ti e bombe de fuoco, dii che lo re pigliò gran piacere. a
: noi prendemmo la via nostra su per lo settimo scoglio ch'era rocchioso, aspero
forchetta un bel rocchio di salciccia, lo presentò al compare proprio davanti la bocca.
, sfuggito alle strette del busto che lo frenava. perfino il collo è un
ch'elli abbia, / non ci torrà lo scender questa roccia. idem, pure
e ci vuol arte come a fare lo scalpellino: se no, in cambio di
repubblica », 4-vi-1986], 6: lo spettacolo di gioie, di canti,
: su 'l confin roccioso, / dominando lo spazio, teneasi con la enorme /
città). cesarotti, 1-xvi-1-227: lo spettacolo era affatto simile, come se
re, di modo che non solamente lo liberò dal periglio ov'era, ma lasciò
di siena, 16: la soma de lo allume di rocco, ii soldi kabella
cittadella fa da mezzano, ma i furbi lo vedono un roccolo. antongini, 197
delle braccia e delle gambe, per lo più nei bambini piccoli e grassi.
14: esiste un rapporto necessario tra lo stile di vita manifestato da un musicista
ed il modo in cui il pubblico lo recepisce regolandone le proporzioni del successo?
abbassata, fioca, non chiara per lo più per un'infreddatura, per irritazione
. brucioli [valdés], 74: lo son sì rocco che a pena posso
ragioniamo ». pratolini, 9-28: era lo stesso soldato che aveva visto pochi minuti
ch'i'non dava loco / per lo mio corpo al trapassar de'raggi, /
: donna, or chi sì m'inalzerà lo stile / e darà nel cantar norme
di rivestimento per interni e facciate è lo stucco, con aggetti leggeri e modanature
attività). emanuelli, ii-120: lo sciamma bianco... le dava qualche
discutere aspramente su un argomento, per lo più inutile e di nessuna importanza.
rodere. novellino, xxvhi-830: lo cavallo per la fame aggiunse con la
i-491: quel pizzicore senza soccorso che lo morde, ingenerato dalla piscia rodente.
, afflizione, struggimento, oppressione per lo più in modo continuato (uno stato
di particolari tipi di topicidi, per lo più nocivi anche per gli uomini e
è poco ricercato dai pescatori che solo lo adoperano ad inescare gli ami, vive
: da li pisci marin entr'aqua lo corpo ie fiva roso, / lo corpo
aqua lo corpo ie fiva roso, / lo corpo ghe fo mangiao per tuto dal
il rodere di un topo o sopra lo incontro di una gatta o simili altri segni
d'asaxin; / ni se l'a lo cor volpin / no l'usar in
occhi al suo panieri, noi non lo rodessimo, sempre tenendo una mazza in mano
da rodere in casa di roberto, lo corteggiarono e furono le trombe celebratrici de'
fitto il capo in sul piumaccio, se lo rodeva con la rabbia del martello che
. landino, 224: è [lo zolfo] molto salubre al corpo umano e
odorato, morda la lingua, scaldi lo stomaco e faccia divenir vermiglie le guancie
gli anni addietro), per fame lo sconto a dio, si legò le ginocchia
acerbamente, far struggere di passione per lo più incessantemente o a lungo (uno
8-203: il tarlo di troppi disinganni lo aveva roso dentro, tutto; afl'
o tardi non resiste più e te lo lascia vedere. -assol. m
cosa che gli faccia a tomo: sempre lo rode, con dirgli: monda bene
usurpare beni o possedimenti altrui, per lo più con destrezza, senza darlo a vedere
cittadini voi, li quali vi rodete lo sangue de la povera gente e non la
crisostomo volgar., 3-25: ancor pu lo roeva la fame e l'afligeva pu
. 12. intr. per lo più con la particella pronom. affliggersi
acerbamente, struggersi, angustiarsi, per lo più a lungo, per un sentimento,
boiardo, 1-2-27: la sera aspetta e lo aspettar lo agreva, / e su
1-2-27: la sera aspetta e lo aspettar lo agreva, / e su e giù
tasso, 19- 15: fra lo sdegno tancredi e la vergogna / si rode
si rose e consumò in se stesso per lo trovarsi le vie tutte al forte operare
rodi. 2. che segue lo stile rodiese di eloquenza. salvini,
6-100: quelli... che imitavano lo stile dei tar- sesi, 0 oratori
tarsesi come asiatico e rodiaco ch'imita lo stile degli asiani e de'rodiani.
ponderoso oro, repudiante el rodicàbile erugine et lo incendioso vulcano, della virtute et pace
ferri, diciamoti che tu consideri a lo esercito che potremmo fare, venendoci in
notati da lodovico celio rodigino, cioè lo stadio, il diaulo, il dolico,
con setti trasversali; è diffusa per lo più nei mari tropicali. =
], il rodimento delle quali molto lo dannifica. oliva, i-3-534: uscito satanasso
tutta la carne di acerbissime piaghe, lo lasciò nel letamaio così schifoso e così
: pensa... quanto è lo tremore e 'l dolore, che crucciato e
quel bene che il mondo crede per lo rodimento interiore della mala coscienza. parini,
occhio è rodimento di ciglia. purghisi lo 'nfermo con gerapigra. = nome
celebrato da columella, il rodio gli antichi lo volevano per le seconde mense dove per
testa, e per il fracasso che lo sbalordiva, e per il brulicar della gente
, angoscia, tormento; che affligge lo spirito (un sentimento, una passione)
dey traci allor che irato / giove lo manda ad ingannar l'orgoglio / d'insane
, la sensività squisita,... lo studio indefesso, roditore cui si abbandonano
approdo prima che il tempo roditore non lo smantelli. = nome d'agente da
laude cortonesi, 1-iii-238: du'ài lo naso ch'avea per odorare? / quale
per odorare? / quale en- fertà lo t'à facto cascare? / non t'
e vistosi, molto ornamentali, per lo più riuniti in grappoli terminali, raramente
credette al rubarizio del cane, quando lo riebbe alla catena lo lasciò quasi morto di
cane, quando lo riebbe alla catena lo lasciò quasi morto di botte e poi
rubasalàrio, sm. invar. chi percepisce lo stipendio senza meritarselo, lavorando poco,
11-37: rubato? non altrimenti / lo sorveglia, non altrimenti lo difende / quel
altrimenti / lo sorveglia, non altrimenti lo difende / quel suo tardivo amore /
i singulti, le sghignazzate, tutto lo smanceroso e idiota condimento di quel melodramma
tanto amabile che, sì come dice lo filosofo nel quinto de l''etica',
tuo perduto nehe mille / vie. tu lo sai. ma
e quando lui cercai, / no lo potti trovare, / c'or sono in
israel a'guastatori? or non fu egli lo signore, colui al quale loro commissono
ancor la preda. betussi, lxi-141: lo scelerato rubbatore, / togliendo la donzella
rubbatore, / togliendo la donzella e per lo mare / ognora navigando, al primo
quarti. anonimo romano, 1-153: lo grano era caro, valeva lo mio sette
1-153: lo grano era caro, valeva lo mio sette livre de provesim. testi
del trecento, 51: sette libre lo ragio dello grano se veneva, / et
grano se incomenzò ad vendare ad xv carlini lo raglio, e lo raglio era tre
vendare ad xv carlini lo raglio, e lo raglio era tre quartenghi e mezo.
di qualche grado comperano il grano e lo fanno macinar a certi mulini, che sono
quarta è di scorzi cinque e mezzo: lo scorzo è quartucci quattro: il quartuccio
guerrazzi, 1-406: dei grani fece lo incettatore comperandoli al prezzo di un ducato
a neezza. cesariano, 1-39: lo marmore veronense... è macu-
. g. bersano, 368: lo ovo in manifesto ha albedine e frigidità e
: ruggine. biringuccio, 1-35: lo smeriglio netta il ferro da ogni macchia
c. e. gadda, 6-294: lo smarrimento della personalità propria e lo spappolamento
: lo smarrimento della personalità propria e lo spappolamento del logos in una rarefatta balbuzie
, e quando un greco inno è lo smalto / dei prati biondi.
seconda causa segreta; il nono capitolo lo tratta nella terza causa segreta, u
. presela, e cominciò a tirare. lo re, per non rimaner scoperto,
altri vi puoseno mano. ed allora lo re parlò: « questa sarebbe ruberia e
la signoria vostra non facza robbaria suso lo terreno della dieta cità. niccolò cieco,
. crescenzi volgar., 10-2: lo sparviere è uccello assai conosciuto, e
sottrazione di un bene a chi legittimamente lo possiede; furto. sacchetti, 202-62
le mano. panigarola, 1-212: lo pregò a voler levare il tributo che alla
le ruberie fascistiche. silone, 9-76: lo stato è sempre ruberia, camorra,
quando sbagliasse un tiro o la sorte lo avversasse, ma anzi, e più
e più robustamente e rubestamente, quando lo inzeccasse. = comp. di
, iv-10-57: maraviglia udirai, se tu lo investichi, / de'neuri che in
avverb. tavola ritonda, 1-342: lo cavaliere disse: « certo, monaco
al buon messer tristano di lionisse, lo quale si èe lo cavaliere del mondo »
di lionisse, lo quale si èe lo cavaliere del mondo ». -vigoroso
si sedettero ai qua e di là per lo studio. 4. energico;
pomaro tu abi taliato; / e se lo tuo marito se mostra rubesto, /
rubesto mostrarsigli mansueto, così chi lascia lo amico senza un quattrino nel giuoco è
denar render lor vuole, / ciascun lo sdegna, e responde rubesto; / elli
-fiero, minaccioso (gli occhi, lo sguardo). firenzuola, 911:
, ed è mezzo cane, e drusiana lo teneva incatenato, perché egli è molto
andrea da barberino, 1-144: quando lo re carlo lo vide, lo sgridò
barberino, 1-144: quando lo re carlo lo vide, lo sgridò con grande boce
quando lo re carlo lo vide, lo sgridò con grande boce: « ahi serpente
dante, purg., 5-125: lo corpo mio gelato in su la foce /
/ voltommi per le ripe e per lo fondo, / poi di sua preda mi
cocenti guai. calandra, iii-215: pagano lo casto abitava la rocca di malavasio,
, 5-471: torbida e rubesta / lo cingea da ogni banda una foresta.
chiaves, 137: ma non te lo han detto, che alligna / nel
credendo averlo còlto alla scoperta; / se lo giongeva la botta rubesta, /
'rubestino': in qualche parte di toscana lo dicono di bambino che mostra di voler crescere
è bello questo ritto: se gesù lo farà campare, verrà su bene; è
in secco fra rubi o spini per lo più. = voce dotta,
florido stato di salute e, anche, lo stato fisico conseguente a ricchi pasti e
x-4-659: sulle guance rubiconde / io lo cerco [l'estro poetico] ed or
color rubicondo. -figur. ridondante (lo stile). bonghi, 1-37:
/ fra le risa d'ognun traea lo sposa; / tarda ella il segue e
ha la stessa anima chiara e buona, lo stesso umore rubicondo ed aperto.
, li accise faville spisso spisso percotendo lo dolente core, facea dal propie vene
core, facea dal propie vene abandonare lo robicundo sangue, sì che manifesti signali
robicundo sangue, sì che manifesti signali lo livido vulto demostrava. ariosto, 24-65
erbolario volgare, 1-95: quando si beve lo suo succo [del nastrucio] con
[a tersite] percuote / con lo scettro e le spalle. si contorce /
da ferrara volgar., 250: per lo zolfo anche si rubi- fica la luna
-che è di colore giallo bruciato (lo stelo del grano). n
sole, bassando i rubicondi raggi verso lo occidente, ne fé conoscere l'ora
. laude cortonesi, 1-iii-220: ne lo spineto de questo mondo / fioristi [
bibbia volgar., vili-165: lo grillo mangiò lo rimamente della ruga;
volgar., vili-165: lo grillo mangiò lo rimamente della ruga;...
della ruga;... e lo rimanente della ruga mangiò la rubigine.
volgar., 1-2-159: né si richiederebbe lo iddio spinese per divellere le spine del
cece, e così per contradio avien lo contrario. palladio volgar., 1-30:
. fr. colonna, 3-167: lo altitonante love... nella dextra
atto a operare sia la regolazione sia lo sbarramento della portata. -in partic.
c'era una piletta a muro, e lo stillicidio del rubinetto allentato scuopriva il chiaro
degli orologi, pietra sintetica, per lo più rossa, forata per alloggiare un perno
se il vostro orologio si ferma e lo fate visitare da un medico specialista, non
indicare il vivace colorito delle guance, lo scarlatto delle labbra o, anche,
rubino, ma presente nella terra sua, lo rendeva più affine ai luoghi.
d'amore: / di topago è lo fusto magore / cum diamante per longo
il bicchiere e ne guardava contro l'aria lo smagliante rubino. quaglino, 3-63:
un vigneto i grappoli già ricchi / lo vollero [il sole] di nuovo al
c'era il giorno / dei viventi, lo vedi, e pare immobile / nell'
dante da maiano, xxxv-i-479: quando lo sguardo, [il vostro viso]
, sie coraggioso, / perch'ami lo rubino sprendiente. -situazione di privilegio
), prestante (ed è per lo più usato con riferimento a persone anziane
frugoniano, solido, nerboruto, fatticcio, lo stile fiorisce di rubizzo vigore, nei
s. v.]: 'rubizzolo': lo stesso o quasi lo stesso che rubizzo
]: 'rubizzolo': lo stesso o quasi lo stesso che rubizzo. = deriv
. boccaccio, viii- 1-40: volle lo spirito santo mostrare nel rubo verdissimo,
., i-271: apparì... lo signore in fiamma di fuoco in mezzo
in mezzo di rubo; e parea che lo rubo ardesse, e non si consumava
. brasca, 137: moises vide lo nostro signore nel rubro ardente. benivieni
un poco il volto: / del resto lo mandò libero e sciolto. aretino,
. rossore del volto (che per lo più esprime vergogna). fra giordano
questi dunque vilissimi e puzzolenti omori procede lo splendore degli occhi, lo rabore e
omori procede lo splendore degli occhi, lo rabore e 'l colore della faccia e bianchezza
uno libro isturiado de gure depento sopra lo qualle andarano a queste glose e rubriche
dedicatoria, veggo / l'autore comandar lo stare in tuono. i...
e par che dica / ch'imitando lo vai e beffeggiando / e de'suoi fatti
calimala, 2-38: se abbisognasse tutto lo statuto di nuovo scrivere e resemprare per
per denaro, e ciò si faceva per lo riguardo che il fisco non paga le
i-307: fece [il signore] soffiare lo vento da occidente grandissimo; e tolti
; e tolti li grilli, gittolli in lo mare rubro; e non ne rimase
che non significa erba nota, come lo spiega la 'crusca', ma che è qui
bibbia volgar., viii-165: lo grillo mangiò lo rimanente della ruga:
., viii-165: lo grillo mangiò lo rimanente della ruga: la ruga si
è fatto al modo di bruco; e lo rimanente della ruga mangiò la rubigine.
; credesi ancora che mangiata scevera aumenti lo sperma. c. durante, 2-400
fanfani, i-157: 'rucio': lo dicono i contadini pistoiesi per il
. fanfani, i-157: 'rucio': lo dicono i contadini pistoiesi per il ruciare
ruzzolare, cadere (ed è per lo più usato in espressioni fortemente deprecative)
superficie de questo illigamento o vero coronazione lo inizio della cupula giaceva, nella proiectura
e nei modi (ed è per lo più usato con riferimento a una
a cui è risoluto, ma nel dichiarare lo spirito che l'infervora.
bei palladi studi. forteguerri, ii-280: lo tuo ingegno ancora è scabro e rude
neoclassico aggredisce la grifagna maestà di dante, lo denuncia come scrittore rude, solenne e
-freddo, ostile, diffidente (lo sguardo). gadda conti, 2-119
delusione). zena, 3-64: lo sappiam, non da ieri, / che
. montale, 14-158: e poi lo schianto rude, i sistri, il fremere
prime rudi / scaglie n'andrò con lo scarpello inetto: / forse ch'ancor con
5-3-525: chi fra 'l rudo orzo lo nasconde. f. m.
è un come guida, ma egli lo pregò assai rudemente di andare granaio di quercia
in salotto. moravia, 19-222: « lo sai che siamo soli tempo.
al maràbito, una specie di leggenda che lo raffigurava ilare, vegeto, ostinato a
stampa », 23-ix-1991], 5: lo stato comunista cubano ne sia rimasto mdemente
epse sucule extensi, quando invigorisse lo spinto dell'apostolo accennato, allor che fra
ecco la nostra vecchia bicocca », disse lo zio sorge, che cresce negli
.. vi si sentiva soffocare e lo disse con la sua radezza lombarda. beltramelli
possa incamminare nelle cognizioni rudimentali della matematica lo stesso signor principe per ora. ferd
sintassi rudimentale e in somma tutto intiero lo stampo e la materia della parola e del
certi velivoli mentre vengono trainati per prendere lo slancio. pea, 7-640: non
, ma un coro di proteste dall'interno lo costrinse a ritirarsi. -tracciato
elementare. oriani, x-13-9: lo sviluppo dei tipi rudimentali nella famiglia e
adattamenti progressivi all'ambiente dell'organismo che lo possiede. = deriv.
un'arte (ed è usato per lo più al plur.).
arte nuova del nostro tempo che è lo spettacolo, un'esibizione non necessariamente teatrale
nascere del sole..., comoveno lo aere; dopoi quando sono mossi per
incappa non può far difese, / anzi lo fa mir 'n un brieve stante.
d'una ruffiana, predicasse per lo figliuolo e pregasse la sua damigella. scambrilla
feci dare de uno buderago 'seu ventre'per lo volto. aretino, vt-211: a
o disaven- turato marito, quando posa lo spirito suo e dorme il corpo,
, fastochiara, rufiana, pollastriera, lo balto in terra. amenta, 2-32:
che era già fatto, e che veder lo voleva senza cornice, disse: «
una donna per rapporti sessuali, per lo più dietro compenso in denaro; indurre
tuo faccia sempre, e ch'io lo vegga e toleri, / senza volerci ancor
aretino, vi-237: dico che, ne lo avvedersi gli scribi e i sacerdoti che
uno utile che potea far le fica a lo onore, si diedero a cotal traffico
ben consigliarmi il tristo, s'io lo richiedeva per aiuto di qualche ruffìanaria o
il ticino. papini, x-1-1031: lo spettacolo... del ruffianésimo premiato
loro natura mal create e ritrose e per lo più sorde al- l'altrui voglia e
da vecchiano il quale, se non lo aduli e noi piaggi, ti coprirà facchinescamente
di quel fango che t'ho detto lo impaccia ancora, inettissimo, ingiustissimo,
l'adoperarsi per favorire rapporti amorosi per lo più con stratagemmi e inganni; azione
tavole orarie pel corridoio frigido. maliziosissimo era lo stratagemma, bene ordito senza dubbio.
un atteggiamento smaccatamente servile e adulatorio con lo scopo di ottenere vantaggi, favori,
, 7-3: dal diavolo a l'alma lo viso è roffiano /, e quanto
. ovidio volgar., 6-535: lo canto è cosa losenghiera; le fante
che è derivata forse da., chi lo sa? -per estens. che
il quale avea a essere, con lo imparare del salterò, il roffianeùo de la
esempio puttana), c'è chi sostiene lo stesso incrocio partendo pero dalla base longob
: sossa giumenta, putana che tieni lo rofianume in casa. = deriv.
raffo, perché io sono una puttana, lo sai no. 2. per estens
s. v.]: 'rufola': lo stesso che grillotalpa. = deverb
. fanfani, i-157: 'rufolare': lo stesso che rumicciare, far romore movendo
un'ultima occhiata d'insieme, poi lo ha ripiegato secondo le rughe originali.
, 12-82: virtude andava intorno con lo speglio / che fa veder ne l'
che tar- quinio aveva mandato dirietro quivi lo giunsero ed uccisero. statuto dei mercanti
banchi o settore in cui si vende lo stesso tipo di merce. costituto volgare
più fili a dritta corda, sì che lo mezzo de la ruga de le dette
via d'ampiezza di iiij braccia per lo meno. ramusio [cortés], cii-vi-77
sicurezza e forza (e, per lo più,, è persona attaccabrihe,
, 305: avrei voluto allora in man lo specchio / sol per veder, sì
per quello che ci fa la buzzati! lo sapete cosa l'ha portato, cosa
. fausto da longiano, iv-218: lo vi faccio sapere, se noi sapete
guido delle colonne volgar., i-143: lo re ulixe, commo a rogiente bone
, 53: 'rugghia': règolo per pareggiare lo staio. = voce di area
trattato dei cinque sensi, 1-15: lo stomaco,... quand'egli
fosse ben disposto né ben temperato, sì lo conoscerai per questi segni, cioè ispesso
: infastidisce [l'acqua di melagrana] lo stomaco e indebolisce e rendelo molle e
e costrigne il cavallo a mandar fuor lo sterco indigesto e liquido a modo d'
. ruggente (il leone), per lo più in espressioni comparative. cavalca
). ruggire con ferocia (per lo più con riferimento a una belva o
volgar., 4-2 (89): lo re laume- don a guisa di leone
fortuna che il grano rincarò soldi dieci lo staio, e tutto il popolo ragghiava
calandra, 337: massimo entrò, lo abbrancò e, per quanto ragghiasse,
quanto ragghiasse, scalciasse, si dibattesse, lo strascinò fuor della stanza. d'annunzio
sostanti cavalca, 20-321: lo dimonio, per la bocca gittando schiuma
giannini-nieri, 53: 'rugghiare': pareggiare lo staio con la ragghia.
». nievo, i33: quando lo si rampognava d'alcun che, egli non
tonfo sordo del maglio sulle taglie, lo stridore dei trapani, il rugghio delle
1-9-21: nel campo discende / ove rugiava lo animai spietato / e la corda alaciata
la ragin guasta 'l ferro, la camola lo drapo de tanna. lapidario estense,
splendore, ma sempre produce raggine che lo macchia, perché è di natura terrestre
uomo assennato compatirà mai le sventure e lo scempio di quelle dinastiucole che consumarono l'
sono i brachi e tignuole e raggine che lo guasti. dominici, 4-210: credi
burocratica. bacchetti, 1-ii-424: lo stato era gravato, oltre che dalla
: fo mestieri... che entra lo corpo de la terra...
de la terra... e lo corpo de la stella... ch'
necessità entra l'uno e l'altro, lo quale no sia bene chiaro né forbito
bertolucci, 93: una turba familiare lo chiami, confusa / nella raggine lagrimosa delle
buccia bruno-rossastra (un frutto, per lo più pere o mele). pietro
, sozzura. ariosto, 39-56: lo fa lavar astolfo sette volte / e sette
tanto se consuma pu la ragen de lo pecao, quanto più arde lo fogo de
de lo pecao, quanto più arde lo fogo de la caritae. savonarola,
primitività. liburnio, 3-35: piacemi lo tuo modesto advisamento a quegli dato,
tolse a malincuore il suo violino e lo guardò bruscamente; esisteva tra il suonatore e
era fermo davanti al treno ma non lo guardava, come se tra lui e il
non usare era di polver lordo / lo core mio e di rugine sporco, /
più raffinato. leopardi, i-179: lo scopo dell'incivilimento dovea esser di togliere
andò a pietrasanta e i nostri padroni lo posero a servizio in casa d'un
che sta dietro all'uscio, che lo voleva ammazzar m ogni modo. bruno,
lauro, 2-128: il ferro per lo suo terrestre adusto è fosco e nero,
quegli altri,... che lo intricano con vivande ruvide, stiti- cano
arrugginito (un metallo ossidabile, per lo più il ferro, o un oggetto
rupi enormi, minato da caverne che lo lasciavano come sospeso in aria, nerastro,
cose che immaginare si possano, e ben lo sanno i poveri mariti che le veggono
. obnubilato e impigrito per l'ozio o lo scarso uso (l'intelletto, la
, i-31-16: vi dimando che sia brunito lo mio ruginoso sentore de la questione di
questo non gli pare scherzo. / orlando lo diserta co'unzoni: / pensa che
). cavalca, 21-210: lo nimico va come lione che ruggisce,
possa divorare. idem, 20-20: ruggiva lo leone, dando vista d'andargli addosso
.. dava colpi all'aria con lo scudiscio, e le sue belve, ridotte
. giovanni crisostomo volgar., 2-71: lo dir de pilato ch'el lo voi
: lo dir de pilato ch'el lo voi lassar lo ragir bestiai d'i porci
de pilato ch'el lo voi lassar lo ragir bestiai d'i porci cengiar. poliziano
potensia del nostro poten- tisimo lieone, lo quale per adomentato ài, ma elli veghia
: nel veder che in ricchezze altri lo avanza, / ei rugge: ha scelta
scattare il personaggio 'belva', il clacson che lo fa ruggire han da essere celati dentro
. quanto sospirò, come ruggì per lo cordoglio! chiari, 2-i-136: ecco intanto
, commento, miagolo il provenzale e lo spagnolo, sgretolo il tedesco, e
, se sguainata / la spada e rotto lo comun rincalzo / sull'atride lanciarsi,
tra ca- nddi e scilla / non lo sgomenta e non lo tiene indietro.
e scilla / non lo sgomenta e non lo tiene indietro. carducci, iii-1-185:
ciel sempr'adirato e piove / a lo spesso ruggir degli aquiloni. -stormire
nel ventre inferiore ragisce e borbotta, lo lasci borbottare e rag're, e
: la fame non gli ruggiva dentro, lo sgretolava con dita abili e lievissime.
che col ruggito alla battaglia sfida / lo scita e al grido suo tremano i regni
grido, urlo emesso vigorosamente e per lo più con tono rabbioso e minaccioso.
fremir delle fiere. forteguerri, 29-3: lo vuol chiamare, e, in cambio
27-065: non volli condannarlo, perché lo ritenevo incolpevole, a dispetto dei bramiti
le stelle restavano desti il vento e lo strepito e il ruggito della foresta formidabile e
, e la nostra bricca di contrada lo sa che più di v rughieri ho speso
, 220: la rasata nulla diviene quando lo sole la fere e lu sua calore
economica; elargizione di denaro (per lo più con connotazione scherz.).
qualche rugiada per me, di grazia me lo accenni, perché mi truovo in qualche
felice, marchigiano padre igino, lo tacciò di rugiadosità fogazzariana. =
dieron cibo [le api] / e lo nutriron pargoletto infante / di vital manna
e l'erbe. salvini, 39-iv-90: lo stesso padre d'ogni sapere socrate amava
, poiché quei poveri reverendi sono per lo più magri e allampanati e il 'rugiadoso'
, grasso e paffuto, che dio lo benedica. idem, 6-vt-312: fate che
quale fu disposto quinto fabio massimo de lo officio d'essere dittatore e gaio flaminio d'
afferrato il cibo e masticatolo ragliando, lo inghiottì quasi intero. calvino, i-39
: 'rugliare': il poeta popolare niccheri lo disse per il tubare de'piccioni: 'rugfìa
.), pur se non manca chi lo considera allotropo di rugghiare, da un
ne'primi boschi, cacciati da paura per lo suono delle trombe e per lo ragnir
per lo suono delle trombe e per lo ragnir de'porci. f. pallavicino,
del rugnito loro) e così per lo primo spediente feci andare contra gli elefanti
a forza di fumo, di chiatte che lo solcano, di carbone e di fango
sembiante della realtà: l'inquietudine e lo scontento eran perfino esagerati. g. bonura
. albertano volgar., ii-2: lo bue mguma quello medesimo donde egli è pasciuto
a tutti gli altri ottiene il principato lo scaro, il quale solo di tutti e
un cibo dell'anima. la meditazione lo mastica e mguma. albertano volgar.
nudrir la collera in segreto, ragumar lo sdegno chiuso. bacchelli, 1-iii-46:
la nuova legge, cioè evangelica, lo spirito se non di coloro, cioè de
nell'opere avesseno unghie fesse, cioè lo desiderio diviso parte a le cose mondane.
predicando ed ordinando; e questo è lo mgumare. l'altra si è mettere in
dire de'pastori moderni ch'elli hanno lo mgumare, cioè le parole, ma non
che altro erano in sostanza a weimar lo schiller e il goethe? d'annunzio,
, predicando ed ordinando; e questo è lo rugu- mare; l'altra si è
, ammasso di macerie. - per lo più al plur. -in mina (con
natura lodevole né buona, ancor che lo sieno per accidente, riguardando all'imminente
, saccheggio di una città, per lo più accompagnato da razzia e da atti di
e periculose; e, se uno tiene lo stato suo fondato in sulle arme mercennarie
. storia di stefano, 19-7: lo bon medico, con la sua mediana,
sua mediana, / la schena a lo marito pur frevava, / adoperando tuta
che con mina / percosse balatrone in su lo scudo. -pesante e travolgente urto
. ariosto, 2-11: quel porge lo scudo, ch'era d'osso, /
12-32: così prendemmo via giù per lo scarco / di quelle pietre, che spesso
moviènsi / sotto 1 miei piedi per lo novo carco. / io già pensando;
a cantare la ruina di zzano, lo straripamento della lima o una furiosa piena
il sereno, e la ruina e lo strepito del cielo e del mare, se
volgar., 1-20: siccome per lo frutto degli alberi si conosce la state
/ tremava il parto, im- pallidìa lo scita; /... i.
ottimo, i-7: qui introduce l'autore lo riparo contro la sua ruina e poeticamente
dice che virgilio poeta li apparve, lo quale il confortò e sottrasse di quella ruina
impresse? d'annunzio, iii-1-303: infine lo ha saputo moribondo per giorni e giorni
non pensato o none antiveduto potrà guastare lo stato d'essa. lo stato dell'
antiveduto potrà guastare lo stato d'essa. lo stato dell'uomo nigligente è una casa
poco a poco / nasce a noi per lo tutto e per le parti / una
storie pistoiesi, 1-419: noi, cioè lo collegio de'medici di parigi, con
le stelle minaccianti... e lo calore del fuoco celestiale molto usarono.
de'serà traitor. cavalca, 19-72: lo nostro redentore, ciò che fece essendo
, seguitandolo ciascuno di noi con tutto lo sforzo, senza scanaolo fuggiamo la mina di
a lassare la orazione, quello è lo principio della sua mina. agostini,
se non si raffrena a stmgger tende / lo spirto e a porre l'anima in
/ al peccator darà gramega, / lo iusto avrà grande alegrega. cavalca, iii-22
d'israel secondo le sue vie, dice lo signore iddio... la vostra
dell'uomo...: se lo trapassi, forza è che tu caschi insieme
: veggendo [piero di niccolò] per lo paese le brigate duchesche e a preda
machiavelli, 1-viii-229: quelli edilìzi che per lo splendore e grandezza loro non potevono essere
fiamma da cielo, fue in dubbio lo stato del suo ruinaménto. -rudere
1-34: uno bosco èe in grecia, lo quale chiude d'ogne parte una alta
ogne parte una alta selva. li uomeni lo chiamano luogo dilettevole: per lo quale
uomeni lo chiamano luogo dilettevole: per lo quale peneo, uscente di sotto al
», 17-i-1909], 82: lo spettacolo tremendo [dopo il terremoto] sormonta
petrarca volgar., iii-52: duro è lo camino a. lle legi e lo
è lo camino a. lle legi e lo amore de la minante anima.
[bonifacio]; / l'alma e lo corpo hai posto a levar tua casata
): parse che la gexa fin da lo fundamento se comovese e ruinase. bibbia
fatta cisterna; / e forse pare ancor lo corno suso / de l'ombra che
e porti al albergo d'amore, non lo trovando, mina giù al basso e
odio, l'amore, la pietà, lo sdegno. / quivi in mezzo al
dante, purg., 5-123: vèr lo fiume reai tanto veloce / si ruinò
minare. carducci, ii-7-99: ieri lo vidi, prospero e sano, minare
dell'amata, che si posavano su lo sperelli, quello sguardo ch'egli ben
di quel centurione..., tamen lo teneva a guardia del corpo suo:
. -peggiorare sensibilmente e rapidamente (lo stato di salute). giannone
). baldi, 541: molti lo ammirano, moltissimi lo lodano; ma
, 541: molti lo ammirano, moltissimi lo lodano; ma questa maraviglia e queste
una situazione sentimentale che giunga a minare lo stato di salute di una persona).
facilissima ragione. -sospendere improvvisamente lo svolgimento di una rappresentazione teatrale calando il
cosa, verificarsi un'immane sciagura (per lo più con valore iperb.).
sesto suo arco, dove, perché lo trovarono essere minato, si missono a
, 277: così prendemmo via giù per lo scarco, per lo minato di quelle
via giù per lo scarco, per lo minato di quelle pietre, che, non
solamente da spiriti incorporei, ora per lo nuovo carco di me dante moviensi spesso sotto
dormito in campagna, avesse questo rifugio che lo ristorò in termine d'un mese.
, mentre sarebbe stato uomo minato se lo si fosse preso in parola. d.
, et a la porta del serio trovò lo illustrissimo signor capitano con sier nicolò michiel
risaldate in blocchi dopo la frantumazione e lo spostamento delle parti contigue; le pietre
trasse che malingnetto, a tempo non lo potendo schifare, con lo scudo si
tempo non lo potendo schifare, con lo scudo si ricoperse. 3.
« troppo duro intoppo trovai, per lo quale al primo colpo ne caddi a
andatura). algarotti, 1-vii-112: lo incesso suo [del cavallo] tanto
gridar v'intesi! / ora io volgea lo sbigottito volto / verso il fragor dei
s. bernardo volgar., 13-10: lo stato de l'uomo negligente è casa
umano). salvini, 39-iii-214: lo che non va molto lungi dall'ipotesi
, / coi cani armati e con lo spiedo, attende / il fier cingial che
di pers, 3-71: dal freddo aquilon lo sveco audace / vien ruinoso fulmine di
-gravissimo (un danno); disastroso (lo scadimento della poesia). del
ruischiana: strato della coroide compreso fra lo stroma coroideo e la lamina vitrea.
o di un lunghista che non azzecchino lo stacco o la rullata). idem
muovendosi su un asse fisso, permette lo scorrimento di un'asta pure dentata che
ma in modo che, volgendosi esso lo stoppino per i denti della fibbia,
il ruletto f e in questo modo farassi lo stoppino inanti per se stesso.
, interrogativo, confidenziale, morbido come lo scorrere di dita scherzose su e giù
. v. j: 'rullo dentato': lo stesso che erpice a cilindro. ibidem
fuori della chiglia, si chinò, lo prese in braccio, lo strinse contro il
si chinò, lo prese in braccio, lo strinse contro il petto come un bambino
panca a spalliera e bracciuoli, per lo più imbottita, su cm possano star
ojetti, iii-56: madero un giorno lo tenne a colazione, poi gli disse
squillo di trombe, andando al ciel lo spruzzo / salso del mare. bettini
.. ha l'ufficio di regolar meglio lo strato d'inchiostro che distende sulla superficie
che qualcosa l'agitava nell'animo e lo molestava fisicamente. -assol.
altri arnesi: quel che rumi non lo so. -agitare un insieme di
/ ma prima un poco ne rumò lo strame. grufolare.
ma livio rimase seduto; e duilio, lo stesso. anna li punzecchiò:
dell'antico testamento [tommaseo]: se lo bue arasse con l'asino assieme e
bue arasse con l'asino assieme e lo bue rumigasse, l'asino crederia ch'
[monna bambacaia]: « e io lo vorrei di grugno di porco, che
francese e con poca fatica di ruminaménto lo rivomitano mal digerito e sporco ancora dei
. f. corsini, 2-179: lo messe in grande apprensione la risposta di
formavasi dalle sue medesime osservazioni, come lo confessò dipoi egli stesso al padre fra
bovino. vallisneri, ii-290: lo struzzolo ha due ventricoli come i ruminanti
mminar ornai sazio del pasto, / se lo scaro ne traggi. 2.
. verga, 3-73: mandò a chiamare lo zio crocifisso, il 2 venne ruminando
urlavano nelli loro letti; ruminavano sopra lo grano e sopra lo vino; loro si
; ruminavano sopra lo grano e sopra lo vino; loro si partirono da me
., 38 (670): chi lo fece il male, furon certi tali
l'idea di principiare la trama e lo sviluppo ideologico di un romanzo che rùmino
delle quattro cavità in cui è suddiviso lo stomaco della maggior parte dei ruminanti.
della navigazione, andassimo sempre continuando per lo stesso rumo il nostro cammino.
, x-4-688: già da lunge romorando / lo scrosciar della tempesta / reca all'isola
della tempesta / reca all'isola funesta / lo scompiglio ed il terror. =
). fis. fenomeno acustico, per lo più sgradevole o indesiderato, dovuto a
'l cervo, / che, vèr lo cacciatore, / quando ode il suo romore
libro dei sette savi, 43: gittogli lo sasso e fece grande rumore; e
, e poi confusi romori, che lo fecero balzare in piedi. gozzano, i-853
89: hic fragor, id est lo romore deli arbore. benvenuto da imola volgar
i-254: li nimici niente sentirono per lo romore della piova. panigarola, 1-12
molta tribolazione e paura nella gente per lo sbigottimento del suono e romore del corso
. brusoni, 46: sentirono pochi lo strepito, perché, se bene al rumore
tavola ritonda, 1-306: era sì grande lo romore del fedire e lo fremire de'
sì grande lo romore del fedire e lo fremire de'cavagli che era impossibile a vedere
faceano tale io romore che tutto roma lo sentìa. quaedam profetia, v-581-18: la
letto ed aggravata dal male, sentito lo strepito che si faceva nelle stanze superiori
fastidioso, prodotto da un gruppo per lo più numeroso, di persone, che
di ranallo, 1-376: una per lo sonare, / l'altra per lo cantare
per lo sonare, / l'altra per lo cantare / tanto remore feceano / l'
: / vollome, lassa, 'mmitar lo core / plangnar la morte del mio signore
li suoi rimuri, an- daosende a lo patre con gran malanconia e con gran
gran malanconia e con gran pianto sì lo pregao che se devesse romanire da questa
per alcuni del palazzo, intanto che lo remore pervenne a le orecchie del re
se stesso rivoltato il sanguinolente ferro, se lo cacciò in mezzo il petto e sovra
: il romore de 'famigliali che lo amavano fu grande. il gondoliere corse amaramente
5. manifestazione chiassosa e per lo più minacciosa (o anche, con
tornar a dietro, se non che lo getterebbono in mare. sar-pi, i-1-204
volgar., ii-6: riposato e raffreddato lo romore e lo ardore degli animi,
: riposato e raffreddato lo romore e lo ardore degli animi, subito si fece silenzio
solamente con agre riprensioni di tal alterezza lo riprendemmo o sgridammo, ma molte altre
tirando a desenor / preiso e ligao lo segnor me. / odando zo, incontenente
nomare che mormorazione. bisaccioni, 3-29: lo stesso giorno da lieve causa di parole
, combattimento (ed è usato per lo più al plur. e nelle espressioni rumori
, 2-22-4: or ben se guardi carlo lo imperierò, / ché adosso se gli
festeggiamenti, ecc. (e anche lo stato di scompiglio, di subbuglio,
oura e favor / per che se amorte lo remor. francesco da barberino, i-220
/ dicon questi cotali: / lo savio dice che fugga rimore. paolo de
voce. testi fiorentini, 145: lo romore si levò nella terra, e
vecchio, e di già il rumore lo fa cardinale. sarpi, i-1-213: il
i sigilli a pitt e dal servigio lo licenziò. la novità della cosa levò il
14. discussione, chiacchiera insistente e per lo più eccessiva e fastidiosa. giorgio
rumore ha fatto in corte e ora lo fa grandissimo in pisa. visconti venosta
ogni rumore mondano, non volle cariche che lo avrebbero condotto a diventar vescovo. sbarbaro
car, pur pianamente, / se lo stil tocca il vivo, fa'romore.
16-ii-16: ella [l'anima] poi lo strepitoso e rio / rumor de'sensi
sistole cardiaca, che si ascolta con lo stetoscopio premendo leggermente sull'arj: eria
tumultuando. laude, v-519-91: gridando lo popolo a remore: / « sia
in galee. sercambi, 2-i-266: lo marito e 'parenti di lucresia,
giudica '1 diritto; /... lo grande e '1 minore / ci vivono
g. villani, iv-1-28: roma per lo dissoluto peccato corse e si commosse a
loro venissono loro a casa per levare lo romore per cacciare lo imperadore e la sua
casa per levare lo romore per cacciare lo imperadore e la sua gente. denina
baccano. aretino, 26-87: ne lo apparir del giorno, le brigate uscite
che crede che sia donna, e lo trova mastio: leva il romore.
ella avea salvato il padre, levarono lo romore contro a quella, perché avea
critiche. carducci, iii-26-108: voi lo fate così bene, padre livini;
io, se non fosse la riverenza che lo mi vieta, ve ne darei volentieri
avere intera / gioia e ciera -de lo mio amore / senza ro- more,
reazioni che poi non vennero, e lo stesso finale da 'molto rumore per nulla'
era un impostore romoreggiante che regolar voleva lo spettacolo e capace non era d'intendere
emettere o diffondere un rumore, per lo più intenso e prolungato (un oggetto
esile delle ragazze,... lo stato d'animo della vauy era molto complicato
. storie pistoiesi, 1-236: vedendo lo popolo di pistoia essere così oppressi da'
continuamente col marito e all'ultimo non lo avveleni? rumorìo (romorìo), sm
: francia. udì anche lo stesso romorio d'acqua del quale tanto pia-
facesse, e comandava rossi, appena aperto lo sportello, un mormorio, un ruquel
resistere au'empito de'francesi, che rumoreggiando lo stordiva l'unità chiassona e continua, il
di buonaparte, mentre alvinzi grosso e vittorioso lo ribonda,... ripigliava
lxxix-i-225: ella è ben cosa dura che lo n. franco, 7-337:
uno romoreggiare la terra e l'altro non lo gastigare, gli concezione futurista del
da altro umore stravasato, che per lo petto con moto violento e romoroso gli
volte... ecco che arrivava lo zio: rumoroso, gioviale, alacre come
non gli sarà niente difficile; pur lo faccia, se non altro, per gettar
tommaso di silvestro, 27: tutto lo populo che stava in piazza maiure se
terra e per soe vestimente ten in cerco lo ruo e 'l leame.
quando un sagrato gorgoglia nella gola, lo rimandan giù confortandosi col pensiero dei 44
ogni cossa in canbio del palaxio aveva lo sterco pucelento in canbio de la camera e
996]: li due deputati sopra lo studio...., visto il
fosse registrato nel ruolo degli stipendiati per lo studio come antico lettore dopo l'assenza
, il quale resta pertanto vacante durante lo stesso periodo (un impiegato o un
per quel posto a cui era annesso lo stipendio fisso di 1. 250 lire,
di cortesia non ne accordano ormai che lo stretto necessario. g. raimondi,
. sinisgalli, 2-48: io conosco lo strano ruolo che le cose giocano nei
var. rollo, cfr. anche lo sp. rollo. ruòta (ròta
ii-171): non può anco sofferir lo strepito che fanno i carri rivolgendo le rote
alle felici rive del lario; e fra lo stridore delle ruote e lo strepito
fra lo stridore delle ruote e lo strepito e i vizi e le splendide noie
dante, purg., 29-107: lo spazio dentro a lor quattro contenne /
similitudine di quelle quattro ruote; e lo loro aspetto e le loro opere, quasi
per rilevarne il moto e, anche, lo splendore, e delle due costellazioni
sulle ruote: compiere frequenti viaggi per lo più di breve durata. tommaseo [
non lungo però. 3. lo strumento rotante radiato su cui la fortuna,
l'instabilità o la mutevolezza, per lo più repentina, di una posizione o di
non tende al curioso, come fa lo scozzese [w. scott] sovente;
tavia (tuttavia), quello cade sotto lo steccato. quivi sono de'lavoranti per
compieva il solito arco di cerchio sopra lo zoccolo, a versare qualche refrigerio in
due ruote dentate con l'apparire e lo scomparire continuo dei loro rettangoletti d'acciaio,
in un asse verticale, per lo più di legno, che gira in una
di dentate ruote / lacera il giorno e lo divide in ore / ed ha scritto
ore, perché chiamarli 'notturni'quando fanno lo stesso ufizio anche di giorno? verdinois
nella quale ingrana un cricchetto, per lo più un piccolo disco nel quale una
anonimo [agricola], 279: lo scultore... volge con la mano
stagno o rame schietto, di diametro per lo più di un terzo di braccio la
alle pietre. -brunitoio rotante, per lo più di legno, usato dagli arrotini
arrotate. citolini, ao6: con lo spadaraolo... sarà la spadaria,
imbrunire. della porta, 9-141: quando lo specchio sarà così rozzo, mettilo alla
una specie di mota e sul quale lo stoviglio dà la forma tonda ai vasi di
, che viene fatto girare, per lo più con i piedi, dall'operatore perché
, 1-vi-93: la mota, che lo stovigliaio fa girar con un piè sul suo
non con la conocchia si fila veramente lo stame. gozzano, ii-119: tira,
mi vóli gechito, / e de lo mio consiglio non to'te, / da'
. lavicino, 6-1-248: dopo lo scrutinio della sera furono chiuse per tempo
ritrovò reginetta. vittorini, 9-178: lo aveva messo al mondo senza che avesse
mondo senza che avesse un marito, e lo aveva abbandonato, lo aveva lasciato 'alla
marito, e lo aveva abbandonato, lo aveva lasciato 'alla ruota'. -porta
tutte le 'ruote', da tener occupato lo scrivano una buona mezz'ora. c.
è agra e soda: tura / lo stomaco per ore. pratolini, 8-175:
... / che ra- presenta lo sito del mondo. 17.
/ che si comincia in punta de lo stelo / a cui la prima rota va
coda. bissari, 1-79: prendi lo scettro o giuno, e lascia ornai /
attorno, come facendo la ruota, lo stramazzò una legnata in capo.
persone riunite. palamedès, 157: lo re venia cimanti sopra uno distrieri e
a un punto di riferimento, che per lo più si esegue durante una danza (
mia fede / quando ti vide a rota lo 'npri- men; / e stu non
l'amministrazione della pubblica istruzione non e lo scender sia poco; / pensa la nova
muscoli-anguille. sterio, è la mota e lo istmmento principale del re in quelle
, divenuta la dove le circostanze lo pongono, mota della macchina so
strappar paia più che mezzo lo corpo suo; e questa veggia venire
migliori, migliore la finanza, migliore lo spirito pubblico, ma con tutto ciò
. esopo volgar., 6-112: lo anno volta le preste rote in lo mundo
: lo anno volta le preste rote in lo mundo. muzio, i- 179
lente dell'incantesimo quale la ruota dei secoli lo dirige. papini, 39-4: le
(di eguale durata, e per lo più espressi in giorni) allo scadere
. viani, 14-300: « o non lo sente lei quel continuo morso di carne
». « veramente un limio ce lo sento. ma io ritenevo si trattasse
d'oggidì. montale, 2-20: sotto lo torce fumicose sbanda / sempre qualche ombra
adibite nata a punta per costituire lo 'sperone'o 'rostro'. per lo
lo 'sperone'o 'rostro'. per lo più alla navigazione fluviale, collocato all'e
, / in qual so', co lo vitto ferato / a li scotitori, che
reincarnazioni, rappresentato nell'iconografia tradizionale per lo più con una figura circolare a sei
maravigliosi d'italia visitarono il colosseo e lo trovarono fatto a ruota e si annoiarono
; succubo. monelli, 2-525: lo salutai cordialmente. « ciau, mannu.
le mani a dosso, sì perché lo conoscevano valente e sì ancora perché lo
lo conoscevano valente e sì ancora perché lo vedevano benissimo accompagnato; nientedimeno gli andavano
un lavoratore che ha compito il suo turno lo cede ad un altro lavoratore più fresco
, 51: il bavaro... lo ricevette in su la. riva,
florio, 329: la terra passata per lo graticcio con una carriuola di due moti
sono d'intorno. tassoni, 274: lo spirto velocissimo e canoro / or con
mpi enormi, minato da caverne che lo lasciavano come sospeso in aria, nerastro
. d'annunzio, v-1-81: vedo lo sfondo della val d'orcia mutola e severa
l'olio dei loro gomiti, con lo strascico delle loro cinghie, con i
, eseguito su pareti rocciose, per lo più con figure animali e scene di
galletti di roccia; le femmine sono per lo più brune; i maschi, dotati
i-2-133: 1 giovani rurali hanno lo sguardo fisso neltawenire. d'annunzio,
non vada tanto a rilento nel concedere lo stabilimento di nuove rivendite di sale e
conoscono la felicità dello stato loro, se lo go- ono con una propria ambizione nelle
268: l'epiteto di gloriosissimo non ce lo farà credere di que'duchi rurali frequenti
. [dei e semidei silvani] lo amoroso et omnipotente love festabondi glorificando e
. scorrimento di un liquido, per lo più di acqua, su una superficie in
il sangue, un liquido in genere per lo più con uso iperb.).
di membra e gonnelle, nella quale lo scatto del piede puntato in terra si richiama
il ghigno maligno del mondo io non lo sento più! = denom. da
. c. arrighi, 1-124: lo sciampagna, fabbricato chi sa dove,
. idem, purg., 22-150: lo secol primo, quant'oro fu bello
/ della fugata gente, e su lo smalto / correa di sangue ognor piu
e col suo mormorare a bere invita / lo stanco pellegrin che 'l caldo offende.
che ne caratterizza la personalità intellettuale, lo stile, l'opera. einaudi
velleità. 2. che predilige lo stile neogotico in architettura secondo i precetti
oh! che il villano non ve lo trovi, / il molle nido pieno di
legati insieme. citolini, 319: lo spazzacamino co 'l rusco e la radimadia
affondare. bacchetti, ii- 310: lo scherniva per la nottata sott'il letto e
il barroccio del comune che ruscola anche lo sterco, ti sei buttato verso i
segnen [d'alberti]: lo sparviere ammaestra i suoi figliuoli alla caccia
due lati aperti e dentati la quale per lo più è montata sulla parte frontale di
in lastri, vi-141]: per eseguire lo scarico della terra scavata dagli indicati recipienti
profondità del terreno già reso sciolto e lo fa trasportare ove crede più opportuno pel
, fatta insomma alla garibaldina, secondo lo stile caro a bettino e ai suoi
, i-165: misser bernabò è corno lo gallo, / ché 'l gallo canta bene
casa l'avrò; già quasi lo so d'altra parte, ma ci sarà
'l letto / nel proprio modo come lo lassasti, / ma di più alto sonno
era nel repertorio di fiodor scialiapin che lo aveva alquanto russificato. 2.
b. croce, iii-27-245: lo czar... con ogni mezzo intraprese
. -alla russa: secondo le usanze, lo stile, le mode proprie dei russi
. savinio, 12-219: con lo stile russo-parigino della scena, male si
, i-219: or ch'è 'n su lo sgrassarsi il carnovale / voi fra monte
alla lingua dell'acqua pretendendo d'impedire lo sbarco a tanta gente così bene armata
. esopo volgar., 6-148: lo cane non rusticamente li dixe: «
: « o lupo, si per lo advenire me trove innante la camera,
guido delle colonne volgar, i-115: lo re zancipo e lo duca amphymaco,
volgar, i-115: lo re zancipo e lo duca amphymaco, sigmiri de una provincia
un suo nemico: e che poi non lo fece apposta. lo ammazzò in rissa
che poi non lo fece apposta. lo ammazzò in rissa; dicasi meglio, in
disadorno, privo di artifici retorici (lo stile, un'opera). girolamo
. rovani, 5-336: se non lo vedremo oggi lo vedremo domani e che non
5-336: se non lo vedremo oggi lo vedremo domani e che non c'è da
vostra signoria a prendere questo viaggio, e lo prego ancora ad offerirsele di farle compagnia
di star sola, sì che non me lo attribuite a rustichezza. c. garzoni
contro a dio... e per lo suo grande rigoglio cadde del cielo nello
brigate e di lusinghieri; questo [lo spirito] s'allegra di rustichezza e
, o daria indizio di superbo che lo stimasse poco. brusoni, 6-326: ella
e rusticità saper latino, non intende lo evangelio de cristo. galanti, 1-22:
conoscono la felicità dello stato loro, se lo godono con una propria ambizione nelle lor
. 6. imitazione, per lo più ostentata, dello stile campagnolo,
, che in vece di rozzo chiamava orrido lo stile di tuberone, noi diremo orrido
di tuberone, noi diremo orrido similmente lo stile di fra guittone e di tutti
in ordine alla maniera di pensare. lo trovai seduto colla penna in mano, ed
.. incontanente che fosse morto, lo sotterrassero in quel suo orticello, vestito
libro degli adornamenti delle donne, 1-4: lo quale ornamento [della faccia],
: a casa i donati andò, per lo conforto d'una donna, a sposare
al tutto lasciare il rustico padre e lo ignorante prete, e meco in sina venirsene
ha per oggetto o modello le tradizioni e lo ix-389: era proprio quello che a
pagna. savinio, 22-254: lo snobismo rustico non esaurisce la -sostanti
, i-217: morirriance senza fallo tutto lo mundo per mano de cutali rustichi et arroganti
in casa, dove vi accorgerete che lo stare in villa non m'ha fatto selvaggio
certo vi conferì potentemente aiutando co'suoi scrittori lo è glutinosa, e il decotto di essa
: la sua timidezza rustica... lo fecero dai più ritenere come zotico
trasendo a la vattaglia, li cavalli chi lo vedevano faceannose paventusi e quase rustivi dovetando
fa il cavallo più rustico, ma non lo fa peggiore in operazione. burchiello,
versano / tersi cristalli, / e lo ricantano / in note rustiche / gli
, è imperiali, 4-tit.: lo stato rustico. anche fra tutti gli altri
altro io / presso è a troncar lo stame? trovo in bologna del nostro architetto
radice nerastra al di fuori, grossa; lo stelo ramoso, peloso; le foglie
ha la radice bianca al di fuori; lo stelo simile a quello della consolida maggiore
li vene allo animo naturalmente ed occultamente lo pensamento e la opinione di quella maestà
un rustico, se n'era fatto lo studio. pavese, 5-83: la mora
: se dio mi lasci passare a lo elenchi, / giungerotti colori in tralici.
cosa è che prendi la ruta che aguzza lo vedere e ciò che nega li nostri
guarino guarini, 1-30: il color verde lo dànno le foglie de'gigli pavonazzi e
il gusto depravato, il genio corrotto e lo stomaco pien di ruta e di reubarbaro
stipule, ora munite di stipule e per lo più opposte; i fiori escono dalle
, nell'espressione del suo fanatismo, lo studente ruteno siczinski..., che
del popolo [9-iii-1944], 1: lo sterminio della popolazione rutena ordinato da stalin
nelle cose sacre il costume greco e lo schisma de'patriarchi costantinopolitani, e a
con rutilante rovescio, gronda in valle lo scroscio di sole. bartolini, 1-227
s. agostino volgar., 1-40: lo arcangelo gabriele con una rutilante e splendida
venete nuore. graf 5-18: negro è lo scafo; alle troniere i bruni /
ma chi possedeva quel libro se lo teneva caro. = dal nome
le emorragie retiniche, l'ipertensione, lo shock istaminico e anafilattico, ecc.
lena: / quando ributta e per terra lo spande, / e quando rotta,
gran collo reclinato; e il sonno lo prese, / che doma ogni cosa:
trattato dei cinque sensi, 1-15: lo stomaco..., quand'egli
fosse ben disposto né ben temperato, sì lo conoscerai per questi segni, cioè ispesso
esperimenti di caterina sforza, 131: lo corallo molto conforta lo core, semente
, 131: lo corallo molto conforta lo core, semente d'anece arso e odorato
, semente d'anece arso e odorato tolli lo sangiozo e lo roctare. ulloa [
arso e odorato tolli lo sangiozo e lo roctare. ulloa [guevara], iii-172
la gran voragine / e più grave lo odor redunda et oliasi, / veder mi
parola). pasini, 39-134: lo stesso principio si conferma tra quei pezzi
fuori la puzza (e spesso identifica lo stile di vita e il livello sociale
continuo fuoco. l'isola del moro lo rutta con tanto impeto e strepito che
7. figur. sbraitare (per lo più nel fumo del vino e del
manda for rati pusor / per mantener lo re savor. boccaccio, viii-2-190: il
raffredda e contrae i nervi, corrompe lo stomaco, genera umori putridi. libro
sbardel- latì,... lo sbadigliare e stirarsi; il mandar ratti o
rantolo. nomi, 1-71: quando lo vede rovesciar sull'erba / col capo
tagliati ad pecczi, son laudati per lo lor collo e per la ventresca e per
, 2-xxiv-319: un vecchio valletto malvestito lo ricevette ruvidamente e fece entrare i due
donna il prese per la camiscia e lo tirò sì ruvidamente che gliela stracciò indosso.
ritrovai poi descritte allorché più anni dopo lo lessi. 3. con una
alla conduzione della macchina sabbiatrice che applica lo smeriglio alle scatole di fiammiferi. -macchina
macchina sabbiatrice (o 'ruvidatrice') che applica lo smeriglio (ruvido) agli astucci per
lontano fanno bellissimo effetto, che per lo contrario poi osservate d'appresso vi si scorge
si scorge la ruvidezza dei colori, lo sfregamento delle pennellate ed altre simili imperfezioni
la ruvidezza d'ariabarzane, senza fine lo biasimavano. giraldi cinzio, 1-10 (
di costumi. colletta, ii-87: benché lo stato di repubblica trovasse maggior numero di
132: e. llo terzo dì tornerà lo mare en so logo e. lle
petnna ruvida e arsiccia, / crepata per lo lungo e per traverso. paganino bonafè
corso e letto suo: e doppo che lo veggono secco, vanno a raccorre nel
, coperto d'una ruvida tela e per lo irn lasciato senza scarpe, senza
ed in particolare su quelli che interessano lo stato coniugale. manzoni, pr.
frizzavano sull'animo della poveretta, come lo scorrere d'una mano ruvida sur una
s'egli è presentuoso, io ve lo taccio: / son le sue gote e
col pettine sporgendo anche la lingua per lo sforzo e lo studio grandissimo che ci metteva
anche la lingua per lo sforzo e lo studio grandissimo che ci metteva; quei
quante ancor'io ne viddi attonite per lo ruvido del mio petto! -duro
, prestamente da parte menatolo, sopra ciò lo 'nco- minciò a essaminare. ovidio volgar
conoscenze d'un tempo erano premorte o lo avevano dimenticato nel suo ruvido isolamento.
detto fanciullo, allora che cominciò a maneggiare lo scettro con ruvida mano a cui veniva
in la persona senz'arte sprezzata / lo strenuo amor che a la milizia porta
storia di stefano, 5-7: lo terzo filosofo non feze sozomo: /
, mi ò a ruzere, / perché lo vostro fiolo fati destru- zere ».
razza -, e per l'appunto lo squillo era partito da destra, da «
aggraffate le falde dello zimarrino, me lo spingeva addosso. papini, 27-325:
conviene guardare... si è lo scherzare e 'l ruzare con veruna persona
; / e dai gesti capì / che lo ringraziavano. tozzi, iv-186: «
, 3-4 (1-iv-269): ruzzando messer lo monaco troppo con la donna alla scapestrata
sì, era chiaro, ornai, lo spirito d'iniziativa glie lo aveva audacemente insufflato
ornai, lo spirito d'iniziativa glie lo aveva audacemente insufflato, alla maga:
in partic.: desiderio sessuale (per lo più in locuz. come essere in
so che gli doverà uscire il razzo e lo amore della testa ». g.
, che non significa erba nota, come lo spiega la crusca, ma che è
chieti; e sapevo legarmi al braccio lo spago e avvolgerlo intorno al cacio e
gli mise un piede tra le gambe e lo mandò a ruzzolare a due metri di
e della superbia della sua padrona, lo scosse da sé, lo fece ruzzolare tra
padrona, lo scosse da sé, lo fece ruzzolare tra le unghie di carlotta
proprio conto una rabbiosa stretta e se lo portò via. malafarte, 9-68: sul
battaglione, e così, per permetterne lo scorrimento. alla rinfusa, di roccia in
piana o inclinata (un oggetto per lo più di forma tondeggiante). galileo
scarica il sacco della puzzolana, un altro lo vota, mentre una di quelle bestiuole
grande do! presso, / sdraiato lo fermo, schiacciato tossa. chiuse,
forza della fantasia che... lo ruzzolò di passione in 5.
, tanto ormai si librava in alto, lo ruzzoli; / portan la carestia nella mascella
ruzzolar le scale. pananti, ii-131: lo stesso giorno ruzzolando un'erta, /
agente d'assicurazioni venne a tentarmi e lo ruzzolai per le scale. -spostare rapidamente
329: le stie dei pollastri famelici, lo squacquerio delle anitre ingabbiate e le ceste
al cavallo] quegli ruzzoli dal capo; lo voltò, ritornò indietro, poi messolo
'il ruzzolone': perdere il potere, lo stato, il grado o simili.
parole, / spalangate le gole, / lo lasciavano andar giù ruzzoloni / a ingrassare
prese uno scivolone che per poco non lo mandò ruzzoloni. -gettare in
una sottile correggia di cuoio che termina con lo 'zeppolone', un corto bastoncino di
ruzzolone come il disco, ma trattenendo lo zeppolone tra l'indice e il medio
, passando in latino, hanno mudato lo spirito in 's'..., conservano
può esser corso da bacchio a guido lo spazio dei 530 anni, o poco più
a lasciare la vita secolare e sottomettere lo collo al soave giogo di gesù cristo
arco su una curva; in meccanica anche lo spazio percorso in un dato tempo da
su una curva e il vettore che rappresenta lo spostamento fra due punti. -fis
nell'etere e nelracqua bollente; inverdisce lo sciroppo di violette, fonde in resina
padre fu scrivano del re, e perché lo trovò essere uomo d'ingegno e di
uomo d'ingegno e di valore, lo fece 'sabaio'. questo nome di sabaio
trall'altre cose furono mossi principalmente per lo numero di mille anni, quasi che
di teologia in certi tempi, e per lo più in giorno di sabbato.
, ed anderanno con questo stile per lo innanzi sempre. tommaseo [s. v
sabbatizzò, cioè festeggiò, 10 populo lo (fi settimo. ottimo, i-593:
el sabbato; ma più è beato colui lo quale sabbatizza il sabbato de'sabbati.
anonimo genovese, 1-1-184: che lo sabo, dì sagrao / chi in
il sabato prossimo giambertaldo, vicario per lo re carlo in toscana, con alquanti suoi
la portavano cum gran canti / a sentire lo dolzore gloriare. testi fiorentini, 53
non toscani del trecento, 13: a lo nom del nostr segnor yesu crist amen
che 11 maistri ge lavorasen se non lo sabao. boccaccio, dee.,
fià in la sete- mana, goè lo vegnirì o lo sabao. savonarola, ii-13
sete- mana, goè lo vegnirì o lo sabao. savonarola, ii-13 ^: non
): vegando che no poea gagunà'lo sacratissimo sabato santo,... comen
la messa, la quale mensa se leva lo iovedì sancto nella cena de cristo e
al sabbato sancto poi che è fatto lo sancto baptismo. leonardo, 2-111:
) e si sciolgono le campane, lo vò far passeggiare sto figliuolo, per vedere
giovanni miloro stava contemplando il radunarsi e lo sciogliersi di quella combriccola segreta, con
sabaudeggiante, agg. che ricorda lo stemma sabaudo. 0.
monarchia sabauda. lucini, 12-172: lo tsar continuò a proibire; e perché,
... mentre portava nella testata lo stemma di savoia, si esprimeva in istile
da'sabaudi a la marina / stendi lo scettro de l'avito impero / su 'l
dura terra e i duri sassi per lo dolor mordendo e per la rabbia. leopardi
/ giammai finor sì stanco / per lo mortai deserto / non venni a te,
mato che edifica la soa caxa sovra lo sabio, e vene la plovia e lo
lo sabio, e vene la plovia e lo vento, e fela cadere, perché
. niccolò da poggibonsi, cxxxi-125: lo camino si è tutto piano ed è
la provincia di roma e coreva per lo mezo d'una bassa valle. lucano
l'apella rolge per la terra e per lo sabione del suo letto, che è
in mano, ché se stride quando lo stropicci cosi con mano, è buono
nel sabbione, onde alcune piccole pietre lo ferirono alle gambe e nel volto.
uno vento la state talvolta di verso lo sabione con tanto caldo che, se gli
, 200: a chi. ffare lo potesse, varrebbe molto a colloro che carni-
landino [plinio], 489: lo ippofie nasce in luoghi sabbio- nosi e
: quella region molto sablonegna e in lo tempo de la secheza molto polverosa.
stabel e descogga 'l muro e fa ruinar lo pe de 'l fondamento e reversa tuto
del sabeismo o culto degli astri, lo dimostra, a parer mio, evidentemente la
solo il figliuolo, ovvero solo lo spirito santo ovvero forse perché questa trinità
essi che il padre, il figliuolo e lo spirito santo non sono che attributi,
assunta destava in lui: un po'come lo strano fascino della sfolgorante nipote dell'altra
. (e al plur. indica per lo più le popolazioni stesse, designando inoltre
voce dotta, lat. sàbellus, per lo più denominazione poetica per sabìnus (v
. (e al plur. indica per lo più le popolazioni stesse).
li sabei venire addosso e preseno tutto lo bestiame, e li lavoratori e pastori ucciseno
li dui amanti insieme, / cogliendo de lo spirto in su le labbia / suave
gradevole (un profumo: ed è per lo più di uso letter.).
tutte le infirmità che noiar si possono: lo spasimo, l'epile- psia,.
. (e al plur. indica per lo più la popolazione stessa).
sanniti e che in origine avrebbe designato lo stesso popolo, anche se ripartito in
due o più comunità e usate per lo più nelle transazioni commerciali, con una
a comportamenti tenuti anch'essi per lo più da lavoratori delle aziende interessate,
mondo e sotto tutte le maschere: lo spionaggio e il sabotaggio. bernari,
intesa a ritardare, ostacolare o impedire lo svolgimento di un'attività o il compimento
impedire l'attuazione di un'iniziativa o lo svolgimento di un'attività. p
crederci così scemi da avere dimenticato che lo stesso trattato di rapallo fu sabotato precisamente
modo per danneggiare o comunque indebolire lo sforzo bellico della nazione o frustrare i risultati
che tende a impedire o a intralciare lo svolgimento di un'attività o la riuscita
un sabotaggio della guerra nazionale o per lo meno una forma di 'neutralità sabotatrice'.
cesariano, 1-141: si purga prima lo umore in epsa sa- bula.
del pede suo e carcandoli adosso cum lo corpo, per modo che cagia in-
.: borsa grande di tela robusta per lo sport, per la spiaggia, per
una bella sera del mese d'aprile lo imbarcarono. cicognani, 13-585: in fondo
e accomodarsi anche la sacca. l'infermiera lo colse in quell'atto e rise.
sempre alla curvatura di linee paraboliche, lo deducerà egli... da
: l''a- riete'aveva coronato lo sforzo iniziato il giorno 19 nella piana
: i vari assessori che hanno cercato per lo meno di discutere gli sterminati problemi di
questi giovani pare che sia il medesimo lo sbrigliare i cervelli degli italiani che lo sbrigliare
lo sbrigliare i cervelli degli italiani che lo sbrigliare i loro ginetti di spagna:
: fermento del succo enterico che scinde lo zucchero in glucosio e fruttosio; saccaro
, ne sta queto / e non lo 'rporta già a su5 signore, / el
un acido speciale che si ottiene ossidando lo zucchero. = deriv. da
saccarinato1, agg. misto con saccarina (lo zucchero); dolcificato con saccarina (
gruppo dei princìpi zuccherini suscettivi, come lo zucchero cu canna, il glucosio, la
pareggio tra la vendita del vino e lo smercio di bevande saccarine. -dolcissimo
arundo saccharifera', da cui si estrae lo zucchero, ed e caratterizzato dal calice
saccarocorìa, sf. medie. ripugnanza per lo zucchero. = voce dotta,
evaporazione di estratti vegetali resi dolci con lo zucchero. = deriv. da
saccaròlice, agg. che ha come eccipiente lo zucchero (un medicamento).
, 28-ix- 1983], in: lo sviluppo della tecnologia e del commercio permise
ferroso, acqua e soluzione zuccherina usato per lo sviluppo fotografico. lessona,
ma io giuro a dio ch'io lo farò dolente. guazzo, 1-55: io
cor siate gaia e saciente, / così lo viso lo faciesse conto, / che
gaia e saciente, / così lo viso lo faciesse conto, / che foste poi
prete... levò il corpo e lo fece portare a la chiesa, cantando
saccenti / che trarre non porria / lo ferro per maestria, / se no che
se no che l'aire in mezzo lo consenti. pulci, 22-231: rinaldo le
folle assai gire amen- dando, / lo scarso, largo con grazza copiosa, /
scarso, largo con grazza copiosa, / lo nescio, ben saccente sermonando, /
nescio, ben saccente sermonando, / lo vile prò'e la noia gioiosa.
figliuola sacente, per l'allegrezza de lo avere ad aprir fondaco, l'andò sbocconcellando
pratico, si lasciò ficcare in mente che lo spirito non aveva fatto mai le pazzie
per ottima ragione ho detto altrove e lo ridico qui piu acremente che la storia filosofica
tristo manifesto. baldinucci, 1-90: lo stesso [goltz] fece ancora ad una
testi veneziani, 106: così e. lo quatemeto che sé en questo sacadelo con
suo stupore. baldinucci, 9-v-180: lo strano accidente occorso a roma l'anno 1527
erario dell'ucciso personaggio, ma tutto lo permise al saccheggiamento delle milizie e del
de quilli che o per non conoscere lo periculo o per essere li foristieri assai più
. liburnio, 3-91: tu miri lo d'altrui bene poblicato, gli padrimoni
e saccheggiando per le vicine campagne, lo misero in necessità di venire con quegli
e, lui non volendole amainare, lo pigliassemo per forsa e lo sacchegias- semo
amainare, lo pigliassemo per forsa e lo sacchegias- semo. da porto, 1-78
gli altri leggevano i giornali e saccheggiavano lo zucchero. -figur. sottrarre un merito
, 1-i-1558: non siamo saccheggiatori e lo sapete. siamo ribelli, soldati italiani.
di natura sessuale), compiuta, per lo più in forma collettiva e a titolo
andò formandosi una consuetudine giuridica intemazionale che lo proibiva e che è poi stata consacrata
secca. quarantotti gambini, 12-39: lo vide costeggiare la riva lungo tutta la
gente! e chi si pente dice che lo sacchettano: l'aspettano di notte tempo
, gli spezzano il fil delle reni, lo mandano in etisia. =
genovesi, 52: iosep, chi avea lo so axeneto, descende in terra le
sacchetti di rena molto ben pestato, lo scagliarono nella ruota de'poeti. galileo,
-sacco di piccole dimensioni, per lo più di refe o di stoffa,
una corda e metilo in la bota per lo con- cone che non tochi el fondo
o in vino dove sarà cotta, riscalda lo stomaco raffreddato e conforta la digestione e
luogo ove fosse dolor per ventosità, lo solvono. erbolario volgare, 1-143: vale
scrofa azzurra e grossa / segnato avea lo suo sacchetto bianco, / mi disse
sicuro, ringraziando idio che condotto se lo avea, sciolse il suo sacchetto:
stefano, 15-75: in quela volta numera lo gran sacheto, / e turi li
me ha dato le tre vostre e lo sachétto de li danari. nannini [am-
], 154: avendo ritrovato nel saccheggiar lo steccato... un sacchetto dove
;... e l'altro giorno lo vidi io col sacchetto sotto il pastrano
. campana, 3-106: sette giorni dopo lo scoprimento del trattato, egli un'ora
notario a sachécto secondo la forma de lo statuto. statuti dei mereiai di todi
. spallanzani, iv-197: mi rincresce lo sbaglio commesso di rimandarvi da sassuolo insieme
sacca è costituita da una massa per lo più globosa situata a lato deh'arteria
. ostentazione di conoscenze fastidiosa e per lo più priva di sostanza; saccenteria.
e i consoli dubitanti confortò a non lo proporre. tassoni, xii-2-268: come
. l. pascoli, iv-1-25: lo dirà ancora senza dubbio nella ponderatissima propalazione
presuntuosa sua sacciutézza vada lontano dal vero, lo sa lo stampatore. settembrini [luciano
sacciutézza vada lontano dal vero, lo sa lo stampatore. settembrini [luciano],
talora il meglio / di far, non lo sapendo, un po'di perdita,
per il trasporto, sostanze solide per lo più incoe renti (cereali
tu hai pieno il saco e tu lo rinsachi perché ve ne capi più. giov
e mule quindici: / e assassini lo rintopparono a mezza via, / e gli
-in espressioni comparative, per indicare lo scarso valore e la mancanza di saldezza
ferito; ne afferrò uno, e lo sbatacchiò a terra come un sacco di cenci
riva del piave. -involucro per lo più di plastica usato per riporvi gli
la borsa che veniva usata, per lo più durante un viaggio, per riporvi
nave per custodirvi il proprio corredo (e lo spazio assegnato a ciascun marinaio per riporlo
], / prima che nel sacco lo serrino / col can mastino e lo gettino
sacco lo serrino / col can mastino e lo gettino / al fiume.
in altri appositi contenitori e consumato per lo più all'aperto durante gite, escursioni
li vostri dorsi di sacco, e lo vostro capo farò calvo. domenico da
'l mantello co venne adobato; / operto lo sacco, co stava chello / assai
5. stomaco, ventre (per lo più con connotazione spreg. o scherz
'l sacco. redi, 16-i-134: lo stomaco per similitudine fu detto sacco.
lasciandogli tutte le sue ricchezze, cioè lo libro de'vangeli e una tonica di
sacco'. alla fine di gennaio, lo trasporto qui. 7. per
nostro intendimento che se voi avrete seguito lo 'ntendimento delle nostre lettere, voi non
22 anni per rammarico preso allorché comparve lo 'stabat'. è autore della eccellente musica
spalle, e così salteggiando corre tutto lo spazio destinato, e dove bene spesso
via e modo di sacco u per lo modo usato. simone della tosa,
libri di commercio dei peruzzi, 521: lo squittino della parte... si
del suo sacco attaccato alla mascella inferiore lo ha reso oggetto di curiosità. d'
intestinale protrusa dall'orificio erniario (per lo più nell'espressione sacco erniario).
[altieri biagi], i-24: fato lo taiamento sotil che comprenda tuta la eminencia
tuta la eminencia pigliasse la camoxitade con lo sacco... e sia radigato.
tenuto su le mutandine a sacco, che lo coprivano tutto, davanti e di dietro
significa affaticarsi senza prò; ed è lo stesso che durar fatica per impoverire.
-fare il sacco a qualcuno: per indicare lo scherzo diffuso in caserme o collegi consistente
un livello intollerabile (l'ira, lo sdegno). manuzzi [s.
il nimico armeggiare, saldi e attenti lo lasciavan... far sacco nella stoltizia
ambidui avesti dolce conversazione con quella. non lo avete messo in sacco rotto, perché
. ottimo, i-452: diomedes per lo più tenne il sacco, e colui
monte di fieno e... lo impellicciò di sì solenni bastonate che,
accadde che, mentre i guardiani delle carceri lo cercavano per veder s'egli portava arme
e misurando in lungo e in largo lo stanzone. p. levi, 3-24:
: tremerello prese il mio vino, se lo versò in un fiasco e, mettendoselo
lamento. arpino, 5-134: costui lo conosco, è tutto uno scodinzo- lamento
. g. bianchetti, 1-289: lo trovai afflitto da un poco di mal
si convenga, lasciarò che altri se lo cerchi. avicenna al capitolo 159 del
le mani alcun sempli- cello, te lo saccolano di modo che, se nessun segreto
filangieri, ii-109: io non distinguerò neppure lo stellio- nato dal furto, né gli
341: è da avere bona advertenzia in lo mandare ad saccomando, ad ciò quilli
sempre a un medesimo modo, verso lo spazio assegnato all'imperatore, si mettevano le
genti. d'annunzio, iii-1-580: giovanni lo sciancato, gianni ciotto, / si
contenti de la destractione del conte per lo sacomano de maregnano. cronica riminese,
illicite taglie. d'annunzio, iii-1-540: lo sciancato è buono / a cavalcare addosso
. il provenz. mod. saquaman e lo sp. sacomano 'saccheggio'.
quali danari si conperoe uno sacone per lo letto di simone. testi pratesi, 241
con una buona e pulita intima e lo collocherai sopra il saccone di paglia o
si vive alla buona; la signora lo sa. moravia, ix-103: sistemai
impedire alle foglie o alla paglia, lo scorrere disordinatamente. -saccone elastico,
condizione di penitenza e di umiltà di chi lo porta). alessandro de'medici
. quarantotti gambini, 6-13: infine lo infilava [il pettine] in una
, / ma prima un poco ne rumò lo strame. -peggior. sacconàccio.
colle sue santissime piote, che almeno lo portavano dove voleva lui, saccorotto, e
la camositade [dell'ernia] con tuto lo saco che l'è meio over senza
saco che l'è meio over senza lo saculo e sia desradicato. 5
al l'altare, per lo più di carattere privato, dedicato
nel ventre tuo ristaurata / nostra salute per lo antiquo eccesso / del primo padre,
altro prete. savonarola, 7-ii-7: lo ordine sacerdotale è el primo e principale
breme, 54: venuti al coipo, lo si era tratto rispettosamente fuori dàlia cavità
nel bel mezzo della strada, già lo ricopriva un drappo di tela d'argento
floria, / non n'è vestito lo sacerdotale. -dedito interamente al ministero
che di sacerdotale e di guerriero che lo rendeva poco gradito ai più, ma singolare
che gli ha reso in vita, lo prega di sostenere l'opera dei discepoli
sento subito dire: « né anche io lo credeva ». baldini, 14-143:
vestimenti e il letto del matrimonio, per lo quale io perii, pone sopra
, i-463: avvenne a tanto per lo splendore della pretoria e per la chiaritade del
e per l'ornamento del consolato e per lo sacerdotato di grandissimo pontefice ch'egli era
sm. ciascuna delle persone (per lo più organizzate in collegi, corporazioni o
co li sacerdoti, chi celebravano a lo riempio ove stava quillo dio, de
riempio ove stava quillo dio, de lo muodo che deveano tenere per parlare a
alcuno miraculo secondo loro, li sacerdoti lo tagliano in pezzi, essendo di legno,
: il re per il sogno che lo spaventò fece far l'interpretazione a quei suoi
essere l'interprete della giustizia divina, lo scudo del popolo contro gli abusi della
dei peccati che non aveva commesso, lo cacciavano via nel deserto. -con
una determinata corporazione di sacerdoti, per lo più nell'ambito di una singola comunità
diaconato e quello dell'episcopato, che lo rende diretto collaboratore del vescovo e lo
che lo rende diretto collaboratore del vescovo e lo abilita a celebrare tutti i sacramenti,
dei prìncipi, anatema dei sacerdoti, lo scherno degli ignoranti, la calunnia,
e straniere visitarono il suo stabilimento; lo visitava... il signor conte
muse, delle quali si vantano sacerdoti, lo siano. ghislanzoni, 16-269: noi
una divinità nelle religioni pagane classiche, per lo più con una funzione laterale di indovina
-la condizione, la dignità, lo stato sacerdotale (e anche una particolare
srael, domandò il sommo sacerdozio, per lo quale li promise subiezione e fece rendere
-il papato, la chiesa (per lo più contrapposto a impero).
la chiesa è nello stato, come religiosamente lo stato è nella chiesa. massaia,
aver commesso un delitto contro gli dei o lo stato, era dichiarato 'homo sacer',
zena, 1-132: se non lo sapevano, glielo diceva lui, sa-
(9): a la voxe de lo sacerdoto quando proferisce la parola sagramentar,
sacerdoto quando proferisce la parola sagramentar, lo cel s'avre. tommaseo [s
], 6: pochi sanno che lo stato, o meglio il governo, da
ma ne era solo un simbolo, cioè lo significava come un segno sacro (e
, fondata a parigi nel 1856 con lo scopo dell'adorazione del santissimo esposto in
, / ché l'ha cusì curata lo medeco ammirato. giamboni, 10-35: la
b. davanzati, ii-374: lo vicario generale, lo stesso arrigo teneva
davanzati, ii-374: lo vicario generale, lo stesso arrigo teneva, contro a'suoi
berretta in mano, l'accompagnò dove lo portavano, e si fermò alla porta di
quello cne si comunicò, e poi lo riaccompagnò alla chiesa ai dove era stato
consumato. / ed eo li do lo mio corpo awenante, / e 'l
en sacramento stante, / che da lo preite sirà consecrato. -in confessione
: elli si trova molti ch'hanno lo piacere sì perverso che sua lingua non proffera
mette a guardarlo con occhi sbarrati; lo riconobbe, si diede di un pugno