debellazióne, sf. letter. lo sconfiggere, lo sgominare; annientamento,
, sf. letter. lo sconfiggere, lo sgominare; annientamento, distruzione. -
l'organo visivo, cioè l'occhio, lo quale per infertade e per fatica si
. storia di stefano, 6-29: lo barbiere con la lanzeta la feria, /
questa debiltade et impotenzia / avendo de lo sposo, il quale il vomere / non
bimbo, l'adulta vostra legge: che lo scrittore, di se medesimo, abbia
'nvecchia, si rompono i rami per lo peso de'frutti, o vero si
la mia debeletate: / menarne a lo morire le cucine mal fremiate, /
di ciò è da biasimare la debilitade de lo 'ntelletto e la cortezza del nostro parlare
stesso l'avete veduto e di continuo lo vedete che mai una pugnia per vostra
in versi non sempre giusti il bordello e lo stravizio. panzini, iii-773: un
, ii-243: il tuo vestimento, con lo quale ti vestivi e coprivi, non
e accresce la sete, e risolve lo spirito: e debilita e ammorta le
, iii-46: -l'acqua calda debilita lo stomaco. -certamente rilassa la fibra. foscolo
scrittori, ne illanguidiva l'ispirazione e lo stile. -rifl. cavalca
ribellioni de'baroni, che tanto debilitarono lo stato degli epiroti. davila, 55:
come quando tu non mangi si debilita lo stomaco e tu non puoi vivere,
vita; e veggendo come leggiero era lo suo durare, ancora che sana
, conv., lii-ix-14: per essere lo viso [= la vista] debilitato
che, uscito il fiato, io lo potessi ripigliare; ma sì bene la
opera d'uomo, che, essendo per lo peccato rimaso fiacco e debilitato, non
giudice che 'nd'abia giuridizione e licenza, lo quale co l'aiuto de la rascione
, che pur tuttavia vi sono, han lo strumento debitamente accordato. spolverini, xxx-1-42
de'cani delle donne ancora nel pensiero lo spaventa. zanobi da strata [s.
in quanto riposero entro le mani medesime lo scettro e il turibolo e si costituirono superiori
vecchio padre, né 'l debito amore / lo qual dovea penelopé far beta, /
, perché né consentire né negare puote lo così estimato sanza cadere in colpa di
agre reprensione, [li frati] lo cacciarono via, dicendoli: -uomo diavoloso
(la crescita del corpo umano, lo sviluppo di una pianta, ecc.
le sue spese se l'acquistasse e lo riconoscesse da la chiesa pagandone il debito
i nostri compagni... per lo commesso fallo costretti a sostenere le debite pene
, ii-34: i romani combattevano con lo scudo e la spada, e per maneggiare
ore debite, se fac- cienda non lo stroppia, cioè che sia necessaria, come
in sul tardi a ventidua ore, io lo feci sotterrare con grandissimo onore inella chiesa
due figliuoli maschi, et il viceré lo scrisse al suo signore. storia di
un fantino, / che di beleza lo simele non foe / in tuta roma,
di procedere a questa ricerca è debito lo avvertire [ecc.].
basso; / ma eravan, che debito lo scorge, / aiuto a un tempo
malmantile, 9-27: 'che debito lo scorge ', che vede o pronostica,
intendo di averne sempre per dispensato qualunque lo trascura per simil motivo. monti,
ch'io mi metterò a leggere con lo scrupolo preciso dell'uomo, che soddisfa un
più nobili e de'beni donati per lo comune per antico e per loro meriti
veruna parte verso te, voglio me lo dichi. guicciardini, 98: se e
relativamente al compimento dei rapporti sessuali; lo stesso rapporto sessuale fra i coniugi.
parea cosa verisimile, perocché cesare, per lo suo molto dare a uomini privati,
utile alii semplici, e alli letterati per lo mio poco senno; e non potere
ho pagato il mio debito: ma lo pagherò. carducci, ii-3-241: oggi scrivo
fiorini con tale che per giudizio universale lo aveva giuntato, avendo reputazione di baro
onesto il dilapidare la sostanza del marito, lo sperperare il patrimonio de'figliuoli, per
di guerra: somma di denaro che lo stato sconfitto deve pagare a quello vincitore
: tutto 'l deveto c'hane eo sì lo paga- raio, / ed enfia deo
quanto riceve de la divina bontade oltre lo debito umano. savonarola, iii-7: orsù
, e non se ne nascondeva, anzi lo dava a divedere troppo vistosamente.
d'alcuno termine, non ha riguardo lo suo amore al debito di colui che riceve
avere il debito nostro, chi che ce lo dia. 5. caterina da
i-51: a me anche, che lo merito quant'ogni altro, e n'ho
conv., i-v-13: e dicemo bello lo canto, quando le voci di quello
sono tenuti di farlone buono debito per lo detto dì. 9. locuz
pungeva lei e gioberti, ed ella lo crede mio e me lo pone a debito
ed ella lo crede mio e me lo pone a debito per quanto io non
avene sovente / chi 'mpronta buonamenti / lo suo a mal debitore e scanoscenti;
, 7-423: gli pareva che lei lo guardasse male e lo odiasse, si
gli pareva che lei lo guardasse male e lo odiasse, si sentiva debitore, era
suoi debitori in quattro doppi, e lo rimanente diede agli poveri. 5
cristiano peccatore, certamente, se non lo fa, pecca. botta, 4-412
miseria di peccato, sì diventò per lo peccato la nostra carne corrotta e debile,
di sangue. fazio, v-15-3: lo nono mese era già de l'anno,
mi posai, / debole e stanco per lo lungo affanno. livio volgar.,
ch'avea 11 paese noto, / lo giunse che non fu troppo lontano; /
. la ferita è interamente chiusa. lo vedrete subito. soffici, ii-57: il
la malivolenzia di saturno suo padre, che lo voleva uccidere. bembo, i-371
i conti. cicognani, 2-196: con lo sviluppo, era venuta debole di cervello
montale, 1-85: dissipa tu se lo vuoi / questa debole vita che si lagna
uomini d'ingegno grande ed esercitato sono per lo più, anzi quasi sempre prigionieri,
a chi reggie. iacopone, 3-9: lo corpo dice: a turbarne testo che
: / nutrito so 'n delicii, no lo porrìa patire; / lo celebr'aio
, no lo porrìa patire; / lo celebr'aio debele, porrìa tosto 'mpazire:
hanno senso del bello morale, e lo guardano come una chimera o un pregiudizio d'
imperatori e de'governanti era debole come lo stato. carducci, 286: canzon
di coesione fra le varie forze che lo compongono (uno stato, un governo)
da qualche debole bulininista, convenutone con lo stampatore il quale avea lasciato qua e là
pretende esprimer meglio il suo pensiero, lo rende debole e falso, perché perde il
: tiberia certa scusa debole trovò, che lo fece [il marito] più insospettire
da'suoi principi, che sono per lo più deboli tutti e leggieri.
dasse [la nostra lingua] per lo debole appoggio rovinando continuo: come sono
da calunnia, non ne è portato per lo più al ravvedimento, ma allo sdegno
dante, conv., iv-xxvm-3: come lo buono marinaio, come esso appropinqua al
agevolmente e sosterallo, e per la dolcezza lo riceverà l'altra fiata più volentieri.
mondo caggiono in istato di malvagitade per lo seguitare gli uomini rei. macinghi strozzi
ad ana- creonte; ma poi leggendo lo zappi trovò in lui veramente i sensi
il debole. deledda, iii-929: lo stipendio glielo serbava il padrone, che lo
lo stipendio glielo serbava il padrone, che lo metteva a frutto: quando ella aveva
si accostò a cicerone,... lo prese dal suo debole; disse,
per la terra, / e tutti per lo debile prendea, / tanto che ognuno
che l'è stato imposto che paghino per lo studio. 22. dimin.
deboletta, / ch'esci piangendo de lo cor dolente, / coll'anima e
io sostenea sì grande angoscia, che lo mio deboletto sonno non poteo sostenere,
matteo correggiaio, 18: oimè, lo bel desio, o giovinezza, / o
d'oscarre i passi, e n'adocchiò lo scudo, / ché incominciava un deboletto
bagni di acquario per fortificar la debolezza de lo stomaco. gelli, i-28: e
di una debolezza mai provata e questo lo insospettiva e lo angustiava. g
mai provata e questo lo insospettiva e lo angustiava. g. raimondi,
, limitatezza, fragilità spirituale (per lo più considerate intrinseche alla natura umana)
e voi fate un'opera indegna se lo secondate. baretti, 3-30: ma i
nel tempo stesso che vi mettono tutto lo studio per arrivare vivi e sani ad
. panni, 549: per verità, lo aver voi confidato di troppo nella debolezza
reverendissimo suo fratello mi comandò che io lo facessi, e l'eccellenza di sua madre
del governo, sommamente pericoloso ed ambiguo lo stato della corona. tesauro, 3-208
], qual era prima, è lo stesso che voler condannare lo stato a perpetua
prima, è lo stesso che voler condannare lo stato a perpetua debolezza esterna, a
difeso da'cittadini. cattaneo, iii-4-111: lo stato lombardo- veneto, giovandosi della debolezza
, viii- 999: mi porti lo spirito in una selva disabitata dove finisca
... -poche, pochissime, lo sanno tutti; così poche da non ingelosire
. moravia, xi-304: dapprima, lo confesso, pensai di tornare indietro e chiedere
voler essere un forte camminatore (veramente lo era), mi torna in mente
accenditore di stufe (e veramente non lo era, come più volte mi ha raccontato
vi attacca, la debolezza de'vostri ripari lo rende formidabile. -scarsa robustezza
vegga ora v. s. illustrissima se lo splendore della cometa è di quegli ch'
grato. g. gozzi, 1-204: lo prega a dire al figliuol suo che
subito la camicia e gliela dà; lo ringrazia del disagio datosi per lui.
misser antonio, aspettatemi qua un'ora per lo manco, se non v'è in
. lottini, 18: suol per lo più il viver dilicato accompagnarsi con languidezza
: era, ormai, poco più che lo scheletro di un piroscafo che doveva aver
1-v-141: dovrete stringer la guerra con lo impedire i disegni del nimico, fargli andar
amare e disamare non sta a chi lo vuol fare. fogazzaro, 7-187: sentì
ancora che per le false calunnie mortalmente lo disamassero, non temere e non reverire la
. marini, iv-63: ciò che lo sdegno le suggeriva contro di un disamato
orgoglio. bettini, 30: 10 lo so che in natura / disamata non muore
d. battoli, 4-1-124: per lo bestiale uomo ch'egli era, si
della legge naturale, e sì per lo costume dell'uso umano si disaminò che gli
fatto ogni male; e poi quando lo confessore lo disamina non trova così.
male; e poi quando lo confessore lo disamina non trova così. g
vescovo, e mandarlo a lui che lo desaminasse, lo mandò adomato quanto poteo.
mandarlo a lui che lo desaminasse, lo mandò adomato quanto poteo. andrea da
volgar., 1-99: la segnoria lo disaminò. quando è inteso lo furto
segnoria lo disaminò. quando è inteso lo furto ch'avea fatto giudicollo che fosse impeso
la disaminazióne. segneri, ii-323: lo interrogarono con disaminazióne distinta, puntuale,
gli è più adatta: che non lo disusi e non lo disamori della vita casalinga
: che non lo disusi e non lo disamori della vita casalinga con la famiglia
che languire mi fanno, / e poi lo dolze riso, per ch'io incoro
, ma presto si disamorava del lavoro e lo lasciava perdere. 3.
freddezza disamorata e vanitosa degli occhi che lo guardavano. 4. sm.
disamore e della malvagità di elena, lo spingeva forte verso l'amore e la
, * tutto ciottoli e buine ', lo tiene lontano la paura, come di
o, se pur l'hanno, lo tollerano, o non lo tengono per tanto
l'hanno, lo tollerano, o non lo tengono per tanto atroce, come voi
tanto atroce, come voi; che lo derivate dalla superbia e dalla disamorevolezza,
ma io vi veggio, e appena lo credono gli occhi miei. botta, 5-405
effetto. primamente la disanalogia delle idee lo produce. 2. gramm. improprietà
poiché vedeva come stavano, per lo disanimamento, male. = deriv
entrare in noi il demonio? senza che lo disanimi l'averla tante volte con noi
le difficoltà che incontrava per potermi parlare lo disanimavano, senza distoglierlo peraltro dal disegno
; e stringono l'operosità e disanimano lo zelo de'maestri valenti senza però sovvenire
che lugùbre era e funesto, / lo tenea con lo stuol de'teucri tutti /
era e funesto, / lo tenea con lo stuol de'teucri tutti / disanimato e
tralasciarono di rinnovare il giuoco, né lo terminarono con la moresca. foscolo,
disanimati, e ogni cosa aspra per lo gielo. fracchia, 888: il
i-254: l'uomo si disannoia per lo stesso sentimento vivo della noia universale e
limpido, chiaro, nitido. -per lo più al figur. -disappannare gli occhi
limpido, chiaro, nitido. -per lo più al figur.: nudo, palese
d'italia, xl-630: ove era lo scrittore che alla copia delle cognizioni unisse
scannare, o per vendicarsi degli uomini che lo scanneranno,... deve conservarsi
, 1-v-249: la disapplicazione al governo lo rese inferiore al bisogno. 2.
. 2. omessa applicazione, per lo più arbitraria e illegittima, di una
, correva troppo! pareva a pietro che lo sfuggisse e non lo volesse comprendere più
a pietro che lo sfuggisse e non lo volesse comprendere più; anzi, lo
non lo volesse comprendere più; anzi, lo disapprovasse. 2. dimostrarsi contrario
era nullo il testamento, se il popolo lo disapprovava. 3. criticare (
provazioni e degli applausi con lo stesso mistero dei fe nomeni
, fra il crepitìo delle pallottole, lo schianto dei rami, il nitrito spaventoso delle
un oggetto dello strato d'argento che lo ricopre, far perdere (più o meno
estrarre l'argento da una lega che lo contiene. = comp. da
ha perso la pàtina d'argento che lo ricopriva. govoni, 2-251:
per una di quelle diligenze adibite per lo più al trasporto di bagagli troppo voluminosi
, tr. privare una persona (per lo più un avversario) di un'arma
dui lati rotto, / e fattogli cader lo scudo al prato, / osbergo e
nella gola. tasso, 20-139: rotto lo scudo, e disarmato e punto /
cedri e di feconde palme, / pose lo scudo, e telmo da la fronte
, xxviii-575: poi che fuerono ne lo palagio e lo ree sì comanda che incontanente
poi che fuerono ne lo palagio e lo ree sì comanda che incontanente siano messe
del peso che reggeva; ma non lo è tutto in un tratto, né si
nannini, 1-115: le parole ingiuriose non lo disarmano. tasso, 6-iii-155: difender
s'emendi, per disarmar subito tutto lo sdegno divino e per impetrar da sì
arrabbiato, ma il grido della folla lo disarma. moravia, i-611: sarebbe stato
per lui si disarmasse e che ella lo amasse davvero. -lasciare senza parole
giamboni, 4-507: ancora per lo continuo turbamento de'venti, i volti
., 4-9 (451): venir lo vide disarmato con due famigliari appresso disarmati
pei campi, nei primi giorni dopo lo sbarco, che si dormiva collo schioppo tra
e le gambe incrociate, e alcuni se lo legavano al corpo, dalla paura di
, 1-44: apparécchiati, e àrmati contro lo spirito della bestemmia, e non istare
disarmata è debole. botta, 5-32: lo stesso pesaro, quantunque fosse uomo di
frigia, il mio destin seguendo / e lo splendor de la materna stella. /
disarmato. il suo bene nessuno glie lo può contendere. idem, i-696: senza
cattaneo, i-2-370: al disarmo deve contraporsi lo spirito militare; alla rassegnazione e all'
: s'intende per 'disarmo 'anche lo sconto di un uomo nel caso del disarmo
scompenso. tenca, 1-271: e lo sfrenarsi e il decadere della letteratura in
convento è d'ieri; ma arieggia lo stile antico, in mattoni. per
e tanto più spiacenti che ci si sente lo studio tra vaglioso dell'armonia
e disarmonica. morante, 2-313: non lo si udiva mai cantare, per
è il mezzo più disarmonico ad esprimere lo spirito. negri, 2-58: ella aveva
a rimanere sterile: un ibrido per lo più poliploide). disarmonióso, agg
isolato dal resto della mano. egli lo agitava distrattamente. ella pensò: «
. carducci, iii-12-77: non mai lo scalpello disascose dal marmo più terribili fantasie
pace da certaldo, 18: benché tenessero lo conte con molte genti poter venire,
pace da certaldo, 36: veduto messer lo consolo non poter quella gente né per
loro tremulo raddoppio e ne lasciava scoperto lo zoccolo corroso, disasprito da una spalma
rovinare un oggetto provocando la frattura, lo schiacciamento, l'ammaccatura, la deformazione
9-xv-106: rimase alquanto disastrato, per lo molto che gli eran costati gli spassi continovi
colle forze materiali. rovani, ii-214: lo zio si lasciò smuovere, e,
; guaio, pasticcio, scompiglio (per lo più con uso enfatico e iperbolico)
, negativamente. baldini, 3-303: lo stesso stato di disagio creato poi dal
, così disastrose, e scoscese per lo spazio di 18 miglia, che in alcune
sgomenta; sconfortante, infelice (per lo più con uso iperbolico).
scortese / voi non mi stimerete; che lo scrivere / senz'occasione, panni error
fine o di produrre un effetto (per lo più con riferimento a bombe, a
. togliere l'attrezzatura (per lo più con riferimento alle barche a vela
i tri sti sentimenti che lo travagliavano, che è riuscito a
a vincere le cupe passioni che lo angustiavano. chiabrera, 254:
, l'om disavanza ed infama / lo laudamento a paragon provato. testi fiorentini,
[i servitori] ben comparta / lo merito e gl'incarchi e voglia inanzi
un timor panico del disavanzo, questa volta lo affrontava a testa bassa.
, acciò il padre nel testamento non lo disavantaggiasse. ¦ = deriv. da
le entrate, non sperando che per lo grande disavvantaggio di chi venisse di sotto
maggiore de'loro nimici, e per lo disavvantaggio del poggio. giov. cavalcanti,
turba e grava gli animi nostri per lo disavveduto avvenimento ove noi siamo caduti.
di ciò prendere dolore deve e pianto / lo core inamorato, / e lamentar di
, ormai. e il povero soldato lo sa, lui, che il clero non
contro a douto giudicio, si è lo disaventuroso e fortunoso presente che con voi
il vezzo (o che non lo ha mai avuto); disabituato; che
più baldanza, e meno si guarda, lo quale alcuna volta per disavvisamento cade.
uomo popolare, disbarbato, andando per lo cammino, incontrò una cervia.
, disbarcato in terra colla gente armata lo cacciò per forza della città. disbarco
, dibattersi. monti, 3-6-98: lo scellerato ancor si disbattea / con palpitante
l'uomo si disbestia o sarà sempre lo schiavo di se stesso e degli altri.
perché il corriere sta già aspettando che lo disbrighi. -liberare da un onere
possono essere di impaccio). - per lo più al figur.: districarsi,
sciolto da impacci, impedimenti (per lo più al figur.).
amore sta fermo, e cresce per lo dolore del discacciamento. boccaccio, v-186
di tiziano non tolse il coraggio, ma lo accrebbe. colletta, i-179: il
7-327: io però non vi avrei discacciato lo stesso, una volta arrivati qui.
dio- scoride], 22: aiuta lo stomaco alla digestione, e discaccia i
resta che la tradizione del rituale e lo sterile rancore del discadimento. -indebolimento
. d. battoli, 14-2-5: lo sforzo era troppo, e la natura
ed è ri ferito per lo più a persone, talora anche a cose
li fossero recate, de le quali vestia lo suo corpo finito ne l'ultima vecchiezza
di cuoio. cavalca, 19-402: discuopri lo tuo velo, e discalza le tue
, / ne svelle i chiodi e lo discalza e sferra. 3.
, 4-4 (ii-651): violentemente prese lo sfortunato vecchio, e già disvestito
, e già disvestito e discalciato, come lo trovò, nefariamente lo mandò via
, come lo trovò, nefariamente lo mandò via quasi ignudo. discalzo
ributta in luogo d'applaudire, e lo spirito dell'autore è 4 en pure
libro di sydrac, 323: quando lo sangue si muove per lo corpo,
: quando lo sangue si muove per lo corpo, egli rinfabla, e rende al
, che molto la grava, e allora lo cuore sospira per discaricarsi di quello malvagio
. (plur. -chi). lo scaricare, scarico; la merce scaricata o
, 52: diede ordine e opera per lo discarico della gravosa nave. beccari,
retrograda del sangue venoso ed impuro per lo ramo splenico della vena porta, quando ella
diedi una scossa così fatta, che lo discavalcai. 2. milit.
voiando voi descavare la zizania non discavassate lo formento, ma lasate cresere l'uno
avarizia si cessi del mondo e ritorni ne lo inferno. vellutello [purg.,
destruzione del re di cambaia, avendoli tolto lo stato un gran principe di queste parti
, che sorprendono l'orecchio, e riempiono lo spirito di maraviglia e dolcezza. bacchetti
g. villani, 2-20: durò lo 'mperio appo 'franceschi discendenti di carlo
e per loro discordie finìo in loro lo 'mperio, e ritornò agl'italiani.
: acciocch'e'nostri discendenti possano comprendere lo stato ch'avea il nostro comune di
colonna verticale che nelle costruzioni serve per lo scarico delle acque piovane e dell'impianto
àn mis, / che li faceva descender lo sangue giù del vis. dante,
splendore, ma è sempre indivisibilmente unito con lo splendore e col sole in terra e
dal muricciuolo. sbarbaro, 5-47: lo vedemmo staccarsi da noi, correre con
. dante, inf., 8-25: lo duca mio discese nella barca / e
dee., 2-7 (206): lo 'mperadore... aveva tenuto trattato
/ ritornate alle vostre bandiere: / lo straniero discende: egli è qui.
. dante, 59-54: ma perché lo meo dire util vi sia, /
tal dolor discese, / che più non lo potendo sofferire, / fu forza a
testa o giacomo da lentini, i-410: lo fin piacimento, / da cui l'
cui l'amor discende, / solo vista lo prende / ed in cor lo notrisce
vista lo prende / ed in cor lo notrisce, / sì che dentro s'acrisce
e'par che da verace piacimento / lo fino amor discenda / guardando quel ch'
conv., iv-xx-2: sì come lo perso dal nero discende, così questa,
alcuna ragione scritta o fatta inanzi lo tempo della rinunziagione. boiardo, canz
d'ogne parte si consuma, / lo ciel, che sol di lui prima
nel tempo medesimo ascende o discende per lo stesso orizzonte, ma talvolta maggiore, talvolta
che discendea la rugiada, udie moisè lo popolo piangere per tutte le famiglie e per
terreno). giamboni, 112: lo prime die si leverà il mare alto
umanità. guittone, i-20-127: se lo rei felippo de francia solo ponesse noi
rei felippo de francia solo ponesse noi lo braccio in collo, reverensia e onore ne
, a la gioven- tute, così lo discendere, cioè la senettute, è in
al figur. cavalca, 6-i-472: lo terzo articolo è nel discendimento nel limbo
, cioè, che crediamo, che rimanendo lo corpo di cristo nel sepolcro l'anima
circa il discendimento di cristo a spogliare lo 'nfemo, ed altre resurezioni di morti
., 2-18: le parti disotto per lo discendimento degli umori divengono grasse ma quelle
., vii-236: luit salìo piagnendo per lo salimento nel pianto; però che nella
del vecchio testamento dimostrano per diritta linea lo descenso da adam ad abram, e
ad infiniti individui e specie innumerabili, lo ascenso è da questi a quello.
le cose segrete,... lo quale discensore fu eletto per padre
. gramsci, 7-31: oggi lo « spirituale » che si stacca dal
2-453: li occhi de la sensualità sono lo senso esteriore et interiore, e li
letterario e più specifico, designando propriamente lo scolaro che corrisponde in modo particolare
, 52-7: li mei pover discipuli per lo monno mannai, / de lo spirito
per lo monno mannai, / de lo spirito santo lor coraio enfiammai: / la
sopra el mare; e li discepoli lo vidono e cominciorno ad esclamare tutti e avere
nebulosa / tanto che, per ficcar lo viso a fondo, / io non vi
dall'altra: e la fatica / e lo studio a mal fin quegli conduce /
di milano che guardano a settentrione, non lo discema tosto [il resegone] a
, tanto era irregolarmente folto, già lo esplorava con l'olfatto, e cercava di
, / né disceme il parente da lo amico, / perché la gente misera e
perché la fidanza, o la paura per lo volto, e per le parole,
, 1-2 (84): amichevolmente lo cominciò a pregare che egli lasciasse gli
/ al cuor quegli occhi, che sperar lo fanno: / questo fa che consente
consente al mio morire; / e come lo conduce il van desire, / va
, inf., 1-112: io per lo tuo me'penso e discemo / che
la riflessione. cavalca, 19-176: lo re pianamente distese la mano, e
comune e naturai espression delle cose, per lo più non si possono intendere senza qualche
da imola volgar., ii-192: lo seguente dì, li cavalieri discernendo li
per seppellirgli, uno cavaliere pompeiano conobbe lo corpo del suo fratello, lo quale
pompeiano conobbe lo corpo del suo fratello, lo quale aveva ucciso per errore. linati
discemendo in tal ordine tutti quelli che lo addomandavano. bocchelli, 13-192: seppe
di spene. fazio, i-12-67: lo padre suo per gola, s'io dicemo
pur conosco che 'l parlare e ragionare e lo seri- vare le sante virtù, si
e nel buon garbo del trattare, lo fa con tanto sgarbo, che il fatto
non solo la religione divina, ma altresì lo strumento discernitivo e purificativo e come dire
sedeva rimpetto a me, e con lo sguardo intento e discemitore cercava il mio
cale [al pellicano], / che lo suo lato fino al cor discerpe.
in mille congetture, nelle ore che lo separano dall'invito e mentre aspetta nell'
qualche spazio. e il tempo o lo spazio di questa discesa impeditissima, è
bibbia], 3-115: ed essi lo perseguirono per la discesa di bethoron fino al
o obbligata. -in generale: lo sport dello sci. = deriv.
bibbia volgar., i-495: ecco lo fuoco disceso d'iddio arse tutto lo
lo fuoco disceso d'iddio arse tutto lo sacrificio. bonarelli, xxx-5-14: oh be'
e sm. che discute (per lo più in modo cavilloso e sofìstico:
argomento, esaminare un problema (per lo più con ostentazione e facendo sfoggio di
volgar., i-346: venne a me lo popolo, addoman- dando la sentenza di
di dio. bencivenni, 4-90: lo quarto stato si è di quelli che sono
tu colla coscienza delle male opere conosci lo giusto odio di tutti; onde tu già
dischernévole, agg. ant. che attira lo scherno. dante, vita
tutto dischemito e disservito da quelli che signore lo chiamano. = da schernire,
li quali tuttodì pongono la vita per lo nome di cristo, per dischiararvi sopra
si va dischiarando di mano in mano che lo stato civile se gli appressa.
se egli è buono, si dischiara per lo fuoco. 4. rifl.
favori », perché avendo « dischiavacciato » lo stipetto, dove tu eri solito di
parte del predicatore in bel mezzo della chiesa lo riponessero, dicendo esser ciò fatto di
landino, 330: dimostra che lo intervallo del tempo non fu più che
30-2-180: il luogo e 'l tempo non lo dischiede; e ciò sempre in tal
15-87: e tenendo quel capo per lo naso, / dietro e dinanzi lo
per lo naso, / dietro e dinanzi lo dischioma tutto. b. corsini,
la felicità. pea, 5-126: e lo stesso sorriso, si fa raggio di
il troncar la via a queste è lo stesso che dischiuderla alla povertà commune.
piazza uccise. -intr. per lo più con la particella pronom. uscire
, egli non aveva che da porre lo sguardo ed allungare la mano, ricci
,... germani, tener lo scettro in molte parti della profana letteratura,
doppia ogiva. pavese, 92: lo stridore più roco, del carro che
ii-270: poi cato li condusse contra lo castello delle arene, dal quale egli era
simintendi, 1-17a } discingesi [tesifone] lo serpente ch'eli'avea cinto. cieco
falcone. citolini, 419: pigliar lo sparviere, accigliarlo, disci- gliarlo,
il ventre quindi. buti, 2-784: lo quale, 'non discindi ', cioè
sono: il mutismo, l'afonia, lo psellismo, la parafonia o cacofonia,
32-35: tra 'l capo e 'l collo lo ferì a punto, / e 'l
/ e con le braccia quanto può lo cinge, / per trarlo a terra
; / ma taffricano anch'egli sì lo stringe, / che a veder quella lotta
agg. la somiglianza dell'umore lo stringe e la tardità fa che non
nella causa di lui, disse che lo giudicava e dichiarava innocente. davila,
cavalli, acciocché spaventati dal tumulto non lo strascinassero innanzi. e sm. disus
legame che stringe tutto 'l mondo per lo sangue e per amar naturalmente ciascun quello
a snodarlo conven che si discioglia / lo stame, con cui il ciel quest'alma
a. verri, i-31: rapidamente lo prese di dietro ai fianchi. quegli
che tanto discioglia l'amore e rechi lo dispiacimento e l'odio, quanto la
la gloria in questi fogli / fissa lo sguardo, e l'ombre lor disciogli.
in mezzo all'ordine feudale e lentamente lo discioglie. papini, 20-602: gli
natura, che l'ha accresciuto, lo discioglie. benvenuto da imola volgar.
disciolte. -intr. (per lo più con la particella pronom.).
fuga. -intr. (per lo più con la particella pronom.).
come quelle che fondono il sangue, e lo necessitano a disciorsi da'propri sieri.
ostacolo). -anche intr. (per lo più con la particella pronom.)
. capellano volgar., i-251: lo disciogliere di questa qui- stione pende più
, e quella morte improvvisa non certo lo discioglieva. d'annunzio, i-677:
svolgere liberamente la propria attività (per lo più dopo aver superato ostacoli, impedimenti)
guerrazzi, 6-21: egli allora declinò lo sguardo, dalla parte più lontana del
scdviati, 9-218: non ammette veruna replica lo scioglimento del segretario... rileggete
quel discioglimento, che motteggiate, non lo difende del non aver ripresa novella zuffa
.. egli non fusse solito per lo più di dare alle sue figure un certo
, che dissolve, che liquefa. -per lo più al figur.: che risolve
nato; / sono disciolto e legat'ò lo core e la mente. inghilfredi,
/ se no m'acorre di voi lo sembiante, / che l'om disciolto ten
odi dal career suo fremer disciolto / lo stuolo, di cui prende eolo il governo
: lei non cura il colpo e non lo sente; / tutta a seguir ballano
parlare,... testimonierebbero terrori che lo spinsero in farmacia o dal dottore con
/ di tutto tutto il male, con lo incantesimo / mezo disciolto. gnoli,
ho sempre latte fresco: parte / lo tengo per bere, parte lo faccio indurire
parte / lo tengo per bere, parte lo faccio indurire / con caglio disciolto.
, 1-15: e quand'egli [lo stomaco] non fosse ben disposto, né
disposto, né ben temperato, sì lo conoscerai per questi segni, cioè..
si fé'discepolo, che non segue lo maestro. f. villani, 412:
natura sua a tal disciplina inclinata e lo studio che con diligente attenzione vi fece
magalotti, 24-42: il rigore della disciplina lo teneva a segno e senza mancare né
: con aria mistica e solenne, lo mandava sciolto dalle discipline del magro e
tomba, alle funeree bende / fermar lo sguardo di costanza pieno, osa ferro
potea forse un popolo magnanimo qual tu lo facesti con maravigliosa disciplina, sofferire come
cui si appartiene e all'autorità che lo governa), o in obbedienza a
cui si appartiene e all'autorità che lo governa). bibbia volgar.,
impegno. giamboni, 7-51: per lo comandamento suo continua- mente erano curate le
, di un gruppo): per lo più in senso positivo, specialmente a
quel sangue che usciva dalle suo piaghe e lo spruzzava sopra esse battiture. moneti,
sancta disciplina de maria, favella a lo cappellano o ad uno de li mastri
degli animi. carducci, iii-7-116: lo studio dei grandi modelli dell'antichità,
studio dei grandi modelli dell'antichità, lo addestramento e il disciplinaménto degli ingegni e
divinità comparire... ponendo tutto lo studio in disciplinare le chiome. 4
. croce, ii-9-293: il filosofo e lo storico, e colui che si è
, morigerato, virtuoso (riferito per lo più a persone, talvolta anche a
abbia figliuoli, ch'aper- tamente non lo conosca. guarini, 301: oh che
. croce, ii-8-70: nella filologia, lo smarrimento o dispersione dei documenti della poesia
però che non hanno certo veruno segnale lo quale o provi la maestria del dirizzamento
all'autorità monarchica era l'affetto per lo strumento del suo lavoro, ritrovando egli
la leggenda... faceva risalire lo studio bolognese a teodosio secondo, il
t'abbo tirato in fin qui tra per lo ingegno che ài avuto sottile e buono
. iacopone, 3-61: per lo parlar c'hai fatto, tu lassarai
parlar c'hai fatto, tu lassarai lo vino, / né a pranzo né a
esercitato al disco / tremò quando, lo scriba epafrodito / aiutando, accostò piano
dello squarcione. d'annunzio, iv-2-572: lo strepito di un'acclamazione sorse dal traghetto
, col disco già pronto, e lo fa sonare. barilli, 2-213: per
. savinio, 12: il capostazione lo seguì [il treno] con 10
, 4-369: per la gioia, imbracciò lo schioppo, mirò al disco volante che
permette la selezione automatica in centrale e lo stabilirsi delle comunicazioni con l'abbonato richiesto
xxi-407: volendo impedire l'antico nimico lo suo proponimento, gittò per la via per
calamita] con la sua gran potenzia lo tira [il ferro] del legname fuore
il discolo. ma tutti a quell'età lo fanno. deledda, iii-61: egli
cibi grossi, dobbiamo e tenerle caldo lo stomaco e prolungarle il sonno.
., 6-24: sappi, che per lo troppo uso del cornino, la cotenna
di colore, o anche quello che lo ha perduto. pindemonte, 13-513:
fiore d'una grazia smarrita, impallidito lo splendore d'una gloria eclissata, arruginito
volgar., 10-5: alcuna volta [lo sparviere] infredda, e non può
, che ha a cuocere il cavolo, lo difficulta di maniera a ciò, che
difficulta di maniera a ciò, che lo fa anco discolorire. = comp.
tra i tormenti il supposto delitto, lo interrogarono se avesse a dedurre discolpa.
serve a discolpare alcuno a quella che lo incolpa. delfino, 1-278: e
ci è danno, ma tu non lo sapevi; però l'esito non discolpa la
. agostini, 48: a forza lo trassi fuora [dall'acqua] anzi morto
governar l'uomo, animale, come lo stesso platone dice, difficilissimo a maneggiarsi,
e vagheggiando se stesso, se volge lo sguardo a'piedi difformi e neri ch'
tale, cominciò disconciamente a ridare et lo lasciò fare quel che voleva. casti
oimè, perché venisti così acconcia / lo dì ch'i'ebbi quel corpo mortale,
giraldi, 1-i-1-293: essendo necessari per lo pubblico bene i gastighi, acciò la
ch'è disconcio e disadorno, amore lo fa chiaro d'ador- nezze; quello
quello che è di nazione basso, amore lo fa ricco di nobiltà di costumi.
100: non avendo che bevere, essendo lo stomaco disconcio, non posso mangiare se
di s. petronio, 17: alora lo zentile omo... sì passò
zentile omo... sì passò lo vicario d'oltre parte incontra e zetòlo morto
che s'inde rimane, altressì viene lo sconforto in cosa la quale era già pervenuta
3. intr. (per lo più con la particella pronom.).
avril più disiare / mi face che lo tempo trapassato, / serò a condizione
condizione, / tanto porà gravare / lo meo disio, ch'è disconfortato.
che par che mi disfaccia; / lo qual ragiona sol di disconforto / e ciascun
re priamo confortava li suo'cavalieri per lo disconforto che elli aveano avuto della risposta
la lor discaunoscenza / a la credenza -de lo benvoglienti. pucciandone, 1-33: ben
, xxviii-301: lucifero, che era lo più bello e lo più savio angelo
lucifero, che era lo più bello e lo più savio angelo che dio creasse,
volse essere pare del suo creatore; lo simigliante divenne d'adamo e di tutti quelli
, al fine di negare al nato lo stato di figlio legittimo. codice civile
che molto l'amavano, ma non lo conoscevano. anonimo fiorentino, iii-218:
; volentieri dormivano: dolce pareva loro lo riposo; mai non si travalliaro di guerra
libro di prediche [crusca]: lo amico ne suol far discon- sigliamento
e ne la tabulazione, che per lo duolo non hanno da sé consiglio né
16-319: disconsigliatamente noi cacciamo / per lo fosso i destrier veloci. =
disconsigliato renda l'uomo, e più lo confonda. disconsigliatóre, agg.
disconsolati: ed ecco / sorger lo spirto del pelide achille. discontentaménto
, ix-552: partomi sconsolata, / lo cor mi si tormenta; / partomi discontenta
non s'accorge che sempre il discontento lo seguita. b. corsini, 6-66:
30-2-217: allude alla discontinuazione fatta per lo più con usurpazione, e colla violenza
coesiste contemporaneamente in un tempo e riempie lo spazio, vi sono tutti i gradi
... rivelava quanto il male oramai lo avesse affiochito. bocchelli, 5-218:
flore de parlare, xxviii-24: lo capo no se toche spesso, né
bei fiori, e così virtuosi frutti, lo fa acerbissimo. palladio, 2-1:
m. adriani, i-33: lo aver abandonata ariadna per amore d'egla
, 2-15-37: essendo grande, / lo esser cucioso assai ti disconviene. equicola,
che non punto disconviene ad un ecclesiastico lo studio dell'agricoltura. carducci, iii-25-9
quale il comporre sonetti, e conseguentemente lo stamparli si disconvenga. alfieri, 1-557
et erra / chi crede che depor lo volesse io; / se rinaldo lo vuol
depor lo volesse io; / se rinaldo lo vuol, non disconviene, / come
li lazzi sorbi / si disconvien fruttar lo dolce fico. burchiello, 2-6: mostrare
pensiero, disse socrate, né io lo disconvengo. b. croce, ii-9-178:
spiacere. guittone, i-25-8: se lo dono ricco è piacentero e lo piacentero
: se lo dono ricco è piacentero e lo piacentero ricco, non credo disconvegna,
mausoleo. percoto, 279: per lo stradale che da gorizia mette a udine
tutta la discoperta terra celato, cioè lo meridionale. f. negri, 321:
e discoperta dall'acqua, benché per lo più erta, come un muraglione di
bibbia volgar., iv-366: lo popolo è molto grande, ed è
frapposti. bencivenni, 4-12: lo grosso della profenda noi prenderemo in nostro
a nudo; l'essere discoperto; lo stato in cui si trova la cosa scoperta
nochiati giuso. cavalca, 19-402: discuopri lo tuo velo, e discalza le tue
lor armadura. beicari, 1-56: lo copersono con tanti fiori, che di
essendo stato alquanto tempo così coperto, lo 'ncominciarono a discoprire. poliziano. st
, di neve, ecc.) che lo ricopriva. dante, par.,
, le singulari persone, tanto quanto lo nuovo raunamento d'avere appo alcuno? lo
lo nuovo raunamento d'avere appo alcuno? lo quale raunamento nuovi desiderii discuopre, a
quale raunamento nuovi desiderii discuopre, a lo fine de li quali sanza ingiuria d'
per ammazzarlo, ma il suo tremare lo venne a discoprire. oddi,
allorché sono nuovi: l'uso soltanto lo discopre. a. verri, i-82:
il fuoco di quegli arcani riti discoprivano lo squallore delle interne pareti affumicate dall'antico
fra gli immensi alberi e un ponticello lo discopre. 10. scorgere,
, distinguere, vedere (qualcosa per lo più di lontano, con qualche difficoltà,
mentre colle mie spiritose invenzioni ho costretto lo stolido a discoprirsi. -recipr.
cambiato nome si discoprisse e come per lo ingegno di panfilo suo famigliare elli uscisse
d'ima vile cosa discordante, non lo riceverebbe per fedele, né il prometterebbe
tanto discordante risposta piacque a loro, che lo vecchio erennio fosse menato alli esserciti in
grande operosità? baldini, 5-133: lo stesso romanzo di manzoni, che al getto
, fin dai primi tempi, quando lo aveva sentito come un ostacolo alla ripresa
e armonioso della prosa che ne sorregge lo sviluppo...: incespicavo, balbettavo
, xxxv-1-395: se vostro talento / da lo 'nco- minzamento, / madonna, discordasse
nei mezzi, o si pecca per lo più nella confusione. cesarotti, ii-319
via di semplice ragione, discordano per lo più tra loro infinitamente, s'allontanano le
nell'uso di queste o simili voci lo scrittore non si farà scrupolo di discordare da
ambizione o per la diversità delle nature, lo distras- sono e lo confusono. partita
delle nature, lo distras- sono e lo confusono. partita, 2-2-290: non fu
del fiato, avvegnaché poco discordino, lo buono maestro se n'accorge. m
ed incerto / si mesce e discorda lo spregio sofferto / col misero orgoglio d'
/ tu movi, parolaro, e tu lo sgombra. giulio dati, 1-60:
serebbe difficile dare la ricetta, fatta per lo più di contrasti verbali, e di
soverchiarsi. d'annunzio, i-1075: lo zoppo dai piedi di bronzo / s'attarda
nelle orchestre quando ogni singolo suonatore tocca lo strumento per provarlo, sentirlo e regolarlo
volgar., 656: fu mandato [lo spirito santo] a confermare l'amore
lingue e le boci nostre discordevoli per lo suono. 3. non conforme
ritenea pietà né conscienzia, / ché lo facea senza misericordia. machiavelli, 1-iii-1319
di avere dubbio veruno di discordia infra lo 'mperadore e questo re. castiglione,
a dividersi, per contrario ha così stabilito lo scisma ed ostinate le parti, che
o in ciò ch'e'dice, che lo uccise perché 'l trovò giacere con
ch'el senato s'asembiasse, era lo campidoglio. a. verri, i-60:
foscolo, viii-40: la riverenza per lo scrittore procacciava pure sempre fede allo scritto,
. iacopone, 49-4: tutto lo tempo passato, da puoi che
sempre te trovo sordo! / sostene lo flagello d'esto nodoso cordo, / emprende
uno rio dell'acqua letes; per lo quale l'onda discorrente con mormorio invita
discorrènza, sf. ant. lo scorrere (di liquidi);
, ponendone nell'occhio, toglie lo ardore, lo sangue e la discorrènza d'
occhio, toglie lo ardore, lo sangue e la discorrènza d'omori.
, 19-404: stava e discorreva per lo diserto come sal- vatico fuori di tetto
che la dialettica discorra un poco per lo campo dell'etica. bruno, 3-112:
, vii-105: discorre il sole per lo torto cerchio del zodiaco, che in
picciolo ponticello. ariosto, 7-53: soletto lo trovò, come lo volle, /
7-53: soletto lo trovò, come lo volle, / che si godea il mattin
discorrere del corpo, lo quale si de'provocare con pillole di
quello che per la bocca, per lo naso e per li orecchi e per tutti
, per la pestilenziosa lussuria discorso è via lo 'ngegno. maestro alberto, 129
tal efficacia possiamo ancor dire che sia lo intelletto umano; onde naturalmente discorre l'
nella considerazione); esaminare (per lo più alla svelta, senza badare ai
lui. ariosto, 45-55: a sé lo chiama, e 'l caso gli discorre
7-119: c'era poco da discorrere. lo scala, con quel suo fare
gli espose brevemente il suo accordo col lo cicero. -e via discorrendo,
: i quali [uomini] per lo loro cadimento sono discorretti, e per
. simintendi, 2-2-225: tu menavi lo cerbio alle nuove pasture, tu 'l
. simintendi, 1-178: quella lisciava lo discorrevole collo del crestuto serpente.
molto esercitate. l'armamento, e lo strepito dei silvestri discorrimenti era un gusto
per arte di maestro si pongono, per lo volvevole discorrimento delle quali così grande ed
quello che fue campo; e per lo discorrimento, lo monte è menato nel
fue campo; e per lo discorrimento, lo monte è menato nel mare. vallisneri
: fugga giacere con femina, per lo discorrimento degli umori. arrighetto, 217:
bagno, come alcuni dicono, per lo discorrimento del sangue morì. tasso, n-ii-295
assalite e riprese: e fatti per lo contado di bologna e infino alle porte
almeria, il quale, corseggiando per lo mare mediterraneo con quaranta galee, con
corporali, e ozioso della verità per lo continuo colloquio, e per lo discorrimento
per lo continuo colloquio, e per lo discorrimento nella superbia,... per
delle ragioni dimostrative..., per lo sentiero de'probabili e persuasivi discorrimenti mettendomi
avea sparto per le città di grecia lo nome di teseo. mascheroni, 8-71
. c. dati, 4-177: lo stesso avviene de'discorsi, i quali,
i-1-286: col batteux gareggiano, e lo sorpassano, i filosofi, cioè i discorritori
, il quale non può intendere senza lo aiuto dei sensi, e non dello intelletto
quello che dice o non dice, lo giudica. 4. dotato di raziocinio
quantunque innocente, e gustevole, sopra lo stile insegnativo sia sparso col pugno stretto,
fia costretta? simintendi, 3-194: lo dio marte discorso per la 'nchinevole aria,
cominciò andare e incrudelire, e per lo suo discorso non temperato a perturbare e
discorso che fa la forma visibile per lo mezzo... si compie. g
il parlare di qualche cosa (per lo più con una certa ampiezza);
. saporite le vivande... lo stesso avviene de'discorsi; i quali ancorché
muratori, 5-iv-184: nobilmente poetico è lo stile, col quale si rappresentano qui verità
tromba. soffici, ii-228: con lo stesso giovane, figliolo di un mereiaio
narice per volta. alvaro, 7-59: lo vidi [petrolini] travestito da mustafà
; previsione. leonardo, 7-1-40: lo scultore ha la sua arte di maggior
; esposizione metodica e diffusa (per lo più a voce) delle proprie opinioni,
siegue un usurpatore, ogni nazione che lo soffre. leopardi, iii-25: [i
sicurtà delle altre cose sue, che infine lo accetterebbe. questi discorsi si fanno per
eran solo discorsi, eppure il gusto ce lo siamo cavato. 8. gramm
per intendersi basta essere ragionevoli. io lo so. e voi? che discorsi!
via di discorso, che, quantunque lo scrittore, per quanta diligenza e cautela
materia. foscolo, xvi-392: ella lo vedrà forse, e ho voluto avvertirla
nelli, i-289: ma se voi lo avevi,... basta, che
a visitare un gentilomo, il quale discortesemente lo lasciava stare in piedi, ed esso
disse: 0 poiché vostra signoria me lo commanda, per obedire io sederò ».
quando uno è costretto a opporsi, lo faccia conservando la carità e fuggendo ogni
forza, prendendolo gli fecero, che lo levaron ritto, e alquanto lo discostarono
che lo levaron ritto, e alquanto lo discostarono; che parve che 'l suo cuore
vuole fare capitare male uno inimico, lo discosti da casa. c. bartoli,
, si levò uno cervio. e'cani lo seguivano, e guido si misse a
da'compagni, tanto che 'l cervio lo misse nella più folta selva. luca
dal vero / ei si discosti, lo dimostran chiaro / le due facce, che
parenti. machiavelli, 466: lo amore della mia patria mi fece accostare a
dissero a nicolò, e tanto glie lo biasimarono, che e'cominciò a discostarsi da
», diceva il negoziante; « io lo faccio venire dalla parte di venezia,
faccio venire dalla parte di venezia, lo pago cinquanta soldi la libbra, né
ariosto, 33-70: quei che per guadagnar lo scudo d'oro / di paese venian
. m. cecchi, i-i-m: lo raffermò, non già con l'animo /
improvviso gli si avventò al collo, e lo baciò rabbiosamente. pirandello, 7-74:
discosto voi / mi parevate dessi, e lo dicevo / qui a cam- millo,
oh tu se'discredente: / per lo ciel, per la terra / mille volte
molto più discredenti divennero, che per lo passato non erano, e spalleggiati per
, ànno elle tosto la gioia e lo dolore, che imantanente credono e discredono
mediatore tra l'uomo e dio, ora lo confessavano rigeneratore della libertà. b.
estrema / osa e dal ciel ripetere / lo scettro e il percussor ferro e 'l
consigliava con essi; onde i nobili lo detestavano. settembrini [luciano], iii-1-159
fratello: la furia / vostra di prima lo caccia in esilio, / quand'e'
vi pare, ch'io non ve lo divieto, e lasciate che io creda quello
da discredere. discreditaménto, sm. lo screditare; discre dito.
il suo partito, spronato il cavallo lo caricò con gran fendente sopra la testa
ad ogni costo estinguerlo, e liberare lo stato da tanti biglietti discreditati.
discreditare. discrédito, sm. lo screditare, il togliere stima, credito
: l'inperador li dise: tu si'lo mal venuto, / traditor desliale e
epica e della didascalica poesia fissato vide lo stile nelle primarie norme: ma alla
lungo le siepi, metodo anticristiano che lo metteva in frequenti discrepanze collo speziale del
pronom. landino, 323: matelda lo prese e disse a stazio che andassi
. perdere forza, vigore, intensità (lo spirito, un sentimento, ecc.
conv., iv-xxm-io: là dove sia lo punto sommo di questo arco,.
questa ragione: che ottimamente naturato fue lo nostro salvatore cristo, lo quale volle
naturato fue lo nostro salvatore cristo, lo quale volle morire nel trentaquattresimo anno de
prima, ma almeno potrà rimettersi, lo spero, abbastanza da tirare avanti discretamente
2. abbastanza (e precede per lo più un aggettivo). cesarotti,
alcun modo, ed in alcune cose lo rigore della medicina, e più delicatamente
, non ha più bisogno, come lo scienziato e il dotto di professione, di
che non si sappia, e però lo confido solamente alla sua discretezza.
e discreto si tene, / lo qual sa trarre, de l'oscuro,
che dilettevole a vedere, era lo accorgimento del discreto pintore, il quale avendo
compagnia. cavalca, n-86: disse lo imperadore: non vorrà consentire ambruogio:
che cerchi sacerdote discreto, il quale lo intenda, e sappialo legare e sciorre
certissimo, ci sembra molto convenevole che lo sterile buon gusto d'alcuni debba essere
416: per quanto voglia anche lo scrittore essere discreto, e serbare riguardi
, / che di vii nazion giunse a lo 'mpero. / qui pensa se di
sei zecchini. -sì,... lo spendere è sempre stato alla moda.
interno il tintinnio discreto di un bicchiere lo informò che la cena era servita.
un sole meridiano d'agosto, e lo stesso colosseo, al lume discreto della luna
che cerne ben da male, / e lo torto, e l'uguale. giamboni,
. dante, conv., iv-viii-i: lo più bello ramo che de la radice
ché, sì come dice tommaso sopra lo prologo de l'etica, « conoscere
. c., 4-2-2: sie ragionevole lo servigio vostro. e dice la chiosa
535: sia il mio sesso, o lo scarso merito 0 la loro grave età
discrezione. palazzeschi, 7-115: questo lo confido a te e alla tua discrezione nella
non mi si conviene: / io ve lo dico per affezione. varchi, 24-12
: / che par ch'ognor se lo inghiottisca e rube. guicciardini, iii-105
sua potestà l'occupare roma e tutto lo stato della chiesa: essendo le genti del
discrezione, / quando col romaiuol tengon lo 'nvito. marignolle, 54: quindici
. comisso, 12-192: con angioletti lo accompagnammo dal console che era mio amico
dal console che era mio amico e lo convinse ad andare a roma a sostenere
di certi indirizzi mentali e morali, lo è dato ritrovare questi, indifferentemente,
... /... lo rada non sol, non sol gl'intacchi
mondo posso dire / ca se lo tiene, ed ogni altro discura. ano
sm. canaletto scavato nel terreno per lo scolo delle acque piovane. guglielmini,
fiumicelli formati nelle pianure, e per lo più manufatti, che vanno a terminare
g. villani, 8-62: lo re di francia, per giustificare se
di trionfo. pirandello, 5-96: dopo lo splendido discorso alla camera dei deputati nella
il baronello. 4. per lo più al plur. obiezioni, proteste.
disavvantaggio tutte le fatiche passate, tutto lo stato presente, e tutte le speranze
malladri è stato molto discusso, per lo meno. oriani, x-4-288: mezz'ora
. quando facevi la fascista, non lo discuto, ma tutto è sempre stato per
, -rispose ciro. - se lei lo vuole. 8. ant. discernere
testa. pea, 7-340: forse assolto lo sarò perché, solo, non ho
giri, quasi sempre, pìglian tanto lo spirito da non lasciarci intravedere neppure la
. giamboni, 4-121: per lo quale disdegnamelo mossi, lasciato l'assedio
paganino da serezano, v-99-4: contra lo meo volere amor mi fece amare /
(89): se'povero e disdegni lo chiedere. dante, par.,
trasse la vita intera, / e morte lo scampò dal veder peggio. carducci,
? angiolieri, 138-11: or è per lo su'senn'a tal condotto / che
. 2. ant. provocare lo sdegno, muovere a ira, a
3. intr. (per lo più con la particella pronom.).
verso lei, / rizzami gli occhi de lo su'disdegno / sì feramente che distrugge
disdegno di qualcuno: provocarne tira, lo sdegno, il disprezzo. latini volgar
in male talento di coloro medesmo che lo allesserò, in ciò che ciascuno sperava
né anco vorremo per alcun modo venire in lo disdegno e disgrazia del nostro signore;
anonimo, ix-1076: assai me piace lo tou danzare; / domanda, figlia
duro, non disdegnoso, che non lo possono patire appena gli schiavi. d'
le sue dimostrazioni: e di tutto questo lo difetto era dal mio lato. sacchetti
affetto. de roberto, 1-140: lo ammirava, nonostante, anzi a cagione
, il vigore disdegnoso deltanimo; ma lo scopo vero del libro non è in ciò
dai maggiori spiriti dell'età moderna per lo svolgimento delle lotte civili e l'incessante
un contraente alla controparte, e avente lo scopo di porre fine o di impedire la
535: io non ho fatto per lo mio alcuna cosa, perché son in disdetta
anderò 10 a ritrovarlo. io lo condurrò in casa e, cospetto di
e, cospetto di bacco, lo faremo disdire. p. verri, i-418
* prigioni '; e non lo disdire ha grande significato in anima così arren
e disdire gli ottant'anni, che lo hanno reso bianco come lo statuario.
anni, che lo hanno reso bianco come lo statuario. -disdire il deposito:
, non dicendo il nome. alla quale lo dio disse: eleggi, che neuna
riguardo, / che per vertù de lo su'novo sguardo / ella sarà del meo
come disdice, / quando vede imbastito lo suo dardo, / ciò che promette,
a aden per sciogliere il contratto che lo legava alla casa e darsi tutto agli studi
in obbligo di disdirvi. -sì, lo farò, e lo saprete s'io lo
disdirvi. -sì, lo farò, e lo saprete s'io lo farò. manzoni,
lo farò, e lo saprete s'io lo farò. manzoni, fermo e lucia
che produceva in me questo romanticismo. lo definii un secentismo di situazione; e non
, / poi ch'ella ve- derà lo meo servire. boccaccio, iv-74: io
antonio, che disdica a coloro che lo richieggono di andare a recitare. bonarelli,
non si disdice di portare tutta volta lo cappello avallato di drietro...
vedrà niente: et in questo modo forniremo lo fatto nostro. petrarca, 264-101:
: gli si buttò a dosso, lo baciò con certe espressioni d'amore, famigliari
): e per sua cortesia, / lo può ben fare senza uscir di
: in- somma quel 'disdoro 'lo lasci stare chi ama lo schietto scrivere
'disdoro 'lo lasci stare chi ama lo schietto scrivere e lo schietto parlare,
stare chi ama lo schietto scrivere e lo schietto parlare, e lo lasci usare a
scrivere e lo schietto parlare, e lo lasci usare a cui piace. carducci
, 130: mortasi la femmina, a lo 'ntutto / per- deci lo sabore e
, a lo 'ntutto / per- deci lo sabore e lo disdotto. guittone, xxxiii-8
'ntutto / per- deci lo sabore e lo disdotto. guittone, xxxiii-8: ahi,
non vo'che l'ami sol per lo disdutto / né per diletto, ma per
renderle il lume, così cercherò io con lo strepito di questa ruvida lettera disecclissare quella
iv-ii-io: che cosa faranno -si domandava lo scrittore - codesti milioni di uomini dopo
e a devisare la luna, desegnano lo suo corpo retondo e de colore chiaro
colore liquido ruginoso con ombra le desegnano lo viso umano. dante, vita nuova,
: in quello fue tessuto traile fila lo lento oro, e fu disegnato nella
tanto dispiacciuto il non saper disegnare (lo che voi ragionevolmente dite, far di
divisare. ariosto, 15-96: quivi lo trovan che disegna a fronte / del calife
, i-6-64: similmente ancora si disegna / lo mondo tutto e parte in cinque zona
solco, disegnato prima con una regola lo spazio. crescenzi volgar., 1-6:
pronom. apparire, mostrarsi (per lo più nel senso di apparire nitidamente,
d'edificio, e d'ingegno, per lo quale cittade, o castello si combatte
piangeva, seco memorando / di troiolo lo già preso piacere, / e gli
de'membri segreti e disiderare d'usare lo ufficio di ciascuno membro di quella. guidiccioni
presi un mio gerifalco,... lo votai, di poi lo caricai
. lo votai, di poi lo caricai con una buona parte di polvere fine
mescolata con la grossa; di poi lo dirizzai benissimo a questo uomo.
principi, per potere tenere più sicuramente lo stato loro, edificare fortezze, che
, e quasi disegnando gli occhi e lo sguardo tutto di lupo. 16
di sopra questo plutone essere disegnato per lo padre delle ricchezze, e quello che
corte, i circustanti, il carro, lo sterile matrimonio e il can tricerbero era
249: il conte sapeva che lo disegnavano con questo soprannome, ma lo
lo disegnavano con questo soprannome, ma lo sofferiva tranquillamente. tommaseo, 3-ii-100:
un puritano feroce: il nen- cioni lo disegnò più tardi per il marat degli *
tenere tutta la figura retonda, si è lo viso de l'orno. faldella,
, tutta mediterranea, che sotto le vesti lo svela ad ogni minima mossa. cassola
parlò altamente di sua divinità, non ce lo poteva dare ad intendere il modo di
costretto a giacere per grave malattia che lo assalì, diede fine a'suoi giorni e
. ghiberti, i-2: et ancora [lo scultore] sia perfectissimo disegnatore. cellini
chi esercita professionalmente il disegno, per lo più come dipendente di un'industria { disegnatore
mediante il chiaroscuro o aumentando opportunamente lo spessore della linea di contorno);
in disegno: fare il disegno, lo schizzo, il progetto di un lavoro
compirne la costruzione, e d'unificame lo stile. incorporava massicci resti feudali castellani
al figur. -prendere disegno: prendere lo spunto, imitare, copiare, ispirarsi
dalla composizione. cennini, 1-3: lo 'ntelletto al disegno si diletta solo,
. l. ghiberti, i-i: lo scultore... sia amaestrato in tutte
e gli usi apprendono, / che oman lo spirto e il sesso amabil rendono.
vivacità de'colori, come anco per lo disegno e artificio de le figure. baldinucci
. moneti, 3: son per lo più le fabbriche all'antica / con poco
de'vostri disegni, riputate tutto per lo meglio; ché ogni volta non ci
la fortuna contraria. machiavelli, 46: lo imperadore è uomo secreto, non comunica
disegno, per modo ch'io non lo tengo per molto difficile. -ant.
: tanto in prosa quanto in verso, lo scrittore deve esattamente osservare il 'disegno
di un occulto disegno! e forse lo sono. montale, 1-128: penso
da una posizione all'altra (con lo stesso criterio è variata la posizione degli
disegni comici e patetici, su lo schermo della cinematografia. celebre '
di: al fine di, con lo scopo di (come locuz. congiuntiva)
fato) il maggior seggio, / e lo scettro anco universal del mondo. bruno
, 2-11: che pagheresti (disse lo stregone) / se la tua moglie
vallisneri, iii-402: 'embrice \ è lo stesso che tegola, che serve per
gli chiamano anche embriciati. disembriciare è lo stesso che levar via gli embrici.
per il letto, e sì per lo sfogo che l'umore ha avuto da altra
tu non ti puoi sofferire di discoprire lo tuo segreto per la tua follia, e
tuo segreto per la tua follia, e lo ventre per la tua necessità l'enfia
infra te medesimo, altressì come tu lo ragionassi con altrui; e allora lo
lo ragionassi con altrui; e allora lo tuo cuore si rafredda e lo tuo ventre
allora lo tuo cuore si rafredda e lo tuo ventre si disenfierà. =
quella non è cleria vostra figlia, lo farete morir di dolore, né si
. albertazzi, 630: noi non lo dicevamo, ma mio suocero aveva minacciato
secondaria d'altrui. bandi, 316: lo splendore delle sue gesta, e,
soprattutto, la miseranda sua fine, lo rendono degno d'ammirazione e di pietà a
redazione era stato in procinto di raggiungere lo zio per la stretta dell'angoscia
la stretta dell'angoscia, per poco non lo raggiunse pel trabocco dell'allegrezza quand'
e fa beffe del guastamente ch'è sopra lo robusto, e dà spopolamento e disertamento
suoi fedeli, e il tiranno per lo disertamento altrui procura d'accrescere se medesimo
, la devastazion de'forni, e lo scompiglio de'fornai, non sono i
, 11 disertamento dei forni, e lo scompiglio de'fornai, non sono i
. elegia giudeo-italiana, xxxv-1-38: lo tempio santo àbbero desirtato, / che
han detto che perderai ogni clientela e diserterai lo studio. -intr. con
). elegia giudeo-italiana, xxxv-1-42: lo nemico ch'è tanto avantato, /
ch'è tanto avantato, / ne lo too furori sia deiettato, / da canto
li disertava. mamiani, 1-40: lo colpìa di tema / l'ostinata al suo
deserto cioè che la desertoro, e scorticoro lo mio fico; enudandolo lo spoglioro;
e scorticoro lo mio fico; enudandolo lo spoglioro; li suoi rami diventarono bianchi.
se l'userai, te ne diserterai per lo modo che t'ò detto.
: dalla sua terra... lo tiene lontano la paura, come di versiera
: da tempo i clienti hanno disertato lo studio, ma il notaio non se
. prati, i-78: oh! lo spregio ei l'ha sofferto, / ei
in america, disertar l'europa, è lo stesso che uscir del mondo? oriani
99: se cola di rienzo lo tribuno avesse seguitata la sua vittoria e
vittoria e avesse cavalcato a marino, prendea lo castello di marino e disertava al tutto
ben disertare, / chi la portasse a lo collo appiccato. buti, 1-136:
a voi, figliuoli disertatori, dice lo signore iddio, però che faceste consiglio,
e ordiste le tela, ma non per lo mio spirito, per aggiugnere peccato sopra
, sicché come abortivo e diser- tatura lo mondo al fine non ti rigetti, ma
dire la grande devozione di nicolao e lo smisurato suo fervore. ariosto,
or di facondo, or di diserto lo leggiamo [ulisse] onorato dagli scrittori.
15-344: degli achivi / pochi in arringhe lo vincean, se gara / fra giovani
alla leva. collenuccio, 72: lo aveano [i beneventani] come disertori
morte come disertrice: la morte è lo spegnerla. nievo, 625: lahoz,
regno, i più arditi e intelligenti lo seguirono in venezia: amarono meglio di
veneziani l'avevano molto col frumier e lo consideravano come un disertore. d'annunzio,
. figur. chi abbandona (per lo più. in un momento difficile o
.. per la guerra, che lo sieno i russi. diserzione è cosa ignota
capitò alfonso in divisa. disse che lo avevano mandato in licenza, ma poi
della sua deserzione dalle favole greche, lo preghiamo di voler perseverare in essa.
disfacciatamente profanare non si vergognano mentre che lo scriverla non s'appartiene a'ciarlatani né
, 1-76: i nomi sono tramutati per lo lungo tempo, e poi per lo
lo lungo tempo, e poi per lo disfacimento di firenze i luoghi dove s'
. busone da gubbio, 42: sente lo re per lo aiutorio de'cristiani avere
, 42: sente lo re per lo aiutorio de'cristiani avere auto in sì piccolo
e di popolo e di potenzia per lo disfacimento della città di fiesole.
cercò pel nostro comune il disfacimento e lo sterminio di quella signoria. varchi,
: così vedea l'albizzi (e non lo taceva) da quella sua stessa potenza
disfacimenti di quand'ero fanciullo; riconosco lo spiazzo del colle dove mi smarrivo disteso
quello che fu? chi dunque a noi lo fa per
di disfacimento? chi dunque a noi lo trasforma in ciò che non muta, non
questo lano fu cittadino di siena, lo quale per molti modi fu guastatore e
1-558: l'ottavo [male] è lo disfamaménto che è significato per graffiacane
di fare; propriamente: mutare radicalmente lo stato di una cosa da quel che
dalla materia grande, che è lo scuro caos, e le illumina e mostra
disfaceva ondoni, senza che nessuno ostacolo lo tratte nesse in qualche cosa
ched erano vivi, e dissàrome che pòsaro lo smeraldo a l'occhio de quello serpente
cenno. -intr. (per lo più con la particella pronom.).
nave, ed ogni edifizio, quello medesimo lo disfà leggermente, che lo ha edificato
quello medesimo lo disfà leggermente, che lo ha edificato. aretino, iv-1-40: vedendo
pananti, iii-204: gli algerini hanno lo svantaggio di non aver legno da costruzione
caccia fuori il musetto; un secondo lo imita: essi cominciano ad uscire a sbalzi
in pezzi. simintendi, 3-37: lo nuvoloso vento austro prese la nave nel
pronom. mattasala, v-70-71: se lo steccato si disfacese per aqua o per
aqua o per altro fare del mulino, lo deto priore lo die rifare de legname
altro fare del mulino, lo deto priore lo die rifare de legname comunale a le
torri e grandi palaza, / e lo bando già pe onni plaza: / «
bibbia volgar., viii-374: disfaccia lo signore l'uomo che abbia fatto questo
non era stimato né diviso: non lo dovevi disfare col veleno, né ucciderlo
.. io l'ho fatto e io lo disfo!... -urlava il vecchio
o del fiume o della fonte / perder lo stato ed inondare il piano, /
, 167 (238): e'pigliano lo leonfante, e portanlo suso nell'aiere
ispano volgar. [crusca]: disfà lo sterco di colombo in acqua di psillio
nel giglio ch'era nel muro che tu lo vincesti e disfacesti. sercambi, iii-112
: dai disertati domini, il greco e lo slavo scarpellano via con ogni cura il
faticoso lavoro di fare e disfare piani lo distrasse alquanto. g. rai
-nessuno l'ha saputo mai. sarebbe lo stesso che domandare ai parrucchieri e ai barbieri
bibbia volgar., i-362: se desfacente lo ladro, ovvero cavante la casa fosse
ca fao rum- pere la lie e lo patto. guittone, xx-25: enbola,
in giù rovinava il bastone, / lo disfaceva e piegava allo smalto. machiavelli,
per disfarmi sempre più, che è lo stesso. papini, 20-341: vide [
guinizelli, iv-33 (16-8): dice lo core agli occhi: per vo'mòro
/ che m'ha co li occhi suoi lo cor disfatto. petrarca, 220-10:
in terra. / nello ardente disir che lo disface / amor per tua beltà lo
lo disface / amor per tua beltà lo stringe e serra. ariosto, 198:
, / può temer chi l'uccida o lo disfaccia; / ma non può già
/ d'amor ch'in altra imagine lo faccia. firenzuola, 432: con
: ismarrire mi fate la mente e lo core, / sì che tucto per voi
/ così come si sface la rosa e lo fiore / quando la sovragiungie fredura né
? cecco d'ascoli, 1012: lo vizio... tutto il ben disface
: donna, del tuo maritare / lo mio core forte mi duole. / cosa
a petizione del re della magna, lo conte di borgogna disfece il parentato del
mondo il vedrae ignu- damente se non lo confessi al prete, ma se tue il
, conv., iii-vm-16: per lo quale e del quale [diritto appetito]
fa questo, ma disfà e distrugge lo suo contrario,... cioè li
vasari, iii-173: girolamo accortosi che lo stare in compagnia di maestro biagio non
disfece il nostro ministero della guerra, lo stato maggiore, l'artiglieria, il
ai paraninfi »; e i paraninfi lo lasciarono solo. proverbi toscani, 267
di un cane, con poco scomodo lo lasciano cadere dal muretto sui letti di
il baule, e di cattiva grazia lo raccomodano. nievo, 2-108: e sì
ora te vegio cussi aver desfato / lo to colore. -disfare i ponti
dico il vero, e più ch'io lo dissi col giudice insieme, quando egli
col giudice insieme, quando egli me lo chiese. -disfare una smorfia,
, il disfare, l'andare, lo stare, il tornare, il disponere,
anche disfare; chi fa il carro, lo sa disfare: distruggere non è più
posta; chi fa il carro, lo sa disfare; questa festa non si ha
costante e saldo / amor, per cui lo mio fattore offesi! / ma il
durante uno stato di guerra, menomando lo spirito di resistenza di fronte al nemico
atte a destare allarme, a deprimere lo spirito pubblico o comunque a nuocere agli
le vie sono dissipate e disfatte; lo passante sì cessò di passare per la strada
volte superbi e vittoriosi, si vedeva che lo eccitava e gli piaceva. 6
i-576: se quel poveruomo non avesse lo stomaco disfatto, se non avesse speso
morte tolle al corpo la bellezza e lo colore, / e la forma è sì
del tutto e non si intese che lo scorrere dell'acqua, il gorgogliare delle
la nobiltà; e gridandolo iniquo, lo voleva disfatto. verga, 4-237:
verdezza, / et ogni uom lo disprezza, poi ch'è guasto; /
ch'è guasto; / la bellezza e lo fasto presto manca. castiglione,
via di discorso, che, quantunque lo scrittore, per quanta diligenza e cautela
la mutazione di governo], o lo fa con occasione o senza, o lo
lo fa con occasione o senza, o lo favoreggiano e lo disfavoreggiano gli accidenti.
occasione o senza, o lo favoreggiano e lo disfavoreggiano gli accidenti. = comp
multo tempo contente, fra brevissimi dì lo cominciò da passo in passo a disfaorire
loro. varchi, 18-2-216: quanto lo favoriva tesser morto il signor mario orsino
morto il signor mario orsino, tanto lo disfavoriva tesser vivo il signore stefano colonna
incolpandogli le sventure di quella guerra, lo rivocò e il tenne disfavorito e
, e d'altri danni fatti loro per lo ingrato popolo maligno. leonardo, 7-i-150
né anco vorremo per alcun modo venire in lo disdegno e disgrazia del nostro signore;
pezzente, il padrone dal servo, lo scienziato dall'idiota. giordani, xiii-19:
con foco e ferro si guastasse, per lo disfidamento dello aiutorio umano rifugìe al risponso
villani, 7-65: fellonescamente gli disfidò lo re a morte loro e'loro figliuoli,
ma ferme e pungente molto, che lo scudo vostro, ch'è quasi di
non più feroce, che ha deposto lo spirito crudele e ribelle. alfieri
). mamiani, 1-379: per lo riscatto della patria terra / io,
legale stringeva il governo alla vita, e lo avrebbe disferrato da quella sua tardità,
e disferrato che fu, l'anima con lo sangue se n'andò. s
disfida, sf. letter. lo sfidare, il provocare (a un
rifiutò mai disfida, e sempre quanti lo provocarono uccise. tasso, 6-18: e
di tutto un bel soggetto, e lo trovai nella storia italiana all'anno 1503,
di disfida, pronto cataletto e cavalli per lo ammazzato, in duello.
de roma, xxviii-380: agamenon adunao lo consilio e disse che no se disfidassero de
con un pigiama color panna montata, lo disfida in qualunque contrada scoperta.
se tu questa gentile occidi, / lo cui sommo valore e intelletto / mostra perfetto
ii-100: si alta amanza ha presa lo me'core, / ch'i'mi disfido
core, / ch'i'mi disfido de lo compimento. gonella degli anterminelli, xxxv-1-278
morelli, 489: non disfidandomi per lo mio peccato, perché confortato dal significato
si promettevan dall'opera sua, che lo sfogamento dei disfidati sarebbe finito senza sangue.
orecchi, o prosatori eziandio, siccome lo fummo noi e lo siam tutto- giorno
eziandio, siccome lo fummo noi e lo siam tutto- giorno senza poterci difendere.
. disfìgurazióne, sf. ant. lo sfigurare; l'essere sfigurato; deturpamento
guardato; / a quando a quando / lo va * vedere, / e par
, / e par tenere, / lo suo segnore: / trovalo impeso / e
, 45-14: però che tulio non disfina lo riprendimento delli altri, si vuole
riprendimento delli altri, si vuole lo sponitore chiarire il loro fallimento.
., 5-217: i romani non disfingevano lo spiacimento che aveva il senato di tutte
30-10-4: quando per la tubazione recente lo infermo animo anche è non cheto, bisogna
. b. davanzati, i-75: lo indusse a credere a gran promesse di
2-163: 'e disfiorando il gillio': lo gillio è tarme de la casa di francia
.. e però si dice sfiorare lo gillio imperò che fece vergogna a la
ne la piena / tazza dove la bocca lo disfiora. 4. sfiorare
quel piccolo volto quasi impaurito, e lo rigirò, e si chinò fino a disfiorarlo
5. intr. (per lo più con la particella pronom.).
che sia / il disfiorire. ma voi lo lasciaste / cadere. = comp
. disfogaménto, sm. ant. lo sfogarsi; manifestazione di sentimenti, stati
sospiri non poteano disfogare l'angoscia che lo cuore sentia, però ch'io mi
primieramente credere nel suo creatore, che lo creò e disformare lo dee, quando suo
creatore, che lo creò e disformare lo dee, quando suo piacere sarà.
. 3. intr. (per lo più con la particella pronom.).
dotto, xxviii-98: similimente canoscenza move / lo cor dell'om, che spesso si
creatura a sé riconformare, che per lo peccato de la prevaricazione del primo uomo
: non solamente era disformato e sozzo lo stato de la republica a vedere, ma
buti [crusca]: a considerar lo moto uniforme del primo mobile, e
, e di tutte le spere, e lo moto disforme de'pianeti. andrea da
diviso in tante porzioni, possedute, per lo più, da padroni di voleri disformi
di compirne la costruzione, e d'unificame lo stile. -strabico. guerrazzi,
[i francesi] in molte cose lo onore loro grossamente, e disforme al modo
i sette pianeti, i quali per lo essere più lontani dau'unità e più vicini
, i-71: è uno re in ungheria lo quale ha molto viziose gambe e
o, per parlar con più giustizia, lo sfortunato, non ricevette più invito.
, rendere servo. - per lo più al figur.: far scendere da
dì a disfranciosare uno, se pur lo sfranciosa, e la bontà nostra,
, il togliere il freno. -per lo più al figur.: a indicare
viii-357: della fronte tua serena / lo splendor non è superbo; / il tuo
il tuo labbro non disfrena / mai lo strai di biasmo acerbo. carducci,
egli avea la bocca disfrenata, / ora lo tira forte, ed or pian piano
, allor che dall'immoto / trono, lo sguardo distogliendo, a voi / l'
; né di venti insulto / mai lo disfrondi o lo scontorca e smova.
venti insulto / mai lo disfrondi o lo scontorca e smova. -per simil
una percossa così pazza, / che lo disgamba in men d'un batter d'occhio
disgarbugliargli le reti che l'avvolgevano e lo rimise in piedi. = comp.
disgelare. disgèlo, sm. lo sciogliersi dei ghiacci, della neve,
. d'annunzio, iv-2- 1293: lo strepito del disgelo primaverile nell'alpe. serra
tanta sua avversitade, a recreare lo spirito suo e degli altri, che
, ogni cosa a me possibile per lo re; ma qui si tratta non di
dove ardea più fiera / la battaglia, lo spinse. tansillo, ix-617: voi
le leggi, siccome anche pare che lo ricusi in quel luogo... dove
dilemma. sarpi, i-186: questo lo fece risolvere stabilmente in se stesso che
separate e disgiunte da quello, nientedimeno lo risguardano in qualche modo. sarpi,
e collegate. pananti, ii-175: lo spirito, la grazia, la bellezza,
dubita; poi, massimamente oltre procedendo, lo viso disgiunto nulla vede. alamanni,
addormenta, non sentono emulazione, non provano lo sprone dei bisogni, dei desiderii;
-da verità mi pare, / se lo pensare -a lo parlare -assembra. dante,
pare, / se lo pensare -a lo parlare -assembra. dante, conv.,
negative. 7. sillogismo disgiunto: lo stesso che sillogismo disgiuntivo. b
delle parti nella nerezza della nugola mostra lo splendore. p. segni, 1-32:
disgiunzione di certi modi avverbiali seguo per lo più il buon trecento ne'buoni codici e
{ di§gómbera) t sf. ant. lo sgombrare, l'essere sgombrato; sgombero
. disgombraménto, sm. ant. lo sgomberare; sgombero. - anche al
maia materdona, iii-324: or qui lo spirto, o misero, disgombra /
2-i-236: si diresse al castello, lo disgomberò a stento all'avida scostumata ciurmaglia
3. lasciare, abbandonare. -per lo più assol.: andarsene da una
della stima, del buon nome. -per lo più in locuz. enfatiche (e
ii-363: * estinguere 'dicesi in pittura lo inde bolire, o 1'
da per tutto a disgradir come languido lo stil degli ultimi maestri, e a
vicino alla sesia, dove per disgravare lo stato di milano erano stati aquartierati da
tanto state in pene che ànno purgato lo loro peccato; o per misericordia,
o per misericordia, quando o per lo sacrificio dell'altare, o per elemosine
orazioni fa loro misericordia e leva loro lo peso del sasso ch'ànno addosso. meditazioni
monta baiardo, e l'urta e lo tien stretto. / del ronzin disgravato
alleviamento (di un peso, per lo più economico); esenzione fiscale (
anco vorremo per alcun modo venire in lo disdegno e disgrazia del nostro signore;
sua ditta aveva sospeso i lavori e lo rimpatriava. moravia, i-603: si
esprimer l'azione: l'azione è lo scopo dell'arte. -disgrazia vuole
questa notte! boccalini, ii-309: lo sviscerato amore da fratello, che ti
costì il forno e la pala e lo spazatoio e ogni cosa. monti, v-183
e discredito. leopardi, ii-42: lo sforzare, e come si dice,
avete a ringraziar l'arte, e lo amartellato a disgraziame la natura. f
/ i suoi danari, ch'io ne lo disgrazio. caro, 9-1-197: io
esser degni e presso che io non lo dissi, ce ne disgraziano, anzi
causa tua disgraziata. -signora, se sapeste lo stato mio, vi movereste a pietà
catena. lalli, 10-125: posero su lo scudo, dopo questo, / gli
incertezza sulla tua salute, dall'inquietudine per lo stato di lucilla in ogni disgraziatissimo avvenimento
stessa guisa, perché c'è chi lo sogna da credente o addirittura da fanatico
per la santa unione, ma per lo malvagio disgregamento. salvini, 39iii- 155
vasto insieme di euripide; ma non lo ha distrutto. nel poeta greco è
contrario d'ogni cosa, che ve lo fa vedere ancora nei medesimi contrari.
sarebbe messo a posto mai: il male lo minava, lo disgregava; e presto
mai: il male lo minava, lo disgregava; e presto non seppi più come
la favola de orfeo, ora con lo scudo de enea, quell'altro con
linea forte e perpendicolare che si chiama lo asse... erano prima diffusi e