, un avanzamento e un'elevazione della lingua; rispetto a i, un arretramento e
poeti dei primi due secoli della nostra lingua. -con valore attenuato.
quel che sia mutato in essa [lingua] dell'uso di que'paesi che in
di que'paesi che in materia di lingua sono... tenuti i migliori.
migliori. leopardi, i-1541: la lingua tedesca ha veramente grammatica, ma non
gl'innumerabili accidenti e bizzarrie di una lingua sotto regole evidenti, ordinate e perpetue
io mi fossi un partigiano appassionato della lingua mento, spargimento (di un liquido organico
forme, contrastando al lassismo gesuitico di lingua e stile de'due antecessori e dei
cui radicale desunta forse da più antica lingua significava radunanza eccitata, quasi volessero dire
singolarmente si richiede santità e nettezza nella lingua per prendere il corpo ed il sangue
e, ma, quando', nella lingua parlata sono frequenti le forme rafforzate eccoti
agli oltraggi? 11. nella lingua parlata, con funzione pleonastica (specie
sottile, bocca priva di denti, lingua lunga e vermiforme, protrattile e vischiosa;
eclissa di colpo o ci si ribella la lingua, e... addio deputazione
eclissi. cesarotti, i-186: [la lingua nostra in piemonte è] minacciata più
delle più adusate sonorità musicali d'una lingua o di ecolalia (= parlare come sentono
eden dici tur, quod in nostra lingua deliciae interpretatur. quod utrunque iunctum facit
con lucida e secca serietà, in una lingua e in uno stile d'una magrezza
composto. tolomei, i-65: questa lingua si stimerà nuova, benché sia in
dante, piglia a difendere i diritti della lingua universale italiana contra le arroganti pretensioni dei
alla pubblicazione d'un nuovo dizionario della lingua italiana. gozzano, 599: gli giunse
sette suore francesi che insegnavano un pò di lingua, di ricamo e di musica a
istruito. cesarotti, i-96: la lingua francese è ormai comunissima a tutta l'
non lasciò che il movimento impresso alla lingua, il lavoro poetico, la passione
gran maraviglia. tasso, 12-576: ogni lingua ha da la natura alcune condizioni proprie
avverrebbe. manzoni, 921: propongono per lingua italiana, tante cose diverse, e
effetto. michelstaedter, 125: la lingua arriverà al limite della persuasività assoluta,
le piramidi. -sm. la lingua dell'antico egitto. -all'egiziana:
uomini, chi mi darà mai tanta lingua e lacrime che bastino ad esprimere e
carità, del gergo furbesco e della lingua bara e furfantina, che va a
v-2-684: ella possedè molto bene la lingua inglese, e l'arte di far con
del trecento, con che arte maneggi la lingua italiana e sappia foggiare nuovi vocaboli secondo
nuovi vocaboli secondo l'indole di essa lingua. pirandello, 5-316: per cominciare,
di una legge scientifica, di una lingua, ecc.); volubilità.
più vistoso. barilli, 5-179: la lingua gommosa [del camaleonte], strettissima
mentecatto operando, non nel capo ma nella lingua avesse riposto il cervello. foscolo,
giurista che scrive e parla elegantemente la lingua appunto del giure. -con
che risulta dalla proprietà e purezza della lingua, dall'armonia dei periodi e soprattutto
elevato (e si riferisce specialmente alla lingua scritta). boccaccio, vii-185
idiotismi lombardi a iosa, frasi della lingua adoperate a sproposito, grammatica arbitraria,
ricchezza 'grammaticale'ed 4 elementare 'della lingua greca. 4. inerente all'
ingl. eiecampane (1533): la lingua ingl. registra anche la voce helenin
e ciò avviene per usarsi da loro una lingua eletta, illustre e cortigiana. caro
. questa figura è frequentissima nella nostra lingua, di cui è proprietà porre in
il vostro trattato panegirico-polemico sui pregi della lingua italiana voi non vi sareste naturalmente aspettato
trovare più dolce cosa in tutta la lingua romana, che quello endecasillabo di catullo
non vi è né vi sarà mai niuna lingua tanto copiosa, energetica, distinta,
1-2-138: nel trasportar l'opere dalla lingua del loro autore in un'altra,
... impoverisce l'erario della lingua nazionale, defraudandola d'una quantità di
: con tale intermezzo alla imbecillità della lingua è occorso che nelle abiette parole la
etimologia, che non so come la lingua senza di essa potesse reggersi.
, indebolisce lo spirito, enfia la lingua, guasta il corpo, e tutte le
gli ficcò la spada in bocca traila lingua e l'ugola, talmente che subito gli
un cadavere. orioni, x-14-163: la lingua e sapienza che, vedendo che iddio co'
umil ente. foscolo, vii-67: ogni lingua ha le sue età, come ogni
osso ioide destinato a sostenere la lingua. = voce dotta, comp
'e v ^ &ooa 4 lingua '. entognato, sm.
di silvestro, 336: aviva una buona lingua et era entrante. b. davanzali
g. capponi, ii-187: la stessa lingua letteraria dovette qui avere per le cagioni
, città d'ionia, non però alla lingua ionica sola s'astrinse, ma con
varchi, v-95: usa ancora la lingua italiana concordare il numero singolare col numero
all'idioma de'quali è somigliante la lingua nostra, come la latina all'eolica
, per aver tolto loro non solamente la lingua con sudore imparata, ma la dottrina
esse aut regi mundum »). la lingua latina registra anche epicùrius ed epicùrius,
i vostri italiani malati dell'epidemia della lingua e della letteratura francese. son diffìcili
-tant'è, bisogna confessare che la nostra lingua è la più bella di tutte.
ingresso col tirar molto in fuori la lingua di quell'infelici, e così necessariamente l'
tiroide, come pure alla base della lingua, e s'osserva al di sopra della
da ènl 4 dietro 'e yx&xxa 4 lingua '; cfr. fr. épiglotte
l'epigrafe della medaglia è forse in lingua e in caratteri non usati se non
bartoli, 9-28-2-49: hanno in bocca la lingua propria de gli antichi epigrammatisti, cioè
i quali, con i nomi della lor lingua, e conchiusione e perorazione anche questa
p. maffei, 9: non è lingua che basti ad esprimere quello che in
alla causa della buona filosofia in materia di lingua, dalla considerazione delle naturali vicende della
il francese, come se fosse lingua di cannibali; e poi vi tartaglia in
istoria, e del dialogo, in questa lingua mi piacciono sommamente, nondimeno lo stile
di tutti cercai d'introdurre nella mia lingua l'omicron, l'epsilon, l'omega
il giornale è essenzialmente moderno. la lingua che in fondo non è se non un
figure di dizione che rendono poetica la lingua della prosa, e secondo il nostro gusto
: due sono i modi con che la lingua d'un popolo diventa conquistatrice, e
dipende dei progressi che fa l'una lingua ai danni dell'altra. leopardi,
d'al- cuna specie, quando la lingua nostra ci presenta una folla di termini
e drappi. baruffaldi, 172: la lingua italiana non essendo un albero affatto morto
/ ma scaltrito e viziato uso di lingua, / ritorte di parole, / doppie
dubbia vi si trova [nella nostra lingua], che in uno e in altro
nipote. cesarotti, i-15: la [lingua] parlata è irregolare e negletta,
europaeus). -erba senza costola 1 lingua di serpe. mattioli [dioscoride]
dioscoride], 334: produce [la lingua serpentina] una sola fronde, che
dal frequentare le scuole per impararvi la lingua degli antichi romani, andava ad erborizzare
fu dai latini lasciata, ella [la lingua volgare] fusse riccamente vestita. a
? varchi, v-31: quella istessa lingua fu ereditata da'fi gliuoli
età circa a l'uso de la lingua. l. salviati, 19-73: se
, ma non già nelle cose della lingua; anzi in questo sono scredenti ed eresiarchi
lutero, con gli scritti, con la lingua e con le guerre ereticali. pallavicino
i-2-292: reputarono che con ciro alla lingua morta delle scritture zendiche succedesse una lingua
lingua morta delle scritture zendiche succedesse una lingua eretica e vulgare, la pelvica.
la natia chiusa bellezza / di questa lingua, e i più vivaci lumi.
collo eretto, di spingere fuori la lingua, spalancare le fauci ed erigere i
stabilendo ed erigendo per così dire la lingua latina nel bel mezzo delle provincie greche
bel mezzo delle provincie greche e della lingua greca, forzò quell'idioma per sì lungo
armenia. sacchetti, 151: la lingua nova, / ch'altrove non si
ajolfo non volle. -sm. lingua armena. boccaccio, dee.,
tolomei, i-62: in questa [lingua volgare]... trovasi il
... dovette nascere convenevole alla lingua e all'età degli eroi, qual
l'altra tutti gli eroici di questa lingua sono di gran lunga avanzati dall'ariosto
viva forza la pallidezza, si piega la lingua, tituba, vacilla, si impallidisce
da hirpus * lupo '(nella lingua sannita) per i denti (cfr.
ti conviene il nostro stile; / con lingua più gentile alle reine / si ragiona
la pena di quanto avesse errato la lingua e la mano. — 263
adunque come sarebbe un maschio errore di lingua il dire * io divido da roma '
comisso, 12-128: parlava la nostra lingua sostituendo la erre con la elle,
lettera * r 'per aver la lingua legata dal troppo bere. giusti, 4-i-203
poi poco tipore, / perché la lingua adesso è per le terre: / si
.. / se da piccina la tua lingua e il dente / mal s'unendo dimenano
nella società, nel costume, nella lingua, ecc.). dante
medesimo collegio che hanno qualche cognizione della lingua italiana affinché abbiano a veder diligentemente se
stile; ma confesso gli errori de la lingua. rosa, 207: a sì
errore: trasgredire le regole di una lingua, di un'arte, di una disciplina
; perché ci trovo alcuni érroretti di lingua. galileo, 4-1-407: cose..
15-i-86: 'piaggia'chiamiamo noi nella nostra lingua quei luoghi e quegli spazii del terreno
aggiungere che la minestra ancora anticamente in lingua ionadattica si chiamava minerva. a.
ed esangue. carducci, iii-23-263: la lingua sua poetica di quanto è superiore per
il cuore, tenendo a stecchetto la lingua, intanto esalano un certo fiato di sospiri
altro capitale che molta fiducia nella lor lingua armoniosa, donde raccozzano suoni vóti d'ogni
li trassero gli occhi e mozzarongli la lingua. bandello, 2-37 (i-1109):
potevano eglino a lor senno esaltar la propria lingua, e descrivere il genio e la
nostro, per esaltazione di questa nostra lingua nativa, e per imparare a esprimere in
significato delle parole o della struttura della lingua. -anche: procedimento analitico, che
quindi ricchezza di segni esprimenti, cioè di lingua), i nove decimi degli argomenti
meraviglia se gl'italiani non ebbero di lingua, se non quanto bastò a parlare di
quel vigore che possiede nella sua naturai lingua; sarà fiacco ed esangue nell'espressione.
altrui). carducci, iii-25-363: sciagurata lingua d'italia, tutta ancora irta di
; il qual vocabolo essarco in nostra lingua vuol dire luogotenente. magalotti, 23-410:
], 30-27: 10 farò la lingua tua accostare al palato tuo, e sarai
di scrivere con ogni esattezza in quella lingua in cui si scrive. algarotti, 1-352
scritto con garbo e con esattezza di lingua. leopardi, 1-981: anche in
: anche in ogni cosa appartenente a lingua o stile, i diligenti scrittori moderni
concetti. leopardi, i-989: una lingua povera sarà sempre esatta, purché la
si trova, per esempio, la lingua ebraica. carducci, iii- 18-304:
. petrarca, 270-55: movi la lingua, ov'erano a tutt'ora / disposti
dispiacci, / per cui cotanto la tua lingua esclama, / e roder ti conviene
rompa il freno e il morso della lingua affatto affatto. rosa, 148: chi
altro capitale che molta fiducia nella lor lingua armoniosa... raccozzano suoni vóti d'
tenca, 1-186: l'unità della lingua deve nascere non dall'esclusione della maggior
ciò che da molti s'intende per lingua italiana, ora esclusivamente, ora insieme
primo d'ogni letteratura nazionale, la lingua nazionale. 3. strettamente, rigorosamente
ii-133: il carattere proprio di una lingua, è sempre per sua natura esclusivo degli
, bastava il dire nazione che parlasse lingua diversa, per intendere nazione nimica.
escocca, / tace colui che la lingua riforma / e senza lui ogni loquela
benché indolente nella parte laterale sinistra della lingua, con ulcera profonda e con escrescenza
seguita di vedere del terzo peccato della lingua, cioè della defensione ed escusazióne del
,... in fatto di lingua sono esecrabili. pascoli, i-687: versi
tronca co'propri denti / la sacrilega lingua, / o più non sciolga gli esecrandi
sentire quanta variazione è oggi nella volgar lingua pur solamente, con la qual noi
non solo della crusca ma della lingua nostra. boine, ii-38: lui era
che potesse esser vero, quando in questa lingua / per umiltà cavalcar l'asinelio, /
146: il feroce e non quieto la lingua esercita a questioni e a lite?
del calore che del freddo s'esercita sulla lingua e sul velo palatino con tal forza
d'annunzio per esercitarsi nel francese, lingua che la polozov possedeva a perfezione.
che non sarei dei secondi nella nostra lingua: ma egli si tratta di avere una
. non faceva bisogno riguardare alla fracida lingua di suilio, così avvezza al mentire
può sentire stroppiata per le feste la lingua di racine. 7. l'
'tirare fuori * (detto specialmente della lingua). esètto, agg. ant
. mazzini, i-229: la nostra lingua è più esigente assai delle lingue straniere:
: intendevano servirsi del latino come di lingua viva in tutto e per tutto,
nessunissima esitazione nata dall'esser di diversa lingua, parlavano e giudicavano degli scrittori greci.
del reno (il salmone). la lingua latina conosceva anche il deriv. esocina
sporgente, mascella non protrattile, lingua con una fascia di piccoli denti
credo anche di notte sognando, la lingua esopiana. viani, 13-364: il suo
, che l'una e l'altra lingua hai exornata. b. segni, 9-106
austria praticava verso i propri sudditi di lingua italiana. 2. avverso, contrario
) da alcuna esoticità, né di lingua, né d'immaginazione. esòtico (
forma o locuzione assunta in una determinata lingua da una lingua straniera sia conservandone la
assunta in una determinata lingua da una lingua straniera sia conservandone la forma originaria,
lami, 1-1-14: [parlavano] la lingua greca in dialetto dorico, vale
espediscon bene le parole, per la lingua ingrossata per lo cibo, e ancora perché
modo di parlare, la voce, la lingua, l'intonazione, ecc.)
, 177: tropp'ebbe / espedita la lingua a dir il vero. nardi,
dotato parimente di singulare ingegno, di lingua espedita e pronta, e d'una
un linguaggio: parlare con disinvoltura una lingua. ariosto, 9-5: tutto cercò
ci sendo detta expedizione se non in lingua gallica. collenuccio, 56:
dell'esperanto; adozione di una lingua comune, universale.
esperanto, sm. neol. lingua ausiliaria universale, creata per favorire le
grammaticale e lessicale (ed è lingua esclusivamente artificiale). b
in tutti i vagheggiatori e promotori di una lingua universale, dal cartesio e dal leibnitz
i popoli d'occidente: una specie di lingua come l'« esperanto ». calvino
, tu? -l'esperanto è una lingua, -spiegò libereso. -mio padre parla
esperanto. 2. per estens. lingua comune, linguaggio universale. pea,
. 3. per estens. lingua mista, confusa, raccogliticcia, poco
zamenhof (1859-1917), che creò questa lingua artificiale nel 1887. espèrgere,
e volli esperienza / far di mia lingua, o se pur nulla appresi /
di spazio per esperimentarsi, tanto la lingua vi si spiega meno agevolmente. cantoni
] vorrebbe acquistare da uomo esperimentato della lingua le regole capitali, che lo facessero
cui starebbe il mantenere incontaminata la nostra lingua! = voce dotta, dal
9-104: mai cuore gli comprese, né lingua potette esplicare. la coscienza, xxi-713
commuove, 11 corpo triema, la lingua è impacciata, che non può esplicare
nel cuore, per lo difetto della lingua umana, la quale non può chiaramente
in perga- meno grande e tre di lingua puramente ebraica ed uno con aggiunta di
no: chi più ne dice / con lingua men n'esplice. = rifacimento
4-120: l'esser lor se con la lingua esplori, / lambono il gusto e
fascio di traduzioni di virgilio in nostra lingua, le quali io ho svoltolate tutte
vecchio di stagira / da sì faconda lingua esposto ammira. muratori, 5-iv-44:
me. tasso, 12-581: e la lingua greca molto atta a la espressione d'
se non perché l'officio consueto della lingua è insufficiente alla espressione deh'affanno divoratore
favelle, non pensarono allora a una lingua né fiorentina né toscana, ma s'
né toscana, ma s'impadronirono della lingua più familiare a ciascuno, e a
. leopardi, 1-68: anche in nostra lingua le mutazioni della pronuncia latina ec.
, i-47: al fondo material della lingua appartengono i modi proverbiali, ossia certe
(con riferimento a parola, locuzione, lingua, ecc.); espressività.
.. è una delle finezze della lingua toscana usata dagli antichi maestri a cagione
. gentile, 3-207: come la lingua e la tecnica d'ogni mezzo espressivo
più sarcastico che compiacente, pronta la lingua, corretto il gesto, ciua desta sentimento
, anzi calunnie espresse / di falsa lingua a le menzogne avezza. marino, 6-11
testimonio. cesarotti, i-io: niuna lingua fu mai formata per privata o pubblica
pensier'nostri / consolati. / sulla lingua i lieti accenti / abbondàr dal cuore
, aggettivo che i francesi tolsero dalla lingua inglese per indicare un treno rapido ».
studio della dotta e feconda ed esprimentissima lingua inglese. muratori, 5-iv-295: i
ricchezza di segni esprimenti, cioè di lingua). leopardi, i-16: perché potrebbe
. cavalca, ii-i: la lingua è organo della ragione, cioè ordinato
ch'egli non può essere exprimuto con lingua niuna. cieco, 2-80: più
. castiglione, 143: nella nostra lingua propria, della quale, come di
n-iii-812: non si può esprimer con lingua, né pur co '1 pensiero imaginare
fra quegli stravizzi divenne poi classica nella lingua dei furbi. rajberti, 2-70:
che imparerà a bene esprimersi nella propria lingua; cosa a chi professa un'arte
ascoltare, né cuore pensare, né lingua esprimere ciò che dio hae apparecchiato a'suoi
. anseimo volgar., xxi-659: la lingua ci vien meno esprimere la tua dignità
23: ora qual voce, qual lingua o qual intelletto sarebbe a dire sufficiente,
nel cuore, per lo difetto della lingua umana, la quale non può chiaramente
meno. baretti, 3-225: una lingua atta ad esprimere con pari proprietà cose piane
. ant. tradurre, volgere da una lingua a un'altra. cavalca,
cavalca, 19-388: ecco la brettanica lingua, la quale altro non cognosceva che
, n'espressi alcuni libri, in lingua propria, per proprio uso. giordani,
di un certo linguaggio in un'altra lingua. parini, 549: esse mi
il piccolo esule innocente a svolger la lingua ed esprimere la parola nei dolci suoni
la parola nei dolci suoni della materna lingua toscana. quasimodo, 194:
: s'io la chiamerò [la lingua] ostetrice degli animi, stampa delle
cattaneo, iii-1-65: poiché quando dalla lingua inglese si espungesse tuttociò ch'è francese
i-109: l'essenza material d'una lingua dipende dalle desinenze e dalla sintassi,
faceva l'atto di parlare, la lingua era come una lumaca -seguito da un pron
; di mostrò ciò che potea la lingua nostra, / o pregio etterno anno in
: 'ecclesiastes'... in nostra lingua è quasi un giudice di mezzo,
entrare. bembo, 2-135: la lingua usa di pigliare alle volte que- st'
: avvegna che non si possa la lingua domare compiutamente dell'uomo, almeno si
primo tentarne di poema eroico in questa lingua, che ancora non n'era creduta capace
dopo una profonda estasi, abbia sciolta la lingua con quel meraviglioso principio. giuglaris,
, l'educazione); diffondere (una lingua); rendere più largo, più
si fanno. perticari, i-198: lingua è un nome il quale usiamo a significare
per molto tempo; e tanto diciamo essa lingua estendersi, quanto si estende l'abitazione
s'estendeva sino ad acquistar nome di lingua universale. d'azeglio, 1-228: la
difficoltose. lambruschini, 2-22: nella lingua parlata in quel tempo hanno certe idee
cesarotti, i-185: rianimarne [della lingua] nei cuori italiani il zelo e
, che questa giudiziosa credenziera [la lingua] non ne faccia prima il saggio
già passavano. carducci, iii-12-373: la lingua si estenuò, intisichì: il veneto
e non per uso credè doverla trattare come lingua morta. orioni, i-41: in
però senza trascurar l'ornamento esterior della lingua. parini, 556: egli è
g. capponi, 5-237: questa lingua scritta ha sempre nel suo abito esteriore
. gentile, 3-207: come la lingua e la tecnica d'ogni mezzo espressivo
una verità non osservata, che la lingua in capo a qualche secolo, anche
ii-87: non s'impara mai una lingua esterna, in modo che ella si possegga
da firenze, qual dalla metropoli della lingua toscana e dalla regia della italica eloquenza,
/ in molte parti ancor per la tua lingua / prega che non estingua. boiardo
potrà far che, mentre voce e lingua / formin parole, il tuo nome s'
con una nazione estinta e con una lingua morta. lambruschini, 2-341: la
quasi essendo la pressione germanica, la lingua popolare abbandonata a se stessa si svolse
di legare, ma di estirpare la lingua ad una tanta follia. alfieri, i-73
sociale o una realtà culturale, una lingua, ecc.). cavalca,
estirparlo. leopardi, 1-667: ma la lingua latina, eccetto nella magna grecia e
nessun modo e in nessun luogo alla lingua e letteratura greca, se non come
letteratura greca, se non come pura lingua della diplomazia. carducci, iii-7-71: fu
grande amore e con grande fatica come una lingua non mia! bartolini, ii-58:
2. per estens. la lingua aramaica i cui testi son scritti in
dal fegato. serra, iii-162: la lingua batte dove il dente duole; e
, i rostri, i denti, la lingua). giovio, 1-60: nel
di debil vista,... la lingua secca, una sete estrema, e
gadda, 6-164: aveva fatto vedere la lingua con una estromissione rapidissima e un altrettanto
e presta / fa la mente e la lingua, il dimandai: / -dimmi per
animale. foscolo, vii-67: ogni lingua ha le sue età, come ogni ente
l'anima nostra è spirito. la lingua pronunzia il nome di questa sostanza, ma
cui / mostrò ciò che potea la lingua nostra, / o pregio ettemo del
e bisbetico che l'alfabeto comune della lingua italiana non ha il segno per indicarlo
locu zione appartenente a una lingua diversa da quella del contesto in cui
si sia fatto male a profanar la lingua toscana con questo spagnolismo di più;
e non peccano contro l'etichetta della lingua nostra. pea, 7-441: la facciata
applicando, troppo privatamente in vero, alla lingua inglese quello che stimo verificarsi in tutte
con uno più noto e frequente nella lingua dell'uso che ha col primo analogie
al passato peculiarità di significato avvertito nella lingua attuale, e spesso anche a modificare
cui radicale desunta forse da più antica lingua significava radunanza 4 eccitata \ quasi volessero
che tratta delle etimologie di una data lingua. guido da pisa, 1-116:
libro dell'etimologìe, che gli ebrei in lingua ebrea il chiamano [leviatan] benioth
leviatan] benioth, che suona nella lingua latina animale brutto. = voce dotta
non si ritruova voce nessuna in veruna lingua, la quale o aggiungendovi, o levandone
e derivarsi da una qualche voce d'alcuna lingua. 3. dizionario etimologico.
si dedica allo studio della storia, della lingua, dei costumi dell'etiopia.
degli studi dedicati alla storia, alla lingua e ai costumi dell'etiopia.
tribù alla nazione) legata da vincoli di lingua, di cultura, di razza;
tribù) tenuto insieme dalla comunità di lingua e di cultura, anche se derivato
fu capi, uccello nobile che in lingua etrusca significa falcone. tolomei, i-78
stranieri di perugia] tiene corsi di lingua, geografia, storia, pensiero,
a scrivere nul- l'altro che quella lingua che è propia delle genti della loro
, modi, proverbi, grazie di lingua, buttati là a rifascio e colla
documenti importantissimi per lo studio dell'antica lingua umbra). balbo, i-33
. balbo, i-33: la lingua latina, che venne senza dubbio principalmente
le tavole eugubine, gran monumento in lingua etrusca, osca, umbra, latina.
letterari, che incapaci di fecondar la lingua e di ottenere i di lei favori,
, lezioso (una poesia, una lingua, ecc.); incapace di raggiungere
or, perché mai questa nostra divina lingua, sì maschia ancor ed energica e feroce
di tali... a cui la lingua 'lancia e spada fu
inonda i costumi e la letteratura e la lingua degl'italiani e degli altri europei,
agg. dei baschi. -sm.: lingua basca. gioberti, 1-64:
. sono altrettanti dialetti di una sola lingua indopelasgica. = deriv. dallo spagn
baschi. - anche sm.: la lingua dei baschi. = dallo spagn.
, a gli occhi di lagrimare alla lingua di rammaricarsi,... alla borsa
metodo l'analisi senza sintesi, nella lingua lo scheletro senza polpe, nell'elocuzione
vocabolo tolto dallo slavo antico o dalla lingua de'libri. io, con la
poetico, ed impoverite le ricchezze delle lingua italiana. cattaneo, iii-2-278: se
dalla voce 'evoluzione * i corifei della lingua han formato 'evoluire ', e tutto
cristianamente. faldella, 3-20: ogni lingua è un prodotto lento, evolutivo di
: le esigenze della vita comprimono la lingua, di cui il cammino evolutivo mena
una di quelle particelle, che la lingua alcuna fiata aggiugne 'ex superabundanti '.
commissione per la pubblicazione dei testi di lingua. 3. astron. denominazione
, se non tutta quanta la nostra lingua, pur tanta parte di lei che la
, sull'ordine, sul disegno dell'antica lingua fabbricare come una continuazione d'edificio
degno artificio sono i vocaboli d'una lingua fabbricati, stimano alcuni che si possano
ne l'afflizione... resti la lingua libera per poter fingere fabulose passioni?
oibò! non si sa mai abbastanza la lingua propria, e si dovrà impacciarsi di
faccenda, / di quei ch'hanno più lingua, che cervello. 8.
« pepe »... forse in lingua facchinesca si può dire, ma in
non abbiamo a scrivere nella nostra [lingua] come le zambracche e i facchini
pallide, labbra spesse e cadenti, lingua protrusa, continua salivazione esterna; dipende
piova, così la faccia trista la lingua del detrattore. frezzi, ii-13-63: nullo
voi portaste che, per esser la lingua ionadattica facile, non abbisogna a chicchessia,
10-165: che di poemi in quella lingua cresca / numerosa farragine e di rime
due libri d'amore, la cui lingua è materna toscana, facile, elegante
, senza riflettere. -aver facile una lingua: conoscerla assai bene. bisticci
. bisticci, 3-260: imparò la lingua ebrea, la quale ebbe facilissima,
sono della medesima provincia e della medesima lingua, o non sono. quando e'sieno
, ii-87: non s'impara mai una lingua esterna, in modo che ella si
o per maggior facilità, presero per lingua il loro dialetto. cipriani, ii-1-147:
sopra d'ogn'altro nella libertà della lingua? a. verri, ii-29: il
: quell'andare ad un tempo la lingua ed il plettro; quella facilità di
bellini, 1-24: facilitaménto a imparare una lingua è il trascrivere. idem, ii-136
; ma osservabili per lo studio della lingua, per la facilitazione della pronunzia, e
difficilissime. leopardi, i-518: la lingua greca per gli stessi mezzi [dei derivati
scritti predomina l'aria imitativa, la lingua non ha che un colore ed un tuono
con riferimento a un'arte, a una lingua); qualità (di un'opera
della facoltà delle inversioni conservata nella loro lingua si lamentano. -forza naturale.
che facoltà avremo noi nello scrivere la lingua nostra presente, più di quello che
dar facoltà ', sebbene adoperato nella lingua de'nostri uffici pubblici. e lo
massimo volgar., i-220: quella lingua molti orecchi avea già fatti maravigliare,
dante, conv., iii-iv-3: la lingua mia non è di tanta facundia che
roma pagana avea recata dovunque colla sua lingua la civil sapienza, un costume più
-per estens. che muove da lingua sciolta e pettegola; facile, scorrevole
d'asino, l'altro trae la lingua come cane: la turba del mulino,
lasci una sol volta / l'asciutta lingua nel gorgonio fonte, / tanta facondità
baroccoumanistica. -letter. con riferimento a lingua, a labbro, a penna,
ecc. boccaccio, iv-94: quale lingua sì d'eloquenza splendida, o sì
così le parla; e con faconda lingua / lusinga insieme, e prega,
desiri, / fusse nunzia faconda / la lingua mia, come il mio cor n'
', il qual noi in questa lingua così tramuteremo: 'ridi se saggia sei
naso volesse discoprire la fallacia de la lingua, in questa esamina fa mestieri d'
confessare e raffermare si convengono a la lingua; ed in questa occasione il naso
occasione il naso si confessa, e la lingua non si cura di penitenza. magalotti
oro (che tanto suona in nostra lingua crisostomo) udite un altro grossissimo paralogismo
quanto fallasti con gli occhi, con la lingua, co'piè, col pensiero.
, e tre volte mi fallì la lingua, e ritrassi indietro la voce. p
, 40-ii-383: pensò di trasportare in sua lingua tutta quella grand'opera, e l'
nostri compatrioti, che non intendono la lingua inglese! carducci, ii-5-108: si
359: trovossi ch'ella none aveva lingua com'ella potesse parlare, perciò che falsamente
qualche interesse, che gli muova la lingua a falsar il cuore. tommaseo, 3-i-165
vergognano d'usare e d'avere falsa lingua. g. villani, 12-53: feciono
, 63: la mordace e falsidica lingua de le donne. galileo, 4-1-363:
tutta evidenza la falsità, provando che la lingua nostra non è, e non può
e così trasmettere nell'erario della nostra lingua questi tesori dell'antichità senza miscuglio di
d. bartoli, 25-233: ogni lingua, per eccellente che sia, pur
il suddetto dialogista osservato un difetto della lingua spagnuola, consistente ne'vocaboli troppo risonanti
il pane dello stolto sono di falsa lingua. s. caterina da siena,
awedere per questi segni: gravezza della lingua, falso e grosso appetito, sentire nello
screditar. spolverini, xxx-1-100: di lingua / pronto, parco di moto, insegni
di numero sessanta, cioè mal di lingua, barbonello, antipetto, capelleti dinanzi
la fama scioperata, la fama mala lingua l'andò bandendo per tutto. caro
dalla sola parigi per l'universalità della sua lingua e perché tutto il mondo conosce di
che l'uomo porta seco dalla natura una lingua incoata, e in un certo senso
lingue); nell'ambito di una lingua gruppo di vocaboli derivanti dalla stessa radice
resto vi supplirà il corso ordinario della lingua, e spezialmente nello scriver familiare;
famigliare. cesarotti, i-14: la [lingua] parlata è irregolare e negletta,
così usitate che sono vere frasi proprie della lingua. carducci, ii-10-49: infiora di
. leopardi, i-1517: la pura lingua del cinquecento, quella che si dimostra
. negri, 170: poteva mediante la lingua latina, che tutti possedono famigliare
recherei più spedito e diffuso scrivendo in lingua più familiare a me, e più
familiare. cesarotti, i-96: la lingua francese è ormai comunissima a tutta l'
il commercio, l'ammirazione per una lingua autorevole, la familiarità co'di lei scrittori
di quelli. gelli, iii-4: altra lingua è quella che si scrive nelle cose
buommattei, 16: cagione efficiente della nostra lingua si può dir che sieno i popoli
non intendevano che voler parlare familiarmente una lingua morta non è meno stolto che parlare a'
visto mai. varchi, v-10: la lingua colla quale scrissero già dante, il
ursacchio aspro e selvatico, / cotesta lingua velenosa mordila, / che transportar si
il testo della bibbia tradotto nella loro lingua, rende una troppo quantità di donne interamente
ii-303: uomo che nella prima [lingua] commette errori fanciulleschi, volgarizzando a
baretti, 2-231: voi scrivete una lingua mezza fanciullesca e mezza sgrammaticata, e
nazione, dell'umanità, di una lingua, di un'arte, spesso con
vita, ciò è la durazione, della lingua romana o vero latina, secondo le
come fanciul ch'apena / volge la lingua e snoda, / che dir non sa
il piccolo esule innocente a svolger la lingua ed esprimere la parola nei dolci suoni
esprimere la parola nei dolci suoni della materna lingua toscana. d'annunzio, iv-2-159:
, una nazione, un'arte, una lingua, ecc.). zuccolo,
zuccolo, iv-32: per aver la lingua nostra strettezza di voci accomodate alla espressione
degli aridi in uso nei paesi di lingua spagnola (e in spagna equivale in
rane e i rospi, presentano una lingua bene sviluppata. = voce
4 manifesto, visibile 'e 'yx&aoa 'lingua '. fanétto, sm.
, hanno messo tra le rose della lingua italiana... queste pungenti spine,
anguilla. nuovo modo di intendere la lingua zerga, 340: * fangosa '
. cerca con onorati scritti in questa lingua alzarsi a bella gloria, lo può
, da volersi tutte per ben della lingua emendare, scrivendo 1'* abitare'e
dunque assai strano, che poiché la lingua toscana si mostrò sin dal suo nascere
un fante / che bagni ancor la lingua alla mammella. guido da pisa, 1-47
aretino, 8-396: non poniam la lingua ne voti, perché si dee scherzar
artusi, 266: scaloppe di lingua farsite in bella vista. bocchelli,
su ippocrate, farcito di motti in lingua greca. pavese, 8-195: rivela che
sopra tutti gli altri della lingua si vede pregno di significati, e
morto. giannone, i-99: fassi la lingua ebrea antichissima e madre di tutte l'
se non col cuore, almen con la lingua, bestemmiasse una volta sola il nome
o colei che fassi a studiare una lingua col vero metodo grammaticale. manzoni,
. le susine in genere, in lingua ionadattica si chiaman sustanze. parini,
, / di quei ch'hanno più lingua che cervello. = dal nome
in un sempre meno benevolo farfugliare della lingua, delle labbra. 2. balbettare
un fatto, in partic. della lingua). p. fortini, ii-427
fé... spezialmente di questa lingua, che ne volete fare il gonfaloniero
, i-65: questo è gergo furbesco, lingua bara; / qualche cosa d'iniquo
da far ostie... e la lingua la teneva affilata come una lancetta.
. poliglotta), rifatto su fare e lingua. farlòtto, sm. dial.
10-165: che di poemi in quella lingua cresca / numerosa farragine e di rime
: confessano di non saper parlar quella lingua che hanno imparata dalle nutrici insino nelle
me tanto pesa; / reggi la lingua, amor, reggi la mano; /
come maestri di ballo o maestri di lingua, definiscono francamente che esso è un
chi nacque dopo il tasso e con la lingua del tempo suo che parve mista e
il suddetto dialogista osservato un difetto della lingua spagnuola, consistente ne'vocaboli troppo risonanti
poco ima- gina, ammassa epiteti, lingua ha fastosissima, accademica, talvolta fin
/ e se si trova in ciel lingua mendace. delfino, 1-145: ma già
la piccola zolla e, con la lingua bollente, la struggeva in bocca e
occhi] quantunque dicasi, / ogni lingua in van faticasi, / da mortai
respiravano faticosamente i loro antichi concetti nella lingua e nella rima toscana del cariteo. fogazzaro
non sicuro nell'ortografia; spropositato di lingua; duro di orecchio; egli non
al bel fanciull'avanti, / la fatidica lingua cloto sciolse. caro, 12-i-138:
1-ii-16: stabilita così l'epoca della lingua universale d'italia, veniamo alle particolari
quanto più possa il vincolo naturale della lingua che non il fattizio nodo dei patti.
piacere che si prova della purità della lingua in uno scrittore, è un piacere
le manderò il lucrezio volgarizzato in nostra lingua dal sig. alessandro marchetti celebre lettore
). cavalca, ii-i: la lingua è organo della ragione, cioè ordinato
, non ci amiamo con parole e con lingua, ma con fatti e verità.
infinita erudizione, attinta ai testi di lingua, di ciascuna parola dicevo i derivati e
crocchi dice a tutti sboccatamente e con lingua serpentina il fatto loro; e questi
fatto e due servizi, cioè giovare alla lingua e all'uomo, ho creduto bene
si sia fatto male a profanar la lingua toscana con questo spagnuolismo di più;
[il bembo] la ridusse [la lingua toscana], ch'a'nostri tempi
poche parole? -oibò! la lingua non le muore in bocca, no.
, dal palato molle e dalla base della lingua. bibbia volgar., v-518
. sacchetti, 165-74: -se la lingua loro di ciò è impedita, fa'
: ci son poi certi dotti in lingua toscana che non direbbon mai -ei maccherone
4. letter. idioma, lingua, linguaggio. -anche: dialetto.
una foglia di questa erba sotto la lingua, la favella gli ritomerebe una grande
la sua libertà: perché con la lingua liberamente favella, con gli occhi fulmina
sole nell'acqua, favellavano meglio della lingua e delle pupille. idem, v-1-393:
favellar m'invita, / scusa la lingua ardita. alfieri, 6-134: mandami
. tr. conoscere ed esprimersi in ima lingua; dire, pronunciare, proferire (
pomponio attico] favellava sì netta la lingua greca, come se fusse nato e allevato
il tutto. manzoni, 5: lingua or spedita or tarda, e non
ora infocato; / questa è la lingua dell'amor verace! alfieri, 1-783:
di forbin janson. -idioma, lingua; dialetto. aretino, ii-90:
, iii-24-161: cotesta dell'unità della lingua o dell'accentramento dei favellari di milioni di
insieme. proverbi toscani, 232: lingua bordella, per sette favella. =
! perticari, i-217: questa nostra lingua essendo così soave e gentile, che quasi
slontanarsi... da quella foggia di lingua che si usa con lode nelle lettere
favellatila, si. ant. lingua, idioma, favella. egidio
quel che parevi, / e fa la lingua mia tanto possente, / ch'
iv-2-264: la bravetta, con la lingua già impedita, con gli occhi già
il cigno per ordinario snodar giamai la lingua alle sue canzoni, se non quando
pensier mio dirizzato a torre ad alcuna [lingua] il pregio o l'onor
. cesari, 3-1-11: per questa lingua [del trecento] spezialmente le mie
attraeva a sé gli ultimi trovatori in lingua d'oc, favoriva la poesia provenzale e
, nel quale per l'impedimento de la lingua fui poco favorito da la natura,
, 7-382: quella degl'idealisti è la lingua aulica, cortigiana, illustre di dante
, e che perciò degenera facilmente in lingua accademica. 3. sviluppato nel
/ di fazion, di sèguito e di lingua / possente assai. mascardi, 1-41
foggia ', che però alla nostra lingua è pervenuto per tramite del fr. fagon
nel linguaggio che mescola la più pura lingua dei poeti al più feccioso dei gerghi.
, se si fosse trovato nella nostra lingua, non avrebbe agevolata al popolo e
contro l'oggetto e 'l fine della lingua il pretender di toglierle con un rigor
-ricco e vario di forme (una lingua). varchi, v-119: oh
raddoppiato la voglia di sapere così feconda lingua. 11. letter. che
saputa. arrighetto, 250: né la lingua troppo involpisca con maliziose parole, perocché
scritti inediti del manzoni. la lettera sulla lingua italiana... va considerata nondimeno
trovan molti... maligni di lingua,, straccurati nel far servigio, e
e scalzi fanti, / e in barbarica lingua balbettanti / oratori, che al tema
di costumi. leopardi, ii-128: ogni lingua perfetta è la più viva, la
ricevuta. tolomei, 1-88: quella lingua... mi fu guida fidele a
davanzali, i-207: credo che una lingua che vive... debba attignere dal
supremo della gerarchia militare nei paesi di lingua tedesca e in inghilterra, equivalente al
opera di studio e di conservazione della lingua d'oc e delle tradizioni provenzali;
; / in pochi dì, come mia lingua dice, / rizzi e lustrenti fian
, che produce frutti '(nella lingua dell'agricoltura), poi * favorevole,
di una scienza, alle regole di una lingua. varchi, 8-2-101: non hanno
tanta felicità da fame uscire una terza lingua. -essere, fare, compiere
per moglie. caro, 16-78: lingua ria, pensier fello, oprar maligno,
cinzio, 7-10 (2086): lingua mendace e più d'ogn'altra fella,
v.]: 'fellone'nella nostra lingua si appropria a chi, costituito in qualche
., ii-5: da costrignere è la lingua, che non parli fellonia, sì
come disse lo profeta: costrigni la lingua tua dal male, e le labbra tue
soprannome di cane, cioè in loro lingua imperadore. marco polo volgar., 57
: così le parla, e con faconda lingua / lusinga insieme e prega, /
donna, e decretò natura, / che lingua femminil garrula sia. parini, 404
femminino: la rima che, nella lingua francese, è costituita dalla e muta
iii-1-580: non hai tu fessa la lingua a colui / che mi faceva scherno
4-165: quel frate innocenzio ha una lingua che taglia e fende. parabosco,
, iii-21: lo so che ha una lingua che taglia e fende. ma parla
: questo male m'ha fesso la lingua in modo, che non posso patire
lungo becco si fendè largamente, mostrando la lingua tenera, batté due o tre volte
dante, inf., 25-134: la lingua, ch'avea unita e presta /
fenicia. 2. sm. lingua fenicia. ojetti, ii-324: come
217: fenicoptero è uccello la cui lingua apizio... mostrò essere d'
che non ci hanno arguzie gravi nella lingua latina, che più a dentro mi
e il velen sugge: / la lingua vibra empie saette ascose / ed assalta in
bibbia volgar., vi-277: la lingua terza induce effusione di sangue;
di sangue; ma la ferita della lingua rompe l'ossa. guic
; / m'è d'uopo aver la lingua mia feruta / nel mentre che io
spedita. bocchelli, 6-278: la lingua [latina] in cui sono state dette
, trattenere (nella memoria, nella lingua, nei libri). latini
quello che pure ora lodando con ardita lingua fermasti. cieco, 6-69: poi fe'
valgono a fermare lo stato di una lingua, per quanto la stabilità è conceduta
, e fu fermato per maestro di lingua italiana appresso madama adelaide. nievo,
2-39: non pare che ragionevolmente questa lingua, la quale a comparazione di quella di
i-52: in qualunque spazio si sia una lingua fermata, chiaro si vede come ella
della stessa parola: non comportando la lingua nostra due accenti o fermate in uno
1-346: allora egli sembra che ima lingua si abbia a chiamare ferma e compiuta
voce. tolomei, i-63: se questa lingua, che da alcuni è tanto apprezzata
che da alcuni è tanto apprezzata, lingua propria non è, anzi una
146: il feroce e non quieto la lingua esercita a questioni e a lite?
... era ben perito della lingua del brasil..., con dolci
che ferragliare (usurpo un bel verbo alla lingua francese). =
ne riferisce il varchi, che la nostra lingua ancora di sì fatti componimenti era capevole
salutate da l'eccelsa rocca / con lingua ardente e con ferrata bocca / del
come si fa che nell'alfabeto di ogni lingua l'a sia prima, e l'
, le fessure delle labbra e della lingua, le croste della faccia e 'l
. gelli, 8-20: che la lingua sia distinta da una certa fessura,
del dodicesimo mese, detto adar in lingua siriaca, un giorno davanti il giorno di
quel riverito nome / con la fetente lingua. baretti, 1-125: non è cosa
(ed è in uso specialmente nella lingua di caserma). cicognani, 6-47
posti, tanto certo è che nulla lingua basterebbe a dirlo. s. agostino
ha sufficiente conoscenza o padronanza di una lingua, di una determinata materia, ecc
liberati dal pregiudizio di credervi fiacchi nella lingua francese, per mandarvi tutti a vedere
suono, ma sopra tutti è la lingua benigna, la quale è più dolce che
scompiglia e fomenta, / talora una lingua di fuoco / uscente di cima al palazzo
, acciò che egli rifreschi la mia lingua, imperò ch'io mi tormento in
per simil. figura che rappresenta una lingua di fuoco. vasari, iii-634:
di un'insegna rossa a forma di lingua di fuoco. buonarroti il giovane,
più fiamme. -in partic.: lingua di fuoco di colore rosso e oro,
25. locuz. -a fiamma, a lingua di fiamma: in forma di una
dalla stessa figura o motto così [lingua] appelliamo una certa fiammella di fuoco
fiammella di fuoco, che somiglia la lingua d'una serpe e d'un cane
la mattina dopo il sonno, colla lingua arida e secca, con parergli di
opere scurrile: / questa in la lingua porta la fiammella, / e nullo è
, il governo, i costumi, la lingua: e può riferirsi in senso
dialetti di ceppo germanico e una lingua affine all'olandese; e può
, e tutti gli altri la lingua spagnola, molto commune alla nazione fiaminga
parlato dai fiamminghi. -la lingua parlata nelle fiandre. g. bentivoglio
movimenti di quello, la leggiadria della lingua, la voce, e i fianchi pieni
forza, / e nella tua bocca la lingua / seccata s'è, che non
, ii-105: col maladetto fiato della sua lingua impedisce che i buoni proponimenti ed i
dico in sostanza / che dove della lingua hai ragionato / tu non intendi fiato
, dal cui suono interamente la nostra lingua aborrisce. 13. locuz. -andare
e fiato, / finché questa mia lingua averà possa, / griderò sola, in
alfieri, v-2-881: vengo ora alla lingua greca, da cui, finché ho fiato
traboccava, quand'egli, poco pratico della lingua, non misurò neanche un quinto della
paro a paro con qualunque di qualunque lingua mi si possa nominare. -non
a quest'orecchie il suono, / alla lingua il parlar, lo spirto a'sensi
o turbine veloce. / sembra la lingua, che si volge e vibra, /
si volse a dante, cavandoli la lingua, e facendoli con la mano la fica
non sente per effetto quel che colla lingua dice, dio ti si dia. poliziano
che ha le foglie a forma di lingua, con uno de'margini più grande,
mano all'edizione dell'opera mia intorno alla lingua coll'aggiunta di parecchi dialoghi..
, come se fusse un novellatore in lingua fidenziana, confessa col * solvite me
, un fidizio, o vogliam dire in lingua povera, una cenata generate, una
dell'isola novella, / qual può lingua, qual penna e qual pensiero / dir
poche difficoltà e le fievoli differenze della lingua spagnola. nievo, 1-574: tornando
gaglioffo. nuovo metodo de intendere la lingua zerga, 341: * fi- gadello
timore di sdrucciolare. -figgere la lingua: tacere, rimanere silenzioso. cicerchia
elli è 'l signor: ciascun la lingua fisse, / ma ciascun si specchiava
[l'universo] è scritto in lingua matematica, e i caratteri son triangoli,
latinamente; al quale risponde perfettamente la lingua, non pedantescamente farcita di estrani vocaboli
letterario); struttura (di una lingua). varchi, v-27: tutte
, sedizioni e scismi: taglio della lingua in piazza. manzini, 11-9:
a pena han moto, / con la lingua figurano e col seno / gli allattan
. tolotnei, i-61: certo quella lingua è di maggior lode degna, che
tasso, il capomastro della bigotteria della lingua, lo ammise senza scrupolo fra i
, in prevalenza, elementi d'una lingua tronca, mimica, figurata, o vorremmo
, cioè che ho su la punta della lingua tutto quel ch'ho nel mezzo del
ne fa. arte che fa risuonare la lingua lucchese in tutto il mondo. pascoli
/... / sempre alla lingua mi riman la stoppa: / e fila
filari, tra le labbra, e la lingua vagamente campeggiano. redi, 16-iii-372:
filastroche, perché se li pungerai con la lingua, ti mor- deran nell'orecchio!
legamento che si trova alla base della lingua, scilinguagnolo, filetto. - al
sovvi dire che non hanno il filello alla lingua o che non sono blese che sanno
i movimenti; frenulo. -filetto della lingua: plica mucosa situata nella parte inferiore
plica mucosa situata nella parte inferiore della lingua; nel neonato, quando è sviluppata
avrai... il filetto della lingua a'fanciulli che tartagliano. varchi, v-39
più volte le balie di sotto la lingua de'bambini. soderini, iv-143:
anitrischino si tagli loro il filetto della lingua da piccolini. olina, 1-35: volendola
, appena tei potrei mostrare co'la lingua. boccaccio, iv-34: per la
/ parole alme di nettare / fioca lingua non può rappresentar. alfieri, 8-347:
italiana. baretti, 3-333: la lingua oggidì parlata e scritta in roma da
pur il fiore, in fatto di lingua, di tutto lo stato papalino.
137: è poi stata [la lingua] alquanto più culta in toscana che
di continuo i più bei fiori di lingua. -iron. manzoni,
di rettorica vulgarizzare di latino in nostra lingua. fiore di virtù, intr.]
: studi preclari della greca e latina lingua, umanissimi uditori, dal secolo di augusto
fanfani appicca tutti quei suoi fioruzzi di lingua per quelle paginette graziosine, le *
piacere a essi, nel centro della lingua pel tempo e pel luogo, fiorente la
pel tempo e pel luogo, fiorente la lingua e la letteratura, nel suo gran
potrebbe supporre, fiorente lo studio della lingua greca, e non pochi italiani si
usanza, lo stile fiorentino; in lingua fiorentina. tolomei, i-107:
io quanto più posso dallo scrivere in lingua fiorentina. baretti, 2-30: de'
valore spregiativo, specialmente se riferito alla lingua). passavanti, 229:
repubblica fiorentina tutte le rivoluzioni erano diin lingua toscana, è poema... asperso
la foscolo, xviii-292: la sua lingua è scevra d'arcaismi, lingua fiorentina sarebbe
la sua lingua è scevra d'arcaismi, lingua fiorentina sarebbe rimasta lingua viva di tutti gli
scevra d'arcaismi, lingua fiorentina sarebbe rimasta lingua viva di tutti gli di fiorentinismi,
morelli, 451: i fiorentinità della lingua italiana. né ghibellino, ma iusto fiorentino
ostaria del sole vi sono arivati nella lingua); proprietà fiorentina nel parlare e certi
né del trecento né del tipica della lingua fiorentina; fiorentinismo. cinquecento né d'altro
aggiugnere, senza tagliare i nerbi della lingua. fiacchi, sacchetti,
sacchetti, 151: la lingua nova, / ch'altrove non si1-21:
ch'altrove non si1-21: certi vezzi di lingua nella lingua greca si chiamatrova, /
non si1-21: certi vezzi di lingua nella lingua greca si chiamatrova, / mi par
così [alcuni] ànno scritto in quella lingua, come « lingua italiana »,
scritto in quella lingua, come « lingua italiana », cioè a dire tra la
condizioni etniche, estetiche, storiche, di lingua, di di firenze.
sotto un scrive a firenze (la lingua, il dialetto, la lettelungo portico
i-5: il diserto campo della toscana lingua cominciorono a cultivare in guisa tale, che
voglia potrei farvi assaggiare qualche fioretto di lingua d'un gusto molto bizzarro. serra,
: questo isopetto, che è in lingua latina, fue tratto da quello certi fioretti
pallavicino, 8-9: qual eleganza di lingua, qual vaghezza di figure non fiorisce
ed eran tali, / che non è lingua che 'l sapesse dire. n.
come volontario (ed è voce propria della lingua di caserma, con valore spreg.
, intraprendere la carriera militare (nella lingua di caserma). saba, 3-93
di carriera (ed è proprio della lingua di caserma, con valore spreg.)
distintivi di un'arte o di una lingua, di un movimento culturale, religioso
valore della parola e la fisionomia della lingua, deve adattarle la foggia del suo secolo
. it., i-18: anche nella lingua penetra questa mollezza, e le dà
tolomei, i-30: esser lei [lingua] cortigiana vi lassai scritto; e
novità de'modi è così propria della lingua italiana, e così perennemente ed essenzialmente
caccerò, varie di gente / e di lingua e di foggie. dossi, 541
fa il dialetto emiliano per foggiarsi a lingua letteraria può essere curioso. bocchelli,
borsa. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 328: borsa: foglia
iscritto di tre maniere lettere, cioè in lingua ebrea e greca e latino. fazio
o dal volgo in firenze la lingua volgare, ma essersi sforzato d'impararla
... lo diciamo in buona lingua 'fognatura'. pea, 5-19: se qui
abboccata dagli italianini, che san la propria lingua come io so di negromanzia. idem
canti popolari, il folklore, la lingua del popolo, i costumi della « nazione
vibravano l'acuta e bipartita folgore della lingua. -serpe. n.
animo, lo spirito di qualcuno (la lingua, la bellezza, o anche la
al popolo, e portava sopra la lingua folgore terribile. manso, 1-142: dall'
breme, conc., ii-538: la lingua italiana folgoreggiò adulta dalla mente di dante
è piccola e senza denti; la lingua, lunga e protrattile, serve alla
amor s'engrascia / e core e lingua in folletate lascia / tant'avantire che par
a similitudine di mandorle, o di lingua d'uccello, onde vien detto lingua
di lingua d'uccello, onde vien detto lingua * aius ', rossigno,
linguale: ghiandola follicolare della mucosa della lingua. - follicolo ovarico o di graaf
di letteratura dette in onor della nostra lingua contro la francese, e contro i più
scompiglia e fomenta, / talora una lingua di fuoco / uscente di cima al
tomo alli occhi, quell'intorpidimento della lingua, quei sordi colpi del sangue, che
. davanzali, ii-546: la volgar lingua che nacque di corrozione, tutta soza
toscano in italia e al fondamento della lingua letteraria italiana. 3. fosso
mia, sono il fondamento d'ogni lingua, e non la grammatica. cesarotti
egli fondare un pregio particolar della sua lingua [la francese], mostrandola sì
: con l'uso la mantengono [la lingua], siccome parimente l'uso la
vogliamo essere persuasi che bisogna insegnare una lingua morta a giovani che già siano possessori
non assai fondatamente argomentava in favor della lingua italiana. prose fiorentine, iv-1-156:
siena, 202: dove è fondata la lingua? doh, hai tu veduta la
? doh, hai tu veduta la lingua del porco come ella sta? così
ella sta? così sta la nostra lingua attacata al cuore. che t'insegna?
stabilir la vera disciplina in fatto di lingua, e renderla appunto più rispettata perché
diretto da nessuno, non sapendo nessuna lingua bene, io non sapeva a quale
, 1-681: così chi sapesse l'antica lingua teutonica, non intenderebbe perciò la tedesca
di un genere letterario, di una lingua, una legge, un'usanza, ecc
chemia » non vuol dire altro nella lingua greca che « fusoria », o veramente
non ha fatto uno studio particolare della lingua, farà il fondo del suo scritto.
a tutto l'universo, / né da lingua che chiami mamma o babbo. buti
. rajberti, 2-102: studiando ima lingua straniera, non se ne impara mai
i-91: il fondo nazionale [della lingua] non basta sempre all'aumento e
costi tuiscono cioè nella nostra lingua un fonema unico. = voce
studia il sistema interno di ogni lingua inteso come l'insieme dei suoni
: le esigenze della vita comprimono la lingua, di cui il cammino evolutivo mena non
e l'adattamento dei suoni di una lingua o di un dialetto. b.
. complesso dei caratteri fonetici di una lingua. = deriv. da fonetica'
dal latino umanistico dando luogo a una lingua dotta, volgare per il lessico,
con la bocca spalancata e con la lingua giù ciondoloni fino al mento, come
777: conviene andare alla fonte donde quella lingua ha auto origine, altrimenti si fa
tasso, 8-1-449: or non ardisca ingiuriosa lingua, i... i non
lunghissimo tempo, i soli fonti della lingua letteraria de'greci. confalonieri, conc.
trae origine un determinato uso, una lingua, un'idea, ecc.; elemento
9. locuz. -avere la lingua che taglia e fora: v.
che taglia e fora: v. lingua. -forare il biglietto: fare il
gli tagliò più di quattro dita la lingua. firenzuola, 253: con un
. maldicenza, malignità. -avere una lingua che taglia come le forbici: essere maldicente
. proverbi toscani, 371: una lingua come una tanaglia, come un rasoio
becco si fendè largamente, mostrando la lingua tenera, batté due o tre volte a
l'uno or l'altro / con la lingua forbendo e con la coda. caporali
raffinare, perfezionare (lo stile, la lingua, ecc.). m.
m. adriani, i-414: forbì la lingua come strumento da persuadere il popolo con
, 39-iv-132: dar regole alla nostra lingua e scrivere in quella forbitissimamente e in
ho procurato sempre di scrivere nella mia lingua con tutta forbitezza. de sanctis,
cammelli, 262: ma chi ha sua lingua nel mal forbita, / d'invidia
xvii-411: quando trova pedanterie e lascivie di lingua raffreddasi e pianta il libro e non
sia più forbita / d'agro procurator lingua arzentina. d. bartoli, 42-i-82:
dove mai mi desiderassi la più forbita lingua, la più eloquente penna di quante
vile iddio i rei, quando della lingua loro elli fa uno forbitoio delle sozzure
un ramo, un bastone o anche la lingua, la coda di alcuni animali)
ottimo, i-437: le serpi hanno la lingua forcelluta, e però zufolano, ovvero
menti, bifido (la coda, la lingua o lo zoccolo di un animale)
dante, inf., 25-134: la lingua, ch'avea unita e presta /
di verro ferisce, / e con la lingua forcuta annitrisce. tasso, 9-25:
. 11. 5. locuz. lingua forcuta: mendace, perfida, maldicente
uso pubblico, e perciò colto, della lingua latina o romana, nel senato
esercitava un'estrema e decisissima influenza sulla lingua. 2. disus. che ha
parola o locuzione straniera accolta nella lingua italiana o adattata alla sua fonetica.
che si sono così largamente insinuati nella nostra lingua. pratolini, 2-233: bisogna essere
le trasformarono non solo di abiti, di lingua e di costumi, ma anco di
straniero o lontano dal proprio (una lingua, un dialetto). bandello,
cerca con onorati scritti in questa lingua alzarsi a bella gloria, lo può.
tutti interviene, che in una forastiera lingua, e dalla tenera loro età per uso
, xi-331: disse qualche cosa in lingua forestiera come per ringraziarmi. -che
o è stato accolto da un'altra lingua (una parola, una locuzione o
-che è tipico di chi parla una lingua non propria (accento, cadenza)
locuzioni che non appartengono alla propria lingua. gioberti, 1-ii-56: il
non essere mai altro che italiani di lingua, di stile e di pensiero.
o figura di lei si dice metaforicamente lingua ogni piccola montagnetta, che, alzandosi
punta, come si vede che finisce la lingua. montale, 90: perché l'
eleganza. giusti, i-408: nella lingua parlata si smarrisce il profilo di questo e
23. ling. struttura di una lingua; conformazione di un vocabolo.
tolomei, i-101: la quale [lingua] se fuora d'una sola città distender
tali che debbiano fare in guisa alcuna lingua nuova, in tanto che sia quella da
: la prima alterazione [di una lingua] cadendo sulla pronunzia, sulle desinenze,
scrittori cade piuttosto sullo stile che sulla lingua; di cui se altera i colori,
capponi, 5-262: fece forza alla lingua, gettandola nelle forme del latino.
una per i verbi avrebbe reso la lingua più analoga e semplice, e meno
. casti, ii-8-85: è la mogolla lingua una di quelle, / come ogni
una di quelle, / come ogni lingua barbara e salvatica, / che non
, che fu l'occhio diritto della lingua latina, or non iscrive egli a
della perfezione formale possibile della nostra lingua di fronte al classico latino. serra,
). savonarola, iii-16: la lingua adunque che parla a dio è la
ma non ebbe e non ha mano né lingua, / formando in voce o discrivendo
sua forma caratteristica o originale (una lingua, una letteratura, una scienza)
mondare, purificare e venir formando la lingua a benefizio degli scrittori che doveano venire
si formano, quanto la delicatezza della lingua dimanda, distintamente. buommattei, 192
ed evvi gran calore ed abbondanza di lingua e stile. b. croce, i-1-241
ché, mentre suona, / come lingua del del parla e ragiona. pallavicino
costituisce nella sua forma caratteristica (una lingua, ecc.). pallavicino,
, ma per consiglio da'formatori della lingua furono costituite di suono simile nella cadenza
e formazione: come è fatta la lingua nostra... hai tu anco
piacevole, con dialoghi che dilettano, lingua vivace, vicina alla parlata; ma
, articolazione. castelvetro, 3-133: lingua, bocca, voce e cuore non
in quanto suona, che si faccia la lingua e la bocca e la voce,
pensiero, di un concetto, di una lingua, ecc.). torricelli,
impedì pure la compiuta formazione d'una lingua comune, nella quale riposasse, a
notate di numero sessanta, cioè mal di lingua, barbonello, antipetto, capelleti,
altri insetti, che cattura con la lingua lunga e viscida. leopardi,
di vetro, ove corrotta / la lingua si tramuta in farfalloni, / portata inverso
dà ordini concitati e reboanti nella sua lingua a una mano di pallidi giovani,
e dal loro prezzo, ma dalla lingua e dai concetti delle scritture.
, ii-1-72: forseché tutta quella lor lingua... ha in tutto il suo
; incendio, fiammata; fiamma, lingua di fuoco. anonimo, i-511:
5: cotidiana fornace è la nostra lingua. -amore ardente, veemente
siena, 209: è messa [la lingua] nella boca, a modo che
. c. croce, 329: la lingua della donna è come un morbo,
105: è schietta e dolce [la lingua dei lapponi] conforme al genio e
). cavalca, ii-273: la lingua è università d'iniquità, cioè che
i suoi scritti di bei fiori di lingua e di retorica. 7.
-figur. leopardi, ii-351: una lingua così formata e costituita, e di
simili. -avere, essere una lingua da spazzare un forno: essere maldicente
s. v.]: avere una lingua ', o essere una 44
o essere una 44 lingua, da spazzare un forno 'o 4
o, come suole anche dirsi, di lingua lunga. -cielo del forno:
curia). gravina, 128: lingua illustre e comune d'italia, ch'egli
tutti i caratteri e i vocaboli di quella lingua. redi, 16- iii-3: s'
un autore, la struttura di una lingua). velluti, 95: fu
, i-689: la presente corruzione della lingua italiana e parlata e scritta, aggiunge
una notizia), a comprendersi (una lingua); oscuro, complicato, astruso
quali scaldano, e mordono fortemente la lingua nel masticarle. 6. impetuosamente
ii-4: l'uomo, il quale la lingua sua non guarda, è quasi come
/... finché impero e lingua / avrà l'invitta e fortunata roma.
li quali il diserto campo della toscana lingua cominciorono a cultivare. -tempestoso (
i greci usano, hanno nella loro lingua ricevuta i toscani; quantunque ella appo
. b. croce, ii-1-219: la lingua approssimativa può essere, senza dubbio,
ora infocato; / questa è la lingua dell'amor verace! de sanctis, ii-11-
accade anche nelle cose che appartengono alla lingua di tucidide o di platone, quanto
); manomettere, contaminare (una lingua, una dottrina). leopardi,
arditezze di metafora soverchie, fa forza aila lingua nelle voci, nella forma, nelle
: di dialetto non si può fare mai lingua se non per forza di tante e
petronio forza spesso all'inesattezza: la lingua è schietta e lo stile è disinvolto.
e stabilendo ed erigendo per così dire la lingua latina nel bel mezzo delle provincie greche
nel bel mezzo delle provincie greche e della lingua greca, forzò quell'idioma per sì
che all'orecchio par duro e alla lingua faticoso. = deriv. da forziere
: lo scrigno vuole dire in nostra lingua un forzieretto. burchiello, 51: non
seguito solo per quella seconda mano di lingua italiana che gli fu data.
conoscevano. vico, 356: la lingua tedesca... trasforma tutti i nomi
o elemento morfologico che appartiene a una lingua morta e che sopravvive in alcune espressioni
xi-1-41: quale fosse quella sì fatta lingua parlata fra'sei secoli della barbarie fu ed
, / né d'ingannar con falsa lingua agogna. 6. con valore
dirai e farai tante e tante, / lingua fracida, marcia, senza sale.
cecchi, 18- 20: -ah lingua fracida, / che ti si secchi.
vergine si sentiva martirizzare il nome dalla sua lingua fradicia, e peggio ancora che gnele
rivincendole. mercati, 17: uh lingua fradicia, che di tu?
fragranza (dico bene?) di lingua che ben fa vedere che di poco
arriano, per essere stata scritta in lingua greca, è molto scorretta e fragmentata
gelli, 15-ii-263: della quale [lingua etnisca] si truova ancora qualche frammento
4. locuz. frammettere la lingua: balbettare. g. m.
ma / nel parlar presto e frammetter la lingua / come lui. = comp.
tanto cosimo intendeva una parola nella nostra lingua, su cui enea silvio insisteva frammischiandola
, li-5-180: possiede egli francamente la lingua italiana. magalotti, 24-174: rimasi
e cari motti, / fran- cesca lingua e proenzal labore / più dell'artina è
infra l'altre fece un libro in lingua franciesca chiamato il « tesoro ».
impallidire. -che è scritto in lingua francese. boccaccio, iv-155: ricordami
. 3. sm. la lingua francese. g. villani, 10-88
drappo. cantoni, 281: la nostra lingua è ormai diventata uno strumento attissimo a
francese. varchi, v-67: la lingua franzese moderna, come ancora la spagnuola
così usitate che sono vere frasi proprie della lingua. comisso, 12-179: autorità cinesi
. 3. che fa parte della lingua parlata in francia (un verbo,
); che è scritto in questa lingua (un verso, un libro, una
. 4. sm. la lingua parlata in francia. rajberti, 2-44
, in par tic., la lingua, francesi. bocchelli, 13-50:
il provenzale, il francese o una lingua mista volgare e provenzalesca o franceseggiante.
francesi; parlare o scrivere imitando la lingua francese o risentendo dell'influsso di essa.
della francia; secondo l'uso tipico della lingua francese. bembo, 2-20
2-20: altri popoli che scrivano in quella lingua [il provenzale] essi non hanno
e, in partic., della lingua, francese. baretti, 1-320:
locuzione o costruzione sintattica, propria della lingua francese e adottata da altre lingue (
troppa vaghezza a introdur franzesismi nella nostra lingua. gigli, 4-218: rispetto a'
a usare termini o espressioni propri della lingua francese; disposizione ad accettare e a
partic., della letteratura e della lingua francese. = deriv. da
i modi e le forme propri della lingua o del costume francesi. bocchelli,
barbarismo sintattico, la grave ineleganza di lingua. francesizzare, tr. adattare
espressioni linguistiche o costrutti sintattici tipici della lingua francese. leopardi, i-998:
., propri della francia, della sua lingua, del suo costume. =
, costrutti propri del francese (una lingua). carducci, iii-7-112:
della bellezza, proprietà e breviloquenza della lingua ionadattica, con quell'istessa franchezza colla quale
da rotenano si confidava di parlar la lingua alemanna con qualsivoglia tedesco, solamente perché
famiglie, alla scioltezza e franchezza congenita della lingua popolana, si unisce si accorda la
. -scioltezza (nel parlare una lingua). pallavicino, 6-1-284: in
. foscolo, xviii-292: la sua lingua è scevra d'arcaismi, di fiorentinismi
. 2. sm. la lingua francese. buti, ii-384: 'semplice
gente franca. -lingua franca: lingua di ceppo germanico parlata dai franchi prima
franca (anche sm.): lingua italiana, corrotta e contaminata da voci
massaia, vii-206: in egitto la lingua europea più nota e comune era la '
osceni e schernevoli, ingiurie atrocissime in lingua franca, che rivolgeva a se stesso
il vecchio invece cominciò a gridare in lingua franca che lo prendessero, che lo
: qualsiasi gergo di cui persone di lingua materna diversa si servono per poter comunicare
poemi francesi, si esprimeva in una lingua mista di francese e di dialetto veneto
voler è eletto per campione con tra mala lingua. michelangelo, i-87: l'alma
noi, e della poesia, e della lingua nostra, non è in lui che
. che parla il francese come lingua principale (i franco-canadesi del quebec
, che la diffusione dell'inglese, lingua nazionale e culturale, limita sempre più
occhio e il naso, che mozzò la lingua, / franse i denti, e
gli occhi, tronche le mani e la lingua, frante le membra tutte, ed
cielo. gramsci, 104: la lingua scritta... si staccò completamente
... si staccò completamente dalla lingua parlata dal popolo, che, cessata
, i-92: usar parole francesi in lingua italiana,... per esempio *
giusto de'conti, ii-83: perché tua lingua d'amor tanto frappa / che chi
ladro, un giocatore, una mala lingua, un barro, un mariuolo, un
miei e dalla memoria 256 osservazioni di lingua e di stile (latine e italiane)
-raccolta di frasi idiomatiche di una lingua (per lo più a uso degli
-francoinglese, italo-francese, frasario pratico della lingua spagnola - vademecum del turista in italia
nostrana. -abbellimento superfluo (di una lingua, di un'opera letteraria, di
, e maggior frutti facesse [la lingua], levandole via d'attomo le inutili
quello dunque ch'è proprio d'una lingua o è frasi ed elocuzione, e ciò
casa mia, sono il fondamento d'ogni lingua, e non la grammatica. cesarotti
usitate che sono vere frasi proprie della lingua. de sanctis, lett. il
imparar la frase di una ben tersa lingua greca, latina, italiana, francese
trasposizioni del boccaccio e il non dare alla lingua nostra un fraseggiamento alla latina sono peccati
. salvini, 30-2-242: la latina lingua,... per essere lingua
latina lingua,... per essere lingua fraseggiante anzi che no,.
insieme delle locuzioni proprie di una lingua, o anche di una disciplina,
10-60: facciane fè, che questa lingua mia / lui solamente in testimonio appella
tinghi modi. nuovo modo di intendere la lingua zerga, 372: felice vita
moravia, 12-257: scivolai sopra una lingua di ghiaccio, caddi, mi fratturai un
perizia. leopardi, i-45: quella lingua che purché faccia intendere non cerca altro
10: l'affricano freddava con la lingua un lastrone di ferro arroventato si cibava
buono uomo di ricchezza e migliore di lingua, ma la mano avea fredda a battaglia
e lontane. foscolo, xi-2-308: la lingua letteraria della nazione era imbarbarita e ampollosa
stigliani, 1-315: disgrazia in nostra lingua vale sciagura, e non mai quella bruttezza
attico regio, / l'aver la lingua toltale e fregiata / la stirpe sua di
. presidente della commissione dei testi di lingua. gozzano, 873: carlotta!
né macchia vi può dar né fregio / lingua sì vile. tansillo, 188:
: quando orazio... onorava la lingua di roma co'suoi versi immortali,
frenare il proprio impulso. -frenare la lingua: moderare il linguaggio; far tacere
., 5: è da frenare la lingua tua acciò ch'ella sia dolce e
11-29: onde cominciò a frenare la lingua. redi, 16-viii-303: il mio
e rispettosissimo ossequio mi ha frenata la lingua. pindemonte, 20-324: voi frenate,
tartagliano, taglia loro il frenello della lingua. govoni, 2-72: coi beccucci con
, / ond'è legata un'amorosa lingua, / forza prende e s'avanza;
/ e dopo allenta a la sua lingua il freno. forteguerri, 29-71:
, gesti ambigui, piccoli schiocchi di lingua o di labbra. savinio, 34
sangue. -tenere, porre la lingua a freno, in freno; porre
in freno; porre il freno alla lingua: trattenersi nel parlare, moderare il
301: avevi posto il freno alla lingua di non giurare, et ora se'sfrenato
sempre serrato i denti per tener la lingua in freno? -tenere, ritenere,
cppevóc 4 diaframma 'e yxwttoc 4 lingua '. frenò grafo, sm.
chirurg. il taglio del frenulo della lingua o del prepuzio. = voce dotta
parti di un organo (come la lingua, il pene, ecc.),
che serve come di freno; frenulo della lingua, delle labbra, ecc.:
de tarmi. leopardi, ii-70: nella lingua greca, per proprietà sua, è
e frequente, la pelle e la lingua secche, dure ed aride, le
frequente, in queste voci / sciolse la lingua. parini, xv-100: con soave
sale rapido dal cuore alla punta della lingua così frequente. -dappresso, da
, sulla frequenza relativa delle consonanti nella lingua tedesca. 10. locuz.
finio. leopardi, ii-135: la lingua tedesca... non è ancora né
una nuova fresca fresca d'una lingua nata pochi mesi sono. botta, 5-8
gioverà. foscolo, viii-123: la lingua italiana... conserva freschi per seicent'
il rangifero caccia fuori della bocca la lingua da una banda, e gode del
, come se attirassero il brodo colla lingua alla maniera dei cani. -che
94: io per frettoloso corso di lingua aveva detto allo scrittore ch'egli vi scrivesse
faceva l'atto di parlare, la lingua era come una lumaca che sbavi e con
cui lazzitade ovvero afrezza si sente alla lingua sanza alcuna acuitade: imperocché quanto più
372: largo di ricchezze e migliore di lingua, ma la destra frigida in battaglia
mie applicazioni sui frivoli studi della purgata lingua d'italia, della poesia e dell'eloquenza
'frode'). cfr. migliorini, lingua contemporanea, 244: « i campi
decenni la maggior penetrazione di dialettalismi nella lingua comune sono... i nomi
gori. leopardi, ii-440: la lingua de'poeti si mantenne quasi pura e incorrotta
fronte del ghiacciaio: parte terminale della lingua di un ghiacciaio. -la parte terminale
al di dentro, trasmetto liberamente alla lingua. d'azeglio, 1-390: ottenere
: coloro che disconoscono la comune illustre lingua d'italia si vergogneranno del loro errore,
m. adriani, 2-ii-4-98: la cui lingua [degli uomini] fronteggiò pure natura
senza fronzoli e senza lisci, la lingua. soffici, v-1-230: paul cézanne non
coteste rime; e frugarle specialissimamente nella lingua, di che tu sei sottile maestro
toscani, che si riscontra anche nella lingua letteraria: come 4 loco 'e
migliori. leopardi, ii-440: la lingua de'poeti si mantenne quasi pura e incorrotta
vocabular italiani, ed ho arricchita l'italica lingua co miei libri, librati con la
7. locuz. lingua di frullone: chi farfuglia e balbetta
per difetto di pronuncia. -parlare la lingua dei frulloni: parlare una lingua composta
la lingua dei frulloni: parlare una lingua composta di sillabe tronche e di suoni
contezza, / con quella ambascia e lingua di frullone, /... /
o uniti, non parlano altra lingua che quella de'frulloni: di cenni
per uno. leopardi, i-516: la lingua greca..., senza perder
41-6: in questa fucina [la lingua], si può dire, s'affinano
quel rifiato greve, e quella orribile lingua, e quel polso a sobbalzi, e
. leopardi, i-696: dunque la lingua latina si stabilì... come
latina si stabilì... come lingua parlata, e non solamente come lingua civile
come lingua parlata, e non solamente come lingua civile, governativa, letteraria.
governo. monti, v-102: finché la lingua italiana non si consegna al governo della
la regolizia masticata e tenuta sotto la lingua mitiga la sete e l'asprezza della lingua
lingua mitiga la sete e l'asprezza della lingua e del gozzo. pulci, 9-76
pur apre il gozzo e la sua lingua ei stende, / ma non suonan gli
loro ne patisce, parlano la maggior parte lingua tedesca. fogazzaro, 5-111: la
i-156: tu,... in lingua di gazza e di merlotta, /
giapponese salì a ragionare in propria sua lingua delle virtù del re. magalotti, 24-59
l'uno e per l'altro rispetto essa lingua, siccome la nazione che la parla
alcune cose a biasimo de'vizi della lingua e di dimostrare la loro gravezza e
felicità. bembo, 2-34: la latina lingua... era agli antichi natia
]: i francesi dicono in lor lingua * a grado de'venti, dell'acque
io vivo / convien che nella mia lingua si scerna. giov. cavalcanti, 206
non ebber mai troppo a grado la lingua latina. c. campana, ii-4-10-65
tutti i caratteri e i vocaboli di quella lingua. giannone, 1-iii-100: oltre d'
le parole passando di una in altra lingua. tommaseo, 3-i-156: se una
. tommaseo, 3-i-156: se una lingua s'ha a fare vincolo nuovo tra le
in sette secoli sono state scritte in lingua francese. landolfi, 3-197: un errore
, cioè (come credo in nostra lingua) cancelliere. = voce dotta
10-125: aveva composto la gramatica della lingua giapponese. alfieri, i-126: col
era messo da me a leggicchiare quella bellissima lingua. giusti, i-314: quand'ero
in senso generico: la conoscenza della lingua e delle regole che la reggono; l'
di scrivere e di parlare correttamente una lingua; le regole che governano tale lingua
lingua; le regole che governano tale lingua. cavalca, iii-3: questa opera
nuova grammatica. 4. ant. lingua, in quanto codificata e immutabile.
greca. -in partic.: la lingua latina (in contrapposizione al volgare)
in grammatica: sistemare grammaticalmente (una lingua, un dialetto). gioberti,
grammatica, cioè imparano il tipo di lingua delle persone colte. c.
vii-22: la costruzione grammaticale di quella lingua è capace di una perfetta imitazione de'concetti
libri grammaticali. -dotto (una lingua, in contrapposizione a volgare).
mettermi in grado di sapere la mia lingua quant'uomo d'italia... fatto
grammatica; chi conosce a fondo una lingua, l'arte di parlarla e di
legno santo, detto guaiaco in quella lingua. = rielaborazione tose, di
pronostici. -prendere un granchio alla lingua: diventare improvvisamente incapace di parlare,
se non mi prende un granchio alla lingua, spero di far qualche vantaggio a me
intimità delle letterature straniere, appartenenti a lingua, fanno un arrosto di granciporri.
, per gusto, per maestà di lingua ed erudizione grandissimo, ma per politica
nel fisico quanto nel morale): nella lingua latina è voce popolare rispetto al più
, ma ancora le scritte in questa lingua vi piacciono e dilettano grandemente. dovila
, chiedendomi consigli per far insegnare in lingua italiana a cotesto suo figliuolino.
in tempo basso, quando il fior della lingua latina era quasi caduto, nondimeno egli
loro la grandezza e la bellezza di questa lingua. b. cavalcanti, 2-334
ebbe proferite queste parole, si morse la lingua; s'accorse d'essersi lasciato troppo
/ che in iscritto capesse / né che lingua potesse / divisar lor grandóre, /
e altri in difesa della purezza della lingua italiana. tramater [s.
notate di numero sessanta, cioè mal di lingua, barbonello,...
di molte forme, alle quali la lingua volgare diede il nome di 'gatti '
. dotato parimente di singulare ingegno, di lingua espedita e pronta, e d'una
scema 'e conosca 'per la mia lingua '. s. caterina de'ricci
grattarvi gli orecchi della gratitudine con la lingua dell'adulazione. serdonati, 10-9:
infelice diletto di grattarsi il pizzicor della lingua, tristo il guadagno che i maldicenti col
lieto stato, / col pennel della lingua, basta dire: / pareva proprio un
ad insegnare gratuitamente le lettere e la lingua d'italia. imbriani, 1-207:
seduti al banco, c'era la lingua maledica del mugnaio di lavello, al