adstrato, sm. neol. fenomeno linguistico che indica il contatto tra due
. 2. ling. elemento linguistico tipico dell'inglese degli stati uniti,
aplologia, sf. ling. fenomeno linguistico per cui di due gruppi sillabici
... era riveduto dal revisore linguistico. panzini, iii-369: un altro articolo
). che tollera il barbarismo (linguistico): in contrapposizione al purista.
con la quale, a cagione dell'uso linguistico, è spesso malamente confusa, perché
l'opera di vaglio, di purismo linguistico che essa compie. baretti, 2-262
5. ling. forma particolare di prestito linguistico che consiste nell'aggiunta di un significato
2. sm. ling. gruppo linguistico costituito dagli idiomi parlati dai camiti.
quistione, per esempio era riveduto dal revisore linguistico,... veniva riveduto dal
tedesco celtismo, sm. elemento linguistico celtico cellulóso, agg. che
, per esempio era riveduto dal revisore linguistico. deledda, iii-206: in poco
per soffocare. 2. uso (linguistico). -essere in consuetudine (un'
un filo conduttore propriamente formale, cioè linguistico, per coordinare i fatti letterari si
una lingua); che ripugna al sistema linguistico, che è segno deltimbarbarirsi di una
dovremo noi tradurre con lo stesso materiale linguistico erodoto e tito livio? ridurre, anzi
. applicava a orecchio, al problema linguistico, i desiderata del cattaneo per il
, di un'espressione) dal sistema linguistico attuale; disuso.
ling. l'aspetto che il sistema linguistico assume quando venga considerato nella sua evoluzione
paese): contrapposta a un sistema linguistico affine per
, sf. neol. ling. fenomeno linguistico che consiste nell'alterazione o anche nella
: riunisce i caratteri sia del dizionario linguistico (in quanto tiene conto anche del
'). vocabolario è sinonimo di dizionario linguistico (ma non è sinonimo di dizionario
o impossibile o difficile; il tipo linguistico è vicino a quello delle lingue americane
-meritevole di riprovazione dal punto di vista linguistico, letterario, artistico. leopardi,
figur. chi, in campo letterario, linguistico, politico, ecc., si
permette, attraverso la ricreazione del procedimento linguistico, da una parte, una più
), sf. spreg. modo linguistico tipico del fiorentino, usato affettatamente e
che nell'ambito di un determinato sistema linguistico si oppone a tutti gli altri suoni
fenomeni dialettali dovuti all'influsso del sostrato linguistico gallico; i fenomeni più caratteristici di
, che è proprio della glottologia; linguistico. pascoli, i-595: sono pubblicate
, appartenente al ramo orientale del gruppo linguistico germanico, propria dei visigoti e usata
importanza come documento archeologico, storico, linguistico, artistico, ecc. scannelli
partic. riferimento all'ambito letterario e linguistico). carducci, iii-15-52: giovanni
cantonieri, casellanti, guardabarriere. e linguistico, detto tupì-guaranì, che ebbe il
agg. e sm. ling. gruppo linguistico che comprende le lingue romanze della
illirismo, sm. movimento culturale, linguistico, letterario e politico sviluppatosi verso la
. o hanno costituito addirittura un impero linguistico. 8. stile impero (
è migliorata la tecnica, il materiale linguistico e stilistico della gente che scrive; c'
nostra impronta. -ant. segno linguistico. salvini, 39-v-133: i vocaboli
norme precise (una lingua, un fenomeno linguistico, ecc.). algarotti
anime. 5. ling. fenomeno linguistico consistente nell'inserzione dei sostantivi e dei
. indianismo, sm. elemento linguistico, etnico, culturale proprio dell'india
a riferimenti che hanno già perduto senso linguistico pur restando culturali (sono cioè divenuti ineffabili
a soppiantarne un altro in un sistema linguistico. firenzuola, 18: potrebbe dire
, per lo più, all'ambito linguistico, letterario, artistico). -per estens
b. croce, iii-25-102: lo studio linguistico degli scrittori, che si prendono a
. ling. ogni mutamento di un sistema linguistico che sia determinato dal contatto con
dal pref. inter-che indica reciprocità e linguistico (v.). interlobare
si stabilisce il rapporto fra un segno linguistico e un pensiero, e fra un pensiero
; venuto a far parte del patrimonio linguistico di una nazione. b. croce
ling. modificazione fonetica di un fenomeno linguistico in base al modello della pronuncia di
plur. -i). ling. segno linguistico, sottosegno. = voce dotta
o lessicale. 2. fenomeno linguistico comune a due o più aree linguistiche
da vendere in farmacia. -laboratorio linguistico: aula scolastica fornita di attrezzature elettroniche
. -in partic.: nell'uso linguistico napoletano, piazza. de nicola,
piccoli. 2. gioco linguistico geometrico composto da parole bifronti collocate in
dal principio dell'isomorfismo) del sistema linguistico. 15. mus. ant.
logico-matematiche). -anche: l'enunciato linguistico, la formula che esprime tale relazione
un modo di dire appartiene al patrimonio linguistico di una nazione; riconoscere come corretto
plur. -i). ling. elemento linguistico avente significato autonomo (e può essere
di vedute; sincretismo (religioso, linguistico, ecc.). balbo,
musicale (liceo artistico, classico, linguistico, scientifico) ', il corso di
non è più parlata da nessun gruppo linguistico, ma può ancora essere oggetto di
proprio, che è tipico del formalismo linguistico (e vi è connessa una connotazione
lingua. linguismo, sm. formalismo linguistico. levi, 6-161: tutta la
, avv. dal punto di vista linguistico; per quanto riguarda la lingua, il
, linguisticamente. = comp. di linguistico. linguìstico, agg. (
. pasolini, 8-24: in campo linguistico letterario si aveva avuto in questi due
. linségno, sm. segno linguistico. pasolini, 4-7: infatti
= formaz. dotta, comp. da linguistico] e segno (v.).
si stava delineando come « livellamento » linguistico dovuto a grossi fenomeni sociologici,..
2. cortigiana che affetta purismo linguistico. aretino, 20-74: per non
... col riadottare un materiale linguistico superato e spesso marcescente.
con noddo. -figur. patrimonio linguistico. citolini, 2-9: andate pur
e di una determinata età; patrimonio linguistico. benvoglienti, 233: a molti
di quel che si dice il materiale linguistico. -suono articolato; parola,
gràmina o ramina (v. atlante linguistico italiano, voce n. 4045).
parole ed espressioni contrastanti con il tono linguistico del contesto; commisto di elementi dialettali
-ci). lingua mesogotica: stadio linguistico intermedio dell'alto tedesco, nella sua
, sf. ling. fenomeno linguistico consistente nell'inversione di due suoni
un altro: il disinteresse per il problema linguistico anche sotto la specie letteraria. disinteresse
un determinato gruppo etnico, sociale, linguistico in cui aspira a essere integrato e
fino ad assumere il più intimo spirito linguistico (siciliano nei « malavoglia », ro
più autorizzata libertà all'insaziabile « hobby » linguistico: ogni poesia essendo un nuovo tentativo
o di un genere artistico; uso linguistico generalizzato. g. michiel, lxxx-3-351
della civiltà... il modello linguistico, terminologico e stilistico della corte vien
amicis, xiii-122: il suo magazzino linguistico [del pittore] era come una tesoreria
in una sola lingua (un fenomeno linguistico); che parla una sola lingua
-facendosi mimetico, produce un grandioso sommovimento linguistico. 5. scritto, saggio,
fonema che in un determinato sistema linguistico ha valore e funzione morfologica (come nei
conforme alle regole di un determinato sistema linguistico. -anche: grafia di una parola
del gr. ttoxu-) e da linguistico (v.). multilobato
forestiere, in partic. nell'ambito linguistico (e ha valore scherz. l
si direbbe che il ragazzo sia guitessuto linguistico ed espressivo ricco di eledato piuttosto dal
= adattamento di una voce del gruppo linguistico orientale mon-kmer, comp. da nay
= adattamento ai una voce del gruppo linguistico orientale mon-kmer, comp. da nay
= adattamento di una voce del gruppo linguistico orientale mon-kmer, comp. da nay
di alcuni decenni i lavori del circolo linguistico di praga. i loro veri protagonisti
-ling. condizione ontologica di un fenomeno linguistico. -lungo per natura: che contiene una
una convenzione, ma il cui motivo linguistico è, come per tutte le altre
. particolarismo regionale (in partic. linguistico). lanzi, 1-1-317: se
all'intera comunità nazionale di un uso linguistico o di una lingua che diviene così
e forse più spesso, quello etnico, linguistico e culturale). boccaccio,
8-165: la rabbia contro il codice linguistico cede di fronte alla rabbia del codice sociale
lingua: con partic. riferimento all'uso linguistico, teorizzato e attuato da alessandro manzoni
e di fatti che è l'atlante linguistico del compianto gilliéron, inoltre dalla dottrina
neopurismo, sm. ling. movimento linguistico contemporaneo, promosso da b. migliorini
... scappando via da ogni nesso linguistico. -razionalità costruttiva. -senza nesso
ling. sudanese orientale (un gruppo linguistico). = voce dotta, comp
con riferimento alla tradizione e all'ambito linguistico di chi parla oscrive). oliva
de- che fa parte di tale patrimonio linguistico (unanina mette insieme la prima storia generale
ultimo, che morì'no linguistico, respingendo quelli esistenti, su cui
36.. considerato nel solo aspetto linguistico (una parola). menzini
nunaziòne, sf. ling. fenomeno linguistico proprio della lingua araba, consistente nell'
24. che è entrato nell'uso linguistico di recente (una parola, un'
: all'amico ugo pellis, dell'atlante linguistico d'italia infaticato romeo, della nuova
-in partic.: caduto dall'uso linguistico, desueto (un termine).
di alcuni decenni i lavori del circolo linguistico di praga. 1 loro veri protagonisti
, coloritura (con riferimento all'ambito linguistico!. pasolini, 9-91: forse
funghiformi furono e sono il delizioso refrigerio linguistico di carlo porta. e.
lingua, i vari elementi del fenomeno linguistico]. manzoni, vi-1-380: i
, i-1-157: una variante dell'associazionismo linguistico è quello imitativo, cioè la teoria
; che è formato con tale procedimento linguistico o che ne deriva. -in
costume sociale, onde, nell'uso linguistico, vonorario del libero professionista si contrappone
dei fenomeni all'interno di un sistema linguistico). -opposizione bilaterale: intercorrente fra
relativa alla montagna. -anche: studio linguistico degli oronimi. lingua nostra
rigetto dal punto di vista estetico o linguistico. galileo, 5-211:. lavorasi
l'influsso rilevabile in un altro sistema linguistico. lanzi, 1-3-497: lascio le
òsco-umbro, sm. ling. gruppo linguistico indo- europeo nel quale si comprendono la
proprio, che si riferisce a tale gruppo linguistico, che ne è manifestazione, attestazione
osservanze de'nostri seminari. -uso linguistico. castiglione, iii-53: dubito che
. -con riferimento a un uso linguistico. muratori, 7-iii-4: tengo che
osservazione. -rilevazione di un fenomeno linguistico, di un carattere critico.
agli studi e alle tesi sul fenomeno linguistico elaborate in sede neo-empiristica, e in
banale e privo di mordente un uso linguistico. pasolini, 8-49: molti strati
dell'arte paesana. -che è strumento linguistico di una comunità locale, indigena di
che è bello; gusto estetico o linguistico. -anche: sentimento del bello.
agg. che specifica a quale ambito linguistico, storico, geografico o settore specifico
panceltismo, sm. ling. fenomeno linguistico comune a tutti gli idiomi del gruppo
panlavato. -pan massi', in ambito linguistico ferrarese, denominazione generica dei dolci di
tutte le lingue neolatine (un fenomeno linguistico). = voce dotta,
, tematiche proprie dello stile letterario e linguistico di tale opera. d'
diversi rispetto all'identica lingua o ceppo linguistico da cui entrambe derivano. de
che, sintatticamente autonoma rispetto al contesto linguistico in cui è inserita, ha la
dialetto. pasolini, 9-337: l'abbassamento linguistico verso il parlato... alle
7. caratterizzato da un esagerato purismo linguistico (un periodo letterario). di
partic. nei confronti di un uso linguistico o letterario o dei propri stessi usuali
da un genere, da un uso linguistico a un altro. garzoni,
far parte di un sistema culturale o linguistico. bembo, 2-9: oltra che
contraddistinguono (soprattutto dal punto di vista linguistico) la cultura della città di padova
. è divenuto subito canone, patrimonio linguistico e prosodico, che interessa contemporaneamente tutte
-essere manchevole sotto il profilo estetico, linguistico, stilistico, espressivo (un'opera artistica
in italia). -sfoggio di purismo linguistico. ascoli, 25: si può
, con tale termine, un gruppo linguistico composto dalle forme preistoriche del greco,
anche l'etrusco, oppure uno strato linguistico indoeuropeo precedente al greco e al latino
epico-lirica, non avessero presa sul fondo linguistico liscio e canoro. -accenno velato
-abbandonare una norma, un uso (anche linguistico). castelvetro, 8-1-538: ma
di virgilio. -scoraggiare (un uso linguistico); vietare. carducci, ni-24-162
. -con riferimento a un sistema linguistico. ascoli, 59: la maggior
specificare a quale individuo partecipante all'atto linguistico, direttamente o indirettamente in quanto designato
pasolini, 9-314: mentre il petrarchismo linguistico si perpetuava nelle scuole, nelle accademie
classi conservatrici e dominanti, il dantismo linguistico lussurreggiava nella vita letteraria militante, s'
-attendere di essere ammesso nell'uso linguistico. bonghi, 1-203: e il
. 9. adattare all'uso linguistico o a un significato, talora in
un mezzo espressivo, in partic. linguistico, alle necessità dell'uso; idoneità a
un determinato àmbito ideologico o sociologico o linguistico. aretino, 20-153: qui ti
: se guignol non ha valore estetico linguistico, ha valore estetico plastico.
petrarchista: il 'primum'del suo platonismo linguistico è la lingua del petrarca.
. anche se 'politica'forma nel sentimento linguistico odierno un solo blocco e non è più
, 3-153: h discorso deve essere non linguistico, ma politico, aveva stabilito pusolini
-tradurre; trasportare da un sistema linguistico, da una cultura a un'altra
. -con riferimento a un elemento linguistico o grammaticale. castelvetro, 3-101
e successiva alla generale diffusione dello strutturalismo linguistico: privilegia metodi di indagine e di
che si stava delineando come 'livellamento'linguistico dovuto a grossi fenomeni sociologici (urbanesimo
praticabili. -usabile in un sistema linguistico. m. adriani, v-197:
dal contesto (un enunciato o un elemento linguistico; e meno sono probabili, maggiore
predicibile (un enunciato o un elemento linguistico). prediciménto, sm.
in seguito alla codificazione di un modello linguistico (un sistema grammaticale).
una facoltà dell'uomo, di un elemento linguistico, su altri dello stesso genere o
del primo volume [dell'atlante linguistico italiano], che raccoglie le voci riguardanti
ammirevole dal punto di vista estetico o linguistico o erudito. g. landò
la funzione, il significato di un elemento linguistico). -per estens.
realista di genere, il cui sforzo linguistico era un allargamento lessicale meglio che un
lat. prae 'prima 'e da linguistico (v.).
anteriore al dominio veneziano (un fatto linguistico). m. bartoli,
4. stor. fenomeno sociale, linguistico, letterario francese della seconda metà del
la prima perversione e non il cultismo linguistico né il preziosismo francese. =
. bocchelli, 2-xix-14: come fatto linguistico, come primizia linguistica, il '
economico o anche di un fatto culturale o linguistico). tommaseo, 15-137: certe
2. indifferenziato (un uso linguistico). manzoni, iv-61: la
parlanti (una lingua, un uso linguistico, la disponibilità di particolari livelli stilistici
. cattaneo, v-2-337: è un fatto linguistico che le più belle lingue madri
-che è tramite della trasmissione di un uso linguistico. leopardi, i-64: non essendoci
. -in senso concreto: il fatto linguistico derivato. tommaseo, 5-245: vien
innanzi o dopo. 33. uso linguistico, accezione o significato esatto e ristretto
ragioni morali, ideologiche o di purismo linguistico di ciò che non è ritenuto adeguato
stilistiche: che il loro codice non era linguistico ma prosodico. = deriv
fanno riferimento. - anche: modello linguistico. targioni tozzetti, 6-156: gli
. essere trasportabile in un diverso contesto linguistico. caro, i-39: se diceste
meglio si trà quando avremo l'atlante linguistico d'italia) che la » e
linguistico d'italia) che la fase 'magis
repertorio lessicale ed espressivo, il patrimonio linguistico che si è acquisito). muratori
di posizione ideologica, di un uso linguistico, ecc.. papini, x-2-555
-figur. derivante da un determinato ceppo linguistico (una parola, un lingua);
solco. -emergenza di un fenomeno linguistico. settembrini, v-236: levate le
di costoro. 8. ornamento linguistico o stilistico superfluo; riempitivo.
g. vidossi [« bollettino dell'atlante linguistico italiano », i (1933-1934)
e letterario di esso (il gusto linguistico ed estetico). machiavelli,
. adesione esclusiva e intransigente al canone linguistico del fiorentino trecentesco esemplato su dante,
, neue lingue classiche, di un modeuo linguistico considerato esemplare. p. verri
proprio, che si riferisce al purismo linguistico o che mira a imporne i criteri
. che è di scadente valore letterario o linguistico (uno scritto, un testo)
che vuol dire proprio salvare. -elemento linguistico primario. vico, 4-i-958: le
che ha continuatori dia! nel dominio linguistico ital. e gallo-romanzo. raffiòlo
... che l'albero storico-genealogico- linguistico dei popoli risale ai tre rami primitivi,
3. derivato da un dato ceppo linguistico. d'annunzio, iv-1-655: questa
. 7. decaduto nell'uso linguistico (un vocabolo, un espressione)
modo di dire ormai decaduto nell'uso linguistico, obsoleto, antiquato. redi
amore. 5. decaduto nell'uso linguistico; desueto, disusato (tm vocabolo
. 3. decaduto nell'uso linguistico, desueto (un vocabolo).
15. riprendere un uso, anche linguistico, dopo un periodo di oblio.
caldarelli, 1115: il comunalismo linguistico rebarbativo di alcuni novellatori...
lo schiferò. -entrato nell'uso linguistico da poco (una parola).
3. funzione per la quale un segno linguistico rinvia a una realtà extralinguistica.
. -con riferimento a norme di carattere linguistico. gigli, 4-257. non è
, una notizia etimologica, un uso linguistico. algarotti, i-vm-73: perché non
del dopo guerra dal punto di vista linguistico è praticamente consistito in una serie di
primo esempio di libro popolare, dal registro linguistico capace di far diventare un romanzo una
che le regole. -uso linguistico stabile, uniforme, oppure accettato,
in evoluzione. è un problema, quello linguistico, che non si trova nella zona
mutato più volte di significato. relativismo linguistico, se si vuole.?
di un istituto, di un fenomeno linguistico. ramusio, cii-i-411: questa è
. -parola che appartiene a un sistema linguistico non più in uso in un dato
'. -non conforme all'uso linguistico genuino e corretto; impuro.
ii-1-213: la posizione manzoniana del problema linguistico non può non apparire anacronistica e retriva
10. ammettere nel proprio uso un elemento linguistico o stilistico. monti, xii-6-542
una legge, un uso, anche linguistico o stilistico. cavalca, iv-86:
la tragedia. -ammettere un uso linguistico o stilistico; comportare la presenza di
ammesso (un elemento o un uso linguistico o stilistico). ruscelli, 2-122
storica, un personaggio, un sistema linguistico, ecc.). gentile
. processo di ristrutturazione di un sistema linguistico. f. f. frugoni,
. -non ammettere un determinato uso linguistico (una regola grammaticale).
azione o complesso di azioni, criterio linguistico, affermazione o concetto o pensiero insulso
è proprio la caratteristica prima del rapporto linguistico con la realtà del piccolo borghese.
in partic. per ragioni di purismo linguistico). leggenda aurea volgar.,
. 2. escluso dall'uso linguistico o letterario. bembo, iii-81:
confessano. -non ammettere un uso linguistico. castelvetro, io-xi-307: è cosa
renzo. -in partic.: purismo linguistico. algarotti, i-x-396: si piccano
canoni molto rigidi di carattere estetico e linguistico. r. longhi, 1-i-1-468
mondo spento. -smettere un uso linguistico. f. getti, 1-ii-208:
consiste nel costringere l'impersonalità del meccanismo linguistico e conoscitivo a tener conto della fisicità
, anche, in un particolare uso linguistico (una parola). dante,
far ricorrere più volte (un uso linguistico o stilistico). stigliani,
che punta sulla utilizzazione squisita del materiale linguistico plebeo, sul 'pastiche'stilistico gergale, sul
, 2-xxv-175: il leopardi, nell'impasto linguistico suo, adopera tali parole, o
giorgio. 8. ritornare al gruppo linguistico originario. di giacomo, ii-823:
. ling. il ripetersi di un elemento linguistico due o più volte in funzione espressiva
. -con riferimento a un sistema linguistico: essere effettivamente usato in un determinato
santo ». -disapprovare un uso linguistico; criticare uno scritto, un'opera
attenuato: respinto in nome del purismo linguistico. bucini, 4-223: troviamo la
al parlare la gramatica. -perfezionamento linguistico. alfieri, iii-1-142: niuno certo
di un fenomeno letterario o artistico o linguistico. tenca, 1-182: basta risalire
un modello letterario, al suo colorito linguistico. migliorini, 8-112: si tratta
nella fedeltà alla tradizione (un uso linguistico). salvini, x-199: appresso
artificioso, falsamente spontaneo (un uso linguistico). de amicis, xiii-319:
, un genere letterario, un uso linguistico a un momento ideale, ai migliori
-essere attestato (un vocabolo, un uso linguistico). atti del primo vocabolario della
di tipo rivoluzionario ma solo in senso linguistico, o, per intenderci meglio, verbale
. -trasformazione improvvisa di un sistema linguistico. manzoni, vi-1-254: se pur
parlato a rodi, appartenente al gruppo linguistico dorico. = voce dotta, lat
. pasolini, 9-70: sul versante linguistico trilussa-jandolo (ma non dimentichiamo sindici,
lui. -divergere in un uso linguistico. gigli, 4-89: i fiorentini
fate un intingolo. -relitto linguistico. muratori, 7-iii-37: fra gli
degli spettri sospingendo il venne [luigi -residuo linguistico. xvi] / sotto il taglio
. 8. diffondersi nell'uso linguistico. guazzo, 1-87: chi non
un discorso, uno scritto, un uso linguistico, uno stile, un modo di
. 2. ling. fenomeno linguistico caratteristico dei dialetti sardi; parola sarda
nell'italiano o in un altro sistema linguistico. = deriv. da sardo1.
parola, un'espressione, un modo linguistico o una convenzione ortografica dall'uso corrente
più contento. -sostituire il proprio registro linguistico con un altro più adatto o comprensibile
. 12. perdersi dall'uso linguistico. -anche so- stant. bonghi
una rappresentazione artistica, di un uso linguistico, ecc. gilio, l-ii-77:
poesia popolare un'invenzione scandalosa in senso linguistico, stilistico, metrico e quindi psicologico.
si6. respingere, rifiutare un uso linguistico. (268): questi mi portavano
sociale, sulla base di uno sperimentalismo linguistico che tende a esiti espressionistici (e alla
informazioni di carattere erudito, letterario, linguistico, filologico, scientifico, bibliografico,
carattere scientifico, economico, contabile, linguistico, annotazioni o passi di un'opera
appunti, note e informazioni di carattere linguistico, bibliografico, scientifico, biografico,
. 4. rifiutato nell'uso linguistico, in quanto desueto o antiquato.
3. che appartiene al gruppo linguistico slavo. a. dandolo, lii-14-169
4. che appartiene al gruppo linguistico slavo, e, in partic.
, non considerato accettabile (un uso linguistico). l. salviati, ii-i-173
ventilare. 2. esasperato purismo linguistico. manzoni, vi-1-576: quella stessa
alla più alta cima di ogni pedantismo linguistico. = denom. da scolastico1,
6. severa condanna di un uso linguistico o di un'opera artistica in quanto
7. condannare perentoriamente un uso linguistico o stilistico, una disciplina, una
non puro (un'opinione, un uso linguistico); rifiutato radicalmente (un modo
rigetto dal punto di vista estetico, linguistico, filologico o, anche, da
. 7. forma o elemento linguistico, per lo più assunto da una
del dialetto scozzese usato in un contesto linguistico inglese. scozzonato (pari.
? 5. di basso livello linguistico o intellettuale. - anche sostant.
una parola indivisibile acquista valore e uso linguistico autonomi (come in svariate lingue europee
di prosodia (e anarbitrarietà del segno linguistico), costituiscono l'enche l'impronta
dei modi di produzione scenica. -segno linguistico: secondo f. de saussure (
iacopone. -prendere come modello linguistico. castelvetro, 2-296: la lingua
, permette la formazione di un atto linguistico (e, per estens., di
è tale da influenzare la creazione del segno linguistico. 2. nel linguaggio della teoria
possono essere espressi da un segno, linguistico o no. calvino, 20-536:
l'aspetto del contenuto di un segno linguistico. - anche: semantema.
forma del contenuto che produce il segno linguistico; atto di produzione segnica (e
ling. proprietà semiologica di un sistema linguistico. dorfles, 7-89: l'
dalla comunità dei parlanti (un uso linguistico). cesari, ii-525: assai
9. patrimonio culturale, in partic. linguistico e letterario, di una civiltà;
inventiva rispetto a un modello letterario o linguistico; con una traduzione piatta, banale
letter. fautore di un estremo purismo linguistico. l. pascoli, iv-1-31
maschile e quello femminile (un sistema linguistico). = deriv. da sesso1
riferimento all'opera di difesa del purismo linguistico compiuta dall'accademia della crusca).
gravissimo. -in partic.: errore linguistico. redi, 16-v-243: io
), sf. retor. procedimento linguistico e figura della retorica che consiste nel
6. scorrettamente dal punto di vista linguistico. b. fioretti, 2-4-244:
è proprio o si riferisce al gruppo linguistico che comprende il cinese e il tibetano,
dei segni all'intemo di un sistema linguistico, indipendentemente dal loro significato.
classe di segni di un determinato sistema linguistico i cui componenti possono, all'interno
che appartiene a una popolazione di ceppo linguistico ugro-nnnico stanziata nella parte settentrionale della russia
esso quella trentina di 'unità'che hanno 'valore'linguistico, in quanto costituiscono la rete di
dell'adriatico orientale appartenenti a tale gruppo linguistico. svevo, 8-85: i loro
.). di quel livello linguistico sul quale ci stavamo muovendo, ma
canzone epico-lirica, non avessero presa sul fondo linguistico liscio e canoro, fossero fugati dalla
o estinzione di un patrimonio culturale o linguistico. carducci, iii-5-504: dal difetto
imitarono. -stucchevolezza manierata di un uso linguistico. baretti, 6-383: il conversar
, che, almeno dal punto di vista linguistico, non è coerente col testo che
grassi [in « bollettino dell'atlante linguistico italiano », n. s.,
a una consuetudine, a un uso linguistico, ecc., che si è tenuti
valido; generalmente accettato (un uso linguistico, un concetto). manzoni,
6. prolungamento nel tempo di un uso linguistico o stilistico o di una concezione o
. -in senso concreto: elemento linguistico arcaico che non scompare con l'evoluzione
ling. in una determinata area, strato linguistico a cui si è sovrapposta, per
un fenomeno (fisico, atmosferico, linguistico, ecc.) su un altro.
-smodato, arbitrario (un uso linguistico). ruscelli, 2-483: quintiliano
del soggetto. -valore normativo in ambito linguistico. tenca, 1-182: il niccolini
fenomeno, in partic. culturale e linguistico. delfico, i-107: per nostra
letteraria (un vocabolo, un uso linguistico, una tendenza, un nome,
-ripetuto più volte, replicato (un uso linguistico). lenzoni, 157: serve
. reminiscenza letteraria; retaggio 0 prestito linguistico. algarotti, 1-x-164: quanto a'
tua nobeltate / ch'enne lo spoglio linguistico per fini lessicografici. tri nel cor
sport sono testimoniati, sul piano linguistico, dalle sue espansioni nella lingua
cronaca. -introdursi apertamente nell'uso linguistico. bacchelli, 2-xix-14: il volgare
fenomeni. 17. ling. modello linguistico considerato normale e accettato da tutti (
piuttosto stantio. -decaduto nell'uso linguistico, obsoleto (un vocabolo, un'
. arbasino, 7-197: il realismo linguistico di un dottore in teologia 'hanté'da metafore
civiltà,... il modello linguistico, terminologico e stilistico della
la creazione cioè di un 'pasti- che'linguistico, fortemente accentuato, 'a contrasto'.
un imprevisto stingiménto dei dialetti come problema linguistico e quindi come problema sociale.
fuori di ogni regola (un uso linguistico). monti, xil1-42: solo
contravviene o è al di fuori del codice linguistico o letterario (lo stile, un
. -con me- evolutivi di un sistema linguistico o di un vocabolo. ton.:
periodo, discorso) di un sistema linguistico (e l'espressione ricalca quella ingl.
le teorie e i metodi dello strutturalismo linguistico. -in partic., nella critica letteraria
sub (v. sub1) e da linguistico (v.). sublitorale,
geografico o anche socio-economico, etnico, linguistico. = comp. dal lat
sudanese, sm.): gruppo linguistico con struttura non uniforme, tendente al
suffisso, sm. ling. elemento linguistico composto da uno o più fonemi o
assoluto; inflessibile rigore puristico in campo linguistico. -anche: giudizio acriticamente riproposto e
superstrato, sm. ling. strato linguistico che, in una determinata area,
essenziale per la struttura di un codice linguistico, aggiuntivo. manzoni, vi-1-445:
). -in partic.: errore linguistico. galilei, 3-1-256: lo svario
svezia, che appartiene al suo patrimonio linguistico, alle sue tradizioni. vimina,
stato appartenenti al sottogruppo nordico del gruppo linguistico germanico. leopardi, i-876:
senza 'tabù'? -tabù lessicale, linguistico o verbale-, divieto di pronunciare il
l'usare parole appartenenti a un registro linguistico basso per riferirsi a cose o concetti
vengono recepite e incamerate. l'aggiornamento linguistico non finisce mai ». e qual è
. scherz. proprio del registro linguistico usato nei telegiornali. arbasino,
lasciavano / afflitti da un contagio linguistico / che crea di sturbi
ricostruire sicuramente la storia di quell'uso linguistico. 3. stor. dir
un indizio, un influsso culturale o linguistico). foscolo, vi-508: chi
criteri è considerata, sotto il profilo linguistico, autorevole ed esemplare (in partic
di uno stile architettonico, letterario o linguistico. cesarotti, 1-xxxvi-61: la servile
politica o religiosa, di un fenomeno linguistico (una persona o, anche, un
riduzione di un elemento fonomorfologico al tipo linguistico normale. = nome d'azione
. -prevalenza incontrastata di un uso linguistico, di una norma stilistica.
-risentire di un influsso artistico, linguistico, ecc. (un'opera d'
ambiente naturale o un fenomeno fisico, linguistico o letterario, in partic. in relazione
di una lingua o di un fenomeno linguistico. cattaneo, vi-1-141: si proposero
ambito geografico, matematico, anatomico e linguistico). -spazio topologico-, v.
barbarismi e imperfezioni rispetto a un canone linguistico o letterario (uno scritto, uno
, avv. ant. secondo l'uso linguistico to scano, toscanamente.
). in modo conforme all'uso linguistico che, fondato sugli idiomi toscani (
. tr. disus. emendare un uso linguistico marcato dialettalmente o regionalmente adeguandolo al modello
toscanerie? sione totale al modello linguistico toscano. de marchi, iii-2-28
latino); tradizione espressiva e purismo linguistico improntato alla tradizione letteraria del fiorentino illustre
toscana (un vocabolo, un uso linguistico, ecc.); scritto o composto
locuz. alla toscana: secondo l'uso linguistico, idiomatico della toscana.
toscane (una parola, un uso linguistico, ecc.); scritto o composto
, che si riferisce a un fenomeno linguistico, specialmente di pronuncia, comune alle
tracofrigio, sm. ling. gruppo linguistico indeuropeo costituito dalla lingua tracia e dalla
regola grammaticale, o metrica, un uso linguistico, in partic. lessicale, fonetico
dissimulata, in partic. di tipo linguistico, che può indurre in errore.
). che esula dall'ambito linguistico. due regioni del paese:
lat. trans 'attraverso, oltre'e da linguistico (v.). translitterare
(una situazione, un fenomeno, anche linguistico, ecc.). - anche
tecnica, un'arte; imporre un uso linguistico o un modo di pensare o,
, il modo compositivo, il registro linguistico, e, anche, l'atteggiamento
trecentistume, sm. spreg. vezzo linguistico, pedanteria stilistica ispirata agli autori del
quattordicesimo. -in partic.: uso linguistico del secolo quattordicesimo. cesari,
sempre compresenti questi aspetti diversi del 'segno'linguistico, che è dunque uno e trino
un gusto, una moda, un uso linguistico). martello, 6-ii-559: voi
4. che è di livello linguistico ed espressivo basso, popolaresco (una
sul tronco brechtiano. -lingua o elemento linguistico originario da cui si sono formati o
tròpo, sm. retor. qualsiasi uso linguistico che trasferisca una parola dal significato proprio
o incarico di turcimanno, di interprete linguistico. documenti arabi (1397)
f f -stucchevolezza di un uso linguistico o letterario di maniera; profusione di
. 2. sm. gruppo linguistico comprendente l'ungherese odierno, il vogulo
che appartiene al ramo ugrico del gruppo linguistico ugro-fìnnico e che si è affermata come
la seconda 32. ling. universale linguistico?, proprietà o meccaniscindere dal particolare
. pasolini, 8-108: l'allargamento linguistico di dante, dovuto allo spostamento del
-in partic.: estensione di un uso linguistico a tutto un popolo. leopardi
proprio, che si riferisce al gruppo linguistico che comprende le lingue uraliche e quelle
, secondo l'usagio. -uso linguistico. marsilio da padova volgar.,
diffuso (una forma verbale, un uso linguistico o stilistico, un modo espressivo)
parlanti o dagli scrittori (un procedimento linguistico, un'espressione, una figura retorica
: che cosa è il signor uso linguistico se non il complesso delle parole realmente pronunziate
regionale, ecc.), del registro linguistico usato (variante poetica, ecc.
un'usanza ormai abbandonata, secondo un uso linguistico antico, non più seguito.
antiquato, caduto in disuso, arcaismo linguistico o stilistico; teoria scientifica o filosofica,
emesso da un'autorità (un atto linguistico). 2. sm.
2. sm. l'atto linguistico stesso o il verbo stesso. =
. idem, 13-113: il sommovimento linguistico che già si nota nei 'racconti romani'
obliata la stampa del suo grande lavoro linguistico, dirò quello ch'io so.
. 6. traccia di un uso linguistico o culturale; memoria di eventi.
lontano. 7. modo espressivo linguistico che riveste il pensiero; forma letteraria
-in partic.: decaduto nell'uso linguistico, desueto, obsoleto (un vocabolo
-in espressioni ingiuriose. segno linguistico l'immagine musicale o visiva. beolco,
esclusivamente a opere di interesse propriamente linguistico). della casa, iv-138
5]: parrebbe che nessun prodotto linguistico dovesse essere più indiretto, più marginale
di lessema, che è termine tecnico linguistico. - anche: nome che per
nell'esemplare configurazione del fiorentino come canone linguistico sulla base delle opere di dante,
5. ling. indica un elemento linguistico morfologicamente assente o semanticamente non distintivo.
in quanto oggetto di studio onomastico e linguistico. migliorini [s. v.
. di 'appartenente ai popoli del gruppo linguistico indoeuropeo'. arianizzato (pari. pass
(con riferimento sia a un costrutto linguistico sia a un'opera musicale o figurativa
se stesso. -procedimento logico o linguistico in cui si attua tale riferimento.
riferisce a una lingua o a un gruppo linguistico indeuropeo di tali regioni. 3
. sm. ling. lingua del gruppo linguistico mande-tan, parlata da tale popolazione.
3. che si riferisce al gruppo linguistico caribo. = deriv. da caribo
-ci). che designa un elemento linguistico di per sé significante, come i soggetti
. collocazione e comportamento di un elemento linguistico che funge da clitico. 2
congiunzioni, ecc. (un enunciato linguistico, un testo). = voce
senza avere forza illocutiva (un atto linguistico o un enunciato). - anche sostant
eco, 4-89: per il messaggio linguistico, il codice è costituito da quel
tale popolazione, appartenente a un gruppo linguistico diffuso dai confini mesoa- mericani a nord
da un anteriore a un nuovo stadio linguistico (come, per esempio, la perdita
, dove per deissi si intende un elemento linguistico che si riferisce a un oggetto nel
e per anafora si intende un elemento linguistico controllato da un altro elemento linguistico.
elemento linguistico controllato da un altro elemento linguistico. = voce dotta, gr.
dove per deissi si intende un elemento linguistico che si riferisce a un oggetto nel
e per anafora si intende un elemento linguistico controllato da un altro elemento linguistico.
un elemento linguistico controllato da un altro elemento linguistico. = voce dotta, gr.
luglio 1973], 50: lo strumento linguistico che egli adopera è la delocazione,
2. sm. ling. ogni elemento linguistico che svolge una funzione demarcativa alpinterno della
dei dialetti nell'ambito di un territorio linguistico. = nome d'azione da dialettalizzare
2. sm. ling. gruppo linguistico che comprende i principali idiomi dell'india
ha valore funzionale e distintivo nel sistema linguistico di cui fa parte. eco,
è in relazione semantica (un elemento linguistico e, in partic., un
. = comp. da extra e linguistico. extralusso, agg. invar.
di un'opera letteraria, utile allo studio linguistico o alla formazione di una concordanza
riferisce, che è relativo al gruppo linguistico costituito dai dialetti dell'albania settentrionale.
2. sm. tale gruppo linguistico. piccola enciclopedia hoepli, 1-i-137:
relativo, che si riferisce al gruppo linguistico romanzo diffuso nellttalia centromeridionale.
. l'insieme dei dialetti di tale gruppo linguistico. 2. agg. che è
de saussure (1857-1913), sistema linguistico attraverso il quale gli individui di una
. linguisticità. = deriv. da linguistico. linguoversióne, sf. medie.
: l'articolo espone un aspetto (quello linguistico) della teoria loriana sull'influenza dell'
tipico, che è relativo al gruppo linguistico della famiglia uto-azteca comprendente, oltre a tale
o estinte. -sm. tale gruppo linguistico. = voce spagn., da
. dal gr. itapà 'quasi'e da linguistico. paralitùrgico, agg. (plur
che punta sulla utilizzazione squisita del materiale linguistico plebeo, sul pastiche stilistico gergale, sul
2. sm. il gruppo linguistico stesso. = dall'accostamento delle voci
all'effetto pratico che può conseguire un atto linguistico, per esempio una minaccia o una
e della realtà, all'audace sperimentalismo linguistico, alle filastrocche surreali e, anche
dimin. di pipa, nel signif. linguistico. piping [pàjpin],
antecedente e non attestata di un gruppo linguistico, ricostruita attraverso la comparazione delle lingue
. 2. richiamo, riferimento linguistico, culturale, ecc. eco,
proprio, che è relativo al gruppo linguistico occidentale della famiglia indocinese, suddiviso in
. l'insieme delle lingue di tale gruppo linguistico. = comp. da tibet [
a uno dei sette sottogruppi del gruppo linguistico tibeto-birmano. 2. sm
... non ha uno statuto linguistico, risulta accepibile in quanto appare o
2-200: sapeva solo che era un liceo linguistico ma non aveva mai voluto sapere quale
suddivisione di parti funzionali in un segno linguistico (ed è calco del fr. articulation
). ling. chesi riferisceaun gruppo linguistico formato dalle famiglie camitiche e semitiche.
– sm. il gruppo linguistico così costituito. = comp. da
cinquecentismo, sm. parola, tratto linguistico o, anche, modo espressivo o
r dialettismo, sm. elemento linguistico dialettale; dialettalismo. l
, sf. invar. carattere, anche linguistico, indicativo di una particolare etnia.
raffinato (un comportamento, un uso linguistico). ciampolini, 1-102: dico
, che è proprio della glottologia; linguistico. g. i. ascoli
di misiones e corrientes, gruppo etnico e linguistico, detto tupì-guaranì, che ebbe il
che la differenza emotiva è un carattere non linguistico, 'attribuibile all'attuazione del messaggio e
bielorussia ha costituito il nucleo culturale e linguistico del gran ducato di lituania, integrato
r neopurismo, sm. ling. movimento linguistico contemporaneo, promossoda b. migliorini,
predicibile (un enunciato o un elemento linguistico). eco, 3-101: una
na stranierismo, sm. forestierismo linguistico. leopardi, i-1471: o diviene
(anche sepossonoessere intese in modo puramente linguistico, cioè indipendentemente dal loro telos estetico
o detta come vera (un atto linguistico); che si presenta come vera