il core. boiardo, 1-6-6: sotto lo usbergo stava il pancirone, / ma
, / o morto, o preso lo crede certano. 2. avv
per ch'eo già mai negasse / lo vostro fino amore. guinizelli, ii-406:
/ non si porla compire / senza lo sofferire / alcuna incomicianza. lacopone,
sacchetti. sacchetti, 141-18: messer lo podestà, io vegno a dio e a
, 6-4: fare il gran signore e lo smargiasso / a forza d'ignominie e
faccia de le sue, rafrenàtela con lo scarpello e con la mazza; e se
dante prodotto da molte voci, per lo più allegre e festose, per
pinocchio su le spalle, se lo portarono in trionfo davanti ai lumi
: nessuno fra i tanti che lo salutavano, avrebbe osato d'invitarlo ad
. / onde subito correre dovè / lo stesso serimbratta. foscolo, xv-562: ricordomi
/ faceano il padre, il precettor, lo zio. nieri, 284: e
sua avventura aveva fatto chiasso; dunque lo volevano a qualunque patto; chi sa
, / e dissi: il chiasso lo finirò io. / onde gridai: chetatevi
: ma qui non c'è da far lo spasimato, / né la fanciulla
le bestie, le quali, voltesi per lo chiassolino che va in orto san michele
un lieve fischio convenzionale. ignoti compagni lo chiamavano. -dimin. chiattino (
: quatto quatto, furtivamente (per lo più col verbo andare).
. m. cecchi, i-203: e lo addomandon tutti il cimitero / di callisto
di nuovo chiavardato il ferro che lo reggeva da colui che sotto non
uomini ribaldi / peggior di quei che lo chiavaro in croce. 2.
tuo petto sempre chiavato sia: che se lo amore usasse tal dirittura, che,
, 108-2: non si disperin quelli de lo 'nferno, / po'che n'è
che aveva la chiave dell'uscio, lo trovò che voleva iscendere la scala. pulci
piccola chiave. nella cassetta era custodito lo scartafaccio. palazzeschi, 3-231: un
del lato il cordiale amore, per lo quale mi ricomperò. i chiavelli mi saranno
-chiave falsa: fabbricata, per lo più prendendo timpronta della toppa, allo
cui fusto è pieno, e per lo più termina in pallino. tommaseo [s
la chiave della casa di david sopra lo suo umero; egli aprirà e non sarà
dante, inf., 27-104: lo ciel poss'io serrare e diserrare,
difensor sdegnoso. gioberti, ii-224: lo scadere d'italia incominciò col declinare civile
: / ch'i'vo'portar de lo tuo cor le chiavi, / ed a
/ e pò gir là dove '1 voler lo move. petrarca, app., 16-3
fatti, io mi concentro su questo, lo indago, come a scoprirvi la chiave
. segno convenzionale o asterisco apposto per lo più in bozze o manoscritti per indicare
consonante. -scherz.: per lo più riferito al tono della voce umana
mobile e regolabile mediante un comando per lo più a bottone. collodi, 745
memorie per le beue arti, 2-264: lo sforzo perpendicolare, che è massimo nel
e sull'architrave di stalla, c'era lo stemma dei marchesi macchiavelli. -figur
e cadde nell'acqua, che se lo bevve. 20. marin.
ti potevi tu raffrenare nel desiderio de lo omo, vedendo tante chiavi? -io venni
figlio ci penso io... lo chiudo a chiave! lo sprofondo! ojetti
.. lo chiudo a chiave! lo sprofondo! ojetti, ii-619: una
bibbia volgar., v-126: io lo circondai e intorniai quello coi miei termini
stava appiccata quivi presso ad un arpione, lo serrò. = dal lat. clàvis
ch'io t'acchiavello; / risponda lo tuo senno non durazzo, / ché
, n'accerto chiavello, / non razzerà lo tuo cavai du'razzo.
giunto nel campo colle lettere, non ve lo trovò; aspettollo infino che tornassi.
buio della stanza, accesi la luce. lo scatto della chiavetta s'inserì in quei
per fabricarne le chiavette d'oro / ruppe lo strai, che rompe anco la pietra
su le chiavette malferme, escono suoni. lo stromento ha in sé quasi direi una
interno, il mistero della voce, lo sfogo e la passione dello strumento, insomma
lasciava andare un'ondata d'ingiurie che lo coprivano da capo a piedi. cassola
a piedi. cassola, 2-529: lo spaccista allineò cinque bicchierini sul banco e
carpone sotto la chiavica, dove rinvenne lo involto dei giornali, ed avendolo disfatto
è aprirmi le porte, ed io lo considero... come un nuovo chiavistello
il confessore. nieri, 139: lo misero alla porta, e gli fecero
chiazza, sf. macchia (per lo più in forma circolare) che si
3. figur.; per lo più riferito a fiori e ad alberi,
: e siccome le chicche della madre lo ricompensavano dei paterni rabbuffi, la professione
una chicca. palazzeschi, 3-259: lo prese piano piano [il gioiello]
gioiello] con due dita, e se lo avvicinò alla bocca, intendendo dire che
conoscenza dell'errore di chicchefósse, non lo manifestava al 'santo uffizio '. pellico
. tazza di media grandezza, per lo più di porcellana, maiolica o anche
bensì nella ciccherà di porcellana, o per lo meno di terra finissima di savona.
per un gran regalo, e veramente lo è, essendo un liquor soavissimo,
ricrea; quando è in questo grado lo chiamano 'lagna ', e ogni cocco
caffè. magalotti, 16-284: lo prega a comperare a malta pe'suoi
me lo goderei come un onorato frutto del mio talento
. seme o granello: per lo più di cereali, ma anche di altre
45: intanto, durante la notte, lo zecchino germoglia e fiorisce, e la
. -anche: ciascun elemento, per lo più sferico, di cui è formata
d'un altro suo figliuolo: se lo fa venire in grembio, o se
fa venire in grembio, o se lo mette a cavallicchio sulle ginocchia e gli fa
un chicco di zucchero: « nino, lo vuoi il pippo di zucchero? »
chiedere), sm. (per lo più al plur.). postulante.
facci granne vilanza / de gir fugenno lo suo deiettare. g. cavalcanti,
chieggiono il cielo e solo i ladri te lo rubbano. tasso, 8-33: l'
un occhialaio. sconcertandolo, la domanda lo ferma; e della sosta approfitto per
richiedere, esigere, imporre (per lo più riferito a cose). - anche
voler che pur mal chiede / con lo 'ntelletto, e mosse il fummo e 'l
, 55 (89): tu se'lo più savio uomo di tutta italia,
italia, e se'povero e disdegni lo chiedere. perché non ti provedesti tu
storie pistoiesi, 1-146: messer ramondo lo fece chiedere di battaglia. parini,
messe le coma a la buona memoria de lo andato a porta inferi un tempo prima
tolto per mangiarlo di nascoso, sì lo trassi fuori del seno ove ricettava il
i chieditori a non conquider co'preghi lo squittino, ma promesso aiutargli. pallavicino
. xiv) * chiglia ': è lo stesso etimo di chiglia (v
caro, 12-i-96: si lasciò calar lo scapperuccio su le spalle e gli si
la cherica. crudeli, 1-119: noi lo seguimmo; e smisurata chierica / vedemmo
. pea, 1-12: ogni tanto lo rincorreva, l'acciuffava per i capegli lunghi
chierica, e le superstizioni, de lo scrivere quando non bisogna, v. s
scappato, giovinetto, dal seminario, lo sclepis, che lo voleva a ogni costo
dal seminario, lo sclepis, che lo voleva a ogni costo prete come lui,
a ogni costo prete come lui, lo aveva tolto dagli studii; dimenticano che tutti
, il tartufo si appiatta; per lo più al centro d'una chierica di
votano a san francesco: quando risana, lo vestono da monacello, con una tonaca
di giullare toscano, v-17-14: salv'a lo vescovo senato, / lo mellior c'
salv'a lo vescovo senato, / lo mellior c'umque sia nato, / ce
fra tanto splendore e potenza del chiericato, lo spregiato laico cominciava a levare la testa
sm. giovane chierico. -per lo più: ragazzo o giovinetto, in
l'uscio della chiesa e entratovi dentro lo lasciò aperto e andossene a far li suoi
e vegnen- dogli subitamente uno pensiero per lo quale parve al popolo che contemplasse uno
, 58: nullo, per certo, lo quale si diletti de'beni presenti può
iii-237: vogliamo il paradiso sì, ma lo vogliamo secondo il cuor nostro. quella
in quei momenti di calma contemplativa che lo prendevano. 2. che è
di chi contempla (e può indicare lo stato morale di chi si appaga della
fatti inchienevoli a la contemplativa, subito per lo aspetto de la forma corporale ci inalziamo
attività pratica); che ha per oggetto lo studio, l'indagine razionale, la
e si calmava negli studi, e lo tenne contemplativo e tranquillo fino alla più
dall'altra; e vi si vede lo sforzo della sua pienissima volontà in volere
corse al cimitero. la strada polverosa lo fece soffrire, e indicibilmente, il caldo
, conv., ii-v-9: puotesi considerare lo padre, non avendo rispetto se non
che tu chiami grande? se non lo sono, prima, il creatore,
pienamente assurda, non potendosi concepire come lo stesso essere, la stessa attività pensante
la divina elezione del romano imperio per lo nascimento de la santa cittade che fu
; ma * brummel 'aveva già preso lo slancio; e la partenza quindi,
raggiungere un determinato scopo (per lo più con riferimento a parti o fazioni
3. sm. (per lo più al plur.). avversario (
, 130: il castellano avea già pagato lo zecchino, che le comunità litigavano
. chiaro davanzali, ii-347: lo lunicomo che si prende / a
quando l'ha preso al cacciator lo rende, / ed el ne face la
non contendere contro a dio, lo quale ci diede la legge; è un
e contro il fisco! oggi non lo abbiamo più *. carducci, i-321:
più d'onore mi può essere lo avere avuto ardire di contra
appartenuto a niccolò niccoli... lo spettacolo è dato per grazia, domani
hae l'uomo balìa di contendere a lo spirito di dio, ch'egli non tragga
/ prima esser può che tutto amor lo spezze, / che lo possa sculpir d'
che tutto amor lo spezze, / che lo possa sculpir d'altre bellezze.
m'incende. bisticci, 3-222: lo stato de'fiorentini sendo tanto presso
milano. ariosto, 13-25: lo chiamò traditore, e gli con
da pensieri o sentimenti o desideri per lo più tra loro contrastanti. petrarca,
il lione, / che colla lancia lo volle contendere. -contendere qualcuno:
; e cogno- scendolo il re, lo contesi, e che la coenzione non si
la venuta d'annibaie, mandarono iscipione perché lo contendesse. = dal lat.
: disse santa zita, a denotare per lo contento, il contenente. bruno,
, comportamento. palamedès, 25: lo dite per farmi paura e doutansa e
farmi paura e doutansa e per vedere lo mio contenente in questa aventura.
figurativa, di uno scritto, per lo più contrapposto a forma). bembo
piacer ch'ella contene / fa meglio contener lo più contato / e li fa far
ben porria più largo diportare alcuna cosa lo spontaneo freno. fiore, 128-9: or
mai le sante e penitenti vergini che lo abitavano, immaginato che le loro celle sonerebbero
conterrebbero uomini d'ogni fatta, e per lo più destinati agli ergastoli o alle forche
e chiaritasi che conteneva dell'acqua, lo accostò alla bocca del poveretto. verga
ch'ella contene / fa meglio contener lo più contato / e li fa far
alma vive a conscienza, / conten amar lo prossimo en piacenza. maestro alberto,
dante, purg., 29-106: lo spazio dentro a lor quattro contenne /
presiedeva un pretuccio chiamato assistente, per lo più un villan rivestito, a cui non
contiene savere et scienza, / co lo quale ciascuno omo puote avere cognoscenza /
cosa che sia contra onore, / lo qual per vizio sia del dicitore /
corno seguito i'aggio a ciascun core / lo su'voler, dicendo gioia e pene
della tirannia spirituale, e riconosciuto, con lo storico delle matematiche in italia, non
seguita santitade. bisticci, 3-17: pochi lo guatavano che potessino contenere le lagrime.
co picciolello potei sì contenere / tutto lo tuo volere en tanta vilitate? i
confini della perfezione, e a comprimere lo spirito della licenza, che, abbandonata a
una cosa, moderarsi, astenersi (per lo più con riferimento a persona, a
: o dea, tu che conosci lo intrinseco del cor mio, siami bon
monti pirenei, el mare mediterraneo e lo oceano. vico, 90: scoverto
da leona, vi-1-211 (3-5): lo suo bel contene- mento si conta /
, vilipendere. iacopone. 70-45: lo viso se fa povero de forme e de
son pien de vanuri, / lo gusto en poche cibora contenne li sapuri.
fabbricato del imo, / che neglettisse lo tuo fattor primo, / gloriandoti quando
discordia per le loro sette, e per lo male contentamento del reggimento della città.
741: per la sovrana munificenza e per lo zelo di chi le procurò e diresse
però qui si chiama anima di lei. lo quale amore manifesto è nel viso de
è nel viso de la sapienza, ne lo quale esso conduce mirabili bellezze, cioè
: « o gentil cavaliere, / per lo tuo iddio non mi dir villania.
sentiva; e bene spesso per pietà lo contentavo, mostrando che ancora io ne
senza far nulla; e siccome non lo contentavano, fermava per istrada le persone
quel che penso del tuo caso. lo farò per contentarti, pur essendo sicuro che
acquietare la mente, l'intelletto, lo spirito, la coscienza, la curiosità.
consegnandogli a lui con assicurarlo ch'io qui lo contenterò bene, ancorché bisognasse pagarli costì
dante, par., 8-98: lo ben che tutto il regno che tu
7. intr. (per lo più con la particella pronom.).
a volte a): e per lo più indica una limitazione ai propri desideri,
ciascuno si contenta, l'uno con lo ordinare, l'altro con lo esequire.
uno con lo ordinare, l'altro con lo esequire. ariosto, 27-104: s'
ci dona /... / è lo stato più quieto e più giocondo /
proprio bene qui. eh, io lo dico sempre che state in un bel posto
non d sarò più. il signore lo sa che non possiamo spendere, e si
, 4-57: stando in gran lamento per lo dolore del danno ricevuto di lui,
che resti si contenta; / ciò che lo vede fugge e si spaventa. machiavelli
era esibito di servirvi io a montenero e lo posso far qui se volete. -se
dante, conv., iii-vm-5: lo più nobile (de'piaceri del paradiso
una carta di villanie. -non lo contenterebbe una mula con calci: modo
naturale dell'animo a contentarsi (per lo più con gli agg. facile e
è qui che meglio di te saper lo possa. caro, 12-iii-220: se
le risponderò che sia vero, purché lo pigli in buona parte, come farò
capita fra i piedi un autore novellino, lo riceve con un certo sussiego. bocchelli
e lieta dell'animo (che per lo più si riflette nell'aspetto e nei
ed amorevole, almanco per darmi contentezza, lo farai,
oltre la promessa o il convenuto (per lo più iron., con riferimento
. ti sgomenti a donne? eppure lo sai che se si venisse a ima spartizione
); lieto, allegro (per lo più accompagnato dalle prep. di o
sta chi con tene: / contar lo vi savria tal c'ha contato,
saputo; ma essendone richiesto, non lo consentirebbe, ché non volea esser micidiale
d. frescobaldi, ii-521: morte, lo giorno ch'io gli occhi levai /
ch'io la risguardai, / ne lo intelletto mio / contento fue lo spirito
ne lo intelletto mio / contento fue lo spirito d'amore, / sol di veder
e col cancelliere del mio amore per lo studio, e insomma tutti godevano, tutti
della sua casa, della giovane sposa che lo aspetta alla finestra. pavese, 1-105
l'altro gli par che faccia con lo staio: / non ha l'uom sempre
simil. e al figur. (per lo più con riferimento ad animali, alberi
constretti bene insieme, in modo che lo inferiore sta contento all'ordine superiore.
la nostra vita di quello abbisogni, e lo fine de la virtù sia la nostra
/ con sì contenta labbia sempre attese / lo suon delle parole vere espresse. monti
disposto, compiacersi, degnarsi (per lo più come formula di cortesia per pregare
me lei poi fero tale, che lo mio beneplacito fu contento a disposarsi a
. cellini, 1-29 (78): lo pregavo che lui fusi contento di pigliare
povero padre. tasso, 5-5: dunque lo starne o 'l girne i'son
. idem, par., 26-16: lo ben che fa con tenta
invitar i figliuoli alla guerra, poi lo stesero al quasi castrense per invitargli alla
: non sai tu che diocleziano deposto lo imperio trovò tanto contento in quello suo
corpo che io sia mai stato per lo addietro. tasso, 6-v-2-5: spuntan le
sé e per li suoi amici e per lo simile ringraziò il capitano fiorentino del magnifico
dante, par., 2-117: lo ciel seguente, c'ha tante vedute,
pareva uno sproposito marcio... lo scerre, in cambio di forbito e limato
fosse in cui si pone il continente per lo contenuto,
o il contenuto per lo continente. bruno, 3-373: il
; e pure non può salvarsi, benché lo sappia recitare a memoria, ma non
tra li artefici, e domandare consiglio lo maggiore al minore. m. villani,
sai con quanta contenzione era desiderato allora lo stato de'sacerdoti. 3
... non mi pare che lo possa acquistarne uno [senso] affine a
ed è da ingiungere la penitenzia per lo peccato, avvegna che in foro contenzioso
conterìa, sf. (per lo più al plur.). ciascuna
f. contiguo, confinante, che ha lo stesso termine o limite.
beltramelli, iii-427: nessun rapporto [lo] legava ai conterranei suoi.
ariosto, 4-19: quivi per forza lo tirò d'incanto, / e poi che
aria, e in ogni canto / lo facea volteggiar senza contese. b.
attesa. lapo gianni, ii-494: lo so ch'i'non avrò vèr te [
(i-112): tenendole le mani lo staffiero, lo sfrenato giovane lei, che
: tenendole le mani lo staffiero, lo sfrenato giovane lei, che sbadagliata era
saggia e conta, / ch'io non lo saveria contare in conto. g
donna, e poche cose ha per lo mondo nelle quali ella non abbia alcuna
* contessa ', intendesse alcuna volta lo * sterco ';... tal
e dei romani, come tanti monumenti lo contestano. 3. negare,
imbriani, 3-34: non ha dimostrato lo spirito, che siamo lungi anche noi dal
a quella di altri testimoni (per lo più al plur.). -
, e vimine contesto, / che lo poteano a diversi usi porre. michelangelo,
s'ella desidera il vostro ritorno, lo desidera solamente per ambizione? s.
senso, essendo strappato dal contesto che lo spiega. -contesto fonematico: l'
o estetici costituenti un tutto organico per lo più messi in rapporto con un fatto
può altresì [il locatario] intimare lo sfratto, con la contestuale citazione per
co li brondi cavelli inanellati, / lo tien ne la corona per bellezza, /
, se non che questa persona che lo biasima o loda, è bene o male
ch'ella contene / fa meglio contener lo più contato / e li fa far
ovidio volgar. [tommaseo]: tu lo derai la boce s'ella
. f. frugoni, xxiv-922: lo spartano, prevenendo il sole in levarsi,
il sole in levarsi, destandomi con lo scalpiccio, passò all'appartamento contiguo dell'
pranzo da lei; ma sempre presente lo sposo, o al più standosi egli di
imputar lor, non già a tutto lo stuolo; / ma in questo chi ha
2-116: la continenza è abito, per lo quale l'uomo sostiene gravi tentazioni,
in se tanta continenza e sincerità per lo suo comune, che più non ebbe del
l'arte, che dovea usare ne lo stare in su le continenze.
all'importazione. einaudi, 1-113: lo studio dovrebbe consistere nel ricercare quali eventualmente
stessi ministri,... per lo quale la vestfalia, la sassonia..
che ne esce di nudo, dopo che lo spogliate delle contingenze del tempo, è
onorati dai comandi del contino uzeda, lo portavano al cielo. beltrameui, iii-455
. giamboni, 7-51: per lo comandamento suo continua- mente erano curate le
quello aiutorio che dare ti posso, liberamente lo t'ho impromesso, cioè che usi
in germania passava. campanella, 1041: lo spirito nostro aereo aria si farà e
dare ad intendere la sua continuanza e lo suo fervore. guglielmo da piacenza volgar
gli altri, solamente continuò a sé lo imperio. compagni, 2-20: questi bostichi
35: questa pena m'è data per lo peccato disonesto della carne, del quale
niuno degli amici di dionisio, che non lo dispregiasse per la imbriachezza, per li
sentite, se continua così, io non lo soffro assolutamente. manzoni, pr.
figlio, se continua così, provoca lo scompiglio nella santa chiesa, e la
conv., iii-ix-9: di questa pupilla lo spirito visivo, che si continua da
. michelini, 1-91: sia dunque lo stesso fiume uniforme, e regolarmente diretto
volta sofferse che amore mi reggesse sanza lo fedele consiglio de la ragione. fr
ritornasse in lui nuova materia che continuatamente lo rifacesse. s. maffei, 5-ded.
'l timore si stabilisce nella mente per lo dilungarsi dagli uomini e per continuata orazione
innovazioni: perché sempre una mutazione lascia lo addentellato per la edificazione dell'altra.
: ne la scienza naturale è subietto lo corpo mobile, lo quale corpo mobile ha
naturale è subietto lo corpo mobile, lo quale corpo mobile ha in sé ragione
varie parti del corpo, io ero fatto lo scherno continuo dei compagni. berchet,
, il quale è sparto per lo circuito del luogo, a molte parti
da amare innanzi il ladro, che lo continuo bugiardo. boccaccio, dee.,
del mio signore, non mi consentono lo star cheto. celimi, 1-11 (44
10 continuo avevo la febbre, per esser lo strumento di pochissima fatica, non mi
mortale,... quasi per lo continuo e di calamita e di scorta non
ghiaccio; che, del continuo, lo strugge e consuma. bandello, 1-3
uomo di avere tra gli dei chi lo protegga, chi pensi del continuo a'
da empoli, i-23: suo padre se lo tirò al banco,...
conti colonici, anzi la fiducia del padrone lo stimolava ad onestà. pavese, 5-153
restituirlo (secondo varie modalità) e lo compensano con un interesse; a riprova
subito vidi la firma di ada, me lo consegnò, mi pregò di farlo incassare
che ella andasse in campagna, che lo saldasse del conto vecchio. pananti,
cenno, gli chiese il conto, lo saldò senza tirare, quantunque tacque fossero molto
che non ha potuto pagare, e che lo manda in prigione. borgese, 1-239
piantò una mano sopra il conto e lo pagò. -per simil. e al
passo. d. battoli, 34-124: lo stesso fa l'inchiostro su la carta
indagine, disamina circa l'andamento, lo sviluppo generale di qualsiasi impresa, nel
gli avessero dato nessun incarico, che lo tenessero in conto di un militante qualsiasi
retribuirti? e. cecchi, 1-30: lo zio... in fondo al
da negligersi la città di venezia, lo è anche meno per conto dell'architettura.
ii-405: una moltitudine d'impiegati invasero lo stato come cavallette, ciascuno esercitando per
addormentarsi. deledda, iii-863: storpia lo era infatti, con...
alcuno reprensibile né el pensare né lo scrivere circa il governo della nostra città.
trarre vendetta di offese passate (per lo più in modo violento).
vi va per casa la notte sia lo spirito del marino. forteguerri, 8-23
viver qui. leopardi, 1071: tutto lo studio fa conto d'averlo gittato e
averlo gittato e il danno che ti resta lo porterai gratis per amore del diavolo.
tasca: ricercare, indagare (per lo più con importuna e maligna curiosità)
quanto denaro possiede una persona e come lo spende. -al figur.: sindacarne le
392: questi conti si fanno addosso per lo più a coloro che un poco,
una disputa con una persona, per lo più venendo con essa alle mani.
di tutto; tanto che a chi non lo conosce, sono tenuto di render conto
cellini, 1-42 (114): lo pregavo che... di poi pigliassi
un gallo d'india, ché così lo tenevano da conto nel paese. pecchi,
de'conti, dove troverete voi che lo tomi a rendere al padrone ingannato?
verranno nebbie fetide, il conto tornerà lo stesso. il più è stato fatto
vi manderò il vostro conterello, dirà lo speziale, e sarà un conto co'
e conta, / ch'io non lo saveria contare in conto. novellino,
mi ti ha negata!... lo spaventai... perdona -e in
da tutte parti saettava il giorno / lo sol, ch'avea con le saette conte
saggia e conta, / ch'io non lo saveria contare in conto. francesco da
, avvisato da 'l suo figliuolo de lo appuntamento fatto, e de la quantità de'
-contrarsi per crampi, nel vomito (lo stomaco). svevo, 3-553:
quale sarà tra loro l'oppressione, lo stento, la smania, il contorcimento.
] ci dà l'essere e ce lo contorna per diciotto o venti anni di
l. bellini, 5-2-155: fa lo scultore una statua; ed il farla l'
2. disegnato con le sole linee che lo circoscrivono, delineato nei suoi contorni.
successive operazioni di imbutitura vera e propria lo trasformino nella forma voluta.
. cennini, 33: togli lo stile di argiento, e va'ricercando
o del rovescio, che ne rappresenta lo spessore. muratori, 7-ii-180: nel
10. vivanda (composta per lo più di ortaggi) che si mangia
carne, e che nel piatto per lo più viene disposta intorno a essa.
sforzato, vizioso (un ragionamento, lo stile di uno scrittore; lo scrittore
, lo stile di uno scrittore; lo scrittore stesso, nelle sue opere).
le bande opposte di smalti alternati (lo scudo). — comp.
. i. nelli, 7-1-3: ei lo raccatta [il tempo] a minuzzoli
era fuor di casa, e per lo più la gente di servizio a mangiare.
a due piedi, di quelle che portano lo zucchero e il caffè, e i
risponde loro con la medesima proporzione che lo sveglione a la cornamusa. l. a
2. come apposizione: a designare lo strumento che, nella sua famiglia,
xii-262: cercai, però, di rimandare lo scontro che sentivo inevitabile, contraccambiando
oriani, x-21-43: ada, che lo aveva già veduto, si voltava spesso
locanda, e ad onore del proprio padrone lo trattò di due bicchieri del vino migliore
, e per non cedere in cortesia, lo condusse à vhotel del conte de l
, orlando. caro, 12-1-141: lo pregai, e fecilo pregare, che me
pregai, e fecilo pregare, che me lo restituisse [un certo terreno]
e con promettermi di mostrare che egli lo teneva per vertù di un contracambio fatto
all'aureo mio benefattore; voi me lo commetteste, ed io l'inseguii col più
tàvolo un pugno, tale, che lo sfondò, gridando: « cattivissimo uomo
famiglie. fogazzaro, 7-307: egli discese lo scalone vibrando tutto nel contraccolpo delle parole
andò a napoli a fondare un collegio: lo volle posto in contrada diffamata per teatro
, le singulari persone, tanto quanto lo nuovo raunamento d'avere appo alcuno?
quell'età, nelle nostre contrade per lo più non è muta, ed altamente
, iv-2-416: quando l'angelo malo lo spinse alla vetta della montagna e gli additò
. tavola ritonda, 1-19: se lo re bando è morto, voi avete
avete in vostro aiuto el figliuolo, lo quale è assai vie più ardito,
adattata a parole insignificanti, ha per lo più il tono, l'andamento e la
ch'eia fe col tauro; ben lo trovemo scrito. / enperzò ch'eia fese
per loro amore gli dovessero perdonare, non lo vollono fare, e i pisani contradissero
pulci, 11-56: ma carlo chi lo priega minacciava, / perché ostinato era
è una testa: un agnello se nessun lo tocca, ma se uno vuol contraddirgli
1-240: si avverte che le gambe lo recano non persuase e che le scarpe
contraddiceva spesso, ma gli ascoltatori non lo rilevavano. pasolini, 77: lo
non lo rilevavano. pasolini, 77: lo scandalo del contraddirmi, dell'essere /
, / a nui no serà contradito / lo so regno a poseder. giamboni,
: assempro a verno nel primo uomo, lo quale immantanente che insuperbiò colla disubbidienza,
immantanente che insuperbiò colla disubbidienza, mangioe lo pome, che da dio gli fu contraddetto
amasse di governarlo con tali regole che lo contradistinguessero totalmente dal popol basso. giulianelli
: bobby con quella prontezza di giudizio che lo contraddistingueva, faceva appunto trottare * mademoiselle
': per es. i superiori lo contraddistinsero sempre sopra tutti. fu contraddistinto
. guicciardini, i-129: importa molto lo esservi un doge perpetuo, e molte
circostanze del luogo e del tempo ». lo spinola dovette credere che il piazza avesse
dee amare iddio, cioè con tutto lo 'ntendimento, sanza errore: con tutta
, abitudine a contraddire sempre (per lo più in modo sofistico) ciò che
scrìcciolo a petto di mio padre -moralmente lo somigliavo a pezzettini. e codesti pezzettini
ciò che dire si potrebbe, che lo latino pur conversa con alquanti amici de
latino pur conversa con alquanti amici de lo volgare: ché però non è familiare di
posto nelle mani del fisco, il quale lo interroga, lo inviluppa, lo spreme
fisco, il quale lo interroga, lo inviluppa, lo spreme, lo tormenta,
quale lo interroga, lo inviluppa, lo spreme, lo tormenta, sinché
interroga, lo inviluppa, lo spreme, lo tormenta, sinché o colle contraddizioni
mia conoscenza viene dall'esperienza; lontano me lo ricordo e me lo rappresento; la
; lontano me lo ricordo e me lo rappresento; la conoscenza è di un'altra
venduta o qualunque modo volontariamente alienata e lo pregio quindi ricevuto o promesso,
. che serve come difesa (per lo più attiva) contro gli attacchi aerei
quale si tiene l'occhio, e per lo quale passano gli ultimi raggi, ed
libbra d'oro; che sarà per lo più, o forse sempre, in leggi
, ché chi contrafaceva il leone, quale lo scorpio, altri il cancro, tanto
ricco, 5-36: or vegio ben che lo vostro colore / di vetro è fermamenti
ché sanno sagiamenti / li mastri contrafare lo lavore. m. villani, 3-109:
esser voglio, / né contrafare mai lo simigliante, / infino che mia vita
, una sua manifestazione d'affetto con lo stesso slancio; imitare lo stile di
d'affetto con lo stesso slancio; imitare lo stile di un artista, di uno
i fui forzato / (io pur ve lo dirò) di contrafarlo. sassetti,
compromissi e carri, / de obedire lo santissimo padre; / edà one parte
, / mandando spesso l'anime a lo 'nfemo, / che contrafanno a lo
lo 'nfemo, / che contrafanno a lo re superno. g. morelli, 415
cavalcanti, 57: elessono, per lo più utile, adoperare in privato tutte
inconsulta, anziché decidere il bambino pareva lo eccitassero di più alla resistenza.
con tal forcia serpentin ferito, / che lo distese in terra tramortito. ariosto,
vecchietto contraffatto, focoso e dottissimo, lo invitò a casa sua, in piazza paesana
ziraffa, contraffatta fera, / via ne lo porta, correndo il trapasso; /
le brigate pescaresi per amor di allegria lo chiamavano e convitavano. sinisgalli, 6-57:
ottima qualità e fine, sono per lo contrario o guaste o di qualità inferiore.
.. fabbricò nobilissimo palazzo, e poi lo vegga, per esser stato mal fondato
. e. gadda, 353: carla lo benignò d'un particolare sorriso, nella
. dall'alto simili a contrafforti, lo circondano palazzo pitti e i bastioni medicei;
ciò che dee far resistenza, o ritardare lo sforzo di checché sia.
tali persone. viani, 14-377: lo meditai [il libro « cuore »]
: non credette, dapprima, che lo sdegno divino dovesse rovesciarsi anche su lui
mantiene il corso aperto alle urine, corrobora lo stomaco, e l'altre viscere,
altre viscere, e fortifica il sangue e lo mantiene in quel tuono nel quale è
] concepette el figliuolo di dio per lo avvenimento dello spirito santo a lei;
di dimostrazioni, o comizi, indetti con lo scopo di erigere un contraltare a una
che ogni canto si tesse, cioè lo diatonico, il cromatico e l'enarmonico;
, ed intelletto mio, di quel che lo siano i suoni tutti, e specialmente
ormai andata a voto irreparabilmente, lo contrammandò, e il duca di
non se ne ricolsero più danaio per lo comune. m. villani, 3-99
all'unità dell'arca e dei primi noachidi lo scompiglio di babele e la dispersione falegica
. b. croce, ii-9-263: considerare lo stato come opera della carne e del
pena che consiste nell'infliggere al colpevole lo stesso male che ha arrecato alla vittima
troncone: / così s'osserva in me lo contrapasso. anonimo fiorentino, i-612:
quello luogo. vellutello [inf28-142]: lo contrapasso: 10 contracambio; volendo inferire
romboide, sanguinoso, [il gallo] lo portò diviato ad offrirlo...
modo contrapesare al resto del mondo che lo reputava tiranno, né alla verità.
6. rifl. (per lo più recipr.). equilibrarsi, fare
. guicciardini, i-5: tale era lo stato delle cose, tali erano i fondamenti
cellini, 1-5 (34): lo specchio si era figurato una ruota:
figurato una ruota: in mezzo era lo specchio; intorno era sette tondi, ine'
nero le sette virtù; e tutto lo specchio, e così le ditte virtù
non rendesse facile e piana; e lo mostrò nel tirare i pesi per via
le canne che sportano in fuora, lo vanno bilanciando. d. battoli,
2. figur.: a indicare lo stato di equilibrio fra due tendenze opposte
potenza spagnuola rivendicando l'indipendenza, per lo meno si cercò più d'una volta
argomento di contrappesi o d'altro che lo aiutasse. 6. locuz.
sul mare che gli urlava sotto e se lo voleva mangiare. silone, 5-154:
e fervente, e più crudele per lo contraponiménto. d. bartoli, 9-28-3-107
7-i-51: di tante similitudini si empie [lo specchio], quante sono le cose
che sgorga dal vaso d'oro, trae lo specchietto rotondo e lo contrappone al sole
oro, trae lo specchietto rotondo e lo contrappone al sole. 2.
simintendi, 1-136: così hoe io veduto lo fiume, corrente da queùa parte da
e fervente, e più crudele per lo contraponiménto. zanobi da strata [s.
», ma a sua volta meritava lo stigma degenerativo del nome di « estetizzante
nostro aiuto, imperò che, se lo re agolante ci caccia di campo,
pulci, 10-96: e'paladini assai lo sconfortorno / che non si lasci il
che più d'onore mi può essere lo avere avuto ardire di contrapormi, che
adunque l'arco roscido, traendo per lo cielo co'le penne dei ioro mille vari
la cosa del contrappunto, quanto per lo strumento di tasti. garzoni, i-442
che ogni canto si tesse, cioè lo diatonico, il cromatico e l'enannonico;
al punteggian poi da l'altro lato / lo strillo e 'l raperin che punto ella s'
, nel contrappunto; erra nel tener lo strumento in mano. -per simil
e manda sempre al subiuntivo, e vale lo stesso che * benché ',
ciascuna metà contrapponga all'altra metà lo smalto contrario. contrarianza, sf.
, i-174: il secondo modo, per lo quale alcuna cosa non si può corrompere
cercare di impedire che una persona raggiunga lo scopo che si è proposto, che
voi che se vanti. / matre, lo cor te se scianti, / stu
te se scianti, / stu me lo voi contrariare. g. villani, 6-43
. albertano volgar., i-164: lo 'ncominciamento della superbia dell'uomo è contrariare
troia d'inspirargli quello che sia per lo migliore; e intanto sacrificano al xanto
sua faccia capimmo che il nostro incontro lo contrariava. baldini, i-43: pareva.
i-43: pareva... che lo contrariasse il fatto di trovarci così rispettosi.
che dia dolore d'ogni parte per lo circuito loro i quali contrariano a loro.
fisica. iacopone, 88-60: nasconnece lo nido e sì l'ammanta,
. alfieri, i-70: non fu poi lo stesso, quando mi toccò di albergare
contrarietà veri accessi nervosi, e allora lo sguardo, miope dietro gli stessi occhiali
del mondo come, avendo perduto tutto lo stato e la riputazione, in così breve
aspra di fermi segnali; la quale lo grande teseo, maggiore di quella,
del campeggiare. vico, 601: lo che fu consiglio della prowedenza divina,
signori di sì asinina natura che comandano lo contrario di quello che vogliono. idem
riposare i cavalli dell'affanno avuto per lo forte cammino, e messer gilio il bruno
, questa contrarietà constituisce una lega che lo mantiene. idem, 10-14: se corpo
quando anche dicano il contrario, che lo scriver bene sia cosa facile. de
, che non gli divenga alcuno contrario, lo quale l'animo suo faccia crucciare o
[spirito] s'attrista quand'ombra lo prende, / siccome pel contrario si
alle fresche ombre; e così, per lo contradio, l'uomo domanda le dolci
/ e d'ogni stato allegro / lo gran contrario ch'è dal bianco al negro
esser conviene un termine, da onde / lo suo contrario più passar non lassi.
e secca, mostra che gli è lo aere, che è caldo e umido,
è 'l ghiaccio, / l'inverno de lo gran calor tutto ardo. dante,
è misero, se non quanto tu lo reputi; e, in contrario, ogni
grano o di biada si facesse per lo comune, ma in contradio ordinarono che
che tutto il pane vendereccio si facesse per lo comune, e vendessesi caro. boccaccio
aver debbon molte amanti; / e lo dico perché questo / provar voglio esser onesto
. goldoni, vii-1028: anzi per lo contrario, prevedendo ch'ei possa un
: in successo di tempo, per lo contrario, corrotti e pervertiti i costumi,
più di elementi / sono a contraro de lo meo desiro. g. villani,
egli facea male, della qual cosa lo imperadore il si recò a contrario, e
sì venne un tempo contradioso, che lo apportò al porto. = *
. cavalca, iii-16: per lo peccato di adamo tutta l'umana generazione
cogli ammalati, la quale... lo renda più sicuro di se medesimo.
, se vo piace de pagare / lo deveto che per l'omo è contratto,
per l'omo è contratto, / voi lo podete, si vo piace, fare
intensità la rappresentazione del sentimento singolare che lo possedeva. quasimodo, 2-30: e
, 6-6-169: quella [lettera] che lo conforta è contrassegnata con una croce.
milano che guardano a settentrione, non lo discema tosto, a un tal contrassegno
gravide, e sopra altre che non lo essendo, mancavano di que'contrassegni che
; se non che la carità contrastante lo ritiene. sassetti, 164:
rompe. iacopone, 78-2: l'amor lo cor sì voi rennare, / descrezion
g. villani, 1-2: per lo suo orgoglio e forza si credette contrastare
atterra, taglia, e fende / qualunque lo 'mpedisce, o gli contrasta. castiglione
e bene armata sono e'cristiani che lo seguitano. boiardo, 1-27: ha
di organizzare una forza regolare, se lo avessero permesso affa repubblica romana, avrebbero
la donna mia, / ch'a lo calor superfruo contasta. idem, 55:
amasti. metastasio, ii-41: sì, lo veggo: un vii tu sei
giacomo da lentini, ii-no: ed io lo dico: ché non è neiente /
sia né esser osa. / e chi lo mi volesse contastare, / io gliene
chi '1 vede, in sé celar lo dia / e contastallo a chi 'l
ascoltati, dacché molti di quelli che lo contrastavano alla religione sono stati ad invocarlo
/ che resistendo, al fin non lo reprima. guicciardini, 52: perché si
, vii-503: seppe trattar, pria che lo scettro, pascoli, i-569:
con segreti dir come, fu perduta, lo squadrone non si potè riordimaneggi. nare
mercato. di qualche cosa, o anche lo scambio di merci);
: mi commissionano un lavoro e io lo faccio, senza stare a contrattare.
. sassetti, 159: il pepe lo vendono qui i contrattatori tanto quanto e'
vendono qui i contrattatori tanto quanto e'lo vendono costà. contrattazióne, sf.
contratto matrimonio non annodato si manifestò per lo mancamento dello ingenerare. boccaccio, dee
o a non fare una determinata cosa; lo scritto in cui tale convenzione viene fissata
sola stipulazione, e, accettandolo, lo fa diventare irrevocabile. -contratto per persona
del dopio. la pena data, lo contrato tenere fermo. rainerio da perugia
e di mie mano / dinanzi a dio lo scrivo e fo contratto, / che
notaio, e fu allora errore il non lo cavare in forma valida. fagiuoli,
2-189: il contratto di lavoro è lo stesso per i dipendenti dei privati come per
b. croce, iii-9-235: esaminando lo svolgimento della teoria del contratto sociale dal
rimedio col conte fare nuovo contratto; per lo quale contratto capitolarono con lui di dargli
alessifarmaco. gioberti, 1-iii-131: segue lo storico raccontando come l'equabile bontà del suo
. aggravassero il male, l'immaginazione inferma lo atterrisse con orribili fantasmi.
si squilibra tutto il sistema nervoso, e lo stomaco si stanca in contrazioni inutili.
la carnagione de'poveri, una contrazione e lo sguardo fuggire il suo come chi à
: gli piaceva il latino... lo stuzzicavano quelle contrazioni ardite in cui il
, cioè il tatto; nondimeno per lo passato, se [gli iddii] avessono
il salmista: sagrifica a dio lo sagrificio della laude. del secondo dice
nel tuo cospetto. del terzo dice: lo sagrificio a dio, lo spirito contribolato
dice: lo sagrificio a dio, lo spirito contribolato. bibbia volgar., v-285
segneri, i-746: questo sagrifizio è lo spirito tributato a cagione di detto male
delle loro spirituali fatiche, non ve lo so dire. parini, 984: non
. francesco si avrebbe recato a coscienza lo spenderlo altrimenti che in beneficio del pubblico
decisione penosa. cassola, 2-242: lo zio di arnaldo si vantava anche di
; cioè costume era che tutti regalassero lo sposo o la sposa. baretti,
mio delle sue giunture caggia, e lo mio braccio colle sue ossa sieno contrite.
vita ne contrista / e ne l'altra lo onor e il ciel ne fura.
. brusoni, xxiv-846: contristossi per lo pericolo de'suoi amici; ché di se
. scala del paradiso, 159: lo pianto e lutto... è una
. bibbia volgar., v-19: lo ruggito del leone, e la voce
reca gran speranza, / ma più lo sol del senno che 'l feconda.
, con proponimento di non più peccare, lo qual dolore dice, che purga l'
il corpo; ed allumina, e dischiara lo cuore come il collirio gli occhi infermi
, li possono torre con facilità grande lo stato, o con farli contro o col
, o con farli contro o col non lo obedire. straparola, 1-1: mi
obedire. straparola, 1-1: mi trae lo sdegno contra te, per gli tuoi
186: [pareva al popolo] lo amazzare giuliano, che aveva beni- volenzia
giaciuto con femmina contra natura, egliono lo condan- nono a morte. lorenzo de'
dell'assedio di firenze, non solo lo assicura e se gli mostra amorevole,
e se gli mostra amorevole, ma lo mette in opera alla sagrestia nuova ed
: il calor del disputar contr'a'pelagiani lo trasportò a parlare e sentir il contrario
la lana per rendere il pane; e lo freddo l'era contro: e così
mare, ed avevano grande tempesta per lo vento contrario, contra il quale non sapeano
173: preselo in protezione contro a qualunque lo volessi offendere. vasari, iii-476:
marino, 10-215: fisa dritto colà meco lo sguardo, / dove l'ampia riviera
e contro il fisco! oggi non lo abbiamo più. foscolo, xv-532: io
. e. cecchi, 1-35: lo vedevo [il canguro] contro il sole
e la trama fitta dei filari contro lo sfondo bluastro della vallata. 14.
in cui è fatto un pagamento chi lo riceve deve rilasciare ricevuta. cattaneo,
voraci; il bicchiere di contro dove lo suardo s'inganna. baldini, i-306
contro e alla fine mi decisi e lo comprai. calvino, 1-370: rimase un
. savonarola, 7-ii-292: adunque lo universo mondo è fatto come una armonia
che controassicurasse il mio. ora lo ho. ho un bacio che è stato
narrativa per renderne più vivace e colorito lo svolgimento). stuparicht 4-86: la
nella spada ed è valida solo se lo schermidore tocca di punta. «
di una piccola piattaforma, e ha lo scopo di conferire un maggior equilibrio alla
presa di 180°, il soggetto resta lo stesso ma visto dalla parte opposta.
e, se si associano con qualcuno, lo fanno con qualche scaltro addestrato alla questua
più lastre di zinco io che non lo stagnaro fabbricatore di controcasse, di
: io per napoli [tal quartetto] lo mando istrumentato con due comi, due
somigliante a quello di un attore, lo sostituisce durante le prove (specie
fuoco le bestie impazzate cercano lo scampo. = comp. da
.. vi è il primo gomito che lo copre, e fa traviar la corrente
.. sarebbe ancora di notabil profitto lo spuntarlo, e levarne via qualche parte
diritto quella parte d'alveo, per lo quale abbiano adito le piene di introdursi in
. di quantità e intensità che hanno lo stesso grado, in due graduatorie che
grado, in due graduatorie che hanno lo stesso numero di termini e sono una
, tenendo bloccata la griffa, ha lo scopo di assicurare la posizione esatta e
, pensandomi da lontano quando anch'io lo pensavo. controllare, tr.
, dominarsi. buzzati, 1-278: lo colse un'ira cocente ed amara, gli
appoggiarsi al parapetto della terrazza, e lo fece controllandosi al massimo, perché gli
fosse ombra di pericolo, egli ce lo avrebbe detto, dal momento che invoca il
1-128: una fiamma salitagli al volto lo avvertì che perdeva il controllo di sé.
rispettate le norme giuridiche che disciplinano lo svolgimento di un'attività o la formazione
tanto e te l'assapori e te lo guardi controlume, per farmi dispetto?
bastimento precisamente sulla traccia di quello che lo precede. 3. retromarcia.
s. v.]: 'contromarcia', lo dicono anche di marcia de'soldati,
sorta d'arte militare riparando a tutto lo sforzo, non si sarebbono ancora forse potuti
sozzini, 126: il signor giordano lo cominciò a disaminare se fuore si faceva
o sotto la strada coperta, o sotto lo spalto. 2. canale scavato
2. teatr. parte (per lo più mimica) di un contromuro {
montale, 3-184: il contropelo non lo soddisfa e ha = comp.
un fon dovalle che invece di aver lo sbocco verso la pianura lo ha verso
di aver lo sbocco verso la pianura lo ha verso la montagna. =
accanto a quello principale, per favorire lo scolo delle acque. targioni tozzetti
'(argomento) contro colui che lo mette avanti '. controprofezìa,
non mettevano nessun entusiasmo nel grido, lo ripetevano meccanica- mente, con strani timbri
prime ore del pomeriggio estivo (per lo più destinate al riposo, nei paesi
appuntamento. baldini, i- 416: lo scrittore pare che tenga le mani a sé
ciò poter accadere... per lo contrasforzo troppo gagliardo, o compressione troppo
scopo di garantirne l'integrità (per lo più usato mere considerazioni contrarie ad
s. v.]: 'controsoggetto', lo stesso che 'contrassoggetto ': contrappunto,
di sperone, che permette di ridurre lo spessore della spalla dei ponti, con o
. battoli, 35-105: perocché quanto è lo spinger che fa la parte superiore dell'
sm. strato nerastro (costituito per lo più da borace, argilla, criolite,
applicato fra la superficie del metallo e lo smalto per facilitarne la capacità di adesione.
: se [la sostanza mentale] se lo porta via senza prima contrastamparlo in una
che imbevuto d'una così fatta opinione lo piglierebbe controvolontà e tanto controstomaco, non
ad opera di contrattaglio; ed è lo stesso che l'intraversare, l'interzare
di copertura dei ponti, e ha lo scopo di rinforzare il trincarino sopra l'
escogitare, immaginare, inventare (per lo più a scopo malvagio, a pretesto
e lite; e a confermazione èe lo saramento. caro, 15-iv-30: mi
italia, e fuori d'italia ancora, lo stesso soggetto, da ciascheduno de'possessori
tratta dalle scritture, dove sono per lo più letteralmente; dimanie- raché si può
. controvèrtere, tr. (per lo più nel pres. e imperi,
drama satirico, si controverte, se lo componesse pitone di catania, o il
, o il bizantino, o pure lo stesso re alessandro. v.
avversione, e che... lo piglierebbe controvolontà, e tanto controstomaco:
ed anche infermo di discrasìa, godetti lo stesso vantaggio. = voce dotta
. guittone, 137-4: donna, lo reo fallire mi spaventa, / quando
mi spaventa, / quando mi membra lo meo cor fallace / la fellonia, come
: chi dili- catamente dalla fantilitade nutrica lo servo suo, poscia sentirà lui contumace
, foreste oscure. segneri, i-44: lo sperimenterai [il tuo corpo] contumace
però caldo, le budella, e lo trovano giovevole a molte malattie più contumaci
essere in magistrato alcuno de'suoi, che lo faccia contumace; per avere pubblico debito
voi, o cittadini,... lo sapeste poi, in sicuro, esule
qualche leggiadria, un simile vestito facetamente lo dicono fatto in contumacia, come per
come per dire fatto in assenza di chi lo porta, e cui il sarto non
contestare, mediante atti, documenti che lo comprovano e lo attestano, la mora
atti, documenti che lo comprovano e lo attestano, la mora, il ritardo,
, fierezza, franchezza spregiudicata (per lo più nell'espressione: libera contumacia)
doma tira, e l'annichila, e lo fa entrare in battaglia per vendicarsi della
contagione fu mandata al lazzaretto per fare lo spurgo, e la contumacia. muratori
reprimere o a impedire l'attuarsi o lo svolgersi di una determinata situazione.
cose provenienti da luoghi infetti (per lo più nell'espressione campo, luogo contumaciale
11 difetto della colpa, ma per lo convizio generalmente si rappresenta qualunque difetto,
, d'un cucchiaino, o per lo sperpero d'un po'di colore, la
e dolersi. gioberti, 1-i-85: lo accusa di essere contume lioso
, schiaccia senza ferire (per lo più nell'espres sione corpo
, 43-42: en prima sì ha messo lo temore, / che tutto 'l core
timore] è timore filiale, per lo qualé l'uomo teme l'offesa di dio
che rifiuta li profferii servigi, conturba lo profferente di troppa vergogna e se medesimo
6. ant. disturbare, impedire lo svolgimento, la risoluzione di un'azione
perturbare, sovvertire l'ordine (per lo più con riferimento alle forze, agli
d'a scoli, 1684: distrugge [lo spirito diabolico] 11 senno, corrompe
la parte di sopra del mare per lo tranquillo soffiare, ed alcuna fiata conturbano
. 11. intr. (per lo più con la particella pronom.).
toccamento delle cose sozze, ma eziandio per lo fiato dell'uomo. garzoni, 1-845
velo. viani, 10-189: chi lo aveva chiamato si nascondeva tra la folla e
e il cavalier grotta rimaneva conturbato volgendo lo sguardo a diritta e a manca.
la fortuna vegio in ira / e lo tempo conturbato, / e li venti ogniur
alcuni piccioli signori... tenevano conturbato lo stato ecclesiastico. conturbatóre,
, sf. medie. ant. alterazione lo cale di tessuti dovuta a
trafitture da togliere il sentimento *, lo inchiodava dentro il letto. 2.
centro e centri minori periferici, per lo più appartenenti alla medesima unità amministrativa,
medico di darsi vino al convalescente, ve lo prepara, tuttavia infermiccio. manzoni,
reliquie della passata infermità, e costituiscono lo stato della convalescenza, tra due estremi
durante quella pessima convalescenza del cuore che lo tiene debole e molle, in continuo
atto amministrativo dalla stessa pubblica amministrazione che lo ha emesso) in cui si menziona
può altresì [il locatore] intimare lo sfratto con la contestuale citazione per convalida,
ha presso di loro autorità di convalidare lo scritto; non già come presso di
non crede; ho deciso di ripararli e lo farò; né è necessario per convalidarmi
stimo bene d'addurne qui alcuni esempi per lo più convalidati dall'autorità degù scrittori.
mercato fu fatto, e pagati per lo comune fiorini diciassettemila e cinquecento alla reina
afinate. guittone, ii-261: e poi lo meo penser fu sì fermato, /
da sapere che di tutte quelle cose che lo 'ntelletto nostro vincono, sì che
sesto,... trovando che per lo convenevole dicreto fatto per
questa nostra lingua lodassi e ne insinuassi lo studio? manzoni, pr. sp.
conviene, appropriato, adeguato (per lo più seguito dal compì, di termine)
cosa è al postutto biasimevole a chi lo fae. ugurgieri, 1-112: tu
che era un matrimonio convenevole ed essa lo accettò, come aveva accettato tutti gli
. ottimo, iii-98: dice che lo proprio essere in sustanzia del voto consiste
de la chierica e le superstizioni de lo scrivere quando non bisogna; v. s
convenevolmente a sé tiene de li uomini lo maggior numero. albertano volgar.,
al suo fervore, arse il luogo per lo quale passò. boccaccio, dee.
armonia. marsilio ficino, 2-73: lo ordine non è altro che conveniente distanzia
iacopone, 90-166: o cristo, che lo cor sì m'hai furato, /
ciò qualche progetto, mandatelo. io lo presenterò al ministro, e, trovandolo
e, trovandolo conveniente, son certo che lo seconderà. manzoni, 146: le
ma di tutte le operazioni che concernono lo stato e l'accrescimento del mondo,
malagevole ad ismorzarsi, che alcuni se lo conducono vivo fin nell'inferno. fagiuoli
complesso delle norme di etichetta (per lo più al plur.).
della convenienza. slalaper, 1-78: lo sfuggivano seccati; e se mai dovevano parlare
giorno un altro eremito, vide che lo suo orticello era fornito bene, pieno di
, si sostenne la piuvicazione di quelli per lo detto vececancelliere e per li detti comuni
piova, che quasi ad un tratto fu lo levare del capo dall'orazione e lo
lo levare del capo dall'orazione e lo cominciamento di tro- nare e piovere.
, avvenimento. sercambi, iii-90: lo conte, narrando loro tucta la convenenza,
rivi grandi si convenne, / ver lo fiume reai tanto veloce / si minò
con esso noi; e l'andare e lo stare starà a te, e potremo
cavalieri fatti venire da bologna, riformassero lo stato della città. costoro, come prima
., 3-4 (299): messer lo monaco, convenutosi colla donna, ad
este, perché si vedeva che cadendo lo stato di quel duca in potere della
convenutosi del precio con esso lui, lo comperò. diodati [bibbia], 2-26
di bene che ci pare fare, non lo facciamo così onestamente e puramente, e
, gridò il conte: « e lo lasci dire a me, che devo intendermi
: qualche volta [gli] gustava lo scherzo anche amaro troppo più che ad
che convenla / porre un uom per lo popolo a'martiri. pulci, 1-14:
viso ch'elu affoca / chiuder conviensi per lo forte acume. g. villani
vale, / da poi che no lo sa ben mantenire. fra giordano, 3-126
d'altri, e un debole non lo possa convenire in giudizio, e convenendolo
avicenna, ipo- crate / non sàpper lo conveno de mei enfermetate. = deverb
, e presente tutto il convento, lo riprese molto aspramente. giusti, iv-94
, gusta 'l delettamento, / ca lo suo piacimento non se pò 'mmagenare ».
voglio demorare, / che da lui recevan lo convento. = » voce dotta
un giorno ch'io salila / a lo giardino, in suo difendimento. guittone,
ha sì lunghissimo, / che qualunque lo vede se ne segna; /
casto ed ubidiente, mi biasimarete se lo dirò conventuale? conventualità, sf.
, s'era messo ad anticipare al lo cicero parte della somma convenuta. bacchelli
(495): le paghe venivano per lo più tarde, a conto, a
un lieve fischio convenzionale. ignoti compagni lo chiamavano. 2. che
3-6: si fermò il trattato ordinato per lo vececancelliere dell'eletto imperadore, con gli
vi è una convenzione fra il principe e lo stato, in virtù di cui questo
è diritto de'popoli il parlare e lo scriver volgare. manzoni, 49: le
tempo il loro significato; ora sono per lo più discorsi di convenzione, pure cerimonie
segrete. la prima convenzione è che lo spettatore si dimentichi per qualche momento che
converge; che è diretto, rivolto verso lo stesso punto (linee, piani)
]: 'convergente'si dice la lente, lo specchio, che fanno convergere i raggi
dell * occhio: atto con cui lo sguardo si sposta da un punto a un
intendere nostra lingua? -non è cosa che lo costringa o che l'inclini a questo
ciò che dire si potrebbe, che lo latino pur conversa con alquanti amici de
latino pur conversa con alquanti amici de lo volgare. sassetti, 194: questi che
monno. /... / bene lo me pensava che fossi satollato / d'
li simplici ed ignoranti deve essere [lo prelato] dolce ammonitore, e verso tutti
faccia molti miracoli, non camperà però lo 'nfemo. garzoni, 1-79: a
aver che fare (e indica per lo più rapporti di familiarità e amicizia).
: conversare. foscolo, xiv-125: lo stanzino ov'io mi sono trovato con
usciva liberamente. verga, 3-23: lo speziale teneva conversazione sull'uscio della bottega,
non pensando che e'pastori della chiesa per lo bene propio dovessino tutto il mondo guastare
, 43-194: così l'uom giusto lo batteza, et anco / gli rende orando
dalle parti, debba ritenersi che esse lo avrebbero voluto se avessero conosciuto la nullità
accordi lateranensi, in virtù del quale lo stato italiano incamerava beni immobili della chiesa
: operazione finanziaria attuata dallo stato con lo scopo di ridurre il carico degli interessi
triangoli clo, cba, come cl ad lo, così cb a ba; e
adunque ex acquali, come il ad lo, così ha ad ab e per la
per la conversion della proporzione, come lo ad oi, così ab a bh
una scena; con gli occhi, lo sguardo fisso in un punto preciso.
9-168: vari di voce e ne lo stil diversi, / tutti però del
che con gli angeli beati / fossi lo spirto al suo fattor converso. tasso,
l'universo / sentisse amor, per lo qual è chi creda / più volte il
mia sentenza conversa / con chi tuto lo ver sa / di ciò, c'aporto
altrui par traversa galileo, 4-1-407: lo domandai appresso, per qual ragione chiamava
se il mobile tra più forze che lo vanno spingendo consiste immobile, bisogna che
essemplo, ché veramente è cielo ne lo quale molte e diverse stelle rilucono. g
i suoi governatori: e così è per lo converso, che, dove i cittadini
un picchiatolo in mano, veniva per lo pane a casa sua. caro, 12-i-96
che servono a gli altri, se lo fece venire appresso con un materozzolo,
, tendere, piegare (gli occhi, lo sguardo: verso una persona, una
salute, / a nostra dan- nazion lo convertemo. breve dell'arte degli orafi senesi
., v-463: in convertendo addietro lo inimico mio; infir merannosi, e
, / fulminando, in se stesso lo converse / e nel proprio sen l'
dio ci inspira, innalza l'uomo sopra lo uomo: e in dio 10 converte
sospettoso e che avessi l'animo tirannico lo calunniavano. ariosto, 43-98: ogni
, che non sopportando la luce e lo spirito, che nel primo tempo avevano
fonte / converte poetando, io non lo 'nvidio. ii. cambiare l'
, cioè dall'umore che mal converte lo fegato in nutrimento delle membra. crescenzi
a sé el legno, e non lo converte mediante el suo corpo, in quanto
corpo, in quanto corpo, ma lo fa simile a sé mediante la virtù che
gli andò a parlare; ma non lo potè mai convertire alla sua volontà,
roma e 'l paese d'intorno, per lo detto papa fu predicato per modo,
sì diversi. ariosto, 15-95: orlando lo converse a nostra fede, / e
rivolgersi (con gli occhi, con lo sguardo, verso un oggetto, una
. -anche: invertire il cammino, lo schieramento; fare dietro-front; dirigersi verso
mezzo, e si converse / a lo spettacol fèro ogni vicino. bruno,
si converta in essa natura, e lo scultore le trova di continuo fatte. leone
grande convertitore d'anime e sì per lo esemplo e sì per l'ardenti parole
.. son convesse e rigate per lo lungo con alcune linee rilevate composte di
precipizio uscirò / con le gambe pesanti e lo spron duro / stimolando i cavalli,
senza speranza de salute propinquarse a lo extremo de sua vita, li fu
., iv-11-16: e questo modo tenne lo maestro de l'umana ragione, aristotile
, come giudici non appassionati, per lo più è necessità convincerli colla sola verità.
? pavese, 1-16: credeva che io lo avessi aiutato quella notte a fare il
in barca sul po, se quel mondo lo convinceva. 4. dimostrare con
timore d'esser convinto d'aver corrotto lo schiavo altrui. papi, 1-4-151:
altrettanto di questa un liutaio ch'esamini lo strumento e le corde, e, mostrata
: di nullobene è prode / chi lo convince e lassa. dante, conv.
tade ricevetti, e cognoscendolo il re, lo contesi, e che la coenzione non
e rio si convince ogni uomo, lo qual non ama ed adora il suo
ama ed adora il suo creatore, lo quale l'ha onorato sopra ogni creatura visibile
sentenza deve render conto delle ragioni che lo hanno portato a prendere la sua decisione.
raffermò, convinto: « essa [lo ha ucciso], sì! l'ho
convinzioni di una persona (l'occhio, lo sguardo, il gesto, la voce
votare il sacco: ma, incontrandone lo sguardo calmo, convinto, scorgendone il
bambin gesù. gestisce. gli altri lo ascoltano con convinzione. cassola, 2-142:
le brigate pescaresi per amor di allegria lo chiamavano e convitavano. c. e
. li quali priego tutti che se lo convivio non fosse tanto splendido quanto conviene
, iv-2-202: tutti costoro erano per lo più i convitati ordinari di don giovanni
, l'ambasciadore di fiorenza mandò per lo catellino, ed ebbelo. francesco da
. sbarbaro, 1-162: dagli uomini lo divideva... sopratutto la maschera che
convivenza coll'uomo: ché mentre natura lo creò per la violenza e la rapina,
bene ordinato convivio sogliono li sergenti prendere lo pane apposito, e quello purgare
il difetto della colpa, ma per lo convizio generalmente si rappresenta qualunque difetto
muovermi di qua, se prima non lo veggo rimesso del tutto. questo farà sì
ed altri spiriti buoni e ch'averan lo spirito santo manifesto come gli apostoli,
disposizioni della divina opera o ver con lo ingegno comprendere, o ver con sermone
stato, per indire le elezioni dopo lo scioglimento del parlamento. = voce
navi da guerra d'ogni grandezza) lo convolarono per onore sino al porto di
navi da trasporto che procedono insieme verso lo stesso luogo; carro funebre (con
ora, pigiati dalla folla, dietro lo stecconato. faldella, 2-13: infatti
ben gli volesse, e convoltolo per lo fango, tutti i panni in dosso gli
[inf., 21-46]: per lo bollore della pece si ristrinse e si
tubiflore: erbe e arboscelli, per lo più a fusto volubile, dotati di
che vive alle spalle di coloro che lo venerano. -figur. papini
parigi nel secolo xviii (e manifestavano lo stato di estasi e di eccitazione religiosa
. bencivenni [crusca): lo grasso della volpe giova alle convulsioni de'
venivano che urli. i crampi le serravano lo stomaco, le irrigidivano i muscoli respiratorii
ma fierissima... cominciò con lo dar di stomaco per ben trentasei ore continue
il davanzale del palchetto, e sotto lo scialle si rivelava il frequente ansare del petto
petto, l'involto dei quattrini, e lo brandiva alto nella grinfia stretta. con
lì da quell'ignoto. il fanale lo illuminava sinistramente. fu scosso da un lungo
; non quel perpetuo artifizio di preparare lo scoppio del quint'atto coll'impoverir d'azione
si era accorto di quel convulso, non lo lasciò tutto il giorno, e fece
cigne. nievo, 80: la rosa lo pregava di salire dalla contessa vecchia che
si trovano tutti ingegnosi coonestamenti del non lo so. coonestare, tr.
guittonc, 1-30: avviene per lo cooperamelo di diverse fissarne i costumi. nievo
altri fornendone teologìa e della scrittura] ora lo nostro autore, e per ragioni e
la cagione zioni che in verità non lo sono; dare una giuper cui da
la costruzione o l'acquisto (per lo più con l'aiutodello stato o di altri
operaia, un magazzino cooperativo, come lo chiamano, per evitare la carezza delle
false dottrine e dalle coordinate menzogne che lo stupidiscono e lo fiaccano.
dalle coordinate menzogne che lo stupidiscono e lo fiaccano.
. 5. sf. (per lo più al plur.). matem.
per coordinate polari ed è, per lo più, costituito da una riga millimetrata
centurie in contuberni. algarotti, 1-469: lo prepose al comando di una legione,
il guerrier dall'oziose tende, / ché lo chiama del rame il fier muggito,
, ecc.); sono per lo più ricoperte da uno strato sfiorito e si
]: 'coppale'(sm.) è lo stesso che 'gomma coppale '. *
'l sole all'orizzonte giunto, / lo cui meridìan cerchio coverchia / ierusalèm col
/ volta di bronzo il serra e lo coperchia; / sopra la qual sdegnosi
da mangiare, cotte la sera, lo posero in capo de la fante et aviatasela
, sm. parte sollevabile, per lo più di forma circolare, di metallo,
/ che niente non figlia, / per lo producimento / del superno elimento / che
su per le ciglia, su per lo rilievo del naso, su per la sommità
si facea coperchio / al capo de lo scudo. alamanni, 5-5-717: nemici di
discorsi fo da copemi- chista, e lo imito quasi sua maschera. = deriv
, oste, » disse renzo. « lo vedo anch'io, ve', che
« starai così, amalia? me lo prometti? *. piovene, 2-29:
, scusa; immagine, figura. -per lo più nella locuz.: sotto coperta
donna, a sembianza, / se da lo cor non vi venisse amanza. latini
non ha l'occhio molto buono, lo piglia per nuovo e non lo ricognosce.
, lo piglia per nuovo e non lo ricognosce. firenzuola, 472: sotto
ariosto, 4-25: lascia all'arcion lo scudo, che già posto / avea
ad aristarco scannabue qualche letteraria notizia, lo potrà fare, scrivendogli sotto coperta al sig
di battaglia: il battello emerso, lo scroscio dell'onda in coperta, lo strepito
lo scroscio dell'onda in coperta, lo strepito dei motori a scoppio e le
egli l'afferrò e quelli di sopra lo tirarono. gozzano, 103: rotto
soleva dire più tardi, questo non lo raccontò, scherzando copertamente cogli amici:
fieno, che prenda il calore e lo mantenga a svaporare per le stanze.
messo che l'avrete al luogo [lo stoppino da far fuoco alla mina],
che, con illustrazioni o fotografie per lo più a colori, riveste una rivista
di capanna, allo scopo di proteggere lo scafo, il carico e i suoi occupanti
affetto convien che si paia / per lo seguir che face a lui la 'nvoglia.
. idem, purg., 16-60: lo mondo è ben così
coverto. chiabrera, 370: era lo speco alpestre, / coverto il pian di
tragge complessione sguardo / che fa parere lo piacere certo; / non pò coverto -star
ciò ad amor dispiacere, / ché lo disio coperto è da laudare. alberti,
l'accettò con una restrizione, che lo riduceva quasi a nulla, e poteva parere
novellino, 21 (43): stando lo 'mperadore federigo e facea dare l'acqua
a'secolari è troppo aperto: / lo star guari co lor non mi bisogna,
sm. ant. coperchio (per lo più di grosse dimensioni).
di vaio. bibbia volgar. vi-480: lo letto è ristretto,...
è ristretto,... e lo copertoro è sì piccolo, che non puote
lor coperture e ombre, acciocché per lo caldo per sole non si secchino.
puote entrare. marino, 13-243: de lo stranio volume a l'omamento / ornamento
o per facilitare in caso di guerra lo schieramento difensivo delle truppe ed eventualmente facilitarne
schieramento difensivo delle truppe ed eventualmente facilitarne lo sbocco oltre frontiera, se l'atteggiamento
difesa. lotto pisano, xxxv-1-316: lo parlar e l'andar e 'l far
: levasi de la rena d'etiopia / lo vento peregrin che l'aere turba,
, se la copia del dicere, e lo sommo studio della eloquenzia, hae fatto
, fatene copia a qualche damigella che lo tegna in luogo di martora e cagnuola
ballo, il quale vuole / ricompensar lo 'ndugio, col far ora / di sé
falsificazioni], subito che è fatto lo instrumento o la scrittura, farsi fare
le stoffe che si tramutavano in vestiti, lo fece riprodurre a migliaia di copie da
in parte pagare tanto cortese dono che lo stimo in infinito, mando alla s.
». pirandello, 5-541: ecco là lo scaffale a casellario; e poi registri
d'uno scritto qualunque nell'atto che se lo fa, sembra essere quello stesso
croniche, v'avea, fatte per lo sopradetto scrittore, delle quali cose non
che preparo. pavese, 6-12: lo sapevi che anche le donne fanno dei
misure tornano, vi do licenza che lo copiate. algarotti, 1-26: sono
sopra un vecchio argomento. -per lo più assol. nel linguaggio studentesco,
-infesta le patrie lettere, ed allora lo inclusi fra i paria infelici della poeta-
di riprodurre in seguito su altra carta lo scritto, per mezzo di una pressa.
non dispiacerà... che io qui lo riporti, copiato da due codici greci
menzogna cattolica di roma papale. e lo ripetono, mi dispiace, i filosofi
, quanto più possibile circolare; ha lo scopo di impedire lo svitamento spontaneo del
circolare; ha lo scopo di impedire lo svitamento spontaneo del dado di un bullone
: né in questa tanta necessità cosimo lo abbandonò, ma come privato copiosamente lo
lo abbandonò, ma come privato copiosamente lo suwenne, e gli dette animo a
do copiosa / al preite, che lo deia ministrare: / de benedire e consecrare
abbandona, / e di copiose lacrime lo bagna. marino, vii-262: ella [
i copiosissimi indici, ne'quali per lo più i leggitori acquistano a questi tempi
esuberante, sovrabbondante (la maniera, lo stile di imo scrittore, di un
] acerbissimo, pensando che abbiamo offeso lo copiosissimo redentore, il quale del suo
e l'alto frassino, e lo amenissimo platano vi si distendono con le
ne vanto; perché in questo senso lo stesso alfieri copiò machiavelli. 3
eseguire, per conto di terzi e per lo più con la macchina per scrivere,
la riga del melone o diciamo per lo ciuffetto, e per la coppa intorniando
, 82: elèggiare uno ricercatore per lo saggio a coppella. 2.
d'acqua, chiamatolo a me, lo pregai. caporali, ii-63: e
a fare li cenneracci per potere affinare lo argento. = dimin. di
, e dopio essersi pieno questo, lo staccò. tagiini, 1-192: intese dire
ché nel bene e nel male / lo troverai leale. /... /
13. dimin. coppiétta (oggi per lo più nel senso di coppia d'innamorati
còppo, sm. vaso (per lo più di terra cotta), dal
, era per far del resto, con lo giungervi fino ai coppi del tetto.
. c. battoli, 2-95: lo ago si fa di acciaio sottilissimo a
copricapo e le spalle bianche di neve lo potevano far sembrare un giovane contadino russo
cuprime che in detto tetto mancasse per lo guastamelo fatto per lo detto tuono.
tetto mancasse per lo guastamelo fatto per lo detto tuono. = voce senese,
veniva il gattai...: sempre lo stesso vestito trucio unto e inforforato,
stesso vestito trucio unto e inforforato, lo stesso impiastro di cravatta copri- miseria.
gesù] levato, e una nuvola lo prese e coperselo dagli occhi loro. sacchetti
e andandosene a uno porto, che lo chiamano ripa, entrò in sur uno
co'targoni, perché i romani non lo conoscessino. lorenzo de'medici, 487:
si stendeva alquanto sul petto, a coprire lo scollo d'un nero saio. nievo
ella aveva offeso molto il signore, lo avea dipoi saputo ancor amar molto.
figur. iacopone, 3-37: ecco lo letto: pòsate, iace en esto graticcio
, iace en esto graticcio; / lo capezal aguardace, ch'è un poco de
nuova, 23 (85): lo imaginar fallace / mi condusse a veder
la spada in mano, e con lo scudo si copriva da'colpi. e'cavalieri
capo coperto e potendoselo meglio coprire con lo scudo. vedrai / colui che già si
/ di trovar via che dal pazzo lo cuopra. guarirti, 294: quanti credi
ferro il petto. papi, 1-3-6: lo stesso giorno... il re
tutto. d'annunzio, iv-2-847: lo stridore degli argani, l'ansare delle
. bocchelli, i-145: l'avversario lo copriva della testa e di mezza spalla
, xxxv-1-393: eo temo di laudare / lo mio inco- minciamento / di gioia,
minciamento / di gioia, e più lo temo di tacere. /...
. /... / perciò lo temo dire, / ed altresì covrire lo
lo temo dire, / ed altresì covrire lo temo maggiormente, / a ciò ch'
celasse. inghilfredi, 3-28: stringe lo core e gronda / lo viso di
3-28: stringe lo core e gronda / lo viso di condutto / dell'aigua,
ò coverta a gronda, / che lo mal che m'è adutto, / covrir
compagni, 1-14: conobbe giano chi lo tradiva, però che i congiurati non si
a quelli dell'unione,... lo fece tornare a serrare nelle prigioni.
e l'uno chiamasi, verbigrazia, lo scemo, l'altro il fritto o
di un aspetto ridicolo la persona che lo aveva provocato. idem, 3-681:
rubiconde guance, e al suol chinarsi / lo sguardo di sua doglia accusatore. foscolo
/ della terra, e il cielo non lo copre. pavese, 88: a
rugiada. la strada, di giorno, lo copre di polvere, / come copre
regale nobiltà] sperona / a conseguir, lo ciel che l'ha coverto.
pezzo o della pedina avversari che dànno lo scacco. 14. matem. in
10-864: enea gli è sopra, / lo sacrifica a l'ombra e d'ombra
verde; e sopra a questo porranno lo copritore di cuoio verde.
de la cappella di santa cicilia, copritura lo tetto, 1. 1,
che molto dalla lunge si vede lucere lo palagio. la copritura è molto ferma.
basso, la qualità alla quantità, lo spirito al fango. = voce
di due o più produttori (per lo più di paesi diversi).
in formazioni mesozoiche; si presentano per lo più in masse gialle o grige, spesso
d'annunzio, iii-1-258: gli donò lo scarabeo preservatore. dirvi l'uso che
potendo venirsi alle dette denunciazioni prima che lo sposo abbia almeno compiti i quattordici anni
marsilio ficino, 2-152: è ancora lo amore prestantissimo, perché... questo
al figur. iacopone, 45-24: lo quinto, amore menarne ad esser desponsata
il quale porta il braccio in avanti, lo ravvicina al tronco e lo fa girare
avanti, lo ravvicina al tronco e lo fa girare alquanto sopra il suo asse dall'
di sotto della clavicola e unito con lo sterno (nei mammiferi è ben sviluppato
.. il coraggio, uno non se lo può dare *. leopardi, 27-23
parte. verga, 4-50: non lo sapete? piglieranno in affitto le terre del
al campanile senza il coraggio di posarsi per lo spavento. -coraggio da leone,
passi poco bene le notti e che lo stomaco la faccia soffrire, nondimeno torno
coraggio. pavese, 6-288: « lo faccio per darti coraggio, * disse
: assaporato il sugo,... lo trovai molto amaro; onde presi coraggio
/ a ciò che sia gaudente / lo meo coraggio di bona speranza. guido delle
dante, 4-9: poi piacevi saver lo meo coraggio, / e io '1
a ciaschedun ched è riprenditore / de lo penser ch'i'fo c'ho stato gramo
un monu mento equestre, lo misi invece coraggiosamente nel sot
. che ha coraggio, e lo dimostra nel modo di comportarsi,
però che 'l dire sempre manca per lo timore; e chi è ben pronto e
/ onde il mostro conquida, / coraggioso lo sfida; / e lo astrigne
, / coraggioso lo sfida; / e lo astrigne ad usar ne la tenzone
porrìa stimare. anonimo, 69 c: lo meo co raio / d'
aguta / che move di piacere / lo punge, e fa volere / diletto corporale
. plur.): codici per lo più miniati, di grande formato, contenenti
la corallina o l'acqua mercuriata o lo zucchero antelmintico. d'alberti, 256:
del giappone). -in particolare: lo scheletro calcareo, usato per fare monili
acqua coperto / è legno per natura lo corallo. intelligenza, 33: corallo
: corallo v'è che nasce ne lo mare, / ed è di color verde
): in questa provincia si spende lo corallo, e òvvi molto caro,
e òvvi molto caro, perché egliono lo pongono a collo di loro femmine.
velluto color pavone del corsetto, sopra lo scarlatto grido delle lor gonne. montale,
un angelo, tanto era bella: perché lo svenimento non aveva scemato nulla alla bella
priego e dico, / quand'hai lo buono amico / e lo leal parente
/ quand'hai lo buono amico / e lo leal parente, / amalo coralmente.
corame chiaro stringono sempre il badile; lo sguardo cerca terra per non inciampare.
b. davanzali, i-262: non lo sai tu, che silio ha sposata
miglio buono alzato in aria s'era [lo strano augello], / quando sentissi
o brutta puttanella / (e trasse lo pugnai che aveva allato), / con
di pollo. aretino, 8-196: lo intertenere con quella certa ciarla, che
volgar., v-138: quando piglierae lui lo coltello, sostenere non potrae né l'
allo scudo il ferro adamantino, / tutto lo passa come fusse cera, / e
/ ma piu: con tanta furia lo inscontrava, / che la ziraffa e
con le braccia strignerlo, per vedere se lo trovava o di corazza o d'altra
al fianco, e in braccio avea lo scudo. tasso, 8-78: ha la
e gli aeroplani, di calcestruzzo, per lo più armato, per le fortificazioni permanenti
urto dello sperone. la torpedine e lo sperone son le due armi decisive,
. 3. soldato (per lo più a cavallo), armato di
guerrazzi, i-291: quantunque la ipocrisia lo vestisse della sua corazza di ferro,
scherma: il corpetto di tela che lo schermidore indossa per attutire i colpi dell'arma
gran paura del folpo perché il folpo se lo agguanta prima che si nasconda nel suo
due. storie pistoiesi, 1-381: lo colpo discese in sulla spalla; ma non
, 8-83: il saracin ferì sopra lo scudo / berlinghier nostro, e come
la maglia non fu ferito, che lo stocco non puote passar la corazza.