / e 'l disangua, lo sbatti e lo strapazza. d'annunzio,
e 'l disangua, lo sbatti e lo strapazza. d'annunzio, v-1-1093:
faceva smorta. loria, 5-201: era lo sguardo pacato, vuoto, dei feriti
camparsela molto agiatamente senza i viziacci che lo dissanguano. idem, 1-532: i baroni
a loro rimasta. gobetti, ii-334: lo spirito di conquista di bolivar dunque era
ma per accogliere in se stessi lo spirito creatore e unitario che move
ventre per disseccamento di digiuno, or lo distende per troppo mangiare. ammirato,
tosto non si ammogliano i figliuoli, lo svagarsi che fanno in mille amorazzi,
, in ogni sua parte viva, e lo colpiscono e lo disseccano e inaridiscono,
parte viva, e lo colpiscono e lo disseccano e inaridiscono, fino a portarlo alla
. alfieri, i-44: disapprovando [lo zio] anzi il sonetto e burlandosene mi
volgar., 1-27: ha addosso lo spirito immondo: e dove il piglia,
cadde infermo. spolverini, xxx-1-152: lo strame miglior si lasci in parte /
malattie, 1-20: se procede [lo fetore della bocca] per cagione delle gengìe
levatosi mentre che l'islandese parlava, lo stese a terra, e sopra gli
, raggrinzito. cavalca, i-204: lo predetto elpidio per la detta asti- nenzia
uccider mostri e tiranni era andato per lo mondo disseminando l'umanità. manzoni, pr
, e delle accuse colle quali disseminate lo scandalo fra que'pochi italiani che consacrano
322: 'disseminatore ', dicesi per lo più di colui che predica, che spaccia
a se medesimo ficcasse uno coltello per lo corpo. miracoli della madonna, 70
soccorrere i goti. manzoni, 328: lo spirito storico del dramma è in molti
dividendosi e grandemente mutandosi di figure per lo più molto stravaganti. buonarroti il giovane
vita di s. zanobi, 5: lo fece disoppellire e portare alla chiesa di
disseppelliva le mani dalle tasche, restava con lo sguardo impigliato al suolo e le labbra
scuola romantica disseppellì questo genere letterario e lo ringiovanì. loria, 1-77: la
infamemente la sua nuova purezza, disseppelliva lo strazio di una vecchia vergogna.
/ poi cadavere informe e dissepolto / lo ritornar sotto il materno volto. ojetti
di sotterra, liberato da ciò che lo ricopre, dal luogo ove sta rinchiuso.
. idem, inf., 27-103: lo ciel poss'io serrare e diserrare /
giamboni, 4-365: spaventati i nemici per lo pericolo della nuova morte, la terribile
disserra / sì ch'in due pezzi lo gittò per terre. bruno, 3-5:
sì cupidamente ha in sé raccolto / lo spirto da le belle membra sciolto, /
, / tutto l'annoda, e lo distende in terra. -slegarsi,
l. martelli, 1-105: resta lo spirto spirto, e terra terra,
la terra, / per lei la luna lo raggio non vede / ché nel suo
foscolo, 1-450: ettore udì, lo riguardò, e tacendo / dis- serrossi
. carducci, ii-2-151: per evitare lo stile oratorio, in cui riesco,
, inetto in somma; ho scelto lo stile dissertativo e storico. =
: che ha 1 modi e lo stile della dissertazione, che ha la
storico, letterario, ecc. (con lo scopo di esporre i risultati di una
dire che luisa amò giacomo, perché lo sapeva fuori di misura infelice? e
pace / da lei sul punto de lo meo finire; / ch'i'le credo
, squilibrare, rendere instabile. -per lo più al figur.: mandare in
statica di una costruzione). -per lo più al figur.: stato di
: il disagio e il dissesto e lo smarrimento in ogni ordine d'uomini,
, e l'assedio dei creditori, lo zio dovette ricomparire ancora a sanar le piaghe
gli armenti. guerrazzi, 5-57: chi lo ricopre ignudo? chi 10 sfama?
ignudo? chi 10 sfama? chi lo disseta? di giacomo, ii-545: qualcuno
; e una innumerevole greggia di ninfee lo ricopriva. i grandi fiori candidi a foggia
, e parve greve alla mano per lo passato incallita nelle vittorie, alora effeminata
, s'abbevera dalle foglie, poca guazza lo disseta. silone, ^ 262:
cioè mi sazia la sete, cioè lo desiderio del sapere. guarini, 225:
spirito notizie del mondo di fuori e lo dissetavano. d'annunzio, iii-1-632:
muscolo è così manifesto, che ipocrate lo può aver detto senza essere stato dissettore.
: campanella si rivolge al papato, lo arma, lo avventa su tutti, eretici
rivolge al papato, lo arma, lo avventa su tutti, eretici, dissidenti
eretici, dissidenti o restii; lo dilata, invoca un concilio di tutte le
3-69: il dissidio fra la chiesa e lo stato s'immiseriva in una sorta di
dissipare l'oscurità, l'accresceva per lo più cambiando in altrettanti sistemi, quelle
silano, chi voglia vedersi innanzi rimesso lo spettacolo delle sacre primavere degl'itali antichi
. mattioli, 1-1-225: non ha [lo smi- lace] foglie per intorno spinose
io tremai per l'amore e per lo errore, e trova'mi essere di lungi
alcuno valente uomo, si dissomiglia ne lo effetto molto dal malvagio discendente. boccaccio
allo chatterton. ma dove, certo, lo dissomiglio, si è nel non avere
19-464: qual sentono negligente, non lo riprendono, né motteggiano per non fargli
fingere (di fare una cosa, per lo più opposta a ciò che in realtà
pur nominare, almeno per la forma, lo stato, il tiranno anch'egli dirà
., 8 (141): nessuno lo disingannò, nemmeno lucia, la quale
opera di quello savio guerrero che combatte lo castello da uno lato per levare la
volgar., 23: poi lo puose alla colla, e feceli tirare e
montale, 1-85: dissipa tu se lo vuoi / questa debole vita che si
vii-83: nasce dubbio, come non pure lo specchio concavo, ma una palla di
una guastada piena d'acqua, faccia lo stesso effetto d'accender l'esca. al
tribulazione che sopravvenne e dis- sipoe tutto lo sforzo loro, che aveano messo per fare
dio. alberti, 216: consiste ancora lo 'mpoverire... in un soperchio
cattivo uso, sciupare inutilmente (per lo più con riferimento al tempo).
in sua potestà l'occupare roma e tutto lo stato della chiesa: essendo le genti
., vii-15: due mali hae fatto lo popolo mio; lo primo è ch'
mali hae fatto lo popolo mio; lo primo è ch'egli hae abbandonato me,
dissipato ed incerto, e se per lo contrario i forastieri hanno un esito della
[i treni] li accompagnavo con lo sguardo per tutta la curva del litorale,
bibbia volgar., vi-568: questo dice lo signore: io ho esaudito te nel
questa università... è per lo più composta di professori orgogliosi e nemici fra
. 5. tecn. bacino avente lo scopo di ricevere un corso d'acqua
ii-434: si occupò moltissimo per conoscere lo stato dei boschi principalmente comunali, e
in senso concreto: distrazione (per lo più mondana), divertimento, svago
frivolezza e della dissipazione in coloro che lo circondano, e l'aspetto comunque della
ch'era forse conseguenza delle sue dissipazioni, lo rimandò in casa e lo costrinse a
dissipazioni, lo rimandò in casa e lo costrinse a una lenta espiazione. moravia
d'un corpo; e più propriamente lo 4 svaporamento 'degli effluvii che traspirano
b. croce, ii-6-161: lo stato è la continua archia dell'anarchia
. scindere un composto negli elementi che lo costituiscono. campailla, 323: è
alle cose e alle persone. ma lo spazio conserva a dovizia i propri poteri
4. chim. scisso negli elementi che lo costituiscono o compongono (un composto)
apparato radicale delle piante coltivate di raggiungere lo strato inerte. -in senso più generale
1-ii-418: vasti latifondi, industriali per lo più soltanto di nome, di fatto
ridere dissolutamente un giovane,... lo riprese. giovanni dalle celle, 4-1-87
raro, il quale, rarificato per lo caldo, non sia dissoluto e sia ingrassato
, la state secca, tautunno dissoluto, lo verno aspro. 2. disciolto
che invecchiano / senza tor moglie, per lo più son uomini / di mala vita
dissoluto. carducci, iii-20-174: anche lo sviluppo della metrica procede di grado in
che con quella di comuni interessi, lo tengono di continuo sull'orlo di un'
., i-182: il concetto dantesco, lo spirito che alita per entro al suo
b. croce, iii-32-312: grandemente lo impensieriva la dissoluzione che il vico compieva
confini della perfezione, e a comprimere lo spirito della licenza, che, abbandonata
', proprio de'quali si è o lo squagliare e disciogliere il sangue e gli
libidine di setta. guerrazzi, 4-104: lo equilibrio di lorenzo fu dissolvente, consumò
dissolvente, consumò le forze e mantenne lo stato debole e diviso. mazzini, ii-912
evanescente. piovene, 3-13: notai lo squilibrio tra il suono del passo e
la dissolvenza di un monumento equestre, lo misi invece coraggiosamente nel sotterraneo dove dormivo
oppure con mezzi chimici impiegati durante lo sviluppo e la stampa della pellicola,
ghiaccio). simintendi, 1-97: lo suo colore è di nieve no ancora
da imola volgar., i-40: o lo iddio della natura sostiene pena, o
dall'etra / un fulmine sul masso e lo dissolve. cattaneo, iii-4-243: forse
spezzato il tempio della carne, passò lo spirito suo felicemente al cielo. bartolomeo
degli afflitti. / abolisci per me lo spazio e il tempo / e nel nulla
gigante or si volve / a'trionfi lo stuol de'credenti: / come frana che
dice convizio all'amico suo, sì lo caccia da sé, e dissolve il vincolo
: la continua quietitudine con savere e lo mangiare temperato insieme colle vigilie incontanente destano
del signore è presso; però che lo guasto verrà da dio. e però
si dissolveva il bel patrimonio, lo confortavano molto. -rovinare moralmente,
cavalca, 19-370: gli vani pensieri non lo dissolvano [l'animo] nella vana
riso; quella costringe il cuore e queste lo dissolvono. cuoco, 2-ii-162: eviterai
un dominio; provocare la decadenza o lo sfacelo di nazioni, classi sociali,
grige nell'aria. bocchelli, 12-172: lo stupore si dissolse in una risata.
e dorme quasi affogata. tutto lo scenario del bosco si dissolve fra densi vapori
abietti. d'annunzio, iii-1-1052: lo sfacelo fu / per un anno il mio
... e si esalta per lo più quell'armonia, la quale, quanto
che fa il correttor della musica? lo scaccia dalla cappella del paradiso, e
dal coro de'suoi felici cantanti, lo confina tra le perpetue dissonanze infernali.
un parroco rustico mi pose fra le mani lo strumento ritmo, mi fu così viva
alle cent'altre dissonanze morali, s'ha lo stomachevole spettacolo di vederle per lo più
ha lo stomachevole spettacolo di vederle per lo più celebrate [quelle messe] da
filosofo] una cotale dimostrazione: che lo feto, nel principio della sua generazione,
gran tempo russava, con uno scossone lo dissonnò. -intr. (per
dissonnò. -intr. (per lo più con la particella pronom.).
a lume acuto si disonna / per lo spirto visivo che ricorre / allo splendor che
di gonna in gonna, / e lo svegliato ciò che vede aborre, / sì
di tutti i sommi ornamenti pontificali, lo fece porre a sedere nella cattedra come
ucciso, / e in luogo suo lo schiavo ancor vivente / poservi, e sopra
da barberino, 1-287: e1 papa lo fece sotterrare insino alla gola, e
tennevelo tutto un dì, e poi lo fece disotterrare, e fecelo ribatezzare, e
fra giordano [tommaseo]: lo timore molto più che la forza delle
molto più che la forza delle ragioni lo dissuase da cotale opera. collenuccio,
come quelle che depravano il discorso e lo rendono meno atto alla contemplazione. goldoni
che i rami non avrebbero potuto sostenerlo lo aveva subito dissuaso dal pro- varcisi.
serdonati, 6-552: ma due cose lo ritennero; la notte che soprastava,
, 3-105: quello che dice, lo dice per una fede e per una consuetudine
consuetudine, e quello che niega, lo niega per una dissuetudine e novità.
la dissuetudine dello scrivere italiano avea portato lo stento. bocchelli, i-309: quelle
sere asciutto; prosciugamento. -per lo più al figur.: svigorimento
essere la ribel lione e lo sfrenamento di tutti gli impulsi, con le
intorno alle barbe con far semente che lo dissughino. -intr. con la
s. v.]: le donne lo han dissugato. = comp. del
nei due piccoli occhi stava innestato rigidamente lo sguardo con cui egli spingeva i moribondi a
fra i rami delle tante passioni che lo soffogano, che se ne rende poi talvolta
bellini, 5-2-233: che condizioni dovrà aver lo strumento distaccante, per poter distaccare?
. p. verri, i-40: lo spirito della teocrazia de'giudei era di distaccarli
nella società si framischia (al che lo sforzano i bisogni della vita), vorrei
sceverare. giordani, xi-9: agramente lo riprendono [il mai] d'esser
24: arnolfo, a chi bastava lo intrattenere, come e'vedeva il
in ima trattoriuccia di hermosillo. poi lo distaccava come cameriere a nogales. pratolini,
. distaccare gli occhi, la vista, lo sguardo: smettere di guardare; stornare
sguardo: smettere di guardare; stornare lo sguardo, l'attenzione (specie nel
: non so distaccare dalla dolce vista lo sguardo. cicognani, 9-147: faustino non
che si spostano sotto i piedi, e lo schifo delle cose luride e logore.
è necessità materiale -ed era quello che lo affascinava -non passarle mai neppur per la
di tristezza per l'abbandono, per lo più obbligato, di oggetti o luoghi
una settimana gli era particolarmente penoso, lo commoveva insolitamente. pavese, 9-11:
distacco di animo. bontempelli, 7-207: lo smarrimento intero del senso del tempo la
trasparire sempre più a ciò che solo lo palesava vivente: un interno lume di
nome specifico delle altre piante che hanno lo stesso carattere. = voce dotta,
dante, conv., iv-xvi-8: allora lo circulo si può dicere perfetto..
.. quando in esso è uno punto lo quale equal- mente distante sia da la
a proposito, vogli dirmi, quando tu lo sappia, se il resegone è a
e impedisca la digestion che si fa per lo sole. ariosto, 17-18: de
, 132: gli uomini volentieri voltano lo odio o le detrazione a chi è
secondo il solito, viene il delirio, lo svenimento. pea, 7-292: la
sbarbaro, 1-244: la voce bianca, lo sguardo distante le assicurano una maestà di
codesta tragedia, non altro: e invece lo si gabbava, lo si truffava:
altro: e invece lo si gabbava, lo si truffava: gli si recitavano versi
, 15-56: una smania di distanze lo prese e accelerò il passo fuori del prato
cuori? savinio, 2-16: volgendo lo sguardo al passato si misurerà...
tra l'aristocratico segno di picasso e lo spessore plebeo di tanta pittura grassa.
binocolo. 9. astron. lo spazio apparente che si trova fra due
: arco di cerchio verticale compreso fra lo zenit e l'astro. -metodo delle
quale punto di riferimento ai fantini per lo sforzo finale. 19. aeron.
nel giro di pochi anni, roma lo è diventata anche di fronte all'italia
la sua superiorità, il coefficiente primo che lo distanzia e lo diversifica dalla massa dei
il coefficiente primo che lo distanzia e lo diversifica dalla massa dei mediocri e degli intelligenti
a correre per non perderlo di vista, lo ritrovarono forse più distanziato che ravvicinato.
.). buti, 2-499: lo pennecchio significa lo tempo, e poi
buti, 2-499: lo pennecchio significa lo tempo, e poi 10 mezzo per
tempo, e poi 10 mezzo per lo quale dista dall'altro termine, e questo
destemperaménto), sm. ant. lo stemperare; stemperamento; alterazione (cfr
1-38: 4 del distemperamento del fegato'. lo fegato tale fiata è distemperato in caldezza
si convengono aiutare col cavare e con lo spesso annaffiare. lorenzo de'medici,
dell'accidia ne conduce l'orrore e lo fastidio di tre ore e conduce la disgrazia
dalla bevanda del paraguay rimarrà confortato [lo stomaco], e le di lui tuniche
ch'elli sostenesse l'officio di riportare lo tesoro, così ebbe stravolto l'animo da
perle] vanno distemperandosi, si vede lo fare in su e 'ngiù per l'aceto
volgar., 5-16: se le formiche lo molestassero [il nespolo], ucciderannosi
aroma. bartolini, 1-96: in tutto lo scibile che io conosco non v'è
1-5 (i-73): come se lo stomaco distemperato e molto mal disposto avesse
e quale distemperata ne'piaceri, è per lo più scarsa di savi partiti.
il soldato] si riattacca alla vita appena lo portano indietro dalla trincea, dove possa
ristoro, iii-3 (103): lo scorpione faremlo stare revolto la parte denanti
sopra loro avea distesa una nebbia la quale lo giorno li copria dal sole e tenevali
sacchetti di rena molto ben pestato, lo scagliarono nella ruota de poeti. bruno,
e luminosa, la quale se destende per lo cielo venendo dala parte del mezodie.
grande mare non avea distese le braccia pe lo spazio delle terre. fatti di cesare
fare che distendare loro teste, e ricevare lo taglio de la spada. guido da
altra volta la bocca, e prese lo scudo co'denti, e ruppene un
il braccio alla greppia distese, / baiardo lo ciuoffoe com'un maschino. michelangelo,
appunto due seghe, le quali quando lo scorpione cammina le distende e le dibatte
la mano a qual voliessi, sapendo tue lo merito de catuno? francesco da barberino
e distendendo verso lui le mani supplichevolmente, lo pregavano colle lagrime agli occhi delle medesime
naturale umido mischiato con l'umido cibale per lo suo corpo si spanderà, e distenderà
tanto belletto? almeno fussero sì avvedute che lo distendessero egualmente su le guance ché,
., 1-87: il corpo tuo, lo quale fu disteso nel legno della croce
per il vecchio vitto e indumenti, lo distese su di un lenzuolo di bucato,
il caval- liero istrano, / che lo levò di sella e lo distese / più
, / che lo levò di sella e lo distese / più di due lance al
arena / morto, quanto era lungo, lo distese. lippi, 4-37: essendo
l'asta / a diomede, e lo distendi innanzi / la porta scea.
diffondere, propagare. -intr. per lo più con la particella pronom. acquistare
, 9-1-166: stetti in pavia aspettando lo spina secondo l'ordine dato; ma
che la lettura ha prodotto in voi lo stesso effetto dell'esperienza. carducci, iii-14-233
noi lungamente distendiamo, a fastidio recheremo lo nostro uditore. a. pucci, cent
distese, / e giunse a mezzo lo scudo fatato. anguillara, 6-131: il
è là su che visibile face / lo creatore a quella creatura / che solo in
bibbia volgar., vi-412: sarà lo distendimento delle sue ali, riempiendo la
., xxi-472: i quali ancora per lo distendimento del ventre si rompono, e
del ventre si rompono, e per lo gravamento di cibi sono premuti. l
de'razi. leonardo, 7-i-108: lo studio de'componitori delle istorie deve essere
albero, tanto che in molti per lo soverchio distendimento spaccossi e crepò.
teologia mistica [tommaseo]: per lo distendimento dello spirito si fa alcuna debolezza
amor che m'ha priso / a lo core tanto coralmente / mi distringe e distene
la partenza. simintendi, 3-15: ha lo lito saldo, lo quale non ritiene
3-15: ha lo lito saldo, lo quale non ritiene torme, e non distiene
prencipe dalle mani de'nemici, che lo distenevano nella rocca di sterlinga. tesauro,
era distenuto, e caduto in terra per lo cavallo ch'era ferito...
cadde. sercambi, iii-232: tanto lo tenne distenuto, fine che per lo concilio
lo tenne distenuto, fine che per lo concilio fu facto nuova elezione di nuovo
vale, io non dubito che 'l marini lo stesso verbo usato qui non abbia,
agg. liberato dalla terra (che lo ricopre); dissotterrato. - anche
. nelli, i-ii (56): lo suona [la moglie] talvolta alla
gemelli careri, 2-i-34: m'increscerebbe lo stame lontano, se non fussi tanto
per intero. bellebuoni, 1-2: lo quale giuramento e pagaria scrivere si debia
diventare enfiata la distesa terra; sì come lo fiato della bocca suole fare diventare enfiata
fare diventare enfiata la vescica, o vero lo disteso cuoio della capra. boiardo,
; tenere ondate rotolano sul cuore disteso, lo invadono, lo coprono. landolfi,
sul cuore disteso, lo invadono, lo coprono. landolfi, 2-51: menava un'
cavalca, 19-113: allora il corvo con lo becco aperto e con l'ale distese
, distese e inturgidite, rendan dilatato lo stomaco. manzoni, pr. sp.
stava, colle sue orazioni combatteva per lo suo popolo, e colle sue riposate mani
grandi vittorie. simintendi, 1-109: lo figliuolo d'agenore si trasse uno poco addietro
., vii-454: io vivo, dice lo signore iddio, però che nella mano
p. maffei, 18: benignamente lo accolse, compatendo a'travagli di sì disteso
18-51: ora appresso essendo distesa per lo mondo la santa fede, allora la
] a dar sfogo al dispetto che lo rodeva e a passare il tempo della giornata
sì aperta e 'n sì distesa lingua / lo dicer mio, ch'ai tuo sentir
non consiste in motti, che per lo più sono brievi; ma nel favellare
rosa, 194: fu preso / lo scarafaggio, e torturato in furia /
alle volte qualche particolarità interessante, ma lo fa con uno stile così disteso ed
si svolge per tutte le proposizioni che lo costituiscono. piccolo-mini, i-26: alcuni
stanza all'altra, pur rimanendo inalterato lo schema metrico proprio della prima stanza (
; stesura; scrittura. -anche; lo stile in cui tale scritto è redatto
. iacopone, 73-40: puoi che lo 'ntelletto è preso / da la granne
generale o della signoria del comune che lo ha assoldato (un comandante di truppe
bella giacitura di parole, per quanto lo studio del mio omero mi fa discernere
altro non è ch'un umore per lo riscaldamento et umidità del cervello, distillante
sostanze allo stato gassoso (per lo più per liberarle da scorie, da impurità
sì dolcemente / et or in tanto amaro lo distilla, / né sol d'una
57: s'i'ben distillo, / lo spillo / atigne il vino / e
aurora distillò. perticati, i-40: lo giogo dell'appennino... di qua
del fiume... distillata per lo sabbione. soderini, i-138: l'
156: poi metti dell'acqua ne lo calderotto, e mettivi el sangue a distillare
2-9 (i-736): era questo messer lo frate, de l'ordine dei minori
chilo. de amicis, i-523: lo spiritualista, distillatore di sentimenti fini,
vasi, opre d'incanto / per lo più sono. -per simil.
respirare in un baule dopo aver goduto lo spazio d'uno sconfinato orizzonte.
. anormale secrezione delle mucose (per lo più dovuta a fenomeni infiammatori);
la medesima distillazione [della pituita] o lo spirito sia cagione de l'idropisia.
eseguono operazioni di distillazione industriale (per lo più di alcoolici).
d'annunzio, iv-2-80: avevano stupefatto lo spirito in quell'esercizio arido e lungo
loro * inreverente 'e * non reverente lo inreverente dice privazione, lo non reverente
non reverente lo inreverente dice privazione, lo non reverente dice negazione. ugurgieri,
lingue e le boci nostre discordevoli per lo suono. boccaccio, dee.,
sfasciata e distrutta... senz'esso lo spirito non vede, non distingue,
detto il maestro, dicendolo perché lui lo intendesse, avesse voluto distinguerlo fra i
che comandava i lavori del ponte, lo distinse, e imparò che era stato
143): torrenti, de'quali distingue lo scroscio, come il suono delle voci
neanche udirlo; ma un momento dopo lo sorpresi che abbassava sull'occhio la palpebra
per la qualità degli elementi e per lo modo della loro mistura insieme nella materia del
necessaria in poche parole... ove lo u vocale per consonante leggere si potrebbe
un diadema, in fronte almeno / lo sostennero a * suoi. foscolo,
. e subito, col dinamismo che lo distingueva, tirò fuori la rete e l'
-rifl. segnalarsi, farsi notare. -per lo più in senso positivo: far bella
cielo e de l'incerto / dotto lo fei nome e soffiar dei venti; /
, conv., iii-xv-2: dice adunque lo testo 'che ne la faccia di costei
piaceri di paradiso '; e distingue lo loco dove ciò appare, cioè ne
, cioè ne li occhi e ne lo riso. -segnare (le ore
vólti fronte a fronte. / va per lo mezzo suo valle interposta, / che
nocive dall'utili. salvini, v-461: lo stile dell'oriuolo a sole, quasi
doni riceve e venerabilmente conserva, per lo spirito santo diventa accetta e graziosa a
cesarotti, ii-133: [omero] dilaga lo spirito in un mare di particolarità poco
di particolarità poco interessanti, e non lo lascia fissare distintamente sopra alcun oggetto.
o classe sociale (e consiste per lo più in un dischetto o scudetto metallico
: gli addetti a queste confraternite erano per lo più gente fanatica, che portavano per
, ed egli di tanto in tanto lo guardava torcendo gli occhi all'ingiù.
., i-450: feceno... lo cingolo di bisso ritorto e di giacinto
dante, par., 2-117: lo ciel seguente, c'ha tante vedute,
distinte e non separate; e quando lo spirito si considera in una delle sue
. tommaseo, 3-i-436: a ciò gioverebbe lo stabilire che gli allievi d'esse scuole
disus. trattato in modo diverso, per lo più in senso positivo: prediletto,
... e la fantasia, e lo intelletto lucido e distinto. genovesi,
dante, conv., i-vi-7: lo latino conosce lo volgare in genere,
conv., i-vi-7: lo latino conosce lo volgare in genere, ma non distinto
, ma non distinto: che se esso lo conoscesse distinto, tutti li volgari conoscerebbe
parte ragionevolmente distinti, si fa per lo movimento e grande empito di detti cieli
il quale tempo rappresenta la chiesa da lo avvento insino a natale. castiglione, 473
: l'averlo fatto approfittar nelle lettere lo rende distinto dalla gran turba degl'ignoranti.
. dante, conv., iv-xiv-9: lo secondo [inconveniente] si è che