. bacinella dell'acqua per la lavanda liturgica delle mani, prima della messa (in
'agnello di dio '). formula liturgica di invocazione a gesù cristo sotto il
allelùia1, sm. e f. acclamazione liturgica cristiana, che i fedeli elevano all'
banda comunale dei briganti attaccò la marcia liturgica. moravia, v-20: le tre ballerine
di benedizione alla fine della preghiera liturgica. è il cantico dei tre fanciulli babilonesi
il modulo ritmico da tenere nella poesia liturgica. 8. antico nome di un
. eccles. inizio di un'invocazione liturgica, recitata in alcune funzioni religiose,
perpetuo e assoluto silenzio, la preghiera liturgica, il lavoro manuale; e vestono
ore canoniche, che chiude la giornata liturgica. iacopone, 28-11: assai me
celebrazione in comune d'una funzione liturgica. -in particolare: la partecipazione attiva
. festa o mistero la cui celebrazione liturgica coincide con quella di un'altra festa
'. confiteor, latin. formula liturgica di confessione generale dei peccati, che
suo amore per l'umanità; la festa liturgica che lo celebra; chiesa o istituto
stata mantenuta nella liturgia latina come veste liturgica, propria del diacono, accorciata,
aspettavasi peggio. 2. formula liturgica che si pronuncia frequentemente durante le funzioni
in italia è più poetica, cioè più liturgica, che in francia. d'azeglio
cappuccio, forse ellissi della locuz. liturgica benedicamus domino 'benediciamo il signore '
dossologìa, sf. liturg. formula liturgica per glorificare dio (e nella liturgia
pronunciava reverente, enfatizzandolo in una scansione liturgica, il nome di zia maddalena.
soprannaturale. -in partic.: festa liturgica, celebrata il 6 gennaio, per
evangelica letto o cantato durante un'azione liturgica. - in partic.: quello
già fatta. -celebrare una funzione liturgica; recitare una preghiera; compiere un
liturgica: 2 novembre; cfr. commemorazione,
particolare nella celebrazione della messa: la parte liturgica è sempre la stessa, come nelle
15, in coincidenza con la festa liturgica dell'assunta (e anche nei giorni che
. qualsiasi formula prescritta per un'azione liturgica. -anche: i termini formali di
quello. 9. ant. ricorrenza liturgica, festa religiosa. chiabrera, 378
di natura puramente teologica, morale e liturgica, e talvolta anche in queste materie.
anche in materia pastorale, disciplinare e liturgica. b. croce,
... tentò di diffondere la lingua liturgica glagolita contro la lingua e la chiesa
rito bizantino e il greco come lingua liturgica. sarpi, vi-2-60: declinato l'
adopera esclusivamente il greco come lingua liturgica. romagnosi, 11-135: la
. canto che, prima della riforma liturgica del concilio vaticano ii, accompagnava l'
. -anche: intonazione (nella musica liturgica); due o tre prime note
misterio. -incoronazione di maria: cerimonia liturgica con la quale, in giorni particolari
di campanella, solenne, variata, liturgica, sottomettendo tutto all'intento di compiere
. 2. relig. cerimonia liturgica cristiana talvolta ancora in uso, consistente
4 secondo l'intenzione ', formula liturgica della chiesa, di preghiere ordinate per
(un testo letterario, una preghiera liturgica); adattato a una melodia.
ad accertarne l'autenticità; la ricorrenza liturgica con cui viene commemorato tale ritrovamento;
di intonare l'invitatorio (o altra preghiera liturgica). tommaseo [s
tono iper eolio: nella musica liturgica cristiana, modo o tono di
la partecipazione attiva alla vita ecclesiale e liturgica era riservata presso che esclusivamente al clero
del cristianesimo, il latino diventò lingua liturgica e culturale (in contrapposto a quello
si lava le mani recitando una preghiera liturgica. carena, 2-91: 'lavabo
ripete ogni anno, durante l'azione liturgica del giovedì santo, lavando i piedi
la mansione di cantore in una funzione liturgica. vasari, iii-259: quelli
, prescritto o consentito da una norma liturgica (o, in genere, religiosa
ecclesiastico di compiere, durante una celebrazione liturgica, determinate letture pubbliche (tradizionalmente tale
guidare la partecipazione del popolo all'azione liturgica). giovanni dalle celle, 4-1-25
) che, in base alla riforma liturgica introdotta nella chiesa cattolica in seguito al
guida la partecipazione del popolo alla celebrazione liturgica). 6. nel
letterario, n. 4. -lingua liturgica: v. liturgico, n. 1
] è più poetica, cioè più liturgica, che in francia. massaia, ii-151
nella celebrazione della messa: la parte liturgica è sempre la stessa? come nelle
1015: il canto e la musica liturgica salente per l'ampia volta...
eco d'un canto liturgico. -lingua liturgica: quella usata nel culto pubblico di
... hanno il francese a lingua liturgica. gramsci, 149: già al
, che si era ridotta a lingua liturgica, e parlavano l'aramaico.
della settimana (il secondo nella settimana liturgica): è il giorno della ripresa
solenne (una festa, una celebrazione liturgica). capitoli della compagnia del crocione
nel calendario civile, terzo della settimana liturgica (e nella credenza popolare è talvolta
, dolce e martellata d'una canzonetta liturgica. 11. figur. scandito
mascaràm in corrispondenza con la festa liturgica dell'esaltazione della s. croce e
e meccanicamente una preghiera o una formula liturgica, senza infondervi un'intima, sentita
che segna l'ora di questa azione liturgica. iacopone, 3-43: corpo,
e l'umanità (e la sua festa liturgica si celebra il 31 maggio).
parola con cui si apre la commemorazione liturgica). mementòmo (memènto òmo
] ómo, prime parole della formula liturgica memento homo quia pulvis es et in
-commemorazione; celebrazione. -nella nuova riforma liturgica, giorno liturgico in cui si commemora
la vergine maria e la cui festa liturgica ricorre il 24 settembre).
della settimana (e quarto della settimana liturgica) fra il martedì e il giovedì
la messa, che fino alla riforma liturgica promossa dal concilio vaticano ii si celebrava
-messa dei presantificati: la funzione liturgica del venerdì santo, la quale,
diva. -formula rituale; composizione liturgica, litania. varano, 1-118:
apostoli. -servizio divino, cerimonia liturgica, atto cultuale (con partic.
riti della religione; celebrare una funzione liturgica. c. bartoli, 1-132:
che assiste il celebrante in una funzione liturgica. s. razzi, 657:
usata (per lo più quale reminiscenza liturgica) come invocazione di misericordia, di
gerarchico e disciplinare e segue una prassi liturgica derivanti da due riti differenti (e
: orazione individuale o comunitaria, funzione liturgica, pratica ascetica che ha lo scopo
leggero, n. 44. -musica liturgica: v. liturgico, n. 1
(e fu soppressa con la riforma liturgica del 197°) -nome
il segno della croce, la benedizione liturgica, l'amministrazione dei sacramenti. bibbia
padre ', parole iniziali della formula liturgica che accompagna il segno della croce e
nel primo medioevo era adottata nella musica liturgica la notazione neumatica, costituita da segni
sua oblazione. 2. offerta liturgica del pane e del vino a dio,
celebrazione della messa secondo la recente riforma liturgica, processione dei fedeli che, terminata
dell'oblazione dei fedeli e alla riforma liturgica tridentina, si ridusse alla sola antifona
testa); conformemente con la preghiera liturgica recitata nel- l'indossarlo, simboleggia la
ecc.). -anche come formula liturgica. breve di montieri, v-48-1:
(negli ordini maggiori); cerimonia liturgica in cui avviene tale atto (e
di festa. -regola, norma liturgica. beicari, 6-46: egli celebra
, forma esteriore di devozione, cerimonia liturgica, rito. cavalca, 20-223:
, talvolta, precede una determinata ricorrenza liturgica, e durante il quale si prolungano
riducendo; in base all'odierna disciplina liturgica sono state conservate unicamente quelle di pasqua
che seguono o precedono una determinata ricorrenza liturgica. -anche: concludere con una particolare
otto giorni che precedono una determinata ricorrenza liturgica. g. villani, 9-316:
otto giorni susseguenti una determinata ricorrenza liturgica (e può essere seguito dalla specificazione
preparazione alla comunione; fino alla riforma liturgica del concilio vaticano ii, era recitato
impiego è stato soppresso con la riforma liturgica operata dal concilio vaticano ii.
pastorale, sm.): insegna liturgica costituita da un lungo bastone variamente ricurvo
, spontaneamente o in forma di orazione liturgica, per chiedere grazie o perdono per le
reintrodotto la primitiva foggia neh'attuale pratica liturgica); può avere colori diversi (bianco
] è più poetica, cioè più liturgica, che in francia. cattaneo, v-1-242
poi con la diversificazione fra la melodia liturgica e quella di invenzione e infine con
una sacra pompa. -cerimonia liturgica compiuta in modo fastoso. -anche:
fastoso. -anche: rilievo, importanza liturgica di una festività; elevazione di un
regolavano la condotta dei fedeli in materia liturgica e di vita ecclesiale (cioè,
intorno al quale verte o dell'occasione liturgica a cui è dedicata. fra giordano
conosciuta una grande varietà). -preghiera liturgica: quella riservata al servizio cultuale di
e fu abolita nel 1970 con la riforma liturgica del concilio vaticano ii).
, che riguarda chi presiede un'assemblea liturgica, in partic. la messa;
2. sconsacrare secondo la procedura liturgica stabilita. ghirardacci, 3-219:
a uso profano mediante un'apposita procedura liturgica; sconsacrazione. 2. per estens
-musica profana. né sacra né liturgica. cesari, 6-75: rmunziava anzi
giustizia. 2. veste liturgica purpurea da indossare sopra la pianeta,
, che le è attribuito nella tradizione liturgica). = voce dotta lat.
risorgere), come inizio della sequenza liturgica pasquale; per le var. con desinenza
un pensier di ricordanza. -commemorazione liturgica. leggenda aurea volgar., 735
fila. -scampanellio in una funzione liturgica. ojetti, i-121: di regola
in un rito o in una cerimonia liturgica. codice dei servi di ferrara,
in latino, sia religiosa (innogranca e liturgica) sia laica (in partic.
primo ritornello. -nella preghiera liturgica, risposta, per lo più cantata
che caratterizzano lo svolgimento di una cerimonia liturgica (e il termine ne sottolinea la
-trasformazione della dottrina teologica, della prassi liturgica o dell'organizzazione ecclesiastica. cuoco,
, rocciétto), sm. sopravveste liturgica: rocchetto. machiavelli, 1-i-253:
settimana civile (e settimo della settimana liturgica) fra il venerdì e la domenica
? -in senso generico: cerimonia liturgica, pratica di culto. boccaccio
1015: il canto e la musica liturgica, salente per l'ampia volta insieme
). sanctus, sm. acclamazione liturgica, recitata o cantata, che nella
. 5. osservare una solennità liturgica in conformità con i precetti della chiesa
. -con riferimento a una festività liturgica. zanobi da strata [s.
-osservanza, celebrazione di una festività liturgica. fibbia volgar., ii-54:
profano annullando gli effetti della consacrazione liturgica. bacchelli, 1-i-19: 1 vasi
. ant. semidoppio (una festa liturgica, il suo ufficio). magri
vaticano ii, ufficio feriale o festa liturgica riservata ai santi di minore importanza.
sènsa1, sf. venez. la festa liturgica dell'ascensione, in quanto a venezia
compagni al servigio di dio. -celebrazione liturgica (nell'espressione servigio divino).
e perciò impedire il meglio. -funzione liturgica (anche nell'espressione servizio divinò)
funebre. -per estens. celebrazione liturgica. f. badoer, lxxx-3-69:
giorni che seguono a una determinata ricorrenza liturgica. tenario in onore della beata vergine
(e la celebrazione o la riunione liturgica di una tale confessione o setta).
busse senza misericordia. = dalla formula liturgica 'sine fine dicentes: sanctus, sanctus,
cristiani d'oriente, che usano come lingua liturgica il siriaco (maroniti, giacobiti,
india un solo rito, un'unica tradizione liturgica orienmagna dea, e perciò vo'saprete
pinacoteca di brera (e la ricorrenza liturgica cade il 23 gennaio). vasari
5. trovarsi in una stazione liturgica, attendendo alle pratiche religiose che vi
di un magistrato, di una veste liturgica, ecc.) che forma una coda
santi, spontaneamente o in forma di orazione liturgica. casalicchio, 67: vedendo che
che non riguarda la sfera religiosa e liturgica, ma quella civile (una ricorrenza,
e splendore. -anche: la festa liturgica (6 agosto) in cui si celebra
che si risolse in nulla. -festa liturgica di tale dogma che si celebra la domenica
-ufficio della lettura: secondo la riforma liturgica del 1970 nuova denominazione e formulazione del
generosi, egli si crede preghiera liturgica composta di salmi, inni, brani delumiliato
evangelica letto o cantato durante una celebrazione liturgica. -anche: il momento della messa
dietro 9. liturg. veglia liturgica: nel culto cattolico, forma penzier
settimana civile (e sesto della settimana liturgica) fra il giovedì e il sabato
vestizióne (vestigióne), sf. cerimonia liturgica solenne durante la quale si indossa per
le rose o 3. che ha veste liturgica, paramenti sacri di tale co1 fiori
su quel gesto denuncia un'imbarazzante inadeguatezza liturgica, fa scadere il tono della scena