porte. cavalca, 20-232: venendo lo messo del patriarca e invitandolo a desinare
ché la corazza avea, l'elmo e lo scudo. della casa, 5-iii-
provava un certo ribrezzo a inoltrarvisi; ma lo vinse. giuliani, i-325: costaggiù
della sua natura, non però avrà immobile lo spirito senza alcun ribrezzo di passione.
nostro pubblico non legge e la critica lo lascerebbe impassibile. montale, 21-55:
benedico iddio che li ha creati, e lo prego che sperda o per lo
lo prego che sperda o per lo meno riduca di molto la schiera dei
r darli riprezzo 7 che m inogni modo lo volea squartare. gresciani, 1i-650:
della vita altrui, con intento per lo più malevolo. giorgini -broglio [s
e che esce dalla sua base dopo lo sviluppo delle foglie di quest'ultimo.
moerri cangianti dell'estate; / qualche ruga lo insolca, mobile e sinuosa, /
, chamont e prie,... lo ribussò di nuovo, contentandosi che,
del comune e de'fiorentini, per lo ributtaménto che fatto n'avieno. siri,
eccitante, ributtante e piacevole sapore che lo faceva sputare contro il muro, e smaniare
amore. dannunzio, iv-1-760: ella lo aveva condannato ad ascoltare di continuo accuse
e quelle fé toccare a martello, per lo cui suono quasi tutta la terra venne
ributtati indietro furono. nardi, i-43: lo fece ributtare dalla porta, non senza
accioché, nodrendolo del suo latte, non lo avesse poi in odio. ma quello
destò la dea che, nconoscendolo, subito lo ributtò. giuglaris, 215: turbossi
ii-352: ponendogli la mano alla bocca, lo ributtò rovescio sopra il letto. giorgini-broglio
giorgini-broglio [s. v.]: lo ributtò disteso sul prato.
sposo si fermava sulla porta; scendeva lo sposo ad incontrarla e qui in presenza de'
il vostro solito / star chete per lo meglio. -oh! toit -oh! seguita
toit -oh! seguita. / -la livia lo ributta, e fu per batterlo /
altrimenti soffrire ii scherzi di lui, lo ributtò, lo malmenò. capuana, 12-149
ii scherzi di lui, lo ributtò, lo malmenò. capuana, 12-149: i
e la vorrebbe abbracciare; ma costei lo ributta, fastidita dall'odor di letame
disgustò; il disgusto fu tale che lo ributtai sporcandomi il vestito.
: / quando ributta e per terra lo spande. -impers. sassetti
bevettero troppo freddo, che gli misse lo stomaco sotto sopra e causo quel ributtare
volgar., iii-9 (2): lo fiume de lo serchio...
iii-9 (2): lo fiume de lo serchio... crexando rebutava e
gettare via, lanciare lontano qualcosa, per lo più con una certa violenza e senza
quando videro quel pesciaccio a galla, lo presero in mano e, anasatolo e sentendolo
mano e, anasatolo e sentendolo puzare, lo ributtarono nel lago. lisi, 305
, 3-66: quando meleagro ebbe ucciso lo zio che pretendeva la sua parte della pelle
d'ira ributtò il tizzone nel fuoco e lo lasciò incenerire. -spingere all'indietro
, intorno alle spalle increspata, con lo scapolar nero che dalle spalle si ributta
sorge un vento così infuriato / che lo ributta indietro e lo rimanda / poco men
infuriato / che lo ributta indietro e lo rimanda / poco men che del lago
come s'avesse urtato in cosa che lo ributtasse. g. b. aleotti,
quali tira a sé ogni ferro e raltro lo ributta. serpetro, 167: lo
lo ributta. serpetro, 167: lo schisto è una pietra ferrigna: quanto più
affermazioni o rifiutandone le richieste, per lo più con parole dure, severe o sprezzanti
il perché due degli altri minuti mestieri parlando lo ributtarono e dissono contro a lui.
né di fatti né di parola, ma lo riprese e ributtò agramente. della porta
sua sciabola e la sua paga, lo ributtò aspramente. -respingere da una candidatura
in arnese e senza fede di sanità, lo ributtarono. calvino, 1-112: tre
1 prencipi del nostro secolo sono per lo più cristiani e prudenti e mandati da
uomo nella sommità della ruota e altro tempo lo ributta da sé e lo priva de'
altro tempo lo ributta da sé e lo priva de'beni che si possono dire imprestati
o un artista, un'opera, lo stile; criticarlo aspramente con censure e
né meno iddio, ma del tutto lo ributtava come avendolo per niente. leopardi
patriota che calunni l'altro patriota, lo trovi: trovane uno, se ti dà
in onesta prigionia a fumone, e lo ributta quando racconta della parlata a celestino
[ammiano], 210: gli indovini lo pregavano che differisse l'andata almeno per
sue parole quelli ributtare che avesse mai lo stato suo dolente a pietà commosso.
mio dio: chieggoti in dono / lo spirto principale onde ributti / quello d'orgoglio
ma si potrebbe anche dire che non lo abbia reso volgare. troppo dura è tenuta
, 2-iii-183: quando aprirò un libro e lo intenderò senza dizionario, allora diro di
baretti, i-69: presto... lo rivedrò, se le mie freddissime maniere
.. e toma di nuovo ad aprir lo strumento, e questo intervallo, che
. brancati, 4-244: la strada lo ributtò in famiglia bianco e sfatto.
-dispiacere, dare fastidio (un'opera, lo stile). monti, 4-3-150:
marini, i- 174: non trascurava lo scaltro e tiranno amore di lusingar la
ho divorato con un prò da rimettermi lo stomaco, ributtato oramai delle turpi e in-
aspra caccia e la ricaccia; / lo strepito, il terrore e l'omicidio /
4-3-312: dobbiamo noi stimare che altrettanto lo ricacciasse la pressura dell'istesso peso morto
accese una sigaretta: il fumo lo ricacciò tutto dalle narici. 9
dal pallone, con gentile e destro modo lo possano ricacciare contra gli avversari.
13. riportare in una condizione (per lo più arretrata o negativa); rimettere
-rinunciare a dire qualcosa (per lo più all'ul- timo momento e per
, il segno di ciò è che lo ucello se piuma le penne che sono in
pronom. ritornare, rientrare (per lo piu con una certa furia) in un
nei camini, quel volo di minuzzoli lo divertirono. 2. respinto,
ne vieta il varco: / scosso lo spingo, lo sollevo a stento, /
il varco: / scosso lo spingo, lo sollevo a stento, / m'oppongo
, si distende verso il basso (per lo più formando pieghe e drappeggi).
capo chino [le ragazze], però lo levavan ratte, a quando a quando
alitò sul volto il suo desiderio, lo baciò, ricadde, gli si offerse.
vili-11: la signora gridava di gioia, lo abbracciava, lo baciava. il bimbo
gridava di gioia, lo abbracciava, lo baciava. il bimbo... ricadeva
un breve tratto, e io questo non lo capivo, fosse stato per depositarmi finalmente
manca, e nel ricadere in terra lo viene a racquistare, e però toma
avetoso, / si non recade per lo suo fallire. fra giordano, 7-98:
antonio baldini ed emilio cecchi, che lo spadini assistevano, uando si ricadeva in
18. ritornare a una condizione che precede lo sviluppo della civiltà o l'inizio stesso
20. avere un determinato risultato (per lo più negativo). d.
rozzo. b. croce, ii-2-127: lo spirito, percorsi i suoi stadi di
semplice fissazione di un oggetto luminoso; lo spiritualismo rimaneva dunque escluso, e i
stanza. fanfani, i-151: 'ricadia': lo usano, specialmente que'del contado,
sia / rinaldo ancor; ma s'io lo troverroe, / subito un messo a
calamità. velluti, 53: per lo scruttino che si fece de'priori nel
nel peccato confessato, dèelo dire sicché lo confessore intenda la gravezza del peccato per lo
lo confessore intenda la gravezza del peccato per lo ricadimento e per la sconoscenza del beneficio
maggior incentivo alla ricaduta nella colpa che lo stare nel luogo ove già si commise
ricaduta più spietata e fiera / incrudelì lo sdegno. 4. il ricadere
senso della lunghezza; si compie per lo più nella fabbricazione di chiodi, bulloni
molte anime nel numero dell'uno per lo becco dell'aquila che toma qui a tuttavia
f. f. frugoni, i-413: lo stesso morto... intreccia così
una persona, un oggetto materiale o lo svolgimento di un fatto; chi sta
; il leone e il bue mangeranno insieme lo strame'. dannunzio, iv-1-660: 1
suo che in tanta sua fretta io lo consigli di perdersi dietro a un quadro
esaminare in ogni parte, valutare con lo sguardo (un oggetto, per accertarne
gran cavaler / chi yesu crist ferit in lo pet, /... / a
tristano, 77: allora la damigella lo riguarda e non lo conoscea, impererò
allora la damigella lo riguarda e non lo conoscea, impererò ch'iera grande tempo
dare. dante, infi, 25-91: lo trafitto il mirò, ma nulla disse
-con riferimento a dio (e, per lo più, col significato di conoscere,
boccaccio, viii-1-13: egli era sì per lo lagri- mare, sì per l'afflizione
il cuore sentiva dentro e sì per lo non avere di sé alcuna cura, di
. dante, inf, 15-98: lo mio maestro allora in su la gota /
6-154: guardo il chiacchierone francese e lo riguardo e tomo a guardarlo ed ecco
: il cavaliere, tacendo, aspramente lo riguardò. chiabrera, i-iv-87: nel così
dir l'abbraccia, / poi dolcemente lo riguarda in viso. gemelli careri,
obbligo della convenzione. 7. verificare lo stato e la consistenza quantitativa e numerica
, iv-i-8: entrai a riguardare col pensiero lo difetto umano intorno al detto errore.
. federico ii, 161: a lo sole riguardo / lo vostro bello viso,
, 161: a lo sole riguardo / lo vostro bello viso, / che m'
maestà cesarea più il preggio della persona che lo splendor della nascita, l'ha distinto
, volgendo gli occhi a quinzio, lo riguardavano come solo ricuperatore della maiestà romana
più pacatamente, chiamato un frate confessore, lo pregò che andasse a casa della moglie
: tu, a cui io ho dato lo stato e la fama, tu,
essere puniti. del mazza, xxi: lo ignobile non riguardava el nobile, ma
l'iddei. bencivenni [tommaseo]: lo secondo ramo [di rapina] si
la religione ed in altre che riguardavano lo stato, d'una causa comune essi
in quanto è odioso, la commedia lo riguarda in quanto è ridicolo. d'
morto, piacciono tutte le cose che lo riguardano. foscolo, vii-117: le arti
tale cose del mondo, come non lo riguardassero punto. d'annunzio, iii-1-1186:
vista di certi fatti, anche se non lo riguardano personalmente, si sconvolge.
; fissare, appuntare, tenere fisso lo sguardo su un oggetto; gettare lo
lo sguardo su un oggetto; gettare lo sguardo. -anche: spaziare con lo
gettare lo sguardo. -anche: spaziare con lo sguardo; guardarsi intorno. anonimo
. anonimo, i-619: riguardando ne lo vostro aspetto / come fantino ch'è
romanzo di tristano, 144: lo mastro de la nave incominciò a riguardare a
prigione che è sentenziato sempre riguarda quando lo giudice venga alla carcere.
carcere. -sbirciare, spingere lo sguardo. sercambi, 2-ii-220: orsuccio
guardare in una direzione; volgere nuovamente lo sguardo. dante, par.,
. si mise anche una volta / lo scapolare. entrò. riguardò muta. pavese
è dinanzi a li occhi », cioè lo presente, e però n'è data
baretti, 6-33: ho sovente considerato lo stivale nostro glorioso, non come un continente
riguardando alla benignità di coloro che gli lo aveano mandato, lo misono in una
di coloro che gli lo aveano mandato, lo misono in una stalla di cavalli,
la tucia sia bianca o rossa, lo muta in color d'oro.
monte, 1-19-5: tanto riguardo ne lo vostro onore, / che 'nver'
suo onore. settembrini, i-102: io lo benedico e lo adoro e lo prego
settembrini, i-102: io lo benedico e lo adoro e lo prego [dio che
io lo benedico e lo adoro e lo prego [dio che riguardi all'anima mia
/ sì ch'ella il prese e lo legò ben forte. fausto da longiano,
sì gran male, ogni cosella / lo faré ricader. fagiuoli, iii-3: non
loggione della pasta asciutta che mi ridusse lo smoking in uno stato deplorevole. -riguardare
me stupisco di me solo. -volgere lo sguardo in giro con fare circospetto.
. francesco di vannozzo, 57: lo omnipotente creatore / te guardi sempre da
del riguardare, nel senso del rivolger lo sguardo con attenzione, per lo più a
del rivolger lo sguardo con attenzione, per lo più a fine d'accertarsi e di
iii-509: giudicarono [i legati] per lo migliore che sua santità gli levasse quindi
il sovrano, quando venne quassù, lo portò via seco e lo fece riguardatore delle
venne quassù, lo portò via seco e lo fece riguardatore delle argenterie.
più accortamente, facendole egli resistenza, lo fé cadere precipitosamente, come da una
/ e la dolce reguardatura / con lo grazioso parlare / sempre stongo a contemplare.
del suo merito e de'suoi servigi, lo regalò d'un bacino d'oro di
; che attribuisce grande prestigio a chi lo compie o se ne assume l'onere
e apprezzato per i grandi valori formali che lo caratterizzano (un'opera artistica).
naturali e per le opere umane che lo abbelliscono (un luogo); insigne
avvenire di quello che sia riuscita per lo passato. magalotti, 26-27: un
; avvincente; ornato, elegante (lo stile). bembo, iii-120:
sopra un'altissima torre, riguardevole e per lo splendore delibarmi e per l'insegne reali
avere la quale paia riguardevole alquanto, ne lo studio di quella pongono tutti studi.
riguàrdió), sm. il volgere lo sguardo verso un oggetto; sguardo,
dello sguardo). -fare riguardo-, volgere lo sguardo, guardare. giacomo
, 405: non agio abento -tanto lo cor mi lanza / co li riguardi de
): beneto... com solo lo reguardo desligà li gropi de le ligaure
cum le quae eram strette le brage de lo vilam innocente. boccaccio, 21-9-26:
[parole], oltre a quello che lo ave- dimento del mio povero ingegno ne
. -con metonimia: ciò che lo sguardo coglie; aspetto di una persona
magno volgar. [tommaseo]: certamente lo peccatore non fermerebbe lo riguardo della sua
]: certamente lo peccatore non fermerebbe lo riguardo della sua considerazione nella terra,
lieto e dolente ad un tempo per lo stesso riguardo, ma sì ben per diversi
può ragionevolmente supponersi che uguale ne sarebbe lo fortunato esito. 3. il
in proposito:... c'è lo stile secco e nervoso dell'a. da
cattaneo, vi-1-79: come nell'assunto lo scopo primario deve essere la comunicazione diretta
: ritorno ora al mio silenzio, a lo star rattenuto e al proceder con tanti
stesso? tasso, 19-15: fra lo sdegno tancredi e la vergogna / si rode
. dante, inf, n-12: lo nostro scender conviene esser tardo, /
). davila, 506: considerando lo stato presente con il dovuto riguardo,
/ possenti, e molti, ancor lo stringon; molto / timor si annida
che ò riguardo a esporre. ma tu lo meriti: è un doveroso ricambio.
giasone de nores commenda senza altro riguardo lo sciolto. -in relazione con il
/ cotanto n'ho riguardo / de lo tardar che fate / non perdan ciò
tutto il gioco si regge. il municipio lo sa e non gli lesina riguardi.
egli sta vicino a te, e tu lo temi, e talvolta mi sacrifichi a
va [amore] sì chiuso per ferir lo core / che non ne potè l'
per non perderla, per ricuperarla (per lo più nelle espressioni avere, aversi riguardo
che tu ti abbia riguardo, acciocché lo intendere io e tua madre che tu
clemenza. dante, par., lo primo tuo refugio e 'l primo ostello
, ch'era istoriografo regio e prelato, lo portarono a presentare in tal guisa l'
riguardo ragionevole. idem, 10-xii-83: lo 'nfinito, senza la predetta giunta del
il poeta [dante], a mostrare lo stretto d'abila e calpe, lo
lo stretto d'abila e calpe, lo appella 'foce', 'ov'ercole segnò li
e frivola riguardo ai motivi per cui lo commette. moravia, 15-17: il consumatore
finora. montano, 212: il bonavia lo assicurò a questo riguardo. -a
, / ma non lasciava già però lo crai / e a riguardo sempre comigliau.
palamedès, 43: io fui bene lo segondo sensone a riguardo delli altri del
, i monumenti della nostra grandezza passata lo avrebbero [napoleone] distolto dalla crudele
presente. nievo, 500: lo guardava in cagnesco; ma dentro di sé
cossi sotto tarme adoperare, corno a lo portare de'soverchi pisi in spalla facea
, / dov'era il capitan con lo stendardo, / e guarda quel che
sempre aver riguardo che gli altri, che lo precedono..., sieno per
quando pianti il cavolo, che non lo sotterri tanto che la sommità del gambo
intelligenza, 263: miccerrès e lo re calamusso /... fuoro
festa. gozzano, i-50: giungeva lo zio, signore virtuoso di molto riguardo,
di essere violentata. -fronteggiare a vista lo schieramento nemico (terrestre o navale)
voglio 1 xm. che sempre stagan a lo reguardo de l'oste. prima guerra
a buon riguardo, / chi in man lo spiede e chi s'acconcia il dardo
vogliolose e caparbie. grazzini, 9-28: lo guardava com'una fanciulla in casa,
: l'avversità con le frequenti batoste lo aveva sbaldanzito assai, e gli anni e
desensato en te si è anidato, / lo stro- vele, opprobrioso, brutto,
felice da massa marittima, xliii-250: lo creator si l'avie fatta in pruovo
begli occhi. -intr. puntare lo sguardo, tenere fisso lo sguardo.
-intr. puntare lo sguardo, tenere fisso lo sguardo. - anche di animali.
, diremo che questo tale rigurgitaménto per lo incontro dell'isole sia come tutte l'
alpinverosimile, gremito di una moltitudine per lo più disordinata e vociante (un luogo
). scorrere indietro, rifluire per lo più fuoruscendo a causa di ostacoli che
acre della stoffa e del cuoio che lo coprono, la puzza del suo fiato,
porre in mano a tutti i giovanotti perche lo leggessero e facessero senno. lucini,
, 7: il mio spirito era prima lo smisurato regno della morte, cosparso di
, di emozioni, di passioni per lo più impetuose e incontrollate. cagna,
narici un rigurgito acido ed amaro che lo sconvolgeva. -in espressioni comparati,
, ii-513: il rigurgito della folla lo sbalestrò lontano. beltramelli, iii-1093:
si formarebbe un rigurgito di denaro che lo renderebbe stagnante. -letter. apparizione
internazionali. 6. ricomparsa, per lo più improvvisa, alquanto intensa e,
. pratolini, 10-330: mi fissò attraverso lo specchio; anziché commuovermi, un rigurgito
, un rigurgito di rabbia mi chiudeva lo stomaco e la gola. -rinnovata
gola. -rinnovata manifestazione, per lo più improvvisa, incontrollata e, talvolta
grillo, 1038: ben lo dimostrano i suoi leggiadrissimi componimenti e l'
per quaranta giorni al sole, e poscia lo lam biccano e rilambiccano più
l'assecura / la bella man, che lo scacciò pur dianzi, / scote
espressione di uno stato d'animo (lo sguardo). d'annunzio, vi-780
, di maestà, di fierezza attraverso lo sguardo. martello, 6-iii-118: dalla
seconda o per l'ennesima volta, lo sguardo a un oggetto o a un luogo
crollò sei volte, e sei volte lo si rimise in piedi, dopo che fra
tratto, proprio mentre milton cedeva, lo abbandonò, rilanciandogli forte le braccia contro
sfericamente né roteando, né può muover lo sferico a cunei e a passi o rilanci
imprigionati... l'oferta o vero lo rilasciamento fare non si possa..
così non facesseno... perdano tutto lo loro feo, e tanto più quanto
feo, e tanto più quanto fosse lo relassamento de la con- dampnagione.
, e tutti quelli che vollono conoscere lo loro errore fue perdonato loro e furono
.]: l'aveva ripreso e poi lo ha rilasciato. amanti che si riaccozzano
relassare le massarizie che sironno alora en lo ditto campione per stimate agli ufiziaglie del
ugo di moncaaa con espressa commissione di rilasciare lo stato di milano. t. contarmi
le offerisco di rilasciarle il denaro, e lo ricusa? -milit. disus. fare
sirai lieto, / se non relassi lo superbo errore. f. f. frugoni
commissario di guerra del riparto... lo spoglio del registro de'
: il danno, la vergogna, lo esilio, la servitù, conciossiacosaché per lo
lo esilio, la servitù, conciossiacosaché per lo più siano sì inflitte che per niuna
(rimessa e relasciata la forza che lo sforzava) di nuovo convien che nel suo
concertò la rilassazióne d'alcuni prigioni, lo spiantamento degli uscocchi da segna con la
e li fo risposto, 'consulente colegio', lo lassasse con questo, el si apresentasse
rilasci gassosi una nube che si dirige secondo lo spirare del vento. f. prattico
-ant. canale interno al muro per lo scolo e per 10 scarico dell'acqua
per l'acqua che piove su per lo tetto della torre e va giù per lo
lo tetto della torre e va giù per lo muro dentro, in modo che porterà
o per la molta infermità o per lo profondo relassamento, o cne l'uomo è
-òo: desiderarebbe, dic'ella, che lo stile fosse men rimesso alcune volte,
di una reazione chimica, onde permettere lo studio delle reazioni chimiche più veloci.
una insipida e isnervata dolcezza mi rilassavan lo stomaco. salvini, 39-iv-216: gli
fuoco. g. vialardi, 1-363: lo spinace è una verdura che si mangia
lo sguardo del dottore, piegò le gambe,
, 20-155: si conviene alcuna fiata rilasciare lo rigore della penitenza. s. bernardo
6. intr. per lo più con la particella pronom. perdere
pronom. perdere o avere, per lo più progressivamente, allentato il tono muscolare
anonimo [agricola], 270: lo smeride... ha e la durezza
cui per tanto tempo aveva tenuto lo spirito, d'un tratto si rilasciò.
giovanni crisostomo volpar., 1-1-105: poiché lo stimolo della coscienzia cessa e li freni
smorzarsi, venire meno, diminuire (lo zelo, l'entusiasmo di un atteggiamento o
, iii-1-191: con cotali altre piacevolezze lo motteggiavano per le moltissime anella che portava,
piede in tutta europa: queste con lo allettar maggiormente gli uomini, parteggiando anche
favella. -indugio, insicurezza per lo più momentanea. vittorini, 5-166:
: è segno che i muscoli, che lo tengono [l'occhio] e che
tengono [l'occhio] e che lo girano, son rilassati e che gli umori
più protesa in avanti o rilassata contro lo schienale, la concentrazione o la distensione
de'riformatori. calzabigi, 85: inspirante lo spirito del nume / che vi comparve
per dir così, senza avvedersene, per lo scrivere che facevano i toscani, e
massime ora rigorose ed ora rilassate, lo mostravano quale uno dei capi giansenisti,
, io-v-108: la signora marchesa ha lo stomaco e le viscere deboli: adunque non
de'suoi umori aveva terminato di corrodergli lo sfintere, a segno che la materia negl'
1. riccati, cxvi-154: la febbre lo ha accompagnato sino alla sepoltura e negli
astenersi dalle ostilità e di riposarsi per lo spazio di dieci settimane intiere, dando
osserva il conte de maistre, è lo stato abituale del genere umano, la
strada guasto, chiamò il bargello e lo pregò che da sua parte dicesse ai
conviene tenersi più alti affine di dare lo scolo alle acque. = comp.
le soverchie umidità. -region. riempire lo stomaco senza dare nutrimento (l'acqua
vecchietti, se il signore non ce lo rimandava [il vino], potevamo andare
fa con quell'acqua che ci rilava lo stomaco! 3. sciacquare,
chi scioglie un nastro, / chi lo rilega. -imprigionare di nuovo i
permette al nimico nostro, in alcune lo ritiene, in alcune cose gli dà
cose gli dà larghezza, in alcune lo rifrena, alcune cose gli concede di
gli concede di tentare, in alcune lo rilega. -arginare tramite leggi severe
più solida. galileo, 1-1-210: lo detti [il libro] a quel legatore
romano che serve al palazzo, acciò lo sciogliesse, asciugasse e diligentemente lo rilegasse
acciò lo sciogliesse, asciugasse e diligentemente lo rilegasse. pacichelli, 5-308: si passa
pomena e altre sola, andava per lo bello giardino aprendo le vie al- l'
e che se io gnene rilegassi, lo migliorerei assai da quel che egli era
stampare un volume di scritti miei originali che lo compiesse e ne fosse a un tempo
/ né la morte imagenare / quando lo vedde maria relegato / da qui giudei
2. rivestito con una copertina per lo più di materiale solido e pregiato,
temi di greco, ben rilegato volume, lo torrei io. verga, 8-515:
veramente qualche cosa di estraneo, che lo allontanava dagli altri. rilegatóre1,
: se, invece, il ritiro e lo screpo- lamento per il disseccarsi della marna
n-ii- 257: qui si tacque lo spirito; e io, ripieno di maraviglia
lessi e rilessi l'inscrizione patetica sopra lo stesso scolpita. leopardi, iii- 324
il lettore e di tratto in tratto lo sforzano a rileggere qualche periodo, volendo
porto, / per sette volte almanco lo vuol morto. passeroni, 1-46: bevi
messo tropp'umido nello stufatto, e lo ha rilessito'. 2. intr
eliminarvi gli errori materiali, per migliorarne lo stile o per verificarne la validità artistica
cà l'om per sène avìa fatto lo tomo, i per sé devia far 'l
cagione ad anibaie di maggiore abbassamento che lo rilevamento suo della battaglia di canni.
per qualche giorno, dovrebbe trovare chi lo sostituisca nel rilevamento dei dati.
in civiltà delle macchine, 42]: lo smithsonian astrophysical observatory...
costui un degno successore del nostro jacopo lo dica chi intende più ch'io non so
mezo non mai più inteso di mantenere lo spazio di tant'anni all'altrui spese a
di rilevante beneficio agli assediati, avendo lo spinola incominciati appunto da quel canto gli
qualità delle forze d'ambe le parti lo esponevano necessariamente a sconci e scapiti di
pronunciata, se l'atto ha raggiunto lo scopo a cui è destinato.
che s'elli cade non è chi lo rilievi. g. villani, 8-80:
rilievi. g. villani, 8-80: lo re lo rilevò suso e basciollo in
g. villani, 8-80: lo re lo rilevò suso e basciollo in bocca.
: se un beccaio non era che lo rilevasse, i cavalli di francia, non
tempo non l'offenda. ma quando lo vedrà adirato e che non vuole star sopra
aiuto fu presto rellevà, / e prega lo figlo la faza morir cum sì.
santo zanobio, la quale cadde per lo diluvio, si rilevi alle spese dell'opera
. anonimo romano, 1-51: fare lo passaio e. lla granne armata per
, abbiti bolio armenico, e to'lo buono. cellini, 587: ritornando
non indossava nulla di straordinario, ma lo stesso colore della sua veste, rosso,
e'rilevasse più di otto, e'lo chiamerebbono imperfetto abbondante. c. molin
pianger sazio, / pur mi rileva lo sfogare alquanto, / perché m, silenzio
la altrui auttorità o le altrui scritture lo possano rilevare. caro, 12-i-50:
avrà promesso, che fra quindici giorni lo tragga di tale obbligazione o (avendo
tale obbligazione o (avendo pagato) lo rilevi senza danno. codice civile del
quanto la giusta cagione dell'ira non lo rilevasse in grandissima parte, arebbe commesso
l'aveano sospiecti de la morte de lo re telamonio, credendo che. nce avessero
: pregando il re di francia per lo tenore delle loro lettere che, s'
per rilevarlo dalle tre incomodità che cadde per lo peccato del primo uomo, cioè sapienza
altrui bene e piacere / e senza rilevar lo tiri al fondo. boccaccio, 1-i-332
, 1-183: intenneva rettificare e relevare lo stato de roma. s. bernardino da
uomo, è pur gran cosa che dio lo rilievi a tanta gloria, pochi si
dell'uomo assistito dalla grazia dell'imperadore lo rileva oltre l'usato. bonghi,
). giamboni, 4-488: pensando lo imperatore sopra le pri- maie lettere e
. boiardo, 3-182: non trovo lo instrumento che me adimandano le magnificenzie vostre
: per rilevar con certezza l'essere e lo stato di questa città non cenomana in
donne; anzi protesta espressamente di non lo voler dire. dal progresso della storia si
: ei dichiarò che il generalissimo radetzki lo mandava a rilevare quale fosse la mente
giovanni... aveva già rilevato lo stabilimento di sampierdarena. -subentrare in
stavo. ora pero sono sposato, lo debbo disdire. o lo rilevi te?
sposato, lo debbo disdire. o lo rilevi te? ». -ritirare
viani, 19-144: quando trapelavo che lo zio si recava all'educandato per nlevare
rilieva me che colui che mi offende lo facci per ignoranza e non per malignità?
boiardo, 1-2-27: la sera aspetta e lo aspettar lo agreva, / e su
1-2-27: la sera aspetta e lo aspettar lo agreva, / e su e giù
. 29. intr. per lo più con la particella pronom. alzarsi
, / ke de la carne polita / lo virmillo sangue tra'. romanzo di tristano
., 8-9 (i-iv-760): messer lo medico, sentendosi in questo luogo così
terra; e standogli sopra, non lo fa rilevare. verga, 5-340: carolina
non poteva stare. pea, n-125: lo fece rilevare dal letto per coprirlo d'
1-71-25: per gran tempo fo sconfitto / lo nimico emmaledetto; / relevòse e fece
; / relevòse e fece iètto / e lo mondo à arapicciato. compagni, 1-15
- dirigersi verso l'alto (lo sguardo). dante, par.
metà della via la infantile sua curiosità lo punse: si volse. letizia moveva al
corpo che sarà quadro apparirà tondo, lo sferico piano, il piano, per
l. adimari, 1-113: adomava tutto lo spazio de'muri, interposto tra cappella
sono così sensibili nel mordere che cagionano lo stesso dolore o fanno rilevare la carne
con qualche rilevatezza, l'intagliatura fa lo stesso con qualche profondità.
alto. bonavia, 348: item lo dì soprascritto li pagai uno mego bue
xvi-539: quell'occhio dell'aquila ha lo schermo d'un su- perciglio molto rilevato
, v-240: chi non sa che per lo rimenare la pasta, che è cosa
[dei bisanti] era la faccia de lo 'mpera- dore coniata e rilevata, e
bibbia volgar., i-437: fece lo velo di giacinto, di porpora e
: quasi sempre le figure occupano interamente lo spazio in un gioco di forme rilevate che
floro, che è forse tutt'uno con lo storico e con il retore dello stesso
il suo capellano, che ogni mattina lo communicava, se quell'ostia fosse consacrata
ostia fosse consacrata. giannone, 1-i-50: lo rendevano [lo splendore] ancor florido
giannone, 1-i-50: lo rendevano [lo splendore] ancor florido e rilevato fe due
si ritrova il serenissimo re ferdinando, lo ambasadore del gran turco, qual sta
volgar., 1-100: per essa andòe lo rilevatore della generazione umana.
congenere una specie d'intermezzo che chiude lo stretto infenore della pelvi. rilevatore del
parlando, nel quale il nascimento, lo 'nnamoramento e gli accidenti de'detti due infino
dello stato umano ch'era caduto per lo peccato delli primi parenti, onde aveano
.]: 'rilèvo'e corrottamente 'rilèo'lo dice la plebe fiorentina per il rilevare
franci russi e bianchi che le donò lo reverendo episcopo campano. = dal
rilèvo, rilièvo), sm. lo sporgere, l'aggettare da una superficie;
: di grandissime considerazioni ed avvertenze richiede lo studio delle pieghe, parte essenzialissima anch'
montuosità di una determinata regione (per lo più al plur.). -rilievo residuale
in quanto contrapposte alla pittura (per lo più nelle espressioni fare, lavorare di
.]: 'di rilievo * per lo stesso che 'tondeggiante, rinnalzante': ed è
gesso o cera o altro materiale, per lo più copia o calco di un'opera
modello in scala di una costruzione (per lo più di legno o di stucco o
giusto il rapporto fra il chiaro e lo scuro. c. carrà, 221
di quelle pitture è cupo perché così lo sentivano e lo volevano. è un tono
è cupo perché così lo sentivano e lo volevano. è un tono di appoggio di
. importanza, rilevanza, significato (per lo più in espressioni con valore aggett.
11. osservazione, giudizio, per lo più con carattere di critica o di
poveri. novellino, vi-148: tennero lo 'nvito e pranzaro assai cattivamente, con
grandi, i quali avanzi si buscano per lo più da coloro che servono a tavola
santissimo in circolo per le chiese e per lo spazio di 40 ore, consumandosi quantità
umile veste nera metteva in rilievo tutto lo svelto della sua bella persona. alvaro,
infila, gli accomoda la cravatta, lo spolvera, lo riliscia, gli guarda i
accomoda la cravatta, lo spolvera, lo riliscia, gli guarda i quaderni.
. riacquistare vivacità, ridiventare radioso (lo sguardo, il volto). palazzeschi
gnuoli si lodano assai del governo e perciò lo celebrano e rilodano lui altresì.
provvista di una piccola guida che permette lo scorrimento della tenda stessa mossa da tiranti
paolo che pare che reputi vile e lordo lo sangue di cristo in cui virtù è
, 10-1: su 'l seggio si pon lo dio, che tuona / riluccicante d'
gli altri frati. buti, 3-108: lo primo cielo empireo, nel quale sono
polo antartico non è così stellato corno lo artico. se vede molto stelle picolle,
rilucente. ottimo, i-519: trasse lo rilucente coltello della pendente guaina. anonimo
il sangue mio; ed ecco, ora lo spezzo, / lo spezzo sul tuo
ed ecco, ora lo spezzo, / lo spezzo sul tuo capo rilucente. bartolini
. -luccicante (l'occhio, lo sguardo). dante, purg.
tutto gialli, ma fulvi, come lo colore della penna del grifone. mazzini,
corina. a. pucci, 5-37: lo 'mperadore allor chiamò la figlia / e
senso concreto: ciò che rende radioso lo sguardo, il volto. salvini,
., iv-xn-7: se quanta rena volve lo mare turbato dal vento, se quante
veramente [la nobiltà] è cielo ne lo quale molte e diverse stelle rilucono.
manche e no merme, / ch'a lo so regno ne conduga / unde so
oro. a. pucci, 5-37: lo re la isposò con cinque anella /
. d'annunzio, iii-2-298: poi lo lavammo delle schiume tutto, / e
delle schiume tutto, / e tutto lo nettammo con gli strìgili. / e grande
dante, purg., 27-133: vedi lo sol che 'n fronte ti riluce.
bel viso a me riluce, / con lo splendore in te crudeltà cresce.
ira, le vene si anerano per lo sangue, li occhi rilucono più crudelmente
, cioè un lume spirituale, per lo quale vivono e spiritualmente relucono. nannini
lodevole. oliva, 637: uno è lo scopo di tutti (sì di chi
, non così tosto vi comincia a rilucere lo splendore della religione e della fede?
famoso. fazio, iv-9-75: istro lo chiamo e dove si riduce, / per
chiamo e dove si riduce, / per lo cammino, danoia si dice; /
cioè di maggior accensione della nostalgia, lo schema della 'langue * paesana.
). bigiaretti, 11-242: apersi lo sportello [dell'auto] ad èva,
vincerne la riluttanza. deledda, v-536: lo impressiona la strana riluttanza del cavallo ad
autorità delle tante filosofie che, innalzando lo schematizzamento empirico e includendolo nelle loro dialettiche
scelta, ad assumersi un impegno (per lo più in relazione con una prop.
corpo reluttava), ma la volontà nemica lo costringeva a levarsi dal seggiolone e a
ma pisistrato, fattosi capo del popolo, lo sostenne. leoni, 702: l'
chiaro davanzati, ii-20: per me lo dico e per voi veramente / ch'
2-169: l'omo dèe respondere a lo ditto sonetto, o sia altro rithimo per
rime, consonante a le rime de lo soneto o sia de lo nthimo a lui
le rime de lo soneto o sia de lo nthimo a lui mandado. ottimo,
cuore. ferd. martini, 4-28: lo pregarono di improvvisare un sonetto con rime
2. strofe metrica, per lo più di endecasillabi, composta da un
un distico a rima baciata, secondo lo schema ababcc; ottava rima: ottava;
latina, che è senza rima: per lo più al plur. e nelle locuz
in cui i versi della risposta ripetono lo stesso schema della proposta. -al figur
iv-107: se rima in latino è lo stesso che fissura in vulgare, al sicuro
: statuimo e ordiniamo che chiunque rimanda lo staio, mandi e'denari quando rimanda
staio, mandi e'denari quando rimanda lo staio. g. cheliini, 166:
al proprietario. novellino, xxviii-818: lo 'mperadore federigo stando ad assedio a melano
un atro cavallo bun per elio, sì lo devese remandà'. -nel calcio e
.; comunicare determinate sensazioni. -per lo più con uso recipr. cesarotti
gli ho rimandato uno sguardo tale che lo ha fatto sorridere. -tose.
20-163: dopo alquanto tempo santo antonio lo rimandò al suo convento. boccaccio,
sacrifici, e in questa guisa ripopolavano lo stato, ritenendo le femmine e rimandando
tale fosse dentro tra voi, sì lo rimandate alla sua libertà e voi vi
bum omo chi me prega che resuscite lo so figlio e renda e remande in questo
-riconsegnare un prigioniero all'autorità che già lo deteneva. torini, 339: per
li loro commissari... il perché lo pregavano gli volesse rimandare liberi li loro
la persona sua, sperando che ella lo rimanderà assai presto bene spedito. gherardacci
effetto è. fanzini, iii-115: lo specchio mi rimandò la mia figura deformata e
e sudicia. moravia, i-358: lo specchio... gli rimandò un'immagine
foglio da 500 alring. bernardi che lo rimandò. -respingere una pratica,
agli uomini che dividevan la pesca, lo rimandava severamente, come se si avvicinasse a
. bestiario moralizzato, 1-53: è lo nemico questo cacia- tore: / cacia
fare e non ce fa retomo / remanda lo nemico sconsolato. -non accettare
più donna alcuna la quale arrossisca per lo esserne dal marito rimandata? b. davanzati
massaia, iii-196: se in vece lo sposo uscisse dalla stanza senza dir parola
di se... in questo caso lo sposo ha diritto di rimandare la giovane
una panca addosso a una vecchia che lo rimanda, con una maledizione e una
cavallo e ricciardo in altro lato / lo spinge, e quei, che non
sorge un vento così infuriato / che lo ributta indietro e lo rimanda / poco
così infuriato / che lo ributta indietro e lo rimanda / poco men che del lago
tempo, a un'altra data per lo più non definita; procrastinare, differire.
volere fare nulla, i genitori in extremis lo mandano all'istituto di belle arti a
su, senza rileggere i passi a cui lo rimando, di dante o di virgilio
che raccontaro i suoi ambasciadori, lodò lo 'mperadore... rimandò li ambasciadori e
. cantari, 310: si partì lo 'mbasciadore / e tomossi a cer- bino
aurea volgar., 396: io non lo ardisco a dire, imperò che,
mi fu comandato da san gregorio eh lo dovessi venire a voi, il diavolo si
vecchietti, se il signore non ce lo rimandava [il vino], potevamo andare
fa con quell'acqua che ci rilava lo stomaco! -far pervenire.
onorare lo messaggio segondo la maniera di lui e rimandare
un oggetto. novellino, xxviii-818: lo 'mperadore federigo stando ad assedio a melano
, dicendo che, essendo egli per lo comune suo nella gosta di lucca,
un'illazione o a una battuta mordace con lo stesso tono; rendere la pariglia.
-rimandarla giù: rinunciare a dire (per lo più ah'ultimo momento) una battuta
il segno convenzionale o la parola che lo indicano). -in partic.:
di rimando, a qualche modo. « lo trovo prudente ». moravia, i-328
mortifero alito, dannoso a quelli che lo avevano a rimaneggiare nel lavarlo, ha
forse vincerà il campionato. -da che lo deducete? -è un mio segreto.
e fine, e si domanda « lo sdegno d'achille ». galileo, 3-1-94
'detti denari fossero ispesi in lei, lo rimanente i fidecommessarri ke. ssaranno debbiano
pagai per lui a bettino de'cavalcanti per lo terzo di venticinque livre e soldi diecie
? comincerà la guerra del popolo? dio lo sa. oggimai, io non lavoro
, ringraziata pel rimanente sua santità, lo licenziò e se ne ritornò. d.
a pensare a ciascuna e savere / lo rimagnente. tasso, 7-6-75: prima ei
e nella stessa distanza, non rimanga lo stesso, nella qual rimanenza la di
un compì, di modo che indicano lo stato fisico o spirituale in cui si
vassene in altra contrata / e no lo mi manda a diri / ed io rimagno
ch'io perda la mia buona fortuna per lo vostro dipartimento né per vostro rimanere.
. / ma io rimasi a riguardar lo stuolo. s. gregorio magno volgar.
: lasciate ch'io rimanga / a udir lo scocco / delle balestre. govoni,
): citandosege a li pei sì lo scungurà e pregando dise: « per quelo
inf, 29-24: non si franga / lo tuo pensier da qui innanzi sovr'ello
tre generazioni de ipsi ne remasero ne lo airo. goldoni, vii-712: egli
se re dopo lui fosse nmaso / lo giovanetto che retro a lui siede, /
vista. anonimo romano, 1-191: puosto lo fierro, allo primo colpo stoizao in
la sua via e... arse lo luogo per lo quale passò, e
e... arse lo luogo per lo quale passò, e rimasevi quella apparenza
davanzati, 94-14: deggiavi piacere / che lo mio core noi mi ridoniate: /
, i-xvi-1-238: quando... lo coglieva il sonno ed era rimasto di
cordiali rispetti al signor barossi rimango con tutto lo spirito. -con litote:
accuse al padre in fino a tanto che lo sforzarono a ritornarsene tra cananei. s
cavalca, 20-291: sì mi aveva lo nemico compreso e legato che non me
bibbia volgar., vi-386: levate via lo male delle cogitazioni vostre dinanzi alli miei
). novellino, xxviii-799: metti lo 'ngegno tuo che tu quelle pietre mi
dintorno a questo sia savio, fanne lo meglo che puoi sì che tu n'
calimala, 2-222: se rimanesse per lo compratore che le dette tare non si
): é1 non remane per lo suo peccato / che tutti nui non deventamo
del luogo, il progetto di decorazione e lo scandaglio della spesa, non rimaneva
del trecento, 24: quanto in lo resto chi me romane a dare e
lor ripa né costa, / che de lo scampol no rimarrà costa. lacopone,
7 ché m'è rimaso di voi lo guardare. dante, vita nuova,
. idem, inf, 32-99: allor lo presi per la cuticagna / e dissi
. storie pistoiesi, 1-46: grande fue lo danno che 'pistoiesi riceverò, sì
. de rosa, 545: quando lo re alfonso mise a. ssacco napole,
ch'ei debbia remanere a me libero per lo detto preggo. -essere attribuito
pistoia. boiardo, 1-12: sperava lo stato a lui e a suoi descendenti perpetuamente
se li dicti cecio e bonaiuncta infra lo dicto terme guadangnassero della dita opra,
alquanto diversa dalla precedente, e per lo più dipendente dal verificarsi di fatti esterni
rinaldo d'aquino, 112: lo meo cor non è con mico, /
è con mico, / ched eo tutto lo v'o dato / e ne son
/ de sé reman perdente, posto ne lo 'nfinito. novellino, xxviii-815:
; presela, e cominciò a tirare. lo re, per non rimanere scoperto,
ed daesse fadiga a la soa constantia e lo poesse far romagnir nuo e bioto de
. bianciardi, 3-48: le donne poi lo sai cosa fanno? appena assunte si
delettanza sottratta en tormento, / reman lo talento fraudato en tutto. novellino, xxviii-870
amoroso disir che tutor penso / da lo mi'cor onni tenebra spinge, / e
e così ne'giorni seguenti, finché lo scarafaggio non rimase al secco. saba
il grande affare / che pò venire per lo fino amore: / né rimaner vorria
dimandar, lettor, ch'i'non lo scrivo, / però che ogni parlar sarebbe
: colui che volse il sesto / a lo stremo del mondo, e aentro ad
venus se n'e andàa via, e lo dolore sì me remane. dante,
tutti insieme doversi trovare la mattina per lo fresco al paradiso. capponi, 2-337:
24. accusare viva sorpresa, per lo più unita con sconcerto e disappunto (
. giuliano de'medici, 116: lo non so di me il vero, /
iperb.: avere un colpo per lo spavento e la sorpresa. compagnia della
andrai / a cerca tanto che tu lo ritrovi / per ogni modo e menalo qui
in seguro logo in vadagno e debia romagnir lo vadagno a pe de lo cavedal.
debia romagnir lo vadagno a pe de lo cavedal. -rimanere a piedi,
]: quando meno si guardano e lo nostro signore chiude loro l'uscio, ed
del ghiaccio rimaneva dubbio qual freddo maggiormente lo raffreddasse, o 11 diretto o il
: non riuscire a dir nulla per lo stupore, lo sconcerto. michelstaedter,
a dir nulla per lo stupore, lo sconcerto. michelstaedter, 96: io
volontà ne rimangiasse, non varrebbe nulla lo sacrificio. pulci, 3-48: rinaldo toma
beffare per difetti del corpo, imitando lo zoppo, rifacendo il verso a chi balbetta
la 'presentazione'? moravia, viii-224: se lo fai per te, non so.
, non so... ma se lo fai a causa mia, sei ancora in
povero ragazzo, bisogna vedere come sempre lo rimangia, o anche se lo rimangia.
sempre lo rimangia, o anche se lo rimangia. -far decadere da un
[le sue cognizioni], se non lo può nel ministri e undici segretari generali
beaufort... esser troppo rimarcabile lo scorno in vedersi così scopertamente delusi. michiel
. michiel, lxxx-4-227: temevano che lo scopio di quella formidabile potenza dovesse inferir
archivio del magistrato delle acque, che ce lo rimarcano fermo in venezia l'anno 1506
: queirintemperato calore di fantasia... lo rende rimarchevole fra gli scrittori moderni.
sino a qui m'ha dato / lo 'ngegno da ornar sì bella istoria, /
napoleone in sant'elena riposava... lo videro i popoli passare come smemorati:
e così splendidamente da poter rivaleggiare con lo stesso banville. gozzano, i-207:
che l'altro. castelvetro, 2-168: lo strozza è poco convenevolmente indotto dal bembo
a) -i2: pensate non v'inganni lo rimare. -arte del rimare
. rimarginare, intr. per lo più con la particella pronom. {
. finché, a poco a poco, lo strappo cominciava a rimarginarsi.
. 3. intr. per lo più con la particella pronom. riprendere
è molto giovane. aretino, vi-277: lo intendere... come quearrivato a
. carducci, ii-9- pensier, dammi lo stil sublime, / e sul rimario trovami
mai non può avere donna remmaritata con lo secondo marito quanto solamente morta vedova colle
, alla brava, / da lungo tempo lo rimartellava. = comp. dal
la retroguardia della cavalleria francese, che lo seguitava con la medesima prestezza, era
piliccione bellissimo di dossi di vaio, lo malandrino... disse: « quello
: se re dopo lui fosse rimaso / lo giovanetto che retro a lui siede,
alcuno valente uomo, si dissimiglia ne lo effetto molto dal malvagio discendente.
a napoli, quello slancio intuitivo che lo giustificava. flaiano, i-ii- 842
stabilito in ciascuna [citta] spande lo spavento e la mestizia negli abitanti rimasti.
patria,... forse non ve lo saprà discemere e dire neppure lo storico
ve lo saprà discemere e dire neppure lo storico più acuto e più accurato. piovene
signora cranford... qual era lo stato di harris, come pesasse su
in disparte. piovene, 14-114: lo stesso non era accaduto ai suoi parenti,
: questo rimasuglio [psiche] il quale lo stracco ventre ha gittato fuori nell'ultimo
descrive l'assetto interno delle tombe e lo stato degli ossami e d'altri rimasugli con
o di pensiero (e, per lo più, ne rileva la condizione decaduta o
secondo impero, che finiscono di guastarle lo stomaco. verga, c'era quasi
sono connesse, cioè fa rima e lo ritmo e lo numero regolato. boccaccio,
cioè fa rima e lo ritmo e lo numero regolato. boccaccio, v-204:
era in tale stile rimata da suscitar lo sdegno, dopo quello stupore. viani
barberino, 6: non vo'che sia lo tuo parlare oscuro... né
padre ci ode molto tosto quando noi lo preghiamo di buon cuore, che elli non
a cochiara per una opera a rematonare lo solaio, che fo smatonato per lo
lo solaio, che fo smatonato per lo mettere della trave grossa nel primo solaio,
ha rio tempo, ch'a- tende lo bono. = comp. dal
. giamboni, 4-135: stipicfiti per lo dolore i tebani e rimbaldanziti i nemici
attribuito a iacopone, 1-ii-5: lo cor prende per lui amore, /
, / allor si rimbaldisce / per lo nuovo splendore. andrea da barberino,
leggenda di s. torpè, 59: lo mio cuore si è ralegrato e la
esopo volgar., 1-44: udendosi lo corbo così lodare, tutto ne rimbaldì
/ non fei giu giu; / sento lo stomaco / rimbalsamato, ancor più giovane
con la puzza del lume a petrolio e lo stordimento dei vetri dei finestrini scossi dalle
o un ostacolo (un corpo per lo più elastico, una massa liquida,
: castel dell'ovo rimbalza nel mare come lo spettro del promontorio di pizzo falcone dal
zendrini, iii-178: o fiorenza, lo strale dell'esiglio, / che tu
sentiva schiacciare dalla universale stupidezza; e lo spettacolo della folla gli moveva il fiele
ricevuti i primai razzuoli del sole, rimbalzava lo splendore e raddiava la luce.
a tal proporzione informata da non percuotere con lo scabro rimbalzo l'orecchio...
prima ferita fu ben maggio / de lo rimbalzo a doppio, ciò mi pare.
, inf, 29-99: allor si ruppe lo comun rincalzo; / e tremando ciascuno
ritorno. simintendi, 2-228: incontanente lo sciocco iacinto, preso per lo disiderio
incontanente lo sciocco iacinto, preso per lo disiderio del giuoco, s'affrettava di torre
. g. ferrari, 162: lo sdegno di machiavelli contro l'indecisione italiana
sì ostinati, sì universali, che sorpassa lo stesso aristotile nel descrivere l'opposizione tra
riducendo le proprie capacità intellettive, per lo più in rapporto con l'età avanzata.
. tozzi, vi-546: il nonno lo guardò, e pianse lui, pianse
ch'egli è, ché, se io lo truovo, gli dirò tanta villanìa quanta
d'una fantesca astuta ed avara che lo tiranneggiava. verga, 8- 417:
marito ahi quanto spiace, / e lo stomaco move ai dilicati / del vo-
lucidi di desiderio gli occhi; rendere lo sguardo sdolcinato. imbriani, 3-106:
moglie. 2. attonito (lo sguardo); sbarrato (l'occhio)
.]: s'era un po'ripulito lo stile, poi, rituffatosi negli impieghi
secolo'rimbastarditi rimbottiti rimpinconiti -tutti in coro lo subissarono a furia di fischi e di
ii5268: s'imbava tutto questo bimbo, lo pulicuse, alle burle altrui risposte pronte
ai ripicchi. carcano, 241: intanto lo lenose, baudelairiane, rimbaudiane
approva, affermando così escontrarie, per lo più in modo pungente e mordace. sere
rimbeccati. siri, questi di rimando lo rimbeccò con le parole: « tu menti
uccello fortegnerri, 21-54: sì lo scudo il gran colpo rimbecca /
faceva nulla perché aveva la moglie ricca che lo campava. e quel primo di nuovo la
fretta; / io da prima non lo intesi, / poi pe'suoi cenni compresi
. risposta pronta e vivace, per lo più polemica, di rimando ad affermazioni,
di battute, di repliche vivaci, per lo più polemiche. - anche: risposta
pratesi, 4-102: era zaira che lo voleva così raffazzonato e rimbellettato.
. queste quistioni non sono risolte, o lo sono con un ritorno alla vecchia retorica
accompagnate la superba pompa del venir vostro con lo splendore di liberalità. p. cattaneo
belle e variate maniere e mostroci che lo deviamo rimbellire, non si convengono per
sul reciso / teschio, onde palla rimbellì lo scudo, i... i
sontuoso per la ricchezza degli edifici e lo splendore delle opere d'arte (una città
, i-108: a traverso della bambagia che lo awoleva continuamente, segnava più che un
s. v.]: 'rimberciato': lo stesso che rabberciato. rimbèrcio, sm
e tu distilla per feltro e poi lo dissecca al fuoco, bollendo tanto che
che l'acqua si dissecchi: poi lo rimbei anche da capo pure con acqua
cipria. calandra, 186: fiordelis lo inviluppò nell'accappatoio, gli ravviò e
fare un orlo alto e piatto, per lo più a un indumento per accorciarlo.
non ritardi l'uscita al fummo e non lo rimbocchi ingiuso. -figur. far rimangiare
14. intr., per lo più con la particella pronom. cadere
alfieri, 11-519: quando, coartata entro lo stretto / di sa- lamina, l'
. ordinamenti fiorentini, 1-372: sopra lo mantello si possa portare sanza pena drappo
difetti di piero non dà reputazione a lo stato de'medici, ma a particulari
chi è in casa, che ogni dì lo può offendere e farli uno rimbocco addosso
, per la quale si potesse mchiudere lo malfattore nel ventre del bue, la
facesse un grande fuoco, inchiusovi d'entro lo malfattore; e così per lo caldo
entro lo malfattore; e così per lo caldo a stento vi morisse dentro; e
gridando, uscisse per la bocca del bue lo rim- mbamento della voce; lo quale
bue lo rim- mbamento della voce; lo quale rimbombamento rappresentasse lo mugghiamento del bue
della voce; lo quale rimbombamento rappresentasse lo mugghiamento del bue e non voce umana.
rane, messo negli orecchi, caccia lo rimbombamento. dizionario dei termini di medicina
l'altro. savinio, 1-127: degusta lo spasimo della guerra nella rettorica rimbombante dei
ci sembra del tempo del boccaccio, lo stile simile alla 'fiammetta', e in
che già traboco, ché ne vien lo scolmo: / in tutte parti già
da parte in parte. tamanto è lo strillare, che voce umana nulla se
mtenneva. su in quelle coste rembombava lo crudele romore. beicari, xxxiv-113:
suono / della guerriera tromba; / lo strepito rimbomba / le valli a spaventar
allo smoderamento. ac- compagnansi queste con lo stilo grande e sonoro, talché ogni
denterà cui à ben scolmo, / e lo meo core forte ne rembomba. beolco
si faccia. buti, 3-361: lo secondo parlare di frate bonaventura nacque dal
primo di santo tomaso, come nasce lo rimbombo del parlare che è dentro nel luogo
. angiolello, ii- 69: lo strepito ed il rimbombo era sì grande che
ed il rimbombo era sì grande che non lo potria credere chi non l'avesse udito
e vicina, con il rimbombo e lo splendore della quale potesse aumentarsi di riputazione
la rimboniva. carducci, ii-13-253: lo assicurai che era tuo costume non pubblicare
-rifl. rientrare in possesso (per lo più mediante un'operazione giuridico-contabile di compensazione
per avergli comprati e fatti venire, lo potrebbe fare con dare dei migliori cavalli
iova agli autori, perché questi per lo più si vogliono rim- orsare de'danari
caro, 12-i-230: io vi prego che lo preghiate da mia parte che si contenti
onesto pendolin era felice; o per lo meno ad esser felice non aspettava che
bosco o in una macchia. - per lo più rifl.: rifufiarsi, rintanarsi
(afforestazione), volta per lo più a modificare il regime idrologico e il
un futuro non prossimo ed anzi per lo più lontano. barilli, 9-60:
chiedono a gran voce che... lo stato esenti per vent'anni dalle imposte
allotta, / mentre boccheggia, tutto lo rimbotta. bresciani, 6-xiv-323: le donne
3. figur. tenere fisso lo sguardo. michelangelo, 1-iv-233: se
li offici di fuori, e chi lo vinse fu rimbottato in sullo squittino 1407
rimbastarditi rimbottiti rim- pinconiti -tutti in coro lo subissarono a furia di fischi e di
ad una carica pubblica, effettuata per lo più per sorteggio (nell'età comunale)
tratto dalla borsa del 93, per lo rimbotto che si fé nel 1404.
suo cavallo, e poi rimontò e rimbracciò lo scudo. -riprendere in mano
dolore, per il raccapriccio o per lo stupore. viesseux, cix-i-257:
arricordò quilli rim- bocci, / e lo rembrunciare che fé con soi vecchi.
una significazione più estesa, dicendo che è lo stesso che 'rimbrottare'o, come
la sera al ricovro apunto capace a lo stato che vi avete saputo eleggere,
. aretino, 20-199: così dicendo lo vedrai storcere come uno che vorria fare
tobiolo, 1-18: la moglie adirata sì lo rimbrottò, dicendogli: -tu m'hai
, 1-36: il nuovo segretario comunale lo rimbrottò amorevolmente assicurandogli che dopo la morte
un piglio arcigno se altra volta mai, lo rimbrotta delle insoffribili sue petulanze. carducci
co'loro signori... e per lo calvo i signori; e per la rosta
, ammonizione brusca ed energica. -per lo più al plur.: le parole
del padre, i rimbrotti della madre, lo scandolo de'popoli. martello, 6-iii-22
milizia, v-293: l'oscurità, lo stile troppo severo della sua architettura,
. figur. reso cupo e tetro (lo stile). pananti, 1-i-146:
purgare dagli eccessi, rendere più sobrio lo stile. gigli, 4-246: leonardo
. v.]: 'rimbucciarsi': ha lo stesso senso di rimpellicciarsi, d'animali
alcuno oficio o rimbossolare alcuno altro per lo modo che ne'presenti ordinamenti si contiene
s. v.]: non lo rimbuzzar tanto cotesto ragazzo.
forma fui mutato: / ch'ella pregò lo dio, ch'altr'innamora, /
, 5-154: intanto ogni dì più cresceva lo squallore dei soldati vincitori d'italia,
o legislativa confusa o gravemente pericolosa per lo stato o per l'esercito, ricomponendo
date anche delle altre? fa'che lo sappia io, e vedrai che rimedio
sono il difenderle e l'illustrarle; lo accrescerne l'impero e la gloria; l'
la propria ammirazione. 14. ottenere lo scopo desiderato. -in relazione con una
politica 0 amministrativa confusa o pericolosa o lo stato che la patisce. ulloa
ambasciatori messicani finì di assicurare chi meno lo era. io. sventare un
il ministro della guerra assicuri che per lo meno questo mese e mezzo ha servito
in sé, vietandosi anche d'allungare lo sguardo oltre le sponde del letto.
. mattioli [dioscoride], 197: lo scorpione terrestre è rimedio alla puntura fatta
, / non dà disgusto, e lo speziale / non lo sa far. /
disgusto, e lo speziale / non lo sa far. / è un certo balsamo
si è mettere un solo acquaio per lo mezzo del campo. p. petrocchi [
vita nuova, 25-9 (91): lo libro c'ha nome libro di remedio
altri. giamboni, 7-113: per lo detto remedio si mitiga la paura.
e canto, / non trovamo remedio de lo dannaio tanto: / lo nostro dolor
remedio de lo dannaio tanto: / lo nostro dolor quanto nulla mente ha stimata »
xiii-914: il fratei la germana, lo sposo la consorte. / de'popoli
non si ribellasse, presono partito che lo re mandasse per tutti i baroni,
cose e monstra desiderio di provedervi e lo fa in tempo che vi si può
fare pochi remedi. caro, 3-3-176: lo stato di castro non ha rimedio,
la consumasse. frizzo, 3-99: vedendosi lo infelice guglielmo, quantunque fuori di servitù
vi hanno fatto prigioniere di una per lo sdegno non più donna ma furia: pur
cattolici si separassero dal suo consorzio e lo scommunicassero. davila, 607: se
al passato c'è rimedio, essa lo prescrive, lo somministra,...
c'è rimedio, essa lo prescrive, lo somministra,... se non
. xiv o xv): questo serà lo fornimento de sartie che vole la nostra
fiandra per acordar l'arboro grande et lo pizolo e sartie per remezo et fornimento de
377: credendo [pipino] che buovo lo volesse fare rimedire rimedio, il
. g. villani, 6-21: lo 'mperadore per suo senno, fallitagli la
fare, elvella mi sforzò ch'io lo facessi con lei; e dicoti che sì
non vi riesce senza lievemente riportarsi dentro lo schema ingresiano e mussiniano. 3.
: fare versi, poetare (per lo più con connotazione spreg.).
la rimembranza tenemi in piacere / e lo disio in gran pena angosciosa, / s'
: guardo il chiaccherone francese, e lo riguardo e tomo a guardarlo ed ecco che
nel quale a ogni albero (per lo più conifere e, in partic.,
: ho messo pensare / in disiar lo suo bel riso e gioco, / e
.. per buoni pensieri in dio lo criatore e per rimenbranza della morte e
/ si che neente / ò rimembranza de lo mal passato, / poi c'a
in voi amando. dante, vi-i: lo meo servente core / vi raccomandi amor
. faceva nella mente della sciagurata che lo sentiva in quel momento, un'impressione confusa
, 1: le sfrenate voglie sono per lo mondo trascorse, uccidendo e robbando l'
d'asino, onde vi fu chi ebbe lo stomaco leggeri che si rizzò sentendosi di
, / che li sia rimembranza / de lo suo fino amore.
ricordatevi. giacomino pugliese, 195: lo vostro core non falsiasse: / di
davanzati, i-4o (b) -4: lo pensamento -fa sallire amore, / come
pensamento -fa sallire amore, / come lo fiato e'accende lo foco; / e
amore, / come lo fiato e'accende lo foco; / e l'usamento 11
soi grandezi remembrando, / e mo pe lo mundu vao gattivandu. chiaro davanzati,
noi so rimembrar, non ch'io lo scriva. idem, par., 23-45
,... ed anzi / lo rimembro con gioia. giordani, vi-17:
me, viso clero, / che sempre lo mio cor con voi tenete. giacomo
, / se mai tomi a veder lo dolce piano / che da vercelli a
antico maestro o di novello, / lo qual sì le facesse al ver sembianti,
b. taccone, cvi-319: come lo infermo son che morir teme, /
e limitative. anonimo, i-510: lo non ò liberiate, / né nessuna balia
che tutta in voi non sia; -or lo rimembrate, / sì che mi guarentate
gradito inchiostro. marini, i-40: lo strano paragone rimembrandole più al vivo la
guisa che per gli occhi e per lo petto d'ora in ora miseramente non trapelassero
amor pietanza / l'à toccato a lo core, / e, secondo ch'eo
6. intr., per lo più con la particella pronom. indirizzare
, ricordarsene. anonimo, i-472: lo core è sì fino / che, s'
fiata / d'alcuno altro sguardare, / lo fanno rimembrare / di noia di vostra
: io vi prego, da che lo tenete [il cuore], / che
la semenza; / quantunque in buona parte lo rassembro, / quando, dopo lunghissima
fanima locata /... / ne lo più degno loco /...
; ricordo. anonimo, i-510: lo rimembrar m'à adutto / lo core in
i-510: lo rimembrar m'à adutto / lo core in gran penare, / c'
, / che mi fa disvegliare / lo dolze rimembrare / ch'aio de lo sapore
/ lo dolze rimembrare / ch'aio de lo sapore. dante, par.,
viso che più trema, / così lo rimembrar del dolce riso / la mente mia
48: e1 regimento di tucto lo animale consiste nel comprendere le cose presente per
. quella di mezzo è fredda, per lo rimescolamento che si fa in quella de'
mulina e le bambolitadi. baroni e cavalieri lo seguirono assai e rimenarlo al palazzo.
b. tasso, ii-319: lo rimenarò al suo paterno albergo, / alla
acqua, e liberandolo da quel pericolo lo rimenò al santo. forteguerri, 2-49:
: ma il babbo, di'ce lo rimenerai? carducci, iii-3-352: ora se
la nostra cità. -anci voglio che lo rimeniamo con noi, se egli vorà venire
. pucci, cent., 47-23: lo 'mperador vi mandò suo vicario, /
., 1168: nata dunque tra lo 'mperadore e contra vescovi grande sturbagione nel
sturbagione nel popolo, la 'mperadrice pregò lo 'mperadore che facesse rimenare giovanni da'confini
volgar., vii-179: rimenaste ciascuno lo suo servo e la sua ancilla,
fu priso in brago e remenao a lo borgo. 3. risospingere, far
da pisa, 1-106: come l'asina lo vide [l'angelo],..
paura [del ronzino], per lo migliore discese in terra, e prese le
terra, e prese le redine, lo volse indietro e cominciollo a rimenare a casa
personificazioni: indurre a ritornare; costituire lo stimolo, lo scopo che fa ritornare;
a ritornare; costituire lo stimolo, lo scopo che fa ritornare; spingere a
mortale ambascia, / oggi il destino lo rimena a te. -far capitare
m. cecchi, 24-10: -voi conoscete lo stramba? -benissimo. / -e quella
v-240: chi non sa che, per lo rimenare la pasta, che è cosa
cun le pale, / ch'elio lo savea bene, / perché cun le soe
cavalca, 20-191: zaccherìa si puose lo mantello suo sotto i piedi, e
e se la pressa de recoverarla non lo avesse impedito, averla con un quer-
averla con un quer- ciolo multo ben lo schena de la muglie remenata.
remenata per la terra, de fare lo monte e la valle, e è sua
landino [plinio], 619: lo sterco del vitello rimenato con mano con
ventura il detto guadagno non bastasse pagare lo danno predetto, tutto quello guadagno deve
per la gente toa cossi grave a lo volere loro, fànelle remendare mantenamente.
china sulla macchina, si sentiva dentro lo stesso rimenìo. 5. locuz
cose ch'egli avea perdute, per lo rimeritamento mostroe che non fue vizio, ma
, mai non ha pace se non lo rimerita in qualche forma. boiardo,
e chiamatolo nella città di vienna, lo ringraziò pubblicamente, e per rimeritarlo delle
rovaglio] e gli elettori: questi lo aiutavano a fare i suoi interessi benino,
voluto recarvi incomodo. -il cielo ve lo rimeriti. manzoni, fermo e lucia,
, 6-39: il tuo sorriso dio te lo rimeriti, / medico mio.
, andava pe'fatti suoi e un baccelliere lo incontrò e lo opprimeva di elogi.
suoi e un baccelliere lo incontrò e lo opprimeva di elogi. e quei gli andò
accolti, 1-13: sforzerommi, se dio lo concede, / rimeritar tanto amor,
della garbatezza affettuosamente amichevole con cui cecilia lo rimeritava. 5. ant. restituire
volgar., vi- 279: molti stimarono lo presto sì come uno trovamento,
scartabello scritto di sua propria zampa e lo ha intitolato 'frusta letteraria'. =
verde il mazzo perché il cavaliere fomari lo tagliasse. pavese, 4-94: vincenzo
-figur. indagare situazioni e ambienti, per lo più volgari e corrotti. zena
e se ne favelli più, dice: lo non voglio che ella si rimesti o
non rimescolar più questa materia, non lo molestava del resto de le spese che i
affolli tanto la mente d'immagini quanto lo studio della lingua. de marchi,
lavora, lavora, e lavora, non lo vede che occhi ha? sono i
: - pazienza. se non ce lo volete, non ci verrà. - (
diventava vile al suono di quella voce che lo rimescolava tutto. verga, 8-89:
questo mese uno accidente che rimescolò tutto lo stato nostro. nievo, 1-415:
10-108: chi di nuovo fosse approvato per lo detto squittino fosse rimescolato con quelli che
tratti. 9. intr. per lo più con la particella pronom. mischiarsi,
nievo, 199: a queste notizie lo strillare e il rimescolarsi crebbe di tre
, 4-16: appena sentiva io lo strillo del mio mutolino che mi si rimescolava
. salvini, 21-130: rimescolatamente lo dibatti, / e acconciane girelli d'
per estens. frammisto, riunito, per lo più disordinatamente, ad altre persone o
, le quali sonando e cantando fanno lo strepito che voi udite, si sono
udite, si sono ragunate nel foro perché lo imperador con solenne pompa vole andare al
capuana, 12-139: andrea, -insieme per lo più confuso e disordinato o, più
zione rumorosa di un gruppo di persone per lo più d azeglio, 5-i-181:
, disordinato e casuale di elementi per lo più diversi e contrastanti. faldella
del cui assignatoli sito fussi spostamento per lo più continuo o prolungato di ancor io per
de'pedoni de gettoni raccolti, lo stropicciar delle sedie scostate, che la
mano, ché del resto ci per lo più improvvisi e imprevisti. risolveremo
di una carica pubblica (e per lo più è usato al plur.).
3. luogo coperto e per lo più chiuso in cui si custodiscono veicoli
d'argento. gozzano, i-805: lo portarono nel cortile dell'albergo, vicino
ed è coverta da una tettoia che lo assicura da qualsivoglia intemperie, per similitudine
al suo cavallo, ma, perché lo imperador et il re cominciomo a rider
tra 'cavalieri, / agamennone e lo prod'accillesse; / uccidere e brair per
, di mezzi di trasporto (per lo più imbarcazioni e rimorchi per campeggio)
periodi dell'anno, in un luogo per lo più coperto e, talvolta, attrezzato
scolari, che v'erano presenti, lo pigliòno in altra parte: e anche
o sui rami di una pianta per lo più intorno ai cercini di cicatrizzazione di
cantù, 3-225: quel bosco laggiù lo piantai che arcangelo era in gonnellino,
o motivi letterari del passato, per lo più priva di novità. gioberti,
martino vescovo volgar., 4-20: lo savio uomo non marcisce di riposo,
. magalotti, 26-29: il genio lo porta ai piaceri del senso e del
e rimesso. idem, viii-1-114: lo stilo comico è umile e rimesso,
sappia che nelle novelle si ragioni per lo più di accidenti amorosi, dove assai sovente
dà assai manifesto segno chente sia dentro lo animo di quello che. llo dice.
impiegati elementi di legno pregiato, per lo più verniciati o scuri, o,
con rovistando e affaccendandosi, per lo più facendo nella politica, contento di non
scritti altrui, sappiano che con ragione lo facciamo e che, se anco spesso
. rimestaménto, sm. spostamento per lo più continuo, prolungato e confuso
. 3. figur. maneggio per lo più subdolo. faldella, i-4-264:
.. come scarafaggi rivoltare e rimestare lo sterco suo. -assol. palladio
certe vecchie carte. moravia, xi-13: lo trovai al garage, che rimestava nel
madre? piovene, 14-100: l'ospite lo guardava trasecolato, si dibatteva in quei
. mescolata o ulteriore mescolata, per lo più rapida. bianciardi, 4-83:
dchi, quello di mentire sapendolo e riuscire lo stesso. utte e due queste aspirazioni
possa essere astretto dal rimettente a restituirgli lo stesso denaro da lui sborsato per la
grazia i loro ventagli, massimamente allorché lo lasciano per prendere un giuoco di carte,
macello. -portare una seconda volta lo stesso colpo di scherma. docciolini
muorto, in loco dello muorto ponevano lo vivo, in luoco dello feruto remettevano
vivo, in luoco dello feruto remettevano lo sano, in luoco dello stanco mettevano lo
lo sano, in luoco dello stanco mettevano lo fiesco. chinazzo, 719:
/ fin che l'avrà rimessa ne lo 'nfemo, / là onde ynvidia prima
fasciculo ai medicina volgare, 49: lo odore, essendo evaporazion fumale overo non
: quasi fosse portato da più cavalli per lo sudore fummicanti e che ora fosse di
tunno, / rimesse il cocchio, e lo coprì d'un velo. -assol
inquietava saule, tante appunto david lo rimetteva nella quiete di e
cavallo e subito il suo cameriere smontando lo aiutò e lo rimise a cavallo illeso
subito il suo cameriere smontando lo aiutò e lo rimise a cavallo illeso e senza offesa
. bacchetti, i-ltf-241: per rimetterti lo stomaco, -gli disse cecilia, -
-far ritornare equilibrato e sereno (lo spirito); rasserenare, placare.
lettera di questa notte m'ha rimesso lo spirito, poiché messer giovanni è migliorato.
migliorato. gualdo priorato, 10-iii-26: lo sdegno e l'odio del popolo contro
mi avrebbero senza dubbio rimesso a posto lo spirito. 12. far ritornare
magistrati] in disgrazia, mai più lo rimette o gli perdona. tortora, i-288
la quale ingiulia noi sofferiamo volentieri per lo tuo amore, elli conviene che.
presto! -disse l'emilia.. -ve lo rimetto subito, emilia! - rispose
maniera per far rimettere la moneta dentro lo stato. -riattaccare nel punto da
rimettere negli occhi, pudicamente diradati, lo sguardo e l'attenzione. -far
... e ringraziava lei che lo aveva, col suo garbo, sollecitato.
viene nuovamente pagato in contanti a chi lo ha trasmesso o a un terzo che
le mie donne dicono che tutto, tutta lo roba tua, ti fu rimessa l'
-restituire un potere all'autorità titolare che lo aveva delegato. nardi, i-02
, e se non fa per voi me lo rimetterete, quando tomo a scandiano per
. devolvere a un altro soggetto (per lo più scelto da due parti come arbitro
: nel suo arbitrio rimise l'andare e lo stare. ottimo, i-17: rimise
si rimise di contentar la masnada per lo comune di pisa. sermini, n:
rimettendo anche a lui il presentarlo, se lo avesse giudicato a proposito. atti del
coscienza e intero, sanza che persona lo potesse mutare dove fusse portata la ragione.
supplicò, e l'eccellenza vostra illustrissima lo rimesse alli magnifici messer carlo marucelli
tuoi e senza danno della republica, non lo rimettere ad altra persona. sansovino,
benefizio, ren- diglele, perché te lo richiede; a uno che te lo rimette
te lo richiede; a uno che te lo rimette, ren- deglielo, perché te
rimette, ren- deglielo, perché te lo rimette e condona. s. caterina de'
era loro di grand'utilità, rimettendo lo sborso delli tre mila scudi in contanti.
possa restituire né rimettare né lassare per lo consellio de la detta arte.
comune non mai si condoni o rimetta senza lo stanziamento o partito approvato dal magistrato.
eccita al bene, ed eccitati fa che lo vogliamo ed eleggiamo. c. gozzi
glio. stava inninocchiato. venne quello lo quale era del- tuocchio privato. piagneva
quale era del- tuocchio privato. piagneva lo malefatore e pregava per dio che.
volgar., i-129: mandai in grecia lo mio ambassatore atenore a pregare li grieci
sangimignanesi, 130: anco ordiniamo che lo consolo none possa rimettere alcuna conden- nagione
1-i-237: i cavalli, che lungamente per lo suo amoroso dolore aveano negligente riposo avuto
getti, rami, radici). -per lo più assol.: vegetare di nuovo
rimettono e fanno l'agresto, ma per lo freddo so- prawegnente non lo maturano.
ma per lo freddo so- prawegnente non lo maturano. d. bartoli, 9-30-30:
aver polito 'l volto? / porrassecce lo scorteco, che 'l coio vecchio n'ha
vecchio n'ha tolto: / remette lo coio morvedo, parrà citola molto.
atteggiamento; perdere il coraggio. -per lo più in relazione con una prop. subord
il re fosse morto, poi che lo vedevano tutto di sangue tinto giacere in
; i debiti s'ammontavano, i creditori lo impor tunavano; quell'animo
pregio, il valore; avere scemato lo slancio impresso; placare l'impeto,
di taluno. carducci, ii-9-111: lo scioglimento è con danno mio, ci
leggiero, e che tu non lo tenessi per li piedi, ma per le
lavoro azimino o di tarsia, che oggi lo dicono, cioè incavato il rame e
sia uno ochio o dui e remitillo in lo sal- vatico che sia de quella groseza
portato male un pretore, egli non lo rimesse dalla pretura, ma commesse la
non forse macco in questo mezzo svegliandosi lo scoprisse. tarchetti, 6-ii-425: egli
fermarvisi a svernare... per lo gran numero degl'infermi, che, a
e riordinato, sosteneva con integro animo lo sforzo della battaglia. brusoni, 222:
pascoli, 1-734: la gente dirà che lo zanichelli, che casi fatti a
rimettono con ozioso assentimento ai dotti che lo afferscoprendo e ricoprendo i lidi.
compatibilmente con il proprio livello (lo stile). tasso, 16-47:
del resto a dio: altrimenti facendo non lo ora finalmente a trattar dell'ultima delle dette
quattro, che placate, ma lo irritate. c. campana, iii-5-1-1:
. buti, 1-265: quando ercole lo tirò [cerbero] con le catene
ii-417: bisognarla sentirla... come lo rimette a bacchetta. non e padrone
un bicchiere di vino, se non lo fa di soppiatto. -rimettere a
addosso fiere selvatiche, udito elle ricordare lo nome di cristo, diventeranno mansuete.
di qualcuno: sottoporgli uno scritto perché lo corregga. o. rucellai,
2r sé e gli pareva di meritarlo, lo rimessero alla fortuna, occò e dunque
, / perde tutta la sentina che lo facea deturpare. -rimettere alla ragione
questa sera terminato un foglio, 10 lo trasmetterò a v. s. illustrissima.
.. scancella li peccati e rimette lo uomo in grazia. -graziare.
a servire dove avessimo ordinato, ce lo facevano apparire molto maggiore di quello loro
: archia..., appressatosi, lo confortava ad alzarsi e, ripetendo gli
, i-543: la solitudine... lo spaventava, rimettendogli innanzi agli occhi il
tu poni, per lo dritto mezo insino al vecchio, e cavane
ritornarvi. alfieri, 7-125: non lo so neppur io dove lascierò que- st'
in mano quel luogo ai franzesi, ma lo seppero anche così bene adoperare che loro
rinunziare all'autorità propria e di rimettere lo stato nelle mani di buona- parte,
in quella casa. sbarbaro, 5-122: lo sposo n'era tosto partito, solo
dolse loro assai e per questa compassione lo menarono nella loro caverna e lo reficiarono
compassione lo menarono nella loro caverna e lo reficiarono con quelle confezioni che in quei
e in quei luoghi si costumavano: così lo tennero in sua compagnia tanto che gli
colui che, quando la natura delle cose lo ricerca, sa rimettersi in qualche parte
terra), / noi studiammo scansarlo: lo scansarlo / ci riuscì; ma 'l
cosa scrivesse volè fare patto, sempre lo rimitteva nella conscienza di chi gli dava
guicciardini, 2-i-47: essere minore errore lo astenersi qualche volta per sospetto di confidare
che si rende a dio, cioè lo inginocchiare e aggiugner le mani, che
questione a cui dava occasione la dialettica e lo studio deir'organo'di aristotele e dell'
; e quando vi fussi pure chi lo domandassi, il conestabile allega a quel tale
in modo che per una piccola cosa lo accorda. 2. rifornimento.
tirava a sé un pochetto, e colui lo riserrava rimiagolando e soffiava nella guisa che
in seguito a un trattato, per lo più imposto dopo una guerra dai paesi
seduttore e sturbatore della publica quiete, lo riminacciò asprissimamente. = comp. dal
contesto paesaggistico di una località, per lo più turistica o di rilevante bellezza naturale
sostant. tasso, 7-1-25: de lo scudo il campo aurato / da sbarrata
fiata rimirando lui, / né, per lo poco, in là più m'appressai.
rimiri. -intr. volgere lo sguardo verso o sopra qualcosa o qualcuno
tormento; / e poi rimiro per lo viso adorno: / se 'l veggio,
con fa propria posizione astrale, per lo più oppositiva. sennuccio del bene,
oggetto di un ultimo sguardo, per lo più mentre ci si allontana. -anche:
/ si volse a retro a rimirar lo passo / che non lasciò già mai
s'awiva / tornando addietro a rimirar lo passo / a cui pur pensa e di
compì, pred.); verificare con lo sguardo, notare, riscontrare. -anche
una damigella con ambe le mani regge lo specchio riccamente fregiato d'oro, intorno
i'mi rimiro / dentro a lo specchio, ed i'veggo invecchiarmi. bellori
1-85: quand'era in camera stava per lo più coricata e si muoveva soltanto per
: non altrimenti stupido si turba / lo montanaro e rimirando ammuta, / quando
ne tributa; quella tacita maraviglia con cui lo rimira. 16. riguardare
s. v.]: 'rimirazióne': lo stesso che rimiramento. = nome d'
, sm. ant. sguardo (per lo più rivolto dalla donna amata),
senza soluzione di continuità, e per lo più su una base musicale omogenea,
, 92-42: rimisuralo, e non lo truova più. libro di gerozzo degli
3. ripercorrere (per lo più in modo uniforme e regolare)
cn tristano, 2-250: quando tue a lo rimitàggio, tristano incomincioe ad appellare lo
lo rimitàggio, tristano incomincioe ad appellare lo romito. = deriv. da rimita
. tose. rincretinire, rimbecillire (per lo più scherz., per indicare