una loggia col baldachino, si potrà empir lo spazio con una balconata di balaustri che
in fretta un piccolo cantiere, e lo fornivamo di motori e macchinari buoni a
stando a'balconi del suo palagio, lo vide passare e chiamollo. folgore da
fenestra ne venne, e fattasi fuori lo vide. firenzuola, 572: le quali
poca o nessuna consolazione recava a noi lo stanzino: freddo, umido, con
timido e cheto ed inesperto, / ver lo balcone al buio protendea / l'orecchio
, e tra le chiuse imposte / per lo balcone insinuava il sole / nella mia
al popolo eugubino... e lo ammonii alla prudenza con molta prudenza.
l'aurora] de l'indico orizzonte / lo stellato balcone aprir volea. idem,
. alfieri, i-52: sepolto dunque lo zio, barattato il tutore in curatore
auguri: g. villani, 7-27: lo re carlo... veggendo la sua
dell'affetto. verga, 2-280: e lo lasciava nel vano di una porta,
bevuto, la veretà mutato, / lo suo è barattato, de sé non ha
barattieri. goldoni, 1-666: io lo voglio difendere [il mio denaro],
. francesco da barberino, 145: lo terzo [marito] mi vendeo tutti
donato; e, saputo il caso, lo messero in mano dell'esecutore, e
di usura e di baratti; e poi lo maledicevano come usuraio e barattiere. giusti
, bel glie costa el taoliere: / lo tempo m'hai sottratto, nullo servasti
opere tutte in quattro tometti. non lo comprai certo, perché danari non avea.
, ho un certo barlume, che lo acquistassi ad un tomo per volta per
di baratto da un altro compagno, che lo scambiasse meco col pollo che ci era
meco col pollo che ci era dato per lo più ogni domenica, un mezzo a
vasetto a forma generalmente cilindrica, per lo più di latta (anche di coccio
, è ingiurioso, perché suona anche lo stesso che testa d'impiccato.
a cui giova et è apropriato rimedio lo stare con li giovani di prima barba
126: il mio nome me lo son fatto io, e non vi è
vi è barba d'uomo che me lo sporchi. al suo ci pensi lui.
visione o sogno, « fantasie » che lo si chiami, è una forma di
, le braccia crescono in rami; lo piede, ch'era così veloce, si
gran cane d'uno bello albore, egli lo fa pigliare con tutte le barbe e
, 1-83: io m'apparecchiava di gittare lo vestire dagli omeri: quegli diventarono piume
. verga, 3-183: aveva ragione lo speziale che bisognava dare un calcio al
e si godeva castello, finché la settima lo scopre e scampa da morte. le vecchie
dal latino barba, 'perché per lo più sono barbati i zii '.
69-51: a piacenza... ben lo piagentavano, dicendo: - o barba
giorno e gli ricresceva immantinente, tanto che lo chiamavano barbablù! = dal
artefici, fabbricò nobilissimo palazzo, e poi lo vegga, per esser stato mal fondato
mura superiori. casti, 4-58: lo vide... / appoggiato a gran
cfr. d'annunzio, v-1-286: « lo guardava un vecchio barbato come carlomagno dalla
durante il giorno resta immobile, per lo più su una gamba sola, con gli
, 257: [chi volesse] per lo cantar del corbo 0 del barbagianni,
e dei pezzi di specchi ancora con lo stagno. / la più giovane suora
che di mordere han voglia, e mal lo fanno / can- gieriano mestier, se
. valeri, 1-16: levo lo sguardo dalla bianca pagina / su cui
all'anno non è barbaglio, e lo so io di tasca mia.
sostanza, e più in baralitton per lo rimbombo che in barbara per la carriera
mi sbranerà il cuore, che già me lo strazia barbaramente l'istesso sospetto, ma
]: sgancia il maiale, se lo carica sulle spalle, e tela.
casalino, diede in gambe, che non lo avrebbono iunto gli barbarischi che vencono il
12-77: con tal [rumore] lo stuol barbarico era mosso / verso il
la rovesciò addosso alla nostra vittima [lo scarafaggio marino]. che volevamo adesso?
. tesauro, xxiv-68: questo era lo stil di quel secolo in cui la lingua
altri vizii dello stile, e per conseguenza lo sfrenato arbitrio del fraseggiare non naturale alla
nella sua sostanza); ma per lo contrario, come distruttivo del pellegrino,
è ottima similitudine a dimostrare quanto fu lo stupore suo a contemplare il regno dei beati
quasi come uno re fu tenuto per lo podere e senno ch'avea tra quella
. carducci, i-895: e debolmente lo stampiglia arcade e duramente l'erudito zeno
, d'un vitigno particolare, per lo più del contado di pescia. =
corbellano. baretti, 1-25: nessuno lo legge, eccetto un qualche moderato studiante
governanti il forte del regno, che lo pregava d'aspettarli un poco. non
già innestato al piede, ed abbia per lo meno tre o quattro anni, con
e lunga, preparata ad arte; lo che chiamano far barbate. 5
questa andata ognun pur danni, / lo imperator non vi ponea l'orecchio: /
, 21-132: un saracin per la briglia lo prese, / come alcun si diletta
persona veruna. caro, 3-3-281: lo dico ancora senza barbazzale, perché son
due grosse lagrime, alzò il bicchiere e lo votò d'un fiato. pascoli,
fa comandare a'barbereschi, / che lo menin 'n un campo di gramigna. note
, la venustà e l'armonico del palladio lo incanta, e se le ha fatte
barbétta1, sf. barba corta (per lo più in giro al mento).
: egli saprà rimediare al malanno che ora lo affligge, la calvizie, e saprà
si vedeva la barbetta rada ballettargli lungo lo zigomo scarno. comisso, 7-310:
erba nuova, voltarono la loro barbetta verso lo strano prete. 4.
barba: / sopra una rotta seggiola lo caccia, / gli avvolge un cencio più
vicinato, il chiacchierìo delle comari, lo stridere delle carrucole, nei pozzi tutto
paladino / prese per mano, al sen lo strinse, i bigi / peli lisciòlli
parte laterale del volto. le barbine per lo più sono due, una per
nell'uso familiare): e, per lo più, con i nomi collettivi
. antonio abate [crusca]: disse lo ladrone: questo monaco barbogio,
, e la sodisfazione de'più è lo scopo di chi scrive ». ojetti,
latino, che il « gerarca » non lo sapeva, e se ne fregava;
pecchio, cono., i-324: voi lo sapete, o miei cari fratelli;
calma. foscolo, 1-421: pronto estraea lo strai, ch'aspro e stridente /
della contessa la quale per quella inimicizia tra lo spaccammo e il conte di venchieredo vedeva
ma in quella un altro moto di clara lo avvisò del pericolo e della inopportunità di
slataper, 1-132: nel turchino del cielo lo sguardo si riposa calmamente, come nella
, che calma, e dicesi per lo più delle medicine che hanno virtù di
come un veleno provvido e gelato che lo calmarono. oriani, x-21-170: mai
, 1-423: calmammo il bambino, lo mettemmo a dormire nella cesta isolandola bene
e si calmava negli studi, e lo tenne contemplativo e tranquillo fino alla più
funebri: « cittadini! domani si aprirà lo * spaccio comunale ',
quieto, placido, tranquillo ', lo registra la nova crusca senza esempi, solamente
e nebuloso come il suo, e lo schioccare dei ciocchi e i guizzi della fiamma
, 9-339: trovarono i maestri, che lo calo d'arno da firenze infino laggiù
che tutto il fiume che passa per lo lago abbia ancor lui un braccio di
milizia, ii-192: 'calo'dicesi da alcuni lo scemare o ristringersi che fa la colonna
altri suoi benefizi, secondo tale fine lo ammaestrava. = deriv. da
procorascone imposta a quello chericato per messer lo marchese. fiore, zoz-iz: ancor
di riscaldare i corpi e di variarne lo stato fisico; la sensazione di caldo
dante, conv., iii-xii-8: lo sole tutte le cose col suo calore
: in una stufa messolo, tanto lo stropicciò e con acqua calda lavò che
acqua calda lavò che in lui ritornò lo smarrito calore e alquante delle perdute forze
, i-400: voi dite, e io lo credo, che per la terra è
calore muove assai languida, ma aggiuntovi lo strofinare diviene più vigorosa. a.
/ rinverdì tutto or ora / e giugno lo ristora / di luce e di calor
in mezzo alla città, ma non lo fa per lavarsi. 3.
calore interno. campanella, i-171: lo spirto corporeo, che 'l calore /
di vino aromatizzato che mi facevano su lo stomaco e ventricolo per rendere una qualche
onestà la donna mia, / ch'a lo calor superfruo contasta. lorenzo de'medici
. bianco da siena, 65: per lo calore ardente i tutta quanta s'incende
offende. 6. figur. lo spirito, la forza, il principio vitale
/ di vera senettute sono sparti / per lo mio capo d'ogni calor munto.
presso e lo amavano era facile ricevere a traverso il cristallo
i ghiacci. pavese, 6-263: lo scopo della mia vita era proprio di
stata bambina e godermi il calore, lo stupore, l'ammirazione di quei visi
fenomeno, che si chiama calorico, me lo disfà, me lo trasmuta in una
chiama calorico, me lo disfà, me lo trasmuta in una tutt'altra specie,
discacciandone gli atomi calorifici, del tutto lo raffreddi e lo agghiadi. marchetti,
calorifici, del tutto lo raffreddi e lo agghiadi. marchetti, 2-307: il qual
la custodia d'uno arcivescovo chiamato per lo patriarca del cairo. = cfr.
di sotto. redi, 16-ix-85: lo stomaco non rimane mai afflitto, e tormentato
questa bile regurgitata allo stomaco non solamente lo travaglia per se medesima, ma ancora mescolata
. « no, no, fabio, lo sai, mi son troppo calorose »
io, ci vuole il trabiccolo e lo scalda-vivande anco. = deriv.
fra giordano [crusca]: lo avvilirono con grande cal pestamento
.. / e nella fonte sott'acqua lo tuffa, / calpesta e pigia
sfoga, / tanto che tutto lo 'nfranse ed affoga. castiglione, 181:
, finché i destrier del tutto / lo riversàr calpesto nella polve. manzoni, 73
col lugubre suo metro, e soltanto lo interrompea quando accorgevasi del mio borbottare o
grido / che si cavalchi: e lo squadron già mosso, / al calpitar
telescopio contro alle calunnie di quelli che lo predicavano per fraudolente e per inganna tor
non rimangono che nella memoria, per lo più infedele, e spesso sedotta,
ed ha i talenti per procurarlo. se lo separate da queste idee sensibili, allora
temere di darli calunnie false; ma lo dicono cento, dugento, trecento, cinquecento
. bibbia volgar., vi-580: lo signore dice: lo mio populo scese
., vi-580: lo signore dice: lo mio populo scese in egitto nel principio
avvegna che molti desiderii si compiano ne lo acquisto de la scienza, mai non si
., i-155: li buoni debbono dispregiare lo maldire... imperciò che per
, che debbe aver di là chi lo calunni; e di già ha avuto a
degli uni e degli altri: perdette lo stato e fu calunniato, come avviene a'
ne l'acquisto de la quale sempre cresce lo desiderio di quella. cavalca, 9-84
mandò spogliare e distender supino in terra lo sventurato martino, e dargli venti di
venti di que'colpi di canna fenduta per lo lungo. = comp. di calunnioso
per la pressa / dove era lo fuoco e la calura. alberti, 395
d'essere meritato; / e poi lo su'pensato / no ha compita la sua
l'amor monta con ardura, / lo cor par che se fenda con coltello
. latini, i-856: e dicendo lo vero, / cotal è lor mistero,
c. e. gadda, 397: lo ricordava benissimo!... palumbo
, 253: già che era nel battello lo lassorno stare e lo condussero nella lor
era nel battello lo lassorno stare e lo condussero nella lor nave, dove mi salvò
capo calvo, per la cui calvizie a lo scoperto si vedeva passeggiare qualche pidocchio.
un uomo molto vecchio, che avea lo volto crespo e 'l capo tutto canuto,
* (è la circonlocuzione con cui lo vezzeggia il fanfulla) mi rassomiglia un
. 2. ant. (per lo più al plur.). indumento (
sopra totto / andar in zocule per lo sutto, /... / uom
paio di calze a vangaiuole, e tanto lo premè, e tanto si scontorse,
panno attaccato alla cornamusa (e ha lo scopo di pigliare il vento).
\ calzabraca, sf. (per lo più al plur.: calzebrache).
sua professione, e il cristiano non lo sappia ancor'egli dar della sua. carena
. iacopone, 3-69: or attenne lo premio de questo c'hai pensato:
de questo c'hai pensato: / lo mantello aritollote per tutto esto vernato;
vernato; i le calzaménta lassale per lo folle cuitato, / ed un disciplinato
, / ed un disciplinato fin a lo scortecare. angiolieri, 80-3: di tutte
quale dee fermarsi il ritto, per lo più trapanandolo fino nel fondo, acciocché
questa solennità del nostro protettore san giovanni lo pregherrò ve le impetri [le pianelle]
paiono quelle di enea, secondo che io lo vidi dipinto nelle figure d'un mio
: la stabilità della seggiola evidentemente non lo lasciava soddisfatto. si rizzava, tastava,
tesauro, xxiv-68: e questo era lo stil di quel secolo in cui la
li calzari delli piedi tuoi, perché lo luogo dove tu stai è terra santa.
vestì, sospese il brando / per lo pendaglio all'omero, i leggiadri / calzari
colore; i calzari a punta ricurva, lo stiletto e la cintura.
soglia consunta d'una casa silenziosa e lo scricchiolìo di un calzaretto elegante. -acer
cisti enorme su la nuca, che lo obbligava a tener sempre giù e piegato
le librate, il volume degli inni lo misero a calzatoia. = deriv.
martello, il capestro, le stecche, lo steccone, il calza- dorè, il
, il ditale, il guanto, lo spago, le setole di porco, le
, il capestro, le stecche, lo steccone, il calzadóre, lo driza-
stecche, lo steccone, il calzadóre, lo driza- dore, il grembiale e la
e derelitto, essendomi capitato alle mani, lo consigliai all'uso del latte di pecora
ant. il modo, la foggia, lo stile del calzare. canti carnascialeschi
pietra del mondo; e asdente, lo calzolaio da parma, sarebbe più nobile
gentile uomo era molto forte crucciato per lo dileggiare aveva fatto, e per le
, cavatosi un anelluzzo di dito, lo lascia in cambio del velluto, e datolo
, il ditale, il guanto, lo spago, le setole di porco, le
, il capestro, le stecche, lo steccone, il calzadore, lo drizadore
, lo steccone, il calzadore, lo drizadore, il grembiale e la cola.
erano come il cialtrone nobilitato che abborre lo spago e la lesina perché gli ricordano
, perché come scultore, non te lo dico per adularti, sei un bravo
carena, 2-38: calzuolo', pezzo per lo più di ferro, nel cui vano
calzoncino, sm. (per lo più al plur.: calzoncini).
di seta, / che facea tremar chi lo vedea. forteguerri, 21-9: ma
calzóne, sm. (per lo più al plur.: calzóni).
295: dice il signor giovanni che lo vuol dir per tutto e a tutti,
1-43: al cui arrivo ognun per lo spavento / si rincantuccia, ed empiesi i
incontrare per istrada il proprio figliolo quando lo si è veduto sempre in casa,
conchiglie? oh se ella me lo negasse, io vorrei mandamele tre o quattro
andrea da barberino, iii-375: buovo lo prese per lo camaglio e cavollo d'
barberino, iii-375: buovo lo prese per lo camaglio e cavollo d'arcione. luca
lassa, / e d'una punta lo trova al camaglio. berni, 66-9
sottile che non pò sostenere ucciello che lo seguiti. a questa altezza non va se
vostri umori. getti, i-42: lo elefante non si difende dal veleno del camaleonte
la natura del suo colore, perché ei lo muta negli occhi, nella coda,
, ch'è il verde. non lo cangiano così frequentemente sì perché non hanno i
assorbe facilmente le opinioni dell'ambiente che lo circonda; persona mutevole nelle proprie idee
macedonio, i-24: ed io lo cor mutarsi / a que'colori sento
quand'anco questo colore il tempo ce lo scrostasse d'addosso, tenercelo con una
del bazzariota. ojetti, i-426: contro lo sfondo accecante della maretta sulle cui onde
. gruppo di persone (appartenenti per lo più alla cerchia intima di un sovrano
: la camerilla avrebbe voluto togliere subito lo statuto, accoppare tutti i liberali o almeno
per taglio. machiavelli, 7-5-38: per lo strepito de'carnati, fischi e ragionamenti
servizio. b. corsini, 2-54: lo scettro... / cangiò in carnato
* scamato ', sottil mazza, per lo più di corniolo, che è legno
d'un dito, nodosa, e per lo più di legname di corniolo, il
, / se non è amato, lo maggior dol porta; / ché tal dolor
. palazzeschi, 4-265: « non lo sai che non abbiamo più un soldo,
le dichiarazioni prescritte dalla legge (per lo più la data, l'importo,
pallon di papavero, e il vento via lo soffia! 3. dimin.
testa infossata nelle spalle, barcollando, lo fermò sull'uscio, cambiando a un
in un altro luogo, (per lo più di clima più confacente alla propria
luigi d'oro. cicognani, 3-28: lo mandarono anche a riscuotere alla banca e
. -anche: cambiare di: con lo stesso significato. compagni, 1-26:
parlare l'idoli, e fanno cambiare lo tempo, e fanno grandi iscuritadi.
sarò io che mi cambierò se essa lo vorrà ». in complesso ero ben modesto
. alfieri, i-33: cominciò con lo scoppiarmi in più di venti luoghi la
. fioravante, 41: quando fiovo lo vide, sì lo domandò donde venia,
: quando fiovo lo vide, sì lo domandò donde venia, e guardollo nel
prestavano ad usura il denaro, ma lo compravano e vendevano come capo di mercanzia
li cuori de'valenti uomini! lo cambio ogni die si può fare. certo
, credendo comperare uno uomo per lo beneficio, mille e mille ne sono comperati
è più che non rende cambio a chi lo serve. cavalca, 17-i-44: quegli
, trascegliere, rigettando 11 triviale e lo spropositato, e in toscana portare la loro
sassetti, 61: dopo lo averlo tanto desiderato possa vedere in che
: l'agente di cambio dapprima non lo riconobbe, ma quando si fu presentato come
chiamano compera e vendita, e guadagnare per lo rischio e a provvedimento. boccaccio,
fine suo, perché l'amore del guadagno lo tira. lettere e istruzioni de'dieci
potersi dir come, fu perduta, lo squadrone non si potè riordinare, e
, n: nel detto anno sendosi fatto lo squit- tino alle arti ed io sendo
subito il tagliatore, e, vedendo lo incauto animale così rimasto, come villan
vista e dava del montaggio di tutto lo spettacolo spiegazioni dettagliatissime. data da
questi, benché con qualche nostra perdita, lo aiuteranno fallire più presto. f.
all'interno del mercato dove opera; ma lo estende alle monete estere ed alle carte
quattro palanche di sale...; lo teneva in una sacchetta di cambrì.
salvo al cambusiere e cuoco, che non lo poteva soffrire. camecefalìa, sf
camèlidi ruminano il cibo e hanno lo stomaco diviso in tre cavità,
vedermi, come i furfanti a lo spicchio del sole, et alzando la testa
camèna, sf. mitol. per lo più al plur.: ca
partio a le genti, e ricorsi a lo solingo luogo d'una mia camera,
., 63 (78): [lo gran cane] hae fatto fare in
camera del bagno. 11 silenzio quasi lo sbigottì; un'angoscia enorme gli prese
. non sarà niuno che mi mostri a lo 'ncontro persone, che per puttane sien
vita nuova, 2 (42): lo spirito de la vita, lo quale
): lo spirito de la vita, lo quale dimora ne la secretissima camera de
quale dimora ne la secretissima camera de lo cuore, cominciò a tremare. idem
questa natura, che s'egli trova lo stomaco pieno, sì fae bene andare a
di uno stato; la magistratura che lo amministrava, i componenti di essa;
i desideri popolari... riformare lo statuto; abolire la camera dei pari
voto negativo non conta, bastando che lo speaker della camera dei comuni certifichi trattarsi
delle antiche leghe di resistenza, con lo scopo di tutelare gli interessi delle classi
del lavoro di siena e dopo la guerra lo avevano portato anche deputato.
una struttura verticale od orizzontale, per lo più con funzione termocoibente o soltanto di
fondo dell'anima dei cannoni, con lo scopo di portare il fuoco direttamente e
combustione). -camera dell'occhio: lo spazio nella parte anteriore del bulbo che
uscendo di quella cameraccia, voltai indietro lo sguardo. nievo, 1-115: era quella
caro, 2-2-312: né questi tempi lo permettono, né il rigore delle cose
de sanctis, ii-1-58: aveva cominciato lo studio dell'anatomia. la miopia m'
folla, e supplivo con le figure e lo stu dio camerale.
ha fatto il signore; perocché se lo imperadore venisse ad ascesi, e volesse
.]: 'camerario ', lo stesso che * cameriere segreto ', titolo
: un giovine ufficiale... paga lo sciampagna ai suoi camerati. panzini,
se a qualcheduno avanzava qual cosa se lo mangiava insieme con le sue camerate, che
presiedeva un pretuccio chiamato assistente, per lo più un villan rivestito, a cui
quella bianca ariosa cameretta in cui viveva lo avesse non solo scolorito ma anche rarefatto
c. dati, 3-1 io: e lo chiamò [il ladro] né rispondendo
v.]: 'cameretta'diciamo anche lo stanzino ove è posto il cesso. più
/ ha fatto prender certe cameriere / che lo dovrian saper, se vero fora.
lei. tasso, n-ii-368: quando lo spenditore avrà compro da mangiare e '1
). fioretti, 1-156: se lo imperadore venisse ad ascesi, e volesse
egli stia nella camera, dov'è lo studio; ma venendo il freddo, potrà
pareti / del sacro camerin. / me lo predisse 11 core, / e il
3-777: questo primo affare ci lasciò lo strascico nel camerino dei ripostigli di una
riversciò un fiasco di tribiano che me lo aveva dato il predicator di san francesco
carena, 2-160: 'camerino, camerotto', lo stesso che cameretta; ma dicesi per
stesso che cameretta; ma dicesi per lo più dello stanzino del cesso,
statuto della parte guelfa, 18: lo camarlingo... debba giurare e sufficiente
, i-231-11: viva de michele, lo quale fo detto mio padre, camarlingo fue
ovescovello pò chevelle pagare, / mittigli lo flagello che lo voi degradare; / puoi
pagare, / mittigli lo flagello che lo voi degradare; / puoi 'l mandi al
7-16: in questo modo s'ordinò lo stato e corso del comune e del popolo
, 98 (131): quivi è lo camarlingo del gran sire, che riceve
camarlingo del gran sire, che riceve lo diritto della mercatanzia che si vende in
in un camerotto vicino alla stalla, e lo stesso marchetto cavallante, che all'occorrenza
grossa tela a bordi e riquadri nei quali lo scarlatto predomina con l'oro e il
parte del capo e con cura glie lo accomodò lungo la persona. 6
2-27 (i-950): come furono ne lo steccato, gli fece dar un guanto
indugiare. grazzini, 2-127: tostoché lo scheggia sentì ricordare gli otto, diventò
chi è fuori di sé dalla gioia e lo manifesta goffamente. bandello, 1-35
a suo comodo dopo la terza chiamata, lo troverà agonizzante; il prete, invitato
, vorrà finire il suo desinare e lo troverà morto; il becchino, guardandogli
un abito somigliante a mezza camicia, per lo più bianco 0 di color chiaro,
piane e ben luminose, e quivi era lo spazzo disiguale et aspro, et eravi
grande oscurità. intelligenza, 62: lo terzo loco è lo salutatorio, / e
, 62: lo terzo loco è lo salutatorio, / e quel luoch'è
il cui focolare è tutto contenuto entro lo spessore del muro (o appena sporgente
. di cammino, e dicesi per lo più di quello da stanza, più
caminiera essa, forse senza pensarvi, lo aveva coperto con una pila di libri
: sopra esso [camminétto] ponesi per lo più uno specchio adorno di cornice a
quegli oriuoli a dondolo, chiamati per lo più oriuoli da camminétto, e così pure
era stato portato dal fumo su per lo camino insino alla cima; ed essendosi
: in cima dei cammini metterai a lo intorno alcuni comi di bronzo o di terra
: dalla finestra grande io vedeva, oltre lo sporgimento di carceri che mi stava in
autocarro ', altra ibrida formazione, lo combatte efficacemente solo in qualche caso.
venendo d'arabia, trovato l'asino lo prese e seco lo condusse.
, trovato l'asino lo prese e seco lo condusse. cammellato, agg.
in tutto, eccetto che non hanno lo scrigno, più tosto a cammelletti piccoli,
ed erbe steppose. altra caratteristica che lo rende particolarmente adatto a vivere nelle zone
, quando aviene per alcun caso che sopra lo scrigno dell'uno le some di due
di pelo di cammello), per lo più a tinte variopinte. b
) deriva dall'ital. cammeo. lo stesso esito nello spagn. camafeo (
sopra le navi... servivano per lo stesso fine, che quelle camminanti per
gadda, 302: un'automobile in corsa lo ha soprav- vanzato quasi proietto, sfiorandone
proietto, sfiorandone la camminante persona. lo assorda e l'impolvera: egli non ci
caminare, il nuotare, il cantare, lo scrivere, dalla sola imitazione s'insegnano
di nome, né conoscevalo essa, anzi lo urtava e gli camminava sui calli senza
diritta riga, ma con corso obliquo per lo torto cerchio del cielo. parini,
ne tien la cura? perché non lo ripulisce più spesso, affinché cammini?
tua. de roberto, 321: lo dico dunque a te che puoi farlo capire
scienza, comprenderà ognuno di leggieri come lo studio dell'ottica... deve proceder
, e talvolta per lunghi tratti, lo stile cammina ben più naturale e più piano
dalle piaghe abonda, / e per lo corpo misero cammina. d. battoli,
: avanti che l'immagine trapassi tutto lo specchio, molto spazio converrà che cammini
, 13-35: ma prima che comincin lo scongiuro, / olimene e ricciardetto con
[il contadino] quando va in città lo si distingue dalla camminata. alvaro,
dante, conv., iv-xii-19: lo buono camminatore giugne a termine e a
giugne a termine e a posa: lo erroneo mai non l'aggiugne, ma
da ima località a un'altra (per lo più a piedi, ma anche su
, conv., iv-xiii-ii: ben lo sanno li miseri mercatanti che per 10
legno vidi già dritto e veloce / correr lo mar per tutto suo cammino, /
. la naturale se ne va per lo gran cammino, né non esce né d'
parola, / s'io ritorno a compièr lo cammin corto / di quella vita ch'
or si ne va 'l maestro / per lo camino a destro, / pensando duramente
giovane stava pensoso. vide passare per lo cammino gente assai nobile, se
che mosso fue, / intrai per lo cammino alto e silvestre. idem,
pene cotante, / com'i'passai per lo mont'appennino. g. villani,
dubbioso, e temendo d'aguato per lo contado d'arezzo. m. villani
lume che il camino gli dimostri, per lo quale egli a caminare ha, non
, quando alcuno ne vacassi, e lo farei per la medesima ragione che non
andai di poi a costantinopoli, io lo feci quando io viddi le cose non
macra, che per cammin corto / parte lo genovese dal toscano. manzoni, 1130
quando aviene per alcun caso che sopra lo scrigno dell'uno le some di due
, essendosi messo di cammino a dare lo assalto a milano. chiabrera, 55
fratei per un cammino, / per lo furto che frodolente fece / del grande
argento coniato, tutti due d'accordo lo ricolsero. sassetti, 300: entrando
figurando il paradiso, / convien saltar lo sacrato poema, / come chi trova suo
ne formòne, / se noi perdén per lo nostro fallire, / n'have promesso
, viaggiare. ariosto, 46-25: lo trasse (e non fer gran cammino)
di bologna, ma si mise per lo piano di costa alle montagne. bibbia volgar
fiata ch'andando in francia passai per lo piemonte, non feci questo cammino. g
novellino, 4 (16): lo cavalieie si partì dal giullare e
partì dal giullare e misesi per lo cammino a ritornare in sua terra. dante
cammino, dicendo che 'ne lo statuire le nuove cose evi
cammino a piedi, e per lo caldo grande che era allora scalmanato dal sole
a che pur lamentando / volgi indietro lo sguardo a cia- scun'ora? /
nobile anima in questa etade, e attende lo fine di questa vita con molto desiderio
, 2599: beato è quegli che volta lo muso / e mette alla sua gola
durante la dominazione spagnola), con lo scopo di sostituirsi alle leggi, inefficienti
. bencivenni [crusca]: distendi lo unguento in un pezzo di cuoio,
sorella bianca, /... / lo villanelle, a cui la roba manca
la campagna lento lento / su per lo suol che d'ogni parte auliva. folgore
state, e vi si mostrerà per lo lungo un bollimento di spiriti, che ne
, tante in vece di quello avemo ricolto lo infelice loglio con le sterili avene per
venti / da tutto il campo, e lo spargeano al cielo; / ed essi
, perduta la campagna, era perduto lo stato. -rompere alla campagna:
giornata, quando egli ha uno nimico che lo vogli combattere in ogni modo. davila
natura di governi era quello di dario, lo troverrete simile al regno del turco;
punto. jahier, 267: [lo] incontro dinuovo; riscaricato abile alle
favorire 11 successo di uno spettacolo, lo smercio di un prodotto { campagna giornalistica
: quel tempo che dura un lavoro ora lo dicono * campagna '; e
intra gli altri, che se per lo re giovanni, a cui s'erano dati
mezzo luglio, darebbono la terra per lo modo patteggiato. -raro. che ospita
pertanto d'importanza sempre più decisiva, lo spirito della vecchia raggiungeva il parossismo dell'
martello; e il sangue sparso e lo stato febbrile che ne successe è opera tutta
al debitore da un agente, che lo toccava con una bacchetta). canti
disse [margutte]: a questa volta lo vedrai; / e per fornire in
all'erta. pasolini, 3-55: lo filò, facendo ancora il calmo, già
una gran cosa paio / a far lo spegnitore e il campanaio! giusti, i-391
procuratore, uno scolare, il campanaio, lo speziale, il sotto cancelliere e un
): afferrò il campanello, e lo scosse con violenza. comparve subito il
una capra: cavalcava un asino: lo seguita la capra con un campanelluzzo al collo
erano ne'fondamenti. il perché messer lo doge fece cercare per tutta italia e
, 183: in questi duoi / lati lo troverrei, ovvero dove / si giuoca
alle quali è pure una gran miseria lo struggersi a voler comparire quello che non
l'esagerato amor di campanile e chi lo prova. piovene, 5-50: lavoratori
tempo; emigranti in passato, per lo più temporanei, e più di terra
. che ha mai? il medico che lo tastò e sperò e bussò ci assicura
che risuona quando viene colpito con lo scalpello (si estrae in toscana,
suono chiaro che fa quando si scalpella, lo chiamano campanino. pascoli, i-417:
ne faceva un sacchetto, e se lo batteva sulla fronte udendone il debole soave
. giacomo da lentini, ii-55: lo vostr'amor che m'ave, /
, i-2483: giulio cesar magiore, / lo primo imperadore, / già non campò
ii-431: amore e madonna trovai, / lo qual mi disse: -tu non camperai
non camperai, / ché troppo è lo valor di costei forte. compagni,
quale avendo il figliuolo in mano, lo getta ad un suo che è campato
, come deluso dalla scroccatrice a fare lo scrocco, raccomandò la sua sussistenza a
segno ch'egli mi si protestò ch'io lo sforzerei a rubarmeli per campare. monti
2-60: io sono risparmiatore, lo sai, tant'è vero che non vado
infezione s'appiccasse per la veduta e per lo toccamento che come l'uomo, o
: io prego, donna mia, / lo cor gentile ch'è nel vostro core
a la morte. / io ti donai lo stame / per cui libero uscisti
, le pensioni e le lodi, ognuno lo beffa, lo vilipende, lo detesta
e le lodi, ognuno lo beffa, lo vilipende, lo detesta e lo fugge
ognuno lo beffa, lo vilipende, lo detesta e lo fugge; cosicché, per
, lo vilipende, lo detesta e lo fugge; cosicché, per campare la
] finalmente lavora d'acquerello in su lo stucco, campando il lume con esso,
questo è peccato e non c'è chi lo assolva! ». « tu lo
lo assolva! ». « tu lo assolverai! ». « non possumus!
mercé a'troiani, perché seco via lo levino nelle navi, onde da que'mostri
sm. disus. il campeggiare, lo stare in campo; il compiere azioni
tr. e intr. ant. dipingere lo sfondo di un quadro con un colore
sm. il colore con cui è dipinto lo sfondo del quadro. r.
campestri. idem, 13-70: qual lo stagno all'argento, il rame all'oro
: ampio di pali / folto steccato lo circonda, e sola / una trave
, 2-76: oltre a ciò sono per lo paese molti arabi, gente campestra,
zetta ', di quelle che per lo più sono attorniate da case povere
raccolta (ampia e varia, per lo più gradevole, curiosa, interessante,
creata di conseguenza... chi non lo sapesse, fraintenderebbe leggendo 'campionato di
/ e la pena non prevale contra lo mio campione. fra giordano [crusca]
al cui fare, al cui dire / lo popol disviato si raccorse. g
non dovesse passare, né essere contra lo re carlo campione e vicario di santa chiesa
disse allegramente: / -della battaglia datemi lo guanto, / e domattina, il
a questo povol tutto quanto / io lo farò morire ricredente / lo cavaliere che
quanto / io lo farò morire ricredente / lo cavaliere che s'ha dato il vanto
tolti. boiardo, 2-9-47: ben lo stringeva il debito e l'onore /
l'avversario per qualche indignità sua non lo possa ricusare. chiabrera, 295:
preso in esame, una parte che lo rappresenti esattamente. 7. campione di
volsi intorno / e la notte e lo giorno, / credendomi campire / del fante
/ del fante, che ferire / lo cor non mi potesse. 2
gioia sentire. mare amoroso, 286: lo 'nfermo /... / si fa
la calandrice inanzi, / e, se lo sguarda, sa ch'egli dee canpire
semenatore de necessità è mestieri d'avere lo campo, e senza lo campo sarea
mestieri d'avere lo campo, e senza lo campo sarea ocioso e non potarea semenare
frumento sì che, disparte agguardando, lo frumento non pare, e perdesi lo
lo frumento non pare, e perdesi lo frutto finalmente. idem, par.,
sono mille, che si muoiono ne lo spedale. alamanni, 5-1-2: che
colori caldi della bandiera, aspetta forse lo squillo vivo delle trombe, per scuotersi
, collinette e piagge, / caduto lo splendor che all'occidente / inargentava della
tedeschi durante la seconda guerra mondiale per lo sterminio degli avversari politici e soprattutto
una franchezza e leggiadria indicibile di pennello lo rendono cosa veramente paolesca. giordani,
rispetto al tuo [ritratto]. lo bramerei in un'attitudine malinconica, pittoresco ma
. -a campo aperto: con lo sfondo libero, vasto. cellini
catuno portava uno cimiere, il terzo portava lo stendale, e gli altri quattro seguenti
ma un candido liocorno come giglio / vuoine lo scudo, e 'l campo abbia vermiglio
valore, di notte, passavano per lo campo nascosamente, e andavano per vittuaglia
s'apparecchiarono... a difendersi lo campo suo. turno venendo inverso loro
brigava di empire li fossi e di buttare lo palancato per terra e con lo gatto
buttare lo palancato per terra e con lo gatto combattere le torri. m
la notte a campo stretti insieme per lo freddo, atandosi con grandi fuochi. idem
presso al presto giovanni; e quivimisse lo campo. boccaccio, dee., 3
scalcinò. francesco di vannozzo, ix-208: lo campo sé levado! - / -mo
sé levado! - / -mo dio lo voia! - / -dico, deve bona
quale, non si saprebbe dire se concepisse lo stesso pazzo sospetto alla prima e da
13. spazio pianeggiante (per lo più cintato da uno steccato) dove
, / sì la caduta del figliol lo offende. / anco egli ariva pur a
lito molle / di barcelona, ove lo tolser prima; / ma s'accordaro per
piombati, secondo che diceva, datigli da lo imperadore, potendo dare il campo a
disfida, pronto cataletto e cavalli per lo ammazzato, in duello. -per
di giostrare e di duellare a chi lo voglia. varchi, 18-1-277: solamente
più campo. boccaccio, 20-34: ella lo vide prima ch'egli lei, /
sie tu e la cagione il perché lo fai, accioché un altro non s'
verace, per questa mia vittoria, tegna lo campo de la mente di coloro per
. 14. luogo dove avviene lo scontro fra due eserciti nemici; terreno
spada. g. villani, 7-8: lo re carlo veggendo manfredi e sua gente
difficili. ariosto, 24-110: e per lo scampo / del popul saracin li meni
, 1-225: il consiglio è per lo più il frutto dell'età: i troppo
/ che ai vostri tiranni pre- cludon lo scampo, / son giunti da lunge,
: credette cimabue nella pintura / tener lo campo, e ora ha giotto il grido
pure perché le cose dello imperio e lo stato di oriente ricercassi el principe in
ha i talenti per procurarlo. se lo separate da queste idee sensibili, allora
dottamente le virtù delle preziose pietre che lo compongono. 16. figur.
nostro italiano sostiene in istampa, che lo ammettere la diversità de'colori ne'raggi
diversità de'colori ne'raggi della luce è lo stesso che del glorioso corpo del sole
vasto, chi voglia menare a tondo lo staffile: e ch'esso non cadrà
panzini, iii-727: galileo ferraris lo abbiamo onorato noi, col battezzare la
campo di maggio, o, come lo chiamano alcuni annalisti, il sinodo, in
, fondato per l'arcivescovo ubaldo. lo terreno fue comprato e al capitolo del duomo
dintorno attignesse / col mio camuffo lo farò beningo. della casa, 775:
: a un pertugio s'affaccia / lo sbirro dal volto camuso, / e ghigna
camuse, e sbuffando zampilli senz'alzare lo sguardo. carnuto, sm.
ciurmaglia, gentaglia. - con intenzione per lo più spreg.: bassa gente,
promettere ciò che non manterrebbe. farei lo stesso anch'io. 2.
, che facendo quello che fa, lo fa in modo da non perdere quello
, maestro e allevatore de'cani. lo squarcia canaio di g. m. visconti
si è presa uno dei cuccioli e lo alleva col biberon. gli altri tre,
suffisso dialettale in azzo: indica determinatamente lo storico, maggior canale di venezia,
in burrasca; e che il petrarca lo derivò in tanti canali tranquilli ed ombrosi,
san marco e quando pigliavano un ladro lo cucivano dentro in un sacco e poi di
dentro in un sacco e poi di notte lo calavano dal ponte dei sospiri giù nel
scambiavano i radi gondolieri e il suo, lo inquietavano. 6. conduttura,
da taglio, sorpassa la strada. lo si direbbe sprovveduto di parapetto. è un
colore, ch'è il verde. non lo cangiano così frequentemente sì perché non hanno
rame è bene incorporato, e tu lo gitta in uno canale un poco largo,
fuori di quello divenuta palese, tutto lo 'ntomiava. berni, 13-24 (1-337)
manda addentando il legno si confonde con lo scroscio del boite sfociando dal canalazzo su
loro le cellule delle piante (per lo scambio dei materiali nutritivi). =
. stuparich, 5-58: lo sforzo della nostra civiltà s'era appuntato
la distribuzione dell'acqua potabile, per lo scarico delle acque di fogna. -rete
il covo de'tuoi sogni 10 ben lo so. / ondeggiante di canape è l'
garzoni, 1-839: appresso vi vuole lo spago, il quale è filato di canepa
, con schienale e braccioli (per lo più come mobile da salotto).
preso dall'elefante con la tromba se lo mette in bocca fra'denti et alzando il
su ogni gran peso di terra e lo porta via dove si vuole, conforme
: che le corde s'allunghino per lo stirarle de'pesi, il danno a vedere
compose una sorte di canapo, se lo legò alla cintola,
mescolandosi, conveniva che a forza con lo inviscato canape una gran parte de la
, fra le gambe, come se lo pungesse curiosità del giuoco anche lui.
, 113: e [gli amori] lo legaro [il core] in così
tra le molte ragazze quella che più lo attraeva o perché più bella o perché
fatti di cesare, 104: ferillo sopra lo scudo di che cotta si copriva,
intrecciate in modo che attraverso a esse lo smalto del campo appare in forma di
dividendo ambo i membri della prima per lo stesso numero, diverso da zero
; l'edificio, il locale che lo ospita. -in età medievale, l'
gli rendeva da secento scudi, che lo perdé nella morte del duca pier luigi farnese
giunto nel campo colle lettere, non ve lo trovò; aspettollo infino che tornassi.
e pure... erano per lo più i cancellieri de'reami d'europa,
chiusa del leone, e andava per lo fango per la piazza di san giovanni,
giovane, i-239: sembrava entrar per lo cancel d'un orto / come per taglio
di raccomandazione a quel cardinale, affinché lo voglia proteggere in detta causa, contenendo
(14): aries ponemo mobele e lo tauro fermo; el gemini comune;
cancerògeno, agg. medie. che favorisce lo sviluppo del cancro. -sostanze cancerogene:
di mustio, lasciatasi rivedere a colmare lo staio di questi cancheri pesti. redi
): quelli che fanno il bene, lo fanno all'in- grosso...
; e non potrò adoperare così con lo amore, che mi si è fatto canchero
or soccorre del suo pio fomento / lo smisurato canchero che pute / tra mar
cotali ghiribiz- zatori sono tenuti uomini per lo più sofistici, indiavolati, e come
, e il martirio del coltello chirurgico che lo ha scarnificato, il povero vecchio ottenne
a noi; ma venne la cancrena e lo uccise. d'annunzio, v-1-248:
. malattia di moltissime piante provocata per lo più da funghi che determinano prima la
fa parola, è necessario servirsi per lo più d'una cura lusinghiera, innocente,
dentro pietra ovver festuca / per qual lo suo coprire le vien manco: / così
e declinato da ogne parte ugualmente enverso lo polo de settentrione e lo polo del
ugualmente enverso lo polo de settentrione e lo polo del mezzo dìe: e lo ponto
e lo polo del mezzo dìe: e lo ponto ch'è più apressato al polo
de capricorno, emperciò ch'ine se configura lo capricorno; e lo ponto ch'è
ine se configura lo capricorno; e lo ponto ch'è più apressato al polo de
. idem, canz., 136: lo idaspe, il gange e l'indo
ché chi contrafaceva il leone, quale lo scorpio, altri il cancro. tasso
più nulla da fare; un cancro lo mordeva al fegato. 2.
e che vive alle spalle di coloro che lo venerano. bacchelli, 1-iii-127: avrebbe
dotta, lat. cancer -cri, con lo stesso significato, come calco del gr
sm. tess. operazione che ha lo scopo di allontanare dalle fibre tessili, dai
contenente, in corrispondenza dell'asse, lo stoppino o lucignolo, fatto di fili
. /... stringere si crede lo splendore / de la candela ardenti,
non potendo dormire, a lavorare con lo scarpello, avendo fatta una celata di
autore se ne sentiva tutto contento, lo sciocco. montale, 101: le candele
artisti camente ornato, per lo più metallico e a più bracci
, ii-199: i candelabri antichi per lo più conformati secondo i primitivi usi de'
quale morio essendo ad oste sopra lo re di tunisi. candelièra,
11-15: poi che ciascuno fu tornato ne lo / punto del cerchio in che avanti
: acciocché, come lucerna posta sopra lo candelliero, rendesse lume alla chiesa di
simintendi, 2-3-66: arrappò della casa lo candelliere pieno di risplendienti lampane. bibbia
quando s'accende, non si ripone sotto lo staio, ma sopra il candeliere,
non accendono la lucerna e pongolla sotto lo staio, né sotto il letto,
: favorirlo nelle sue imprese, per lo più amorose. pananti, i-304:
v-477-18: dé pagar ogna anno in lo dì de sancta maria de candeli denari
: poi che ciascuno fu tornato ne lo / punto del cerchio in che avanti
borbottava continuamente parole latine e italiane, lo stoppino del candelotto strideva, come se
tra'candidati del senato; né credo che lo stipendio di professore valga a persuaderlo a
gioia alcuna, chi dubita o non lo crede, cotestui va cercando la candidezza
giovine. panzini, iii-681: questo lo sentiva anche lui e lo confessò con
iii-681: questo lo sentiva anche lui e lo confessò con candidezza, diafana come le
mostrandomi che arebbe auto desiderio che io lo ritraessi; ed io che non desideravo
stucchi candidissimi dentro in uno scatolino, lo cominciai. tasso, 6-1-68: eran
certo cotale notte fia più candida che lo mezzo die. ariosto, 4-68: poi
. alfieri, i-214: quand'essa lo seppe [questo passo deba donazione]
e che non ammiri la sapienza e lo stile di quel gran coloritore? menzini,
in un cerchietto di ferro: e lo scettro era una canna di zucchero bell'e
candito. pratolini, 9-167: nini lo ricevè con in mano la scatola dei
fracchia, 141: prese quel cartoccio e lo aprì. vide tanti bei canditi verdi
sue guancie arrossavano di piacere senza perdere lo splendore dell'innocenza. carducci, 1027:
danno per prezzo il loro candore, ma lo danno anche acconsentendo al peccato? metastasio
inginocchino innanzi. fogazzaro, 5-84: lo aveva tuttavia molto caro per la sua
: ed ancor de'miei can fugge lo stormo. marco polo volgar.,
gli sarebbe venuto incontro come se non lo avesse veduto da molto tempo, con
, guardandosi indietro se quei di casa lo spalleggiano, e non si sente d'allontanarsi
discaccia da sé il cane, ossia lo spirito della fornicazione, è assimigliato a
514: il popolo è, ben lo sapete, un cane, / e i
diede uno schiaffo al sommo sacerdote e lo condusse a morire di rabbia come un
, 3-99: e il mio dovere dove lo lasciate? se li coglievo [i
cane che ha preso dei calci. domani lo mettono dentro, e non
biancifiore ne sia incolpata. -i lo siniscalco cane ricredente / dice: -siri,
: / gan da pontier, come lo vide in faza, / nascosamente uscì fuor
(i-607): subito che il soldano lo vide, in vista fuor di misura
addosso mille maledizioni,... lo chiama un cane, un turco, un
condannato a morte, promise, se lo lasciavano in vita, d'insegnare a
8-42: per che 'l maestro accorto lo sospinse / dicendo: via costà con gli
che scatta e percuote le capsule per lo sparo. -nelle armi da fuoco antiche
, la dirittora, il cane, lo stoppino. carena, 1-256: 'cane',
a'piei dele figure umane, come lo gemini, e seguiscelo e valli deretro
, che questa sia la cascione per che lo cane è ubediente e fedele al'omo
can. monti, 22-33: primo lo vide / precipitoso correre pel campo /
il can per la coda, tanto lo aggirò, che lo ritornò in gangheri.
la coda, tanto lo aggirò, che lo ritornò in gangheri. 17.
iacopone, 14-14: l'ira sì lo fa ensanire / corno cane arrabiato.
cane arrabbiato. garzoni, 1-580: e lo sbatter de denti per il freddo,
cani arrabbiati un bel po', ma lo chiamarono in segheria e io discesi sullo
di dire: non ha cane che lo guardi in viso. non ha cane che
voglia bene. non ha cane che lo soccorra o l'aiuti. e questo
che va a cane? -aver lo spasso dei cani: prendersi una buona
, voi intendete: io ho avuto lo spasso de'cani, tocco delle mazzate,
. m. cecchi, 1-1-244: lo avere / il peccadiglio, e sentir che
in cerca del morso del cane chi lo prende per la coda).
assai e conchiuder poco; ed è lo stesso che dare in trippa, in cenci
, per pigliar quella, della quale vedeva lo sbattimento nell'acqua, che gli pareva
e questo è, che chi non ha lo stato in questa terra, de'nostri
, al mio parviso, pò tener lo mio cestone. aretino, 2-26: voi
(o di altro materiale), per lo più con un solo manico che forma
cose da mangiare cotte la sera, lo posero in capo de la fante.
: gli dà il canestruzzo della biada che lo metta dall'altra parte, ed egli
bianco] un poco di canfora, e lo chiamano canforato. d'annunzio, v-2-838
che posto essendo in diversi siti, cangia lo aspetto, e or rosso, or
là, non facevano altro che accrescere lo screziato, tappezzato, il cangiante dell'
io mi sento la doglia! / lo nostro amor falsi e cangi / ancor
le loro finte maniere cangiando, lo lasciano da la cima e colmo d'ogni
il genio è strano, / lo veggo anch'io; / ma tento invano
g. cavalcanti, ii-433: ma per lo folle tempo che m'ha giunto,
ogni dì più ricolma, e per lo contrario intorno ai poli sempre più deprimendosi
cani. svevo, 2-471: lo trovò mentre marciava dietro al carro
, che diventa arido e abbronzato per lo levar della detta canicula, è segno
, potrebbe da una rosa languente per lo calor estivale tirar tanto succhio da far una
covile per il cane (ed è per lo più formato da un piccolo casotto di
. gadda, 6-68: don ciccio lo affisò, caninamente. « dottore, badate
momento... in questo posto, lo capite bene anche voi, no,
carico tanto grande della sua riputazione e con lo spargimento di tutto il suo sangue acquistato
tutta la persona un accasciamento penoso, ma lo splendore della canizie precoce conferiva alla sua
simil. pulci, 3-46: baiardo lo ciuffòe come un maschino / e in
/ e in sulla spalla all'omero lo prese, / che lo schiacciò come
spalla all'omero lo prese, / che lo schiacciò come e'fussi una canna,
il colpo alquanto, / per mezo lo fendea come una canna. tasso,
. verga, 4-81: quando il figliuolo lo condusse a veder le terre che aveva
agevolezza che si vede / gittar la canna lo spagnuol leggiadro, / orlando il grave
tirar s'affanna / de la piaga lo strai, rompe la canna. marino,
: 'canna', tubo metallico, per lo più di piombo, annesso alla bronzina,
, che corrisponda alla mano arguta che lo tasteggia. varano, 99: le armoniose
spirito altrui; 10 fa sbucciare, lo ripulisce se occorre, lo mette in vista
fa sbucciare, lo ripulisce se occorre, lo mette in vista, ed è piuttosto
! leopardi, 11-30: odi per lo sereno un suon di squilla, / odi
140: leopardo frattanto guardava amorosamente lo schioppo e ne puliva la canna colla
traversammo roma. pratolini, 9-308: lo fece salire sulla canna della bicicletta,
che sta in cima alla canna, ce lo sapreste voi dire in greco? carena
caccierà il fumo all'ingiù e non lo lascierà ascendere et uscir fuori liberamente;
capo e mal de vente, / a lo stomaco dolor pognente, e 'n canna
? dante, inf., 6-27: lo duca mio distese le sue spanne,
a punire, la lingua con che lo disse gli farei trarre dalla canna. cantari
: o brutta puttanella / (e trasse lo pugnai che aveva allato), /
fa portare il panno; e perché lo 'nganno s'occultasse, dice il venditore
[misure] distese sono il miglio, lo stadio l'atto, o minimo,
cinque canne? gesù! già, te lo vorrai fare alla moda? ».
estrarne il succo, da cui si ricava lo zucchero. intelligenza, 4
tra le file or qua or là lo vedi. targioni tozzetti, 12-9-30: si
sua qualità di calligrafo, ma che non lo impediva dall'appoggiarsi saldamente alla sua canna
che fa lo zucchero, il quale gli antichi raccoglievano da
giovani e a lungo, senza guastarsi lo stomaco? = lat. *
suo fascio fuora dell'acqua, se lo riporta a casa e quivi slegatolo distendono le
di bitume e di pece e posevi dentro lo fanciullo; e poselo nello luogo dove
dalle cannelle... che impediscono lo sfogo in mare. d'annunzio, ii-835
matazone da caligano, v-500-158: guardò per lo zardin, / soto un verde pin
la volta di una ragazza che aveva lo sfogo sulle labbra. noi volevamo che
3. piccolo tubo (per lo più di legno, con o senza
, / mettamoi la canella, per nui lo biviamo. sacchetti, 91-3: minonna
botte di vino, non mandasse per lo minonna, che la mettesse. crescenzi volgar
ogni torbidezza [del vino] per lo spillo dalle costole e disotto per la cannella
il vino dalla cannella del tino, lo porta così coperto fino alle botti. carena
sopra pietra, che debbasi bucare con lo strumento detto cannella. 7.
l'acqua colorata di rosso, con lo invecchiare lasciano talvolta macchiato il cannello.
e metti questi peli legati su per lo detto cannello, over bucciuolo. d'
ombrello, abbraccia, senza stringere, lo stilo, lungo il quale esso e l'
più risentito alle anche dove l'accentua lo sdondolìo della gonna a cannelloni.
dì che non lavorava, e quando per lo fiume con le sue canneraie.
cannibalismo, sm. antropofagia (per lo più usato in senso iperbolico).
quello che si ripiega meglio. io lo porto nel taschino del gilet, guardate
: tiro, colpo violento impresso per lo più col collo del piede, che
e glielo diedi. ma ella non lo volle accettare dicendo che non si
/ fin che fu cotto; e lo staccò bel bello, / l'ammucchiò nel
col cannone / di pioppo; e lo sbacchiò sopra il tarvello. -tubo
o cannone di rame, perché quando tu lo pesti quello non schizzi via. galileo
come il cannone, per cui discorre lo spirito. 5. tubo del cannocchiale
del cannocchiale. galileo, 1-1-301: lo spago che ci è avvolto intorno è
maniere dei freni, cioè il filetto, lo squarciabocca, il cannone. garzoni,
grandine. poi si accorsero che veniva lo stesso. c. e. gadda,
spada / una furia che uscisse de lo inferno; / gli usberghi e gli elmi
uno monte di letame..., lo ricoperse con cannucce e altre mondiglie che
). sport. atleta che pratica lo sport della canoa. canonào, sm
tratta di trovare il cànone storico-politico che lo permetta. sinisgalli, 6-94: rimane
: ma se non vuole uscire [lo scomunicato], e 'l prete non ha
codice / delle manette, / ringhia lo spirito / del mio lodato / nell'
un canonicato pinguissimo di breslavia, e lo ricusò. leopardi, iii-722: se
, accese un sigaro, e dopo provato lo insinuò fra i denti del moribondo
, senza dubbio è il pittore che più lo intrigava: perché certo gli sembrava il
corso, che in quattr'anni conduce poi lo scolare all'apice della gloria,.
la croce pettorale; come diritti, lo stallo in coro, il voto in
presa per li pisani, et morto lo re; e la sua corona à lo
lo re; e la sua corona à lo 'mperadore per lo comune di pisa
sua corona à lo 'mperadore per lo comune di pisa. lo suo figlio lamberto
per lo comune di pisa. lo suo figlio lamberto facto fo canonico di
il vescovo in firenze 1 molti preti lo vennono a vicitare; e una mattina
vennono a vicitare; e una mattina lo vennono a vedere tre canonici e quattro altri
intorno gli fan cerchio; / e mentre lo ricuopron coi mantelli, / lui colla
benefizio a chi di loro gli pare lo meriti. aretino, ii-173: sì come
e si mangiava mezzo paese, e tutti lo lisciavano. -canonico di piazza:
letto, fa dor mire lo spirito in la cucina. canonizzare
cominciato da'frati quello dei morti, messere lo papa subito dice esser da celebrare quello
insomma tale, che meritò che adriano vi lo canonizzasse a'tempi nostri. campanella,
evo? ella restituisce l'impero, o lo combatte; ella benedice la cavalleria,
nostro piloto aveva preso quel granchio che lo fece tornar a dietro, che bastava a
quando seguendo / il suon canoro e lo squillar del rame, / dentro a l'
e roco, / né d'armame oserò lo stile e i carmi? campanella,
che bisogno c'era che sua madre lo richiamasse e lo costringesse a stare lì,
era che sua madre lo richiamasse e lo costringesse a stare lì, a guardia
e là, spingendo a ben regolate palate lo scafo esile e veloce, nella nebbia
, perché era serrato la canova per lo dì santo della domenica ed eziam i luoghi
, di canapa (e viene per lo più usato per asciugare piatti, posate
di ricordi. moravia, viii-41: lo sceneggiatore è colui che scrive, per
sceneggiatore è colui che scrive, per lo più in collaborazione con altro sceneggiatore e
. / e se-m strenne '1 dedho lo calcar; / drapi longhi qe la polver
il destrier contra, ma ruggiero / lo cansa accortamente, e si ritira. varchi
spogliato e ferito da'ladroni: / lo vider certi monaci santoni / e 'l cansàr
atto in guardia i teucri, / e lo cansàr. tommaseo, i-371: da
, i-41: rappresentatemi il fantasma come lo vedete con la vostra fantasia, o descrivetemi
doli del popolaccio, che a torto lo caricava, si cansasse in asia.
in resta, / per infilzar gambasso, lo stidione. / si cansa questi,
pindemonte, 18-489: ciò detto, prese lo sgabel: ma ulisse / s'abbassava
salvini, 30-2-119: l'oreccliie moderne per lo piò sono avvezze alla marinesca guisa,
: ed è sua moglie, e tu lo sai, /... /
g. m. cecchi, 25-6: lo stimavo un canta in banco. l
quei virtuosi, che gli aveano fatto lo smacco di averlo trattato da bagattelliere e
che fa il correttor della musica? lo scaccia dalla cappella del paradiso, e
idem, conv., iv-xin-n: ben lo sanno li miseri mercatanti che per lo
lo sanno li miseri mercatanti che per lo mondo vanno, che le foglie che
. g. cavalcanti, ii-428: lo vostro pregio fino / in giò'si rinovelli
in uno monte, non potea dormire per lo cantare de le cicade, et
.. con grandissimo desiderio e piacere lo andava a udire. della casa, 671
macchia fiorisce il pan porcino, / lo scolaro i suoi divi ozi lasciando / spolvera
8-264: il traforello spiega la lettera de lo aviso fatto di suo inchiostro,
cosa, perché, se mai se lo scordavano, cantasse chiaro e rinfrescasse la
il moro lasciava cantare il ridolfi, lo teneva a bocca dolce, e colla sua
dolce, e colla sua fiacca te lo corbellava fine fine. bacchetti, 1-iii-242:
1-170: ma la sostanza era che lo lasciavano cantare: paghi, alla fine
, purg., 32-62: io non lo 'ntesi, né qui non si
loda con enfasi quei cibi stessi che lo nauseano, e tracanna più d'una
scrivere, i'pur cantere'in parte / lo dolce ber che mai non m'avria
. / « ciò che compimmo altri lo canterà ». sbarbaro, 1-259: inutilmente
cante, / ragioni poi con lei lo mio segnore. idem, inf.,
feciono intorno un rigoletto, / che lo faranno cantare in tedesco.
è andata un'opera d'un ch'amor lo comanda, / non tardare e vanne a
giusti, / che vi deggia membrare -de lo suo amore. / mentre 2. dial
bramosia d'alzarsi più di quello che non lo portano l'ali, cerca le cantaridi
se reagiva, accusando a sua volta, lo faceva per esser più che mai umiliato
così passo passo seguitandole, andavamo per lo silenzio de la serena notte ragionando de
cattivi poeti, senza che la critica ce lo avesse dapprima in qualche modo ordinato nella
64-9: li cantatori iubilatori / che tengo lo coro, / so l'angeli santi
le cantatrici. 2. per lo più al femm.: cantatrice. chi
: ne stacca un bellissimo pezzo e lo mette in cantera. viani, 14-315
quali, la prima che mi cadde sotto lo sguardo, rappresentava mazarino morente in un
si rimise alla volta dell'olmo ov'io lo trovai sull'avemaria che teneva a circolo
a lungo (e con tono per lo più limpido e gioioso: una persona;
dicesi di chi ama cantare, per lo più senz'arte, e come la natura
poi [dante] cominciò a compilar lo 'nfemo / della cantica sua, e 'l
, / non mi lascia più ir lo fren dell'arte. bufi 3-42: però
i486: « bene! » fa lo sparviero « ma tu cantami / con
l'altra, che vi tira entro tutto lo scibile e lo riduce a sistema filosofico
che vi tira entro tutto lo scibile e lo riduce a sistema filosofico. carducci,
stai come rapita in un cantico: lo sguardo al cielo profondo, / e
che amava le donne e il giuoco lo ha mandato in rovina. quasimodo,
lentezza, spesso ripetendosi e mantenendo sempre lo stesso ritmo monotono. -per estens.:
e cadenzato dalla gora viene, / lo sciabordare delle lavandere / con tonfi spessi e
conciliava il sonno. nessun rumore lo molestava. dietro il pagliaio scorreva un ruscello
scorreva un ruscello; la sua cantilena lo cullava nella notte. quasimodo,
sonno -le dice con una cantilena dolorosa per lo sforzo di star sveglia, e con
il va e vieni delle cantilene domina lo scroscio delle due fontane, continuo come
personaggi; ed il verso rotto per lo più su diverse sedi, ed impossibile quasi
degli anziani s'alzò, girò intorno lo sguardo, scartabellò la bibbia, e cantilenò
sua cantina. 3. per lo più al plur.: cantine: i
mescita del vino; osteria (per lo più di campagna). puoti,
decise a scendere in « cantina », lo stanco applauso che partì da un luogo
si vuota. 4. per lo più al femm.: cantiniera. chi
altra della scala dei suoni seguendo per lo più una misura ritmica e una o più
adesso che durante il giorno, o lo stormire degli abeti sotto il vento estroso
con che ogni canto si tesse, cioè lo diatonico, il cromatico e l'enarmonico
immortale. quando la musica cessò, lo stesso fremito degli strumenti durò qualche minuto
chiaro davanzali, ii-356: così da lui lo corpo sta diviso, / piacegli il
animale [leone] niente teme più che lo strepito delle vote carrette e simile il
giorno, l'uccello volava dentro lo spacco del suo albero, e lì si
canto innamorava i passanti, che lo udivano, senza che potessero vedere alcuno.
mascherate; hanno una forma metrica per lo più affine alla ballata e un tono
, contraffare le madonne solite andare per lo calendimaggio; e così travestiti a uso
il volante a braccia della tipografia girava lo stesso. e di costì, insieme ad
/ di cui le piche misere sentirò / lo colpo tal, che disperar perdono.
portai conforme / l'abito fiero e lo sdegnoso canto / e il petto ov'
poeti, senza che la critica ce lo avesse dapprima in qualche modo ordinato nella
effetto fu del suo consiglio, / per lo remunerar ch'è altrettanto. d'aurora
nondimeno, sono tra le più grandiose che lo spirito umano abbia prodotto. serra,
dove il vecchietto era rimasto, l'altro lo sollevava orgogliosamente come una preda, a
] era ancora di primo canto, questo lo assalì più volte con i ranfi cornei
dante, conv., iv-vn-17: lo pentangulo, cioè la figura che ha
che ha cinque canti, sta sopra lo quadrangulo. idem, purg.,
. andrea da barberino, 1-5: lo re troiano, che era uomo superbo
e dirizzando, com'era solito, lo sguardo al tabernacolo, vide una cosa
quattro canti in quello saranno, e coprira'lo di rame. intelligenza, 25:
capo e mal de vente, / a lo stomaco dolor po- gnente, e
colui fesse in grembo a dio / lo cor che 'n su tamici ancor si
margherita non aveva potuto arrivare ad aprirne lo sportello dal canto di bice.
un canto de l'armario e poi lo chiavò. il simile fece col resto
, presa sopr'a questo occasione, lo fece a cesena una mattina mettere in
uomini, e è grato a ognuno, lo essere di natura liberi e reali e
onni canto / gìanu ad offeriri a lo tempio santo, / de lo granti
offeriri a lo tempio santo, / de lo granti onori ch'avea tanto. boccaccio
45-23: e fu promesso lor per lo cammino: / se dell'error confesserete alquanto
quello che dette prima a giuliano, che lo passò nel petto dall'uno canto all'
. elegia giudeo-italiana, v-36-108: e lo nemico ch'è tanto avantato, /
ch'è tanto avantato, / ne lo too furori sia deiettato, / da canto
cellini, 1-79 (186): questo lo giudichi chi è da canto, sanza
. elegia giudeo-italiana, v-35-79: così lo 'nfanti stava da canto: / facia
forteguerri, 28-42: ben presto lo stupor miser da canto. algarotti, 1-228
sanctis, i-171: quando l'università lo ebbe gridato filosofo e dottore, [
i canti: rimanere ozioso, far lo sfaccendato per le strade, alle cantonate.
per elevarci e per comparire; non lo lodiamo solo come un concorrente che si ritira
dove il figliuolo s'invii, né mai lo lasci trascorrere in strada poco lodata o
gli entrò in bottega, e pigliò lo stenderello con che il platina faceva la pasta
della crostata, e con lui talmente lo maltrattò di bastonate, che lo pestò
talmente lo maltrattò di bastonate, che lo pestò tutto. carletti, 67: vi
muraglia faccia angolo ottuso, perché se lo fa retto o acuto dicesi cantonata.
di dietro a una cantonata vogliono fare lo stesso. verga, 4-134: di
nondimeno, una grande infelice: come lo sono le persone che amano per commedia
chi guarda dal corso medesimo, occupa lo spazio dov'era quella del povero mora
a tutti i quattro cantoni della camera lo pose, con determinato animo di abbruciare
artefice riuscì sempre ma- raviglioso a chiunque lo vide. marino, 6-21: ciascun
f. f. frugoni, xxiv-1056: lo scolare dissemi con graziosità che una notte
[della casa] sia volto contra lo sole levante, e l'altra parte
inosservato, mi fu concesso di godere lo spettacolo di quel solenne ricevimento.
festa appena arrivavano, ma poi dopo lo lasciavano solo, in un cantone e
era flessibile e non si spezzava; lo aveva piegato, contorto e poi gettato
; noi ci corriamo sopra, calpestandolo lo spengiamo, e sempre alle costole dei
usa con una cantoniera, o ella lo assassina troppo, o ella lo ha
o ella lo assassina troppo, o ella lo ha cacciato di casa. firenzuola,
hanno bisogno di sonatori, mi par che lo debbano aver de'ballarmi ancora, a'
d'intorno chiama / delle virtù pacifiche lo stuolo, / ben parchi elogi accorda
, o raganelle, / il suon lo chiese ad un cantor del brolo. /
calunniatore: breve, il vescovo lo congedò chiamandolo affamato ita liano
di quercia insieme al fragore dei canti, lo separas sero per sempre dalle
-animale, tu possiedi, e non lo sai, un metallo e un impasto
la regola, e l'ordine, e lo studio comune; e a me piacciono
a dovere, ma perché in molti casi lo scrittore si lasciò tanto levar la mano
affettato, staccò il cantuccio e se lo portò alla bocca. 3.
fiori di salice e di nocciolo, è lo spi- gonardo, il canùgiolo,
dino da firenze [tommaseo]: lo cavallo di dieci anni incomincia ad avere
di vera senettute sono sparti / per lo mio capo d'ogni calor munto. masuccio
569: i suoi piedi quasi storpi, lo conducevano a rilento; ma il fuoco
a vedere. fracchia, 23: lo vedemmo scendere dalla diligenza seguito da un
tutto il mare nostro / come quando lo vèrberan le forti / ale dell'ostro.
. verga, 3-62: nella paranza lo canzonavano perché la sara l'aveva piantato
[tommaseo]: che l'alma e lo saver di voi canzona. berni,
il lavativo e non sa la lezione, lo piglio per un orecchio come un coniglio
per un orecchio come un coniglio e lo sbacchio nel muro. a sentir quell'
retto a canzonare; che ha lo scopo di schernire, derisorio.
doppi sensi, allusioni, canzonature che lo stringevano da ogni parte, e in
cerca di un soccorso sovrannaturale, levò lo sguardo alla parete su cui stava appeso un
pascoli, i486: s'era ficcato lo spander nel nidio / dell'usignolo,
. esso al pericolo / vola e lo prega: « lascia stare i piccoli!
» / « bene! * fa lo sparviero « ma tu cantami / con la
di vertù materiate, le quali sanza lo presente pane aveano d'alcuna oscuritade ombra
311: mi sforzerò mostrare... lo stile del sonetto non essere inferiore al
l'amore di una donna; se tu lo leggi in vita tua, non ne
e così passo passo seguitandole, andavamo per lo silenzio de la serena notte ragionando de
, abbruciarono il corpo; e così lo spirito ritornato per entrare, trovò che
vuol che i poeti, gli storiographi lo mettino in canzona e gli dien fama,
, il suono gli piaceva, tutti lo sapevano; e qualcuno gli dava anche la
. b. doni [tommaseo]: lo stile monodico, che oggi s'usa
v-102-34: canzonetta mia gioiosa, / per lo bene c'amore comanda, / partiti
comanda, / partiti e vanne a lo regno, / saluta la bona- venturosa
, e saluta messere, / dilli lo mal ch'i'aggio; / quelli che
, / a quella ch'à im presgione lo mio core; / dì a la
sarà per andar sotto, ceneremo per lo fresco, e, dopo alcune canzonette
al canto e alla musica, e per lo più di genere amoroso, di
chiaro davanzati, xxxv-1-430: per te lo dico, novo canzonerò, / che ti
penne del notaro, / e vai furando lo detto stranero.
e diceva « resbiro *; la maestra lo corresse: « bisogna imparare a pronunciare
. letter. poeta, per lo più di scarso talento; autore di canzoni
mato cao, e alquanti lo chiamano callirafio: ha forma di
e... questo... lo astrinse a digiuni sempiterni, e lo
lo astrinse a digiuni sempiterni, e lo ridusse incipriare la mucosa del gastrico di
, 11-50: « e però lo minor giron suggella / del regno suo e
l'universo / sentisse amor, per lo qual è chi creda / più volte il
usciva tanto spavento, che ciascuno che lo sentì giudicava che il fine del mondo
. scala del paradiso, 162: lo infinito caos della fiamma infernale. guicciardini
con essere così a poco a poco giunto lo studio legale a quel gran caos di
7-262: avrebbe... girato lo sguardo non senza meraviglia per quella strana
. v.]: 'caos': lo personificavano [i greci], e invocavano
. fagiuoli, 3-4-258: son per lo più capacci da sassate, / che
di letame et involto in una carta lo seminerai; ne nascerà un porro capacciutissimo
contenere persone o cose; che ha lo spazio idoneo per una data quantità.
. cavalca, 9-39: e per lo desiderio dilatata l'anima, diventi più
tempo successivamente, perché de l'eternità lo nostro intelletto non è capace. s.
. bernardino da siena, 36: lo intelletto nostro è tanto basso, che non
in virtù delle quali... avvisa lo spettatore di vedere... la
formano regole per costringere che ciascun altro lo imiti, poiché, mancando in essi
uno proprio, credono lo stile frutto delle regole. manzoni,
occuparsi degli affari pubblici e insisteva presso lo zio, gli ripeteva l'invito a nome
17-117: il fatto è, se la lo crederà. -i'gliene acconcierò bene in
quali cedendo e slargandosi, possono fare lo spazio di tanta capacità che sia sufficiente
e magnifico per i forastieri che non lo avevano più veduto, considerata la capacità
che voi per gran ventura vi arrechiate lo esser nata, 0 rinata, per
. né capacità d'aggiu- gnere con lo intelletto a quello a che gl'intelletti degli
reato, se, al momento in cui lo ha commesso, non era imputabile.
5-2-5: il ragionato fin qui voi lo giudicate bastante a far capacitare l'importanza
che più di tutto attraeva e fermava lo sguardo, capre mescolate con quelle, e
tonante / romor de le lontane acque lo scroscio / del fiume ei distinguea cui
fiera, o altra sì fatta cagione non lo caccia; appena è solito di muovere
. capannàccia. sassetti, 253: lo trovammo... in una capannaccia
, un finimondo. imbriani, 3-130: lo strascinar dei drappi, l'aggrupparsi a
e sul fragore dei fastelli di verghe, lo stridìo delle seghe elettriche saliva e saliva
. talmente ostinati e caparbii, che lo sproposito, evidente quanto la luce del
caparbia nelle sue tenerezze per me, lo era a tre doppi sopra gli altri
muli ostinati e caparbi, calcitranti contra lo sprone della verità e mordenti la briglia della
ii-5 73: si premette la mqno su lo stomaco per un dolorino più caparbio dei
come se al caso non avrebbe fatto lo stesso lei pure!... ora
sicuro della clara; ogni occhiata di lei lo confortava di nuove speranze; perfino la
gli era caparra che giammai un pericolo lo avrebbe minacciato da quella parte.
. magalotti, i-75: rispose allora lo spagnolo... con una capata all'
ridare una capata costà, alternandomi così lo spettacolo del mondo inverniciato e di quello
di lavoratore sobrio e valente finiva con lo sciuparsi. panzini, iii-508: l'altro
dà il fusto dell'albero segato per lo lungo, ma fiacche, spugnose, e
altro nome con cui è comunemente indicato lo scotano (per l'aspetto dell'infiorescenza
davanti al gruppo e in qualche modo lo capeggia, dovrebbe essere il generale. comisso
loro aspirazioni. pratolini, 1-183: tutte lo investirono [bob] in una volta
gina era rimasta seduta e assorta. lo assediavano e mafalda capeggiava l'insurrezione.
riga del melone o diciamo per lo ciuffetto, e per la coppa
lato che da l'altro, colui che lo tiene se ne promette grand'infamia,
questi tali han sempre per lor consiglierò lo specchio e il pettine, e il vento
quelle che internamente non sono forate per lo lungo; e sonne di due sorte
per il mezzo ciascuno di loro per lo lungo e di uno ne fece duoi,
l'uovo sodo con un capello per lo lungo. boiardo, canz., 77
carletti, 225: il capo se lo acconciano semplicemente ritirandosi tutti li capelli alla
o ritirarlo in parte, / io lo ammunisco. s. caterina de'ricci
... pigliàrsi ai capelli; lo passeggiere li puose mano in capo. s
m. cecchi, 19-22: almen lo vedess'io far a i capelli! lippi
li svolazzanti capelli, crudelmente ferì per lo mezzo del petto, col coltello,
gli capegli avvolti / di te c'ha'lo mio cuor per mezzo aperto / prima
tre fanciulli furono messi nella fornace per lo re di babilonia, acciocché non ricordassono
« cosa è venuto a confabulare con voi lo zio crocifisso? lasciateli stare quei poveretti
/ che troppo era gran festa / lo capei dela testa, / sì ch'io
giunto un augello, / diviso con lo strale anco un capello. d. bartoli
capo, / vedete? di sopra / lo porta daccapo / la sua leggerezza.
d'annunzio, iv-2-8: nella spiaggia lo chiamavano dalfino; e il nomignolo gli
vita contemporaneo (e vi è per lo più connessa una notazione spreg.)
., 20-87: veggio in alagna intrar lo fiordaliso, / e nel vicario suo
moscatello, sequestrata dal melachino e da lo uppilativo, per opra de le capestrarie del
loro vogliono il capestro, io non lo voglio! e io conterò qualche cosa
non fu sua colpa se una palla non lo colpì o il capestro non lo
lo colpì o il capestro non lo raggiunse. slataper, 1-106: stiro la
debitore de quello capestro, ma non lo cognosco pure. ma me sapresti tu insegnare
loro, che tirandolo col capestrello, lo scopassono per tutti i borghi del castello.
mio, perdonatane, ché io non lo farò mai più. -pigliate, pigliate
ragioni l'approvano e molte dimostranze lo manifestano. argomentasi dal nome,..
parlanti con cento lingue, e avessemi dato lo 'ngegno capevole, e tutto il senno
egli del benifizio, e perciò egli lo piglia. = deriv. da capire
in una stalla deserta... non lo assisteva se non una capezza logora penzolante
. iacopone, 3-36: ecco lo letto: pòsate, iace en esto graticcio
, iace en esto graticcio; / lo capezal aguardace, ch'è un poco de
è un poco de pagliccio; / lo mantellino còprite, adùsate co 'l miccio.
che morisse di cholera, come scrive lo scarpa, e falso che un gesuita lo
lo scarpa, e falso che un gesuita lo assistesse al capezzale, come spacciò il
spacciò il curci. cicognani, 3-9: lo zio, in ginocchio, al capezzale
stava superbo, capezzava, menava lo capo nanti e retro, come
raro. poggiacapo di tela, per lo più ricamata, che si pone sullo schienale
capifòsso, sm. canale principale (per lo scolo delle acque nei campi).
capillari. carena, 2-153: lo spacco [della penna], per la
1-361: * capellizio, capilizio ', lo stesso che capellatura. imbriani, 3-223
. imbriani, 3-223: quanto avea torto lo artale di esaltare il capillizio corvino dell'
ingozza / e giù nell'ampio ventre lo mina / con sì gran fretta che talor
cape e il vome, e vomitato / lo ricaccia nell'epa e lo rimpozza.
vomitato / lo ricaccia nell'epa e lo rimpozza. 2. intr.
pure tanta finestra che vi potesse capire lo pane, e 'l cibo, che
tasso, 5-23: né capendo [lo sdegno] nel cor gonfiato e pregno,
io ti prego, figliuolo, per lo legame della materna carità,...
intendere con questo nostro gergo che nessuno lo capisce al di là di pordenone? verga
benone!... intanto maritatela con lo sposo che vi si offre adesso,
mondo, fra quelle due vecchie che lo adoravano senza capirlo. -recipr.
che il capisteiare nel senese si fa per lo più dalle donne. =
un capi- sterio per mondare grano. lo quale capistèrio lasciando incautamente sopra la mensa
cadde e fece- sene due pezzi. lo quale la sua nutrice vedendo così rotto
fortemente a piangere... e vedendo lo pietoso e religioso fanciullo benedetto piangere la
sua nutrice,... pigliò lo capistèrio rotto e posesi in orazione;
; e levandosi dall'orazione, trovò lo capistèrio sì perfettamente reintegrato, che nullo
di montar in collera, il causatore de lo sdegno, secondo la qualità del diffetto
da giuocare che gli sbirri, mentre lo cercavano, gli trovarono nelle calze:
suon di tromba / publicato per lui dice lo scritto, / psiche degna di carcere
insidie de'suoi nemici, i quali lo accusavano d'avere desiderato la verace libertà
lato che da l'altro, colui che lo tiene se ne promette grand'infamia,
questi tali han sempre per lor consiglierò lo specchio e il pettine, e il vento
ecc. algarotti, 3-49: tra lo andare da petroburgo e peckino, lo
lo andare da petroburgo e peckino, lo starsene, far i suoi negozi, e
. aretino, ii-194: è cosa strana lo avere a commettere il credito e capitale