e rimane libero e pieno di certezza lo familiare intelletto, sì come l'aere
, 169: chi fa questo giudicio, lo fa per conietture e non per certezza
, e nelle conietture è molto facile lo ingannarsi. tasso, 6ii- iqi:
per la eccellentissima certezza del suo subietto, lo quale è dio. caro, 5-58
2-69: oltra quel monte (s'io lo riconosco) / siede un ricco castel
: lei, de ciò certificata, dopo lo suo amaramente piangere, in tanto fiero
io vada a donde egli posa, io lo farò molto volentieri, e, certificato
possedevo ciuco: i miei mezzi non me lo permettevano; presi invece un ragazzotto di
; e pareva che il collarino bianco lo stringesse, come un laccio, alla gola
dante, conv., iv-x-6: messere lo imperatore in questa parte non errò pur
voi siate giunto più a punto che lo arrosto: vedete che il cherico appunto mi
appartengono. -nell'uso comune, per lo più con iniziale maiuscola e senza determinazioni
pensando che e'pastori della chiesa per lo bene propio dovessino tutto il mondo guastare
; e, usurpata una prerogativa imperiale, lo creò patrizio di roma, commettendo così
hanno idoli, né chiese, ma adorano lo maggiore della casa. 14
i-76: di me dir questo? chi lo crederebbe? / io certe bische,
per i caprili ombrati di viola, / lo squillar de'pennati sul marrello. tozzi
figur. gruppo di persone, e per lo più di intellettuali, che seguono il
stessi interessi intellettuali (e ha per lo più un senso spreg.: conventicola,
rotta del timone, senza mai distogliere lo sguardo dalla bussola illuminata dalla lampadina nella
credere ch'io mi sia dato a lo spirito, avvertite che io non son fatto
in genere rientrabile che viene collocato sotto lo scafo di alcuni velieri parallelamente alla chiglia
vie del nostro corpo, cioè per lo stomaco e per gl'intestini e per le
bencivenni [crusca]: se lo stomaco èe di duro e difficile chilificaménto
]: dice la fisica, che quando lo stomaco non chilifica, la sanità anneenta
chili d'affetto / giù ne lo stomaco puoi tu, libretto, / da
chilo. fogazzaro, 5-465: dopo pranzo lo zio rimase all'albergo per il suo
pananti, i-266: l'arciprete e lo zio, stesi in panciolle, /
., 13 (224): lo sventurato vicario stava, in quel momento,
chilogramma di cefali o un popone fragrante e lo porta a casa dentro il fazzolettone a
che quelli del metro, ma non hanno lo stesso valore relativo, perocché il metro
partenza lanciata, iniziando, cioè, lo sforzo prima del punto in cui si è
disaiuta i paurosi, e tanto più quanto lo ardire è accompagnato dalla sagacità dello ingegno
ora le chimere sfumano e il gioco lo stritola. 5. locuz.
di specie o razza diversa (per lo più si ottengono nelle piante, ma
fra giordano [crusca]: per lo più è un chimerico trovato della mente
chimerizzando, e n'ho scartabellato tutto lo scopa e il sepontino. gioberti,
il sepontino. gioberti, ii-115: lo studio dei testi e dei documenti è
fenomeni prodotti da agenti chimici, per lo più di natura organica (come i
cred'io, con queste differenti cavità lo stomaco e gl'intestini sottili e grossi
piano molto bello, che si chiama lo piano di formosa, e dura due
egli gli aveva posto nome rolando, perché lo trovò rollare alla china in una siepe
andassi freddo, cominciò a trattare con lo imbasciatore e guardarsi da me. sicch'io
genere cinchona della famiglia rubiacee. con lo stesso nome si indica la corteccia,
chinaménto fino all'andare sotto, per lo suo dilungamento, li corpi nelle sue
, come nel saluto; gli occhi, lo sguardo: per confusione, turbamento,
murrocco chinava le spalle. -chinare lo sguardo, l'ingegno, ecc.:
, ii-3 (70): se noi lo levamo [lo zodiaco] o chinamo
70): se noi lo levamo [lo zodiaco] o chinamo da lo suo
[lo zodiaco] o chinamo da lo suo loco là o [= ove]
tua consolazione e mia, te me lo facci a modo del cerbio. pulci
state, e vi si mostrerà per lo lungo un bollimento di spiriti che ne
guance, e al suol chinarsi / lo sguardo di sua doglia accusatore. manzoni
in verso la terra, per mostrare lo podere di sua condizione. meo de'
loro stelo. cavalca, 16-2-309: tenea lo cappuccio della cocolla chinato molto in sul
): due occhi incavati eran per lo più chinati a terra. carducci, 825
sia in refrazione di luce trasmessa per lo corpo (al certo non trasparente)
chincàglia, sf. (per lo più al plur.). raro.
su per l'aere? * e lo compagno guarda, e dice: « e
, / « /., 23-139: lo duca stette un poco a testa china
più disviene. anonimo guelfo, v-330-3: lo nome a voi si facie, ser
chintali di trama che li mandammo e per lo saco e facitura e corde.
: * chiòca ', buca che per lo più serve per isfogo dell'acqua.
. ant. colpo, percossa (per lo più al plur.: busse)
bocca, / quand'il maestro col baston lo chiocca. ch'è fondà sotto
: l'uovo,... per lo calor della chioccia, cioè restano
specchi, / da'quai forza prendea lo mio vigore. monti, x-3-126:
-prov. vuomo disgraziato, anche le pecore lo mordono e le chiocciole lo cozzano:
le pecore lo mordono e le chiocciole lo cozzano: anche i deboli e i
è sgraziato, insin te pecore / lo mordono? -e te chiocciole lo cozzano
/ lo mordono? -e te chiocciole lo cozzano. 11. anat. chiocciola
che operano su autoveicoli corazzati, per lo più a cingoli (carri armati,
disse lui, correndo alle difese contro lo straripare di tal furia acca- parratrice,
petto. carducci, i-1231: in chiesa lo accerchiarono intorno intorno i corazzieri: di
: quando fu di leva il capitano lo voleva arruolare fra i corazzieri del re
spalle, uno scialletto nero; non come lo recano certe sorelle della carità, ma
e di rami di castagno (per lo più fornita di due manichi).
di quel candido latte, / poi lo poggiò, l'ammucchiò nelle corbe intrecciate
nelle sue armature ferrate, mentre per lo spiracolo del tirante si vede lampeggiare il
cioè quello maladetto corbacchione, se ce lo potrò avere, punirò lui. pulci
padrone] qualche poco, e non lo corbellare tanto alla peggio. -a
vuol da noi questo seccatore? -non lo sapete? è uno che si caccia
di questi atti di civiltà, a non lo corbellare e a non indurlo a scrivere
che il moro lasciava cantare il ridolfi, lo teneva a bocca dolce, e colla
bocca dolce, e colla sua fiacca te lo corbellava fine fine. nievo, 619
: afferrai adunque il braccio del prete e lo trascinai fuori dell'osteria avvertendolo con ciò
sapendo come adoperar bene il tempo, lo impiegano a imparare delle corbellerie, e
ottenuto da quelle corbellerie, scritte per lo più a tempo avanzato. palazzeschi, 191
pazzamente, / smisuratamente! / non lo state a insolentire, / lasciatelo divertire /
come un focherello di ginepro, e lo scilinguagnolo tanto ben fornito di corbellerie,
fondo piatto (e viene portato per lo più sulle spalle); tutto ciò
giuso sì debiano dare un corbello per lo fatto del comune. piovano arlotto, 29
corbello, e appiccatolo a una corda, lo cominciò a tuffare nel pozzo. giov
là col corbello, allocca; non lo sentite che puzzo? piglierà ogni cosa di
scudi al sere snoccioli, / che lo carpi un corbello di gavoccioli! guerrazzi
destra il pilo romano, e nella sinistra lo scudo, e di più un corbelletto
d'un gelso. ma la terra girando lo trasportò corbello a farsi essiccare alla stufa
, 3-5-70: anzi con tal fervor lo palpa e razzola, / che si
gli pare orbo; / men cura lo disnor che non fa 'l corbo. sacchetti
, guardava il cielo, e se lo vedeva sereno, e se la brina scintillava
biffa che tu li li faci vendare per lo suo amore. = etimo
. l'insieme di vari fili, per lo più ricavati da fibre vegetali (canapa
ch'avea l'impero / di grecia, lo levò [il padiglione] da mezo
libertà, cala verso detto perpendicolo e lo trapassa per altrettanto spazio, o solamente
dalla carrucola e dato a me in mano lo spiedo dopo averlo preso fuori dalla morsa
, trombetti, tamburini e altre persone che lo straziano per guadagnare, come giocolari di
senza la guerra, senza il terremoto e lo spasimo e l'insanguinato terrore della guerra
il magnifico m. ieronimo, ché lo lasciai in su la corda tutta notte.
, che cosa è questa? ma ve lo voglio fare saper buono, i miei
buono, i miei signori, perché lo merita. non voglio tenervi più su
appartenenti ad alcuni ordini religiosi (per lo più da frati e suore francescani)
bruno e la tonica / gittar voglio e lo scapolo / che mi tien qui rinchiusa
preso l'arco, / e già lo strai v'ha su la corda e 'l
fischiar forte s'udiro, / e lo strale fuggì, desideroso / di volar
in retta linea, e tale sempre se lo conserva con condurre al mare tutto quello
14. trama di un tessuto (per lo più di tessuto con le coste rilevate
prigione questo infelice,... lo attaccano poi alla corda, e tutto
e accusarono fortunio servo, dicendogli che lo facesse porre in prigione e dargli della
buon cantor buon citarista / fa seguitar lo guizzo della corda, / in che
, / in che più di piacer lo canto acquista. maestro alberto, 130:
a mezza notte si va trattenendo con lo stromento. tasso, 6-i-93: la bella
armonia: onde nelle ricercate del liuto lo svegliare ad un tempo ogni corda bassa,
il ghiro appeso ai faggi, / lo strumento a corda e la lira a
, / come un liuto, che quando lo vuoi / metter in corde, è
: solamente, ogni piccolo avvenimento lo muove; ogni leggero alito fa
gli ho tocco una corda, ch'io lo farò andar dieci miglia per ora:
sempre più inutile e indegno mi pare lo sforzo; e più feconda che non
: dolorosa erezione che affligge, per lo più la notte, i malati di
vocale della voce umana (e per lo più con riferimento al canto).
tra l'una e l'altra, mezzo lo cerchio di tutta questa palla. guicciardini
, il varrò, la parasanga, lo scheno. soderini, i-292: questo
grano si semina in circa... lo staioro a corda immaginariamente è diviso in
scivolare lentamente lungo la corda, regolandone lo scorrimento con una mano. -corda fissa
si pacifichino e tirino a una corda per lo bene comune. 40.
qualcuno per compiere un'azione (per lo più, disonesta). tommaseo
salto lui lavorava già con suo padre; lo vedevo al banco ma senza grembiale.
anche un altro proverbio, ma non lo diceva: chi troppo tira la corda si
et uscito dal mezzo, in quale luogo lo industriosissimo animale observa sua sedia et abitacolo
assortimento di corde; cordame (per lo più quello usato sulle navi).
. targioni tozzetti, 12-3-199: lo sparto, del quale gli antichi greci
al plur. * cordaggi ', quasi lo stesso che cordame, se non che
cui caratteri fondamentali sono: formazione durante lo sviluppo embrionale della corda dorsale, che
, che chetamente elli e uno compagno lo trassono del porcile avendo uno catinetto di
e una cordella con che legarlo, e lo ne menò cheto cheto. crescenzi volgar
strignerlo. g. gozzi, 1-160: lo stesso è delle femmine. se da
ciò che, invece, si sperava lo procurasse. sacchetti, 134-38: così
di que'ruspi] alla meglio, lo mise in un cencio, ne fece un
la fabbrica delle corde: è per lo più cinto, e lunghissimo in proporzione
del lato il cordiale amore, per lo quale mi ricomperò. s. bernardino da
caro e cordiale amico, ma per lo più caro e per lo più intrinseco di
, ma per lo più caro e per lo più intrinseco di tutti gli altri.
tra i due segretarii... lo scheletro intabarrato di questo vescovo nuovo.
questo il mio luogo cordiale. se lo stomaco me lo consentisse, darei fondo
luogo cordiale. se lo stomaco me lo consentisse, darei fondo qui alla mia
ordinò non so qual cordiale, ma lo stomaco non poteva ritener nulla. fogazzaro,
suo peregrino ingegno e molto cor- dialemente lo racomandò al capitano viniziano. s. degli
vedendolo si mise a ridere, e lo salutò cordialmente: « oh, il
(con valore di rafforzativo, per lo più con i verbi che indicano antipatia
, quantunque dal patriziato ben trattati, lo odiavano cordialmente. foscolo, xiv-303: le
vecchio ombrellone di tela incerata: e lo rattoppai alla meglio, e al padrone
; quando è lucido e puro costituisce lo zaffiro d'acqua che in gioielleria sostituisce
buono uomo riligioso... avea lo cordiglio che beato francesco avea portato cinto.
/ stavasi in bara; e, qual lo pinse giotto / in fiorenza, il
vita. fra galgano, 1-81: lo cingolo, cioè cordiglio, collo quale
alcuna persona maschio o femina che porti lo forzerino o altre gioie, se no uno
, ne tirava il cordino, e lo guardava che picchiava picchiava. lo avrebbe
, e lo guardava che picchiava picchiava. lo avrebbe rotto prima di arrivare a casa
. iacopone, 3-13: sostene lo flagello d'esto nodoso cordo,
alla siepe; ma là giunto il cordoglio lo vinse e dovette cadere sulle ginocchia.
querela; lamento funebre (e per lo più nella locuz.: fare cordoglio)
sofferenza sì m'è pericolosa; / lo mal pres'ha potenza, la natura è
di imposta dei solai, per tutto lo spessore del muro. = deriv.
. medie. piccolo tumore, per lo più benigno, di tessuto cartilagineo con
agric. anomalia (dovuta per lo più ad agenti esterni), che si
o materia), adoperato per lo più come ornamento per abiti, divise,
gliela venderò. galileo, 1-2-141: lo desidererei [il refe] di diverse
, in genere colorati (usata per lo più per guarnire abiti, divise,
finisce in due nappette. codesto cordone per lo più è incrociato o avvolto al bastone
un de'ginocchi in terra. / lo squadra intorno, e con industre ingegno /
è un ornamento d'edificio, per lo più di pietra, mezzo tondo, fatto
18. fila di pietre, per lo più a forma di parallelepipedo, che
si possa, previe le debite licenze e lo allentamento de'cordoni, consultarle da chi
(grida queu'altro); già lo sapevo, è un cordone anco lei.
cordone rassodato in un baleno, se lo tirò sul corpo. barilli,
alla periferia di una città, per lo più composto di baracche, dove si
una ionica a minori e vedrete che lo scambio non può più farsi. =
i-340: e appellò la casa d'israel lo nome suo manna: perciò eh'egli
confetturieri ne fanno confetti, i distillatori lo mettono nella composizione dei rosolii o liquori
muovevano in ogni senso... portando lo scompiglio dappertutto, specie tra le ragazze
, 1-336: allora ella salì, e lo coricò sopra 'l letto dell'uomo di
scala del paradiso, 164: e però lo inchinare e lo coricare che tu fai
, 164: e però lo inchinare e lo coricare che tu fai nel letto tuo
l'ho predicato!... ora lo fo sul serio, com'è vero dio
stella d'amor ci sta remota / per lo raggio lucente che la 'nforca / sì
volgar.], i-ii: lo spazio della notte risplendendo per li continui
« starai così, amalia? me lo prometti? *. calvino, 1-109:
infiorilo; / ma del mio lacrimar lo inerbi e incespilo. / -volgi in qua
, / bagnado de categai, / lo vento e la corina / l'azonze a
garbino '(vento caldo), ma lo dice la gente di terra non di
, / quando m'appari avanti, / lo tuo'dolzi sembianti / m'incendon la
super natura feminarum, v-180-174: già lo cor de la femena no re- pausa
molti de'più recenti litologi, di nominare lo 'spato adamantino '. è questa
la mazza in mano... lo corio dello leone avea addosso, perché elio
-i). medie. tumore per lo più maligno, originatosi dall'epitelio coriale
il tagliere, / e'mantaci e lo 'ncenso sia quel sere / di chi il
inserite in altri organi e tessuti durante lo sviluppo. = voce dotta, dal
distillazione di moccio liquido, ed ancora lo stesso moccio. neera, 296: don
del pollame, molto contagiosa, per lo più mortale. = voce dotta intemazionale
del xvi (e aveva nel diritto lo scudo araldico, sormontato dall'elmo col
cose, e sotto a'piedi / calca lo stormo invan gracchiante al vento / de
« come una cornacchia! » diceva lo speziale. slataper, 1-125: se tu
. gracchiare. viani, 13-200: lo squallore di maremma su cui s'at-
groppa per farla vedere al re, lo facea girare. = dal fr.
/ che, se nel muoversi / lo tocca un pruno, / soffia, s'
suono della cornamusa non può bene giudicare se lo strumento sia buono o non buono.
, se qui [in carcere] giovasse lo smusicare, vorrei per mia fé sonare
contro l'assito, un'altra che lo buttò in aria come un cencio.
che faccia a chi non ben ben lo riguarda quasi mostra di morato, ma d'
ha grande vertute in medicina; / lo sangue stagna sanz'altr'argomento; / contrai
era ancora il primo canto, questo lo assalì più volte con i ranfi cornei
3. anat. strato corneo: lo strato più superficiale dell'epidermide, le
a'vincitori venti cornette di cavalleria, lo stendardo delle lance fiamminghe,..
a forma di piccolo corno), per lo più di corallo, contro il malocchio
, molto corto, fruttifero, per lo più con due gemme, che viene lasciato
, vuol pendere, da lato verso lo scuro, in giù; la cornice del
sotto, vuole alzare in su per lo contrario della cornice di sopra, che
è la cornice: il quadro è lo stesso. guardate il cinque maggio. la
molti particolari e circostanze accessorie, per lo più non veri (per gusto dell'
gran piacere e diletto; e per lo simile, base, colonne, capitelli.
cornicèlla del coltello, dicendo: -per lo corpo di cristo che se tu fossi
corniciaménto intorno, che veniva a far lo sfondato del rosone. buonarroti il giovane
braccia e mezzo. varchi, 18-2-153: lo fecero armare [il campanile] con
muro rispetto alla grossezza de'cornicioni, lo riparavano. caro, 12-ii-256: le
che michelagnolo con suo disegno ed ordine lo facesse. baldinucci, 96: la
per maggior sicurezza del cornicione, contrapesandone lo sporto. crudeli, x-109: socrate
dove egli andava da ragazzetto a trafugare lo zucchero. 5. fregio che
/ ma no lasciava già per ciò lo crai, / e, a riguardo,
, poste a disfare nell'altro aceto lo rendono tale, e poste dentro al vino
tale, e poste dentro al vino lo inforzano e inacetiscono come fan le sorbe.
, granate, si puliscono in su lo stagno col colore di tripoli.
sverginato con una lettera papale, e ve lo rimanderò, se non prima, da
. algarotti, 1-166: né isdegnò lo stesso buonarroti di servirsi nella opera della
di corniola grosso come una fragola gli fermava lo sparato della camicia a mezzo il petto
: era tasta di corniolo, e lo strale / serra infilzati e duramente avvinti
(plur. femm. -a, per lo più con valore collettivo; disus.
come neve, col pelo piano per lo caldo luogo, le coma corte e grosse
43: e cavalcando la mattina per lo bosco, ed una cervia, la
d'oro. piovene, 5-159: lo stambecco è il più antico degli animali
occhiali tondi sembra posto lì a sottolineare lo sguardo. 4. ant
i-1-124: el mio cuore se rallegra in lo signore, ed il mio corno si
potenza e gloria magnifica, accennata per lo corno che gli antichi portavano sopra i loro
pare che sei venuto da lontano a fare lo spaccamon tagne, qui?
, deceduta! / ch'a tutta gente lo fai mostrar a dito / e de
, le coma, le coma: ha'lo tu inteso ora? ricchi, xxv-1-201
, a don silvestro. infine se non lo vogliamo, cosa pretende? mia figlia
. barilli, 1-189: puccini possedeva lo spirito di casta che ogni artista deve
dante, inf., 26-85: lo maggior corno della fiamma antica / cominciò
ardente corno. simintendi, 2-3-27: lo navicatore volse dal lato gli pendenti remi
questa montagna sia spaccata per modo che lo spacco largo in fondo vada restringendosi in
. liber ystoriarum romanorum, v-165-255: lo fiume de tesalia, lo quale avea
v-165-255: lo fiume de tesalia, lo quale avea nome archelaus, aveva doi
in sasso. anguillara, 10-79: sendo lo dio nello steccato un giorno, /
stesso in su quel cardine sospende; / lo qual in giro e ben confitto al
... e posate tarmi sopra lo altare, si appoggiò al corno di quello
23. recipiente (formato per lo più dal corno vuoto) dove anticamente
/ che si comincia in punta de lo stelo / a cui la prima rota va
buti, 3-389: imagini, cioè ancora lo lettore; la bocca di quel como
interno il tintinnio discreto di un bicchiere lo informò che la cena era servita. non
di aspra e decisa negazione (per lo più in un dialogo, per ribattere
corna: avere in mente (per lo più un pensiero molesto, fastidioso, tormentoso
vii-254: zizzola si tornò per lo sentiero / e richiamando i can sonava un
da barberino, iii-295: entrando per lo bosco co'segugi, levarono alcuna
colle? segno manifesto che, non ostante lo interposto impedimento, giugnevano a noi i
uscirò / con le gambe pesanti e lo spron duro / stimolando i cavalli, e
marito de la moglie di lui ne lo studio proprio, mentre corse a staffetta
, leggi il cornucopia, e trovera'lo. 4. ant. braccio
, 10-155: conciosiacosa che ora per lo scemo de la cornuta luna il tempo
pulci, 1-5-21: folco sapea di malducco lo inganno, / che dipinto l'avea
gian gastone di sodomitica memoria, che dio lo riposi nel profondo dell'inferno. c
, per non esser nominati personaggi che lo compongono, può parere un capriccio,
: li cantatori iubilatori / che tengo lo coro, / so l'angeli santi,
altro significato della parola * coro 'è lo stesso che presso noi pure ritiene questa
iram ventimila cori di grano, per lo mangiare di casa sua, e venti
, nella quale si voglia esprimere lo stato di esso con ogni maggior diligenza.
si vogliano, ovate, e contenenti per lo più tre fiori, e nell'avere
grazioso. vico, 357: da tutto lo che si raccoglie questo corollario: che
gli offuscava la poesia della vita, lo riconduceva nel mondo naturale e ferino,
, 3-237: finge che beatrice, estendendo lo suo ragionare, ponesse una conclusione corollaria
... ed inginocchiandoglisi davanti, lo beffavano dicendo: bene stii, o re
veniva appeso in luoghi determinati (per lo più di culto) in segno di
simil. e al figur.: per lo più a indicare ornamento, decorazione,
chierica. giamboni, 157: onde lo vescovo, quando fa loro la corona
fa loro la corona, dice: lo signore è parte della eredità mia. boccaccio
pomo. bisticci, 3-43: coronato lo 'mperadore in questo modo, coronò semplicemente
bestie, che han bisogno, / per lo conoscer, di tal soprawesta. papi
fo presa per li pisani, e morto lo re; e la sua corona à
re; e la sua corona à lo 'mperadore per lo comune di pisa. m
la sua corona à lo 'mperadore per lo comune di pisa. m. villani,
che si chiamava arganoro, dov'era lo re troiano e almonte suoi figliuoli; ed
gramsci, 9-73: si può dire che lo statuto albertino sia servito a un solo
33: corallo v'è che nasce ne lo mare, /... /
quanto abisogna della pazienzia, però che per lo difetto del cibo corporale acquisterà corona,
per corona del curioso ed instruttivo intermedio lo stesso morto si sveglia, e come
bella. marino, 6-39: colà dentro lo scorge, ov'al verziero / fa
7-256: la piazza era vuota. nessuno lo avrebbe veduto entrare in vaticano fuorché la
cellini, 2-28 (352): perché lo vedevo divoto, sentendolo continuamente borbottar salmi
di vituperii,... e poi lo scòrtico come apollo fece a marsia.
per ottimo rimedio a ritornare in fecondità lo sterile degli arbori l'annestargli a corona
; è collocata presso il sagittario e lo scorpione. -corona boreale o settentrionale:
-il termine inferiore della pastoia che circonda lo zoccolo dei quadrupedi; ha per base
delle mascalcie [crusca]: zoppica [lo cavallo] talora de li piedi dinanzi
che di bieltate ha la corona, / lo pregio e l'adomezza e lo valore
/ lo pregio e l'adomezza e lo valore. giov. cavalcanti, 200:
. -sfilarsi la corona: a indicare lo sciogliersi graduale di un gruppo di persone
c. e. gadda, 380: lo portarono a battezzare... dentro
farfaro intrecciato e di sambuco, / lo posero a cavai sopra d'un ciuco
portavano una corona nel campo o sopra lo stemma; è unità monetaria moderna in
gran soggetto di ridere, e ce lo somministrò un magro poetuzzo, il quale
.. meritare) di porre mano a lo coronamento de lo imperio.
di porre mano a lo coronamento de lo imperio. 2. archit.
bibbia volgar., vi-459: e lo coronante ti coronerà di tribulazione.
i desiderii e prodigo spanda / in abbondanza lo oro quanto vento, / e'cupidi
'l figliuolo dell'uomo, perché così lo visiti, ha'lo poco meno fatto
uomo, perché così lo visiti, ha'lo poco meno fatto eguale agli angioli,
fatto eguale agli angioli, ed ha'lo coronato di gloria ed onore. varchi
crinito. monti, x-2-107: dié lo scudo, dié l'asta, e già
e quelle città, li aveva costrutti lo spirito senza sonno, coronato di pazienza.
, 29: trova contraro tal che lo distrugge / l'umil penserò, che parlar
, 2-9: fredde polle: e lo specchio di quel subito raduno era coronato
e pennate, fiori papilionacei, per lo più gialli, o anche diversamente variegati
carena, 2-255: 'corpacciata, scorpacciata', lo stesso che grossa, abbondante mangiata di
indifferente ad ogni cosa di questo mondo, lo indispettisce. -per estens.: anche
semplici hanno amore naturato in sé a lo luogo proprio, e però la terra sempre
, della quale il corpo è considerato lo strumento; per il realismo: entità
, / che dal corpo mi levao / lo core a diello a voi. latini
, / battaglia dura troppo fin a lo consumare. lapo gianni, ii-494: tua
bartoli, 33-159: or voi, dite lo stesso degli atomi, che sotto la
dei conti e signori tedeschi che non lo lasciarono passare. ungaretti, i-36:
continue. cavalca, 16-2-180: per lo troppo mangiare e bere...
mangiare e bere... destasi lo corpo, e commuovesi disordinatamente.
forte ti ha presa, e sarà forse lo sbigottimento di sentire che il tuo corpo
transustanziato, non avrà mai fame. chiunque lo rifiu terà non sarà mai
diciesi che carlo magno quando andò per lo mondo come impe- radore, tutti i
abbandona, / e di copiose lacrime lo bagna. lorenzino, 223: e
età puerile in modo, che nessun lo voleva dintorno. -donna del corpo:
di consistenza gelatinosa che nell'occhio riempie lo spazio compreso fra la retina e la
zione dela luna è segno che entra lo corpo del sole e 'l corpo dela
dela luna sia un altro corpo ottuso, lo quale non lasci passare la luce del
le petre dure all'ossa, e lo sangue che corre entro per le vene
vene al'acqua che corre entro per lo corpo dela terra. chiaro davanzali,
a grande altura, / e ciascun'ha lo suo corpo formato, / celestlal nomato
dante, cono., iv-viu-7: lo diametro del corpo del sole è cinque
idem, par., 8-99: lo ben, che tutto il regno che tu
l'intero spazio d'un'ora per lo necessario dimorare che sì lungamente han fatto
a'nostri occhi algarotti, 2-205: lo ammettere la diversità de'colori ne'raggi
de'colori ne'raggi della luce è lo stesso che del glorioso corpo del sole
, conv. f iii-ix-x6: per affaticare lo viso molto a studio di leggere,
, i-401: nel corpo della pianta lo stesso umore sustanzioso che vien dalla terra nelle
delle ali si accingevano a spingerla verso lo spiazzo. bocchelli, ii-42: bisogna
l'impeto maggiore o minore con cui lo produce il corpo sonoro non può alterarlo.
da fidarsi per lor natura e per lo sito, in corpo a nostre provincie
dante, conv., iii-v-3: per lo mondo io non intendo qui tutto 'l
la sua gramatica. sinisgalli, 6-150: lo scalone era imponente coi suoi larghi e
nel corpo dell'opera, se la situazione lo domandi. giusti, iii-181: vi
frene: / date ad un sol lo scettro. sarpi, ii-15: alquanti
la morte ed un tal bando sono lo stesso, riguardo al corpo politico. alfieri
.., chiesi alla cassiera quando finiva lo spettacolo. « anche questa lavora
quel che nel paese, o per lo meno nel corpo elettorale e nella borghesia,
indi- pendente da quella delle persone che lo compongono. -corpo politico, legislativo
paraca berchet, 69: lo scoprirmi in fallo per questa parlata
di tritolo potentissima, nascosta sotto lo stato maggiore del corpo d'armata
di dio, di gesù cristo, lo stesso studio dello zio...,
animo (di meradirgliene una. se lo palleggiavano con scherzi da corpo viglia, di
esser composto di questo; ma, per lo corpo di dio, io te ne pagherò
lari, che agiscono indipendentemente, per lo più uno frate, in cambio
quella buona creatura di fessenio. - per lo corpo... della marina
, 546: afferratolo per le spalle, lo i singoli, sotto pretesto di dovere
dovere, sovente troppo puntifece sorgere e lo spinse fuori ad urtoni, gridando: -fuori
col fiume, contrastava, fendeva, vinceva lo spirito della corrente. -a
inaspettato, terribile e a lui naturalissimo, lo avete già tutto innanzi, corpo ed
: esserne dominato, sopraffatto (per lo più al- l'improwiso).
perché sono propriamente di malumore; e me lo ha cacciato in corpo quella ostinazione di
scudi, di modo che se io te lo dessi, tu ti attenderesti a grattare
muovono il corpo sì, ma poi lo lasciano più stitico di prima.
scienza. -ritornare in corpo: riprendere lo stato metallico. a.
/ ch'ei da sé vibra, per lo spazio voto / non passa, ond'è
bianco -se un corpiciàttolo simile merita lo sconquasso di una bella donna come lei
tali... ma che? per lo gran corpaccio che sono, non
aguta / che move di piacere / lo punge, e fa volere / diletto
e costanti sono stati ingannati e poi lo fine loro è stato la morte cori
animo suo, che non era persona che lo sentisse né gridare né dolere. ariosto
più capace di felicità, secondo che lo esercizio corporale fa il corpo più gagliardo
sensibile, così ora è da ragionare per lo sole spirituale e intelligibile, che è
ché in lui non parea se non solamente lo spirito. 3. ant
). fra galgano, 1-82: lo corporale del panno significa il panno nel
mente / fui tormentata sì duramente che lo murire m'era placente. albertano volgar.
. albertano volgar., i-171: lo giudice dee far vendetta punendo gli uomini corporalmente
come corpi intermedi fra l'individuo e lo stato, e dotate di poteri ufficiali
sottoposto ad un'antiquata bardatura corporativa. lo governa un consorzio a reggimento autonomo,
a invisibil'cose deste figura, / lo non-sostanziato / faceste corporato. cecco d'
di piedi,... cerco con lo sguardo sulle teste, e vedo di
che la vita serra / antiveder per lo corporeo velo. boccaccio, 8-88:
, lett. it., i-182: lo spirito, sciogliendosi dal corporeo, si
non appartengo ai materialisti i quali corporizzano lo spirito; io rendo anzi lo spirito
quali corporizzano lo spirito; io rendo anzi lo spirito ai corpi, li rispiritualizzo.
i tardi lascian corpulenti buoi, / se lo stesso noval fendono a un'ora.
, corpulento e sanguigno in volto, lo guardava grifagno. -per estens.
come una cosa corpulenta, da quando lo spazio non esiste più per me
inghilterra, che da una corpulenza che lo rendeva immobile, pervenne [ecc.
: la corpulenza e la precoce calvizie lo facevano parere uomo maturo. -figur
pomeriggio afoso, pieno di silenzio. per lo spiraglio filtravano i raggi del sole aprendo
non potè indossare per l'andata, lo potrà per la tornata del corpus domini
sacramento, e levarlo di in suso lo altare, e portarlo di luogo a luogo
: l'aere terrestre è più torbido, lo quale per li sfiatamenti umidi si fa
quando pare che sia appreso, taglisi lo stipite, o ver pedale di sopra al
figur. (e il complemento che lo segue indica per lo più cose materiali,
il complemento che lo segue indica per lo più cose materiali, molto raramente cose
e d'ognuna anche delle minime parti che lo rendono perfettamente chiaro e compito. alfieri
espressamente s'intendano e siano obbligati per lo conducto e marinatico delli marinari e delli
burla v. s. illustriss. con lo scrivermi, che io cormenzini, ii-163
se suo pur fosse o redo, lo sbagliare e 'l fallire. parini, 631
, non perché verso il pittoresco, lo storico, il caratteristico, con i loro
bene ordinato convivio sogliono li sergenti prendere lo figlio (e questo è lo primo suo
sergenti prendere lo figlio (e questo è lo primo suo comandamento): « audi,
i tuoi figliuoli sanza ira. lo umile e modesto figliuolo non 12
2-50: l'ambizioso sdegna scosso lo sbalordimento angoscioso dei primi giorni, eleobottari,
si crede. talora le sue disgrazie istesse lo sì come madre pietosamente correggente,
son superiore: indegnamente; ma lo sono appunto percorreggènte2, v. coreggente.
lombardia, mandarono amba- sciadori segretamente per lo detto otto re, nella magna,
ancora in talia a correggere la chiesa e lo 'mperio, che beringhieri e alberto
incalza / l'esercito a battaglia e lo corregge.
, 200: i rami / che tra lo sguardo e le lontane scene / si
e'pontefici., non ardivano esercitare lo ufi ciò se prima non avevano la confirm
farai? te medesmo occidirai / de lo deiuno che fai, sì l'hai duro
). iacopone, 43-87: cerca lo iudicio e correge, / si nulla
, perché né consentire né negare puote lo così estimato sanza cadere in colpa di
, senza violenza, quella disuguaglianza che lo spirito di primo- genitura avea introdotta nelle
mezz'ora,... e lo fece per dargli una severa lezione e perché
. malispini, 127: vennono per lo loro comune in fiorenza ambasciadori con le
quando le se * dinanzi, s'hai lo spazio, / colla correggia in collo
una sua affinità di sangue, il vicario lo voleva pelare e levargli due correggie della
di ferro un corrigione: / tutto lo parte quel brando tagliente. = lat
allevato a correggimento di madre, per lo molto essere di fuori nostro padre. g
madre. ammirato, i-1-92: prendete lo stocco reale, acciò che con severo
rimane cucita al corpo del libro, ritiene lo stesso nome di coreggiuola. =
: passai per la vigna e per lo campo dell'uomo folle e matto e
] gli scultori, e gli fanno per lo più di due sorte, grossi e
sì come l'uva e 'l vin, lo spiede e 'l foro. russo,
nomi e correlativi a noi, come lo stare e il volgersi del sole si
su lo stato attuale della flotta repubblicana e sulla
magalotti, v-194: voi ridete, lo so, e nel vostro voi vi
duro freno. domenici, 1-232: lo spaventano [il leone] gli strepiti delle
i cumuli dei tronchi recisi e fenduti lo spirito dei boschi inclinati su le lontane
, 1-28: trovò un fiume che non lo potè passare, perciocch'era cupissimo e
e chi sua lingua agroppa / per lo corrente parlar, ed inciampa. guido delle
certaldo, 196: ne le cose dubbiose lo 'ndugio molto vi vale, e però
l'altre, elle possono molto danneggiare lo corpo,... e fannolo diventare
. vi è il primo gomito che lo copre, e fa traviar la corrente d'
per luogo dove sia grandissima corrente che lo trasporti fuora del dritto ed immaginato cammino
: oramai ogni visione di sua figlia lo riempiva d'incertezza, di curiosità,
die ogni tanto gli centuplicava la forza e lo spingeva alla devastazione. 14
tetto: trave in legno (per lo più abete o pioppo), lunga da
separato dal commercio umano, toltomi eziandio lo scrivere, ridotto a notare per passatempo
, 2-82: non è sì pesante [lo struzzolo] che un buon cavallo non
iacopone, 43-202: le dime, odenno lo mari- tamento, / curgono con granne
199: quegli che tiene in cuore lo rancore, e pare che faccia penitenzia,
menato seco a firenze un cavai barbero, lo messe a correre il palio di s
corse tanto meglio degli altri, che lo guadagnò. 8. per estens
la novella, / con molta festa lo corse abbracciare, / e ringraziava del
il cardinale di guisa, come sentì lo strepito nell'anticamera,...
pochissimi giorni quasi il doppio del lo trova. foscolo, iv-323: intanto io
giù come le anime de'scioperati cacciate per lo mare. passavanti, 25: un uomo
e questo è però che 'l nervo per lo quale corre lo spirito visivo, è
però che 'l nervo per lo quale corre lo spirito visivo, è diritto a quella
trasmutazioni. marino, vii-256: per lo cui tratto [dell'arteria aspra]
le ossa, con un'evidenza che lo dipinge. monti, x-2-104: mi
. spingersi, estendersi (la vista, lo sguardo). nievo, 99:
disse lui, correndo alle difese contro lo straripare di tal furia accaparratrice, « volentieri
tuo maestro quando t'insegna, sostieni lo comandamento di tuo padre quando correrà ad
veneno. campanella, 951: averan lo spirito santo manifesto come gli apostoli,
24. rivolgere (gli occhi, lo sguardo); portare (la mano
l'animo con angoscia incomportabile quanto sia lo stato mio difforme da quello degli insensati
g. villani, 4-36: per lo nome del detto loro castello avea nome
): e poteremo asimelliare... lo sangue che corre entro per le vene
nome perch'era infra paduli, e per lo fiume del po che vi corre assai
6-4: per questi tali non corre lo stesso discorso che per li primi.
divertitevi! tanto la paga vi corre lo stesso!... corpo di
... di modo che ci corse lo spazio di sei giorni prima che uscissero
linguaggio della prosa e quello della poesia lo stesso divario che corre tra l'uomo che
a monsieur chapelein la prima volta che lo rivedrò, acciò vi serva di giustificazione
intende, corre comune la loda e lo vituperio. s. caterina de'ricci,
corrispondenza fra torino e oria non rispettava lo stato vero degli animi di franco e
: che alla balìa di quello dee ubbidire lo scrittore. parini, 829: sperone
paese, un corso d'acqua, per lo più a grande velocità, in fretta
vidi già dritto e veloce / correr lo mar per tutto suo cammino, / perire
gelli, ii-13: e come? io lo voglio intendere ancor io, e non
attendere..., ma ora lo correrò prestamente, e da monsignor di fermo
le imprese dell'ingegno napoletano per migliorare lo stato. 56. studiare,
: far del bene a chi non lo desidera. varchi, 23-171: né
uno di più uno di meno non lo sgomentiva per nulla. svevo, 2-507:
perseguitato, che non corre colui che lo perseguita, perché la paura gli mette l'
tutti in ciascuna causa. però, secondo lo stile ordinario, votano solamente quei quattro
correttivi, invece di correggere il medicamento, lo fanno diventare scorretto. a. cocchi
5-8 (124): mi passerò, lo sciocco error d'una giovane raccontandovi,
20-345: pria da la verga e da lo spron corretto, / poi con vezzi
dissanguarono. tommaseo-rigatini, 1178: può lo stile essere scientifica- mente 'esatto '
, il correttore e il tipografo non lo abbelliscano di tre spropositi almeno! tozzi,
a corrente alternata sinusoidale, che ha lo scopo di ottenere ima determinata relazione di
e nullo è bon tanto, non lo migliori... unde dice [dio
v-411- 63: ogne di in lo quale se comunega, i compagnuni del
a la correzione del padre, e lo padre lui ammaestrare. boccaccio, i-75
cui forse il poeta aveva a casa lo scartafaccio e le correzioni. b.
errori, i quali ho stimato necessario lo avvisarglieli, acciocché si possa nelle correzioni
terreno agrario di sostanze atte a facilitare lo svolgersi dei processi fisici, chimici e
: e della italiana correzione ne mostrerà lo esterno [del palazzo] uno specchiatissimo
facilmente al conseglio de'suoi, che lo persuasero a salvar la persona sua per
carceriere tolse un mazzo di chiavi, lo sbattè a la porta, entrò gridando:
. ciascun passaggio, stretto e per lo più a gradini, che negli stadi,
guerra o mercantili a più ponti, lo spazio compreso tra i ponti a cominciare
coperta; nelle navi a due ponti, lo spazio compreso fra il ponte superiore e
corridoio illuminato da rare lanterne accompagnava tutto lo schieramento delle mura, da un limite
alte di un edificio (e per lo più dalla parte interna) o sopra
prima o dopo una seduta o durante lo svolgersi di essa (e si può
che si apre in una zona (per lo più al centro) dello schieramento avversario
luogo. g. bassani, 1-183: lo precedeva in punta di piedi, lungo
non diede già ai virtuosi tanta dilettazione lo spettacolo de'letterati cortigiani, che nudi
ognuno / l'asta raffili; ognun lo scudo assetti; / di copioso alimento
egli si fa restio, / col piè lo spinge in corso e con la mano
dopo circa un mese dal (per lo più nelle bresciane) e munita di rade
in passato, svolgeva (per lo più per mezzo di della corrispondenza
cuoco, 1-74: gli agenti di acton lo spinsero [il re] la acqua
ad arrestare alessandro ferreri, corletare per lo balza, curiere da siena. immanuel romano
e li dì miei più veloci furono che lo corriere; fuggirono, e non viddero
corriere; fuggirono, e non viddero lo bene. m. villani, 1-29:
3-72: l'abito, acciò ch'io lo dipinga intero, un correrò; /
un- -giornata di corriere: lo spazio percorso in giardo un suo corner
un viaggio, che i corrieri me lo dipingono per una cosa scura; non
al figur. beicari, 3-3-11: lo corriere, che va innanzi a questo
, iii-271: a me duole moltissimo lo scandalo della stampa, duole il vedere straziare
che sopporti la * vespa 'e lo * stenterello '. meglio se la
iacopone, 43-33: la penetenza manna lo corrère / che l'albergo li deia
ii-322: la casa biancotti... lo fulminava di lettere perentorie ed ultimative con
autobus e di un tram, per lo più di tubo metallico o di legno
a gradinate e non mancano, per lo più, di corrimani di ferro,
segnali della satisfazione. 2. lo scorrere, il fluire (di corsi d'
fluire (di corsi d'acqua); lo spirare, il soffiare (di venti
da imo luogo di mare pericoloso per lo commento di molti venti traenti da diversi
magno volgar. [tommaseo]: certo lo spazio della notte, infino a
importante e più necessario di quello che lo stato vuole procurargli e guarentirgli mediante l'
che è in misura equivalente (per lo più con riferimento a ciò che si
carducci, i-1113: ahimè, che lo scherzo mi si aggela su le labbra,
contadino non porta il proprio grano dove lo porta il padrone. in molti casi il
di cambio, dove vediamo, che quantunque lo scrivente dia le lettere correspettivamente alla valuta
. che coincide, equivalente, che ha lo stesso significato. tesauro, xxiv-95
. che ha la stessa misura, lo stesso volume, la stessa forma;
delle sue aste nel punto 60, apri lo strumento sin tanto che l'altra asta
guerrazzi, dichiarando che intendevo di onorare lo scrittore e non punto di adulare l'
lettera d'uno della direzione di genova ove lo invitava a scrivere un'opera nuova per
dall'altro, e questo si manifesta per lo ordine delle pietre faldate, che,
: è di necessità che si distribuiscano per lo edifìcio le stanze ch'abbiano le lor
vegetazione; e deve consistere in questo lo studio del coltivatore, di osservare diligentemente
stranieri: in questo caso, per lo meno, è rea di stato.
corrispondenza della porta, un focarile e lo spazio per il tavolo.
padre generante, il figliuolo prodotto, lo spirito santo spirato. algarotti, 2-257:
6. coincidere, equivalere, avere lo stesso significato. redi, 16-i-117:
primavera, ed al principio di autunno lo scorpione. tommaseo, ii-148: quell'
amore, da una cosa inanimata che lo abbia ridestato? e non morirei di
15. tr. (per lo più nel passivo). contraccambiare,
, ne volse far leggenda; e lo sa iddio se il mandar di tutto
3. figur. (per lo più assol.). che presta fede
divina in quanto infonde forza all'uomo e lo aiuta a perseguire il bene.
. soderini, ii-42: corrobora lo stomaco [l'assenzio], e
più volte stato sperimentato esquisitissimo per corroborar lo stomaco de'cortigiani. buonarroti il giovane
; e potrebbe infallibilmente corroborare e fortificare lo stomaco. a. cocchi, 4-1-85
medici per corroborare (come dicono) lo stomaco. -per estens.
allargò i termini del governo popolare, lo corroborò con la instituzione dei gonfalonieri capi
un corpo fisico, gli elementi che lo costituiscono). d. bartoli,
: morti tutti quelli che... lo potevano offendere, si corroborò con nuovi
corrosero coi loro filoni il fondo e lo infossarono sotto quello degli stagni circostanti,
. dante, conv., iii-xn-8: lo sole tutte le cose col suo calore
[l'acqua] si leva per lo caldo in sottile vapore per l'aria.
, e trapassando, si corrompono: come lo stato popolare s'indebolisce e diventa governo
). -anche intr. (per lo più con la particella pronom.).
ma lungamente abitata da'barbari, per lo commerzio di quelle nazioni la lingua latina
ciò fare per sé medesimo, corruppe lo donzello del vescovo che lo serviva a mensa
, corruppe lo donzello del vescovo che lo serviva a mensa, per pecunia.
i-19: l'amore apalesato non serva lo pregio dello amante, ma suole di
e al postutto spesse volte fa che lo amante si pente. 10.
offendere. iacopone, 12-8: lo peccato più che morte sì fa sua
i consigli timidi e dubbiosi esser soliti per lo più di snervare gli animi, avvilire
15. intr. (per lo più con la particella pronom.).
con l'alterante cagione, sì come vuole lo filosofo nel settimo de la fisica e
. bibbia volgar., vi-115: lo corpo, lo quale è corruttibile e
volgar., vi-115: lo corpo, lo quale è corruttibile e si corrompe,
16. intr. (per lo più con la particella pronom.).
corrom- pimento d'aere quasi tutto lo popolo perduto, esso savia
mente ricorse a dio e a lui domandò lo ristoro de la morta gente.
iv-3: per la mala educazione e per lo corrompimento de'costumi. d'annunzio,
-corrosione magmatica: nei magmi per lo più effusivi, la dissoluzione dei cristalli
, che non si poteva stare per lo puzzo in quella camera. =
vita de scrofa fetente, sozata en merda lo tosa, / sprezanno la
: probabilmente il ferro chirurgico, che lo operò, era corrotto. bacchetti,
bastare a uno cittadino che non ha lo stomaco corrotto di ambizione. v. borghini
). -anche sostant. (per lo più al plur.). compagni
irreconciliabili. d'annunzio, iv-1-37: lo spirito di lui non era soltanto corrotto
« e eo comenzo el corrotto: figlio lo mio deporto, / figlio, chi
circostanze; lutto, gramaglie (per lo più nella locuz.: fare corrotto
la città. muratori, 7-i-488: lo statuto manoscritto di ferrara del 1269 determina
dura tuttavia fra noi fare il corrotto, lo stesso che lo scorruccio) 4 seu
noi fare il corrotto, lo stesso che lo scorruccio) 4 seu piangere alta voce
ella voi merzede consentire, / tutto lo meo corotto serà gioì e dolzore. folco
, v-131-3: l'amoroso comforto e lo disdotto / che madonna mi mandao sovente
madonna mi mandao sovente, / tornato lo m'à im pianto ed in corotto,
, / che m'à fallito de lo suo convente. cino, ii-603: spesso
posso far motto, / sì mi strugge lo cor doglia e pietanza / di quella
non avendo neente, / ch'aver lo secol totto / dimorando a corrotto.
fiade el giorno me corroccio / con lo mio padre che non voi vestirme.
nulla; e del dimandare potreste avere lo mio corruccio. arsan rispose e
per niente ci travagliamo, e se tu lo vuoli tormentare, o corrucciare,
s. v.]: questa parola lo corrucciò. = dal fr.
non vi si mostrerà corrucciata, non spirerà lo scandalo; avvedutamente procurerà d'introdurre qualche
non ve ne importa! ». lo zio si offese di quel sospetto ingiurioso.
grande pietà, e seppe, per lo lamento di tristano, onde quello dolore veniva
, che sia leale dama e che lo scambio, che ella ha preso di
è in corruccio meco perché pur ora lo riprendeva di questo amore. marino,
poco meno che per istizza totalmente non lo straccia. = deverb. da
[inf., 31-1]: virgilio lo riprese corrucciosaménte, unde mostra che
repuso en mio deiettare; / or lo m'hai tolto, sirò rampo- gnuso
. pascoli, i-157: provava lo spasimo del passato non senza mostrare ai
le sopracciglia, le ciglia: per lo più come manifestazione esterna di sdegno,
corrugava le sopracciglia e si sentiva rivoltare lo stomaco, pensando al convegno, dato
un piccolo gesto che voleva dire « lo so » oppure: « che me
; e la smorfia della bocca che lo accompagnò e il corrugar della fronte in
le gengive e per riscaldare e corroborar lo stomaco, mercé d'un sugo astringente
, le ciglia, il volto, per lo più a indicare un turbamento dell'animo
fronte corrugata e volto fermo, / lo guarda e grida. monti, x-2-36:
di lampi. carducci, 105: per lo pian stridea la roggia / alluvione de'
grande. negri, 1-185: egli lo disse. -giù verso il ponente / il
colle mani, cioè il baleno; come lo potrà prendere e ligare? leonardo,
). -in senso concreto (per lo più al plur.): ciò
dante, conv., i-v-8: lo latino è perpetuo e non corruttibile,
è perpetuo e non corruttibile, e lo volgare è non stabile e corruttibile. giacomini
dante, conv., ii-xiv-10: per lo movimento ne lo quale [l'ottavo
., ii-xiv-10: per lo movimento ne lo quale [l'ottavo cielo] ogni
sarà puro in un altro essere formale, lo quale è corruttibile; e solo eterno
-trice). che corrompe. per lo più al figur.: che corrompe
però che le menti de'fedeli e lo populo, con forza di parole e
che altera la purezza, la forma, lo stile di un'espressione artistica, o
e per gli disagi, e per lo soperchio di gente, e delle bestie.
ma lungamente abitata da'barbari, per lo commerzio di quelle nazioni la lingua latina
colpevole di corruzione passiva, sia colui che lo induce ad agire, colpevole di corruzione
che simeon e levi suoi fratelli uccidessero lo popolo, e lo principe d'una città
suoi fratelli uccidessero lo popolo, e lo principe d'una città con lo figliuolo
e lo principe d'una città con lo figliuolo che la corruppe. capellano volgar.
. capellano volgar. i-211: quando lo marito si crede menar moglie che vergine sia
seminale. cavalca, 16-1-3: vinse lo disordinato diletto, che già sentìa;
inebriante la corsa del treno, e lo splendore della mattinata sembrava penetrarti dentro.
un percorso che presenta ostacoli (per lo più barriere da superare saltando).
e stu trovi ridolfo, e tu lo mena / qui teco. foscolo, v-
col capo accennò di approvare; chiuso lo sportello, via a corsa. pascoli
corsa; ma la sua buona guida lo fece imboscare, e si salvò; e
(e la parte dell'abito che lo veste). latini, i-247:
quante manere de corsali vanno per lo mundo discor rendo, e
gorgiera, / tra il confin de lo scudo e de l'elmetto, / d'
tra tali ripiegate a tetto. / come lo vellicai sul corsaletto / si librò con
cesare, 61: gaio labieno inviò verso lo regno per guardare le terre da'corsari
in mare. poliziano, 2-34: non lo fanno senza pagarne la pena, e
caso di guerra fra potenze colle quali lo stato si tenga neutrale, non saranno
cura... di tener sicuro lo oceano, corseggiato da'franchi e da'
4. medie. apparecchio ortopedico per lo più di gesso, talvolta anche di
tuttavia, un forno, che conserva lo stesso nome. pecchio, cono.,
, 11-1223: un suo corsiero / per lo campo spingea, di spuma asperso,
disse ignobil salma, / per te lo giuro, a sé adulando ei ménte.
in picciol corso mi parìeno stanchi / lo padre e'figli. simintendi, 2-2-237:
e con battere i cavalli e con lo strepito della voce e della sferza assordavano
le vie che destinate furo / per lo corso del palio, ormai ripiene / eran
che la foga con la quale viene, lo fa più furioso a urtare chi lo
lo fa più furioso a urtare chi lo volesse sostenere, meno stimare la picca
sostenere, meno stimare la picca che lo sprone, dico che se il cavallo discosto
occhi e il core / e sostenendo lo sùbito corso / del gran desio che nasce
v-128: diede al grandissimo vento piovoso lo corso, e la via al sonante
. novellino, 6 (22): lo dottrinò del corso delle stelle ed insegnolli
contiene savere e scienza, / co lo quale ciascuno omo puote avere cognoscenza /
dell'acque, / che drizzan corso per lo sommo regno, / e se'ciò
figur. lunga e ampia strada, per lo più di intenso traffico, spesso preferita
dico, ucciso, / non m'era lo morire / grave più che si porti
dante, inf., 11-99: natura lo suo corso prende / da divino intelletto
. cuoco, 1-243: bene spesso lo stato delle cose ed il corso degli avvenimenti
tant'alte doti / tu non orni così lo spirto e i membri, / perché
, 7-16: in questo modo s'ordinò lo stato e corso del comune e del
, pensarono che più utile era raffrenare lo ingrato e sconoscente popolo la carestia,
, 2-47: in questo anno essendo per lo corso stato a roma del generai perdono
, rappresentava la volgarità, e se lo davano solamente le donne di malaffare.
e pietre; a che vaglienza / hanno lo corso, saver li è mestiere.
di vignone, le quali vendete per lo corso di costà e avanzatele di pregio il
determinato periodo di tempo (che per lo più comprende alcuni anni) in cui
-studente fuori corso: nelle università, lo studente che non ha conseguito la laurea
, che in quattr'anni conduce poi lo scolare all'apice della gloria. tommaseo
, che beata quella donna gravida in siena lo potesse accattare; e per tutta siena
era in italia,... lo feceno negligente. -prendere corso:
per tanti anni. fogazzaro, 5-41: lo strumento dell'organista, corso e pesto
con sé, come uno scenario, lo spettacolo di quel cielo corso da quelle
caratteristico della corsica; il vitigno che lo produce. pulci, iv-2:
fare il simile a la badessa, lo mandò giù come un sacramento falso. redi
d'annunzio, 11-1029: o serbia, lo squallido boia /... al
buon cortaldo che m'era a grado perché lo superavo di tutta la testa.
. straparola, proem., 2: lo sforza, adocchiatovi un palagio di maravigliosa
sovrano; residenza reale; reggia. -per lo più con valore collettivo: il sovrano
s'usavano, sì come oggi s'usa lo contrario, si tolse quello vocabulo da
dire cortesia quanto uso di corte. lo qual vocabulo se oggi si togliesse da
volgar., 31 (36): lo veglio teneva in sua corte tutti giovani
segue il re, onde a roma lo splendore di due corti, la dualità di
nella reggia d'amor non suol chiamarsi / lo straziar fierezza, / se innamorato cor
casa in piaza, parata a festa, lo spanto convito, a porte spalancate e
fuor de le prime porte, / e lo raccolse in signoril sembiante, / in
bello esercizio d'opere cavalleresche, per lo riuscire che questo suo buon nipote faceva
; ridevano ad ogni sua facezia; lo chiamavano, per antonomasia, 'il principale'.
doti di oratore, perfino i fascisti lo rispettano, gli fanno la corte.
estratto. leopardi, i- 1027: lo stesso far corte a una nazione per ottenerne
, e domandare perdono, che per lo diritto della corte di giustizia sarebbe il
detti trentasei a consigliare ogni dì per lo buono stato comune della città nella bottega
ferro tuttor grondante di vivo sangue, lo condanna a morire. g. aver ani
] che luisa amò giacomo, perché lo sapeva fuor di misura infelice? e
cioè * cortile '(e indicava lo spiazzo fra le case nel villaggio: dove
suo ceppo / lasciò ne'monti, e lo nudava il rame / di fronde e
dilavando il terreno a poco a poco lo consumerebbono; e ciò si farà col covertare
boccaccio, 14-256: si maravigliò sì per lo bello e pulito e ornato stile del
lettera che uccide, e non secondo lo spirito che vivifica, credevano la divinità
* sì », la fuga decisa, lo scompartimento nel treno riservato.
alteri il martel d'argento, e che lo ripigliò dalle mani del papa il cardinal
il cardinal conti,... e lo diede a un prelato del suo corteggiamento
compagni, se essi questo prence corteggieranno per lo innanzi, sì come essi fatto hanno
come essi fatto hanno le loro donne per lo adietro. caro, 12-iii-275: corteggio
, altre a compa- gnare e corteggiare lo re, e quando è vecchio e sanza
è vecchio e sanza alie, esse lo portano. berni, 122: se a
di virtudi leggiadre, / che teco lo corteggiano, / ed in amor gareggiano.
del suo diritto monarcale sugli esseri che lo corteggiano. 3. stare intorno
. savonarola, 5-29: chi non lo corteggia [il tiranno]...
notato per inimico. machiavelli, 11-2-463: lo 'mbascia- dore viniziano è in sul placare
detto che sono bello; anzi me lo disse proprio il morpurgo, che è
, che egli ha una sorella che lo avanza di signoria e ha maggior copia di
tutto, la sicurezza e il piacere, lo splendore del sorriso. = deriv.
de l'ombrosa siepe, / su lo spinoso trono / del verde cespo assisa
verde cespo assisa, / de'fior lo scettro in maestà sostiene, / e corteggiata
nave del re, e disposte a semicerchio lo accompagnavano. manzoni, 289: i
da temersi, ed in particolare per lo corteggio dei gravi accidenti che ha avuto
di suo servidore, né a grazia lo struggersi e consumarsi servendola. segneri,
se non quel giorno del corteo dopo lo sposalizio. nievo, 1-150: dopo
, con rispetto parlando, mi si rompeva lo stomaco... vedevo un corteo
che un amico andava a nozze? lo stesso effetto. negri, 2-830: improvvisamente
, 2-26: mi ricordo quando morì lo zio di baba; che era, allora
animali. calvino, 1-414: aguzzando lo sguardo scorgevo una formica avvicinarsi e scoprivo
a ciascun gentil core innamorato: / lo primo che cortese in ciascun lato / sia
: / baron cortese, non me lo negare! ariosto, 26-1: cortesi donne
3 (44): e ricorsi a lo solingo luogo d'una mia camera,
; che denota un animo gentile (lo sguardo, le parole, gli atti
non coninzai. cino, ii-590: lo fino amor cortese, ch'ammaestra /
1-1-60: segnor, sappiate eh'astolfo lo inglese / non ebbe di bellezze il simi-
la mia madre fosse cortese, per lo cui essemplo tu mi credi piegare, non
non prendere in ciò fidanza; perocché lo suo errore riceve degna scusa dal sommo
, / dicendo: « astolfo, per lo vero iddio, 7 se non te
: certo, se tu ti senti / lo poder di donare, 7 ben dèi
guardando d'ogne lato / di ciascun lo suo stato. guittone, 52-2: leggiadra
; tanto giudera / v'ha fatta devenir lo meo laudare. fiore, 24-7:
, e ciò ci ha procacciato / lo schifo, perch'egli ha corteseggiato y
col corteseggiare e stare troppo in brigata lo sconcia. serdonati, 7-26: e
corteseggiando con l'amico, quando gli scrive lo nomina fratello, e poi..
nobil vincitor pietà ne viene: / lo qual cortesemente a lui s'appressa, /
, / a levarsi l'aita e lo sostiene. segneri, iv-278: di san
loro che ferocemente contra i nimici, lo fecero con gratissimi animi loro cittadino,
l'uomo ad essere grazioso, o vero lo contrario: la quale grazia s'acquista
non lascia mai di fare a chi lo trovi a mangiare. leopardi, v-20
che potesse loro venire fornito lo fatto, perché parea loro che l'
/ s'egli è villano in cortesia lo muta, / di scarso largo a divenir
muta, / di scarso largo a divenir lo aiuta. guittone, ii-274: e
s'usavano, sì come oggi s'usa lo contrario, si tolse quello vocabulo da
pugliese, ii-123: ov'è madonna e lo suo insegnamento, / la sua belleza
belleza e la gran canoscianza; / lo dolze riso e lo bel parlamento, /
canoscianza; / lo dolze riso e lo bel parlamento, / gli occhi e la
bocca e la bella sembianza, / lo adornamento e la sua cortesia? guittone
, par., 17-71: lo primo tuo refugio e 'l primo ostello /
, x 21-90: adesso lo trattavano da uomo, con una cortesia
donna, a sembianza, / se da lo cor non vi venisse amanza. folgore
, e siccome maschio porta sempre fortuna lo accolsero e se lo disputarono in cortesie
maschio porta sempre fortuna lo accolsero e se lo disputarono in cortesie come fosse un segno
... mi favorisca imprestarmi per lo spazio di quindici giorni quattro ducati..
mi misi a cercare di questa donna che lo mio segnore m'avea nominata ne lo
lo mio segnore m'avea nominata ne lo cammino de li sospiri; e acciò
de li sospiri; e acciò che lo mio parlare sia più brieve, dico che
, caio 'n etro- pesìa; / lo vino, prego, renne me per la
padre: il mio fratello abaga si lo ha tenuto, quanto a tutta sua vita
vita, ed io sì doveva avere lo mezzo, ma per cortesia sì gliele lasciai
d'arbitrio e propria cortesia '; suonano lo stesso, ed ambedue significano 'di
suo vicino o a l'amico o a lo straniero, e più vale il tacere
di ciò è da biasimare la debilitade de lo 'ntelletto e la cortezza del nostro
'ntelletto e la cortezza del nostro parlare lo quale per lo pensiero è vinto,
cortezza del nostro parlare lo quale per lo pensiero è vinto, sì che seguire lui
, 1-68 (164): io lo domandai se lui mi sapeva insegnare una certa
: e quantunque tutti quelli che sotto lo stendardo de la cortegianeria voglion esser posti
loro del male e del bene quando lo voglia. fogazzaro, 5-401: durezze
convenienza e di cortigianeria... lo richiedesse, contuttociò... mi sarei
, non punto meno di questi piange lo stato cortigianesco. alfieri, i-84: il
, rivoltosi ad uno de'suoi cortigiani che lo seguivano, domandò dove fossero rimasti *
che mettendo l'uomo in perpetuo pericolo lo agguerrisce e tien vigile e pronto.
chi vive a corte (e ha per lo più valore spregiativo, alludendo alla mollezza
se tra quel- l'ombre cortigiane non lo perdé, fu miracolo del suo ingegno.
e la varia provenienza delle persone che lo compongono). machiavelli, 776:
non diede già ai virtuosi tanta dilettazione lo spettacolo de'letterati cortigiani, che nudi
il prezzo dei loro passatempi. sono, lo vogliano o no, i cortigiani
-come si fa la ninfa? -questo ve lo insegnerà ogni cortigianuzzo furfantino, che.
. (cortile esterno): ha lo scopo di dare aria e luce alle
cortina1, sf. tenda, per lo più di tessuto prezioso, che scende
quelli sono i miei lecci, sotto lo spiazzo del castello. dal parapetto, in
e quindi non esercitavano nessuna critica. lo stesso accade, da quanto si può
di apollo. simintendi, 2-3-237: lo luogo, e l'alloro, e 'l
di'; chiedi tue sorti: / ecco lo dio ch'è già comparso e spira
. varchi, 18-3-176: giunse lo imperadore a santa maria -
corte l'ali. monti, x-3-480: lo sguardo de'mortali / mal de'numi
uomo per ciascun cavallo, che lo guidasse a piedi per la briglia
per obedienzia. ariosto, 46-131: lo percuote nel petto, e ne la faccia
che con la mano in terra anco lo caccia. lippi, 1-19: chi sa
or cana. tasso, 10-53: tu lo mio stabilire, e in tempo corto
sbalordito. nieri, 220: lo va a trovare e gli dice che ha
e corto. marino, 16-96: a lo sguardo accostò debile e corto / d'
nazioni l'hanno già conosciuto, o lo conosceranno di corto. carducci, 744
corta, / dove circonda il popul lo steccato, / sonando il corno s'appresenta
alla conclusione (e si usa per lo più nella frase conclusiva: per farla
le bugie vengono rapidamente scoperte. -con lo stesso significato: le bugie hanno coda
vento facendosegli intorno [all'uccello] lo spingerà molto con prestezza, come il cor-
', è fazzoletto da collo, per lo più di seta, le cocche del
il * leggiadro 'galoppa, lo * spiritoso 'raddoppia, 1'* ardente
angelica tromba, / che dal ciel lo bandisca o che ve l'erga, /
talpe: / né risponde al desìo lo sguardo o 'l canto. fagiuoli,
: i maestri e i dotti di mestiere lo lodano, e gl'imberbi de'collegi
ciò ch'io vidi, / e più lo 'ngegno affieno ch'i'non soglio,
conv., i-1-1: sì come dice lo filosofo nel principio de la prima filosofìa
, come cosa che cada, / tremar lo monte. marsilio ficino, 2-129:
universale, che abbraccia il reale o lo scibile, la storia e la scienza,
come cose o (che qui è lo stesso) come persone, vuol dire cercare
, di oggetti, di apparenze che lo circondassero, ridotto a questa non nuova
ragione è categoria. 3. per lo più al plur. masserizie, mobilio,
cosa te vollio mostrare, / set te lo plachesse de fare, / estu meu
d'ogni opor- tuna cosa sì ben lo fornì, che non un palazzo, ma
rattoppato. 4. per lo più al plur. beni, patrimonio,
6. letter. persona (per lo più con un senso di affettuosa tenerezza
si ricorda più il nome (o non lo si vuol dire in presenza di estranei
savio, perch'elli entendesse e conoscesse lo mirabile artificio de questo mondo. firenzuola
, i-23 (45): e trovano lo die colla notte vinti e quattro ore
andai di poi a costantinopoli, io lo feci quando io viddi le cose non sole
si trovava inclinato ad approvare ciò che lo mutasse in qualunque maniera. giusti,
vanno male. -cosa pubblica: lo stato, il governo. latini,
anco agli ecclesiastici, quando le circostanze lo rendono opportuno. de sanctis, leti,
di essere in qualche modo, per lo meno idealmente, nel numero dei privilegiati.
sotto la sua signoria se non per lo molto uso dell'arme, e per lo
lo molto uso dell'arme, e per lo savere della cavalleria, onde la sua
!, / la scaltra aggiunse, lo vorreste avere / al prezzo istesso ch'è
g. villani, 1-21: dissegli per lo detto responso, che...
la sua libertà è la repubblica. lo scopo della vita è la gloria, il
« vedi come la cosa sorge » disse lo scultore gettando una occhiata, una carezza
memoria, per quanto venisse esaminata, non lo sapeva dire. de sanctis, lett
dante, par., 15-38: giunse lo spirto al suo principio cose / ch'
lecito, e mentre che la età lo patì egli amò; ed allora lo fece
età lo patì egli amò; ed allora lo fece di nascosto, perché quella cosa
non solo non incontrò il sorriso e lo scherno per lungo tempo consueti, ma
, intenzione. machiavelli, 11-2-419: lo animo suo era, circa le cose
mirabil sì, che in croce mi lo adoro, / ché al senso mio
la carità. leopardi, 19-77: lo sguardo tenero, tremante, / di
assaltato; e se pure fussi chi lo assaltassi, se ne partirebbe con vergogna
vertudiosa, / l'amatisto, né lo carbonchio fino, / lo quale è molto
, né lo carbonchio fino, / lo quale è molto risprendente cosa, /
tanto, quanto sarebbe dare a'corpi lo spirito e l'anima. la qual cosa
messer anseimo. forteguerri, 4-9: lo trovaron disteso in su l'arena / con
tempo ventiquattr'ore; sono galantuomo, lo pagherò. manzoni, pr. sp
come una cosa corpulenta, da quando lo spazio non esiste più per me. alvaro
a sollevarsi un orribile diavoleto. parte lo susciteranno i buoni credenti, ai quali
, il ragno, l'ape, lo stelo, / cose ch'han molti secoli
cicalando per le botteghe, e quando uno lo dimandava che cosa gli aveva suo padre
, signori; pane, abbondanza. lo condurrò io in prigione: sarà gastigato.
a uno che s'era buttato mezzo dentro lo sportello, a urlargli qualche suo consiglio
atti giuridici che si ricercano, messer lo giudice pronunziò la sua final sentenza ne la
sapere che erano pronti a ricominciare appena lo avrebbero rivisto, di notte o di
e che s'ei non volessi, non lo svierebbe persona. ma a cosa a
, e dopo la curiosità serpeggiava per lo stabilimento all'arrivo dei duellanti.
nebulosa / tanto che, per ficcar lo viso a fondo, / io non vi
o non ha voglia di andare avanti o lo coglie la notte, che egli non
ii-122: dici, anima mia, / lo dolce amore ch'è intra noi due
o si è sentito dire, in quanto lo si ritiene assurdo, senza senso,
sulla piazza e si battevano il petto, lo videro arrivare in tal modo, disteso
scienza, comprenderà ognuno di leggieri come lo studio dell'ottica... deve proceder
, primieramente. pulci, 3-36: lo nostro abate / la prima cosa missono
5-58: colui ch'è dentro assetta lo scoppietto / e stava al bucolin quivi
avere udita mai, che una cosa voglia lo cuore e un'altra la volontà.
vedemo molti mali omini che vanno per lo mondo con diverse astuzie per guadagnar denari
ed io so per cosa certa che non lo credette di tanta importanza da meritare una
mio dolore, / poi veggio impalidito lo colore / di voi, cui amo più
istrette. d. bartoli, 34-246: lo stagno, e 'l piombo, fusi
cosa!... in casa far lo sa ivano, e fuori il servitore
. guicciardini, i-5: tale era lo stato delle cose, tali erano i
di una nazione; e bene spesso lo stato delle cose ed il corso degli
far presagire una qualche novità, per lo più sfavorevole. macinghi strozzi, 1-345
d'amore, 52-8: vuol covrire / lo ben altrui, andandolo spegnendo, /
signor dabbene, puntuale; e io lo posso dire, che son tutto di
che son tutto di casa, e lo servo di panno per le livree della servitù
un signor dabbene, puntuale; ed io lo posso dire che son tutto sua cosa
dire che son tutto sua cosa, e lo servo di panni per le livree della
fora una cosa. foscolo, vii-63: lo stato di natura, di guerra e
ardente fiele del dispetto. « te lo prometto. ma tu non credere che io
: identificarvisi. campanella, 1041: lo spirito nostro aereo aria si farà e
tradotto in torino per semplice studio, lo feci ricopiare col testo accanto, e mi
palazzeschi, 4-350: il mio salario lo portavo tutto là, si può dire
mie dov'io le sciolgo / ben lo sa amor, innanzi a cui le
ragionare il furto? anche i cosacchi lo sanno fare, e se avessero perizia
morte al corpo ed a l'alma lo coso. anonimo, 304 c: a
guida: / perciò ciascuno amante dio lo cosa. 3. rifl.
in (154): gli cani tuttavia lo mordono [il lione] alle cosce
la coscia. foscolo, 1-356: e lo traen de'velli [lo sgozzato armento
1-356: e lo traen de'velli [lo sgozzato armento]; e giù da'
, curri 0 cilindri, posti per lo piano nel mezzo delle due cosce di
è costui. ojetti, i-298: qui lo vorrei vedere, con tutta ima grigia
. iacopone, 17-7: or lo me di', frate ranaldo, / ché
gloria o en caldo, / no lo m'ha deo revelato. / honne bona
. / honne bona consciènzia / che lo morir te fo 'n pazienzia: / confessasti
propria conscienza o vogliamo dir conoscenza non lo rendeva di ciò ragionevolmente sospettoso) non
è male): e assume per lo più il significato di norma suprema di
conscienzia è mordace: / l'acqua, lo vento posa, de stimolar non tace
ritenea pietà né conscienzia, / ché lo facea sanza misericordia. savonarola, iii-105
non so se la vostra coscienza possa dirvi lo stesso. manzoni, pr. sp
turbamento, il testimonio consolante della coscienza lo rassicurava alquanto. lambruschini, 1-63:
sia carico di coscienzia, che tu lo faccia senza pensarvi. salvini, vi-4-325:
sommerso; e quello che gorgogliano è lo rimorso della coscienza, che èrmo di si
a'teologi se ella con buona coscienza lo poteva tenere. fagiuoli, 3-2-227
che sono in gran parte o per lo meno appaiono diverse dalle reali, e
, onestamente (ed è usato per lo più come rafforzativo di quanto si afferma
: è figlio del demonio, e lo sa e se ne gloria, e opera
era uomo di coscienza e siccome sapeva che lo speziale estraeva dalla flora indigena anche i
scienza e della dignità mia che me lo fa dire. d'annunzio, iv-2-1166
quali e con più savi deputati per lo comune d'arezzo a ciò ci abboccammo.
, sentendo rimpro- verarlasi, fieramente adirato lo cacciò via. a. segni, i-
. g. villani, 6-22: lo 'mperadore suo padre facea ciò che potea
. francesco si avrebbe recato a coscienza lo spenderlo altrimenti che in beneficio del pubblico
di cuore, e che tutto il dì lo rimorde la coscienza sua de'misfatti,
discarica la coscienza tua, e non temere lo dire degli uomini, ma più iddio
è aliena dal corrispondermi? -o questo ve lo posso dire sopra la mia coscienza.
di pregare, come le aveva ordinato lo scultore. = voce dotta,
, -raccomandò la madre, -che se ce lo prepara [il coniglio] può tenersi
. -per simil. (per lo più iron.). guerra dei
: così, bella, si favella / lo mio cor con mico. dante,
dante, conv., i-vi-6: che lo latino non sia conoscente del volgare e
stando così in questa maniera, e lo re disse: benigno signore...
..., a te raccomando lo spirito mio. boiardo, 2-4-66: così
così passo passo seguitandole, andavamo per lo silenzio de la serena notte ragionando de le
de sangue che li corre al cerebro lo fa cusì vacillare, e ch'el trarli
dore passo, / in tante alteze lo mio core giunta: / così mi
se noi domandassimo uno consiglio certe non lo darebbe tosto cosìe come se fosse bene parlante
, 7-33: come i raunati perdono lo spazio di combattere, e dà l'
de'medici, 364: e perché lo amore congiugne la materia e la forma,
, iii-iv-5: la colpa si dà a lo 'ntelletto e al parlare ch'è mio
goldoni, vii-1053: -e quando ve lo metterete questo bell'abito? -non so,
so, può essere che non me lo metta nemmeno. io son così; mi
. nuovi testi fiorentini, 220: lo quale dio ne daraie loro prode e
così vecchio com'è, il cielo lo benedica, terrebbe in allegria mezzo mondo
cosi abbracciati, e miravanli, per lo lume della luna ch'era apparito.
a fare e quando partire, non lo ho potuto raccorre così a mio modo
/ un vento si diparte, / lo qual in ogni parte / i boschi
dai rami sgombra. / cori de lo mio core, / ch'è selva di
... / del suo dolce parlar lo spirto e l'aura / subitamente ogni
via di consiglio, al ministro che lo ha domandato. cori spetta agl'ispettori
error che ci fa far l'ira e lo sdegno / hanno, a parlar così
per così dire, nelle sue mani lo spirito de'fanciulli; ed è suo uffizio
tor la fanciulla per moglie, e con lo sposarla appresso, e'la fece star
a vivere quivi... -io lo so. ariosto, 1-2-16: -taci:
eccetera). tocci, 2-3: lo prenda insomma [il vocabolo bisogno]
bisogno] in quel senso in cui lo prendiamo noi quando diciamo: il tale
aria, e in ogni canto / lo facea volteggiar senza contese. algarotti,
rinchiudere. bar etti, 2-87: ognuno lo beffa, lo vilipende, lo detesta
, 2-87: ognuno lo beffa, lo vilipende, lo detesta e lo fugge;
ognuno lo beffa, lo vilipende, lo detesta e lo fugge; cosicché, per
beffa, lo vilipende, lo detesta e lo fugge; cosicché, per campare la
3. sm. (per lo più al plur.). tale persona
della persona e del volto (per lo più femminile), correggendone con adatti
2. sm. preparato (per lo più consistente in oli, creme,
gioberti, ii-258: la geografia studia lo spazio terrestre, non solo per modo
legato ai solstizi e agli equinozi, lo sento come carne della mia carne; la
sistemi stellari o planetari e si propone lo studio e la rappresentazione dei fenomeni della
sopra, manco: / una sassata glie lo portò via; / quando si combatteva
ubbidisce alla legge di spontaneità di cui lo spirito stesso è fornito. 2
cittadini; e quando cittadino romano fu lo stesso che cosmopolita, non si amò
del contrasto fra i vari elementi che lo compongono -fra la tradizione indigena schietta e
è: -quel coso! già non lo presi mica per amore; mi trovai all'
le cervici, / gemìa nel sangue lo sgozzato armento. 2. figur
le sostiene ed erge. / l'altra lo sparso crin da la finestra / di
albarosa prese un piccolo pane di frumento, lo divise nel mezzo, lo consperse d'
frumento, lo divise nel mezzo, lo consperse d'olio e di sale, e
, 27-30: di quel color che per lo sole avverso, / nube dipigne da
x-3-506: di quel color che per lo sole avverso / nube a sera si pinge
della persona di papa bonifazio, ma per lo peccato commesso contro alla maestà divina,
cospetto di dio, e che appena lo giusto si salva. bruno, 3-609:
xi-130: ebbene, o signori, io lo dichiaro altamente... al cospetto
una folla di uomini de'quali alcuni lo pronunziano bello e altri brutto. baldini
.. insieme con infinite sua virtù lo fece sempre nel conspetto de'suoi soldati venerando