, i-1-151: le complicate forme del linguaggio sanscrito, cioè perfetto, si scomposero
, secondo l'elaborazione della teoria del linguaggio a cui questi pervenne a contatto con
non potersi trarre dal greco o latino linguaggio voce che meglio di quelle italiane parole
lessona, suppl., 126: nel linguaggio comune, preadamitico vale quanto antiquato,
). preannullo, sm. nel linguaggio delle poste, annullo preventivo eseguito dal
). preappèllo, sm. nel linguaggio delle università, appello precedente o prima
telefonata, poi nemmeno. -nel linguaggio burocratico, informare per mezzo di un
(ed è per lo più voce del linguaggio amministrativo e burocratico). -anche:
reddito. -in senso generico e nel linguaggio comune: patrimonio (o ente patrimoniale
fervide preci '... nel linguaggio scritto: ^ per i meriti e le
di vertate. -nel linguaggio burocratico (e al plur.):
antico. panzini, iv-537: nel linguaggio burocratico, i 'precedenti 'sono
binario2, n. 1. -nel linguaggio degli uffici, facoltà o necessità che
numero. -con proprietà di linguaggio. leone ebreo, 352:
anche rettificandone alcuni particolari (e nel linguaggio politico può assumere il significato di smentita
voci della medesima foggia, compongono il linguaggio celluloidesco e parlofonico degli industriali, degli
dello stile. cesarotti, 1-v-4: il linguaggio passa dalla sterilità all'abbondanza nel tempo
60: quanto alla precisa patria del linguaggio letterario dell'italia,...
-che si esprime con proprietà di linguaggio. moravia, iii-168: egli è
moravia, iii-168: egli è preciso nel linguaggio della professione irto di termini scientifici,
, sf. dir. proc. nel linguaggio della moderna dottrina giuridica, perdita,
.. com'egli potesse con linguaggio adatto a un ragazzo dell'età mia
s. v.]: il linguaggio filosofico ha a modo di sostantivo '
504: quali sono, per parlare il linguaggio forense, gli estremi del consenso,
inneggiare è di quelle metafore che il linguaggio frettolosamente enfatico de'giornali, ereditando dalla
: abbiamo preconizzato un'arte gergo, linguaggio furbesco, cifra e segno occulti, solo
landolfi, 9-90: per evitare confusioni nel linguaggio comune si potrebbe magari parlare d'una
lessona, 1186: 'predestinazione nel linguaggio teologico, è un decredo di dio pel
predibattimentale, agg. nel linguaggio giuridico, precedente la fase del dibattimento
. predibattiménto, sm. nel linguaggio giuridico, fase processuale che attua il
bene quell'amabile e galante linguaggio che prepara le belle alla caduta.
di quel racconto storico non è il linguaggio, ma il passaggio del popolo francese da
parossisti- camente invocata, può contare il linguaggio della propria azione o semplicemente della propria
e sicuro volo la fama di nostro linguaggio, che, non che ah'italia,
professionale. -presa in considerazione: nel linguaggio parlamentare, esame del merito di una
ripresa dell'immagine (e, nel linguaggio della televisione, trasmissione contemporanea allo svolgimento
dialoghi deliberatamente 'sporchi ', il linguaggio 'parlato ', la stessa tecnica
. papini, 5-16: il vostro linguaggio... recalcitra e i vostri
voci della medesima foggia, compongono il linguaggio celluloidesco e parlofonico degli industriali, degli
: rescrivendo al medesimo tempo che il linguaggio, lo stile di questa prosa bella
, con sogg. inanimati, nel linguaggio marinaresco, per indicare la disposizione delle
orrendamente), in effetti il vero linguaggio della televisione è simile al linguaggio delle
vero linguaggio della televisione è simile al linguaggio delle cose: e perfettamente pragmatico e
o stati futuri, per lo più nel linguaggio familiare, quando l'idea di futuro
sentire la sua presenza. -nel linguaggio tecnico e scientifico, esistenza accertata per
particolari sostanze o organismi (e nel linguaggio della chimica è frequente il nesso in
la sua tutta teatrale presenza non ha linguaggio di fisionomia, manca di disegno il
-esercizio della presenza di dio: nel linguaggio mistico-ascetico, forma dell'orazione giaculatoria
(ed è più propriamente tipico del linguaggio ufficiale e giornalistico, a proposito di
godimento. -in partic.: nel linguaggio economico e commerciale, mutuo che ha
elemento culturale, di costume, del linguaggio o, anche, di un atteggiamento
derivato o imitato da altri (e nel linguaggio dell'etnologia si riferisce per lo più
7-69: è la coincidenza di volgare con linguaggio volgare, di particolare dialettale con linguaggio
linguaggio volgare, di particolare dialettale con linguaggio dialettale che fa naturalistico e soggettivo,
notizie che se ne hanno. -nel linguaggio comune, in senso improprio: colui
et de jure '. -nel linguaggio comune: sospetto, indizio. rovani
ipotetico sistema di segni visivi che il linguaggio cinematografico fonda la propria possibilità pratica di
di importanti incontri, è passato al linguaggio del giornalismo politico). e
lanzi, 1-1-10: distinse fra il linguaggio loro antichissimo, ch'egli pretese orientale
ch'egli pretese orientale, e il linguaggio loro posteriore conservatoci ne'monumenti. foscolo
assò, come tante altre, anche nel linguaggio del nostro oro, e nulla c'
). pretestazióne, sf. nel linguaggio della medicina legale, l'attribuire a
fogazzaro, 7-201: questo è un linguaggio che ha del novo in una bocca pretina
agio più nel ritorno al comodo e collaudato linguaggio della pretofobia di fine ottocento che nell'
poveri motti »: il che nel linguaggio tecnico d'oggi significherebbe che nella poesia
4. dir. pen. nel linguaggio giuridico tradizionale (non recepito nel vigente
monachi, 27: veggio usare un linguaggio barbarico / oscuro, colorato e variabile
o un italiano ogni volta che cambia linguaggio. la fisonomia è dolce e previene
l'inquinamento delle prove (anche, nel linguaggio comune: carcere preventivo). -censura
funzioni di sicurezza sociale (e nel linguaggio comune è spesso designata come la previdenza
previgènte, agg. dir. nel linguaggio giuridico, vigente in data anteriore ma
previgènza1, sf. dir. nel linguaggio giuridico, tessere vigente in data anteriore
. assol. latino, proprie del linguaggio burocratico, per indicare una condizione o
di fuori. <. nel linguaggio della critica letteraria e anche della critica
versarvi se conoscessero tutta la sublimità del vostro linguaggio. -letter. che è
con lazzi ed ironie smaccate, in quel linguaggio prezioso, lezioso, pedestre e goffo
uomo di costumi non più veduti, di linguaggio non più sentito, di maniere non
su cui esso è riportato). -nel linguaggio della teoria economica: valore di scambio
. pecchio, 2-151: osservate il linguaggio che usa un giornale di politica o di
è del tutto sinistro. -nel linguaggio militare, locale in cui veniva scontata
. b. croce, ii-14-260: linguaggio primigenio o linguaggio divino, come molte
. croce, ii-14-260: linguaggio primigenio o linguaggio divino, come molte volte la poesia
detta, essa è in realtà il linguaggio profondo e perpetuo dell'uomo. 2
antichità. alvaro, 11-iqó: il linguaggio antico, delle parole pertinenti all'agricoltura
primitiva fissa le idee delle cose nel linguaggio. gramsci, 1-62: ogni popolo
del campo, cosicché il primitivo loro linguaggio fusse composto di suoni differentissimi, così
determinata (ed è termine specifico del linguaggio religioso cristiano, dove indica anzitutto cristo
per immagini, via via ricreando il linguaggio, risenti la forza rustica del volgare
come mi sembra dolce ora quel primordiale linguaggio d'amore del quale si usa ridere
. che ci invita a riflettere sul linguaggio dei nodi come su una primordiale forma
a soffrire della primordialità, grossolanità del linguaggio: scrivere in quei laceri parinosi e
. primordializzare, tr. nel linguaggio della critica letteraria e artistica, conferire
primordi. manzoni, iv-567: il linguaggio stesso di quella assemblea col re, ne'
attività, compie un certo atto. -nel linguaggio cavalleresco, la parte direttamente interessata
al principio della favola. -nel linguaggio giuridico, la prima parte di un
/ dal principio nel foco, in suo linguaggio / si con- vertian le parole grame
una abate). -anche: nel linguaggio comune, carica o mansione di un
prisca / s'innestò su 'l barbarico linguaggio / e dal comun lignaggio / nacque il
in partic., è propria del linguaggio dei restauratori di opere d'arte o
magalotti, 23-15: oh che brutto linguaggio per un privato! egli si avvede minacciar
-diritti di privativa industriale-, nel linguaggio giuridico ottocentesco, diritti di brevetto (
il pubblico et il privato. -nel linguaggio commerciale: chi, non essendo commerciante
di qualcosa. -in partic., nel linguaggio giuridico: il fare venire meno in
affrontare il conflitto. -nel linguaggio ascetico, rinuncia ai beni terreni.
un territorio. -privilegiare le prove: nel linguaggio processuale (e specialmente in quello penalistico
sperimentazione. -in partic.: nel linguaggio ascetico, ciascuno dei cimenti o delle
stimolato anche lui a una acerbità di linguaggio che non gli è consueta. manzini,
tutto attendibile. -anche: nel linguaggio della filosofia contemporanea, carattere di un
proveniente da quelle pagine ha trasformato il linguaggio politico. = deriv. da
e oggi è usato per lo più nel linguaggio burocratico, con valore pleonastico).
in parlamento). -anche: nel linguaggio più tradizionale e dei testi legislativi più
a qualunque tipo di giudizio, mentre nel linguaggio più moderno si riferisce a forme semplificate
modifica del 1972 e impropriamente chiamato nel linguaggio giornalistico avviso di reato) con cui
; condotta. -in partic.: nel linguaggio degli storici e dei diplomatici dei sec
, tali umori ella manifestava in un linguaggio orgiastico di figurati secenteschi, di retoriche
cui si conclude (e, nel linguaggio giuridico moderno, si riferisce anche a
politica). -in partic., nel linguaggio comune: procedimento giudiziario penale,
gianni, lv-188: non seguitate il linguaggio dei ciechi proclamatori di beneficenza verso le
e le fanno proclivi ad ascoltare 11 linguaggio di chi attribuisce quei mali alla tentata unità
o protervi, è il vostro comun linguaggio: procrastinare. baretti, 6-279:
affari) dell'impresa stessa (e nel linguaggio comune è anche più specificamente denominato
viete che tutti usano, anche nel linguaggio famigliare (per iscansare altre maniere più
prodigiosa. ibidem, i-158: il linguaggio francese s'insinuò nel nostro più di
disserra. -sostant. (anche nel linguaggio giuridico, con riferimento a chi,
realtà quell'altra costruzione empirica che è il linguaggio come 'prodotto sociale '. soffici,
[s. v.]: nel linguaggio economico produttore contrapponesi a consumatore: chi
, 2-ii-39: anche nel problema del linguaggio sembra inevitabile la concezione dello spirito come
. -rapporti di produzione: nel linguaggio marxiano, i rapporti, di natura
tutti gli altri rapporti sociali). -nel linguaggio corrente, i rapporti di varia natura
di una professione. -anche, nel linguaggio familiare, sf. plur.:
di certe povere donne. -nel linguaggio burocratico: il lavoratore in quanto individuato
rapporti umani ', per dirla col linguaggio di quelle parti, per non sentirsi mai
18. -fare la professione: nel linguaggio dei professionisti, esercitare una libera attività
, iv-544: 'professionista ': nel linguaggio dello sport indica l'atleta che concorre
incarico di docenza universitaria. -nel linguaggio comu ne: medico specialistico
virtù profetiche. -in partic.: nel linguaggio biblico, donna che, ispirata da
talora improntato a energica denuncia, il linguaggio allusivo e spesso involuto tradizionalmente attribuiti ai
la nota anatomica ', ricordiamo il linguaggio medico. ce n'è una che
specialmente politiche e amministrative (e nel linguaggio giornalistico si usa l'espressione basso
penetrando passa. 2. nel linguaggio comune e in quello giuridico tradizionale,
produttiva, commerciale o finanziaria. -nel linguaggio della teoria economica, reddito dell'imprendib
. v. forma]: anco nel linguaggio parlato familiare, la gente colta usa
sconvolta, dei progenitori di questo atletico linguaggio, con la loro rapacità sensuale,
naturale di questo mondo. -nel linguaggio della critica letteraria e artistica, il
calcolo è l'enunciazione, in un linguaggio ben definito, di un algoritmo, cioè
progressione di questo sistema odioso. -nel linguaggio tecnico dell'alpinismo, avanzamento sulla parete
per lo più crescente. -nel linguaggio giuridico-amministrativo, successione delle varie qualifiche (
. faldella, i-4-70: il suo linguaggio era tutto dì sulla opportuna rotazione dei partiti
miracolosa. progressiva, sf. nel linguaggio della circola zione stradale,
progressiva, sf.): nel linguaggio burocratico, circolare contras- segnata da un
che si vuol calcinare. -nel linguaggio alchemico, miscelazione di un metallo ignobile
). -in partic.: nel linguaggio della psicanalisi, espulsione e attribuzione ad
oggetto di cure parentali (e nel linguaggio della zoologia si distingue fra la prole
(o di compravendita): nel linguaggio della pratica commerciale (e, in par-
-promessa bancaria, promessa cambiaria: nel linguaggio pratico, in senso concreto, assegno
esclusivamente nella forma promittente). -nel linguaggio pratico promittente venditore: chi con un
. -sm. gerg. nel linguaggio dei lager nazisti, prigioniero che occupava
atto unilaterale. -promissario acquirente: nel linguaggio pratico, chi, in forza di
connotazione scherz., nella parodia del linguaggio pedantesco). gonzaga, ii-48:
o balocco per noi. -nel linguaggio sportivo (e, in partic.,
volto all'esoso, / nell'aspro linguaggio / ravvisa la sordida / prontezza al servaggio
attuato. muratori, 10-i-22: il linguaggio espresso da dio levò a ciascuno una
parlare; il proferire i suoni del linguaggio; articolazione fonetica. -con metonimia:
; l'insieme delle caratteristiche fonetiche del linguaggio. castiglione, 74: perché
-che crea e dà forma al linguaggio (una divinità). garzoni,
; l'insieme delle caratteristiche fonetiche del linguaggio. m. palmieri, 1-19
li vocaboli semplici e composti d'un linguaggio pervengano alli nostri orecchi mediante tale istrumento
ecc., e il complesso de'medesimi linguaggio, lingua, idioma, ecc.
pretende di mostrare che quasi tutto il linguaggio franzese s'è formato con quel d'
una propaggine arborea. -nella metafora del linguaggio evangelico. garzo, 25: trapiantata
fantasiosamente, propedeutico. 3. nel linguaggio accademico, che deve essere superato prima
degli uomini incapaci si parlerebbe loro un linguaggio inintelligibile. -segnalare un'opera;
in o con proporzione). -nel linguaggio della logica indica una forma di argomentazione
sui contenuti, sul metodo e sul linguaggio. soprattutto si mette l'accento sulla
, dubiterò 10 s'egli sappia il linguaggio o se muova casualmente gli organi della
. -in par- tic.: nel linguaggio filosofico, contenuto logico di un giudizio
o individualizza un ente (e nel linguaggio filosofico e scientifico ant. è talora
.]: idiotismo è la proprietà del linguaggio comune a una gente o parte di
, non proprietà e nativa bellezza di linguaggio in qualsiasi de'nostri antichi scrittori,
i vocaboli e le proprietà del linguaggio, parecchi anni. ma l'ariosto fu
il caseificio, il matrimonio, il linguaggio, la proprietà, la settimana ed
appartenenza comporta (e altresì, nel linguaggio politico-ideologico degli ultimi due secoli, con
organizzata in ente giuridico autonomo (nel linguaggio politico-ideologico l'espressione proprietà comune o collettiva
altro ente collettivo privato (e nel linguaggio politico-ideologico, l'espressione proprietà sociale designa
. -proprietà intellettuale (o, nel linguaggio comune, proprietà letteraria o artistica e
commerciale: in senso improprio (nel linguaggio comune), l'insieme dei diritti
il furto. -stor. nel linguaggio teorico-ideologico degli illuministi e dei riformatori
(e di chi a tale linguaggio si riferisce), ciascuno dei di
, -fuor di conoscenza. -nel linguaggio comune, possesso esclusivo; aspirazione,
persona. -disus. nel linguaggio religioso (in contrapposizione agli ideali evangelici
9. stor. dir. nel linguaggio del diritto feudale (e in quello
sua propietà ferma tenere. -nel linguaggio teorico degli illuministi e dei riformatori del
! 4. disus. nel linguaggio ispirato al diritto feudale, chi ha
: saprai scegliere fra le parole del tuo linguaggio le più pure e le più proprie
: il suo [di dante] linguaggio è tutto sopra la prosa e 'l comune
-per estens. che usa precisione di linguaggio.
[s. v.]: nel linguaggio ecclesiastico dicesi 'uffizio proprio 'contrapposto
ripigliar dagli avoli, non dico tutto il linguaggio, ma un cotal raffinamento dell'idioma
. -con precisione di termini, con linguaggio appropriato. francesco da barberino, i-226
, / ké ciascuno s'asimillia / suo linguaggio proprioso. = deriv. da proprio
eccezionalmente dotati (detti ti- racollo nel linguaggio degli operai di qualche regione italiana,
con vivacità, con spirito, in linguaggio più da gazzetta che da storia. in
alluvionale. -con riferimento a un linguaggio poetico particolarmente o anche eccessivamente piano,
-filos. nella concezione estetica crociana, linguaggio dell'intelletto e della riflessione (contrapposto
della riflessione (contrapposto alla poesia, linguaggio del sentimento e della fantasia),
tutta interna. la poesia è il linguaggio del sentimento: la prosa, dell'intelletto
, scritto, testo composto in un linguaggio sciolto da regole metriche e da forme
-in prosa, per prosa: con linguaggio, per lo più scritto, sciolto
verso quanto in prosa. -nel linguaggio non poetico. luna [s.
.: composto, redatto in un linguaggio sciolto da regole metriche e da forme
una o più opere fa uso di tale linguaggio (un autore). bettinelli
in prosa: scrivere, redigere in un linguaggio sciolto da regole metriche e da forme
ma non tutti i popoli posseggono un linguaggio poetico separato dal linguaggio prosaico. pascoli
popoli posseggono un linguaggio poetico separato dal linguaggio prosaico. pascoli, 1-414: il dramma
del poetico. 2. proprio del linguaggio comune o adatto al normale discorso comunicativo
borghesi. soffici, v-1-272: con un linguaggio piano o chiaro, il buon scrittore
una pronuncia di proscioglimento (e nel linguaggio giuridico antico indica anche la liberazione
). -in partic., nel linguaggio comune: assolvere, riconoscere innocente,
del giudice. -in partic., nel linguaggio comune: pronuncia liberatoria da un'imputazione
il giornale prosegue a escire, usa linguaggio calmo, ma coerente. leoni, 458
(femm. -a). nel linguaggio biblico, chi si convertiva alla religione
fu prosèlita e che non seppe il linguaggio delli ebrei. cavalca, 6-1-196:
notevole, ben che raro, del linguaggio mitologico e degli sdruccioli rimati prenunzia il
. 3. affettazione enfatica di linguaggio che si vuole sostenuto ed elevato,
. 2. eufem. nel linguaggio burocratico: protezione e sfruttamento della prostituzione
a altri. -sm. nel linguaggio cristiano, ciascun uomo rispetto a ogni
. -in partic., nel linguaggio amoroso, rendere omaggio alla persona amata
(di so lito nel linguaggio burocratico, per indicare il ca
iv-547: ^ protettore ': nel linguaggio della galanteria dicesi di " chi fa
ai loro abitanti. -nel linguaggio giuridico e in quello comune quando si
po'voi la protezione. -nel linguaggio colloquiale o giornalistico, attività delittuosa,
-con uso scherz.: tipico del linguaggio cauto e generico dei diplomatici.
protocolli tassativi. 5. nel linguaggio burocratico o scolastico, con uso appositivo
comunista,... ma il suo linguaggio era quello di un protocristiano. g
protodidascalo. = voce dotta del linguaggio pedantesco, comp. da 7tpó>- xoc
(come sono il mito o il linguaggio oppure la spe culazione logica
« pòrco * 'primo 'e da linguaggio (v.). protolisi
), locuz. lat. propria del linguaggio giuridico, usata in locuz. come
prova presuntiva) -, specie nel linguaggio forense, ciascuno dei predetti tipi di
i'sì so ben per cuor ogne linguaggio, / le vite d'esto mondo i'
militare. -provenienza sospetta: nel linguaggio giudiziario e poliziesco, presunzione di illegalità
usato come ingiuria). -anche, nel linguaggio giuridico; che ha il compito di
indarno, behemet non intendeva questo linguaggio provocatore e rimaneva quieto come olio.
). - anche, specie nel linguaggio comune: atto, che per lo
voci e maniere di dire forma il linguaggio di ciascun particolare popolo. algarotti,
una carica civile (e sia nel linguaggio canonistico sia in quello civilistico il termine
insegnino prudenza alle giovanette. -nel linguaggio neotestamentario, prudenza del mondo, del
prurito insistente e diifuso (e nel linguaggio medico indica la dermatosi fortemente pruriginosa,
facondia, ma l'austero e sobrio linguaggio della scienza. = voce dotta
borgese, 6-10: esso [il mio linguaggio] aveva ascoltato le modulazioni dimesse,
da usare nella traduzione del programma in linguaggio macchina. = voce dotta, ingl
medie. fenomeno morboso consistente in un linguaggio insensato, proprio di alcuni casi di
pseudolinguàggio, sm. inforni. linguaggio in cui le istruzioni di programma sono
(e richiede di essere tradotto in linguaggio macchina da un compilatore perché il programma
(v. pseudo) e da linguaggio (v.), calco dall'ingl
siano dei meccanismi per esprimere, in linguaggio sostanzialmente paritetico, le tesi dell'autore
pseudoparlato, agg. che simula il linguaggio colloquiale, usuale. pasolini,
era... ottenuta usando un linguaggio specifico di poesia... il
parlavo di uno 'pseudo-razionalismo 'del linguaggio giornalistico, di una sua normatività gergale
non c'è dubbio che il linguaggio giornalistico italiano ha assunto dei veri
parlavo di uno 4 pseudo-razionalismo 'del linguaggio momalistico, di una sua normatività gergale
, 10-ii-1987], 3: dietro il linguaggio ci sono dei modelli di comportamento,
]: 'psiche ': taluni nel linguaggio filosofico per il principio spirituale della vita
tutto ciò che non è espresso nel loro linguaggio è delirio, è pregiudizio, è
e tali espressioni hanno sostituito, nel linguaggio ufficiale, i più vecchi termini di
comprovato dai loro indizi, che nel linguaggio comune si chiamano fisici e, nel
comune si chiamano fisici e, nel linguaggio filosofico dualistico, psicofisici. bacchelli,
è stato variamente denominato 'psicologia del linguaggio ', 'psicologia linguistica 'o
a scemere l'allucinazione dalle ciurmerie e linguaggio allegorico con che si è mescolata in
'. -sostanze psicotrope: nel linguaggio legislativo, termine che indica genericamente quelle
lat. class, psyllion (passato nel linguaggio scient. come psyllium), adattamento
di voce (e di conseguenza il linguaggio umano non sarebbe fondamentalmente diverso da quello
per la spiccata abilità nell'imitare il linguaggio umano. m. a.
, scabbia, psora. -nel linguaggio della medicina omeopatica, intossicazione provocata da
dotta, lat. pterygium (passato nel linguaggio scient.), dal gr.
..., usando una volta il linguaggio dei pubblicitari,... che
all'ire. -comune (il linguaggio). delminio, ii-23: locuzione
ispira allo stile, alla melodia, al linguaggio armonico e strumentale proprio dell'opera
attonito d'innanzi a certe libertà di linguaggio cortese europeo; ed ora oscillava stranamente
quelle finezze ineffabili, il genio ha un linguaggio potente su tutti i cuori, una
morale. -in partic., nel linguaggio della letteratura ascetica ed edificante, lotta
degli insetti dell'ordine afanitteri; nel linguaggio comune s'intende per lo più quella
in partic.: la vergine maria nel linguaggio religioso (per lo più in espressioni
e. cecchi, 6-133: convenzione, linguaggio, emanati non si sa bene di
coetanee. parlottano... un linguaggio che loro sole intendono. in un fuoco
= dal lat. puleium (passato nel linguaggio scient. nella forma pulegium),
2. figur. che usa un linguaggio eccessivamente lezioso, raffinato, forbito (
e tale termine è usato soprattutto nel linguaggio tecnol.). = nome
ma non ha ancora trovato il suo linguaggio personale. -abbellire, adomare un
plastica); correttezza, proprietà di linguaggio (sia nella scelta lessicale sia nella
gli abruzzesi ed i sanniti parlano un linguaggio più pulito della elitre province. botta
racconta queste cose serenamente, col suo linguaggio nitido, asciutto, pulito, senza
purezza di stile, o con un linguaggio alieno da grossolanità e da allusioni oscene
. maffei, 201: non gusta il linguaggio alla moda? / pur corre in
letteraria); correttezza, proprietà di linguaggio. salvtni, 39-iii-115: qui [
espressione linguistica; semplicità e chiarezza di linguaggio. -con metonimia: lavoro accurato e
italia... questa sana libertà di linguaggio s'è perduta per colpa della riforma
'. pulsióne, sf. nel linguaggio scientifico galileiano, azione di una forza
nell'espressione forza di pulsione; nel linguaggio scientifico attuale occorre solo in alcune locuz
). -in partic.: nel linguaggio giuridico, suscettibile di una sanzione di
dio). -giustizia punitiva: nel linguaggio giuridico, giustizia penale (in contrapposizione
qual capo farmi per adoperare quel suo linguaggio [del boccaccio] co'verbi in
, e non ancora abbastanza lontana. il linguaggio liricheggiante ci dà fastidio. i sentimenti
-volgere il parlare per punta: nel linguaggio dantesco, parlare direttamente all'interlocutore.
v.]: 'puntaguzzo si usa nel linguaggio tecnico ed è giustificato dall'antico puntaguto
. puntéggio1, sm. nel linguaggio dei calzolai, perforazione del cuoio per
del lavoro. 3. nel linguaggio bancario: complesso dei punti percentuali che
fermo e stabile, fissare. -nel linguaggio milit.: sostenere con puntelli provvisori
qualche località, con miglior proprietà di linguaggio diconsi 'punti di accompagnamento ')
un punto: cucire (e nel linguaggio colloquiale indica un piccolo rammendo o una
: v. strategico. -nel linguaggio giornalistico e commerciale, in espressioni formate
'punto 'come si dice in linguaggio marinaro. dizionario di marina, 699
il gran quaderno. -nel linguaggio dantesco, il complesso dei quattro elementi
). lessona, 1222: nel linguaggio scientifico si suol aggiungere il prefisso quadri
, 12-130: croce creava una teoria del linguaggio poetico che identifica l'intuizione con l'
21. per simil. nel linguaggio cinematografico, durata di una singola azione
. 30. plur. nel linguaggio politico di origine marxista, l'insieme
f -per estens., nel linguaggio politico-socioloico ispirato al marxismo o che vi
(anche soltanto quadro): nel linguaggio sindacale (e dal 1985 anche in
animai pennuti / s'ignorava il quadrupede linguaggio; / poiché ogni specie animalesca avea
ogni specie animalesca avea / un suo linguaggio, in cui parlar solea. rovani
, peculiarità (ed è proprio del linguaggio poetico e filosofico). dante,
3. dir. lavor. nel linguaggio legislativo, ciascuna delle classi nelle quali
a una di tali classi (nel linguaggio della contrattazione collettiva e in quello che
specializzato (un lavoratore; e nel linguaggio comune il termine esprime l'idea del
con un agg. qualificativo; nel linguaggio notarile e burocratico, anche nell'espressione
: il pericolo che porta seco [il linguaggio matematico] è nel lasciar credere che
quindi individuo e imprevedi -nel linguaggio scientifico è genericamente riferito a teorie,
d'ebano. -come espressione tipica del linguaggio ricercato e solenne (e ha valore
croce, ii-1-499: che nell'enfasi del linguaggio si parli, tanto per intendersi alla
cortese offerire / cortesemente ancìvessi in lor linguaggio. detta casa, iv-74: non
favore di lei). -anche, nel linguaggio comune: la quota di patrimonio ereditario
quartetto veramente geniale, com'egli dice nel linguaggio musicale neologico, cioè virgilio e orazio
trice del popolo. -nel linguaggio comune e politico, ciascuna delle entità
madre. -quartiere dormitorio: nel linguaggio della pubblicistica moderna, zona residenziale per
rimasto il significato, oltre che nel linguaggio comune, nell'ordinamento degli eserciti stranieri
, iv-557: 1 quartigliere ': nel linguaggio di caserma era così chiamato il soldato
tempo. -per estens., nel linguaggio corrente: dimensione spazio-temporale che è fuori
xix, a designare, specialmente nel linguaggio dei nascenti movimenti socialisti, la classe
la lunazione. -in partic.; nel linguaggio comune: l'aspetto che la luna
s'abbandonava a una certa volgarità di linguaggio in contrasto con la perfetta tenuta e
'. appellansi però anche quarti in famigliare linguaggio le nssure o setole che sopravvengono all'
quasèmo, aw. ant. nel linguaggio furbesco, qua. pulci
rimase stupefatto un momento nel sentir quel linguaggio così insolito, più stupefatto ancora di
, sm. dir. pen. nel linguaggio della dottrina, ciascuno dei casi in
assai altre cose i tesori di quel linguaggio si celebran dirittamente, così a questa
deriv. da quercus (passato al linguaggio scient.), di origine indeuropea.
qualcuno. -in partic.: nel linguaggio moderno, presentare contro qualcuno una denuncia
dotta, lat. querquedula (passato nel linguaggio scienti), di origine onomat.
la questione dell'origine e della natura del linguaggio è proprietà inscindibile della nuova linguistica.
; là (ed è ancora uso del linguaggio popol. o colloquiale).
inattivo. -in partici nel linguaggio ascetico e mistico, che gode della
attestazione. -in partic.: nel linguaggio comune, attestazione scritta relativa al- l'
di populi. 4. nel linguaggio commerciale e amministrativo, quietanza (v
riferimento (in partic., nel linguaggio della fisica, relativamente agli istanti appartenenti
senza noiarlo. 17. nel linguaggio della critica letteraria, serenità e compostezza
era indarno, behamet non intendeva questo linguaggio provocatore e rimaneva quieto come olio.
quella quietudine di giubilato. -nel linguaggio della critica letteraria, distacco dell'autore
. iron. come espressione propria del linguaggio ricercato e solenne. n.
sm. iron. come espressione propria del linguaggio ricercato e solenne. p
vista equale. 2. nel linguaggio dell'alchimia, sostanza ritenuta specialmente pura
roberto, 8-277: le supreme fioriture del linguaggio, la rarità della 'scrittura artistica
, della lubricità, esplicata con un linguaggio da postribolo, da trecche, da
parte. -quinta sponda: nel linguaggio degli irredentisti, la dalmazia.
. quirinàbile, agg. nel linguaggio giornalistico, che si candida alla carica
2. per estens. nel linguaggio politico, percentuale dei voti riportati in
ammortamento (o quotacapitale): nel linguaggio burocratico e finanziario, la parte di
-in senso generico, specie nel linguaggio burocratico: parte, espressa in termini
applicandovi l'intonaco. 3. nel linguaggio dei carbonai, aggiungere schegge di legna
73: il 'bertoldo 'impose un linguaggio: le ragazze brutte erano * racchie
dessi, 11-54: la violenza di linguaggio e il tirannico egoismo del padre faceva
(di solito nelle locuz. del linguaggio milit. chiamare, sonare a raccolta,
: volerne correggere errori o improprietà di linguaggio. nieri, 2-297: pensa che
(e per lo più in espressioni del linguaggio colloquiale). stampa periodica milanese
della persona (ed è costruzione del linguaggio colloquiale). tommaseo [s.
le rileva. -uomini radar: nel linguaggio giornalistico, i controllori di volo.
d'annunzio, v-2-228: il mio linguaggio era tuttora inespresso, senza questo mio
plur. m. -i). nel linguaggio dei futuristi, chi cura le trasmissioni
radici aòerienti o aperitive: nell'antico linguaggio deh'erdoristeria, quelle del rusco,
alla determinazione di esso (e nel linguaggio filosofico indica frequentemente un principio primo o
un'istituzione, un comportamento. -nel linguaggio filosofico, ciò su cui poggiano l'
e toccò cima / la gloria del linguaggio il qual conchiude / una gente dispersa
ràdio1, sf. invar. nel linguaggio comune, forma abbreviata di radiofonia,
, vengono a formare questi ibridi di linguaggio popolare. 2. ente statale
. = voce dotta (propria del linguaggio scientifico e tecnico), lat.
. 2. sport. nel linguaggio del calcio, estrema- mente preciso e
fisse, dalla radio (ma nel linguaggio comune è più frequente la dizione
'ha già un significato preciso nel linguaggio scientifico contemporaneo. 'radiografare 'significa
'ha già un significato preciso nel linguaggio scientifico contemporaneo.... rimarrebbe
in vibrazioni sonore udibili (e nel linguaggio comune è brevemente detto radio: cfr
'ha già un significato preciso nel linguaggio scientifico contemporaneo, rfanzini [1905]
impianto radiotelegrafico (ed è, nel linguaggio comune, sinon. di marconista)
gentiluomini indifesi. -ostentare forbitezza di linguaggio. soffici, v-6-220: lo pronunziava
tempo. y eleganza e proprietà del linguaggio, dello stile o del contenuto di
: le donne meno colte acquistano un linguaggio raffinato, perché in questo dominio la
ripigliar dagli avoli, non dico tutto il linguaggio, ma un cotal raffiniménto dell'idioma
parla al popolo e alle donne col linguaggio dell'affetto ha certo la retribuzione dell'
silenzio, tacere, oppure moderare il linguaggio, parlare poco e con prudenza.
rauco 4. disus. nel linguaggio dei fabbricanti di fuochi artificiali, salterello
o affettuoso, per lo più nel linguaggio colloquiale e familiare. fagiuoli, 4-10
ragazzo. -ragazzo copertina-, nel linguaggio giornalistico, modello bello e aitante (
di chiamarlo uomo. -nel linguaggio colloquiale, per indicare il buon cuore
fidanzato; moroso (ed è voce del linguaggio colloquiale e giovanile). arlta
-raggi rontgen o raggi x (nel linguaggio comune anche semplicemente raggi): radiazioni
ha raggiunto in essa una dignità di linguaggio ed un'elevatezza di sensi, non
cassieri, 232: ciò, nel linguaggio della villa, era più che un
l'inquisitore di como. dev'essere un linguaggio ben nuovo per quella gente. ma
e nel proprio sviluppo, che in linguaggio kantiano si sarebbero chiamate f autobiografie trascendentali
o invece, da wittgenstein, come linguaggio, e specificamente come tautologia, con
lussi tanto ingegno. -parlare il linguaggio della ragione: svolgere argomentazioni rigorosamente logiche
accusarmi di freddezza se ti parlo il linguaggio della ragione. -perdere la ragione-
volentieri sarebbe uscito a passeggiare. -nel linguaggio familiare e studentesco, l'istituto tecnico
-unito a voci che, nel linguaggio filosofico o derivato dalla filosofia, indicano
animata e ragionevole. 2. nel linguaggio della filosofia aristotelica e scolastica e unito
scorreria a scopo bellico 'e, nel linguaggio sportivo, con quello di 'prova
scoprire una nuova terra, ma che nel linguaggio del paese l'abbiate trovata denominarsi già
dubitare della loro schiettezza, mutò finalmente linguaggio; si rallegrò con lei, le
, lat. rallus (passato poi nel linguaggio scient.) propr. 'rasato
a 'culbutare 'tutto il buon linguaggio. arlia, 463: stoffa a ramaggio
sintassi ramificata e sinuosa fanno di questo linguaggio uno strumento utile più a non dire che
modi spontanei e naturali della formazione del linguaggio. = fr. ramisme,
saprai scegliere fra le parole del tuo linguaggio le più pure e le piu proprie e
: come mestiere o esercizio abituale nel linguaggio familiare più usitato di 'rammendatrice '
po'sciocca (ed è voce del linguaggio popol.). c.
, rincretinimento (in partic. nel linguaggio colloquiale o con valore scherz.)
cerebrale. -in parile., nel linguaggio colloquiale: rimbambito, rimbecillito; imbecille
rametti e i ramoscelli. -nel linguaggio dei frutticoitori e dei giardinieri, ramo
': metafora per indicare, nel linguaggio politico ed economico, i settori di
una famiglia; figlio (e nel linguaggio moderno ha per lo più connotazione scherz
o per presenza di essudati (e nel linguaggio della semeiotica medica si distinguono i rantoli
classificazione scientificamente disusata ma viva nel linguaggio comune, con tale denominazione si indicano
non comune, ma non può nel linguaggio scritto cadere. = comp
mille parti, dovendo passare da un linguaggio all'altro, da una operazione materiale
fame denunzia mediante rapporto. -nel linguaggio comune: denuncia presentata da un privato
altro. -per estens., nel linguaggio tecnico e scientifico: quoziente fra i valori
corso di un conflitto bellico). -nel linguaggio comune: azione analoga o anche di
dei isogni della collettività (e nel linguaggio politico moderno per lo più si identifica
lo più nell'espressione, frequente nel linguaggio amministrativo, spese di rappresentanza, che
esplicito il pensiero (le parole, il linguaggio, la scrittura). tolomei
virtù rappresentativa del bello che, rifusa nel linguaggio, divien pittura parlante, cioè poesia
5. eletto, squisito (il linguaggio). alvaro, 7-119: una
dialetto, e un'altra in un linguaggio eccessivamente rarefatto e nobilitato.
del tutto nuova e la rarefazione di un linguaggio orchestrale che nella scena delle apparizioni e
le pelli (ed è voce del linguaggio dei conmento. ciatori).
). -in partic.: nel linguaggio cristiano, accettare con fede le dolorose
del castiglione a propagare, rassodare il linguaggio di cui ancor ci serviamo.
azioni belliche. 4. nel linguaggio della borsa, incetta di titoli.
rastrellare '. 6. nel linguaggio dei mercati finanziari, acquistare sistematicamente un
ratatùia ': voce del basso linguaggio dell'italia settentrionale e centrale; confusione
organo). -in partic., nel linguaggio del codice civile vigente: dichiarazione con
. 2. per estens. nel linguaggio comune, riconoscere come legittimo, come
. v.]: segnatamente nel linguaggio famigliare 'andare ratto ratto 'porta
di mente), si distingue nel linguaggio giuridico il ratto proprio e il ratto
. 12. celarsi dietro un linguaggio oscuro e allusivo. settembrini, 1-43
astuzia,... si ravviluppavano in linguaggio tenebroso. 13. con
di ciascuno di essi. 'razare in linguaggio di mare. quando un vascello veleggia
un frase, modi logici inusitati nel linguaggio comune delle concetto empirico...,
: 'razionale ': voce antica del linguaggio filosofico, oggi usata e abusata come
certi tratti somatici ereditari). -nel linguaggio comune, in senso generico, ma
e sociali. -stor. nel linguaggio politico-ideologico e anche legislativo del razzismo nazista
la religione. 2. nel linguaggio dei fautori del razzismo e negli usi
3. psicol. memoria razziale: nel linguaggio freudiano, l'eredità arcaica, costituita
. scritto o declamazione caratterizzati da un linguaggio enfatico e ricco di metafore. tapini
razzura, sf. tose. asprezza di linguaggio e di toni; stizza.
're del cronometro '. -nel linguaggio della pubblicità indica l'ottima qualità di
n. 5. 3. nel linguaggio della scienza, che ha consistenza fisica
salvaguardare dei reali interessi. -nel linguaggio del commercio, campionereale: quello estratto dalla
pubblicistica francese della restaurazione e diffusa nel linguaggio giornalistico contemporaneo. carducci, iii-25-172
e l'espressione è spesso usata nel linguaggio della critica anche per indicare un atteggiamento
semplicità nuda e schietta, crudezza (nel linguaggio, nella scrittura o in una raffigurazione
-in modo da riprodurre mimeticamente il linguaggio di una persona o di un determinato
più comodo. o per usare il linguaggio diplomatico: è più realistico.
e servendosi di una determinata materia o linguaggio un sentimento, un'emozione, una
di vederci una conformità simmetrica del linguaggio col [[jensiero
. 5. commerc. nel linguaggio aziendale, operazione diretta a sostenere una
intercorrenti fra insiemi di espressioni di un linguaggio formale e insiemi di strutture che dànno
acconciamento di 'realizzazione '; nel linguaggio commerciale vale commutazione in denaro di qualsivoglia
migliorini, 681: l'influenza del linguaggio amministrativo è più che mai forte e
hanno da verificarsi realmente. -nel linguaggio filosofico: secondo il modo di essere
. -in partic.: nel linguaggio della scolastica, secondo la sostanzialità,
che sia buono. 3. nel linguaggio giuridico: sotto il profilo economico,
e personalmente. 4. nel linguaggio musicale, secondo la funzione strutturale ai
la voce è ritornata attualmente in uso nel linguaggio politico. realtà1, sf
dotta, lat. rhoeàs (passato al linguaggio scient.), di origine incerta
sanzione penale; illecito penale (nel linguaggio giornalistico si usa talvolta, in questo
. -anche (e più frequentemente nel linguaggio propagandistico): l'insieme delle persone
conservatore (e il termine, nel linguaggio ideologico-propagandistico delle forze politiche di sinistra,
situazione odierna (ed è usato nel linguaggio comune per limitare la portata di un'
sé è chiarissima e popolare, in linguaggio mezzo morto, che non è di popolo
. consegna di un documento legale. -nel linguaggio p. verri, 3-iii-326: sulla
medesima colpa non leggiera. lo dicono nel linguaggio del diritto penale, notando ch'essa
riportato condanna, ecc.). -nel linguaggio comune e burocratico: che ha già
alla posizione eretta. 13. nel linguaggio borsistico, luogo in cui gli agenti
più particolarmente si usa questo vocabolo in linguaggio di chimica per indicare ogni vaso a
termine presentava per lo più, nel linguaggio comune, forti connotazioni emotive).
, 733: 'redazza ': nel linguaggio comune e in senso figurato si dice
: si dice che per una critica al linguaggio sono queste produzioni meno volontarie le più
rèdito1. redditometro, sm. nel linguaggio politico e giornalistico, l'insieme degli
più tardi, 'resuscitato '(nel linguaggio della chiesa), di origine incerta
riduzione (ed è termine usato nel linguaggio chimico, anche nelle espressioni indicatore reaox
della lunghezza (ed è usato nel linguaggio della tecnica del legno). -sega
3. referente di classe: nel linguaggio della politica e della pubblicistica, ceto
, con riferimento ai modi propri del linguaggio scientifico). dorfles, 7-77
povero, sciatto, dozzinale (il linguaggio, lo stile, con riferimento al modo
con la propria protezione (dio, nel linguaggio biblico). rinaldeschi, 1-128
a cena. 2. nel linguaggio quotidiano e del commercio: vendere a
. -lasciare, abbandonare (nel linguaggio colloquiale, per indicare la poca o
fratello di papini. -nel linguaggio colloquiale e del commercio: venduto a
buoni e saggi pastori. -nel linguaggio colloquiale e del commercio, er indicare
, iv-409: 'reggente ': nel linguaggio della burocrazia scolastica è così detto il
. v.]: adesso, con linguaggio ambiguo e barbaro, 'professore reggente
macchie che la bella faccia del nostro linguaggio non poco oscurano. 5. per
. -per simil., nel linguaggio sindacale, per indicare la piena attuazione
di atti documentari. -anche, nel linguaggio attinente al diritto: ciascuno dei tipi
registrazione). -ufficio del registro (nel linguaggio comune, anche semplicemente il registro)
patrimoniali dello stato. -anche, nel linguaggio comune: l'edificio in cui ha
volemmo un impero. -nel linguaggio della mistica cristiana, partecipare al regno
e con l'ardenza del tintoretto, nel linguaggio della poesia. 17.
napoli; successivamente fu esteso, anche nel linguaggio giuridico, a tutti i cittadini del
invito. faldella, i-3-69: cittadino nel linguaggio legale significa regnicolo coi diritti civili.
mezo corno, con questo motto in linguaggio regnicolo: 'se siervo miezo,
, secondo una distinzione già presente nel linguaggio politico aristotelico, per indicare più particolarmente
di regno editoriale. y nel linguaggio cristiano, la sede di dio, degli
era indeterminata di felicità); nel linguaggio neotestamentario e nella successiva elaborazione teologica,
consorti, detto 'regula 'nel linguaggio giuridico medievale). catastico del friuli
[di renan] concezione romantica del linguaggio lo portava a deprimere l'importanza delle
delli sacrifici antichi. 2. nel linguaggio amministrativo, legislativo o giuridico, atto
capitali. -in partic., nel linguaggio dell'economia: nuova immissione nel processo
, ricondotto, riassoldato e, nel linguaggio parlato di toscana, recapitolato.
più in funzione incidentale o, nel linguaggio colloquiale, in posizione finale).
. per estens. approssimazione e imprecisione linguaggio. r. longhi, 112
pur le mille volte il relativismo del linguaggio del vasari, la sua mancanza di critica
mano sulla coda. 8. nel linguaggio dell'economia: percentuale, proporzionale (
rilassare. relazionale, agg. nel linguaggio filosofico, che si riferisce alla relazione
. relazionalità, sf. nel linguaggio filosofico, condizione di ciò che è
. 3. intr. nel linguaggio della piccola pubblicità, corrispondere, mettersi
anteriori ad ogni convenzione, connaturali al linguaggio stesso, perché risultanti da relazioni necessarie
di remo o di remi (e nel linguaggio marinaresco è preferibilmente detta palata).
. -in partic.: nel linguaggio filosofico di derivazione platonica, atto intellettuale
l'estinzione del credito). -nel linguaggio comune: condono di un debito.
). remissóre, sm. nel linguaggio di borsa, chi procaccia affari a
cammino. lessona, 1248: in linguaggio marinaresco, 'remora 'significa l'agitazione
letterario, a un'opera, al suo linguaggio). dante, conv.,
-con riferimento a un artista, al suo linguaggio figurativo. baldi, ii-18:
, tr. (rendicónto). nel linguaggio burocratico, documentare con un rendiconto un'
di rendicontare), agg. nel linguaggio burocratico, documentato da un rendiconto (
mesi. rendicontazione, sf. nel linguaggio burocratico, il documentare con un rendiconto
-dir. e finanz. nel linguaggio comune e anche in quello degli operatori
che mi faceva sbandare. -nel linguaggio economico e tecnologico, rapporto fra una
produttività. -in partic., nel linguaggio aziendale, misura dell'efficienza di un
prodotto netto delle terre. -nel linguaggio marxista, il frutto del capitale investito
essere proprietari. -rendita parassitaria: nel linguaggio economi- co-giomalistico, vantaggio di cui gode
fu il primo saluto. -nel linguaggio biblico ed ebraico in genere, gli
renitente, sm.). nel linguaggio tecnico della legislazione sul servizio militare obbligatorio
comportamento costituisce reato militare). -nel linguaggio comune: chi, specialmente in tempo
(anche soltanto renitenza): nel linguaggio tecnico della legislazione sul servizio militare obbligatorio
e il conseguente eventuale arruolamento. -nel linguaggio comune, ciascuno dei vari tipi di
il vèrgoli. -anche, nel linguaggio civilistico e del processo civile: chi
e, analogamente a quanto accade nel linguaggio penalistico,
ritrovare (ed è proprio del linguaggio burocratico). la stampa [
o comperarlo (in partic. nel linguaggio burocratico). e. cecchi,
iv-411: 'reperto ': latinismo del linguaggio curiale, il 'trovato '.
. disus. in senso tecnico (nel linguaggio di origine romanistica, sul modello del
messaggio. -lettera senza replica: nel linguaggio burocratico e commerciale, lettera che non
. -discorso di replica: nel linguaggio parlamentare, discorso tenuto da un ministro
di replicazione. 2. nel linguaggio della fantascienza, riproduzione artificiale, del
con gli lor ministri. -nel linguaggio della psicanalisi, processo attivo di difesa
impiego dell'esercito. -anche, nel linguaggio tecnico della criminologia: la persecuzione di
.). -in partic.: nel linguaggio della psicanalisi, respinto dalla coscienza attuale
morale. -in partic.: nel linguaggio della psicanalisi, respingere dalla coscienza attuale
e di montefiorino). -nel linguaggio giornalistico, repubblica delle banane: ciascuno
una creatura ridicola, con sulle labbra un linguaggio vanesio, sotto i baffi repulsivi.
proposito. 9. nel linguaggio giuridico, ciascuno dell'insieme dei caratteri
requisitòria, sf. dir. nel linguaggio tecnico del processo penale, ciascuna delle
). -nel gergo forense e nel linguaggio giornalistico e comune: l'arringa svolta
. -buono di requisizione: nel linguaggio comune, ricevuta attestante che un certo
= voce dotta (passata poi nel linguaggio scient.), lat. resèda
la destinazione prevista (e nel relativo linguaggio, che fa riferimento a un bilancio
farsi. einaudi, 1-198: nel nostro linguaggio contabile si chiamano residui attivi i 200
. sm. dir. proc. nel linguaggio forense, la controparte che si oppone
. espresso, comunicato con un determinato linguaggio e in una forma definita e specifica
li respingo. 5. nel linguaggio giudiziario e amministrativo, negare l'accoglimento
né gli uomini. -nel linguaggio scolastico, non ammettere alla classe successiva
. -in partic., nel linguaggio sportivo: chi si occupa della composizione
piu ressa. 9. nel linguaggio degli statuti cittadini, accordo fra artigiani
.: resta a, da vedere nel linguaggio colloquiale è usato, anche in funzione
spegnere i primi modi ed impoverire il linguaggio: il che a ciò che far
semantici (e vale anche, nel linguaggio comune, per indicare l'interpretazione riduttiva
si dèe intender sempre non in altro linguaggio che in quello de'legati. nicolò erizzo
ciuffo? / è rugghio il suo linguaggio? / « bipedi obliqui, il mondo
antichi réti romanizzati, essendo il loro linguaggio (detto retoromano o rètico, o romancio
dello stile che è comune ad ogni linguaggio. cesarotti, i-xxi-2: dalla professione
scrisse, ma non già con cattivo linguaggio. santi, i-231: volevo dolermi
dell'arte retorica; nella forma, nel linguaggio che le è proprio. -anche:
antichi reti romanizzati, essendo il loro linguaggio (detto retoromano, o rètico, o
chi parla al popolo e alle donne col linguaggio del- l'anetto ha certo la retribuzione
liberò mai, nelle sue teorie sul linguaggio, da certe idee da intellettualista ed enciclopedista
a quella effettiva (ed è accezione del linguaggio burocratico). fanzini [1905
presentare moto retrogrado (soprattutto nel linguaggio astrologico). restoro, 1-ii-19
). retroguardismo, sm. nel linguaggio del fasci smo, atteggiamento
. -an che, nel linguaggio amministrativo: annullare una partita o
^: 'retrovia ': voce del linguaggio militare, usata per lo più al
. j: 'retrovisione ': nel linguaggio psico logico taluno disse l'
intitola 'zante '. -nel linguaggio giornalistico, nota di smentita a notizie
luogo a incriminazione penale. -nel linguaggio comune, affermazione che si propone di
. -in senso eufemistico, specialmente nel linguaggio politico- giornalistico, dichiarazione volta sostanzialmente
perciò difficili da mantenere (e nel linguaggio dei bollettini militari tale espressione ha spesso
esigenze proprie della logica (e nel linguaggio filosofico indica il criterio o la
. 4. disus. nel linguaggio musicale del passato, modulazione progressiva verso
più vaghe. -sostant. (nel linguaggio filosofico e matematico). b.
in simili intraprese. 3. nel linguaggio degli uffici doganali, documento o bolla
falsificate '. 5. nel linguaggio bancario, ordine di pagamento { reversale
, rivoltato (ed è proprio del linguaggio scient.). = voce
del 1956 ed è stato assunto nel linguaggio politico maoista con forte connotazione negativa)
1-243: è un tentativo di ridurre a linguaggio scientifico la concezione delle ideologie della filosofia
iv-582: 'revisore ': nel linguaggio degli stampatori è colui il quale rivede
è borghese e che molti strati del linguaggio burocratico ovattano la prosa degli oratori e
stesso stato posto in essere; e nel linguaggio moderno tende a prevalere su 'revocazione
e il termine è particolarmente usato nel linguaggio di banca e di borsa).
.. s'impiegarono nel riarmonizzare il linguaggio e nel riattarlo alla musica della voce
. con che stregua (uso il loro linguaggio)
riasserita l'origine spontanea e fantastica del linguaggio. = comp. dal pref.
, ricondotto, riassoldato e, nel linguaggio parlato di toscana, recapitolato.
., s'impiegarono nel riarmonizzare il linguaggio e nel riattarlo alla musica della voce
: atterrare di nuovo e traslato nel linguaggio scritto, di persona che s'abbassa
forma e quasi il viso del corrente linguaggio: '... risaltare il quadro
: abbiamo combattuto il ribalbettamento impotente del linguaggio wagneriano. = nome d'azione da
luce. -per estens., nel linguaggio attuale: il proscenio. -anche: impianto
plur. m. -i). nel linguaggio della finanza, chi trae tornaconto dal
, iv-414: 'ribassista ': nel linguaggio di borsa colui che specula sul ribasso
sopra nell'attesa del processo. -nel linguaggio e nella propaganda della repubblica sociale italiana
perché troppo astrusa o scritta in un linguaggio troppo rozzo). g. giustiniani
ributtino, sm. tose. nel linguaggio dei contra- daioli del palio di siena
(con valore aggett.): nel linguaggio marinaresco, scartato perché difettoso o di
. rapini, 5-16: il vostro linguaggio... recalcitra e i vostri
. presente nella sua completezza (e nel linguaggio teologico si allude al disegno divino della
, ricondotto, riassoldato e, nel linguaggio parlato di toscana, recapitolato.
uno angelo. 2. nel linguaggio comune, delitto consistente nel costringere qualcuno
ad apprendere da quelli arguti cittadini anche il linguaggio marino e villesco? a ricavare dalle
utile. -in partic.: nel linguaggio economico e finanziario, ricchezza numeraria ottenuta
ricchezza mobile o anche semplicemente (nel linguaggio comune, per meton.) ricchezza
sociale » del 1926. -nel linguaggio scolastico, attività che consiste nella raccolta
umane la genesi e le leggi del linguaggio, per cavarne i corollari da applicarsi alla
spenta, che parlava con molta ricercatezza linguaggio. -in senso concreto: azione
amore, con le ricercatezze leziose del linguaggio, con le sciocchezzuole bambinesche, è
-che ha modi, gusti e linguaggio improntati a ricercatezza o anche ad affettata
'affettato', 'manierato': 'ha un linguaggio molto ricercato'. anche: 'come è
tutte segregate, tutte d'indole e di linguaggio ripugnanti! -con riferimento a luoghi
erede. 2. nel moderno linguaggio penalistico e burocratico, acquistato, ricevuto
ricevente cavallo. 5. nel linguaggio delle telecomunicazioni, che riceve segnali (
un dato codice. 7. nel linguaggio degli atti pubblici e degli statuti antichi
luogo). -in partic., nel linguaggio marinaresco: essere esposto al vento.
rifornire o a scaricare. -nel linguaggio della fisica e della tecnica, captare
furono aperte. 11. nel linguaggio della burocrazia e, in partic.,
); ed è espressione in uso nel linguaggio commerciale e burocratico. tasso,
o trasmesso (ed è espressione frequente nel linguaggio commerciale e burocratico). -marin.
da scherzo, io dovrei tenere un altro linguaggio e richiamarmi altamente dell'ingiuria che mi
, iv-415: 'richiamo': nel linguaggio degli stampatori era la parola o
, una commedia. -nel linguaggio burocratico, domanda con cui si chiede
giudiziaria (ed è accezione che nel linguaggio giuridico moderno si usa solo con riferimento
intimidatorio (e fu voce propria del linguaggio delle squadracce fasciste).
di nuovo. -in partic., nel linguaggio marittimo: riassegnare una nave mercantile a
riclassificato. -in partic., nel linguaggio marittimo: riassegnazione di una nave a
mi vi pare aver conosciuti assai pratichi del linguaggio de'comici fiorentini. -raccogliersi
ricognizione del diritto domestico. -nel linguaggio burocratico, riconoscimento di una posizione o
soldi il giorno. 5. nel linguaggio militare, operazione che ha per scopo
ricognizion per alfabeto! -nel linguaggio dell'estetica teatrale antica, rivelazione o
che prima non esistevano, non è linguaggio o almeno non è linguaggio razionale:
non è linguaggio o almeno non è linguaggio razionale: mentre la critica, che ha
, che ha per suo strumento il linguaggio, non è che ricognizione di oggetti
nel corpo dell'opera. -nel linguaggio burocratico, assegnare a una data o
presente edizione. 8. nel linguaggio sindacale, ritornare a unificare nelle mansioni
opere del nemico (ed è proprio del linguaggio militare). vespucci, 1-172:
]: 'ti darà qualche riconoscimento': nel linguaggio parlato vale regalo o mancia, ma
armata. ricopertura, sm. nel linguaggio della borsa, l'operazione di acquisto
8. ant. nel linguaggio tecnico dei libri mercantili antichi, ciascuna
]: 'virtù, facoltà ricordativa': nel linguaggio filosofico differiva da 'ritentiva'o da 'memorativa
santità di conversazione, ma straniero di linguaggio e di parlare, sì che dolendosi che
di nuovo gesù cristo (e nel linguaggio omiletico indica il rifiuto e l'opposizione
maldestramente ritoccato e ridipinto. -nel linguaggio della filologia, componimento anonimo che viene
deve rifiutare. -in partic.: nel linguaggio giuridico, che può essere fatto oggetto
, questo par necessario alla precisione del linguaggio e fisiologico e psicologico.
più contrastanti sfumature che riproducono in un linguaggio semi-estremista i vari motivi degli altri partiti
mutamenti). -in partic.: nel linguaggio della politica e dell'economia, variazione
iacopo della lana, ma riducendolo in linguaggio non buono. a. f. doni
: mi son pervenute (ma in linguaggio tedesco) le sette lettere del fu padre
. v.]: 'riemergere': del linguaggio scritto, emergere di nuovo, traslato
riempitiva 'tutte', assai ropria del nostro linguaggio. tommaseo, 2-iv-303: il 'mi'
riempitivi. tappabuchi, come diciamo in linguaggio tipografico. finché un'altra stella ricomincia
dicesi per scherno ed isprezzo in certo linguaggio, specie dei giornali, per andato
legge, di una legge: nel linguaggio politico-parlamentare, nuova discussione e votazione,
case, che chiamano, nel loro linguaggio, 'scucire e cucire': invece di gettare
e, in partic., nel linguaggio cinematografico, di una ripresa, al
v.]: al più, nel linguaggio scientifico, 'riferimento'potrebbesi dire l'atto
(con uso aggett.) nel linguaggio dei contratti agricoli e commerciali, per
emulare degli architetti islamici. -nel linguaggio scientifico e tecnico, relazione con un
usate però dalle nazioni quando il lor linguaggio spirava ancora la sua primitiva semplicità.
, irrisoria. celestino v (nel linguaggio dantesco). borgese, 1-207:
dell'acqua indeficiente. 17. nel linguaggio burocratico postale, corrispondenza respinta dal destinatario
la dottrina sulla origine o natura del linguaggio, esposta nel primo capitolo del suo
, e che consiste nel riattaccare il linguaggio ai movimenti riflessi. gozzano, i-417
3. superfìcie riflettente. -nel linguaggio cinematografico, telaio di legno che sostiene
pie da ciascun dette. -nel linguaggio dantesco, riconoscere riflesso nella luce di
. modernissima nella cinica risoluta libertà di linguaggio. ben visto il contrasto tra robespierre
sentimenti suoi medesimi, ma con un linguaggio colto, poetico, elevato ed armonioso.
mondi natanti. 22. nel linguaggio cinematografico, commettere un errore involontario di
fusione. 2. nel linguaggio tipografico, in senso concreto, l'
rivoluzione. -riforma di struttura; nel linguaggio politicoideologico degli anni sessanta e settanta,
, 8-45: il primo abbozzo del linguaggio fu assai tosto riformato dall'arte soprawegnente
il silenzio, tacere, oppure moderare il linguaggio, parlare poco e con prudenza.
infiammazione, decongestionare un organismo (nel linguaggio della medicina e della fisiologia antica)
rifrutto, sm. nel linguaggio finanziario, l'inte bonghi
corpo, in espressioni iperb. del linguaggio amoroso). marmitta, 57:
virtù rappresentativa del bello che, rifusa nel linguaggio, divien pittura parlante, cioè poesia
. come appellativo amoroso comicamente parodico nel linguaggio rusticale. firenzuola, 950: farebbe
richiesta. -in partic., nel linguaggio giudiziario: respingere una domanda giudiziaria o
-con metonimia: che usa un linguaggio molto elaborato e artificioso. baldini
della penisola, se non che un linguaggio copiosissimo, rigoglioso e ben coltivato.
lingua. pascoli, i-970: nel linguaggio comune o aulico anche 'amo'esiste
. -in par- tic., nel linguaggio filosofico: dottrina morale secondo cui,
; purista; che affetta correttezza di linguaggio o di stile. metastasio, i-rv-114
.. rigida proprietà di linguaggio. l. salviati, 1-1-47
a nostro riguardo i modi e il linguaggio di un amore appassionato.
sistematico rilancio. 3. nel linguaggio politico, tentativo di ripresentare un programma
? -in partic., nel linguaggio giornalistico. rilasciare un'intervista: concederla
, grave ed autorevole, il suo linguaggio ascettico e sentenzioso, le sue massime
ogni angolo. 7. nel linguaggio dei pratici e dei commercianti, acquisto
problema). -in partic., nel linguaggio giuridico e giudiziario: che, per
(e, in partic., nel linguaggio giuridico e giudiziario, ai fini della
uccelli da nido (o, nel linguaggio familiare, bambini). tommaseo [
egli riusciva a tradurre istantaneamente nel suo linguaggio pur le più complicate maniere della sua
rilievi aorlando. 17. nel linguaggio del commercio, acquisto di un bene
splendore divino o, in espressioni del linguaggio mistico e teologico, alla luce che
tutto. - in partic.: nel linguaggio commerciale, residuo, giacenza di magazzino
per se stessi i maggiori del nostro linguaggio, ma anco si accoppiano insieme fra
sue lezioni, dettate senza rimbombo di linguaggio e senza pomposo apparato di astrazioni,
. moretti, ii-620: conoscevo questo linguaggio. è di tutti i manoscritti altrui,
casi gravi, così 'rimedio eroico'trapassò nel linguaggio comune familiare per indicare risoluzioni decisive,
per primo (ed è proprio del linguaggio delle antiche contese d'onore).
. salviati, 1-1-151: che nuovo linguaggio, che inaudita rimescolanza, che centauro,
in toscana, ove i faleri aveano linguaggio a parte. rimodernatóre, agg.
scienze intellettuali una nomenclatura appropriata ed un linguaggio comune, come per altre scienze si è
18. ristrutturare e riorganizzare il linguaggio in un'opera letteraria o gli elementi
imprevedibile di tutte le sue macchine: il linguaggio. idem, 13-219: mai come
traino (e in partic. nel linguaggio marin. dell'età intermedia e di
fermo per assenza di vento; nel linguaggio marin. contemporaneo è sinonimo poco usato
, delle canzoni, del loro libero linguaggio. alle sue rimostranze dicevano: -per
: 'rimpasto': voce usata nel linguaggio della politica per significare una nuova combinazione
biasimevole; vanificare una facoltà (e nel linguaggio psicanalitico indica una rimozione inconscia).
una persona (ed è proprio del linguaggio popol.). tommaseo [s
balzello, è probabilmente una rimembranza del linguaggio comico dei padri nobili o è un
viso e suppliziata nei piedi, in un linguaggio incomprensibile, pareva supplicasse il figlio di
4. evolversi verso forme più raffinate di linguaggio o di stile. gigli,
, rimbecillire (ed è proprio del linguaggio volg.). vieusseux, cix-i-304
, che dentro vi favellano nel nativo linguaggio di quella città [venezia],
parola 'sì'] un vezzo del nostro linguaggio, che forse corrisponde al ye de'greci
per le lingue morte. -nel linguaggio dell'apicoltura, rinvigorirsi (lo sciame
raggi. 17. psicol. nel linguaggio della psicologia comportamentista, evento che aumenta
], iv-417: 'rinfrescare': nel linguaggio marinaresco si cuce del vento quando aumenta
, mercé cui studiare con frutto il vivente linguaggio toscano ed appianargli le vie ad uniformare
. 2. esprimere con un linguaggio più dotto, più elevato, più
. 2. esprimere con un linguaggio più dotto, più elevato, sublime
di gratitudine e riconoscenza (e nel linguaggio epistolare è spesso in relazione con aggettivi
ma rinnovellare, insieme co'pensieri, il linguaggio. -reintegrare. marchetti,
». -rinnovo contrattuale: nel linguaggio sindacale, stipulazione di un nuovo contratto
arcobaleni: spuntano / scrosciando il loro linguaggio / ai spruzzi che rintoccano / nelle grotte
da vocabolo fisso, ridiventa movenza di linguaggio espressivo, da rinventare ogni volta.
o un discorso, esprimendolo in un linguaggio troppo ricercato o troppo ampolloso.
ecc. vittorini, 7-152: nel linguaggio comune si rifugiano e sopravvivono (in
per ellezione insieme colla succiessione del loro linguaggio, io dico che ispero punto nonn
che faceva la retroguardia. -nel linguaggio della 'commedia'dantesca, parete scoscesa che
mi 'ripalpi', come dice in buon linguaggio cometano un mio amico sartore, di mostrarmi
, di informazione, le lacune di linguaggio con studi appositi. - anche con
[s. v. l: nel linguaggio segretariesco dicono 'riparto'la spartizione degli uffizi
le contrarie istanze rimangano ripercosse collo stesso linguaggio dialettico. 5. riflesso (
ospedale di chieti. 2. nel linguaggio sportivo, il riammettere in gara o
nelle parole, che, come di linguaggio a lui forestiere, ripescava e stroppiavate
. -in partic., nel linguaggio politico contemporaneo: estinzione, secondo un
). -in partic., nel linguaggio politico contemporaneo: estinguere secondo un certo
romanzo] perde il suo slancio di linguaggio poetico e ripiega su forme di linguaggio decisamente
linguaggio poetico e ripiega su forme di linguaggio decisamente intellettuale. 21.
si riempirà. 6. nel linguaggio mistico, lo stato dell'anima che
ma di connotazione espressiva e stilistica del linguaggio (ed è ormai totalmente scomparsa dall'
ah'omamento della frase per proprietà di linguaggio. corticelli, 94: alla preposizione si
sua vita. 3. sottoporre il linguaggio a un'opera di continua reinvenzione e
ha riportante. 4. nel linguaggio della borsa, riportatore. riportare (
corrispondenti mappe comunali. -nel linguaggio della ragioneria, portare in conto nuovo
, effettuare un riporto. -nel linguaggio bancario, cedere titoli a riporto.
volgo sono chiamati strafori. -nel linguaggio della sartoria, cucito su una stoffa
giorgionesca. riportato2, sm. nel linguaggio di borsa o di banca, chi
riportatori eccezionali. 5. nel linguaggio di borsa e di banca, chi riceve
caccia da posta. 7. nel linguaggio della scherma, il riportarsi da un
la propria attività (in partic. nel linguaggio burocratico; e tale condizione è accompagnata
. 14. disus. nel linguaggio dei fabbri e dei costruttori di carrozze
ecc.; in partic., nel linguaggio marinaresco, indica ciascuno stipetto di bordo
. ripresentazióne1, sf. nel linguaggio parlamentare, riproposizione di una mozione,
), tr. neol. nel linguaggio politico, devolvere nuovamente ai privati,
documento. -per estens., nel linguaggio comune: riproporre l'istanza a cui
voce di area ven., diffusa nel linguaggio giurid., femm. sostanti di
. -ripudio del debito pubblico: nel linguaggio giornalistico e politico, ciascuno dei vari
segregate, tutte d'indole e di linguaggio ripugnanti! cattaneo, i-2-45: la cupola
, né toscana. -epurare il linguaggio da forme volgari. i. nelli
5. figur. proprietà, eleganza di linguaggio. salvini, 39-ii-78: vi mancherà
, imparò mai alla corte quel suo linguaggio che poi divenne il primo modello di
mimesi del naturalismo classico sostituendo al suo linguaggio di naturalismo oggettivista il nuovo linguaggio di
suo linguaggio di naturalismo oggettivista il nuovo linguaggio di naturalismo soggettivista. p. levi
padre di giobbe. 3. nel linguaggio della teologia cristiana, liberato dalla schiavitù
della somma assicurata. -nel linguaggio finanziario riguardante i fondi comuni di investimento
si pensò che quel primo e poetico linguaggio poi si pervertisse e decadesse a lingua pratica
si pensò che quel primo e poetico linguaggio poi si pervertisse e decadesse a lingua pratica
un servo. -disus. nel linguaggio bancario, confrontare gli effetti bancari ricevuti
20: non v'ha nessuna parte del linguaggio, per domestica o confidenziale o volgare
riservare), di largo uso nel linguaggio giuridico medievale, con cambio del nesso -rvin
burlato. chiari, 2-35: il linguaggio degli astri a noi è riservato.
età infantile. manzoni, vi-1-309: il linguaggio è così cooperante, così convivente,
affaticato i filosofi nei secoli. -nel linguaggio sportivo, il giocatore di calcio che
persona ». -usare un linguaggio corretto. tolomei, 3-115: ne'
ragione, che altro risuona l'universal linguaggio de'padri? 14. sonare
come ricambio (in partic. nel linguaggio marino e militare). -anche:
j j t. nel linguaggio mistico e teologico, circonfuso la
grazia, all'amore divino e, nel linguaggio mistico e teologico, alla luce che
risplendente; che emana luce (nel linguaggio mistico con riferimento a creature divine)
di luce, ri- splendente (nel linguaggio mistico). 5. bonaventura
che non rispondo': vecchia locuzione del linguaggio parlamentare, rimasta viva sino ad ora
, movimenti, ecc. che nel linguaggio degli psicologi si chiamano appunto 'risposte'.
fecero una legge di servirsi del latino linguaggio. perticari, i-223: tornava..
(e al plur. è proprio del linguaggio bu- rocr.). ferd
o vogliam dire la forma di ciascun linguaggio..., è il risultato della
tale errore, e domandanlo in lor linguaggio un migliaccio, cioè il nome che così
genti a visitarvi, risvegliato il vostro linguaggio sopra la terra, difeso il vostro
segnatamente nel figurato... del linguaggio scritto. = comp. dal pref
intensivo di svellere. potrebbe cadere nel linguaggio scritto. = comp. dal pref
; e quindi si dice, nel barbaro linguaggio della scienza, che l''
, 5-140: essi ritagliavano immagini nel linguaggio di joyce senza che se ne fossero
v'è un contagio di idee, di linguaggio, d'abitudini, di casta,
mazzini, 5-8: voi avete parlato u linguaggio che ci conviene nella sciagura. forti
cesso (e sopravvive quasi esclusivamente nel linguaggio burocratico e nelle insegne di stazioni e
sillogismi, sebbene siano esposte in un linguaggio che somiglia al tuo e disposte secondo
4-1-330: 1 riti sono il linguaggio visivo della religione. carducci, iii-3-369
misteri e dei riti e del conveniente linguaggio in cui si denno trattare le materie.
vocabolaristica del suo [di pascoli] linguaggio, che vuol essere rinnovatore e non
paradiso dopo l'esilio terreno (nel linguaggio cristiano). dante, par.
debitore paga. -anche, nel moderno linguaggio bancario: l'elenco delle spese sostenute
le acquisizioni di una disciplina attraverso il linguaggio proprio di un'altra disciplina.
, 1-233: il croce ha ritradotto in linguaggio speculativo le acquisizioni progressive della filosofia della
e le acquisizioni di una disciplina nel linguaggio proprio di una disciplina diversa.
prassi è stata la traduzione dellmegelismo in linguaggio storicistico, così la filosofia del croce
in una misura notevolissima una ritraduzione in linguaggio speculativo dello storicismo realistico della filosofia della
le consuetudini, il vestire, il linguaggio ritrae del luogo e de'tempi,
e ritrattò ogni trattato. -nel linguaggio giudiziario e giornalistico: dichiarare falsa una
tommaseo, 15-26: il genio ha un linguaggio potente su tutti i cuori, una
a rispondermi, e non sanno altro linguaggio che di certe sillabe rotte che non
civili e politiche; elaborazione di un linguaggio, di un codice, di una forma
pervenire le sue creature al ritrovamento del linguaggio intero, quale l'umanità lo possiede
, timido ma genuino, d'un linguaggio naturale e fatale. 8.
al più alto grado un corrispettivo visivo del linguaggio di boccaccio. -essere presente nel
civili e politiche; elaborazione di un linguaggio, di un codice, di una forma
-per lo più al plur. nel linguaggio militare, per ordinare di porsi in
di un uomo io le ho dal linguaggio della sua fisionomia, del suo comportamento
che questa voce è oggi comunissima nel linguaggio dello sport, riferita ai convegni per
forse mi riuscirà di farmi proprio quel linguaggio e vestirne i pensieri miei e far versi
reimpiego. -in partic.: nel linguaggio dell'urbanistica, ricupero con diverse finalità
6. ant. nel linguaggio della 'commedia'dantesca, il ciglio di
o 'arriva'voce comune e nostrana del linguaggio marinaresco, da 'riva'nel senso di luogo
nel frattempo. 3. nel linguaggio sindacale, aumento del salario ottenuto applicando
, sf. rivendicazione (nel linguaggio burocratico). cuoco, 1-103
si afferma il diritto di proprietà. -nel linguaggio politico e nel diritto intemazionale: richiedere
-in partic., nell'espressione del linguaggio sindacale piattaforma rivendicativa: l'insieme organico
possesso ingiustificato. -per estens., nel linguaggio della politica e del diritto intemazionale:
sigarette, ecc.). -nel linguaggio comune: la stessa concessione rilasciata dallapubblica
partic.: adattamento, adeguamento di un linguaggio musicale a una data cultura, alla
-in espressioni formali, in partic. nel linguaggio burocratico. carducci, ii-1-86:
deve alla decenza, alla costumatezza di linguaggio, alle convenzioni di dignità che lo
rivergina: talché a tanta gentilezza di linguaggio mal sai discemere se ti sta innanzi
cioccolatini e fon- dants. -nel linguaggio televisivo, ritrasmettere programmi degli anni precedenti
, 2-3], 77: nel linguaggio critico-filologico [il termine 'rivisitato'] si adopera
, 1-104: verrà a parlarmi quel linguaggio divino, che i poeti soltanto sanno
negare ogni cosa: la proprietà del linguaggio, magari la sintassi; non il senso
diversi, che continua il lat. del linguaggio amministrativo rogativa (r. e.
, pregnante (lo stile, il linguaggio, l'espressione). c.
cavava dalle bocche di moltissimi individui un linguaggio netto, vivido, veloce, robusto
petrolio o gas naturale. -nel linguaggio comune, blocco, frammento più o
, iv-422: 'rogatoria': antica voce del linguaggio forense che vive nella frase 'assumere per
norma della legge consolare. -nel linguaggio giornalistico, in senso improprio: trasferimento
che talora si ode - specie nel linguaggio dei cuochi - invece di 'rotolare'
, alla letterarietà dello stile e del linguaggio, alla sentimentalità delle vicende che ne
: dappoi che il grave e maestoso linguaggio del lazio... nell'abbassamento era
de'vocaboli della curia romana e del linguaggio delle bolle stesse de'sommi pontefici,
che 'ntender pretendi / degli uccelli il linguaggio, / dimmi s'ancora intendi / i
rosmarus). = voce passata nel linguaggio scient., di probabile ori \
-cifra rossa: quella che indica, nel linguaggio contabile, gli elementi passivi di un
]: destro rotatore di fionda, nel linguaggio scritto. 2. medie
. faldella, i-4-69: il suo linguaggio era tutto dì sulla opportuna rotazione dei
ed è per lo più proprio del linguaggio affettivo familiare). bembo,
fr. 'route', è voce del linguaggio marinaresco per indicare la risultante della forza
modo di fare un po'rotto e il linguaggio da strapazzo, che io soglio usare
. ùozzi, i-25-194: non sanno altro linguaggio che di certe sillabe rotte che non
16-181: una rima agevole, un linguaggio nudo e insieme rotto, femministicamente fittizio
287: solo una rottura violenta nel linguaggio, nello spazio e nel tempo narrativi
arte. pasolini, 16-31: il linguaggio delle cose, da cui tu hai ricevuto
per la forma, passato anche nel linguaggio scient. rotùleo, agg. anat
ribaltatore (ed è termine usato nel linguaggio della meccanica e della siderurgia).
: le donne meno colte acquistano un linguaggio raffinato, perché in questo dominio la
, quasi sformassero l'indole del nostro linguaggio. bonghi, 1-149: sono i
3. d rubeo: nel linguaggio dell'alchimia, quinta essenza deltorina.
degli agricoltori. 6. nel linguaggio contabile, sottoclasse dei titoli in cui
ha imbastardito il suo rude dialetto nel linguaggio di tutte le regioni d'italia.
della parola e del discorso, nessun linguaggio letterario dell'europa si potrebbe dire più
alvaro, 8-221: le cose parlano un linguaggio rudimentale, facile a tutti: benessere
rudimentum 'primo ammaestramento', termine penetrato nel linguaggio militare in età imperiale, deriv.
al principe abbiamo posto in bocca un linguaggio fiorito e sentenzioso adorno di frasi studiate
. -con uso enfatico, nel linguaggio biblico, per indicare la corruttibilità delle
alla porta. -con riferimento al linguaggio inarticolato dell'umanità allo stato ferino.
-come attributo della madonna, nel linguaggio delle laudi medievali. laude cortonesi
tollerantismo che minaccia secondo voi ruina al linguaggio, al costume e pressoché alla religion dell'
fatti, 'rien ne va plus'. il linguaggio della rollétta si adatta meglio di ogni
voce deforme che talora si ode -specie nel linguaggio dei cuochi - invece di 'rotolare':
timore di contaminare la verginità del nostro linguaggio, già abbastanza abituato ad arrendersi di
. di rumbuillon 'tumulto', sorta nel linguaggio dei piantatori di zucchero in quanto provocava
-dir. pen. rumori molesti: nel linguaggio comune, reato contravvenzionale denominato dalla
-anche, in senso improprio, nel linguaggio comune: avventizio. bartolini, 4-89
. romagnosi, 4-380: anche nel linguaggio dell'arte si distingue assai bene la
bollenti ruscelli dell'acciaio. -nel linguaggio biblico della 'genesi', le acque che
vedrà scorrere limpido e fresco il ruscello del linguaggio (il ruscello della poesia),
legiadramente ornate. 2. nel linguaggio del contado, nella parlata rustica.
d'artois... parlano comunemente il linguaggio francioso, ma grosso e rusticano.
grossolanità volgare di una parola o del linguaggio. tolomei, 3-156: alcuni nobili
fonetica o anche parola propria del linguaggio contadino. = deriv. da
di sentimento, di comportamento, di linguaggio. -anche: espressione offensiva.
, dell'oscurità del lor non inteso linguaggio. monti, xii-5-184: ad imitazione di
rurali (e anche dialettale: un linguaggio). -in partic.: volgare (
passeroni, 2-207: in suo rustico linguaggio: / « come », disse
della golla. -ruttino: nel linguaggio della puericultura, il piccolo rutto del
provenienti dalla disgregazione di rocce. -nel linguaggio geologico, roccia sedimentaria, clastica,
senso generico: sabbia. -nel linguaggio geologico: roccia psammitica incoerente. balducci
, il sabbion serra. -nel linguaggio alpinistico, ghiaione. -sabbione maschio:
dall'incendiario del reichstag. -nel linguaggio propagandistico di ispirazione nazionalistica e futurista,
: sacco pollinico. 6. nel linguaggio archivistico, contenitore di documenti.
eglino col mutare la pronunzia mutano anco il linguaggio e la favella. c. dati
re e sacerdote insieme. -nel linguaggio neotestamentario, indica genericamente tutti 1 fedeli
o delle produzioni che meglio caratterizzano un linguaggio o una tradizione artistica o culturale.
oriani, x-4-26: la perfezione del suo linguaggio ispirerà sempre una ammirazione malinconica, come
orrendo questa compensazione. 5. nel linguaggio della mistica e della teologia cristiana,
, granghignolesca, sacrilega, d'un linguaggio ora ebbro, ora scurrile e scatologico,
cor disciolto. -monte sacro: nel linguaggio dantesco, la sede del purgatorio.
. = voce dotta (propria del linguaggio relig. e giurid.),
sagio. monosini, 383: dice ogni linguaggio: / chi troppo parla, non
, n. 16. -nel linguaggio dei tintori, bollitura di un tessuto
e allegria (ed è proprio del linguaggio familiare). bernari, 4-223:
fanzini, iv-601: 'sagoma': nel linguaggio popolare dicesi di persona goffa, mal
mirano a ciò. 2. linguaggio ecclesiatico. breme, conc.,
in africa, delle pianure costiere; nel linguaggio delle pubblicazioni scientifiche e della stampa
'afferrare, prendere possesso', passato nel linguaggio giuridico nel signif. di 'mettere
. -maestro di sala: nel linguaggio di corte, chi era addetto a
il fiammingo] d'una salacità di linguaggio esageratamente cruda. bacchelli, 1-i-318:
talvolta usata con intento scherz. nel linguaggio colloquiale. pascarella, 2-32
. salarialismo, sm. nel linguaggio sindacale, tendenza che mira, nell'
plur. m. -i). nel linguaggio sindacale, fautore o assertore del salarialismo
(un tipo di lavoro; nel linguaggio mandano, un modello di organizzazione del
capitalistica (di mercato) e nel linguaggio che ne è derivato: soggetto (
detta salario: in contrapposto, nel linguaggio marxiano, a schiavitù e servaggio.
condurre a pascere in queste che in linguaggio villeresco diconsi salde. pascoli,
suo mondo, la dialettica del suo linguaggio inventato, e si è potuto giustamente
umana. 4. nel linguaggio amministrativo e commerciale, redigere il conteggio
cruciat? '3. nel linguaggio contabile, differenza risultante dal confronto,
lat. salix -icis (passato anche nel linguaggio scient.), di origine indeuropea
v.]: 'sallustiano': nel linguaggio erudito, 'stile, maniera, arcaismi,
. 6. gerg. nel linguaggio giovanile degli anni sessanta, chi ha
. 2. relig. nel linguaggio ecclesiastico, il chierico appartenente al primo
, tr. (salmóno). nel linguaggio della piscicoltura, rendere la carne della
ministero della sanità. 9. nel linguaggio della pesca, portare all'asciutto un
un testo con le sue peculiarità di linguaggio e di stile o con i suoi riferi
precettore latino, mal s'addice al linguaggio del dolore, ch'è linguaggio lento.
al linguaggio del dolore, ch'è linguaggio lento. amari, i-i-liv: ibn-khaldùn
che hanno in parte altro senso nel linguaggio d'oggidì, come 'calice di salutare'
salute. 6. nel linguaggio cristiano, la salvezza dell'anima umana
spera in vu. 7. nel linguaggio della poesia stilnovistica, sublimazione spirituale suscitata
di salute: formula frequentemente usata nel linguaggio burocratico e politico per giustificare l'impossibilità
sulla salute: denominazione assunta, nel linguaggio comune e giornalistico, dal contributo annuo
ai quali è vietata la libertà del linguaggio, in nome d'una gioventù ardente
che si diceva da vero, allora-mutarono linguaggio e tentarono di mettere al coperto la
= lat. salvia (passato nel linguaggio scient.), deriv. da
limiti) gli effetti. -anche, nel linguaggio comune e politico: rendere regolare una
viziato in tale modo conseguito. -nel linguaggio comune e politico: l'eliminazione,
potrebbe e dovrebbe prendere il posto nel linguaggio parlamentario della locuzione inglese 'bill d'indennità'
acquisisca definitiva legittimità ed esecutività. -nel linguaggio delle monarchie parlamentari, approvare, a
; egli vive all'interno di un linguaggio, e non da pedante, ma per
opera letteraria o pittorica, il linguaggio, i mezzi espressivi di cui si
grosso sigaro. 5. nel linguaggio sportivo, corridore ciclista che, senza
lat. mediev. sanicula (passato nel linguaggio), deriv. dal class,
attuale, proprio per lo più del linguaggio burocratico, è forma ellittica dell'espressione
lustri galanti, 1-61: sanniti in linguaggio osco significa appunto consacrati. pisacane,
sue lezioni, dettate senza rimbombo di linguaggio e senza pomposo apparato di astrazioni, sono
cattaneo, i-1-151: le complicate forme del linguaggio sanscrito, cioè perfetto, si scomposero
. 2. gerg. nel linguaggio carcerario, pestaggio compiuto dai sorveglianti su
(sandilòquio), sm. ant. linguaggio improntato a santità di pensieri e sentimenti
di dio (una donna, nel linguaggio del cristianesimo primitivo). s
dipinto. -proprietà o purezza di linguaggio. -in senso concreto: espressione linguistica
. schizofasia, sf. patol. linguaggio disordinato e incomprensibile caratteristico di chi è
tutti i disturbi che colpiscono la sfera del linguaggio. = voce dotta,