nutricò arditanza. cantari, 154: siccome lion- cel pien d'arditanza, /.
. / a far la loro corte al lion- cino, / a intrattenerlo e baloccarlo
; / e i becchi ripetean: oh lion- cino! pellico, conc.,
squaderna co'profeti santi / ippopotami neri e lion- fanti. = voce dotta
: uno grande serpente ne portava un piccolo lion- cello, e un grande lione gli
plinio], 8-21: nascevi ancora il lion- corno, fiera asprissima, in tutto
o piccolo cane reale, / o mansueto lion- cello di casa, tutto moine e
communicare quanto gli avesse esposto il signor di lion- ne in ordine alla sedazione de'tumulti
sì ch'io pigli / la lionessa e'lion- cini al varco ». de roberto