grigio dell'altare. -scherz. lippi, 6-54: i marchi, che fiorir
/ tenuto in una botte più fracida. lippi, 7-49: gli trovò buon pane
camera, / credendo fussi un altro. lippi, 10-35: in quanto al lupo
. -o rincarici / il fitto. lippi, 1-3: a chi non piace,
per invitar all'emenda della vita. lippi, 11-2: qui ci vorria chi scortica
, essere una rovina. lippi, 1-45: egeno de'brodetti, e
] proibisce la generazione della putredine. lippi, 3-24: costui vuol dirci addio;
4. letter. abisso. lippi, 6-79: di sopra al sole in
, mostrare di non crederla. lippi, 7-90: e vedde, senza metterla
tutti gli altri sapori che lo temperino. lippi, 1-5 7: gente, che
alla fortuna: abbandonarsi alla disperazione. lippi, 9-10: tutte le stelle / avevo
stupiti, temendo di qualche caso strano. lippi, 8-70: van co'libri alla
travolgere (l'acqua). lippi, 9-29: com'a'fanciulli, quando
grazia l'altro dì m'inviaste. lippi, 12-40: d'anelli e d'orecchini
giubbone / tolto ad un fraccurrado. lippi, 10-34: con certi suoi inchin
corrotta per la lunghezza del tempo. lippi, 10-47: al fragor di tal
, si difendeva con la religione. lippi, 7-63: oggimai si trovano in
(nel fare qualcosa). lippi, 2-18: un guatterino in grembiul bianco
e par che porti i frasconi. lippi, 10-20: porta i frasconi, /
cavalieri divezzi della guerra vi avrà. lippi, 2-32: il gran frastuono..
che usano con noi li contadini. lippi, 1-35: poiché le fratellanze e i
/ forse un dì si pagherà. lippi, 1-57: va ben di mira,
altra e ti percosse in pieno. lippi, 2-37: floriano in contemplar faccia si
3. ammazzare, uccidere. lippi, 2-43: comparso il terzo, in
mi prestasti per maritar mia sorella? lippi, 3-61: col fine e saldo d'
entrare o essere in fregola). lippi, 3-30: il tema fu di questa
misse in fregola / di ritrovarla. lippi, 1-25: egli entrato in fregola sì
. -stato di ebbrezza. lippi, 7 -argom.: paride, dopo
, dall'agitazione, dall'angoscia. lippi, 4-16: poi tutto lieto postosegli accanto
uomo, che pesca, è fritto. lippi, 11-54: addio cucina, dice
incontro a pericoli e malanni. lippi, 8-4: e gira al buio,
nell'uova sbattute il suo succhio. lippi, 9-49: si fece una gran furia
/ ché il cui gli frizza. lippi, 9-56: gli tocca il ticchio /
da fenio rufo lor compagno esaminare. lippi, 1-14: a marte diede gran fastidio
. / questo pertanto è frodo. lippi, 6-28: se ell'è, come
mi sembra un uom di bronzo. lippi, 11-56: paesani sbigottiti / e
.. dal frontespizio di montecavallo. lippi, 8-22: di maiolica nobil di
frugano infin sotterra co'dardi e aste. lippi, 2-51: senza veder né anche
solo / perch'entri nel frugnolo. lippi, 7-37: così a credenza insacca nel
6. acer. frugnolóne. lippi, 8-10: di state il sole giù
- anche: indagare, curiosare. lippi, 10-44: tutto lo fiuta, lo
tronche e di suoni gutturali. lippi, 5-50: mentre del fatto poi le
ant. scioperato, perdigiorno. lippi, 1-67: fatta arrogante, alfine alzò
a gamba: svignarsela. lippi, 7-88: prima che a viola a
segne ed a fuggirsi di notte. lippi, 4-27: uno, che il
fuggire il contagio delle febbri maligne. lippi, 3-46: non ch'io fugga il
/ credendo far de'fiorentin funata. lippi, 1-79: perché ognun dormiva come un
a uscire dal luogo che occupa. lippi, 5-37: sta'quieta, le dic'
. -non in casa propria. lippi, 1-10: la sera avea la buona
potè portare e abbandonò il luogo. lippi, 1-12: non fa sì che la
/ fuor per venirvi a ragguagliar. lippi, 12-48: rispondi presto, cavaci
gettarsi al furfante: operare disonestamente. lippi, 2-2: gettatosi all'avaro ed al
udienza che dà il papa a'furfanti. lippi, 10-46: poiché gran pezzo a'
il pitocco, il vagabondo. lippi, 2-55: tal freddo fu, che
ebbe tanta fretta, anzi furia. lippi, 1-13: o che per la gran
ella ancor venuta teco alle furie. lippi, 7-68: ei, ch'è in
son cose che meritano qualche considerazione. lippi, 10-25: se al cimento..
e fa''l furiere al parente. lippi, 3-65: fa il cavaliere nelle cavalcate
: avere gambe lunghe e sottili. lippi, 4-7: è tra costoro un certo
se le vadano cercando col fuscellino! lippi, 1-68: che per servire a dame
carne ed ugna con un martelletto. lippi, n-51: per sua spada sfodera
sacchi, ceste, ecc. lippi, 11-44: con doriano il furba ecco
fastidi o per trarne vantaggio. lippi, 11-52: fa il minchion per non
diciamo! e credi io la gabelli? lippi, 5-2: lo crede, s'
cercare minutamente tutte le valige loro. lippi, 6-27: perché d'alloro ha sotto
pure perfetti ma gagliardi e fumosi. lippi, 1-47: perché bevon quel lor
-profondo (il sonno). lippi, 1-77: tutti tuffandosi a quel vino
di cane che mormorasse, e gagnolava. lippi, 4-9: di gagnolar giammai non
/ che nel campo troiano arme vestisse. lippi, 1-54: crede tornar fra genti
giovane / bella, galante, manierosa. lippi, 7-72: avea di già,
come di galantuomo che la tengo. lippi, 7-28: essi avevan tutt'i
mancanze alle regole di urbanità. lippi, 5-64: i cavalier famosi e quel
marzo: upupa, bubbola. lippi, 11-47: e perché quei l'uccella
fu sino al latte di gallina. lippi, 1-64: v'è l'aria buona
galline, e fare il dotto. lippi, 5-29: la padrona il tutto le
overo scioglier l'attrazioni dell'orione? lippi, 9-10: dopoché i punti della luna
come se avessero dietro i birri. lippi, 10-10: spada e lancia frattanto un
/ scampa; guarda la gamba. lippi, 2-60: risponde l'orco: io
sella a gambe aperte il manda. lippi, 9-32: mentre ognun s'avanza,
., /... succiabeoni. lippi, 8-5: non si trovan poi
era legato, e diedila a gambe. lippi, 11-26: gli altri soldati a
all'aria: cadere all'indietro. lippi, 5-55: s'io gli farò dar
e più sulla gamba che mai. lippi, 2-46: chi non era in
ali sembrar le gambe loro snelle. lippi, 5-26: alle gambe avendo messo l'
mi messi la via fra gambe. lippi, 10-43: ciò ch'è in giuoco
gambe: riprendere il cammino. lippi, 4-56: ripongo la nocciuola e la
alla fiamma. -per simil. lippi, 1-430: tra i disgusti e il
ciò che può darti la mia povertà. lippi, 1-82: ognun vi s'arrecò
andando per una strada a traverso. lippi, 2-76: ma perch'ei non
garbatamente fatto fare il vecchio malizioso. lippi, 4-65: l'afferra, e stringe
garbato!: bene! bravo! lippi, 12-49: pur alfin nelle spalle si
modo; anche comportarsi sgarbatamente. lippi, 1-14: ella svegliata allora, esci
che ella per trascuraggine ha lasciato sola. lippi, 3-30: faceva andare in fregola
fortunati, cavarsela senza danno. lippi, 1-32: egli è pur desso!
; nonostante qualsiasi circostanza avversa. lippi, 2-48: per tutti in somma sempre
che me ne sapesse dir parola. lippi, 2-1: della sua schiatta /
e l'altro non vuol la gatta. lippi, 12-51: ei l'incorse colla
; uscire dall'ambiguità. lippi, 1-19: chi sa? forse costei
saltar, che cervo o gatto. lippi, i-n: le scale corre lesto come
bei gatti frugati che son questi. lippi, 7-9: quand'ei vedde colla
con queste eroiche nuove di fiandra. lippi, 3-36: ormai la fama, che
-andare in gelatina: gelare. lippi, 2-55: tal freddo fu, che
gran gelo, freddo intensissimo. lippi, 3-3: era in quei tempi là
estende altresì a i morti. lippi, 1-31: alfin, deposto un animo
morto lo veglio e sua gente tutta. lippi, 1-86: tutta la mia gente
v. s. una gerla pienissima. lippi, 12-11: un altro, dopo
'nanzi agli altari in tutti i lati. lippi, 1-46: di foglio per impresa
secondo che gettava il suo pennello. lippi, 1-4: mi basta sol, se
i straci fanno recapito in ghetto. lippi, 5-40: pur pinse tanto, che
pochino (di qualcosa). lippi, 6-96: e come vuoi..
, / onde la spagna è ghiotta. lippi, 7-16: l'altro, che
sti altri quatro è de mio marito. lippi, 11-36: a quel ghiottone a
un pastone trionfi a spese d'altri. lippi, 2-51: non essendo informato che
come frastornar si potesse quel parentado. lippi, 9-56: per curargliene pensa e ghiribizza
... in un ghirigoro. lippi, 5-21: così piega la carta e
cui durata si dubita fortemente. lippi, 7-76: la donna diceva: giambracóne
5. dimin. giannettina. lippi, 3-59: melicche cuoco all'ordine s'
, chi camminar, chi correre. lippi, 5-58: giò giò se ne
gli ho né dormiti né giuocati. lippi, 3-27: ebbe una chiesa e quivi
trattien da parte più che volentieri. lippi, 3-38: del tristo avviso afflitto
a pensar che 'l giuoco venga netto. lippi, 2-22: tacquelo, per fare
gli stia molto a cuore. lippi, 1-71: andò la carta, e
che loro erano signori del giuoco. lippi, 6-45: caton, ch'intese
festaiolo. -di animali. lippi, 12-20: paolin cieco, il qual
che quelli eran le sue gioie. lippi, 8-24: quando i suddetti quadri,
cava- lier mainoldo, pecora gioiellatta. lippi, 6-73: donne, che feron
il mondo scorre, e giostra. lippi, 8-1: vorrei che mi dicesse un
cessare l'esercizio delle armi. lippi, 1-54: così rinunzia l'armi a
non si convertivano in bestie. lippi, 4-7: un certo girellàio, /
quello che al mio debito s'aspetta. lippi, 1-10: in testa quell'umor
; perfezione, eccellenza formale. lippi, 8-36: una sfera bellissima si vede
, senza ombra di dubbio. lippi, 7-43: quivi si risolve presto presto
se vi battesse il sole direttamente. lippi, 4-58: tremavo giusto come giunco
, con valore enfatico. lippi, 2-10: gli è me'ch'io
stanotte costui in camera / della clarice. lippi, 7-8: l'altro l'aspetta
vino). - anche sostant. lippi, 8-44: ho munizion da caricar la
gobbi, nani, anitroccoli e pimmei. lippi, 1-66: gobba e zoppa è
gote. -grossa lacrima. lippi, 5-24: mentr'ella scriveva, /
a far ai goffi e inviti. lippi, 3-571 ii primo è di furba,
gola disabitata di questi gran barbassori. lippi, 7-92: brunetto e le sue
ogni cosa giù per la gola. lippi, 3-44: la segue piaccianteo, suo
solino (cfr. goletto). lippi, 5-39: mediante un certo pizzicore,
gonfio di una piva: superbissimo. lippi, 10-29: più gonfio d'una piva
altri cancheri pesti di quella razza. lippi, 6-54: spine ventose e gonghe
dì a gongolare co i suoi. lippi, 7-100: non vi so dir s'
, dar via anche la camicia. lippi, 2-8: come (replicò quei)
macchina guidata per forza d'acqua. lippi, 7-19: giunto al mulin,
il ventre, l'addome). lippi, 8-25: galeno e il medico avicenna
compresse, e di sé gravida lasciolla. lippi, 4-35: la madre sua.
: ben fornito di denaro. lippi, 7-28: di soldi eran gremiti.
inanimati o a concetti astratti. lippi, 3-51: sperante resta alla regina intorno
dove sono i grifon nati e nutriti. lippi, 4-61: più là ritrovo un
la grillanda: morire vergine. lippi, 12-49: nel sentir com'ei l'
, agg. inghirlandato. lippi, 8-70: con libro ed armi anch'
del bigliardo e simili). lippi, 6-22: pur finalmente forza ve la
, non mi far montar il grillo. lippi, 12-8: gli venne il grillo
acqua, n. 4). lippi, 1-54: crede tornar con genti quiete
mano, la si recò sulla groppa. lippi, 10-10: spada e lancia frattanto
cantare / il dì de'morti! lippi, 1-10: niun fiata perciò, non
ha grosse le orecchie e gli occhi lippi. salvini, 30-2-44: ha grosse ed
medico, ignorante e poco abile. lippi, 3-16: era quest'uomo un certo
ravenna, e andava a grucce. lippi, 1-48: gl'incurabili tutti e
che eseguono immagini votive). lippi, n-41: affetta un salta e un
il più bel grugnétto di costui. lippi, 2-57: l'orco frattanto /.
-anche ripetuto con valore rafforzativo. lippi, 4-9: per vedere infin di questa
e quel che ruppi el guado. lippi, 9-25: tra i nemici al
strillavano frementi. -sostant. lippi, 9-57: il principe a quel grido
guancialino, n. 6). lippi, 2-45: il suocero...
agresto e premolo co i guanti. lippi, 2-52: così guidollo fino alla
1-51: guardollo a traverso disdegnosa. lippi, 1-39: dietro al duca,
. disus. infermiere di turno. lippi, 3-19: vedendo poi che il flusso
tura, ma l'impregnatore insieme. lippi, 5-8: quella porcheria de'guardanfanti
val di grieve e poppi mena. lippi, 6-48: preziosi liquori ecco ne
ha di punta mortale il fianco rotto. lippi, 1-66: gobba e zoppa è
ai bacini e danvi il guasto. lippi, 7-78: il padron [dell'osteria
ma a questo guazabuglio di nazioni. lippi, 7-8: all'oste se ne va
un guazzo e un fango a ginocchio. lippi, 7-99: piangono i servi e
impresa ov'ella esser dee guida. lippi, 5-4: lì tra lor non
altri la virtù prende per guida. lippi, 6-1: chi piglia il vizio per
un guidarésco e quando un altro. lippi, 12-10: ne riscontro un branco,
italiano vuol dir guidoni o mendichi. lippi, 1-65: un certo diavol d'
/ van di seguaci incatenati avanti. lippi, 2-59: preso allora il suo guinzaglio
riesce a leggere una parola). lippi, 5-52: mille disegni entro al pensier
né pur imaginarmi con l'idea. lippi, 1-6: così la vostra idea,
quanto il fier satan le disse. lippi, 6-100: io, che sono un
ignorante e ingrato che sia possibile. lippi, 2-15: benché fosse costui come
gli occhi ove gli apersi in prima. lippi, 1-65: un certo diavol d'
mi ignuda nata come cristo mi fece. lippi, 2-64: così spogliollo tutto ignudo
terra: legato... -imbacuccatelo! lippi, 11-22: il vecchio paolino il
, ci travestiremo giù nello scrittoio terreno. lippi, 6-74: ed ecco appunto i
per dar tempo a'negoziati di fiandra. lippi, 12-n: chi ha scatole,
si dispose al tutto deversi partire. lippi, 5-17: io non portai mai
gonna per accorciarla provvisoriamente. lippi, 12-33: un verde e nuovo camiciotto
, e arà fatta la guadagnata. lippi, 9-18: chi, perché giù
calcina insieme, a bellezza di bianco. lippi, 4-14: pittor passa chiunque tele
gran dolcezza, e tutti imbietoliscono. lippi, 9-57: il principe a quel grido
incorre / in troppo gran martiro. lippi, 1-53: al che tra molti comodi
al pozzo: bere abitualmente acqua. lippi, 7-4: però sia chi si vuole
determinate idee o opinioni). lippi, 1-20: quel tuo corazzon, pelle
. - anche al figur. lippi, 1-57: sue lance i pali son
imbotta il vino, d'imbriacarmi. lippi, 1 -77: tutti tuffandosi a quel
altro per voler levar questa maschera. lippi, 8-31: basti circa i libri quanto
sottrarsi astutamente a un obbligo. lippi, 3-50: mentre ei pur volea 'mbrogliare
noia, fastidio, preoccupazione. lippi, 9-68: amore, al primo è
/ ove celebra amor dolci imenei. lippi, 12-50: io voglio prima della
imaginò facilmente quello che n'era. lippi, 2-75: venne immaginandosi e s'
don diego ognora per te patisce. lippi, 7-36: il matto s'innamora come
solo? monti, xii-6-548: il lippi parla di certo nardino che, innamorato
che d'ammirar le meraviglie istesse. lippi, 12-24: il guardo gira, e
, diritto come un palo. lippi, 1-31: ferma impalata quivi come un
si trovava ora più tenacemente impaniata. lippi, 4-29: d'un gran guerrier convien
fuggire l'asprezza del gelato rovaio. lippi, 9-5: manda giù l'impannata,
su per le fiere venti anni. lippi, 3-54: poi venuta quasi per suo
, corrono a combattere all'impazata. lippi, 3-72: correndo ognuno all'impazzata,
per impedimento che trova del suo contrario. lippi, 11-16: egli non può per
o una bevanda); polverizzare. lippi, 1-75: cavò di tasca certi cartoccini
comportarsi con la massima indifferenza. lippi, 10-45: ma i birri, che
dura che uno scoglio in mare. lippi, 9-36: chiedete; imperciocché giammai
strade, gridando ad alta voce. lippi, 1-29: se guarda, è
il legno in fogli sottili. lippi, 6-69: un diavol legnaiuolo in sul
cimolia s'impiastra sul fuoco sacro. lippi, 9-40: già i tagli alcuno impiastra
tal essercizio e s'impiastra a caso. lippi, 7-45: tanto s'invernicia,
/ benché la fanciulla è ammalata. lippi, 4-39: se non che i miei
. raro. appiattare, nascondere. lippi, 2-60: allor florian cavossi la cintura
un banco. -rifl. lippi, 5-60: lì colla sua spada s'
varia strage d'assai frati fece. lippi, 5-46: però se voi adesso,
mi fai così? tristo impiccatoio. lippi, 2-21: vedendosi già grandi impiccatoi,
erano certi uomaccioni belli d'importanza. lippi, 2-19: con gran gusto del marito
bocca più in casa importa un mondo. lippi, 4-49: le ciglia inarca,
: chiudergli la porta in faccia. lippi, 10-27: martinazza, che teme del
nel mezo andasse e cantasse improvviso. lippi, 1-61: è generai di tutta questa
precauzioni, i provvedimenti necessari. lippi, 6-40: sta pur, dic'ei
arene / ruppe nostri sentier cruda ventura. lippi, 5-59: curiosi quel che fosse
così dice amore venir temerariamente armato. lippi, 3-56: fa in tanto nel
/ di foglia ricoperti e inargentati. lippi, 2-15: il cuor, n'
geloso. -di animali. lippi, 9-19: un gatto...
incaca a orfeo per conto d'armonia. lippi, 4-12: giuocossi un suo fratei
, e trasportato incambio di condotto. lippi, 7-17: ribeve un colpettino, e
rinforzata con stecche o assicelle. lippi, 11-26: gli rompon fossa, e
le strida alle stelle da'genitori. lippi, 6-84: va via, bestia
morte d'essa non discioglieva l'incantesimo. lippi, 12-53: più non potendo aver
come la biscia a l'incanto. lippi, 3-46: colà n'andrò, ma
crudele, incapparono in un peggiore. lippi, 9-47: giunta a palazzo bertinella
, bisogna sberettarsi, inchinarsi, umiliarsi. lippi, 7-35: divoto se le inchina
leghi e mi trafiggi ed ardi. lippi, 6-36: or qua or là voltando
si cadrebbe in uno precipizio grandissimo. lippi, 1-13: in terra anch'egli si
quel convento, che lo sgombrassono. lippi, 3-33: incollorito / il generale
e va l'europa in guerra. lippi, 1-63: egli allora entrò in
e tardi o non mai si rallenta. lippi, 10-52: egli, ch'all'
. ant. assalire, aggredire. lippi, 12-51: seguito col suo eroe già
orfani, esposti, incurabili e pellegrini. lippi, 1-48: gustavo falbi, cavalier
e indietro... senza offendersi. lippi, 9-6: tutta prima fila, innanzi
indrizza per la strada di conseguirli. lippi, 2-43: soggiunge il quarto, ed
fatto l'uficio di buon soldato. lippi, 11-28: dove i colpi ella indirizza
a'« grisi » de gli antichi. lippi, 6-34: altri fanno a civetta
de le massarizie de i fastidi? lippi, 1-21: fatto di parole un
di grifon possa saper che sia. lippi, 5-23: il foglio intanto il
glie le mando acciò non indurischino. lippi, 1-8: lo lascia indurire [
stesse a certi tempi ordinati inducono pioggia. lippi, 9-53: un tal delfino,
salire su qualcosa aggrappan- dovisi. lippi, 9 * 25: quantunque il campo
in van l'inferno vi s'oppose. lippi, 5-10: tutto l'inferno a
, è contro natura, una donna lippi, 6-56: altra [partita d'uccelli
si tuffa, infinché gli riesca. lippi, 7-22: le naiadi, ninfe di
circum- ferenzia di quella si stendea. lippi, 2-19: la duchessa, che
dal fiume arno infino alle montagne. lippi, 2-44: ei nelle dolcezze infino a
/ che vuoi mandarmi in qualche rompicollo. lippi, 7-14: bada a dire:
per la ritta, ivi intrigandosi. lippi, 2-43: soggiunge il quarto, ed
doleva della perversità delle stelle influenti. lippi, 11-53: armato a privilegi ornai
fal- sitade e quale il vero. lippi, 6-9: s'acconcia e va tutta
ch'alle maggiori cariche vanno promossi. lippi, 10-33: ei che star non
ben vedere; alcuni altri hanno gli occhi lippi, cioè sciar- pellini, e questi
usata per infornare il pane. lippi, n-31: sperante per di là gran
il gravissimo peso non si infanghino. lippi, 3-73: figuriamci vedere un sacco pieno
rugoso (il viso). lippi, 7-45: ella ha un mostaccio infrigno
le mettessi le mani su la carne. lippi, 8-45: gli fataron le dee
che altra biada ha cominciato avere. lippi, 7-17: poiché dal cibo, e
. neri, 7-35: don bifo lippi è il mastro esperto e pratico, /
/ d'ingelosito e rifiutato amante. lippi, 51: tutto in un tempo vedesi
i contadini per 'ingenere', generalmente. lippi, 10-35: in quanto al lupo
'ngoiatori / de'soldati di dianzi. lippi, 10-1: quanti ci son, che
: tu t'ingollarai i buon bocconi! lippi, 1-6: ad un che sempre
e spogliatasi, se ne entrò intulletto. lippi, 8-61: è cosa ridicola /
v. inibitoria). lippi, 6-88: perché sempre 4 de jure
torbido fece e livido ogni fonte. lippi, 6-2: tratto di martinazza,
. che borbotti / dappocucciaccia? lippi, 4-36: mai di casa
i sacri voti / appendesse in memoria. lippi, 8-23: di cartapesta mensole e
stato, una condizione). lippi, 2-30: onde ai timori alfin dato
mecenate, persona di buon consiglio. lippi, 1-52: né quivi essendo men
innocentissimo di aver letto i poeti latini. lippi, 5-25: egli è..
più che non son bastardi agli innocenti. lippi, 1-85: di'piuttosto in che
così alla cieca dar fede a'sensi. lippi, 7-17: poiché dal cibo e
d'oggi, attualmente. lippi, 5-28: dà in un ch'ai
, ed i mari che la inondano. lippi, 6-21: la palude stige /
de'cavernosi monti esce più tarda. lippi, 3-34: eran mezzi morti,
e 'nsacca per due erri. lippi, 7-3: burlar anche si fa chi
tocco l'uscio, / tosto insaccar. lippi, 2-54: non trovando altra casa
/ con suo'ghigni e frascherie. lippi, 7-37: così a credenza insacca
l'insalate per aver le torte. lippi, 12-53: il can dell'ortolano /
caduti freschi freschi, caldi caldi. lippi, 11-27: fugge la parte amica
4. ant. costume teatrale. lippi, 1-50: lo seguon con un nugol
privo d'amor, carco di sdegno. lippi, 5-49: ella insieme le schiere
da priconvenìa ritornare a mano sinistra. lippi, 6-51: d'ugna, di denti
/ insieme van senza sospetto aversi. lippi, 2-20: crebbero insieme: ed
che era in tra di loro. lippi, 5-68: vedendo più là fra quelle
, gli tolse il governo di parigi. lippi, 7-84: perché ei vede quivi
corpo la notte, ch'è manna. lippi, 10-51: pur senza ch'intaccato
ed altre rare invenzioni di legno. lippi, 12-38: uno stipetto, /
le spalle, intanano nel castello. lippi, 7-89: quel della cella del
da fuggire, sendo pieni di formiche. lippi, 11-12: dando su nel palco
la disposizione, l'indice del metodo. lippi, 8-45: poi dangli un brando
si intendeva, in estrema necessità. lippi, 1-25: costui, quando bellona
i guisi ne'carichi principali. lippi, 3-39: benché sano ei sia
parte, tollerarla con grave disagio. lippi, 3-1: io lo credo, che
rivolge a lui feroce e snello. lippi, 11-25: sbalordito /...
mangiare con grande avidità, ingordamente. lippi, 3-13: lion gli è quel che
-scherz. ant. elemento accessorio. lippi, 3-33: un ufficizial, suo favorito
siate mai ricordato del povero dottore? lippi, 2-71: tu ritorni sano e
discorso inglese. -scherz. lippi, 6-31: tra i diavoli poi van
, ma tortuosa, si segna. lippi, 34-62: questo animale ha il
qualche volta il proprio umor peccante. lippi, 8-29: s'io vi narrassi
comportarsi; essere messo sull'avviso. lippi, 1-71: andò la carta: e
/ salse lasso talor bagnando intinge. lippi, 9-18: chi versa giù bollente la
s'allunga e prostende e s'intirizza. lippi, 6-85: poi s'intirizza,
per insino ai mariti delle mogli. lippi, 3-15: ei, che alla cura
far capire di volere qualcosa. lippi, 6-29: la maga, senza dir
son le provincie intorno e le remote. lippi, 1-74: credete a me:
volubil terra quasi altretanti tornasoli fioriti. lippi, 12-51: per questa rivai nuova medea
. raddoppiando ed intrecciando altissime capriole. lippi, 9-52: distinto si vedeva in
9. schiacciarsi, ammaccarsi. lippi, 3-73: figuriamci vedere un sacco pieno
falce il fien, rade e ragguaglia. lippi, 5-53: lagrime diluvia sopra il
/ trova scusa per gli urtoni. lippi, 2-39: salta in campo e un'
lei ne la sua ignuda parte. lippi, 11-2: qui ci vorria chi scortica
a ciò poter fare nella piccola ruota. lippi, 9-28: in sette luoghi è
in vece a quella della moglie. lippi, 6-91: in vece di quel cappio
e inverniciano come le mascare modanesi. lippi, 7-45: tanto s'invernicia, impiastra
restare superiore anch'essa nella battaglia. lippi, g-intr.: giunti i rinfreschi e
involto; fagotto; pacco. lippi, 12-n: chi ha scatole, chi
, che altramenti si chiama 'infinocchiare'. lippi, 9-4: orsù cerchi chi vuol
seta che strapassano i guanti inzibettati. lippi, 8-48: non ch'ei ne desse
istigare, sobillare; imbeccare. lippi, 12-21: bieco andato a ritrovar baldone
jota delle leggi e statuti suoi. lippi, 1-18: aspetta / che le
affoga in un bicchiere / d'acqua. lippi, 7-82: ohimè! le mie
estens.: comprare in contanti. lippi, 2-46: ogni sera facevansi festini /
ingrata schiava e spasmo e peno ». lippi, 9-5: sorge l'auropa,
d'algier non l'abbia del cavallo. lippi, 6-7: basta, ch'ella
vie del piacer, là non perviene. lippi, 2-61: con due catene saltò
in là non va che si risente. lippi, 12-36: può francamente andar in
bei collari e calze di velluto. lippi, 2-29: il primo giorno fece tanta
ai suoi tempi. cfr. lippi, 12-28: « così cercando le grandezze
) giustizia, e non oltraggio. lippi, 2-34: perché reda ell'è,
-laidòtto (sm.). lippi, 6-97: veste cilizio e con un
non ha mai veduta l'aria. lippi, 10-31: basta, basta,
e subblimate in recipe di quinta essenza. lippi, 12-38: trova due cassette di
sa fare d'ogni lana un peso. lippi, 12-14: una simil razza,
traendo, comincia a correre verso firenze. lippi, 9-21: la bestia intanto salta
che sia traboccata con un suo servo. lippi, 5-55: se in questo mentre
dar da vedere lucciole per lanterne. lippi, 6-68: ora per queste sue
/ cotte ben, pulite e nette. lippi, 1-52: questa è la cagion
lappe lappe a qualcuno). lippi, 5-62: ovunque egli è, d'
la parte tua insino delle lappole. lippi, 2-74: tu volesti fare agli scredenti
la via: largo a'poponi. lippi, 12-15: in questo ch'ognun parla
a persone da evitarsi accuratamente. lippi, 11-26: talor, non vedendo ov'
, discoste una dall'altra. lippi, 9-32: mentr'ognun s'avanza,
sacio bene che lo 'ntrare è largo. lippi, 3-40: d'uno stesso voler
/ che gli piovano in gola? lippi, 1-18: aspetta / che le piovano
figliuoli? / -oh sani come lasche. lippi, 3-39: finge l'infermo e
10 aveva lasciato suo erede universale. lippi, 1-65: il re di questo
manutenzione di strade e piazze. lippi, 8-9: pensiero elle non hanno,
/ celatamente viene a star sospeso. lippi, 9-17: le donne anch'esse corron
: posto occupato, spazio riservato. lippi, 12-14: per chi (domanda)
dopo un pasto copioso. lippi, 7-12: o meo, spilla quella
ricevuti e lautamente banchettati alla stellata. lippi, 3-1: un che sia avvezzo
ed il luogo per un lavamani. lippi, 4-76: feci come chi s'è
vangare e scalzare, perdono il fiore. lippi, 7-52: egli ha un giardino
persone ricoverate in tale luogo. lippi, 1-48: gustavo falbi...
o in parte intendo di nominarle. lippi, 5-2: chi ha cervello, /
. ghiottone, scroccone. lippi, 7-68: sta intanto il vecchio all'
d'oro e tutta tempestata di gioie. lippi, 10-47: quei guanti, che
tavola il pater pure a cómpito. lippi, 8-58: ma benché la lettura
sottile, o corti, succinti. lippi, 2-55: ei, ch'era vestito
-andare a legnaia: essere bastonato. lippi, 6-94: e'non lo crede,
la sua total sostanza li risana. lippi, 3-11: il nome di costui,
vano ogni ripar gli ha fatto. lippi, 2-56: trovò fucile ed esca
tre legni: essere impiccati. lippi, 9-64: è ben dover, se
a qualcuno: toglierselo di torno. lippi, 3-30: se i greci, ascosi
lemme lemme alla più presso poi. lippi, 3-8: l'armata finalmente è comparita
forte e con ben salda lena. lippi, 1-2: o musa, che ti
poi li tiene i'ilunga penitenza. lippi, 7-33: il suo male è in
ma essere in realtà codardo. lippi, 11-29: e se in vista vi
, / e gliela leppiam su. lippi, 8-52: buona parte di quel crine
gli sfugge, ognun fa lepre vecchia. lippi, 10-23: sarà meglio qui far
pigliarla; / lasciami stare attento. lippi, 4-33: quando poi io l'ho
(lesione oltre il quarto). lippi, 6-88: perché sempre 4 de jure
lesso un bel pesce di mare. lippi, 2-33: né altro ebbe che
avveduta, difficile da ingannare. lippi, 5-56: quest'ha bisogno, dice
dio, ch'è bisogna star lesto! lippi, 7-46: di modo ch'ei
, miglior che se fusse letame. lippi, 12-40: d'anelli e d'orecchini
in miseria poi sempre s'afflisse. lippi, 10-44: mentre il suo cuor gioia
luogo alle lettere [ecc.]. lippi, 8-57: lettere ed armi van
balocchino: forca, patibolo. lippi, 3-55: se in questo caso alcun
bestie, delle quali fu sensale. lippi, 5-44: sei così pietoso, /
de l'oceano infin al petto. lippi, 4-5: desta l'aurora ornai
, che dentro mi scoppiava 'l cuore. lippi, 6-2: di chi credi,
9. dimin. lettuccino. lippi, 2-17: allor vedesti partorire il letto
cadere col capo all'ingiù. lippi, 7-20: mentre si china, dando
aspetta primiera in su buon resto. lippi, 9-13: non prima stabilì l'andare
che m'occorreranno, da voi. lippi, 2-27: leva i moccoli, /
lei: il che a dio piaccia. lippi, 7-60: con questa, che
questa sera ne levi del pari. lippi, 8-76: duraro a battagliar forse tre
in barca: montare il collera. lippi, 7-97: ei risponde: ohimè,
sradicare e cavar fuori si deve. lippi, 2-81: corse la levatrice, ed
in quella v'era un levrieri. lippi, 2-62: con levrieri e cani e
per non lasciarsi inviluppare dal bagaglio. lippi, 2-77: avendo avuto innanzi la lezione
nel lezzo / di olandese cucina. lippi, 3-54: poi venuta quasi per
sia reale sia figur.). lippi, 10-34: un gran villano, un
la maggiore parte scritti in penna. lippi, 8-24: uno scaffale v'è
dottrina e più che le librettine. lippi, 8-25: èvvi un tomo fra gli
mazzo di carte da gioco. lippi, 8-66: ma il libriccin del paonazzi
di liuto: libro di musica. lippi, 4-63: se al viso fossemi venuto
tutto per filo e per segno. lippi, 5-29: così, poich'ebbe dato
/ tenete libri, libroni e libracci. lippi, 1-6: così la vostra idea
si licenziarono dalla cortese gentildonna. lippi, 2-28: poiché queste parole ebbe
. ant. fiamma senza fumo. lippi, 2-56: così con tutti i comodi
, gli dice: lima lima. lippi, 3-37: chi per vestirsi riaccende il
limatura: sbriciolare, polverizzare. lippi, 6-6: ai diavoli, da'quali
si dice cavar fuora il limbello. lippi, 1-72: in mezzo al concistoro,
là il padre accompagnato dal medesimo paulo. lippi, 2-7: mi sa male /
e secche. -per antifrasi. lippi, 6-90: poich'ha fatte riverenze in
, o panni preziosi con oro. lippi, 12-33: spiegasi prima sopra a un
distinguersi per un'irrefrenabile loquacità. lippi, 1-69: era tra'molti suoi più
o pendente: ansimando affannosamente. lippi, 3-34: eran mezzi morti, e
. = voce onomatopeica. lippi, sm. invar. ant. libeccio
e dalla sua parte diritta s'aggiugne lippi o vero africo, e dalla manca iapte
nome del botanico fr. a. lippi. lippianòlo, sm. chim.
musso, 79: chi ha gli occhi lippi non può veder il sole. morando
aggradevoli,... con gli occhi lippi e di statura meno che mediocre.
allor; ma al difetto degli occhi lippi ascritto / fu l'umor, ch'era
affetti terreni a colui « che ha lippi gli occhi, il quale non può figgerli
feroce, /... / occhi lippi e sanguigni. -figur.
, iv-290: alcuni altri hanno gli occhi lippi, cioè sciarpellini, e questi hanno
ha grosse le orecchie e gli occhi lippi. f. f. frugoni, 2-451
lippo. redi, 16-ix-146: se a'lippi sopraggiunge il flusso di corpo, suol
tanto difficile a scernere da quello de'lippi e de'loschi. 4.
4. prov. lo sanno i lippi e i tonsori: a indicare notizia
abbia molti significati, lo sanno i lippi e i tonsori. = voce dotta
di mandorle, uno de'due. lippi, 6-48: preziosi liquori ecco ne sono
e dell'argento ch'avranno ricevuto. lippi, 12-41: le piastre sono in
. le lische sono utili al forno. lippi, 11-55: istrion vespi, tutto
mettendo la gola in capo di lista. lippi, 3-54: martinazza, ch'è
a pezzi, rovinarlo completamente. lippi, 4-63: se al viso fossemi venuto
sparga seme tu di nove liti. lippi, 2-20: tra lor non fu
comperar non vuol liti a contanti. lippi, 1-29: talor affronta per la via
.. la vi vuole al certo. lippi, 5-35: che tu non pensi
, avv. ant. lì. lippi, 10-37: tutti gli animali, ch'
i due cavalieri in gara. lippi, 2-43: comparso il terzo, in
-per simil. belletto. lippi, 7-45: ogni mattina innanzi a un
, lontana dalla prima quattordici braccia. lippi, 4-54: scappo di casa,
indiretto, poco chiaro o confuso. lippi, 1-63: egli allora entrò in ragionamento
si può) prendere alla leggera. lippi, ii-io: s'avvedrà...
atti vostri sono da un ghiottone. lippi, 6-10: domanda (perché in dite
non mai usavano bagni né unzioni. lippi, 4-77: volli... /
, o ignudi ed unti o altrimenti. lippi, 6-34: quivi si fa al
prefissi; averle tutte vinte. lippi, 7-12: o meo, spilla quella
corpo procurava che né gli occhi fossero lippi,... né la bocca putrida
l'uno dall'altro risplendenti e luccicanti, lippi, 6-73: riserra il muro,
insegne delle legioni rapace e italica. lippi, 5-68: vedendo più là fra
patisce grandi paure e subitani accidenti. lippi, 9-60: getta nel muso al
si vada e pur si parte. lippi, 7-18: senza lume né luce via
come lui, le voglie fiere. lippi, 2-76: non fu quanto lui dolce
faccia dar anco te nelle stoviglie. lippi, 11-15: ei dà nei lumi in
lume al capezzale dei moribondi). lippi, 7-29: siam di così perfida cottoia
mena l'uovo, a mona luna. lippi, 2-45: faceva con gli sposi
i denti per il freddo. lippi, 9-6: andò coll'astrolabio innanzi e
giorno di vacanza). lippi, 3-60: noi non abbiamo a scardassar
-suonare la lunga: avere fame. lippi, 4-9: se ne van discorrendo grulli
muro di duo miglia di lunghezza. lippi, 8-34: pende dal palco un secco
essere particolarmente noioso, insistente. lippi, 10-38: vedendo quanto ei si prolunga
abito talare, essere prete. lippi, 1-51: il qual vestì di lungo
fiamma dal cielo in dilatate falde. lippi, 6-32: per via l'informa,
fame smodata, insaziabile; bulimia. lippi, 5-61: perché tutto il giorno quant'
o perda lui o venca il partito. lippi, 6-108: vanno le fave attorno
dopo occulto misfatto e si desvia. lippi, 8-52: questo lupo raggirar si vede
dal troppo lusso effeminato a canto. lippi, 8-14: ognun vuol far il principe
. -lustrarsi le cuoia: imbellettarsi. lippi, 7-45: sbirciando sempre in qua e
ai marmi coi ginocchi: pregareeccessivamente. lippi, 2-9: ma finalmente, dopo mille
questa macca, non gli si rabbui. lippi, 1-76: infin chi n'ha
veduto. -figur. lippi, 1-69: è di quei pittor che
gettar via le parole e il tempo. lippi, 2-77: avendo avuto innanzi la
quella d'un abate del quattrocento dipinto dal lippi. -andare, correre al macello
-con forma attiva e significato passivo. lippi, 7-21: intanto si conduce fra le
per destridare e macinare el cibo. lippi, 6-45: nepo frattanto a macinar si
impiccare (come imprecazione). lippi, 6-23: la strega non ebbe tanta
si vestiva là sott'al portico. lippi, 6-28: se ell'è come voi
, il sole altri e le stelle. lippi, 9-30: già tutti son di
. repertorio, registro, rubrica. lippi, 8-56: considerando poi nel suo cervello
. magazzino della mostarda: ventre. lippi, 3-51: nella sinistra un bel teglion
urecchi che la pareva un maggio. lippi, 7-49: gli trovò buon pane
dal suo castello prendono il viaggio. lippi, 6-34: chi coglie fiori, e
: chi governa la città. lippi, 5-48: benché il maggioringo della bolla
di magia, incantesimo, malia. lippi, 8-54: or... vanne
in modo nessuno guardare dalla ruggine. lippi, 1-1: canto lo stocco e
ed ei lo sbatte e fugge. lippi, 6-100: dico ch'ai duca,
cedea a l'esercito di serse. lippi, 1-36: è la sua schiera numerosa
più il supplizio di cotal mostro. lippi, 5-19: riguarda ben s'altro ci
guisa d'i vasi di maiolica. lippi, 8-22: di maiolica nobil di faenza
non vedono l'ora di uscirne. lippi, 1-8: marte, che vede l'
e 'l commodo / da governarla. lippi, 3-39: all'uno ed all'altro
aderente, ad essere ricevuto in quella. lippi, 4-6: né per ancora le
mirabile e utile mutamento e conforto. lippi, 8-61: a far s'è posto
con morte miserabile la ciurma navale. lippi, 9-31: sperante, /.
accrescere un male con uno peggiore. lippi, 4-69: qui s'aggiunge ancor male
il danno e 11 biasimo. lippi, 2-62: né leva più, né
dio chi in voi si fida. lippi, 8-67: sarà ver ch'io abbia
colui non gliene risparmiava una maladetta. lippi, 6-71: questo è un di quei
, criticare duramente, condannare. lippi, 2-50: benché il suocero allora e
forze legò sì del fier consorte. lippi, 8-52: fabbriconne al tura le
: fu in candia una donna maliarda. lippi, 3-69: costei è quella strega
fresche in toscana, chiamate maligie. lippi, 6-21: piangendo, come quando uno
figliuolo di segeste, a malincorpo. lippi, 7-94: ben venuta la mia sposa
: malvolentieri, controvoglia. lippi, 9-55: al duca veramente pare strano
spese / e vestirà del suo. lippi, 7-60: con questa, che sarà
eroicomico ii malmantile racquietato, di lorenzo lippi (1606-1665); che ne imita
: no'andiamo in malora? lippi, 1-17: bisogna qui pigliar qualche partito
cura, con negligenza. lippi, i-n: vede sopr'a un letto
e spendereccia che conduceva. lippi, 3-26: or qua, di cartagena
un assetato / mammona di ricchezze. lippi, 6-8: giù da mammone andar vuole
può essere contenuta in una mano. lippi, 11-16: piglia quella ciurma abietta e
altri arnesi il fino elmo lucente. lippi, 4-79: ad empier met- tesi
contenuta una sottile ironia). lippi, 8-2: sapete ch'e's'inciampa
natura sono migliori de le sinistre. lippi, 1-66: gobba e zoppa è
gente, né pan bruno o bianco. lippi, 5-16: or dunque tu,
sul palco- scenico. lippi, 1-50: collo scenario in mano e
: far morire, uccidere. lippi, 9-27: non altrimenti il numeroso stuolo
con violenza (un'imprecazione). lippi, 9-56: ritiratasi in camera in sul
, disporre di poco denaro. lippi, 4-11: benché il furbo ne maneggi
noi e levarle da quel pericolo. lippi, 1-11: con due man di piatto
... a tutti manesca. lippi, 12-10: ciascuno ha il suo fardel
per simil. compresso, schiacciato. lippi, 8-16: elle di già, com'
fare il gradasso, lo spaccone. lippi, 8-15: perché, sebbene ei fa
... mangiasi / da spensierati. lippi, 3-1: un che sia avvezzo
mangiare bene, lautamente. lippi, 2-20: crebbero insieme: ed all'
il ritratto maniato del poeta svenevole. lippi, 2-75: ch'egli, essendo
... con mezzi manegoni. lippi, 12-34: ell'ha [la zimarra
patria ove regnasti ancor è serva. lippi, 6-79: spiegar volendo poi quanto gli
nel forno d'un buon mannerino. lippi, 2-33: era già scavalcato ad
la man del cielo, comare. lippi, 9-58: se il corpo loro [
egli spulezza via pian piano. lippi, 7-61: così va innanzi e l'
per uscirne con le man vote. lippi, 7-103: anzi, come persona generosa
mani in cotal luogo al brando. lippi, 3-5: mette mano alla scarsella,
del campo tosto, e metti mano. lippi, 2-26: in capo il berrettin
menan le mani come i berrettai. lippi, 10-53: mena le man,
avidità, con ingordigia, frettolosamente. lippi, 1-7: vedeansi i bravi acculattar le
la vita a ciascuno di noi. lippi, 7-95: mettere pur così le mani
toccar mano? - e baciar gota? lippi, 12-50: dàgli dunque la mano
pezza di panno. -scherz. lippi, 2-33: bevve al pozzo una nuova
messe più ricca. -straziato. lippi, 6-63: d'amoroso dardo / mostrando
percossa inferta con particolare violenza. lippi, 11-30: dà sul viso al cornacchia
, ne dirò il ver da senno. lippi, 1-79: a celidora poi restata
, / essendo maliscalco che ferrava. lippi, 8-35: èwi un mantice,
marachella: fare la spia. lippi, 6-27: perché d'alloro ha sotto
quantità strabocchevole; accozzaglia, congerie. lippi, 12-40: d'anelli e d'orecchini
le razze o la proprietà). lippi, 10-11: la marca ebbe del regno
tempo di messere simone fi lippi, si possano senza pena portare sì come
marchio servile e dal sup- plicio. lippi, 6-54: i marchi che fiorir debbon
il manto e marcino col servidore innanzi. lippi, 5-27: adesso a calagrillo me
il pesce incomincia a marcire dal capo. lippi, 6-60: il gran se gli
eran venùti del mar della rena. lippi, 6-52: le statue sono abbrustolite
l'ha fatto poi cantar di bello. lippi, 6-56: alla ragnaia alfin si
in quella stessa buca della volta. lippi, 4-8: perch'ei non avea tutti
a imitazione del marmo. % lippi, 3-51: [sperante] la pala
crisanta...? ». lippi, 2-37: floriano in contemplar faccia
-leccare marmo: fare cosa inutile. lippi, 1-23: già il termine d'un
: neonato, moccioso. lippi, 2-9: e'non batteva la mia
tormentata, afflitta, angariata. lippi, 4-1: quantunque amor sia sì molesto
4. galletto marzuolo: upupa. lippi, 11-47: quasi di viver batistone stufo
connessa una notazione scherz.). lippi, 8-41: gli portan [i ricci
: farlo ridere a crepapelle. lippi, 4-14: sempre ch'ei si muove
sempre quello che loro par meglio. lippi, 3-56: fa in tanto nel
fa ammalare le genti a masse. lippi, 9-23: va in questo all'
molte ingiurie a lui facevano. lippi, 12-37: due altri armadi poi fur
la spada per l'elmo massiccio. lippi, 3-68: comparisce frattanto un carro
alle stampe con le solite circostanze. lippi, 4-6: molti ne stanno malcontenti
vivanda, cibo; bevanda. lippi, 4-6: né per ancora le ugnanesi
non morire di mattana l'inverno. lippi, 1-18: molto male per noi andrà
la mattea, come si dice. lippi, 7-15: non so, se tu
di sciocchezza, di vacuità. lippi, 4-26: perché egli è un di
gli altri e da me stesso. lippi, 4-7: è tra costoro un certo
un sentimento, ecc.). lippi, 2-20: tra lor non fu mai
/ par a gli altri mentecatto. lippi, 5-14: il duca baldone è
che voglian dire / strage e distruzioni. lippi, 9-34: vedendo i terrazzan,
'tu gli hai dato il mattone'. lippi, 6-73: riserra il muro, che
fatiche maturi, nelle quistioni fastidiosi. lippi, 3-32: già sdraiato ognun, lasso
, / o sbiavato, o mavì. lippi, 12-33: si fece in guardaroba
farvi pre ^ a una mano. lippi, 3-68: comparisce frattanto un carro
aiuti a farmelo dare nelle mani. lippi, 8-50: condurre un giorno fecelo alla
/ un contrappeso d'un mazzacavallo. lippi, 6-86: facciam conto che in
mazzi, a cintola, di chiavi. lippi, 12-30: le chiavi piglia,
introdursi in una certa compagnia. lippi, 6-38: tra di loro entrò nel
un mazzo in su la testa. lippi, 8-68: datemi dunque un mazzo
pieno di idee stravaganti, farneticare. lippi, 4-7: ci è chi vuol dir
mazzocchi: bastonarlo di santa ragione. lippi, 11-27: ma restin pure a rinfrescarlo
3. antico gioco infantile. lippi, 2-46: chi non era in gambe
ho più che la mia vita amato. lippi, 8-67: o perfido giuocaccio!
, medicastro, stregone, archimista. lippi, 3-16: era quest'uomo un certo
par che l'abbi preso medicina. lippi, 8-25: galeno e il medico avicenna
scarsa perizianella sua professione; medicastro. lippi, 9-60: getta nel muso al medico
cotali meluzze che trovava per terra. lippi, 12-18: i ragazzi frattanto,
'n quella picchiarlo duramente. memma. lippi, 7-18: dando di cui in terra
ha a menadito le regole della rettorica. lippi, 12-32: ella se ne va
braccia e le gambe, si sommergono. lippi, 4-45: giunta a piè del
/ mendicava per dio poca mercede. lippi, 1-80: per la boccolica / un
un mostro marino di lavoro foltissimo. lippi, 8-23: di cartapesta mensole e sgabelli
il giuocar di mente delle carte. lippi, 2-45: fece a'paggi recitare
/ che soffrir vergognoso una mentita. lippi, 8-21: una mentita per la gola
mento: mangiare, masticare. lippi, 4-23: va'a dir che qua
io gne ne manderò quanto ne vorrà. lippi, 4-18: ognun gli volle fare
accanto alle sette più famose. lippi, 1-64: risiede malmantil sovra un poggetto
meno maravigliati e stupidi i parigini. lippi, 1-33: maravigliato allora il sir
dilatando un muro farse / parve. lippi, 7-80: queste metamorfosi d'ovidio /
mucchio, congerie, ammasso. lippi, 6-11: così la maga se ne
alla dogana, al dirimpetto alla mercanzia. lippi, 12-11: un altro ha una
i mercatanti, il ladro ed orione. lippi, 9-11: se né anche alcuna
basso a fare un grosso acquisto. lippi, 1-76: scarica in piazza il vino
tu n'uscissi a buon mercato. lippi, 8-75: quegli, che compiacerlo non
cosa necessaria o comoda al viver umano. lippi, 6-68: ora per queste sue
degni senza dubbio della sua grandezza. lippi, 10-56: paride...
sgraziata, mona merda, scimunita. lippi, 9-23: ei, che da colei
che a persona civile e costumata. lippi, 1-50: anton dei con tutti
fingono di allestire un banchetto. lippi, 2-48: chi fa le merenducce in
mi vuol, non mi merita. lippi, 7-96: come diceva mona berta,
e non ho udito l'altra parte. lippi, 5-36: risponde psiche a questa
ed arrosto, over qualche civetta. lippi, 6-56: alla ragnaia alfin si
chi è poco pratico e merlotto. lippi, 2-59: sì eh? soggiunse l'
-infimo (lo stato sociale). lippi, 4-11: si trova in basso stato
ripetutamente a caso; scozzarle. lippi, 8-74: bada pur sempre a mescolar
un po'pazzo o bizzarro. lippi, 4-8: perch'ei non avea tutti
insieme col vetro con un ferro. lippi, 3-24: ciò detto, rivoltossi al
; spadroneggiare. - anche sostant. lippi, 1-45: conducon tanta gente ch'è
arte sola si dura troppa l'intendo. lippi, 3-49: manda, manda a spiar
. azione ripetuta, continuata; atteggiamentoversi. lippi, 9-40: questi, che badavansi a
, bevere e andare a solazzo. lippi, 3-64: impera dal morbido piumaccio /
mestola, n. 13). lippi, 9-53: intanto un bel dipinto mestolino
ed io il metterò sul fatto. lippi, 5-28: dà in un ch'ai
altro che mettere la cosa in negozio. lippi, 1-15: quanto aveva tolto /
a l'acqua che ritorna equale. lippi, 1-26: in amo messe i
accompagnò con mariotto di francesco mettidoro. lippi, 2-64: spogliollo tutto ignudo nato
e l'una e l'altra spalla. lippi, 12-33: spiegasi prima sopra a
del parentado e i padrini del matrimonio. lippi, 4-38: poi cresciuto, fecesi
a meza notte mai cessa di giuocare? lippi, 7-54: ei pute come una
ad intendere che l'eran mezze. lippi, 3-53: fatta più bolsa d'una
mezzo a duo la notte giaccio? lippi, 2-73: così nel mezzo a
voi, non la guardare a mezzo. lippi, 3-54: profumata si sta nella
ne venne in nome di quaglia. lippi, 9-20: miagola e soffia il
in un soffio una gran micca. lippi, 11-54: mein per fianco sentesi percosso
-beverone denso, intruglio. lippi, 10-17: voglio che tu per sicurtà
cavallo e chi su 'l miccio equestre. lippi, 7-36: il matto s'innamora
. famil. gatto domestico. lippi, 9-22: vuol cavarsi di cappello:
sanguinolente, sotto forma quasi di medolla. lippi, 6-53: v'è il mal
comportarsi in modo diametralmente opposto. lippi, 2-3: di poi tutto diverso e
del meglior per poter ben zoncare. lippi, 1-6: siccome ad un che
ch'ella voleva che lo sposasse. lippi, 6-58: a ciascun, secondo
ho scritto un miglion di volte. lippi, 7-58: se tu non l'ubbidisci
minaccia, tenendol fermo si dimostra. lippi, 3-33: incollerito / il generale di
gran loggia dell'accademico innominato canigiano. lippi, 8-61: appunto in generale a
non affrontarla seriamente, ridervi sopra. lippi, 4-15: di conserva n'andar con
trovato acqua salata. -agg. lippi, 5-1: un altro è poi sì
e qui rimase alfin minchion minchione. lippi, 4-27: onde minchion minchion,
non essere inferiore a qualcuno. lippi, 2-18: il cuoco anch'egli poi
motto ch'esprime quel concetto intero. lippi, 12-27: salta [il pugnale
corpo mediante l'uso di cosmetici. lippi, 7-45: oggidì non ne va una
velocemente, scappare in gran fretta. lippi, 3-36: molti, impauriti e in
che cosa sia questo intelletto universale. lippi, 7-50: cosi piangendo in far di
affatto o in minima parte. lippi, 7-15: lasciami ber, ch'io
chi sei, medica mia pietosa? lippi, 7-94: nardin vede colei bell'e
eccessive per le proprie capacità). lippi, 1-67: così la mira ad alto
troppo diffidente, scettico o sospettoso. lippi, 12-2: questi son gli avanzi /
: mescugli, cose da niente. lippi, 12-11: chi ha scatole, chi
si compera. -curiosità naturale. lippi, 8-32: seguiam con paride le dee
cambiare radicalmente atteggiamento o comportamento. lippi, 2-7: signor (soggiunse il mago
petecchie / e ne cavai una miseria. lippi, 8-71: perde una miseria di
sonoro. -allegoricamente, simbolicamente. lippi, 6-68: ora per queste sue finzioni
riuscì vano... il tentativo. lippi, 2-38: poffar, dicea,
la misura: prendere la mira. lippi, 1-55: costoro empion di rena un
mitidio avranno in odio la scienzia? lippi, 1-14: ella, svegliata allora
per furto, rapina, latrocino. lippi, 3-62: mena gente avanzata a mitre
. miteróne (sm.). lippi, 12-19: al miteron, che a
de trippa prima che tomi lo mastro. lippi, 6-40: sta'pur, dic'
ch'a ogni mo'sarete felicissimo. lippi, 4-25: di questa spada all'oste
propria inclinazione, i propri desideri. lippi, 2-36: quanto adorna e bella si
tutti volando i frati degli zoccoli. lippi, 2-27: fratei mio caro, questa
cura di 'non esser gabbato'. lippi, 10-30: egli ha sempr'all'uscio
fogge d'abbigliamento e di acconciatura. lippi, 2-54: avendo un vestituccio di dobretto
. -bizzarro, stravagante. lippi, 7-40: ad ogni mò trovar non
suo chiostro di san marco: lippo lippi disegna le vergini facendo all'amore con
lanzi, i-69: ne'vestiti [filippo lippi] amò un piegar fitto e simile
ove poi si fece sanza misura. lippi, 1-39: non giunsero al fin del
modi ho voluto salutar vostra signoria. lippi, 12-45: perché s'io parto poi
, che in corte sospirando alloggia. lippi, 12-40: d'anelli e d'
caso, da pigliar con le molle. lippi, 2-14: o questa (disse
-per antonom.: il vino. lippi, 1-58: ha per impresa un lanzo
grazia con le lacrime agli occhi. lippi, 2-9: finalmente, dopo mille prove
affrettano per i corridoi). lippi, 1-4: mi basta sol, se
briccone, mariolo, canaglia. lippi, 3-67: maestro de'bianti e de'
in vero non ha mal nessuno. lippi, 7-69: guardate qui la gatta
pagar ogfiuno della moneta che meritava. lippi, ii-23: ma porco! oibò
non ci avere a dar del fuoco. lippi, 10-23: a questo suono allor
precarie per fame o stenti. lippi, 7-25: il quale, così molle
po'di monna: ubriacarsi. lippi, 1-10: la sera avea la buona
figura dei tarocchi). lippi, 1-44: rubato, per insegna,
figur. motto arguto, mordace. lippi, n-44: gli scarica il suo solito
che si dicono, mostrano e sono. lippi, 1-56: l'insegna di costoro
sete tutti un monte di furfanti. lippi, 5-16: tu sai che noi /
(con valore iperb.). lippi, 1-59: han certi santambarchi fino a'
in osse / mi paion tante bestemmie. lippi, 10-9: dimostra [martinazza]
di velluto negro con passamani d'oro. lippi, 8-7: un'altra [ninfa
valle dove scorre il fiume eure. lippi, 8-53: questo lupo raggirar si vede
pagare et in mora uno denare. lippi, 6-88: sempre 'de jure '
-animale pericoloso, feroce e dannoso. lippi, 10-35: in quanto al lupo,
liquido bollente sul capo degli assedianti. lippi, 9-18: chi versa giù bollente la
a gozzo stretto: essere impiccato. lippi, 9-64: è ben dover, se
di materie in ebollizione; sfrigolio. lippi, 3-24: rivoltossi al mormorio / di
, 5-227: se in lui [filippino lippi] non fosse qualcosa di febbrile e
mia spene, io mi conforte. lippi, 4-21: già la morte corre che
tanta mortella, e portamela a casa. lippi, 2-26: pullula fuori un cesto
furto o di una rapina. lippi, 12-39: ad un casson di ferro
notizie, che sia deceduto. lippi, 2-70: noi vi facevam morto:
sopra l'elmo schiaccerà il pistacchio. lippi, 11-20: così guida i suoi ciechi
-è restata come mosca senza capo. lippi, 6-85: se manca lui, quanti
a mosca cieca quel tratto faceva. lippi, 1-40: con quel batocchio zomba
noiosa; confusione, baccano. lippi, 10-53: ritornato a penna e a
offi- zio metter legne ma acqua. lippi, 1-39: venuto alla donna il
ha cura / della gra- gnuola. lippi, 11-41: stroppia un tal che fa
non siamo per partire da bomba. lippi, 7-9: quand'ei vedde colla
non potè più stare saldo alle mosse. lippi, 9-14: i coraggiosi al primo
uscio di noce sul mostaccio a lapo. lippi, 10-27: martinazza, che teme
primo a comparir su la riviera. lippi, 2-36: i cavalier facean la mostra
quel ladro mostruoso [caco]. lippi, 2-61: lasciata [l'orco]
che fosse ella, il capo alzava. lippi, 4-61: quei [il grifone
vo'dar qui onorato luogo a lorenzo lippi per il 'malmantile racquistato ', nuovo
frase o di una proposta. lippi, 2-59: sì eh? soggiunse l'
salutarlo o dirgli alcuna cosa succintamente. lippi, 5-55: se in questo mentre umor
o che furbo, o che mozzina! lippi, 7-73: perch'ella è mozzina
donarli a mozzorecchi, a giocolari. lippi, 7-30: e'sono una man
di chicchi. -mucchiétto. lippi, 6-33: quivi si vede un prato
vivanda, una derrata). lippi, 1-8: reputa il padron degno d'
del munaio e 'l servitore dell'oste. lippi, 5-9: quei ladri del sarto
mugolando, or facevano lor festa. lippi, 10-44: vagheggialo, s'allunga,
nelle botteghe dei macellai fiorentini. lippi, 6-61: con una spinta a basso
non può restare d'andar mulinando. lippi, 10-7: occhio non chiude,
': la passione che t'agitava. lippi, 10-8: infastidita [la strega
, n. 3). lippi, 7-31: essendo un giorno insieme ad
acuirglisi lo stimolo della fame. lippi, 4-22: se morte è fin di
orsi e mostrator di mummie e mostri. lippi, 6-52: le statue sono abbrustolite
di dolciumi e di confetti. lippi, 8-43: ho munizion da caricar la
cose che ti movino il ventre. lippi, io-15: portila... /
alle buschette, a gli spiritelli. lippi, 6-34: quivi si fa al pallone
di trazione con tutto il corpo. lippi, 6-46: il pan le buca e
pulita, situazione poco limpida. lippi, 9-51: stanchi già di mangiar,
. musica acquaiola: la rana. lippi, 7-23: all'ombra di salcigne frasche
mute, ove il terren sia piano. lippi, 12-24: col carro e tutta
non è mia intenzione qui narrare. lippi, 5-46: va'dunque e narra a
l'armate si riordinarono per battagliare. lippi, 4-5: desta l'aurora ornai dal
balia? / -dico nacqueci / avventurata. lippi, 7-51: figliuol, risponde a
compagno di castello dietro una cataratta. lippi, 12-53: più non potendo aver
unge o profuma o piglia il legno. lippi, 1-74: ciascun si stia nascosto
bocca: naso aquilino, ricurvo. lippi, 7-54: zanne ha di porco e
da fiutar poponi: molto grande. lippi, n-39: ritrasse già pedone un certo
il naso gelato: essere morto. lippi, 4-75: cupido amor, che tanti
tenere nascosta a lungo la menzogna. lippi, 2-71: so ben che mi dirai
/ d'una verace e naturale stalla. lippi, 4-62: questo animale ha.
suo chiostro di san marco: lippo lippi disegna le vergini facendo all'amore con le
navicello. -in espressioni iperboliche. lippi, n-55: già per la stanza il
trarsi d'impaccio in ogni circostanza. lippi, 3-55: perch'egli è di nidio
non lo trovarebbe la carta da navigar. lippi, 4-32: stizzato meco, se
, et in furor lo spinge. lippi, 1-76: poi vende il resto [
gli eventi puntualmente rispondere alle predizioni. lippi, 3-5: poi ne trasse [
disse: né anche a me. lippi, 5-9: l'invenzioni / che ritrova
esclusione di un determinato termine. lippi, 2-51: senza veder né anche un
quanto alle circostanze ed agli episodi. lippi, 2-60: rispose l'orco:
e la possibilità de gli uomini. lippi, 8-13: qui la musa vuol ch'
condotto uno inimico degl'immortali dii. lippi, 6-22: così ne van quell'
asinaccio da legnate, come siete. lippi, 5-41: d'esser corriere già negar
-situazione, condizione di vita. lippi, 1-18: or mentre ch'ella in
', emporio, spaccio. lippi, 1-82: tosto / che v'ebbe
faccenda, sbrigare un'incombenza. lippi, 10-33: ei che star non vuol
tremila pedoni, attaccò la scaramuzza. lippi, 1-41: va'dunque..
, sferzata, scudisciata. lippi, 3-65: fa il cavaliere nelle cavalcate
e chi sopra li fronzuti albori. lippi, 2-65: trovato il cesto spelacchiato
. inchiostro1, n. 5. lippi, 10-12: giunge un diavol più nero
e per ogni sorte di lavoro. lippi, 12-39: si tratta ch'e'vi
fare non ci è pronto nisuno. lippi, 1-53: guerreggi pur chi vuol,
netto e perfetto da ogni parte. lippi, 3-2: pur chi vive sta sempre
lasciargli penzoloni scolare il sangue loro. lippi, 2-35: rimessa la briglia al
tromba -non pò dir come 'l nibbio. lippi, 2-81: tu, poi detta
senza te, non vi si annidi. lippi, 1-14: ella, svegliata allora
sendo il mercante a mangiar meco. lippi, 3-55: or perch'egli è di
/ è ammirare ed appetir niente. lippi, 7-56: dell'ossa poi ne fa
delle prime, chiesero loro la bulletta. lippi, 6-33: che vada pure il
« e'non vi riparrebbe nimo ». lippi, 10-37: là entro in quella
/ corron danzando e festeggiando intorno. lippi, 7-22: le naiadi, ninfe di
-dondolarsi più o meno regolarmente. lippi, 8-18: più giù da banda un
meglio di te saper lo possa. lippi, 1-10: niun fiata perciò, non
mensa di finissime vivande tutta imbandita. lippi, 3-41: in piazza si fa nobil
opaca e questa ruvida e scabrosa. lippi, 8-22: di maiolica nobil di faenza
/ fra'crocioni spolvera col guanto. lippi, 2-9: dopo mille prove / mi
forza fìsica dei propri pugni. lippi, 3-8: quivi si vede una progenie
varchi che con l'ombre ignude. lippi, 6-19: il nocchier caronte, /
pedale o più sotto o più sopra. lippi, 11-27: ei riposi all'ombra
fatte meschinità che proprie sono de'pecorai? lippi, 3-57: il primo è il
bastonate, coprire di percosse. lippi, 10-21: quando il nimico, ch'
4. dimin. nocentino. lippi, 10-7: fa giusto come quella nocentina
del cavallo] tondo e ben fatto. lippi, 4-65: l'afferra [il
e ha valore iperb.). lippi, 1-8: reputa il padron degno d'
odia sì che non la può vedere. lippi, 7-29: cosa che fare in
. / pur soffrir mi bisogna. lippi, 7-40: fratei mio, se tu
a quelle le fan poco vino. lippi, 4-30: calagrillo è il guerriero e
una sola spesa e serve per sempre. lippi, 4-5: con un bel vestito
che voi non mi dicevate. lippi, 2-78: a più non posso /
, non ch'io n'adoperassi. lippi, 3-46: non ch'io fugga il
i piedi: trapassare, morire. lippi, 4-2: se due dì del consueto
piedi ': farsi sotterrare, morire. lippi, n-50: miccio e il baggina
già il nono anno piero soderini. lippi, 2-43: all'altro mondo il
anzi che portano il non plus ultra. lippi, 2-37: scorgendo amor,
avea udito molto delle sue magnanimità. lippi, 5-11: senti, il mio
san salsiccia far da legar vigne. lippi, 6-61: con una spinta a basso
la difesa / s'attendesse del cerchio. lippi, 10-39: la lanterna apre e
l'uomo abbia a far meno. lippi, * -73: la lingua mia più
che parti / nostro e suo bene. lippi, 6-87: sia detto..
l'ora del far la cena? lippi, 1-16: il nostro mestiere, '
ed il giorno con la notte. lippi, 8-3: la notte...
la notte armata e non dormire. lippi, 1-74: io da voi fra tanto
chi credere, a chi appigliarsi. lippi, 6-31: tra i diavoli..
di vita solitaria, facendosi eremita. lippi, 3-37: chi per vestirsi riaccende
gridò a brandimarte: -eccovi il conte! lippi, 6-59: si vede un nudo
vantati d'aver posto ad ordine. lippi, 1-50: lo seguon con un
più de'richiami lor nulla curassero. lippi, 5-50: mentre del fatto poi le
sarebbe nulla, perché non può perdere. lippi, 6-12: non è nulla (
votazione e controllarne la presenza. lippi, 0-108: vanno le fave attorno ed
notando in su l'amica sponda. lippi, 4-45: menando all'erta or l'
, notizie e informazioni scritte. lippi, 3-36: ornai la fama, che
. -in una proposizione ellittica. lippi, 12-9: e's'avvicina e dice
, per tardità e grossezza d'ingegno. lippi, 6-80: foste una man
obbedire ai decreti che fossero fatti. lippi, 3-46: d'obbedire / più
mi diate ancor occasione e comodità. lippi, 12-6: chi gli dà, chi
1-2-226: io son un'oca forse? lippi, 7-16: ei lascia alfin di
con chiacchiere, tenere a bada. lippi, 5-35: che tu non pensi,
mostrarsi mal soddisfatti di tale nominazione. lippi, 6-63: credeva il mio fantoccio
, larghi e lunghi una occhiata. lippi, 6-33: quivi si vede un
cavava gli occhi a'pan pepati. lippi, 1-40: e cieca, è ver
controllarlo continua- mente e rigorosamente. lippi, 5-30: colui / di giorno in
non averien voluto perder d'occhio. lippi, 5-30: la donna, che trovare
scomparire dalla vista di qualcuno. lippi, 2-53: gli sparì d'occhio e
: privarsene, concederlo malvolentieri. lippi, 7-14: perch'è buono [il
quiete dorme il mio omaccetto! lippi, 7-7: partendo, gli ride
d'italia. -morte. lippi, n-53: sardonello sul mostaccio / gli
occorrenza a soccorrerlo, vi andò volando. lippi, 6-106: voi già m'avete
ne farò vedere la ispe- rienza. lippi, 4-55: fummi detto ch'io non
lasciare andare ogni odio e fantasia. lippi 9-47: vuol che (gli odi
che evaporazioni che escono delle cose. lippi, 8-19: in questo mentre a un'
che di lezzo d'inferno puzzerò. lippi, 11-23: che temi ch'e'mi
suo padre e monna cassandra sua madre. lippi, 8-67: sarà ver ch'io
pero / langue d'estiva sete. lippi, 4-8: forte gridando: oimè,
languido: - oimè! -proruppe. lippi, 2-81: corse la levatrice, ed
di spartirgli [ecc.]. lippi, 6-104: olà, dove siam noi
olà, che dite? dove pensate? lippi, 12-9: s'avvicina e dice
mostra d'ucellagion le cime ricche. lippi, 10-1: ammazzan sempre ognun colle
bisogna su né sai né olio. lippi, 3-28: egli, che aveva in
, commettere un errore madornale. lippi, 4-26: per aver campo a scorrere
siano le gemme degli astri affisse? lippi, 1-64: l'ampio paese,
giuramento che pochi dì sono mi faceste. lippi, 12-30: un oratore intanto de'
non far nascere urtiche e cardi. lippi, 10-20: ei vien dove n'ha
ragionevoalla lezza). lippi, 9-40: s'accorsero ben presto /
relazione con una prop. subordinata. lippi, 1-4: mi basta sol, se
un'opera gagliarda, con due mani. lippi, 7-12: o meo, spilla
luogo dove possino fare le più. lippi, 1-29: talor affronta per la via
fisso e ricorrente per fare qualcosa. lippi, 4-3: si vien da questi effetti
augurare a qualcuno la rovina. lippi, 6-75: ei le dice in burla
ora di qualcosa: vederla attuata. lippi, 2-76: perch'ei non credea veder
se bene è ora in grandissimo colmo. lippi, 2-31: a campi, ora
scipione, risposero averli mandato oratori. lippi, 12-30: un oratore intanto de'più
un motivo di canto sacro. lippi, 1-38: chi [dei ciechi]
nella vista. -anche sostant. lippi, 1-66: gobba e zoppa è costei
, piovere a dirotto, diluviare. lippi, 2-57: l'orco frattanto con mille
. esser quella dell'uomo giovane. lippi, 2-50: fuor delle porte / un
scemava l'un l'altro crescea. lippi, 7-5: ornai serra gli ordinghi e
al camino ogni guerrier s'essorte. lippi, 9-5: sorge l'aurora e come
si conoscevano dagli originali del maestro. lippi, 8-22: originali, fatti già in
che voi eri / a origliare. lippi, 7-68: sta intanto il vecchio all'
, / tutti orlati di tonnina. lippi, 5-38: un par d'occhiacci,
e'facesse la spianata al medico. lippi, 3-48: soggiungo e dico per ridurla
volto e di membra orrido e scabro. lippi, 5-28: quest'orrida befana
a guardar l'oche al prete '. lippi, 2-25: se al corso di
vigoroso, gagliardo, violento. lippi, 11-9: quel famosissimo biancone, /
prima di aver preso l'orso. lippi, 7-87: più bue di me non
qui amant, sibi somnia fingunt. lippi, 8-65: oh baccellac- cio!
tu il collo od io le braccia. lippi, 6-40: orsù, fra poco
, sf. ant. orticaria. lippi, 6-54: le piaghe a masse,
è tutt'altro che breve. lippi, 5-11: perché dalla profonda sua baracca
detta orzata-tamarindo). lippi, 7-93: trovan nardino ancor di male
. quantità di ossa, ossame. lippi, 6-51: d'ugna, di denti
al mio gaudio, al mio diletto? lippi, 6-66: stanno i fanciulli un
intepidire, se non impedire affatto. lippi, 6-45: cheto cheto fa di gran
le ossa: salvare la pelle. lippi, 9-2: pur la gente corre [
tutte quelle nazioni, santo patrizio. lippi, 2-39: o per tutt'oggi beccomi
plur. anche le ossàccia). lippi, 6-99: non occorre brunir co'labbri
al libero movimento di altri. lippi, 3-72: fuggì tutta la gente spaventata
lì fra il bove e l'asinelio. lippi, 12-5: qui per alquanto a
i cani si fermano ad abbeverarsi. lippi, 3-3: era in quei tempi là
di germania, rubò una ostessa. lippi, 2-38: quell'ostessa davvero avea
: osteria, albergo, locanda. lippi, 2-33: era già scavalcato ad una
dottrine e seppellivano le sue memorie. lippi, 2-23: quanto più gli stava
mezzo in giù la settimana santa. lippi, 9-66: ciascun dice la sua,
d'otto: stare in ozio. lippi, 6-32: tra quei rosolacci e fioratisi
al povero poeta cascherebbe l'ovaia. lippi, 6-94: qui... si
barcelona, ove lo tolser prima. lippi, 3-70: per andar. » /
/ rincarava le trippe e le fritelle. lippi, 5-62: ovunque egli è,
, dispiacere, incertezza. lippi, 1-15: di'pur...
veggendo le civaie stare in ozio. lippi, 8-20: trova in ozio tutti
, amicizia, protezione. lippi, 5-47: la ronda, che far
potuto essere sarà un'altra volta. lippi, 11-25: i ciechi più che
che empia tutto il corpo della padella. lippi, 8-20: teglie e padelle,
fisiologiche senza scendere dal letto. lippi, 3-19: vedendo poi che il flusso
cose degne di essere conosciute. lippi, 1-1: movendo a malmantile aspra battaglia
qualcosa per averne una contropartita. lippi, 2-11: che pagheresti (disse lo
descripti nella bandiera di cotesto vicariato. lippi, 8-18: non v'è letti,
al pagliaio: devastare col fuoco. lippi, 3-30: i greci, ascosi in
-non avere pago: essere inestimabile. lippi, 8-24: quest'opre...
'sa quante paia fanno tre buoi '. lippi, 2-21: arrivati...
? -in gran numero. lippi, 9-31: se già le sustanze ha
el palato e contentare el gusto. lippi, 5-60: accanto aveva da mangiare e
qual palèo o trotola s'agira! lippi, 2-23: amadigi a distorlo tutto
con la paletta vi frugava la moglie. lippi, 11-44: con doriano il furba
innanzi, che corrono al muro. lippi, 11-43: fu pallaio, sensale,
. -con valore attributivo. lippi, 3-58: coi pescatori al mula ora
si vede ricader vizzo e sfiatato. lippi, 10-40: pallon grosso, bracciali e
a un mulino a tre palmenti. lippi, 1-35: or mentre ch'ella scuffia
lance, altri di acuti pali. lippi, 1-57: sue lance i pali
al dispiacevole uficio dell'amara vita? lippi, 6-21: piangendo, come quando uno
che pappa e panbollito vogl'io stasera. lippi, 8-40: elle son cieche e
piena di prelati residenti in corte. lippi, 6-108: vanno le fave attorno
una condizione disagevole, rovinosa. lippi, 10-20: perch'ei bada a studiar
peso che prima sostenevano le colonne. lippi, 10-50: quell'ordingo che s'adopra
lo strapontino e stendervelo anco sopra. lippi, 6-69: un cfiavol legnaiuolo in
pane: non avere più scampo. lippi, 7-60: fa poco romore, /
da ciò che è nocivo. lippi, 2-21: arrivati che furono ambeduoi /
il pan pentito, il furfante. lippi, 2-2: vedendo ch'ei non era
, e'mi pare un panello. lippi, 2-80: con una barba lunga da
la pania ha tenuto questo tratto. lippi, 1-24: fece spallucce a calcinaia e
intento. mini, 198: filippo lippi [dipinse] le pannature e le
in quanto oggetto di mercato). lippi, 12-47: ovvia passate qua da mia
di casentino: rendere la pariglia. lippi, 1-84: il tempo è già vicino
dominare uno stato d'animo. lippi, 9-65: il tutto osserva e scoppia
dieci anni attaccate in lato asciutto. lippi, 7-22: le naiadi, ninfe
rotonda, di notevoli dimensioni. lippi, 3-51: spianator di pan tondo riformato
si dava a chi più cicalava '. lippi, 1-29: giunta [celi- dora
non cura fiaschi, carratelli o botte. lippi, 5-51: tutto in un tempo
e appagato; godersela, spassarsela. lippi, 2-44: nelle dolcezze infino a gola
e cappelline in testa e pappafichi. lippi, n-23: o traditor, che cosa
aldobrandino al pappalecco alla barba sua. lippi, 9-7: lasciato s'era anch'
ha senso scherz.). lippi, 9-64: poiché il condotto delle pappardelle
, soldato della sanità. lippi, 1-48: fan per impresa in un
/ per rosolarsi una sottil sfogliata. lippi, 2-68: per buscar mance e
come sento gridare, divento paralitico? lippi, 6-103: l'armata...
con gran destrieri e ricchi paramenti. lippi, 12-37: due altri armadi poi
a quel poltrone di quel parasitaccio. lippi, n-54: meìn per fianco sentesi
confronti di persone o situazioni. lippi, 10-56: paride... /
men veloci assai corrono i pardi. lippi, 2-35: rimessa la briglia al
perché ve ne restàr morti parecchi. lippi, 7-6: va'a comprarmi dell'uova
pareggiato colle forbici, comparirà bene. lippi, 11-40: tosello... /
ritrovarsi a fare i convenevoli. lippi, 6-31: perché a benevento essa di
carducci, ii-2-358: col tassoni e col lippi il forteguerri vi starebbe bene: avanzandoli
lo meglio / presi il pendìo. lippi, 12-57: subito con ogni suo vassallo
d'aver essi ammazzato un loro re. lippi, 5-64: in quella cella /
non andrà per penitenzia al prete. lippi, 11-20: giura che di questo
spada] mi pare una penna. lippi, 2-64: spogliollo tutto ignudo
per le poste colla penna corrente. lippi, 1-4: mi basta sol,
procacciar pennati per tagliare l'uva. lippi, 7-63: sfogarsi intende, e
-chioma fluente e canuta. lippi, 1-60: nell'insegna han ritratto un
/ glorioso pennel finge ed esprime. lippi, 4-10: questo e un tale che
figliuole, le quali erano da marito. lippi, 6-63: com'ei già pensò
pentolino: esercitare l'arte magica. lippi, 3-69: costei è quella strega maliarda
uva, di canne di sorbe. lippi, 8-17: una stanga a mezz'aria
un 'antenna. -sostant. lippi, 6-50: risiede in mezzo il paretaio
egli gnene osservava, come di pepe. lippi, 7-61: perché gli aspetta,
nel camminare battendo per le gambe. lippi, 2-61: lasciata la forma di
crebri ad terram decidebant quam pira. lippi, 2-41: gli diede sì spietata botta
pregiudizio di nascosto e maliziosamente. lippi, 6-41: soggiunge, perché a lor
: debolissimo, molto malandato. lippi, 3-53: fatta più bolsa d'una
la prudenza si fa con esperienza. lippi, 3-7: serrinsi le porte a
riviera e congiunta solo coi ponti. lippi, 4-77: volli... /
che si percuotano, fanno tuono. lippi, 3-73: figuriamci vedere un sacco
gli va del continuo crescendo l'autorità. lippi, 1-23: già il termine
, in funzione di scongiuro. lippi, 12-14: e'si vorrebbe (dio
perentoria di la corte e procuratore. lippi, 6-87: sia detto, o senator