a pronunziarlo pian pianino, se no la lingua può sbagliare e chi sa che cosa
cristiana, conservatrice unica d'una gran lingua, d'una letteratura e d'una
maniera de'sacerdoti persiani: poiché nella lingua persiana * megius 'vale adoratore del
fra tante nobili ed insigni della madre lingua toscana? bareni, 6-87: la
toscana? bareni, 6-87: la lingua inglese, a considerarne il semplice materiale
a considerarne il semplice materiale, è lingua tanto aspra per la sua gran quantità
3-122: tutte sono parole della meliflua lingua del figliuol della dolce maria. lettere di
; ma sopra a questa dolcezza la lingua dell'uomo, quando ella parla bene,
melodista, aiutato in ciò da una lingua più musicale delle loro. =
, 103: muscoli... della lingua. 2 stiloglossi. 2 miloglossi.
'meloglosso ': uno dei muscoli della lingua. = voce dotta, comp.
pixos 'membro 'e yxcòoaa 'lingua '.
principalmente colla membrana mucosa che copre la lingua e affettano principalmente li estremi filamenti del
fornir monumenti e documenti alla storia della lingua e massimamente della poesia italiana? tapini,
di tanto numero di muscoli quanto la lingua;... di tutti li
a morire nel composto umano è la lingua, sì come l'ultimo è il cuore
ne gli occhi, l'aire ne la lingua e ne l'orecchie, l'acqua
160: prima d'unificare nella sua lingua gli slavi tutti quanti, conviene ch'
'vulga- rizzare di latino in nostra lingua, siccome appartiene al mestiero de'laici
della città di fondi del 1474 [in lingua nostra, xxxm-2-51]: 'menagno'
là menando, / come fosse la lingua che parlasse, / gittò voce di fuori
fanciul ch'a pena / volge la lingua e snoda, / che dir non
n. 13. — menare la lingua: v. lingua, n. 23
— menare la lingua: v. lingua, n. 23. — menare
n. 23. — menare la lingua contro o verso qualcuno: v.
contro o verso qualcuno: v. lingua, n. 23. — menare
. landino, 30: captivo in lingua latina significa uomo preso in guerra e
, il duca gli fece cavare la lingua infino alla strozza. lancia, i-756
corisca. a gran periglio / va per lingua mendace / chi non ha il piè
galileo, 4-1-357: mordace e mendace lingua, apparecchiata sempre a lacerare e dilaniare
1-iv-372: i sabei parlano fra loro lingua caldea rozza, oltre l'arabica, che
. ruscelli, 2-487: la nostra lingua avendo la sua « f » non ha
ha potuto con la carne fibrosa della lingua e del ventricolo separare parti liquide e
il che ha operato in essa [la lingua], come chiaramente può apparire a
: e tuttavia la mendica (la lingua francese) vuol dire e dice tutto
offendo, / che non lo agguagliarla lingua latina. / non alterato pur da picciol
del costume, della tradizione, della lingua e della letteratura milanese o, più
ne 'l canto regna sovrana / la bella lingua siciliana. a. boito,
suonatori, e i poeti fin colla lingua romanza madre della volgare con nome di
/ ma più al duolo avea la lingua sciolta. boccaccio, viii-2-160: dalle quali
regula quella che dicon molti, che la lingua vulgar tanto è più bella, quanto
gelili, 7-303: ella [la lingua volgare] è ancora di poi seguitata
ci bastava meno dell'ingegno e della lingua di dante ad esprimere siffatte cose e sì
menomo, fece un trattato di pittura in lingua latina, il qual è più di
e inchioda la sbarra del sequestro sulla lingua che favella repubblica, potete indicarmi la
buona cosa di colui che ha buona lingua, che no menosdice d'altrui.
v: cfr.... nella lingua letteraria toscana rovina (ruina),
': tant'è; la buona lingua non ci dà che * mensuale ',
... parlano per la maggior parte lingua todesca. cellini, 2-97: a
, che abbiamo detto essere a la lingua simile e che cuoprono le case, questi
latini, i-50: par ch'agiate la lingua / del buon tulio romano, /
quel testimonio ch'io saprò con la lingua e con quel poco credito ch'io
il petto si ritiene, / la lingua tace e perde ogni sentore. boccaccio
si chiama ecclesiastes, che in nostra lingua è quasi un giudice di mezzo, che
delicato di barre e si ingorga la lingua, gli ponerete un mezo cannone.
fioritura. delminio, i-223: la lingua latina... ha avuto il suo
. che deriva dalla corruzione di una lingua dotta per influsso della parlata popolare.
per conseguenza che ci erano due sorti di lingua, cioè pura e volgare.
al duol dello strozzule, / colla lingua al mezzule, / da'denti stretta
che sono registrati ne'vocabolari della nostra lingua, questa voce è pure particella riempitiva
a que'dottori che sentenziano che la lingua italiana dov'essere un intruglio di tutti
vacanza bastante a restituirmi l'uso d'una lingua, d'una poesia, d'una
salciccia. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 351: 'mizza '.
del miccio. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 350: 'mizzo '
, ricordandomene, vo ricercando con la lingua tra'denti se ancora un cotal micolino
abnorme, congenita o patologica, della lingua, con brevità del frenulo.
verdi, un sottile ciuffo sul capo e lingua molto lunga e sottile.
oggetto l'analisi fonematica e morfematica della lingua, in opposi zione alla
de'musulmani di sicilia senza conoscer la lingua e paleografia arabica in guisa da poter
composizione boccacciana esser tolta dalle midolle della lingua latina. castiglione, 511: [le
midollo della quistione si è che la lingua ritenga la stessa università di voci e
autore. gentile, 3-283: la lingua che si apprende dal labbro materno è
romanzo debba andare al di là della lingua per raggiungere il midollo dell'arte.
alte punto. baldini, 9-162: la lingua di questi scrittori, specialme. ite
g. rucellai, 6: da la lingua onde s'accoglie il mele, /
buon catullo, / pien di mel la lingua e il petto. casti, ii-7-102
. -bocca più dolce del miele; lingua, parole di miele: modo di
e la nipote, immaginatevi poi con che lingua di miele! -bocchino di miele
quegli occhi torbidi, / poi mieterò quella lingua pettegola, / quella che m'ha
vi-521: ecco che nel menar la lingua su pe i labbri assaporo fegatelli e migliacci
e più elegante (un idioma, una lingua). buommattei, 118: quantunque
quantunque per la distinzion del neutro la lingua si migliorasse non poco, non concedo
: largo di ricchezze e migliore di lingua, ma la destra frigida in battaglia.
, più elegante e funzionale (una lingua). dante, conv.,
commendano li altri, massimamente quello di lingua d'oco, dicendo che è più
migliore. foscolo, xi-1-151: la lingua francese ebbe sorte migliore; e poscia il
dalla presenza di chiazze biancastre aderenti alla lingua. nieri, 3-126: '
dito mignolo nell'acqua e rifrigerimi la lingua. lorenzo de'medici, i-60:
panzini, iv-423: 'mignon': nella nostra lingua sovente detto di oggetti di forma piccina
dormire sotto al tasso, in lor lingua detto milace, che per quella cagione che
, iii-108: chiama, dico, quella lingua... che in corte di
pubblicato pochi anni fa un dizionario della lingua parlata moderna, e da esso appare
vi è più vivezza, naturalezza di lingua e proprietà. mi sa mill'anni di
minceremo dal capo... della lingua. stiloglossi, miloglossi. tramater [
molari e vanno ad inserirsi sotto la lingua al di lei legame. =
. jxóxi) 'mola 'e yxuxsoa'lingua '. miloioidèo, agg. e
bocca e la cui contrazione eleva la lingua contro il palato, sollevando lo ioide
un eroe popolare, la sua lingua, vissuta dallo scrittore, non è che
dallo scrittore, non è che la lingua dello scrittore abbassata di un solo grado,
vera e propria, ma una specie di lingua « citazione » attenuata. idem,
tanto in tanto con rumorosi schiocchi di lingua. 4. contegno o atteggiamento
giraldi, il quale mostrava la nostra lingua ancora di quella sorte di componimenti essere
che ciò dovesse donarsi alle circostanze della lingua nostra in piemonte, minacciata più d'appresso
zena, 1-124: tirava fuori tanto di lingua, minchionandolo. pirandello, 5-145:
rissoso e manesco, e scioglie la lingua alle più stravaganti minchionerie che lo rendono
né a chi, parlando d'una lingua, intenda una lingua davvero, vien più
parlando d'una lingua, intenda una lingua davvero, vien più in mente di
soffiare nella minestra? (che in lingua di gergo vorrebbe dire: che si
2-64: ci son poi certi dotti in lingua toscana che non direbbon mai: ei
. baretti, 3-407: la lingua scritta dal proposto [è] solamente
dal proposto [è] solamente una lingua da lui arbitrariamente formata senza prototipo nessuno
vigna -soleva dire l'uomo senza peli sulla lingua - sono i pidocchi, e le
cui trae origine un uso, una lingua, un'idea, ecc.; elemento
miniera [di quelle parole] nella lingua aramea. chiari, i-154: i pregiudizi
è commista una miniera preziosa copiosissima di lingua nobile nazionale, con frequentissimi esempi di
più importante cosa che abbia la nostra lingua? b. segni, 7-55:
opere belle] / che non cred'io lingua mortai s'affronti / ad un minimo
, gli studi, il patrimonio della lingua e dell'arte,...
vedendo che era vano il ministero della lingua, anzi molesto, stette accanto di lei
mondo e bello col ministero della propria lingua e delle proprie zampe. -con
ragione i romani se non nella lor lingua. sarpi, viii-208: quanto al trentesimo
: l'insegnamento primario è dato nella lingua parlata dalla maggioranza degli abitanti di ciascun
comune [del carnaro], e nella lingua parlata dalla minoranza in corsi paralleli.
la innovazione sarà minore, sendo nella lingua italiana assai manco 'e 'aperti che
del vero / quanto può men la lingua che 'l pensiero. segneri, ii-47:
', che gli eccellentissimi curandai della lingua non hanno mai saputo sostituire alla brutta '
sì male e dicesse che ella non era lingua, se non da certi cortigianuzzi effeminati
, alleandosi alle vocali minugie, trova una lingua. bacchetti, i-474: finalmente potè
: « tu dèi esser più dotto nella lingua latrina che nella greca ».
mano in tavolette di legno incerate, in lingua latina e in caratteri minutissimi di scrittura
ancora non gli accordarono l'ingresso nella lingua. p. viani, 542: il
la stessa minuteria era nelle cose della lingua. linati, 17-44: io son nato
, come penso, con una lunga lor lingua afferrano e inghiottiscono. forteguerri, 16-66
alla rivolta. baretti, 6-28: la lingua moderna inglese si parla in tutta la
si parla tuttavia dal minuto popolo l'antica lingua cambra. filangieri, i-313: quando
, non affretta davvero l'apprendimento della lingua. boine, iv-159: su questo esercito
indarno si studia intorno alle minuzie della lingua, agli ornamenti del parlare, ai colori
raccomandato al caziche, perché imparasse la lingua messicana per ogni caso che venissero a
dire sciloppi, ed è errore di lingua, non d'ignoranza. ai dottoracci che
1-60: co'denti si tagliò la lingua e minuzzata la sputò nel volto del tiranno
basta che voi ne sappiate [della lingua italiana] le voci solamente, né la
benigno, localizzato per lo più nella lingua e costituito da cellule acidofile granulari e
, per lo più delle dita e della lingua, l'atrofia progressiva del viso e
mira del marini d'andar arricchendo la nostra lingua, la quale assai povera è di
mal può sodisfare un uomo impedito di lingua. g. gozzi, i-5-27: per
uso; un altro, nella sua usata lingua, scrive mirabilmente; il mondo vi
con lucida e secca serietà, in una lingua e in uno stile d'una magrezza
a dieci anni la contessina, oltre alla lingua francese,... conosceva la
francese,... conosceva la lingua latina... il professor branda,
l'abate tanzi ad insegnarle anche la lingua greca. carducci, iii-9-116: il
sguardo mio le facea scorta / la lingua. petrarca, 16-10: viene a roma
mirano in guercio, impuntandosi fra la lingua che gli rimescola nel proferirgli.
storione. idem, 175: mirausto di lingua di vitello. franceschi, iii-2-38:
che cattura con la lunga e viscida lingua. = voce dotta, lat
bocca senza alcun dente, con lingua filiforme che molto si allunga e che
scalzi ed ignudi, poi che mettano la lingua non pure in ciò che veggano ed
rapporti reciproci, concorrono a formare una lingua nuova. cattaneo, v-1-461: costretto
le alpi, con le sue popolazioni di lingua d * 'oc ', nelle
s. maffei, 10-iii-60: la lingua italiana veramente non fa cotal mischianza di
, in un discorso o in una lingua (o anche in un'opera figurativa
si potè impedire eh'essa [la lingua latina] nella folla di tanti barbari
eterogeneo e del mischiato, specialmente nella lingua. e. cecchi, 5-350: egli
a culture diverse; imbarbarito (una lingua). muratori, 7-iii-12: questo
speroni, 1-2-191: la volgare [lingua] fu questa istessa latina, da
e rapporti reciproci concorrono a formare una lingua, una parlata nuova. -anche:
contaminazione, corruzione della purezza di una lingua. gelli, 17-294: questo nostro
. leti, 5-i-526: la lor lingua è un mescuglio di scitica e di meda
un miscuglio del suo dialetto, di lingua, di siciliano adattato al veneto,
lasciare miseramente torre il pregio della sua lingua. b. segni, 8: raccomandare
usarono un miserevole latino, non sussistette lingua atta ad essere scritta al- l'infuori
scienza. carducci, iii-23-259: la lingua italiana non può chiamarsi quella miseria di
gravità cortigiana a cui fu ridotta la lingua poetica. bonghi, 1-205: figurati ora
, o zoilo, mordi la tua lingua: / a te stesso sputa veleno e
termine toscano, perché avaro in nostra lingua è ancora colui che per rapina desidera di
: fra'denti il miserello avea la lingua, / sicché gliela spuntaro i denti
. cecchi, 3-155: in qualsiasi altra lingua fuorché lo spagnuolo, con la sua
frattura verbale sensualissima: in qualunque altra lingua, simile trascrizione sarebbe riuscita al confronto
, la parola misogallo consacrata in tua lingua significhi, equivaglia e racchiuda i
cui raschiano le carni con la lingua fino a lasciare soltanto la pelle
a chi non desidera la correzione della lingua; né si dica: con molta destrezza
dette all'uso de'greci e nella lingua loro, e erano così da'greci
, ramo, secondo lui, della lingua aramea, che egli con più piano
188: gli ebrei nella lor misteriosa lingua non dànno il presente a veruna azione
è di poche parole perché non sa la lingua, ma il ragazzo la trova misteriosa
una religion e misterii ineffabili di questa lor lingua toscana, spaventano di modo chi gli
e confessano di non saper parlar quella lingua che hanno imparata dalle nutrici insino nelle
per lanterne, / sbarbata gli han la lingua e dentatura; / ma in bocca
in quelle stanze vote / composto denti e lingua di carote. -con mistero,
di frenare i venti, ha figura di lingua e è da plinio creduta non nata
parla a cristo suo diletto sposo con lingua d'affettuoso amore. g. p.
loro, da che * sirin 'nella lingua santa non altro che canti e canzoni
e'non è ne'vocabolari della nostra lingua, esso è in quelli della francese;
che gli italiani raccattano la spazzatura della lingua francese... se non che
si può vedere riscontrando il vocabolario della lingua, o meglio quello de'sinonimi.
nes- sun'altra potremmo trovare nella nostra lingua da sostituirle, come se nel mondo
si può definirla [la latina] lingua mistificatrice cui non interessa la verità ma
= comp. da misto e lingua (v.), come calco del
commistione. monti, 1-542: di lingua un mistio. = forma tose,
2: mista finalmente si nominò quella lingua che, dopo l'ampliazione deu'imperio e
274: tutte queste voci, in una lingua mista di greco e di latino guasto
solamente col grazioso suo mordere innamoravan la lingua, ma ancora all'odorato facevan piacere
, 51: si sa che la lingua regnicola è un misto di dialetti, de'
tempo non ci è ancora propriamente una lingua, ma un misto di latino,
lessicali, morfologici o sintattici di una lingua con un'altra. g. capponi
birra, il poter leggere nella sua lingua quella lacera bibbia, che sta attaccata
, / stupida la servetta / sdegnan lingua a misure / poetiche soggetta. algarotti
. piccolomini, 1-149: nella nostra lingua, poi che ella, molti anni
misura, né morder con l'acutezza della lingua secondo l'uso commune, se ne
non si misura, / e la lingua ha veloce e le man pigre. amari
, se bene non hanno apparato nessuna lingua straniera, favellano non di meno la
regolizia, masticata e tenuta sotto la lingua, mitiga la sete. s. giovanni
volgar., vi-311: s'elli è lingua di moderamento, sì è quella della
noi ci facciamo prestare una parola dalla lingua inglese? intanto il popolo cui né la
noi ci facciamo prestare una parola dalla lingua inglese? intanto il popolo cui né
si riferiva quando pensava a una possibile lingua dell'egemonia comunista. mitizzazione,
romano, quando gli si recide la lingua. b. croce, ii-13-279: cotesti
(anche moabitico, sm.): lingua semitica del gruppo cananeo, parlata dagli
ed ogni riverenza. questa mobilità della lingua infiamma 'l giovane a dire vanità,
9. ling. capacità di una lingua di adeguarsi più o meno rapidamente alle
. d. pieraccioni [in 'lingua nostra ', marzo 1971, p.
fatto, in altre parole, che la lingua italiana si trova in una situazione di
arlia, 354]: omogeneo alla nostra lingua sarebbe 'mobilitaménto 'o 1 mobilitazione
mobilizzaménto 'perché omogeneo alla nostra lingua. es. il mobilizzaménto della guardia nazionale
prof. cerquetti: « omogeneo alla nostra lingua sarebbe 'mobilitamento 'o 'mobilitazione
ci guadagni gran fatto la purità della lingua, rendendosi più comune l'uso di
e le maniere francesi, che deturpano la lingua da regalarci anche 'il mobilizzaménto'!
fazzoletto. inventarium honorati gaytani [in lingua nostra, xxxii-i], 30:
laterale alla mia carezza, tergendosi colla lingua rosa i colaticci di moccio.
che allo sproposito favelli con la sua lingua montagnina. tommaseo [s. v.
candela. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 350: 'mo- cola
illuminazione e produce nuovo modo de intendere la lingua zerga, 351: 'moco-
occhiali. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 330: 'barde de
/ per ch'io mi sento la lingua nocina. i. nelli, ii-273:
'nuovo modo de intendere la lingua zerga, 350: moco- losa':
luna. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 351: 'moco- losa
naso. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 351: 'moco- loso
imprecare. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 350: * moche- lizare
librari e di altri mercadanti alla moda e lingua francese, i quali negoziano con molta
salvini, vi-2-162: quella sola lingua... si rende...
fino all'altra. -esemplare una lingua su un'altra concepita come modello o
, modellando l'idioma fiorentino su la lingua morta de'latini, accrescevagli dignità,
a modellare in duttile metallo della bella lingua su qualche forma rivelata da altra natura
che il miglior criterio di migliorare la lingua loro fosse di modellarla sulla parte più
parte più generale della sintassi d'una lingua morta. cicognani, vi-212: si
adeguarsi, imitandone o emulandone10 stile, la lingua, i concetti, i temi, in
mancanza di modelli ho dovuto farmi una lingua mia propria. tenca, 1-87:
un insieme ricorsivo di frasi in una lingua). 31. log. teoria
volgar., vi-311: s'elli è lingua di moderamento, sì è quella della
, lxxx-3-268: lui dovesse moderar la lingua nell'ecc. mo. collegio e la
. in questo senso 'moderare la lingua ', anco per astenersi da discorsi
: moderare le espressioni. moderare la lingua. se non modera la lingua, vorrà
moderare la lingua. se non modera la lingua, vorrà sentire! -assol.
lo più senza ritegno a svelare con la lingua gli affetti interni delle passioni (il
[tommaseo]: mente moderatrice della lingua. campofregoso, i-13: la vera
altra averlo lontanissimo, di nazione e di lingua differente? gioberti, iii-197: l'
il quadruplice vanto di aver procreata la lingua, la letteratura e la scienza italiana
tempo presente (un idioma, una lingua); adatto, adeguato alle esigenze
hanno a cuore la bellezza di una lingua hanno ragione di essere malcontenti del suo stato
un mondo dialettale più ai margini della lingua che nel cuore del popolo.
, 17-47: -non è la lingua vulgare così ben atta a manifestar i
cose / con la volubil sua malnata lingua. casti, 6-51: dei baciaman la
», gridava con intenzione speciale alla lingua e allo stile, giuseppe baretti.
, o cesare, qualche trascorso alla lingua, se talora, violentata dalla passione o
un altro, / un'altra la lor lingua e di modesti / fansi sfacciati e
perdendo o acquistando di continuo possa una lingua giungere a segno di non dirsi più
petrarca... diede veramente alla lingua un frasario leggiadro e nobile, ma
pensieri. foscolo, xi-1-46: la lingua romana, adattandosi agli organi di popoli di
lingue diverse, quantunque in sostanza la lingua « romanza », divenne modificazione apparentemente
, per usare i vocaboli di quella lingua; ciascuno de'quali sestari contiene a
tutt'altro che a queste fisime di lingua. pratolini, 3-10: in quel tempo
vennero alla terra, che molti cittadini mutarono lingua, abito e modi. francesco da
strutture teoriche e le manifestazioni pratiche della lingua o del dialetto a cui appartiene;
uno che traduce, saper bene l'una lingua e l'altra, e dipoi posseder
e ornatamente secondo i modi di quella lingua, perché, a voler dire le cose
a voler dire le cose in una lingua co'modi dell'altre, non ha grazia
, 1-i-74: al fondo material della lingua appartengono i modi proverbiali, ossia certe frasi
foscolo, viii- 123: la lingua italiana, con unico esempio nella storia
) della coniugazione del verbo; nella lingua italiana abbiamo il modo indicativo (o,
modula ': non abbiamo in buona lingua che * modulo 'per *
iii-12-290: derivando la poesia greca nella lingua romana serbava a questa l'ingenuità propria e
moglièri). moglie (e nella lingua attuale ha soltanto valore scherz. o
mogol, della sua cultura, della sua lingua. -in senso generico: indiano,
sono puniti gli adulatori, e quali in lingua fiorentina sono chiamati moinieri. nardi,
xviii, dice che gli adulatori in lingua fiorentina si dicono moinieri; ma questa voce
medesima ora per il moto de la lingua, la quale si varrà la quarta volta
meati obliqui / della rara sostanza della lingua / e del nostro palato; e se
patente la nessuna pratica della grammatica della lingua e della stilistica degli autori, sicché il
tagliare. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 351: 'moleccare '.
ne nascevano tossi e a molti era la lingua impedita nel favellare, tutti i tempi
, 8-196: perché lo studio di lingua è molesto, / alcun mortificato uomo
sgualdrina / qualunque parte, ove tua lingua molga / e se t'incurva il dorso
egli era un molinista tale in lingua che ogni francese parola o frase per lui
fiacchi, 199: la donna nella lingua ha certa molla, / che sempre
gradito. giamboni, 59: la lingua... abbia in sé parole molli
); armonioso, musicale (una lingua, un vocabolo, un suono)
: i più dolci e molli suoni della lingua italiana si temperano in una armonia ineffabile
che spenti / un'aria molle ed una lingua arguta. cerretti, xxii-485: bella
-languido, lezioso, affettato (una lingua, una pronuncia). muratori
non so se fusse lecito dire della lingua francese a fronte della latina, e
possa conoscersi differenza nella pronuncia d'una lingua o dell'altra; come si vede
abbia bisogno, che non vi muor la lingua in bocca quando mettete il becco in
n. 4. -mettere la lingua in molle: cominciare a parlare,
dire il proprio parere (v. anche lingua, n. 23).
mettete mai giù per mio consiglio la lingua in molle per isputar biasimo a un'
grazia, non mi far mettere fa lingua a molle, ché sentiresti cose che ti
ottima alla parlasia ed alla mollificazione della lingua. anonimo [c. acosta],
guscio tenero e frale, volendo dire in lingua sabina taranto molle e tenero.
la quale... accoppia alla buona lingua il buon senso, la buona filosofia
che si truova in un libro di lingua spagnuola, stampato in cagliari nell'anno
, vi-1-23: questo impiantarsi d'una lingua dove già ce ne fosse un'altra è
separato da'vizi multiplicati che nascon dalla lingua e fanno l'anima molto peccatrice.
sottilette e rin- crescevoli che no di lingua, di grammatica, di poesia.
/ ma più al duolo avea la lingua sciolta. berni, 11-45 (i-294)
vedute però antichissime traduzioni anche nella nostra lingua... non è molto volume:
: di tali nomi è abbondantissima la lingua latina e se ne vagliono con molta grazia
. la penna del cardinale e la lingua di scianut erano di molto momento.
molto amaro. chiaro davanzati, ii-11: lingua ch'è di parlar molto imbiadata /
che questa è una delle finezze della lingua toscana, usata dagli antichi maestri,
ogni fibra del valore de'modi della lingua nostra, mi va molto a sangue.
19 in parte compreso, la sua lingua [di gramsci] non è capace di
di mio tradotti dalla penna vostra in lingua gallica. della casa, 5- iii-66
5-89: d'una in un'altra lingua in un momento / ne trapassa la fama
braccia, per l'ordinario han la lingua più lunga. settembrini [luciano],
com'una mezza: / spesso una lingua a mormorare avvezza / è la cagion
scarpa. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 351: 'mo-
cenobi ti, li quali in nostra lingua sono detti monaci che vivono a comune
lxxviii-iv-108: l'una e l'altra lingua in summo onore / hai sempre teco e
io. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 351: 'monarca': io
aleandro, 1-255: costumando la nostra lingua di formar dalle parole di genere maschile
meglio, tacendo, in una sola lingua, ubbidendo al cenno invisibile del solo
a. meozzi [in « lingua nostra », xvi-i-n]: il poeta
e teuropa nel mondo; dunque la lingua fiorentina si può chiamare ancora europea e
priva di contaminazione dialettali o straniere una lingua; perfezionarla, affinarla indicandone le forme
mondare, purificare e venir formando la lingua a benefizio degli scrittori che doveano venire
6-ii-408: voi possedete i tesori della lingua, e come prodighi li gittate agli
ricettario gastronomico in lode del porco [in lingua nostra, xxxvii-3 / 4-87]:
mondo e bello col ministero della propria lingua e delle proprie zampe.
della correttezza e della purezza della lingua o dello stile (un autore).
, / ha scritto un libro in lingua italiana. /... / dice
fare le sue bolle e costituzioni in lingua latina,... poiché, trattandosi
mondo cattolico, conviene parlare in quella lingua la quale sia comune a tutte le
, i-lxxii: la fiorentina [lingua] fu alzata da'suoi tre
aprire la forza e le propietà della lingua,... noi avremmo tal volta
bonghi 1-191: i fatti della sintassi della lingua in italia sono stati soggetti per un
assassinati. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 350: 'monello ':
utilissima, per la moneta spicciola della lingua. b. croce, i-3-17:
): grande fiammata, vampa, lingua di fiamma. segneri, ii-351:
, ne loda, credo, anche la lingua. o via! oh vili buffoni
male; e se non terrete la lingua a voi, allungherò le braccia in
de'monnini'è forse detto, in lingua ionadattica, per 'dare de'motti
latinamente potranno anche darsi gli elementi della lingua greca, senza la quale la letteratura
lingua che sembra sia stata stigmatizzata e torturata
diverse specie tipiche delle antille, con lingua assai lunga e protrattile; si
-ci). redatto in una sola lingua (un documento, un'iscrizione,
; che si manifesta in una sola lingua (un fenomeno linguistico); che
linguistico); che parla una sola lingua (una comunità, una popolazione).
da una popolazione che parla una sola lingua (una regione). p
'solo 'e yk&tza. 'lingua ', col sufi, aggettivale -ico.
monoglòtto, agg. scritto in una sola lingua (un'epigrafe, un documento,
una parte del vocabolario generale d'una lingua, una specie di monografia. balbo
grado di comprendere e parlare una sola lingua (una persona); che è
che è scritto, redatto in una sola lingua (un documento, un'iscrizione)
che registra i lemmi di una sola lingua (un dizionario). = voce
monolinguismo, sm. uso di una sola lingua, di un solo tipo di linguaggio
2. uso di una sola lingua o dialetto da parte di una comunità
. basato sull'uso di una sola lingua o di un solo tipo di linguaggio
; che conosce e usa una sola lingua (una comunità sociale, una popolazione
non mancano alla lingua nostra voci e maniere da adoperarsi in
desinenza russa. 2. ling. lingua monosillabica: lingua nella quale tutte le
2. ling. lingua monosillabica: lingua nella quale tutte le parole sono costituite
a tutte le lingue). -anche: lingua isolante (v. isolante, n
[s. v. j: la lingua fu da principio mono- sillabica; ma
] dai o ai loro dei-bestie in lor lingua monosi llabico-agglutinante e in omologa e alquanto
]: 'monosillabità stato d'una lingua che non ha per radici che monosillabi.
avertirno [i padri] che questa lingua, per esser composta di parole o
crederei anche... che detta lingua fosse stata nel suo principio più semplice nelle
monosillabi. 2. ling. lingua monosillaba: lingua mono- sillabica (v
2. ling. lingua monosillaba: lingua mono- sillabica (v. monosillabico,
, 2-4: cominciai andare a imparare lingua francese da monsù martino e gli promessi
sottoscritto. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 350: 'montagna '
che si parla in montagna (una lingua, un dialetto). f.
che allo sproposito favelli con la sua lingua montagnina. idem, v-616: la
frantoiano. inventarium honorati gaytani [in lingua nostra, xxxii-i], 107:
e smammolandomi, botanista di fiori di lingua e poesia, a estasi obbligatorie.
'berg 'o 'perg 'in lingua germanica... vuol dir
statuti della città di fondi [in « lingua nostra », xxxiii-2],
gay tani [in « lingua nostra », xxxii-i], 39:
di farsi montar saliva, perché la lingua gli si era talmente seccata da non
a compimento contar lo poria / lingua che parli. giamboni, 43: la
progredire; perfezionarsi, fiorire (una lingua). citolini, 2-5:
perciò non è da sperare che questa lingua sia mai per montar tant'alto come la
il cavallo] la portasse [la lingua] di sopra dell'imbocca- dura,
in questo luogo, la 'corrente lingua italiana 'sarebbe lo 'scriver moderno '
lo 'scriver moderno ^ e la corrente lingua toscana non sono una cosa medesima.
testa il monte morello: / la lingua va dove gli duole il dente.
i-1-236: quasi tutte quelle deviazioni della lingua latina le quali sono communi tanto all'italiano
, da cui indurre lo stato della lingua parlata a que'tempi. 2
pietra miliare nello sviluppo storico di una lingua, di una cultura, di una
per cui: « italia riebbe la lingua di dante e la romana maestà, almeno
stupide e pericolose parabole / la cui lingua è l'azione / e il cui contenuto
, 2-316: amare, toccare con la lingua quei denti rotondi per quel che erano
catena. muovo modo de intendere la lingua zerga, 350: 'mo
gregorio, che poi divennero testo di lingua. 12. locuz. -fare
bene il piccolomini moralizzò la filosofia in lingua italiana, non perciò si sono dismessi
risulta dalla proprietà e dalla purezza della lingua (non disgiunta, talvolta, da
, di una parola, di una lingua). -anche: grado di sonorità
. davanzati, i-2: la morbideza della lingua volgare non pativa questa dureza latina.
fatti i denti così duri e la lingua cotanto morbida, questa ultima abbia un vigore
dama, castagnina di chioma, di lingua gentile, e morbida siccome neve di
espressiva, da proprietà e purezza di lingua (ma, talvolta, non senza
scorrevole, privo di asprezze (una lingua). bembo, iii-140: molte
alcuni morbi- sciatti, che ne diedero lingua e indirizzo per venir dove siamo
né più velenoso morbo che una pessima lingua e uno familiare nimico. ariosto, 13-41
letterati potessero. algarotti, 1-iv-34: la lingua francese... fu in picciol
feccia grossolana che stringe i meati della lingua et aggrava lo spirito, stringendolo contro
mento di tortura che, stretto alla lingua, impediva di urlare e di parlare
1-150: si può col gusto della lingua assaggiare s'è mordace e quanto.
inedite, 2-23: odi, mordace lingua; lo mio signore iesu cristo lo sa
] aveva la più mordace e velenosa lingua che si sentisse già mai. cellini
): si misse colla sua mordace lingua a dir tanto male di me, quanto
, uomo ardentissimo d'ingegno e di lingua naturalmente mordace. marinella, 148:
che l'ultimo ha più purità di lingua, ma marziale è più lepido e mordace
., ii-6: da raffrenare è la lingua, che non abbia denti o mordaci
la sua bocca, per virtù della sua lingua spinosa, sento le più acute parole
taglienti e mordenti non avevamo nella nostra lingua, non era certo colpa sua.
avendo altro rimedio d'aiutarsi, mordendosi la lingua, sì la precise e sputolla in
bruno, 3-198: te s'intercepe la lingua che viene ad esser morduta con il
in tanta rabbia che si mordevano la lingua e sputavonla nella faccia l'uno a l'
... amore / ch'io quella lingua sua le morda almeno. cantoni,
masticata, non manco valorosamente morde la lingua. tasso, i-35: ciò che
, che o lusinghi o morda la lingua e '1 palato o faccia l'uno e
dante, inf, 31-1: una medesma lingua pria mi morse, / sì che
. g. gozzi, i-18-97: cinica lingua or la vendetta, or l'ira
resto a bologna a insegnare che la lingua italiana c'è. idem, iii-27-316
-e in pellicino. -mordersi la lingua: v. lingua, n. 23
. -mordersi la lingua: v. lingua, n. 23. -mordersi le
piccante sapore, che mor- dica la lingua e scalda con meraviglia il palato e lo
aveva fatto migliore di costumi e di lingua. p. fortini, iii-508:
: si può dir che [la lingua latina] sia una lingua greca corrotta
che [la lingua latina] sia una lingua greca corrotta, sì come i morditori
morditori dicono che la volgare è una lingua latina corrotta. varchi, 18-1-407: questi
dell'oka. 2. la lingua appartenente al gruppo ugrofinnico, parlata da
-che si riferisce, che è proprio della lingua araba parlata dai mori. pulci
poi che sarò nella mec, così in lingua moresca, ti manderò qualche verso.
12. ant. lingua araba. sanudo, xxviii-527: dal
, essendo moro, non intendesse la lingua moresca. 13. locuz.
. nuovo modo di intendere la lingua zerga, 350: 'morta
mangiare. nuovo modo di intendere la lingua zerga, 351: 'mor- fezare'
leccando. nuovo modo di intendere la lingua zerga, 350: 'morfia ':
il pirandello introduce e può introdurre nella lingua italiana letteraria. 2. per
'moribondare': altro verbo della nuova lingua italiana. « il bandito pollastri fugge in
c. dati, 4-41: la lingua latina, moribonda e già corrotta,
scambiettando al duol dello strozzule, / colla lingua al mezzule / de'denti stretta,
, il varchi e annibai caro la nostra lingua? galileo, 8-xvi-ii7o: se a
c'è in ogni dialetto una certa lingua vaga: voglio dire un certo numero di
n. 4. -morire con la lingua: v. lingua, n. 23
-morire con la lingua: v. lingua, n. 23. -morire con
, la voce, il discorso, la lingua a qualcuno in bocca o in gola
parola tra'denti, né balbettava la lingua, ebbe ciò che ella diceva più
stesso in forse, / li muor la lingua e '1 cor le batte forte.
: v. paglia. -morire senza lingua: v. lingua, n. 23
. -morire senza lingua: v. lingua, n. 23. -morire sulle
vivo. -non morire la lingua in bocca a qualcuno: v.
in bocca a qualcuno: v. lingua, n. 23. -non morire
345: non morrò che io trarrò la lingua a un paio di queste cicale.
/ a lambirle il bel piè stendea la lingua. c. gozzi, 1-81:
o ruggire..., mosso dalla lingua del peccator che parlava, prima che
una pera mezza; / spesso una lingua a mormorare avvezza / è la cagion
commandato che le consulte si proponessero in lingua castigliana, dispacciandosi molte cose nella medesima
castigliana, dispacciandosi molte cose nella medesima lingua, non valendo il mormorare e gridare
da siena, v-397: non avere la lingua mormoratrice e detrattiva, non dire male
inganno. segneri, ii-168: una lingua mormoratrice è lingua di vipera. goldoni,
, ii-168: una lingua mormoratrice è lingua di vipera. goldoni, ix-
/ non turbi or la corrente de la lingua. 13. medie. mormorio vescicolare
. / gli parlò l'araba lingua, / come quei che ben la sa
abitata e comandata, le quali avevano lingua in tutto dagli uomini di quei paesi diversa
arte, esprimendosi per lo più in lingua, e intorno alle contrastate vicende dei
/ stringendo naturai complessione, / la lingua refrenando e gli occhi e il core.
. locuz. — mettersi una morsa alla lingua: imporsi il silenzio, sforzarsi di
metterò... una morsa alla lingua. 22. di min.
... con questa morsatoia stringono la lingua a'calunniatori. = deriv
cesari, i-275: queste delizie di lingua e di poesia a me scusano troppo meglio
di morselletti e rimu- cinandogli con la lingua senza masticargli. g. del papa
farne memorabil vendetta. -morsicarsi la lingua: pentirsi di aver parlato a sproposito
ebbe tempo tre anni di morsicarsi la lingua, da cui era venuto a tutte le
. maestro antoni però si morsicò la lingua, come faceva ogni volta che si sorprendeva
non potranno reggere alle morsicature di una lingua tagliente, che vi picca con un
mangi, di certo / lei la lingua ti morsecchia. 4. figur
delle labbra, col morso e con la lingua. gozzano, i-1271: istintivamente,
, che ad ogni sorso / soave sulla lingua imprime un morso. tommaseo [s
nel berlo par che dolcemente morda la lingua. 10. azione corrosiva o
naso, tanto se la forbì colla lingua che campò da morte. manzoni, pr
rafreneranno col morso del ga- stigo là lingua licenziosa de maldicenti. pasqualigo,
, vi-11: sta in man della lingua e morte e vita. / i cicaloni
con valore di inter. in morso la lingua: come invito a moderare l'impeto
? / un po'in morso la lingua. / -è ver. profersi / una
orso. -avere il morso alla lingua (o in bocca): saper
: il santo vecchio, ch'alia lingua ha il morso, / non di quanto
richiamarla al reale della circostanza (bella lingua moderna), e la povera anima
— levare il morso alla lingua: indurre a parlare liberamente, senza
o lidio, cioè discioglitore principalmente della lingua, a cui leva il morso e la
morsure la pariglia ch'alia di lei lingua porgeva. -con allusione al troncamento
di fame, ti si possa seccare la lingua, li mortacci tuoi. =
spacca / e per lo squarto la lingua gli svelle, / che battuta riduce in
complessi e profondi): v. lingua, n. 9. petrarca,
parlar de'suoi sempre verdi rami / lingua mortai presuntuosa vegna. cariteo, 261
ver vede ed intende, / ma la lingua mortai non ha tant'arte. savonarola
grande ale! / e lei: lingua mortale / non pò, né lice,
'l sacro stile, / né mortai lingua a dir di lei s'adopre.
deve infra celesti arcani / presuntuosa entrar lingua mortale. leopardi, 21-26: lingua mortai
entrar lingua mortale. leopardi, 21-26: lingua mortai non dice / quel ch'io
tanta fellonia, né che la mia lingua dica così mortali parole. rime anonime
pistone. inventarium honorati gaytani [in lingua nostra, xxxii-i], 26: mortale
/... / blasmar la lingua s'affatica. idem, inf.,
. alfieri, 1-209: o mortifera lingua, osi tu il nome / contaminar
[degli aspidi]. cortegiano e lingua. — che contiene sostanze in
). cavalca, ii-xv: la lingua nostra è inquieto male, piena,
, modellando l'idioma fiorentino su la lingua morta de'latini, accrescevagli dignità,
spirito con la vivacità della vostra spiritosa lingua. b. corsini, 2-46: la
non più adoperato, arcaico (una lingua, un vocabolo, un modo di
esprimersi). -lingua morta: v. lingua, n. 5. a.
a. cocchi, 5-1-69: la lingua latina, essendo morta tra noi,
del tutto morte il vivo fior della lingua, [il cesari] sembra non aver
in quanto vive in parte nella corrispondente lingua viva o moderna. varchi, v-137
varchi, v-137: se [la lingua greca e la toscana] si considerassino
[s. v.]: 'lingua mezza morta 'dicesi quella che trovasi
-che ha lasciato opere composte in una lingua caduta in disuso (uno scrittore).
). giordani, ii-1-283: nella lingua distinguiamo una parte spirituale e viva,
. attributo del leone raffigurato privo di lingua, denti, artigli e coda.
dice]: 'egli hanno lasciato la lingua a casa 'o 'al beccaio,
e questo tale ago è in cambio di lingua, ma alcuni l'hanno che non
si beve un quartuccio. -mosca! la lingua l'ho anch'io ve'! -disse
varchi e annibai caro, la nostra lingua? -è restata come mosca senza capo
un critico e il moto perpetuo nella lingua di un ciarlone, né la comparazione
abito. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 346: 'inca- denar
. che si parla in russia (una lingua). - anche sostant.
apparare con solidi fondamenti qual sia in lingua moscovita il vero significato della parola '
poi dir signore. -figur. lingua o modo di parlare e di esprimersi
, in senso iron., della lingua ai un chiacchierone); ritmo intenso ed
un critico e il moto perpetuo nella lingua di un ciarlone. piovene, 8-38
pensieri e di sensazioni, anche la lingua del rimbaud ha dovuto seguire il moto
, 6-57: deh, raffreni costui la lingua motta, / ché parlando, signor
motociclette e di 'centauri '. nuova lingua italiana! = comp
di aria increspata sottilmente dal moto della lingua e delle labbra di quel che parla
. pasolini, 8-61: la mia lingua non consiste... in una
noi,... ingollò la lingua e sciangottò tra la motriglia della saliva:
amicis, xiii-142: il libro della lingua, insomma, è generalmente un libro
in gran parte alla scarsezza della loro lingua l'abbondanza dei loro bei motti.
poemi eroici, scritta tutta quanta con lingua familiare, fiorita de'più vispi motti
tout ', che suona in nostra lingua 'lealtà sorpassa tutto '. tasso
anche figurativo) o, anche, una lingua e dà loro vivacità e intensità.
di tanto numero di muscoli quanto la lingua;... e di tutti li
della cura delle malattie, 1-18: la lingua aliquante volte perde movimento e sentimento della
de nervi... vanno alla lingua ad dare el sentimento al gusto ed
sentimento al gusto ed el movimento alla lingua. tasso, 12-96: giunto a la
costume, usanza, consuetudine. lingua tedesca sono come barbari e divisati e strani
e strani agl'italiani, la cui lingua e le cui leggi e'costumi e'
della scrittura al 'movimento divorante 'della lingua orale. 15. econ
altra operetta intitolata 'saggio sopra la lingua italiana ', che ha fatto qualche movimento
, assimilando più o meno profondamente la lingua, i costumi e la civiltà dei dominatori
... martorizato, si mozò la lingua co'denti e la sputò nel viso
a mozzare la filosofia con una certa lingua grossa che frangeva le parole a mezzo
la bocca mostrò un mozzicone nerastro di lingua. sereni, 3-83: non si vede
stabilimento di pena (v. « lingua nostra », xxix (1968),
20. locuz. -avere la lingua mozza: non sapersi o non volersi
, 6-25: non ho sì mozza la lingua ch'io non sappia dire che il
, possono dire ch'eglino hanno la lingua mozza. -essere mozzi gli indugi
intorno alle trasposizioni ammesse dall'indole della lingua nostra, sono tutte sofisticherie da mozzorecchi.
accidentale, non che sostanziale, de la lingua. lancellotti, 1-84: sia un
rettorica vulgariz- zare di latino in nostra lingua. g. cavalcanti, i-171:
? ». -far muovere la lingua di qualcuno: darglil'occasione di fare pettegolezzi
anno,... su una lingua di terra in faccia al mare, separata
non v'incresca di rifrenarla [la lingua], rinchiuderla, imbrigliarla, non dico
dopo tanti scrittori che sapevano tutta la lingua, per dire la verità non mi son
contendenti. pisacane, viii-292: questa lingua di terra, ovvero il litorale, è
al nuoto? marino, 7-239: con lingua d'amor muta risponde / a l'
, le porpore con la lor dura lingua e 'l loro prezioso colore. baldelli,
muro de i denti, perché la lingua stesse come dentro una siepe o un serraglio
). nuovo modo de intendere la lingua zerga, 324: andarsi con dio
ragione, atteso siamo nati con questa lingua con la quale negoziamo, scriviamo e
. alianello, 25: mise fuori la lingua a forbirsi le labbra muschiose.
più volte le balie di sotto la lingua a'bambini. targioni tozzetti, 12-5-xx
, 244: accordata che fosse la lingua co 'l cuore farebbe il mondo una buona
presenta sonorità dolci ed espressive (una lingua, una parola, un verso o
11 maestro più musicale di questa musicalissima lingua. d'annunzio, iv-1-152: le
. -proprio, tipico di una lingua, di una parlata, di uno
de sanctis, 11-399: la nostra lingua è nata con l'amore, il
eloquio, più musicale di questa musicalissima lingua. nencioni, manifesta una spiccata inflessione cantilenante
). pascoli, i-916: la lingua spagnola è pronunziata con una musicalità che
suono musicale alle parole '. nuova lingua italiana. 2. ant.
musiche note altri potesse / snodar la lingua al canto, e dilettarne / l'
autorevole sull'opere de'gran poeti di ogni lingua, di ogni nazione, ed averne
-caratterizzato da una cadenza armoniosa (una lingua). celli, llii-71: nascosa
sarà errore vecchia e celebre e maestra lingua imitare, i vocaboli collocando non già
] e ti fa vezzi / con la lingua, e tu ridi e l'accarezzi
tuo marcio dispetto, / come né lingua dice, / né cade in intelletto
, ecc.; cfr. « lingua nostra », xxx (1969),
bati, il che tanto è quanto nella lingua de gli italiani arabi per accidente,
contro l'oggetto e 'l fine della lingua il pretender di toglierle con un rigor
uomini di lettere al vedere come la lingua francese, la quale si parla da tanti
siano, in questa e in quella lingua, regole di mera convenzione, e
rinnovati, non fanno quelli una comune lingua, ma sono di colui solo che
che divengono toscane non mutano alla toscana lingua nome. galileo, 3-3-179: quando
vennero alla terra, che molti cittadini mutarono lingua, abito e modi. dante,
. ant. tradurre un'opera da una lingua in un'altra lingua. dante
opera da una lingua in un'altra lingua. dante, conv., i-vn-15
commuove, il corpo triema, la lingua è impacciata. sacchetti, 143-29: come
, temolo, / è una cattiva lingua. a. f. doni, 2-142
lapponi, onde vi si ode mutata la lingua da svezzese in finna. malpighi,
che cambiano progressivamente le caratteristiche di una lingua; evoluzione linguistica. - mutazione consonantica'
mutato. muratori, 7-iii-12: la lingua latina avea già provato delle mutazioni e
leopardi, 1-68: anche in nostra lingua le mutazioni della pronuncia latina ec.
un'espressione) attuato nell'uso della lingua o riconosciuto dalla coscienza dei parlanti.
tuttoché sian trasportati d'una in altra lingua, rimane la bellezza de le sentenze.
e i denti a rastello e la lingua spinosa e '1 lor mangiare e la lor
castiglione, 74: la toscana [lingua] basta per nobilitare i vocabuli latini
mutilatore di schiavi e mercante di (una lingua). eunuchi. d'annunzio, v-1-647
foscolo, xi-1-103: seppure la lingua di virgilio si ginocchio,
per esse eleggerai, / debbe la lingua insieme col palato / sanza macchia esser
significati... ben distinti nella nostra lingua. l'uno è quello di '
!... gli avevan tagliata la lingua i briganti. palazzeschi, 1-516:
. 4. sfornito di una lingua propria, istituzionalizzata e usata comunemente da
'muta '. non aveva una lingua. la cercava ancora, la sua
a lei parlare, e non batto / lingua né polso, sì sono conquiso.
ella altrui saluta, / ch'ogne lingua deven tremando muta, / e li
parlar non inteso!, -ay, lingua muta!, / ay, libertà
; / ma tu ch'hai muta lingua hai cor di ghiaccio. bruni,
iddio con 'l cuore e con la lingua quanto sa e puote. malo muto
di stato di firenze [in « lingua nostra », xxviii (1967),
. tasso, 4-85: ciò che lingua esprimer ben non potè, / muta eloquenza
terminano in vocali, ella [la lingua volgare] ha anco le consonanti più
corrispondenza nel sistema fonematico di una lingua e rimasto o come testimonianza di una
avere). -in partic.: nella lingua francese, si dice e muta la
l'impressione di capire, ma una lingua non mia neppure nell'infanzia, forse
obtusa. cesarotti, 1-i-53: avendo la lingua ugualmente bisogno di parole sonanti o mute
imbuto. inventarium honorati gaytani [« lingua nostra », xxxii, (1971
so che brami la mutolézza a questa lingua, perché non ha per anche avvezzate
udire ed intendere la verità, ed apreti lingua mutola a parlare la verità. panigarola
da'parricidi, natura snodò la mutola lingua al suo bambino. -sostant.
più tutto l'impedimento, non nella lingua, ma nell'udito. vico, 267
e gli scilinguati pur cantando spediscono la lingua a pronon- ziare. tommaseo, 3-i-217
sono in tutto mutoli e non hanno lingua. d. bartoli, 16-2-191: già
predicatori. -incomprensibile per la difficoltà della lingua (un autore). gesualdo
stordisce, la voce vi svanisce e la lingua diventa mutola. fantoni, ii-168:
nel comincia- mento, fare la mia lingua restasse mutola. n. franco,
linguaggio. b. croce, ii-2-51: lingua primitiva mutola, per cenni e per
in quanto pronunciata con la punta della lingua appoggiata agli alveoli degli incivisi superiori,
. buommattei, 33: appuntando la lingua tra le radici de'denti e 'l
/ che libro over rubrica / né lingua porria dir le mie gran pene,
sono ancor oggi e da essi in loro lingua si chiamano 'nachar 'ovver '
. redi, 16-i-148: nacchera in lingua toscana... in primo luogo vale
senz'avere / punto di stile o la lingua sapere? 4. almanaccare,
capo, condottiero '(cfr. « lingua nostra », xxxii (1971)
per lo più entrati nell'uso della lingua nazionale). stigliani,
... per l'indizio della lingua culta in parte e in parte intinta
imbriani, 6-138: in quanto alla lingua, come un tempo adoperai lombardesimi a
seminario, quanto prima facesse imparare la lingua napolitana. g. gozzi, 1-467:
, capriccioso e raro libro scritto in lingua napoletana, che contiene tutte le fiabe
. stigliani, 1-231: nappa in lingua nostra significa quella spiga ravvolta in foglie
nara 'anatra voce registr. da « lingua nostra », xx- xiii (1972
da un nome proprio femm. in lingua ottentotta. naringènico, agg. chim
l'iliade sì minutamente descritta dalla profetica lingua dell'indovinatore, da lui ne ricevette
ne ritragge / la povertà della romana lingua. -con metonimia (con riferimento
dei novellieri che scrivono in una determinata lingua, che appartengono a un determinato ambito
6-7: penso di distendere nella nostra lingua materna in stile narrativo semplice ed intelligibile
non per vaghezza di stile o di lingua, ma per le novità che contiene e
si tratta di cose de'tempi della nascente lingua toscana, la quale conservava molto ancor
? foscolo, xi-1-124: la nascente lingua del 'sì ', nell'ac- quistar
, una filosofia, una dottrina, una lingua, ecc.). giovannini
giovannini, 5-143: quei primi tempi della lingua ratterizzato da una forte vitalità (
una disciplina, una dottrina, una lingua, ecc.). latini,
abitata e comandata, le quali avevano lingua in tutto dagli uomini di quei paesi
c'è in ogni dialetto una certa lingua vaga; voglio dire un certo numero di
articolo formate fossero nel nascere di questa lingua, posto che sia da concedere [ecc
e del nascimento sia anche dissomigliantissimo di lingua e di costume al nostro. g
idea, un concetto filosofico, una lingua, ecc.; elemento primo, presupposto
delle espressioni iniziali, originarie di una lingua, di una dottrina, di una
ha studiato l'istoria del nascimento della nostra lingua, non voglia sottoscriversi a crederla così
articolo formate fossero nel nascere di questa lingua, posto che sia da concedere, se
/ ch'ali'umido palato ha sotto, lingua / nera, rigetta; che non
età, m'ha fatto ripigliare anche la lingua, nella quale io diceva allora mosca
legge ne la fronte e ne la lingua si manifesta. 5. discorso
, ricordandomene, vo ricercando con la lingua tra'denti se ancora un cotal micolino ve
resa ancor più vivace dall'irrequietudine della lingua. gozzano, i-736: chi la
bocca e di fuor trasse / la lingua, come bue che '1 naso lecchi
cantoni, in traccia degli errori di lingua. -andare a parare, capitare
nassèr in abbondanza ': cfr. « lingua nostra », xxx (1969
il caristio. anonimo [« lingua nostra », xvii (1951),
nassi: prostituirsi. anonimo [« lingua nostra », xvii (1951),
nell'infanzia, neltambito familiare (una lingua, una parlata, un dialetto)
$-ded. (ii-248): se la lingua tosca mi fosse * stata natia o
. castelvetro, 10-x-99: la volgar lingua ci è più vicina e piùnatia, e
, se ama di scrivere la casta lingua corretta, che fa immortale il pensiero
espressivo, una struttura grammaticale, una lingua; con partic. riferimento alla concezione
un tesoro di natie italiane eleganze di lingua. de sanctis, 11-6: eccovi un
di stile e con quel natio candore di lingua, che è pregio sommo del cavalca
. 10. che è nella lingua, nella versione o nella forma originaria
infanzia, nell'ambito familiare (una lingua, una parlata, un dialetto).
- anche: scritto o detto nella lingua materna. tolomei, 3-125: se
: non c'è in italia una lingua la qual sia da tutti succhiata,
adoperata, intesa da tutti, la lingua insomma di quelli che ne intendono una
quale, per conseguenza, si possa chiamar lingua propria e nativa di tutti gl'italiani
qual si possa in questo senso denominar lingua italiana. beltramelli, ii-671: aveva
caso più di quanto può variare la lingua nativa. -che appartiene al patrimonio
espressivo, una struttura grammaticale, una lingua, con partic. riferimento alla concezione
io le libere doti native della mia lingua indegnamente neglette mi sono sin dalla adolescenza
parte onomatopeiche. -che è nella lingua, nella versione, nella forma originaria
). -anche: che si riferisce alla lingua madre. bandello, 1-15 (
i-155): che dirò poi de la lingua volgare? che di modo era sepolta
e nove. -con riferimento alla lingua madre del soggetto. gherardi, iii-43
cui si sciolse a un tratto la lingua per intercessione di s. antonio.
di una roccia la quale a guisa di lingua nata dalla terraferma di spagna corre per
. tasso, 13-i-445: snoda la lingua e movi l'intelletto, / o
sociali, politici o culturali: una lingua). bembo, 2-11: ora
, 2-11: ora questi barbari la loro lingua ci hanno recata, ora quegli altri
delle loro grandemente rassomigliarsi la nuova nata lingua non ha potuto. b. davanzati,
. b. davanzati, ii-547: questa lingua del volgo, nata di correzione,
animali si può meglio domare che la lingua. boccaccio, i-108: io vi
originario o struttura fonda- mentale di una lingua (considerata nella sua evoluzione o nella
. ciò non è della natura della nostra lingua, ma è venuta a noi dalla
, se ben considerano la natura della lingua italiana, la quale da principio non
). castelvetro, 10-xi-199: la lingua nostra non comporta ordine di vocali per
un popolo cambia natura perché apprende una lingua forestiera? b. croce,
vocali, che tutte convengono in una lingua ideale comune. -il complesso dei caratteri
(i-703): parlava ligurina benissimo in lingua spagnuola... e chiunque parlar
, naturali del paese ove la miglior lingua della grecia... fioriva..
: in contrapposizione a qualsiasi forma di lingua ufficiale, artificiale, convenzionale, burocratica
, 3-2: due sono le maniere di lingua straniera, delle quali l'una possiamo
de luca, i-proem. -2o: la lingua latina è più piena d'equivoci e
contratti e altre disposizioni si facciano in lingua naturale del paese, che si dice volgare
altra averlo lontanissimo di nazione e di lingua differente? montanelli, 154: la
infanzia, nell'ambito familiare (una lingua, una parlata). guazzo,
. sassetti, 2-50: aveva la lingua spagnuola quasi naturale. bruno, 3-86
. bruno, 3-86: sapendoché la lingua inglesa non viene in uso se non
se stimarebbono salvatici, non sapendo altra lingua che la propria naturale. gemelli careri
golconda che, oltra la sua naturale lingua, avea anche la portoghese apparata.
che è peculiare della struttura di una lingua determinata. giordani, 1-1-262: la
vi è più vivezza, naturalezza di lingua e proprietà. chiari, 2-i-18: meno
venuta di germania quella dottrina che in lingua loro essi appellano del naturalismo, dottrina
questi giovani scrittori dal piglio moderno e dalla lingua facile. il timore che, appena
lei britannica ed ottenuta, rendeva alla lingua della nuova patria i canti che le
nel senso proprio della parola, la lingua italiana, come se per il solo fatto
. lo che è facile osservare nella lingua volgar latina... che quasi tutte
salvini, 41-395: colla dolcezza inarrivabile della lingua ionica da lui così bene con tutte
quali primi il diserto campo della toscana lingua cominciarono a cultivare. guicciardini, 2-2-262
nulla. d'annunzio, iv-2-1329: una lingua che la lontananza sembra aver fatta più
'. 'gesù ', in lingua latina, significa salvatore. e molti
un rifacimento e un ampliamento, in lingua ebraica e aramaica, del vangelo di
discepolo d'un ebreo per apparare bene la lingua ebra ica. a.
essa; natio, materno (la lingua); che costituisce mezzo di comunicazione
e la differenziazione nei confronti di una lingua madre. a. cattaneo, iii-n
la gioventù non han creduto necessaria altra lingua che la propria nazionale. foscolo,
italia non lasciano travedere orma veruna di lingua nazionale per tutti que'secoli, ne'
chi parla solo il dialetto o comprende la lingua nazionale in gradi diversi, partecipa necessariamente
questa figura, per essergli naturale la lingua e i motivi dei lazzi nazionali.
cosa. gentile, 3-283: se la lingua di una scrittore non è...
succintamente la relazione che ha nella nostra lingua la combinazione felice delle consonanti e delle
ii-1-147: chi studi da vero cotesta lingua bisogna che studi gli scrittori repubblicani del
i nazionali da'greci anche la loro lingua. a. martini, i-4-53: tutto
. leopardi, i-1341: ciascuno colla lingua italiana si può aprire una strada novissima
far maravigliare i nazionali di parlare una lingua che si possa esprimere in modo sì
(badi ve'! che s'impoverisce la lingua) a mettere qui il 'non
che quello della nazionalità, ossia della lingua. gioberti, 9-i-133: la nazionalità
longobardi la loro religione, la loro lingua, la loro letteratura, il loro costume
ha per basi principali la storia e la lingua. fanfani, lvii-29: la lingua
lingua. fanfani, lvii-29: la lingua materna coltivò amorosamente, reputandola il più
di un uso linguistico o di una lingua che diviene così comune; appropriazione e
: la civiltà neorealistica aveva avuto come lingua l'italo-romanesco, e su tale base,
ed effettivamente caratterizzato dalla comunanza di lingua, di costumi e di istituzioni
formò, che è quella che chiamasi lingua volgare. a. martini, i-10-26
un determinato territorio sia dalla comunanza di lingua, costumi e istituzioni sociali e solo
che è quella predominante dalle origini della lingua fino verso la fine del secolo xviii
], 201: quando una lingua fa veloci cambiamenti, è un indizio
dalle medesime schiatte e compresi sotto una lingua e limiti comuni, noi dobbiamo avvertire
etnica che essa comporta), di lingua (o, in qualche caso, di
, s'avveggono di favellare in una lingua medesima e si riconoscono uscite d'un solo
fra loro, come la schiatta, la lingua, la religione, l'indole
hanno comune la schiatta, la lingua, le leggi e la potenza e la
differenti, parlano ad ogni modo la stessa lingua, sono colonie recentissime di altri popoli
/ cor no lo penzaria né diria lingua. rustico, vi-1-140 (13-8):
concerto delle terminazioni di cui la nostra lingua è più d'ogni altra ricca per
, bologna 1885 (cfr. « lingua nostra », xxxv (1974),
'nebulosa 'prima del sorgere della 'lingua '. -insieme di concetti,
uno che traduce saper bene l'una lingua e l'altra. bellori, iii-194:
d'un ebreo, per apparare bene la lingua ebraica, la quale aveva necessaria per
tuoi affetti che non corrono tutti alla lingua per necessitarla ad orare in loro prò
, becco sottile, lungo e ricurvo, lingua protrattile, penne ornate da riflessi metallici
nella parte settentrionale del belgio (la lingua germanica comprendente rispettivamente l'olandese e il
negare a un dialetto il nome di lingua. calvino, 5-56: il negare
deboli. manzoni, vi-1-228: la lingua italiana potrà dirsi buona, quando sia
vedere quanta iniquità è quella della maladetta lingua che fa che il bene non si
g. capponi, 1-i-148: la lingua dei tedeschi ambiva anch'essa, ma
termini di senso negativo (e nella lingua italiana può risultarne un senso negativo o
di letteratura, di costumi, di lingua, l'italia è destinata a formare una
. cesarotti, 1-i-25: la parlata lingua è irregolare e negletta, ama a
averai grata audienza, / mentre la lingua pronta fa el suo offizioj non usar
.. fin da'primi tempi della lingua romanza e poesia provenzale neglesse il latino
perché va contro alla poetica natura della lingua toscana. g. r. carli,
mano. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 352: 'negose mani
e di altri mercatanti alla moda e lingua francese, i quali negoziano con molta galanteria
... lo scrivere corretto nella lingua usuale, con la quale solo conduconsi tuttavia
arrivo, l'ave maria nella loro lingua di congo. = deriv. da
morte. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 352: * negra ':
negre africane (un dialetto, una lingua); costituito da diverse lingue africane
... il preteriani nella loro lingua communemente è chiamato negus e agacen,
erano un cuore, una mente, una lingua. botta, 6-ii-425: i regi
frode se non quanto qualche neo di lingua gratamente titubante mostrava sospetto. pallavicino,
appartiene alla famiglia celtica (una lingua mo derna, un dialetto
sce, che è proprio della lingua ebraica dopo il iii secolo d
quel periodo fu quasi esclusivamente una lingua limitata all'uso colto e liturgico
evoluta fino ai giorni nostri come lingua nazionale o ufficiale dello stato di
israele); che è scritto in tale lingua. -sm.: la lingua
lingua. -sm.: la lingua ebraica dopo il iii secolo d. c
riferisce, che è proprio della lingua egiziana dalla xviii dina stia
.); che è scritto in tale lingua. -sm.: la lingua
lingua. -sm.: la lingua egiziana dal xvi al iv secolo a.
si riferisce, che è proprio della lingua o della letteratura della grecia moderna.
hitleriane. 3. sm. la lingua della grecia moderna: neogreco.
in tempi recenti a firenze (la lingua: con partic. riferimento all'uso linguistico
e per educazione letteraria inclini alla classica lingua tradizionale italiana, gusterà in una poesia
per tendenze e per educazione inclini alla lingua neo-fiorentina del manzoni. = voce
o sintagma introdotto di recente in una lingua. = voce dotta, comp.
del neogreco sono una trasformazione della ricca lingua d'omero. 3. nella terminologia
prevalere di neologismi rispetto alle parole della lingua comune. -per estens.: tendenza
origine dall'evoluzione del latino (una lingua: e la classificazione più attendibile,
rami dal modo elittico dell'affermazione: lingua dell " oc '('hoc'est)
umanistico e rinascimentale; scritto in tale lingua. carducci, iii-25-292: io non
l'ibrido inglese? -la lingua italiana. pascoli, i-923: posso
hanno in comune la tradizione, la lingua, il patrimonio culturale di derivazione latina
, lessicali o fonetici, appartenenti alla lingua sia popolare sia letteraria (e nell'
costruzione introdotta da breve tempo in una lingua allo scopo di indicare nuovi referenti per
. foscolo, xi-1-118: se una lingua è più scritta che parlata s'imbarbarisce
come questo metter così del pari la lingua antica col neologismo, coll'idiotismo e col
(con riferimento a dialetti e alla lingua letteraria, ascrivibili al gruppo occidentale dell'
settore. molti di essi ignoravano la lingua materna e non sapevano parlare che il greco
, che si riferisce, che riguarda la lingua e la scrittura delle iscrizioni puniche venute
una difesa funzionale delle strutture linguistiche della lingua italiana, sia fonetiche sia lessicali,
dei neologismi, dei prestiti in una lingua, ma anche a quelli semantico-stilistici)
). migliorini [in « lingua nostra », xxxii (1971),
parallelismo fra la politica contingente e la lingua. pasolini, 13-61: quando io
un fatto sostanziale: l'eliminazione dalla lingua di tutti gli elementi realistici, anche
, anche marginali, onde ridurre la lingua alla sua pura e semplice funzione letteraria,
il neopurismo. migliorini [in « lingua nostra », xxxii (1971),
: la civiltà neorealistica aveva avuto come lingua l'italo-romanesco, e su tale base,
natura basica. neosirìaco, sm. lingua parlata dai popoli di religione nestoriana,
, che poi vuol dire, in lingua greca, dei sempre più giovani.
classici e, in partic., della lingua greca, di cui si sottolineava il
fine di superare il dissidio di fondo fra lingua materna e lingue classiche.
la cittadinanza. 3. ling. lingua nepalese (anche semplice- mente nepalese,
mente nepalese, sm.): lingua di ceppo indiano parlata e scritta nel
di un'opera letteraria, di una lingua, di uno stile, di un
.. restituì il nerbo alla nostra lingua applicando sovente alle parole più comuni le antiche
28: i modi di dire di una lingua o di un dialetto porgono allo stile
sempre a'puristi, ha confuso la lingua con lo stile. b. croce
, buone da venire in aiuto della lingua, quando questa non bastasse. d'annunzio
ron- sardo avea cercato di rendere la lingua nerbuta, animosa e varia, altrettanto
freddo, debolezza, nerezza ne la lingua e in tutto 'l corpo. boccaccio,
. massaia, ii-137: melàk in lingua abissina vuol dire angelo, e quel
a voi, entri nell'uso della lingua di tutti e non resti chiuso nel
della vostra penna; ed avrete aumentato la lingua comune. 11. severo
oscura. biblioteca italiana [in « lingua nostra », xxxix (1978)
netto o pellicola ci sarà restato sotto la lingua o nella gola, e tu procura
quali vanno più profondi nella radice della lingua, e de li sensitivi li quali
di un'opera letteraria, di una lingua, di uno stile, di un
ti rappresenta. gioberti, iii-66: la lingua loro [dei francesi], pregevole
è la catena e il nervo della lingua. guicciardini, 13-viii-331: la principale
si abbiam soccorso ai nervi de la lingua, parimente soccorriamo a la carne. gelli
e sì tutta bucherata venne fatta la lingua, e d'innumerevoli nervolini di figure
; potentemente espressivo, vigoroso (una lingua, un discorso, una locuzione,
e solenne il verseggiare, nervosa la lingua, il dipingere efficacissimo. leopardi, i-975
colore, e la maggiore è detta nella lingua araba nesr. nesr: questo
, 1-172: non è invariabile [la lingua] in ogni sua parte: può
isolato in un paese ove si parla una lingua incomprensibile, evitati dal prossimo solo perché
, i-704: a ciò era necessaria una lingua come quella di catullo, in cui
o di un'espressione nuova in una lingua; immissione in un contesto.
è parola tanto bene inserta in questa lingua, ed anco in questo loco, che
a. f. falconetti [in « lingua nostra », xxxviii (1977).
, ed ella sa che essi acquistano in lingua quanto persero in denti.
nestoriani, morì prima di lui la sua lingua be- stemmiatrice. cattaneo, v-1-291:
/ di tal secondo onore / so la lingua neteggia, / pur riservato nel parlar
vuol risciacquar la bocca, nettarsi la lingua e non bere. = comp.
. dall'imp. di nettare e lingua (v.). nettaménte
. carducci, iii-9-136: d'una lingua che s'era cominciata a scrivere pur
pur ieri i trovadori fecero presto una lingua nettamente grammaticale. b. croce, iii-27-268
, i quali non intendevano la mia lingua, nettam- poco io la loro.
, che al trui la lingua allaccia, / o di manna che stilla
: dolce versar dal petto e dalla lingua / nettari divi e veri / di sperti
nèttare di camaldoli, siede maestro di lingua purissima, efficacissima e piena di gran
grande scritta tutta con più nettezza di lingua, con più leggiadria di dire e con
che tutti ammireranno la mia forbitezza di lingua, la nettezza del mio stile,
, se non a l'arte, alla lingua; e se lo stile fusse duro
un autore o un'opera, una lingua, ecc.). landino,
lucilio. tolomei, i-106: leggiadra lingua..., la quale è di
suzza asciutta, con strappar lor la lingua di netto e lasciargli penzoloni scolare il
'a'è preso dalla terminazione neutrale della lingua latina. liburnio, 1-53: il
sua sensuale tensione napoletana neutralizzandola in una lingua assolutamente parlata. -rifl. e
neutralmente nel numero del più nella nostra lingua, ella quel tanto a differenza dell'
latini neutro è detto, ella [la lingua italiana] partitamente non ha, sì
salviati, ii-n-29: neutro se abbia la lingua nostra e se nell'uno e nell'
quantunque per la distinzion del neutro la lingua si migliorasse non poco, non concedo
: guardiamo una differenza lampante tra la lingua nostra e la latina: l'uso del
. il tono è minore, ma la lingua un poco neutra e senza acuti sali
sale. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 353: 'nevale ':
: nevicare. biscioni [in « lingua nostra », vili (1947),
... ebbero nomi che in lingua italiana suonano così:... nevoso
3. sm. figur. lingua barbara, aspra, incomprensibile. cicognani
parte da lustro pelone nibelungo, con lingua patinosa di schwarzbàrensaft, mi venne una
. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 352: no:
gelli, 15-ii-155: nicchiare significa nella lingua nostra quel cominciarsi a rammaricar pianamente che
, / senza scricchiate, / quella lingua di foco che vorrai, / e fin
che si parla in tali isole (una lingua). -sm. lingua parlata nelle
(una lingua). -sm. lingua parlata nelle isole nicobare. = da
nicodà, sm. ant. nella lingua franca della marineria del xvii sec
no. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 352: 'nicolo '
altro guido / la gloria de la lingua; e forse è nato / chi l'
bembo, 2-27: ella [la lingua toscana] e alle quantunque alte e
carbone. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 352: * ni-
proprio dei nilocamiti (la parola, la lingua). nilocongolése, agg. ling
vicini e affini meban, gruppi di lingua nilotica. 3. egizio (la
ben parlanti ateniesi, che contenti della lingua imparata col ninna nanna deridono i malparlanti
la testa, facendo un verso con la lingua per ninnarlo. -pacificare,
: o nume, che ultore / di lingua superba / a prova conobbe / la
possi come degnamente si sia ampliata questa lingua. battista, iv-94: sia tua
anche sostant. 4. sm. lingua giapponese. = da nippon, lettura
nitidità di disegno e una facilità di lingua propria netta e viva che non è di
in roma una stampa nitida e una lingua italiana esatta e intelligibile. carducci,
], iii-1-134: lo stile e la lingua di questo dialogo non hanno il candore
niuna bestia è così pessima come la lingua. boccaccio, vili-1-12: come ciascuno puote
serbar puro ed illibato il carattere della lingua. 2. inesistente, nullo
, ricorrendo appunto a un'espressione della lingua tedesca, proverbialmente nota per la sua
di no, di no, con la lingua fuori e gli occhi sfavillanti.
cimabue. tolomei, i-106: leggiadra lingua onorata, la quale è di giorno
il petto, la fronte, la lingua, ecc.: dotato di straordinaria
che meritino l'onore de'risentimenti d'una lingua nobile e pudica. fagiuoli, xi-53
quanti nobilissimi poemi saremmo privi e nella lingua greca e nella latina, se le
(un dialetto, una parlata, una lingua); letterario (l'uso della
); letterario (l'uso della lingua: in contrapposizione a quello comune,
quello comune, parlato); proprio della lingua letteraria o che può essere adoperato nell'
, per quanto degnissimi di passare nella lingua scritta, non furono mai dall'uso nobile
tommaseo [s. v.]: lingua nobile in senso di linguaggio o stile
della vita; per togliere l'italiano dalla lingua delle parole scelte, dalla lingua letteraria
dalla lingua delle parole scelte, dalla lingua letteraria, dalla lingua dannunziana, dalla
parole scelte, dalla lingua letteraria, dalla lingua dannunziana, dalla lingua come forma di
letteraria, dalla lingua dannunziana, dalla lingua come forma di nobilismo e dunque di
pianta, ecc.) in una lingua, in un dialetto, in un gruppo
dello stesso oggetto nell'ambito di una lingua. pasolini, 9-254: è qui
propri in uso o caratteristici di una lingua, di una società determinata.
, 358: incominciò parimente a formarsi la lingua articolata con l'onomatopea, con la
e latine e nell'una e nell'altra lingua sendo dottissimo, l'arcivescovo di strigonia
, di che si ragiona, propria lingua, né tale che da'pregiati ingegni
. giambullari, 3-5-250: la vostra lingua..., senza perdere punto del
poi che egli parla più onoratamente della lingua toscana che non fanno i nostri medesimi
come bene ci discopre l'onore della lingua nostra nella sua 'vita nuova '. vasari
, che serbò sempre qualche onore alla lingua latina. -stare sull'onore',
allegata epistola egli come specie nomina la lingua toscana, e più onorevolmente forse la
sola parola spendessi in persuaderli che la lingua... non era per certo l'
buon senso (« ma in fondo la lingua italiana c'è, è lì,
. pasolini, 8-12: la loro lingua parlata... li richiama col fascino
, pensando e volendo, o colla lingua parlando, o coll'opera, mal faccendo
idem, par., 26-125: la lingua ch'io parlai fu tutta spenta /
delle più magnifiche cose in opera ai lingua d'eleganza ed eloquenza che non pur la
pur la italiana, ma la latina lingua si abbia. giuliani, ii-324: in
nostro, non è unanimemente riconosciuta una lingua. b. croce, ii-2-143:
castelvetro, 10-xi-191: non ne viene la lingua vulgare ad avere, se non due
castelvetro, 10-x-232: l'abbondanza della lingua opera l'agevolezza dello scrivere. a
è più bisogno, / oprar la lingua; esser in corte il primo, /
castelvetro, 10-xi-191: non ne viene la lingua vulgare ad avere se non due casi
che tu hai fatti col pensiero e colla lingua e coll'opera- zioni, tu se'
area tose.), cfr. « lingua nostra », iii (1941),
agnolo da urbino, lxxxviii-1-429: fecondissima lingua, ingegno oppimo, / leggiadra fantasia di
spoglie opime. -il successo di una lingua o di una letteratura. varchi,
di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche
ne sia stato il padre [della lingua italiana], ma piuttosto il legislatore
purificò e la ridusse alla nobiltà della lingua madre. = voce dotta,
non castella quel che è nella lor lingua oppido. 5. maffei, 5-1-173:
, 6-81: contro alla parlasia della lingua, quando li nervi s'oppilano e si
il suo seme masticare e porre sopra la lingua. g. brancati [plinio]
potessimo udire; ma che a la lingua aveva opposto duo bastioni a ciò che l'
egli vincerà quasi in duello / di lingua armato e l'uno e l'altro
mascheroni, 8-196: perché lo studio di lingua è molesto, / alcun mortificato uomo
non s'opponesse il processo storico della lingua, si opporrebbe pur sempre il vero e
fredda, secca, dura e incolta lingua. tasso, n-ii-321: percioché ogni persuasione
diversa e con diversi caratteri scritta nella lingua spagnuola, che essi usano i caratteri all'
, parlano ad ogni modo la stessa lingua. manzoni, pr. sp.,
non era così facundo parlatore e pronto di lingua... ma certamente lucio manlio
nel cuore oppresso, lambir con aridissima lingua le acque d'un ruscelletto. 5
vegno, / lo stil, la lingua, l'ardire e l'ingegno / i
salvini, 39-iv-222: l'ignoranza della lingua latina e della greca, la quale
, 7-133: non essendo ancora la nostra lingua alla sua pulitezza ridotta ed uscendo quelle
7-133: non essendo ancora la nostra lingua alla sua pulitezza ridotta ed uscendo quelle
cooperire 'coprire ', penetrata nella lingua poetica probabilmente per influsso del pro- venz
abbellire questa bella figlia, cioè la nostra lingua, vuoici il patrimonio opulento e pingue
a svariate esigenze espressive (di una lingua, dei vocaboli e delle strutture che
quale è ora permesso l'uso della lingua volgare (nella quale sono redatti particolari
: terza, sesta e nona. lingua nostra, xxxv (1974), 3
orologio. virgilio polidori [in 'lingua nostra ', xxviii (1967),
in tasca io non mi vanto. lingua nostra [xxviii (1967), 4
studente. nuovo modo de intedere la lingua zerga, 336: 'calcanti a