nsangnato il core? / rispondo: chi lo 'msagna / in quel momento stangna.
portava. citolini, 400: poi sarà lo stagnar così fatti vasi. cicognani,
2. saldare o accomodare con lo stagno fuso o eseguendo una leggera brasatura
disporre la cassa di piombo e far tacere lo stagnaio che doveva stagnare le commessure.
. ant. l'attività di chi lavora lo stagno. citolini, 400:
, sm. ant. artigiano che lavora lo stagno o fabbrica oggetti di
stagnata1, sf. l'operazione, per lo più eseguita sommariamente, di rivestire o
, di rivestire o di saldare con lo stagno. tommaseo [s. v
stagnatàio, sm. ant. chi lavora lo stagno. -in par- tic.:
voltare; / li cieli son stainati, lo lor silere / me face gridare.
partic.: reso impermeabile, per lo più mediante calafataggio (lo scafo di
, per lo più mediante calafataggio (lo scafo di un'imbarcazione). aliberti
un travasa-vini, il quale, ne lo avvedersi che quella bigoncia, quella botte
quella botte e quel tino versa, lo rimette presto presto in le bene istagnate
evitarne l'ossidazione; si esegue per lo più per elettrolisi o per immersione in
gas inerte. -con meton.: lo strato di stagno stesso, l'effetto di
ed ammollito dal fulmine, ché anzi lo stato della stagnatura e dell'intonaco di colore
organi o parti del corpo, per lo più a causa del rallentamento della loro
3. figur. sospensione o interruzione per lo più temporanea di un'attività, di
serao, i-827: « è papà vostro lo stagnino? » « sì, signora maestra
le pentole e poi ci { lassa lo stagno. calvino, 6-129: facevo lo
lo stagno. calvino, 6-129: facevo lo stagnino e giravo per e campagne
acqua stagnante dolce o salmastra, per lo più poco estesa e poco profonda,
utili per esso padule e reparazioni da lo stagno dall'acque che in esso padule
ninfee. d'annunzio, v-1-286: presso lo stagno, tutto smeral- dato d'anitre
; e qual sia quello stagno / tu lo vedrai. idem, inf.,
il colpo fier, s'ancor non lo registra / tra quelli spirti che con suoi
d'un tanto male, non dirò lo stagno gelato di bernardo, i salassi di
in alcun modo le coscienze imbecilli, lo stagno immenso morale e intellettuale che vi circonda
/ come un bambino la mammella / lo spazio / ora son ubriaco / d'universo
lodato, oltre che il pittore e lo scultore, anche il poeta, anzi l'
/ e né pur d'una lagrima lo bagno. -lanciare il sasso nello
e degli stagnoli procedeva a maraviglia; e lo stagno mostravasi prosciugato almeno per due terze
di siena, 19: la soma de lo stagnio, ii soldi kabella. testi
fa suo colore: il piombo e lo stagno fa bianco nel vetro. savonarola,
bianco nel vetro. savonarola, iv-356: lo stagno ha questa natura, che,
pesava in circa a sessanta libbre, e lo gittai in sul migliaccio dentro alla fomacie
e'divenne liquido. galileo, 4-2-339: lo stagno è metallo molto tenero, e
. idem, 3-105: come si fa lo stagno verde per adomare. dem
metallo o di altro metallo stagnato (per lo più latta o rame). -
passata l'ora della cena, scoperchiarono lo stagno che seco nella tovaglia involto avevano arrecato
. pulci, 25- 112: lo stagnon della triaca aprìe, / ma non
sottilissima di stagno battuto, usata per lo più per avvolgere sostanze alimentari deperibili,
e ripiegò più volte il foglietto e lo fece diventare una pallottola della grossezza di
2. unito in lega con lo stagno. citolini, 400: ci
, 400: ci è poi il batter lo stagno, e qui sarà quell'oro
. disus. moneta d'argento falsificato con lo stagno. tommaseo [s.
, stàrio, staro; plur. per lo più stàia, sf.; ant
dare ogne ano cinque istaia di grano a lo staio empolese. dante, conv.
, conv., iv-xi-8: io vidi lo luogo, ne le coste d'un
si chiama falterona, in toscana, dove lo più vile villano di tutta la contrada
in firenze fue grandissimo caro, che lo staio del grano valse soldi vili.
., 4-60: soldi otto valse allor lo sta'del grano. sacchetti, 21-10
732: il frumento valeva lire 9 lo stario. pulci, 18-155: quivi
con pesi e misure grande più de lo iusto come sonno tumini, quarte, stari
primis ii moggia di mosto: costa lo staio quindici denari. libro memoriale di
della gabella di siena, 14: lo staio de l'olio, iiii denari kabella
e, di ciò non pago, te lo colma e te 'l calca ancor colle
..; poi scuote quello staio e lo sbatte sicché i granelli calino bene all'
polivano la sementa, lanciandola nell'aria con lo staro; nuvole di loppa piovigginavano sull'
sì zitella, / che troppo colmo paiavi lo staio. 3. cappello a
abbondanza. bresciani, 6-x-42: lo staio che vediamo in capo a giove
del mese di gennaio li signori e lo camerlengo del detto padule sieno tenuti e
. -fare, misurare a staia, con lo staio: possedere in -a staia
... di par che facci con lo staio. s. bernardino da siena,
grandemente. gio di misurare le melensaggini con lo staio. grazzini, 37: vendicato
forza in quel luogo adormentarsi. -avere lo staio colmo di fortuna: essere molto fortunato
i-519: di fortuna ò avuto / colmo lo staio in prencipio e 'n fenita.
e 'n fenita. -avere lo staio colmo di scortesia: essere sempre scostante
colmo staio, / a cui non piace lo fallir di raro, / con tanto
senno sua virtù notrica. -avere lo staio colmo o vuoto: rispettivamente, essere
che mino colm'ed io voti'ho lo staio. -cedere lo staio:
voti'ho lo staio. -cedere lo staio: cederla, essere inferiore.
una lingua ciarliera che non avrebbe ceduto lo staio a tre comari pettegole di camaldoli.
di camaldoli. -colmare, riempire lo staio: completare l'opera; soddisfare
. colombini, 41: per ricolmare lo staio considero la grandissima grazia ch'esso
, ma in caso sia vero, colma lo staio alle altre condizione onorevole. bemi
vaso / dell'intelletto, anzi colmar lo staio. guerrazzi, 1-573: per colmare
. guerrazzi, 1-573: per colmare lo staio il santo padre spediva in francia legato
altro a rinaldo, e, per colmar lo staio, farli lasciar le sue nel
passatempi, che io in questa corte colmai lo staio. g. gozzi, i-26-102
suo costume, urne un'altra per colmare lo staio della sua iniquità cesari, iii-321
gli dicea: « quanto più si può lo staio / colmar bisogna e contentar le
, 7-41: questo solo mancava a colmar lo staio e farmi 11 più misero uomo
fagiuoli, 1-1-107: o questa colma lo staio! -portare una persona all'
tu m'hai pieno, anzi colmo, lo staio; / bastiti ornai, per
di febbre, che per freddo empiè lo staio. -con lo staio: in
freddo empiè lo staio. -con lo staio: in grande quantità, abbondantemente.
contenti a biscia / e grazie con lo staio. -dare un piede allo
l'opera è finita. -essere lo staio di qualcuno colmo di qualcosa: palesarsi
-mettere, nascondere, porre la lucerna sotto lo staio-. celarla sotto un recipiente rovesciato
s'accende, non si pone sotto lo staio, ma sopra il candeliere, acciò
fede; ma, nascosto questo lume sotto lo staio della superbia, fatti non dilatatori
la lucerna per tenerla ascosa o sotto lo staio, ma per metterla sopra il
casa veggan lume ». -porre sotto lo staio: non prendere in considerazione.
, 1-552: la parola 'proporre'posero sotto lo staio. -prestare lo staio:
posero sotto lo staio. -prestare lo staio: passare la parola a un altro
mezze giornate intiere, senza mai prestar lo staio. -staio di buona misura
/ abbiam da l'unge e da lo sputo il prezio / d'uno staiuol di
romana degli agrimensori è io staiuoli: lo staiuolo è palmi 5 3 / 4;
guglielmotti, 870: 'staiuolo': i romaneschi lo scrivono 'staiolo'e l'usano per
l'usano per misura di superficie, dove lo staiolo è il primo elemento per giugnere
misura di capacità per aridi, per lo più corrispondente a 2 o 3 staia.
fiorentino, sino a quest'ultimi tempi, lo staione era misura da calcina e conteneva
testi fiorentini, 25: costoie lo. sstaioro libre tredici di pisani.
de la pieve d'albagnoro per soldi xxvn lo staiore. velluti, 302:
due dei lavoratori fiorini tre d'oro lo staioro. sacchetti, x-175-3: là
. garzoni, 1-197: secondo la toscana lo staioro, il panoro, il pugnoro
della tensione superficiale di un liquido mediante lo stalagmometro; è applicato anche in biologia
sulla densità superficiale nei liquidi, che lo ha portato a realizzare uno specifico strumento
realizzare uno specifico strumento di misurazione, lo stalagmometro. 2. strumento per saggiare
mattioli [dioscoride], 609: lo atramente sutorio... è di tre
i metalli è chiamato stillatizio. peteesio lo chiama pinario et altri stalactico. anonimo
volte delle grotte e si forma per lo stillicidio lento ma costante di soluzioni acquose
, ii-285: alle arene, che per lo più non sono che sassolini e pietruzzole
: il xx congresso del pcus ha condannato lo stalinismo e alcune delle sue più nefande
. moravia, 22-48: credo che lo stalinismo sia morto, benché la critica al
frequent. stalinizzazióne, sf. lo stalinizzare; l'essere staliniz- zato.
, / de dré un rancaione, / lo badile e la vanga / perché la
: non mi piace quello che per lo più è praticato nelle case rurali, che
l'appartamento, in breve, lei lo ridusse che pareva una stalla. -con
se non gli armenti della sicilia e lo stretto d'abido... e i
tal punto che ercole vi fece passare per lo mezzo i fiumi alfeo e peneo e
che tue non abbi cercata per farti rimenare lo culo. l. f. marsili
stalla? - non mi piace che tu lo dica. stalla, poi che
ronzino, or questo è l'affanno de lo stare in villa. ìesauro, 10-
: prendere un provvedimento baretti, 6-236: lo stallagèro fece tanto... or con
o per comprare..., avrà lo stallaggio in della ditta nera per li
ciascuno giorno e per ciascuno cavallo, per lo stalfazio, v-10-47: orando, tutti
gregge agli stallaggi. verga, 7-462: lo sventurato renità, tenuta con la cariega in
l'alba, sentì il bacalare che apriva lo stallaggio, e partire la fazio
stalla un'altra nave quando, fameno lo stallaggio sino al giorno di tal restituzione.
49: le torri erano lontane per lo spazio di ducento piedi e stalla, in
dei foraggi fuor d'una sempre lo scudiere attento alle parole del cavaliere, vennero
e'cavacellini, 3-88: di poi lo mescolava con cimatura di panni fini gli
cascò dalla bocca, se non 374: lo stallatico vemòtico, che si fa nell'ovile
tra i carri, i birocci e lo stallatico dei cavalli e dei buoi.
1516). zi, a cambiargli lo strame non appena stallavano.
stalla. ranieri sardo, 117: lo sicondo dì vegnente sì gli donò per
è pur mestier del cavalliero che de lo stallièro. p. verri, 4-57:
, fieno e biade, di quello che lo sia quando si nutrono con erba.
come un poliedro stallino, e subito lo dice al maestro. premoli [s.
, fornito di schienale e braccioli, per lo più imponente, riccamente ornato e destinato
in civiltà delle macchine, 210]: lo stallo per la ditta erba era l'
., egli terrà molestato sempre con lo scacco il re dell'avversario,..
alcuno de'pezzi di lui che facian lo stallo: così facendo, egli a
tornare. dunque il mezzo, cioè lo stailo nel mondo, dèe essere povero,
povero, acciò che s'accordi lo incominciamento col mezzo e il mezzo con la
ormai! / ch'eo ti farea parer lo stallo reo. anonimo genovese, 1-1-254
e l'oste mal fornita di vittuaglia per lo tempo contrario, grande infermeria e mortalità
: più ch'otto dì non gli piacque lo stallo, / che nell'oste voll'
distendimento di lavorìo, e che non lo conturbino del fermo e stabile stallo della
convenìa per la grande aquazione e per lo male stallo si partissino. cieco,
duv'ella / egli à destinato d'esser lo suo stallo. fazio, 1v-11-42:
colle del signore, dove ch'è lo stallo de'filistei. -figur.
divino. anonimo genovese, 2-14-341: lo terzo è vergem comrumpir, / chi
ti priego e dico, / quand'hai lo buono amico / e lo leal parente
quand'hai lo buono amico / e lo leal parente, / amalo coralmente; /
come l'auro passa ogni metallo / e lo raggio del sol tutti splendori, /
mal sanza fallo / ch'aveva per lo colpo a lui donato / del buon
e gicheri e aglietti salvatichi, che lo fanno [il formaggio] gonfiare e rinforzare
uno stallone, quale il patrone tenea per lo bisogno de le cavalle e somere de
! / mai ne'fianchi non ebbe lo sprone / né il ribrezzo del ferro tra
: la sciocca, sfamato di se stessa lo stallone, con un grembo pien di
stallone. contile, 4-6-41: quando lo veggo qualche volta ruzzare con donna, muoio
soldato. palazzeschi, 1-523: amandoti lo farà soltanto perché tu rappresenti un buono
.. si vide comparire al trotto lo stalloncino falco, vivace e fremente.
cavalcanti, 1-xlii-2: certo non è de lo 'ntelletto acolto quel che staman ti fece
a questa festa, / donne gentili, lo bel viso adorno? / perché non
. vialardi, 1-210: il capriuolo e lo stam cco dai 6 mesi
poco illuminato e male aerato, per lo più in misere condizioni e molto angusto
e sugativi, li quali adoperavano ad sugare lo vuolto. = agg. verb.
la telaia. bandi lucchesi, 300: lo ditto officiale deputato sopra suggellare le ditte
volto vituperosamente,... non lo volle mai abbandonare. p. del rosso
. dante, inf, 11-49: lo minor giron suggella / del segno suo e
, 266: in alessandria dove si conduce lo 'ncenso nessuna diligenzia può guardare abastanza
esempio meraviglioso. aleandro, 2-258: suggella lo stigliani questa sua opera dell'occhiale con
comportamento (la figura morale di chi lo compie); costituire prova della forza
g. gozzi, i-n-67: voi lo testificaste e suggellaste allora con le vite
giovenilmente e libertà chiedea, / lei lo zel d'ugo martire precorse / e
di lucca, né in de'borghi, lo quale non sia suggellato, e del
. fra gli scrittori, solamente il romagnosi lo ha intrav- che vi è intagliata
, geometrici e violenti. -suggellare lo stomaco-, costituire il compimento di 3.
l'appetito, o come confetto per suggellare lo stomaco. f. 230: il vino
44: questa cotognata mancava per suggellarmi lo stotiglie. raiberti, 5-180: alle
latini volgar., i-77: voi farete lo saramento di vostro -conservato in un sepolcro ben
sepolcro ben chiuso (un cadaofficio sopra lo libro de le costitusione chiuso e suggellato.
di legno. 310: lo resto in una borsa di giusfredi cenami suggellata
. bellebuoni, 1-21: se no lo facesse possa esser costretto di farli suggellare
possa esser costretto di farli suggellare per lo ditto suggellatóre. cantini, 1-2-295: mostrerà
esempio. ristoro, 11-116: se lo sugello, ch'è montuoso e valloso,
trasmuta, / segnato è or da voi lo mio cervello. g. villani, iv12-
, 156: però che, stante lo oculto suggièllo, la ciera impressa da.
smarrito, non può essere che subito non lo avessero rinvenuto, tanti erano i sonagli
mano abo iscrito quie di soto a messo lo mio sugelo con quelo de la conpangnia
ponendogli il suggello suo per vedere s'alcuno lo ingannava. varchi, 23-90:
di fuoco. 4. per lo più al plur. sigillo apposto dalla pubblica
comisso, 7-67: l'ufficiale giudiziario lo avvertiva che avrebbe ugualmente messo i suggelli di
messo i suggelli di sequestro a tutto lo stabilimento. -stipite di una porta
radicandoli, 219: non debbia [lo scrittore] scrivare neuno panno che prima no
sugièllo uno denaio del panno e de lo scampolo per sua fatica. 1
so la detta pena sugellare il sacco con lo suggello della gabella sopra la legatura d'
facesse da sé l'edizione fiorentina per lo indugiare della torinese. b.
, dava il latte al bambino che lo beveva con avidità, mettendo di tratto in
. aretino, 20-160: ti mettano lo sparviere in pugno, ti suggano le
/ dell'uomo il corpo, e se lo stringe al seno, / e mirandolo
/ suggi dagli occhi alla tua cantoniera / lo spiritei d'invidia laido e storto.
evidenza la felicità di dio e suggendone lo stesso godimento ch'egli ne sugge,.
il suggerimento; ringraziò don abbondio, e lo pregò di voler esser arbitro del prezzo
della vita fu un suggerimento ad intendere lo spinto dei tempi. 2.
francesi. mascardi, 52: fermi lo stile in descrivere le operazioni, o dettate
'pianissimo'da lui suggerito... lo stupirono. bigiaretti, 11-262: era
un compagno di squadra un passaggio che lo mette nelle condizioni migliori per segnare un
sdoppiamenti e dimezzamenti... sempre lo aveva suggestionato in letteratura. -condizionare
parso quell'accanito nemico nostro che io lo credei suggestionato, in parte, debbo confessarlo
e sm. che, in modo per lo più larvato, suggestiona il pensiero altrui
possedeva tutte le qualità dell'ascetico: lo spirito contemplativo, il gusto dei simboli
psicosi collettiva. codcmo, 278: lo supplicai di scrivervi, me gli gettai in
compito suggestivo suggerito da un'altra persona (lo sperimentatore) si realizza solo perché quel
sottomissione. giamboni, 8-ii-271: lo senno e 'l valore del buono giulio
il principio della continuità di we- dekind lo si potrebbe esprimere assai suggestivamente...
sentimentale, fantastico molto intenso e per lo più indefinito evocando atmosfere di tempi e
troppo facilmente commovente e nello stesso tempo anche lo stilismo. -caratteristico, pittoresco (
l'interno di san- t'agnese, lo conosci? e la chiesa più suggestiva di
suggestivi. 4. magnetico (lo sguardo) o anche allusivo, sedutti-
ad esso i rei di delitti contro lo stato. - per simil.: palco
è solido e i rami vigorosi, per lo più contorti e dalla corteccia, spugnosa
una gegante pare, / poi co lo stracinare copre le suvarate. = deriv
filtrazione, chiarificazione e raffreddamento, forniscono lo strutto e sono usate come ingrediente per
hai doppio il mento, giunone? te lo semplificano / con un taglio della sugna
. capuana, 1-iii-118: il prevosto lo guardava sbalordito, quasi non potesse credere
sugna... il misero corpicciolo che lo avea tratto in inganno. pratolini,
lenoso, / a tisbina lo porse sbigottito. beccuti, i-190: di
turgendo nel raggrinzarsi ch'elle fanno per lo sguainar de'denti, gemono una certa
del sugo tutto bollente di carne arrosta e lo chiude ermeticamente in una boccia. a
dieci venti volte la stessa battuta, lo stesso epiteto, lo stesso canchero? arbasino
la stessa battuta, lo stesso epiteto, lo stesso canchero? arbasino, 52
in sugo, inginocchiata ai suoi piedi, lo scongiurava. -in sugo e in
. f. doni, 2-01: non lo crediate... che fossi stata sì
per impiastri o colle (e ricorre per lo più al plur., anche nell'
chiari. erbolario volgare, 1-78: lo succo de luppoli con li sugoli de orzo
xiii-564: introduce [petrarca] poscia lo stesso amore a dir poche, ma sugose
produzione e impoverisce perciò la collettività; lo stato si indebolisce verso l'estero e si
trovo il figlio in attitudini suicidesche e lo accontento di ciò che pria gli negai.
condannato da molte religioni, gli psicoanalisti lo considerano un omicidio mancato, collegandolo alla
, il suicidio non s'improvvisa, lo si medita. del giudice, 2-60:
coinvolge un numero cospicuo di persone per lo più sotto l'effetto di forti pressioni
8-161: ero finalmente arrivato a tracciare lo schema d'un trattato 'sui generis',
. e. gadda, 6-281: tirò lo sportello, s'awide ch'era provveduto
l'ircìnio / opulentino il cibario / per lo pubblico triclinio. = voce scherz
è quello spirito di suismo ingrato, che lo rende un inutile amico. dossi,
ispirati a determinati tipi di danza, per lo più articolati secondo un ordine convenzionale,
gran parte di quella sulforeità combustiva che lo fa così volentieri arrugginire. 2.
con corsica e sardigna... e lo solfùreo e isfavillante emna, già per
vallisneri [in muratori, cxiv-44-216]: lo mandavano a certi bagni sulfurei, lontano
simile alle lenticchie,... lo produce, prima cne si maturi, verde
, meglio, summo, sullimato (lo summo sì vole essere amato / senza
erba verde, dalli la terana ovvero lo trefoglio, ovvero la siila. boccamazza,
colonne volgar., i-49: ovidio lo solmonese poeta si dice che per artificiosa vir-
capitava ai poter fissare per un momento lo sguardo de'loro sultani.
(e al plur. designa per lo più la popolazione stessa).
uale riesce vincitore chi atterra l'avversario o lo spinge fuori el tappeto anche per una
che nobile e onorevole cosa è morire per lo suo paese. vico, 4-i-813:
bestiario moralizzato, 1-79: così fa lo mondo tenebroso: / ko li delecti sui
/ le soe adomate fatteze, / lo bel viso e l'ornamento. mostacci,
erano de statura assai longe, e lo suo collo ell'era tanto breve.
ah intendo: il suo cervel, dio lo riposi, / in tutt'altre faccende
se con- fiava de la vertue de lo so maistro che de la soa. machiavelli
sua signoria. crudeli, 2-147: lo scimiotto approvò / questa severità, /
, / ché l'ofncio è sio -de lo peccato sconta. pegolotti, lxxxviii-ii-238:
15-37: potemmo fare acquisto - d'aver lo senno sio [di gesù].
d'emperiu loro foi caczato, / ka lo soo nome àbbero scordatu. guittone,
., 140: ama dio et lo / sou nome non pigliare invano. salvini
di spicciarsi da noi ottenne invece che lo serrassimo intorno. luzi, 11-176: sottrarre
pistola. maestro sanguigno, 71: meser lo conte più volte per suoe lettere m'
: quando leggo i suoi versi io me lo dipingo qui -malinconico -errante -appoggiato al tronco
dua fiada u tree dè l'orno rechedere lo soe ami- go. latini, rettor
(20): elo no perdonà a lo so conservo cento dinai. bonavia,
quillo originai peccato, c'ante / per lo primo omo era semenato / en tutte
e l'accostava al seno, e lo ninnava, / con baci e baci,
g. faba, 57: segnore lo quale ène vero consiglo agl'amisi e
guittone, xx-82: sì corno / ten lo scolar dal so maestro l'arte.
giacomo da lentini, 46: su'è lo core e suo son tutto quanto.
. ant. in posizione enclitica, per lo più per indicare rapporti di parentela o
fuggì ne li suoi e disse come lo volsero mangiare mostrandoli el segnale de la
a tale acclamazione del mercato, che lo riconosceva così cordialmente per uno dei suoi
che non scaturisce dal suo stesso cuore, lo persuadono a tradire sé e i suoi
dolce conversazione la quale avea con i suoi lo facesse famoso fra i famosi del mondo
plur. azione o comportamento abituale, per lo più biasimevole; malefatta (nella espressione
sempre sulle sue, questi è proprio lo scrittore. -badando ai fatti propri
., 6-509: tolli la sòia a lo tenero pè de la donna toa e
annunzio, v-1-331: in ogni tronco vuoto lo zoccolo della mia bestia può affondarsi come
inf, 14-34: ei provide a scalpitar lo suolo / con le sue schiere.
l'entrata del portico per tutto dinanzi lo suolo volle cne fusse bello in modo che
in geologia, si designa con questo nome lo strato più superficiale di esso, quale
aree di un centro abitato (per lo più lastricate o asfaltate) destinate alla
allora lei prepara un bel 'suté', e lo fodera con la pasta frolla; poi
di pasta per ravvolgerli [i tortelli] lo ha spianato l'ostessa.
-ant. lo strato più basso di una sostanza contenuta
l'altro. leonardo, 2-485: lo inserva e fagli la cappa di sopra,
i suoni puri: nei quali lo spostamento delle particelle d'aria investite dall'on
gorta / per posarme en audire, / lo sono, e che significa? /
emissione sonora da essa prodotta (per lo più articolata in sillabe e parole),
che un plettro, il quale formi lo spirito vocale; e quindi essere opportuno
sola ha il suono aspro, doppia lo ha dolce. castelvetro, 8-1-535: divide
« la ecclesia è sviata, - repara lo suo stato ». dante, par
: unguento di nostra inventiva utile, con lo aiuto di dio, al suono de
orechie. crescenzi volgar., 4-46: lo svaporamento dell'aceto caldo fa prò alla
centoquarantami- la fiorini di primo tratto. lo 'mperadore mosse al suono e venne con
quattromila cavalli. firenzuola, 757: prima lo voleva guarire in un baleno; e
foi a tant / k'el ie mandà lo spirto sant: / grand son dal
magno volgar., 2-280: oggi lo spirito santo con subito suono venne sopra gli
piacque, /... / volsi lo spirto e ingegno ad altro sono.
i-41: d'una aiegra ragione / comincio lo mio canto, / e 'l
/ di cui le piche misere sentirò / lo colpo tal che disperar perdono. boccaccio
speme i viventi. dossi, 1-ii-565: lo si fece salire [il poeta]
a suono di padelle e di molle lo si condusse sul caput romae dove gli
nell'espressione arte del suono); lo studio, la pratica della musica o
. -complesso di sonatori (per lo più trombettieri e tamburini) che accompagnano
anonimo genovese, v-494-57: per responde a lo son / che ve- niciam moveam,
fu così presta, / sol per lo dolce suon de la sua terra, /
anonimo, i-549. pauri ò de lo sono / de la mala gente. latini
11-226: un sonetto, al quale lo scrittore rispondea con suono meno pimpleo e
grosso presidio. bruschi, 34: lo spinola..., ìsvegliato dal suono
l'ausilio, mediante (e per lo più indica un impiego elevato o ripetuto di
sonare. tavola ritonda, i-20: lo re artù fa dare el suono alle trombe
temine, deg? on vivere e lo stato suo guidare e portare. regola dell'
costanza la quale sendo facta soro el lo monestiero de santa chiara l'imperadore federigo
purg., 27-104: per piacermi a lo specchio, qui m'addomo; /
sì ne prieghe / divota, per lo tuo ardente affetto / da quella bella
marino, 1-4-185: alfin là dove domina lo sposo / de la suora maggior giunge
donne hanno messo sotto le coltri pesanti lo scaldaletto: il 'prete'e la 'suora',
. bacchelli, 1-i-317: aveva preso lo scaldaletto di rame col trabiccolo, chiamati per
sboccata famigliarità prete e suora, e lo colmava di braci. 7. dimin
. 3. benzina super (per lo più solo super, sf.):
). musso, iv-218: lo lesse ieri, lo legge oggi, lo
musso, iv-218: lo lesse ieri, lo legge oggi, lo leggerà poi anco
lo lesse ieri, lo legge oggi, lo leggerà poi anco il di vi d'
di transgressione, come dicono i padri, lo lesse per i peccatori. oggi,
le sue parti aliquote giungono al xvi lo legge per i penitenti, per gli
e 'n specia tale non conoscieva l'orno lo pregio d'essa. soderini, ii-73
superabbondando in loro, da per se stesse lo stillavano uori. fasciculo di medicina
lui il torlo d'uovo e pareva lo ingollasse con tutto il cucchiaio tanto egli prendeva
fr. colonna, 3-111: dimostrare lo excesso et la superantia di l'
vasari [zibaldone], 5-14: con lo aiuto suo si son fatte gran cose
suo si son fatte gran cose come salvar lo stato di milano, aiutar quel di
vizio, in una qualità negativa (per lo più in relazione con un compì,
smania stessa che tormenta l'uomo e lo sforza a tentar di farsi superiore ai suoi
via dell'opere d'ingegno, spesso anche lo martìra sotto gli altri non nobili aspetti
. e in questo gli fu pari e lo superò ismail. -recipr.
quindi è, che il pittore e lo scultore, imitando le opere della natura,
ho perduti. moretti, ii-856: lo scetticismo è una posizione troppo arida,.
o un punto di riferimento determinato per lo più nel corso del cammino, di
pulci, 10-12: morgante, ginocchion, lo superava, / e così carlo la
tre. d'annunzio, iv-1-797: limitava lo spiazzo un parapetto anche di pietra,
il circostante aere e presso che superavano lo stesso strepito delle cannonate. d'annunzio
: codesta dottrina, superante tallegorismo e lo storicismo, è un altro aspetto della
20. marin. disus. liberare lo scafo dall'acqua mediante l'uso di
stesso, per l'eccellente studio con cui lo dipinse. fantoni, i-60: cowper
: se ne facevano beffe e superbissimamente lo sprezzavano. lapidario estense, 151:
sue ricchezze e la sua celebrità militare lo resero intollerabile e sospetto a quel tiranno
il vizio della lussuria, e per lo leone il vizio della superbia, e per
-amore smodato per il lusso, per lo sfarzo; mania di grandezza.
mi creda conoscitore delle qualità inimitabili che lo distinguono dagli altri suoi pari.
bibbia volgar., viii-379: ecco che lo dì verrà, acceso quasi come uno
d. carafa, 268: lo amore te porta e lo favore te fa
, 268: lo amore te porta e lo favore te fa, lo volgliusare o in
te porta e lo favore te fa, lo volgliusare o in superbiare li altri o tenerte
. sacchetti, 2-33: a murialto lo spregiavano, lo superbiavano. 2.
2-33: a murialto lo spregiavano, lo superbiavano. 2. intr. mostrare
apparagiato ad uno istrione, non superbesca in lo suo consulato soverchiamente. tasso, 12-58
benvenuto da imola volgar., i-39: lo popolo e la moltitudine...
e la moltitudine... contra lo senato aveano cominciato a superbire.
facoltà o possibilità (e indica per lo più una tendenza abituale della persona)
: era sì superbio e contumelio che apenna lo poea segno- regà'. boccaccio, viii-3-200
, iii-33: tarquinio superbo, cacciato de lo regno de roma, è a la
roma, è a la fine abandonato da lo agiuto de'toscani e de'latini.
. che si ribella contro dio, che lo rinnega e oltraggia. dante, inf
, 25-14: per tutt'i cerchi de lo 'nfemo scuri / non vidi spirto in
turba nostra bella e magna / per lo superbo strupo manca a voi.
: « con doi denari de cerase lo rappagaraio ». boiardo, 1-25-36: ma
ancor grande arroganza, / tanto superbo avea lo aspetto fiero. cellini, 2-7 (
anonimo romano, 1-170: alle paravole umile lo supervo patre disse: « tu fusti
me fusti scagnato alli fonti ». lo figlio, sentenno la subitezza dello patre,
propria o altrui opera o persona (per lo più in relazione con un compì,
superbi per li suoi figliuoli, e per lo suo marito atamante, e per la
moviate a disfare la monstruosa machina de lo aversario. salvini, 41- 41
la nostra accademia. metastasio, i-iv-iq: lo sono superbo del giudizio che feci de'
(una persona, l'ingegno, lo spirito). b. fioretti,
, iv: questo superbo animale [lo stambecco] è sopravvissuto solo all'intemo
dante, purg., 4-41: lo sommo erialto che vincea la vista, /
vii-718: quel superbàccio di suo padre non lo crederà partito bastevole per contentare la di
estens. sguardo o espressione del volto per lo più severa e minacciósa. -per estens
i-265: volcende... antenore a lo soperciglio de quella ripa fundare una multo
facta con li soi astragali e con lo supercilio il superiore trochilo. guarino guarini,
letter. accigliato, corrucciato per lo più in quanto ostenta disprezzo o severo
, 164: 1 superciliosi farisei e scribi lo biasimavano [cristo], dicendo che
o nello svolgimento di un fenomeno, lo stato critico viene raggiunto e superato.
stagnazione o crisi economica e di rilanciare lo sviluppo economico, contiene norme che riguardano
del suo superdivino correggio, come gli lo chiama. = comp. dal
girolamo da siena, ii-12: lo terzo è consiglio di misericordia e superogazione
dopo che nell'utero è già cominciato lo sviluppo di un primo feto (e
all'uso della privata violenza per liberar lo stato da questa mostruosa superfetazione. bocalosi
tarchetti, 6-ii-223: l'amore quale lo si concepisce e lo si fa nella
: l'amore quale lo si concepisce e lo si fa nella classe colta è una
-territorio annesso a uno stato per lo più con la colonizzazione. balbo
corpo se non sento e percepisco anche lo spazio esterno che il limita. a.
sempre spregevole, perché tutto il superficiale lo è. -che è improntato o
superficiali. b. croce, ii-2-117: lo storico superficiale si ferma alrinvolucro e prende
numero lineare, il qual numero continuato per lo suo verso faccia il numero superficiale.
difetto della superficialità. segncri, i-223: lo vuol fare [di confessarsi] con
, socialistici. stuparich, 4-250: lo slataper aveva sollevato la questione dell'irredentismo
più spesso avendone cognizione col senso che con lo intelletto, dissono. catzelu [guevara
corpo stesso in rapporto allo spazio che lo circonda (o che, in un corpo
e la sua superfizie non ispecchiare più lo splendente sole. piccolomini, i-41: questa
: i mosaici... con lo scintillio degli ori e con le tessere a
dimensioni, lunghezza e larghezza, ma non lo spessore; può essere generata dal moto
con partic. riferimento al manto cutaneo che lo riveste; piano che costituisce la struttura
la concepisca sì come una divisione fra lo spazio occupato dal mio corpo e lo
lo spazio occupato dal mio corpo e lo spazio che sta fuori di esso. ghislanzoni
il raggio. patrizi, 3-15: lo spazio dello universo... è tutto
del terreno non presenti cavità che impediscano lo scolo delle acque. fenoglio, 5-ii-126:
del giudice, 2-22: più su ancora lo strato di superficie con tuberi e erbe
dolce. leonardo, 2-43: quando lo metti in opera, quel mallo si parte
. milizia, i-43: gli uomini per lo più si toccano nella superficie, onde
una idea generale del trattato, io lo riceverei a favore, e molto.
guida della confederazione delle sue anime, lei lo asci venire alla superficie, tanto non
passa al proprietario del suolo; per lo più nell'espressione diritto di superfìcie)
, e amaresuperfluamente i parenti, amici e lo proprio corpo. 4. inutilmente
bartoli, cxli, 334: superfluamente aggiungono lo i, che ne la parola non
di ornamenti o di agi, per lo più sfarzosi o lussuosi, che costituiscono
cronica degli imperatori romani, 169: in lo tempo de questola cità de roma dispresia.
monesterio e contento sarà della consuetudine del luogo lo qual troverà e forse, per la
ornamenti stilistici o particolari descrittivi che per lo più risulta pleonastica, ma che talora
questo alfabeto. tommaseo, 11-37: lo stile è mutato affatto: disadorno sì,
: ristampar tutta la 'frusta', oggimai lo credo inutile... vi sono anche
giorgio dati, 1-160: che per lo naso o per la bocca non fosse veduto
fisiologico. ottimo, i-90: per lo soperchio bere e mangiare si gitta loro
de sangue che li corre al cerebro lo fa cusì vacillare e... trarli
ventre di lei si aveva portate, lo involse in alcuni drappi. -secreto
comportamento o di un atteggiamento, per lo più vizioso. girolamo da siena,
, invece di lasciarlo, tanto più lo seguono quanto più male gli fa. loredano
sollicitudini,... siamo tormentati per lo tempo presente. cristoforo armeno, 1-293
. che risulta pleonastico o ridondante, per lo più in quanto già espresso ripetutamente,
le feci, il gas intestinale, per lo più considerato quando necessita di essere evacuato
umori superflui. landino, 288: separarsi lo umore superfluo e salso detto orina.
dalla superflua abstinenzia anco maiormente, perocné lo signore vòle misericordia e non sacrificio.
uno vase sarà collocato et in epso sarà lo aceto superfuso. 2. intr
dipoi stingendosi la cosa e passando lo tempo del guerreggiare, vi si rimandò due
aqua. 2. figur. infondere lo spirito o elargire una virtù in una
dal cielo a lui solo sia superinfuso lo spirito, agli altri de'bruti animali
superintellettuale2, sm. chi ostenta, per lo più in modo irritante e arbitrario,
ideare il suo lavoro manzù ha diviso lo spazio in dieci pannelli, in cui
india superiore passamo navicando verso oriente per lo mare oceano molte giornate. brusoni,
da alcuni detta superiore, posta tra lo argentoratico e lo obrunca, fiume che
superiore, posta tra lo argentoratico e lo obrunca, fiume che gli antichi dissero
superiore, la mente, l'anima, lo spirito dell'uomo (in contrapposizione al
universo,... in modo che lo inferiore sta contento all'ordine superiore.
da un altro lume più superiore, che lo muove e accende. -che trascende
era superiore, quasi alla prima botta lo ferì sul braccio della spada. straparola,
: smania stessa che tormenta l'uomo e lo sforza a tentare di farsi superiore ai
società... / superiori (e lo faceva a ragione) su 'tempo,
un ministero, a cui è affidato lo studio di particolari questioni tecniche.
si mosse verso la camera vicina ove lo attendevano alcuni officiali superiori. bilenchi,
magalotti, 9-2-304: il rigore della disciplina lo teneva a segno, e senza mancare
): son superiore: indegnamente; ma lo sono appunto per correggere, per rimediare
ma la tua superiore sia contenta tu lo dia a un'altra. -superiore
da evangelizzarsi. -autorità (per lo più ecclesiastica) in passato preposta all'
appena sorgenti. tenca, 1-259: lo sconforto, che serpeggia negli scritti di
bella storia che sia nella bibbia? » lo re, che era di ciò intendentissimo,
, 1-18: gl'intelletti mediocri sono per lo più superlativi nei loro giudizi. verdinois
loro giudizi. verdinois, 174: se lo vedeste oggi! grasso, rubicondo,
cavour, xl-271: paragonate, signori, lo stato dell'italia nel 1848 allo stato
di vastità. leopardi, iii-637: 'tenennimus'lo giudico un superlativo corrotto di 'tenuis'.
, i-967: il superlativo noi italiani lo facciamo e assegnamo per solito senza coscienza
o espressione altamente encomiastica che, per lo più, usano tale categoria grammaticale.
meccaniche ad alta temperatura; viene per lo più impiegata nella fabbricazione di componenti per
, facezie o stemmi o emblemi vari per lo più elaborati artisticamente (e il suo
percussione superiore a 35 kg, per lo più impiegato nella tecnica mineraria, spesso
fiat, 1040: è stato venduto lo stabile della vecchia sede di corso buenos ayres
superòssido, sm. chim. composto contenente lo ione negativo 02, con un elettrone
che produce proprietà paramagnetiche. -anche: lo ione negativo 02. =
, nell'esercizio delle sue funzioni (per lo più pubbliche, di natura giudiziaria o
(oltre a li altri intervalli che ce lo dimostrano ne'superparzienti) sono il lemma
secretamente; primo il superpeliceo, secondo lo amitto, terzo il camice.
sf. dir. perizia suppletiva che ha lo scopo di integrare e approfondire le perizie
distruggersi a vicenda. -per simil. lo stato più potente fra quelli di una
uomo simbolo della lotta a cosa nostra, lo aspettavano proprio lì, su quell'autostrada
quale superpotere può osare tanto, sfidare lo stato, mettere in piedi una così
e il segnale precede la molecola cne lo veicola. = comp. dal lat
, 9-49: genere di scultura super-realista per lo più in cera. 2.
multiple (che si determina, per lo più per traumi o per arresto dello
. brucioli [valdés], 43: lo imperadore alli venti di luglio prio,
tecnologico'. cavalca, 20-617: lo quarto è cielo supersustanziale, cioè
... sì che il figliuolo e lo spirito santo sono quasi fiori supersustanziali
rossi », 2-138]: anche lo specializzato di prima o il superspecializzato (
poeti 'individua- fisti'potrebbero costituire un pericolo per lo stato o il super- stato che li
padre durante il matrimonio e, dopo lo scioglimento di esso, il superstite fra i
anni. ibidem, 23: dopo lo scioglimento del matrimonio per la morte naturale o
ad altre nozze, ma dovrà abbracciare lo stato monacale. -che è rimasto
fratelli. marradi, 84: non lo senti, nella notte, del superstite /
. gentile, 2-i-31: figgendo insieme lo sguardo nel futuro ci vediamo noi morti
tale tradizione centrali- stica (dannunziana) lo conosciamo: lo usano ancora...
stica (dannunziana) lo conosciamo: lo usano ancora... i superstiti
denti -ti sparo. piovene, 10-297: lo preoccupavano molto i denti superstiti; mi
oppone alle forme di religiosità (per lo più ufficiali e dominanti) che attribuiscono
sua casa e della sua parte che lo animavano al principato. zena, 2-183:
, 5-i- 1174: il cuore me lo diceva, johnny, ma io non mi
. foscolo, xii-69: alcune superstizioni lo confermavano nell'opinione ch'ei sarebbe stato
quando invitata uno a desinare collui, lo invitava a cibi comuni, senza tanti
lxii- 2-ii-112: instruite tali famiglie per lo spazio di più mesi in ciò che
ojetti, iii-55: come mai sonnino se lo tenne accanto? per la solita superstizione
, la tradizione, e sa tutto e lo sa lui solo? e. cecchi,
. visconti, 296: chi non sente lo stile di voltaire... nel
superstiziosa osservazione di sì fatti giorni, lo dimostra, per tralasciar altri esempli,
, questo pugnale mi consacrò fiamma blu. lo portai con assiduita superstiziosa a pola,
le più alte e importante cose che per lo serafico francesco fussero ordenate, e alcune
, v-339: bonaparte alle grandi qualità che lo innalzarono aggiunse quelle doti plebee che lo
lo innalzarono aggiunse quelle doti plebee che lo precipitarono - fra le quali l'essere
. soldati, 6-304: dopo macomér, lo so, c'è bortigàli. ma
più recentemente sidi un'istruttoria processuale o durante lo svolgimento = comp. dal lat.
, con g. d'annunzio che lo connotò di vitalismo panico estetizzante, destinandolo
.. nicciano in senso popolaresco; lo stesso deve dirsi di rastignac e di ru-
il mentitore me, quello che tu chiami lo scettico e che è invece il miserabile
il superuomo michelangelo soprattutto, e 'antimichelangel'lo chiamerà infatti il carducho già nel 1633
. per simil. creazione intellettuale (per lo più mistificatoria) sovrapposta a una realtà
nello emisperio superterraneo, che è sì come lo polo dello orizzonte.
letter. vuoto, carente (per lo più con connotazione scherz. o
formavano al riunirsi. idem, 16-26: lo scarafaggio dileggiava l'arco di costantino cesare
vuce stridienti allegando piatosamente tutta condictione de lo parentato e de lo sopervenente dolore.
tutta condictione de lo parentato e de lo sopervenente dolore. anonimo [de monarchia
esopo volgar., 6-148: dormendo lo cane innante la camera, supervenendo un
camera, supervenendo un lupo subito se lo pigliò. 2. capitare in
2-113: due [muscoli] supinatori perché lo volgano [il braccio] per di
padri del monasterio con le mani supine lo ricevettero. refrigerio, xxxviii-105: le
melodioso esala. gatto, i-m: lo sguardo delle marine / serene fino alla
... i suoi racconti confermavano lo schichirotto nella tranquillità supina. 8
della supinissima trascuragine di questo cristiano [lo stigliami. pinamonti, 54: or
far onor de tanta guerra, / fo lo lor stantà per terra / e lor
in latino si distinguono il supinoattivo, per lo più usato in dipendenza da altre forme
della poetica crepuscolare,... abbandona lo smalto e il cammeo.
uno comune [firenze] a volere soppoditare lo 'mperio. 7. superare nettamente qualcuno
suppeditandogli. simone da cascina, 160: lo suppiditare le cose del mondo,.
le cose del mondo,... lo essemplo di cristo e de'suoi martiri
simone da cascina, 69: questa canti lo fuggimento de le carnale concupicenzie..
le carnale concupicenzie... e lo suppeditare de le tentassione astutissime del demonio
rie adempiute. la venexiana, xxi-ii-490: lo senso grande suppedita la parvità del suo
scorza. sanudo, xxiii-255: visto lo nostro imperio tale opere, come era
adiuto de quello infedele e ch'è supeditato lo amore e pace che avevamo, ae
di testi, documenti o disegni, per lo più preziosi o di grande interesse e
lei', ma che 'la maledetta cunizza lo trasse di nuovo nel primo errore'.
per supplemento la si fondi in su lo augumentare le gabelle, o i pregii
, scientifica o giuridica, che ha lo scopo di chiarire determinati aspetti o ampliarne
5. chi sostituisce, per lo più temporaneamente, colui che per qualche
: si quillo re non mandasse secretario, lo vostro supplerà all'uno et all'altro
avere altro sacerdote, la fede sua supple lo deferto del sacerdote. =
concessione, un favore, e corredata per lo più di prove valide e di argomenti
gratitudine. monti, x-3-125: fra lo stuolo numeroso / dei molesti supplicanti,
, le due sorelle, sbigottite, lo chiamano per nome, con gesti supplicanti.
il favore celeste o grazie particolari, o lo scampo da pericoli incombenti (anche con
: supplicato che ebbe a la messa de lo spirito santo la eterna misericordia, espose
rese grazie a dio, supplicandolo anche per lo felice stato di sua altezza e per
felice stato di sua altezza e per lo publico bene, si diede fine a cotal
questo dono, ch'el ne dia lo so aitorio in questa parte. dante,
e viso tristo / supplica sacripante e lo scongiura / che quel guerrier più appresso non
devotamente ke vui per deo e per lo vostro onore... vuglae dare
: oltre modo priega e supplica il senato lo voglia accettare nel numero de'suoi cittadini
scong'uro: e rimango con tutto lo spirito. sbarbaro, 1-205: fatta dei-
sui presenti, supplicando supplicando che non lo si guardasse. -in formule di
supplicare perdono. guerrazzi, 2-91: lo preservai da ogni insulto; con le
nome derivante dalla greca favella, importa lo stesso che supplicazione. -professione di
di potere) perché conceda soccorso a chi lo prega, esaudisca le sue richieste;
clemenza. bisticci, 3-43: lo 'mperadore fece [al papa] una orazione
valore aggett.): supplichevole (lo sguardo, il tono di voce).
professore, per carità, non me lo strazi troppo! ». -sostant
. -che ha espressione supplichevole (lo sguardo). nievo, 508:
i gesti, l'espressione del viso, lo sguardo). -anche: espresso con
, 5-iii-354: scansa persino me, e lo fa guardandomi con un'aria..
l'accento supplichevole di tancredi mentre pregava lo zio di lasciarlo entrare nel convento.
moravia, xiii-24: adesso la donna lo guardava supplichevolmente: « non parliamo più
che l'uno patisce difetto, supplisce lo altro. confraternita di giovanetti pistoiesi,
domande. sarpi, vi1- 198: lo ricercò che supplisse con altrettanta celerità per medicar
: mi son ridotto, per compire lo spaccio di detti libri, a darli secondo
ebbe e la sua sensibilità al caldo lo fé temere di non poter supplire nei mesi
livio volgar., 1-410: per lo piccolo spazio del luogo ivi suppliva ogni
forma: / francesco nel supplicio -de cristo lo trasforma. s. bernardo volgar.
oltretomba pagano. cavalca, 21-177: lo razzo della verità... mostraci or
azione. -la dannazione (per lo più nell'espressione eterno supplizio).
; esecuzione di tale pena (per lo più nelle espressioni estremo, ultimo supplizio)
al supplizio. 3. castigo per lo più fisico o materiale inflitto a chi
, 20-179: non è supponibile clvei lo facesse per via d'un comparante privo totalmente
conv., ii-xm-3: nulla scienza dimostra lo proprio subietto, ma suppone quello.
. anonimo romano, 1-128: suppone lo filosofo che questa differenzia sia fra lo
lo filosofo che questa differenzia sia fra lo vigliare e. llo dormire. b.
ogni imperatore, ecco il concetto che lo scrittore lombardo [co- mazzi] non
vocale, ci mettono o ci suppongono lo sceva tanto in mezzo che in fine
comedia: quando intesero le donne lo inganno c__________________ ha, sopponendo alla meretrice
! edo, 14-134: non è lo nostro amor qual lo carnale, / che
: non è lo nostro amor qual lo carnale, / che la ragion suppone a
uomo e più in alto della terra che lo supporta. ei vive sulla sua superficie
erbolario volgare, 1-117: questo medesimo opera lo succo... supposito con mirra
(e il termine era in passato per lo più riferito a ipotesi scientifiche o filosofiche
conviene fare la predetta supposizione a verificare lo testo. citolini, 528: nei parvi
varietà di suppositorio di forma per lo più ogivale da somministrare per via rettale
empio in te nutre con supposte trame / lo sdegno, il diradar. foscolo,
: tutte le lamentazioni de'mortali sopra lo stato loro supposto imperfetto sono ingiustissime. delfico
, 3-30: in giorgiania à uno re lo quale si chiama sempre david melic.
, ii-1-95: se poi (e lo dico per semplice supposto) avanzasse anche un
: contra le ingilie superchi fa fare lo soposto de opio e de olio violato.
aperti, sicché mi conviene stare per lo più in casa. bacchelli, 2-xxiii-579:
. sbarbaro, 1-253: l'umidità lo manda [il fico d'ìndia] in
chi sente il notturno disperato / e se lo canta come gli suppura su dal cuore
manifesta con brividi e sudorazione, per lo più abbondante. cicognani, v-2-152
in suppurazione, dopo dilaganti chiazze alopèciche lo lasciò calvo æl tutto. la capria,
su del cielo. garzoni, 1-262: lo spirito santo parlando d'anticristo [nell'
anche irritare ma, alla fine, lo rendeva supremamenteamabile. pasolini, 5-147: contro
, e riconosce l'insegnamento da chi lo riceve. tarchetti, 6-i-567: vi sono
buti, 3-124: chi va su per lo monte tanto sallie di colle in colle
publi- cata da chi ha in mano lo stato. cesarotti, 1-xxxvii-29: un
/ fello rizzare, e per man lo prendea. chiabrera, 1-iii-137: e tu
il supremo degli iddìi, aveva deliberato lo svanimento e la distruzione della tirannide.
o fenomeni. savonarola, iii-i: lo intelletto nostro, da la cognizione delle
cause morali ha una suprema influenza sopra lo stile. -decisivo, risolutivo (
groto, 1-43: ma quando su lo leuto all'ora povero di tasti e di
quella fu quivi fatta ad arcita / per lo suppremo onor della sua vita. foscolo
la zona adibita al mercato e che per lo più si estende su un intrico di
arenoso. -indica il rivolgere lo sguardo su un oggetto. tronconi,
. elucidano volgar., 87: lo fondamente de questa ovra volio ke sia
mar del sur va a imboccare per lo stretto di magallanes. 2.
, in seta spigata o in cotone per lo più a fibra scura. -con meton
: « a quanto sembra il mio lo conosce. » « dal terzo giorno di
dal terzo giorno di villeggiatura! » lo surclassò con un bell'affondo di memoria.
metri circa mediante la quale si pratica lo sport acquatico del surfing. -per estens
. surfista, sm. chi pratica lo sport acquatico del sur- fing.
bagnanti. 2. chi pratica lo sport sciistico del surf da neve.
pesce fresco la vecchia simpatica ostessa ve lo dà surgelato che arriva da vevey e
potè unque riscaldare, commovere né irritare lo impotente et sterile vechio stomacoso ad suriare
merluzzo o di altri pesci insaporita per lo più con polpa di granchio e conservata
eseguita su carta di gelso, per lo più con decorazioni in polvere d'oro
. soffia tra ponente e mezzogiorno, lo dicono i nostri marinari garbino; e quei
del surreale. moravia, 23-82: anche lo sfogo delle viscere, in quella solitudine
, fantastici. piovene, 8-47: lo stesso huxley, dieci anni fa, non
sentire nelle vostre note, io me lo vado a sentire nel suo eterno ritmo alle
o bilaterale dei surreni, eseguita per lo più in casi di tumori o di
, sm. patol. feocromocitoma (per lo più nell'espressione surrenalòma ipertensivo)
[cristo] fo transito. / lo sol e la luna intenebria, / lo
lo sol e la luna intenebria, / lo vel de 'l tempio departiva, /
un istinto, un atteggiamento, per lo più negativo). segneri, i-535
^ sensione. laude cortonesi, 1-ii-49: lo nemico è morto e sconfitto / de
giustificazione. pasolini, 9-333: [lo scrittore innovatore] verrà a trovarsi.
(e tale reticenza del vero determina per lo più l'invalidità del rescritto).
, ii-vn-3: èlss'è a dannare per lo sovrano giudicie o già dannato il prete
. 3. intr. per lo più con particella pronom. caricarsi sempre
da tubi disposti in parallelo e piegati per lo più a serpentina, le cui estremità
fiat, 655: rinunciare, ove lo ritenga opportuno, alla surroga legale.
, strade, caseggiati ecc. occupanti lo spazio di terreno da disporsi pel tronco di
prodotto o una merce con altri per lo più meno costosi e di qualità inferiore.
[i marinai] se volessero, surrogando lo ro altrettanti nostri volontari.
usare un prodotto o una merce, per lo più di qualità inferiore e con un
. sm. sostanza o prodotto, per lo più alimentare, che può sostituirne un
. che sostituisce altro benché, per lo più, in modo imperfetto e meno soddisfacente
... in generale vuol dire lo stesso che una sorrogazione d'uno in
e di vigne. delfico, iii-369: lo stato del tavoliere è... 2
di dio, cioè che con- cepesse lo verbo di dio. getti, 15-ii-407:
lei graziosa prole, gli andavano per lo iniquo cuore pensieri di nuocerle ancora.
compagnia di san gilio, 193: per lo sangue, onde 'l bagna,
. d'annunzio, iv-1-261: la passione lo ravvolse con mille fuochi, suscitandogli un
. muratori, 6-241: anche importa lo studio di non suscitarci dei nemici.
. crocifiggeste e uccideste. ma dio lo suscitò e liberollo dalli dolori defirnfemo. fiamma
segnore: / da morte suscitandola per lo suo gran valore. s. gregorio
profeta, l'apostolo, il suscitatore, lo stimolatore. -fondatore, organizzatore.
guido delle colonne volgar., i-69: lo re laumedonta non stava susco de aspectare
-anche assol. baruffateli, iii-178: lo 'svegliarino'è una sorta d'orologio..
voi domandate / suscitati, per certo lo sapiate. antonio da ferrara, 63:
suscitò subito come morì, ma aspettò lo terzo dì. -sostant.
alcun disonore avvenuto loro o disperazione, lo mangian [loppio] con oglio di
: sedendo suso tenea li piedi ne lo carro sotto nascosti. boccaccio, viii-2-233:
. stampa, 104: amor, lo stato tuo è proprio quale / è una
: dice... così, descrivendo lo lago di garda: 'suso', cioè
: avendo ben attaccata la scala a lo spago, non dopo molto la vide esser
s. torpé, 71: ella tenea lo capo tra le ginochia e in nullo
tra le ginochia e in nullo modo lo potea rigare suso. -al piano
imperrocché, volendo montare suso, incominciava lo cavallo a fremire e a trarre calci.
cioè quando vae suso e giuso per lo corpo. ruscelli, xxvi-2-85: rivoltiamo un
/ da poi che cade giuso, / lo leofante, ch'è di gran possanza
possanza, / mentre che gli altri co lo lor gridare / vegnon, che levan
baldanza. g. villani, 8-80: lo re il rilevò suso e basciollo in
aggiunta. bonavia, 116: montòe lo lino santissimo per soldi v denari 11
). lauda bergamasca, 68: lo spirto so al dè partir / un venderdì
signore de potere edificare uno molino susso lo canale. bandello, 1-46 (i-552)
, 32: suxo la cosa, da lo destro lato, / tre pili i
volgar., 118: bexognia feva ke lo veraxe samari
tan venise lo qualle metesse tomo mezo vivo suxo lo iumento
venise lo qualle metesse tomo mezo vivo suxo lo iumento so. battdello, 1-26 (
da otto rottili in suso, paga lo tomese per rotulo. -al di
, li cristiani andavano al fondo con lo volto in suso e fi indii sempre con
volto in suso e fi indii sempre con lo volto in giù. aretino, 10-32
castorio. crescenzi volgar., 5-49: lo 'nfermo riceva il susomo col capo
al sinodo, se questo di nuovo lo rimettesse al papa, sospirerebbero artificio.
segno onde suspicare si pòssa che tu lo sappi. m. adriani, v-179:
da me, per la quale fosse sospicato lo mio amore essere persensibile dilettazione. alberti,
so- specavano veracemente de questa morte contra lo re agame- none e. llo re
uminsidia, di un pericolo incombente (per lo più in relazione con il compì,
ardo. m. adriani, iii-107: lo seppellirono, senza che alcuno sospicasse d'
. e letter. presunzione, per lo più basata su indizi e congetture,
: sospezion ha en core / che contra lo suo onore - facce mali trattate.
colonne volgar., i-255: audendo questo lo re priamo, ancora contra la soa
, iii-241: li profeti parlando con lo spirito santo lassano sempre in mezzo qualche
troilo, e poi pari, e poi lo re priamo, e poi susseguentemente enea
, 3-100: i soldati, per potere lo smisurato peso sostenere, procacciavansi cavalli alti
intensità. e un giuoco solito farsi per lo più da'ragazzi in questa manie- sostant
burle, scherzi o malignità; essere lo zimbello di tutti. note al malmantile
il quarto finalmente si è il metodo per lo studio dalla storia e per gli studi
). cavour, vii-514: ove lo scalo sussidiario fosse mantenuto nel sito in
percepito attraverso un'esperienza personale (per lo dosso d'italia); produce a sua
di un bene (la proprietà, lo sfruttamento di un altro bene).
la settimana. nievo, 459: lo veniva arrotondando [il podere] col
medicina giovarono contro alla consunzione, che lo struggeva lenta, ostinata. rajberti,
corrisposto al lavoratore in malattia (per lo più nelle espressionisussidio di disoccupazione, assicurativo o
piange', digando ch'el'avea perduo lo susidio de tuto l'anno, sovravene
dallo stato. cavour, ìi-220: lo stesso che verrebbe a portare questa industria nel
xviii-3-363: questi sussidi... quantunque lo lasciassero ancora in una fortuna assai limitata
. anonimo romano, 1-192: aveva lo tribuno fatta una gabella de vino e
di opera e spesa straordinaria che interessi lo stato. einaudi, 6-77: la parte
. 11. milit. per lo più al plur. contingente supplemen3.
ostentatamente sostenuto e grave, per lo più denotante alterigia. panigarola,
da sostenuto decoro formale che, per lo più, manifesta boria o alterigia (
di statura comune e di maniere assai lo più eccessivo e ridondante (un discorso,
usato, in un volumetto così tenue, lo stile sussiegato e il modesto a vicenda
gravità, seriosità e sostenutezza, per lo più dettata da alterigia o da sprezzo.
.., era insopportabile a chi lo vedesse. bacchelli, 18-i-188: la seriosa
gravità contegnosa, formale decoro, per lo più altezzoso e sprezzante (un comportamento
a solenne gravità e magniloquenza, per lo più artificiosa ed eccessiva. papini,
verità sussistente e contiene in sé tutto lo intelligibile. -sostant. rosmini
una persona in un luogo, per lo più per un lungo periodo di tempo.
per perdere la reputazione (e darla a lo inimico, avendo poi ad retemare indietro
suo riso susul- tante e scampanellante, lo chiama. piovene, 1-92: stringendosi
non oliate. -sobbalzare, oscillare per lo più ripetutamente in seguito a uno spostamento
. monelli, i-14: un altro colpo lo raggiunge, lo risbatte sul sasso,
i-14: un altro colpo lo raggiunge, lo risbatte sul sasso, ve lo inchioda
, lo risbatte sul sasso, ve lo inchioda; il corpo ha ancora due o
? 7. manifestazione, per lo più improvvisa ed episodica, di un
pareva un inferno. verga, 1-66: lo sguardo di quell'incognita mi aveva messo
la pesante mole del commendatore ha scosso lo stesso divano. malerba, 1-38:
un artista o da un intenditore che lo ha, di sua volontà, elevato
caso specifico alla norma di legge che lo contempla. = voce dotta, comp
. 2. diffondere voci per lo più malevole e false, pettegolezzi o
. cesarotti, i-v-xi: teneramente se lo abbraccia e un dolce / canto sussurra
o riferire in modo non palese, per lo più al fine di criticare, denigrare
: caccia da longe da la toa porta lo omo maledico, loquace e lo susurratóre
porta lo omo maledico, loquace e lo susurratóre. tesauro, 2. -70:
fammi (ti prego) che come lo inferno apri e serri a tua posta,
4. rumore fievole, continuo e per lo più gradevole. - in partic.
sentendo il mormorio de'susurroni / e lo sparlar contro marfisa amica, / aveva
di quell''ateo libertino', come glie lo dipingevano i gallonati sussurroni. -con
, sustra), sf. molla per lo più a spirale (di un orologio
la susta medesima agindo in senso contrario lo costringe a poco a poco a ritornare
una linea retta sulla quale sta eretto lo stilo o gnomone d'un orologio da sole
vengono ad offerire le terre sute per lo addreto del dominio nostro tu li accepti
propriamente 'filo'). aforismo brevissimo (per lo più di 2 o 3 parole)
suvvia, fàtti animo! ché io te lo rifarò meglio di baccio! pascoli,
neonato. prisco, 5-171: lo capì dopo, con una successione disperata e
composta da aceto e zucchero, per lo più con impiego terapeutico.
, volendolo legare, mentre che noi lo tenevamo, e lui non volendo quella
. anonimo veneziano, lxvi-1-64: toi lo rixo ben mondo e ben lavato
patecchio, xxxv-i-587: andar en gocole per lo suto. -siccità. lapidario estense
-sutura sfenotemporale-. quella situata tra lo sfenoide e la squama temporale.
c. carrà, 376: questo lo si deduce osservando la sutura dei due
suture, fra cui quella che allaccerà lo stomaco all'ansa del tenue, non è
. 7. intr. per lo più con la particella pronom. perdere
e volgare. arbasino, 7-137: lo spruzzo di senape d'una parrucca anco
ottima e nesvaccare, intr. per lo più con la particella pronom. cessaria cosa
alcuno svagamento e distrazione, o solamente lo studio, il quale, perché fissa la
. bacchelli, 19- 280: fosse lo svagamento dei viaggi o minorata energia con
, / o 'l mal che internamente lo travaglia / per svagamento alcun scemi o
pranzo, opponeva alla serietà del reame lo svagamento del giuoco. passeroni, iii-325:
pappa ingozza pieno un pentolo, / né lo svaga da ciò canzona o frottola.
sassi, cogli stecchi, ogni cosarella lo svaga. nievo, 276: 1
il cuore. -volgersi altrove (lo sguardo). borgese, 1-71:
sguardo). borgese, 1-71: lo sguardo... subito si svagò un'
convinto che ora mastrangelo svagasse, che lo riprendesse la sua pazzia. -cadere
i-240: se a'poeti è lecito lo sfogar il capriccio con audace licenza, molto
queste cose son fuor dell'assunto, e lo schelomio in queste è andato svagando.
marino. d. èartoli, 2-1-230: lo svagarsi che fanno in mille amorazzi,
opera si svaga. leopardi, iii-328: lo me la passo alla buona, proponendo
più o meno svagatamente, sembra, lo si può vedere estrarre cedoline e appunti
attività. bibbia volgar., vi-599: lo svagato andò pure per la via del
. io vidi le sue vie, e lo sanai. getti, 15-ii-512: smagato
. g. bassani, 5-186: lo svagato turista è appena spuntato dalla curva
bella, sei nera e sei svagata come lo era lei. 4. che non
esprime vacuità, non soverchio interesse (lo sguardo). nievo, 618:
con la schiettezza del lor candore, lo svago ed il sollievo de'pensierosi con l'
qualche svago, che sono sicuro che lo farà. de roberto, 1-16:
non voleva essere soltanto lo svago, il capriccio. moravia, ix-
di clorindo..., ma lo svago di tutta la banda. =
p. fortini, iii-12: constansio lasciando lo svagolo dell'ochio, li venne in
svagolo. fanfani, i-181: 'svàgolo': lo stesso che svago. = var.
lix-27: là ove non forza dura / lo poco valor vale, / e talfiata
ant. mutare carattere, atteggiamento, per lo più in senso negativo.
compagnia; ma molto si svaliò per lo granae diletto prese di là.
, condottiere dei veneziani, e dopo lo svaligiamento dell'avanzo del tesoro di quei
il mondo la ritirata di parma e lo svaligiamento di saluzzo. brusoni, 8-401:
, il luogo o il contenitore che lo racchiude, con il furto, la rapina
svaligiato da una banda di beduini, che lo lasciarono per morto sulla strada, non
s'egli se gli lascia torre, se lo fa, lascialo fare, e svalisciatelo
lascialo fare, e svalisciatelo de le gioie lo truffami per lettera. l. veniero
affligge, corrompe, consuma e manda a lo spedale. 5. ant.
di balia, 13- i-181: entrò lo alviano in cremona... e svaligiò
fuori uno che... urli che lo hanno svaligiato. 7. ant
1-i-1-19: gli alberi infitti di giotto, lo svallare mp. dal pref. lat
quello iniziale di acquisto (e per lo più, come conseguenza pratica, anche
cui per interesse si svalutava un pochino lo stabile. -per estens. sottovalutare un
, 13-306: 1 pacchi arrivano per lo più svaligiati, manomessi, specie nei generi
del pacifico. bacchelli, 2-xxii-45: lo svaligiatore automobilista bonnot è stato sorpreso..
per inanzi. badoer, li-3-165: lo svaligio che fece il marchese di santacroce
del maresciallo d'estree... per lo svaligio del palazzo elettorale. idem,
da'castaldi la perdita delle bestie, lo svalligio de'grani e li saccheggiamenti deltepvnde
. croce, iv-i 1-334: per lo svalutaménto della moneta si troigur. attribuzione
: fu bella e gustosa curiosità il veder lo svaligio della sposa, usato tra loro
quello iniziale di acquisto (e per lo più, come conseguenza pratica, anche
manifestando un sentimento (gli occhi, lo sguardo). brancati, 3-255:
essicativa... non svampa a lo spirare de la borea. 4
... che forse con ciò lo guadagneremo. rovani, i-304: vi sono
se, svampata la prima fiamma, lo spirito non sapesse più trovare gli ardori
in chiacchiere. bacchetti, 2-xix-183: lo spagnuolo [cervantes], faceva penitenza d'
vestirsi da donna e lei che non lo sapeva gli si spogliava davanti. eco,
, è finita, è finita! / lo sai che ti dico, o svampita
un po'pei tran- vi e per lo svampo. = deverb. da
.). svaniménto, sm. lo svanire, il dileguare; dissolvimento,
mondo non era più per sua madre che lo svanimento d'un'om- bra. tondelli
il supremo degli iddìi, avea deliberato lo svanimento e la distruzione della ti
un vetriolo spiritoso-volatilissimo. -figur. lo sbollire, il placarsi di un sentimento
glocester per stringere quella piazza ostinatissima doppo lo svanimento della prima constemazione e terrore delle
per riscaldarlo senza che svanisse e perdesse lo spirito subbli- mato e disperso dal fuoco
egli in meno d'un giorno tutto lo spirito suo e ne svanisce la forza
egualmente in polve e vento, / lo stolto, il saggio, il timoroso,
dèe aggiugnere ozio, non quello per lo quale isvanisce la virtù, ma quello per
quale isvanisce la virtù, ma quello per lo quale si riconforta. s. agostino
spongiose e porose, hanno tirato a sé lo spirito e l'anima del vino,
, 1-2-461: mezzo è il maturo fra lo svanito e l'acerbo. 2.
, 1-v-141: dovrete stringer la guerra con lo impedire i disegni del nimico, fargli
speranza). brusom, 37: lo spinola, vedendo svanita ogni speranza dipace,
, 5-30: egli... non lo reputava neppure un tristo, si rifiutava
nel mio cuore tanto ardire che non lo romperai, testa svanita. -in
al corso della terra... avrebbe lo svantaggio del fregamento e quel del corso
ero solo una bestia da soma con lo svantaggio della parola. -inferiorità di
: troppo grande riusciva dalla parte cattolica lo svantaggio. -subalternità di un genere letterario
memoria, ma dalla forma, per lo svantaggio che hanno le apologie, se non
, e tutto ciò che tenta vincere lo spazio. pavese, 9-60: tu godi
suo meglio, ma annullava troppo poco lo svantaggio. 5. dimin.
crescenzi volgar., 4-46: lo svaporamento dell'aceto caldo fa prò alla
svaporamenti. l. bellini, 5-2-118: lo svaporamento d'un grano di acqua non
sonno... la prima è lo svaporamento del cibo verso il capo.
. il grado alcolico caratteristico, per lo più esalandoli nell'aria (un vino
si corrompe. soderini, i-469: lo pongono [il vino] in una tinozza
sughero e il turacciolo, / che lo sigilla, affinché non svapori. carena,
: e 'l fumo de la stufa, lo quale sarà caldo, che va su
7. figur. placarsi, acquietarsi per lo più gradualmente e completamente (un sentimento
poco svaporarono del tutto le furie e lo sdegno. bacchetti, 2-v-553: l'amore
fi. sfumare, dissolversi alla vista per lo più a causa la distanza, della
luce, in partic. confondendosi con lo sfondo. pasolini, 3-276: prati
. derivare direttamente da un modello, per lo più costituendosi come una forma di minore
vedut'oggi dal vapore (anco la lo più conservata dal figlio e fatta svaporare dal
costellazione essicativa, che non svampa a lo spirare de la borea, e la costellazione
, il che non consuma il vapore a lo fiato de l'ostro. lauro,
. tr. far evaporare un liquido per lo più mediante 2. per estens. che
crede che di contigui colico abituale (per lo più con riferimento a vini, li
han riformato il calendario, svariante per lo sempre errato calculare de'movimenti celesti. idem
celesti. idem, 2-2- 178: lo svariante e manchevol calculo degli eclissi. p
tenne sempre con sé ladro fino perché lo svariasse. 2. orientare,
dèe svariare, oltre alla scena, lo stile, cosi come varia è l'immensa
, v-5-678: grandi zone d'ombra svariano lo splendore dello scenario. e. cecchi
i-182: la sferza grigia... lo svaria [il mare] / in
fine. rebora, 3-ì-105: svario con lo spirito... o senza spirito
). foscolo, xv-471: vedi lo spirito d'ogni mia parola che pare
noi riconosco! » « ih! lo spirito di caio e svaporato ». rebora
! oh che filosofastri meteorici, per lo svaporeggiaménto del lor nebbioso ed annuvolito sapere
qualcosa. restoro, ii-28: trovamo lo secondo cielo, e. llo quale è
, 1-266: il crescere nelle virtù dopo lo svariamento. = nome d'azione da
fu il dime, che allora e lo scriverne che dipoi si fece. 2
fiore dei liberi, 201: per lo primo re fago contra el contrario;
re fago contra el contrario; / lo primo tore de daga farò, si non
tutti quei pesci che svariano sul celeste e lo smeraldo. landolfi, 2-203: immobile
sui colli le case veleggiano ancora tra lo svariare del verde. manzini, 11-79:
svariano l'un dall'altro; e lo svario, non dico di un quarto d'
: ruggero i... seppe fissar lo stato e dargli una civiltà svariano sul
alvaro, 9-98: giorno di festa tra lo svariare del vento. 22: lunghe chiacchierate
iii-3-282: splendido per magnificenpianeti e ridurne lo svariato andare. a. cattaneo, ii-42
que collaboratori diversi. 1-177: sentio lo nero corpo essere svariato di gialle macchie.
scente e svariato scudo d'achille lo splendore si diffondea sino gimento e
battaglie tarchetti, 6-i-567: forse lo avremmo anche incontrato in e rotte
cuore umano, ne'to andare, lo iroso si conosce dall'acceso isguardare.
simintendi, 3-13: poi che lo maturo ventre ebbe compiuti i ferrari,
negli svariati ad ogni furto; lo quale, nonne svariato dall'arte del padre
ha en sé de potere dare, secondo lo sugello la cera. cennini, 3-41
di quel che truovi da'speziali per lo tuo denaro. domenico da prato, lxxxviii-
di plinio e facilmente scoprirassi... lo svario che vi corre. rasori,
guariamo la differenza ch'è restata fra lo scudo e la moneta bassa...
grandissimi. l. pascoli, iv-2-52: lo svario consisteva in assai poco, perché
due giorni certi, si dè provar lo svario degli intercalari incerti. a. cattaneo
tanto più strettamente chiudon la bocca per palesare lo svario. goldoni, iii-766: -che
apertura angolare. cavalieri, 5-83: lo svario della divergente ac, dalla parallela
o archi, insensibile sarà del tutto lo svario del loro moto dall'esatta figura
linguistico. galilei, 3-1-256: lo svario è troppo grande; e in questo
tavole, non ignoranza loro era stato lo svario nel predicimento di quell'eclissi.
gentilissima non dare segno d'aver avvertito lo svario. -notizia inesatta, dato erroneo
, disorientamento. nievo, 7-72: lo stupor figuratevi, e lo svario, /
, 7-72: lo stupor figuratevi, e lo svario, / e se ciascuno a
, / questo non può seguire / per lo svario coprire / di lor case d'
divina e umana, però ne seguita lo svario proferire. -che non si conforma
forma di tronco di cono (per lo più rovesciato). -in partic.:
. 2. archit. che ha lo stipite tagliato obliquamente, (una porta
svasare3. svasatura1, sf. lo svasare una pianta. = nome
dalle labbra, indicò aldilà del vano lo spettacolo da cui la sua curiosità era
. misura dell'allargamento delle ordinate lo scafo sopra la linea di galleggiamento. -anche
scopo ornamentale; in italia sono presenti lo svasso maggiore (podicipes cristatus),
), stazionario e di passo, lo svasso piccolo (podicipes nigricollis),
doppio passo, e, ancorché raro, lo svasso cornuto (podicipes auritus).
uccelli palmipedi della famiglia dei tuffoli. lo svasso maggiore, o svasso comune, vien
non in altre stagioni... lo svasso collorosso (podiceps griseigena), lungo
e si trova soltanto l'inverno. lo svasso cornuto (podiceps auritus) ha un
schiavone; è in italia rarissimo. lo svasso piccolo, detto anche svasso turco,
lor tranquillo mare / solo sentiva remigar lo svasso. airone [maggio 1981],
airone [maggio 1981], 104: lo svasso maggiore, il più grande e
p. levi, 9-139: stupiti, lo seguimmo di corsa verso il bunker,
neri raccolti a casco sulla testa, lo sguardo ebete e vorace, le gambe
per usare una espressione più precisa, lo 'svaticanaménto'. g. volpe, 1- ^
l'espulsione del papa da roma, cioè lo svaticanaménto dell'italia. g. giudice
proporzionale, la costituente, la repubblica, lo 'svaticanaménto'(« invitare sua santità
. svecchiaménto, sm. lo svecchiare; avvicendamento delle nuove generazioni in
incominciano il terzo periodo... con lo svecchiamento della dinastia sabauda. t.
]: 'svecchiare': ora, alcuni letterati lo dicono della lingua, e 'svecchiarla'intendono
12-4-345: finattantoché non si credesse necessario lo svecchiare il prato e ridurlo a sementa.
, 18-x-1987], 67: « con lo scippo berlusconiano, la rai rischia ora
l. cassola, 123: qui lo sveco, / il polano guerriero, e
pers, 3-71: tal dal freddo aquilon lo sveco audace / vien ruinoso fulmine di
quale se avesse da un canto soggiocato lo sveco, e dall'altro il turco
. (e al plur. indica per lo più la popolazione stessa).
alcuni oriuoli da tasca, ma per lo più in quelli eia camminetto, ti
significare per la luce vermiglia e per lo suo addormentamento e passamento di acheron e svegliamento
credendosi universalmente, che la letargia e lo svegliamento dipendano unicamente dal freddo e dal
nievo, 1-94: così trambasciata per lo svegliamento di quelle memorie.
. zanotti, 1-6-343: l'aurora lo sveglia a salutare il sole e la sua
. chiaro davanzati, xvii-285-33: isvegli lo gientil buon costumato, / volglia sé
cosa così sveglia ed aiuta l'uomo come lo studio della santa scrittura. petrarca,
, ma come anche uno studio, sveglieranno lo spirito, lo renderanno instrutto nelle cose
uno studio, sveglieranno lo spirito, lo renderanno instrutto nelle cose del mondo. carducci
, ii-4-236: scrissi al dazzi perché lo sollecitasse: nulla. ora sveglialo tu
core. albertano volgar., 1-7: lo sermone e la paraula dura isvel
lia lo furore e l'ira. s. degli
efficacia delle voci e de'caratteri è lo svegliare per mezzo degli orecchi o degli
. 9. intr. per lo più con la particella pronom. destarsi
salatelo, molto me meraveio, / onde lo gomo pensome e la noite me sveio
: il petto tocca e tenta / lo svegliarsi del mare. 10.
, e veggio ch'ella / per lo migliore al mio desir contese.
un'attività, un movimento rivoluzionario, lo sviluppo di una città). muratori
., 1-94: io dormo e lo core mio sviglia. 2.
. baruffaldi, iii- 178: lo svegliarino è una sorta d'orologio detto dagli
desidera. bontempelli, 20-196: caricai lo svegliarino e per colmo di previdenza lo misi
lo svegliarino e per colmo di previdenza lo misi un po'prima delle sei. fenoglio
del riposo notturno (nell'espressione fare lo svegliarino). i. nelli,
alticozzo vien quasi ogni mattina a farmi lo svegliarino? 3. figur. esortazione
come a lume acuto si disonna / per lo spirto visivo che ricorre / a lo
lo spirto visivo che ricorre / a lo splendor che va di gonna in gonna
di gonna in gonna, / e lo svegliato ciò che vede aborre, / sì
sostant. iacopone, 02-29: tutto lo suo voler sì è abnegato, / e
, / ed èsse messo en man de lo svegliato / per aver più ragione;
fatta sconfitta di monteaperto, i-50: allora lo capitano e lo sinialcuna dichiarazione più espressa
monteaperto, i-50: allora lo capitano e lo sinialcuna dichiarazione più espressa. gioberti,
per fare patia... è lo svegliatoio più efficace del senso morale. risentire
al gallo, il quale, per lo cantar che fa su 'l primo spuntar
... e quindi sarà anche lo svegliatore, il metterlo a segno, e
svegliatore, il metterlo a segno, e lo svegliar suo. sarpi, i-1-41:
buon'ora, / così gli è necessario lo sve- glietto. cesari, iii-197:
ancora dei passeri, tra poco, / lo so, mi chiameranno. moravia,
sto: di ciò posso mallevare perché lo conosco. de roberto, 3-200:
. giusti, 4-i-284: non far lo sveglio, / non far l'ardito;
vita. -vigile, attento (lo sguardo, la mente). verga
velocità approdarono a terra, non ostante lo sveglio delle sentinelle nemiche, che spararono una
marrone, / e suono la staffetta e lo sveghone. varchi, 3-19: si
cembalo, e le nacchere, / e lo sveglione, e di montagna i pifferi
incolto. turra, xl-230: lo svegramento de'monti e de'beni com-
: la ragione medesima, che produsse lo svégro de'monti, fece che questi [
di cesare, tolerando egli con magnanima grandezza lo svelamento della verità. b. croce
identità. molossi, lxxxix-ii-47: e lo svelamento segreto di aristodemo a gonippo è
un'egual commozione. 2. lo scoprire una parte del corpo. f
, 157 (i-129): temprando lo scettro a'regnatori / gli allor ne sfronda
, egli mi svelerà il fantasma che lo perseguita, egli mi confesserà il suo
, iii-1-171: la di lui pusillanime cittadinanza lo [virgilio] svela, anche più
bambino sopra una cesta di fieno e lo mostra a'pastori. e. cecchi,
prima era coperto o nascosto (per lo più con riferimento a fenomeni naturali)
racconta orazio. de sanctis, ii-15-372: lo di cono i nemici svelatamente
cono i nemici svelatamente, lo dicono gli amici involontaria mente
: che se l'intenzione è buona, lo svelena- mento del fumo è invece incompleto
alla volta, il veleno assorbito non lo viene in un colpo solo ma gradualmente
. 5. intr. per lo più con la particella pronom. sfogare
, il rancore lungamente accumulato, per lo più prendendosela con qualcuno. sacchetti,
una volta svelenito, questo cruccio originario lo spinge a migliorare. svelicare, tr
quella maggior piumosità e grazia che può lo scarpello. = comp. dal
e vicino un fremito, un calpestio, lo scroscio come d'un'onda innumerevole che