astengono di tanti vizi, quanto tu lo' predicasti? » così dico simile di
scorza di suvero, e bracciaiuole ferrate lo' [= loro] risplendono, e
e hanno uno lume, e quando lo' pare tempo di spégnarlo, lo spengono.
el popolo a siena, e'cavaieri lo' trasero dietro, e andavali caciando d'in
e con quello modo che idio ab eterno lo' diè che facessero, e'quali sempre
rimandamo el popolo a siena, e'cavaieri lo' trasero dietro, e andavali caciando d'
come per lo digiuno so'tali, che lo' manca il celabro; così a costoro
e con quello modo che idio ab eterno lo' diè che facessero, e'quali sempre
li animi loro e la fredda paura lo' corse dentro per tossa. michelangelo, i-29
fadighe de'servi miei, esso facto lo' toma in ruina e a giudicio quello
ombra loro, e dubbitano che non lo' venga meno el cielo e la terra
dal canto delli angioli, ché idio lo' de'libertà d'arbitrio di potere elègiare bene
el popolo contra di loro, facendo lo' conosciare le sue mal'opere. idem,
moneta quanto ei re, perciò che lo' conviene espendere d'oltraggio, ed è
dicono e fanno, acciò ch'elli lo' possa contastare sed ellino volessero fare alcuna
servisgi furo di loro fardeli, ched io lo' mandai intra i nostri torzegli, e
modo; -e così, miserabilmente, lo' farà fiaccare il collo con lui insieme.
donne] più grandi una corda, lo' fate far le scarpe a due suola gonfiandole
,... a queste ribalde lo' vorrei fare quello che e'meritano.
guasto el gusto, però le cose buone lo' paiono gactive, e le gactive,
le gactive, cioè el disordinato vivere, lo' pare buono. s. bernardino
siena, 811: vi prego che voi lo' [ai carcerati] mandiate qualche panicello
a quella benedizion fratto! / a lo' ne diede, e chiar se lo'discopre
a lo'ne diede, e chiar se lo' discopre: / po'disparve! e
ugurgieri, i-581: la fredda paura lo' corse dentro per tossa. ariosto,
28: doppo questo abracciamento, piacendo lo' il giuoco, si demo fra loro
guasto el gusto, però le cose buone lo' paiono gactive. castiglione, 189:
spesse volte l'aspra tempesta del mare lo' diede impedimento, e volendo andare austro
consillio e farne quello che 'l consillio lo' n'emporae. guittone, 115-2: compagno
/ lo zogo de la buscaza a lo' 'mprumar. = comp. da
a soldati, che ladri o assassini peggio lo' dicevano, perché lo'dicevano ruffiani,
o assassini peggio lo'dicevano, perché lo' dicevano ruffiani, mariuoli, traditori, inbriachi
intendare più che la capacità loro non lo' basta. savonarola, 7-ii-231: essendo dunque
frate o simili omini, a queste ribalde lo' vorrei fare quello che e'meritano,
466: ai povaretti fa'che tu lo' dia... cotali pannicelli,
, quando li vedi innudi: abi lo' misericordia. 3. sguainato, sfoderato
, che 'l diavolo t'offusca tanto lo' 'ntelletto che diventa fuori di te come
, 334: io, per dar lo' questo grande tesoro, gli proveggo di poner
questo grande tesoro, gli proveggo di poner lo' il peso delle molte fadighe, acciò
con ruina corrono per la porta che lo' fu data, e con tempesta soffiano per
. i. lóro1 (ant. lo'), pron. pers. della 3
tutti dava ospiziu, / e poi lo' facia multu gram propiziu. anonimo,
maggiore corte, e'detti consoli niuna pena lo' dia o vero lo'tolga. boccaccio
consoli niuna pena lo'dia o vero lo' tolga. boccaccio, dee., 1
e'poverelli perire di fame, e non lo' volgeranno pure il capo. offici dei
di qua, che el signore iddio lo' dia grazia d'andare e di tornare sani
di nulla, sempre gli rapacificava, dimostrando lo' tanto dolce cosa, quanto è la
queste cose il principe si fe'beffe di lo' e ripresegli molto aspramente. poliziano,
le loro navi de omini e tirandone re lo' navi adosso onde ghe piaxea. aretino
di monteaperto, xxviii-945: veramente poco lo' valeva santo zanobio, ché se ne faceva
debbano quello cotale punire e condannare come lo' parrà. s. bernardo volgar.,
voi n'aviate qualche piatà; che voi lo' mandiate qualche lettiera, qualche mataraza,
particulare ed è mancata l'obbedienzia, lo' viene meno la sustanzia temporale. e
involare e per rapire quelle cose che lo' conduceno in periculo di morte. lorenzino,
melliore e 'l più utile ke dio lo' darae a cognoscere ad bona fede senza frode
, 312: e'diletti del mondo lo' paiono buoni; ma, perché essi non
involare e per rapire quelle cose che lo' conduceno in periculo di morte. chiose
se n'andranno in loro paese e lo' farà levare lo sedio. romanzo di tristano
. presi i fanciul- lini e dato lo' del capo nel muro; venduta la carne
; / e tosto andossen, senza far lo' motto. masuccio, 203: se
ad accettar el mio mortai presente, / lo' serbo fine assai più disonesta. /
: simile anco vi prego, che voi lo' mandiate qualche panicello, qualche paio di
allora ebber veduta / una villa unde lo' convien passare; / ine un uom vecchio
fatti di cesare, 118: allora lo' donò una pietra di grossezza d'una
se fusse odiato da persona, fa lo' far pace insieme. se è gattivo,
/ e tosto andossen, senza far lo' motto, / da un canto du'fé
loro e hanno uno lume, e quando lo' pare tempo di spegnarlo, lo spengono
tutti dava ospiziu * / e poi lo' facia multu gram propiziu. ariosto,
certamente. cicerchia, xliii-438: molto lo' parbe quella notte fosca, / star
notte fosca, / star ben non lo' parea del partito. aretino, v-i-
vedranno e'poverelli perire di fame e non lo' volgeranno pure il capo. catzelu [
volgar., 1-73: la terza volta lo' chiamò della nave quando (fisse:
giuderi / con gente; di guardar lo' diero 'modi, / e po'segnar
el popolo a siena, e'cavaieri lo' trasero dietro, e andavali cariando d'
siena, 761: sai, quando e'lo' viene a le mani uno che abbi
, 466: ai povaretti fa'che tu lo' dia qualche cosetta cotta, cotali pannicelli
, quando li vedi innudi: abi lo' misericordia. f. scarlatti, lxxxviii-ii525:
, i-255: quando ad testi signori lo' paresse che la spesa di noi fosse
menava andaro su la fossa: ma innanzi lo' musica, al pari della filosofia
dei dottori disputando con loro, dimostrando lo' le scritture profetiche. s. agostino volgar
virgo beata, / con iesù cristo che lo' fu commesso, / verso ierusalem
tutti dava ospitai, / et poi lo' facia multu gram propitiu. ibidem, xxxvi-
alle cose minime, pruovino che frutto lo' dà la disobbedienzia, ché, se fussero
dava ospi- tiu, / e poi lo' facia multu gram propitiu. iacopone, 36-33
'l diano a voi, che non lo' sia pena la mano o proveduti con
questa prece: / pur ket deu lo' desse alcuna rede. monte, i-vm-20
bernardino da siena, 804: sai che lo' manda idio a tutti quelli che sono
a tutti quelli che sono scomunicati? idio lo' manda uno animo pusillo, che non
non sa lui a pena quello che lo' bisogna. landino, 366: piacque a
v'a consigliati. -e allora tue tra lo' come lo lione in fra l'altre
il loro isterminio in breve tempo dover lo' venire, e così è poi avvenuto.
che ha ad avere: sempre se lo' dona qualche cosa. capitoli della bagliva di
con quello modo che idio ab eterno lo' dié che facessero, e'quali sempre hanno
io di questo e de l'altre cose lo' richiedati) ragione ne l'ultima extremità
ai nulla, sempre gli rapacificava, dimostrando lo' tanto dolce cosa quanto e la pace
siena a ratificare la pace, e fu lo' fatto grande onore et uno bello e
/ per gran malizia c'a dosso lo' viene / che chi maladdo e crii cieco
debbano quello cotale punire e condannare come lo' parrà. ariosto, 15-65: in ripa
paradiso rempiranno, / se dio grazia lo' dà che puri sieno. -di
e di notte che mai none stancaro né lo' venne sonno né fame né sete,
popolo a siena, e 'cavaieri lo' trasero dietro e andavali cariando d'in
, 2-i-647: non potrai né mostrar lo' amore [ai tuoi figli] né discostarli
bernardino da siena, 756: così lo' risponde la pena a la colpa: come
neri di donato, 190: ine lo' venne molte carra d'arme, e
cavalcanti, 1-xlii-4: certo non è de lo' ntelletto acolto / quel che staman ti
rozze, puzolenti e marce, daendo lo' la concia divengano pulite, nette et odorifere
, 3-232: le navi si togliono per lo' salaro di mercatantie sottile xxx per c
con salnitrea e solforea polvere insieme con fuoco lo' di mostrar© come senza riparo
da siena da 9 mesi in qua, lo' fusse lecito tornare in siena colle loro
: / d'ogni figura quasi ditto avie lo', / nulla c'a la matera
come nella 'carmen'o in 'capriccio spagnuo- lo', le ragazze escono dalle manifatture tabacchi.
di dio, senza vergogna, / reverenzia lo' fa, non ti scontenti.
soversori coloro, i quali el bene lo' par male e 'l male lo'pare bene
el bene lo'par male e 'l male lo' pare bene... sai chi
scostaro da'compagni che le voci loro non lo' gugliélmini, 2-262: ho considerato che tacque
li giuderi / con gente, di guardar lo' diero 'modi, / e po'
la pen- tecossta, perché gli ediie lo' daiesse buona recolta de vino e buona
. dei, 82: pensossi di voler lo' resistere con senno, non potendo resistere
. altamura, 309: 'serragliuo- lo': trovatello dello albergo dei poveri.
riferiterza guerra punica, 80: meglio lo' venia di morire ad onore vaggio
p. fortini, 1-451: voi lo' fate mille altri inganni,...
fasciarle strette dal mezo in su tirando lo' su la metà de le marne,
la metà de le marne, metendo lo' sotto mille cuscinetti di due sgonfie vescighe
e debbano quello cotale punire e condannare come lo' parrà, procedendo da simile a simile
debbano quello cotale punire e condannare come lo' parrà, procedendo da simile a simile
estraevasi il vino dal vaso chiamato 'prefericu- lo', sia per assaggiarlo, sia per far
altri ci partorisce dot 'lo' s'abbreviano tutti senza eccezione...
melliore e 'l più utile ke dio lo' daràe a 'cognoscere ad bona fede senza
iurano..., se neuna cosa lo' fusse superchia- ta, di renderla loro
soversori coloro, i quali el bene lo' par male e 'l male lo'pare bene
el bene lo'par male e 'l male lo' pare bene, e abitano colli scarpioni
, e con quella che veggono che lo' debba seguitare doppo la colpa. -incombere
. caterina da siena, 82: lo' pare che a seguitare me, cioè tenere
dire, forbite le staffe, così sorridendo lo' dissi: « vi faccia il buon
e di notte che mai none stancaro né lo' venne sonno né fame né sete.
contra coloro i quali senza loro colpa lo' fanno patire pena. 5. vissuto
sustantivo; la seconda è stretta nell'lo' e aspra nella 's'e è un participio
s. v.]: 'subbiel- lo': pernio che gira ne'rotellari del calesse
ciii-130: liberamente fidandomi di loro, lo' feci col mio sugello sugil- lare la
salmtrea e solforea polvere insieme con fuoco lo' dimostraro come senza riparo ardere li potevano
. uggieri apugliese, xxxv-i-899: com'lo' 'mperio per tencione / fu in alamagna
povertà erano sconosciuti, / ciascun amico lo' volgeva 'l tergo, 7 e da
. la oscurità e terribilezza loro non lo' dà noia né alcuno timore, perché in
a « panorama » l'ex 'terrunciel- lo' racconta come ce l'ha fatta.
occhi, / e con pianto il cuor lo' tocchi / qual fu il duol del
volendo seguire il traccio loro per loro lo' fo contradecto. libro di sydrach,
volendo seguire il traccio loro per loro lo' fo contradecto e per certi lo'fo
per loro lo'fo contradecto e per certi lo' fo deto che 'buoi erano là
molte tribolazioni e tempestazioni, e non lo' nuoce perché stanno atac- cati al tralcio
guardie posano fare una cosa simile, lo' par sacrificare a dio e massime a un
el popolo a siena, e'cavaieri lo' trasero dietro, e andavali cariando d'in
parlar di ioseppe non intenda; / non lo' parver né ciance ne trastulli, /
con quello modo che idio ab eterno lo' diè che facessero, e'quali sempre hanno
dava ospi- tiu, / e poi lo' facia multu gram propitiu. novellino, xxviii-
egloga del porcello, 8: lo' vidie, te ne farò pentire.
nostra infermità non si considerano, onde vola lo' ntel- letto sì che non è alcuna
desviare / lo zogo de la buschaga a lo' 'mprumar. 2.