si- f enziario di lingua, su tale di tenere mortificazioni trasportavasi
ii-25-203: io per me tengo che la lingua latina, per le sue proprietà sintetiche
quale viva la tradizione progressiva della vostra lingua, una università dalla quale si diffonda
quale scorron tutti gli elementi della lor lingua, raccolgono quelli che lor bisognano e
sintesismo. mazione di composti (una lingua, tale sua caratteristi4. tendenza eccessiva
, 2-351: non sarebbe conceduto alla bella lingua italiana cadere per lasciar luogo ad un'
ebraico (il ripristino dell'uso della lingua ebraica, debitamente arricchita sul piano lessicale
debitamente arricchita sul piano lessicale, come lingua viva e impiegata per tutti i rapporti
3. parlato in siria (una lingua). vico, 4-i-201: ari
. vico, 4-i-201: ari in lingua siriaca significa bone. g. b.
nome del di lui padre fu chiamato in lingua siriaca malco. a. m.
parte dei codici. -scritto nella lingua della siria. pacichelli, 1-42:
il complesso delle opere letterarie scritte nella lingua suddetta (dal ii al xiv sec.
regioni confinanti della mesopotamia, adottato come lingua letteraria dalla chiesa di rito antiocheno;
i cristiani d'oriente, che usano come lingua liturgica il siriaco (maroniti, giacobiti
curdistan. 4. sm. lingua araba parlata in siria. = deriv
cama. 2. sm. lingua ugro-finnica del gruppo permiano parlata da tale
parlare. -non spiccare parola di una lingua: non conoscerla. soffici, 6-138
la presunta mistress macchi accedeva ad alcuna lingua da lui conosciuta.
bruno, 3-85: accomodatosi alquanto la lingua in bocca, rasserenati gli occhi al
l'ambracame, né si spiccano dalla lingua senza mandarsele per bocca un pezzo, come
ture di versi e prose in quella lingua comune che non fu mai cosa sì
si spiccicarono e lavorarono un pezzo con la lingua annodata a pronunziare qualche parola.
concordanze. -non spiccicare parola in una lingua: non conoscerla per nulla.
sulle esteriorità. -pronto (la lingua). c. e. gadda
popolo: sana e buona con la lingua spiccia, e piuttosto prepotentella. 2
come i denti di un pettine sulla lingua dei pappagalli tricoglossi. 2.
, 3-188: queste sono proprietà di lingua familiare che, secondo la regolare sintassi,
per or nel petto / frena, o lingua vagante, / le note e i
lagrime. -tradurre in un'altra lingua. tassoni, xvi-807: tremano di
loro professioni non si spieghino in questa lingua, percioché, mentre i segreti
non puossi / da noi ridir nella paterna lingua / con un solo vocabolo; ma
8-200: meglio è si spieghi in lingua del paese / il diffidi latin che
perché va contro alla poetica natura della lingua toscana. alfieri, xxxix-141: cettra,
fiore, / perch'io non volglio a lingua adimandare / quello ond'io son
basta a far la state di questa lingua, fuor di toscana, ancora che ella
pirandello, 7-1282: possa la mia lingua essere mangiata dai vermi; ma vedrete che
s. errico, ii-2-1: quando la lingua latina e greca era in uso nel
tanti satrapi e critici e scrupolosi della lor lingua...: or perché devono
: specialmente in italia... la lingua, rone l'insospettirono e raffreddarono
bottiani dispregi nuovo modo de intendere la lingua zerga, 362: 'spillare': giu-contro gli
generazion de peste, quando la fiorita lingua adorna le spine de l'animo. felice
tolomei, 3-108: quell'altra [lingua]... molto è di questa
sarà quel che volete la nostra lingua, ma almeno non è piena di ossi
e aspre riprensioni, e non ascolterai la lingua mala e perversa dell'adulatore.
giocare. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 362: 'spinazzare': giucare
. stazio volgar. [in « lingua nostra », l (1989),
129-148; e. scansa in « lingua nostra », l, 1 (1989
10-14; g. varanini in « lingua nostra », lii, 4 (1991
che si brama. -spingere la lingua a un dato argomento: indurre necessariamente
: lassa, dove poss'io voltar la lingua / se non là 've la spinge
trovar degli spini e degli intoppi in questa lingua, perché avete il capo così fatto
. agostino giustiniani, 32: in lingua genoese tanto è a dir spinolare una
co quel corno, ma co la lingua, che l'ànno spinosa tutta quanta di
la sua bocca, per virtù della sua lingua spinosa, sento le più acute parole
barba. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 361: 'spinosa': barba.
. c. naselli [in « lingua nostra », xiii (1952),
. c. naselli [in « lingua nostra », xiii (1952),
. g. brera [in « lingua nostra », l (1989),
... né di geografia; in lingua italiana era sempre riprovata, e ogni
sostant. l. caretti [« lingua nostra », xii (1951),
come e donde omero traesse quella sua lingua. prisco, 5-17: lui aveva
caldi al toccare, e massimamente nella lingua e negli orecchi e il loro alito,
/ in molte parti ancor per la tua lingua, / prega che non estingua.
gran tempo / sacrai solo a virtù la lingua e 'l petto / prescelse apollo.
, / come a quel tracio orfeo mia lingua spira, / quando commosse le fune
ebbe in gemisto uno che nell'esprimere la lingua e lo stile dei migliori antichi riuscì
non s'introduce in lui come nella lingua grossa la mole grossa del cibbo e dell'
poi non cessa / diché non possiede la lingua cinese, è stata conceduta la licenza
i cani. fanfani, 3-57: una lingua può bene arricchirsi secondo il bisogno,
spiritista si diverte a dir villanie in lingua e grammatica accademica. fogazzaro, 12-x-
il divino spirito disceso nella mente e nella lingua el santo salmista. manzoni,
organica di un popolo, data dalla lingua, dalla letteratura, dalle tradizioni,
nello spirito dei popoli che nella loro lingua gli hanno. gioberti, 1-iii-591: le
così abbiamo spirito, così sentimento, così lingua come loro. bandello, 1-15 (
truovi alcune macchie sparse d'errori di lingua o d'altro, elle non m'offendono
gray. -valore espressivo di una lingua. g. bianchetti, 1-185:
scrittori di rendersi sempre più agevole fuso della lingua, di poterle infondere talvolta nuovi spiriti
bello spirito e fu prontissimo di lingua; onde i suoi be'motti van
col nome di spiriti e nell'ebraica lingua si trovino di vere lettere vocali,
d'intorno. boccaccio, viii-1-200: la lingua, col suo piegamento e circunflessione,
anche di uno stile, di una lingua. oliva, 264: qui protestano
scegliere e raffinare il vero naturale della lingua dei suoi tempi,... senza
settecento filosofo ed arcadico corresse anche nella lingua parlata lo sfarzoso e sfoggiato seicento barocco
spirito con la vivacità della vostra spiritosa lingua. gualdo priorato, 3-i-4: si
divenne cosa di lusso perfino impararne la lingua. 9. filos. nel
. carducci, iii-20- 72: la lingua e lo stile poetico più puri, più
la somma verità segnatamente dice che nella lingua più ardeva quegli che sì splendidamente era
, tanto più vi scivolava sopra colla lingua senza alcun sussiego quasi a dimostrare che
, 1-6-352: chi ben consideri una lingua, facilmente ritroverà altre parole di essa
, una favella che mal si sceme dalla lingua dei buoni scrittori. a. boito
, a uno stato, a una lingua, a un'istituzione, a un'opera
col loro studio e diligenza diedero alla volgar lingua nobiltà e splendore. parini, 700
20: acciocché lo splendore della tua lingua sia glorioso, temperalo con la santità
la quale sarebbe impossibile a splicare per lingua umana. de bonis, 44: karlo
ti spaventino, ti porrò indosso una lingua, uno occhio e una spoglia di libiano
ed inglesi. foscolo, vi-364: la lingua del lazio, che pur non è
per proprio uso una serie dei 'testi di lingua filoso mesca, / testo
per loro. m. medici [« lingua nostra » xx (1959) 2
. m. curci [in « lingua nostra », xxviii (1967),
battaglia (come il 'grande dizionario della lingua italiana'utet è più noto, dal nome
tale naturalità e la purità della lingua, la vaghezza e la rarezza de'
fra quelle mute ceneri si cerca la lingua latina, ma così spolpati ed esangui
vigore e di vitalità espressiva (una lingua). fanfani, 3-212: temeva
che ven in la radice de la lingua e posse chiamare specie de squilenzìa. rime
tanta proprietà, eleganza ed efficacia di lingua, a tanta squisitezza, morbidezza,
-in senso concreto: elemento raffinato di una lingua, di uno stile, di una
che quella che ho io delle squisitezze della lingua italiana. algarottx, 1-iv-69: certa
incapacità di applicar quelle regole a questa lingua, che tutto dì favellavano sregolatamente.
incapacità di applicar quelle regole a questa lingua, che tutto dì favellavano sregolatamente.
-che non è soggetto a modificazioni (una lingua); che dura in uso sempre
e confusa- mente aver essi in questa lingua parlato, né mantenutovi regole di dire
essenziale, la garanzia di stabilità di una lingua, di un'istituzione, della pace
estesa a tutti i parlanti di una lingua; regolarità lessicale e sintattica. dante
per osservar declinante dalla sua purità la lingua latina. cesarotti, 1-ii-31: stabiliti questi
articolazione', oltre che garantire economicità alla lingua, ne garantisce insieme la stabilità. ma
re di tracia suo cognato e tagliatoli la lingua perché noi potesse dire e tenuta apo
del genio effet tivo della lingua è poi causa che si ricorra a delle
altrettanto di sito, che fianert in lingua del paese vien nominata. 35.
rete. l. caretti [« lingua nostra », xii (1951),
) te vederai in stile bernesco ed in lingua veneziana eroicamente staffilato. p.
. g. villani, iv-9-55: lingua francesca né latina non sapea, ma
latina non sapea, ma in sua lingua fiamminga parlava meglio e più ardito e
casoni, 27: non ha la lingua il moto, / stagna il pianto negli
pizzico di smargiasso per condimento ea una lingua ciarliera che non avrebbe ceduto lo staio
del suo 'miriacuba', che in lingua nostra vuol dir maestro di stalla.
-emendazione di un testo, di una lingua. baretti 3-407: una lingua.
una lingua. baretti 3-407: una lingua... da non passare per le
in roma una stampa nitida e una lingua italiana esatta e intelligibile. -dir
superior fin oggi a tutti nella toscana lingua, se più alla vera incorrotta scrittura et
guazzo, 1-84: assomigliando tuttavia la lingua al danaio, diremo, sì come in
: fin da'primi tempi che la nostra lingua fu accettevole all'arte dovettero correre fra
vorrem noi dire che tutte sieno entrate nella lingua, perché ce n'era necessaria una
locuzioni e di frasi, nella sua propria lingua; e se ne serve, stampandovi
tua stampita / dolente fai danzar la lingua e 'l core / al vecchio, al
già stancata de scriver, essa la lingua, essa la mente, essa el mezzo
-privo di freschezza, di originalità (la lingua); non aperto all'innovazione (
. thovez, 142: anche la lingua, per quanto ripulita dai vecchiumi e
catenaccio. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 361: 'standa': caden-
, 3-262: si mise ridere con la lingua tra le labbra come uno stantuffo,
. g. ghiselli [« lingua nostra », xliv (1983),
). nuovo modo de intendere la lingua zerga, 362: 'stanzare par- tegiane'
alloggiamento. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 361: 'stanzonamen- to':
nuovo modo de intendere la lingua zerga, 361: 'stanzonato': alloggiamento
coteste rime; e frugarle specialissimamente nella lingua, di che tu sei sottile maestro,
politico. bonghi, 1-224: la mia lingua e il mio stile gli paiono un
apparenze dello stile, che stanno nella lingua, nella sintassi e nelle frasi,.
ling. linguistica statica: studio di una lingua nello stato in cui si trova.
lavoratore stagionale. viani [in « lingua nostra », xxxix (1978),
. -grado di sviluppo di una lingua, della letteratura, di un'arte
arte. bembo, iii-118: la lingua delle scritture... non dèe a
stato. citolini, 2-17: allora la lingua greca era viva et in buonissimo stato
, 11-68: la non conoscenza della lingua [inglese] aggrava il disagio, il
non numerosa, non larga, che in lingua greca fu detta 'polis', in
toscani, 166: tempra la lingua quando sei turbato, acciò che non ti
cose e noi per non intender la loro lingua taciamo. marini, ii-121: buona
di status, di abitudini e di lingua. / di lingua soprattutto. nullameno /
di abitudini e di lingua. / di lingua soprattutto. nullameno / l'intesa era
considerazione sociale goduta da una varietà di lingua o da un dialetto. = voce
le piazze tirandosi dietro i cani con la lingua fuori e facendo inalberare i cavalli stazionanti
p foglietta, 198: tien dunque la lingua nel tuo stecato, e tu,
non seppi sul primo aguato mover la lingua, a par del piede isteccnita. petruccelli
lappole e stecchi: comporre versi in lingua volgare (attività dal petrarca ritenuta deteriore
petrarca ritenuta deteriore rispetto alla composizione in lingua latina). petrarca, 166-8:
lo stefano', cioè lo stomaco in lingua janadattica, di cui ci è una celebre
, lxx-411: così in italia la greca lingua tra li studiosi [petrarcaj rinovellò e
. a. fraccardi [« lingua nostra «, xxviii (1967),
asticciole. v. sigonio (« lingua nostra », xxxv (1974),
stelletta. g. alessio [lingua nostra », xxiv (1963),
inventarium honorati gaytani (1491) [« lingua nostra », xxxii (1971)
hoan,... in nostra lingua il giallo per lo tingerlo che fa in
). cavalca, ii-149: la lingua placabile e dolce è legno di vita;
stendesse il concilio. -allungare la lingua (per parlare, come oltraggio).
come d'asino, ovvero stendere la lingua come cane per lo caldo. tasso,
non oso, signore, / stender la lingua audace / ne le tue lodi e
una dottrina, una conoscenza, una lingua, ecc.; cercare di indurre altri
una religione) o parlato (una lingua) in un determinato luogo o contesto.
parti quasi tutte a le quali questa lingua si stende, peregrino, quasi mendicando,
un sentimento il ducange che solamente la lingua oggidì franzese fosse chiamata 'fran- cisca'.
al pari dell'armi si stendesse la lingua latina per tanti popoli soggiogati e passasse
perianzio, che ha la figura di una lingua angusta. lo 'stenoglossum coriophorum'ne è
compendio. f. delfino [in « lingua nostra », xxx (1960)
-per estens. imparare a fatica una lingua. boine, cxxi-iii-265: sapessi la
errori sintattici e di pronuncia (una lingua). montale, 7-99: parlava
artistica (con partic. riferimento alla lingua dei letterati che adottavano il toscano credendo
originalità, con leziosità e affettazione, la lingua toscana (con partic. riferimento ai
: bisogna... abolire nella lingua ciò che essa contiene in fatto d'immagini
scritti predomina l'aria imitativa, la lingua non ha che un colore ed un tuono
... dèe ripetersi lo smarrimento della lingua e la povertà della letteratura nel secolo
5. del tutto neutra (la lingua). pasolini, 10-59: in
senza sdegno e vergogna di aver la lingua e l'origine perfettamente comune con una
in sì aperta e 'n sì distesa lingua / lo dicer mio ch'ai tuo sentir
sterpato dal capo. -mozzare la lingua. lubrano, 2-291: in atene
leena meretrice, la quale sterpossi la lingua per non palesare la congiura di aristogitone
q. staccarsi dal corpo (la lingua, in una deprecazione). leopardi
e fiacchisi la cetra, / e la lingua si sterpi e 'l braccio mora.
cammelli, 51: serafin solo per la lingua è grato; / sasso è un
a stesa d'occhio... della lingua comune. -per le stese, estesamente
desideri, lxii-2-vi-180: stirando la loro lingua fuori della bocca e inchiodandola per diverse parti
da lontano. non credevo mia lingua parlò quasi come per se stessa mossa.
. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 361: 'stibiare': beve-
. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 362: 'stiffèlio': for-
groto, 7-76: amor con la cui lingua i versi io detto, / che
emiliani-giudici, 1-187: quella sua lingua blesa, vezzoso stigma delle labbra nobili
, 6-7: penso di distendere nella nostra lingua materna in stile narrativo semplice ed intelligibile
libro porre. poliziano, 1-766: ogni lingua ogn'ingegno ogni stil manca / a
mai / seguir suo volo, non che lingua o stile, / tal che con
sono ormai ambientati a tutti i livelli di lingua orale e scritta. 15
aveva stilettato con la penna e con la lingua: 'ho- spes, defuncto parce:
esprimere tale visione interiore richiede necessariamente una lingua speciale, coi suoi stilismi e i
insieme dei mezzi stilistici propri di ciascuna lingua o degli stilemi propri di ciascun autore,
espressive e dei procedimenti stilistici di una lingua e, in partic.,
nettare di camaldoli, siede maestro di lingua purissima, efficacissima e piena di gran
, nelle quali i furiosi paladini della lingua stillarono ridi- colosamente più di cervello e
stiloide della mandibola alle parti laterali della lingua della quale provoca, contraendosi, l'
, 103: muscoli... della lingua due stiloglossi. d'alberti [s
: 'stiloglosso': uno de'muscoli spettanti alla lingua. = voce dotta, comp.
egualità di prezzo, perché in nostra lingua queste parole stima, prezzo, pregio,
, di un poeta o di una lingua. castelvetro, 3-84: se altri
altri dicesse che io avessi rinchiusa la lingua vulgare nelle stinche e lo dicesse tra gente
coloritura espressiva nella trasposizione letteraria (la lingua parlata). carducci, iii-19-163:
bernardino da siena, 2-i-296: la lingua è come dire stipa,...
. - stor. dall'origine della lingua italiana a circa la prima metà del
appaiono già congiunti dai- unità della lingua, delle leggi e di tutte le usanze
. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 363: 'stippa': piva.
de'notari che, se scrivessero in lingua che gli stipulatoli degli strumenti la intendessero,
[bembol dottamente in tre libri, inquesta lingua volgare. -veggiamo... queste sue
, 13-67: io ho pur istirpata la lingua a questa cian- no e romantico è
bisogna nascerci, e nascendoci aver la lingua da sé: peroché si parla stiticamente,
di stiticheria. -lambiccatura di lingua. nieri, 2-47: egli vorrà
puntigliosità, pedanteria nel considerare problemi di lingua, di letteratura e d'arte,
servono, chi ben le guarda, a lingua composta e artificiata che a naturale e
di sturione, il quale empie la lingua di tutta botta. -arduo,
in tanta rabbia che si mordevono la lingua e sputavonla nella faccia l'uno a
(e su di essi è fondata la lingua letteraria). = adattamento del
: datogli una stoccatina in bocca con la lingua, non ischiodando punto de la chiave
sempre per accrescere il detto tesoro della lingua, ma di monete false, gli scrittori
stomaco. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 363: 'stoffano': stomaco.
baia. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 339: 'dar la stolfa':
, dicono « che osa muover la lingua alla nostra presenza? » uno sciagurato,
cicognani, vi-217: lo stile e la lingua si riducevano a quella peggio che stomachevole
i caporali delle fabbriche, demagoghi tutti lingua e stomaco, sono affezionati all'associazione
fu... di farmi una lingua pura e corrente 'tra lo stil de'moderni
incongruo rispetto agli altri elementi di una lingua, di un arredamento, di una costruzione
disdicono e stuonano manifestamente col resto della lingua e l'alterano e imbastardiscono. ghislanzoni
che altre volte mostravano per la toscana lingua. che stonatura sentir nelle loro bocche
e. morpurgo-g. francescato [« lingua nostra », xxviii (1967)
due chiacchiere. l. caretti [« lingua nostra », xll (1951),
. l. caretti (« lingua nostra », xii (1951),
l'attacco biancol. caretti [« lingua nostra », xii (1951),
canestro di un avversario. nostra lingua. in italiano, oltre ad 'arrestare',
storcono la bocca, cacciano fuora la lingua. manzoni, pr. sp.,
fr. serafini, 362: la tua lingua pare il battaglio della campana del publico
io no la fiorrìa dire / co lingua, al mio parire. boccaccio, dee
, 5-3-249: l'istoria'è scritta in lingua volgare, ma porta di quando in
, ordini religiosi, prestito da qualche lingua slava (per esempio, dal bielorusso
ii-575: frugando negli storpiamenti avvenuti nella lingua latina dal tempo e da'barbari,
, prendendo un vocabolo da un'altra lingua, uno lo storpi, non conoscendolo
! i più bei nomi e scorticava la lingua. pirandello, 8-1115: gli manca
il tempo. -parlare male una lingua, stravolgendone pronuncia e sintassi.
queste verità. silone, 15: la lingua italiana nel ricevere e formulare i nostri
forte inflessione dialettale o straniera (una lingua). serao, i-720: raffaele
, prendendo un vocabolo da un'altra lingua, uno lo storpi, non conoscendolo bene
morfologici, sintattici e grammaticali di una lingua, per lo più per l'influsso di
un dialetto e neppure un vernacolo della lingua italiana, ma unicamente...
sbaglio o malizia, imprudenza ocattiva intenzione, lingua sciolta o perfidia di spie, in ogni
l. graziuso [« lingua nostra », xxxvii (1976),
getto è storto. progressiva stoscanizzazióne della lingua italiana. d'annunzio, iv-2-1254:
che la nostra, più che ogni altra lingua, abbia grande cardarelli, 708:
-al figur., con riferimento alla lingua: impurità, mancanza di purezza e
, 4-30: pretendendosi dal buon fisco della lingua, che escita fosse parola di falso
? magalotti, 26-139: discorrendosi della lingua greca, disse che in italia non v'
-privo di forza espressiva (una lingua). mamiani, ii-213: ricorda
. domenichi, 6-45: maligni di lingua, straccurati nel far servigio e di
maria di val di vonte [in « lingua nostra ». ix (1950)
strada all'altra questione sopra il genio della lingua.
interesse. -imporsi nell'uso della lingua (una pronuncia). b
xvi sec. a venezia in una lingua ibrida (dialetto veneziano, con elementi
bollori tropicali. l. caretti [« lingua nostra », xv (1954)
il buon sacerdote avea incisa / la lingua in qualche parte e però tanti / strafalcioni
tore con un palmo di lingua fuora, strafelati, rifiniti. fagiuoli,
giudiziali e stragiudiziali,... nella lingua latina. f. d. vasco
107: né il benefizio dell'unità della lingua deve o può in tutte le nazioni
, 8: egli la strantende [la lingua] e la straparla e la strascrive
non poterne più. viani [in « lingua nostra », xxxix (1978),
... stralatato di francioso in nostra lingua toscana. = deriv.
in tralice. viani [in « lingua nostra », xxxix (1978),
astruso, inusitato (una parola, una lingua). pascoli, i-622: oh
, fra loro, nella loro stramba lingua, che è irta di inflessioni inusitate.
ha strambottato perfino un buongiorno, in lingua spagnola. = voce di origine espressiva
dove si riconosce una vera e naturai lingua da cantare strambotti, frottole, e leggende
siciliano, veramente di allusioni e di lingua. d'annunzio, v-3-438: che è
pulci, vi-63: col parietico nella lingua e nelle mani, alla partenza,
folengo, i-91: macario c'ha la lingua for di denti, / tenendo su
. -astruso, difficile (una lingua, una parola); fuori della
: in tradurre tali cose in una lingua tanto strampalata fa ben sudar la testa.
combinazione, poeta facile e strampalato, lingua a rasoio e compagnone piacevolissimo per una
giorno gli fece tirar fuori un palmo di lingua, diede il denaro per acquistare del
strangolato stile di tacito, che la lingua nostra non solo può emulare la brevità
, ma anche la concisione della monosillaba lingua inglese. -che suona male,
'strangozzo': starnuto. viani [in « lingua nostra », xxxix (1978)
con cavar loro sangue di sotto la lingua... e se ciò non serve
v-15: si scorgono chiaramente sotto la lingua due vene assai larghe, le quali si
in esilio. viani [in « lingua nostra », xxxix (1978),
distacco dalla fonte viva del popolo la lingua scritta,... si fanno le
intenso quanto più era non-napoletano: una lingua straniata, quasi sperduta in un mondo
un paese diverso dal proprio (una lingua); che è diverso dalla lingua comunemente
lingua); che è diverso dalla lingua comunemente usata in una nazione.
volte avvenga che la candida e purgata lingua d'alcuna nazione non si mescoli in
, se posso giudicar nulla di una lingua a me straniera, molto politicamente. pascoli
-che è stato accolto da un'altra lingua (una parola, un modo di
è quello ch'usa ciascuna gente e lingua. straniero è quello ch'usa la
scrittori di genio sanno indocilire la loro lingua e per mezzo d'una delicata e
riparo di chi è straniero in una lingua. colletta, 2-ii-125: era maraviglioso il
struttura delle sue fibre di quella della lingua, e ventricolo separar un sugo fermentativo
parla in un paese straniero (una lingua); che appartiene a un'altra lingua
lingua); che appartiene a un'altra lingua (una parola); che appartiene
: spogliarono uno frate forestiero scognosciuto de lingua stranea e paese. anonimo romano,
maggiore difficoltà: onde proceda in tal lingua quello stranio che non appare in altre.
occupata da gente strana, per la lingua da loro discordante. fazio, iii-2-69:
della propria patria o comunità (una lingua); che appartiene all'onomastica straniera
sanza loda d'ingegno apprendere bene la lingua strana; ma biasimevole è commendare quella
ma non mi basta l'animo in lingua italiana, la quale per il discostume
perle inseguì per reinventare / intatta in lingua strana e strenue carte / la sfatta sua
. -acquisito, tramandato (una lingua di cultura). bembo, iii-80
il decameron, 8: voce in quella lingua rarissima e forse un poco stranetta.
italiani ammirano ed amano straordinariamente la loro lingua, che fu nobilitata da scrittori sommi.
arrogante e prosontuoso e vuole porre la lingua la dove non gli tocca, istraparlando dei
generale si sono conservati ne'verbi composti nella lingua nostra, cioè in rattrappare e in
alla grammatica e ah'ortografia di una lingua). muratori, 7-iii-48: scrivono
); usato da ignorante (una lingua). f. f. frugoni
, 39- iv-222: l'ignoranza della lingua latina e della greca, la quale
nella sua bocca questa nostra povera e strapazzata lingua toscana che diventa pèste, lebbra nei
quando lo sente gravemente affrontare da una lingua strapazzatrice. giusti, ii-51: io credo
irregolarità. l. caretti [« lingua nostra », xii (1951),
gli avevano cavato gli occhi, tagliata la lingua, strappate le unghie.
g. ferrari, 71: la lingua francese diventa la più dilettevole, la
acquistare le virtù sante. -strascicare la lingua: ansare per la fatica. savinio
savinio, 342: io salii strascicando la lingua sui pianerottolie sulle scale fino alla cima di
, 7-201: fece pubblicamente sei palmi di lingua a strasciconi sui ciottoli del sacrato innanzi
làstime, non ringraziavo il signore a lingua strasciconi per avermi dato un figlio così
, 8: egli la strantende [questa lingua] e la straparla
straslatare, tr. tradurre in un'altra lingua. p e. gherardi,
) strut7. ling. in una lingua, sovrapposizione diacronica lanti annunziarono che alle
che hanno contribuito alla formazione di una lingua. -per estens.: analisi dei
t. chiarioni [in « lingua nostra », xxxiv (1973),
t. chiarioni [in « lingua nostra », xxxiv (1973),
. ling. ciascun tipo di dialetto o lingua che sia stato usato in una determinata
ciascun livello o registro presente in una lingua. pasolini, 9-12: forma stilistica
immediata, lievitante dagli strati bassi della lingua. e. villa [in civiltà delle
, le improprietà, le stravaganze di lingua che macchiano così spesso le belle pagine
rimase come stupito, poi chioccò la lingua contro il palato, si stravolse il cappello
: si pecca contro gli elementi della lingua, stravolgendo senza necessità l'intrinseco significato
vocaboli stravolti. nieri, 2-59: la lingua..., restando goffa e in-
era perfetta. 9. sconciare una lingua o un genere poetico o le norme
pronunzia popolare straziava la verseggiatura e la lingua poetica. nievo, 1-vi-354: la capuani
5. sconcio, scempio di una lingua, di un'opera artistica, di
, ii-541: comandò lo strazio della lingua latina tanto nel parlare quanto nello scrivere.
. il precedesser due paggi caccio in lingua napoletana... si dice 'scritta per
perle inseguì per reinventare / intatta in lingua strana e strenue carte / la sfatta sua
. tassoni, xiii-562: storpiamenti di lingua o latinismi ruvidi e strepitanti.
leopardi, i-72: per imparare la nuova lingua, volere o non volere, bisognerà
cagione sopradetta della povertà e strettezza della lingua. algarotti, 1-iv-49: madama dacier
strettezze a che fu ridotta la propria lingua. gioberti, 7-42: antepongono..
5-42: petrarca ancora in questa medesima lingua scrive, fatta più stretta elezione de
bianchi, l'udito perduto, la lingua pigra, i denti caduti, la faccia
] per lo stretto del canale fra la lingua e 'l palato. -anat.
ingegno qua giù che se gl'invia / lingua to). -corpo striato:
: ne'loro disideri alle prime voci la lingua snodando, lasciato lo stridere, alle
me tanto / mosse che balbettò la lingua e strise; / e la voce mancò
gesso stridette sulla lavagna facendo fremere la lingua dei fanciulli. -sostant. picchiettio
/ che stride un verso de la spenta lingua / d'un popolo che sparve.
cii-vi-881: ha [il delfino] la lingua mobile come è quella del porco e
arnese. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 362: 'strido': malvestito.
proverbi toscani, 230: capo senza lingua non vale una le usino gli spilletti
a g. r. cardona [« lingua nostra », xxxii (1971),
del vestirsi. paenunciato è tipica della lingua portoghese, ma la 'stringa'tervese,
eleganza ed alla precisione inclinati compressero la lingua e più nervosa la resero e tagliente,
.. per provare l'arrendevolezza della nostra lingua anche nella traduzione di un autore delicatissimo
5. eccessivamente schizzinoso in fatto di lingua. tacci, 2-12: in questa
piedi. lanzi, 1-1-299: se la lingua ancora de'barbari ha certi legami,
que'più vecchi accademici che strinsero tutta la lingua nel trecento e ne'termini della fiorentina
gli debbono esser grati i cultori di questa lingua. bacchetti, 2-xxiii-13: il tono
traguardo. l. caretti [« lingua nostra », xv (1954),
quanto è in quelli viva e chiara la lingua, franca la frase e rapida.
3. figur. mutamento di una lingua dovuto al logorio dell'uso.
uso. gravina, 133: una lingua si corrompe, non solo per lo stritolamento
: le esigenze della vita comprimono la lingua, di cui il cammino evolutivo mena non
. h. muller dava nella sua lingua un compendio del 'de uno'(neubrandeburg,
, non poterono senza stroppiaménto imparare la lingua latina. tasso, ii-538: ringrazio vostra
ridicolo: 'manubrino manubrone'. -parlare una lingua in modo approssimato o scorretto. magalotti
sette anni per imparare a stroppiare una lingua son pochi. alfieri, 1-66: imparare
barbarie nella loro di vina lingua, ch'io balbettante stroppiava, ogni qual
per la scorsa de'barbari, la lingua latina è rimasa in questo modo che oggi
può sentire stroppiata per le feste la lingua di racine. 3. danneggiato
quanto mi pareva sbigottito / con la lingua tagliata ne la strozza / curio, ch'
il duca... fece cavare la lingua infino alla strozza. bencivenni, 7-92
della boca et al principio de la lingua et al gonfiamento della stroza e delle
ii-279: io ti farò cavare la lingua dalla strozza. pulci, 24-29: marsilio
villani, iv-13-8: gli fece cavare la lingua infino allo strozzule. valerio massimo volgar
,... sono tre: la lingua, lo strozzule, il polmone.
la piccola zolla e, con la lingua bollente, la struggeva in bocca e si
beni e tanti doni che non è lingua che dire il potesse, però che cristo
particolarità e differenze fra gli oggetti (una lingua). montale, 4-35: consapevoli
9-270: quando ancor tale immissione di lingua strumentale si arricchisce - ed è questa
sano trovare. 2. uso della lingua a fini puramente pratici e di tattica
, 13-124: se e [la lingua] una nuova provvista di sostantivi astratti
società. 2. considerare la lingua sotto l'aspetto pratico e funzionale,
sopravviverà soltanto se riuscirà a diventare una lingua strumentalmente moderna; ma non è affatto
pe'meati obliqui / della rara sostanza della lingua / e del nostro palato, e
suono, ma sopra tutti è la lingua benigna. iacopone, 21-32: quanno era
servon quella nobel donna accorta; / la lingua è suo stormento, e giocolieri,
. anche è rea, perché quivi la lingua isfre- natamente favella; quivi si dicono
leggenda, della religione, e della lingua popolare; e se li confronto agli
comunicazione sia quotidiano sia letterario rappresentato dalla lingua. castelvetro, 3-128: fa ancora
de'quali l'uno facciamo che sia la lingua e serve proferendo a'presenti e a'
stuolo. loredano, 1-122: la lingua è uno stromento troppo vul- gare a
pensare. tenca, 1-181: la lingua non può essere considerata come un semplice
, altri scrittori si affaticavano a disossare la lingua, raffinare gli strumenti e a farsi
minori. -masticare sfregando con la lingua il cibo introdotto in bocca.
confetto: succhiandolo e strusciandolo tra la lingua e il palato. 3.
guardarono in faccia. -struscio della lingua: pratica penitenziale della religiosità popolare abruzzese
lui pensava di fare lo struscio della lingua nelle chiese piene di luce e di santi
di un sistema di comunicazione verbale (lingua, dialetto, ecc.).
fondamenti e nei muri la nostra [lingua] dalla romana. cesarotti, 1-xx-69:
la struttura radicale de'primi elementi della lingua. massaia, i-74: ci occupavamo
frase; ordinamento della sintassi di una lingua. tolomei, i-63: se questa
. tolomei, i-63: se questa lingua... lingua propria non è,
i-63: se questa lingua... lingua propria non è, anzi una latina
esse parole. cesarotti, 1-i-52: ogni lingua aborre... da certe strutture
. giorgio raimondo cardona [in « lingua nostra », xxxii (1971)
profonda di un enunciato è tipica della lingua portoghese, ma la « stringa »
, che si propone lo studio della lingua intesa come sistema autonomo e unitario di
f. fòffano [in « lingua nostra », ii (1940),
/ ond'io non ebbi mai la lingua stucca. machiavelli, vi-100: io
, lii-6-284: tutti universalmente studiano nella lingua latina ed alcuni nella tedesca. giannone
che sia principiante nello studio di qualche lingua che il non vergognarsi d'errare. s
applicare ogni colore e ogni studio alla lingua e farla parlare a prìncipi ed a matrone
che nello studio d'una sola buona lingua. leopardi, iii-564: ho lettere
i giovani e i forestieri studiosi di questa lingua, a cui fosse entrato questo capriccio
cor vivente essersi inverminata la lingua, ad un altro stupidita ad ogni
ariosto, 1-iv-228: per la mia lingua non si sturbaranno già queste nozze,
una maniera o in altra i nervetti della lingua, la sensazione in noi eccitan di
vecchio la bile, e questa stuccicava la lingua, eccitava l'invidia e l'emulazione
nella notte. viani [in « lingua nostra », xxxix (1978),
il nodo / ch'a la mia lingua era distretto intorno / su nel primiero scorno
qual cosa fare, accioch'ella [lingua] potesse per entro la bocca ai su
le specie subalterne, ch'in nostra lingua possiam dire sottordinate. malpighi, 1-164:
. l. caretti, [« lingua nostra », xv, (1954)
b. dei [in « lingua nostra », xxx (1969),
sm. vicecomandante; è termine della lingua spagnola che, riferito al capo dei ribelli
26: nella parte più profonda della lingua del ghiacciaio di gomer (vallese-svizze- ra
detentiva. f. terriesi [« lingua nostra », xlix (1988),
per questo giudicò subbitamente che questa nobile lingua, con che tante belle opere si sono
tempo provvisorio. viani [in « lingua nostra », xxxix (1978),
: senza saper leggere né scrivere nella sua lingua, è stato interamente sublimato da lui
pone polemicamente di fronte a tale 'mostruosa lingua media parlata': e agisce o sopra o
occhi sublimi, cioè superbi, e lingua mendace. musso, ii-404: le
di stile, in quella scorrettezza di lingua e di grammatite ma, come dice
e i lemundi presentano sotto la lingua. = comp. dal lat.
sub (v. sub1) e da lingua (v.). sublinguàggio,
, agg. anat. collocato sotto la lingua (una ghiandola).
attraverso la mucosa della parte inferiore della lingua (un farmaco, la sua somministrazione
pone polemicamente di fronte a tale 'mostruosa lingua media parlata': e agisce o sopra o
sublingui stiche oppure caricaturizzando la lingua media stessa. = comp. dal
logore si dissipa il regai fiume della lingua, che seco le trasporta alle generazioni
ancora, che manco hanno mischiata la lingua, e meglio mantenuta la nativa purità
permanente e successiva degli amatori della nostra lingua. 9. che ha la
trangugiareil latte, poi dà molto alla sua lingua, alle sue mascelle e gli insegna
punta, e soffregandola contemporaneamente con la lingua. 4. tenere fra le
mar14. apprendere una dottrina, una lingua, una scienfavellar più candidamente della purissima
7-144: avendola quasi insieme succhiata [la lingua nativo, [le ostriche] mantengono una
bel fare, ma le tradizioni della lingua illustre, succhiata da bambini, ne avvinghiano
, certi loro succhi, smuovendo la lingua, respirando a lungo per i buchi
10. apprendere, assimilare a fondo una lingua, i suoi elementi fondamentali o il
latte dalle balie e dalle madri la nostra lingua, non facesse mestiero di studiarla altramente
anch'io succiata dalle pubbliche scuote la lingua latina coll'al- tre arti e scienze
che ha la plebe nel conservare la lingua succiata col latte ma santi
è anco più dolce il bacio della lingua. dossi, 3-4: stringendomi con le
... andatelo ad incontrar con la lingua, che ve ne farà subito una
per lo stretto del canale fra la lingua, e 'l palato. marchetti, 4-173
meati obliqui / della rara sostanza della lingua, / e del nostro palato.
leopardi, i-137: stile [della lingua italiana] modellato giudiziosamente sull'antico.
sentenze degli antichi filosofi, recate nella volgar lingua con uno stile breve, preciso,
foscolo, ii-288: pera! la lingua succida / costui nutra nel sangue,
scritto dei reggitori genovesi, disteso in lingua e stile assai più purgato, che le
. gli eruditi attribuiscono alla greca e latina lingua. beccaria, ii-204: io credo
), che appartiene alla popolazione di lingua tedesca abitante nel sudtirolo (e con
provincia di bolzano considerata dal mondo di lingua tedesca, in chiave storica ed etnica
gli avevano detto che in giappone la lingua inglese è più che sufficiente, invece non
, invece non una parola di questa lingua era compresa né dai conducenti, né
, a narrare un fatto (la lingua sia orale sia scritta). latini
scritta). latini, i-269: lingua né scrittura / non seria soficente / a
123): non sarebbe sufficiente la mia lingua a trattare come si converrebbe di ciò
caterina da siena, 1-6: la lingua non sarebbe sufficiente a narrarlo, ma bene
, 43: né ancor la lingua umana è suffiziente a esprimere perfettamente quello
, 15-44: i sumeri avevano una lingua agglutinante: monosillabi accompagnati da prefissi e
2-160: '-fero': suffissòide ora frequente nella lingua dell'industria e del commercio.
francesco, 2-146: se metteva fore la lingua, e poi la remetteva dentro,
credenza che avea così altamente sostenuta colla lingua. cantù, 471: si raccoglievano sulle
2-12: se per volgare è [la lingua toscana] da tutti conosciuta; se
carducci, iii-8-361: il campo della lingua non era ancora un 'orto suggellato'
. algarotti, 1-ix-88: credevano la lingua unica, e propria agli uomini dotti
, il suggello del sapere, esser la lingua latina. -termine, giustificazione,
e si avviticchiavano, e uno metteva la lingua nella bocca dell'altro, e così
) aleardi, 1-391: ululando la lingua di lutero, / sugge ogni notte
69: ha sempre in punta di lingua la più temibile derivazione del verbo anomalo
poco o nulla si accrebbe la lingua quanto alla nuda eleganza, e tutto
anche solo sumerico, sm.): lingua sumera. p. tempesti [
anche solo sumero, sm.): lingua di tipo agglutinante, divisa in due
calvino, 15-46: gli accadi hanno una lingua semitica (a radice triconsonantica),
che si occupa della storia, della lingua e della civiltà sumerica. = voce
, n. 3. -scherz. lingua di suocera: lingua di menelic (cfr
. -scherz. lingua di suocera: lingua di menelic (cfr. lingua,
: lingua di menelic (cfr. lingua, n. 2). -gastron
n. 2). -gastron. lingua di suocera: v. lingua, n
-gastron. lingua di suocera: v. lingua, n. 19. -mal della
. 10. per estens. lingua, idioma (in partic. per indicare
/ non stima il suon di temeraria lingua. b. corsini, 1-35: d'
buonarroti il giovane, 9-821: la lingua potè dar suono a'detti.
: molto se ne terrebbe bella la nostra lingua, e superba manderebbe la nostra accademia
, 'dialettale'e quelli concepiti in lingua letteraria e dove si rappresenta una vita
bonghi, 1-208: non c'è lingua in cui gli scrittori si siano permessi
. leopardi, i-672: la [lingua] sirocaldaica... in uso,
sviluppato in forme più complesse (una lingua, una cultura). leopardi,
per cui... la nostra lingua resterà sempre superiore in ricchezza alle moderne.
. è che coloro possedessero una lingua superiore. pasolini, 13-193: il
superior fin oggi a tutti nella toscana lingua. tasso, n-ii-407: più manifestamente i
loro per la superiorità della propria lor lingua benché fossero appena sorgenti. tenca,
, sf. letter. tendenza di una lingua a usare toni enfatici e magniloquenti.
cfr. « f. marri [« lingua nostra », xlix (1988),
-che rimane in uso dopo che un'altra lingua è scomparsa. lanzi, 1-1-27
1-1-27: cessò intorno a quel tempo la lingua osca per quanto crede il mazzocchi.
il mazzocchi. se ciò avvenne, la lingua estrusca le fu superstite molti anni.
la servile imitazione, la superstizione della lingua, la scarsezza dell'idea, la
e tirannia in ordine alla purità della lingua, ne produce dirittamente la barbarie e licenza
aspirato della h dalle voci della nostra lingua che per uso antico la solevano avere.
nominandoli con par- ticolar voce di quella lingua geux, il che quei superstiziosi presero
determinata area, si è sovrapposto alla lingua indigena in un preciso periodo storico in
estinguendosi successivamente a vantaggio della più antica lingua indigena (come è avvenuto per il
parole e di frasi; lessico di una lingua. borromeo, 13: nelle mattine
migliaia di voci la suppellettile della comune lingua italiana. ascoli, 32: l'italiano
ma ragionevoli sono la suppellettile e la lingua delle passioni. montale, 12-319: nelle
supfcimento, a una che si chiama lingua uno che si chiama dia- etto;
3. persona, comportamento, lingua, oggetto, sostanza, concezione o
fanzia, in supplimento della lingua e delle parole, si fa col
iv-9: mostrando al pari colla sua lingua, o supplicatrice o sacrilega, ch'
numero. chiari, ii-135: supplì la lingua all'impotenza del braccio, tante gliene
politici. f. marti [« lingua nostra », xlix (1988) 2-3
. morpurgo, g. francescato [« lingua nostra », xxviii (1967)
immobili. -prestigio indiscusso di una lingua, di una cultura. tenca,
: corano: il libro sacro, in lingua araba, dei maomettani contenente in 114
trovarsi... a contatto con una lingua surrettiziamente rispondente alla sua esigenza di realista
siriaco, il greco avevano surrogato la lingua nella quale mosè aveva comandato in nome
disponibile. f. terriesi [« lingua nostra », xlix (1988),
o comportamenti. siri [in « lingua nostra », xlix (1988),
; permaloso. archivio mediceo [« lingua nostra », xlix (1988),
grande sensibilità. archivio mediceo [« lingua nostra », xlix (1988),
del fr. susceptible-. cfr. « lingua nostra », xlix (1988),
-sensibilità emotiva. archivio mediceo [« lingua nostra », xlix (1988),
questi paesi che cominciassero avere tanta notizia della lingua latina più degli altri uomini,.
. g. ferrari [in « lingua nostra », xxxvii (1973),
b. croce, ii-1-195: una lingua universale, o, come volentieri la
, 7-219: la differenza è tra lingua istituita, che è struttura -e lingue
per supplimento, a una che si chiama lingua uno che si chiama dialetto.
in germania... non sussistette lingua atta ad essere scritta all'in- fuori
, 1-38: posso tenerla [la lingua] perfettamente immobile per qualche minuto e
, andò a pocri e con sussurratrice lingua disse le cose udite. esopo volgar
poi d'aver troppo lasciata correr la lingua dietro agli svagamenti del cervello, cercò
i vantaggi e gli svantaggi che ha la lingua italiana in confronto della latina, e
, 1-126: numerosissimi, de'quali essa lingua si serve per esprimere così bellissimi ulivi
bonghi, 1-171: l'indole d'una lingua è vezzossi di fare delle cose
neutro 'bisogna svecchiare'. -liberare la lingua dalle forme arcaiche o antiquate per sostituirle
ora, alcuni letterati lo dicono della lingua, e 'svecchiarla'intendono toglierne via le forme
, sovente, ciò che nella nostra lingua pareva morto. -assol. innovare
solo svedese, sm.): la lingua e l'insieme dei dialetti parlati in
. leopardi, i-876: l'antica lingua teutonica ha veramente prodotto più lingue che
: mi spiace di non conoscere la lingua svedese. pirandello, 1-i-617: c'è
una salata natica / che svegliarla la lingua ad una spia. ceresa, 1-200:
stato di mantova (1968) [« lingua nostra », xxviii, 1967,
stato di mantova (1468) [« lingua nostra », xxviii, 1967,
. -in partic.: decifrare una lingua sconosciuta. baldi, 84: altri
le mani un mano da spegnermi sulla lingua i rinfacci per il suo silenzio e
disperazione, dolore vivissimo), la lingua, i denti, ecc. come tortura
spacca, / e per lo squarto la lingua gli svelle, / che battuta riduce
o più onorato nome darle [alla lingua] si possa, che da italia
. svelto 'sveglio'; cfr. « lingua nostra »,. xix (1968)
dà segno il grembo, e senza lingua sverta / il mio fallo non lieve
3. sm. disus. lingua tedesca. da ponte, 1-637:
da questa passione. -disabituare dalla lingua materna. bacchetti, 1-i-57: s'
. 3. sm. la lingua (appartenente al gruppo germanico) parlata
espressive o interpretative un testo, una lingua. tolomei, 3-120: tal'ora
tal più tal meno, sviarono la lingua, la poesia e la interpretazione della 'commedia'
correre. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 361: 'sbignare': correre.
che tu volessi sviluparé le vele della lingua a ragionare d'alessandro. 11
sempre più complesse e articolate (una lingua, l'arte, una dottrina).
la corte di federico ii la loro lingua letteraria sarebbesi sviluppata sì presto dalla latina.
fonetica, semantica e grammaticale di una lingua. cesarotti, 1-i-38: toccherò qualche
toccherò qualche cosa dello sviluppo naturai della lingua. calvino, 13-125: gli sviluppi dell'
. e. schiavo [in « lingua nostra », xxxii (1971),
5. parlato in svizzera (una lingua, un dialetto). tesauro,
che è proprio dei cantoni svizzeri di lingua tedesca. l'illustrazione italiana [
uno de'più bei pregi alla nostra lingua. = deriv. da svogliato
non sieno tempi da ciò: « lingua che no se intende, / monea
il moto dell'aria che si fa dalla lingua o dagli strumenti o di corde o
transitando il vecchio e nuovo testamento della lingua ebrea nella lingua latina e greca,
e nuovo testamento della lingua ebrea nella lingua latina e greca, sì la svolse
dottrina, di una scienza, di una lingua, di modelli concettuali, artistici,
fascio di traduzioni di virgilio in nostra lingua, le quali io ho svoltolate tutte a
semantico. landolfi, 9-84: la lingua... non muta essenzialmente natura
origine bantu, ma fortemente influenzate nella lingua, nei costumi, nelle tradizioni artistiche
delle lingue bantu, inizialmente diffusa come lingua franca a opera di mercanti arabi a
orientale e successivamente elevata al rango di lingua nazionale (e quindi introdotta nell'insegnamento
, durante la quale l'apice della lingua si appoggia contro la superficie interna degl'
; la tenuta, in cui la lingua permane nella posizione a cui è giunta;
scrive in latino, e la nostra lingua volgare, che ha avuta la sua origine
, che presa aveva questa erba che in lingua mesicana è chiamata tabacco, e subito
tabano1, agg. popol. lingua tabana: persona maldicente. varchi,
, mostrandosi piccato dalla mordacità di quella lingua tabana, soggiunse. faldella, 2-98
zoppo, guglielmo il guiscardo, la lingua più tabana del villaggio. = probabile
,... egli leggermente atterge colla lingua la tabe che indi fluisce. pindemonte
stato di firenze (1690) [« lingua nostra », xxviii (1967)
sala outputs. a. renzi [« lingua nostra », xxiv (1963)
aggett. l. caretti [« lingua nostra », xii (1951),
! quando comincia a far danzare la lingua, non smetterebbe più. 3
era [zaccaria] tacente ne la lingua, sterile di figliuolo. beicari, 6-220
.. non perdonai ma legai la sua lingua... né a te di
da certaldo, 195: viso presente fa lingua tacente. tacére1 (ant. e
petrarca, 150-9: talor tace la lingua, e '1 cor si lagna. fagiuoli
lagna. fagiuoli, vii-108: la lingua tace senza rinfrescarla. -con uso
nuova guinea, con testa piccola, lingua vermiforme, corpo rivestito di aculei e
lor taciturnità cicala: essi tacciono con la lingua c. i. frugoni, i-3-14
ripresi liberamente dal bembo quanto è alla lingua, o trapassati per lui sotto taciturnità patrizi
muto lu patre dinascente li guidarduni dela lingua nono taciturni per longu spiraminti mese per
deriv. da tafone. mente è la lingua ufficiale della repubblica delle fi
cor guin'(e in lingua tagala 'alipin') che vai quanto schiavi.
che si riferisce ai tagauri. - lingua tagaurica: idioma appartenente alla famiglia linguistica
agliiraniani. 2. sm. lingua iranica indoeuropea che è dal 1991 quella
acque: fredde fredde, che tagliano la lingua, sono un diaccio. papini,
). -in partic.: recidere la lingua per rendere muto. s. gregorio
il naso, o gli orecchi o la lingua. giuglaris, 376: eccovi ambrogio
turchi, e destinati ad imparare la lingua turca. arici, i-186: i maschi
, sferzante (una persona o la lingua, un giudizio). ariosto,
ariosto, 1-iv-107: egli ha una lingua che potrebbe radere, / così ben
aretino, 20-56: un villano (la lingua dei quali taglia ed è pessima)
53. locuz. -avere la lingua filo da tagliare-, saper criticare aspramente
ogni effetto, / se la mia lingua ha filo da tagliare. -farsi tagliare
nostro studio è arrotar del continuo la lingua per tagliar l'onore de'buoni, la
avendo ora la mandaia de la sua lingua più arrotata che mai, taglierà così bene
, n. 5. -tagliare la lingua a qualcuno-, v. lingua, n
-tagliare la lingua a qualcuno-, v. lingua, n. 23. -tagliare la
mondo e fei più tagliate con la lingua che marte con la spada.
mi pareva sbigottito, / con la lingua tagliata ne la strozza. a. gritti
da mille lancie, / ché la sua lingua à sì mal risposto. 6
tedesco. l. caretti [« lingua nostra », xii (1951),
avere lo scilinguagnolo tagliato: avere la lingua, la parlantina molto sciolta. bandello
il duca... fece cavare la lingua infino
a pesaro e per quella tagliatura della lingua morì. cronica degli imperatori romani,
. gelli, 15-ii-475: pistorium, nella lingua etnisca che si usava allora, vuol
: sia la mia bocca acuta e la lingua talgliente / e 'l mio cor gitti
taglienti e mordenti non avevamo nella nostra lingua, non era certo colpa sua. guerrazzi
1-ii-311: quel medico era uomo di lingua tagliente e incline alla maldicenza. jovine,
ognuno potere essere sottoposto al taglio di quella lingua maldicente e potere anch'esso un giorno
puniti con pene temporali di taglio di lingua e anco di testa. tassoni, xvi-567
appunto quale in materia simigliante la fracida lingua di un uomo di quel taglio [
innanzi. l. caretti [« lingua nostra », xii (1951),
anche sostant. 3. sm. lingua parlata nell'isola di tahiti. =
adattamento dal russo tajgà, prestito da una lingua turcotatara. tailandése (thailandése),
sostant. 3. sm. lingua parlata in thailandia. = da thai
talché di simile alla religione ed alla lingua arcana de'sacerdoti di menfi.
, sol può descriverlo la di lui lingua intellettuale. fagiuoli, xi-84: a
: tale è l'uomo qual è la lingua sua. a. brucioli [valdés]
serpedonte / in guisa tale la sua lingua sciolse. -con valore pleonastico,
a mano il dizionario degli errori di lingua? carducci, iii-25-201: don tal
talèd. viani [in « lingua nostra », xxxix (1978),
anche, talvolta, poco comprensibile di lingua italiana (e ha una forte connotazione iron
in 'talianésco'o 'italiota', cioè nella lingua semiufficiale, burocratica, libresca, radiofonica-televisi-
. 2. sm. la lingua italiana. piovano arlotto, 228:
di questa città hanno pigliato la loro lingua, e... ora vanno pigliando
; amuleto. magalotti [in « lingua nostra », xlii (1981),
fondamen tale opera, in lingua ebraica, della civiltà ebrea postbiblica,
è quel medesimo che dattoli nella nostra lingua: ne altro vuol rilevare tamarindi con
degli alberi, che cattura con la lingua, lunga e vischiosa, o di
ugne il buco, vi caccia dentro la lingua e ne ritira carica. idem,
la tana, vi caccia dentro la lingua e la ritira carca di quelli animaletti.
tre!., dicevano nella loro lingua que'maledetti croati!., quattro!
. morpurgo -g. francescato [in « lingua nostra », xxviii (1967)
, 1-81: dei tanti vocaboli che la lingua letteraria ha ricavato dalla terminologia musicale,
, non resta che scarsa traccia nella lingua dello sport:..., tempista
: come volete che un bambino / della lingua latina si diletti, / se invece
g. ferrari [in « lingua nostra », xxxvii (1976),
ghaniani. 2. sm. lingua indiana appartenente al gruppo meridionale, attestata
; vi è una grande diversità fra la lingua letteraria (attestata già in iscrizioni delfviii
in iscrizioni delfviii secolo) e la lingua parlata, formata sulla base di parlate nord-
il sanscr. dravida 'etnia o lingua tamilica'. tamìlico (tamùlico),
. che è proprio o tipico della lingua. - anche sostant. p
petrocchi [s. v.]: lingua tamulica, di sèilan. tamìnio (
., che è da ntanga 'perizoma'nella lingua bantu degli schiavi di origine angolana.
.. « pela un po'la lingua » dice ratti « ma non è il
.. / han costor pronte tra la lingua e fugola, / ciurmando, infinocchiando
una stilla, / con un palmo di lingua fuor di bocca, / a forza
non ha conversazione con tanti in alcuna lingua con quanti ha lo volgare di quella,
chiazzato di nero, con tanto di lingua fuori, a testa bassa, gli zoppicava
ella altrui saluta, / ch'ogne lingua deven tremando muta, / e li occhi
me non saprei oggimai dire in che lingua io mi scriva; e tantoquanto mi pare
veste. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 365: 'tappe': veste.
scrivere. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 365: 'tappe de ruspante':
2. per simil. cadenza di una lingua in cui abbondano le parole tronche.
disputa appunto quale, dove sia, questa lingua che è o ha essere la buona
che è o ha essere la buona lingua per noi. e. cecchi, 3-25
truffarlo. a. leone [« lingua nostra », xxxviii (1977),
cappa. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 332: cappa. 'tappo'.
3-252: « passate dunque a raccontarmi qual lingua è più copiosa ai parole, e
suono del tamburo. viani [in « lingua nostra », xxxix (1978)
nella qualità. piccolomini, 10-218: nella lingua nostra alla gravezza et alla tardezza son
. vico, 4-i-25: appruova la lingua latina, la quale, perché assai tardi
parlare ad essere pieghevoli, e la lingua a pronunciare ogni suono o dolce o
sm. invar. traduzione della bibbia in lingua aramaico-giudaica. musso, ii-84:
tartagliano, taglia loro il frenello della lingua. note al malmantile, 5-39:
: un pesce e chi è tartaglio de lingua e balbotta. = deverb
frugoni, vii-517: snodava malamente la lingua tartagliona, sapendo meglio scioglier le borse
parla o pronuncia in modo stentato una lingua, per lo più straniera (in partic
-parlato da tali popolazioni (una lingua). -anche sostant. balducci
. -parlato da tali popolazioni (una lingua). -anche sostant. da
leggere la traduzione del nuovo testamento in lingua tartara. g. manganelli, 16-80
. tdexagog, forse prestito da una lingua orientale. tartaróso, agg. chim
gallozzole. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 369: o come i furbi
2-160: 'fero': suflissoide ora frequente nella lingua dell'industria e del commercio: 'aurifero'
osteria. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 364: 'taschièra':
ostessa. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 365: 'tascosa': osta.
era finito il elle frasi di una lingua attraverso le regole con cui concetto, e
illustra il funzionatastiera. mento di una lingua classificandone gli elementi senbronzino, 1-356:
fucini, 550: mi guardò la lingua, le gengive e gli occhi, mi
, ii-i 1-295: quel suo materiale di lingua è troppo povero: egli suona con
che non hanno né bascio, né lingua, né mani con le quali ci tocchino
gara. l. caretti [« lingua nostra », xii (1951),
monti, xii-2-215: non v'ha lingua, cominciando dalla greca, in cui
f. z. muazzo [in « lingua nostra «, xxxv (1974),
gran numero, per lo più in lingua francese, fra il xii e il xiii
pantofole. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 365: 'tavole': pantofole.
de l'altre cose specialmente di questa lingua, che ne volete fare il gonfaloniero
dell'altre cose), spezialmente di questa lingua, che ne volete fare il gonfaloniero
, con tutti s'abboccano e pigliano lingua. -togliere il tavolaccio-, prepararsi
una morfologia tabulare. vallisnieri [« lingua nostra », xviii (1957),
massima. 1. zingarelli [« lingua nostra », xxxii (1971),
, 'équipe'. g. rando [« lingua nostra », xxiv (1973)
dello stile; di maniera che la lor lingua riesce qualcosa di molto scipito, tra
, non è un innovare né la lingua poetica né lo stile né la forma.
le parole greche... dànno alla lingua francese... un'aria indegna
matematico e di scientifico che ischeletrisce la lingua. calvino, 13-205: vedo che il
2. assunzione da parte di una lingua di una forte coloritura tecnica rappresentata da
del suono. m. medici [« lingua nostra », axviii (1967)
video. m. medici [« lingua nostra », xxxviii (1967),
. f. marri [« lingua nostra », l (1989),
i-71: la scarsezza di grazia nella lingua francese tutta analitica e tecnica e regolare
[« lingua nostra », l (1989),
alla seconda. g. folena [« lingua nostra », l (1989)
. -assunzione da parte di una lingua di parole scientifiche anche in contesti comuni
. g. nencioni [« lingua nostra », l (1989),
. linguaggio che adotta molti tecnicismi; lingua settoriale. pasolini, 11-59:
), incroci dialetto-latino, koiné-latino, lingua letteraria-latino, tecnolingua-latino. = comp
comp. da tecn [ico] e lingua (v.). tecnolinguàggio,
l. graziuso [« lingua nostra », xxxiii (1972),
e 'ngordo, / lupo rapace e di lingua e di mano. varchi, 3-79
la pia antigone, troppo bella sencia lingua. = voce dotta, comp
8-740: dall'altezza del la lingua tedesca in quanto adottata da un'altra linsuo
delle teste tedesche per fabbride, della lingua o letteratura, ecc. tedesca. care
latino l'averebbe esposte a gente d'altra lingua, sì dioevo architettonico di camillo
ora tomarebbe. 5. lingua tedesca (anche tedesco, sm.)
gruppo occidentale delle lingue germaniche, attualmente lingua ufficiale della germania, delpaustria, di
anche la materia d'insegnamento di tale lingua. dante, conv., i-vi-8
248: fece tal giuramento in lingua todesca. d. morosini, lii-6-
, lii-6-284: tutti universalmente studiano nella lingua latina, ed alcuni nella tedesca; ma
e lui recitò una poesia in quella lingua... papà disse: « ora
franconia). -scritto in tale lingua (un testo); proprio della letteratura
); proprio della letteratura in tale lingua. g. gozzi, 1-28:
-disus. che rappresenta opere in tale lingua (un teatro). bertola
sm. che parla il tedesco come lingua madre. e. galli della
. magalotti [« in « lingua nostra », ix (1948),
honorati gautani (1491) [in « lingua nostra », xxxii (1971)
que conclusioni su questo giro d'orizzonte sulla lingua che oggi si parla? « certamente
. c. ciampi [« lingua nostra », xxxiii (1972),
. f. marri [in « lingua nostra », xlix (1988),
. migliorini [in « lingua nostra », ii (1940),
. c. ciampi [« lingua nostra », xxxiii (1972),
traiettoria. migliorini [in « lingua nostra », ix (1948),
come attesta a. menarmi in « lingua nostra » 1954, 4, 126)
corrispondenze e / o traduzioni in o da lingua estera (cioè con eclusione della semplice
semplice trasmissione di testo già predisposto in lingua estera). = deriv.
. che appartiene alla popolazione siberiana di lingua tatara che abita l'alta valle dell'ob
molte volte... una nuova lingua specialistica può essere caratterizzata dalla pura e
e semplice selettività: come per esempio la lingua della televisione. -televisione ad
sostant. 2. sm. lingua di tale gruppo etnico, la maggiore fra
! fieschi, tutte gettano / la lingua fore ». aretino, vi-746: quatro
, / che contro i numi di sua lingua il telo / ardisce i vibrar?
cielo, / che quest'audace e temeraria lingua 7 riscaldi leggi, oggi non
termine. g. figliuole colla sua lingua superba: prima, temerità; siconda,
eventi. -in sengnore, se la lingua non temesse di peccare in temerità, ardirebbe
. inventarium honorati gaytani [in « lingua nostra », xxxii (1970)
opera, temperanzia di cuore, ordinazione della lingua, stadera di tutte le parole,
riposo della persona e la temperanza della lingua. boterò, i-418: ora gli stati
caldo del regno di napoli rende la lingua più agile, più lubrica ed efficace.
temperanza nell'applicazione delle teoriche manzoniane sulla lingua e bonghiane su lo stile. -disposizione
quanta leggiadria sia sparsa per tutta la nostra lingua, in temperar il suono di alcune
monaco colui che non tempera la sua lingua. b. fioretti, 2-5-2-352: tempera
; eliminare eccessi o manchevolezze da una lingua, da un discorso, da un'
potranno elli rendere chiunque non ebbe buona lingua, ma sempre temperata a maledire,
ch'io n'abbia scritto e cantato nella lingua più bella dell'italo clima, dolce
sistema flessivo, che, in ciascuna lingua, servono a indicare il momento e il
castiglione, iii-44: è stata [la lingua volgare] più culta in toscana che
rovente per strappare le carni, la lingua, le unghie, i denti del
coltello del boia, la mano, la lingua, l'occhio o gli occhi,
dei più diversi delitti. -spreg. lingua da tenaglia o da tenaglie-, spirito pettegolo
, i-597: la madre aveva una lingua da tanaglie, capace di far nascere
il ferro, e gli tagliò la lingua. / così concio egli cadde, e
chiromante. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 364: 'tenca': chiro
. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 365: 'tencare': no-
rozzezza, carattere scarsamente evoluto di una lingua. giovannini, 5-153: non credo
e dalla oscurità de barbari la lingua latina, sì che messer francesco fu il
giovare notabilmente alla intelligenza e rischiaramento della lingua etnisca ancora sì tenebrosa. mamiani, 4-355
e non volle. -tenere la lingua: impedire ad altri di parlare.
comincia una voce o romore di questa lingua. -tenere la lingua a freno
questa lingua. -tenere la lingua a freno o in briglia: v.
organi disposto, però che né denti né lingua ha né palato; né alcuno settatore
veramente il primo che tenesse in nostra lingua questo modo di poetare, la- sceremo
... da meravigliarsi che la lingua italiana fra le moderne sia tenuta la
di trasportar i modi latini nella sua lingua: or questo è bellissimo. saba,
... si tiene per una lingua, ovvero braccio di terra assai angusto,
del mare si copre e discopre quella lingua. no. andare d'accordo
maestà essere che lui dovesse moderar la lingua nell'eccellen- tissimo collegio e la penna
becco si fendè largamente, mostrando la lingua tenera, batté due o tre volte a
. della casa, iv-133: della sua lingua impara ciascuno tanto negli anni teneri e
: con che maestria si maneggia la lingua, che così bene al variare degli affetti
timbro dolce o inflessione affettuosa (una lingua, la voce). martello,
pazza smania: eppure hanno essi la lingua più tenera che sia. tozzi, vi-553
ricotta. nuovo modo da intendere la lingua zerga, 365: 'tenerósa': pu-
dal gr. xlftog 'pietra'; cfr. lingua nostra, (1989), 1
tenor di quelle altresì come ella la lingua dolcemente isnodando, in questa guisa le rispose
messer ercole, che la nostra volgar lingua era eziandio lingua a'romani negli
che la nostra volgar lingua era eziandio lingua a'romani negli antichi tempi,
che il cavaliere stracco dall'importunità della sua lingua disse: « quanto bene noi abbiamo
. tali modificazioni siano entrate in una lingua;... del quando cioè dall'
un romitello, lo saluta con la lingua e inchina co'l capo. b.
avanti, con bocche aperte e penzolanti la lingua, con occhi melensi sbarrati dal terrore
, mu nito di una lingua spirale, e di sei tentoni per parte
le transizioni formate da tenuissime modificazioni di lingua e da particelle che acquistano senso e
.. è un glossario della prima lingua di grecia. g. b. martini
2-81: come è poco galante la lingua francese quando vuole essere logica! fra tante
mai davvero e di cuore, che la lingua non sia un complesso di vocaboli adatto
, xiii-98: i miei fiori di lingua non sono stretti in mazzi, ordinati
onni creato sperge; / unde la lingua che a torto sumerge / alcuna parte ch'
raffinare, perfezionare lo stile, la lingua; correggere, tergite, sm. zool
, la quale sta in moderare la lingua. pallavicino, 6-2-255: un'azione memorabile
desinenze. piccolomini, 10-273: la lingua latina per il contrario è lor simile
troppo muta, e obtusa, che la lingua medesima anche in prosa. si, senza
più lontane regioni conosciute). lingua poetica sono idiotismi e arcaismi; e voi
giorgio bartoli, cali, 342: lingua accostata verso il termin del palato e
un valore o anche un'attività o una lingua (e il loro superamento implica un
lui aventurosa solamente dentro da'termini della lingua latina. della porta, 4-167: filigenio
'terminologia':... dicesi pure della lingua particolare, che si foggia, ogni
un'altra. -con riferimento alla lingua di un autore, alle sue scelte
grado di leggere i poemi omerici nella lingua originale. a. busi, 16-368:
peso e dello splendore metallico, che sulla lingua non ec- citan niun sapore e benché
gli ebrei non aver avuta mai propria lingua, poiché, prima che non avessero
e ciarlatore, / ché, se la lingua mia di ciò non erra, / ver-
la mente, e non con la lingua, ma quando egli è stato giurato dalla
boccale. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 364: 'terrazzano': boccale
garrula e loquace, e sfrenata della lingua fu assaltato da una terribilissima tempesta.
, iii-3-39: se arriva a tenere la lingua a freno per quel breve tempo che
altri errori simili, che suonano nella lingua italiana come le stecche false nel canto
il sonetto con tutta la nettezza della lingua e la tersezza della imagini, faceva
quaranta immaginò figure, / di cui la lingua, che a parlarne prende, /
, / che onor portava d'ogni lingua tersa. g. visconti, 1-125:
terso. tassoni, xvi-813: una lingua tersa e pulita non è mestiere da una
viepiù tersa / resa è la nostra bella lingua etnisca, 7 dall'antica oggi mai
pagato della mia provvisione della lettura della lingua toscana di tutte le tre terzerie fino
verbali, con cui le frasi di una lingua si riferiscono a persona diversa da emittente
come ricchezza, come capitale tesaurizzabile dalla lingua. = agg. verb.
g. bianchetti, 1-301: che la lingua italiana possa essere e siaconcisa quanto la latina
15. ricchezza semantica ed espressiva di una lingua, di un genere letterario, di
idem, 356: una testa con la lingua vale il doppio. baiatri, 1-110
laterale alla mia carezza, tergendosi colla lingua rosa i colaticci di moccio.
gambe e li si è scorticata la lingua e mi si era anche gonfiato un
. landino, 36: adam in lingua ebraica significa secondo le interpretazioni della bibia
la quale sarebbe impossibile a splicare per lingua umana. tavola ritonda, 1-61: prima
-rappresentato da testi scritti (una lingua). bacchetti, 2-xix-15: evitare
un pensato troppo disforme daquello dei parlanti una lingua, così poco testificata quasi a farcela
-testo a fronte-, quello in lingua originale che in alcune edizioni viene stampato
m. medici [in « lingua nostra », xxxi (1970),
significato della composizione e con riferimento alla lingua in cui è stato redatto o all'
debbano più tosto esser trasportate in questa lingua così: 'e lei tirare, come fosse
il sacrario non solo della crusca ma della lingua nostra. piovene, 7-328:
dei sacri testi. -testo di lingua: opera che in base a determinati
la traduzione della 'bibbia'è testo di lingua; da noi è testo di lingua il
di lingua; da noi è testo di lingua il 'decamerone'del boccaccio. fanfani,
tra quelle scritture che fanno testo di lingua. carducci, iii-6-62: v'è
una commissione dal governo istituita pe'testi di lingua. saba, x-166: il libro
il libro - oltre che un testo di lingua - è delizioso. -ciascuna delle
cicerone. -lettera di testo: la lingua volgare. statuto del comune di montagutolo
, molto fanno al fatto di nostra lingua, siccome l'anoni- me antiche testuali
247: la testuggine marina non ha né lingua né denti, ma col taglio del
primo che si sia ancor nella nostra lingua veduto. capriata, 1-12: facendo da
,... addobbarono questa nostra lingua di nuove testure, di nuove canzoni e
. -struttura sintattica o lessicale di una lingua. bembo, io-x-217: che diremo
: voi dite che per aver la lingua toscana assai vocaboli di tutta italia, non
una signora amabile d'imparare la sua lingua e più fortunato il fratello dell'autore
, che può essere scelto per maestro di lingua e far servire il librettino suo nipote
anzi adoperato più volte da prima in lingua italiana da benedetto del bene. g.
scintilla nera dei suoi stivaletti / stringati, lingua che non fa godere.
essenziali ah'imperialismo. 3. lingua teutonica (anche teutonico, sm.)
anche teutonico, sm.): la lingua germanica, il tedesco. vasari
vasari, iii-661: ha tradotto in lingua teutonica l'opere d'architettura di sebastiano
parole nondimeno delle lingue teutoniche restarono alla lingua letteraria italiana; e v'è un criterio
nullo. -che appartiene a tale lingua (una parola) o che ne
sinonimi. l. graziuso [« lingua nostra », xxxiii (1972),
guarnizione astratta. 3. lingua tibetana (anche tibetano, sm.)
(anche tibetano, sm.) la lingua, di ceppo si no-tibetano, parlata
sikkim, occupandosi di tibetologia e imparando la lingua tibetana. = voce dotta,
sotterranee vene, / or con la lingua tremola de tonde / lambendo va le tiburtine
vostri avversari in opera di ortografia e di lingua. c. bini, 1-101:
) abitata prevalentemente da una popolazione di lingua italiana. musso, iv-109:
teglia. inventarium honorati gaytani [in lingua nostra, xxxii-i],
al roverscio come filosofo finto, con la lingua in fuori come ciancero sfacciato, -
coscienza. l. caretti [« lingua nostra », xii (1951),
accolto in epoca non troppo lontana nella lingua sportiva..., ma ne resta
pallone. l. caretti [« lingua nostra », xii (1951),
in acqua infinocchiata. viani [in « lingua no stra », xxxix
tigna. ibidem, 171: la mala lingua è peggio che tigna. 9
alla regione etiope del tigré o alla lingua semitica parlata dalle popolazioni che vi abitano
lo abita... e la sua lingua; dizionari tigrai -italiano di a.
offesa, / che di te la mia lingua si lamenti, / o la mordi
(o tigrino, sm.): lingua semitica parlata dalle popolazioni settentrionali dell'etiopia
ma in passato non fu mai usata come lingua letteraria. massaia, ix-224: conoscendo
massaia, ix-224: conoscendo bene la lingua tigrina, le regioni abissine, gli
: lavorano intorno a un vocabolario della lingua tigrina e alla pubblicazione dei vangeli,
il dialetto tigreno si avvicina più alla lingua sacra, ed il clero ha un po'
tozzo, coda e zampe corte e caratteristica lingua azzurra che mostra in situazioni di pericolo
popol tutto adesca. viani [in « lingua nostra », xxxix (1958)
il quale può essere anche arricchito eli lingua, funghi, tartufi. = dal
'timbrico': aggettivo, da timbro. nuova lingua italiana. savinio, 12-380: che
servile imitazione, la supersti- zion della lingua, la scarsezza dell'idee, la timidezza
; del gusto, nella origine della lingua; dell'odorato nelle carun- cule mamillari
dante, inf, 31-2: una medesma lingua pria mi morse, / sì che
se adunque non poterono introdurre la loro lingua in francia, furono però da tanto,
né solamente le voci umane dalla umana lingua si formano: ma qualunque suono delle inanimate
sentiva ad un tempo, che la lingua mi si legava, li spiriti mi s'
, vi-239: io era appena tinto della lingua latina e ignaro al tutto della toscana
, la sua scrittura, la sua lingua, lo stile, il comportamento).
166: è verisimile che la lingua di tutte le colonie asiatiche fosse in
7-iii-48: convien ricordarsi che colla stessa lingua latina erano venuti meno i buoni maestri della
. insieme dei caratteri fondamentali di una lingua o di un gruppo di lingue (in
teppismo neo-fascista. e. vineis [« lingua nostra », xxxii (1971)
g. r. cardona [« lingua nostra », xxxii (1971),
arbasino, 23-1249: sempre con la lingua fra le labbra, e se le
. medie. strumento per bloccare la lingua durante interventi all'interno del cavo orale
comp. dall'imp. di tirare1 e lingua (v.). tiralòro
scene. -conoscere o padroneggiare una lingua, adeguandola perfettamente ai propri intenti espressivi
ix-1-547: ei [dante] tiranneggia la lingua. 7. opprimere una regione
superstizione e tirannia in ordine alla purità della lingua, ne produce dirittamente la barbarie e
g. contini, 20-29: la lingua è spia del significato strofico: la formulistica
ii-7-34: si aggiunga la parentela tra la lingua italiana e provenzale,...
chiamate tirante. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 364: 'tirante':
torcendo la pancia. -sporgere la lingua con scherno. moravia, 24-17:
del tutto imprevista, gli ha tirato la lingua. -per simil. sgranare gli
quelle teste ammiccava, rideva, tirava la lingua, faceva sberleffi. -tendere
l'archeologia lo tirava molto, della lingua e delle cose etnische avea conoscenza.
stile tira al latino, perché quella lingua rozza e nascente s'abbelliva de'modi di
nascente s'abbelliva de'modi di una lingua splendida ed adottata universalmente. carrer,
di sì. -far tirare la lingua: costringere a lunghe, estenuanti insistenze
a mondovì che gli agnello fanno tirar la lingua a pagare. -noi tireremo
. -volto, tradotto da una lingua a un'altra. bacchetti, 13-43
scrivere, certe sue versioni rabberciate in lingua di francia mescolata di volgare lombardo,
punto s'impediva o la chiarezza della lingua, o la destrezza del parlare umano
che si riferisce alla tiroide e alla lingua. = voce dotta, comp
essi. l. caretti [« lingua nostra », xii (1951),
. m. medici [in « lingua nostra », xx (1959),
ruota. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 365: 'tirrosa': rodel-
. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 365: 'tirrèlla': sec
vai cangiando sorte, / tal che lingua né ingegno uman né stilo / giugne a
. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 365: 'tirri': scoffoni.
questa evidentemente le caccia dentro tutta la lingua enorme come un membro e colle labbra
sostant. l. caretti [« lingua nostra », xii (1951),
tocàrio, sm. ling. antica lingua indoeuropea distinta in due dialetti e parlata
è assottigliata al punto da sembrare una lingua di aspide: tale è infatti l'
la tocca, perché è mordace di lingua e non guarda in viso a nessuno.
eccellenti, e non avere tolta la lingua dall'uso, ma dagli autori. bellori
che gli ha impedito un po'la lingua; ma si spera che guarirà. bocchelli
picciolo. l. caretti [« lingua nostra », xii (1951),
della misura. gobetti, ii-74: la lingua rozza e arguta... delle
stanno / come simie in iscranno, -senza lingua / la qual distingua -pregio o ben
altavversario. l. caretti [« lingua nostra », xii (1951),
23-13: quando la coscienza impedisce la lingua, è tolta la fidanza delnnsegnare.
altro guido / la gloria de la lingua; e forse è nato / chi l'
, 1-viii-224: volendo recare nella sua lingua alcuni sermoni di orazio, tolse più presto
dalla ammirazione di tutti. -togliere lingua: chiedere, domandare (in relazionecon una
un gentilissimo padre, e prima tolta lingua se v'era alcuno ch'avesse gusto di