cuori umani, e a lui solo lo pensiero dell'uomo è manifesto. dominici
pareva facile giuoco / mutare in nulla lo spazio / che m'era aperto,
ragione, che de le nuove cose lo fine non è certo; acciò che la
questi si convengono a'miei omeri, lo quale posso dare certe fedite alla fiera.
bellico chiocciolino, / ch'è d'amor lo scodellino. chiocciolio, sm. il
l'abboccò. il primo sorso quasi lo soffocava ma poi comprese che doveva respirare
vino fresco gl'inondò la gola, lo stomaco, gli penetrò nel sangue; il
sangue; il chiocciolio del rivo se lo sentiva nei canali delle vene secche, gelido
, / van chioccolando, e visto lo zimbello / forman la ruota. pascoli
macchia fiorisce il pan porcino, / lo scolaro i suoi divi ozi lasciando /
: la curiosità di guardare nel pozzo lo tentava, per quel chioccolìo chiaro come i
pazzo, / o dolcemente il chioccolo lo chiami, / o lo forzi a sbucar
il chioccolo lo chiami, / o lo forzi a sbucar l'alto schiamazzo.
ben chiodata è la corazza, / prova lo scudo, visita il destriero. b
, sm. asticella metallica (per lo più d'acciaio), acuminata a
lastrico e sulle pietre, e qualcuno lo perdono lungo il cammino, da bucar
quella del buon roverella che pur batte lo stesso chiodo. manzoni, 933: hanno
dolore che trafigge il capo, per lo più un poco al di sopra degli
chiome della bionda testa, / per lo collo e per l'omero ondeggianti. foscolo
trinciare il tabacco... [lo riducono] in chiome compatte che scivolano
: tirò fuori dalla tasca un pettinino e lo specchietto. « che ti fai la
lei correva, e quando fu vicino, lo riconobbe alla voce, però non volle
, dove c'era il pettine e lo specchietto. -trarre qualcuno per le
. marino, 5-60: scende colà lo dio chiomato e biondo / dal suo
: la stella chiomata era apparsa per lo re de'parti, che portava la
colui che l'abbranca con la tenaglia, lo tien fermo, 10 doma.
l'antiche chiose, / che ginocchion lo fe'star quel che volle / colle
nell'altra. redi, 16-iv-84: lo scoliaste greco scrisse queste chiose in quel paese
... i e che tu non lo stimi anche una chiosa. note al
o sulla carta..., per lo più macchia grande; e può darsi
* frittellone ', che dicono, per lo più, macchie d'unto, sempre
maniera in farmisi affare ogni frascheria, tirando lo aiuolo a una chiosa, disse
mettere in chiaro; commentare (e per lo più indica una disposizione d'animo poco
cosa è al postutto biasimevole a chi lo fae: e però lascio cotale trattato
gli altri tutti, ed al mio parere lo ha assai meglio tradotto. di breme
di fronte a lui, enrico deral, lo sterpo di chiospa, i'azzurreggiante debolezza
tanto valor pieno ed adorno, / tragge lo cor de la persona vostra; /
chiostro, messer gabriello secondo la consuetudine lo prese per la mano, e rice-
lontan l'aspetto vostro, / più lo sento ne l'alma a parte a parte
chiotto. fagiuoli, 3-1-211: messer lo zelo sbalordito e chiotto /..
lasciavo inondare dalla soavità del grappolo sotto lo stellato fitto. bocchelli, 1-iii-428:
c. gozzi, 4-288: orlando molto lo rimproverava, / col viso brusco,
del lato il cordiale amore, per lo quale mi ricomperò. i chiovelli mi saranno
5-242: fui de lui in punto: lo trovai in letto per un poco di
forza della quale possa competergli ipoteca per lo suo credito, ma soltanto una semplice
chirografi, e altre provvisioni, per lo più si fanno in lingua italiana.
. arte che pretende di indovinare, mediante lo studio delle linee e della forma della
e il martirio del coltello chirurgico che lo ha scarnificato, il povero vecchio ottenne
mentre lo stava aspettando si fece sparare la manica
trovatolo rotto,... se lo riattò. foscolo, xv-404: per la
correggere i difetti di qualcuno e non lo fa o interviene con insufficiente energia,
. manzini, 10-53: fuori della scuola lo incontrai, la prima volta, nell'
: al collo della chitarra, dove tiene lo sonatore le dita della mano sinistra,
chitarrino, sm. piccola e per lo più graziosa chitarra (o strumento a
ficomiceti della sottoclasse archimiceti, parassiti per lo più di piante acquatiche (alghe,
a voi? egli è un cotale che lo intenderò io benissimo; sia poi da
: peccato fai se 'n più foco lo teni: / però s'afreni ciò che
teni: / però s'afreni ciò che lo tormenta, / di tuo onore fai
andava per strade solitarie; e se lo incontravano i ragazzi che tornavano di scuola,
sapere / ch'alia battaglia il cavallier lo chere. p. f. giambullari,
altro grilletto della novizia sgomentò un poco lo sposo; dacché pretese ella che dopo la
a tal racconto? cospettonàccio! e'non lo faceva sì brusco in adirandosi colla serva
a tante succede, pianse più amaramente lo sposo perduto. -generoso. giordani
meccan. che ha la stessa direzione, lo stesso senso, che tende allo stesso
e congegnate in maniera sua, che lo mostravano nato, più che a cospirare,
, e ricorda tutti i legami che lo avvincono alla casta che tenta abbattere.
ho sofferto in questi ultimi giorni! se lo conosceste, avreste pietà di me.
un particolare scopo; favorire, promuovere lo svolgimento di una determinata azione (e
e cospirò a distruggere, la constituzione lo sanciva inviolabile. panzini, i-272:
l'eminenza di un tanto grado e lo splendore d'un sì gran sangue. pallavicino
il potere costituito, il governo, lo stato, per instaurare un nuovo ordinamento
per udirlo. giovanni pozza... lo chiamava il tenebroso, il cospiratore.
, / pazzo è ben quel che non lo vuole addosso. salvini, v-404:
intendono un piccolo enfiatello, cagionato per lo più da umori acuti, e viene
della colonna vertebrale, si dirigono verso lo sterno, per unirsi a esso, formando
. latini, i-484: per lo mio sermone / intendi la ragione,
ferìo cesare di sotto la boccola de lo scudo, ri che neuna difesa li valse
li valse, che non li mettesse lo troncone de l'asta in tra le due
, 5-58: colui ch'è dentro assetta lo scoppietto / e stava al bucolin quivi
spina. ariosto, 42-11: orlando lo ferì nel destro fianco / sotto l'
terra un gran macigno, / quando lo sopraggiunse, e nella schiena / tra costa
morte. 2. (per lo più al plur.). per estens
di sotto, da lato, per lo capo e per le coste, e quivi
. idem, inf., 17-14: lo dosso e 'l petto e ambedue le
, piano o sagomato, che riveste lo spigolo determinato dall'incontro di due superfìci
tommaseo, i-221: così dicendo, con lo scettro acuto / ferì di costa il
costa: / del diciannove ognun terrà lo 'nvito. -tentare di costa:
., iv-xi-8: veramente io vidi lo luogo, ne le coste d'un monte
ripa né costa, / ché de lo scampol no rimarà costa. boccaccio,
prolungano su per la forza che voi ve lo guadagnate con il filare, come fanno
, di queste voci che io dico, lo più dodici:... fuori che
di pile 2. preceduto per lo più da una preposizione termoelettriche, per
, 8-42: per che '1 maestro accorto lo so nel carattere);
costante fieramente, anzi crudele, riputassero lo scolare. del tuppo, 474: esopo
e bel diamante: / « per lo mio amor » dicea « questo terrai
che a te mi stringerà. sarai, lo giuro, / oggetto agli occhi miei
e fis. quantità che conserva sempre lo stesso valore; grandezza invariabile al variare
intermette nel suo corso ma costantemente lo sostiene. redi, 16-iv-39: sovente av
viene che tali acque non conservino costantemente lo stesso ordine. algarotti, 2-98
mie notti divennero costantemente insonni e per lo più febbrili. leopardi, v-19: il
a clori, a fille, / lo ridice ad altre mille, / solo intento
tomba, alle funeree bende / fermar lo sguardo di costanza pieno. nievo, 87
, / ma ben fo, a chi lo vuol, caro costallo. guarini,
/ più fia tenuta cara, dir lo posso, / e più la vorrà que'
quanti dispiaceri!... lo so io! ». svevo, 2-458
non costava fatica: era sempre lo stesso, la gente ci veniva
è la corriera stavo per togliermi lo spolverino e venire costassù. =
ugocciane da lodi, v-151-169: poi lo ferì dal destro lato / d'una
destro lato / d'una lancia per lo costato, / sì eh''el n'ensì
volta che l'altra, or per lo costato, or per tanche e ora su
costato. e da che banda lo poseremo noi? viani, 13-116: mariù
allo sterno e al costato. il medico lo percuote come un timpano sul petto possente
è il lazzeretto; costeggiate il fossato che lo circonda, e riuscirete a porta orientale
modo poi dovrete stringer la guerra con lo impedire i disegni del nimico, fargli andar
939: le margheritine costellano / lo smeraldo dei prati intorno. beltramelli,
, certo si era che una precoce fioritura lo constellava di un mite candore. campana
constellazione sarà ella fronte quasi a mezzo lo tauro. buti, 3-439: costellazione è
stelle. galileo, 3-3-26: passa [lo zodiaco] per alcune costellazioni denominate dalli
. calvino, 1-200: ad alzare lo sguardo non più abbarbagliato, s'apriva
, vii-409: niego che le stelle lo 'mperio dell'arbitrio ed il consiglio della ragione
più che maravigliato,... lo ferma, e, col viso e con
n'ebbe spavento, e temette non forse lo avesse incolto una qualche grave sciagura.
vuoi pur anche? vattene a casa per lo tuo migliore; a che picchi tu
va'fuora subito, ché domattina te lo manderemo in villa con i lanciotti.
il volante a braccia della tipografia girava lo stesso. e di costì, insieme ad
bei pergolati di aranci, e per lo fremito delle onde gareggiarono talvolta col mare
sarebbero i tiri costieri verso ponente per lo scorrere che farebbe il bersaglio portato dalla
mi spediscano il numero del giornale che lo contiene. carducci, i-1347: l'
udito, se non fatto per lui lo sodamento di pagare quello che fia giudicato.
. giordani, iii-104: ora napoleone lo rianima [quel potentato] di franco
quel potentato] di franco vigore; lo costituisce quasi una sentinella per la libertà
di tutta una gran casa, egli accenna lo stato di gloria nel quale saranno innalzati
: egli [il petrarca] fece passare lo spirito dei comuni italiani nell'europa feudale
avendo egli commesso un delitto, il giudice lo faccia pigliar prigione, lo chiuda in
il giudice lo faccia pigliar prigione, lo chiuda in torre, e lo costituisca al
prigione, lo chiuda in torre, e lo costituisca al tormento perché confessi. chiari
è diventato verosimile; tanto che ne lo costituiscono reo. 12. rifl
impedì il papato nelle sue tendenze e lo sforzò a contingenze nuove. 13
giove. l. bellini, v-215: lo specchio, posto quasi così allo scuro
di fare conseliio quando si die fare lo costoduto; nel quale debbiano chiamare vii
del comune di firenze, e di messer lo difensore,... fatti e
re costituzionale; quando fu condannato, lo fu pel pretesto di aver mancato al
che disciplina il diritto costituzionale (per lo più, modificando in qualche parte quello
italiano, che sia baluardo d'italia contro lo straniero. orioni, x-21-133: per
metafisica, ma poi degli individui che lo reggono. sbarbaro, x-220: quelli
io credo che le obbiezioni che fa lo sperone contro la constituzione della favola di
di quanto egli possa mai dime contro lo stile. 6. il complesso
individuo, così tutti non possono avere lo stesso ordine e la stessa vita nel loro
un eccesso di forza fisica nuoce per lo più alle facoltà dello spirito e dell'
flessibile: quella le cui norme hanno lo stesso valore formale delle leggi ordinarie,
e conspirò a distruggere, la constituzione lo sanciva inviolabile. pascoli, i-288: non
. 11. termine usato (per lo più al plurale) per designare determinati
i-ii- 147: come mai la compagnia lo lascia in seggio, poiché le costituzioni
presso cui pende la causa, per lo svolgimento delle proprie attività. -costituzione di
che noi gli desimo i velluti per lo vero costo di firenze e per le vere
. gadda, 356: il ballatoio lo aveva fatto l'impresa... così
glie medici el sanno, che contan lo costo. m. villani, 1-83:
il coraggioso cleonte, recandosi a vile lo arrendersi, e stimando meglio a costo
/ che non pon sofferir d'amor lo costo. dante, purg., 23-9
ceppo. pascoli, 267: lo ronca, lo dirada, gli ripone /
pascoli, 267: lo ronca, lo dirada, gli ripone / la terra
bibbia volgar., i-31: edificoe lo signore iddio, della costola ch'
. fioravante, 36: tornò inverso lo suo zio, e fedillo dello stocco
costala d'un coltello, e me lo fasciai ne la gota stretto stretto,
la gota stretto stretto, et ve lo tenni suso la notte, e tosto che
e tosto che egli comparse, me lo sfasciai. firenzuola, 594: l'unghie
che hanno una costola nel mezzo per lo lungo, et altre due, che,
pendìi. cinelli, 1-26: lungo lo scoscio del poggio, ramingano confondendosi con
crescenzi volgar., 4-40: per lo spillo dalle costole, e disotto per
, d'un tavolino l'orlo, lo spigolo. 13. locuz.
. m. cecchi, 1-1-244: lo avere / il peccadiglio, e sentir che
: essere di nobili natali (per lo più con una sfumatura ironica).
(a fare una data cosa e per lo più contro voglia). - anche
; ogni azione è libera, perché lo spirito è libertà; potrà, in un
stare per forza (in un luogo per lo più disagiato). d'
per nevi. iacofione, 24-150: stanco lo iomo, gìamene a letto, /
isaia dice: le iniquità proprie prendono lo empio, e con le funi delli propri
volgar., v-22: in verità salva lo poverello dal coltello della bocca loro,
della bocca loro, e dalla mano violenta lo bisognoso. e sarà speranza all'abbisognante
e constretti bene insieme, in modo che lo inferiore sta contento all'ordine superiore.
forza, rinchiuderla (in un luogo per lo più disagiato); racchiudere, contenere
tante tradimento, suplica li delfii che lo liberano, e colloro più crudamente lo
lo liberano, e colloro più crudamente lo costrensero allo carcere. ariosto, 26-128:
constringe / di doralice, et in furor lo spinge. parini, xix-3: novelle
riso. quella costrigne il cuore, queste lo dissolvano. 6. ant
è molto chiarita. mattioli, 2-1385: lo aceto infrigida e costrigne.
crudele ferita, e sforzomi di costrignere lo sangue. crescenzi volgar., 5-9:
ottimo, i-145: per lo cui comandamento e costringimento elli ritornò in
salvini, 30-2-15: il genio e lo spirito, a voler far prode, vuol
a contrarre. ottimo, i-366: lo freddo è costrettivo,... lo
lo freddo è costrettivo,... lo caldo è apri ti vo.
cosa a suo luogo; e dicesi per lo più delle fasciature. 4
), sf. il costringere, lo sforzare; l'essere costretto; coazione
di azione). calvino, 1-388: lo stato di costrizione in cui ora sentiva
dall'inutilissimo egli, non è forse lo stessissimo idiotismo francese il y a des
policentrici che tagliano a uguali distanze lo sterminato lucernario sembrano, a noi
roma: e, in certo senso, lo spirito costruttivo e orga- natore di roma
congegnato, composto (si accompagna per lo più agli avv. bene o male)
tutta la ben costrutta / compagine sotto lo sforzo / risonava come una cetra /
istrutto. dante, 59-55: ma perché lo meo dire util vi sia, /
. lorenzo de'medici, 263: lo spirito talora a sé redutto, /
pertiene a li rettorici, sì per lo numero de le sue parti, che si
. albertano volgar., i-144: lo qual verbo ha due significazioni, cioè
all'intelligenza il concetto in quel lume che lo faccia ravvisar meglio e nelle parti e
costruzion neutre son quelle / che fan lo stil più facil della vita. salvini,
costruzion neutre son quelle / che fan lo stil più facil della vita '.
mentre un'eguale necessità di aspri combattimenti lo persegue anche nella costruzione di un sistema
11-431: amore e madonna trovai, / lo qual mi disse: -tu non camperai
-tu non camperai, / ché troppo è lo valor 6. matem. costruzione geometrica
30-2-195: che 4 costui 'vaglia lo stesso che 4 questi ', con
han fatto il mio corpo / e lo scuotono a tanti ricordi, mi han schiuso
fedelmente. dante, 37-52: ché lo tuo ardor per la costei bieltate /
non dica d'amor fallo e no lo spema; / avante che s'apigli a
88-102: puoi che se'stato assai ne lo pensire, / che de 10 star
10 star con deo hai costumanza, / lo deletto méttete a vedire. chiaro davanzati
e de roma, v-157-24: cycrobs da lo numero e da la custumanza de c
pose nome giotto, l'allevò, secondo lo stato suo, costumatamente. idem,
: s'incomincionno ad apparecchiare per tutto lo reame di norbellanda li poveri e ricchi
di fuora e tengono le mani sotto lo scapulare e poi e'comandamenti non curano
adoperò... ciò fu, avanti lo specchio che gli serviva di maestro a
. guittone, 232-14: onor rechere lo ben costumato. iacopone, 22-42:
. boiardo, 1-3-28: astolfo, per lo vero iddio, / se non te
perfetti e constumati. machiavelli, 662: lo autore di questa commedia è uomo molto
un suo confratello ed amico, che lo conosceva bene, l'aveva una volta paragonato
chiaro davanzali, 285 c: i svegli lo gentil buon costumato. della casa,
popolo o di una società (per lo più con valore di tradizione).
era usato / si ebbero collocato / lo suo corpo consecrato / con pietà grandissima
la scure ad aiutare tagliare le legne per lo fuoco che dovea ardere lo corpo morto
legne per lo fuoco che dovea ardere lo corpo morto, come era di loro
idem, par., 21-34: per lo naturai costume, / le pole insieme
pazienti. albertano volgar., i-33: lo sermone degli uomini gli costumi loro cela
e'non sia bello, se abondare lo truova di buoni costumi. alberti,
): il nuovo padrone, dando lo sfratto a tutta la famiglia, e facendo
composizione e in quello adornamento semplice, lo quale iddio gli adomò e lo compuose
, lo quale iddio gli adomò e lo compuose. machiavelli, 265: né
, giorno, ii-495: tanto importa lo aver scarze le membra, / singolare il
atteggiamenti e il linguaggio e l'arredamento e lo sport. 9. maniera di
cuciono l'una con l'altra per lo lungo con filo, anche assai sottile,
sprone, / e molti ciuchi ve lo posson dire: / tacconato di solida impuntura
, 9-9 (394): or per lo costato, or per tanche e ora
volgar., 1-19: cotal macé come lo padre hae del suo buono figliuolo,
cotal sua limpida intuizione del vero che lo tiene fuori dei sistemi e lo alza
vero che lo tiene fuori dei sistemi e lo alza sopra le scuole. carducci,
un tale, una certa persona (per lo più con valore ironico o spregiativo:
schiene / con una stringa rossa che lo tiene. 4. avv.
qua e là saltella, / vid'io lo minotauro far cotale. cavalca, 16-1-235
'l secolo a te; cotale ti fa lo stare come l'andare, perocché 'l
e forte / flagellando i corsier, lo stringe, e tenta / prevenirlo.
la briga lascerai; / ché questi cotalon lo posson fare, / ch'hanno schienacce
. la invidiosa mente sempre solamente per lo migliore di sé si suole consumare. io
. novellino, 3 (13): lo cavallo è di bella guisa, ma
cose de le quali si giudica secondo lo senso. idem, par., 1-121
31-4: mostrerrò come due ambasciadori per lo bere d'un buon vino, come che
. f. frugoni, xxiv-913: lo stormire continuo del flusso e riflusso che
: / perché de la virtù cote è lo sdegno. f. f. frugoni,
? pascoli, i-197: ebbene, io lo tagliai, quel nodo, con una
al campo le cervella, / che lo percuote ad una cote dura. marino,
porchetta dalla cotenna tinta di sangue e lo agitò in alto come un trofeo.
pietro ispano volgar., 2-6: lo seme della senape scaldato in sul testo
sul testo, posto in sul panno, lo dolor del capo toglie; e mettasi
, 2-90: l'oste delle tre colombe lo ribattezzarono * pio nono 'in grazia
che è parte dello porco, per lo porco. 7. zolla,
: ingrassare. lippi, 2-64: lo racchiuse e lo tenne soggiornato, /
lippi, 2-64: lo racchiuse e lo tenne soggiornato, / perch'ei facesse
2. ant. (per lo più scherz.). pelle dell'uomo
. cotila, la culigna, lo scifo, la scotella, l'obba,
ha la forma di una hanno lo stesso ritardo di marea rispetto a un
, conv., ii-xiv-10: ché per lo movimento ne lo quale [l'ottavo
, ii-xiv-10: ché per lo movimento ne lo quale [l'ottavo cielo] ogni
dante, conv., ii-xrv-15: lo detto cielo ordina col suo movimento la
., 31-77: questi è nembròt per lo cui mal coto / pur un linguaggio
bencivenni, 5-102: olio di cotogne conforta lo stomaco e'membri nutritivi ed i nervi
. pratolini, 9-607: con che lo mangiano il cacio, che c'inzuppano nel
collo. caporali, i-37: con lo stocco a l'arcione e con la mazza
garza. panzini, ii-268: aveva [lo speziale] una vecchia ruggine col sindaco
orecchi. boiardo, 2-2-62: lei lo gionse e ne l'elmo l'afferra;
l'afferra; / al suo dispetto lo trasse de arcione, / e poi tra
foglie coriacee, spesso sempreverdi, per lo più coperte da peli e tomentose nella
: tela grossa di cotone, per lo più da far vele. = dimin
passa il mele di bologna, e lo zucchero di tre cotte. -figur
e di furfante di tre cotte, / lo presero nel branco, e buona notte
thiers, 11 mio beniamino, io lo creava un furbo di tre cotte.
ima cotta addosso di mille cavallii -come lo sai? - l'ho capito.
santi, / che l'uon va per lo mondo oggi adorando, / tenner famiglie
nella mastra sala del1 palagio si era lo re e la reina con molti cavalieri
e'vai non hanno fatto per lo passato. sacchetti, 140-157:
poche vivono in acqua dolce (come lo scazzone o cottus gobius, comune in
quando la natura del lavoro da eseguirsi lo permette, conviene che l'operaio cottimante
. jahier, 179: il caporale lo tira fuori dai ranghi, lo fa
il caporale lo tira fuori dai ranghi, lo fa marciar solo, e ridono tanto
uno dei laboratori meglio attrezzati di volterra. lo aveva riaperto ormai a pieno ritmo:
di scavare due pozzi in sedici braccia per lo meno di filoni di diaspro,.
. m. cecchi, 1-1-313: io lo potrò intendere /... dal
agg. sottoposto a cottura (per lo più con riferimento a cibi, vivande
che crude e cotte, chi non lo sapesse, le giudicherebbe castagne. carletti
successive operazioni di bollitura e cottura (lo zucchero). ricettario fiorentino, 3-102
ricettario fiorentino, 3-102: la bettonica, lo stecade, la salvia,..
., 15-26: ficca'li occhi per lo cotto aspetto, / sì che 'l
fosse insensibile come un morto, se lo caricò sulle spalle, lo portò al
morto, se lo caricò sulle spalle, lo portò al cimitero, ve lo mise
, lo portò al cimitero, ve lo mise giù e se ne andò. pavese
sono innamorato cotto di costei. non lo dico, e fingo e vi scherzo sopra
un bottone della sua giacca: « lo so, io dico, dico, ma
-che è davvero una tempesta, e lo è per ogni mortale ed anche per quelli
voi v'avanzate subito la macinatura, lo spiano, la cottura. oriani,
. alto stivaletto di cuoio (per lo più di colore rosso), che giungeva
russo, noi, quel cagliostro, lo chiamavamo 4 luculloff 'e che lo paravamo
lo chiamavamo 4 luculloff 'e che lo paravamo da antico romano, con gli
a stanghetta sul naso rincagnato? quando lo han veduto là con quel faccione rosso
rosso brozzoloso, e han saputo come noi lo trattavamo, che gli strappavamo i coturni
gli strappavamo i coturni dai piedi e lo picchiavamo sodo sul cranio pelato, e che
. la poesia tragica, la tragedia; lo stile tragico. -calzare il coturno:
gli affetti tremendi, / me per lo cieco avvolgere / de'casi, e per
, il levare la pipita ai galletti, lo strapazzare la chioccia che non governa a
, pigolìi. pancrazi, 2-48: lo scarabeo... tenne sempre d'occhio
j: * covaccino specie di schiacciata per lo più di pasta non lievitata, che
per estens. letto, giaciglio (per lo più povero e mal tenuto);
. alla fine toma a covare sotto lo stesso tetto. carducci, i-955: si
ali (per proteggere, riscaldare: per lo più con riferimento ai pulcini, ai
è uno uccello che quando vede invecchiare lo padre e la madre sì che perdano il
. con la mano faceva leva contro lo spigolo dello scrittoio, e, buttato
disse che dappertutto si trova. se lo covava a bocca aperta. -stare nel
poco spazio di tempo, e per lo più rivedendole subito dopo pranzo, mi
dentro, e le pareva che ciò lo avesse a far soffrir tanto: chi
chi sa che male era quello che lo sigillava a quel modo! stuparich,
un inganno, una difficoltà desolatrice, lo sa chiunque ci s'è provato.
, paiono agitarsi, chieder le vele e lo spirito de'liberi venti.
e celtiche, è il compendio etnografico e lo specchio di europa, come geograficamente n'
un disegno, un piano, per lo più malvagio o dannoso, anche ima
cui si cova / quanto mal per lo mondo oggi si spande. s. bernardino
ii-400: quando la religione non produce lo stesso temporale bene degli uomini, segno è
possono covare nel petto di un uomo lo accompagnarono nell'esilio. nievo, 238
felicità nuova. svevo, 2-423: emilio lo accolse con accurata gentilezza precisamente per celare
. olina, 1-18: cova [lo storno] anco alla campagna, facend'il
il nonno, che se ne intendeva, lo ammirava per questa e quest'altra ragione
covata: averla a disposizione. -per lo più per antifrasi: a indicare cose
conforto. redi, 16-vi i-78: lo mando a v. s. illustriss.
che sia allecerato. angiolieri, 27-1: lo mi'cor non s'allegra di covelle
nicola covelli (1790-1829) che lo scoprì. coverchiare e deriv.
vaghi delle prede. bencivenni, 4-108: lo secondo grado è che l'uomo si
spesso nero), attillato, per lo più orlato d'argento, e sul
anime tenerelle. fiacchi, 75: lo stolto / cane trovossi ad agghiadar di nuovo
ai tuoi tavoli il martirio, / lo soffersi a formarmi un cuore nuovo.
il covo de'tuoi sogni io ben lo so. / ondeggiante di canape è
'l suo consiglierò, / che me lo saperrà insegnar a covo. b. de
al sereno. verga, 4-113: lo zio carmine, in cima alla bica,
genere, forniti di corna). -per lo più con valore reciproco.
sonanti. sacchetti, v-257: e credendo lo bue dare e cozzare ne'cacciatori,
cozzar insieme. sbarbaro, 1-166: lo vedo su una piazzetta di borgo non
occhio cattivo, quasi cozzando in esso, lo fermò. tasso, 12-56: dansi
le gambe dell'oste... lo levarono su di peso, come se fosse
stato di paglia, e di carriera ne lo portarono in una bottega, ove si
piano; / ora il vibrar, lo sparpagliar, l'urtare, / il cozzar
carnoso / potè romper cozzando: sì lo sprona, / con tal forza tallarga
organizzazioni della civile società, per quanto lo consente il cozzare perpetuo delle opinioni interessate
vedrete / se non m'avrete -a lo vostro riparo: / a lo conforto di
avrete -a lo vostro riparo: / a lo conforto di pietanza, / che vi
pietanza, / che vi cozzi a lo cori, / e li occhi fori -piangano
e d'allegranza: / con abundanza de lo dolce pianto, / lo bel visaggio
abundanza de lo dolce pianto, / lo bel visaggio bagni tutto quanto. m.
chiuse porte. rajberti, 1-120: se lo avvicinate è tutto ingenuo, buono,
tanto buon cozzon di cervelli, che ve lo farò confessar a viva forza.
il vetro col diamante e, crac, lo spezza con la precisione d'un sarto
« crak *. montale, 129: lo zigzag degli stormi sui battifredi / nei
prati, 334: « fu detto krack lo sfacelo nelle borse di commercio accaduto nel
. paolieri, 2-212: i corvi? lo sai bene: sono come persone;
. 3. voce che imita lo scricchiolio di un oggetto che si sfascia
/ ma no lasciava già per ciò lo crai, / e, a riguardo,
annunzio, iv-2-116: i crampi le serravano lo stomaco, le irrigidivano i muscoli respiratorii
col pettine sporgendo anche la lingua per lo sforzo e lo studio grandissimo che ci metteva
anche la lingua per lo sforzo e lo studio grandissimo che ci metteva; quei
c. e. gadda, 472: lo zio colonnello... dal muso ra-
il cranio orientandolo nella posizione migliore per lo studio. = voce dotta,
stravizi. giamboni, 2-147: lo secondo officio è che l'uomo non
e meritevole d'un patibolo, se non lo scusa l'ubbriachezza e la crapola alla
con una moglie dissoluta e plebea, che lo bastonava allevando l'unica figlia nella crapula
lonzi e dilombati, che ti snerveranno lo spirito e la persona.
loro da bere nei propri bicchieri, lo fecero quasi dare in escandescenze.
'. « vedine, se non lo sai, la significazione propria nel vocab.
giusto equilibrio dei solidi e dei fluidi che lo compongono. tramater [s. v
ant. densità, consistenza (per lo più grassa, viscosa). galileo
una notevole densità e consistenza (per lo più dovuta a impurità, a residui,
? foscolo, 1-470: sorgea lo scudo a immagine di torre. / già
rozzo, incolto, non raffinato (lo spirito, l'intelligenza, la mente)
di nozioni più comunemente noti (per lo più nelle espressioni ignoranza crassa, errore
crassus * grasso ': per lo spessore delle foglie. crassulàcee, sf
e basso, con due anse (per lo più di terracotta decorata, ma anche
dal cratere attinge / vino, e lo porta e versa nelle coppe. d'annunzio
vallisneri, iii-8: vedeva, per lo più in fra boschi e nere selve
: craterite è tra 'l crisolito e lo electro di dura natura. = voce
, i-152: sgambati com'era? me lo ricordo alto, magro, anche lui
-cravatta a farfalla: cravatta corta (per lo più di seta) consistente in un
2. locuz. -far cravatte: fare lo strozzino, esercitare l'usura.
sospeso sulla selva dei capelli, me lo fecero giudicare,
onorati dai comandi del contino uzeda, lo portavano al cielo. ojetti, ii-93
sulla riva. sassetti, 253: lo trovammo... in una capan-
g. gozzi, 3-3-302: tutti lo piantarono, volgendogli le spalle, senza
una delle perpetue imprescindibili condizioni che costituiscono lo spirito umano. leopardi, 880:
il cardinalato, ma il pontificato non lo capeva. firenzuola, 55: del quale
-e novello / gaio ed adorno bene / lo viso esser conviene, -unde vaghezza /
guicciardini, 157: e'ciompi, preso lo stato e creato e'magistrati a loro
la signoria, pel consiglio del cento, lo stato usava fare qualche intelligenzia particulare in
16: la prima pietra si è lo diamante, / che ne le parti d'
e che questo è quel fuoco, per lo cui furore si commettono gli adulteri,
e le intenzioni di coloro che ve lo alzarono? 8. ben creato:
. caro, 12-i-87: oltre che lo smaccarono di tutto che s'era millantato
pungerlo come si deve gentilmente, ché lo trafiggevano e lo passavano fuor fuori,
si deve gentilmente, ché lo trafiggevano e lo passavano fuor fuori, com'è solito
è là su che visibile face / lo creatore a quella creatura / che solo in
delli cuori umani, e a lui solo lo pensiero dell'uomo è manifesto. s
globo, e indipendenti d'ogni passione, lo vanno considerando, sto per dire,
la mente pacata e benefica con che lo guarda il creatore. manzoni, 42:
i-18: la divina mente creatrice, lo spirito della vita universa, impietosito,
furon detti « poeti *, che lo stesso in greco suona che « cria tori
ed ogni creatura / sta chiusa per lo freddo ne'sua ostelli. sacchetti, 160-24
niuna altra creatura, poi piantò e fece lo paradiso terrestre, e 'l cielo e
. g. cavalcanti, ii-429: tutto lo mondo canti / (poi che lo
lo mondo canti / (poi che lo tempo véne) / sì come si convene
è là su che visibile face / lo creatore a quella creatura / che solo in
sua creatura. pascoli, 1341: lo carezzò con la mano e mandò queste
dice: * le creature ', e lo dice con tanta dolcezza malinconica, con
del suo diritto monarcale sugli esseri che lo corteggiano. de sanctis, leti, it
egli era sulla torta via, e lo soccorressero di que'lumi che i credenti hanno
di chi ha pregato con fervore. lo disse senz'esitazione col tono del credente
patriota. pavese, 8-333: volere lo stato laico è logico da parte dei non
d'annunzio, iv-2-601: per quella fede lo amava stelio, e perché in nessun
guardi per fiorenza, / ché de lo 'ngegno suo sta cavali ero; / e
iacopone, 46 * 15: a lo 'nvesibele cieco ven con baston de credenza
con baston de credenza; / a lo divin sacramento vence con ferma fidenza.
. detto d'amore, in: lo dio dov'hai credenza / non ti farà
al pagamento le lor possessioni, per lo rimanente rimasono in prigione. sacchetti,
che vorrà. verga, 3-40: lo zio crocifisso è andato a cercare padron
, 15-71: vedete questo nome, lo conoscete? io sono amico di questo
e data la credenza al famiglio che lo recò [il pagone], subito morì
: signore mio, la credenza fatta per lo vostro buon servitore è stata tale,
a loro tutte tener credenza et no lo manifestarae sanza par a vola del signore
giorno, il consiglio comandò credenza; lo fanciullo tomòe a casa... la
cagione adirato col tuo amico, non lo dire già in udienza, né inanzi
accreditarlo. storie pistoiesi, 2-228: lo titolo suo, che era nelle lettere
la insolenzia, proprio dono dei perdenti, lo assaliva con due bravate a credenza.
di frutti. galileo, 1079: lo splendore dei vasi d'argento e d'oro
vivande che vengono servite alla mensa per lo più di persone facoltose. magalotti
iii-423: secondo l'uso secolare, lo scalco... annunziò il primo
con piedi o senza, incastrata per lo più nel muro, sulla quale si
con tutto che per riverenza di chi lo mandava lo lasciasse subito passare, cominciò
tutto che per riverenza di chi lo mandava lo lasciasse subito passare, cominciò non mediocremente
3. sf. (per lo più al plur.). lettera credenziale
mani di sandoval la sua credenziale, lo ragguagliò. targioni pozzetti, 12-11-296:
l'uso comune delle tavole, e lo apparecchio delle credenziere, candellieri, e per
credenzier che n'aveva cura, che presto lo portasse al maestro che lo aveva fatto
che presto lo portasse al maestro che lo aveva fatto, il quali subito lo
lo aveva fatto, il quali subito lo racconciassi. guarini, 331: pensate pure
della quale non potessi sicuramente fare credenzieri lo tuo nimico. leggenda della beata umiliano de'
d'amore, 15- 10: or lo sesto [comandamento d'amore] è cortese
/ ch'ogn'erba si conosce per lo seme. idem, purg., 28-44
da prato, xxxv-1-166: madonna, per lo tuo onore, / a nulla vecchia
: potrebbe essere; / ma non lo credo: benché, il mio credere,
tremendamente ciarlieri. 4. seguito per lo più da proposizione oggettiva: avere una
gli farò un dono com'io crederrò che lo meriti. giov. cavalcanti, 113
velo! 5. seguito per lo più da proposizione oggettiva: ritenere,
volsi intorno / e la notte e lo giorno, / credendomi campire / del fante
/ del fante, che ferire / lo cor non mi potesse. dante, 47-31
che tu credi. cavalca, 6-1-7: lo primo [articolo] è che crediamo
la mano nel suo costato, io non lo crederò. segneri, iii-1-23: si
nulla. prati, ii-144: quest'un lo sento e il credo, / ma
cammina e trotta, / che chi non lo vedesse bene in volto, / lo
lo vedesse bene in volto, / lo crederebbe un mulo di condotta. alfieri
male. sacchetti, 100-14: messer lo frate, io ve l'ho creduto dire
35: vedendo tu ora in quanta fragilità lo ponesti e a quanto mal forte capitano
: oltre al credere di chi non lo udì presto parlatore e ornato. giov.
altri però vel credesse, e non lo abiate a male. bandello, 1-9 (
ed increata? quella la quale è lo stesso iddio? credetelo a giovanni:
nel loro cospetto da piasentieri, se lo crederanno; costui, essendo valoroso,
ma carlo che l'ha visto e che lo vede, / vedendo, a gli
atto sì gran coraggio, ma sia lo spirito santo..., con tutto
ereditato, e, dall'altra, lo scrivente a rispondere della solvibilità del ereditato
. s. maffei, 4-25: affermò lo storico addurne molti per convincer coloro che
isdegno, sendo in barzalona, per lo credito grande che n'aveva, tenne
le ricchezze ed el credito era perduto lo stato. f. d'ambra, xxv2-
/ chi la collottola / e chi lo stato. pea, 3-128: aveva giocato
credito pubblico non poteva sussistere, e lo stato rimaneva esposto ad uno spaventoso fallimento
5. econ. operazione economica in cui lo scambio delle prestazioni delle due parti non
commerciali bisognose di capitale fisso, per lo più mediante acquisto, da parte delle
di credito inventate dai moderni hanno trasformato lo stato economico della società, accrescendo indefinitamente
-al figur.: attribuirgliene (per lo più indebitamente) il merito.
dieci giorni dal decreto che rende esecutivo lo stato passivo; il suo parere non
molte qualità o suggerimenti istintivi che efficacemente lo aiutano nel riuscire ad affermare il suo
ch'ella fosse gravida; ma ben lo potè aspettare, ché tutto il tempo della
, fede. lacopone, 79-16: lo 'ntelletto ignorante iura fedele- tate, /
intorno a'medicamenti moderni, hanno per lo più avuta origine da qualche novelletta
discorso fu anco assai facile, io lo voglio manifestare a v. s. illustrissima
non creduto ragionamento, ed accortosi a lo sfavillare degli occhi de la sua donna
, 348 a: non si blasmi de lo suo creduto. d. bartoli
. francesco da barberino, iii-401: lo mio cor crema. = voce dotta
di fiori, fatto con arte, con lo sfondo di felci e il giallo della
cremisini, bollendo la lana come per lo scarlatto ordinario.
v.]: 'crena', canale per lo più rettan / che non studiò mai
l'uomo '. i toscani lo chiamano * crine ', non avendo la
ne de dare 1 fiorino d'oro, lo quale pagai per lei in xvi b
mangiato troppo, che si sentisse aggravato lo stomaco, che cosa ordinereste voi,
importante. verga, 4-185: io fo lo speziale! pesto cremor di tartaro,
, pareti, pavimenti), provocata per lo più da alterazioni della struttura del corpo
, come l'attorcimento delle radici, come lo screzio delle pietre torpide, come le
un vento cattivo saliva dal vallone e lo si sentiva ansimare entro le crepe della
girolamo volgar., 1-18: chi corromperà lo tempio di dio, iddio corromperà lui
-in partic.: fenditura per lo più di limitate proporzioni che si forma
ammassi di neve permanente, originata per lo più dalle variazioni dell'ampiezza e della
: « lei si lasci servire, che lo tirerò sù dove vuole, ma faccia
stimo che la grandezza della causa che lo instigò [palamede] a formarvi, nascesse
dalla crepàggine, e dall'ansia che lo stimolava contra il disturbo della quiete umana
palluzzare i granelli, e che passione è lo aver a tener sempre desto il rosignolo
aprirsi, alla superficie o in tutto lo spessore (un muro, una parete
luogo dove sotterra è cavato, per lo grande peso la terra sotto le criepa,
al castellano e a'compagni che per lo ponte si rifuggis- sono nell'altra,
qual, se pur si acconcia, lo fa così parcamente e così poco, che
frigidi pochissime locuste si ritrovano: ma per lo contrario assai se ne veggono nelle pianure
è sapienza di bottaio sufficiente a evitare lo scardinamento delle doghe e dei cerchi di
essere al limite della resistenza (per lo più in locuz. enfatiche, a
sentolo, coménzate a lagnare; / lo cor vorrìa crepare, tant'ha albergate
... avanti assai! te lo dico io! faremo crepare gli invidiosi.
con valore spreg. e in frasi per lo più volgari, all'uomo).
senza il bollettino, per ispione, lo debba rappresentare al governatore sotto pena del
del polmone, e si stima che lo voglia castrare. a. f. doni
parenti ». piedipapera sghignazzava. « lo fa per tuo bene, per non
xxv-1-21: dico che vo a uno che lo farà amare, se crepasse.
petrina ruvida ed arsiccia, / crepata per lo lungo e per traverso. sassetti,
creto, dogliuto, crepato, / per lo volto di dio, mal lo fai
per lo volto di dio, mal lo fai, / che di me non puoi
si forma alla superficie o in tutto lo spessore di un corpo; crepa,
se intervenisse che non fusse leale [lo smalto], e per crepature n'
, malattia nella quale gl'intestini cascano per lo più nella borsa. 4
vallisneri, iii-8: vedeva, per lo più in fra boschi e nere selve
, e ad ora ad ora / lo scrosciar dei torrenti, o...
s. v.]: 'crepitazione', lo scoppio prodotto da certi sali gettati sopra
vibrate, brevi e fioche, premendo ancora lo stupore sulle anime commosse. c.
papini [accademia]: a volte [lo scorpione] sta nascosto in un
di lardo scolato, acciocché non crepoli lo smalto. 2. scaturire,
: questo « crepuscolarismo * interessa, lo so, e non passa giorno che non
. cattaneo, ii-2-200: era [lo studio della ragioneria] un seguito di
figurato la primavera, la state, lo autunno et il verno; nelle altre
pianeta venere. caro, 12-iii-137: lo faremo [il 'crepuscolo'] come di
passare dal novilunio al plenilunio (per lo più nella locuz. a luna crescente
terra, il cielo, il mare, lo infa- tigabile sole, la crescente luna
, ora perde il lume, ora lo riacquista. salvini, 3-102: altri
il novilunio o nei giorni che subito lo precedono. govoni, 181:
quel tempo l'anima nostra intende a lo crescere e a lo abbellire del corpo,
nostra intende a lo crescere e a lo abbellire del corpo, onde molte e
luce adorno. dossi, 685: lo sguardo gli cadde sopra un ritratto allato
sguardo gli cadde sopra un ritratto allato lo specchio. era il ritratto di sua nonna
; tanta grazia di dio da rivoltare lo stòmaco. moravia, iv-220: il
come sono le minere, hanno amore a lo luogo dove la loro generazione è ordinata
, ma incominciate e prodotte, per lo contrario quello che mai non cresce né scema
fu dato in cura a cosimo che lo prese più che volentieri, e fra'
amore come a figliuolo e per tale lo tenne sempre. marino, 4-213: sai
. guinizelli, ii-405: ma per lo nodrimento / om cresce in canoscenza
in essere che fosse giammai: né per lo moltiplicare degli anni non perdono; e
molto; e confortandomi il cuore e lo spirito, mi restituì anche molto in
era cresciuto a quella grandezza nella quale lo vedeva ognuno, con i soli dui
, conv., ii-xiv-5: e per lo mille significa il movimento del crescere;
coloro che disperano cresce l'audacia per lo buono confortamento del doge, e se
compiuta donzella, v-326-3: lasciare voria lo mondo e dio servire / e dipartirmi
ed ancora senno e cortesia morire / e lo fino presgio e tutta la bontate.
, 3: che bene è da piagnere lo tempo della presente vita, e della
chi non ci avesse creduto, dapprima lo crucciò e timpermalì; più tardi,
propriamente cresce, sempre è uno: lo desiderio della scienza non è sempre uno,
, propriamente parlando, non è crescere lo suo dilatare, ma successione di piccola
sempre [la provvidenza] che per lo svolgimento di cotale giustissima legge venga crescendo
pur troppo l'impedì il fine) lo assedio di fiorenza, l'anno 1529,
passata maggior fino a la rosa. / lo sfidator non cessa, anzi gli rende
paolo gli fece un motuproprio, come lo creava capo di quella fabbrica con ogni autorità
lampi / all'aureo carro, e lo tergea boote. filicaia, 2-1-14:
27-1 (431): pirro era con lo re licomede, suo avolo, il
g. b. doni, iii-2-71: lo scemarla [la voce] a poco
contrarietà veri accessi nervosi, e allora lo sguardo, miope dietro gli stessi occhiali
tossa, o il rantolo, / lo fanno star di verno con quell'ansimo,
. -anche: il periodo in cui avviene lo sviluppo fisico e intellettuale dell'uomo (
sulla madia. non riesciva a distogliere lo sguardo da quel lieve movimento di créscita
, sf. crescita, sviluppo (per lo più con riferimento a piante).
grande frutto in nella sommità di sé, lo mise a seguizione con tutte le forze
nato e cresciuto sull'altro mare, ce lo stavamo guardando la prima sera dall'alto
). leonardo, 1-107: riman lo elemento dell'acqua rinchiuso infra li cresciuti
sua grossezza che stava fra l'acqua e lo elemento del foco rimarrà molto ristretta e
sua villa. colletta, i-104: languiva lo stato, e le stesse vicereali gravezze
fu cresciutine, per le sue ore, lo chiamavano in casa, e gl'insegnavano
pranzi, discorsi e iscrizioni, e lo illuminò alla sera, eziandio a spese dell'
il vescovo, che domane vuol cresimare, lo debbe avere miso a qualche faccenda.
di palazzo laterano, / che tien lo 'mperadore a cresimare / e la corona,
benone!... intanto maritatela con lo sposo che vi si offre adesso,
bullicosa. calvino, 1-10: ora lo scuro finiva e s'era fuori da quel
e di tal sorte voglio io che sia lo aspetto del nostro cortegiano, non così
torbidi rampolli / ornai tutto tranquillo era lo stagno, / se non quanto il crespava
a fior di pelle, si crespava per lo interno lacerarsi dell'anima. =
benché sia torto com'un crespello, ve lo voglio mandare a ogni modo. varchi
. aretino, 8-57: i quadretti de lo orto divisi da alcune belle viette,
vide un uomo molto vecchio, che aveva lo volto crespo, e 'l capo tutto
capo e la persona tutta tremante, lo andar suo curvo, e di panni grossi
nestore... riguardando antenore per lo traverso, con viso crespo che cotali
: sciarpa o velo di crespo (per lo più usato in occasioni di lutto per
il crespóne, / che la brezza lo sventola. dizionario del commercio, iii-1079
letter. crespo (con riferimento per lo più a capelli, a barba o anche
animale [leone] niente teme più che lo strepito delle vote carrette e simile il
o piegata o piana, che ciò lo denota d'animo vile, et le parti
, 1-107: nella quale spilonca era lo serpente marzio, lucente con le creste e
in passato dalle donne; la cuffietta per lo più guarnita di pizzo portata dalle cameriere
va fuora subito, ché domattina te lo manderemo in villa con i lanciotti »
anche sotto la collina ci doveva esser lo zolfo. quelle creste in cima,
più giù, il briscale degli affioramenti lo davano a vedere; gl'ingegneri mine-
. alfieri, i-52: sepolto dunque lo zio, barattato il tutore in curatore,
della mandibola e della mascella per facilitare lo sviluppo dei denti. -cresta di gallo
panzini, iii-581: dopo il 1779 lo confortò il semplice affetto della seconda moglie,
. simintendi, 1-178: lisciava lo discorrevole collo del crestuto serpente. fazio
buia notte et i crestuti galli annonziavano lo soprogiongente giorno. buonarroti il giovane,
di lui la cruda terra senese, vedo lo sfondo della val d'orcia mutola e
dicotiledoni; riguardo alla fauna fu notevole lo sviluppo, enorme in quantità, dei fora-
, per formare il verso usato per lo più nella commedia, detto genericamente verso
rapporto con la malattia, ha per lo più valore d'ingiuria).
sa! è già tre giorni che fa lo stesso giuoco. ma che prende la
terreno sodo e cretaceo, che trovasi per lo più a una certa profondità dalla superficie
lei, pietro bareggi. chi lo conobbe?... un mangiadormi a
crettare, intr. (per lo più con la particella pronom.
cretto, dogliuto, crepato / per lo volto di dio, mal lo
/ per lo volto di dio, mal lo fai, / che di me
pris, / li saria crepà lo cor cum gran pietà. =
: como l'augel che pia, / lo me'cor piange e cria /
. giacomino da verona, v-434-102: a lo re de l'inferno per gran
de l'inferno per gran don lo trameto, / et elo el meto dentro
signora ed essa sole passeggiavano su lo stradone della marina, io le vedo,
, i-71: quello ch'io dico lo peso e lo cribro. tommaseo-rigutini, 1911
quello ch'io dico lo peso e lo cribro. tommaseo-rigutini, 1911: con
, che a quanto sia passato per lo finissimo cribro del giudizio... del
voce ono matopeica che indica lo scricchiolio del ghiaccio o del vetro
unito per favorirsi a vicenda (per lo più a danno di altri),
e sociali, che hanno per oggetto lo studio del delitto e del suo autore
3-1-13: gli schiavini, insieme con lo sculteto, amministrano la giustizia civile e
sedendo in tribunale, / visto che lo sbadiglio è contagioso, / si condanni al
per delitti, cioè per machinare contra lo stato o per altre cose criminali [
criminali; e una sola volta che lo attore si abbocchi col reo alla presenza
carceriere tolse un mazzo di chiavi, lo sbattè a la porta, entrò gridando:
i quali intesono ad abbattere in comune lo stato de'panciatichi, e...
sf. scienza che ha per oggetto lo studio della delinquenza. b.
del tigride dal capo le pendono per lo dosso. eneide volgar., 129:
vestimenta pendono dalla sua testa; per lo dosso cuoio di tigro, e usa rombole
, di altri animali (usato per lo più per strumenti musicali, per la
ristoro, vii-3-1 (190): se lo sugello à en se de fare el
fare el leone colle grande crina e lo levorieri senza crina, trovaremo ella [
nella] el leone colle grande crina e lo levorieri senza crina. a. pucci
andrea da barberino, iii-319: lucafero lo sgridò, e ferì lui di tanta
ferì lui di tanta furia, che lo fece piegare insino a'crini del cavallo e
coda e i crini neri, e per lo più corti e radi. alfieri,
tremendo lassù, sopra telmo, ondeggiare lo vide. d'annunzio, iv-2-62: e
/ che troppo era gran festa / lo capei dela testa, / sì ch'io
d'auro / scherzon nel petto per lo vento avverso. ariosto, 10-34: corre
, nuda, le notti / per lo sereno ciel arde e sfavilla. tasso,
non ha crine per se stessa, ma lo prende alcuna volta dal loco, mentre
cavallo, che non sente / più lo spron del cavaliere, / e che ha
troiano, elmo e criniera, / lo strascinava, e per trionfo eterno /
strascinava, e per trionfo eterno / lo dava in preda al popolo de'greci.
dipartono dal calice cinque braccia (per lo più, a loro volta, biforcate
, unione, cricca; ma pigliasi per lo più in mala parte.
quello di tutte le miscele fatte con lo stesso sale e acqua. =
e cognoscano le genti, che per lo bere solo del vino cadde questa cripta.
, sf. geogr. depressione per lo più lacustre il cui fondo si trova al
della fenditura palpebrale (e, per lo più, di tutto il globo oculare)
qual crisi erasi operata in me? lo ignoro, ma io era guarito. giusti
accesso improvviso, fenomeno violento, per lo più di breve durata: crisi gastrica
dal male di denti solito; e lo ho sofferto con pazienza da cappuccino:
tossiva, tossiva, sporcando di sangue tutto lo straccio che aveva in mano.
panzini, iii-676: la guerra è lo scoppio di una crisi latente. serra,
quando si sente dannato, il demonio lo assale appunto in questo suo lato debole.
, iii-833: santi si nasce; non lo si diventa completamente se il signore non
calice a campana cinquepartito, cinque petali, lo stile laterale ed una drupa con un
crisoberilli alquanto più pallidi, ma lo splendore di questi pende in colore
un poco più pallidi, ma lo splendore d'essi pende nel colore
ordine de'coleotteri, che hanno per lo più il corpo macchiato di varii colori
testimonianza incontro a me, e si suscita lo parlante falso contro alla mia faccia,
, impolverate e ragnose, avean riveduto lo spolveraccio ed il sole. panzini,
pareva riflettessero il colore degli alberi: certo lo rifletteva la cristalliera, in fondo,
od allo sfintere esterno dell'ano per lo più in conseguenza d'infezione sifilitica.
, / altra l'accoglie, altra lo scioglie ai venti, / altra intrecciando il
delizia come se suoni cristallini di campane lo reggessero librato a mezz'aria. ungaretti,
, colorò le gemme / il rubin lo smeraldo e lo zaffiro: / le caverne
gemme / il rubin lo smeraldo e lo zaffiro: / le caverne vestì di
cristallino. iacopone, 91-136: sopra lo fermamento lo qual sì è stellato,
iacopone, 91-136: sopra lo fermamento lo qual sì è stellato, / d'
. dante, conv., ii-111-7: lo nono [cielo] è quello che
movimento che è detto di sopra; lo quale chiamano molti cristallino, cioè diafano
3. intr. (per lo più con la particella pronom.).
in forme fisse e definite, per lo più rigide, incapaci di progresso, non
. croce, iii-22-19: non ostante lo spasimo di questi sforzi e di queste
il paesaggio dapprima fuggente, che stordiva lo sguardo, si cristallizza come dipinto sul cielo
una sostanza da una soluzione (per lo più acquosa). 2.
fenomeno per cui una sostanza assume lo stato cristallino (e può avvenire per
cristallizzazioni, raccolte private che restano per lo più segrete al gran pubblico, come
giustizia resta in piedi, volge intorno lo sguardo nell'assoluta cristallizzazione dell'aula.
, usato già dagli antichi (che lo ritenevano ghiaccio indurito nelle viscere della terra
che si trova isolatamente in natura per lo più in forma di prisma e piramide esagonale
. maxzeo di ricco, ii-196: lo cristallo poi ch'è ben gelato,
: de dentro da la nieve esce lo foco, / adimorando ne la sua gialura
la sua gialura, / e vincola lo sole a poco a poco: / divien
rocca). pascoli, i-41: lo studio deve togliere le scorie al puro
a quanti gli stavano da presso e lo amavano era facile ricevere a traverso il cristallo
5. suppellettile di cristallo (per lo più al plur., a indicare
siccome l'oggetto lucido, venendo per lo mezzo libero, produce nell'occhio l'irraggiamento
e lucente / bagnava l'oro e lo spiegava al sole: / invitommi al cristallo
o di qualsivoglia sorte,... lo piglierò col ritorno del signor marchini.
. gioberti, ii-217: quando lo studio dell'antichità clas- sica risorse
10-69: disse rinaldo: « per lo iddio ch'adora / re carlo magno e
. sport. insieme di movimenti che lo sciatore compie per rallentare, arrestare la
... a predicare la croce per lo detto passaggio. g. villani
s. degli arienti, 8: lo effecto de la nostra congregazione, fratelli
). machiavelli, i-567: lo animo mio era, quando al principio
deo tom dega fare, / che lo nome suo ch'è santo 'n nui dega
sol ch'et- temo regna, / lo qual risplende in ciaschedun cristiano, /
3. uomo, donna (per lo più nello stile familiare, e con
i-90: quegli incontra un cristiano, te lo mozza, / e un giorno egli
, 21-1: o cristo pietoso, perdona lo mio peccato, / che a quella
il primo socialista, così che se lo tirano un po'da una parte e un
con la potenza di produrre e di riprodurre lo abbandona anche il giudizio critico, il
: gero- limino amministrava il comune con lo stesso criterio con cui i faggiolani trattavano
persona, per certi criteri suoi, lo vuol fare consistere [il matrimonio]
luogo di mezzo, tra il dogmatismo e lo scetticismo. 2. in
. carducci, i-361: lorenzo valla, lo scrittore delle eleganze latine, combatte non
letteraria o sull'autore: e per lo più indica opinione sfavorevole). -anche
dire. salvini, v-483: 4 lo sdegno, o dea, di'del pelide
ai giudizi degli uomini presenti, atteso lo stato in cui si trova l'arte critica
con la potenza di produrre e di riprodurre lo abbandona anche il giudizio critico, il
proposito e per abitudine), per lo più con intenzioni malevole, con ostilità
— riferito a un sintomo, per lo più di carattere negativo, che indica
. monti, iii-46: quantunque desolato per lo stato sempre più critico di teresa,
di una vendetta subitanea e feroce, là lo spauracchio d'un castigo segreto, terribile
suo capitai nimico, pur confessò che lo stile di lui a'cervelli baldanzosi parea
. criticastro. baretti, 2-259: lo sai tu, arcigno criticastro, chente
arcigno criticastro, chente cotestui valesse? lo sai tu che questo messere fu il più
, ermetico (uno scritto, per lo più di carattere letterario). b
b. croce, iii-25-212: anche lo « stil nuovo * ebbe bensì elementi
semi, che nati col frumento, lo rassomigliano nella mole e nella maniera sì
furiosamente, e con molti colpi tutto lo crivelloe, ed ucciselo crudelemente. d'
scagliarono sopra urlando i più feroci e tutto lo stamparono co'ferri, a gara lo
lo stamparono co'ferri, a gara lo crivellarono, le mani gli orecchi il
fondere bene il metallo e non lo nettare dalle fecce che egli fa per disopra
belidi: accingersi a imprese impossibili. lo stesso significato ha la locuz. cavare
rumore o un suono secco e per lo più sordo (in seguito a torsione
2-72 (426): e perché io lo sentivo [un marmo] tutto crocchiare
farmeli crocchiare sotto i denti: il latte lo bevevo poi a sorsate. e.
questo è fesso *. così dicendo, lo percosse leggermente con le nocca, e
tremole ginocchia / il picciol don che lo farà satollo, / razzola intorno la gallina
sempre crocchiano. redi, 16-vi-100: io lo aveva pronosticato, che tutto verno voleva
e siccome stampato non è, me lo procurai manoscritto. pindemonte, 210: damo
tommaseo, i-317: una sera che lo zio era a crocchio, uscii sola
di sant'andrea: con il patibolo e lo stipite incrociantisi diagonalmente. — mettere
un fico; e per conto mio lo potevano mettere in croce o squartare in
di pugnalarlo, ch'io me ne dava lo stesso pensiero. prati, i-63:
la croce corporale. aretino, 1-27: lo esser tu suto innamorato con grazia,
nievo, 156: l'ho detto e lo ripeto, che io morirò a fratta
. l'uomo è cacciatore... lo manderò lontano! lo chiudo a chiave
... lo manderò lontano! lo chiudo a chiave! lo sprofondo!
manderò lontano! lo chiudo a chiave! lo sprofondo! non tornerà in paese altro
, 21 (24): quando lo califfo morto, si trovò una croce a
-per estens.: la bandiera, lo stendardo con la croce rossa in campo
papa, a predicare la croce per lo detto passaggio. g. villani, 5-13
del papa a predicare la croce per lo detto passaggio, molta buona gente di
. a firenze per predicar la croce per lo detto passaggio. 11.
1-42: romolo car- 14: lo sfolgorio dei lampadari avvolse di luce le più
comeché sta- gionatuzza. per lo più anziana, ricevendone un compenso.
e all'alterigia nella rimprovera il papa e lo restituisce a roma; scortata da casa
'l giorno e dica, e lo faccia dire a tutte le sue dame;
vergene maria, / per li nostri peccai lo mondo d'azeglio, 1-251:
un di cole de roma, xxviii-435: lo fece dedicare quello tempio e mie
despotismo pieno rette ed oneste intenzioni, lo crederò, ma del quale erano rap
, di dio dama: / laudando lui lo invoc'e alle donne appartenenti alla nobiltà
tavola ritonda, 1-38: dice 'l vero lo proverbio: detto carlo, la quale
con loro alle cuore, lo fanno per ticchio di ambizione e desiderio di
avversario. goldoni, vii-1090: se lo dico! nessuno mi bada. tutti
alla spezieria a giocare a dama co'lo speziale. giusti, ii-358: l'amore
, andavo in campagna con lui, lo aiutavo a far le cartucce. la sera
funzione di ornamento (e indica per lo più qualcosa di aggiunto, di accessorio)
oggetti di uso pratico (e sono per lo più quelle connesse con l'arredamento)
un popolo forse è uno solo. lo ritrovate qui anche nei tappeti di lana
. serra, iii-261: chi non lo conosca, a vedere quella bella persona
aria di competenza su tanti argomenti, lo crede chi sa che personaggio e tutti lo
lo crede chi sa che personaggio e tutti lo stanno a sentire. comisso, 5-130
di ogni dimensione..., per lo più nudi femminili e personaggi decorativi in
poco men che in un tempo godesi qui lo spettacolo di diverse picciole gole, di
bestie feroci. deledda, i-767: lo specchio di un armadio nuovo brillò accanto
fondo azzurro, e delle fasce decorative che lo separavano dalle pareti. 3.
il prezzo del sangue che ha sparso lo svenato agnello, quando sopporterà che l'
2. figur. chi ama lo stile decorato. papini, 8-109:
e banconi affacciati fuori dell'uscio per lo spaccio di gazzosa e cocco fresco.
imbriani, 1-35: giunse a tale lo scandolo, che il governo stesso fu costretto
orioni, i-102: fraseologia e decorazioni lo inebriano [cola di rienzi]:
a costui parer decoro, / se lo fesse minerva o il dio di lenno.
1-14: ma gli altri trattenimenti per lo contrario sono fonti di disprezzo il più
agguagliano il principe a'privati, e lo fanno conversar co'soggetti senza ritenere il
, se il decoro della famiglia carabelli lo permettesse,... erano state le
/ si gittò, l'abbracciò, stretto lo tenne / lunga fiata, e da
. boccaccio, iii-1-15: dovunque giva lo cielo infiammando. d. bartoli,
a liberare l'uomo della pena dovuta per lo peccato o diminuirla. boccaccio,
molti grandi e venerabili dottori che per lo gran caldo dell'amore essi passano il modo
giunta costei, con un gentil saluto / lo salutò, che in mezzo il cor
abbisognano acciò che le terre rendano per lo tuo signore e per te loro frutto.
occasione dell'escavazione delle dozze si fece lo scandaglio. = forma dialettale di doccia
ugualmente rendere l'idea (e per lo più esprime o un valore molto alto
. goldoni, iii-114: se vuoi lo zecchino, bene; se no,
. p. fortini, i-51: lo inviò a una certa stanza o vero
volgare. grazzini, 622: chi lo stomaco ha guasto, o ver dolore
alla finestra e considerando che ella non lo guardava, come colei che non lo conosceva
non lo guardava, come colei che non lo conosceva, diceva fra se stesso:
, e talvolta per lunghi tratti, lo stile cammina ben più naturale e più
ha tutta la tenerezza di racine e tutto lo spirito di voltaire. dossi, 297
, ramosi o stellati, con foglie per lo più in rosette basali, fiori piccoli
solo il puniste e sterminaste vivo, ma lo diffamate morto, addossandogli tutta la colpa
vidi uscirne un drago / che per lo carro su la coda fisse. bibbia
crudo / che uccideva altrui sol con lo smago. andrea da barberino, 4-1138
scudo d'aiolfo, e ruppe tutto lo specchio. poliziano, st., 1-24
lancia il gatto investe / e te lo passa a un colpo banda banda: /
conquide, / le quai vanno caggendo per lo brago / con gran dolor con pianto
se io fussi ne'tuoi piè, per lo corpo della consagrata, ch'io non
sconfitta di monte aperto, xxviii-943: lo suo destriere era armato di due armadure
è così mara- viglioso, né manco lo chiama drago, ma serpente, come
la casa visconti, la quale carica lo scudo d'uno dragone che divora un
odio con lui abitare in perpetuo, lo quale tu seguiti, serpente antico, dragone
mezzo de'tuoi fiumi, e dici: lo fiume è mio, e io feci
che umana: / ricardo abatte e lo re salamone. / movesi la sua gente
servono per condimento delle vivande, e lo spargono fresco su le tavole, acciò i
1456), così denominati dopo che lo strozzi li introdusse in francia; nel
4-1017: ordinò che... lo venissero seguitando con altre maggiori truppe e
entrarono colla carabina ingrillata nella sinistra, lo squadrone sguainato nella destra, e menavan
pietro ispano volgar., 2-9: lo seme della dragontea, beuto, assottiglia
aurea volgar., 293: per lo diece s'intende la diecima dramma,
., 8-9 (322): messer lo medico, sentendosi in questo luogo così
alla tragedia. monti, vi-329: lo stile da capo a fondo nobile e franco
il dramma è qui. l'autore non lo seppe cogliere'. de sanctis, 7-337
finire estenuata la poesia, o per lo meno la poesia epica e drammatica e narrativa
, infingardi, che non hanno né pure lo spasimo drammatico del dolore. fogazzaro,
. cesarotti, ii-114: il rilevar lo spirito d'un discorso, e farlo
bisogno alcuno ed a ragione il cesari lo condanna. 2. figur. inclinazione
]; ch'egli scaricava, annaffiando tutto lo scenario di vita ove ansimava e si
826: se la vita non lo tradirà a mezza strada, egli ha
genere, colla bambina al seno, drappeggiandosi lo scialletto sulle spalle, con un fazzoletto
in cattedra. la si drappeggia oratoriamente lo scialle. negri, 2-329: sorriso
romantico, di color turchino chiaro, lo drappeggia sopra la tunica di generale piemontese
ampiamente drappeggiato e il cavallino aguzzo che lo porta pare che ancora fiuti nel vento odore
condusse il figlio in piemonte e quivi lo arruolò semplice soldato nello esercito che unico
tratto, sgombrato l'aere, ella lo rivide in cima al parapetto drappellare la bandiera
, con gli occhi chiusi, ne seguiva lo snodarsi e svolgersi in lunghe righe,
m. villani, 9-43: per lo comune furono fatte l'esequie della sua
medesime occasioni, le frange, e lo stuccatore le volute e gli svolazzi.
qual minimo difetto, se a sorte ve lo ritrova, vuole screditar tutto 'l drappo
. ragunatosi castruccio assai umore in bocca, lo sputò tutto in sul volto a taddeo
uno bellissimo vestimento di purpura ad oro, lo quale avea fatto con le sue mani
avealo donato ad enea; e sopra lo corpo fece porre uno prezioso drappo,
corpo fece porre uno prezioso drappo, lo quale era stato ancora della detta regina.
venne a farsi monaco di montecassino. lo vidi stendersi a terra sopra un drappo
fare? 3 abito (per lo più lussuoso, elegante, magnifico).
sì come di farla quociere, ché per lo quociere diventa più sottile, e di
involto in uno drappo di seta, lo discoperse alquanto, acciò la falsità cognosciuta
drappo, portamelo, e guarda a non lo versare per la via. [sostituito
tan'che tu mange, no levar lo napo, / né no t'purgar lo
lo napo, / né no t'purgar lo naso sanza drapo: / poi a
drapo: / poi a due man lo napo di'levare. folgore da san gimignano
è questo altro a fare che levare lo drappo di su l'altare e coprire lo
lo drappo di su l'altare e coprire lo ladro la sua mensa? inventario di
nostro vecchio medico di famiglia: te lo ricordi?... gran cacciatore,
... significa il modo di dare lo scolo a que'terreni che troppo abbondano
drenaggio ', voce oramai invalsa per indicare lo scolo o spurgo dei terreni acquitrinosi o
per * fognatura 'si intende specialmente lo scolo delle cloache. e. cccchi,
i nostri chirurghi nelle loro operazioni per lo scolo delle marce e per fare delle iniezioni
, agli ascessi, e se questo lo diciamo in buona lingua * fognatura
il 'trequarti a drenaggio 'non lo denominano 'trequarti da fognatura, da
significa quella cura che consiste nell'aiutare lo scolo de'liquidi interni dell'organismo,
2. strumento che serve per verificare lo scartamento dei binari. = adattam
fose moijer del ghierecatto, / e lo savesse me barba bazante, / e'crò
quando si soleva drizzar il crine de lo sposo con una asta in vece
, così l'altezza dell'affetto per lo suo peso e drizzaménto...
però che non hanno certo veruno segnale lo quale o provi la maestria del dirizza-
tre livre ch'io le giunsi per lo dirizzaménto del luogo co lei.
si facesse pigro e paduloso, allora tu lo devi dirizzare, che tacque piglino sufficiente
s'ha a fare in palagio nel dirizzare lo stato, e 'n che modo s'
a casa [il serpente], si lo nutricava, e la manca ventura dii
, e dirizzando, com'era solito, lo sguardo al tabernacolo, vide una cosa
bene. ma i tempi pessimi ne lo ritraggono, e drizzando verso il male le
: la giustisia... dirissa sopra lo popolo governatore in diverse marniere di signore
fiamminghi di stringere l'assedio, e lo principiarono con due cavalieri di grande altezza
fioretti, 2-11 (34): lo spirito della divina sapienzia dirizzava in tutti
crusca]: nullo cavalcatore drizzò mai ben lo cavallo, se prima non drizza la
valore iperbolico. nievo, 539: lo spavento mi drizzava i capelli sul capo
15. intr. (per lo più con la particella pronom.).
rainardo e lesengrino, v-439-71: per lo camin sì se drizà, / rainaldo
conobbe come i vicini... lo stimavano poco. guicciardini, i-22: lodovico
ami- razione e reverenza degli apostoli per lo predetto miracolo del zoppo sanato e dirizzato
miracolo del zoppo sanato e dirizzato, lo quale avea più di xl anni.
, 5-19: pareva enorme al senato lo stringersi ora in alleanza con leopoldo suo
. bibbia volgar., vi-573: lo signore diede a me la lingua dirizzata
d'ambe le luci di scannadio, lo dannò ad una perpetua notte. papi,
. ottimo, iii-213: che questi per lo « dirizzatore » della cittade sieno addirizzati
sentì che quello 10 guardava: infatti lo guardava fisso drogando quel suo riso insulso
nella retrobottega d'una drogheria, curvo su lo scrittoio a lavorar di conti. pratolini
arila, 178: 'droghista', molti lo usano per 'droghiere ', cioè venditore
verbena. bocchelli, 9-194: il dromedario lo vedevo: aggiaccato, buttato in fascio
di apparecchio scrivente, atto a mismare lo spazio percorso da un mobile in un
forma di attacco epilettico (riscontrabile per lo più nei bambini) per cui l'
fis. ogni strumento atto a misurare lo spazio percorso da un mobile in determinato
maurizio, attraverso il fr. e lo spagn. dronte. drópace, sm
. d'annunzio, iii-1-476: nella camisa lo spigo selvaggio. / drudo, è
spigo selvaggio. / drudo, è venuto lo tempo di maggio. -per simil
il più drudo e caro amico che lo 'mperadore federigo avesse in corte. anonimo
/ fèssi dar l'aste ed imbracciò lo scudo. berni, 2-48 (i-50)
padula, 445: il guardiano per lo più è celibe, e spesa una
, 45: druvenare le petre e guastare lo legname. = cfr. ruinare
che abbraccia due cose sole: per lo quale hanno i greci, e per
il kant non risolse, appunto perché lo dualizzò, ma tuttavia lo propose in modo
appunto perché lo dualizzò, ma tuttavia lo propose in modo che non potè più
statali autonome. carducci, iii-19-209: lo stato degli absburgo dal dualismo oppressore magiaro
discussione dilagò su freud, e chi lo voleva filosofo e chi scienziato e chi medico
lui. uno dei due esseri che lo componevano ingannava l'altro e cercava d'
si può ottenere da quella associata con lo scambio delle parole punto e piano (
il kant non risolse, appunto perché lo dualizzò, ma tuttavia lo propose in modo
appunto perché lo dualizzò, ma tuttavia lo propose in modo che non potè più
manifestarsi in due termini dialetticamente opposti (lo spirito). gentile, 2-i-90:
quanto, e fin dove la forza lo tirava, rispose: a me l'ha
di certo che il domicilio; e lo indicò. -con molte incertezze e
termini da fargli non dubbiamente comprendere che lo amo e lo stimo. 2
non dubbiamente comprendere che lo amo e lo stimo. 2. in modo
buoni cani e ben armate: / ben lo potremo uccider salvamente. tasso, 8-29
a manifestar l'alta dubbiezza / che oppresso lo tenea, perch'ei devria / donar
tesserne contento. bocchelli, 10-90: lo avrebbe accompagnato in bicicletta donato, disse
, incauto, / scoperta in parte hammi lo stesso arrigo. manzoni, 1066:
-poco pulito, che lascia apparire lo sporco; indefinito (un colore)
tanfo; vi si era abituato, lo portava attorno immedesimato con la dubbia biancheria
di dubbia qualità, e il beef lo mangiano con la tessera. moravia,
non possiamo ancora giudicare quale che sia lo meglio. petrarca, 15-10: talor m'
: come posson queste membra / da lo spirito lor viver lontane? boccaccio, dee
di cesare, 237: quando essi ponevano lo campo per lo dubio de la notte
237: quando essi ponevano lo campo per lo dubio de la notte, sì ardevano
li serpenti fugivano, non potendo sofferire lo fumo. giov. cavalcanti, 230:
m'attraversò la mente, ma subito lo scacciai. 4. ant
, che gran dubbio è stato / de lo avvenirmi disonore et onte. tasso,
me misi ad avire / a vui lo mando, per determinare. fra giordano,
fiamma da cielo, fue in dubbio lo stato del suo ruina- mento. simintendi
è in dubbio se orare o predicare e lo fa chiedere a « sirocchia » clara
sempre esser da lui rubata; / né lo lascia venir troppo accostando, / di
: giurò di non mangiare, che lo farebbe impiccare per vendetta di ruggeri;
quale avendo fatto medicare, e'medici lo missono in dubbio. bocchelli, 1-i-41:
compagni, 3-24: l'arcivescovo di maganza lo consigliava che non passasse, e che
la mente, cioè le volontade, en lo dobioso peito. zanobi da strato [
vien la grandine. -ma alzando dubbiosamente lo sguardo, fu tutto maravigliato, nel
ei così dubbioso a terra volto / lo sguardo tiene, e 'l pensier volve
timore, incertezza (la parola, lo sguardo, il gesto). velluti
sette od otto virtù che erano per lo meno dubbiose assai nella mia morosina. landolfi
cagione di dubbiosi movimenti: e ancora lo stimolo della patria fu sopra ogni cagione
, dubitando che iaz di poi non lo desse in mano dei cristiani, disbarcato
consigli timidi e dubbiosi esser soliti per lo più di snervare gli animi, avvilire le
e dicere che non sapesse a cui fosse lo mio parlare in seconda persona, però
e però dico che questo dubbio io lo intendo solvere e dichiarare in questo libello
.). ammaestramenti, 24: lo certo amico si manifesta alla dubbiosa cosa
io non so chi ne fia per lo inanzi fidata guida nei dubbiosi casi. gelli
machiavelli, 6-7- 346: sarebbe lo spendio certo, ed il fine della guerra
67-3: amor, di'la cascione de lo tuo par- temento, / ché m'
limosine ispirituali son queste: ammaestrare lo ignorante, consigliare il dubitante. lampredi,
funzione). simintendi, 3-8: lo quale [sileno] gli abitatori delle
troia, dubitante per gli anni e per lo vino, preserlo e menarlo legato colle
., iii-1-13: la terza parte è lo quinto e l'ultimo verso, nel
fussi dall'università della gente eletto per lo più sommo giudice a chiarire le occulte dubitanze
ch'io non possa starci, / per lo suo fallo, sanza dubitanza / o
/ ch'aggio, che la noia e lo spavento, / ch'è fatto voi
decisamente. bondie dietaiuti, v-264-46: lo vedere mi pare la prima cosa,
andare sotto l'acqua; allora dio lo prese per la mano, e sollevòllo e
e le provincie si conservano, e lo imperio? guicciardini, vii-56: se
è maggiore mestiere di saperlo che sopra lo ragionamento della imperiale [autorità],
l'uomo di sapere, e sanza compiere lo desiderio beato essere non possa. tassoni
: era tisico; dubitava che tu pure lo fossi. dessi, 7-56: senza
non avrò la forza d'assistere quando lo vestiranno. -con la particella pronom
, signora contessa; innanzi ch'ella me lo vaticinasse, io mi ero apparecchiato a
/ giuro ch'ella ha mentito / e lo splendore della sua menzogna / m'è
prima madre, che li fece mangiare lo pomo. b. cavalcanti, 2-357:
. ottimo, i-16: « andovvi poi lo vas d'elezione ec. ».
ec. ». cioè santo paolo, lo quale dio nomò vaso di elezione,
carne, avvegna che santo paolo medesimo lo ponga dubitativo se fu corporalmente 0 in
« ma sì! » esclamò perché lo zio aveva messo un lungo « hm!
e rimane ubero e pieno di certezza lo familiare intelletto, sì come l'aere
si sarebbe giurato che era pesce. lo domandai cautamente alla padrona di casa.
in loro confida; ma se per lo contrario eseguirai quel sacro rito con qualche
dubitazione. bracciolini, 1-9-6: ricever lo vorrebbe allegramente, / ma sapendo che gli
data una volta, e ogni dilatazione lo mette in sospetto e dubitazione. -senza
, il quale era vilissimo, ed egli lo ricevè senza alcuna dubitazione. serdonati,
gran cose: / basta solo che dio lo lasci fare. / però non siate
di dichiarare cotale dubitazione, acciò che lo mio parlare dichiarando sarebbe indarno. fazio
vecchia -questa strada vale un'altra: lo dice il piede che si sporge dubitoso dal
, 5-67: le quattro comparse non lo guardavano più [l'impresario], ma
, 92-47: annegare pò l'om per lo peccato, / chi non vede el
. cavalca, i-94: balacio, lo quale sotto nestorio prefetto d'alessandria era
, 528: elli fu dato a maria lo imperio di tutto el mondo: ella
comunemente chiamato il conte duca, non lo voleva lì, per le stesse ragioni,
, par., 5-69: ritrovar puoi lo gran duca de'greci. g.
, / vece in firenza per messer lo duca; / ch'egli, o suo
. idem, purg., 1-49: lo duca mio allor mi dié di piglio
piedi in basso centro, / là lo condusse la sua fede poca. bibbia
ducarellucciàccio. giusti, 2-230: quando lo porteranno al cimitero / questo ducàccio finalmente
consiglio d'alcun mio affezionato padrone, lo presentai [il telescopio] al principe
e con l'angoscia in cuore che lo scettro ducale di ferrara non rimarrebbe in mano