delle locuzioni, e delle metafore della lingua, in cui tu scrivi. foscolo,
ix-1-195: tutto il tesoro di questa lingua sta nel purissimo volgare de'fiorentini.
nuovi s'affiggono talché 'l tesoro della lingua ch'è quello delle idee e delle
: i vocabularì e i tesori della lingua latina e della greca sono tutte vigilie e
affinità, o propagginamenti de'modi d'una lingua in quelli d'un'altra; e
altra; e di quelli infra loro della lingua medesima; e come per la scelta
17-52: la bellezza la grazia della lingua nostra non procede solamente dalle parole, ma
quei di gesso e d'aver lasciato la lingua al beccaio: « per verità io
. a. jacono [« lingua nostra », xviii (1940) 1
. l. caretti [« lingua nostra », xii (1951),
-che può essere fatto proprio da un'altra lingua (un termine, un costrutto)
una tradizione, la padronanza di una lingua). castelvetro, 8-1-193: 1
senza limiti ch'io tento d'introdur nella lingua: questi i principi di quel detestabile
dorali di generale tollerantismo nelle cose di lingua professati dall'abate cesarotti.
da un testo; derivato da una lingua. p cattaneo, cxx-284: questo
loro volta gli spagnuoli l'hanno presa dalla lingua degli aztechi ('tornati')..
'tornati') e parecchi altri, è di lingua messicana. = adattamento del fr.
usata in spagna e nei paesi di lingua spagnola, equivalente a 596 mg.
. t. chiarioni [« lingua nostra », xxxiv (1973),
. t. chiarioni [« lingua nostra », xxxiv (1973),
-sonorità, cadenza di una lingua. c. e. gadda,
verso endecasillabo doppio mi aggroviglia un poma lingua. b. croce, ii-10-
ling. presenza di accenti musicali in una lingua. l. canepari, 1-95:
tutto, per dar luogo a una lingua che è rigidamente 'una'. = comp
l. canepari [in « lingua e stile », xi (1976)
.. / « ahi! » con lingua di foco ei par che gridi /
verde scuro con lampi a forma di lingua biforcuta. 3.
al popolo, e portava sopra la lingua folgore terribile. dottori, 3-115:
careri, iii-364: gli disse tutto in lingua tunchinese. benni, 12-48: voleva
spogliato di buona difesa, quando una lingua di esso lago non andasse a coprire.
che dante e gli altri scrissero in lingua fiorentina? costo, 1-100: ciò udendo
molti barili di terra, i quali in lingua spagnuola son addimandati tonelli. dizionario militare
. -t). ling. nella lingua ad accento musicale, unità minima di
variazioni di intonazione degli enunciati di una lingua. g. nencioni, 1-132
m. l. de peppo [« lingua nostra », xii (1951),
ne sforza, / la divampata ognor squammosa lingua. = dal longob. * tumpfuo
tonga che non capivano un ette della lingua nella quale erano state scelte a declamare,
. l. canepari [in « lingua e stile », xi (1976)
-espressività propria, caratteristica di una lingua. bonghi, 1-212: tenta di
trovano nella mucosa buccale alla base della lingua. -tonsilla tubarica: insieme dei noduli
applicare ogni colore e ogni studio alla lingua, e farla parlare a prìncipi ed a
chiamato dal cannone che maneggia e che nella lingua turca suona 'top'. = dal
una può: i quali aghi nella loro lingua si chiamano topi, più trappole che
-che riguarda la distribuzione geografica di una lingua o di un fenomeno linguistico. cattaneo
luogo di un dialetto, di una lingua o di un'area geografica limitata.
torbidamente. pasolini, 9-137: una lingua non sua, ma materna, non sua
d'annunzio, iv-1-362: aveva la lingua torbida, gli mancavano le parole. c
torbide alquanto e lotose nel fatto della lingua toscana. amari, 1-iii-888: da cotesta
tutte maliziose. prima lecca co la lingua. sicondo, abraccia colle branche.
un ipocrita, cacciare un palmo di lingua, sghignazzare. de sanctis, ii-15-
nostra? -tradurre in un'altra lingua. muratori, 7-iii-296: ma non
5: o quante volte già la lingua scorse / per aprirvi i pensier focosi
alla bocca. g. calderone [« lingua nostra », xxix (1968)
è già salito. viani [in « lingua nostra », xxxix (1978)
muscolo sternocleidomastoideo. dizionario detta lingua italiana (costa-cardinali), vii-556:
un'altro, a cui in sua lingua diè nome di capo bogiadore, che è
di grammatici, che fanno intisichire la lingua per volerla costringere nelle fasce della sua
, di origine incerta (prestito da una lingua sconosciuta, secondo alcuni dall'etrusco)
da una rabbiosa infermità, si mangiava la lingua, e si voleva rompere gli occhi
di tormentature e di contorsioni, la lingua era zeppa di neologismi e di frasi tolte
1° estimo, che per apprendere una lingua il miglior mezzo sia, di veder
dif- -riaffermarsi nell'uso (una lingua). finire sì in generale
boccaccio, v-231: le dita colla lingua bagnatesi, a guisa che fa la
terra, salvo che tossa e la lingua; e ciò dimostrava com'era stato
cred'io, che '1 gusto della nostra lingua consista soltanto in un ben tornito periodo
trecento, in quanto 'buon secolo'della lingua italiana. bentivoglio, 179: osserviamo
fa egli [salvini] un discorso della lingua toscana dove sostiene due grandi paradossi,
averebbe favellato; l'altro che la nostra lingua nel buon tomo si chiamasse fiorentina la
rialzo. f. marri [« lingua nostra », l (1989),
almeno dal 1983, il passaggio alla lingua comune dell'accezione borsistica per 'tendenza al
guardaroba (i62i) [in « lingua nostra », xxviii (1967),
tùqois, che è prestito da una lingua forse dell'asia minore, considerata tradizionalmente
: forzare forme e contenuti traducendo dalla lingua originale. foscolo, ix-1-681: li
cavallo. viani [in « lingua nostra », xxxix (1978),
le norme codificate di esso; in lingua e non in dialetto. -anche:
xvi-807: consideriamo se gli scrittori di questa lingua che già trecent'anni fiorirono siano più
vero, che pochi oggidì amano una tal lingua, e vogliono quasi tutti mostrar di
. baretti, 2-47: la nostra lingua... non è amica di que'
avvistisi poi ch'egli veramente parlava una lingua, ed essi smozzicavano un barbaro gergo
: il lambruschim però deve correggere la lingua; dev'egli, il genovese,
in buona coscienza porsi a confronto della lingua usata comunemente da'signori, dalle dame,
novellieri; questi hanno il tesoro della lingua spontanea, purché solo si lascino loro le
manzoni] il beneficio incalcolabile di una lingua bellissima. = deriv. da
e, in partic. fiorentina (la lingua, lo stile).
bellini, i-95: e chi sol della lingua sua volesse / conoscerle virtudi e le maniere
toscana (con partic. riferimento alla lingua e in contrapposizione alla varietà dialettale delle
xiii-xix: in qual momento comincio la lingua italiana ad esser così satura di toscanesimo,
: si trascurò di polire la nostra lingua, e in essa alcuna ruggine o macchia
salvini, 5-iii-291: la grammatica della lingua italiana... non è altro
j j scrive correttamente in qualunque lingua egli scriva, merita>iù tosto di non dover
. che ha adottato costumi, usanze, lingua e caratteri dei toscani. moretti
... scrisse tre libri in lingua latina d'amore, ridotti da lui medesimo
, ridotti da lui medesimo nella patema lingua fiorentina, solamente per far intendere a
ben scrivono, né ben parlano la lingua toscana; la qual si credono benissimo aver
sapevano per lo senno a mente questa lingua. -sostant. m.
trecento (che è all'origine della lingua italiana). gidino da sommacampagna,
in rime consonante: vide- licet in lingua volgara o sia toscana et in lengua francesa
fece tradurre più libri di latino in lingua toscana con grande premio. bandello, 1-45
rime toscane o altre composizioni ne la lingua italiana. tasso, iii-17: faccio
ben anco importanza, il terminare nella lingua toscana, a guisa della favella tedesca,
, ix-1-391: i dialetti più geniali alla lingua scritta in italia sono i toscani,
, 20- 299: pensi alla lingua radiofonica, che è della rai e fu
cui ebbe origine il volgare illustre e la lingua italiana, anche in quanto contrapposta alla
italiana, anche in quanto contrapposta alla lingua latina). - anche come disciplina
un segretario tosco, / ch'ha la lingua latina. -ti maggior tosco
forse meglio che altrove le reliquie della lingua, ivi più puro il sangue, più
trecento (che è all'origine della lingua italiana). dante, infi,
alle minute osservanze delle regole grammaticali della lingua tosca. cellini, 880: udirete
sentì dal piano di sopra una voce tossicosa lingua arabica cioè abestia, cioè infermità nata,
. 000 individui, la cui cultura e lingua sono ricollegabili a quelle maya (e
glie 2. sm. lingua di tale popolazione, appartenente allalo vela [
famiglia linguistica di cui fa parte la lingua maya. = voce indigena.
. opardi, i-45: quella lingua che purché faccia intendere non cerca altro
2. costruzione sintattica peculiare di una lingua o di un autore; stile rappresentativo
, 13-8: bisogna guardare sommamente di impostarealla lingua nazionale, ma che si presentano anche (
la tovaglia. a. leone [« lingua nostra », xxxviii (1077)
né all'opera ai un dizionario della lingua italiana potea desiderarsi miglior collaboratore [bernardo
sempronio, 10-38: ha tremante la lingua, ottuso il guardo, / debil
il piè traballa, / balbutisce la lingua. goldoni, xii-97: per timore -sento
. petrarca, iv-2-66: co la lingua possente [giosuè] legò 'l sole,
3. sm. ling. antica lingua indeuropea parlata in questa regione, appartenente
della glottide, e quindi la sporgenza della lingua. = voce dotta, lat
miei co'tuoi tormenti, / svelta la lingua t'ha tracio-tiranno. monti, 10-540
sicura fronte. 3. ling. lingua indeuropea parlata in tale regione, appartenente
ling. gruppo linguistico indeuropeo costituito dalla lingua tracia e dalla lingua frigia.
indeuropeo costituito dalla lingua tracia e dalla lingua frigia. -anche con uso aggett
gran bretagna e in altri paesi di lingua inglese e trasformatesi in organizzazioni sindacali agli
alterata dall'autore di quel rozzo poema in lingua nostra intitolato il troiano, mentre scrive
, ix-52: subito dopo mi morsi la lingua perre qualcosa (anche materiale) per
loredano, 2-i-26: potrei sforzare la lingua a tradire i sentimenti del cuore,
il cuore ad obbedire alle promesse della lingua. 7. non corrispondere alle
del 'ritorno': il ripristino di una lingua tradizionale, la ricostituzione dei modi istituzionali
una locuzione ecc., direttamente dalla lingua madre attraverso la continuità dell'uso popolare
/ tradolciato bel bambino, / più che lingua no 'l diria! =
traducto). volto, reso in una lingua diversa da quella originale (un'opera
traducti, et erano pochi libri nella lingua latina ch'egli non avessi. guicciardini,
e altrui simili starebbero meglio tradotti in lingua nostra. casti, i-1-368: chi dunque
o di una locuzione di un'altra lingua. r. simone [« l'
essere tradotto o espresso adeguatamente in una lingua diversa dall'originale (un'espressione,
. l'essere traducibile di un'altra lingua. montale, 12-47: si consideri
... traducevo in prosa nell'altra lingua le liriche di shelley o 'les fleurs
cfr. condurre). rendere in una lingua (in vero il fitto ed orribile tenebrore
che è connesso alla traduzione da una lingua in un'altra. = deriv.
che è proprio della traduzione da una lingua in un'altra. f.
. f. marri [« lingua nostra », l (1989),
2. chi traduce in un'altra lingua un discorso mentre viene pronunciato. -traduttore
propria gloria effimera anziché per quella della lingua ». = deriv.. da
comunicazione, un discorso orale in una lingua diversa dall'originale; l'attività del
scolastica consistente nel tradurre un brano della lingua originale, in partic. greca o
. traduzione giurata: quella eseguita nella lingua locale, dietro prestazione di giuramento, da
, riguardante atti processuali, deposizioni in lingua straniera, documenti pubblici, ecc.
di fisionomia, di genio, di lingua e non traduzionucce di bizzarrie poetiche.
alcuni facendosi accostamento, come accostandosi la lingua al palato o a'denti o
: sta su gli avvisi, e prende lingua, quali / specie sien subalterne a
la gente sull'altra sponda, sulla lingua sottile di rena bianca che la bocca
tenga speroni, 1-4-157: in ogni lingua quello dovrebbe di tutti i versi liberati
versi, di un tragico come la lingua italiana non comporta. g. manganelli,
(anche a causa della diversità della lingua, del dialetto). -anche assol
le transizioni formate da tenuissime modificazioni di lingua e da particelle che acquistano senso e
quella operetta de l'eccellenza de la lingua, già molti anni da me tralassata e
cotanto veritiere, che non tradì la lingua in tramandarle il sentimento puro del cuore.
fuggendo da'loro dialetti ed usando la lingua comune d'italia, questa diffondeasi nelle
essendo egli [messer pietro] nella latina lingua già avezzo, egli la tralasci e
numeroso di persone diverse per origine, lingua, cultura, ecc.; confuso
iii-8-324: dei più antichi monumenti della lingua francese è nel secolo nono un'omelia
signoreggiati da'suoi. -sm. ant lingua parlata nei paesi transalpini. bartolucci,
mestieri d'esser così minutamente instrutti nella lingua nella qual traduciamo e d'esseme così
poco. 9. modificare una lingua (anche alterandola) o una regola
né i letterati possono trasmutarla [la lingua] a piacimento. leopardi, i-1431:
transmutare. -tradurre da una lingua in un'altra. dante, conv
ant. e letter. traduzione da una lingua a un'altra. dante, conv
principali, onde ha principio la nostra lingua, e particolarmente la trasmutazione delle lettere
ii-575: frugando negli storpiamenti avvenuti nella lingua latina dal tempo e da'barbari, egli
puoti sui mezzi d'imparare quella tal lingua italiana di sua predilezione? leggilo un
tosto non facciano uso gli scolari della lingua latina. = comp. dal
pasolini, 8-129: le strutture della lingua del cinema si presentano dunque più che
. geofis. passaggio per espansione della lingua di un ghiacciaio da una valle ad un'
contigua attraverso una depressione laterale (la lingua di un ghiacciaio). = voce
. m. -ci). ling. lingua transglottica: quella che si afferma come
: quella che si afferma come seconda lingua (in f
della cura delle malattie, 1-18: la lingua aliquante volte perde movimento e sentimento della
o 'appoggiarsi'. percioché 'poggiare'in lingua nostra non vai mai se non salire
2. volgere un testo in lingua diversa da quella dell'originale; tradurre
aveva trapanato la bocca, e fattogli la lingua, e vedere tutti i denti,
conoscenza; venire acquisito in un'altra lingua; essere tramandato ai poste- castelvetro,
volta che l'uso della lingua comune si renda più dimestico alle classi
. sm. gramm. nella grammatica della lingua italiana, tempo verbale proprio dei modi
ne'libri ancora si sarebbe ella [la lingua volgare] come che sia trapelata e
un pensiero, una dottrina, una lingua, una forma d'arte).
augusto. bonghi, 1-216: quella lingua greca che i grammatici chiamavano il dialetto
dritto positivo, dirò così, della nostra lingua, e fu d'altronde infaticabile traspiantatore
sopra me m'ha copertato, / la lingua e la persona m'han turato,
scrittori o letterati si valevano di una lingua morta; onde veniva rafforzata l'opinione pubblica
.. spogliarono uno frate forestiero scognosciuto de lingua stranea e paese; e avendolo legato
a molti di quelli fece trarre la lingua. betussi, xliv-136: tanto fu
, sua moglie, gli traesse la lingua, oltraggiandolo come se vivo stato fosse.
non uscisse, allora quelli pongono la lingua alla ferita e succiano e tralgono te
.: codificare l'uso scritto di una lingua, la norma stilistica di essa,
possibile che uno scrittore scriva in una lingua senza averla tratta dall'uso di chi
: qual altro buon poeta ha questa lingua fuor del petrarca, dalli cui versi si
1-182: basta risalire alle sorgenti della lingua italiana, per vedere come i suoi princìpi
ec., che sono tratti dalla lingua volgare. lanzi, i-2-88: la stessa
, dal verbo 'uscociti', che in quella lingua significa transaltare fu dato il nome d'
cose. pasolini, 9-439: la lingua volponiana trascolora così verso una falsa paratassi
membra un gelo, / che la lingua e la man si fan di smalto.
: è facil cosa il trascorrere con la lingua, ed 10 come gli altri ho
che si figurava, la colpa della sua lingua trascorritrice. 2. milit
ad assicurar il camino, et a prender lingua dell'inimico. siri, x-323:
sua ignoranzia o obbligazione o transcorso di lingua. machiavelli, 1-iii-78: potresti bene
: potresti bene in un trascorso di lingua mostrare questi loro modi suti di sì
paiono spropositate non sono che trascorsi di lingua o di penna. de sanctis,
, strafalcioni di storia, tracorsi di lingua. -comportamento scorretto o colpevole; colpa
leopardi, iii-906: la valacca non è lingua colta, nondimeno anche di quella si
della predetta cronaca o per ignoranza della lingua o per trascuràggine in più luoghi la
dello stile e nell'affettata semibarbarie della lingua, sentì l'eco di quelle cittadinesche conversazioni
. rappresentazione grafica dei fenomeni di una lingua e di un dialetto. - trascrizione fonetica
delirio. d. pieraccioni [« lingua nostra », xxxii (1971),
più così trascuratamente disprezzarla [la nostra lingua] o invidiosamente riprenderla. g.
e principali origini dei sinonimi in qualunque lingua. pascoli, 1-481: all'ultimo
esser reso nel sistema di un'altra lingua. dorfles, 7-77: ogni
. dorfles, 7-77: ogni lingua possiede un suo prezioso e singolare patrimonio
-tradurre un testo in un'altra lingua. bisticci, 3-26: parlavano poi
6-4: l'aver noi trasferito dalla lingua greca il libro di herone alessandrino delle
5. tradotto in un'altra lingua (uno scritto); che è
traduce nel rifondimen- to e trasfiguraménto della lingua comune. = nome d'azione da
, modi espressivi e stilistici da una lingua a un'altra, da un'opera o
trasfondere nella loro [degli inglesi] lingua. foscolo, xi-1-214: gli spiriti
: gli spiriti e i modi della lingua latina de'classici erano giàstati trasfusi nella prosa
8. tradurre in un'altra lingua. guido delle colonne volgar.,
salustio, aves- sela voluta transformare in lingua latina chesta istoria. 9.
scimione. -tradotto in un'altra lingua. zeno, iii-78: tra
iii-78: tra le opere del magagnò in lingua padovana trovansi alcuni componimenti del petrarca trasformati
alcuni componimenti del petrarca trasformati nella medesima lingua. 6. che ha subito
. e. vìneis [« lingua nostra », xxxii, (1971)
. 2. passato ad altra lingua (un uso); trasmesso a
6. tradurre un testo in un'altra lingua. cronica degli imperatori romani, 128
traduzione di un testo da una lingua a un'altra. cassia, no
ch'io fui traslatato dalla cattedra di lingua greca a quella di belle lettere col titolo
. 5. tradurre da una lingua a un'altra. guidotto da bologna
4. tradotto in un'altra lingua (un testo). guidotto da
ant. che traduce testi da una lingua a un'altra; traduttore. bibbia
una parola, ecc. da una lingua a un'altra. bibbia volgar
fasti intento ammira. / perché la lingua ha lo stupor ligata, / i cenni
2. tradotto in un'altra lingua. ottimo, i-58: plato non
7. traduzione in un'altra lingua. l. f. marsili,
e ne ricevette da me un translato in lingua orientale. = voce dotta,
3. traduzione in un'altra lingua. dante, conv., ii-xiv-7
sul boiardo per la commissione de'testi di lingua. sarebbe trasloco utile anche a noi
urgenza dei sentimenti, la resistenza della lingua scritta e le deformazioni della trasmissione sono
'trasmissione televisiva', non all'astrazione della lingua televisiva. = voce dotta, lat
degl'infarinati, i panegirici ridicolamente trasmodati della lingua francese. -inadatto al contesto,
macchina da presa, significava che la lingua aderiva ai significati, mettendosi al loro servizio
abbiamo bel fare, ma le tradizioni della lingua illustre, succhiata da bambini, ne
di lettere s'usa non solo nella lingua greca spessissime volte, ma talora eziandio
paro a paro con qualunque di qualunque lingua mi si possa nominare. -disporre liberamente
un'altra sorgente di diletto nella nostra lingua e sopra tutto nella nostra versificazione, è
composta (in partic. traducendo da una lingua ad un'altra). boccaccio
'philos'in greco similmente tanto in nostra lingua resulta quanto 'fatica': onde congiunti insieme,
: si riesaminò il trasportamento in quella lingua delle orazioni; e l'approvato si die
per non crescere le difficoltà della natià lingua, piuttosto le trasportano ad altri significati
12. tradurre parole, testi da una lingua a un'altra. - anche:
metrica alle forme poetiche di un'altra lingua. castélvetro, 8-1-282: le quali
[cose], se trasporta in altra lingua da quella nella quale il trovatore le
parole di nuovo le scrive in quella medesima lingua, è ladro, e nell'uno
1-105: dell'ebraica e dell'araba [lingua] non fo menzione,..
fine volle [il nofri] apparare la lingua greca, dalla quale traportò molti autori
e sforzossi di trasportare gli esametri nella lingua toscana. galileo, 1-2-58: un signor
sfortunato dialogo essere stato trasportato in quella lingua; cosa che non può se non
popolo conquistatore trasporti e pianti la sua lingua nel paese conquistato, e distrugga anche
, e distrugga anche del tutto la lingua paesana, la sua lingua in quel
del tutto la lingua paesana, la sua lingua in quel tal paese appoco appoco si
? e qual furore ti muove / la lingua a favellare oltre ogni segno? loredano
, 2-i-90: ma dove mi trasporta la lingua, che non prova i rossori del
per questo giudicò subitamente che questa nobile lingua, con che tante belle opere sono scritte
7. disus. tradotto in un'altra lingua (un'opera, uno scritto)
ora trasportazione, come parola della nostra lingua a quella corrispondente nominato. 6.
di periodi alla latina, sconvenientissimi alla lingua nostra. -cambio di posizione di una
gomma bianchissima e delicatissima, che posta sulla lingua si manifesta puro e pretto allume.
un discorso con parole appartenenti a una lingua differente da quella utilizzata nella composizione dello
adatta ad esigenze espressive molteplici (una lingua). tolomei, 3-146: aggiungesi
a questo ancora il trovarla [la lingua toscana] molto trattabile, e potersi quella
, 2-i-312: come tu vedi che la lingua è senz'osso, tutta trattabile,
copula (ed è uso frequente nella lingua colloquiale moderna). muratori, 7-ii-451
ha scritta la prima grammatica della nostra lingua. = deriv. da trattato1
è uno de'capi d'opera della nostra lingua. leopardi, iii-44: m'è
perspettiva, e scrissene un trattarèllo in lingua greca. segneri, 1-78: per tornare
galateo: due trattatelli / brevi, in lingua volgar., facile e piana.
. g. manno [in « lingua nostra », xvi (1955) i
donzinali, com'elle furono tratteggiate dalla lingua palutina in tre versetti. cesarotti, 1-xxix-181
della vergine ormai strisciata. -trattenere la lingua: evitare di dire cose superflue 0
.. e la potevi trattenere quella lingua maledetta. -trattenere la mano:
, la qual mi sono sforzato in lingua toscana rinnovare ad imitazion de'poeti grechi
d'italia. -tradotto da un'altra lingua (un testo). campiglia,
innanzi che il poeta s'insignorisse della lingua e dell'arte. leoni, 311:
devono mancare ad alcuna letteratura, o lingua scritta che dir si voglia.
san gilio, 520: dòv'ài la lingua cotanto tagliente? / or la mi
di probabile origine imitativa dei suoni della lingua tedesca. trauzolare, tr. (
e di pronuncia, stentato (una lingua). e. siciliano, 15-218
. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 365: 'travagliosa': prigione
rovina. 6. traduzione da una lingua a un'altra. salvini, 41-148
una frase, un testo in un'altra lingua. bechi, 2-274: lo scambio
avrebbero perduto ad esser travasati per la lingua. 8. cambiare di vaso
notate di numero sessanta, cioè mal di lingua, barbonello,... traverse
evoluzioni (un genere letterario, una lingua, ecc.). foscolo,
). foscolo, xi-1-154: la lingua traversò tanti corsi di secoli e di
traversone. l. caretti [« lingua nostra », xii (1951),
barilli, 11-68: la non conoscenza della lingua [inglese] aggrava il disagio,
tane da roma, con tutto che avessono lingua alquanto tra qualunque..
non basta a far la stare di questa lingua, fuor di toscana, ancora che
, quale avviene nel passaggio da una lingua ad un'altra o per intervento volontario
radicalmente nel corso del tempo (una lingua). ascoli, 43: a
la ferratura. viani [in « lingua nostra », xxxix (1978),
, xiii-304: c'erano insomma nella loro lingua [degli antichi scrittori] (tanto
d'azione da trebbiare. brica lingua dal proverbiare il marito. letter
a. de santis [« lingua nostra », xxxv (1974),
volgar. [tommaseo]: la tua lingua trecchereccia dice molte parole da far
trecentéggio). letter. richiamarsi nella lingua e nello stile agli autori del trecento.
moderno. -presentare analogie, nella lingua e nello stile, ai componimenti letterari
costrutto grammaticale, ecc. proprio della lingua del trecento. manzoni, v-1-552
squisito di questo trecentismo? ma la lingua è nel cinquecento. no davvero; c'
. -corrente puristica che individua nella lingua usata nel trecento da dante, petrarca
già gran maestro quivi di purezza di lingua e di trecentismo, non m'ero mai
di qualche mole o di qualche valore in lingua volgare. carducci, ni-3-283: la
i maggi più antichi, qui la lingua e i canti sanno di trecento, come
e gran barbiera, / aria schiavina con lingua ciurmante, / basto di mula e
italiana ostinatamente negato da quella accademia alla lingua perpetuò le guerre civili di penna che
non lascia ch'io sappia quasi snodar la lingua. forteguerri, vii-29-27: con sospir
a turbare gli occhi, ad ingrossar la lingua e tremare le mani. marchetti,
da tutto il popolo, satirico ai lingua, e sanguinolento di mano? lubrano,
storcono la bocca, cacciano fuora la lingua: si distendono, e si rivoltano,
violetto chiaro. gozzano, i-656: la lingua italiana era lingua straniera e poche erano
gozzano, i-656: la lingua italiana era lingua straniera e poche erano le dame che
che non ne nascessero pulcini di cattiva lingua. -seguito da migliaia, milioni
io ho questa parola sulla punta della lingua, 'treponema', e dovrò trovare una breccia
trepiede. inventarium honorati gaytani [in lingua nostra, xxxii-i], 154: tre
arlotto] teneva con grandissima pena la lingua tra'denti. -pigiare l'uva.
camera e di sala / han tutti lingua e voce, e gridan sempre. biscioni
] andare in trespoli e appallottola la lingua come iscilinguato. -a trespolo:
, non recarono i greci nella ricchissima lingua loro; poiché niuna ragione, per
, / e nel palato e nella lingua stessa. / dunque alcuni minori, altri
partic. di quelle di una specifica lingua) in cui il vertice inferiore è occupato
pronunziavano i nostri padri e maestri della lingua. 3. ciascuno dei
detrattore in sul disperare con la sua maladetta lingua. antonio da ferrara, 153:
di respingere fuor de'suoi confini diplomatici la lingua nostra, fu tributaria della nostra letteratura
hanno la livrea molto colorata e la lingua provvista all'apice di spicole con cui
; fam. psittacidi, che hanno lingua pelosa. = voce dotta, lai
calvino, 15-46: gli accadi hanno una lingua semitica (a radice triconsonantica),
, sm. ling. carattere di una lingua, il cui lessico, come nelle
senso della castigatezza, della semplicità della lingua che faranno del suo triestino una materia
, 2-v-313: criticava e censurava; aveva lingua triforcuta, diceva il marito, che
suolsi dare a questi pesci nella nostra lingua il nome volgare di caponi, e se
piovere. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 365: 'trignare': piovere.
: che registra parole e locuzioni di una lingua formandone la corrispondente traduzione in altre due
fiato, / e con l'acuta sua lingua trilingue, / spande con maggior rabbia
da tres (v. tre) e lingua (v. lingua), per
tre) e lingua (v. lingua), per calco del gr. tqiyx
della psicologia individuale, al rappresentare (lingua), al sentire (mito) e
nitidezza, la semplicità, la purità della lingua. 4. intr. con la
, passano e trinciano da pedanti maestri di lingua italiana. -esprimere giudizi
. singhiozzo. viani [in « lingua nostra », xxxix (1978),
: dante scrisse pure la canzone in lingua trina. saluzzo roero, 1-i-52:
ma deve dire 'ho effettuato'- la lingua viene uccisa. -prevalere affermando la propria
nel diritto, nei costumi, nella lingua comune dell'italia. -risultare senza
ombra tua mirabil dona, / sciogli la lingua, e il mio tempra e governa
s'impone con la propria cultura e lingua su un'intera nazione (una regione)
udir parlare in qualche caso la loro lingua da gente che professi religione. faldella
. -trifido, triforcuto (la lingua di un serpente). daniello,
e muove e vibra / la tripartita velenosa lingua. 8. che coinvolge tre
l'istesso. -trifido (la lingua). - al figur.: menzognero
segneri, ii-168: dovete sapere ch'una lingua mormoratrice è lingua di vipera, che
dovete sapere ch'una lingua mormoratrice è lingua di vipera, che è quanto dire,
documento fu scritto in triplice copia nella lingua italiane e inglese, e fu da noi
1-40: atene rimane giudice e paragone di lingua a'greci, quantunque la voce di
della morte del salvatore con la medesima lingua, nella quale era stato corrotto, confessando
doppio punto esclamativo e interrogativo come nella lingua spagnola, ecc. =
se le bruccia la bocca o la lingua o se li tacesse nausea, o li
come son tnsto oratore in snodar la lingua. 16. sm. ant.
-in partic.: trifido (la lingua dei serpenti o di mostri fantastici)
menzognero. segneri, ii-168: una lingua mormoratrice è lingua vipera, ch'è
segneri, ii-168: una lingua mormoratrice è lingua vipera, ch'è quanto dire,
, nel magnetico sguardo, nel vibrar della lingua bisulca, e anche nella prudenza.
scrofolose è da cavar sangue sotto la lingua: sgorgato che sia, con sale tritato
un verme lunghetto, munito di una lingua spirale e di sei tentoni per parte
degli antichi linguaggi, agevolmente pronunzia la lingua nostra: tacciuoi', 'rosignuoi'e sì
senza il panegirico tintinnante cembalo di una lingua angelica. = comp. dal lat
a siffatta comodità, e speditezza di lingua. -che costituisce pratica deplorevole ma invalsa
decisa e per noi eccessiva conformità colla nostra lingua, uivi noi proviamo un senso.
et intendere non trivialmente e grossamente la lingua greca e latina. 3. secondo
bettinelli, 3-374: allora può dirsi la lingua romanza essersi rifugiata in provenza, che
comprende la francia meridionale tutta e dissesi lingua 'provenziale', onde sursero que'poeti ad
. a. de santis [« lingua nostra », xxxv (1974),
puleggia. inventarium honorati gaytani [« lingua nostra », xxxii (1971)
è troglia e solo ha un po'la lingua grossa. c. marzocchi, i-12
.: parlato da tali popolazioni (una lingua). ricettario fiorentino, 26
, 4-140: io possedeva perfettamente la lingua dell'etiopia, la trogloditica, la
l'arabica e l'ebrea e la trogloditica lingua. g. segato [« la natura
troianaménte, avv. ant. nella lingua parlata a troia. muzio
1-182: se egli avesse voluto che la lingua sua troiana si fosse conservata e che
potremmo noi dire, che la lingua troiana fosse stata propria di lazio?
menno; / ma prima avea ciascun la lingua stretta / coi denti, verso lor
pareti di questa sala seminterrata ad lingua, aperto, di otto piedi, unisono
a dire che, essendo la romana lingua e quelle de'barbari tra sé lontanissime,
il troncamento (vezzo singolare della nostra lingua, e non d'altre) che in
di parole tronche (un dialetto, una lingua). bettinelli, 1-i-132: il
milanese vi servirebbe bene; ma questa lingua aulica, tronca e zoppa vi sforza a
. d'annunzio, iv-1-655: questa lingua rampollata dal denso tronco latino con un
potere più articolare le parole (la lingua di una persona, in un'invettiva)
. roselli, lxxxviii-ii-449: a quella falsa lingua maladet- ta, / c'ha posto
que'poeti tanto più sal- varon la lingua dalla ruina o la miser piuttosto in trono
, non è un innovare né la lingua poetica né lo stile né la forma.
chidendomi consigli per far insegnare a scrivere in lingua italiana a cotesto suo ngliuolino. beltramelli
occhi). viani [in « lingua nostra », xxxix (1948),
trote. l. graziuso [in « lingua nostra », xxxvii, 196,
poesia trovatoresca mal poteva plasmarsi con una lingua semplice e popolana. = deriv
: adunque è da dire, che la lingua comune è un nome vano, non
è un nome vano, non significativo di lingua, che si sia parlata in contrada
trovière), sm. poeta lirico in lingua d'oi'l, attivo dalla seconda
sostant. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 368: mercori. 'lustro
. fra giordano [in « lingua nostra », xlix (1988),
archìma, però che tutti sono arcaderi di lingua e truffieri. f. f.
deserto. 2. sm. lingua berbera propria di tale popolazione, dotata
si taglia facilmente. viani [in « lingua nostra », xxxix (1978)
testa. g. devoto [« lingua nostra », i (1939),
che dove le persone altra non hanno / lingua che la materna, i letterati /
il cieco... si mordeva la lingua per non dare in un tremito di
g. manfredi, 106: la lingua se infia et ampliasse per la umidità
per la grosseza e tumore de essa lingua, con difficultà se muove, unde non
la pariglia, ch'alia di lei lingua porgeva. fagiuoli, x-16: altri portando
fosse lecito da un confuso tumulo di lingua, quelle parole e quelle locuzioni poter prendere
parole le andava e veniva dall'ugola alla lingua. 11. locuz. -a
immensa superficie. -relativo alla lingua parlata da tale popolazione, appartenente alla
tuono. monachi, 96: chi della lingua non udisse el tuono / ces- sariano
. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 328: 'borsa'. foglia.
nome di tupi. 2. lingua precolombiana del gruppo tupiguaranì, parlata da
ho da turar la bocca, / la lingua fino all'ugola tagliare, /
le voci e i suoni propri di quella lingua e più che altrove le desinenze imitative
. ibidem, 166: tempra la lingua quando sei turbato, / acciò che non
avicenna, e d'altri scrittori di quella lingua, tra 'quali turbit vaio lo
che si riferisce o è proprio della lingua turca. collenuccio, 34: appresso
e li suoi nobili e cortegiani parlano in lingua turchesca e a vergogna si arrecariano parlare
e a vergogna si arrecariano parlare in lingua arabesca con i loro sudditi.
e turcheschi. -sm. la lingua turca sanudo, ii-311: a dì
, sm. ling. parola passata dalla lingua turca in quella italiana. =
della civiltà, della cultura, della lingua turca. p. mantegazza [
cogli anni per mettervi ad apprendere questa lingua... io potrei in tal caso
fesseno cristiani in portogallo e impreseno ben la lingua spagnola: i avevemo abuti da suo
, che non osa commettersi ad una lingua loquace. 6. ant.
una delle popolazioni di razza mongolica, lingua altaica e religione musulmana stanziate anticamente nell'
non era giusto! 2. lingua turca (anche solo turco, sm.
agglutinante. -in partic.: la lingua ufficiale della repubblica di turchia basata sulla
ufficiale della repubblica di turchia basata sulla lingua osmanica. navagero, lii-12-105: usa
intendiamo, o di chi strapazza la lingua che parla. verga, 7-224: don
alla turca: secondo i costumi, la lingua, le fogge, i gusti,
più ampio gli appartenenti alle popolazioni di lingua 1-i-57: vestiva alla turca,
. ramo dell'orientalistica che studia la lingua e la cultura delle popolazioni turche.
si riferisce 0 appartiene alle popolazioni di lingua turca dell'asia centrale e in par-
. etnol. appartenente alla tribù di lingua camitica stanziata nel kenya, a ovest del
ant. struttura, andamento tipico di una lingua. salvini, 16-l-pref: la lingua
lingua. salvini, 16-l-pref: la lingua latina,... per essere lingua
lingua latina,... per essere lingua fraseggiante anzi che no, e per
. fi marri [in « lingua nostra », xlix (1988),
. ferdinando magnani, già mio maestro di lingua greca, la grammatica greca di teofilo
male con le mormorazioni, siam tutti lingua per sindicare al prossimo nostro. carducci
racomandarsi al nostro amore... una lingua segnata e splendida della forma poetica,
i-63: lo essermi dato tuttutto alla lingua franzese accresce via più le difficoltà
labbra arrotondate e protruse e il dorso della lingua avvicinato al velo pendulo attraverso un movimento
di modi espressivi e stilistici di una lingua, forza espressiva di un linguaggio poetico
diletta e fa gran segno della ubertà della lingua. = voce dotta, lat
scienze (chambers) [in « lingua nostra », xxxv (1974),
corvo, seppure ho bene tradotto in lingua italiana quella specie d'uccelaccio dipinto sulla insegna
sapete a che s'asomiglia la mala lingua? alli ucertelli. sapete come fanno?
. 3. sm. ling. lingua parlata in ucraina appartenente al gruppo delle
che pur dianzi non volevano, che questa lingua fosse altra dalla latina, ora vogliono
del ministero. ungaretti, xi-64: la lingua italiana aveva un posto senza competitori.
del regno di mohamed ali redatti in lingua europea, lo sono in italiano.
tale usato negli atti pubblici (una lingua); designato come esclusivo nell'ambito di
ecc. rosmini, 3-22: la lingua italiana è la lingua ufficiale delle camere
, 3-22: la lingua italiana è la lingua ufficiale delle camere. pascoli, i-168
si promette di prorogare questa data) la lingua ufficiale sarà quella del popolo (ma
orazioni. d. pieraccioni [« lingua nostra », xxxv (1074),
). guerrazzi, 12-31: la lingua ingrossata gli negò lo ufficio, ed
2. sm. ling. lingua appartenente al gruppo semitico nordoccidentale, in
. ugh, voce imitativa della sonorità della lingua dei nativi americani. ùgioli,
citolini, 261: di sopre de la lingua è il palato, e in esso
ho da turar la bocca, / la lingua fino all'ugola tagliare. de amicis
sottogruppo della famiglia linguistica ugro-finnica (una lingua). 2. sm.
riferisce a tale popolazione. -sm. la lingua di ceppo turco attualmente parlata da tale
il signor conte che nel palato e nella lingua erano a lui nate alcune ulcerette.
, 260: di sopre de la lingua è il palato e in esso il gusto
medicina volgare, 7: ulcerazion di lingua si fa quando si generano ulcerazioni o
quando si generano ulcerazioni o pustule nella lingua. f. f. frugoni, viì-520
malattie [crusca]: hanno piena la lingua di molte ulcerazioncelle. = voce
. ultimare); cfr. « lingua nostra », xli (1980),
tale fu anche la condizione della [lingua] francese; e dell'inglese; così
geme. aleardi, 1-390: ululando la lingua di lutero, / sugge ogni notte
urna, forse da una voce aymara (lingua del ceppo andino affine al quechua) che
che dell'abbondanza del cuore parla la lingua. ottimo, ii-166: dice virgilio
[l'universo] è scritto in lingua matematica, e i caratteri son triangoli
studio del- l'una e dell'altra lingua e fecero conoscere i grandi scrittori dell'
. t. baldinotti [in « lingua nostra », xxxvi (1975),
nelle lettere umane, essendo maestro in lingua toscana. giannone, i-i- 481
saliva le labbra, passandovi sopra la lingua. pirandello, 8-687: nelle pause
8-687: nelle pause, cacciava fuori la lingua, sorridendo, per umettarsi le labbra
e se le umettava quasi convulsamente con la lingua umida di saliva. t
letter. relativo all'umbro, antica lingua indeuropea. carducci, iii-5-475: di
5. sm. ling. antica lingua indeuropea affine all'osco, con cui
., 6-81: contro alla parlasia della lingua, quando li nervi s'oppilano e
suo seme masticare e porre sopra la lingua. mattioli [dioscoride], 57:
da siena, 212: è posta la lingua in luogo che sempre sta umida ed
di saliva (il labbro, la lingua), di sudore o di altro umore
come fine la promozione degli studi sulla lingua toscana; dopo pochi mesi venne trasformata
in prosa; in umile dialetto e in lingua illustre. 5. che ha
. agostino volgar., 1-9-50: la lingua alla quale desiderava che fosse infuso un
fiero mastino, / trova nella sua lingua umor vitale, / e la volpe
: appunto perché i francesi hanno una lingua unanimemente riconosciuta, senton subito ciò che non
. p. ubaldini [« lingua nostra », xxxvi (1975),
che è parlato da tale popolazione (la lingua, appartenente al ceppo ugro-nnnico).
al ceppo ugro-nnnico). -sm. lingua ungherese. cavalca, 19-307: nella
famiglia di valeriano era rimasto uno di lingua ùnghera. bettinelli, 3-368: può vedersi
-ant. che parla tale lingua (e alla forma di agg.
, più ugne. -la lingua unge e il dente punge, v.
zone della romania e della jugoslavia (una lingua, che appartiene al ramo ugrico del
ugro-fìnnico e che si è affermata come lingua letteraria e comune alla fine del xviii
toscani, 88: ugna di leone e lingua di gatto, guari- scon del matto
misero popolo; l'altro, con lusinghevole lingua leccando, l'ha munto di sangue
una delle prime cagioni della universalità della lingua francese, è la sua unicità.
, 1-ix-88: 1 più credevano la lingua unica, e propria agli uomini dotti
, il suggello del sapere, esser la lingua latina. delfico, i-226: se
che il signore iddio benedetto benedica la lingua e schiarisca il comprendonio a coloro,
che il signore iddio benedetto benedica la lingua e schiarisca il comprendonio a coloro,
. disus. che parla una medesima lingua. gioberti, xix: che cos'
alla pubblicazione d'un nuovo dizionario della lingua italiana. gobetti, 1-i-845: scoppiata la
dante, inf, 25-133: la lingua, ch'avea unita e presta / prima
semantica sia geograficamente sia socialmente (una lingua). gramsci, 6-167: non
cui componenti scrivano e parlino 'sempre'una lingua 'viva'unitaria, cioè diffusa ugualmente in tutti
-esteso ovunque (la diffusione di una lingua). borgese, 6-11: qualunque
diffusione universale, o quasi, della lingua in cui scrive. -che rimbomba
). f. rodolico [« lingua nostra », xxxv (1974),
alla base di qualunque grammatica di qualunque lingua particolare. -lingua universale, linguaggio simbolico
intento al ben pubblico immaginò una certa lingua universale composta di numeri a guisa di
1-i-179: leibnitz... cercava una lingua universale per essere inteso da tutti.
fedeli. d. pieraccioni [« lingua nostra », xxxv (i974),
è cagione principale della universalità di una lingua... l'universalità di una lingua
lingua... l'universalità di una lingua deriva principalmente dalla regolarità geometrica e facilità
per altro che per la universalità della lingua e la chiarezza del discorso.
delle cose. monti, xii-1-19: la lingua è università di parole; e,
onde nacque. -uniformare una lingua a determinati criteri normativi. tommaseo,
necessità di fissare e di unizzare la lingua, io lo fo... col
e ha mostrato sì bene la purità della lingua che ella potrebbe servire per formulario.
perché nel loro paese parlino continuamente la loro lingua; e diceste ch'essa troppo pute
1-4: 1 sentimenti dello assaggiamelo della lingua son posti in otto spezie; cioè dolcez-
- anche sostant. 2. lingua di tipo sudanese parlata da tale popolazione.
. landino, 21: uopo in lingua antica fiorentina significa bisogno e mestiere.
: coloro adunche 1 queli vogliono questa nuova lingua seguitare, a quegli viene a uopo
.. avrà la baldanza di porre la lingua in metastasio e di cercargli il pelo
. ramusio, iii-122: uracane in lingua di questa isola vuole dire propriamente fortuna
popolazione stessa). 3. lingua urartea (anche solo urarteo, sm.
urarteo, sm.): antica lingua non appartenente né alla famiglia indeuropea né
regioni italiane che avevano il tedesco come lingua ufficiale. editti del governo imperiale
), sm. invar. ling. lingua ufficiale del pakistan, parlata, insieme
, 410: lo 'urdu'era la lingua che, diffusasi durante la dominazione dell'india
da parte dei maomettani, diventò poi la lingua ufficiale del pakistan maomettano.
. invar. che si riferisce a tale lingua; indosta- no. = dall'
\ urdù, propr. '[lingua del] campo militare'. ùrèa,
pecore domestiche. = dal panjabi (lingua dello stato dell'unione indiana panj ab
pesci teleostei che fa da sostegno alla lingua. = voce dotta, comp.
dagli irochesi. -sm. lingua parlata da tale popolazione. bacchelli,
suoi usi e costumi. -lingua urrita: lingua di tipo agglutinante affine all'urarteo,
amo, si è fatta ricca la lingua. = deverb. da urtare
carducci, iii-24-158: per quell'ubbìa della lingua, volendomi rimosso da una cattedra ove
pane. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 366: 'urto': pane.
essere molto usato, corrente in una lingua (una parola, un termine).
o ritmica, anche traendola da una lingua straniera; valersi di un artificio retorico
narrativo. -anche: avere collettivamente una lingua (un popolo); adottare un
dello indicativo. boiardo, 1-12: che lingua usassero e'pelasgi antiquamente non puote io
ii-601: a chi non piaceva la lingua attica, usava la dorica. aprosio,
essere de'nostri, e usava la lingua del cinquecento. pavese, 6-315: sporcano
g'italiani cominciarono ad usare della loro lingua, specialmente nel regno di napoli, dove
grandissima libertà, e non elesse una lingua, o con un carattere solamente, ma
tu fellon coragio / e tua ria lingua acorgi im sua usata / in dir di
un commentatore di dante, che nella lingua mostrasi bene innanzi. 5. solito
francesco d'assisi. -sm. lingua parlata dalle popolazioni dell'uzbekistan. =
dalla bocca, dalle labbra, dalla lingua). livio volgar., 1-296
cogli organi, vale a dire la lingua, il palato, e i denti così
uscir di bocca, senza poi mordermi la lingua, di non ricordare d'aver mai
. c. bascetta [in « lingua nostra », xxxiv (1973),
uscito dall'uso: non più usato nella lingua parlata. bonghi, 1-62:
2-38: cotal voce è ottima in questa lingua; fu molto usitata ne'buoni tempi
diffuso in un'ampia area (una lingua, un sistema di comunicazione);
l'uso comune; frequente in una determinata lingua o in un determinato autore; proprio
i-44: 'tarpato'. è della lingua pura toscana, usitatissimo, proprio,
determinate forme linguistiche o di una determinata lingua. p p n.
franco, 5-51: né solamente in tal lingua ci si vedeano composizioni, ma in
prosa dialogata. -fare uso di una lingua: essere in grado di parlarla correntemente
, non facendo voi molto uso della lingua. -in uso, di uso
. ardigò, vi-18: in una lingua progredita le parole in uso hanno perduto
potè presentarsi qual nuovo secondo l'uso della lingua ebraica, cioè nobilissimo, e di
l'evoluzione e i caratteri propri della lingua. dante, conv.,
.. sia maestro e regolatore de la lingua, lo sa ognuno. l.
corrente e, con meton., la lingua usata dai parlanti medi nella comunicazione quotidiana
. -entrare nell'uso: diffondersi nella lingua corrente (una forma linguistica).
una forma linguistica o una parola nella lingua corrente. dante, par.,
considerata, della quale è capace una lingua, in quanto lingua... usuale
quale è capace una lingua, in quanto lingua... usuale, quotidiana,
del tempo la piena padronanza di una lingua. varchi, 3-338: in firenze
i quali l'hanno pregiata [la lingua], e riconosciuta, e voluta per
semplice dalli nostri maestri usurpata essere nella volgar lingua. bruno, 3-215: questa voce
di un'opera letteraria; desumere da una lingua una particolarità grammaticale. b.
le punture e le piaghe / de la lingua trafitta, / i danni, e
tra le due figure della dualità (lingua parlata, lingua letteraria), dob
due figure della dualità (lingua parlata, lingua letteraria), dob
biamo cercarla al di fuori della lingua, nell'interno di quell'individuo storico
colla seguente lezione, nella qual parleremo della lingua mormoratnce sorella uterina delle lingue bugiarde.
, 1-108: quanto alla latina [lingua], dico che non solamente il precettor
a rendere anche più anchilosata la nuova lingua italiana anche se è il greco -icmxóc
fermarsi lì. -lingua utopica: lingua non reale, inventata. 2.
, v-15: si scorgono chiaramente sotto la lingua due vene assai larghe, le quali
fegatini, polpettone di tacchino in gelatina, lingua sal- mistrata con contorno di olive nere
di corto avvenuta, l'insegnamento della lingua e letteratura greca. -rimanere
.. mi conferì la lettura della lingua toscana nello studio fiorentino, vacata per la
vacche. 6. incudine a lingua di vacca o lingua di vacca: tipo
6. incudine a lingua di vacca o lingua di vacca: tipo di incudine.
le quali ancudini si domandano per l'arte lingua di vacca,... viene
di origine indeur., forse termine della lingua sacrificale. vaccagióne, sf.
tutti i vagheggiatori e promotori di una lingua universale. = nome d'agente
indefinitezza. leopardi, i-1384: la lingua latina così esatta, così regolata e
. figur. il primo manifestarsi di una lingua che si origina da un'altra più
considerare che in quegli agresti vagiti della lingua italiana son riposti i princìpi fondamentali ond'
bacchetti, 2-xix-34: testi italiani di lingua latina, e provenzale, e franco-italiana
3. figur. critico di lingua e letteratura. tommaseo, 16-389:
. castelvetro, 8-2-315: 'vago'nella lingua vulgare... significa errante.
r. ciferri-a. corte [« lingua nostra », xxi (i960),
che non ha trovato un felice equivalente nella lingua italiana... è la 'sharka'
. 500. 3. ling. lingua valacca (anche solo valacco, sm.
leopardi, iii-906: la valacca non è lingua colta, nondimeno anche di quella si
qua e là anche tracce di quella lingua valaca o dacoromana che si formò intorno alle
7. essere in uso come lingua ufficiale. barilli, 5-74: qui
riposo. -fare uso di una lingua. muratori, 7-iii-53: fra gl'
italiani i primi a valersi della nostra lingua in far versi, furono i siciliani.
5. a. ebauches [in « lingua nostra », xxviii (1967),
cercine della mucosa della faccia superiore della lingua, che circonda le papille circonvallate.
, perché naturalmente vi si parla la lingua francese, detta altramente vallona. carducci
linguistica intrattiene con le altre entità della lingua che ne definiscono e garantiscono l'identità
da una funzione valore de'modi della lingua nostra, mi va molto a sangue.
i-21: col suo 'vocabolario metodico'della lingua italiana il nostro valoroso giacinto carena>rovvide a un
. d'annunzio, iv-1-646: la lingua, che era aderente al palato, si
bruno rossiccio, dotato di una lunga lingua con la quale cattura gli insetti che
che dalle sue radici ella [la lingua] può fare de'verbi frequentativi
repubblica francese ha mandato dei maestri di lingua nella brettagna e nella normandia ove il
potendo rendergli grazie di tanto dono con la lingua e con le parole, tremò e
perda gli occhi, e mi secchi la lingua, se quel ch'io vi dico
: questo auttore suppone che in materia di lingua i fiorentini sieno il quinto vangelo,
urartei. 2. relativo alla lingua urartea. - anche sm. =
coi modi schietti del cuore e della lingua, me ne tengo come d'un
non può vantare né arte, né lingua, né scopo, né pregio alcuno.
sapea esso avere quella chiara luce della lingua nostra publicata. onde molto me ne
registro stilistico, ecc. (una lingua, la pronuncia). bembo,
di declinazione o di coniugazione (e nella lingua italiana sono tali il nome, l'
di variato usbergo. guistiche, di una lingua. variazióne, sf.
croce, iii-58: le vene sotto la lingua si gonfiano e sono negre e varicose
. = comp. da vario e lingua (v.). variolite,
chiaro e più conforme all'indole della lingua. carducci, ii-14-130: 'varo della
semplicistico e arbitrario, nel 'de lingua latina'). carducci, iii-21-147:
. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 343: gentiluomo. '
ii-3: si richiede santità e nettezza nella lingua per prendere il corpo ed il sangue
teatro alla scala (1831) [« lingua nostra », xl (1979)
la nipote, immaginatevi poi con che lingua di miele! landolfi, 2-46: hm
vece, violerebbe una costruzione particolare alla lingua italiana, ma però comune a parecchi
): 01- tra quei libri in lingua italiana stampati che ci sono, ella ve-
,... si rodea la lingua e perdea il vedere. boccaccio, viii-2-68
vediche. 2. sm. lingua in cui è scritto il veda.
, 30-2-169: ho messo le osservazioni di lingua, le quali, fatte da noi
; essere usato, parlato (una lingua). v. borghini, 4-303
di splendore e di grazia, da quella lingua che in lei fiorisce, e vive
natura loro minute. viani [in « lingua nostra », xxxix (1978)
). 2. ling. lingua veicolare-, quella usata come mezzo di
con diaframma individuato fra il dorso della lingua e il velo palatino (una consonante
concerto delle terminazioni di cui la nostra lingua è più d'ogni altra ricca per
non si misura, / e la lingua ha veloce e le man pigre. gigli
, e di terenzio, della proprietà della lingua usata da loro solamente si è servito
mai distingua / la venenata sua malvaggia lingua. grafi 4: tu dal mio labbro
nel venerabil nome, / che con la lingua onoro, / e con la mente
signor, se mai trascorse / mia lingua sì che ti noiasse in parte, /
considerazione; preso a modello (una lingua). g. gozzi, i-9-18
stati prima di lui, della latina lingua da lui venerata, quasi per umiltà,
nel frontespizio. carducci, ii-8-64: la lingua italiana da me tanto amata e prediletta
finora, è una povera e stupida lingua. veneratóre, agg. e sm
il vendico, sm.): la lingua di gruppo indeuropeo e caratterizzata da affinità
lo specchio del latino e del francese una lingua letteraria per tutta la valle del po
valle del po. idem, iii-14-204: lingua materna è l'italiano comune; solcato
veneziane. pascoli, i-916: la lingua spagnuola è pronunziata con una musicalità che
, 72: veg- giare significa in lingua fiorentina antica vendicare e deriva da vendicare
foscolo, x-314: l'assegnare norme alla lingua italiana, dal volume licenzioso del decamerone
importante cosa, che abbia la nostra lingua? galileo, 3-3-381: ogni errore
tutta, o quasi tutta la nostra lingua derivi dalla lingua antica, o dalla
o quasi tutta la nostra lingua derivi dalla lingua antica, o dalla corrotta non ne
mi accolgo che gesuina verrebbe con la lingua di fuori, in atto di leccare il
prova quando il peccatore è di doppia lingua. 6. impers.
finestra. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 366: 'ventosa'. fe-
nostra nuovo modo de intendere la lingua zerga, 366: 'ventosa'. nave.
le origini e la storia della comune italica lingua. carducci, iii-10-374: celebra ed
: non stare cogli eretici, contieni la lingua e il ventre, e dove tu
che s'accommoda l'anatra domestica; la lingua, il fegato e il ventricèllo.
popolazione stessa). 2. lingua appartenente al gruppo ugrofinnico. = adattamento
e ben anco importuna, il terminare nella lingua toscana, a guisa della favella tedesca
, molto vivo (una tradizione, una lingua, un vocabolo). cammelli,
stile dantesco. alfieri, 5-72: con lingua a un tempo vereconda e ardita,
intero, grosso capitolo di storia della lingua letteraria, partendo dall'interiezio
io mi posso gloriare di esser vergine di lingua di orecchi, e crocchi perfino,
e de'mali, e si rifrena la lingua che sozze parole e di soperchio non
vermilìngue, agg. zool. dotato di lingua vermiforme, estensibile e con estremità ingrossata
vermis (v. verme) e da lingua (v.).
: hanno i cani un verminuzzo nella lingua, il quale i greci chiamano fitta
9-270: quando ancora tale immissione di lingua strumentale si arricchisce -ed è questa la
a forme dialettali e vemacolari (una lingua). de amicis, xiii-xx
leggi, tu le troverai / in vemacula lingua et in latino sì come narra un
martini, 55: questa è nostra lingua vemacula intarsiata con la latina. nomi,
qual io mi sia, per la mia lingua s'oda. boccaccio, viii- i-9
che ci sovrasta / è di una lingua più che muta. -con riferimento a
aspetto di persona di cui solo la lingua commette un errore. = comp.
intenerite tanto, / che versi duol la lingua e gli occhi pianto. b.
versi. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 323: voi che versate
nelle lettere umane, essendo maestro in lingua toscana. manzoni, pr. sp
le concezioni di guido sono profonde; la lingua è ricca e distinguesi sovra gli altri
da ferrara, 56: aiuta la mia lingua, ch'io favello, / o
versióne, sf. traduzione da una lingua a un'altra, in partic.
alla ripresa delle immagini o in una lingua diversa da quella in cui è stata interpretata
quale vocabolo, segondo li studiosi della lingua latina, è cavato fuori da quelle
duol ne l'alma accolto / per la lingua e per li occhi sfogo e verso
... teoricamente sostenne non esser la lingua 'curiale'propria di veruna particolare regione
una critica aspra e malevola, di lingua pungente, mordace; malalingua. alberti
. vespasiana. migliorini [in « lingua nostra », xiii (1952),
dalla ratanto ch'egli si rodeva la lingua e perdea il vedere, venne ad gione
dei conti, tu non parli della lingua, cioè della veste sensibile, ma dell'
quei dottori nei loro vestoni parlare in lingua greca e dei loro greci scrittori,
d'ingresso alle carrozze dei treni. lingua nostra, xxxii (1071), 2
algarotti, 1-iv-170: pùbblico leggi nella sua lingua francese, della quale si veggono anche
banda incontrar di gente armata / di lingua ignota e vestimento strano. 5.
i-40: voi dite che per aver la lingua toscana assai vocaboli di tutta italia,
. llo infermo non udite; / colla lingua ognun ferite / d'ogni fama ingiuriosa
alterarono. botta, 7-65: quando una lingua veste una sembianza forestiera, questo cambiamento
schietto. -tradurre in una lingua diversa dall'originale. castelvetro, 8-1-198
iii-97: pare che si abbia cangiato la lingua, come si cangia il vestire.
a. menarini [in « lingua nostra », ix (1948),
. g. alessio [« lingua nostra », xxxiv (1973),
redi, 16-i-44: la vetriuòla in lingua furbesca significa il bicchiere. c. arrighi
alto imbrandisca un vetro, / e la lingua sfidando a nuovo metro, / col
, ecc. -anche: ghiaccio; lingua di ghiaccio; cristallo di neve o
acqua. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 325: acqua. 'lenza.
bagnare. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 366: 'vettare'. bagnare.
fuor del vezzo / di sua perfida lingua, a dio dar lode, / pensando
bellezza, peculiarità, propria di una lingua, di un dialetto. -anche: abbellimento
: 1 vezzi e le gentilezze della lingua gli uni e gli altri in sovrano
il troncamento (vezzo singolare della nostra lingua, e non d'altre) che in
alla loro generale nettezza e purità di lingua, abbondano d'infiniti vezzi, e si
, xv-475: ella applica con vezzo di lingua l'idea di 'fastidi'alla parola 'noie'
retata d'idiotismi e di vezzi di lingua mercantina, come se la fiorentinità non
e ti fa vezzi / con la lingua, e tu ridi e l'accarezzi.
bonghi, 1-76: la sintassi d'una lingua, fuori de'primi rudimenti, non
carissimo amico mio dall'idioma persiano nella lingua italiana la presente operina trasportata,.
superiore, il sudore è profuso. la lingua ingrossata e accartocciata s'insinua tra le
veduto come lin- guettava (vibrava la lingua). fucini, 26: un ramarro
ultimi raggi del sole cadente, vibrando la lingua veloce, la fissava, non visto
, vibrandovi e sommovendolo liricamente col contrasto lingua parlata - lingua letteraria. 14
sommovendolo liricamente col contrasto lingua parlata - lingua letteraria. 14. locuz.
14. locuz. - vibrare la lingua o la lingua e la penna;
locuz. - vibrare la lingua o la lingua e la penna; proferire o scrivere
, 403: ma quelli vibrano la lingua, e la penna contra gli ecclesiastici.
, per ciò che esso avea impedito la lingua, avea commesse le sue vicende e
vantaggi e gli svantaggi che ha la lingua italiana in confronto della latina, e
e gli aggettivi trisillabi proparossi- toni della lingua latina, da cui pure esso dialetto discende
è coetemo al figliuolo, e la lingua ha grande vicinità col verbo, perocché il
via più quelli che dàn precetti de la lingua 5. con valore aggett
volgar., v-232: vieta la tua lingua dal male, e le tue labbra
a sua voglia, e sbandir dalla lingua il tremore, può deponer il commando delle
3. sm. ling. lingua della famiglia austroasiatica parlata in vietnam.
e gli ultimi nei paesi sudamericani di lingua spagnola, agente didevono cooperare coi primi;
» soleva dire l'uomo senza peli sulla lingua -sono i pidocchi, e le cimici
dalle voci vikuha e huikuha, della lingua indigena quechua. vigorare, tr
di ennio era tuttavia in vigore la lingua osca. foscolo, xv-37: rispetto alla
fu il tempo del vigoreggiare giovanile della lingua e poesia segnatamente in toscana, di
espressiva di uno stile, di una lingua, di un testo o di un'opera
di dante e di leopardi; la lingua mi vien subito più schietta e vigorosa
imperiali, 4-703: ove con lingua vii la plebe fella / suo menzognero ardor
de'primi / padri e maestri della lingua fosca / fatta la poesia vile e
un'attività, una disciplina, una lingua, ecc.). maestro alberto
era greco, i vilipendi dei latinisti alla lingua italiana. 5. motivo
vi schiccherano giù cento lettere con miglior lingua, che non si pare in quelle de'
, / ed altra ch'è la lingua non vilana. dante, conv.,
simili a villi (un organo, la lingua). rajberti, 1-122: sapete
, 1-122: sapete tutti che la sua lingua [del gatto] è alquanto ruvida
sentiva d'aver vinto in opera di lingua i due guidi famosi, cavalcanti e guinicelli
crudi e spessi; / né mano o lingua che ver te si snode. trinci
fanfani, lvii- 29: la lingua materna coltivò amorosamente, reputandola il più
, i-2-111: vendichi la tua man la lingua mia, / anzi dello onor tuo
fosse il vinetto che gli scioglieva la lingua, o provasse gusto a rimasticare pian
certa asprezza che si fa sentire alla lingua. -vino mosto: v.
lat. vinum (divenuto masch. nella lingua volg.), relitto, come
dolce. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 324: andarsi con gianelli,
ricci, 3-214: se di lingua latina, / che della violina / ogni
vece, violerebbe una costruzione particolare alla lingua italiana, ma però comune a parecchi
rettezze di lingua, delle violazioni alle leggi del ritmo,
passionale. pasolini, 9-137: una lingua non sua, ma materna, non sua
e candidamente: il suo regresso da una lingua a un'altra -anteriore e infinitamente più
per nostra guida e per interprete della lingua tedesca, gaspare violinano da tiralo. tommaseo
segneri, ii-168: dovete sapere ch'una lingua mormoratrice è lingua di vipera, ch'
dovete sapere ch'una lingua mormoratrice è lingua di vipera, ch'è quanto dire,
di pipistrello che mi regalò altre volte quella lingua di vipera che tu sai.
stizzoso. deledda, i-486: -che lingua! si vede che t'ha morsicato la
acredine: una viperetta gli spuntò sotto la lingua con la quale egli diceva la verità
vipereo il suo inchiostro. cucina. o lingua viperina! / ch'un gran falso m'
concorrente di sua figlia e con la sua lingua e viperea... s'è
da vicino gli occhi di quella piccoletta dalla lingua fr. colonna, 2-19:
gevano e m'invischiavano la lingua con il loro lattice. verchiata
letter. canzone narrativa medievale, in lingua d'òil, spesso accompagnata alla danza
, vigoroso (l'eloquenza, la lingua); che non nasconde o abbellisce
, 11-108: metteva in allegria la lingua pronta delle marine, le donne intraprendenti
senso determinato all'interno del sistema di una lingua. 9. matem. e fis
alvaro, 11-25: di una lingua sconosciuta ella avrebbe ritenuto soltanto parole e
/ e tesser lor se con la lingua esplori, / lambono il gusto, e
si chiamassino ostrogoti, che in lor lingua sonava 'orientali goti', e quelli di ponente
vedere. s. raffaelli [« lingua nostra », xli, (1980)
stranieri, che la conoscono [la lingua italiana] appena di viso ne'nostri drammi
garzo, xxxv-n-311: viso presente / fa lingua tacente. monosini, 99: una
di poemi eroici, scritta tutta quanta con lingua familiare, fiorita de'più vispi motti
impiccato. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 326: 'alongar la vita,
integrato, ch'è così saporito sulla lingua e contiene tutte le vitamine, dalla a
vino bevuto lo vitupera con la malefica lingua, gli scaraventa i bicchieri sulla faccia
voler reprimere e vituperare i peccati della lingua, così voglio che si chiami pungi-
, così voglio che si chiami pungi- lingua; che siccome ella mal punge, così
. rajberti, 2-102: studiando una lingua straniera, non se neimpra mai il saporito
ed efficace di espressione. 6. lingua vivente?, v. lingua, n
6. lingua vivente?, v. lingua, n. 5. 7.
. -perpetuarsi nell'uso (una lingua, un vocabolo). castelvetro,
si sarebbe potuto comportare nel tempo cne la lingua latina viveva, cioè si parlava,
/ discenda il suo splendore, / la lingua e 'l petto avvampi / d'un
e continuamente modificato dall'uso (una lingua); che è compreso e usato corrente-
paese, come è verbigratia a firenze la lingua nostra. castelvetro, 4-272: perché
qui incidentemente s'è fatta menzione di lingua morta, e di lingua viva è da
menzione di lingua morta, e di lingua viva è da sapere che né i greci
le lettere ad alcuna fonte privilegiata di lingua viva. carducci, iii-27-164: il pistoiese
efficace dell'aretino nell'uso della buona lingua viva. 19. che rappresenta
piccolomini, 10-avv.: quanto alla lingua nella quale scrivono, non è necessario
quale -corrompere la purezza di una lingua. non potea nell'isola sua con
/ ma scaltrito e viziato uso di lingua, / ritorte le parole / doppie,
tolosani, 1-10: non già seguiterò la lingua volgare sopra modo viziata e corrotta da
prova diede a conoscere che in fatto di lingua ei ne sapea qualche carta più oltre
ordine alfabetico, le parole di una lingua, di un dialetto, o di un
traduce i vocaboli e le locuzioni di una lingua con quelli corrispondenti di un'altra o
anche, di un dialetto con quelli della lingua nazionale; dizionario (e rispetto a
, ordinò un copioso vocabolario di quella lingua, rispondente a ogni voce la sua
vocabolario di dialetto, ma non di lingua, queste parole di dante apparirono oracoli.
, 2116: 'vocabolario'e 'glossario', di lingua. quelli di storia e gli scientifici
gli scientifici, 'dizionarii'. ma quel della lingua, se nota semplicemente i vocaboli,
, più marginale alla vita spontanea della lingua, di un vocabolario storico monolingue.
la crusca fiorentina, / tutta fior di lingua intatta. monti, xii-1-3: bene
delle parole e delle locuzioni di una lingua o di un dialetto; lessico.
. abbraccia niente meno che tutta la lingua e tutto il vocabolario italiano, poca
% delle occorrenze lessicali dei testi di una lingua. -nella statistica linguistica, l'insieme
3. il complesso dei vocaboli di una lingua conosciuto, usato o tipico di una
tante parole come quello di ogni altra lingua; e rade volte sbagliava nell'interpretarlo.
è l'istorico, non il riformatore della lingua. foscolo, xvii-118: que'molti
, è uno compendio di tutta la lingua latina per alfabeto... e chi
voi primi, aramei / che studiate la lingua in su'cal dei,
come unità autonoma del lessico di una lingua, caratterizzata da una determinata grafia e
per convenzione indica, nell'ambito di una lingua, un oggetto (persona, animale
bene come, mediante il moto della lingua, coll'aiuto delli labri e denti,
grecia e ancor ritenevano molti vocabili della lingua loro. j. soranzo, lii-13-250:
solo non bestemmiano, ma nemmeno la lor lingua ha vocabolo alcuno di bestemmia, il
dirla un termine milanese, che la lingua toscana dovrebbe ricevere poiché non è altro che
vocalici in un testo redatto in lingua semitica; vocalizzazione. 3
dico, che v. s. nella lingua araba si rida pur di tutte le
vocali, che tutte convengono in una lingua ideale comune. pasolini, 8-72: non
ancora scrivere... quindi la mia lingua era allora solo vocale.
musicalità, da fluente sonorità (una lingua). fortis, xxiii-483: il
servire alla musica e alla poesia sarebbe questa lingua vocalissima ed armoniosa. 6
tanto ebbi dolce prelazione e facundia di lingua. -che si esprime poeticamente.
-vocale centrale, vocale articolata con la lingua in posizione né avanzata, palatale,
pro- cheilia si accompagna l'arretramento della lingua e all'avanzamento della lingua fa riscontro
arretramento della lingua e all'avanzamento della lingua fa riscontro la ritrazione delle labbra.
alla procheilia si accompagna l'avanzamento della lingua e alla ritrazione delle labbra si accompagna
delle labbra si accompagna la ritrazione della lingua. -quadrilatero delle vocali: v.
. ling. il sistema vocalico di una lingua, di un dialetto o di un
segni vocalici un testo scritto in una lingua la cui ortografia rappresenta le vocali con il
la puntazione, il testo di una lingua che non rappresenta graficamente le vocali.
brusca avulsione di un organo mobile (lingua, labbro inferiore) da un organo
da quattro denti, li quali la lingua percuote quando l'uomo parla; de'
: con che maestria si maneggia la lingua, che così bene al variare degli
notato molte voci nostre che venivano dalla lingua sassonica e tedesca. gigli, 2-31
voci latine, sempreché si potesse, in lingua nostra egualmente sonassero. moretti, i-524
-voce dell'uso: parola usata nella lingua corrente. magalotti, 9-1-89: ella
: parola non più in uso in una lingua. bocalosi, ii-156: i giovani
quasi mai in occasione d'usarsi nella lingua nostra. avvertendo che di questo verbo
a parer mio, si renderebbe alla buona lingua col regalarle posterità nello strano senso in
; di persona, parlando direttamenfosse la lingua che parlasse, / gittò voce di fuori
. vocio. viani [in « lingua nostra », xxxix (1978),
della cura delle malattie, 1-18: la lingua aliquante volte perde movimento e sentimento della
non necessariamente appartenenti alle vocali di una lingua. = voce dotta, comp
tal volo, / che noi seguiteria lingua né penna. -figur. distacco
arriano, opere di stile e di lingua così purgate, così uguali in ogni parte
di tanto numero di muscoli quanto la lingua;... e di tutti li
. parlato da tale popolazione (una lingua). lire una volpe (e
vita di cola di rienzo scritta in lingua romanesca, si parla di questo liello orfini
per mal dire aprite / vi sie la lingua della strozza tolta. /..
una voltarella e inumidisco il palato e la lingua e ristoro la virtù, vengo meno
un testo, un'opera in un'altra lingua. boterò, i-99: selim i
giulio cesare e li fece voltare in lingua turchesca. m. ricci, ii-356:
fu scritta [la relazione] in lingua portoghese, con tutto là la potranno voltare
6. tradotto, volto in un'altra lingua. guerrazzi, 7-398: le poesie
papini, vi-164: v'è un'altra lingua... fatta di parole..
. 7. tradotto da una lingua a un'altra (un testo).
saggio di canti popolari stranieri volti nella lingua nostra. 8. ant.
per la mia dubbia confidenza con la lingua inglese o per la pretesa di una voltura
prestezza al lume della lucerna, che la lingua correva con più velocità che la mano
l'occasione hanno una gran volubilità di lingua, hanno ragion di sfogarsi. manzoni,
102: faceva mostra di una volubilità di lingua che in verità possedeva in un modo
con facilità di parola, con scioltezza di lingua. moravia, 21-359: viola,
marino, 1-7-129: volubilmente [la lingua] si ripiega e vibra, /
ammazzasette col vostro stile e colla vostra lingua fittizia artifiziosa stucchevole e vomitoria.
un verme lunghetto, munito di una lingua spirale.. una sua proprietà singolare si
di sangue anco fuor tiene / la lingua e 'l sugge da le labra immonde,
colpa vota. cavalca, ii-6: la lingua è attissimo instrumento a votare il cuore
finni. 2. sm. lingua ugro-finnica del gruppo permiano, articolata in
doppio. trovasi introdotta nella scrittura della lingua latina ne * tempi di mezzo. non
di mezzo. non appartiene a nessuna lingua dell'europa meridionale né alla russa;
. f. mani [« lingua nostra », li (1990),
. f. mani [« lingua nostra », li (1990),
può dire che non abbia luogo nella nostra lingua,... né s'adopera
. croce, iii-26-127: il carattere della lingua italiana è questo; la parola o
esotismo non assimilato che circola in una lingua in determinati periodi, in occasione di
creato due tipografie per la stampa in lingua amarica: sviluppo di letteratura nazionalista incoraggiato
uguale probabilità da questa o da quella lingua europea. = voce dotta, comp
], sm. invar. ling. lingua iranica moderna, parlata a nord del
. la traduzione esatta in buona lingua italiana dei seguenti ter =
, yiddisch), sm. invar. lingua ria della sicilia, appartiene il yoghurt che
: era un sionista e parlava in una lingua che così a occhio e croce avrei
p. levi, 5-19: la sua lingua madre era lo yiddisch, ma parlava in
-agg. che è espresso in tale lingua, con particolare miglia rubiacee (corynanthe
è proprio di tale popolazione. - lingua yoruba: lingua che appartiene al gruppo delle
tale popolazione. - lingua yoruba: lingua che appartiene al gruppo delle lingue sudanesi
zaffata interminabile d'imprecazioni in quella nuova lingua senza un solo ricorso all'italiano.
sbirro. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 359: sbirri. 'zaffra-
dalla sua tarda attestazione in questa lingua, dove sarebbe penetrata come prestito successivo
sarebbe penetrata come prestito successivo da una lingua occidentale. la voce it. proviene
. inventarium honorati gaytani [in « lingua nostra », xxxii (1971
... i turchi in loro lingua lo chiamano jamurluk donde e nata la voce
. non abbiamo a scriver nella nostra [lingua] come le zambracche e i facchini
freddo. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 367: 'zannicchio': freddo
tanta proprietà, eleganza ed efficacia di lingua, a tanta squisitezza, morbidezza,
quello degli strilloni: maligna, con la lingua lesta, insistente peggio di una zanzara
marginare le piaghe. viani [in « lingua nostra », xxxix (1978)
alternativo allo spot. e mairi [« lingua nostra », liii (1992),
, insomma quelli delle periferie nici in quella lingua [turca] che vuol dire sfidatoli,
di neologismi a partire da radici della lingua russa. pasolini, 14-233:
zavatina, sf. gerg. ant. lingua. nuovo modo de intendere la
. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 367: 'zavatina': lingua.
la lingua zerga, 367: 'zavatina': lingua. = da zavatta,
a vela. viani [in « lingua nostra », xxxix (1978),
della moglie diceva ciò che gli veniva alla lingua. = deriv. da zazze
varese, per dar posto ad una lingua, quasi nuova di zecca, sulla sponda
: né a chi, parlando d'una lingua, intenda una lingua davvero, vien
parlando d'una lingua, intenda una lingua davvero, vien più in mente di ricorrere
zèndo { zènd), sm. lingua indoeuropea un tempo diffusa nella battriana (
di novità è fatto forza a questa lingua, già possente da sè. la quale
lessona, 1573: zend, antica lingua dei persiani. 2. antico
zend avesta di zoroastro, scritte nella lingua degli eeri o battìi o zendi.
gergo. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 323: qui si dichiara
noi. 2. agg. lingua zerga: lingua furbesca di area settentrionale,
2. agg. lingua zerga: lingua furbesca di area settentrionale, diffusa a
e intitolata 'nuovo modo de intendere la lingua zerga'. g. a. papini
pietro'; piero o pietro, in lingua zerga, vuol dire il mantello, detto
la fatica di acquistare una conoscenza della lingua italiana, non foss'altro per porsi
io, che 'l gusto della nostra lingua consista soltanto in un ben tornito periodo,
petrarca e boccaccio] scrissero in una lingua loro particolare... e 'l parlare
4. sm. ling. lingua che si è formata, su una base
'zitella'. e. detti [« lingua nostra », xiii (1952),
e. morpurgo -g. francescato [« lingua nostra », xxviii (1967)
non che non voglio essere tenuta mala lingua, ti direi, chi è quella che
. bernardino da siena, 194: la lingua è come dire stipa. sai
detti zoofita con nome ch'in vostra lingua suona piante animali. pallavicino, 1-136
nomi di animali propri di una determinata lingua o area linguistica. = deriv.
. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 367: 'zoppellare'.
favola anche dallo stemperamento di quella mista lingua tra emiliana e lombarda, anche dallo
s carducci, iii-25-363: sciagurata lingua d'italia, tutta... zopicante
in un sol punto / e la lingua e la mente, il tutto manca.
zostera. santi, ii-209: la lingua di terra, che separa il mare dal
, scarso di risorse espressive (una lingua). bandello, 2-11 (i-778
scritta fosse ne la più rozza e zotica lingua che si sia, sempre diletterà il
lusinghe / ond'io non ebbi mai la lingua stucca ». dondi, 259:
. monosini, 356: capo senza lingua / a zucca s'assomiglia. proverbi
di udito. carrer, 2-21: la lingua mi s'in- toipidì quasi del tutto
i-437: comunemente le serpi hanno la lingua forcelluta, e però zufolano, ovvero stufelano
vede, se non nelle voci di lingua straniera, come 'paris', acciocché le parole
cincinno di dama, nome tolto in lingua turca dalle ciocchette dei capelli delle donne.
. chi appartiene a una popolazione di lingua bantu stanziata nella repubblica sudafricana (e