coltivazioni. banti, 9-468: a cancellare lo squallore del luogo, fece avvicinare il
ma l'aereo non era visibile per lo stesso splendore dell'atmosfera. 4.
l'uom forte in battaglia, spezzato lo scudo, grondante sangue la ronfea?
. analisi fisiochimica di una sostanza mediante lo studio della diffrazione prodotta in un fascio
ronzaménto importuno. punto, per lo più con insistenza. pulci, iv-170
cichii / le instabili ale delle farfalle e lo smeraldo / dei mel sacro sull'
). giuliani, ii-271: se lo vedeste ronzare questo cavallo, ganni nel
ganni nel vicolo ronzante. quando lo pizzico un po'colla frusta! e'fora
era tirato indietro di due passi, ora lo guardava come lo guardavano gli altri,
due passi, ora lo guardava come lo guardavano gli altri, e c'era silenzio
. fare la corte a una donna per lo più con insistenza. manzoni, pr
denunzie [di matrimonio]. se lo dico; il mondo non vuol finire
per insidie. -rivolgere ripetutamente lo sguardo verso qualcuno o qualcosa per desiderio
brancati, ii-239: non ronzo con lo sguardo sui baffetti di un sottotenente per
11. ricorrere nella mente, per lo più con insistenza e in modo indeterminato
l'agita e caccia fio] / lo stimol rio del ronzator volante. landolfi,
. niccolò del rosso, 1-40-6: per lo bene ch'i'voglio ad anna,
ad anna, / e se no mora lo mio runcino, / e s'i'no
chitarre. gadda conti, 1-73: lo spettacolo era già cominciato; stonate trombe squillavano
chiama macroglosse. gozzano, i-134: come lo vellicai [l'atropo] sul corsaletto
cicognani, v-1-254: quante mai volte lo zio enrico salvò qualche povero sorcio dall'
il se- curis, il siilo, lo strodateo, il tetrastrofo e alcun altro che
di carne rorida di sudore, lo tirai a me violentemente. d'annunzio,
2. irritazione della gengiva che accompagna lo spuntare dei denti con un intenso desiderio
veduto tutto 'l verno prima / lo prun mostrarsi rigido e feroce; /
ficino, 4-31: sono amicissimi a lo stomaco la mastice, la menta secca,
durante, 2-395: fannosi ancor delle rose lo siroppo rosato solutivo, lo siroppo rosato
delle rose lo siroppo rosato solutivo, lo siroppo rosato secco, l'elettuario di succo
luoghi usati. erbolario volgare, 1-102: lo succo de petrozemolo chiarificato mescolato con polvere
guerrazzi, 2-777: la rosa silvestre anco lo inverno tratto tratto fiorisce quasi a esplorare
quasi impercettibile profumo di una rosa tea, lo offrì a ferrante con un muto cenno
lusinga la crudele donzella e lassa su lo soglio le roze che ti levi di
modestia, e il componimento dialogato che lo svolge. bonvesin da la riva,
séte la stella mattutina / per cui lo meo core di posar non fina, /
mondo; / li ochi amorosi e lo viso giocundo / avete più ch'altra
roxe la volse zerta mente, / con lo suo drudo stando streti abrazati, /
renfreskese la rosa coll'amore, / e lo spiritu sancto parli 'n noi, /
4. per simil. e per lo più al plur. colorito rosato della
i-289: a quel discorso veramente scemo / lo zio prete ingnignì. de pisis,
profondamente sceme. calvino, 20-462: lo credo che in un racconto le battute
quel suo aspetto irreprensibile e scemo che lo destinava a seguire, cera da giurarlo,
il quale viene da servile timore, per lo quale l'uomo teme pena o di
., 13-126: ancor non sarebbe / lo mio dover per penitenza scemo, /
fortissima. c. bartoli, 18-27: lo scemo è quello che ha la sua
scemo parte di un mezzo cerchio. lo arco composto si fa di duoi archi scemi
sono di una forma men bella, come lo sono i rialzati. c.
io chiamo modo narrativo pieno quello per lo quale il parlatore parla in sua persona e
sua persona e modo narrativo sciemo per lo quale altri parla in sua persona sola.
strema, così il numero degli artefici séguiti lo scemo delle arti. -calo
dell'anno passato, ché con tutto lo scemo de'morti valse lo staio del
ché con tutto lo scemo de'morti valse lo staio del grano più di soldi trenta
passi scarsi, / tanto che pria lo scemo de la luna / rigiunse al letto
quale botte ène piena di vino salvo lo scemo. latino, 337: essendo piena
dice che la iusta pena conviene riempiere lo scemo fatto per mala dilettazione.
casa di qualche femina, che non ne lo cavarebbe il bargeho. panigarola, 3-ii-287
diamo scema e misera. -fare lo scemo: comportarsi volontariamente in modo buffo
porcini. « mettiti qui, non fare lo scemo ». -fingere, facendo
con me, sai, non serve far lo scemo! ». pavese, 9-5$:
gente ». gli dissi di non fare lo scemo. che cos'erano? lezioni
: se mi interroghi, io farò lo scemo. -corteggiare in modo svenevole
che tu non saresti andato a far lo scemo dalla sarta. f
ha condotta! siri, 1-v-542: lo stato degli affari dell'imperio ottomano e
. f. frugoni, ii-21: rise lo spartano alla narrativa curiosa dell'attico,
la cossa è stata gubemata scempiamente e lo effetto lo ha demostrato. oriani, x-19-299
è stata gubemata scempiamente e lo effetto lo ha demostrato. oriani, x-19-299: in
le uso lunghe, con l'apostrofo e lo scempiamento. c. tagliavini [«
o a parte dei dialetti gallo-italici come lo scempiamento delle doppie)... ricorderemo
/ del gran francese e sì crudel lo scempia / che lo trabocca col ginocchio
francese e sì crudel lo scempia / che lo trabocca col ginocchio in terra. b
conoscere', e scempia il dramma e lo mutila. r. longhi, 1-i-1-310:
fama, / che fortuna né tempo unqua lo scempie. 4. affliggere,
raddoppiato e ridurlo a esser scempio, scemare lo addoppiato della metà. 2
si dice ancora de 1'animo e vale lo stesso che dappocaggine e scempiataggine. manni
gini con cui fecesi il trastullo e lo scherzo delle stanze d'ogni pittore de'
respira un'arguzia, al cui confronto tutto lo spirito di rabelais non era che la
bastanza, li avviserete più dotti che lo stagirita, più savi che salomone, più
6-267: chi mi dicesse che non lo fa per risparmiarsi il rossore di leggere
7 (121): tonio, con lo scempiato di gervaso, che non sapeva
abbia a scrivere? scempiato! / lo dici dalla voglia che ne avresti.
e scem- picato in denari per tutto lo mese di gennaio. deliberazioni del consiglio
mese d'agosto devino avere pagato e scempicato lo stimo del comune. -con
consoli siano tenuti... avere scempicato lo comune, infra otto dì della loro
fedi... d'aver fatto fare lo scémpico nelle loro comunità.
una certa somma di denari per lo scempico. deliberazioni del l'
una mano la lancia, nell'altra lo scudo, non sapendo esso come reggere
scempierie venuto in dispregio ai suoi, lo schernivano senza riguardo. muratori, 8-ii-58
uccisione violenta e raccapricciante di persone per lo più in gran numero; carneficina,
dante, inf, 10-85: lo strazio e 'l grande scempio, / che
. oliva, 720: questi [lo storico], benché non credesse né
né abisso né cielo, conobbe nondimeno lo scempio accaduto nelle grandi case, armate
1-i-335: infra le turba ebrea / maria lo scempio del figliuol scorgea. marino,
far soffrire crudelmente una persona (per lo più nell'animo); l'affliggere con
, / ti prego ch'a pietà lo stato rio / ti mova sì che salvi
che sai, quel che tutti sanno: lo scempio che fa del nome, della
è atroce a imaginare la confusione e lo scempio di sì nobile città venuta alle
assassini! bacchelli, 9-445: fra lo strazio perverso patito in guerra da rimini,
il disastro ecologico, la devastazione e lo scempio. sentenza della pretura dt amelia
pretura dt amelia 23 settembre 1987: lo scempio paesag- gistico-ambientale punito dalla legge n
fisici e volumetrici dello stesso, potendo lo scempio attuarsi anche tramite mutamento dell'aspetto
d'annunzio, 9-22: avete veduto lo scempio che il temps fa del mio
gli amici? guerrazzi, 2-742: lo condusse direttamente in un campo di cavoli
quando èva ingannò col melo, / lo fece ritrovar da un negromante, / al
e, se gli riusciva, anche lo scempio di tutta la grecia. -dissoluzione
sua ad altre mani, e vedran lo scempio che se ne farà, altro
g. de'bardi, xcii-i-162: lo stracciare e lo sbranare che si fa
de'bardi, xcii-i-162: lo stracciare e lo sbranare che si fa dell'insegne,
di udire i propri inciampi, deriva lo scempio delle virtù apostoliche, così scemate
grossezza reggerà quattro tanti peso quanto reggeva lo scempio. 2. che consta
caro, i-54: il vano e lo sciempio siete voi, ch'avendo sì
e strambe e puerili teorie estetiche portarono lo scompiglio nel campo delle lettere e delle
. moretti, ii-128: nel lasciarlo lo saluta con un arrivederci molto espressivo e
molto espressivo e, se la stagione lo permette, gli presenta anche un mazzolino
non è raddoppiata nella pronuncia (e per lo più si presenta scritta con un'unica
, l'altro scempio, o schietto che lo vogliamo chiamare. piccolomini, iv-69:
scempióne. aretino, 20-329: lo scempióne, con un 'bene e volentieri',
erta, trottava meco. e così io lo conduceva in una cameretta, dove era
dalle imposture di quel nuovo venuto, lo sappiamo, è gran tempo. imbriani,
/ ch'era alvato senza follena; / lo battisacco trovai be'llavato, / e
fa ma raviglia non piccola lo ingegno dei macchinisti i quali così
. bocca]: 'bocca di scena': lo spazio tutto che comprende l'apertura del
3. per estens. teatro (per lo più al plur.). mascardi
messer fissi fissi dopo cena / a guardar lo zio prete, e disser poi:
suggestiona per particolari caratteristiche o che costituisce lo sfondo di una vicenda. tasso,
non si poteva negare un cenno per lo meno di comprensione, di partecipazione,
comprensione, di partecipazione, e non lo negò borghini, dimostrandosi interessato per quanto
scene, ora regolate, ma per lo più sregolate e senza connessione veruna.
al telefono. arbasino, 11-135: lei lo odia anche molto, perché sospetta che
assorto. -apparenza esteriore (per lo più in contrasto con la verità dei
più tosto per la scena e per lo prospetto che per la sustanza degli effetti
dell'ottocento, recitativo accompagnato che per lo più precede un'aria, un duetto
moretti, ii-674: « debuttammo insieme lo stesso anno, io in un piccolissimo giornale
. non è niente di grave, lo so benissimo, eppure tardo a rialzarmi,
in repubbliche limitate ed econome, ove lo spendere licenziosamente non era permesso dalle pragmatiche
per l'esecuzione; se non altro lo scenario. carducci, iii-3-320: passan
o paesaggio, anche urbano, per lo più particolarmente suggestivo, incantevole (e
lampone del bar penetra come un obice lo scenario bigio in mina delle facciate lungo la
tetro possa vedersi... par lo scenario del sabba romantico. l
, un'operazione, un progetto; lo sviluppo o lo svolgimento di esso (e
, un progetto; lo sviluppo o lo svolgimento di esso (e anche 11
: la spagna sopravvive a se stessa fra lo scenario lacerato dell'impero di carlo v
è bastata una cannonata ed è caduto lo scenario [di fiume]. se
palco i recitanti ec. 'mandafuora'è lo stesso foglio; ma quello s'appicca
dietro alle scene, affinché ciascuno recitante lo possa da se stesso vedere, e questo
incetta / di comici, a distender lo scenario. goldoni, ii-8: tutto il
si accinse a « coprire di carne lo scheletro portatogli ». f. pasinetti-
705: il 'trattamento'(e meglio lo indica la parola 'scenano') è la suddivisione
normale società americana, il pittore, lo scenarista dal vestire poco ortodosso, un pizzico
., 13-1 (252): ricevette lo scendente colpo nel suo scudo.
divinità. e ciò si conferma con lo esempio di mosè, il quale, scendendo
monte sopra il quale egli ancor per lo mezo dell'angelo aveva parlato con dio
secco, girandosi per parlare a brahe che lo segue un passo indietro; poi scende
-sostant. -anche nell'espressione dantesca lo scendere e il salir per l'altrui
dante, inf., n-10: lo nostro scender convien esser tardo, /
proverai sì come sa di sale / lo pane altrui, e come è duro calle
altrui, e come è duro calle / lo scendere e 'l salir per l'altrui
cerchio, cioè del limbo (che così lo chiama ancora lui), e volti
delle colonne volgar., i-272: per lo tesauro, palla- mides se proferse de
pugliese, 194: la dolze aita è lo conforto / membrando ch'eite a lo
lo conforto / membrando ch'eite a lo mio brazo, / quando scendesti a
me in diporto / per la finestra de lo palazo. fenoglio, 5-ii- 336
. b. pitti, 1-34: per lo freddo scendemo da cavallo e avendo cione
« giusto volevo scendere »; e lo dicono di chi tenta dissimulare il dispiacere di
infondersi nell'animo (la grazia, lo spirito santo, la virtù formante dei cieli
). iacopone, 13-18: da lo patre el lume è sciso, / dono
: notate, non scende sopra gli apostoli lo spirito, cioè la deità, ché
figliuolo », disse iddio, « canta lo verso istrazievole sopra la moltitudine d'egitto
muti, oggi che byron, goethe e lo scott sono scesi sotterra, dove sono
legni, aiuti, per iscendere per lo reno a combatterle. drannunzio, iv-2-763
. tasso, 7-40: già spezzato lo scudo e telmo infranto / e forato
ammirar, se bene stimo, / lo tuo salir, se non come d'un
al volo / felice l'euro e lo trasporta lunge / sovra isola beata
del bassissimo pozzo tutta pende, / lo sito di ciascuna valle porta / che
montando, a la gioventate, così lo discendere, cioè la senettute, è in
su qualche numero, sfiorando col dito lo schermo perlinato. 16. pendere
fior dipinta e d'erba; / lo inanellato crin dall'aurea testa / scende
dare, / né scender posso ne lo suo coragio, / tant'è accesa ver
al notturno orrore. colletta, i-127: lo sbigottimento già nostro scende in cuore al
-indirizzarsi, rivolgersi a qualcuno (lo sguardo, l'attenzione, il pensiero
vergata? anonimo romano, 1-154: quanno lo tribuno scen- neva de soa grannezza,
con- decievile portamento, e non turba lo core suo né teme perigli de maliosi
de'mortali pare altissima... ne lo scendere ancora può esser la sua propria
, i1i-26-118: la loro lirica è per lo più una cro naca,
iacopone, 55-51: maledicerà la spesa / lo convento che l'ha presa: /
. chiaro davanzati, xxx-58: a lo sol dà chiarore, / ogni sper'
que'che finiscono in 'oro', quasi lo stesso è da dire che degli uscenti in
notava qualcuno che scendeva un pochette, lo riprendeva. 32. sport.
dante, inf, 12-1: era lo loco, ove a scender la riva
esce ogni due giorni in carrozza e lo saliscono e lo scendono di casa due
due giorni in carrozza e lo saliscono e lo scendono di casa due forti facchini in
su! scendete nell'agone! / ve lo impone / la nazione: / chi
scendibagno, sm. tappetino per lo più di tessuto spugnoso posto vicino alla
andarono per caso su qualcosa che luccicava su lo scendiletto, dalla parte d'ortensia.
). scendiménto, sm. lo scendere, l'andare o lo spostarsi
sm. lo scendere, l'andare o lo spostarsi verso il basso (con riferimento
albor altera incrina dolce vento / e lo diamante rompe a tutte l'ore / de
rompe a tutte l'ore / de lacreme lo molle scendimento. bencivenni [crusca]
iii-25-398: i caratteri, i dialoghi, lo sceneggiamento teatrale, l'opera insomma dell'
scherzoso e secondo le varie fasi e lo svolgimento cronologico. viani, 13-167:
e. cecchi, 9-77: rimpolpando lo spunto di qualche vaga dicerìa, la
anche sostant. algarotti, 1-iii-288: lo sceneggiare, che chiamasi muto, è
posso dire una cosa:... lo scrittore... non è,
.. conformato da natura a lavorare per lo schermo. zavattini [in flaiano,
del generale, la scenetta degli ufficiali e lo stesso disordine caratteristico della stanza in cui
primo concilio ecumenico. tommaseo, 15-110: lo spettacolo scenico più decentemente conforme alle cose
scenici da me fatti e appresentati per lo più in servizio de'serenissimi predecessori dell'
nicolò terzo potè proporre al primo rodolfo lo sparti- mento tra loro dellimpero in quattro
acque acidule e ne merita ancora per lo scenico prospetto delle sue terre.
ma di dolci veleni in sopra ciò lo nutricherebbono? ». grillo, 838:
stesso, l'insieme degli elementi che lo costituiscono. e. danti,
aveva saputo chi era antonio, che faceva lo scenografo? o alludeva genericamente alla categoria
scuro e dal corpo allungato; vivono per lo più in ambienti chiusi e le larve
opera teatrale e la perizia del regolar lo spettacolo scenico. ojctti, ii-806:
loro schiene prone, le saette. cominciò lo scento della selva; gli alberi.
vi-3-131: egli fu dei primi a propugnare lo scentralizzaménto, negli articoli sul riordinamento del
ero nel vacuo della mia tristezza, lo meditai con una vaga speranza di poter
e portata in qualche luogo dove si consuma lo scempio. in merito al quale,
repubblica », 19-i-1986], 6: lo sceriffo reagan non ha fatto meglio del
in persia il sofì, in fessa lo sciriffo, in babilonia elarit ebnù..
18: allor colui, che per lo troppo vino / non può scemer il
altro luogo, dove era riposto / lo stuol de li suoi armati, e
la sceme appena l'intelletto, / lo spirto pur vaneggia, / d'eccelse voglie
g. zane, 28: a lo mio scampo via quasi non scemo.
ogni modo e verso che si taglia lo detto pome, o per lungo o per
né luna. tasso, 3-9: lo splendor de'lucidi metalli / distingue, e
5-30: egli, d'altronde, non lo reputava neppure un tristo, si rifiutava
. dal nome etnico sharoa. famoso lo scerpa nepalese tensing, vincitore delteverest con
bacchelli, 14-120: ora, o lo sviava, o gli avrebbero rotti i denti
« deh, mangiati anco questi per lo mio amore ». 6.
s. v.]: 'scerpatura': lo scerpare. fanzini, iv-614: 'scerpatura'
la scimmia fu savia: come colui lo si chiudeva ella se l'apriva, e
. abbiendo ancora le parole in bocca, lo spirito maligno lo 'ncominciò a scerpellare.
parole in bocca, lo spirito maligno lo 'ncominciò a scerpellare.
. pirandello, 8-253: gosto bombichi lo guatò con ribrezzo. ma anche colui
guatò con ribrezzo. ma anche colui lo guatava con gli occhi scerpellati, invetrati di
cervellone]: 'cerpel- lone *: lo stesso che scerpellone. g. g.
e simplicità. non si può dire però lo stesso dell'altare maggiore della tribuna,
. riflessione lunga e faticosa, per lo più inutile. montale, 4-21
... io rappicco il contare de lo spasso che ella ha di scervellare i
3-76: lasciatelo fare questo scervellato, lo vedremo alle prime picchiate del mostro;
casso, i... i stupì lo sguardo rimirando a basso / per lo
lo sguardo rimirando a basso / per lo gran voto de l'orribil scesa. p
il berretto con la visiera... lo guardò sobbalzare sulle verghe e sparire per
quella salita e quella scesa è quasi lo tenere de l'arco, nel quale poco
mai ebbe impedimento ignuno che gli alterasse lo 'ntelletto, né iscesa di catarro gli
di versi o bastardi o storpiati io non lo so. idem, iii-70: spero
tu è quello dell'ipocrisia, ma non lo è neanche più, non si prendono
di valore. leoni, 406: lo scorso raccolto dell'uva raddoppiò i prezzi
giustizia o per poltroneria, avidamente abbracciato lo scetticismo per mettersi a coverto della loro
ed ignoranza. rosmini, xx-267: lo scetticismo diventa inevitabile, to- stoché si
sole sensazioni. gioberti, 4-1-131: lo scetticismo è una frivola transazione fra i
2-186: 11 romanticismo in letteratura, lo scetticismo in filosofia hanno eretta una bandiera
di non pensare, com'è stato sempre lo scetticismo teorico o astratto, che s'
perpetuo, onde per questa parte almeno lo scetticismo forense avesse qualche freno e si rendesse
di buoni contadini. soffici, v-2-453: lo scetticismo a proposito d'amore -come a
. moravia, ii-41: per sebastiano lo scetticismo non era soltanto un modo di pensare
come solidissime. muratori, 11-22: lo scaltro scettico, perché ben consapevole,
così ributtante. gentile, 1-183: lo storico che non pigli partito per l'
uno e l'altro indirizzo speculativo, è lo scettico che non crede a nessuna filosofia
filosofia. ma, in fine, anche lo scettico crede nella sua e prende perciò
modo partito anche lui, poiché anche lo scetticismo è una filosofia e lo scettico
poiché anche lo scetticismo è una filosofia e lo scettico giudica anch'egli tutte le filosofie
proprio, che si riferisce, che riguarda lo scetticismo; che si fonda sui princìpi
de sanctis, n- 23: lo scettico può abolire l'inferno; ma non
pieno, / ma sol proporzion lo regge e scetra. = denom
scettrato, agg. letter. che impugna lo scettro igale. - anche:
igale. - anche: raffigurato con lo scettro regale in pugno. -
seduto sul letamaio e da quest'altra lo scettrato baltassare sovra di un trono.
che al convito sdegna / cibo che lo scettrato re gli getta, / sia tibia
agg. ant. letter. che impugna lo scettro; che è investito dal potere
agg. letter. ant. che impugna lo scettro; che è investito del
direte? estimerete l'aver donato un re lo scettro e la corona..
reale. bisticci, 1-i-73: lo 'mperadore s'inginochiò alla pre
, di poi gli dette nella mano destra lo scetro regale. aretino, v-1-93
regale. aretino, v-1-93: lo scettro e le coperte e l'altre gioie
e fortezze. tasso, 17-11: lo scettro ha ne la destra e per
alfonso ii d'este, 2464: lo setro ducale guarnito di perle, rubini
testa, le fu levato di mano lo scettro e sostituito a questo un pugnale e
, non casca, / è sacro come lo scettro al re. ungaretti, al-48
marciando su mosca, portando con sé lo scettro e la spada delle solennità, il
tremendi cavalli, col braccio potente / vibrò lo scettro dentro il profondo dell'acque.
autorità di dare, tórre e trasferire lo scettro del temporale governo. lorenzo de'medici
: ritorna in sedia [costantino] e lo scettro ripiglia, / ed accomoda il
e frene, / date ad un sol lo scettro e la possanza / e sostenga
e sembianza. marino, 2-i-234: lo scettro e la vita / diedi in preda
215: dell'asia tutta vi prometto lo scettro, se per mezzo vostro formidauro reggerà
la quale avea dimandata per maneggiare lodevolmente lo scettro. c. gozzi, 1-434:
sinor. foscolo, viii-267: chiunque ripiglia lo scettro per forza d'armi straniere non
carducci, iii-23-435: il desiderio e lo scopo degl'italiani sono l'unificazione della
stivale, compresa la sicilia, sotto lo scettro del re vittorio emanuele. pascoli
il capo venezia dalla laguna, raccogliere lo scettro e l'impero d'italia, roma
e trattar con forza eguale / e lo scettro e 'l pastorale. -con
, cxiv-6-99: ho detto che tal possesso lo desse il priore de'nove, ma
v'era, al vecchio toccava rassegnare lo scettro al nuovo, come anco presentemente
romani osservarono religione e giustizia, tenner lo scettro d'ogni perfezzione, ma come
suo omonimo antoine, che allora teneva lo scettro; poi se ne staccò e
il calcio mondiale deve rimanere ancora sotto lo scettro d'albione. -preminenza,
dall'avere, dal non avere questa lo scettro sopra ai quelli, risulta poi finalmente
, che, superbo, quasi porta lo scetro di tutte le fiere, corre a
la volontà, abdicando, aveva ceduto lo scettro agli istinti; il senso estetico
anche roma a un certo momento cede lo scettro e sonnecchia: quando ogni cosa intorno
monti, iv-148: gl'italiani sotto lo scettro de'preti han perduto ogni sentimento
, / preservando sugli anni a te lo scettro. -predominio di un sentimento
dove ha il suo scettro e ben lo sa il mio core. piccolomini, 1-511
nelle cui mani par che sia posto lo scettro di quelle cose mortali, non
sete a migliara), raccommandate sotto lo scettro di simil giusticia! pallavicino,
, 1-27: nessuna forza terrena stende lo scettro nel cuore umano: e pur egli
. c. bini, 67: lo scettro della donna è il cuore e quando
tormentata. 5. locuz. -impugnare lo scettro: salire al trono. goldoni
troppo, oronte, / nell'impugnar lo scettro io m'acquistai / il nome di
il nome di tiranno. -maneggiare lo scettro: regnare, esercitare il potere
sciolto / sarà tuo braccio a maneggiar lo scettro, 7 per cui t'
detto fanciullo allora che cominciò a maneggiare lo scettro con ruvida mano. segneri,
quale avea dimandata, per maneggiare lodevolmente lo scettro? -piantare, stendere,
-piantare, stendere, estendere, distendere lo scettro su un luogo: estendervi il
/ governi la famiglia, / che puoi lo scettro estendere / su un regno di
iii7- 314: il principe romano distende lo scettro su tutte le altre monarchie e
la vocale, ci mettono o ci suppongono lo scevà tanto in mezzo che in fin
dalla maggiore costanza e facilità di combattere lo sceveramento del senso e accrescere e compire
volgar., i-14 (n): lo sceveramento da questa carne si confidava con
sozza, l'uscita di pianto, lo stato sanza fermezza, la morte di tristizia
il tempo agita continuo il ventilabro e lo sceveramento si opera necessario. b.
e per similitudine si dice dai medici lo sceveramento di alcune parti de'fluidi ne'corpi
amara cosa può essere che quella che lo scevera dalla moglie e dalla famiglia e
la sua [di catilina] malizia lo sceverava spesso da'buoni e l'accompagnava
. cesari, 6-10: sceverato così lo spirito da ogni ingombro e peso di
iv-17: benché la lora insino ad or lo stile / abbia serbato e l'ordine
, / pietra non è sì dura che lo strale 7 d'amor non rompa
o per falso, potendo stare insieme che lo scevri la chiesa dal canone e che
la chiesa dal canone e che nondimeno lo conosca per buono. -liberare una disciplina
. restoro, ii-95: mercurio, lo quale ha a significare li filosofi e
li savi, non se dèa sciovarare da lo sole, c'ha a significare lo
lo sole, c'ha a significare lo ree. trattato del ben vivere, 6
: non è ira, ma ragione lo sceverare le cose inutili dalle sane. d'
come morte? è stato stanotte, lo sforzo di separare, sceverare ogni altro suono
1-20: la verità scevera s'egli è lo franco del servo, e la menzogna
pure un po'tìmida e ombrosa, lo condusse a sceverare e ad esprimere le
. 7. intr. per lo più con la particella pronom. allontanarsi,
. albertano volgar., ii-122: lo cominciamento della superbia dell'uomo fa sceverare
altre ninfe si partirò / su per lo colle e vèr fiesol ne giro.
giostre fuoro prese scioveratamente; ma per lo campo giostravano comunalmente tutti altri cavalieri e
tra loro, / appena passan per lo foro angusto. = comp. di
, io non sono sceverato da messere lo maestro mio se non quando ti spartirono
scorgerai in roma serbato come per addietro lo splendore e la inviolabilità del culto cattolico,
si separa l'argento dal minerale che lo contiene. giuliani, i-388: questo
la pietra che tien meno argento) lo tritano fine fine per riscegliere sempre il
. iacopone, 37-30: alma, lo tuo vestire sì sonno le vertute;
; credesi ancora che mangiata scevera aumenti lo sperma. -tose. scempio, semplice
che scevro / fu dal terreno carcere lo spirto, / alle stelle volando, accompa-
un carme, / vaticinò ch'egli, lo spirto, e vana / daranno ai
sempre un certo senso degli interessi nazionali che lo tempera, ed è scevro da quelle
ordinariato non è ragionevole né giusto che lo escluda diversità di criterii di una minoranza
le acque potabili dei diversi centri italiani hanno lo stesso sapore e non tutte sono scevre
da incanto. migliorini, 8-87: lo stile eletto della più alta lirica..
in una biblioteca, il cartoncino per lo più di formato intemazionale, in genere
. 2. modulo, per lo più già stampato su carta o cartoncino
l'associa zione pelosiniana, lo serbassi alla mia: ché ne ho fatti
lui prescenta o comunque sul rettangolo che lo contiene... compiuta l'operazione di
partic.: in testi stampati, per lo più di carattere didattico, approfondimento di
, e quello del posto, che lo assegna in libreria, òjetti, 1-86:
in quella cassaforte delle loro schede, non lo vedono più. saba, 4-56:
consultazione. ojetti, iii-18: michetti lo conduce davanti a uno schedario con diecimila
. e. gadda, 6-101: lo aprì lui: tutti in ordine. altrettanto
aprì lui: tutti in ordine. altrettanto lo schedario di ferro, dove teneva certi
parziali e intransigenti, delle nozioni, per lo più tendenti all'erudizione e all'enciclopedismo
», 14-x-1945], 226: lo portano scritto in fronte, lo proclamano essi
: lo portano scritto in fronte, lo proclamano essi stessi con esattezza da schedario
, presto! pratolini, 10-436: lo aiuto a compilare le schedine del totocalcio
-gé). frammento irregolare, per lo più ruvido, appuntito e
chi taglia. ariosto, 23-130: tagliò lo scritto e '1 sasso, e
d'oglio nelle lucerne: ma per lo più adoperano scheggie di sapino per aver
gioco un focherello, e per farlo durare lo stuzzi cano, aggiungono qua una scheggia
atrio. -per estens. pietra per lo più aguzza, sasso. muse padovane
le tessale rive seguir l'orma / lo vide 'l vago amphirse della greggia / che
incisione. paganino bonafè, xxxvii-146: lo settimo [modo di innesto delle viti
tra le schegge e tra 'rocchi de lo scoglio / lo piè sanza la man
e tra 'rocchi de lo scoglio / lo piè sanza la man non si spedia
4. figur. parte, per lo più esigua, frammentaria e lacunosa,
. chi ha mezzi abbondanti può permettersi lo sfarzo o anche lo spreco.
può permettersi lo sfarzo o anche lo spreco. a. politi, 1-596
v soldi. cavalca, 20-133: lo minore maccario accompagnossi una fiata col maggiore
usuraio la gonnella mia del perso e lo scaggiale dai dì delle feste che 10
regina delle amazzoni] tórre per battaglia lo suo schezzale. lorenzo de'medici, ii-277
gammurra di colore accesa, / e lo scheggiale ha tutto d'oro fino. ammirato
l'oro del mondo a strignersi punto punto lo scheggiale o le stringhe della gonnella.
. passeroni, 2-128: era nuovo lo scheggiale, / la cavezza, 11
e detriti di varia origine, per lo più acuminati. d'annunzio
/ prima esamina il marmo e poi lo schieggia / per veder se di lui
/ a ciò che sappi sì guidar lo remo, / che la tua barca non
stato buona provvidenza terrapienarle, ma non lo fecero, sicché minavano i nostri più dannosi
screpolature delle vernici bevon gl'intingoli; lo smalto vetrino delle cazzeruole s'è scheggiato
. non m'offendo. tu me lo dici e io mi scheggio via subito.
/ di rumorosa frana, / per lo scheggiato calle / precipitando a valle, /
. 4. lavoro eseguito con lo scalpello, praticando incisioni o esportando schegge
. dante, inf, 21-60: lo buon maestro « acciò che non si
german famoso, / vidder stare a lo scheggio d'un ronchione /...
l'immensa / mole non mira e lo scheggioso smalto, / alor che fra gli
protesi parziale e mobile che, colmando lo spazio lasciato da denti mancanti, permette
da denti mancanti, permette di scaricare lo sforzo della masticazione su quelli residui.
: solo il vecchio cane della compagnia, lo scheletrico tromba, gli saltò addosso con
. scheletrire, intr. per lo più con la particella pronom. {
; ridotto pelle e ossa (per lo più con valore iperb.).
). leoni, 735: più lo esigeva il mio fisico, letteralmente disfatto
, e i due si avviarono verso lo scheletrito pergolatino dietro la casa. landolfi,
endoscheletro: il primo si forma per lo più a spese delle cellule epidermiche ed
e determina la conformazione del corpo che lo contiene. in esso si distinguono uno
all'aperto. leoni, 477: lo scheletro è sconnesso, il cranio solo è
. viani, 19-649: quello è lo scheletro d'una lucertola. lo tengo
quello è lo scheletro d'una lucertola. lo tengo come scongiuro. cassola, 1-59
f. fona, 4-111: per lo che in poche settimane lo ridussi a
4-111: per lo che in poche settimane lo ridussi a sì fatto passo e del
: la prima volta che io vidi lo scheletro del colosseo i miei occhi si
qua, verso la scoscesa dirupata, lo scheletro di un tempio andioso, le
più livida la sponda, sulla quale sorgeva lo scheletro annerito di un frantoio di pietre
travatura. cantoni, 342: figuratevi lo scheletro d'una ruota con tre soli
aquilone à uno scheletro: ora, lo scheletro di quello a pera è una colonna
: a qualche passo da noi c'è lo scheletro d'una tenda di lapponi:
terrazzo, annaffi i fiori, scuoti / lo scheletro dell'albero di natale. arpino
devastati quanto si vuole, ridotti appena lo scheletro e l'ombra di se stessi,
è anche più tragico e vuoto. dovunque lo scheletro di sasso affiora sotto la terra
suoi occhi calcinanti / va della terra spogliando lo scheletro. piovene, 1-36: è
veneto dimagrito e rozzo, che mostra lo scheletro rustico di questa terra malinconica,
anni fa, e allora era soltanto lo scheletro della città d'oggi, la mummia
: nella mia traduzione voi non vedete che lo scheletro aell'ode di saffo. algarotti
non lascia a'corpi che a mala pena lo scheletro, dirò così, della estensione
resto, di che e'paiono rivestiti, lo dà all'anima nostra. delfico,
livio, avendo preso dagli antichi storici lo scheletro della romana stona informe mancante e
: tale è la lunga trama, lo scheletro della prima cantica. tommaseo, 1-232
sposa al brasile: copio e ncopio lo scheletro. de marchi, iii-2-130: quando
che ha per macchina nientemeno che tutto lo scheletro dommatico del cristianesimo. b.
brenta', e poi ho ricavato dalla commedia lo scheletro o sia il soggetto, e
: al tempo debito si darà nel giornale lo scheletro del romanzo e della tragedia.
, 424: non è senza interesse accostare lo schia- parelli a galileo, paragone d'
rese trasparente nel gran corpo della storia lo scheletro che tutto la regge, la
. 9. traccia, ridotta per lo più a pochi tratti essenziali privi della
, fratelli miei! speranza del paese lo scoramento non colga voi che non avete
del petrarca vi sono accozzate: vi è lo scheletro senza l'animo. carducci,
una nuova tensione razionale -che rompa con lo scheletro della vecchia - (e
piccoli ma li succhiavano deponendo alla fine lo scheletrino intatto su un foglio di carta
. e. gadda, 21-167: tra lo scheletróne rotondo del teatro di pompeo e
f. cetti, 1-iii-100: vi abbonda lo schelfìscio, chiamato da'naturalisti aeglefinus.
che ha già percorso più o meno celeremente lo schema stesso del vostro sviluppo, la
. in questa chiarità soprumana diventa quasi lo schema sostanziale, la quintessenza della vita.
lmati, xii-14: ella sapeva rendere lo schema essenziale del loro patimento,.
all'estremità dei telai, tiene sott'occhio lo schema riassuntivo del lavoro con i numeri
il poeta si deve limitare a fermarne lo schema di svolgimento. -morfologia di
uguali e che sieno perpendicolari: avremo lo schema del quadrato. -figura geometrica
incessantemente a cambiare questa idea originaria. lo stesso dèe dirsi di ciascuna monade.
io chiamo questa idea originaria dell'universo lo schema della monade. e questo schema fa
qualunque verità. gioberti, 4-1-558: lo schema rappresenta una cosa (sostanza o qualità
due cose, una forza... lo schema che esprime la cosa è
gadda, 21-15: il numero è lo schema del tempo. -procedimento logico
superamento deh'intellettualismo nel volontario è anche lo schema attraverso cui il pensiero francese supera
come di un polo della poesia lirica: lo stile che si ricorda come un paradigma
via trasformarsi per il progresso meccanico, lo schema elaborato dal bemi, in sostanza,
torturatore, ufficiale dell'esercito e infine insradicabile lo schema del gerarca. -rigorosa
: in ford non si trova soltanto lo schema del calvinismo industriale, ma un'
la nostra educazione ci fornisce ben presto lo schema logico della definizione, della prova etc
valore. b. croce, i-2-56: lo schema di subordinazione e coordinazione e il
valere se è espresso in miliardi per lo stato come in migliaia o in centinaia
privati. moretti, ii-462: ecco lo schema: i tre sommi, la così
in natura. / i sognatori tracciano lo schema, / i fortunati fan la tessitura
disegno prestabilito. calvino, 13-15: lo stampo delle favole più remote: il bambino
incontri con belve e incantesimi, resta lo schema insostituibile di tutte le storie umane
questi criteri schematici si può dire che lo stesso croce riconosce implicitamente la priorità del
anima, portò nel campo etico tutto lo schematismo della psicologia. b. croce,
dello spazio. in questa applicazione consiste lo schematismo che vi ho esposto nella lettera
i generi senza trarli dal nulla? lo schematismo è contraddittorio quanto la trasmissione delle
, 277: il far la teoria, lo schematizzare le forme del discorso. slataper
se non nelle sommane schematizzazioni di cui lo storico della filosofia si serve per costruire
una schematologia. essa mostra come lo schema assoluto supremo, mediante l'
: sappia fare fosse e pali ficcare e lo scudo ben reggere, ed i colpi
, gli elegi, il comarchio, lo schenióne, il ceprone, il dione e
landino [plinio], 266: lo scheno, secondo dimostra eratostene, è
alla, il varrò, la parasanga, lo scheno. domenichi [plinio],
dicendo non convenirsi misurar la sapienza con lo scheno persiano. guarino guarini, 1-73:
in amo, cne. ssi chiamava lo scheràggio. manetto da filicaia, 115
femmina vana che uno scherano, perché lo scherano uccide il corpo e quella l'
in inghilterra, dove non si permette lo sparo dei cadaveri, è una setta
così vedess'io lui fender per mezzo / lo core a la crudele che 'l mio
davanzati, i-416: vedi... lo strazio iniquo / che del suo servo
contadino un riso di scherana rabbiosa dietro lo schermo di me paciere. -con
ad assassinare il duca saladino per pigliargli lo stato d'alessandria. d. bartoli,
miei scherani. calvino, 11-48: appena lo sposo dovette ripartire... i
, 46: disse santo martino, quando lo scherano lo volle ferire della scure e
disse santo martino, quando lo scherano lo volle ferire della scure e domandollo: «
. miner. che presenta affinità con lo scherlo. bossi, 324: diconsi
giuocare di schema ed ha uno scudo che lo ripara da ogni lato, e però
ordinavano secondo i modelli della scherma con lo spadone. -abilità nella pratica schermistica
1-148: 'sala di scherma': stanza per lo più al pian terreno nella quale il
del discorso a uno; ed è lo stesso che cavar di tema. magalotti,
ma né il tabacco né il vino lo cavano mai di scherma, anzi si
intorno al povero coluzzo, e pensate come lo conciarono: ché, essendo egli così
e. cecchi, 9-77: rimpolpando lo spunto di qualche vaga dicerìa, la tradizione
e con un'altra delle sue scivolate lo trafisse. lazione o di un rapporto
s'era addormentata nell'idillio; fra lo stanco ragliare degli asini, il rintocco dei
. andrea da barberino,, 111-145: lo re fiorello comandò e ordinò che si
trare un roverso il barbassoro / fésse lo scudo, lo sbergo e la maglia.
il barbassoro / fésse lo scudo, lo sbergo e la maglia. berni, 14-9
bitonto] il valore / giocando con lo scudo di schermaglia. le schermaglie
il buon senso tenuto guida suprema; lo assegnare a ogni manifestazione della vita pubblica
mollette, la paletta, la forzina, lo schermaglie. testi, 1-474: io
, a che non posso / schermar lo viso tanto che mi vaglia », /
alighieri, 239: che 'l suo priego lo scherma / sopr'o- gn'altra armadura
», e schermando nella confusione della triade lo scetticismo della giovane locrese distillato in un
della giovane locrese distillato in un « chi lo sa, amico ».
rigagia si levò; di che costui lascia lo sparviere (la rifagia fuggì nel giardino
campi magnetici disturbanti. -schermatura passiva: lo schermo elettrico o magnetico che circonda l'
oggetto da proteggere. -schermatura attiva: lo schermo che circonda i campi disturbanti per
2: non v'è cosa che agguagli lo splendore della rossa spada del sole che
crede en gran presio venire / per lo solo scremire. armannino, 1-34: molti
la chitarra, xxxv-ii- / 122: chi lo vedesse schermire giuso al piano, /
stano, / quando 'l gigante uccise a lo schermire, / traendo di pregion qual
, tringia meglio. scaino, xcii-ii-307: lo schermire non consiste in apparar solo in
/ ma par (sì ben con lo schermir s'adopra) / che tutto con
1-172: non doveva essere facile a foscolo lo schermire di spirito con la contessina,
davanzati, 39-5: non credo mi valglia lo schermire, / tanto vostra ferezza mi
], i-209-13: vergogna sapea sì lo schermire, / che que'no. lla
negoziare e procedere, stando sempre su lo schermire e con modestia sollecitare.
1-ii-59: il cardinale... lo aveva fatto con molti tormenti acerbamente esaminare
spada a un tratto a rubertino, che lo andava d'intorno schermendo.
tanto si difese che i suoi per lo grido de'nemici, che fa- cieno
il cuore di punte per schermircene, e lo spirito vergine e puro ritiene le impronte
casa, e così colla coda tagliata lo fece caminare per tutta la città. l
da altri simili inviti che avevano soltanto lo scopo di strapparlo qualche volta ad angiolina.
di raccontare una novella, francesco cominciava con lo schermirsi. 19. destreggiarsi
spagna s'era saputo schermire, quando avo lo strinse dicendogli che non per anco era
con somma modestia e con sommo giudizio lo ha manifestamente encomiato il padre branda,
denotano timidezza, ritrosia, come abbassare lo sguardo, chinare il capo, stringersi
quelle nappe più numerose, più vicine, lo perseguitano. 23. locuz.
poi la ferita / si. ke dolente lo fa. -per estens. schermaglia
. iacopone, 8-18: serve de lo diavolo, sollecete servite: / co
/... / balza e rifulge lo schermito acciaro, / e si raddrizza
sarebbe quello schermidore che, vedendosi venire lo colpo al capo, si coprisse li piedi
al capo, si coprisse li piedi con lo scudo. tavola ritonda, 1-132:
mala cosa! elli ti conviene avere lo scudo in braccio e difendarti per ogni verso
e difendarti per ogni verso, come fa lo schermitore col brocoliere. muzio, 7-211
il fianco infermo, / grida: « lo schermitor vinto è di schermo ».
/ di snello schermidore / girò mai per lo vano / con sì presto splendore /
mancare all'arte con virtù, come lo schermitore che, per non offender l'
trovò a mal partito. -che pratica lo sport della scherma. d annunzio
pose incomposte o eleganti degli schermitori, lo scatto rapido di tutte quelle gambe inarcate
contarmi, li-7-368: chi negozia col papa lo fa con persona che s'apre assai
, i suoi centoventi chilogrammi, e lo guardava intento, da quel buon schermitore
'nvèr lor s'avventa, / fanno lo schermo perché 'l mar si fuggia. petrarca
scuro. cassola, 6-31: caduto lo schermo del fogliame, la pianura era
, 105: già i valerti gentili udir lo squillo / del ricino metal cui da
. graf, 5-625: presso lo schermo di color di rosa / che al
è notte, e così il salotto come lo scrittoio sono illuminati da certe luci velate
.. tre volte a me che lo salutavo silenziosamente attraverso lo schermo, i
a me che lo salutavo silenziosamente attraverso lo schermo, i puri occhi di natale palli
, lxv-10-5: in breve pensa d'enbrazar lo schermo, / lo qual no falsa
pensa d'enbrazar lo schermo, / lo qual no falsa per ferir de'stocchi,
disparte, / ché non bastava qui lo schermo e l'arte. giraldi cinzia,
g. prati, 2-144: poi me lo veste [il piede] / in ria
stato malaticcio gli tolse [a leopardi] lo studio e non ebbe altro schermo dalla
ché, ricore, e'quest'è per lo fermo! / e di cui nonn
di negar fede attraverso il pretesto e lo schermo dei testi targumici, rabbinici e
mostrai in poco di tempo, che lo mio secreto fue creduto sapere da le
sì mi venne una volontade di volere ricordare lo nome di quella gentilissima. pascoli,
provocati dal suo amoralismo primitivo, senza lo schermo dell'ipocrisia. guglielminetti, 3-161
donna è come la maschera eguale, / lo schermo dietro il quale ella freme o
fianco infermo, / i da « lo schermitor vinto è di schermo ». bracciolini
così parimente nelle scuole dello schermo è lecito lo schermire. -arma da schermo:
sé raccolto attende, / preparato a lo schermo, il colpo acerbo. t.
, / ch'i'vinca contro al nimico lo schermo. / miserere di me,
destra ho armata. / -deboi sarà lo schermo che opponi a'miei furori, /
siena, 6-39: ricciardo il prese per lo percosso elmo / e dirizollo sopra al
, ma non perdere mai di vista lo schermo, cioè il movimento. banlli,
(organo di 'entrata') e lo schermo o la stampante (organi di 'uscita'
. stuparich, i-432: sullo schermo lo scheletro sfumato del torace. la voce
per la millesima volta, facendo scattare lo schermo e consegnando quindi le negative a ritoccatori
desolavano le terre; il danno e lo strazio erano senza confine, e cadevano
danno. monte, 1-39-14: de lo detto proverbio assai fo schermo! /
onnipotente, / sazio dell'ozio che lo maledisse / l'uomo fa schermo al
vita rea? ». -perdere lo schermo, uscire di schermo: rimanere
il sospetto e la malizia. perdé lo schermo e non seppe come né onde ricoprirsi
. medie. metodica radiologica che consente lo studio cinetico di un organo interno mediante
schermo fluorescente dai raggi x, che lo attraversano per un periodo di tempo abbastanza
s. v.]: 'schermottatura': lo schermottare e l'opera che risulta da
/ siali amorta la lucerna / de lo vedere! guidotto da bologna, v-196-164:
. elucidano volgar., 129: lo biastemano li iudei, li pagani ne fan
fan beffe e schergnie, li eretici lo scarpano, li mal cristiani lo combateno.
li eretici lo scarpano, li mal cristiani lo combateno. fiori di filosafi, 180
paraule le quatelli disse per ischeme, lo prese una grandissima febre ed enfiolli lo
lo prese una grandissima febre ed enfiolli lo capo malamente. albertano volgar.,
. albertano volgar., 1-8: lo buono amico s'eli è schernito più gravemente
beffe delle mani di colui dure o per lo fuoco o per l'arte de la
giovanni crisostomo volgar., 3-71: lo spuar in cera tanto desiroxa, le gran
scopaggae, le beffe, le schiergne, lo dir ghe profetica chi e chi t'
. leggenda aurea volgar., 900: lo schermano gli avversarti de la veritade,
avversarti de la veritade, gittandoli addosso lo sputo e 'l fango e cotali cose
onta. chiaro davanzati, 385: lo furto le ritorna scherne e guai [
vide [il cavallo], sì lo cominciò a schernare e a gavazzarlo.
. bùgnole sale, 7-304: era tale lo schernevole foglio, ma la sfortunata,
e lucia, 624: quel monatto lo accompagnò con un saluto schernevole della mano
, sconciamente angolate, e sorrideva tra lo schernevole e il bonario.
mostra un'espressione beffarda, canzonatoria (lo sguardo, il viso). soffici
dalle facce schernevoli, ostili o provocanti lo attorniava. fenoglio, 5-iii-638: gli
anche sostant. manzoni, v-1-189: lo spirito feroce o schernevole d'irreligione era
ch'è pieno di miseria eziandio lo riso gli è ingiuria; ma non
è ingiuria; ma non gastigare lo schemiano, né l'empio, ché,
quel medesimo: « chi gastiga lo schermano, egli fa ingiuria a
posso, in tal proposito, non ripetere lo schernimento che già feci di chi,
, acciò che l'uomo fosse liberato da lo schernimento de le demonia. esopo volgar
principe armato era e temevasi, non lo erano più i preti e schemivansi. leopardi
li encegni; / e poi una vilana lo scemi com encegni / c'arder li
trapassare oltre in che ragione possa essere schernito lo 'ngegnoso marito. leandreide, iv-1-64
parvegli che con essa il principe non solamente lo schernisse delle sue speranze, ma con
ma con rimproverargli la sua novità anche lo svillaneggiasse. 3. fare oggetto
malignità dello spirito, pronto a schernire lo stesso o altro male o difetto in altrui
: non volle per modo alcuno che lo errore di flisco senza debita punizione trapassasse
/ regina sempre; è trono a lei lo strame / su cui giacente ogni uom
grami et umdhi. compagni, 3-36: lo imperadore, schernito da'fiorentini, si
dolore e prega iddio per coloro che lo crucifiggono. arrighetto, 223: sono
. arrighetto, 223: sono come lo schernito giucatore, il quale il tavoliere ritiene
, 2-ii-51: prete biagio, messosi lo calice a bocca e mandato giù, cognove
'l vincitor dal vinto, / e che lo scher- nitor da lo schernito / è
/ e che lo scher- nitor da lo schernito / è poi schernito e vinto,
i miei sospiri. / vi sarò, lo protesto, amico e difensore, /
altra divinità, mediante la quale potrò, lo spero, mirare quel volto per me
sa- lamone disse: « no riprendere lo schernitore che t'odierà e riprendi lo
lo schernitore che t'odierà e riprendi lo savio e ameratti ». passavanti, 33
conveniva colla tragedia nel verso, per lo più iambico, per essere la schernitrice satirica
ora la vostra ira? perché sopra lo schernitore della vostra potenza non cade?
p. f. giambullan, 9-281: lo scherno... dileggia altrui apertamente
satira aveva gran luogo l'irrisione o lo scherno. loredano, 1-160: a
x-4-13: indegno! / e ancor lo scherno unisci / all'offese agli oltraggi
volponi, 9-377: èra vero che usava lo stesso scherno per i progetti sull'istituto
fatti narrati in lode de'mortali, deriva lo scherno contro a molti difetti, segnatamente
[cornacchia] li furan; / lo furto li ritorna schem'e guai, /
mandato il misero in rovina, / lo metton con gli schemi alla berlina. cesarotti
da considerarsi in queste rinvol- ture schifose lo strazio e lo scherno, che si faceva
queste rinvol- ture schifose lo strazio e lo scherno, che si faceva di quella
l'oracolo e l'arcifanfano, diventa lo scherno della plebe. loredano, 2-331:
del secolo, se non vuole divenire lo scherzo della coversazione e lo scherno degli
vuole divenire lo scherzo della coversazione e lo scherno degli amici. siri, i-255
abbandonato. l. adimari, 1-37: lo sviscerato amor del suo dio, nel
altro gastigo, che quello di vedersi lo scherno e l'obbrobrio di tutti, e
stato decreto del cielo che mantova diventasse lo scherno e lo strapazzo de'nemici
cielo che mantova diventasse lo scherno e lo strapazzo de'nemici, averebbe potuto
fanciullo all'ora che cominciò a maneggiare lo scettro con ruvida mano, a cui veniva
col tronco, al leone / va e lo sdegno ha de la matrigna a scherno
della gabella di siena, 8: lo centonaio de li scheruoli, ii denari
, che per farlo perfetto vi si ponga lo studio di ammendarlo, sì che.
di ulivo, e posa l'altra sopra lo scudo con la croce di malta,
1-20-136: non vo'che 'l sangue a lo scherzar succeda, / non è mortai
, onde come l'ebbe ricevuto sì lo rimise nell'acqua e stando fermo si
poi il carnevale ti rallegrerà, e lo passerai ridendo, e scherzando, e
davanti alla cella di costui, sentio lo schiamazzio che costoro insieme faceano. ser
fossero solamente poco inferiori, come per lo contrario lo sono di grandissima lunga, si
poco inferiori, come per lo contrario lo sono di grandissima lunga, si dovrebbero
conviene guardare... si è lo scherzare e 'l ruzare con veruna persona
più severi ingegni / non si disdice lo scherzar talora. pavese, 4-143: c'
se medesma: « ad me fo patre lo cavallo, qual de currere fo prestissimo
me, carlino bersi, finché non lo vedo. che si scherza? ».
esporsi al rischio, anche morale, per lo più con atteggiamento spavaldo. -scherzare col
scherzare », e si accertò che lo sten fosse fuori sicura. 7
contra la disposizione de'cieli, e contra lo strano scherzare che fa alle volte la
paura e la viltade che ischerzano con lo sciagurato de la disgrazia, con il
impazzare a conto di due begli occhi che lo guardassero di traverso? 9
. raimondi, 6-198: un fattorino lo scherzava, dicendogli in dialetto: « ma
superare un avversario con una finta che lo sorprenda e lo confonda. il giorno
con una finta che lo sorprenda e lo confonda. il giorno [19-i-1959]
il primo oggetto a portata di mano e lo tirò contro il fratello. palazzeschi,
fosse d'oro » rispose « io lo riterrei per me stesso ». pratesi,
uno scritto, un genere letterario, lo stile di un autore); che
numi. g. gozzi, i-15-114: lo stile scherzevole, perdonatemi, è un'
bertola, 1-73: nel s. giovannino lo scherzevole è sì incantatore che nulla più
giuvenale. d'este, 47: lo scherzevole luciano ne'suoi 'dialoghi'chiama prometei
quel pranzo e quel 'stallage', e poi lo stal- lagero sopra mercato, con una
. f. giambullari, 9-281: lo scherzo villano... è una derisione
: gli antichi greci e latini giudicarono lo scherzo fatto intorno al nome, e
unità del tragico e del comico. lo schopenhauer lo distingueva dall'ironia: questa
tragico e del comico. lo schopenhauer lo distingueva dall'ironia: questa è scherzo
dietro la serietà, quello è serietà dietro lo scherzo. g. bassani, 5-18
giuochi e agli scherzi di società, lo rendono [cantù] una eccezione tra gli
offensiva o dannosa che colpisce, per lo più inaspettatamente, qualcuno (anche nelle
mussulmani), il figlio di abu-beker lo avvertì di non toccare quella bestia,
uno che io considero tale, mi facesse lo scherzo di denunziarmi, eh, ve
, che provoca un malessere (per lo più nelle espressioni fare, giocare uno
di stracchino e del vin buono: accettò lo stracchino, del vino la ringraziò (
facciano qualche scherzo e non mi guastino lo stomaco. bigiaretti, 10-12: chi
dove che gli altri pasciuti di arie sono lo scherzo degli stessi suoi servidori, che
abusi del secolo, se non vuole divenire lo scherzo della conversazione e lo scherno degli
vuole divenire lo scherzo della conversazione e lo scherno degli amici. passerotti, xxii-385
bizzarri, 30: io sono pure lo scherzo e gioco di fortuna. io
il cielo e fui per qualche tempo lo scherzo della fortuna, la quale ora alzandomi
spettacolo; e fra di esse s'interpone lo scherzo di una fanciulla che imbecca una
scannelli, 293: non restando facilmente pago lo straordinario spirito di così eccellente maestro,
qual uso si può pur separato porre lo scherzo xvi, percioché già si e posto
nuovo poeta: e ne sia prova lo scherzo poetico, anzi antipoetico, che qui
. foscolo, xiv-13: traggasi da marziale lo stuolo de'cattivi epigrammi, que'che
udito nel 'sogno d'una notte d'estate'lo scherzo diretto da toscanini. p.
e visiva, col suo preludio, lo scherzo, l'adagio e il 'prestissimo',
). boiardo, 2-12-48: né lo toma per fante al mio ronzone,
n'hanno offerte. cassola, 2-210: lo aveva detto più che altro per scherzo
. deste, 76: canova che bene lo conosceva, non avea mai calcolato sulle
, prendendo la cosa in scherzo, lo stimolava ad incoraggiare gli artisti. manzoni
patria. gozzano, i-1238: a parte lo scherzo, ti giuro che sono felice
tale è il nome greco di marte, lo stesso platone nello stesso luogo scherzosamente fa
di cercare. pratolini, 3-90: giorgio lo colpì scherzosamente sulla nuca.
o nemico del machiavelli il quale non lo chiami uomo di schietto e scherzoso carattere
avidamente a contemplar zelmira, / mengo lo scuote; e da quel dolce incanto
dolce incanto / con scherzosi motteggi alfin lo tira. g. bianchetti, 1-177
(una composizione letteraria, uno scritto, lo stile di un autore).
fondo dell'umanità, e sopr'esso prevalse lo scherzoso o giocoso, che può essere
. 7. locuz. fare lo scherzoso: assumere atteggiamenti canzonatori.
il mio capo, il quale me lo avrebbe istiacciato al primo. monosini, 122
v.]: 'schiacce e schiaccine': lo stesso che • chiacciuole, arnese da
di roma, le incredibili vittorie prussiane e lo schiaccia mento della francia.
nostra. b. croce, iii-2-117: lo schiacciamento, che seguì, della francia
tanto diffusa, sarebbe lo schiacciamento, l'avvilimento della personalità umana
arnese di varie forme, e per lo più a vite, per schiacciare le noci
un neonato umano: ed egli, con lo schiaccia- noci,... ne
6: scorticando le zampe della bestia con lo schiaccianoci, cidrolin disse a cidrolin:
mai ». 2. mus. lo schiaccianoci: titolo di un celebre balletto
non mancava nulla né il forno né lo schiacciapatate né l'armadietto per le scope
/ di tor del sale, e ve lo spolverizza, / come il villano quando
in silenzio. finalmente buttò il mozzicone, lo schiacciò sotto il piede.
biblico di genesi 3, 3 per lo più nelle espressioni da esso ricavate schiacciare
la vita. brusoni, 729: per lo peccato di èva iddio aveva decretato che
di èva iddio aveva decretato che s'incarnasse lo spirito santo, il quale doveva schiacciare
li denti, stato un pezzo, lo rimisono nel letto, e subito cominciò a
manovre, prendeva l'esercito francese e lo schiacciava. g. ferrari,
fecondità. bigiaretti, 8-105: io lo schiacciai, per così dire, rivelandogli
dirti? se non avessi famiglia, lo darei per un quattrino: tanto mi
13-25: specie quando il lavoro più lo schiacciava e gli avvenimenti mettevano a più
, 2-183: gli pareva che la vergogna lo schiacciasse. -assol.
: quasi licita- mente pecchiamo, schiacciando lo stimolo della coscien- zia. cesari,
6-146: la viltà della condizione del povero lo atterra quasi e schiaccia in lui ogni
. socci, ii-1- 672: lo agguantai [lo stivale] non senza stiacciar
ii-1- 672: lo agguantai [lo stivale] non senza stiacciar qualche moccolo
palla dirigendola verso terra e, per lo più, nello specchio della rete.
non ha i suoi princìpi politici, lo schiacciò, sebbene facesse un bonissimo esame
una dormita: dormire, riposare, per lo più per un breve lasso di tempo
dotata di rullo compressore impiegata per costipare lo strato di pietrisco o di asfalto in
iscambio delle fave e 'l cascio per lo miglio e 'l pastello e la torta per
l'asmara preparava vino e schiacciata con lo zibibbo, e passavano la sera intorno alla
e ripigliò la toga; / e per lo meglio si risolse al fine i tornare
, cigolarono di nuovo e stavolta con lo zelo abituale: tacquero indi appiattite al
colpisce con forza la palla, per lo più passatagli dalfalza- tore imprimendole una traiettoria
v. schiaccia] -. 'schiaccine': lo stesso che schiacciuole, arnese da stiratore
schiaccia di piccole dimensioni, usata per lo più per la cattura di volatili.
spia dei consumi... te lo schiaffano in mano anche se sei un barbone
faccia. papini, iv-803: eppure lo stesso maestro non vi ha davvero avvezzati a
tutto merito dei cantanti », risponde lo spolverini accennando al tenore che si accosta.
i giudici ti pigliavano un forastiero e te lo schiaffavano in fondo alla cella più umida
schiaffeggiare. schiaffeggiaménto, sm. lo schiaffeggiare a lungo, con accanimento.
frate andò a chiedere al comandante che lo mettesse in libertà. pirandello, 7-73
che significava schiaffo. -colpire con lo spostamento d'aria (uno sparo).
audacia e sciocchezza eguale il fontamni e lo zeno. carducci, iii3- 4:
falso adora / co 'l verso audace lo schiaffeggerò. abba, 1-13: il padre
abba, 1-13: il padre canata ce lo lesse [l'auto da ie]
fu dato l'angelo di satana, cioè lo stimolo della carne da cui era vilmente
due schiaffi al figlio di radetzky che lo aveva insultato, e n'aveva dal
, e poi, d'improvviso, lo strillo acuto di una donna che riceve
tasso, i-216: così il risentimento de lo schiaffo ch'io gli diedi, come
ributti con la mentita, la mentita con lo schiaffo e per ributtare l'aggravio dello
gadda conti, 1-583: dileguato senza rimpianto lo schiaffo buio della galleria, il treno
crusca: vedi 'sbalordito'terzo esempio, lo stesso che qui arrecasi dal lombardi, correggendo
carducci, ii-18-97: metter sempre innanzi lo indiscreto, sarebbe poi uno schiaffo al
in via di miglioramento e a sera lo trovai morto. sono schiaffi che la
così, solendo il creditore farlo per lo più in mal garbo, e il favore
tutta notte al molino, e non intendendo lo stato della questione il dottore, decideva
fossero stati tiranneggiati da esso mustafà e lo caricassero di ogni sorta di accuse.
pirandello, 8-336: le due donne lo seguirono, e tutto il popolo si
, conv., iii-vm-12: ne comanda lo libro de le quattro vertù cardinali:
de le quattro vertù cardinali: « lo tuo riso sia senza cachinno »,
papi, 1-2-63: la convenzione aveva dispregiato lo schiamazzare dei sediziosi. -aspra
chiacchiericcio del fanciullo, gli altri non lo intendono ancora, per quello schiamazzare che fanno
cagione del nuovo ordinamento che dovea prendere lo stato pel trattato di campoformio, scaldava
, 2-i-305: ancora voi udire potete ornai lo schiamazìo delli uccelli che in su questi
davanti alla cella di costui, sentio lo schiamazzio che costoro insieme faceano. aretino
gli porge in mano le carte e con lo schiamazzio che fanno traboccando i muli,
o carbonizzarli e sentire il ronzio, lo schiamazzio, lo sghignazzio, 11 gridio
e sentire il ronzio, lo schiamazzio, lo sghignazzio, 11 gridio della folla.
un grande schiamazzio. aretino, 20-175: lo schiamazzio e il pianger che tu farai
e schiamazzo. pananti, i-272: lo schiamazzo delle mie galline / mi piace
foscolo, xvii-374: corro in luoghi dove lo schiamazzo dei pigmei, che, quando
e melenso, com'un pazzo, / lo squadernava ben da capo a piede,
gli schiamazzi vogliono la voce tardissima per lo inalzamento. 4. tumulto di
. g. gozzi, 1-97: lo schiamazzo delle amazzoni era grande. guerrazzi,
di città che, tra la calca e lo schiamazzo, prendeva appunti su un taccuino
gna. 5. per lo più al plur. suoni intensi, disordinati
di notte, era la sua. « lo arresti per schiamazzi notturni », diceva
nomi, 10-39: fa con la tromba lo schiamazzo / che s'usa prima di
laziare, bazica di sabino, fosse lo schiamazo, e gli altri il vischio.
re loro confederato. -dare lo schiamazzo: allettare. 1. nelli
egli è venuto a tempo, diamogli lo schiamazzo per farlo calar dove voglio.
l'uovo, dee sera o mattina / lo schiamazzo sentir della gallina. proverbi toscani
: chi vuol l'uovo deve soffrire lo schiamazzo della gallina. = deverb
lire contro cinque centesimi che aveva torto lo schiamazzóne. de marchi, ii-693:
delle dieci tribù, e a denunciargli lo schiantaménto della stirpe. f.
e animali. buti, 1-262: lo suono dell'avvenimento dell'angelo era fatto
è potente... a schiantare lo stesso bronzo. guerrazzi, il-m: mise
alquanti riempievano le fosse, alquanti schiantavano lo steccato e gittavan nel fosso. marchetti,
caccia / ciò ch'egl'incontra e lo disveglie e schianta. cesarotti, i-
sede, / ch'esto esio tutto lo cor mi schianta. filicaia, 2-2-145:
schianto. -schiantare l'anima, lo spirito dal corpo di qualcuno: separarla
. leopardi, 926: dimmi: lo spirito è forse... un membro
nemico. martello, 6-ii-391: che lo schiantar bologna premio sia de'miei fatti
quanti trova ammazza, e procede con lo intento, e con la speranza di
il dolce fico con la gocciola, lo schiantano col latti- ficcio.
ortica] dalle radici, sogliono per lo più i villani tagliarla sopra terra, ed
. romagnosi, 4- 781: lo schiantare o tagliare le erbe che nascono in
naturata ira noi. faldella, 1-4-10$: lo prefetto zini venne schiantato da palermo e
schiantò. savinio, 135: lo specchio non resse e schiantò in una stella
il battermi il petto alla messa, lo strignere un nodo, il girare una chiave
savinio, 327: tra... lo schiantare degli shrapnel, gli uomini delle
poesie bolognesi, xcv-11: matre, lo cor se te scianti / s'tu
se te scianti / s'tu me lo vói contrariare. 17. morire
, vi-695: l'altro [mulo] lo prese un mugnaio, ma schiantò sotto
tanto m'allaccia: / non trovo chi lo scaccia, -ond'io mi schianto.
: è tutta sentimento colei. sempre lo dice che, quando riporterà quel figliuolo
parte seconda di questo canto, nella quale lo spirito schiantato si rammarica. gucci,
paesi schiantati dal terremoto del 1928 ripetono lo squallore de'villaggi dei profughi di guerra
cadeva schiantato nel sonno, mentre viola lo carezzava. sciascia, 8-13: « che
: guido annunziava, non solamente eclissato lo splendore delle loro famiglie, ma schiantata
et in tutte le lor cose sempre viene lo schiantimo. = deriv. da
. anche femm. le schiàntora). lo schiantarsi, lo spezzarsi producendo un forte
. le schiàntora). lo schiantarsi, lo spezzarsi producendo un forte rumore. -in
vedeva al colore e ai lunghi schianti che lo rigavano, nondimeno era così massiccio da
sul penultimo scalino, cade e avverte lo schianto, il secco frangersi delle due
ritorno, poco prima delle 13, lo schianto e la morte. 3.
il volto con le mani, ode lo schianto e accorre verso la sorella,
3-37: le urla dei timonieri soverchiavano lo schianto dei remi. mancavano cinquanta,
de tonde il tuon, de i folgori lo schianto. pascoli, 540:
. govoni, 783: e più dolce lo schianto della folgore / che con l'
cavatore, ubaldo sarti, a cui lo schianto di una mina aveva scamoz- zato
, e il rugghio della catasta, e lo schianto della terza onda. cassola,
di poterne levare la fiamma solo con lo stropicciarli al muro o ad altra simile materia
le schianterà che m'à mise a lo core, / e solo purpenzannome, la
fore! belfradelli, xvti-296-26: donna, lo disdengnare / che di me fate tanto
improvviso di antipatia reciproca, o fosse lo sfogo, per il creditore, di tutta
, senza conoscerci. faldella, 1-159: lo baciò di schianto. graf 5-177:
e muraglie, ed inutili, per lo contrario, se si disfanno in cultelletti o
, gridando: « vittoria., ma lo sai che sei un po'una schiappa
aveva fama di pessimo tiratore: / lo chiamavano schiappa o con più grazia /
gabiani, 54: egli è lo sbardellato schiappafèrro. = comp.
e li meteno il pesce a mezo e lo ligano, e poi lo stendono sopra
mezo e lo ligano, e poi lo stendono sopra due pietre. a. f
xrist, / se perd la luna e lo sol se scurit. a. f.
. anonimo pistoiese, xxix-46: seneca lo disse in su'dittare / c'om'
gente. soffredi del grazia, i-157: lo verso è questo: 'chi se'e
i-25-45: partite bene d'ogn'altra intensione lo vizo de l'alma vostra, ingiegnio
el contracambio ve dovesse esser dato fra lo dicto termine de uno anno.
. 6. intr. per lo più con la particella pronom. diventare
volgar., i-194: essendo schiarato lo iuomo, hector appe scaltrita- mente ordenate
troiani e con ordene le mandava a lo campo. boiardo, 1-19-3: già contrastato
, par., 25-106: vid'io lo schiarato splendore / venire a'due che
rischiara. buti, 3-792: come lo sole è schiaratóre del mondo et illuminatore
di ciò pare, che faccia sicura fede lo schiarimento, e quasi direi verificamento,
la notte in caserma? » « chi lo sa?.. potrebbe anche darsi
: ma ho sbagliato, lui non me lo può dare. pirandello, 8-112:
arti e mestieri, ii-233: per fare lo schiarimento. rendi diciotto secchi d'acqua
/ per voi, poscia per me lo discoloro, / mio nome, qual pittor
è verde, ma giunto alla maturità lo schiarisce in quasi di minio. targioni
salpata dal battello stesso... talvolta lo sciabichèllo ha il sacco di tela invece
suo vecchio schioppettane d'ordinanza incrociato con lo sciabolone d'ufficiale di defendente leccio suo
. 2. figur. solcare lo spazio con un'improvvisa e intensa emissione
.. e poi dappertutto nell'aria lo sciabolare ombroso di quelle code.
lunga, pelosa, folta, pennata. lo sciurottero comune o lintaga dei russi
(1567), 54: sia tenuto lo maestro di la xiurta paradiso in man del
si giungeva lì senz'altro affanno che lo strozzare dello zaino e la sete a
, cinque canti, 4-36: esser caron lo giudicò da lunge, / che venisse
: ad un certo momento la neve lo tradì, scivolò; ella lo sorresse
la neve lo tradì, scivolò; ella lo sorresse e gli evitò la caduta.
]: animale o persona scivola da chi lo teneva. 'mi scivolò di tra le
come se ci quanto desta particolare interesse (lo sguardo). -scendere lungo il
cui la stoffa aderiva strettamente, lasciò scivolare lo sguardo sul tornito ginocchio. fenoglio
sul tornito ginocchio. fenoglio, 1-i-1271: lo sguardo di johnny scivolò sull'avambraccio del
, 196: l'eterno mare / succhiò lo scoglio e scivolò via, forse /
longilineo, di ventre umido, per lo più di natura tacita, tortuoso,
d'occultarsi a un possibile nemico, è lo stesso che attraverso il deserto portava i
scivolata, sf. caduta, scivolone per lo più su una superficie come il ghiaccio
figur. netto scadimento qualitativo, per lo c. boito, 243:
parole in aria. gentile, 2-ii-181: lo spirito scientifico scivola sull'ignoto e non
verso un malessere blando e soffocante che lo consumava di nuovo. landolfi, 8-175
nel banale. 2. lo scivolare, il lasciarsi scivolare volontariamente,
modo il meglio e più util libro non lo troverai sì tosto nella 'biblioteca universale'.
ovidio volgar., 6-95: poi che lo tuo peccato perviene a li suoi orecchi
orecchi, ella isgomenta e la voce e lo colore de la misera va via.
piedi e per braccia e per mani lo tirono in nello prefondo né che mai poi
che mai poi non fue veduto. lo fratello e li cavalieri che læ erano,
suoi divini sonetti che farebbono andare sgomentato lo stesso petrarca, se dovesse mettersi all'
imbarazzato. de amicis, xii-51: lo spettacolo di quel donnone sfereggiante e ansante
intontito. giamboni, 8-i-242: per lo grande dolore ch'e'leoni hanno al
che uno di più uno di meno non lo sgo- mentiva per nulla.
vii-211: dobbiamo..., ripensando lo buono capitano cristo, la buona compagnia
capitano cristo, la buona compagnia e lo esemplo de'santi...,
pistoiesi, 1-97: grandissimo danno riceverò lo dì li lucchesi di morte di uomini,
l'uno nel pallore dell'altro osservando lo sgomento comune, non sapeano a qual partito
gli esseri umani e le loro infermità lo riempivano di ripugnanza e sgomento.
della morte uno sgomento, / dove lo spirito s'inabissa e il cuore.
, comminare, $gumignora, mi piglia lo sgomento'. bonghi, 1-64: è uno
, avvilimento, senso di impotenza (lo sguardo, la voce). di
regnava un silenzio sgomento che solo rompeva lo zoccolare e l'ansito di un nuovo accorso
. queste macerie del 1927, preparate per lo sgombero e per la ricostruzione, domate
buonarroti il giovane, a-552: riguardo lo sgomino, e veggo a un tratto
tu d'accordo. suo fiorentino e per lo snodamento, acquistato con la col =
par fatto sgomitaménto, sm. lo sgomitare; il farsi largo suo
, la scarta: dall'indaffarato che lo sgomita non vedendolo, al tassì avventato
empito del petto,... su lo reca l'aspettativa che gli scalda i
di ricordi. pasini, 28-57: lo sgomitolamento delle memorie ha fatto arrivar mezzogiorno
suoveleno, / che alla murena accosto, lo vomita dal seno, / poi con
matasse degli affluenti si sgomitolano pigramente verso lo zambesi. montale, 7-129: ignoro se
. raggomitolare]: di nuovo aggomitolar lo sgomitolato. 2. per simil
. sgombrare un luogo degli oggetti che lo occupano; svuotarlo. tommaso di
... come fu sgomarato tucto lo borgo de s. pietro che non cerimase
). sgonfiaménto, sm. lo sgonfiarsi di un corpo cavo ed elastico
mano dell'aeronauta che serve a provocare lo strappo di una striscia dell'involucro al
una cavità (anche anatomica), per lo più formata da pareti elastiche. -
avevo detto di non venire », lo assalì il moro. l'altro tacque,
. 9. intr. per lo più con la particella pronom. svuotarsi
e si abbassano. grandi, 24: lo scorciamento dell'alveo de'fiumi, che
di gas, di fiato una cavità per lo più formata da pareti elastiche; gonfiare
ch'i'no fosse penato; / ne lo segondo d'aire m'à scontrato,
squasso, e fan cresser e montar lo mal de la superbia e infiar l'
l'uomo, ch'è amalato, non lo sgonfia la superbia, ne lo combatte
non lo sgonfia la superbia, ne lo combatte la lussuria, non l'avarizia.
terra. quel sgomitar stride, e lo stridor confessa il figliare... mentre
mostrare il grande sforzo che fanno nel soffiarecon lo sgonfio delle mascelle e la picciolezza degli occhi
ermisin rosso, accincignata e guarnita per lo lungo dalla cintola alpiede, con certi sgonfi
abbia la falbalà pochi sgonfietti / o lo strascino sia mal divisato. targioni tozzetti
, fatta di pasta dolce, per lo più ripiena di marmellata o di crema
la gonna nel- l'ancheggiare, per lo più con fare civettuolo e accattivante o
vimini e rami di castagno, per lo più fornita di due manici.
1-8: il resto [del legno] lo tagliano e lo levano delicatamente colla punta
resto [del legno] lo tagliano e lo levano delicatamente colla punta di un temperino
, fanciullo, scorciava le muraglie, lo picchiavano. arpino, 9-51: deve aver
brutta copia. cordo, e lo stesso colore rosso cinabrese di cui erano tinte
schizzi o anche con scritte, per lo più eseguite in fretta con grafia non
: 'scorbiatura': cancellatura fatta scor- biando lo scritto. 'pagina piena di scorbiature'.
: era venuto in voga da alcuni giorni lo stupido scherzo d'attaccar dietro alla gente
lettere e di buoni costumi, che lo faccia? e se lo fate voi,
costumi, che lo faccia? e se lo fate voi, è perché non siete
di persona. beltramelli, iii-528: lo sgorbio umano ebbe un riso sinistro, si
che finivano col ricadere sulla gobbina: lo sgorbio! bacchetti, 1-ii-79: « cotesto
crede proprio tanto? » « e non lo vedete, come si pavoneggia? »
disus. fuoriuscita di acque, per lo più impetuosa e a zampilli. -per estens
francesi sgomentati dal sopraccrescimento dell'acque per lo sgorgamento del po e frattura d'un
a casa, un sgorgamento d'accesa bile lo gettò nel letto per essere dentro brevissimo
. copioso versamento di lacrime (per lo più con uso enfatico). pindemonte
di cui non eragli più possibile fermar lo sgorgamento ed il corso.
delle cadute, la orribilità delle ferite, lo sgorgamento del sangue. 3
fu. giunti, 2-12: lo sgorgamento, ripari, palafitte, rostee addirizzamento
), agg. che scaturisce per lo più con impeto e a zampilli (l'
sbaglio gra fuoriuscire, per lo più con impeto, a zampilli e
di santa trinità, e ancora per lo sgorgare di quello l'empito dell'acquae del
e sgorgare tanto profluvio di acque per lo stretto, quivi il corso è assai
capo dall'ampia gola di bronzo, riempivano lo spazio tra insieme, né sgorghi
2. per simil. e per lo più con uso enfatico o no, 1-536
sgorgar fuori ad alleggerirlo, ripiovean sopra lo stesso a maggiormente sommergerlo nell'angoscia.
in cui avrei dovuto parlare. ormai lo potevo fare agevolmente, tanto quel linguaggio
14. per simil. e per lo più con uso enfatico o iperb.
non sanò mai niuno del corpo che non lo per fratello e per signore v'
la quantità di liquido sgorgata, per lo più da una pompa idraulica.
plur. -ghi). fuoriuscita, per lo più copiosa e violenta, dell'acqua
: il predetto argine... tratteneva lo sgorgo dell'acqua. cesari, 6-213
un canale. boine, iv-158: lo sgorgo è un po'come quello di
e con la triplice scannellatura per agevolare lo sgorgo del sangue e dell'aria dalla
gran pezzo si tenne insilenzio senza poter impedire lo sgorgo dagli occhi alle lagrime. cesarotti
m. leopardi, i-186: per lo sgorgo di acque copiosissime dalle gambe,
e conil corpo di riserva de'baveri rattenne lo sgorgo de'fuggiaschi riordinandoli. idem,
ma due. una è più dolorosa. lo sgorgo dei ricordi che fanno soffrire.
processo di formazione, ed altro proprio lo sgorgo. sbarbaro, 5-80: a quello
scatole giapponesi, ma nel tono che presenta lo sgorgo deifatti come qualcosa che avviene pensatamente.
della nave, un'onda del mare ne lo gittò fuori, e dipoi dall'onda
quel che già dice- vasi 'governare'. lo 'sgoverno'sarebbero anche gli uomini governanti;
tommaseo [s. v.]: lo 'sgoverno'sarebbero anche gli uomini sgovernanti.
forza propria, nonostante lo sgoverno decennale della vecchia direzione.
.. ha già al suo attivo lo sgozzaménto d'un primo marito...
il beccaio, ne afferrò uno, lo trasse fuori e lo sgozzò.
afferrò uno, lo trasse fuori e lo sgozzò. -immolare un animale a
situazioni o fatti incresciosi, umilianti (per lo vano visto il lupo predare e sgozzare
zare il gregge. lire mille per lo primo delitto e in altre mille per lo
lo primo delitto e in altre mille per lo ca pa, 7 e
pa, 7 e 'l padre insieme che lo generò. faldella, i-4-29: ave
o vuotarlo valcare largo, onde mai non lo potè sgozzare né elli né tutta la
si fece addosso come una tigre e lo sgozzò d'un colpo senza fargli dir né
, dicono essi, e il saporedei secoli lo vanno predicando come consenso assoluto di tutta
che con sì fatto sillogizzare io sia che lo crei, lo metta in bocca all'
fatto sillogizzare io sia che lo crei, lo metta in bocca all'orsi ad arbitrio
'timone d'atene'di shakespeare, lo scaltro vecchiardo, idolatra e sgozzatore di
s. v.]: 'sgozzatura': lo sgozzare. 2. figur. strozzinaggio
marchi, i-964: assalendolo di sorpresa, lo cresimò sullagota destra... massimo,
/ il bel tempo, e me lo toglie. = comp. dal pref
continuò a dirle delle cose sgradevoli, mafareva lo facesse per provocarla a difendersi. stuparich,
ma il vederlo stampato qua e là lo seccava assai. 7. con
con gratitudine, con soddisfazione (per lo più in formule di cortesia). -in
, certo è che il cattolico non lo sgradirebbe. martello, 6-iii-165: un'
il principe, che era un chigi, lo smom si preparava a nominare fra antonio
la pelle con le unghie, per lo più superficialmente. - anche assol.
castellini, 80: senti ch'ella lo sgraffia [l'uscio] / ch'è
a non scalfire, a non sgraffiare lo smalto. dessi, 3-151: era
'sgraffiare': usanla ancora i pittori per lo dipignere di sgraffio o sgraffito.
, graffiando tutti i detti campi per lo traverso, perché in altra guisa non apparirebbero
periodici popolari, ii-297: eh! lo so bene: voialtri sgraffiasanti sognate sempre
la pelle lacerata da graffi o per lo sfregamento contro rovi, siepi, ecc
rovi, siepi, ecc., per lo più superficialmente; coperto di graffi.