pe'piedi e, formandone un quadrato, lo sollevano e gli fanno battere..
ad un moribondo. papini, 27-542: lo sconosciuto ci ordinò di formare un quadrato
è quello le di cui parti prese insieme lo compongono; in 'radicale ',
indicare con lettere latine gli elementi che lo costituiscono). -quadrato magico: v
. vj: 'quadratone ': è lo spazio ch'equivale, per spessore,
fibonacci volgar., 32: per lo modo ch'io t'ò mostrato, si
coglieno tucte le terre che son quadre come lo scacchieri overo come taulièri; e tucte
prato / fiorito d'ogne lato, / lo più ricco del mondo. / ma
4. il ridurre a sezione quadra, lo squadrare (una pietra per costruzioni:
pallista ritrarre, poiché non si vede lo svelto ed asciutto dei cavalli di greco
boine, iv-232: è curioso in jahier lo stampo, la quadratura un po'terra
9. archit. cornice, per lo più costituita da modanature e da aggetti
grandezze armoniche della stessa frequenza (per lo più nell'espressione in quadratura).
del nuovo metodo degli indivisibili, il wallis lo applicò felicemente all'aritmetica degl'infiniti.
affrontato da archimede in un'opera avente lo stesso titolo e risolto con il rigoroso metodo
, tu dèi quadrare la piazza per lo modo detto e poi quadrare il piano
decorazione murale con finte prospettive, per lo più eseguita con la tecnica delraffresco su
settecento). baldinucci, 9-k-197: lo spada qualche tempo, parte studiando e
nella rappresentazione di architetture illusive, per lo più eseguite con la tecnica dell'affresco
figur. che suscita il sentimento amoroso (lo sguardo). f. f
. -rinforzo di tela, per lo più di forma quadrata, cucito nelle
agli occhi delle borose, che sono per lo più quadrangolari. -casella della
alcuno. baretti, 6-34: ficcano lo stagno in certe fornaci, dove è
da sant'oreste, / sbracato, lo scherma sì come s'usa. /
divine quadrella. 6. lo strale d'oro che, secondo la tradizione
bella / veder fra tante, in lei lo sguardo giri / ch'ha 'l mio
6-9: forte si duole e piange lo cor meo / del forte e prode angiolin
gettandogli uno sguardo di provocazione. egli lo comprese, ma di traverso ancora,
scialino, pianta da foraggio. è lo stesso che ghianda della terra.
p. verri, 3-ih-317: lo stato di milano è una estensione
di tremila tre- centosessantacinque miglia quadrate per lo meno; erroneamente la valutai dieci anni
perduto il di chirico cui eravamo abituati, lo ritroviamo intero nell'4 angelus 'e
: l'acciaro si batte bene per lo lungo, di poi si rompe in quadretti
, soprannuota né più né meno: e lo stesso faranno in piccoli quadretti, perché
di quei sessanta- quattro quadretti in cui lo scacchiere è distinto, posate un sacco
) racchiuso in una cornice (per lo più quadrangolare, ma anche tonda o
, e un giorno o l'altro lo vedremo comparire con un volume di ^
il quadretto, del quale tanto sarà lo sporto quanto egli sarà alto. guarino
. quadrettóne, sm. per lo più nella locuz. con valore di
, ix-262: sullo steccato della capanna, lo sfollato... aveva messo ad
giorni, presero un tubo di piombo, lo fissarono a forza di chiodi e di
foglio. non ci credi, però lo raccogli ed esiti a buttarlo via;
risolto a doppio livello, che consente lo svincolo di determinate direttrici di traffico,
cavalli bianchi. ojetti, i-569: me lo ricordo,... in piedi sora
: i fiuochi circensi si veggono per lo più simboleggiati nelle ighe e nelle
o guerreggia staccata da ogni altro corpo; lo stesso che 'squadriglia '. soffici
tutte le genti '... è lo statuto e il codice divino della civiltà
se a qualcheduno avanzava qualcosa, se lo mangiava insieme con le sue camerate che
sempre però di colori teneri e per lo più quadrigliato, massime a chi piace il
testa e pertiche tre lunga, come lo quadrilanto a. b. c. d
. bisogna proprio dire che dio lo vuole. coderno, 61: il passaggio
1v-2-1077: le casse cinerarie biancicavano su lo zoccolo intorno sporgente; e le figure adagiate
contentano vi son sopra, e se seguito lo finirò. 2. ant.
dissecca e arde le cose, perché lo suo calore è simile a quello del fuoco
sera », 4-v-1955], 1: lo stesso accordo per un candidato del quadripartito
in altro luogo dello spirito... lo spirito filosofico, la logica e,
e chi è dunque?.. lo seguono / zappatori e duri fabbri. /
che ha il culo tondo, fa lo sterco quadro. lapidario estense, 148:
quadra overo triangolare, che è lo stesso, cioè che per necessità richiede l'
a tiro stracco / e un po'lo pesta. un'altra vien di schiàncio
un'altra vien di schiàncio / e lo strina. egli morde u suo tabacco.
testa quadra, denominano testa tonda chi lo ha grossolano e sciocco. castelnuovo,
formazione militare che ha su ogni lato lo stesso numero di combattenti { squadrone quadro
, ma sofferendo ogne cose pazientemente, lo spirito suo raccomandava al segnore, così
le mani tue, signore mio, raccomando lo spirito mio ».
. i cipriotti tre tempi raccomandavano: lo più antico venere in paio fatto da aeria
4-34: bernardo gherardini raccomandava uno per lo squittino e menavaio seco. bembo, io-v-130
miei fratelli, così con molta efficacia lo raccomando a vostra signoria, e la supplico
di volto sì dolce ed amabile che lo raccomandava senza parole. bertola, 3-49
ancora che sia di poca età, lo facciate esser riposato, perché non dà
di quel destro e onorato barcaiuolo che lo stesso signor de lue raccomanda ai viaggiatori
. mazzeo di ricco, 205: lo meo cor a voi mando, / ed
me non toma, / a voi lo racomando / no li facciate gelosia, né
. dante, rime, i-xlix-2: lo meo servente core / vi raccomandi amor
danno. anonimo romano, 1-122: lo chiericato... li [a cola
, quasi ne gisse alla morte, raccomandò lo stato. g. c. croce
con cura. cavalca, 19-151: lo qual villano non avendo che dargli per
regola di altopascio, 62: lo frate, lo quale moneta, overo
di altopascio, 62: lo frate, lo quale moneta, overo le suoi bisaccie
101: il libro che avete da mandargli lo potreste raccomandare a qualche signore inglese che
[romanzi] che si raccomandano per lo stile. 14. fissare a
da qualche banda / a base instabile lo raccomanda: / onde se mettesi quel
: vi sia sulla torre chi tiri su lo strumento con uno spago al quale sia
sosta nel porto stesso e assumendo per lo più, nei confronti dell'impresa,
: lettera o comunicazione scritta che ha lo scopo di raccomandare una persona, di
... donò parecchi presenti e lo pregò che dovesse aver per raccomandato ósman
militare per altrui. guicciardini, i-313: lo imba- sciadore de're di spagna.
presentato? non durerà a lungo, te lo dico io. è un raccomandato e
contraddistinte dal prezzo raccomandato, uguale per lo stesso modello in tutta italia.
che tu, attraverso car- letto, lo rispedissi (raccomandato espresso) all'indirizzo di
chiesa o beneficio, [nicolò] lo conferiva subito prima d'esser assediato dalle raccomandazioni
o trasporto; il contratto che prevede lo svolgimento di tale attività { contratto di
n'aveva dell'altre sue proprie, che lo rendevano amabile: parlar sempre bene degli
nimico di santa chiesa e di nostro signore lo papa. sermini, 78: poi
dar più fede all'oste disse che per lo scampo e spaccio loro e'farebbero bene
da s. a. che 10 lo facessi raccomodare. pananti, iii-69: si
tutto il baule e di cattiva grazia lo raccomodano. de amicis, i-777: essa
allo scopo di migliorare la forma e lo stile (un testo). carducci
grano, iano, che alora regnava, lo ricevette graziosamente e per le virtù che
): onde ne seguì che per lo raccomunarsi in compagnia furono chiamati cenobiti.
. cavalca, 20-619: onde conoscemo lo avvenimento dello spirito santo? certo conoscemolo
dia uno buono vicario. vorrei che lo informasse di maestro stefano della cumba,
raccomodare. restoro, ii-149: lo sugello guasto che se raconciasse rrrea
, 378: item demo per raconciare lo vaglio soldi i denari vi. boccaccio,
in arcadia ed andando solo su per lo lito del mare, sentì pescatori li quali
de la compagnia sempre stia una guardia lo quale sia tenuto avere cura de le cappe
mio piliccione a racconciare, che mai non lo potei avere! g. cheliini,
che fu di tommaso mio che gli lo feci raconciare. ariosto, i-iv-ii7:
settima cosa, in della quale è stolto lo 'ndugio, è non sovvenire e
debiano ispendere per raconciare la kiesa over lo dormentorio. g. villani, 10-43
[cola di rienzo] condannao ciascheduno lo quale era stato senatore in ciento fiorini
perché de essi voleva reedificare e racconciare lo palazzo de campituoglio. filarete, 1-i-29:
, 1-i-29: tu potresti dire: lo edificio non si amala e non muore
s'amala, cioè il maestro che lo racconcia e guarisca, sta un buon tempo
rispettate le viti selvatiche e le edere che lo addobbavano. fenoglio, 1-54: una
, il quale era vilissimo, ed egli lo ricevè sanza alcuna dubitazione. costituto volgare
: sia tenuto... lavorare per lo comune di siena in racconciare la selice
-sgombrare un fosso da sedimenti che lo intasano. statuto della società delpadule d'
ciascuna volta in x soldi, e perda lo lino e raconci la fossa. crescenzi
che n'aveva cura, che presto lo portasse al maestro che lo aveva fatto,
che presto lo portasse al maestro che lo aveva fatto, il quali subito lo
lo aveva fatto, il quali subito lo racconciassi. r. borghini, iii-176:
commissione che qui secondo el vostro ritratto lo racconci. cellini, 764: quando si
leonardo, 2-218: potrà dire [lo scultore] che dove fanno un errore
se si potrà distendere; proverrò s'i'lo potrò racconciare, ché a quel modo
10 chiamai uno dei nostri medici che lo curasse. alhertazzi, 354: fulvia riacconciava
. bibbia volgar., i-522: se lo prete troverà la casa, quando sarà
con i capelli rabuffati, andarsene a lo specchio a raconciarsi il capo e spazzarsi
. buti, 3-542: come fa lo falcone... scotendosi tutto e racconciandosi
doverla racconciare. buti, 2-813: solea lo imperadore dirissare, unire e racconciare la
, se, non potendo riordinarla altrimenti, lo fa con la violenza e con la
i-69: a racconciare... lo stato ed a stringere il governo in poche
che il culto divino si racconciasse: ma lo sospese e confortò tutti a lasciare le
vi si può intendere qualche preposizione che lo racconci. algarotti, 1-ii-193: il sistema
, ii-31: scipione aveva consumato tutto lo verno in racconciare le cose e gli animi
direttorio, volendo mitigare l'amarezza e lo sdegno concetto da ferdinando per le insolenze
-comporre un dissidio, una lite; placare lo sdegno. marino, 1-15-199: mentre
305: verso la sera se readconciò lo tempo e fu uno bello sereno.
si racconcia l'organo in queste restate e lo spirito del dicitore si ricrea. d
2. figur. che favorisce lo sviluppo di un'istituzione o la diffusione
donna nostra. 2. placare lo sdegno. 5. giovanni crisostomo volgar
v.]: 'racconciliazióne ': lo stesso che riconciliazione. = nome
-in partic.: raddobbato (lo scafo di una nave). donato
volpar., 451: sacerdote, per lo quale siamo racconci; sacrificio, col
il cortese volgar., 370: come lo spietato breus combatte con un cavaliere,
e discepolo: fa'che tu me lo racconsegni tale che sia migliore che il
; indurre a superare l'abbattimento e lo sconforto.??
nella marina francese. nievo, 347: lo spettacolo d'una gran felicità racconsola gli
sera è comparabile alla vecchiaia; per lo contrario, il principio del mattino somiglia alla
mattino somiglia alla giovinezza: questo per lo più racconsolato e confidente; la sera
; il secondo modo si è per lo manifestamento degli angeli buoni...;
; il terzo modo si è per lo raccontaménto ae l'anime ch'escono quinci
del paradiso, / lasciando dio per lo vietato pomo. aretino, v-1-339: l'
quindi non fia meraviglia se si racconta lo stupore che ne concepirono que'padri ed
, di valore neutro (e per lo più in espressioni del linguaggio colloquiale)
. far conoscere la cronaca di avvenimenti, lo svolgersi di vicende storiche, le imprese
in modo chiaro e particolareggiato, per lo più per mezzo della redazione di un
si è raccontato, non contento a lo stato suo, mosse guerra ad un suo
porgendola alla lettura o all'ascolto, con lo scopo di intrattenere o di divertire.
]: è egli poi così destro come lo raccontano? -esporre; far
, a voce o per scritto, con lo scopo di intrattenere o di divertire (
che espone la cronaca di avvenimenti, lo svolgimento di vicende o di imprese storiche
altri, con la voce o con lo scritto, fatti, vicende, situazioni.
alla raccontatrice, e vistala così trambosciata per lo svegliamento di quelle memorie, stimò che
di rappresentamento, come si fa per lo poeta, o se pur ciò sia privilegio
delle imprese di personaggi noti, per lo più svolta per scritto e in modo
prosa, di carattere narrativo e per lo più di invenzione, generalmente collocato per
reso noto con la voce o con lo scritto; narrato. a.
la corruzione de'granelli generante verminuzzi e lo spesso ansare e i continuati sospiri et
, 872: gli altri se sono per lo mondo sparti. / così fortuna sua
s'appon di dì in die, / lo tempo va dintorno con le force.
tempo gli va dintorno colla forbice e lo consuma: quindi è necessario l'arte
porto; e'viottoli che vanno per lo bosco, per raccorciare, conducono alle
carducci, ii-13-295: questo articolo non lo avrò in f f ironto
raccorcia e s'allunga a beneplacito, lo fa distinto dall'altro. -rannicchiarsi.
, 5-211: sia pur quanto vuoi lungo lo spazio / onde luce e calor vibrano
scritto gli piacesse di farlo pubblico, egli lo rac- corcisca e lo muti pure a
pubblico, egli lo rac- corcisca e lo muti pure a suo piacimento quanto all'eleganza
a suo piacimento quanto all'eleganza e lo stile, ma dei fatti non ne aggiunga
. palladio volgar., 7-7: lo qual mormorio [le api] non
-nel disegno industriale, sagoma che elimina lo spigolo vivo fra due superfici; nelle costruzioni
da quella principale, che conduce per lo più a stabilimenti, magazzini o banchine
stesso e rispettivamente l'aria che lo comprime e la parete del recipiente.
quale / vi pose per segnale / ercolès lo potente. /... /
. dante, par., 12-45: lo 'mperador che sempre regna! a sua
al cui fare al cui dire / lo popolo disviato si raccorse. tavola ritonda
. chiaro davanzati, xxiv-9: mando lo cor, non toma; / ma
cor, non toma; / ma lo coipo ratoma: / non si racorge a
da tomo per riconoscere alcuno luogo per lo quale possa ritornare alla perduta strada.
17-123: allor fu'io più timido a lo stoscio, / però ch'i'vidi
[a don rodrigo] fu sopra, lo fece raccosciare sul covile. -con
costantemente vicini, come se li raccostasse lo stesso odore, lo stesso fiuto di femmina
se li raccostasse lo stesso odore, lo stesso fiuto di femmina lontana.
lasciar vivo il pericolo: notizia che lo rifece risolvere a proccurar di dispergere quel
. 4. combinazione, per lo più maldestra o malfatta, di elementi
cicilia. andrea da barberino, iii-74: lo re dane- bruno fece raccozzare tutto suo
,... e anche, poiché lo bramate, il mio epistolario, se
di farina, quando il dispensiere, lo scrivano e 'l capitano (che tutti si
1-2-76: con rarti- colo talvolta per lo contrario la detta singularità e la predetta
di elementi fra loro congiunti e per lo più disparati, confusi, contraddittori.
21-49: quando venne al buon duce lo splendore / a percuoter la vista che
saltare il cavallo reglia di pazaro, / lo caccia via per le vigne, /
era rachitico e infermiccio; la deformità lo aveva segnato colle sue tracce ributtanti.
. -per simil. (e per lo più con una connotazione scherz. o
disperda. carducci, iii-10-115: chi lo [il 'dottrinale 'di iacopo
vi erano le mostruose capitali che rendono lo stato rachitido, tutto capo. =
v.]: 'rachitismo ': lo stesso che 'rachitide '. lessona,
nell'infanzia, ne arresta o ne altera lo sviluppo, e quindi si manifesta esternamente
viti dopo avere vendemmiato. - per lo più assol. diodati [bibbia
-spigolare. bacchelli, 1-ii-440: lo videro batter le stoppie, chino a
. tratto, ottenuto, ricavato, per lo più in modo incongruo e a sproposito
. racco glitore paziente per lo più di curiosità e bizzarrie.
d'uva. simintendi, 1-131: lo petto percosso trasse sottile rossore...
. landino [plinio], 489: lo ippofie nasce in luoghi sabbionosi e maritimi
3. episodio circoscritto, limitato e per lo più residuo di un evento bellico accaduto
mai creder o conoscere qual contento sia lo avere un bello sparaviero il quale sia
apri, maliarda, o ce lo mena giù ». io tremo, e
alcun rombo l'ale porta, / e lo ritruova in men che non balena.
apparato di scempi. -far cessare lo sbattimento delle ali. poliziano, st
, sul fanatismo e la superstizione, lo rimisero in grazia dei nova- tori.
lui fu racquetato / per quella fiata lo gran sdegno aperto. baldelli, 3-42
egli, quando la vergine, che lo ridde salire donde era sceso, stagnò quei
. 6. intr. per lo più con la particella pronom. ritornare
l'ira del pelago, la speme lo fa ritornare alle onde liquide.
corso da un fremito di vita che lo mutava tutto, e poi si racquetava
, marina o lacustre, per lo più ampia e ben protetta dai venti e
volgar., 142: non dispregiare lo poco savere d'un altro e parla radamente
a quelli di dentro, e come lo stato del loro animo radamente li rendeva
delle tecniche relative al radar, per lo più in amento militare. radarizzare
norma dei vostri doveri; e questo io lo ricordo ai pochi tra voi che,
olio e vino, acciocché le fedite per lo vino tessono mordicate e per l'olio
, 1-3: di quella letizia è raddolciate lo suo coraggio da cielo. x
ingentilimento. parini, 903: quando lo spazio e il partito il comporti, si
ch'una sol volta disdegnosa e torva / lo rimirò. g. m. cecchi,
onde l'orecchio / ponga in oblìo lo stepito dell'armi. botta, 5-235:
ed ungi copiosamente, acciò che raddolcisca lo indegna- mento dell'umore.
franco, 3-114: sommessamente m'ha soddisfatto lo stratagemma di mastallone, perché, colto
la superba / testa volgendo, in te lo sguardo intese. / mansuefece e raddolcio
un volto serio, tra l'offeso e lo spaventato, si raddolcì. de amicis
rad- domandata, avendovi su ragione per lo lungo e continuato possesso. corona de'
che del fallo ò penitenza, / lo vostro amor, c'avea, radomando.
2-51: spesse volte [tereo] radomando lo lacerato corpo [cìi filomena] colla
: venite e raddomandate me, dice lo signore:.. se li vostri peccati
.. e se saranno rossi come lo vermicolo, io li farò come lana bianca
elli [dio] li uccidea, lo raddomandavano e tornavano a lui la mattina per
sue impressioni: e questo fa per lo ripercotimento delli raggi suoi nell'aere spesso
raggi suoi nell'aere spesso e per lo conculcamento e raddoppiamento d'essi. bembo
li suoi fratelli venendo in dannazione per lo modo e per la via sua,
fisica o dell'impegno intellettuale connesso con lo svolgimento di un'attività. redi
giovinetto, per traumatica violenza, assunse lo aspetto di acuta infiammazione, estendendo i
consiste nel ripetere la stessa parola o lo stesso gruppo di parole all'inizio della
tutto e non mi bagno / e lo mio aver radoppio e non guadagno. latini
gente certa: / fin che dio salva lo cam- pion sam piero, / farà
assai più c'al secondo e a lo 'mprimiero. novellino, xxvm-878: vendevo
vino e radoppiavo i danari sopra tutto lo guadagno. lorenzo de'medici, 7-134:
continuamente u medesimo grado di velocità, lo spazio passato viene anch'esso raddoppiato.
contratto come direttore della victoria, raddoppiandogli lo stipendio e concedendogli il sette e mezzo
: l'addoppiare delli scacchi si fa per lo primo uno, per lo secondo aue
fa per lo primo uno, per lo secondo aue, per lo terzo quattro,
uno, per lo secondo aue, per lo terzo quattro, per lo quarto otto
aue, per lo terzo quattro, per lo quarto otto, e così va raddoppiato
, omni dì radoppiando, per finché lo giongni. -disporre su due file
saluto a quello han raddoppiato: / per lo saluto fece liombruno, / in piedi
le punte fora de strada / e redopiando lo colpo de ferir è derada. la
della tua destrezza per aggiungere al danno lo insulto! » e raddoppiava i colpi:
innocente figliuolo disteso in terra, se lo recò ne le braccia, raddoppiando le grida
paglia. -rendere più penetrante (lo sguardo). giulio strozzi, 12-5
). giulio strozzi, 12-5: lo sguardo... or si nega or
che solo recavasi alla sua casa, e lo accompagnarono sino all'ingresso della sua scala
all'orecchio non 'io 'né 'lo impeno 'o 'lo inferno '
né 'lo impeno 'o 'lo inferno '; ma 'i, '
inferno '; ma 'i, 'lo 'mpero ', 'lo 'nfemo \
i, 'lo 'mpero ', 'lo 'nfemo \ 8. accrescere, intensificare
. giacomino pugliese, 188: de lo suo amore, che m'à ra-
pensi ch'io non sia vietato: / lo cor mi 'ncende di grande adiranza
raddoppia chi la usa bene, cioè con lo adoperare la clemenza / e col bastargli
a te... e tu lo temi e talvolta mi sacrifichi a lui,
più efficace. bambagiuoli, xxxvii-13: lo presto e 'l bel piacer radoppia il
di perdere l'animo con le cadute, lo rinvigorisce e lo raddoppia. bertola,
con le cadute, lo rinvigorisce e lo raddoppia. bertola, 3-146: questa stessa
bianco da siena, 56: per lo peccato brutto / tutte grazie m'ho
sproni, accresce li pensieri, raddoppia lo desiderio e induce dolori quasi intollerabili.
misura uguale a quella originaria (per lo più in relazione con un compì,
, raddoppia il pianto, / e lo spirto mi manca e le parole.
del corpo. leti, 5-i-379: lo ligarono da per tutto con radoppiati legami
tutto seminato di punte, e se lo serra alla vita colla sopravveste di un sacco
. a un certo punto della notte, lo sentì raddoppiato di forza. -divenuto
. v.]: 'foliazione raddoppiata lo stesso che 'foglia conduplicata '.
di raddoppio. corte, 73: lo dovete [il cavallo] anco essercitar sempre
. magalotti, 26-181: in francia lo chiamano [de launoy] snidiatore dei
se ne duole e dice che piuttosto lo aovrebbon chiamare rad- doppiatore di santi «
il vecchio, 2-97: al ciel portommi lo mio dolce e lieve / sonno e
ad ogni poco d'umido dell'aria che lo penetri, prestissimo si raddrizza e allunga
23-137: orsù, finiamo le novelle e lo scrivere con una riflessione da piacer poco
rosmini, xxvii-437: quando si conosce lo stato del fanciullo a quel modo che
tutto il gioco si regge. il municipio lo sa e non gli lesina riguardi.
. uomini a brache rimboccate... lo raddrizzano se pencola. calvino, 79
carena. -anche: eliminare o ridurre lo sbandamento di un'imbarcazione. gemelli
: con tali mezzi ortopedici ha curato lo storcimento delle mani e dei piedi,
cesari, 1-1-65: l'aver raddrizzato lo storpio fu un tal benefizio da dover
dietro e le lacrime strisciavano giù 'per lo fesso '. ében sarebbe più ridicolo
poiché gli errori di un ordinario sono per lo più radrizzati dalle notizie che vengono dietro
1-35: io so'un povero ominello e lo conosco e saperia readrizzare il retto camino
. villani, 2-6: belisario, raddirizzato lo stato di roma e dello 'mperio,
onda completa, intera). -anche: lo stesso elemento di un circuito che consente
iii-215: l'amante sospettoso, quanto più lo 'ncendi con amoroso servire, tanto
: mille, eletti nelle squadre, / lo radduceano ad un buon re pastore,
di isidoro minore volgar., 117: lo cadimento de l'angeli captivi fo in
l'angeli, e per questo da poi lo cade- mento predicto foro raducti ad ix
'sto mondo sì faga radhegar, / lo plusor de la gente fai feramen peccar.
no radegando elio né quello che tene lo logo suo. panfilo volgar.,
volgar., 73: elo no lo sa, elo radega e radegando nodrise la
radega e radegando nodrise la plaga de lo amore. catone volgar., v-171-2:
accosto, rasente, parallelamente, per lo più con riferimento a un moto nel senso
cominciò a mandare per lui, che lo venissi a radere. a. f.
o giovanni: si accordarono su giuseppe e lo mandarono a chiamare. -privare una
del capitano, preso l'auditore, lo fece radere alla divisa, come 1
, 1-25: la cura è di radere lo luogo del male e scarasare senza traimento
giovine non troppo esperto, elle di modo lo radeno che le siciliane non sono migliori
infermità è radere i peli, tagliare lo loco del male menuto e ponere sopra
. cavalca, 20-150: trassene fuori lo fegato e mostrommi com'era magagnato,
mostrommi com'era magagnato, e poi lo rase e nettò colle sue mani da
mi davano a rader qualche cuoio, perché lo radevo molto e mangiavo di quelle raditure
altramente subito cavare, ma sì bene con lo scalpellino nettare e senza dolore benissimo radere
acciò che, radendone un poco, lo bevesse nell'acqua, sì come fece,
allora ritirò a sé il piatto e se lo godè fino a raderne il fondo col
, né di lieto fogliame. -asportare lo strato superficiale del terreno (l'acqua
, e dipoi l'arte de'notai lo rase delle matricole. foscolo, vi-
mi rade. frachetta, 2-74: lo sdegno rade timagine dell'amato dal cuor
speme ognor mi rade, / e fin lo stesso lagrimar mi tolle. a.
circa cento metri dalla mèta, radeva lo steccato. -passare nei pressi di
5-240: era cloanto / già tra lo scoglio e la chimera entrato, / e
sono indizi che possono servire ad interpretare lo stile di queste pitture. baldini,
durezza o la fragilità o la radezza o lo spessore. -l'essere diradato
il centro con la periferia, per lo più consentendo uno scorrimento veloce (e
del panneggio di mercurio liquido, ma soprattutto lo sviluppo amplissimo impresso a quel corpo solo
. cesariano, 1-148: aùto lo regulare fundamento si assumine le radiale et
sé. -scintillante, sfavillante (lo sguardo, gli occhi). ghislanzoni
8. ant. che si proietta (lo sguardo). cesariano, 1-59:
pupilla oculare la quale virtute consiste corno in lo centro del circulo, quale sia radiante
/ che il sol, morendo, con lo stupor lieve / d'un bacio mostra
prima! razzuoli del sole, rimbalzava lo splendore e raddiava la luce.
radere ', come pensano alcuni che lo riprendono, direi che venisse da '
impianti di riscaldamento, dispositivo costituito per lo più da elementi tubolari metallici, a
decadimento radioattivo). -anche, per lo più al plur.: l'energia,
mamiani, 10-ii-395: v'ha per lo certo nel moto circolare dell'etere un
pedale del tronco di un albero (per lo più noce, ma anche betulla,
dante, conv., iv-iv-i: lo fondamento radicale de la imperiale maiestade,
radicale de la imperiale maiestade, secondo lo vero, è la necessità de la
nostra, cioè l'umido radicale e lo caldo naturale. sacchetti, v-98: gli
: gli corpi umani si sostengono per lo caldo naturale con tumido radicale. il
): era già tumido radicale per lo quale tutte le piante s'appiccano venuto,
nel fondo dell'inferno, ove si punisce lo radicale peccato della superbia.
. mazzini, 2-280: oggi noi lo dichiariamo solennemente: 'la gioventù è
bisogna che anche i razionalisti più radicali lo tengano in conto e si regolino in conseguenza
coloro che aspirano ad innovare di pianta lo stato sociale, troncare il filo di tutte
le tradizioni e ogni legame di continuità fra lo stato presente e le condizioni anteriori dei
in filosofia, realista in arte, lo zola professa le teorie più radicali.
, vero o no, si credeva lo stringessero a'radicali, perché la borghesia
il voto ai socialisti e più spesso non lo davano loro? gramsci, 1-172:
: il superlativo radice. noi italiani lo facciamo e assegnamo per solito senza co
detta anche radicale algebrico), per lo più letterale, che comporta una o più
è quello le di cui parti prese insieme lo compongono; in 'radicale ',
molto più intimamente di quello che essi lo siano cogli altri elementi del corpo stesso;
politico verso le estreme conseguenze, per lo più in senso democratico e progressista.
intimamente. buti, 2-735: lo movimento dell'amore... radicalmente
, ma solo calmare i sintomi che lo fanno soffrire. -determinatamente, decisamente.
, 15-83: la guerra... lo portava a seguire ancora più radicalmente la
'l quale radicalmente nascono il nodo, lo scioglimento, l'interpretazione dell'oracolo, la
2. che favorisce 1'emissione e lo sviluppo di radici in una pianta;
a sor di terra, là dove lo sterpeto si radica. 2.
questa bella mania, di mettersi a far lo scultore. gramsci, 1-123: è
in signoria sarebbe ancora, / se lo spirar della tua grazia santa / non
del vero. pallavicino, iii-795: lo slungarlo [il concilio]...
]: gli alberi e l'erbe pigliano lo nutricamento per le radicate.
e mostròlo al mercante. qual videndo lo mercante tanto bructo dixe: donde è
li peccati, e la cupiditate insaziabile de lo mundo àve fermate le sue radicate.
terzo, ciò mi pare, / specificò lo mare, / e la terra divise
contesti allegorici. iacopone, 69-9: lo primo arbor ch'è fondato, / ne
la fede è radicato, / passa lo cielo stellato / e iogne enfin a lo
lo cielo stellato / e iogne enfin a lo sperare. 2. per
è tenacemente introdotto o impresso, per lo più attraverso una lunga consuetudine, nella
non si potè altrimenti cavare che con lo aspetto di cesare tornante con l'oste
maria, i-91: presto compresi quanto lo scisma ereticale fusse radicato ne'loro petti
non avere la vera radicazione dove collocare lo tolo seu piramide excelsissima si possa.
, i-21: non reco al tuo desco lo spicchio / fumante di pingue vitella;
condito d'aceto serpigno, non guasterà lo stomaco in questa primavera. -per
/ di tor del sale e ve lo spolverizza, / come il villano quando fa
la natura del radicchio, che chi lo pigliasse per cibo in sul male della
fusto delle piante superiori; è per lo più dotata di geotropismo positivo (e
f o primaria, di forma per lo più cilindro-conica con il vertice in basso
arbor se figura /... / lo ceppo, che le radice divide,
radice. paganino bonafè, xxxvii-140: lo secondo ano non falare, / simelmente
e le due radici feceno uno pedale lo quale era pieno di fiori e di
, e rasarlo e farlo buiere cum lo vino bianco. poliziano, 6-390:
d'altro legno. pigafetta, 262: lo reobarbaro è un albero grosso putrefatto,
d'amore: / di topato è lo fusto madore, / cum diamante per longo
illuminante che egli [tolstoi] se lo sia figurato in forma di radice tenace nella
, 1-14: la radice acquatica è per lo più fibrosa e capillare ed è provveduta
delle piante che vivono nell'acqua, per lo più fibrosa e capillare e provveduta di
giovane, i-40: ben fu d'oro lo strale / che 'l sen di giove
lui. lamenti storici, i-109: lo vedo me pel mondo essere beffato;
altre passate sue operazioni ha dimostrato, lo dimostrerà in questa ancora dalla quale dipende
dimostrerà in questa ancora dalla quale dipende lo stabilimento o la mina della sua posterità
radice del tempo con che si misura lo moto dei corpi celesti è nel primo mobile
angelica figura et amorosa, / che lo mi'cor de morte re- vivasti /
non averea comengao da la raìxe de lo penser. felice da massa marittima, xliii-
culturali, per lo più collocati nel passato, che li
calvino. s. maffei, 6-229: lo stimare che le ingiuriose parole possono togliere
non è il mondo circostante, che lo spirito percepisce: è un'iniziativa,
toma ad attingere il succo vitale che lo mantiene in essere. -letter.
un desiderio, ecc. (e anche lo stesso moto dell'animo, lo stesso
anche lo stesso moto dell'animo, lo stesso sentimento). niccolò del rosso
una radice / atomo il cor che tutto lo domina, / e par forma di
. bacchelli, 2-i-613: un accoramento stanco lo prese nelle radici dove sentiva che la
nelle radici dove sentiva che la carne e lo spirito si uniscono. alvaro, 14-179
, 1-456: dovreste dire: perché lo perseguitiamo noi? poi che la radice
al postutto / e regnar non dovria / lo mondo, poi saria - radice dura
nella odiata grandezza che non avevano per lo addietro. -vita, esistenza.
avanti quale causa è dimostrativa. ma lo sponitore non lascerà intanto che dica la
stuzzicati, si levavano a romore contro lo stendardo del leone: sorgevano per tutto
con quanta radice. pavese, 8-83: lo staccare la realtà in racconto in terza
felici, / senza le tue radici / lo frutto del diserto è in ciascun loco
parola (come in inglese, dove per lo più è costituita da una forma libera
vita nuova, 29-3 (124): lo numero del tre è la radice del
altro, il quale di nuovo moltiplicato per lo primo faccia un prodotto, chiamasi '
taluni tipi di neo- formazioni (per lo più patologiche) si impiantano in un
in qualcosa: trame l'origine o lo spunto. b. croce, ii-10-23
mente o nell'animo in modo per lo più irresistibile, tanto da condizionare fortemente
le radici a far foglie solo per lo mondaccio 0 per la camaccia, o per
alla radice e di screditare con tutto lo sforzo loro i fedeli sostenitori della morale
era di passaggio, subito le donne lo misuravano, osservandolo, senza farsi avvertire,
la metropoli d'italia? roma certo lo è in giure e in radice e dovrebbe
dovrebbe esserlo in effetto, ma non lo è pur troppo. -lasciarsi sterpare
in qualcuno: pervaderne la mente, lo spirito, il cuore. nannini [
opinion la disvelga. manzoni, iv-691: lo statuto, il solo che desse indizio
al suolo...; lui lo raccolse, rificcò la radichetta mencia dentro
], dèi levarli ogni radicina prima che lo ripianti. bresciani, 6-x-27: chi
per conoscerne il grado di attività, lo confrontava per mezzo dell'analisi comparativa fotografica
[altieri biagi], i-24: fato lo taiamento sotil che comprenda tuta la eminencia
tuta la eminencia pigliasse la camoxitade con lo sacco... e sia radigato.
diatessaron volgar., 132: en lo desemo dì anderano li omini sovra
i-197: con certe corregge [lo spazzacamino] s'era fissato nel mezzo
di fonderia. citolini, 319: lo spazzacamino, co 'l rusco e la radimadia
franco, 6-67: se niente mi sento lo stomaco empia- stricciato, fa di mistiere
la carnincina de'ribaldi e grave lo scorno dell'empietà, che non perciò o
torcendosi per tanto in mezo che non lo tocca in parte alcuna. 0. rucellai
. pratesi, 5- 459: lo esaminò da uomo ben pratico della nostra compagine
); viene messo in commercio per lo più sotto forma di sali ed è usato
, co'quali radi velava ovvero chiudea lo segno di pisces. fr. colonna,
astri sull'arco della balestriglia (per lo più nelle espressioni radio astronomico o latino
continuo... gli antichi medici lo chiamano specillo, radio e radiolo.
-intrinseca adattabilità dello scritto al mezzo che lo diffonde -oltreché un diritto economico e mentale del
metodo del radio- carbonio, che datano lo sviluppo dell'arte rupestre da circa diecimila
applicando in luogo della progressione aritmetica per lo spessore della scala la progressione geometrica secondo
, sf. giomal. cronaca (per lo più di avvenimenti sportivi) trasmessa da
n-iii-1986], 5: è stato lo stesso presidente egiziano..., in
soldati, 6-130: a quando a quando lo solcava [il cielo]..
giradischi con radioricevitore incorporato (e per lo più si presentava strutturalmente inserito in un
sf. apparecchio radiofonico portatile, per lo più alimentato a batteria. c
v.]: 'radiolocalizzatore ': lo stesso che radiotelemetro o radar.
; 1946]: ha grande importanza lo studio radiologico del diaframma per quanto riguarda
v.]: 'radiomanzia ': lo stesso che radie- stesia.
vuoto di aria. se ora si espone lo strumento ai raggi di una sorgente calorifica
mulinetto del sole... se lo metti al sole diventa subito allegro e
un tessuto colpito da radiazioni: è lo stadio più grave delle racnodermatiti, molto
, sm. radiotecn. apparecchio per lo più portatile costituito fondamentalmente da un registratore
nelle radio ricezioni l'aereo ha lo scopo di captare l'energia elettro-magnetica delle
radioelettrico che amplifica un segnale ricevuto e lo ritrasmette ad altre stazioni.
il cammino contrario; spingere al massimo lo scherno, la crudeltà; disumanare i personaggi
rese trasparente nel gran corpo della storia lo scheletro che tutto la regge, la
de li ragi del corpo luminoso apresso lo viso, co'elli s'è, è
di lontananza e ai scetticismo, perché non lo considerano come l'impegno supremo di una
co'quali radi velava, ovvero chiudea lo segno di 'pisces '. ceresa
quel sì bello e radioso arco, / lo cui splendore reflessato pinge / del ciel
simil. e al figur. che illumina lo spirito. garzo, 19: quella
101: l'avvenire radioso... lo avrebbe compensato ad usura della fede coraggiosa
, 71: -questo è forse lo sviluppo di quelle che lei [le corousier
le 'città radiose '? -e lo sviluppo di quelle città di abitazione chiamate
915: 'servizio radiotelefonico ': per lo scambio di conversazioni fra la nave e
secondo filologia -lo accorcierà e noi lo subiremo! 17 mondo libero [
zona mi domandò per telegrafo se ritenessi lo schiaffino per un abile radiotelegrafista. ojetti,
di importanza fondamentale in radioastronomia per lo studio delle radiosorgenti, le cui radioemis-
, 11 / 12-v-1986], 5: lo iodio 131 è considerato con una radiotossicità
davano a rader qualche cuoio, perché lo radevo molto e mangiavo di quelle raditure
giri dei vostri occhi e... lo spazio de la fronte, il rado
uno spazio relativamente grande (e per lo più al plur.): molto discosto
ci ronzano. bocchelli, 3-148: lo vide piangere alcune rade, amare,
giamboni, 7-33: come i raunati perdono lo spazio di combattere e dà l'uno
taciturno e chiuso, dai gesti radi, lo sguardo timido e la bocca triste.
, 6-i-406: rado è che a me lo strale / scorra dall'arco e falle
valle. / ma rado albergavi / lo sguardo e l'anima / del passeggier.
si concepiscano di quelle cose che avvengono per lo piu, lasciando alla prudenza de'maestrati
, 30 (534): morti per lo più celeri, violente, non di rado
verrò di rado in loco / che de lo mio veder ri faccia noia. fioretti
meraviglia. restoro, ii-36: trovamo lo secondo cielo, e. llo quale è
tardi è canoscente, / per compensar lo tempo trapassato / radobla la 'mpromessa libramente
tanta fallanza, / unde m'à radobrato lo tormento. guinizelli, xxxv-ii-467: radobla
e larga braccia uno e mezzo per lo meno. targioni tozzetti, 12-3-18: una
pisa, 1-298: udito ch'ebbe enea lo radunamento che si facea contro a lui
i-xxxm-47: sarò sovrana / qualunque sia lo sposo; tu raduna / i prìncipi ed
non seppono fare diritto giudizio, dice lo signore iddio, radunando pecunia e facendo
dei veltri dispersa, / radunai con lo squillo / dell'orgoglio tutte le forze
la gente gli si raduna intorno, lo commisera, lo fa giocare. -accordarsi
si raduna intorno, lo commisera, lo fa giocare. -accordarsi insieme, mettersi
lezioni sopra quesiti che non sono per lo più da proporsi o in occasione di
: imperciò che uomini malvagi hanno occupato lo reame de'nostri padri e io voglio vendicare
de'nostri padri e io voglio vendicare lo reame e ritornare come era di prima,
per me non s'è sentito che per lo paiese sia facta radunata in forma che
di mani sconosciute, s'awiò con lo sconosciuto, ringraziandolo della sua cortesia.
, nella detta città predicando et ammaestrando lo signore in una casa do'era radunato
doi parti radunati, / per udire lo parlamento. ghirardacci, 3-86: galeazzo
più persone in un luogo, per lo più al fine di partecipare
a loro favore e poco propizia a stimolare lo spirito critico dei partecipanti. 2
pea, 11-1: la tromba del reggimento lo aveva chiamato a raduno, per sopraggiunta
700: l'uomo allora e presso lui lo schiavo / sostarono nel bosco ove in
ogni volta la illuminavano e le permettevano lo scampo. 5. disus.
crescenzi volgar., 8-8: se prenderai lo sterco della capra e il cacherello con
o rafani rossi d'africa, me lo avvisi, ché dentro a una lettera
colore rosso o anche bianca, per lo più dolce (ma può essere anche
e scalda con meraviglia il palato e lo stomaco. l. bellini, 5-1-123:
tiro in cui tutti i dadi presentano lo stesso punto. g. dossena [
'lancio di dadi che escono tutti con lo stesso punto '? come nel francese
raffaccia, che seguitò alli giudei per lo vizio della gola. getti, 15-i-611:
pareggiare l'invenzione, il disegno e lo spirito delle sue tele immortali, almeno si
da udine (ed è usato per lo più al plur.).
annunzio, 1-239: quelli ornati in cui lo stile del ri- nascimento si accoppia allo
. e. visconti, 346: lo sapete voi del sicuro che...
de roberto, 16-66: « non lo chiamano il raffaello di sicilia? »
esternamente, ma in cuore gioiva mirando lo strozzino, che, nel lasciarsi
tanaglia, 1-866: se dolce alcun lo cercasse volere [il vino],
composizione di un'opera in modo per lo più affrettato e con elementi eterogenei. -anche
109: questo mio 'saggio 'non lo avrebbe forse più veduto persona, se
veduto persona, se voi non me lo aveste fatto ripescare tra 'miei scartabelli
: fu il mio secondo lavoro, e lo raffazzonai in pochi giorni. -assol
, si raffazzona i capelli, compone lo scompiglio delle vesti. nievo, i-vi-252:
pace raffazzonai i fornimenti al cavallo, lo rimisi in bella regola all'attiraglio.
raffazzonato, / allindato, / non lo vede e non gl'importa. magalotti,
pratesi, 4-102: zaira... lo voleva così raffaz zonato e
a. casotti, 1-1-30: accompagnar lo fa da un servitore / in una
.. eran drammi storici che permettevano lo sfoggio dei costumi fantasiosi, erano vecchi
, accozzato, affastellato, raccolto per lo più in modo casuale, frettoloso, disordinato
.. fare loro intendere vivamente che lo animo di chi governa è che si facci
ferd. martini, i-50: io lo offro a lei come attestato di gratitudine e
che nacque che vi fu raffermo per lo terzo. ranieri sardo, 172:
era affidato, che deposti gli altri, lo avrebbe il concilio raffermo. -rifl
il turbamento del signore t * * * lo raffermarono ne'suoi dubbi. d'annunzio
: in un lampo raffermò il viso e lo sguardo. 8. richiudere
prese il giovine per la mano e lo condusse al camerino. 9.
): tirandogli per dare al viso, lo spavento che lui ebbe li fece volger
li fece volger la faccia, dove io lo punsi appunto sotto l'orecchio, e
era a cavallo per tornarmene, ma lo spina medesimo m'ha raffermo con darmi
/ ne sei e ne sarai, io lo raffibbio. nomi, 1-7: visto
da mangiare..., e così lo feci raffibbiare quattro volte di quei gran
che mi tolse il gusto e mi sdegnò lo stomaco, che per 3 dì non
una spalliera... secondo che lo crederei una strafizzeca di puro azzardo,
f. frugoni, vii-249: seguitò [lo zerbinuccio] il suo cuore col passo
pigafetta, 251: pigliando a poppa lo temporale, dessemo in una isola alta
o di altra precipitazione atmosferica, per lo più accompagnato da vento. barilli
aveva falciato tutti. -con lo sparo contemporaneo di tutte le bocche da
ricordo di aldo nel sepolcreto etrusco traversò lo spirito di paolo tarsis, con una
alla privativa. hombre si sporse appena e lo rafficò dall'angolo. 3
tommaso di silvestro, 244: lo decto giuanni, defenden- dose,
giuanni, defenden- dose, tucto lo volto rafficò al decto giuanni marco che
raffice) che unisce molto il lavoro e lo tira a perfezione. = deriv
tommaso di silvestro, 244: lo decto giuanni, defenden- dose, tucto
decto giuanni, defenden- dose, tucto lo volto rafficò al decto giuanni marco che
: visto l'ho per usanza / che lo leon per grida / cresce in ira
idem, 366: nel tempo che lo duca rainere d'angioia... fu
altro la gulosità de la ricchissima gioia lo stimulava, de l'orza a montare incominciato
vegolise mesti ensieme doi colori opositi, lo chiaro e lo scuro:...
ensieme doi colori opositi, lo chiaro e lo scuro:... lo scuro
chiaro e lo scuro:... lo scuro per la cascione de la profundità
la cascione de la profundità, ché passando lo viso entro per lo cielo, non
, ché passando lo viso entro per lo cielo, non li trova fondo né fine
pioggia). restoro, ii-126: lo monte dea èssare più forato e spon-
fa venire il romito, e quando lo vide, sì l'ebbe di presente
cogno- scere cui fosser coloro quali per lo ratto correre raffigurar non si possiano.
chi viene non posso, se non lo raffiguro alla voce '. cicognani, 6-194
. michiele, lx-3-20: quando poi lo scozzese lo raffigurò e al volto e
, lx-3-20: quando poi lo scozzese lo raffigurò e al volto e alle maniere
noto. sercambi, 2-i-144: lo soldato, guardando alle pratiche, vidde
ch'avesse preso le galee senza poter prendere lo scoglio. -identificare come originario di
fronte, ma nel parlare: per lo parlar fiorentino siate raffigurati. -individuare in
, 1-804: riconobbe [nel dipinto] lo stuol che d'o- riente / addusse
raffigurò, che di vulcano / avea lo sbergo e l'armatura in dosso.
: quando la nebbia si dissipa, / lo sguardo a poco a poco raffigura /
che scuote e innamora è lì donde lo spirito prende le mosse verso la verità
onorati come plebei, e domandando loro se lo conoscevano, et avendo raffigurato e
serao, i-679: la fiammicella raffigurante lo spirito santo. -alludere allegoricamente a
. ojetti, i-57: più in alto lo stesso ritratto a olio, di lui
luigi gonzaga], a diciott'anni, lo raffigura bello, elegante, amabile ed
onta ai numi, i quali percuotono lo scoglio a cui pende attaccato. c.
passo scalzo del marito che usciva, se lo raffigurava col corpo spento per terra,
rappresentata giusto il rapporto fra il chiaro e lo scuro. ferd. martini, 4-25
tragge un suo coltel da lato / e lo raffila in su i sacrati marmi.
-assol. lessona, 1232: lo strettoio serve a tener la carta abbastanza
legatore di libri, il cartaio adoperano lo stesso utensile da raffilare, che è una
sorta di cassa ove cadono le raffilature. lo strettoio serve a tener la carta abbastanza
39-v-104: il raffinamento della ragione, per lo quale l'uomo avanza l'altr'uomo
intendere il raffinamento nella maniera con cui lo spongono gli avversari, cioè per un
nobile. cesarotti, i-xvn-148: lo stile si risente della schiavitù del costume
entrano per varie strade nella montagna e lo traggon con gran fatica tutto brutto e
brutto e sporco, ma con mirami maestria lo vanno poi raffinando. lud. guicciardini
stampa periodica milanese, i-396: ordinariamente lo zucchero giunge greggio in europa e vi
sguardo, più mi si ratina / lo vostro diritto naturai colore.
che la pittura raffinava il gusto ed elevava lo spirito. -intr., per lo
lo spirito. -intr., per lo più con la particella pronom. cavalca
fortuna. frateili, 1-115: per lo smagrimento della malattia la sua bellezza s'
scemando le distanze terrestri; e per lo contrario sono cresciute le celesti di mano
raffina. -intr., per lo più con la particella pronom. guinizelli
tutte le cose; in tutto fate lo scrutinatore; sopra ogni fatto, sopra ogni
figliol che riverisca / cotal madre e diletti lo suo onore, / e li comandamenti
; / che s'impronti d'aver lo suo amore / e di servirli già mai
luminoso ed armonioso, più questa missione lo rapiva e liberava da tutte le catene.
cavalca, 21-76: ad una medesima tribolazione lo buono si raffina e purga e 'l
di quella vita la quale, se lo studio non è, particolarmente ne'giovani,
di linguaggio. soffici, v-6-220: lo pronunziava a bassa voce, scandendo ogni
del suo particolare modo di fare * lo spirito '(che è tipico della persona
è divenuta proverbiale. i ministri stessi lo hanno trattato con una raffinatezza che non
fra sé e sé, confessandosi che lo scrupolo non gli era stato causato da
estratti e odori fosse buono per ristorare lo stomaco, disse di sì. -sm
, come si sostiene a bordeaux, lo dimostrerebbe il gran numero di trovate verbali
... li avviserete più dotti che lo stagirita, più savi che salomone,
particolare prezioso e un poco raffinato ce lo ha lasciato giovanni. -difficile
la riserbo all'ultimo luogo, perché lo stile, soverchiamente raffinato, e l'
. de sanctis, i-279: quindi lo studio delle parole, il cumulo delle metafore
de'suoni, la sottigliezza nei concetti, lo strano nelle immagini, il raffinato ne'
sf. procedimento tecnologico che ha lo scopo di rendere più puro un prodotto
che sopra ciò gli scrisse il salviati, lo confortò sempre ad avere pazienza, perché
), sm. trisaccaride contenuto per lo più nelle barbabietole e presente nelle acque
pegolotti, lxxxviii-ii-234: quegli con un raffio lo trafisse / a piè delle mascelle nella
che d'un canto a l'altro lo trafisse. v borghini, 6-iii-149: que'
ant. fissare gli occhi, rivolgere lo sguardo a qualcosa con intensità. stigliani
. raffoltire, intr. per lo più con la particella pronom. (
rapid'onda / tratto, ch'or lo rivome or lo raffonda. -far precipitare
/ tratto, ch'or lo rivome or lo raffonda. -far precipitare, inabissare.
lasciare il titolo della signoria e rafforzò lo stato della città. cesari, 6-155:
rafforzarono questa benefica instituzione. -temprare lo spirito. dannunzio, v-3-775: igiene
v-3-775: igiene del corpo, per rafforzare lo spirito scoraggiato. monto a cavallo di
albertano volgar., ii-193: allora lo fornimento si fa molto forte, quando
. ant. oscurare, velare. -per lo più al figur.: indebolire,
/ talor raffredda il ciel, talor lo bagnia. catzelu [gue- vara]
questo fu fatto e riposato e raffreddato lo romore e lo ardore degli animi, subito
e riposato e raffreddato lo romore e lo ardore degli animi, subito si fece silenzio
, e cioè quelli che volevano raffreddare lo spirito legionario, ne approffitarono per farlo
: così aveano stabilito prima, e lo aviso che avete dato loro non li ha
i-391: qui l'averlo solo, quivi lo stesso cospetto di tanti testimoni infocarono quel
bettinelli, 3-179: ànch'erasmo dicea che lo studio di cicerone e di plutarco lo
lo studio di cicerone e di plutarco lo rendea migliore e che la scolastica (
frenare il corso di un avvenimento, lo sviluppo di una situazione. varchi,
. 7. intr. per lo più con particella pronom. diminuire di
nel tiepido petticciuolo. ariosto, 32-96: lo scalco si doglia e doglia il coco
costui non indurisca e, per consequens, lo accordo si raffreddi e diventi più difficile
monti, voi avete a usare tucto lo ingegno vostro perché, se è cominciata
di giorno. pirandello, 8-575: ve lo dico io, ve lo dico io,
8-575: ve lo dico io, ve lo dico io, venite, tornate ai
hai stomacuzzo raffreddato, / che tu lo poppi e poi ti bea 'l brodo.
all'ultimo momento, poi, mi arrivò lo sfratto, per morosità. vi basta
è che il ritegno dell'amore concupiscibile per lo mezzo del timore, richiederebbono che dello
ristringe al corridor la briglia / e lo raffrena sovra alla verdura. marini,
ogni giorno; né anco due persone lo potevano raffrenare che al tutto non si
gli faccia un morso, / con che lo volga e gli raffreni il corso.
prese l'empio strale, / e non lo potè raffrenar, se prima / tutta
o smorzare l'ira, il furore, lo sdegno; contenere o padroneggiare il desiderio
dimeno: / per non turbare, lo meo mal rafreno. francesco da barberino
di dante, xxxv-ii-771: non posso rafrenar lo mi'talento / ch'ognor mi pinge
per raffrenar la vivezza del putto, se lo tirò in bottega, insegnandogli il mestiero
tale stato può egli raffrenare il foco che lo investe per attendere i ritardi e le
di pianto / capace son, né raffrenar lo posso. guerrazzi, 94: male
e non possono. -tenere composto lo sguardo (e, per metonimia,
mente leva a le cose celestiali, lo nostro corpo domeremo cum digiuni et astinenzie
ne diede molti [maestri], che lo raffrenassero da'vizi. caro, 12-i-328
stimolasse l'uomo alle buone operazioni e lo raffrenasse dalle cattive. martello, 6-ii-357
desiderio voglio trovare cosa per la quale lo tuo cuore possi raffrenare. zanobi da strata
vinca l'animo nostro e acciocché non lo tiri a dilettarsi e acciocché la nostra
pace. livio volgar., 1-28: lo re latino e gli aborigini i quali
loredano, 301: non potè più raffrenarsi lo scita, ma co'l pugno chiuso
natura si studia di salire e a lo scendere raffrena, però che lo caldo naturale
e a lo scendere raffrena, però che lo caldo naturale è menomato, e puote
studioso passo / scendendo va giù per lo scoglio alpino, / né si raffrena mai
concordia. cavalca, 18-131: fuggi lo ridere e la vana letizia, raffrena
. b. pino, 4-43: lo sdegno o tira non raffrenata da la ragione
impurità o da umori nocivi, ridurne lo stato di infiammazione. -anche assol
s. v.]: il viaggetto lo serbiamo alla raffrescata. = femm.
altro luogo. -affrontare, per lo più in battaglia. straparola, i-131
. f. scarlatti, lxxxvtii-ii-527: lo 'ngrato ha il voler tanto mordasce /
con quella felicità che può veder ciascuno che lo raffronta col latino,...
con iroldo si raffronta, / e lo trovò col capo ancor involto. buonarroti
l'avrei caro. se il vigo lo facesse il raffronto far lui sulle stampe
, 2-465: fuggesi questo tristo suono [lo iato] o con mutar le parole
, ripicchiarsi 'tutti più o meno significano lo stesso, cioè studiosamente abbigliarsi, adomarsi
adomarsi, abbellirsi; e dicesi per lo più delle donne. fanfani [s.
un liquido sieroso, si forma per lo più nelle pieghe della pelle, in partic
si udiva qualche gracchiare di raganelle e lo stridente guaito delle trombette di carta.
hic stellio et hic ophites id est lo raicano. beolco, 1203: i ghe
, 5-9: dove son nato non lo so... la ragazza che mi
lavorante; commessa; operaia (per lo più seguito da un compì, di specificazione
non si peritavano ad affibbiar manroveschi con lo stesso trasporto con cui si lasciavano,
-con valore scherz. o affettuoso, per lo più nel linguaggio colloquiale e familiare.
giovanotti, torma di fanciulli, per lo più sguaiati e turbolenti o di bassa
'ragazzaia ': voce dell'uso; lo stesso che 'ragazzaglia '.
, sm. compagnia di ragazzi, per lo più di bassa condizione, dalla condotta
tutto fa per vostro bene, ma non lo conoscete, e attendete a certe ragazzate
. gherardi, cxiv-20-512: per soddisfar meglio lo sciocco suo prurito, ha cacciato fuori
e minuta corporatura (e ha per lo più una connotazione vezzegg. o anche un
3. ant. giovanissimo servitore, per lo più addetto a mansioni umili; valletto
, vorei che la m. v. lo facesse andare alla scola. cellini,
natura ingenua e semplice (e ha per lo più una connotazione
qualche ragazzino..., ma lo farai presto, speriamo. nievo, 706
3. ant. giovane servitore, per lo più addetto ai servizi più umili;
ogni atto. pulci, 1-31: molto lo squadra di drieto e davante; poi
4-156: ninetto con una mossetta graziosa lo prende sottobraccio, reclinando come un ragazzinetto
! facciamo a'ragazzi? vo'me lo diceste e ridiceste più d'una volta a
-giovane lavorante, commesso, garzone (per lo più seguito da un compì, di
». aveva tirato un numero che lo faceva coscritto. borgese, 1-118:
vantaggio sull'inter e la federazione gli assegna lo scudetto (il quarto consecutivo) d'
sé. buti, 3-215: aveva lo suo contado molto mancato, git- tando
tando gli famigli della corte e scialacquando lo suo, eziandio li ragazzi della stalla
98: hic scutifer id est lo ragaggo. cieco, 41-56: io non
un frate e volendo sublimarlo pure a lo imperio, fece che michele...
ragazzaglia. / i ragazzi col brodo lo imbrodolano: / a questo il prode
ritornato. anonimo romano, i-165: lo legato hao cinquanta prieiti fra compagni e
'ragazzòla ': sorta d'uccello, lo stesso che velia. =
corporatura grande e massiccia (e, per lo più, priva di grazia, anche
appiedato o montato su ronzino, per lo più addetto al servizio di un cavaliere;
, 1-263: si capiva che, secondo lo stile di casa, poteva essere capace
. raggielare), intr., per lo più con la particella pronom. (
di monsignore senza turbare il palato e lo stomaco degli spregiudicati. raggèra,
giorno, che un vinaiuolo di vaglia lo paragonasse a una mosca dentro un icchier
tempo stesso udivasi il latrato, / lo strido, il ragghio, il sibilo,
è fonte di tutto il lume, per lo cui raggiaménto le parti di sopra e
calore dipende dalla temperatura del corpo che lo emette, dalla direzione dei raggi per rapporto
7. illuminato, radioso (lo sguardo, gli occhi). alfieri
senza limiti. bacchellt, 9-214: lo sguardo dell'amata comprende e spiega tutto
lume di saturnia stella / dell'etra lo splendor con rai focosi / irraggierà alla 'ncontra
alberto, 169: il caldo sol per lo suo cerchio ratto / non impedisce il
, purg., 31-122: come in lo specchio il sol, non altrimenti /
qualche rischio. -essere luminoso (lo sguardo); splendere (gli occhi
gioia ineffabile. cicognani, 9-192: rialzò lo sguardo. adelmo raggiava. manzini,
viso ch'elli affoca / chiuder conviensi per lo forte acume. ariosto, 34-51:
, par., 8-3: solea creder lo mondo in suo periclo / che la
del cardo selvatico rivela. quante volte se lo era accostato all'orecchio, dopo il
, a traverso il vetro affumato che simula lo smeraldo neroniano, spiano il contrasto del
, 292: primeramente ch'eo guardai / lo vostro chiar visagio, / che splende
stella d'amor ci sta remota / per lo raggio lucente che la 'nforca / sì
filosofi è di chiamare 'luce 'lo lume in quanto esso è nel suo
', in quanto esso è per lo mezzo, dal principio al primo corpo dove
stesso, / ambo le man per lo dolor mi morsi. idem, purg.
accorser ch'i'non dava loco / per lo mio corpo al trapassar d'i raggi
, 15-17: da l'acqua o da lo specchio / salta lo raggio a l'
l'acqua o da lo specchio / salta lo raggio a l'apposita parte, /
l'apposita parte, / salendo su per lo modo parecchio / a quel che scende
uel terso acciaro, moltiplicavagli intorno lo splendore. g. el pafa
elettromagnetica di varia natura (specificata per lo più da attributi o complementi).
. cantoni, 667: vedono anche lo spirito... più addentro ancora
per accompagnarlo ai raggi. il radiologo lo accolse ridendo. -raggi a,
i-xvn-163: allorché i suoni son deboli, lo spirito per distinguerli dèe mettersi in una
anco li fuochi d'allegrezza: per lo più sono raggi, girandole, soffioni,
/ di fede e di virtù sempre lo accende / al bene ed all'onore,
del conte duca. 12. lo splendore, l'evidenza di un'idea o
che durò quest'ultimo assalto, render vano lo sforzo de'suoi nemici. spontone,
accorse ch'ell'era mia donna / per lo tuo raggio [di amore] ch'
. capellano volgar., i-45: lo raggio degli occhi tuoi spaventa sì lo 'ngegno
lo raggio degli occhi tuoi spaventa sì lo 'ngegno mio e fa temere la mente
d'ebbrezza. verga, 1-52: lo sguardo di lei qualche volta lo fissava con
1-52: lo sguardo di lei qualche volta lo fissava con quel raggio pacato e snervante
. idem, par., 10-83: lo raggio de la grazia, onde s'
... feconda la mente, riceve lo splendore del raggio divino e asconde il
indizio, manifestazione percettibile (ma per lo più non intensa e non evidente)
poco elevato potranno essere comprese, per lo spargimento de'raggi che abbracciano e circondano in
origine non avesse il raggio infinito, come lo ha di fatti la curva di superficie
, trova un raggiolino di sole, lo perde. -raggiòlo, ragginolo.
et ordinato è che li rectori e lo camarlengo, o vero due di loro
raggiornato. montale, 1-17: raggiorna, lo presento / da un albore di frusto
che 'l tempo passato mai non ritorna; lo dì passato non ritorna mai a passare
bianchezza. -intenso, espressivo (lo sguardo). ferd. martini,
, che nel collo / con man lo stringe a guisa di tanaglia: / e
per l'aria e verso il mar lo scaglia. berni, 43-34 (iv-36)
queste rive / avien che l'aura lo raggiri o fieda, / tumulti preziosi /
freno ad un destrier del tago / e lo spinga e 'l raggiri in vari modi
anche, fissare (gli occhi, lo sguardo). cicerchia, xliii-353:
verisimile nobile. cesarotti, 1-i-20: lo spirito, reso più sagace e più riflessivo
inglese », raggirando in diverse forme lo stesso pensiero del satirico samosatense, ebbe
vero che il pensier discaccio / od anche lo travesto e l'assottiglio / o di
da raggirarvi l'ingegno e da farvi giuocare lo spirito. -far passare per la
1-1: febo, che mi raggiri entro lo 'ngegno / 1'orribil guerra e gli
18. intr., per lo più con la particella pronom. vagare
crollargli. casoni, 263: lo stare in un luogo senza girarsi e raggirarsi
che, essendo rare le sue stelle e lo spazio che è loro in mezzo denso
la quale ora si raggira principalmente su lo studio della natura o sia su i fatti
. 26. mutarsi, per lo più in senso favorevole, raddrizzarsi (
, il tempo). - rer lo più sostant. chiabrera, i-iv-34:
pensieri si raggirassero loro per la mente, lo giudichi chiunque si sarà ritrovato in simili
raggirargli intorno la memoria, lo abbatterebbe giuso. zucchetti, 244:
sue espressioni, la quale alle volte lo fa escir di natura e li fa perder
. -involuto (l'espressione, lo stile). pattavicino, 5-57:
, briga, cospira in modo per lo più subdolo per fini politici o diplomatici.
. foscolo, xvii-301: qui per lo più i letterati sono vilmente timidi: in
agli adescamenti sì schivo, il raggirator infernale lo circonvenne. grafi 5-1002: non mi
-per estens.: comportamento, per lo più di natura verbale, tenuto nei
destinatario un'erronea rappresentazione della realtà, lo scopo di tale comportamento essendo normalmente quello
propria del diritto, il termine è per lo più usato al plur.);
e soverchiare i tanti altri concorrenti per lo stesso mezzo ad una cosa stessa.
le persone di mediocre fortuna sono per lo più occupate in esercizi faticosi: colla necessità
s'è spento. -figur. lo spazio della coscienza. gatto, 4-92
terreno concreto della pittura, è ancora per lo più devoto ad un saldo, monumentale
. stampa periodica milanese, i-435: lo stesso avverrebbe di un treno che ne
falla gittare di piombo. e per lo simile modo fa'l'altra parte della
di bisogno tagliare o raggiùgnere corde, lui lo può fare. -per estens.
la morte, / provocata alla gara, lo raggiunse. -sopraggiungere, sorprendere,
. buzzati, 1-19: il buio lo raggiunse ancora in cammino. -arrivare
1 -8: di là una forza soprannatura lo innalza, a grado a grado montando
che un atto o una parola di resipiscenza lo potesse raggiungere. ungaretti, i-63:
, un vantaggio; arrivare a conquistare lo stato o la condizione a cui si
. a raggiungere il sonno: sebbene lo sentissi aleggiare intorno ai miei pensieri,
come tu da questa parte vedi / lo bulicame che sempre si scema », /
a più a più giù prema / lo fondo suo, infin ch'el si raggiunge
). avvicinato, accostato, per lo più al termine di un inseguimento o
: perforansi i detti arbori, e per lo foro si trae la vite: e
: porta quel manto al ricamatore, che lo raggiusti. 2. ristrutturare
, che sapea di chirurgia, / glie lo raggiusta proprio da maestro.
l'umore mi si raggiusta, ma lo stomaco si ostina. scioccone!
sopra, raggomitolino il or filo e lo tirino disteso alla giusta e necessaria proporzione
. 4. intr. per lo più con la particella pronom. curvarsi,
preso l'uno di loro, così lo spinse e gittò che egli cadde nel fango
tutto raggomitolato, nel rabbioso cordoglio che lo divorava. pecchi, n-105: chiuso
. (raggrànchió). irrigidirsi, per lo più a causa di fattori termici,
d'una fantesca astuta ed avara che lo tiranneggiava, e sapeva mettere a profitto
-in partic.: riscuotere quote, per lo più di modesta entità. - anche
aelt accaduto e quello in cui aveva raggranellato lo spirito necessario a distaccarsi dal suo osservatorio
, elementi di eterogenea provenienza, per lo più in modo pedissequo e scolastico.
). messo insieme, raccolto per lo più a fatica (una somma di
ignoranza scusa, e talvolta no, anzi lo raggrava. foscolo, ix-1-364: il
medesimo peccato si raggrava e alleggia secondo lo stato, l'officio e la condizione
di vita. machiavelli, i-vn-158: lo avere prese ora le armi e rivolere
priega tu colui... per lo quale si possa... 'l peso
20-152: raggravando la infermità, cioè lo re intendendo, anche lo venne a
infermità, cioè lo re intendendo, anche lo venne a visitare e confortare pregandolo che
, raggrinchìarè), intr. per lo più con la particella pronom. { raggricciò
, 12-1411: fin con l'ali / lo scudo gli percuote e gli fa vento
abbrividire come per la gioia e per lo spavento. moravia, 14-100: mi sentivo
-accapponare (la pelle, per lo stimolo di emozioni violente).
; immeschinirsi. carducci, iii-7-416: lo spirito della nostra letteratura va sempre più
al pensiero di buttarcisi, il brivido e lo sfacimento della paura lo raggricciarono e lo
il brivido e lo sfacimento della paura lo raggricciarono e lo sfinirono e lo schifarono
lo sfacimento della paura lo raggricciarono e lo sfinirono e lo schifarono.
della paura lo raggricciarono e lo sfinirono e lo schifarono. 7. fare
il sangue che gli esce dai denti, lo sfiora col suo seno enorme dove i
suo brutto riso. svevo, 8-68: lo guardai raggrinzando la mia faccia per simulare
non fa mal. tronconi, 2-193: lo sguardo del negro, mentre diceva quelle
. 5. intr. per lo più con la particella pronom. ridursi
, nel raggrinzarsi ch'elle fanno per lo sguainar de'denti, gemono una certa
saranno raggrinzate e calde e se per lo corpo nasceranno vessiche, questi sono segni
nasceranno vessiche, questi sono segni che lo apostema è atta ad putrefazione. boccaccio
: la terra distante e neghittosa / per lo gelo starebbe raggrinzata, / se la
. 2. intr. per lo più con la particella pronom. accartocciarsi.
-che si contrae per la fame (lo stomaco). cicognani, 2-138:
2-138: s'era fatto il tocco: lo stomaco raggrinzito. si toma a casa
1... i vedeti che lo un labro e l'altro poppa,
triste. giuliani, ii-227: tutto lo rattrista; la su'faccia non è
. nievo, 1-212: lo sgricciolo... capitò a glaunico coi
dal nome del filologo salvatore battaglia che lo diresse dal primo al settimo volume)
c. carrà, 523: quando lo conobbi, credo nel 1908, la sua
, di tipo confederativo, e per lo più anche per la natura occasionale e
ogn'uno sapeva che i ministri regi lo confessavano che 'l negozio era stato raggruppato,
: questo saggio, come l'altro su lo 'studio fiorentino ', non lascia
entro una specie di man- teìlone che lo copriva tutta. -per estens.
si raggrinzava in mezzo alla stanza, lo chiusero in un cerchio di carni come un
da ragguagliare. ragguagliaménto, sm. lo spianare una superficie, livellamento.
coltura, conviene ragguagliarne il piano per lo più irregolare. -intr. con la
la tavola, con tal sevo benissimo tutto lo ragguaglierete. s. maffei, 5-4-94
palla nel primo tiro e nel secondo lo sfuggimento dell'artiglieria tolga l'impeto e
dipresso cogli anni solari. -acquisire lo stesso valore. g. r.
10-86: dio... per lo debito di natura ragguaglia il grande col
, i-36: per ragguagliare e ristorare lo scapitamento delle piogge ne'paesi meridionali ed
una notizia, rendere edotto (per lo più in relazione con il compì, di
. manetti, 2-12: trovato filippo, lo raguagliò, ridendo, d'ogni cosa
capitò a ragguagliarmi del caso, e me lo contò puntualmente. manzoni, pr.
. bonsanti, 5-37: era, lo specchio che ora teneva sollevato così da
, agg. che ha la funzione o lo scopo ai informare in modo particolareggiato,
riferito. einaudi, 169: era lo stesso cambio, che la banca comperava
a 100 e rivendeva a 103. lo sconto è enorme: ragguagliato ad anno
, 18-35: s'egli uscirà / lo tratterrò in firenze, e vi terrò /
medio fra diverse grandezze, rilevate per lo più in tempi diversi; media aritmetica
con quasi due miliardi di entrata dopo lo impero patisce un manco nel bilancio di
le due inglesi, probabilmente, lodavano lo splendore della casa, la ricchezza del-
l. pascoli, iv-1-33: lo saprà bene quando che sia il signor
che sia il signor novelliere, che lo soverchio bere e troppo parlare calunniosamente e
frustare il roncione verso rifredi, mentre lo sguazzalotro mi dava ragguaglio della trista avventura
mi dava ragguaglio della trista avventura e lo stadico d'an- dria pareva tramortito.
, 11-117: vede... lo spettacolo della natura che lo circonda variarsi
... lo spettacolo della natura che lo circonda variarsi ad ogni tratto più o
aver suo luogo... e per lo puzzo sia rimosso dal ragguardaménto del signore
l'autor suo, in questi libri sempre lo nomeremo. -aspetto. e
osservare con attenzione, scrutare, fissare con lo sguardo. -in senso generico: guardare
e ragguardante l'armadura; e non lo ravvisano. tommaseo, 5-397:
splendor della gloria di dio padre, lo quale hai per tua sedia i cherubini
salutazione / di grande amirazione, / lo qual ti mandò iddio per gabriello, i
avere, se l'anima non ragguarda lo inestimabile amore che dio ha avuto a
. 6. intr. rivolgere lo sguardo in una direzione o su un
, pietoso ragguardatóre degli altrui mali, lo ritornava là donde la fortuna gittato lo
, lo ritornava là donde la fortuna gittato lo avea, quanto si ritrovasse lieto e
si ritrovasse lieto e contento ciascun di voi lo può pensare. -con riferimento alla
..., vola la notte per lo mezzo del cielo... e
e raguardevol loco, f lieve mi fa lo star dov'io mi coco. de
se spendono poco singolarmente, finiscono con lo spendere ragguardevolmente come insieme.
bibbia volgar. [tommaseo]: lo ragguardo di questa torre era in precipizio
splendore / come la ragia albore, a lo sguardare. giacomino da verona, xxxv-i-639
giacomino da verona, xxxv-i-639: en lo profundo de inferno si è colocaa,
grande vaso ivi fece venire / e sì lo fece di pece e di race empire
,... questo secreto sta ne lo allume di rocco e ne la ragia
guerrazzi, 4-1-89: se l'accusa lo accetti [un testimone] in
forza è che ragionalmente e giuridicamente lo accetta in un'altra. =
, non è ancor tanto grande, quanto lo erano ne'tempi addietro i lacedemoni.
addietro i lacedemoni. foscolo, xi-2-565: lo storico ci guida per mezzo dell'esperienza
, ma solo calmare i sintomi che lo fanno soffrire. così il cliente gli
il risultato di un atto individuale (per lo più di una certa estensione) di
: mi giunse uno pensamento forte, lo quale poco si partia da me..
, studioso di penetrare ne'suoi pensieri, lo messe in ragionamento circa la difesa comune
è maggiore mestiere di saperlo che sopra lo ragionamento de la imperiale. p. cattaneo
avedutasi, a du'altre monache giovane lo mostrò, tenendo ragionamento d'acuzarle alla
, le convinzioni, i sentimenti, lo stato d'animo, la mentalità;
una descrizione o un racconto, per lo più in un rapporto confidenziale e amichevole
anonimo, i-646: io non lo dico a voi sentenziando, / né
ragionando, / dicovi parte de lo mio volere. leggenda di s.
plui de neve,... e lo to avinente parlar plen de sdazi
mostrai in poco di tempo che lo mio secreto fue creduto sapere da le più
così, -bella -, si favella / lo mi'core con mico: / di
amor sì dolcemente / che face consentir lo cor in lui. idem, conv
di lei meco sovente, / che lo 'ntelletto sovr'esse disvia. petrarca, 35-14
-in espressioni negative esortative, per lo più con valore enfatico, per indicare
comune di firenze. -esprimersi con lo sguardo. bruni, 31: che
modo sistematico e organico (e per lo più, dottrinale ed erudito) e con
molto benigna. cellini, 578: lo non so il più sicuro modo,
sei, leo. genovesi, 1-3: lo so che gli uomini non pensano ad
corona, / c'onne persona / lo conoscesse; / dicean: « si.
si ripiega su un dolore e musicalmente lo ragiona, un orientale lo esteriora e lo
e musicalmente lo ragiona, un orientale lo esteriora e lo stampa in un'immagine
lo ragiona, un orientale lo esteriora e lo stampa in un'immagine macabra o grottesca
quello che nel cuore si ragionava, cioè lo nome di quella gentilissima, e come
, cioè l'antico pensiero con- tra lo nuovo. cino, iii-127-3: omo smarruto
bel gherardino, 16: gherardin mosse lo ronzin predetto, / e cavalcando partesi
ragiono / servirti, e 'l mi'voler lo mi concede. ottimo, ii-213:
uso de la ragione chi non ragiona lo fine de la sua vita? cuoco,
vergognarmi, ero finanche arrivato a tracciare lo schema d'un trattato 'sui generis '
7-33: bambillonia... secondo lo scritto gira sessantaquatro migliaia di passi e
. c., 3-10-6: a me lo ragionare degli antichi sempre è stato in
volte pensava più amorosamente, tanto che lo cuore consentiva in lui, cioè nel suo
ritonda, 1-81: nello ragionare, lo re e gli altri baroni e cavalieri
pare che se ne senta uscire, lo domanderemo bisbiglio e bisbigliare. baldi,
familiari si conviene il suono come altresì lo stile rimesso. forteguerri, 6-92:
! -il ragionare con gli inchiostri: lo scrivere, l'attività della scrittura.
il tono, la forma dell'espressione, lo stile o, anche, per la
per la mentalità, le intenzioni, lo stato d'animo che si vogliono manifestare
seguito nello svolgimento), sviluppata per lo più in modo organico e sistematico e
l'alto monte, / drieto a lo sul del nostro ragionare / or chi potrà
far devere granne dicerìa; / ma lo volere esforza el rascionare, / preso
esforza el rascionare, / preso ha lo freno e fello en sua bailìa. genovesi
ragionare o l'argomentare non è altro che lo sviluppare l'iaee chiaro-confuse e renderle il
ma con il sentimento: il che lo porta spesso non già a una ragionevolezza
de questa. vico, 6-158: lo 'ngegno è il sale dello 'ntendi- mento
. niccolò del rosso, 1-89-9: lo rasonato core, ch'ora sente /
rasonato core, ch'ora sente / lo dubito servire quanto è duro, / e
: si troverà che tutta la scolastica è lo sforzo supremo dello spirito umano per trovare
milanese, i-165: è ragionato o filosofico lo studio di una lingua...
destinate. e. cecchi, 9-332: lo 'studio per un autoritratto ',
. bianchi, 1-ii-35: hanno dato lo offizio del rasonato... a ser
. scala del paradiso, 321: lo maligno è compagno del demonio e suo
-che parla fra sé, per lo più sottovoce. buonarroti il giovane,
parola facile, sciolta, e rivela per lo più una conoscenza alquanto profonda di un
su un problema dibattuto o controverso per lo più in modo energico e vivace.
direi d'italia? cicognani, v-1-256: lo zio era un parlatore caldo, immaginoso
o dagli impulsi morali (e indica per lo più astuzia unita a grettezza e a
. sermone gallo-italico, 21: lo terz si est la besta, qui est
l'ore / mira per dimostrare / lo suo nobile affare, / ched ha per
volta sofferse che amore mi reggesse sanza lo fedele consiglio de la ragione in quelle cose
lei secondo l'ordine del tempo passato, lo mio cuore cominciò dolorosamente a pentere de
mio cuore cominciò dolorosamente a pentere de lo desiderio a cui sì vilmente s'avea
naturalmente inserto lume de rasone, per lo quale lume in li soi atti sia diretto
. caterina da siena, i-5: per lo cognoscere col lume di ragione l'uomo
altro non è né può essere che lo stesso intendimento, in quanto è occupato
placa la superba febbre del pensiero e lo sublima pago e tranquillo nel suo
. -ipostatizzata o personificata, per lo più nel discorso poetico, anche in
un diadema, che aggioga un leone e lo tiene incatenato: dietro a lei cresce
1-9-61: siccome il fatto e la ragion lo prova, / giustizia e fede son
muoiono, imperoché le ragioni naturali non lo consentono. -ordine.
-ragione di mondo, ragione naturale (per lo più nella locuz. awerb. a
delle generazioni, la norma che regola lo sviluppo e l'invecchiamento di tutti gli
concezione della politica, secondo il quale lo stato tende necessariamente a promuovere la propria
base della filosofia politica del machiavelli; lo sviluppò in partic. giovanni boterò,
lasciato tagliare a pezi oppio staziano, antonio lo gastigò con questo tradimento, òggi si
esso era tenuto de venire a visitare lo sio vescovato. de rosa, v-590-3:
de. lloro natura li meglio omene de lo. m- mundo, e provalo.
viii-1-27: deh! non ti rincresca lo stare con meco, che tuo figliuol sono
: propuosi di dire uno sonetto, ne lo quale io parlasse a lei, é
un'atteggiamento, di una comportamento, e lo giustifica o lo spiega (anche nelle
una comportamento, e lo giustifica o lo spiega (anche nelle espressioni buona,
confessioni a parlare di sé, che per lo processo de la sua vita, lo
lo processo de la sua vita, lo quale fu di non buono in buono e