quanto a stento. moravia, vili-77: lo scandalo e il danno avrebbero sottolineato in
e de'cartaginesi, se non che lo esercito cartaginese sopra l'infermità ancora da fame
. f. giambullari, 121: fracassò lo esercito bolgaro, e, con infinito
la morte illustri inganni, / date a lo stil, che nacque de'miei danni
eventi bellici, e per i quali lo stato stesso generalmente dispone apposite forme di
dell'organismo. ariosto, 13-36: lo stizzone ambe le palpebre colse, /
moravia, vii-142: e ora chi me lo ripaga il cuoio dei sedili?.
infliggere), oltre alla perdita, lo scherno e il ridicolo. boccaccio,
). ojetti, ii-719: lo facevo anche per addestrare me stesso a
a deo nullo creato: i lo enfinito amare finito en demostrare, / la
: il rangi- fero di scandiana, lo stambecco, il muffri, il dante de
di dante. chiari, 5-56: se lo figurava vestito con un giustacuore di dante
dell'autore, ché a questo modo non lo patirebbe, ma come a nome o
{ dantéggio). letter. imitare lo stile di dante (e spesso indica presuntuosa
maniera di dante. ha senso per lo più di lode. altri danteggia nelle durezze
. dantescaménte, avv. secondo lo stile, la maniera, il
la maniera, il carattere, lo spirito di dante; con le
che si ispira a dante; secondo lo stile, la maniera, il carattere di
e si pone al di sopra di chi lo compiange è in lui del dantesco.
re giovanni, 1-46: chi non lo sa fare, / non si faccia
, cioè al suo girare intorno per lo pianeto, come si girano coloro che danzano
, amore, / e di cui lo cor meo disia amanza. iacopone, 84-19
finì col considerare mostri e odiare per lo spavento quei carrozzoni insensati con l'antenna
errore / per gradi e tempi per lo ciel s'avanza. zanella, vi-713:
palle là sopra una terra cara che lo aspetta. bontempelli, 19-231: da
risparmiatogli qualche tratto di fune, non lo potette scoprire. l. salviati
la danza. -io per me / lo teneva un fantoccio. -un fantoccio?
che piazeva la basa danza, / lo numero li pareva molto raro. s.
, v-334-1: mia nova danza, a lo mio 'mor verace / salutai da
/ di giano eterno e quanto amor lo vinse / di camesena. -muovere
si tien vituperato / ch'una donna lo tenga tanto a danza. 15
la mattina o la sera ', per lo più in casa privata; e sconcio
eo con voi danzando, / dottando lo meo cor crede / ca tanto brevemente /
di spade insieme, e ritirarsi danzando a lo 'ndietro, finiscono il ballo. marino
sempre te trovo sordo! / sostene lo flagello d'esto nodoso cordo, / emprende
! intelligenza, 2: che per lo gran dolzor del tempo gaio / sotto le
e salta, / e fa ciò che lo sprone e la man chiede. baldi,
senza nube alcuna, / nuotando per lo mobile elemento, / misto e confuso
faccia del sole. carducci, 641: lo stuol de tore danza / lontano ornai
danzare2, sm. (per lo più al plur.). ballo,
, balla. -al femm. per lo più indica la ballerina di professione (
vostro, e voi, deh! lo serbate, o grazie) / tento ritrar
la sua solitudine, lascia intorno a sé lo spazio ottuso, esaurito, e la
metteva / sé dappertutto (un giorno lo trovarono / fino dentro una scarpa)
aveva un ideale puro del bene, e lo proseguiva dapertutto, nella scienza e nella
33 (569): i monatti lo presero, uno per i piedi, e
[ediz. 1827 (571): lo pigliarono, l'un dappiè e l'
, che soleva dormire da capo, lo puosono dappiè. 4. sm
), locuz. avverb. (per lo più usata con funzione aggettivale).
non passò la pretura, fu per lo torto ricevuto, dappiù stimato: questi
paragona con quelli che l'offesero, che lo trascurarono; si trova tanto dappiù di
, stimandosi dappiù dei suoi artisti. lo è difatti, e pretende d'essere servito
noi siamo innanzi alla magnificàggine / di ser lo podestà di san casciano: / e
dio dalla sola viva voce de'pastori che lo reggono, e come volentieri lasci il
trovarsi tanto al di sopra delle cose che lo circondano, ch'egli si sdegni della
: chi è da poco, se perde lo stato, non ha di che dolersi
di firenze istati, dappoi si rivolse lo stato di parte guelfa in lucca.
mostrarmi uomo più dappoco che stato non lo fossi da ragazzo. 2.
il vangelo e ricevuto tre incensate, lo baciarono essi parimente, ed ebbero due incensate
., 9 (11): lo gran cane... domandò com'erano
dappresso, / tu 'l sai, cui lo mio cor chiuso non fue. zuccolo
eh'a altra persona, accusare; lo quale daprima i capitani lo debbiano ammonire
accusare; lo quale daprima i capitani lo debbiano ammonire e correggiere, e se non
di tristano, 127: e quando lo cavaliere èbene suo compimento d'amore cola
: i galli dapprima si sparsero per lo paese de'volsci e per li campi
. guerrazzi, 6-178: dardeggiando veloce lo sguardo da lei ad un foglio,
. 7. fissare intensamente con lo sguardo (una persona o un oggetto
gli occhi di dosso; fulminare con lo sguardo. g. gozzi,
buttò sul canapé, l'abbracciò, lo palpò e ululò come la niobe sull'ecatombe
. bibbia volgar., viii-446: lo re prese la città betsura, e puosevi
forte acuto, / che mi passao lo core e m'ha 'ntamato. giacomo da
fere là ove spera / e mandavi lo dardo da sua parte: / fere in
spera, / passa per gli occhi e lo core diparte. morovelli, 1-75:
riguardo, / che per vertù de lo su'novo sguardo / ella sarà del meo
come disdice, / quando vede imbastito lo suo dardo, / ciò che promette,
/ le salme accoppia ancor tu che lo puoi. varano, 50: con languida
. ottimo, ii-390: folgore è lo dardo celestiale. delfino, 1-381:
, [l'antico serpente] metteglie lo dardo del sapere: / enfia la
e diedene al marito suo adam, lo quale lo mangioe. petrarca, 76-3
diedene al marito suo adam, lo quale lo mangioe. petrarca, 76-3: amor
, / che dal corpo mi levao / lo core e diello a voi. giamboni
: la terza è, sanza essere domandato lo dono, dare quello. ché dare
per fabbricare il mio burattino. me lo date? carducci, ii-18-115: dire degli
/ che dia come li pare, i'lo vo'vincere. fagiuoli, 1-1-152:
bibbia volgar., vi-613: [lo spirito di dio] ad annunciare alli
mostrarti alcuna dottrina e ammaestramento, per lo quale, con la grazia di dio
ti dea? ariosto, 15-95: orlando lo converse a nostra fede, / e
pure fare a me, che io lo giugnerò ben io. della casa, 2-3-198
. della casa, 2-3-198: dio ve lo perdoni, che mi avete dato carico
di scavare due pozzi in sedici braccia per lo meno di filoni di diaspro,.
in: cominciarono a tenere con violenza lo stato, e farsi satelliti della gioventù
grande ardimento. simintendi, 1-10: lo navicatore dava le vele a'venti,
colonne, ii-165: se madonna savesse lo martore / e li tormenti, là v'
intrato, / ben credo che mi daria lo suo amore, / ch'eo tho
eo più te offenda, / e lo core me se fenda ch'è malo en
ed io le 'l diè, piangendo a lo commiato. compagni, 3-30: né
non si credette mai che, non che lo ricevessono per signore, per loro superbia
fiorenza]... desidero con tutto lo cuore di riposare l'animo stancato e
di riposare l'animo stancato e terminare lo tempo che m'è dato. idem
ammazzi una gallina o un colombo, lo comperano per dargli il volo. tasso
chiede, o almeno esso non lo ha ancora scoperto, di dare di più
dare mi ti degnano, menami a lo mosteri / e sposami davanti da la iente
che mi volete dare, ed io ve lo darò nelle mani? ed essi gli
[un medico], / e lo conduca presto a malmantile; /..
-e del lavoro ne hai? -domandò finalmente lo zio giovanni. -no, ma qualche
l'esiglio per bene fare, e lo confinorono a barletta nel reame. cammelli,
dello errore comesso, se però alcuno lo comettesse. grazzini, 2-222: comincia-
responsale suo gliela dia in publico, e lo prega renderla in secreto. boccalini,
si faceva portar la cioccolata, già lo abbiamo detto, nelle aule medesime del
quel giudizio, che più loro piaceva, lo facevano intendere al duca. colletta,
finar darli tormento; / tucto sì lo 'nsanguenaro, / e questo era lor
chi tien quanto chi empie il sacco / lo danno che dar fai / saccia che
vita di cola di rienzo, 57: lo tribuno determinò a questa oste gire personalmente
dante, inf., 19-44: lo buon maestro ancor de la sua anca
fatti, tutto si spaurì, e deponendo lo scritto da ima banda, disse:
banda, disse: « o chi diavolo lo saprebbe, mai leggere, poi che
a roma venuto. ariosto, 12-60: lo riconobbe tosto che mirollo [l'elmo
brente, conc., ii-257: lo pregava gentilissimamente di deporre la maschera dal
quando santo, ch'era sul pianerottolo lo chiamò. alvaro, 5-179: voleva
diponendolo gli suoi amici della croce, sì lo puo- sono nel monimento. boccaccio,
gesù cristo, ed essendogli stato concesso lo deposero dalla croce. -fare scendere
sentimento). iacopone, 88-71: lo stipete, che 'n alto se depone,
il cane appesantito dal sonno, lo depone sul tappeto e, dopo
umiliati. g. villani, 10-8: lo re aontato della vergogna a lui fatta
i tribuni] ele- geva el popolo lo sesto decimo anno che el re tarquinio
carcere posto, e mandato subito per lo ministro, per farlo dal vescovo de la
delitti, cioè per machinare con tra lo stato o per altre cose criminali meriti
stirpe, la quale con magnanime imprese lo sostenea. cattaneo, iii-4-164: si accusava
taluno potrà far sì che il sovrano non lo elegga; ma, eletto che l'
prieghi di lei andai a parlargli, e lo domandai, perché non deponesse gli errori
in luogo di deporre il conceputo timore, lo aveva duplicato e triplicato. varchi,
par d'aspettare, / diporrò giù lo mio soave stile, / ch'i'ho
la città di petilia, che volesse diponere lo rispetto della romana compagnia. trissino,
. cattaneo, iii-4- 134: lo stesso ministero della guerra, deposta la militare
: chi prenderà a leggerlo, non lo deporrà svogliato; tanta è nella semplicità
, il diadema, il manto, lo scettro, la porpora: abdicare. -deporre
, 112: la signora teresa aveva deposto lo scettro con sufficiente disinvoltura, ed egli
. cassola, 1-160: la corriera lo depositò nella piazza di pomarance.
ne stava seduta. michelstaedter, 587: lo sai come fanno i deportati inglesi nei
lui in trionfo per il salotto, lo depositavano in mezzo alla tavola improvvisandogli un'
con il papa... di depositare lo stato di giovan giordano in mano della
governo. denina, vi- 180: lo spediente che si prese su questo particolare,
nel fondo qualcosa di disgustoso. e lo stesso è anche in noi: bisogna
espressivi delle tecniche... avvezzano lo scrivente a una particolare disciplina della notazione
medici ne'mia bisogni, e però ne lo voglio remunerare; e domattina lo farò
ne lo voglio remunerare; e domattina lo farò mio depositario. s. degli arienti
: fece fortificare per la prima volta lo scoglio di gibilterra (gebel-tarif), deposito
e l'abito che l'ha, te lo dimostri) / che si litiga,
doni, 321: noi per avarizia vendiamo lo spirito e l'anima al diavolo per
è nostro, ma come in presto lo tenghiamo, credendoci di riceverlo in luogo
luogo di pagamento; e alla fine ce lo conviene render per forza nelle mani del
. fece impresa di procacciar per costui lo esercizio del depositario delle pecunie pubbliche che
il vero abituro. venevole che lo caricasse del peso di alcuna retribuzione
depositare. qualsiasi; giacché questo lo adeguerebbe alla condizione nari, 7-52
). cesare si armi contra quelli che lo recusano, e li reduca ma uomo litterato
un pera e vendita, o guadagnare per lo rischio e a provdepositaria della fortuna de'
: e pero è da notar che cun lo banco te poi gadda, 6-156:
banco te poi gadda, 6-156: lo aveva eletto depositario delle proprie disusata per designar
si i-xiv: quando poscia il padron lo richiede si degnano ingl. depositary (
. ressi, conc., ii-598: lo scopo della banca di deposito è quello
a quell'aura di mistero romantico che lo avvolgeva, adagiata nella sala del deposito dell'
depositi dei trapassati, distinti quei che lo meritano con vistosa ma modesta lapida di
532: questo prezioso deposito... lo confido alle vostre mani. mi è
comisso, 7-64: un altro pacco lo portò per gli impiegati della banca milanese
dalle deposizioni, per essersi divertita per lo nuovo ramo gran parte dell'acque.
cestoni, 155: esse farfalle fanno lo stesso giuoco di quelle da seta,
fogazzaro, i-454: non posso sopportare lo strazio di ridirti i giorni terribili,
nervi si son rilasciati dalla tensione per lo spettacolo della morte e per quanto poi
, ma corrado per forza d'arme lo tenne. guicciardini, iii-224: per
voler con altre deposizioni giustificarmi di non lo aver mai offeso? stigliani, ii-316:
a un ospizio - questa povera madre non lo può tollerare! 6. depositato
di usare coercizioni sopra i romani perché lo rinnegassero entro il più breve termine.
meritar le censure dell'abbate fleury. lo stil barbaro, le inette questioni,
mai ritornasse la stessa educazione, avremmo lo stesso depravamento dell'intelletto e dei costumi
come quelle che depravano il discorso, e lo rendono meno atto alla contemplazione. a
/ non malo il faccia e tutto lo depravi? garzoni, 1-535: meritamente si
il capo e la coda, e lo incurvante quello che è giusto e lo
e lo incurvante quello che è giusto e lo depravante la legge in uno dì.
. agostino volgar., 1-5-121: per lo malo uso del libero arbitrio venne l'
non si potrebbe mai senza mutare radicalmente lo stato moderno della società, trovare rimedio
i quali erano dipravati di resia, da lo 'mperadore, il quale dava favore
, una dottrina, la lingua, lo stile, un'opera d'arte, ecc
. beltramelli, iii-1039: morirono e lo squallore delle anime non seppe la bellezza
poco momento. pascoli, i-805: lo onorarono, commettendogli di placare la dea
desiderio che io ho di queste cose per lo tuo onore. gelli, 11-18:
essi princi palmente vennero per lo spazio di vent'anni i depreda
tempio, e di quei che osservano lo sgomento improvviso di eliodoro, e non
, derubare. ariosto, 34-33: lo priega ch'ai mio padre il regno lassi
ma lungamente abitata da'barbari, per lo commerzio di quelle nazioni la lingua latina
/ che fidossi all'altrui fede; / lo travolga, 10 disperga, / lo
lo travolga, 10 disperga, / lo sommerga / l'empio mar, lo si
/ lo sommerga / l'empio mar, lo si deprede. marino, 229:
. menzini, i-176: d'onde lo scita stende il freddo corno, /
me memorabili. bocchelli, ii-87: lo zio aveva lasciato tutto il suo, per
zio aveva lasciato tutto il suo, per lo meno quello che era scampato dalle depredazioni
cristo, 125: in questo modo lo menano a pilato. ed egli gli seguitava
de li malvagi uomini d'italia che commendano lo volgare altrui e lo proprio dispregiano,
italia che commendano lo volgare altrui e lo proprio dispregiano, dico che la loro
: se vediamo oziosi i mendici, lo sono o per esser fisicamente impotenti a
: gli storici nostri hanno temuto di deturpare lo splendore della patria raccontando una così lunga
sia tagliato dall'orizonte, o che lo tocca, e per l'altezza maggiore
.. è pericolosissimo, e per lo più cagione di cecità e di deformità d'
nella direzione dei loro piani sono per lo più depressi verso tramontana. tramater [
scandalo, fare parlare le gazzette e deprezzare lo stabile. serao, i-1093: in
singularmente? cicerone volgar., 1-89: lo celestiale animo è dall'altissimo domicilio depresso
, e quasi rinverso in terra, lo quale è luogo alla divina natura e all'
guido da pisa, 1-17: stando lo populo d'isdrael in questa maniera,
. d. battoli, 9-29-1-37: lo spirito ci sollieva all'angelico, il
l'aiuto di fanti spagnuoli, riprese lo stato; compiacendosi di questo, per diversi
[il merito], dov'io lo trovi, non per deprimerlo com'altri fanno
8. ant. volgere in basso lo sguardo. cecco d'ascoli, 2120
cecco d'ascoli, 2120: chi con lo sguardo non rimira / al suo fattore
rimira / al suo fattore e deprime lo viso, / costei [la conoscenza]
i fortunati si deprimano: e per lo contrario dove si esaltano i fortunati,
affrica. magalotti, 21-30: preso lo stesso vaso ab,... e
argentovivo da a in gh, e per lo contrario sollevarsi nella canna da i in
ogni dì più ricolma, e per lo contrario intorno ai poli sempre più deprimendosi
e perfezione, invece di ciò fare lo isporcano, lo imbrattano, lo prever-
invece di ciò fare lo isporcano, lo imbrattano, lo prever- tono dal suo
ciò fare lo isporcano, lo imbrattano, lo prever- tono dal suo dolce naturale sapore
. affinare, elevare (l'anima, lo spirito, l'intelletto).
togliere, cacciarne, quelle persone che lo disonorano o che sono indegne di appartenervi
da una preziosa suscettibilità di fantasma, lo fissa, esigendo. 5.
depurazione delle acque: operazione che ha lo scopo di rendere utilizzabile o innocua un'
e robusti presentemente, di quello che non lo fossero gli antichi prima che conoscessesi in
diputati a tale atto, hanno per lo suo dire ritratto questo effetto. equicola
in francia imbasciadori, mandativi per trattare lo sposalizio di ciarlotta figliuola di don federigo
] egli deputava speciali governatori, che lo occupavano nel suo nome, finché egli
, nominare (ed è accompagnato per lo più dal complemento predicativo). guicciardini
essere fedele amministratore di colui a chi lo aveva dio deputato governatore. varchi, 18-
vostro creatore,... per lo elemento dell'aria, ch'egli ha
altro luoco per il concilio, nondimeno lo sopportava, perché era per colpa d'
della compagnia del crocione, 1: volendo lo grazioso tempo, che c'è conceduto
e uccidendo, con loro bargello deputato per lo popolo sopra ciò con grande seguito di
, il magistrato a ciò deputato subitamente lo fa pigliare, e senza altrimenti cercare
, e senza altrimenti cercare del vero lo fa impiccare per la gola. borgogli
terra sì gli presentò un cavallo, lo quale, perché era molto mansueto, era
paura ch'egli non fosse qualche serpente che lo venisse a divorare e che fosse diputato
, 200: il corpo è morto per lo peccato, cioè diputato e dato alla
all'accertamento de'fatti ed a sistemare per lo avvenire tamministrazione del loro paese. compagnoni
la corona in cattiva situazione, bisognerà togliervi lo statuto. papini, 26-375: non
meritevole di pena. cattaneo, iii-1-221: lo stamento militare adunavasi nella chiesa della speranza
onorato sepolcro, e posero in quello lo infrascritto epitaffio. bottari, 5-65: e
deputazione potrà conciliarsi altro incarico, non lo rifiuterò: ma, pria di tutto,
suoi codici e digesti si trovi tutto lo scibile, entri in cattedra, e voglia
siciliani e di esigere la presidenza come per lo stato più esteso e potente d'italia
poi c'è quel 'ragliare 'per lo mezzo! intanto da quel giorno che
). iacopone, 22-34: teneame lo più afflitto nel monno derelitto, /
. baruffaldi, xxx-1-24: fa che lo stabbio non più in monte colmo,
contenuto. banti, 8-92: a spinger lo sguardo intorno, sole che dardeggia,
derelitto, essendomi capitato alle mani, lo consigliai all'uso del latte di pecora.
, da potergli preparare nemmeno un uovo. lo stentoreo deretano delle galline del josè ci
leonardo del guallacca, 1-15: se lo scritto non mente, / per femmina
gaudendo che era flagellato e deriso per lo nome di cristo. bibbia volgar.,
settembrini, 1-57: la troppa arte lo impacciava,... lo deridevano come
troppa arte lo impacciava,... lo deridevano come purista e cruscante. svevo
due giovani e sciagurate in serpa che lo deridevano, bob fece il suo ingresso in
4. oltraggiare, profanare, vilipendere con lo scherno (specialmente le cose sacre)
giordano, 5-131: ed è impedito per lo grido delle genti... che
a ciò. compagni, 2-30: allora lo pose alla colla, e accomandò la
cittadini sotto altre cagioni, perché vedessono lo strazio e la derisione facea di lui.
sopra i polpacci. pratolini, 1-88: lo guardava e cercava di dare al proprio
canzonatura, beffa, burla (fatta per lo più con malevolenza). cavalca
di derisione! fogazzaro, 7-275: è lo spirito d'immobilità che volendo conservare cose
arrivato; sul cancello il portinaio gallonato lo riconosce e gli sorride con una lieve aria
parte. cicerone volgar., 1-266: lo giocolatore, se pure un poco si
numero degli altri, ovvero se lo verso è pronunziato una sillaba più breve,
e prega iddio per coloro, che lo crucifiggono; questo trapassa ogni pietade.
xxx-6-172: don alavaro deriso, / io lo vidi partir tinto di rabbia, /
rabbia, / e ben potea laurindo / lo scherzo moderar. alfieri, 1-333:
si ci volta in deriso, siamo fatti lo obbrobrio del mondo? d. bartoli
lacopone, 76-9: quanno iubelo ha priso lo cor enna- morato / la gente l'
penoso. leopardi, i-164: lo stile arcadico è un nome derisorio
una nave o di un aeromobile durante lo spostamento di deriva. -angolo di deriva
cavallo serrandogli strettamente il morso. non lo incitava; lo vedeva andare leggermente alla
il morso. non lo incitava; lo vedeva andare leggermente alla deriva ed ogni
al dì d'oggi navicano, il chiamano lo stretto di sibilla o vero di secta
: la rendita del monte derivava per lo più da risarcimenti con difficili prove avverati
deriva, / la virtiì mista per lo corpo luce / come letizia per pupilla
/ ovver dalla virtù intellettiva / dove lo 'nmaginare ha più potere / che 'n altra
tomba, alle funeree bende / fermar lo sguardo di costanza pieno. imbriani,
cose del mondo, si comportano come lo slancio che acquista un corpo elastico quando
donna chiamata la tosa che n'ebbe lo retaggio, onde derivò quello nome. busone
buti, 2-823: 'eunoe'; questo è lo nome del fiume che corre inverso mano
... 'che', cioè lo quale; * là ', cioè in
luogo; 'deriva ', cioè fa lo corso suo. soderini, iii-123:
similiantemente dirivò eufraten, che va per lo miluogo di bambillonia. collenuccio, 45:
passare uno fiume non avendo ponte, lo hanno derivato e una parte tiratasi dietro alle
* dominus ', secondo che dice lo grammatico. bembo, 2-32: truovano e
: ancora li regni vicini e lontani lo chiamano diversamente: e prima quelli di
come l'altro, onde questo deriva, lo chiamano originale. buommattei, 98:
. b. croce, i-3-191: lo herbart dimostra che il dovere non è concetto
fanzini, iv-190: 'derma'... lo strato che insieme all'epidermide forma la
alterazioni di vario genere, che per lo più hanno l'aspetto di granuloma.
parietale del somite da cui deriva, durante lo sviluppo della pelle dei vertebrati e durante
s. v.]: 'derma', lo stesso che 'pelle', ma significa propriamente
e coste libere, non saldate con lo scudo, formato da numerose piastrine poligonali
]: t deroga per derogazione, e lo dicono e scrivono, come più spedito
un altro, è un certo privilegio che lo scettro concede a principi derogando alcuna fiata
libera sommessione fatta all'impera- dore per lo comune di pisa, e di siena e
merce per l'alimentazione, proveniente per lo più dai prodotti dell'agricoltura: di
olanda. di giacomo, i-408: lo scompartimento era quasi deserto. due fattori
. fra giordano, 1-172: tutto lo intendimento dell'artifice non è se non
la derrata cresce; e così per lo converso. baretti, 3-347: la
volgar., 4-145: possiamo intendere per lo cane gli sciagurati peccatori, che per
non faciendo comparazione dal vile prezzo di lo stato dii mondo alla preziosa derrata di
, 1-27: quando la donna di giovanni lo vide, per orrore della brutta infermità
per andare a'loro servigi passando per lo nostro, passino secondo i patti, cioè
: alcuna volta è degna cosa che lo ingannatore rimanga a piè dello ingannato,
le appartiene (e si riferisce per lo più a un furto compiuto in fasi
denunziare al giudice i due malandrini che lo avevano derubato. d'annunzio, v-3-165
, depredare regioni, paesi, frodare lo stato; danneggiare, distruggere.
a casa della dama vedova, a cui lo re amar aveva lasciata la sua redità
, / dove l'aveva tre segni lo quarto se donava. = adattamento del
, padre del presente turco: non lo ferì, ma ebbe pure animo e commodità
suola, chino sul deschetto, / con lo staccio pieno d'arnesi. sbarbaro,
non chiede / e al suo deschetto lo ritrovi l'alba. pioverle, 5-270:
stanza. 2. sgabello (per lo più a tre piedi) per sedere.
tavola ritonda, 1-448: tirasi dietro lo cavaliere fellone, e siedegli addosso e
, i-34: volendo impedire l'antico nimico lo suo proponimento, gittò per la via
., 52: e li dissipuli vegando lo pericolo loro, andaron da elio e
forese, vi-1-253 (4-13): a lo spedale a pinti ha'riparare; /
un prato (ma in questo caso per lo più con intenzione scherz.).
caporali, i-46: né miri che lo svizzero e il tedesco, / più
tran- suntivo. bali, 1-6: lo modo del trattare è poetico, attivo,
non badava ancora alle sue indicazioni, lo inasprisse. montano, 444: che
.). il genere descrittivo, lo stile descrittivo. de sanctis, leti
-grammatica descrittiva: in cui si espone lo stato di una lingua nelle sue parti
tante persecuzioni, portavano descritto negli occhi lo spavento dell'animo loro. guerrazzi,
. bocchelli, 1-i-57: il padrone lo descriveva: non alto, nemmeno tarchiato,
bambin gesù. gestisce. gli altri lo ascoltano con convinzione. -sostant
boccaccio, viii-1-159: e peroché gustando con lo 'ntelletto il mellifluo e celestial sapore
cerchio maggior di tutti gli altri pianeti, lo compisce in trent'anni. genovesi,
me nelle nostre promesse a descrivere, lo narro per prova il sacramento di dio,
gli uomini invasino e si confondino, non lo può talor ch'odo dir cose, e
'deserre': che vale proporlo, quando nessuno lo vuole e, scritto così, molti
resterò deserto, / più tristo che lo schiavo cieco intorno / alla mola.
. caro, 12-i-87: tosto che lo vide impancato, se ne tornò di
, 43-3-178: ebbe l'anima diserta e lo spirito arido e secco, senza illustrazioni
. dante, purg., 16-58: lo mondo è ben così tutto diserto /
fiore di virtù, xxxiii-93: cavalcando lo re alessandro per lo diserto di babilonia,
xxxiii-93: cavalcando lo re alessandro per lo diserto di babilonia, si gli mancò
rapporti umani, e anche il vuoto, lo squallore intellettuale o morale. guittone
paura, che lasciava il deserto e lo squallore dietro di sé. = cfr
merto; / che quanto aver più lo dovea in favore, / n'è stato
ma ferme e pungiente molto, che lo scudo vostro, ch'è quasi di
, und'omo sente / gioi a lo cor parvente -e tutto bene. / ma
e l'allegranza, / la voglia e lo talento, / che 'n fra lo
lo talento, / che 'n fra lo mio cor sento, / mi ha messo
eo con voi danzando, / dottando lo meo cor crede / ca tanto brevemente
/ morrò pur disiando: / ché lo meo core a me medesmo sperde.
pace: / e tutto ciò disia / lo mio cor, s'a voi piace
veder li aspetti disiati / e per trovar lo cibo onde li pasca, /
più desiderabile bene, se la parola lo tocca, rimane la buccia. betocchi,
cina, per le dignità, e per lo smisurato utile che ne proviene. balbo
fue in terra, con molta allegrezza lo riceverono. s. giovanni crisostomo volgar
nulla voluttà e a nullo desideramelo sottomise lo suo animo. = deriv.
barberino, 18: sanza dubio, per lo non potere molti falli si lassano dalla
. dante, conv., iii-xv-8: lo desiderio naturale in ciascuna cosa è misurato
desiderata più appropinqua al desiderante, tanto lo desiderio è maggiore, e l'anima
una così nobile arte, quale è lo scrivere, in una repubblica così augusta
fallanza, / unde m'à radobrato lo tormento. rustico, vi-1-193 (53-3)
è tutta mia disideranza; / allegra lo tuo core e la tua cera.
: se gli è distinato / multiplicar lo folle pensamento, / e la ventura
la ventura li dà piacimento / de lo gran bene ch'ha disiderato. giamboni
volgar., 61: come desidera lo cervio di pervenire alle fontane delle acque
., v-123: soffiante iddio, cresce lo freddo; e da capo le altissime
da capo le altissime acque sono sparte. lo grano desidera li nuvoli, e li
desidera li nuvoli, e li nuvoli spargono lo suo lume. tasso, 12-687:
. bibbia volgar., v-28: come lo servo desidera l'ombra, e sì
desidera l'ombra, e sì come lo mercenario aspetta la fine del lavorìo suo
le terre, dicesi che'giganti disiderarono lo regno del cielo, e che ordinarono i
, istanze (ed è, per lo più, voce del linguaggio burocratico).
del cattaneo per il decentramento politico e lo sviluppo regionale e della vita federativa.
., 6-1 (136): divenne lo re molto allegro per le dette proferte
più nobile e più eccellente di tutte è lo intelletto. manso, 1-30: l'
(nelle lingue indoeuropee moderne, per lo più il congiuntivo). dolce,
fa, o che ha da farsi per lo advenire, incerta nientedimeno a chi la
del disiderato amore sempre conserverà in me lo proponimento del ben fare. alberti,
clara, e le lusinghe della pisana lo riconducevano in casa frumier, dove forse
dì quattro, ringraziato sia sempre lo innamorato et isviscerato iesu benedetto,
. 4. aspettato (per lo più con speranza e desiderio),
, ii-355: né fine desiderevole ebbe lo spagnoletto; che per essergli stata disonorata
18 (67): madonne, lo fine del mio amore fue già lo
, lo fine del mio amore fue già lo saluto di questa donna, forse di
l'uomo di sapere, e sanza compiere lo desiderio beato essere non possa. simintendi
. giamboni, 24: di poi lo peccato si corruppe la carne, laonde
per il desiderio voi dovete intendere lo appetito sensitivo. della porta, 1-4
. albertano volgar., 1-29: lo studio è imo pensamento d'animo sopra
consumato da questa sua donna, rendeo lo spirito a sozza e a puzzolente distemperanza.
moglie al figlio di costui, e lo designa suo successore nel trono. manzoni
come sentimento o stato di animo, lo qualifica fuori dell'intuizione e sembra riconoscere
. e. gadda, 2-53: e lo schiocco fuggitivo, perdendosi, designava le
landolfi, 2-194: le madri riabbassarono lo sguardo con lentezza mortale e questa volta
va in casa dell'uomo onesto, lo trova a cena, può ucciderlo senza
delimitato. cavalca, 19-189: stando lo vescovo nel cerchio, e sostenendo gran
quel cerchio, infra il quale stava lo vescovo fulgenzio, non piové una gocciola
... con non molte vivande lo pose a tavola, mettendoli innansi una frittatella
, e... sogliono estendere lo desinare infino a vespro, e la
stracchi, si riposano in sulla mensa per lo soperchio mangiare e bere, e le
in 'ero', in portoghese sono per lo più in * eiro '. cesarotti,
usati solamente dai poeti: e per lo più nelle desinenze de versi. n
uomo di schietto e libero animo, lo feci amorevolmente accorgere di molti errori non
occhi in prima generan l'amore / e lo core li dà nutricamento. latini,
: / e pronti sono a trapassar lo rio, / ché la divina giustizia gli
nel cor benigne, / qualor desio lo spigne / parti a seguir de le innocenti
il germe in lui nativo / con lo aggiunto vigor molce ed affina. alfieri
e senza quasi avvedercene, ma per lo disio di scambievolmente ad alte cose educarci.
rustico, vi-1-170 (33-11): lo cor, quando dal corpo si partìo
e mio! / (e paurosa lo premeva al cor). / oh!
ii-324: amore e la mia donna e lo cor mio / sono una cosa ed
tu e la tua gente, e avere lo tuo disio, sì ti conviene credere
il quale idio cacciò di cielo per lo suo argoglio. boccaccio, dee.,
. burchiello, 148: sai perché lo fece dio? / per degnarci al paradiso
/ in un'or mi s'arranca / lo spirito, che manca / pensando,
donna, la vostra beltade. / e lo disio che 10 core m'abbranca /
47-4): ora che rise lo spirito mio, / donneava il penserò entro
spirito mio, / donneava il penserò entro lo core, / e, con mia
. de giuliani, xviii-3-679: ora lo invita un cieco prestigio di gloria,
un cieco prestigio di gloria, ora lo chiama la palma di un martirio,.
di un martirio,... ora lo spinge il desio della preda. leopardi
/ seguitando il desio che a ber lo invita, / il soverchio umidor nel
; aspirazione viva, attrazione (per lo più dolorosa e travagliata), impulso
navicanti e 'ntene- risce il core / lo dì c'han detto ai dolci amici addio
, era passato in persona con tutto lo esercito suo nella iutia. -essere,
di lei meco sovente, / che lo 'ntelletto sovr'esse disvia. idem,
dare ad intendere la sua continuanza e lo suo fervore. boccaccio, vii-io:
sua innamorata pervenne, la quale desiosamente lo accolse. parzancse, vi-244: a chi
disioso di voler amare, / sì che lo core meo tutto e 'l sembiante /
figur. chiaro davanzati, xvii-547-1: lo disioso core e la speranza ch'ho
mente mia desiosa vi vede; / e lo mio cor da ciò non si disvia
grida e s'indemonia, / per lo troppo aspettare, altro sentire / che
/ la vita dolce, che have lo core / che in te si mira,
-disiusa, / ch'è dentro a lo mio cor, è nata / di voi
gentile, / e i pensieri affinai ne lo splendore / che mite diffondea sua vita
, / sì che poi sappi sol tener lo guado. 4. richiedere,
venire: /... / tutto lo tuo desire, donqua, sia collocato
affreno, / donna, tanto amor più lo sferza e punge. tasso, 6-i-165
erano en quell'ore: / ne lo lor core erano envidiusi, / pieni de
mustravase che non voleano onore, / ma lo lor core era en quel desire.
guinizelli, iv-32 (14-12): da lo su'amor son assalito / con sì
. storia di stefano, 1-50: lo mio caro fido a vui farò venire
fido a vui farò venire, / lo quale vui amate con tanto desire. cantari
toscana; dalla quale impresa el re lo fece desistere. guicciardini, i-308:
dipingo... un acuto malessere me lo impedisce forse perché io non desisto dall'
bratteati, ii-12: rimanendo abbagliante come lo era alle dodici, il sole accennava
meglio di desistere dalle bravate, altrimenti lo avrebbero denunziato per l'ammonizione. tecchi
impresa. boccalini, i-71: strettamente lo pregarono che volesse desistere dall'impresa di
, sono legate da filamenti gelatinosi; lo zigoto dà origine a imo, due
genere di piante leguminose papiglionate, per lo più erbacee e perenni, delle regioni
egli qui l'intrepido bastardo / che lo stuol tutto di quei mostri ha spento,
sarà poco dannificato, si discuopra con lo stromento del ferro solamente l'unghia intorno
macchie, che, poco curate, lo adombrano ed insensibilmente lo portano al punto
, poco curate, lo adombrano ed insensibilmente lo portano al punto di declinazione e di
è men vero) si è scettico come lo scetticismo. tarchetti, iv-55: la
7-43: era desolante rimanere ancora e lo lasciammo dicendogli stupidamente che poteva anche guarire
. bibbia volgar., vi-427: lo signore desolerà la lingua del mare di
egitto, e alzerà la sua mano sopra lo fiume nella fortezza del suo spirito;
. baldini, i-691: per lo più sono vecchie torri alzate un giorno invano
a scrosciare, / da palme ad abeti lo strepito / per sempre desoli, silente
disolata, che se non fosse poscia stato lo imperadore adriano, che d'altronde vi
bella sarà abbandonata, e sarà lasciata come lo deserto; quivi pascerà lo vitello,
lasciata come lo deserto; quivi pascerà lo vitello, e ivi averà lo letto,
quivi pascerà lo vitello, e ivi averà lo letto, e consumerà le sue altezze
la perdita del vostro secondogenito vi dee, lo veggio, aver desolato, ma l'
anima vi può metter riparo, e lo farà. orioni, x-19-191: la tragedia
tormento, per quello intesi da chi lo provò, acerbissimo. = comp
: li tuoi belli uomini caderanno per lo coltello, e li tuoi forti nella battaglia
chiese desolate. galileo, 3-2-2: lo accennerò a v. s. acciocché,
figlia / tornare a vita anco vorrai, lo sposo / rendendole. foscolo, iii-1-432
attende dalla sera / in cui v'entrò lo sciame dei tuoi pensieri / e vi
preso taire e adopera termini che per lo scritturale son arabo: il poveraccio si
desolate. cantù, 471: invocò lo spirito divino perché... dissipasse da
... dissipasse da quegli infelici lo sconforto e i dubbii desolati. prati,
dell'anno precedente aveva prodotto, e lo scarso ricolto di quell'anno, e l'
. scala del paradiso, 335: lo cavallo disolato, cioè straccato, molte
nel vero certamente il carbone disolatore, lo quale faccia la lingua pura dal peccato
proiettati nel tempo, la sofferenza e lo sgomento delle vittime, l'abbandono e
sgomento delle vittime, l'abbandono e lo squallore dei luoghi). -per
da qualche giorno è venuto a spargere lo sterminio e la desolazione nelle nostre acque
lasciate in abbandono, di edifici cadenti; lo stato di miseria, di vuoto,
bibbia volgar., vii-411: manducheranno lo suo pane nella sollicitudine, e beranno
le barbe e le chiome romantiche, lo stile romantico, queste e altrettali cose
bibbia volgar., viii-392: lo re antioco fece edificare uno idolo abominevole
nel pancreas e nel lievito, usato per lo studio della distribuzione dell'acido desossiribo
). acciocché il diavolo non lo conoscesse. bibbia volgar., desossiriboso
li piaze sta mia parente, / che lo suo dona libero e despedito, /
/ la fegura desplanare, / ca poi lo bollo pria mustrare. = voce
opprobrio ne tolla e vilitate / e rendane lo pregio e l'onoranza ».
bibbia volgar., vii-13: parlommi lo signore iddio, e disse:
, e di': questo dice lo signore iddio: io mi sono ricordato e
che de la grecia e del reame de lo epiro furono da'turchi cacciati. boccalini
gode di un ascendente incontrastato (e per lo più abusivo) su persone, collettività
rimembro, ma invano; e invan lo scaccio, / ch'ei qual despota toma
dunque al deserto? / chiaman così lo sparecchio, allorché / si portan le
e di baciarvi. pulci, 2-54: lo imperadore non pareva
piano cammina: / io non te lo vo'dir, se fa fracasso. ariosto
girar de'cieli, che egli con lo stile e con la penna o col pennello
se'tu dessa, dea, che far lo puoi, / sol che tu vogli
io, deve tributare alla donna che lo ama e sia dessa la più brutta che
mattessa matta desnaturata è troppo a conosciere lo male e non odiarlo. bibbia volgar.
/ niuno sa quel modo: / lo sa egli e lo seppero i suoi morti
modo: / lo sa egli e lo seppero i suoi morti. / e dessa
e antiquato). la vecchia crusca lo definiva 'pronome asseritivo '. sulla
, sm. ant. il destare, lo svegliare; il momento in cui ci
colui che muore, puotesi prendere per lo sonno del morto, sì che la dormizione
quale si passa al sonno, siccome è lo destamento per lo quale si passa al
al sonno, siccome è lo destamento per lo quale si passa al vegghiare. dino
sempre con battiture e con romori e bussi lo svegghia, acciocché per paura e spesso
disteso sopra ima panca, che non lo desterebbono le cannonate. a. verri,
10 m'à contrariato / in tutto lo m'à dato -e dutto inanti.
poco, perché ceda alla forza di chi lo trascina. così un tronco di querce
'destalo un poco'; e l'altro lo smosse con una lieva. 16
379): presolo per la spalla, lo 'ncominciò a dimenare e a chiamar,
aurora. govoni, 2-122: il ghiaccio lo puoi battere e spezzare / fino a
lionardo, che invero ha bisogno di chi lo faccia destare. b. davanzati,
tenuto, del mal garbo con cui lo avevano trattato. d'annunzio, iv-2-69
svolazzava / tra le fiondi ogni augel per lo spavento. 21. figur. animarsi
corso della battaglia, i pugni di gianfranco lo avevano raggiunto ad una tempia..
animo -mi pare rappresentato tutto; quando lo sento come una cosa mia: allora tento
del campanuzo del destatoio sì dolcie che lo spirito del sacerdote ben disposto turge:
, se baratto non ci provedeva con lo squadernare un paio di carte. -destatoio
maddalena de'pazzi, i-149: non lo avete sentito il mio amore? quando
per estens. decidere, deliberare (per lo più come manifestazione delle volontà di una
al mondo che egli lo facesse non per propria elezione, e
cura al marchese di santa croce, e lo destinò al comando navale. lancellotti,
genero. pea, 1-10: suo padre lo aveva destinato prete, e anche per
redi, 16-i-4: un tal vino / lo destino / per le dame di parigi
ma s'elli è distinato / moltipricar lo folle pensamento, / e la ventura li
la ventura li dà piacimento / de lo gram bene c'ha disiderato. m.
vostri, compagni dilettissimi, un'altra fiata lo dirò, voi vincerete. guicciardini,
in america... continua quanto lo consentono le nazioni o regioni destinate
con prieghi e con arte nella chiesa lo condussono. guicciardini, v-i: la
i-30: li giovani romani discorsono per lo campo, dato loro lo segno, e
discorsono per lo campo, dato loro lo segno, e rapirono le vergini,
vedrà. chiede ch'io scelga / lo sposo, il re? si sceglierà
sposo, il re? si sceglierà lo sposo; / il re si sceglierà.
mani della provvidenza, o, per lo meno, ne è influenzata. verga
: sì ò ferma credenza / che lo mio nascimento / fosse in suala pianeta,
furono due motti di gran piacevolezza; lo primo fu quello di scoiaio che propose la
e a quale destinazione noi rivochiamo sempre lo sguardo
dove? -mi chiese il bigliettinaio. lo guardai. io pensavo di viaggiare senza
pavia, e sa il cielo s'io lo desidero; perché qui non posso star
fare strani cerimoniali e ad accendere ora lo zolfo, ora la balistite, poi sulle
dallo studio e portati in corte, ove lo spagnoletto gli ordinava di ritoccargli in questo
, si sottragge alla mano che in addietro lo guidò, se stesso soltanto riconoscendo arbitro
in grandi proporzioni tammettiamo; ma destituire lo stato di ogni azione dell'infanzia appena
. pirandello, 5-41: era sopravvenuto lo scandalo, perché anna s'era incinta del
squallida e amara: soprattutto quando indica lo stato dell'animo che la cessazione di
ritornare sotto il patrocinio vostro, ve lo dimostrano i presenti tempi, nelli quali
continuava a lagnarsi, a implorare che lo slegassero, ormai destituito da ogni velleità
sollecitudine e la potenza de l'avversario lo soffoga. e da l'altra parte egli
la prenda il cane, / né tu lo senta; e chiudi gli occhi,
che avrebbe domandato un pronto sfogo, lo teneva desto. d'annunzio, iii-1-ó90
ha l'ombrello verde incerato; ma lo ha confitto capovolto sulla terra, perché
le tempeste, / l'augel ministro de lo strai celeste / dato ad opre famose
di sonno ch'è loro concesso fra lo spegnersi della luce elettrica e raccendersi di quella
della spada / qual caro dono avvinto lo teneva. augustini, iii-197: lunga
restò. leopardi, 15-80: per lo diletto / nome di giovanezza e la
1-841: credi, ch'io assai lo estimo; / e che null'uomo avrà
moltiplichi i doni della grazia sua e lo circondi con la desterà della sua potenzia
irato arma la destra; / ma tosto lo depone / e su i monti insensati
di vita. novellino, ii-27: stando lo 'mperadore un giorno tra questi due savi
dietro a lei, ch'a vero onor lo scorse, / scelse da destra il
destriere a sollazzo, / e be'lo mena a destra ed a sinestra;
a destra né a sinistra, ma per lo mezzo della terra era 11 cammino.
che si trova alla destra di chi lo impugna, quindi a sinistra di chi
a destra del presidente, i deputati che lo occupano. -per estens.: l'
della destra storica. gramsci, iv-45: lo stato piemontese diventa motore reale dell'unità
ornamenti della prima operazione? che per lo vasello d'oro riservato fra i doni
la mente / ch'ella farà risplender lo visaggio / e dentro lo coraggio i
ella farà risplender lo visaggio / e dentro lo coraggio i di tutti lor che fieno
gnea, / dove con gli occhi lo avea destrato. = lat.
forze, con la destrezza, con lo ingegno; ma, come si viene agli
un termine, che il disagio non lo offendeva e dello agio non si curava.
uno lancio sì che il dardo non lo toccò, e tutti e'dardi schifò per
usato de'costumi romani, ma ancora lo infestissimo nemico facundamente parlando a sé conciliò
il cavallo e disse: -messere, lo cavallo è di bella guisa, ma
a vòte selle, / tirando per lo campo lor segnori, / e strascinando
1-329: con questa processione si portò lo corpo di pallante fino alla città pallantea
erba e'fior venir me vide / a lo incontro un destrier fremente e arguto.
montiamo noi a destrieri? perché non lo seguitiamo noi spacciatamente? piglia uno spiedo,
destre * mano destra ': in quanto lo scudiero, guidando con la sinistra il
xjguccione -da lodi, v-i51-168: poi lo ferì dal destro lato / d'una
destro lato / d'una lanza per lo costato, / sì ch'el n'ensì
, la piaga non penetrò a dentro per lo diritto, ma si torse verso il
giuramento alcuno, la destra mano è lo instrumento e ministra. landolfi, 3-162
la riputazione di più pregiata scienza per lo passato avendo sempre tacito conceduta la precedenza
, il confabulare, il convivere, lo scherzare con esso loro. -parte
d'un colpo di mano rimandai loro lo scafo. pascoli, 355: cerca
a compire il suo desiderio le parve, lo fece a sé venire. b.
or si ne va 'l maestro / per lo camino a destro, / pensando duramente
dove sì per l'ombra e sì per lo destro d'una fontana d'acqua freddissima
,... scorgendo il destro, lo stimolava ogni dì a mettersi un laccio
ti vien mai caso o destro, / lo sappi ragionar sì come il sono.
repubblica di firenze, 12-52: se per lo legato si dicesse che fosse il bisogno
/ ch'io porto in fronte, e lo farò beato. / ma quando ha
. magalotti, 1-371: lo smarrimento... d'un orecchino,
una cava nella barba, onde lo umore nocivo desudi. * =
perché i sanniti erano desueti a sofferire lo stridore dell'esercito romano. carducci, 23
nel regno di sicilia, siccome per lo bisogno e circostanze di que'antichi tempi fu
.. si desume dall'os- servare lo stato di questa proporzione. bicchierai, 41
, lui, almeno per metà! lo desumeva dal fatto che, uscito a
tutt'affatto naturale, anzi spigliato; lo desumeva dai visi degli astanti, eccitatissimi,
di civile virtù desunte dai classici, e lo debbo dire? le ore mi fuggivano
: possedere (e si usa per lo più al figur.: avere come
possesso. 2. (per lo più nell'uso passivo). tenere in
.]. botta, 4-126: lo spagnuolo fe'mettere le mani addosso al ribaldo
bellezza; la ritrovò quasi vecchia, lo sguardo mite come dànno la preghiera e
senno ch'ène in lui, sì che lo nemico detiene alcuno per lo suo poco
sì che lo nemico detiene alcuno per lo suo poco senno, ma 'l franco cuore
mortale vita fosse ditenuto, a niuno lo manifestasse. 6. ant.
ai tre figli detenuti. -appunto perché lo so, appunto perché mi basta il mio
rotella del suo ginocchio sinistro, e lo prego anzi a perdonarmene la detenzione illegale
posta a contatto, staccandone e asportandone lo sporco. = voce dotta, lat
anche: togliere via, asportare (lo sporco, da un corpo).
): qualche medicamento abile a detergere lo stomaco dallo imbrattamento della pituita. bicchierai
cos'è allora? ». « non lo so. è come un deterioramento delle
veduti, sono nove cieli mobili; lo sito de li quali è manifesto e
similitudine del mezzo aritmetico, conviene che lo determini una virtù secondo una proporzion ragionevole
battuta del motivo non è certo tutto lo spartito, ancorché tutto lo spartito non
è certo tutto lo spartito, ancorché tutto lo spartito non sia che l'esplicazione di
chiarire, mettere in evidenza (per lo più attraverso un'apposita ricerca o studio
(dico simultanea nell'effetto, poiché lo è sempre nell'atto causante) o successiva
buona e abituale elezione; e ciò importa lo testo presente. cavalca, 9-249:
frontino e l'intensità del sorriso di chi lo vibra, determinano i vari generi,
me misi ad avire / a vui lo mando, per determinare. testi fiorentini,
e determinato che e quanto dee lavorare lo dì. bibbia volgar., ii-434:
di dosso la compro io. il prezzo lo farete determinare, cosa per cosa,
... dispiacque allo zio, e lo determinò a farla venire in torino;
sia determinato a similitudine della pianta per lo calor digestivo, imperocché niuna cosa nutrica
amazato, / e cusì se afermò lo vechio arguto. / chiamò lo nepote,
se afermò lo vechio arguto. / chiamò lo nepote, e dise: ora andemo
soldato? non si determina perché lo intelletto è largo e non si sa
200: il volgo si determina per lo più a considerare le differenze degli oggetti
buonarroti, 2-vm: gli antichi hanno per lo più trascurato di scrivere determinatamente su certe
del voler desinare, che io non lo concepisca rivestito delle specie. beccaria,
necessità momentanea, la quale è per lo più l'unico determinativo delle umane azioni.
ristoro, ii-3 (69): stando lo sole en capricorno trovando l'abetazione en
en capricorno trovando l'abetazione en verso lo polo de setrentrione determinata. fra giordano
articolo, come qui: * io sono lo studioso e tu el dotto '.
savi che vive setanta anni, e lo cavallo vive trenta anni. fra giordano,
p. fortini, ii-141: diceva [lo statuto] che se fussero due che
l'omo a sposarla se la donna lo voleva, e se non voleva sposarla
concepì! l'anima fiera / senza orror lo trattiene. gemelli carcri, 2-ii-100:
quell'infinito che si amplia sempre appena lo tocchiamo, ma solo ci giova il
l'essere determinato; il circoscrivere, lo stabilire con esattezza; limita
sviluppo dell'embrione, il formarsi e lo stabilirsi irreversibile delle potenze formative di un
dottrina scientifica e metafisica secondo la quale lo stato del mondo in un istante qualsiasi
4-60: il canone critico che tutto lo sviluppo storico è documentato di se stesso.
superficie dei corpi solidi con l'asportarne lo sporco; detergenti. pratolini,
16-17: tu sarai pur sempre per me lo spirituale detersóre al quale dovrò ricorrere per
faccino. machiavelli, 255: ancora che lo usare le fraude in ogni azione sia
viani, 19-653: « loda lo mar, tienti alla terra »: proverbio
povero diavolo noioso di mendelssohn, lo avevano salvato. bartolini, 16-111: una
., xxi-665: quello, cioè lo vostro donare, è di commendabile misericordia,
commendabile misericordia, ma questo, cioè lo mio none amare, è di detestanda
massime moderne, disprezzava, anzi calpestava, lo studio della lingua nostra, tutti i
me, e forse mi detesti. lo sento. ma io ti voglio bene,
e tutti insieme preghiamo gli dei perché ce lo rendano. alvaro, 8-114: per
acciò ch'abbino gli organi preparati per lo studio e vietar loro i solazzi più
alla città? schiva la lupa / e lo strozzin, due detestati spettri / del
a s. colombano, detestate per lo scherno di un suo parroco ivi ritratto
s. v.]: 'detonazione'. lo strepito più o men fragoroso di un
modulazione da stornello nel momento, che lo scoppio di quella collera, quasi degna di
carne dice: « eo ardo, no lo posso portare; / satesfamme està fiata
e legato / sì detoperosamente / che non lo po pensare la mente. =
detratti d. liii per lb. per lo diritto della camera. cicerone volgar.
imprima andò l'anima di cristo a spogliare lo limbo de lo 'nferno, e trassene
di cristo a spogliare lo limbo de lo 'nferno, e trassene tutte l'anime sante
i-90: ditrae [la gola] lo intelletto dell'uomo delle speculazioni e scientifiche
. vallisneri, i-247: detratto lo stemo, apparì subito il pericardio strettamente
, tu me escuniuri, / io te lo voglio accontare: / detrattrici e detratturi
i suoi detrattori, e artisti che lo dichiarano inespressivo, preferendogli i « tetri
, 132: gli uomini volentieri voltano lo odio o le detrazione a chi è manco
dove sempre, rientrando, ella aveva ritrovato lo stesso puzzo di soffritto, di cuoiame
stesse voci note in ogni inflessione, lo stesso basto, la stessa noia.
la lotta fra il movimento metafisico e lo storico. rovani, i-427: aveva ottenuta
il privare della posizione più elevata, lo spodestare. foscolo, xviii-271: anche
altri ripetitori, perché costa meno fatica lo stare a detta, che non il giudicare
). grazzini, 4-198: tu lo sai bene! il teri giocava agli
pagato in dua anni, se voi lo volete fare in buona ora; se no
, proverbio. nieri, 72: lo dice anco il dettàggio: canini e gattini
dettaglianti graverebbero invero sui consumatori sia che lo zucchero sia nazionale ovvero sia estero.
, 1-196: il padrone di casa lo chiamò per mostrargli dettagliatamente il palazzo.
al provveditore agli studi, e questi lo rimise al ministero della pubblica istruzione.
dell'altrui, purché io sappia sinceramente lo stato vostro. leopardi, iii-265:
né valevano gran fatto nel dettaglio, né lo curavano, anzi lo disprezzavano e fuggivano
dettaglio, né lo curavano, anzi lo disprezzavano e fuggivano, e tanto era
che nel male. cesarotti, ii-460: lo squarcio della vostra lettera sul mio poema
l'occhio. beccaria, i-123: lo spirito di famiglia è uno spirito di dettaglio
da qualche tempo noto in m., lo spuntare di qualche leggera somiglianza intellettuale e
il resto è affare di dettaglio - lo sbrigheranno durante il mio permesso.
che non c'era più rimedio. lo aveva detto a mascotti. bacchetti,
che io scriverò. monti, vi-198: lo scrivere mi costa fatica e non ho
« che io il cuore in pace non lo voglio mettere, e non lo metterò
non lo voglio mettere, e non lo metterò mai; e che non son pareri
dove non è con la persona è con lo spirito, e dovunque spira qualche cosa
s'amaro è il pensier, dolce è lo stile. pallavicino, 7-237: si
delle sue parole argute, amare, lo stato d'animo che le dettava:
riferiva a * lettera, epistola per lo più in lingua latina, secondo gli
de sanctis, 7-10: è in lui lo storico; storico d'opposizione perché in
dittato), sm. il dettare; lo scrivere sotto dettatura, seguendo ciò che
però dice 'aspra'quanto al suono de lo dittato, che a tanta materia non
cicerone volgar., 1-362: per lo tuo amore piglierò sopra di me questo
soffici, v-2-693: una disdetta mostruosa lo perseguita in tutto. non gliene va
2-51: né quella traduzione avrebbe certamente lo spaccio che ha, se non fosse oggi
lì a un mese, come se lo vide capitar dinanzi con quel dettato, sano
, 6-22: poi alquanto tempo, lo 'mperadore fece abbacinare il savio uomo maestro
lapo da castiglionchio, 96: lo imperadore fece abbacinare il savio uomo maestro
dettatura, sf. il dettare; lo scrivere ciò che altri detta; il
graziosa o meno. 2. lo scrivere, il comporre (opere letterarie,
per quel che concerne la lingua e lo stile). l. salviati,
dalla babelle padovana, non inteso da chi lo scrive, lodato da chi non l'
vita nuova, 3 (45): lo verace giudicio del detto sogno non fue
, 8-5-156: non basta al suon lo spirto interno, / ond'ei si
è parso di trovar lì in agguato lo schifoso mostro detto borghesia, che volesse
/ la tua voce el fugava de tutto lo ducato. dante, conv.,
stampa sovversiva. -ma allora... lo mandano al tribunale speciale, -disse azzali
xxviii-14: quanto savere scia in voi, lo dicto declara e le overe io manifesta
, xxviii-222: e quando voglie aprovare lo suo ditto per ragione, quasi tutti
incuminciare a gridare contra lui e frequentemente lo suo ditto intrarompere, dicendo che le sue
ma se tu considererai bene le risposte lo giudicherai essere uno vero e naturale filosafo
.. compiuto quello detto, villanamente lo riprese. iacopone, 24-50: con
alto mugghiando, / la cumea profetessa empiea lo speco / d'orribil tuoni. guarini
. b. segni, 4-221: lo intrattenimento, a detto d'ogni uomo
perocché vede bene che cristo benedetto glie lo vieta nell'evangelio dicendo: « non
. giacomo da lentini, 1-18: lo meo namoramento / non pò parire in
ditto, / ca, sì com'eo lo sento, / cor no lo penzaria
eo lo sento, / cor no lo penzaria né diria lingua. neri de'visdomini
. neri de'visdomini, 3-3: lo mio gioioso core / è da l'amor
f. d'ambra, 4-71: lo dice mona laura, / che 'l vide
governa ogni cosa; perché tu sai che lo spirito non vuole che gli entri in
; sminuire (la bellezza fisica, lo splendore di una nazione, il pregio
, vogliamo ed espressamente comandiamo che per lo tempo avvenire niuno di qualsivoglia grado e
odo bestemmiar la setta impura / cui lo appetito a lo intelletto nuoce, /
la setta impura / cui lo appetito a lo intelletto nuoce, / e lungi da
/ disviluppato dal mondo fallace, / lo cui amor molt'anime deturpa; /
dalle ferite. fogazzaro, 5-366: lo zio piero si chinò, baciò il
si ampliano. nievo, 769: se lo spirito della pisana rifiutasse un omaggio deturpato
nelle palme le ultime stille di sangue, lo avventarono contro gli abbietti deturpatori della patria
tutte leggi in uno volume, pigliando lo esempio de'preti della schiatta di levi.
) nella cellula-uovo; è indispensabile per lo sviluppo dell'embrione ed è costituito soprattutto
, 1-i-263: la doglia, che lo devastava da renderglielo quasi irriconoscibile, vi
l'animo. inghilfredi, 3-66: lo mio buon dir s'avasta, / va
ma anche all'angoscia e ai terrori che lo avranno devastato. 4.
insanguina di sé. le rose devastate lo blandiscono, quand'egli le preme. tozzi
ii-396: la prima volta ch'io vidi lo scheletro del colosseo i miei occhi si
-figur. pananti, ii-164: lo spirito è d'ogni età, cresce con
volgar., xxviii-301: sì come lo omo che tolle lo vigore al lupo quando
: sì come lo omo che tolle lo vigore al lupo quando lo vidde 'nansi
omo che tolle lo vigore al lupo quando lo vidde 'nansi che lo lupo vegga lui
al lupo quando lo vidde 'nansi che lo lupo vegga lui, cusì devene del buono
si sa guardare e vede che cosa è lo dimonio e cognosce le sue opere.
. v. riccati, 33: allorché lo zampillo d'acqua, che in alto
obbligate sono le parti dell'acqua, che lo compongono, a deviar dalla lor direzione
era imminente e inevitabile la rovina, e lo sfracassamento d'ambe le navi,.
visto che mi dolevo d'un braccio, lo mise a nudo e trovò che un
ago non faceva con la stella polare lo stesso angolo di prima, ma deviava
quasi è già tutto perito, / e lo valor e 'l poder si desvia.
essi hanno fatto, così intendo che per lo mio co- mandamento si canti una canzone
deviare. delfino, 1-283: te lo dirò, mia luce, / non già
anche il tuo viaggio, se te lo hai preposto verso altri lidi. manzoni
laguna! comisso, 12-32: passato lo stretto di messina, salivano sul ponte
. ne avevo accennato al padrone, lo scolo va deviato ». -per estens
stessa parve sentire la gravità perché tosto lo deviò, senza mutarlo, rivolgendolo alle
rispose alla richiesta del padrone e deviò lo sguardo sullo specchio attiguo che rifletteva un altro
dell'acque che vi trapassano; per lo che divise e deviate si portino dal
di una costituzione del concilio basiliense, lo suspenderebbono, e devolverebbono la sua autorità
varchi, 18- 1-187: era necessario lo producesse [il processo] prima dinanzi
i delitti in materia di fede succeduti per lo passato fossero perdonati; e che per
ai dì 8. piovene, 5-455: lo stato italiano... devolveva a
lieve: tra le uberi / sponde lo splendido fiume devolvesi: / trascorrono de'
, in modo che le donnicciole che lo sentivano si battevano il petto devotamente.
devotamente. bramati, 4-54: posò lo sguardo sulla madonna di pietra che s'
dalla chiesa del carmine, e ve lo tenne devotamente. 2. in modo
, che vui, per deo e per lo vostro onore, secundo la vostra forza
per la qual cosa sopra questo fatto lo tuo consiglio devotissimamente addiman- diamo. boccaccio
volgar., 7-1 (156): lo re priamo comandoe ad antenore e ad
, non prieghi che cristo le mantegna lo colore dello viso, né biondi capelli
che si facessero gli lavorìi che avea comandato lo signore per mano di moisè. andrea
santuario degli svezzesi. fogazzaro, 5-45: lo intuonava la marchesa, troneggiando sul canapé
più dì, quando gli avanzava tempo, lo metteva in ragionare di cose sagre e
, a quel divoto / triunfo per lo quale io piango spesso / le mie peccata
che di sé e dell'arme empiè lo speco / in mezzo 'l foro orribilmente
onora lui, dimettendo le vecchie ingiurie per lo nuovo bene, e non avendo a
. tommaseo, i-413: né gli studii lo facevano men riconoscente alla pietà di maria
, il quale era suo divoto, per lo cui senno la donna si reggeva,
a dio, che senza danno de'popoli lo aveva liberato dai nimici tanto crudeli e
e quando là, due che per lo più sono frati, ma spesso anche preti
, 5-1215: ugo puose l'elmo e lo scudo all'arcione del destrieri e andonne
animo di far una città, per lo mirabil concorso de forestieri, i quali
. fava, xxviii-12: tanto è lo preclare amore, la grande reverenzia e
triste gatto,... e se lo tirò dietro fino a casa. qui
leopardi, 690: i suoi devoti parenti lo pigliavano per devozione e inclinazione eroica alla
idealità morale, ma era l'affetto per lo strumento del suo lavoro. 10
. di correre contro genova per rivoltarvi lo stato e rimetterla un'altra volta in
preso amore / che mi fa disvegliare / lo dolze rimembrare / ch'aio de lo
lo dolze rimembrare / ch'aio de lo sapore. g. villani, 9-84:
di solo la fanciulla ebbe cura, per lo grande amore ch'egli le portava.
/ di te. serra, ii-29: lo strazio delle carni del peccatore, e
fameliche, è certo in relazione con lo sperpero violento e brutale che il peccatore fa
per le mani dei mille che glie lo cacciano. alvaro, 7-82: essa [
in sua casa poco prima di scriverne, lo dice genero di bonvicino; fallo,
: chiamato a sé quello gianiacomo, lo domandò di che luogo et in che
era sceso del palazzo, e giorgetto pittore lo aveva menato nella stanza deh'ammannato.
novellino, 23 (47): lo 'mperadore disse: -conosceresti tu tuo barbone?
barbone? -sì, messere. -allora lo 'mperador si trasse lo barbone di sotto
, messere. -allora lo 'mperador si trasse lo barbone di sotto, per dare a
e vedendo uno termine di campi, lo qual era un sì grande sasso che appena
l'avrebbero levato in collo, ed egli lo divelse di terra: tanta furia ed
di terra: tanta furia ed ira lo fecero valente! boccaccio, dee.
, / ovunque orlando sia, cercar lo vuole, / con speme, poi
oro rimase alla signoria del giovane, lo quale disse a'cavalieri: -prendete
altra volta bisogna venir di domenica e lo dirò anche a tuo padre. carducci,
così di buonumore, e tu me lo vuoi guastare. 12. in correlazione
mente, / di canno ti vististi lo 'ntaiuto, / bella, da quello
.., io appresso vi doneròe lo mio amore o a moglie o a druda
. leopardi, n-31: odi per lo sereno un suon di squilla, /
moriraio eo? / no, ma lo core meo / more spesso e più forte
se di meve trabagli ti, follia lo ti fa fare. testi fiorentini, 88
novellino, 1 (7): quando lo nostro signore gesù cristo parlava umanamente con
14. indica il mezzo, lo strumento. testi fiorentini, 8:
si compie un'azione, o anche lo stato d'animo che questa accompagna.
al destriere, e cominciò a rotare per lo campo, il quale parea che volasse
essere tanto amato, che potesse sapere lo segreto dell'animo suo, o conoscere di
i-334: gli uomini sono, per lo più, quasi: tutti gentili; e
/ se tanto avere donassemi quanto à lo saladino / e per aiunta quant'à
saladino / e per aiunta quant'à lo soldano, / toccareme nom pòtteri a
fu maggiore il signore nostro che fece lo cielo e la terra, che non fu
gli mandai / qual volta meco aver lo desiai. michelangelo, i-64: fra
dopo voi cornelia, la quale ha rotto lo scilinguagnolo, ella così ben difenderà la
; ed aspro a forza / tra lo stuol de'malevoli divengo: / qui
istato d'avere. bisticci, 3-177: lo mutava dell'opinione sua. boiardo,
il falegname maneggiava le pialle, maneggiava lo scalpello o la sega, e parlava con
, / làsciati andar di man de lo steriino; / credi a cristofan che non
ili-canzone, 56: cose appariscon ne lo suo aspetto / che mostran de'piacer di
di elementi / sono a contraro de lo meo desiro. g. villani, 12-91
1-29 (78): solo lo pregavo che lui fusi contento di pigliare una
analoghe. guittone, i-20-127: se lo rei felippo de francia solo ponesse noi
rei felippo de francia solo ponesse noi lo braccio in collo, reverensia e onore ne
simili. giamboni, 4-56: per lo quale fatto vergognandosi, e tornando alla
di fuggire. ristoro, 1-3-1: lo cielo colla sua virtude e colla sua
sé di fare, come l'artefice lo suo artificio. iacopone, 65-4:
temere, più temerebbe di venire a lo raggio del sole che non farebbe la
, / si volse a retro a rimirar lo passo / che non lasciò già mai
segnoreggiata. iacopone, 24-136: ecco lo verno, che vene piovuso, / deventa
concetto del paradiso è il divino, lo spirito puro, un di là dell'
che sporgeva dai due lati della sigaretta, lo spuntò con l'indice e il pollice
1-7: se voi perdonate agli uomini lo cigulo peccato, che hanno di voi,
cigulo peccato, che hanno di voi, lo vostro padre, che è in cielo
che è in cielo, vi perdonarà lo vostro grande, e se voi non
e se voi non perdonate agli uomini lo peccato, che hanno di voi, lo
lo peccato, che hanno di voi, lo vostro padre, che è in cielo
che è in cielo, non vi perdonerà lo vostro. 33. ant. di
perdiamo altrui, tenendo di fermo che lo spirito santo li guidi. bisticci,
rispetto a giorno. -dì artificiale: lo spazio di tempo compreso fra l'alba
notte). -dì naturale: lo spazio di tempo compreso fra una mezzanotte
i-23 (45): e trovamo vòlgiare lo cielo entra lo die e la notte
): e trovamo vòlgiare lo cielo entra lo die e la notte una volta:
ne fa sopra l'orizonte ne dà lo die, e la demora ch'el fa
celebrava la festa de dea iunone ne lo tempio de diana et apoline. compagni
assieme, nudi, vi coricavate / sotto lo stesso lenzuolo. sbarbaro, 3-54:
ai navicanti e intenerisce il core / lo dì c'han detto ai dolci amici addio
gigante, / d'aver rapito entro lo stato mio / la bella donna, ond'
sta a ciascuno: il brieve e lo inreparabile tempo della vita è a tutti
degli uomini. 9. per lo più al plur. la vita umana.
i-321: guarderai con questo medesimo modo lo culto al tempo ordinato, dalli dì nelli
grandezi remembrando, / e mo pe lo mundu vao gat- tivandu. rustico,
la notte per sapore, di te parli lo spirito mio, di te favo- leggi
guerre... ogni dì, per lo avvenimento di nuovi barbari, dopo la
i'piango tutt'il dine, e tu lo sai, / e la notte per
standosi nel capo e ne'grandi oppilata, lo stato ne cadrà in atrofia, idropisia
: se avaro creditore o locatario impaziente lo manderanno ramingo dal fido focolare, di
bestemmie. cardarelli, 6-31: la gente lo odiava forse per questo, attribuendogli un
: l'intrusione del trapano invece, lo sbalestrò; diabolico meccanismo che forse gli
segò la gola al figliuolo, e quivi lo lasciò morto. bianco da siena,
diabolica matre. ariosto, 22-19: lo va con nuovi incanti ad assalire. /
nuovi incanti ad assalire. / lo fa con diaboliche sue larve / parer da
/ è che quella diabolica ragazza / lo deride, lo burla e lo strapazza.
quella diabolica ragazza / lo deride, lo burla e lo strapazza. muratori,
ragazza / lo deride, lo burla e lo strapazza. muratori, iii-68: certo
se stessa in capo a casa se lo porta! = deriv. da diaccio
e d'acqua, la quale tosto per lo freddo diacciò. galileo, 3-1-67:
, 1-88 (208): avevo pieno lo stivale della gamba ritta tutto d'acqua
, 6-15: nella neve si fa lo stesso giuoco; / che l'uom sul
leonardo, 2-67: sì come per lo fiume diacciato uno uomo corre sanza mutazione
è acqua diacciata e el freddo che lo costringe scaccia el caldo, ed è lucido
come si suol dire,... lo stagnamento del sangue dipende da due fortissime
due fortissime cause. nieri, 134: lo trovarono in un basso, dove s'
: gennaio fa il ponte, e febbraio lo rompe. gennaio mette il diaccio,
gennaio mette il diaccio, e febbraio lo dimoia. -per simil. e al
ghiaccio, diaccio », add., lo stesso che ghiacciato, diacciato, ed
de'tacchini. viani, 14-358: lo sfondo è dominato dagli archi del ponte del
, 6-207: la stufa era diaccia. lo stanzone era freddo, vi si vedeva
senza sfiorarlo, e già un fiato diaccio lo rase. 3. irrigidito per
. p. fortini, ii-231: lo ritrovò molto diaccio, per quello crese
). cicognani, 9-209: perché lo lascia freddare? non c'è nulla
pelo rosso, col sorriso diaccio, lo sguardo falso, il mento aguzzo, la
tanto male a' castagni: lo comportano. = deriv. da
117: pigliano quel corpo e spogliatolo lo mettono sopra un rialto di terra posticcia,
cappia quel cadavero, il quale ve lo acconciano a diacere per lato. baldovini,
della pigrizia diaceva sepolto inutilmente e non lo facci render mille lucide fiamme?
papavero; ma il diacodon de'moderni è lo sciroppo di papavero bianco. carena,
e il sacramento e levarlo di in suso lo altare e portarlo di luogo a luogo
: questo nicolao era diacano e ricevè lo spirito santo cogli altri apostoli. leggenda
gli apostoli, nel principio, per lo picciol numero de'fedeli, aveano la
diadema il capo cinge, / e lo scettro gemmato in man si stringe. milizia
degli arienti, 7: in luoco de lo imperatore... cum una diadema
alloro. tasso, 10-34: qui con lo scettro e co 'l diadema in testa
insanguinato / sul capo impose; e lo calcò sì forte, / che il crin
prima, del diadema regio, per lo meno sulle provincie. -per simil.
mettere imprima l'oro fine in su lo stagno dorato. pulci, 18-77: «
si approprii nessuna cosa, se non lo scettro e la diadema, e quelle cose
dante, conv., ii-111-7: lo nono [cielo] è quello che
movimento che è detto di sopra; lo quale chiamano molti cristallino, cioè diafano,
il falso prende il nostro viso / per lo corpo diafan de le stelle. buti
buti, 1-592: è da notare che lo specchio rappresenta ciò che gli è posto
moglie, evidente, diafano: ella lo conosceva fin dove egli era ignoto a
mamiani, 1-152: vedea / scender lo spirto errante e sospiroso / d'aga-
-di poca entità, misero, scarso (lo stipendio). collodi, 677
multiplicamento di luce in quelle e ne lo loro aspetto, rendono a li altri
diaforetici..., in poche giornate lo guarisca. muratori, iii-176: i
un organo vegetale provocato dalla luce che lo colpisce, per cui esso si dispone
il sole ficcando i suoi raggi per lo forame ovale del suo muscolo sfinter,
e mordace, la quale portandosi per lo dutto virsungiano al pancreas, muove il
molti e vari moti convulsivi e lo stesso fanno eziandio nale, con previsioni piuttosto
sapeva gua rire il malocchio lo avrebbe certo diagnosticato da sé e disse
medesimi segni diagnostici, e sembri perciò lo stessissimo male, nulladimeno può essere la
quasiché, nell'interferenza delle diagonali, lo spirito si riassetti a fuoco dell'ispirazione
l'erroneità de'miei diagnostici; ma lo capii subito, e mi consolai pensando
a un sistema di coordinate (per lo più coordinate cartesiane). tramaler
. grafi, vi-1145: negro è lo scafo: alle troniere i bruni /
atta a facilitare lo scarico nei vari porti a cui sono
liana, dove è da intendersi per lo più come procedimento razionale non dimostrativo,
. b. croce, ii-5-104: lo hegel trasporta la dialettica anche dove non
gioberti, 2-124: egli [lo scrittore ideale] dee perciò riflettere nel
? e il cuore dell'uomo solo dio lo sa; per via probabile, per
riproverai questo che noi diciamo, né lo puoi dire della volontà di dio.
vita, mantenendoli sicuramente, proseguì fra lo sbaraglio di tutte le forme politiche e
coi precedenti e coi conseguenti, secondo lo stile dei ragionatori analitici; e fo
appartiene particolarmente al dialettico, che par lo scrivere il dialogo sia impresa di lui.
è figura. cesarotti, i-203: [lo] spinoso dialettico...
, 10 vuol negare; il dialettico lo ama come la sua stessa vita,
una volta, ed era d'estate, lo intesi sfogare con quel docile dialogista certi
per finzione letteraria; e indica per lo più azione ripetuta o insistita o abituale
dialogizzare col mio interprete; gli occhi, lo spirito, i sensi erano quasi sempre
piccola immagine, il narrare spigliato, lo svelto dialogizzare, il sentenziar metaforico,
parole si ripete tra la mia coscienza e lo spirito che provoca la visione. piovene
seguì un dialogo, e il manzoni lo persuase a gittar giù tutta quella roba
gittar giù tutta quella roba convenzionale, lo invogliò a scrivere con quella semplicità e
v-2-566: nella epica parla anco per lo più il poeta, descrive, narra,
4. figur. opera letteraria, per lo più di contenuto filosofico, morale,
rappresentar le sole parole, e queste per lo più non appassionate, ma discorsive,
, 16: la prima pietra si è lo diamante, / che ne le parti
e la spilla di diamanti, non gustò lo scherzo. bocchelli, 5-27: carezzava
vii-222: appena il fragore degli equipaggi e lo splendore dei diamanti bastano a confondere gli
, infrangibile. guittone, i-2-20: lo scudo vostro... è quasi di
). bonagiunta, ii-301: aggio lo core -così temente / per voi,
vi-1-194 (54-5): e se lo core meo fosse diamante, / non doverla
con che si tengono i regni, esser lo spavento. bruno, 3-365: l'
vetro col diamante e, crac, lo spezza con la precisione d'un sarto che
punta innuno anello, e mi disse che lo voleva portare sempre nel suo dito.
, dritto, in piedi, presso / lo scudo imperiai, ci riguardava, /
non reale ma imaginata, tirata per lo centro della sfera diametralmente infino alla ritondità
anche col suo blocco di casamenti che lo partono in diametro, fa vedere come
bene spesso è avvenuto) opposti per lo più per diametro alle asserite opinioni?
dove, ecc., in frasi per lo più interrogative, ha valore intensamente rafforzativo
di tutto; ma come diamine colui lo sapeva quel nome? leopardi, 923
cristallino incoloro (e viene impiegato per lo sviluppo fotografico e in sintesi organiche)
quello che non può fare l'utriaca magna lo fa questo antidoto, perché resiste all'
letizia de tutta la gente, / tutto lo mondo è perdente / senza la tua
: stette sul botro, stette su lo scoglio, / dritto, sonando il flauto
di meno...; ella istagna lo sangue della fedita là dove ella tocca
vedesse dentro quella nebbia spessa, chi lo sa? = espressione eufem. per
); hanno foglie opposte (per lo più lanceolate o lineari), calice gamosepalo
fu sì aspra e forte, / che lo salire ornai ne parrà gioco. petrarca
alberti, 296: * diapedesi ', lo stillare del sangue fuor della pelle,
bile per proiezione, ottenuta per lo più con un processo di inversione
v.]: 4 diaria '. lo straordinario compenso che ricevono gl'impiegati
diarie', cioè che durano un giorno; lo stesso che 'efemere'. arila, 159
il giovane, 9-822: fa da araldo lo ingegno e la memoria; / scrive
, e sciroppo violato, e sia inunto lo fegato con olio violato e rosato,
parecchie sacche sinoviali allo scopo di favorire lo scivolamento dei capi articolari.
sintonico nel suono, quando sia sottratto lo schisma, di poco superiore all'unità
che abbi del vero, diàscone che non lo creda. = eufemismo per diavolo.
: 'diascordio', oppiato la cui base è lo scordio. = voce dotta, lat
ed accostata dove esce il sangue, sì lo ritiene. ristoro, 7-4-1: adopera
e negli altri; e sa fare lo campo verde gottato di bianco, e di
sono trovati in fontane del mondo. ma lo diaspro ch'è verde, è migliore
un diaspro, / non può tagliar lo scoglio duro et aspro. testi, ii-160
primo, del tuono secondo, e anco lo spazio del semituono: dove poi,
frasi e parole dei quattro vangeli, con lo scopo di dare una vita di gesù
che ogni canto si tesse, cioè lo diatonico, il cromatico e l'enarmonico.
consistente nell'uso di cunei che lo abbraccia vano in tutta la
sopra ausonio dopo i suoi viaggi per lo settentrione scrive che si meravigliò assai di
, e garofanato, e sia inunto lo fegato con olio mugellino, e olio
e maligno (ma è detto per lo più con intenzione grottesca). -al figur
anche verrà, con tutti i diavolacci che lo accompagneranno. baldini, 5-35: anche
a questo modo dal padrone; perciò appunto lo chiamavano mastro misciu 4 bestia ',