: e fannogli baldoria intorno, e lo menano a zonzo presso gli armatori per cavarne
. pirandello, 8-385: poi lo stagnaio.. come si chiamava quello
nell'ombre lontane; / non eco lo frange, non soffio / di turbine lo
lo frange, non soffio / di turbine lo reca. s s
e sul fragore dei fastelli di verghe, lo stridìo delle seghe elettriche saliva e saliva
pieno di frastuono, di baccano per lo più provocato dal traffico o da attività
. savinio, 10-100: un giorno lo trovai avvolto nella lana, accanto alla
vaghe donne, a sprizzi fervidi / lo sciampagna esulta qui. / conte carlo
la vita romba / attorno a te: lo spinto sia prono / verso il passato
voci confuse, grida, rumori per lo più causati da persone in agitazione.
piano; / ora il vibrar, lo sparpagliar, l'urtare, / il cozzar
lena i corvi. pascoli, 1244: lo rivedo il marmoreo palazzo / delle gronde
-dio ve dia 'l giorno, ser lo potestà: / egli è qua nanni,
adunanza ed il rombazzo e le risa e lo sdegno e i fischi e i dileggi
parte posteriore, dalla caratteristica forma di lo sanga, dell'abbozzo encefalico
, 2-180: ratte al volo [lo sparviero] spiega tale; / ed a
arena / morto, quanto era lungo, lo distese. marchetti, 5-48: il
nel quale [luogo] s'udìa già lo romore e 'l suono dell'acqua che
rombo possente si dilatò in lunghe onde su lo specchio del bacino, vibrò nelle
e giorno, all'improvviso, si ridestava lo schianto cupo delle artiglierie preso e ripercosso
coraggio di infliggersi quel rombo terribile e lo spasimo fulmineo dello sconquasso sanguinoso della tempia
un rombo sordo. pascoli, 494: lo zi meo, sicuro ai svegliarsi /
movimenti del fuoco. 6. lo sferragliare di veicoli in movimento; rumore
vene pulsanti. montale, 2-75: tu lo senti ai rombi / delle tempie vanir
il rombo del sangue e potè udire lo scroscio prossimo del torrente in piena.
, quali diffiriscono da li rumbi in lo sito solamente de'corpi. pulci, 14-66
per tornare dal sur non correva per lo medesimo rombo, ch'è fino allo stretto
che produce la doppia piramide regolare. lo spato d'i- slanaa, il carbonato
forma seneca volga /., 3-181: lo scoppio della rombola, esdi tale figura
simile'. guittone, 1-46: lo andare in romeàggio èe trabuono, romboidèo
mia fede. baldini, 6-48: lo sputamoiti volle rimanere in preghiera tutta la
testi non toscani del trecento, 51: lo greco e la romeca, iamaccia e
calabrese e tribiano fino, dece solli lo petitto, et otto valea lo mino.
dece solli lo petitto, et otto valea lo mino. velluti, 116: giunto
(e nella tradizione iconografica è per lo più caratterizzato da abiti umili, dal
spuose: « conta il patto ». lo romeo lo contò a punto. proverbia
« conta il patto ». lo romeo lo contò a punto. proverbia super natura
de l'impi filistei; / e lo simele faceno ancora li romei: / per
compita la battala franzesi si redusse a lo ascender di la collina che va verso la
comprendente circa 100 specie che crescono per lo più nell'emisfero boreale; hanno infiorescenze
bianca e di picciola radice. e'nostri lo chiamano romice. ippiatria, 166:
: noi ancora di cartagine udito abbiamo lo romio dell'oste de'romani. faldella,
romire la piazza sicché paia che coninci lo stormo e sia nella battaglia. esopo
esopo volgar. [manuzzi]: molto lo puote [il cuculo] l'uomo
l'uomo da lungi udire per tutto lo bosco là dove egli dimora, il
anonimo senese, 2: allato a lo romitaggio era una fonte, duve alquante
della reina rosana, 69: poi lo re fecie andare un bando ch'a pena
fare molti romitaggi e chiese per tutto lo reame di cesaria. romanzo di tristano,
in quella parte. e quando fue a lo rimi- taggio, tristano incomincioe ad appellare
rimi- taggio, tristano incomincioe ad appellare lo romito. boiardo, 3-8-53: lei
questo fiume d'arno corre quasi per lo mezzo di toscana, scendendo per le montagne
che de'cristiani n'avesse assai per lo mondo, ma dimoravano nascosamente in certi ro-
che in questa nuova condizione di vita lo abbandonassero gli amici e non osassero accostarsi
la quale carri non potevano passare, lo studio del natali era un vero romitaggio
ritornò m milano, ma la polizia lo arrestò ed espulse dal regno; indi a
... tornò ambascia- dorè per lo nostro comune dal re carlo. g.
contatti e rapporti con altri, per lo più modestamente. baretti, £109:
vizi un segnore ch'andava cavalcando per lo campo. testi fiorentini, 142:
469: e1 conte di nola assai lo aspettòne, / et in quilo trafico mani
. aretino, 20-11: -donde uscì lo 'oimé'? -da un mio amante poveretto,
graffiato e morduto di averne andare ne lo inferno di peso, promesse a dio di
in vita. idem, iii-1-152: lo spirto, per partir di quel bel seno
mente). cino, iii-165-7: lo dolor grande che me corre sovra / da
mia dipartita, / l'anima da lo cor per forza sovra; / e sì
ora là, nella casa romita, / lo aspettano, aspettano in vano: /
il manto reale in un aspro cilicio, lo scettro altero in una povera croce,
, tempietto, piccolo edificio, per lo più isolato, destinato al culto; oratorio
: non è più dura cosa che lo scoglio, / che tempestando lo rompe lo
cosa che lo scoglio, / che tempestando lo rompe lo mare. savonarola, i-28
lo scoglio, / che tempestando lo rompe lo mare. savonarola, i-28: tu
tondo; ma essendo sferico l'aria lo comprime ugualmente da tutte le parti sì
da tutte le parti sì che piuttosto lo rassoda che romperlo. leoni, 500:
sbrecciò le mura massiccie. -fracassare con lo spostamento d'aria. leonardo, 2-83
ammaestrando lui e dandogli regola, e'sì lo rendette a la moglie.
. carena, 1-98: 'rompere'è lo staccare colle mani dal carattere la coda
crociere e gli archi delle volte, lo scortare de'palchi con gli sfondati delle
in prospettiva, rompino il canto e lo faccian per il piano. -far
di legno. erbolario volgare, 1-125: lo sinapo si è caldo e secco nel
sia molto secco et estenuato e fa lo grano, e rompendolo è bianco. giuliani
si rompono in farina. -determinare lo sgretolamento dei calcoli ve- scicali (un'
grande parte. erbolario volgare, 1-2: lo aurotano cotto con apio e vino e
, fiori piccoli regolari o irregolari per lo più riuniti in infiorescenze cimose; le
quindicina di specie arboree e arbustive per lo più sempreverdi e rampicanti, di alcune
vece d'oglio nelle lucerne: ma per lo più adoperano scheggie di sapino per aver
laudatore / ch'io sapesse avanzare / lo suo gran pregio infino oltra misura.
re francia moito sapio e buono e iusto lo quale abbe nome filippo buono. domenico
e volere da quilli consiglio che per lo suo bon sentemento conosce lo valore de
che per lo suo bon sentemento conosce lo valore de lo senno. =
suo bon sentemento conosce lo valore de lo senno. = lat. tardo
gypsophila stiythium, che si usava per lo stesso scopo al tempo di plinio.
? quella è una vacca, te lo dico 10. e se sapessi come la
luca nani mila xx da savon a lo pexo de venexia,... lo
lo pexo de venexia,... lo dito ser cristofalo costati e ser nicolas
. no tignudi de restituir aprovo de lo pagamento de lo savon tuto. boccaccio,
de restituir aprovo de lo pagamento de lo savon tuto. boccaccio, dee.,
confidandomi nei giudicii vostri, ché tale lo giudicarete quale egli si merita. siri,
ure da gran meraviglia che il sapone lo avesse mangiato europa. -offrire
anonimo genovese, 1-1-224: se sol perde lo savon / de lavar testa asenina.
colorato e di forme diverse, per lo più piccole e maneggevoli. vopisco
erano spaccature del terreno in cui affiorava lo strato sottostante di questa singolare argilla che
, 102: adombrando solo lontanamente [lo stoppani] la nuova ipotesi sulla origine
latini, rettor., 38-12: lo porco salvatico avanza l'uomo d'udire
. cione, xvii-519-8: i reo loco lo loca e facie vena vana / tra
rispose un'altra... maria non lo intese già lei, che era tanto
una iperbolo disipita, si fa saporatissima con lo scherzo. saporazióne, sf.
: la settima proprietà della manna era lo gusto della saporazione, perocché altramente sapea
ha molti mangiari di diversi sapori, lo stomaco si diletta in questo sapore e in
strutto, e con quanto gusto ciascuno lo può comprendere dal sapore che si sente
/ secca ancora la gola. se lo puoi, / dimentica quel sapore di zolfo
che non rosera 'l cane! / non lo posso enghiuttire, si rio sapor me
ricordi o associazioni d'idee in chi lo degusta. sinisgalli, 3-12: il
del pianto. -odore, per lo più gradevole. trattati dell'arte del
l'uomo sano di sapori, che giudica lo dolce per lo dolce e tamaro per
di sapori, che giudica lo dolce per lo dolce e tamaro per tamaro. iacopone
tamaro per tamaro. iacopone, 87-32: lo sapore è fatto muto: / non
tua vita di poco mangiare, e lo tuo palato sia mosso per fame e non
? 4. condimento o salsa per lo più sapida e aromatica, preparata con
conduce, veramente mal regolato, che lo assai sansa sapore ne pigliate, là
, in sul più bello de lo spasso, le aveva cavato lo stoppino de
bello de lo spasso, le aveva cavato lo stoppino de la botte e lo volea
cavato lo stoppino de la botte e lo volea porre nel vaso del zibetto, e
, inginocchiata a i suoi piedi, lo scongiurava per le stimmate, per i
una percossa su una persona (per lo più con valore scherz. e nelle locuz
l'anima sente contemplando iddio, per lo quale è tratta ad amare e dilettarsi di
/ puonne dire amarore; / chi lo segue, lo sente / ciò che mostra
amarore; / chi lo segue, lo sente / ciò che mostra di fare:
/ nonn-è tale 'l sapore / sì come lo comincio primamente. dante, purg.
tu sentisti dire da me: « lo zio canonico! » ma che puoi sapere
un'attività. iacopone, 1-1-62: lo 'ntelletto, po'che gusta / lo sapor
: lo 'ntelletto, po'che gusta / lo sapor de sapienza, / lo sapor
/ lo sapor de sapienza, / lo sapor sì. llo asorbisce / ne la
: se volevamo scambiarci un bacio, ce lo davamo dietro una pianta, ed era
italiano di certi vocaboli e modi per lo piu ricercati ed antichi, e la cui
sanctis, iii-217: la parola straniera te lo porge in un'altra immagine, sotto
eo. / morttasi la femmina, a lo 'ntutto / perdeci lo sabore e
, a lo 'ntutto / perdeci lo sabore e lo disdotto. chiaro davanzati,
'ntutto / perdeci lo sabore e lo disdotto. chiaro davanzati, 1-8:
colorato / d'ambra e di moscato; lo sapore / è d'ogn'altro megliore
glorioso / ciascun sie dilectoso, / per lo cibo gaudioso, 7ch'è in te
locali acquistano così un senso anche per lo straniero, il non-cittadino, si fanno traducibili
cento -m'ave più di savore / lo ben c'àmore -mi face sentire / per
ben c'àmore -mi face sentire / per lo gran mal che m'à fatto sofrire
scritto). muratori, 8-i-65: lo stampar tante cose inutili, sciocche e
: sentiva un saporaccio in bocca: se lo sarebbe voluto levare con una sigaretta,
gusta. le anime innamorate di dio lo si godono e saporeggiano nella solitudine,
s io non veggio quello viso chiaro, lo quale hae in sé tutta allegrezza di
c. scalini, 1-64: quando lo spirito è separato da questa nostra camaccia
3-44: per go ha 'l fachio lo mar a moho de salmoira e faghe
moho de salmoira e faghe nasse in lo ventre diverssi pessi dolci e savorii. pigafetta
uno vaso de vino de palma, che lo chiamano uraca, fighi più longhi d'
. m. membri, 31: lo frezeno in unto sotti, cioè man tega
unto sotti, cioè man tega, e lo mangiano, che è molto savorido pesce
: per una minestra saporita, per lo stufatino con molti chiodi di garofano e un
la più saporita cosa che sia si è lo dormire. a. f. doni
mei abragamenti, et oramo'abrago eu encargo lo qual è molto dolce e molto savorio
scherz. pirandello, 7-194: add'lo lascio? qua pe'tera? pòro
guido delle colonne o anonimo, 429: lo suo amore -m'è manna saporita
: quel poco d'amaro che porta seco lo studio non è forsi il miglior condimento
quel ch'i ò al mondo per lo to dolce amor e voglio dar via la
castelvetro, 8-2-205: aristotele... lo commenda [omero] perché insieme con
. cattaneo, i-21: il vescovo lo volle in casa per alquanti giorni e non
niva dj seminar qualche frase saporita, lo vedevo che sus sultava d'
commare, / ca ben t'accorderai co lo compare ». b. pino
molti. -brillante e vivace (lo stile). lanzi, ii-295:
evette il vino, ma se lo mangiò a poco a poco saporosamente,
della robbia, 133: fra cipriano lo confortava esponendo figure, brevemente, del
e fu cotto saporosamente di meriggi, per lo caldo del sole spirituale, cioè per
proposto a mangiare a tutti coloro che lo desiderano nella verzura del giardino dello spiritual
. dante, purg., 22-149: lo secol primo, quant'oro fu bello
, 1-2-461: mezzo è il maturo fra lo svanito e l'acerbo; saporoso fra
ciò che dà martire / fa parer lo dolzore, / a chi lo gosta,
fa parer lo dolzore, / a chi lo gosta, assai più savoroso. chiaro
eo di voi presi amando / mi fu lo ben gradito e savoroso / più di
. pregustava già il primo colloquio con lo zaldini durante il tragitto da laveno a
(sezione parassiti e saprofìti, ovvero quando lo spot approfitta un poco della fama d'
eterotrofia per cui alcuni organismi, per lo più batteri e funghi, si procurano
stabilito da neese e wiegmann, che sembra lo stesso che il genere 'tiresias'di bory
gruppo di funghi ficomiceti che crescono per lo più sui corpi degli insetti morti in
, tornato vincitore a roma e ordinato lo stato della repubblica, allora facendo lor giura
festa da ballo era solito a farla lo stesso prevosto, il quale ballava egli
, divenuta famosa, fu, repugnante lo scrittore ed anche senza la sua saputa
lucia, 620: intese i campanelli, lo scalpito, le ruote, le canzonacce
persona o a una collettività in quanto lo ha appreso o ne ha avuto notizia;
: quando la istate viene, e lo lovo se muda / e perde lo so
e lo lovo se muda / e perde lo so pelo, quest'è causa saipuda
quello che v'è di fino e nuovo lo cambiano tra loro; e questo cambio
queste cose federico re di napoli per lo suo ambasciatore fece ai padri saputo sé volere
in relazione ad una mente e costituisce lo scibile o il saputo. gentile, 2-ii-67
, 2-ii-67: la somma di tutto lo scibile non c'è: non c'è
, e avendone esse il lor tornaconto, lo spedivano coll'asinelio carico di patate e
, istruita, sapiente, riuscendo per lo più saccente. garzoni, 7-44
ai crocchi, ascoltando discorsi ed idee che lo gonfiavano, e gli servivano a fare
e ben pensate. saraceni, i-131: lo stretto e 'l gridore dei più giovani
respirar di fiato grosso, / la tosse lo facea fermare in banda, / e
, 10-82: perdeo la fede cristiana per lo grande aiuto de'dimoni, e fue
. idem, inf, 27-87: lo principe d'i novi farisei, /
a li sarracini è più amara che lo ascenzo. machiavelli, 1-i-273: quella
fine scarnito. cassieri, 157: come lo riconobbe, il ragazzino di occhi e
(un accampamento, le tende che lo compongono). ariosto, 18-28:
al vino, / perché la legge sua lo vieta e danna: / e poi
e danna: / e poi che lo gustò, liquor divino / gli par,
checchessia; è di uso comune, e lo scrisse anche lo zan- noni nelle 'ciane'
di uso comune, e lo scrisse anche lo zan- noni nelle 'ciane': « mi
sera, quando andavamo a dormire, lo spagnuolo ci incatenava con detta catena, la
a colpo, imbocca nel paletto e lo tien fermo, sicché non si può aprire
a distanza, che nella nave chiude lo sbocco interno dei tubi per l'allagamento
portano le mercatanzie da dimiata su per lo fiume insino al cairo di bambillonia,
di bambillonia, e dal cairo su per lo detto fiume insino al mare dell'india
liberale grazia gli mandasse quello libro. e lo re di tunisi gli mando a dire
, quantunque gli speziali imitando gli arabi lo chiamano cartamo. usano alcuni il suo
: canzonetta novella, / moveti a lo palese / e vanne a la donzella,
la rosa più gente / chi sia ne lo paese. saraìno, v.
. romanzo di tristano, 2-109: lo ree disse: « io ti comando,
: « io ti comando, per lo saraménto ke. ttue mi see tenuto,
sangimignanesi, 123: anco ordinato è che lo consolo sia tenuto per seramento di fare
latini volgar., i-77: voi farete lo saraménto di vostro officio sopra lo libro
farete lo saraménto di vostro officio sopra lo libro de le costitusione chiuso e suggellato.
[giasone] mi farai sicura per lo saraménto delli dei, e fermamente poi
si riceveva la spada e talor anche lo spron d'oro..., e
non è cavelle; ma chi giurerà per lo dono ch'e in su l'altare,
di pecunia..., quel giudeo lo richiese a sa- ramento, ed essendo
« allora sei un santo », fece lo zio con sarcasmo. -con riferimento all'
] naso col mi- sterismo aggrinzante accompagnava lo sarcasmo della bocca sorridente. de marchi
: fassi ancora sarchiamento, quando per lo peso della terra e per l'operazioni de'
terra sempre e franga e semini [lo zappatore] / regnatore in ciel l'aquario
e sol- evando la terra, per lo meno ogni quaranta o cinquanta giorni una
ammucchiata prodigiosamente nel giro di pochi giorni lo aveva lavorato con accanimento, arato e
file, a regolare, e per lo più notabile, distanza, cosi tra fila
2. disus. sarchiatrice, per lo più a trazione animale. c.
, perché questa è la distanza che lo strumento richiede. cotesto strumento si chiama
linea. ma esige abilita nel bifolco che lo guida, docilità nell'animale che lo
lo guida, docilità nell'animale che lo tira, lunghezza considerabile da percorrere,
sarchiatura, sf. agric. lo sminuzzare e il rendere soffice lo strato
. lo sminuzzare e il rendere soffice lo strato superficiale del terreno al piede di
detta comunemente marra e marrone, è lo strumento col quale la sarchiatura si compie
[il granturco] dall'erbe, che lo vengono a mangiare;. pascoli,
runa zappa o d'un sarchio leggiero lo fa penetrare nel suolo al luogo ove deve
con l'ale pur di volare dove lo spirito mandar mi vorrà, pregate non abbi
le spie et essere advisato quando sia lo tempo de andare in corte et fra quel
. redi, 16-ix-424: oltre lo scirro vengon prodotte le scrofole,..
famiglia idriacee; la specie più nota è lo steccherino bruno { sarcodon imbricatum).
entom. famiglia di insetti ditten per lo più vivipari che depongono le uova,
le tante colonne, statue e sarcofagi, lo pensi freddo e solenne. e.
della porta. de pisis, 3-26: lo penso là, dentro la chiesa abbandonata
battaglia. garibaldi, 3-344: chi lo avea da innalzare un sarcofago ai valorosi
. foglia spessa, carnosa, per lo più provvista di tessuti acquiferi, che ha
vari organi e apparati; insorge per lo più in soggetti femminili di età compresa
fibro- blasto (la cellula connettivale che lo genera) di trasformarsi in altri tipi
, ed è messa in commercio per lo più in scatole metalli- che (e
che (e in questo caso viene per lo più indicata con il dimin. sardina
dell'università di bisceglie, 94: se lo pi- scatore volesse mectere sarde in barrile
quei pesci che svariano sul celeste e lo smeraldo. il congro, il ciortone,
che dagli antri abduani e dal ticino / lo fan d'ozi beato e di vivande
sardegnolo immigrato e di una calabrese che lo aveva fatto delirare per dieci anni, fino
d. bartoli, 4-4-56: per lo disagiatissimo abitare e vivere solo d'erbe,
autorità insino tolte dalla apocalisse... lo dono alle sardelle e al formaggio de'
18-146: sulle prime, tanto io che lo scol- zani, intenti a smaltire una
giovanni crisostomo volgar., 3-99: sento lo morso de ste bestie che van a
lo palazo de la signoria, lo quale è
lo palazo de la signoria, lo quale è abitazione del rectore [di
, 6-10 (1-iv-571): andandomene per lo borgo de'greci e di quindi per
borgo de'greci e di quindi per lo reame del garbo cavalcando e per baldacca
nello stadio medio di crescita (per lo più in quanto conservata in scatola sottolio)
. bonaventura volgar., 4-34: lo auro è ritorto negli ornamenti tuoi [o
overo onice, exacto artificiosamente, et lo alite dii sardio, che è l'
il numero otto di via della braida, lo sferisterio della pelota e la cantina dei
[il provenzale] per lei è lo stesso che il tedesco o il barbaresco
e de nero e d'altro come lo niellilo calcedonio sardonio e altre. fazio,
alcune di loro emme] sono per lo più facili a lasciarsi iscolpire, come è
città di cambaita nel secondo ridocto dopo lo sboccamento del fiume indo, nella quale regione
. bacchelli, 15-18: non sopportava lo sguardo della ragazza, quel misto d'astuzia
). stoffa di lana leggera per lo più dipinta, pettinata e con armatura
, voce registr. dal d'alberti che lo attesta in baldinucci. sargiato
« dovresti essere pieno di contusioni », lo trastullò spostandosi dalle cabine verso la riva
, iii-1-321: il trace copertosi con lo scudo lo affronta, svia la lancia di
: il trace copertosi con lo scudo lo affronta, svia la lancia di arsace,
(e al plur. indica per lo più la popolazione). - anche sostant
. zappi [in muratori, cxiv-46-174j: lo mutai così: poiché dell'empio trace
vedermi di nuovo innamorato di delia quanto lo sarebbe che io potessi amare una furia.
124: 'hoc rader', id est lo sciarmento. savonarola, iii-361: li palmiti
: la moglie d'ezechiele veniva avanti con lo sguardo sso davanti a sé, spingendo
plinio], 25-11: il psillio alcuni lo chiamano cinoide, altri cristallo, altri
(maestro di banda reggimentale francese, che lo brevettò nel 1856) e dal gr
di burrasca, si usano per assecondare lo sforzo di quelle di maestra e di trinchetto
oste, un vetturale / la se lo vede in faccia / compitare un giornale,
ove sta seppellito con che gemito grave io lo accuso di non avere fatti i suoi
acquisterete una lode moderata... smettete lo stile eroico.
fahier, 100: guadagna il conducente, lo spaccapietre, il sassaio. =
, 4-306: qualsiasi genere di accoglienza lo avrebbe trovato del medesimo umore, inalterabile:
un resto di timore trattenne quelli che lo volevano sassare. = denom.
sopra manco; / una sassata glie lo portò via / quando si combatteva castelfranco.
che prese il carnefice a sassate e lo inseguì fino a tre miglia dalla città,
sapore all'anguilla... plinio lo pone fra i pesci sassatili. 0.
ch'egli è sassèllo': dàgli ch'ei lo merita. = deriv. da
che non solo non fu scosso come io lo sono dal gradato impazzamento d'orlando,
gradato impazzamento d'orlando, ma che lo condannò anzi di poco naturale.
lunga delle altre, coda breve per lo più quadrata, gambe di mediocre altezza
dilla militare crista. sbarbaro, 1-219: lo stesso, per i licheni sassicoli.
: si vide morto, come gli altri lo avrebbero veduto..., cereo
crescono in zone montuose fredde, per lo più tra i sassi, con foglie carnose
frange. il perché credo che e'nostri lo chiamano sassifrago più tosto per questo che
gli altri garzoni immantinente / a sassi lo pigliaro crudelmente. c. gozzi, 1-1183
a s. stefano]... lo strascinarono fuori della città, ad essere
sasso da battere è una pietra, per lo più di serpentina, sopra la quale
casette che si costruiscono al piano per lo sfollamento dei 'sassi'non piacciono ai contadini
di qua, di là, su per lo sasso tetro / vidi demon cornuti con
una lapida appiè d'uno bellissimo monte, lo quale era quasi tutto sasso. i
larghezza del fiume, e quasi per lo mezzo veniva uno scolio di sasso che
anonimo genovese, xxxv-i-754: per far bon lo dito porto / è pur coverto e
nel suo tempo usarono il pennello, lo scarpello e collocarono sasso di architettura.
invece di chiamarlo i paesani peperino, lo nominano sasso salino. 7.
o lastra che reca un'iscrizione o per lo più un'epigrafe funeraria. -per estens
cor di sasso -verso dio / per lo mondan disio) / dove sarà il tuo
quel che non è, o come lo chiamerebbe, volendo dir pane al pane e
caro, 12-iii-253: non sapendo far altro lo compiango [il cardinale] e me
ma con ognuno poiché fino ai sassi lo piangono, in tanto amore ed in
appunto di sasso. forteguerri, 12-76: lo sventurato alfonso poi rimane / quasi ai
suggerimento; ringraziò don abbondio, e lo pregò di voler esser arbitro del prezzo,
e di fissarlo alto bene; e lo fece poi restar di sasso, col proporgli
della sposa, dove sarebbe probabilmente anche lo sposo. verga, 1-137: « bisogna
giungere. -c'è o esserci lo scorpione sotto ogni sasso: v
p. petrocchi, 1-106: « lo vedi? » mi disse frucandosi tasca
sf. marin. grossa pala, per lo più di legno, di forma rettangolare
] trovato un sassolino, sì bene lo tenea mondo il romito. berni, 80
esso sassuolino con uno maggiore, per lo che il dolore atrocissimo ed il rintronamento
calda di sasso presso siena, beudant lo registra come una specie di boride:
secondo e non il terzo, come lo chiama il cronografo sassone. f.
pensando il signor sassi et io se sia lo stesso che l'annalista sassone stampato dall'
suo sassone temperamento [di shelley] lo richiama di forza a shakespeare. lucini,
e le colonne ingrossando, e tutto lo stile diventando tozzo e goffo. il quale
del sassuolo. è buono. me lo bevo nelle sere solinghe. = dal
a causa del peccato di orgoglio che lo portò a rivoltarsi contro dio suo creatore
mettendosi con le ginocchia in terra, lo adorasse, gli rispose la somma verità:
. marsilio ficino, 6-165: pietro lo prese, molto riprendendolo: 'iddio
non ti avverrà'. e cnsto così lo riprese: 'va'addietro, satana'.
del 1863), in cui si esprimono lo spirito libertario e progressista del poeta e
il satana miltoniano, l'arcangelo precipitato, lo sfida- tore di dio. 2
al gobbo un maledetto calcio che se lo prende lo raddrizza, poverino. perdette
un maledetto calcio che se lo prende lo raddrizza, poverino. perdette l'equilibrio
. pulci, 9-87: bestemiò forte lo iddio macometto, / e disse:
seco gesù. verga, 3-39: lo zio crocifisso se ne stava ginocchioni a piè
, iii-187: riprese san pietro, che lo pregava che [cristo] non andasse
sbircia con un pio ribrezzo: / io lo guardo con aria di disprezzo: /
aw. in modo diabolico, secondo lo spirito dell'inno a satana di carducci.
7-239: si è avuto... lo strano caso, possibile soltanto in francia
ritrovi notturni, la volta che il caso lo mise in faccia alla natura, il
, il satanismo, il magismo, lo spiritismo; le tavole girano, e
; e cominciarono a tenere con violenza lo stato e farsi satelliti della gioventù nobile
fu il satellite perpetuo di giulio, lo seguì, lo adulò, lo incensò
satellite perpetuo di giulio, lo seguì, lo adulò, lo incensò quasi nume.
giulio, lo seguì, lo adulò, lo incensò quasi nume. ghislanzoni, 2-114
, serve ad osservare... lo stile, i costumi, gli umori della
in modo da rivolgere al pianeta sempre lo stesso emisfero; a eccezione della luna,
seguendone il metodo, la dottrina, lo stile anche con pedisseque imitazioni.
finché dura questo satellizio, vano è lo sperare che l'italia risorga. -stato
perseveranza di quel nocciolo infrangibile che è lo stato-nazione, fatale all'evoluzione comu
nitaria europea e alle diverse regioni che lo stato stesso satellizza e sterilizza, porta
l'iranico, lyar- meno, lo slavo e l'albanese) nelle quali le
cinese da cui proveniva questo tessuto) attraverso lo spagnolo. sabbióso, agg
nome dai satiri, che sono dei per lo più lordi e lascivi e sfacciati,
iii-187-37: vera satira mia, va'per lo mondo, / e di napoli conta
stile satirico. stigliani, 1-521: lo scrittore, insieme col lodar soverchiamente il
sapendo come passar via il tempo, lo consumano tutto in zerbinerie e in illeciti amoreggi
iii-19-326: l'amore, com'ei lo descrive, somiglia troppo alla satiriasi.
.. con tanta gentilezza ed acutezza lo stil piacevole e satirico fu sempre da
dei satiri nelle scene sia stato antichissimo lo mostra... giulio polluce e de'
dentro bianca. eroolario volgare, 1-128: lo satìrion, cioè testiculo de volpe,
di molta virtù all'atto venereo e lo moltiplica col solo fatto. -con
tr. irridere, schernire qualcuno per lo più in modo pungente, mordace; fare
assarino, 4-lett.: se bene lo scopo di questo mio libro è di
, / casca nel collo e 'satiri lo rizono. bandello, ii-849: i
avie sentito, / per ch'era lo spirar più amoroso. goldoni, vii-638:
reo desir condotto / viene, e lo sgrida amor. fantoni, i-93: versan
teneva le mani sotto 'l mantello, lo dimandò: « che avete voi sotto 'l
si conosce esser vero a chi riguarda lo stile eroico d'omero o di virgilio
sé più volte fame con satolla, lo quale quanto più hae, più vuole di
gli disse bastargli l'animo di prendere lo spirito per le coma e fargli vomitare tutto
, gettataglisi al collo, il baciava e lo stringeva sì teneramente che a baccio,
gli intingoli del potere più sfrenato, lo fece da ghiottone, il quale abbia
desinenza satóllo). sfamare. -per lo più con valore enfatico: saziare una
deserto inter gli altri miracoli dixe che lo segnor de la prea gli saolo de mel
ri- spiarmamento dèi ordinare contraila golosità e lo diluvio, cioè lo troppo satollare.
contraila golosità e lo diluvio, cioè lo troppo satollare. -pascere uno o
bene maniero al tuo comandamento, allora lo satolla e pascilo bene alquanti dì.
lupa vorace, ingordo mostro infame, / lo cui cupo desir sempre sfavilla, /
-servire a nutrire, a eliminare lo stimolo della fame o della sete (
altri. simintendi, 2-36: sazia lo tuo petto del mio pianto e satolla
tuo petto del mio pianto e satolla lo crudele cuore. trattato del ben vivere,
desiderio (e anche l'animo che lo prova) smodato, eccessivo, di carattere
. rifl. sfamarsi, saziarsi. -per lo più in senso enfatico: rimpinzarsi di
bolliva il latte, abbrustoliva il pane, lo imburrava e lo portava alle padrone.
abbrustoliva il pane, lo imburrava e lo portava alle padrone. poi, mentre queste
spirituali. giamboni, 8-ii-124: lo tuo nimico piange dinanzi a te,
parole. anonimo genovese, 1-2-137: lo t'adeven corno a lo lovo /
, 1-2-137: lo t'adeven corno a lo lovo / chi de rason se saola
, stancarsi. fenoglio, 5-i-658: lo prese e lo squassò una frenesia di
fenoglio, 5-i-658: lo prese e lo squassò una frenesia di sparare, anche
l'uova bevute. giuliani, i-433: lo sapete il proverbio? 'chi non
espressioni. cornolai caminer, 131: lo stile della conversazione è sì gonfio di
monno. i... i bene lo me pensava che fossi satollato / d'
croce satollato da perch'era satolla, non lo prese. boccaccio, dee., i-intr
; ma la satollézza del ricco non lo lascia dormire. ottimo, ii-434: il
membri. scala del paradiso, 366: lo molto parlare alcuna volta viene dalla vanagloria
suo ventre è bene satollo e li cacciatori lo cacciano,... gitta fuori
. 2. saziato, calmato (lo stimolo della fame). giraldi cinzio
nelle quali mostrò più malo animo che lo stesso marcantonio: crudeltà satolla chiamò seneca
; gratificato, intimamente soddisfatto (per lo più in relazione con un compì,
giorni in chiusa / e roba accumular per lo stelletto, / purché satolli restiamo altrettanti
6: abbi uno colombo e pascine lo tuo uccello e dàgli dell'acqua a suo
acqua a suo satollo, imperciocché questo lo rifrigera e raffredda e conforterà lo corpo
questo lo rifrigera e raffredda e conforterà lo corpo suo. tesauro, 9-95: più
sapere », 31-i-1949], 7: lo zen nipponico... riconosce soltanto
che gli fu uno putto, subito lo consegnò a uno suo satrapo, il quale
era molto suo confidato, cornandogli che lo dovesse far morire, lui ancora a
di un argomento o anche di tutto lo scibile, a maestro indiscusso del sapere
. caro, i-109: a voler far lo satrapo delle lingue ci si nchiede più
lingua che passa la cotenna, 7 lo sputa-sodo, il satrapo, il dottore
, 18-195: magari la ente lo immaginava un satrapo che viveva nelle orge e
circostanza, saccente, saputo (per lo più in senso iron. o scherz.
campo; ecco, il tappeto, lo sciaìlo, il satsuma non son più la
pienamente saturato d'altra sostanza, che lo imbeva di sé, e l'una
un stupor tremendo. -intr. per lo più con la particella pronom. bibbia
1-i-1300: le massaie invasero il mercato, lo saturarono di un frinìo acre e unito
sensazioni di verde compenetravano il cervello, lo saturavano. bettini, 1-321: durante
che li cursi dell'acqua te scorreriano per lo piecto commo a. flave!
da pisa, 1-207: dice dio per lo profeta all'anima peccatrice: questa fu
ane e del vino, cioè da lo essersi empiuto troppo di cibi. alvini
né già solamente per l'officio, per lo quale alla universa generazione degli uomini la
campi è salutevole, ma ancora per lo diletto che io dissi e per la
/ marziale ne venga, frombolando / lo spettator co'raggi, un tristo un
libertà assoluta anche per gli schiavi, lo sfrenamento dei costumi nell'ambito sessuale e
gioia e di tripudio (e per lo più ha valore enfatico). guerrazzi
carnevale, l'avete veduto; non più lo splendido carnevale di venezia, ma l'
disus. vecchio strumento astronomico usato per lo studio delle posizioni e delle orbite dei
in uno stato d'animo, per lo più costante, di malinconia, di tristezza
quelli a cui non era in pratica lo credevano d'umor saturnino. calvino, 17-51
corruccio, tristezza (il viso, lo sguardo). b. davanzali,
il lume di saturnia stella / dell'etra lo splendor con rai focosi / irraggierà alla
v-2-845: cerco il polimetro saturnio, lo getto via, l'acredine mi strangola
) fu certamente molto stimato da quei che lo videro, molto lodato da quei che
e molto desiderato da quei che non lo goderono. lauro, 2-103: la imagine
, ii-26: puoi che noi avemo trovato lo cielo, là o'so'le stelle
là o'so'le stelle fisse, lo quale è chiamato da fi savi ottavo
cielo, deppo'questo trovamo uno, lo quale se po'chiamare settimo cielo;
, conv., ii- iii-7: lo sesto [cielo] è quello di giove
[cielo] è quello di giove; lo settimo è quello di saturno. idem
: nomano saturno il piombo, giove lo stagno, marte il ferro, sole l'
se non resguardare sempre a iasone er lo quale, solamente vedendolo, tutta se teneva
: veracemente chisto èi chillo dolce sapore lo quale attrai con tanta dolcecce li misiri
tanta dolcecce li misiri amaturi, de lo quale quanto plu. nde assaporano piu
quale quanto plu. nde assaporano piu lo desideranno, e tanto con gran voluntate che
gran voluntate che, né tanto sia lo stomaco saturo, nomilo po'renunzare et intanto
, nomilo po'renunzare et intanto piu lo appetesse. -stanco, incapace di
de serpenti maior cose ha fa- chio lo bon yesu cristo e anchor maior fara evuno
(1974), 198]: io lo voio vendere in grosso o in saunado
, 2-216: si prende un bastone e lo si ricopre di carne poi si lega
17-ii-1884], 127: intanto avveniva lo sviluppo degli animali marini di acque più profonde
, che venia, la voce, / lo conobbe e distinse il precorrente / destrier
in avanti a formare le aperture nasali; lo scheletro era costituito da un numero variabile
di svariate colorazioni. queste sono per lo più bianco-verdicce, grigie e verdoline,
alveo di un fiume o per favorire lo scarico delle acque o dei materiali alluvionali.
/ che ciò che vuoli intendere / tu lo potessi aprendere ». = var.
di cor- rompimento d'aere quasi tutto lo popolo perduto, esso [eaco]
saviamente ricorse a dio e a lui domandò lo ristoro de la morta gente. boccaccio
filippo de vaiosi. comenzao a reiere lo reame bene e saviamente. boiardo, 1-9
. latini volgar., i-72: tutto lo mondo tiene a più savio colui che
di milano il re di francia o lo imperatore, è manco periculoso per noi
cose che imparare possi, per le quale lo seculo partito dai peccati si mena.
occhi, e viva sì com'egli tuttavia lo risguardasse e faccia ciò che fae sì
le donne, che con tanto onore lo seguono così adomate, son quelle gloriose e
sono in concetto presso il pubblico, lo sono bensì presso la sabina...
dici ch'io cacci? » e lo buono uomo rispuose: « ira e rapidezza
ragionamento sensato. guicciardini, 2-1-179: lo sfogarsi qualche volta de'piaceri o dispiaceri
ma è nociva; però è saviezza lo astenersene, se bene è molto difficile.
carducci, ii-19-24: salveraglio è sempre lo stesso: mangia, perde e dice
di teseo; ma la sua fisionomia lo destina a rappresentare con maggiore successo le parti
amore. panfilo volgar., 37: lo savi omo si covre le soi lagreme
-sostant. patecchio, xxxv-i-564: lo savio tas e dise quando q'el
, sicome tutti 'savi ch'amavano lo stato di roma. inghilfredi, 382:
, 382: eo veo sa- glir lo non sagio in montanza / e sovrastar li
savio e facilmente si lascia persuadere che lo stato presente sarà durevole e che le
di- striere e mandògliele... lo re fu savio: fecevi montare su
, iii-164: stan savie savie, lo sguardo raccolto. -con valore attenuato
stoltizia pieni. sercambi, 2-i-121: lo giudici disse ridendo: « li matti
io chiamo savio? e chi è lo solto? savio è chi ha molta,
. faba, xxviii-12: tanto è lo preclare amore, la grande reverenzia e
questo tuo cuore sarà felice, io lo spero e te lo auguro, se
sarà felice, io lo spero e te lo auguro, se conservi, come credo
non vedesse il sole, che perderebbe lo vedere. dante, inf, 2-36:
dante, conv., iv-xni-12: dice lo savio: « se voto camminatore entrasse
: « se voto camminatore entrasse ne lo cammino, dinanzi a li ladroni canterebbe
la gente ancora nomina per fama: lo primo de li quali ebbe nome solon,
primo de li quali ebbe nome solon, lo secondo chilon, lo terzo periandro,
nome solon, lo secondo chilon, lo terzo periandro, lo quarto cleobulo, lo
secondo chilon, lo terzo periandro, lo quarto cleobulo, lo uinto lindio
lo terzo periandro, lo quarto cleobulo, lo uinto lindio, lo sesto biante
cleobulo, lo uinto lindio, lo sesto biante e lo settimo prieneo. fausto
uinto lindio, lo sesto biante e lo settimo prieneo. fausto a longiano
trattato gli avea detto come messer filippo lo dovea tradire e torgli la signoria. messer
el balsamo vene; / alcuno savio lo canta sì piano, / ke l'adormisce
sì come savia, cogli occhi lagrimosi lo pregò che tornasse più presto che potesse
, esperto, abile (ed è per lo più in relazione con un compì,
gravato d'una grande in- fermitade, lo calonaco gli faceva molte medicine e racco-
storie pistoiesi, 1-419: noi, cioè lo collegio de'medici di parigi, con
cronica pisana, 1015: uscitte di pisa lo tto messer matteo, capitano di guerra
savi dissero: quando tu voi adottrinare lo astore, fallo volare su l'ora di
bona e valida forma, a consiglio de lo savio d'esso conte. statuto dell'
di dare il consiglio del savio a chi lo manda. m. a. savelli
un organo collegiale, con funzione per lo più consultiva o di assistenza tecnica degli
: fu registrata [la grida] a lo officio de xn savi di ferrara.
. montanari, 486: di sua bocca lo ha attestato a me rillustrissimo ed eccellentissimo
sopra li conti... debbano per lo avenir andare all'officio di x sari
le appellazioni... debbano per lo avenir andare all'officio di x savi nostri
dei trenta dopo che i giudici che lo componevano furono ridotti nel 1573 a venti
beni sia la dispensa; il savio lo crede, il pazzo non ci pensa.
. albertano volgar., 61: lo stolto è ingannato dall'amore della
amore della presente vita; ma lo saviomo sa com'ella è piena di
e pensare ai casi suoi e battersi lo stomaco con un mattone. =
un terreno così delicato; ma poiché lo ha fatto, non posso, come membro
: non s'ode altro lagno che lo scricchiolio degl'incastri delle sedie su cui
e pesanti. bacchelli, 10-191: lo diceva con un piglio savonarolésco sulla faccetta
a princìpi di intransigenza e rigorismo con lo scopo di perseguire la rigenerazione morale, sociale
: non pensi al savonese, e non lo chiami collega. fenoglio, 5-iii-762:
a. sax (1814-1894), che lo perfezionò, e da corno (v.
sydrac, 291: la fame e lo saziamente non viene se non dallo stomaco.
tutto l'oro e l'argiento nostro non lo spegnierebe ma acciendrebe, nulla esendo a
pesci saziò cinquemilia persone, sì come dice lo vangelio. capellano volgar., i-247
. capellano volgar., i-247: lo esemplo del cibo per voi proposto non
come i porci; e non avea chi lo potesse saziare perché il vuoto non empie
. esopo volgar., 6-122: lo rescignolo, videndo che avea da morire
videndo che avea da morire, prega lo sparvero che lo lasse andare, peroché
da morire, prega lo sparvero che lo lasse andare, peroché esso non basteria
esso non basteria per nente ad saciar lo suo ventre. baldelli, 3-85:
da scrivere 1'pur cantere'in parte / lo dolce ber che mai non m'avria
serà poi envia- dhe, / denanz lo criatore fira apresentadhe, / de la gloria
splendore / sazia la mente, reempe lo core. tavola ritonda, i-432:
quando avrà sparte le lagrime e saziato lo 'nfermo animo, si è quello dolore
fra giordano, 1-63: questo è per lo disiderio, ché quanto più gli dài
generare tedio, saturare, stancare. -per lo più assol. bellincioni, ii-119
12. placare l'ira, lo sdegno, l'odio, il furore,
momento / di poter saziar l'odio e lo sdegno. lantoni, iii-27: lasciami
tanta di sangue. covoni, 7-224 lo facesti per sfogare / il tuo bisogno
figliuolo, tu t'inganni, / te lo dico da padre: / le rime son
non ha saziato il desiderio, anzi lo nutre e gli cresce vigore. -rispondere
o amore amor dolcissimo, / per lo splendor che riluce / nel mio cuor
. 22. intr. per lo più con la particella pronom. mangiare
. fausto da longiano, iv-101: lo idiota ha dieta di libri, saziandosi
. anonimo genovese, 1-1-101: se lo mondo avessi in scoso, / semper
porressi; / l'en- gordixia e lo penser / fam mar spes or dormir so
naturale da non stancarsi mai di fissarvi lo sguardo. ritmo cassinese, xxxv-i-13:
delectamo, / tutt'a quella binia lo trobaino, / e. ppura de
veduto la città e 'l porto e lo giardino, non saziare si poteva di vedergli
/ nostro intelletto, se 'l ver non lo illustra / di fuor dal qual nessun
d'annunzio, iv-1- 27: lo assalivano impeti di cupidigia quasi rabbiosi..
panfilo volgar., 47: cascun amore lo qual non è pasudo, goè saciado
, e prega iddio per coloro che lo crucifiggono. -ricolmo di colpe o
carni e diletto di savori s'ingenera lo enfiamento, e molte infermitadi sono concitate
la sazietà è vicina al fastidio; lo digiuno condisce i cibi. marsilio ficino
iddio nel suo trono, e sentevisi lo glorioso diletto... e la sazievole
vittorelli, ii-348: per non gravarsi troppo lo stomaco colla sazievolezza degli studi legali,
che l'ha comperata per quella notte, lo vede sazio e addormentato.
? / di arecchi anni mi mentì lo scritto. / se'tu sì tosto di
tosto di quel- aver sazio / per lo qual non temesti tórre a 'nganno / la
at- traversandoglisi molte volte il pasto per lo gorguzzole, tal che stanno per affogare
gli divenne insipido. graf, 5-1063: lo spazio / è, per ventura,
ero sazio dell'estate. -annoiato (lo sguardo). pavese, 4-22:
pago di quanto ha visto o contemplato (lo sguardo) o di quanto ha detto
. guerrazzi, 109: dura tuttavia lo intelletto, ma inerte, ma sazio e
o o! o o! morto è lo scellerato! / evoè, bacco bacco
coi diti, sull'otricolo della pancetta come lo speziale sul suo marmo, certe mosse
aretino, 20-187: io venni a lo accordo, non mi lasciando mai vedere
una mezza buccia di baccello aperto per lo lungo. = nome d'azione da
cappello gli cascò sul viso, egli lo prese, lo sbacchiò in terra.
cascò sul viso, egli lo prese, lo sbacchiò in terra. -versare la
/ fin che fu cotto; e lo staccò bel bello, / l'ammucchiò nel
, col cannone / di pioppo; e lo sbacchiò sopra il tarvello.
pioggia). fucini, 322: lo scroscio della pioggia sbaccniata dalle folate che
sbaciucchiaménto (sbagicchiaménto), sm. lo sbaciucchiare, l'essere sbaciucchiato; il
per il solitario senza curarsi di come lo avrebbero ingannato ivo e delia che, essendo
niccolò del rosso, 1-133-1: lo freno che m'è posto è la
lacreme non oso spander gioga, / perché lo pianto amaro non noga / a lo
lo pianto amaro non noga / a lo mio core ne vi faga machia.
e fa levare suxo il paniculo cum lo quale se ode, in modo che non
1-8 (i-112): tenendole le mani lo staffiero, lo sfrenato giovine lei,
): tenendole le mani lo staffiero, lo sfrenato giovine lei, che sbadagliata era
alma turbata, / si trovò con lo sguardo a quel bel viso, / e
fuggire e gridando aita, fu da lo staffiero presa e gettata in terra, il
monti, xii-2-4: sono sbadataggini, lo consento; sono macchie, lo veggo
, lo consento; sono macchie, lo veggo, ma tali che in sì bel
cosa: di che u suo superiore lo correggeva. leopardi, v-687: anche riguardo
, 1 5: ma g'ave men lo fabro / qe no cungò lu labru
no cungò lu labru, / launde lo mostago n'è sbadato. 2
forse [il sonetto] dove per lo contrario s'incozzano tre o quattro vocali che
un certo sbadigliamento, o vero iato che lo chiamano i latini. cittadini, 58
che se la squagliavano in mucchio appena lo vedevano, questo era certo gran parte
dante, infi, 25-89: lo trafitto 'l mirò, ma nulla disse;
tutte l'altre membra, sicché tutto lo scaldo e spirogli e soffiogli sette volte in
sbadigliare nel partorire è pestifero: come lo starnutire dopo il coito fa isconciare. guazzo
o cor mio lasso », / se lo sdigiuna bene e se lo striglia /
/ se lo sdigiuna bene e se lo striglia / e se lo mena a spasso
e se lo striglia / e se lo mena a spasso. ojetti, iii-255:
sbadigliata, sf. sbadiglio per lo più prolungato e anche compiaciuto.
il mio dire. forteguerri, 5-99: lo sbadiglio ben sappiam fra noi / che
voluttà dell'inazione e dello sbadiglio. lo sbadiglio è il linguaggio della noia.
potrò... passare inosservato tra lo sbadiglio o la cupidigia dei più: e
dà un senso felice delle ore annullando lo sbadiglio. 3. pronuncia difficoltosa
. per aggiunta si fa per fuggir lo sbadiglio di due vocali in diverse dizioni;
squarcio. savinio, 1-45: per lo sbadiglio della stoffa, lasciavo colare lo
lo sbadiglio della stoffa, lasciavo colare lo sguardo sul piano e le due quote gemelle
: le stesse ore vane e sbadigliose, lo stesso abbassar spossato di palpebre sulle pupille
. bernari, 6-41: il ragazzo lo guardò torvo, si sbaffò di sangue
. gadda, 13-297: donati ama lo sbafo: con un'impudenza villana era alla
, agg. region. stravolto, per lo più dalla stanchezza; accaldato, febbricitante
s. v.]: 'sbagliaménto': lo sbagliare. = nome d'azione
nell'atto d'improvvisare, mentre egli lo accompagnava al pianoforte,...
sbagliò l'uccello, ché apollo glie lo invidiò, e solo colpì presso il piede
. guerrazzi, 2-645: « avete carico lo schioppo? » « sì, l'
colto..., ma non lo sbaglierò la seconda ». -intr
porta, per strada ci corse appresso e lo prese in carrozza senza dir niente a
, sbagli, errori o imprecisioni per lo più involontarie, per incapacità, o,
penna intinta nel costato del salvatore, lo dipingevano al vivo sopra di un foglio.
non si costumava che l'intagliar con lo stilo. muratori, 14-29: la mia
: porta seco dalla nascita... lo sbagliare e 'l fallire.
una cosa sbagliata; e io al fine lo sento e me ne adiro un po'
critico, specialmente critico d'arte, soffici lo era, di qualità alta, espressione
, c'era entrata la laide e lo succhiava. 6. che non
sempre un cavallo sbagliato perché la gente lo giocasse facendo crescere la quota di quello
, e ce ne fa dubitar solamente lo sbaglio seguito nel vocabolario per colpa dello
ne'conti, così per distrazione, se lo lasciava scappare. moretti, ii-54:
grossi. fr. morelli, 267: lo ho fatto una pianta de'vostri sbagli
sbricchi che campeggiano. idem, vt-535: lo ho mandato per questo: perché tu
vediate il bello circa il romore de lo isbaiaffamento che dèe fare il mio consorte
e di natura e d'intelletto isbaiaffino contra lo essere inven- zion ridicola e da cervello
, le quali la sua proposopea, secondo lo sbaiaffar suo, aveva scampate di mano
.. per aver straparlato in favor de lo imperator... e nota costui
pedanti dal 'ianua sum rudibus'non ve lo appicchino con gli sbaiaffi del come sia
genova], è sicuro: la maggiorità lo vuole, e l'esercito non vuol
dolorosa dama del mondo, perch'ella lo vedea in tanta vergogna. = dal
. papi, 1-2-20: quando il carnefice lo afferrò per legarlo in sulla tavola,
: l'avversità con le frequenti batoste lo aveva sbaldanzito assai e gli anni e
: il baroggi, invece di confortarlo, lo sbaldanzì. -con sineddoche.
loro incontro e fulminò con un'occhiata lo sbaldanzito cappellano. bocchelli, 13- 670
sfiducia, scoramento (la voce, lo sguardo). guerrazzi, 7-102:
greve tormento; / e poi rimiro per lo viso adorno: / se 'i veggio
. giacomino pugliese, 181: cotant'è lo dolzore, / ca tutt'ore -lo
che eia no possa retomar / fin a lo dì de carlevar. lancia, 3-12
. sfavillante, allucinato, esaltato (lo sguardo). papini, vi-556:
che, percosso colla lingua un dente, lo sbalestrò in terra di qui colà,
panzini, ii-513: il rigurgito della folla lo sbalestrò lontano. -picchiare, percuotere
atteggiamento, indifferente, quasi sorridente, lo sbalestrarono. -intr. trascendere nei
ad allontanarsi o a trasferire, per lo più in modo improvviso, imprevedibile e controvoglia
mettere in una situazione inaspettata e per lo più difficile o in una condizione di disagio
la stessa voce rispondere una cosa che lo sbalestrò fra le più dubbiose ipotesi.
4. volgere gli occhi, lo sguardo rapidamente e vivacemente o anche in
in modo convulso. -anche: rivolgere lo sguardo, fissare intenzionalmente. della porta
per le gambe alle staffe e il cavallo lo trascinò via, fino ai piedi di
; non era vero. ma questo lo seppi dopo e mi trovai talmente sbalestrato
precarietà e di insicurezza materiale (per lo più con una connotazione di indulgenza e
. ceccni, 2-55: questi rumori e lo smuovere delle seggiole si ripercuotevano tremendamente in
. bernari, 1-102: vedono in lui lo 'sbalestrato', quello che non conosce
conosce la 'faccia pratica'delle cose. lo accusano insomma di tutto quello che per
dell'impero. -giunto, per lo più casualmente, a una condizione o
sgranato, allucinato (gli occhi, lo sguardo). 5. bernardo volgar
e. cecchi, 6-199: lo sballaménto era complicato. fra trucioli e
dall'imballo, liberandolo dall'involucro che lo contiene. nuovi documenti intorno a fra
capziosi. verga, i-275: lo zio masi, il traditore, per pigliarsi
18-125: un affare sballato, per esempio lo sfruttamento di una miniera di minerale troppo
, 3: tra le due culture, lo stupro e lo sballo, gli scambi
tra le due culture, lo stupro e lo sballo, gli scambi devono essere frequenti
signor martinelli certi 'oh! 'che pareva lo agganciassero in aria per quel grosso naso
sballottaménto, sm. scotimento provocato per lo più da movimenti energici o da sobbalzi.
sarebbe potuto prospettare un annegamento e quindi lo sballottamento fin lì delle carcasse. -l'
le braccia forzute, avvezze alla vanga, lo stringe, lo rigira, lo
, avvezze alla vanga, lo stringe, lo rigira, lo sballotta, lo
lo stringe, lo rigira, lo sballotta, lo strascica, lo pizzica,
lo rigira, lo sballotta, lo strascica, lo pizzica, lo sbatacchia.
rigira, lo sballotta, lo strascica, lo pizzica, lo sbatacchia. di
sballotta, lo strascica, lo pizzica, lo sbatacchia. di giacomo, ii-521
moravia, ii-23: 1 ragazzi se lo sballottavano a spin toni,
più vicino dei ballerini e con forza scatenata lo sballottò come un pupazzo.
oscillazioni, con spostamenti ripetuti e per lo più rapidi, talvolta solo apparenti.
stato ferito è più difficile o per lo meno una cosa più seria. poi
curva e il vento che le gonfiava lo scialle dietro. montale, 3-222:
critica. frateili, 5-184: venne lo scossone della grande guerra e panzini,
tanta è la piena della gioia e lo sbalordimento dei fatti che si succedono d'
a tanta festa e per il fracasso che lo sbalordiva e per il brulicar della gente
ella potè, subitamente si mirò ne lo specchio e viddesi tanto scura che quasi sbalordì
in cambio di ringraziarmi dite che ve lo sapevi prima. è gran fastidio l'avere
pittura di elena] restò sbalordito per lo stupore. parini, 670: tanto
acqua. buonarroti il giovane, 9-636: lo guarda a traverso e di sestile:
amico il bene, / il misero lo scansa e, sbalordito, / non lo
lo scansa e, sbalordito, / non lo conosce. baretti, 6-18: vi
piano; / ora il vibrar, lo sparpag. due dadi; or de
che cosa s'immaginava di aver prodotto lo scrittore dell'uomo invisibile! una cosa
[in ii frontespizio, 414]: lo scopo dichiarato e garantito era di arrivare
levi di languore / e sano e salvo lo sbalzi for dal letto.
era tanto l'infilzare... quanto lo sbalzare d'arcioni l'avversario, cacciandogli
ad è7tmxr) txecv il lettore e te lo strascinano e sbalzano qua e là stordito
p. levi, 5-97: l'auto lo investì, in ia marcia ma rudemente
che in questa maniera sarebbe partito. pareva lo voleste sbalzare dalle finestre. -per
mutamenti del comune guelfo... lo sbalzarono nell'esilio. pesci, ii-1-435
. deledda, 1-219: la sorte lo aveva sbalzato in quel paesello solitario. tornasi
gran riprove. denina, iv-103: lo dichiarò scaduto dall'imperio,..
). lupis, 406: non lo sbalzano i guadagni e lo deprimono le
406: non lo sbalzano i guadagni e lo deprimono le perdite. 9
gran salto e pretendere che il pubblico lo facesse dietro a noi. dal romanzo
quel suo stesso temperamento franco e generoso lo farà trovar negli impicci e sbalzare dal
di vivo sasso: anzi che per lo più la stessa rocca è pietra viva de'
alla corrente a contrastare coi vortici che lo tiravano in fondo, e con la zattera
baldini, i-101: un'altra volta faceva lo sbalzatore sul rame, un'altra volta
aw. a balzi, saltellando (per lo più nell'espressione a sbalzellóni).
i-18: di lì a un minuto lo vedevo arrivare ai lontano curvo curvo sotto un
sobbalzo. algarotti, 1-x-343: lo sbalzìo della carrozza. = deriv
fece uno sbalzo. pratesi, 5-323: lo lasciai sgusciare di mano, e lui
-forte e repentina variazione (per lo più nel senso dell'incremento) del
corpo non mi vale se non quando lo costringo a seguire lo sbalzo smisurato del mio
se non quando lo costringo a seguire lo sbalzo smisurato del mio coraggio.
armature, ecc.). -per lo più nell'espressione a sbalzo. lucini
, di azzurro, tenuemente sfondate, senza lo sbalzo giottesco, senza la colorata posatura
la regina o il cardinal porto carrero lo portano di sbalzo. -come conseguenza immediata
poter più ragionare'. -far dare lo sbalzo: scacciare, mandare via.
/ ne venne presto a farle dar lo sbalzo. -in quattro sbalzi:
281: pazzo chi perde il volo per lo sbalzo. 17. dimin
, sm. scavo di terreno, per lo più alquanto esteso, che si compie
mesi di questi quattro anni si opera lo sbancamento: le cataste vengono disfatte, a
dal banco (o dal giocatore che lo tiene) nei giochi d'azzardo. -anche
mescolando le carte) -eh, che lo vogliamo sbancare questo signor tagliatore? baldini
né inutile. baldini, i-787: lo stile dei dispacci stefani e delle gazzette
quantità di roccia o di terra per lo più per preparare le fondamenta di costruzioni
tavola. allegri, 252: su lo scoccare al fin delle tre ore / corre
nave su una delle bande, provocata per lo più da condizioni atmosferiche avverse o da
barilli, 5-12: il rimorchiatore x aumenta lo sbandamento, le distanze vengono serrate.
lui per provvedere ai mezzi d'impedire lo sbandamento delle forze suddette. d'annunzio
, 2-xxiii-431: da essa [guerra] lo tolse la crisi morale, lo sbandamento
] lo tolse la crisi morale, lo sbandamento, il rovescio militare di caporetto
iii-162: concorreva... ad accordare lo sbandamento dell'armate reciprocamente. brusoni,
diede il papa gli ordini necessari per lo sbandamento delle milizie straordinarie dello stato ecclesiastico
verità così lampante, e ciò spiega lo sbandamento psicologico esistente anche nel campo dell'
e sbandamenti. piovene, 7-444: lo sbandamento è grave, sia fra gli
-rilassamento, cedimento, diminuzione, per lo più temporanea, della tensione morale o
del pian di giullari sanno quanto favorisse lo sbandamento degli scolari codesta necessità di correre
che qualcosa dell'uomo sarebbe rimasto corruzione. lo ebbe sempre, e urlò senza mai
. sbandare2, intr. per lo più con la particella pronom. disperdersi
disperdersi o uscire dai ranghi militari per lo più in seguito a una sconfitta o,
addenta uno per un orecchio, e lo tira in ischiera; ne spinge un
: que'poveri uomini, tra per lo fracasso del balcone e tra le voci
. disperdere, sciogliere, separare, per lo più con un ordine o con un'
. fracchia, 556: i suoi compagni lo videro salire barcollando il breve pendio della
nel tuo circolo, / s'adempia lo sbandato mio passare. sbandato2 (
. moravia, ix-200: erano per lo più soldati sbandati. -sostant.
italiana [8-xii-1907], 554: lo sciopero dei tramvieri a milano...
buti, iii-700: in questi sei ternari lo nostro autore finge come adam rispuose ora
bibbia volgar., vi-430: ecco lo die di dio verrà, crudele e pieno
volgar., 1-139: in questa orazione lo dittatore cadde in terra, che fu
la concordia delle provincie..., lo sbandeggiamento degli scandalosi...,
filippone, si levò a rumore; lo scovò e lo sbandeggiò dal paese a furore
levò a rumore; lo scovò e lo sbandeggiò dal paese a furore di sassate.
per timor vanitoso di parere arretrati, lo spingono all'esagerazione, sbandeggiando fino 1
grande animo. anonimo fiorentino, iù-iio: lo sanato... dierongli \
: noi, da quanto fin ora fra lo spazio di pochi dì ci è intervenuto
diere con insistenza, per lo più in una manifesta zione
a prender l'orifiamma; / e poi lo diede in mano ad un bidello
si slacciò l'accappatoio, entusiasmata, e lo sbandierò in alto agitandosi. gatto,
alto agitandosi. gatto, 2-58: marò lo riconobbe da lontano e gli fece un
sbandierata, sf. sventolio, per lo più alquanto fitto, di bandiere in
(l''alcalena', il 'baratto', lo 'scartoccio', ecc.).
de cicerone e l'altro nobilitato per lo indigno sbandigiaménto de scipione, negato nelle
ma che debba loro essere conceduto lo sbandimento. maestro alberto, 9
pavia impregionato. simintendi, 1-105: lo ignorante padre comanda a cadmo cercare per
la figliuola, e per pena aggiunge lo sbandimento s'egli nolla troverà. boccaccio,
la prigionia provvisoria del monarca e per lo sbandimento di lui alla conclusione della pace
il primo padre dell'umana generazione per lo merito della sua colpa fu cacciato dall'allegrezza
dolore di vedere coloro ch'erano, per lo peccato, di vita eterna sbanditi,
imperò che per questo tempo è significato lo sviamento e lo sbandimento e la tribolazione
questo tempo è significato lo sviamento e lo sbandimento e la tribolazione di tutta l'
348: il nascondimento della nobilità, lo isbandimento della confidenza, cioè non ponere confidanza
esercito. siri, xii-768: domandando lo sbandimento di quell'armata che per anco
si messe a fare un altro volume e lo battezzò 'discordia degli autori vulgari'.
. cavalca, 18-264: il re david lo sbandì [assalonne] e cacciò.
francia. tavola ritonda, 1-425: lo re... fàha [la falsa
in india pe'diversi delitti, oltre lo impiccare, il decapitare, lo sbandire,
oltre lo impiccare, il decapitare, lo sbandire, il frustare, sono la
orecchie. -vietare l'uso o lo sfruttamento di beni comunali. correzioni e
sbandire per li signori di quehe per lo messo del comune. -chiudere le
iddio e della consolazione della madre nostra per lo nostro peccato. felice da massa marittima
e fiera sorte, / come mai soffrir lo puoi? / sbandirmi dalla consorte /
guido delle colonne volgar., i-278: lo re demoson e lo re agamas,
., i-278: lo re demoson e lo re agamas, venendo a lo riamo
e lo re agamas, venendo a lo riamo loro, semelemente foro scachati e
anche l'avessero respinto dalla città, non lo potettero al certo sbandir dal contado
persona importuna. alfieri, 1-19: lo... / far posso ancora del
familiarità. pasqualigo, 571: lo, se bene mi sbandite della vostra
testo, proibendone la diffusione; vietare lo studio, l'esercizio e l'insegnamento
cosa allo stato contraria, a chiunque lo ritenesse. pallavicino, 1-17: gli spartani
'udizio e di grandissima dottrina ne sbandiscono lo 'h'e 'th', e 'l
'th', e 'l 'ph, e lo 'x'e lo 'y'greco. b.
e 'l 'ph, e lo 'x'e lo 'y'greco. b. fioretti, 2-2-46
concepì tant'odio contro quel cristallo che lo sbandì perpetuamente dagli occhi. g.
coltivare più. firenzuola, 2-168: lo altro [basilico] perciò che egli ha
fatte sbandire per li signori di quelle per lo messo del comune o per altra persona
da una guardia marina movesse a incontrare lo sbandito. fa-pini, iii-137: dante
volgar., 5-9: guarda quanto è lo tuo morire spaventevole e orribile, sì
di vedere coloro ch'erano, per lo peccato, di vita eterna sbanditi,
i-31: essendo noi privati, per lo peccato di adamo, della visione di
la prigionia di quindici mesi e con lo stare il figliuolo tanto tempo sbandito dalla
è rifuggito nel petto di pochi uomini che lo custodirono. f f
. prov. monosini, 29: lo sbandito corre dietro al condannato. proverbi
e parma... sarebbe proseguito lo sbando del rimanente, se non fosse giunta
d'un esercito col disfare i corpi che lo formano e mandare i soldati alle case
era divertito a tormentare il fratello predicendogli lo sbando dei monaci, la chiusura del convento
'sbandòmetro': strumento di bordo per misurare lo sbandamento di un velivolo.
. buzzati, 5-83: « io lo trovo simpaticissimo », disse elisa ismani
sbaragliaménto, sm. disus. lo sbaragliare un esercito, una flotta.
ii-722: prevalse..., per lo sbaragliamento e di sertamente fatto
). sconfiggere un esercito nemico determinandone lo sbandamento; metterlo in rotta, annientarlo.
che era stato assalito e alquanto sbarragliato lo squadrone degli svizzeri ch'era il sinistro
parte,... passò tutto lo squadrone svizzero a traverso. g
l'esercito delle formiche e via via lo sbaraglia con il getto dell'insetticida.
, / squarzato in pezi a terra lo aistese. busca, 2-227: una
sbaragliati con grande impeto e successo, tra lo sbigottimento e la meraviglia di questi non
felicità per procacciarsene de * superflui e per lo più incomodi e ridicoli, chi però
poneno sopra e vanno sotto, secondo lo ponto che dànno li dadi. -se
più lecito e lodevole che non è lo sbaraglino, perché questo è girato più della
volute, secondanti e libere, che lo sbaraglio dell'emozione mi faceva ritenere perdute
d'esprimermi. idem, 8-117: lo colse una spossatezza mai provata, uno
, ix-217: non era, missier lo mateo mio, da ponersi a tanti
restai alla stiaccia, poverino! / lo 'mperador ce l'ha poggiate sode, /
coma. berchet, 90: direm lo sbaraglio del campo battuto / e il sir
tacere come per cupidigia incauta di allargare lo stato lo mettesse più d'una volta a
per cupidigia incauta di allargare lo stato lo mettesse più d'una volta a sbaraglio.
tecchi, 10-327: d passo che piu lo aveva attirato nel vangelo era stato quello
, v-2-648: s'è sporcato apposta. lo fa per parere un soldataccio, uno
viaggiatore di sardegna. verga, 7-491: lo sbaraglio delle seggiole scompagnate per la scuola
damnificar a'firentini, le gente firentine lo messenno di mezo, et asaltato,
messenno di mezo, et asaltato, lo rompette e pose in fuga. m.
tendola in fuga e determinandone lo sbanda mento.
che non è uomo che aspettare lo voglia. in poco d'ora gli ha
se terribili sono i fanti non lo son meno i cavalli:...
, abbattere edifici, fortificazioni; mettere lo scompiglio in un luogo. boiardo
sarà sconfitto in una battaglia, e lo 'mperio di roma, che tanto è grande
in qualcun che non sia vivo, con lo sguardo l'ammazzo. -intr
, 207: nudate il campo, sbarattate lo spazio, scostatevi da questi sacrileghi.
, / la veretà mutato, / lo suo è sbarattato, / de sé non
ho pur ora, / e noi scansiam lo strepito e la polvere. targioni tozzetti
è stato sbarazzato dagli strami suddetti, lo rinnuovano tutto. carducci, ii-12-132:
ostacola il conseguimento di un fine, lo svolgimento di un'attività, la chiarificazione
due le guance, e poi lei lo aiuta a sbarazzarsi del sacco. idem
intr. con la particella pronom. liberarsi lo stomaco, vomitare. cagna,
si fece bianco: un tremito forte lo scosse e si travagliò fra le braccia delle
misto di austerità ma di gusto per lo sbarazzinaggio contro le verità in toga,
scuola, va coi compagni a fare lo sbarazzino. c. arrighi, 3-130
d'annunzio, v-2-232: tra noi convittori lo sguazzalotro, figliuolo d'un ben fornito
prese in affitto un quartierino ammobiliato, lo stesso che aveva già tenuto da scapolo,
giovane, a lucca, e faceva lo sbarazzino, scriveva con paladini un giornaletto
sinistra, e nei ritrovi notturni se lo rimirava con grazia sbarazzina. -irrequieto
per settimana, monarchica liberale, « lo sveglierino », di destra e conservatore
una stanza); di servizio (un lo cale). - anche
dormiva la cuoca,... era lo stesso tinnire di piattini. b.
gli orecchini lunghi, la collana, lo spillone, la catena e l'orologio,
un discorso. giocosa, 1-186: lo spirito... lo sbarbaglio di quei
, 1-186: lo spirito... lo sbarbaglio di quei signori non so capirlo
mentale. cagna, 2-142: dopo lo spanto, lo sbarbaglio di questa prima
cagna, 2-142: dopo lo spanto, lo sbarbaglio di questa prima impressione, tutto
3-136: il raggio di quegli occhi malinconici lo portava ad assunzioni di sentimento, a
ha una barba così sofistica dovrebbe adoperare lo sbarbaradice. = comp. dall'
, e con più forza / mentre lo sterpo e i piedi al suolo appunto /
e i piedi al suolo appunto / e lo scuoto e lo sbarbo (il dico
suolo appunto / e lo scuoto e lo sbarbo (il dico o '1 taccio?
stretti, non è manifesta cosa che lo sbarbarli da chi li stringe sarebbe assai più
di correzioni. x. strappare per lo più con violenza i capelli o i
37: questo 'l scapiglia e quel altro lo sbarba, / chi da dosso 1
le stravasature. bacchelli, 2-xxiv-654: lo sconosciuto... cavò dal sacchetto
. figur. ottenere da qualcuno, per lo più con la forza o con l'
scomparire in modo totale e, per lo più, con metodi coercitivi e violenti
se fussi facto loro alcuna villania noi lo sbarberemo per sempre. guicciardini, vii-166
pericolo el rimedio vero ed unico sarebbe lo spegnergli e sbarbargli in modo che di
se... dalla patria un dì lo sbarbo, / lo vò far divenire
dalla patria un dì lo sbarbo, / lo vò far divenire un uom di garbo
della patria, che ritorse contro il papa lo stesso latino di sacristia e scasò una
/ impresi. -intr. per lo più con la particella pronom. milizia
'sbarbata': vezzeggiativo per ragazza bella. lo dicono su per la montagna pistoiese.
nell'attività lavorativa (e ha per lo più connotazione spreg.); principiante,
tozzi, vii-502: la figlia ci ha lo sbarbatello che ora passerà di qui.
ignudi e non hanno barba, anzi per lo più sono sbarbati e senza peli.
rubicondo come un pomello rosso, è lo stesso crispi di quando era barbuto e
.. sbarbicava un albero come lo stelo d'una pianticella. pascoli, 1490
sentiva che a sbarbicarlo di quel paese lo si avrebbe addirittura ammazzato.
capriccio, è un gran santo chi ve lo può sbarbicare. carducci, iii-23-331:
, sbarbare, (e ha per lo più uso scherz.).
rasato, sbarbato (e ha per lo più uso scherz.).
viste in inghilterra. cantoni, 659: lo zio seguitò a borbottare finché non fu
qualche volto per 'sbarcatoio, e che rende lo spagnolo 'de- sembarcadero *. =
astretto a smontare in terra, se farà lo sbarcamento con licenza dell'ammiraglio o
istria dove comandava alcune galere, lo fecero approssimare alla capitale nella sua
: se n'andò a seconda per lo fiume, facendo ogni giorno vicino a
risibili. 9. trascorrere per lo più stentatamente e faticosamente, vivendo di
assolutamente di ufficiale o marinaro, significa lo stesso che riformato tra i soldati,
porte alle poppe per l'imbarco e lo sbarco dei cavalli. bisaccioni, 1-34
alla lingua dell'acqua pretendendo d'impedire lo sbarco a tanta gente così bene armata.
, 5-21: quelle fole sono finite, lo sbarco sulla luna non è che un
di comportamento (una persona, per lo più in espressioni come elemento, tipo
: oh che piacere sbardellato / e lo stare a vederlo da quel fesso /
. sbara), sf. asta per lo più di metallo o bastone, stanga
, / fra sbarra e sbarra acumino lo sguardo. -in partic.: lingotto
alle sbarre di prua. -asta per lo più di ferro (più raramente di legno
legno. -forma di ghiaccio secondo lo stampo delle ghiacciaie di un tempo.
esser cagione di tale sbarra se non lo movimento e discordia che fusse in nella
nelle assemblee di un tempo, segnava lo spazio entro cui dovevano tenersi gli oratori
inelasticità e la prontezza della caviglia, lo slancio delle gambe, la pieghevolezza del
una striscia che negli stemmi araldici attraversa lo scudo diagonalmente, dall'alto verso il
sbarra / il conte d'ottonlei ne lo stendardo. siri, i-54: si portarono
loro. tarchetti, 6-i-212: consisteva [lo stemma] in un ellissi diviso da
che attraversano il rigo ed indicano per lo più il fine del pezzo musicale.
chiesa per la cerimonia nuziale, con lo scopo di ottenerne qualche dono.
, e a mezza costa si vedeva lo sbarramento scuro della macchia. p
aduefas deve essere costruito 11 serbatoio, lo sbarramento come voglia chiamarsi, per l'
esercizio è quella che si opera con lo sbarramento di un assegno, con o
aerea o navale del nemico (per lo più nelle espressioni tiro, fuoco di
insieme dei colpi di artiglieria che hanno lo scopo di impedire al nemico di avanzare.
4 il grande incrociatore tedesco 'york'urtò contro lo sbarramento di mine all'ingresso della baia
avessi per errore sbagliato indirizzo. -annullare lo spazio rimasto bianco di un documento o
freddo. slataper, 2-58: calato lo sportello, una ventata di freddo penetrò
ch'è un nulla; e la morte lo sbarra / ma quando sei giunto.
gli occhi o la bocca, per lo più per esprimere una forte emozione, stupore
mi parete torbo ». « e lo sono », disse il frate agguantando il
. piovene, 264: tante volte, lo stupido ha un'espressione di meditante.
che non vuol che viva) / lo piglia... / e quanto più
le sbarra sì ch'in duo pezzi lo straccia. n. agostini, 6-3-54:
poi verso machidante irato corse / e lo giunse a traverso ne la faccia, /
/ mostri, s'ha distinzion che lo ricuopra, / s'ha testo o chiosa
chi amo qui vorrebbe, / più lo 'ngengnio non può, ché tutto sbarro.
caro, 12-i-24: è forza che voi lo serviate in questa [briga] e
. arrigo fei per li piedi: lo spararono e lo sbarrarono come porco.
per li piedi: lo spararono e lo sbarrarono come porco. -in un
70: oh, che credi tu che lo potessino tenere se ne avessino tanto?
bombarde che fra il loro rimbombo e lo strepito delle campane dalla torre di san
a'nemici, come gli riuscì, lo alzare certa batteria. -azionare un'arma
che. ila terra staieva sbarrata, lo puopolo armato. machiavelli, 1-i-431:
pecchi, 13-84: c'era invece -filippo lo notò subito -in mezzo alla fronte della
lutto. soldati, 2-253: così lo consolava anche « la stampa », le
leon sbarrato! tasso, 7-1-25: de lo scudo il campo aurato / da sbarrata
sbarrare2), agg. spalancato per lo più in segno di stupore, di attenzione
. tommaseo, 18-i-803: poiché assai lo videro così sparato, o schifati
novità che possedè gli animi commossi, lo spiccarono: e allora i fanciulli ripresolo
di principe da dover essere imbalsamata) lo ristrascinarono urlando. 2. sparato
, se vi sia tempo e le turbe lo permettano; se non, si fa
eugenio al conte gazzola inviato loro per lo cannone sbarrato contro davia. sbarratóre,
gente si fu armata / e per lo franco capitan guidata. = 'deriv
che si srotola infilare il getto dentro lo spioncino. = comp. dal
carro. tolosani, 1-1-54: lo ateniese auriga erittonio / vien col capretto
idonio / ritiene in man le redini e lo sbarro. 2. figur.
tanto a dentro che nel guardarooba fu sentito lo sbaro di due archibugiate. gualdo priorato
archibugiate. gualdo priorato, 98: dopo lo sbarro delle pistole e incontri delle spade
ai prevenuti: una rebbiatura di legnate con lo scannato, quella vergola di nocciolo tutta
linati, 9-145: in lei lo sbasimento disviluppava una bellezza che sapeva d'
vergogna, qualche disonore, / e voi lo distendeste in su le zolle? /
. guerrazzi, iii-334: « io lo faccio sbasito », rispose il maresciallo:
d'arno, poiché, se riuscisse lo sbassaménto del- l'acque della nostra chiana
12-3-44: è un problema insolubile in fisica lo spiegare il gran ritiramento e sbassaménto seguito
e le deminu- zioni de'pnmi e lo sbassaménto de1 secondi debbono contare un terzo
: ognuno... rendesi persuaso che lo sbassamelo del frutto del debito pubblico può
[il diacono] s'ingenocchierà, come lo fa anco l'istesso pontefice,
scendendo dai solio per dinotare lo sbassamento del verbo incarnato in quei giorni
invidioso,... sempre procura lo sbassamento del suo prossimo. -comportamento
4-890: i caporali, divenuti potenti per lo sbassamento dei nobili e pretendendo d'altronde
: quando appena accennasse di sbassarlo [lo spadone], la prima fila indietreggiava sulla
52: se lacrime e pianto / de lo diamante frange la dureze, / la
/ la vostra alteze -poma isbassare / lo meo penare -amoroso. secondo tarentmo, 559
piedi. mozzi, 46: per lo stesso fine vedesi sbassato quel tetto che a
si fa riconoscere dai nostri mattematici se lo sbasso di terreno di detto stato,
sbattacchiaménto), sm. sbattimento per lo più ripetuto e rumoroso, in partic.
dei corpi sbatacchiati. panzini, ii-119: lo sbatacchiaménto degli zoccoli giù nella via ci
di strepito e di sba- tacchiamento e lo tireremo su, il nostro pesciatello, non
, il nostro pesciatello, non ce lo lasceremo scappare più. = nome d'
le porte sbatacchianti, il brusìo e lo scalpiccio delle folle. 2. che
, la sua testa, un animale per lo più in un accesso d'ira o
là, finché arrivò a strappargli di mano lo schioppo. d'annunzio, iv-2-20:
un toro ferito; ne afferrò uno e lo sbatacchiò a terra come un sacco di
: l'afferrarono per i capegli e lo sbatacchiarono contro il viso di sabina.
: abbrancato il corpo della femmina, lo sbatacchiava sul giaciglio. landolfi, 9-30:
faccia. guerrazzi, ii-340: mi sbatacchiano lo sportel e e
preso, duro come l'acciaio, lo congedò. « va'! va'! fa'
». quegli risalì in macchina sbatacchiando lo sportello e partì rombando. -con
l'ultime foglie de'rami, rammulina lo spolverio del nevischio. govoni, 391
venti, a cagione dell'equinozio, voltabili lo sbatacchiavano ora innanzi, ora in dietro
paura a vederli. -mettere sottosopra lo stomaco. pratolini, 9-737: «
trespolo » aggiunse. « mi sbatacchia lo stomaco ». 6. far
de marchi, ii-367: mentre il treno lo portava via sbatacchiandolo, una voce ancora
viaggiatore costretto in un vagone che sbatacchiandolo lo trasporta sopra, sotto, attraverso fiumi
manzini, 12-118: i singhiozzi che lo sbatacchiavano, provocarono una tosse rabbiosa.
faldella, 13-126: il mezzogiorno il sindaco lo lascia sempre sbatacchiare alle undici e mezzo
a lui, dove sbatacchierà me non lo so né manco io. io
appena la conobbe in sulle porte / lo svizzero custode che accudiva. bettini,
provocato dall'urtare ripetuto di oggetti per lo più metallici o dallo sbattere continuato di
marchi, ii-65: l'unico rumore era lo sbatacchiare villano dell'uscione del solaio.
s. v.]: 'sbatacchiata': lo sbatacchiare. da'una sbatacchiata all'uscio
ama il lento arranchìo asmatico dei vecchi, lo sbatacchio affannoso degli inesperti. =
cicognani, v-i-518: questo trasbordo e lo sfoggio vanesio della locomotiva manovrante in piazza
querulo fischio, l'ansante stantuffo, lo sbattagliare della campana... era uno
gli occhi al suo panieri noi non lo rodessimo, sempre tenendo una mazza in