, nell'azema 'sciach', che tutti in lingua nostra vogliono dir imperator. p della
col superbo titolo di sciàh, che in lingua persiana significa re. gemelli careri,
sciorre / colle lodi di lui la lingua impara. -dare espressione linguistica.
ad altre conferenze. -sciogliere la lingua al canto: iniziare a cantare.
io fei lecorde al suono / sciorrò la lingua al canto e tu potrai / la
canzone seguire. -sciogliere la lingua al dolore: esprimere il dolore con
; / poi sciolse al duol la lingua e gli occhi al pianto.
occhi al pianto. -sciogliere la lingua a qualcuno: consentirgli di parlare;
l'orrendo mistero ora mi scioglie la lingua. pea, 7-591: benedetta la febbre
la febbre che t'ha sciolto la lingua. zavattini, i-29: ci fermammo un
acquosi, che mi sciolsero gradevolmente la lingua, riprendemmo il volo e insieme il
insieme il discorso. -sciogliere la lingua di qualcuno: restituirgli la parola.
comp. dall'imp. di sciogliere1 e lingua (v.). sciogliménto,
troncò il nodo vitaledella contessa, sciolse la lingua di ruremondo. -ispirare poeticamente.
: amor, che 'n prima la mia lingua sciolse. -sciogliere il volo
. volo. -sciogliere i nodi della lingua: far superare le difficoltà espressive.
patria mi scioglie i nodi de la lingua, quando si ragroppa ne la superstizione
, 312: ebbe il maschio impedita la lingua, tale che appena poteva sciorre la
la vostra bocca pareuna viola / quando la lingua scioglie la parola. -comporre opere
i meriti del santo se le sciogliesse la lingua. ti 'l vento, o
e della peste. -sciogliersi la lingua a qualcuno: guarire della condizione di
valentiniano e vittricio, fugli -sciogliersi la lingua a, di qualcuno: diventare loquace
, 18-36: alle frutta, la sua lingua si sciolse. vittorini, iv-160:
vittorini, iv-160: si direbbe che la lingua ti si sciolga. -sciogliersi la
ti si sciolga. -sciogliersi la lingua a qualcosa: trovare espressioni appropriate ed
. marini, 45: abbiate or lingua che sappia sciogliersi a scorrere i vostri
. delfino, liere nello scioglimento della lingua, nelì'articolamento i-lv: io lodo gli
bertuccione, che parli sol perch'hai la lingua senza considerare l'improprietà del parlare?
suo violento tremito. -scioltezza di lingua: parlantina pronta e vivace e anche
la signorina lander con insolita scioltezza di lingua, « è morto cloriosamente nella cuerra
poesia. -libera espressività di una lingua, in partic. di quella parlata
il garbo e la spontaneità e scioltezza della lingua parlata. g. ferrari,
g. ferrari, 71: la lingua francese, divenuta la più dilettevole,
, alla scioltezza e franchezza congenita della lingua popolana, si unisce si accorda la
-che penzola fuori delle fauci (la lingua di un cane). graf
: egli, essendo molto sciolto di lingua, cominciò con grande audacia ad accusare molte
2-2-422: un suo prete sciolto di lingua, massimamente se il precipitava la collera
.. coloro che cercano aggiugnere a questanostra lingua i versi tragici, poi che la innovazion
e non dettato dalla natura della nostra lingua. c. gozzi, 4-9:
colpi di gola nel canto e di lingua negli strumenti a fiato. -quella che
2. -lingua sciolta: v. lingua, n. 23. 41.
'sciopero', come si dice in buona lingua toscana, per indicare quegli accordi che gli
sta saldo al costrutto naturale della sua lingua, e te la sciorina via tal
e scabrosità. -tirare fuori la lingua. i. lattes coifmann [«
vostra professione / è menar più la lingua che le mani. magalotti, 9-1-221
: il popolo scioto ha inventato nella sua lingua un giuoco di parole. -sostant
dice bene? occorre far ricorso alla lingua francese per significare quello che con tal
però voi in sì piccolo conto questa lingua [il dialetto milanese] che meriti d'
anche in presenza di chi la parla, lingua d'oca, lingua sgraziata, goffa
chi la parla, lingua d'oca, lingua sgraziata, goffa, fetente, unta
francesi. -che si allontana dalla lingua nazionale nel suo sviluppo storico (una
dialetto o gergo perduto o d'una lingua artificiale e scismatica fu pubblicata in italia
l'amaritudine e con le scissure della lingua e del palato. ragni, 93:
bruciar mosca. 4. sm. lingua parlata da tale popolazione. goldoni,
scrivevano paleonardo, 2-337: caucaso in lingua iscitica voi dire role le quali apparivano
quando essa quanto abbiam detto ad ogni altra lingua:... alla scitica a
l'amaritudine e con le scissure della lingua e del palato. = deriv
vuol tempo... a impararla codesta lingua?... non sarete forzati
gol. m. medici [in « lingua nostra », xx (1959),
non apprezzato (una disciplina, una lingua, un autore, ecc.).
lionardo fussino quegli che avessino rinnovata la lingua latina, ch'era istata sepolta anni mille
repubblica francese ha mandato de'maestri di lingua nella brettagna e nella normandia ove il
lionardo fussino quegli che avessino rinnovata la lingua latina, ch'era ista- ta sepolta
l'uso d'una città a criterio di lingua. seppellitóre (ant. sepellitóré
foscolo, xi-1-103: seppure la lingua di virgilio si ritrovi mutilata e imbarbarita
627: 'sepsi': designa ciò che in lingua comune si dice infezione o suppurazione.
ha fatto dell'italiano una specie di lingua europea neutrale, e inconsciamente egli vi
ne'suoi segreti da saper sequestrare dalla lingua viva la morta, l'affare cammina molto
qual altro si voglia mi è la tosca lingua chiaramente nota. a. lenio,
allora dalle faccende passare a prender lingua e restarne informati. cesari, 6-88:
d'alberti]: egli ha sequestrata la lingua in bocca.
, che serbò sempre qualche onore alla lingua latina. foscolo, iv- 411
a fare a londra una rassegna in lingua italiana. 5. destinare una persona
è tesoro o magazzino o serbatoio di lingua; quel che è arte. calvino,
parlato dai serbi, serbo (una lingua slava); composto in tale lingua
una lingua slava); composto in tale lingua (una letteratura).
la bulgarica. tommaseo, 3-i-153: la lingua più pura, più intera ne'suoni
tommaseo, 1-415: comincio l'ebraico. lingua con radicidi serbico non comuni col greco.
transito. 3. sm. lingua della serbia. carducci, ii-19-258:
serbo? -mettere in serbo la lingua: fare silenzio, smettere di parlare
il chiacchiarone lardecchiotto mette in serbo la lingua e, grondon grondoni, va a sedersi
etnici (una popolazione). - lingua serbocroata (anche serbocroato, sm.
anche serbocroato, sm.): lingua slava parlata dai serbi e dai croati
kajkavo; la letteratura espressa in tale lingua inizia con testi agiografici nel sec.
è slava (serbo-croata) di razzae di lingua. soldati, 6-228: goniace è il
può mancare, e non manca, in lingua serbocroata e inglese, qualche accenno non
, 2-iii-62: « mordetevi la lingua, ree femmine » diceva la buona massaia
intende quanto intende un matto / e di lingua non saniente affatto, / bench'e'faccia
serenità nella faccia, dolci parole nella lingua, buon riposo nella persona e molta
riconnettere con sergente: cfr. « lingua nostra », xxxvi (1975),
v. cordaro clarenza [« lingua nostra », xvi (1955),
mi sono posto seriosamente allo studio della lingua greca e vi ho fatto qualche avanzamento.
, al popolo, se la sua lingua non era elegante né pura, l'elocuzione
in quella giornata. 3. lingua, idioma; parlata. dante,
così sermoneggiando, dettando in materia di lingua? 2. pronunciare tomelia.
13. bot. disus. lingua di serpe-, v. lingua, n
disus. lingua di serpe-, v. lingua, n. 15. -pan di
la martinicca, schiocca la frusta e la lingua a ecquella dico / che par così
caccia se stessa in fuori una serpeggiante lingua di terra. manzoni, pr.
, guizzare con movimenti rapidi (la lingua, le labbra, le dita).
). bissari, 1-34: cara lingua, o lingua cara, / che serpeggiae
bissari, 1-34: cara lingua, o lingua cara, / che serpeggiae sì m'alletta
collegati con ghiandole velenifere, e di lingua bifida, usata come organo tattile e
. 2. per simil. la lingua, in quanto strumento ingannevole o calunniatore
ciascuna clausuletta potrai fare invettiva contro alla lingua più piccolo e peggiore di tutti i
vitupero, / l'invidia con sua lingua serpentina / detto ha così; ma s'
, 1-48: se odi sibillare la lingua serpentina di maldicenti, fuggi, o serra
, 20-97: ella, che aveva una lingua serpentina, le dice: « il
. baldi, i-97: quanto una lingua serpentina vaglia, / ben conobbe natura,
leggiera cosetta borbottava sempre e avea una lingua serpentina che toccava le midolle.
un andamento sinuoso, serpeggiante (una lingua di fuoco, una radice, ecc.
). chiudere la bocca, bloccare la lingua. -per lo piu al figur.
il demonio, che ti serra la lingua s'egli puote. girone il cortese volgar
qual 10 mi sia, per la mia lingua s'oda. -rifiutare qualcosa a
e datogli una stoccatina in bocca con la lingua, non ischiodando punto de la chiave
, servate almeno le regole della lingua. martello, 133: qualche moderno lavoratore
2. proprio della serbia (la lingua, la letteratura). leopardi,
). leopardi, 288: in lingua... /... /
parer mio, si renderebbe alla buona lingua col regalarle posterità nello strano senso in
dono della mano, altro il dono della lingua. il dono del servigio è la
coi lapponi, non perché intendano quella lingua, ma perché alcun lappone parla anche
lappone parla anche svezzese, la qual lingua possedeano quei due. baldinucci, 1-32
, se i vocaboli de la toscana lingua servono a pieno ai concetti e a le
serva, a ciò costretto / sì dalla lingua mia, che della greca / viepiù
manifesto. statuto albertino, 62: la lingua italiana è la lingua ufficiale delle camere
62: la lingua italiana è la lingua ufficiale delle camere. è però facoltativo di
e di coltello. -servire di lingua: fare da interprete. e sebben
si cominciò a disputare, servendo di lingua fra amendue garzia della pegna portoghese,
e frugale da fargli scegliere fra la lingua delle cerimonie e del punto d \ >nore
landino, 30: captivo in lingua latina significa uomo preso in guerra e
battuta. l. caretti [« lingua nostra », all (1951),
da una rigida normativa stilistica (una lingua). cesarotti, 1-xxix-20: questa
). cesarotti, 1-xxix-20: questa lingua non deve essere né licenziosa né serva
caduto in errori di grammatica, di lingua e di costruzione. = voce dotta
di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche,
offensiva avversaria. m. medici [« lingua nostra », xx (1959)
artificiali. b. moretti [« lingua nostra », xlvii (i986),
forzatenerle con il guinzaglio, da che la lingua non si può ma- scarar come il
buommattei, 62: l'accento nella nostra lingua è comportato fino alla sesta ultima.
uno scritto, esaminandone e valutandone la lingua, lo stile o il contenuto e
dalla crusca medesima e trovata in genere di lingua senza nulla che non sia ben detto
sto letterario dal punto di vista della lingua, in partic. ammissione fra quelli
vo'avete. -fare sete alla lingua: placarla dissetandosi. anonimo genovese,
setole degli animali come sono quelli della lingua di bue ('anchusa officinalis'),
. dalla croce, iii-32: la lingua in vari modi suol esser afflitta dalle ulcere
la 'setosità'(come diceva flaiano) della lingua dicomisso componeva immagini e istantanee degli anni fra
barba. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 361: 'setosa': barba
disposto, però che né denti né lingua ha né palato; né alcuno settatore di
. -cultore, studioso di una lingua o di una disciplina. luna [
a denti secchi. ibidem, 232: lingua bordella, che i lor disegni
m. guitera de bozzi [« lingua nostra », xxxiv (1963),
.. / corbame e fadella nuova lingua repubblicana. è termine originalmensciame di ferro
no, ma nemmeno la lor lingua ha vocabolo alcuno di bestemmia, il
, di persecutore della nobiltà, di lingua immoderata e di acerbità di natura.
ladro, un giocatore, una mala lingua, un barro,... uno
per cento. -non adattato alla lingua in cui è inserito (una forma
per essere corto né ammettendo certa vaalla lingua toscana e far che si dica 'cuculiare'.
: è forza di armarsi di una lingua che tagli, d'un core che si
irreversibile. carducci, iii-26-143: la lingua latina cadeva in isfacelo. g.
domandato di parlare per mescere la sua lingua a quel concerto poliglotte, ottenutane con
e parmi anche ci sia più bella lingua, che cose novissime o utili. fece
grammaticale, anche eccessiva, di una lingua. cattaneo, 1-1-157: le lingue
: il fatto che l'italiano fosse una lingua rimento, turbamento.
questi 'phitri', o legne, la poetica lingua chiama 'eclimenaas', quasi sfasciamenti, trucioli
dalle armi conquistatrici dei romani, la lingua avesse dovuto morire. manifesti del futurismo
la presenza di voci straniere (una lingua). - anche sostant. la
un di questi sfatatori di studi di lingua. 2. compiuto in segno
non sono riuscito a trovare nella nostra lingua un po'sfatta e troppo florida il
e fa minore, / sento a la lingua porsi un duro freno. caroso,
palla. l. caretti [« lingua nostra », xii (1951),
volponi, 8-86: sapevo solo la corta lingua dei pappagalli giovani della foresta, quasi
contro di lei che potevano discoccare dalla lingua d'una principessa tutta infocata d'ira
a. cattaneo, iii-ii: una lingua miracolosa nel tacere, dule massiilari e tonsille
talenti per imparare a forza dicrudelissime sferzate la lingua latina colle regole scritte in latino più
, perché 'infra', in questa lingua, non vuol dir 'di rincontro',
un fiato, con la medesima lubricità di lingua corre di suggetto in suggetto, sempre
pagine ch'ei ci lasciava, una lingua, quale in oggi gli sfibrati scrittori.
pronto alle facezie, a'sali; lingua graziosa di saetta; nemico sfidato della
questi scuffianacci si domandano zataznici in quella lingua [turca] che vuol dire sfidatoli
. alterarsi rispetto all'originale (una lingua). cesarotti, 1-a-1-185: trovo
: trovo più probabile che la greca lingua al tempo di eschilo fossesi già in bocca
: l'orsa non può tanto con la lingua faticarsi intorno agli orsatti suoi per figurargli
. -corrotto, deformato (una lingua). metastasio, 1-iv-607: ignorano
costoro non solo non apprenderebbe gentilezza di lingua e di contegno, ma si caricarebbe di
! giuliani, ii-375: con quella lingua non vuole mai tacere; sempre sfilunguella
quest'ora lo dovrebbe intendere cne la lingua non ha osso, mafa rompere il dosso
così fero, / un ch'è di lingua e d'opre e di pensiero /
a imitare gli antichi autori di nostra lingua, sono piene di affettazione, di parole
dolore. non abbaiava più, la lingua più penzoloni delle orecchie, sfinito,
che coronerà le mie glorie che a quella lingua che tenta di sfiorar i miei pregi
sofìstiche: tagliava non meno con la lingua di quello che punteggiasse con lo stocco
con quella persuasion di aver bevuta la lingua co 'l latte le ha potute seguitare
intr. (sfioretto). infiorettare la lingua, facendo eccessivo uso di ornamenti retorici
lo sfizio di tradurre i vangeli in lingua moderna. c. e. gadda,
sigaretta dal pacchetto. -protendere la lingua dalla bocca o, anche, metterla
alla preferenza nostra il maldicente sfodra raffilata lingua per ferire alcuno, che d'abbassare il
,... sfo- drando la lingua mordace. arpino, 13-109: riappese e
, 13-109: riappese e sfoderò la lingua, boccheggiando. -in un contesto
cuore, permectarò che 'l membro della lingua parli per sfogaménto del cuore e per gloria
che voi proponiate il modo di mescolar questa lingua sì che non si vegga la divisa
burnetti. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 386: sul burchio truccami
. l. graziuso [in « lingua nostra », xxxiv (1973),
altra. l. caretti [« lingua nostra », xii (1951),
. per simil. sminuire nella bellezza una lingua, nell'organicità una dottrina o nella
l'ordine sintattico nella traduzione da una lingua a un'altra. bonghi, 1-186
parere che i pesci o non avessero lingua o l'avessero molto sformata.
altri errori simili, che suonano nella lingua italiana come le stecche false nel canto
egli con esse di provare che scrivendo nella lingua del secolo passato non iscriviamo a'morti
.. sforzandogli i denticon la punta della lingua serpentina. -allargare una scarpa mettendola
possumus'. 32. piegare una lingua a esigenze che le sono fondamentalmente estranee
struttura metrica o le forme consuete della lingua alla propria esigenza espressiva; mettere insieme
, scoprirono nella indole genuina della lor lingua una vena varia e ricca di stile
sforzatura e d'accatto, una pretesa lingua tipica che era essa stessa un dialetto.
perché si rasciughino. viani [in « lingua nostra », xxxix (1978)
lavoro). jahier [in « lingua nostra », xxvii (1966),
terrei di non iscampanare sin forte la lingua che sin costì in mantova non vi
sprecone. borelli [in « lingua nostra », xxi (i960),
da un tempo in qua insegnava la lingua spagnuola alla marchesa dalvi. s.
a darmilo sfratto era la mia intemperanza di lingua coi ragazzi. -licenziamento.
lima e si mise a leccarla. la lingua, sfregando, cominciò a far sangue
un troncare le mani all'artista e la lingua al ceretano. della porta, 6-37
iii-17-129: avea fatto recitare pure la lingua toscana ma il volgo, le siepi e
: superba mano e levante disdegno di lingua, crespamento di naso, levare di ciglia
coscienza, né in parole d'impazienzasfrenò la lingua. b. fioretti, 2-5-86: tutte
. giamboni, 10-42: quivi la lingua isfrenatamente favella; quivi si dicono bugie
che quanto a lei sembrava sfrenatezza di lingua e licenza di pensieri nei teatri di
7-151: si deve scrivere con purità di lingua, sì ono? certo sì, se
persona e, con meton., la lingua). fra giordano [crusca]
: uomini largacci di bocca e di lingua sfrenatissima. zanobi da strafa [s.
quando il ventre e ripieno, la lingua ne viene sfrenata. ricciardo da cortona
stati veduti e vegonsi tucto dì per la lingua sfrenata. savonarola, 7-i-79: appresso
si chiama barbaro colui che non ha lingua cristiana, anzi l'ha sfrenata al
conoscendosi da tutti quanto era sfrenata di lingua e mordace e che a nessuno portava
molto garrula e loquace e sfrenata della lingua, fu assaltato da una terribilissima tempesta
lo sfrenato arbitrio del fraseggiare non naturale alla lingua. cesarotti, 1-i-36: il gusto
discorso, un'opera artistica, una lingua di parti, elementi o aspetti superflui
de'primi a regolare e sfrondare una lingua troppo rigogliosa e mescolata, si rassomigliano
morde; respinge, fa con la lingua qualunque cosa. 2. stravaganza arbitraria
un'opera letteraria o per rinnovare la lingua. gozzano, i-1357: senza contare
un tempoliberale verso i 'nuovi acquisti razionali'della lingua e avverso agli sfruttamenti del 'volgarismo pittoresco'
nievo, 1-4: se ti pizzica la lingua un troppo molesto prurito di rispondermi,
, 3-295: io non niego che nella lingua volgarenon si possa scrivere e non si sia
ne do quanto posso allo studio della lingua. riccardi di lantosca, vi-
). tesauro, 5-56: cotesta lingua serrala fra 'denti / - se la
concerto delle terminazioni di cui la nostra lingua è più d'ogni altra ricca per
le signore tramezzo. mamiani [in « lingua nostra », xix (1958)
i manierismi. -particolarità espressiva di una lingua o di uno stile; lieve differenza
malagevole avvertire. bonghi, 1-83: la lingua tedesca ha infinite sfumature d'espressione e
di questo uccello dal purpureo rostro e dalla lingua larga, e che parte la voce
. so caretti [« lingua nostra », xii (1951),
per terra. l. canetti [« lingua nostra », xii (1951)
dal ridere: ridere 1nani [in « lingua nostra », xxxix (1979),
scritto senza sgangherare e senza contorcere la lingua loro, tiene un luogo assai luminoso il
rinega, lo intelletto impazza, la lingua taglia, il fiato coce, il
in idiotismi lombardi a iosa, frasi della lingua adoperate a trissino, 2-1-271
per qualcuno. magalotti [in « lingua nostra », xlii (1981) 2-3
'l più 'nsipido che mai / sciogliesse lingua a infastidir orecchi, / acciocch'io sia
silphio, sì come se scrive in lingua todesca, apre ogni serratura.
cominciamento di questa malatia guardali sotto la lingua, e levali il verme quale sta sotto
levali il verme quale sta sotto la lingua, e se non migliora, piglia radice
probabilmente universale, differisce notevolmente da lingua a lingua). -sillaba aperta o libera
universale, differisce notevolmente da lingua a lingua). -sillaba aperta o libera: quella
transitorie dimoranze con voci d'umana lingua. bisticci, 1-i-65: tradussi il
acconsentirmi ch'io sciogliessi né meno dalla lingua una silaba per mia discolpa. vallisneri [
sillaba: non che parlassero un'altra lingua, ma dicevano tutte parole il cui significato
di quanto diceva jozek, serpente, lingua maligna. arpino, 6-109: restai
versi, per che il vocabolo 'poesia'in lingua italiana è di quattro sillabe, e
pronunciare a fatica le parole di una lingua, in partic. nell'esercizio dell'apprenderla
pubblicato or è poco un sillabario nella lingua tigrina stampato dalla tipografia della missione svedese
lenta delle parole per la difficoltà della lingua o anche con enfasi espressiva per sottolinearne
le nuove flessioni che andava pigliando la lingua, si andavano inflettendo anch'essi a nuovi
-aumento sillabico: nella grammatica della lingua greca, aumento che in alcuni tempi
dubito che abbia potuto travasarsi nella lingua tedesca tutto intero quel poetico che le
batacchi, 2-102: non parlava la lingua naturale, / senza fare un grecismo
segni simbolici, indi- pendenti da ogni lingua, si possano scrivere tutti i numeri,
vico, 4-i-975: la seconda [lingua] 'simbolica'o per imprese, quale appunto
le sue metafore ed allegorie come la lingua. pascoli, ii-139: con questa rettifica
o comparazioni, che poi, con lingua articolata, fanno tutta la suppellettile della
chiamandolo 'dactilios', perché il dito in loro lingua è detto 'dactilos'; gli antichi
quale presentò a papa giulio, recitandolo in lingua latina alla presenza di molti.
ali e alcune altre simenie che in lingua arabia importa additamento. fasciculo di medicina volgare
virtuale esistente fra le varie unità della lingua che appartengono alla stessa classe semantica o
. cerretani, nissima notizia della lingua latina, e messer antonio il simile.
o dottrine. sta traduzzione in una lingua che con la greca in molti casi ha
palmieri di 'parlare'in prima persona una lingua che ha perduto e da cui ormai lo
. gemetti careri, 1-vi-123: la lingua [del tacchino] stimano gli spagnuo-
fu cotanto veritiere che non tradì la lingua in tramandarle il sentimento puro del cuore.
impianto elettronico, traduce in un'altra lingua un discorso mentre questo viene pronunciato.
pretesa d. pieraccini [in « lingua nostra », xxxv (1974),
16. puristicamente salvaguardato (la lingua); appropriato, corretto (un
avete non rade volte corrotta la sincera lingua italiana. carducci, iii-28-94: trascurate.
vollero che nelle faccende pubbliche la loro lingua fosse anche intesa da tutti i loro
delle congiunzioni e con sostituzioni strane di lingua. 3. mus. sincope.
landino, 72: veggiare significa in lingua fiorentina antica vendicare e deriva da vendicare
. del dialetto o della lingua com'è in un determinato punto del
e poesia era stata raggiunta portando tutta la lingua al li vello della poesia
elementi e i fenomeni propri di una lingua quando vengono considerati come formanti un sistema
pasolini, 8-77: l'oralità della lingua si verrebbe a presentare come metacronica,
facile in un dialetto che in una lingua. g. contini, 25-135: come
). pasolini, 13-310: la lingua del teatro è invece una lingua per
: la lingua del teatro è invece una lingua per definizione sincronica: le evocazioni e
regione del sind (pakistan). - lingua sindica: lingua indo-aria parlata in tale
pakistan). - lingua sindica: lingua indo-aria parlata in tale regione.
più in espres sioni della lingua parlata come rimandare, rinviare sine
. scientifica, ma pratica della lingua italiana e il possesso sicuro sinedrita,
, e che vivranno finché vivrà la lingua francese e il sentimento della tervalli
quelli degli indù settentrionali. 3. lingua singalese (anche singalese, sm.)
. g. mosca [« lingua nostra », v (1943),
la stessa termi- proprietà della nostra lingua, massimamente nella poesia, il dare
. l. caretti [« lingua nostra », xii (1951),
così regnante in italia, nel fatto della lingua. de sanctis, 7-417: è
a singolarizzarsi, studiando il 'segreto'della lingua etnisca. = denom. da singolare
singolarmente onorò l'uomo, dandogli la lingua da parlare. guido delle colonne volgar.
singolare. l. caretti [« lingua nostra », xii (1951),
ant. che contiene i lemmi della lingua cinese mandarina tradotti in latino e viceversa
mostazo di pota, / meti la lingua tanto sinistra: / tra fango e farda
di nazione e di costumi e di lingua. settembrini, 104: sintanto che [
honorati gaytani (1491) [in « lingua nostra », xxxv (
riguarda la storia, la civiltà, la lingua, la letteratura, la religione,
cognizione della storia, della letteratura, della lingua, ecc. cinese. poerio,
sinonimie. savinio, 27-322: nella lingua di omero 'mito'significa semplicemente 'parola'.
continua vista li sinonomi et epiteti de la lingua. varchi, 3-28: io ho
così, il relatore de'fatti d'una lingua. leopardi, i-89: quella miserabile
, vi: né solamente alla storia della lingua lo studio dei sinonimi giova, ma
: in italia, nella terra della bella lingua, tra il dizionario della crusca e
tit:. dizionario dei sinonimi della lingua italiana. g. rossetti, 1-iv-242:
un altro lavoro del tommaseo sui 'sinonimi della lingua italiana', di cui comparvero alcuni quaderni
a mano il dizionario degli errori di lingua? consultare i 'sinonimi'del tommaseo?
ha una corrispondenza precisa in un'altra lingua. manzoni, fermo e lucia,
, fermo e lucia, 11: ogni lingua, ogni dialetto oltre i segni d'
che hanno segni sinonimi in ogni altra lingua, ha segni particolari, e ancor più
e il manterranno finché duri la nostra lingua. -molto simile o identico a
appunto a siffatta comodità e speditezza di lingua. = voce dotta, lat
. a escludere la meta- foricità della lingua in favore della sua metonimicità ma le
per vedere che essa è scritta in una lingua affatto popolare, nella quale non si
. tavolette dilla edera che ne la loro lingua dimandavono simi- siringomielite, sf. medie
altra usato nell'incisione delle fistole. lingua, la qual chiamavano lingua sira. tasso
delle fistole. lingua, la qual chiamavano lingua sira. tasso, 18-59: così parla
all'operazione della fistola del- sm. lingua siriaca. l'ano.
amatunta e cnido tale nestoriana, celebrato in lingua siriaca, affine al / su le
schiena. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 363: 'sirocchia': schiena
. quella propria dei cristiani palestinesi di lingua aramaica, 1 cui testi risalgono fino
da fortunago un serventese di scherno in lingua d'oc. -serventese incatenato: terzina
quale èe appellado serventese incatenato de una lingua simpiice. varchi, 7-643: questa maniera
un fidizio, o vogliam dire in lingua povera, una cenata generale, una ricrezione
più classici dato le regole della nostra lingua e l'avea ridotta a sistema.
mondo. foscolo, ixri-394: la lingua ch'ei nomina cortigiana,...
delle scole,... colla lingua, colla scrittura. 32.
3 agosto, viene stabilmente confermata per lingua considerati in rapporto con gli specifici aspetti
regnante in italia, nel fatto della lingua. carducci, iii-20-82: giacomo leopardi fu
naturalisti ancora stranieri e per necessità di lingua. f. ardissone [« la natura
, la dottrina vera in fatto di lingua italiana. 2. scommettitore che
di impianti e sistemi automatici. lingua nostra, xxxi (1970), 1
alla tattica calcistica del sistema. lingua nostra, xliv (1983), 23
mano / l'orecchie, né la lingua siziente / d'apula cagna beffator vil
. l. graziuso [in « lingua nostra », xxxiv (1973),
raccogliere rumorosamente acqua o cibo con la lingua (un cane). - anche assol
. r. semizzi [« lingua nostra », iii (1941),
. leopardi, i-45: quella lingua che purché faccia intendere non cerca altro
che per la sua grammatica scientifica della lingua boema... e per i suoi
più o meno marcatamente slave (una lingua). soffici, iii-438: non
appartiene a un popolo o parla una lingua riconducibile a tale gruppo (una persona
a'moravi del celebrar la messa in lingua slava,... nondimeno, meglio
favelle classiche e nelle barbare: in lingua slava illirica, nel 1598. gobetti,
slavòfono, agg. che parla una lingua slava. c. tagliavini [
-parlato in tali regioni (una lingua). bacchelli 1-i-58: poche parole
intorbidare il discorso, che allora mescolava lingua italiana e veneziana a parlate slavone.
. slavo (un popolo, una lingua). ramusio, cii-iii-852:
ramusio, cii-iii-852: 'percop'in lingua slavonica vuol dire 'cavato'. fortis
i-1-156: mirabile è la corrispondenza della lingua sanscrita colla latina e colla slavonica.
caldi prieghi, / se, gridando la lingua che mi sleghi, / tu vedi
. locuz. -slegare il sacco, la lingua: iniziare a parlare, anche a
. chiabrera, 2-1-16: amea la lingua finalmente slega, / ma par che
, / e 'n sì fatto parlar la lingua slega. fagiuoli, viii-92:
precettore slesita ha assai bene imparato la lingua latina. sletterare, intr con la
$lìnguo). scherz. lambire con la lingua, leccare. -per estens.:
, e da un denom. da lingua (v.). slinguata
, sf. il posarsi sulle labbra la lingua (come ammiccamento erotico). -anche
slogato, dirò così, che la lingua latina al paragone o la greca va per
primo suo lavoro da quella foggia di lingua che si usa con lode nelle lettere de'
dire essersi... la lor lingua slontanata da quella che si usava nel
loro [ai muscoli] nome in lingua povera secondo il movimento che fanno fare all'
. 3. sm. ling. lingua appartenente al gruppo occidentale delle lingue slave
3. sm. ling. lingua appartenente al gruppo occidentale delle lingue slave
illustre predatore del deserto, fosco la lingua e il palato, con tutti i tendini
. magalotti [in « lingua nostra », xxxviii (1977),
10. ricco di possibilità espressive (una lingua); mirabilmente costruito, icasticamente rappresentativo
le lagrime e si fa di smalto la lingua. -arald. termine con cui si
sputo. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 363: 'smalzo de ca-
e smammolandomi, botanista di fiori di lingua e poesia, a estasi obbligatorie; io
non si smandò gia- mai la sua lingua nell'imprecazioni dello sposo e nelle bia-
da tutto il popolo, satirico di lingua e sanguinolento di mano? siri, 1-vii-300
. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 362: 'smanegare': frustare
impiccare. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 339: 'essere apiccato':
... sfoderava dalla bocca una lingua serpentina. = comp. dal
fu tratta dalla redazione definitiva, in lingua araba. = voce dotta,
. l. caretti [« lingua nostra », xii (1951),
. l. caretti [« lingua nostra », xii (1951),
mondo e fei più tagliate con la lingua che marte con la spada. g.
», 20-v-1990], 82: una lingua smargina in modo indolore nell'altra,
presenta un accenno di biforcazione (la lingua di un uccello). savi,
uccello). savi, 2-i-196: lingua camoso-scariosa, linguiforme, smarginata in cima
greche, dee ripetersi lo smarrimento della lingua e la povertà della letteratura nel secolo
trattato che guido cavalcanti compose su la lingua italiana, s'avrebbe oggi un documento
come l'italiana d'oggidì, una lingua letteraria ed illustre, adoperata nei
poco a poco si vennero avvicinando alla lingua dominante e in lei si smarrirono. niccolini
.. considerando che la eccellenza della lingua latina sia come smarrita dagli occhi del celebrato
lo sguardo mio le facea scorta / la lingua, e poscia tutta la drizzava /
. l. caretti [« lingua nostra », xii (1951),
l. caretti [« lingua nostra », xii (1951),
vii-21: in tutti questi tre paesi la lingua che parlasi nella sostanza è la stessa
ragazzo. nuovo modo da intendere la lingua zerga, 363: 'smerlo': ragazzo.
. settembrini, v-18: presto smessero una lingua che non era nazionale per essi come
bagattino. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 361: 'smilzi': bagat-
più facilmente portare? -impoverire una lingua di vocaboli. tolomei, 3-124:
3-124: in qualunche spazio si sia una lingua fermata, chiaro si vede come ella
di sturione, il quale empie la lingua di tutta botta. = agg.
. g. lupi [« lingua nostra », iii (1941),
, benignissimi signori, poiché saampollosa una lingua. rete causa d'un bene indicibile,
monumentale: « smonumentalizzare e sveltire la lingua italiacatolico, re di castiglia,.
più agile, meno ampollosa una lingua. barsi e ritemprar le forze
3. per estens. pronunciare una lingua in maniera smancerie, per lo più
2-162: quando, con lo scoppiettìo della lingua 8. dimin. smorfiétta.
. l. caretti [« lingua nostra », xii (1951),
per effetto delle norme fonetiche di una lingua straniera; abbreviare un nome storpiandolo;
l'ufficio. -parlare a stento una lingua in modo rozzo e grossolano o approssimato
avvistisi poi ch'egli veramente parlava una lingua ed essi smozzicavano un barbaro gergo,
75: a guisa d'infamia dalla perfida lingua lasciatevi smucciare tai puzzolenti parole.
erano in grado di parlare la loro lingua. c. krief [« l'illustrazione
2. corrompere la purezza di una lingua (l'influsso di un'altra)
: essi [gli idiotismi] dànno alla lingua un certo sapor nazionale: ognuna ha
. -con particolare riferimento a una lingua. giuliani, i-475: questa favella
i popoli più colti e più legati alla lingua nazionale non hanno ceduto alla snazionalizzazione.
aveva una prosa tutta sua: una lingua pura, un periodare franco, snello,
languidamente. baretti, 6-375: la lingua defunta de'loro primi istitutori era snervatamente
, che stempero le parole e snervo la lingua, empiendola di lezi femminei e di
del secento. foscolo, xi-2-308: la lingua letteraria della nazione era imbarbarita e ampollosa
inglese. panzini, iv-642: 'lingua snobba': si dice per celia del modo
2. per estens. scioglimento della lingua nell'artico2. liberare una persona (
natura. tasso, 12-32: tu con lingua di latte anco sno davi
che tutte le membra si snodassero, la lingua mai snodare non volle. d.
. locuz. - snodare il nodo alla lingua di qualcuno: permettergli o incoraggiarlo a
snodassi, amore, / a la mia lingua il nodo, / come m'ingombri
e fieri. -snodare la lingua: v. lingua, n. 23
-snodare la lingua: v. lingua, n. 23. -snodare la
, n. 23. -snodare la lingua a qualcuno o di qualcuno: incitarlo,
: signor dio / snoda a costui la lingua. tesauro, 2-29: questa mutola
a parlare, riuscimmo a snodargli la lingua e a cavargli di bocca qualcosa di
mirar use, / voi snodar la mia lingua e voi potete / narrar di lei
gran figliuola, subito che ella con lingua isnodata cominciò a chiamarlo per nome,
'l suo parlar, suon di snodata lingua, / né percossa fu già che l'
bartoli, 1-4-122: poi si segnò la lingua e, provatosi a parlare, la
impresa non paventi? / quale isnodata lingua ha tanto ardire, / cne presuma
nella struttura lessicale e sintattica (una lingua scritta, una prosa). faldella
meglio scrivere in francese! è una lingua più precisa, più snodata e più cristallina
non solo e non tanto davano questa lingua, quanto l'esempio e l'abito
e da immediatezza di espressione (una lingua parlata). cattaneo, ii-1-332:
'credenza'nella fede cristiana, quella della lingua in un latino popolare e snodato.
canto, ma sopra tutte è la lingua che dice soave parole. ottimo,
discorso / che sta in man della lingua e morte e vita. cesarotti, 1-ii-249
e apreli la bocca e alzali la lingua diligentemente. -con delicatezza; pian
cinzio pierio, 1-93: la sua lingua sì bei detti frutica, / è
passavanti, 224: la soavità della dolce lingua non vale neente, se non si
sentendo sopra a questa dolcezza la lingua dell'uomo, quando ella parla bene
udite così. -armoniosità di una lingua. alberti, iii-189: per più
, iii-189: per più suavita, nella lingua toscana non si pronunziano due iunte vocali
, come il male che si chiama la lingua arabica sa- bastia... il
l'ebrio..., avendo la lingua infecta de'vapori dolci de vino,
l'uomo sobrio, che non ha la lingua cussi priva di umidità acuta né imbibita
(un discorso, un testo, la lingua, uno stile, anche oratorio)
occhi brulli gridan benda lina, / lingua da farsi incontro a soccor- renza.
sociale, che essi dicono nella loro lingua 'foedere'. sansovino, 4-cronico-13: guerra prima
allorché quasi tutti questi luoghi parlarono la lingua de'romani. 9. che
fra loro e hanno una lor propria lingua, così formano fra loro altresì una
per detto e fatto de'socialisti della lingua, e in sua vece eccoti bello e
miglio rini [in « lingua nostra », i (1939),
ora che l'aggettivo è entrato nella lingua, comincia a valersene come aggettivo di 'società'
. b. migliorini [in « lingua nostra », i (1939),
sociolessicale, agg. ling. proprio della lingua parlata da una determinata categoria sociale.
'status'delle varietà linguistiche, apprendimento della lingua, diglossia e bilinguismo, ecc.
chiusa / invoca 'l dio de nostra lingua umana, / che mandi gioso in sta
la candidezza della mente che con la lingua la sodezza della dottrina. lomazzi,
, di un autore, di una lingua. grillo, 351: questi academici
saputo scegliere e raffinare il vero naturale della lingua dei suoi tempi, mettendo sodezza,
il settecento filosofo ed arcadico corresse anche nella lingua parlata lo sfarzoso e sfoggiato seicento barocco
vomere, per così dire, di essa lingua arato e lavorato non fosse.
di freno / a chi la lingua per lodarvi snoda. leopardi, ili-io:
sommatte in quantità. -epidermide coriacea della lingua. romoli, lxvi-1-367: pigliate una
. romoli, lxvi-1-367: pigliate una lingua vitella lattinata e mettetela a bollire sino
suggerirgli con inl. caretti [« lingua nostra », xii (1951),
di quello ovidio che ora volete con la lingua e con quei quattro buoni versi latini
in sentire che un altro soffrisse sulla lingua carboni accesi, zolfo e cera di
della gola] lo spirito e la lingua / e toglie l'intelletto dello bene /
in sentire che un altro soffrisse sulla lingua carboni accesi, zolfo e cera di
1-ii-1296: il genio latino, che questa lingua ha fedelmente conservato, non soffre la
e sotto nome di individuo applicarle la lingua di tutta italia per propria lingua,
la lingua di tutta italia per propria lingua, è fallacia e sofistaria. caro,
parole. -molto scrupoloso in fatto di lingua. leopardi, iii-463: la punteggiatura
di vita. f. marri [« lingua nostra », xlix (1988)
altro e senza affettazioni né pur nella lingua. = deriv. da sofista.
della grecia insegnarono che dio favella in lingua di bellezza. g. prati, ii-211
celtica. sòga, sm. lingua parlata da un gruppo di bantu stanziati
seta'. 2. sm. lingua iranica parlata anticamente nella regione suddetta.
dèe credere tolta dai romani la lor lingua nativa ai suggettati popoli. g. capponi
bonghi, 1-175: nella proposizione interrogativa la lingua francese quando il soggetto è un pronome
rispondono i sanesi dicendo, la vera lingua è quella che sta in casa loro,
opprime e calpesta, confisca e la lingua e la religione e il nome.
di questo corpo. -rendere la lingua usata funzionale rispetto alla propria ispirazione.
francesi che bossuet ha soggiogato la sua lingua al suo genio.
che al pari dell'armi si stendesse la lingua latina per tanti popoli soggiogati e passasse
perché il verbo 'fermare'usitatamente in questa lingua si prende per determinazione. e questo basti
. -glott. lettere solari: nella lingua araba, consonanti iniziali della parola che
. f. marri [« lingua nostra », l (1989),
. f. marri [« lingua nostra », l (1989),
: non temer, se la trisulca / lingua dardeggia e se minaccia il salto /
lxxxvi-171: ben mi conosco aver la lingua balba / per produr simel parole che solche
. garisendi, xxxviii-285: sarà la lingua mia franca e sicura / e per mostrarlo
10. venato di elementi eterogenei (una lingua). carducci, iii-14-204: lingua
lingua). carducci, iii-14-204: lingua materna è l'italiano comune; solcato
altri poeti, nel fronte, ne la lingua e ne le mani portamo ad disteso,
18-88: allegri!.. che questa lingua hanno illuminata, dante, e, non
il suo plauso? -far di lingua al sole: stare alla gogna.
/ che quindi resti a far di lingua al sole. -fare invidia al
; e chi frequentemente erra nella sua lingua non debba meritar peggio. alfieri,
dissero 'ottimo', che in antica lingua significa 'fortissimo'. 6. che
dizioni solenni, parte effettiva d'una lingua, non è altro che l'uso
vertù, che aveva la più velenosa lingua del mondo. magalotti, 9-1-131:
gloria, sollecitamente esercitandosi in quella [lingua], non solamente passò ciascuno suo contemporaneo
perché cantavano i divini ufizi nella loro lingua, quando alcuna cosa non s'intendeva
e. marcovecchio [in « lingua nostra », xxix (1968),
che lo compongono (un'idea, una lingua, un'opera letteraria).
]: 'solidare': render solido. nella lingua parlata fiorentina 'solidare il mercurio'. d'
, al certo, che per antichità di lingua e per solidezza di dottrina basta a
apparare con solidi fondamenti qual sia in lingua moscovita il vero significato della parola 'czar'
superfluità che seco di necessità arreca la lingua. buonafede, 2-vi-3: conosciuta la
rault si fu che per l'ignoranza della lingua greca egli prese più d'un abbaglio
politica della nazione nella unità letteraria della lingua. -toccare solido: avere una
lettere all'imperatore de'solipsi [in « lingua nostra », v (1943)
e considerazione. liburnio [in « lingua nostra », xxxviii (1977)
non m'esser ora avaro / de poca lingua e de piciol viagio. ottimo,
,... l'ingegno e la lingua, la mano e la penna me
in questi potrà / cantar con quella lingua che le pare, / ché allor,
carte. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 362: 'solaciare, spillare,
cacio, / incontanente si bagna la lingua. d'annunzio, iv-2-260: erano costoro
sapea esso avere quella chiara luce della lingua nostra publicata. onde molto me ne
meati obliqui / della rara sostanza della lingua / e del nostro palato, e
solletica i piedi / con la sua lingua perfida acidula e rovente. -solleticare
minor abbassamento de la radice de la lingua. -ritorno in posizione sollevata di
ruote del mio intelletto e della mia lingua verso la meta che mi ho proposto.
. gregorio, sedendo a mensa con in lingua povera secondo il movimento che fanno fare all'
il paese fra suo-scilinguagnolo, filetto sotto la lingua nigrat e fiume zermania e monti e
. tose. scilinguagnolo, filetto della lingua. fanfani, uso tose. [
nel mezzo della parte di sotto della lingua, che concilia alla medesima forza e fermezza
: 'sollingolo': scilinguagnolo, filetto della lingua. giannini-nieri, 57: 'sollingolo'e 'sollingoro'
, / occhi ed orecchi, ma una lingua sola. romagnosi, 3-ii-707: se
'risoluto': l'incidente soluzionato. nuova lingua italiana (1927). =
addis-abeba. 2. sm. lingua appartenente al gruppo cuscitico meridionale, che
codificazione grammaticale, è dal 1973 la lingua ufficiale della repubblica democratica di somalia.
popolo somiglianti né in costumi né in lingua. -con riferimento alla somiglianza fra
ebreo ma la caldea fu la prima lingua che si favellasse; le quali due lingue
, anche, la stessa cadenza (una lingua). vico, 4-i-958: si
vico, 4-i-958: si vede la lingua latina ne'suoi princìpi somigliantissima alla tedesca
dita vi portino, e in luogo della lingua menate la penna, ed essi a
aveya fatto molte osservazioni di simiglianze di lingua greca e toscana. foscolo, xi-2-585
, ha raccolto belle origini e somiglianze della lingua nostra con la greca. s.
italia non è, non costituisce una lingua, ma una somma, una congerie,
, ii-xvi: di questi peccati [della lingua] molto bene, e singolarmente parlò
nemici. -punta, estremità della lingua. pataffio, 6: tutto in
pataffio, 6: tutto in somma della lingua l'haio. 9. potere supremo
1 grandi alberghi dove è vile la lingua italiana. = voce fr.,
/ ond'io non ebbi mai la lingua stucca. -inghiottire (una voragine
lor naturale barbaria nella quale la patria lingua li sommergeva. -tenere occupato,
niccolò del rosso, 282-5: la lingua che a torto sumere / alcuna parte
sommèrso). -sparizione, scomparsa di una lingua o di un parant far affondare un'
, / che hai conservata la tua lingua antica, / e i franchi modi ancor
e beffava, traendo di bocca la lingua lunga più di un gran sommesso. allegri
. foscolo, ix-1-185: la sua lingua gli veniva somministrata rozza dagli uomini a'
.. nell'aureo secol di cicerone la lingua latina a quella eccellenzia e sommità che
locuz. avere qualcosa solo nella sommità della lingua: non provarla sinceramente. leone
fede, se non nella sommità della lingua. 13. prov.
labbra, col morso e con la lingua. 2. figur. che
quare non si chiamerà italiana quella [lingua] degli scrittori d'italia o che scrivano
somma virtù reputo io che sia constrignere sua lingua: prossimano è a dio chi per
'l petrarca, verissimi giudici della volgar lingua,... per molte loro eccellenze
. -avere qualcuno in sommo della lingua: parlarne sempre. sbarbaro,
a dire. lui avevano in sommo della lingua,... basciavan e ribasciavan
dell'alla di bruggia, gridando in loro lingua: « viva il conte e muoiano
r. adimari [in « lingua nostra », xxiii (1962),
, vibrandovi e sommovendolo liricamente col contrasto lingua parlata -lingua letteraria. 7
. -essere parlato (una lingua). dante, inf, 33-80
giuliani, i-148: sì elegante e poetica lingua... da per tutto qui
affetto, arde di potere ciò con la lingua narrare. lemene, ii-424: nome
dictione 'sotto'... tanto sona in lingua francesca quanto matto. boccaccio, viii-1-153
segnale con nuovo modo de intendere la lingua zerga, 362: 'sonar campa
vostra professione / è menar più la lingua che le mani. f. f.
insieme. m. marchione [« lingua nostra », xx (1959),
giovane, i-591: scior non potendo la lingua e forza grande facendone, tra un
-in senso concreto: elemento di una lingua, considerato nella componente sonora.
suo cervello, tra le sonorità della lingua nativa, alcune centinaia di parole francesi.
verso); fluido e armonioso (una lingua, uninfles- sione). boccaccio
pallavicino, 10-i-129: essendo nella nostra lingua i versi di undici e di sette i
così bella e gentile e sonora e copiosa lingua padri e maestri foste a tutti gli
. -figur. lessico di una lingua. b. davanzali, i-80:
composti di più di due elementi che la lingua sopporta molto malvolentieri. 2
, indica un salume confezionato con la lingua e con pezzi di grasso, cartilagini,
abbiam per le mani non mantien poi alla lingua vracennató), agg. accennato
mi aveva risposto. migliorini [in « lingua nostra », xxxivfigur.: dimostrare apertamente
i balii e i sopracciò di questa benedetta lingua, che di coglierla viva su le
fonet. compiuto opponendo la punta della lingua alla zona alveolare (l'articolazione di
a. cattaneo, iii-ii: una lingua miracolosa nel tacere, so- prammiracolosa nel
io sono di loda per leggiadria di lingua o latina o toscana, tanto più ella
... è passato da una lingua nazionale ad una lingua sopra- nazionaìe.
è passato da una lingua nazionale ad una lingua sopra- nazionaìe. = comp.
allegorici delle dame provenzali nelle canzoni di lingua d'oc. 2. ant
che hanno rilevanza fonologica per la nostra lingua: e cioè l'accento, l'intonazione
134: loda e grazia ti renda ogni lingua, santissimo padre, del dono,
già il concetto universale e sopratemporaneo della lingua, ma la lingua di un determinato tempo
e sopratemporaneo della lingua, ma la lingua di un determinato tempo, quantunque di
: non si riscontra questa parola nella lingua francese che dopo il xvi secolo. vuol
. b. martini, 2-2-264: la lingua greca sopravanzava in delicatezza e soavità,
, negli accenti e nella pronunzia, la lingua latina. spallanzani, 4-ii-321: nelle
della repubblica italiana (1802) [« lingua nostra », xxxix (1978)
di nuovi vocaboli nel lessico di una lingua. cesarotti, 1-i-67: 1
lazioni che no le potrei co la lingua contare. boccaccio, dee.,
mutando la sopravveste che diede loro la lingua primiera, vestirli alquanto alla moderna.
uno scrittore o nelle vicende di una lingua o nel divenire storico. capuana
dialetti, che consideriamo una malattia della lingua, e la loro sopravvivenza i postumi
: la caratteristica forse più importante della lingua orale è quella della conservazione di una certa
le continue stratificazioni e sopravvivenze di ogni lingua. 7. disus. certezza
-formarsi e durare dopo la morte di una lingua d'origine (una parlata).
., così dèe soprintendere parimente alla lingua. 4. tr. disus
m. -ci). disus. di lingua soraba. dizionario militare italiano [
fra germania e polonia. -sm. lingua parlata da tale popolazione.
. v. borghini [in « lingua nostra », xxxiv (1973),
conoscea. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 361: 'sorbe': bastonate.
cv-115: o vi dirò: a questa lingua gattesina, risponderò con lingua sorzolina.
a questa lingua gattesina, risponderò con lingua sorzolina. = deriv. da sorcio1
si dice contro la natura antimelodica della lingua francese e contro la sordezza (dovevo dire
tolomei, 3-108: quell'altra [lingua]..., sbandita dal regno
più facilmente, egli leggermente atterge colla lingua la tabe cne indi fluisce. -putrido
istinto naturata spingerebbe a favellare in quella lingua che fu la prima usata nel mondo,
ii-i 1-295: quel suo materiale di lingua è troppo povero: egli suona con
. aleardi, 1-391: ululando la lingua di lutero, / sugge ogni notte al
direte, per avventura: « in questa lingua la diversità di versi così accozzata né
popolo a'suoi dì non per cagione della lingua, ma per la corruzion di quel
di me si sbracciavano sia i bottegai stessa lingua d'oggidì dolce ed armoniosa? eppure non
ant. parlato in siria (una lingua). - anche sostant. balducci
-parlato in tale regione (una lingua; anche sostant.); usato
sostant.); usato in tale lingua (un carattere). d.
. scarlatti, lxxxviii-ii-579: pur con rozza lingua e penna sora, / benché 'l
, ragiona pure del moto sorprendente della lingua del camaleonte. baretti, 3-176:
di ammirazione. magalotti [in « lingua nostra », xlvii (1986),
. e. detti [« lingua nostra », xiii (1952),
: soppnso cioè soppreso, che in nostra lingua
'tenere'e 'sostenere'e 'sorreggere * in nostra lingua vuol dire. manzoni, pr.
racconta e distingue, / e 'n una lingua sol forman due lingue / parolette sorrise
prudentemente con tale intermezzo alla imbecillità della lingua sentenze enervava. v. franco,
tutta una serie di voci che la lingua ha accolte per un breve periodo e poi
; ma ciò viene dal genio della lingua latina, cne pur in bocca dei sosia
può la bocca e tien bassa la lingua, vedesi nel centro di quella una certa
urbani; pura e propria sempre la lingua; classicamente efficace lo stile;.
voi forestieri vi ingannate gagliardamente in questa lingua, che non vi è propria. e
davanti ai piccoli capolavori si ritrova la lingua famigliare; una confidenza non sospettabile; la
vazioni del giambullari nell'origine della lingua italiana: in molte cose devia essa
^ rallegrarsi'non è dunque di questa lingua? a me certo sovvengono molti luoghi,
, 2-161: mancando la forza de la lingua e de la voce per lassitudine del
nostre lingue comuni in occidente, la lingua consiste in un equilibrio di definizione (
alcuno così selvaggio ne'misteri della nostra lingua che ignori quella sua bella proprietà,
corposa che quei termini devono avere nella lingua originale, qualsiasi essa sia. -significato
-carattere fondamentale e originario di una lingua. leopardi, i-986: non nego
, i-986: non nego neppure che la lingua italiana non abbia conservato della sostanza materna
: in castiglia è uno proverbio che in lingua nostra significa che il filo si rompe
accidentale, non che sostanziale de la lingua. mini, 69: sendo..
si obbiettiva e sostanzializza nei costumi nella lingua nelle tradizioni, nella poesia.
, salve le inevitabili modificazioni, una lingua che può dirsi sostanzialmente la stessa.
recò il calmeta in difesa della sua nuova lingua, poco sustanzievoli nel vero e a
). l. caretti [« lingua nostra », xii (1951),
ruscelli, 2-521: è forza che la lingua abbia sostegno dal- l'auttorità degli scrittori
gentilissima, non poteo sostenere altamente sostenuta colla lingua. vittorini, 5-11: la posizione
-per estens. parlare correttamente una lingua. goldoni, ii-410: un comico
particolare tipo di costruzione sintattica (una lingua). f. m. zanotti
fanno rider coloro che dicono la nostra lingua non poter sostenere periodi alquanto lunghi, né
. -imperniarsi sulla forma di una lingua (un'opera letteraria).
; / ma fa'che la tua lingua si sostegna. nuovi testi fiorentini, 662
tifoso. l. caretti [« lingua nostra », xii (1951),
di medicina volgare, 47: rimarrà la lingua la quale è fabricata sopra de un
con la paura. -traslazione in una lingua diversa. s. ceccato [in
che cosa sia il linguaggio, la lingua, la comunicazione, ed infine il caso
infine il caso particolare di sostituzione di lingua che rappresenta il tradurre. -integrazione delle
). -uso generalizzato di una lingua acquisita in luogo di quella parlata precedentemente
fu certamente il substrato della posteriore in lingua volgare. papini, ii-20: questa
conquista o per prestigio culturale, la lingua di un altro popolo (e tale strato
per mezzo di elementi che in una data lingua noi crediamo di attribuire a sostrato,
che un popolo conserva dopo avere adottata la lingua di un altro popolo.
medesima cagione due che intendevano ben la lingua arabica, pietro covi- glian e alfonso
. lanzi, 1-1-174: quando una lingua è ricca di scrittori a bastanza,
altra, sottentrano in luogo di una lingua sola che s'intendesse e si usasse da
. prese con buono animo e audace lingua... a fare un'allocuzione di
fellon cora- gio / e tua ria lingua acorgi im sua usata / in dir di
la quale entrando nella concavità della spongiosa lingua trasmuta non solo il caldo dello spirito,
. -precisione, duttilità espressiva di una lingua. leopardi, i-783: queste osservazioni
ammirare la sottigliezza e la squisita perfezione della lingua latina, che forse non ha l'
ha suptili, e chi ha la lingua grossa e chi l'ha suptili. d'
-duttile e preciso nelle distinzioni (una lingua). arbasino, 23-141: va
[l'italiano colto] e presentatocome una lingua fra le più sottili e sciolte possibili.
spediti co'quali questo poeta padroneggiando la lingua seppe abbreviarla, arricchirla e nobilitarla.
del suo patron fiorentino nell'idioma alla sua lingua ed alla sua pronunzia straniero, sotto
è il parlare e scrivere correttamente quella lingua di cui parliamo e scriviamo, quella.
terra arida si pone ella su la lingua, sotto specie eucaristica, prima di risollevarsi
più sotto il sole. -sotto lingua: fra i denti, a bassa voce
dictione sotto, che tanto sono in lingua francesca quanto matto, in lingua latina
sono in lingua francesca quanto matto, in lingua latina fi astizata con questa dictione sotto
da sotto (in partic. con la lingua l'arcata superiore dei denti).
'taurus': che col morbido della lingua sottoccando i denti sovrani, vigorosamente ferisce
verri [il caffè], 382: lingua, ortografia, ordine, periodi,
per servire alla chiarezza e all'indole della lingua nostra: non le traduca. di
, sf. disus. specializzazione di una lingua relativa a un particolare ambito geografico.
. = comp. da sotto1 e lingua (v.). sottolìngua2,
. = comp. da sotto1 e lingua (v.). sottolinguàggio,
sottolinguàggio, sm. varietà settoriale di una lingua. pasolini, 8-25: è questo
, agg. anat. posto sotto la lingua, sublinguale. -ghiandola sottolinguale: ciascuna
. che si assume facendolo sciogliere sotto la lingua (un medicinale). =
il cui dotto escretore sbocca sotto la lingua; occupa la loggia sottomandibolare e a sua
apre sopra i lati del freno della lingua. d'annunzio, 3-145: credo sia
di cesare. foscolo, xi-1-101: la lingua volgare, scaturita dalla corruzione del latino
il passaggio di giotti non è da una lingua maggiore a una lingua minore, dove
è da una lingua maggiore a una lingua minore, dove più liberamente dar vita
fatta necessità non va già sottoposta la lingua italiana, figliuola primogenita della latina e
comune. carducci, iii-12-154: la lingua toscana... bisognava però sottoporla
errore che noi commettiamo o con la lingua o con l'opere, finalmente ci
a le specie subalterne, ch'in nostra lingua possiam dire sottordinate. lancellotti, 1-427
stesi in due copie: l'una in lingua turchesca con la tradozione in italiano sottoscritta
sigillo regio, e l'altra in lingua italiana sottoscritta dal capitan generale e dagli
invece correre il rischio e scrivere in lingua, cioè entrare nella storia.
; cfr. g. rando in « lingua nostra », xxxiv (1973)
fra gl'infiniti benefizi fatti alla sua lingua, gli fece anche indirettamente, per
novatori. pascoli, ii-1724: nella loro lingua essi in faccia al numero soverchiante e
e de'mali, e si rifrena la lingua che sozze parole0 di soperchio non favelli.
. 33. sovrabbondanza di una lingua; ridondanza di segni di un alfabeto
un'opera letteraria o critica o una lingua con elementi superflui, estranei o artificiosi ed
uno de'capi d'opera della nostra lingua; è quello in cui sovranamente risplende la
stesso, il più caldo propugnatore della lingua fiorentina, non ha osato attentare ai diritti
umana, / si è della sua lingua rifrenare. dante, par., 26-48
: i vezzi e le gentilezze della lingua gli uni e gli altri in sovrano grado
'l canto regna sovrana / la bella lingua siciliana. = var. di soprano-
potremo assomigliare questa generale sovrapposizione di una lingua letteraria comune ai dialetti con un'operazione
abbassa il grosso de la radice de la lingua, per dar esito più ampio al
riferimento al rischio di imbarbarimento di una lingua. botta, 6-i-ix: quello che
pericolo che sì da vicino sovrasta alla nostra lingua di diventar tutta infrancesata, è pur
discordevole delle parole, quando la fiorita lingua adorna le mali volontadi dell'animo,
il parlar del savio, ma la lingua dello imprudente è sua sovversione. bibbia volgar
gloria è nel sermone savio, ma la lingua del matto è sua sovversione.
delle avanguardie, la cui azione sovvertitrice di lingua è tuttavia condotta contro una lingua che
di lingua è tuttavia condotta contro una lingua che non esiste più. 5.
, ch'è virtù che rifrena la lingua che villane e sozze parole non favelli.
b. davanzati, ii-546: la volgare lingua, che nacque di correzione, tutta
per quanto appar da sue lettere. di lingua è sozzo e spoglio, pur piace
? un'opera; errore di lingua, difetto di stile. -con
). carducci, ii-4-141: la lingua è sempre buona e non radamente,
. - biforcuto (la lingua). tanara, 101: il
di là dal becco, ed ha la lingua spaccata. - per
, 9-47: spaccia una spia a torre lingua alla casa di lui, ove averai
di celebrarsi la messa in volgare, la lingua latina sarà finalmente spacciata. botta,
decimottavo, i quali hanno scritto sulla lingua nostra, e se non si restituisce la
la sua autorità al 'vocabolario, la lingua è spacciata. fogazzaro, 1-235: molto
credenza. -diffusione di una lingua o di un uso, di un modo
testa metallica del dio, fulminee come la lingua del camaleonte. -ant.
ambienti spagnoli; che ricalca forme della lingua spagnola. migliorini, 8-225: 'ines'
bresciani, 1-i-35: sino allora la lingua italiana spagnoleggiava, d'indi innanzi infranciosossi
, i costumi, le mode o la lingua, lo stile letterario spagnolo.
i costrutti, l'uso tipici della lingua spagnola. -anche: in lingua spagnola
della lingua spagnola. -anche: in lingua spagnola. aretino, 20-231: la
ricalca i modi e le forme proprie della lingua spagnola. nievo, 1-511:
modo di dire, locuzione propria della lingua spagnola e adottata da un'altra lingua
lingua spagnola e adottata da un'altra lingua. magalotti, 20-234: può
si sia fatto male a profanar la lingua toscana con questo spagnuolismo di più. leopardi
'lei'ma lo stile e la lingua si riducevano a quella peggio che stomachevole
guerra civile spagnola. 8. lingua spagnola (anche spagnolo, sm.)
anche spagnolo, sm.): la lingua romanza che ha per base il sistema
anche la materia d'insegnamento di tale lingua. castelvetro, 8-2-11: nella nostra
castelvetro, 8-2-11: nella nostra [lingua] vulgare, nella fran- cesca e
dio. berchet; 1-197: studiosi della lingua e della letteratura spagnuola. carducci,
portoghese. pascoli, i-916: la lingua spagnuola è pronunziata con una musicalità che
, più probabile. -composto in tale lingua (un'opera letteraria). marino
quali ubbidiscono. -appartenente a tale lingua (un termine). l.
. morpurgo e g. francescato [« lingua nostra », xxviii (1867)
come un basco parla lo spagnolo o la lingua spagnola: parlarlo male, storpiarlo.
canta. carducci, iii-25-367: non avea lingua, e spalancando in faccia al povero
che dalla bocca bistorta sguainava alquanto di lingua, disse: « vuoi tu,
honorati gaytani (1401) [in « lingua nostra », xxxii-1], 27
. m. medici [« lingua nostra », xx (1959) 2
fatto al sentir dire che spropositi in lingua? verga, 8-45: il marchese.
le spalmate, quanto in quella materna lingua, che ognuno per obbligo di buon cittadino
l'ha composto [il libro in lingua buttiana]? mi vergogno a dirlo:
primavera delle sue ali. -saettare la lingua fuori dalla bocca (un serpente,
/ s'andrà parlando mai mia debil lingua. pulci, 14-35: rinaldo a
. citolini, 2-14: parvi che la lingua latina spanda più il nome vostro e
\ toccando con la unta de la lingua il palato vicino a i denti e spingnendo
quali vanno più profondi nella radice della lingua, e de li sensitivi li quali si
: loro parlano perché hanno mezzo braccio di lingua e neanche una spanna ai cervello.
occorrenti al cavallo... mal di lingua, barbonello, antipetto,...
manchevolezze. botta, 7-220: che lingua è questa? lingua da stracci, lingua
, 7-220: che lingua è questa? lingua da stracci, lingua da cessi,
lingua è questa? lingua da stracci, lingua da cessi, lingua da animali.
da stracci, lingua da cessi, lingua da animali. e voi dite che questo
. a. braccesi [in « lingua nostra », ix (1948),
in terra straniera il seme ella nostra lingua. -distribuire sul terreno il letame
petrarca, 72-13: né già mai lingua umana / contar porìa quel che le
uomini normanni e pubblicò leggi nella sua lingua francese, della quale si veggono anche in
propagandare idee politiche; far conoscere una lingua, espandendone l'uso: divulgare l'
di dolcissimo veleno spargendo, con vana lingua e bugiarda diletta gli orecchi degli sciocchi
. / han costor pronte tra la lingua e l'ugola, / ciurmando, infinocchiando
una disciplina, un'ideologia, una lingua). bembo, iii-104: ora
truovino che scrivano provenzalmente, ma la lingua medesima è poco meno che sparita e
affini piu strettamente a voi per nome, lingua, fede, aspirazioni comuni e lungo
: ordini a'servidori che tenghino la lingua a sé e non sparlino di nissuno,
alcune macchie sparse d ^ erron di lingua o d'altro, elle non m'offendono
, vocaboli in partic. stranieri (una lingua, uno scritto, lo stile di
). algarotti, 1-iv-34: la lingua francese... fu in picciol tempo
ornamenti. a. fabi [« lingua nostra », xxxi (1470),
e piena di voci che non sono della lingua né usate altrove da lui.
periodo storico); impoverito (una lingua). foscolo, vi-280: minacciano
onde fu magra e sparuta anche la lingua italiana. carducci, iii-15-375: di fronte
raffigurato con la bocca aperta e senza lingua (un delfino). 2.
sangue, il petto arde, la lingua è aspera e sitibonda, i pazienti per
: il dar seccaggine è uno spasseggiamento di lingua. = nome d'azione
ogni lato la bava sozza della loro lingua inumana. -far percorrere al passo
arrabbiare! 2. sciogliere la lingua e cominciare a parlare. fenoglio,
fenoglio, 5-iii-100: lulli si spastoiò la lingua per precisare che arrivavano a san lorenzo
pigliasene la mattina quanto ne tiene la lingua overo spatola. -coltello bitagliente usato
-parlato con ostentata sicurezza (una lingua). alvaro, 12-187: altri
una roccia la quale a guisa di lingua nata dalla terraferma di spagna corre per lo
. della casa, iv-133: della sua lingua impara ciascuno tanto negli anni teneri e
9. che è ricco lessicalmente (una lingua). toloméi, 3-157: con
che 'l trovarsi in una spaziosa lingua qualche vocabulo che poco scelto sia non
torre la gloria e l'onore d'escellente lingua. -altisonante, enfatico (
veste. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 362: 'spazzadura': coda
di vergilio, due chiarissimi specchi della lingua latina, cominciò il modo dello scrivere romanamente
). l. caretti [« lingua nostra », xii (1951),
). nuovo modo de intendere la lingua zerga, 328: 'buondì': bel
... si leggono sempre in buona lingua con regolari caratteri... tracciati
le specie subalterne, ch'in nostra lingua possiam dire sottordinate. -stor
. noi consenta la natura di questa lingua, per ispezialissima proprietà rispettosa sopraogni altra che
-limitato a una cerchia ristretta (una lingua). b. fioretti, 2-5-224
speciale e riservato solo negli studiosi di essa lingua, quali erano gli scrittori e i
della vulgar poesia non parla mai della lingua vulgare in generale, cioè di quella
vulgare in generale, cioè di quella lingua con la quale si scrivono le prose e
civili e colte, son trapassati colla lingua dell'epoca e con i testi in laboriosa
v-6-250: gli usi e costumi, la lingua, la letteratura, l'arte,
in grado di leggere i poemi omerici nella lingua originale. a. tabucchi, 13-120
alcune cose a biasimo de'vizi della lingua, e di dimostrare la loro gravezza
: impostogli che, togliendo sopra ciò lingua e consiglio da'suoi più congiunti e più
b. croce, ii-1-195: una lingua universale, o, come volentieri la
, specifica, fondata per analogia sulla lingua scritta-parlata. arbasino, 1-56: c'è
è usato per tali trattazioni (una lingua). cattaneo, vi-1-122: fin
plurali a noi non ne resta cne nella lingua speculativa: i 'possibili', i 'pensabili'
loro classificazione, per applicarla ad una lingua particolare; e si potrebbero chiamare speculativi-prati-
quartarella. essere in fatto di lingua quel profondo speculatore ch'egli era in
che, dopo avere sputata quasi tutta la lingua consumata e putrefatta dal vaiuolo, ad
idioti, che non sapeano bene la lingua nella quale erano nati, ora parlano
erano nati, ora parlano speditamente la lingua de'parti, de'medi, de'cap-
natura e istruirlo ne'princìpi di nostra lingua speditamente, semplicemente, con brevità e
nel parlare, in partic. una lingua straniera, nel tradurre, ecc.
saporito e spiritoso nel colorire. sulla lingua. lanzi, iii-308: marco marcola fu
panigarola, yapp. -ll-y. niuna [lingua] sono ha più vago, più
, allegro quando voleva nel volto, della lingua spedito e d'animo fiero. tasso
ernesto ne io non eravamo molto spediti di lingua, quando trattavasi del secreto de'nostri
legisto e con gran fé; / la lingua non avea bene spedita. bellacci,
3-546: usava questi di parlare con lingua poco spedita e accozzava insieme a guisa di
posto nell'alta cima dell'arbore, in lingua umana e spedita. marino, 1-7-25
m. castelli [in « lingua nostra », xxi (i960),
scandalo. foscolo, xi-1-151: la lingua francese ebbe sorte migliore; e poscia
spegnitoio. l'aver ripescato sulla punta della lingua quel termine: ganza, lo consolo
che dalla bocca bistorta sguainava alquanto di lingua, disse: « vuoi tu,
leonauta. f. marri [« lingua nostra », li (1990),
pezzo che ho irritazioni e indurimenti alla lingua, gonfiezza interna alle labbra, spellature del
maniera. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 362: 'spelta': modo.
hanno tempo da spendere in dubi di lingua. bacchelli, 1-i-549: se t'incontro
g. pasquali [in « lingua nostra », ix (1948),
più varie e molteplici eleganze di nostra lingua. 2. che è addetto
vegno, / lo stil, la lingua, l'ardire e l'ingegno / i
che altre volte mostravano per la toscana lingua. tommaseo, 11-305: ecco di malòn
-non più adoperato, arcaico (una lingua); disusato (un vocabolo,
idem, par., 26-124: la lingua ch'io parlai fu tutta spenta /
bettinelli, 1-ii-36: la celtica [lingua], anch'essa sì antica ed universale
che stride un verso de la spenta lingua / d'un popolo che sparve.
nero, con gli occhi e la lingua fuori, le dita raggricchiate.. lungo
quali usciva fuori e spenzolava un poco la lingua asciutta e livida anch'essa. il
, e apre il becco spenzolando la lingua. bernari, 4-114: gran copia d'
il e. vineis [« lingua nostra », xxxii (1971),
e vernacoli e dialetti e parlate la lingua comune, nazionale, classica se altra mai
fra le moderne, col disciplinare essa lingua a gusto e maestria ed arte, in
egli diede pubblicamente del valor suo nella lingua latina e nella eloquenza, fu in età
. -avere una rosetta di sperone sulla lingua: v. rosetta1, n.
cfr. anche l serianni, « lingua nostra », xxxiv (1973),
. a. leone [« lingua nostra », xxxviii (1977),
, e si direbbe 'risguardevole'in nostra lingua. de luca, 1-3-2-189: in alcuni
sbirro. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 363: 'spezie': sbirri.
sbirro. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 363: 'speziali': sbirri.
speziata carne che a zotico tirato avrian la lingua di casa, quella fiata per prima
nel cuore le mostrassero di fuori nella lingua, penso spezzereb- bono l'aere con
. 27. -spezzare il filo alla lingua: mettersi a parlare. aretino,
insana / il filo a la sua lingua a un tratto spezza, / gridando.
cavallo chi ha la cuncavità piana e la lingua grossa vòle il morsso cum gran portella
tommaseo, si servisse del 'dizionario della lingua italiana'per iscagliare a un infelicissimo e
: molto piò spiacimento / aven che lingua non porea contare, / e vedensi fallare
scegliere da tutte le lingue d'italia una lingua lustre e cortigiana, la quale nomina
. - esprimere un concetto (una lingua). tolomei, 3-147: tutte
esse gli ornamenti e i fiori della lingua, perché io nel dettarle ho tenuto sì
, non hanno mai potuto spiccarsi questo dalla lingua e dal petto. 2
buratto. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 361: 'spolveroso': burato
l'attuale vivacissimo interesse per i fatti di lingua... derivi dalla coscienza di
contestatori: garantire a tutti l'uso della lingua come patrimonio culturale. spontaneità
. -corrompere una religione, una lingua, una branca del sapere, per
letteratura. puoti, i-240: povera nostra lingua! chi dovrebbe difenderla, purgarla ed
solecismi o da espressioni improprie (una lingua); imbarbarito. muratori, 7-iii-12
tic, per una cattiva digestione (la lingua). tramater [s. v
si giurano puri: / puri nella lingua., naturalmente: / segno che l'
all'a, b, ab della lingua etnisca, / come con sporco dir la
e gergali (una pronuncia, una lingua). f. sisci [«
mio core. -tirare fuori le lingua dalla bocca. arbasino, 23-1287:
arbasino, 23-1287: si salutano sporgendo la lingua, tirandosi il naso.
ciliege? 5. istmo, lingua di terra. verga, 5-362:
scritture degli uomini dotti l'uso della lingua latina ed era questa ancor dal volgo
linguistico, dalle sue espansioni nella lingua comune, dalla coniazione di neologismi, dall'
spingersi nel mare (un promontorio, una lingua di terra). nardi,
). nardi, 463: una lingua di terra, ov'ella è posta sportando
la merce esposta. dizionario etimologico detta lingua italiana [s. v.]:
quotidiani o riuno de'fautori della 'nuova'lingua), 'sportista'ricorda la sporviste.
. n. pitta [in « lingua nostra », xviii (1957),
. f. marri [« lingua nostra », lui (1992),
numeri debbono tutto. -scegliere una lingua come strumento espressivo privilegiato o esclusivo per
andar degli anni, col progresso della lingua creata e sposata da dante, una
, i-449: s'io non scioglio la lingua in quelle voci / chesposarsi col suon sanno
, 2-3: il nostro autore nella sua lingua le chiama 'schermata', che da
bocca aprendola con forza e stringendo la lingua verso il palato dopo aver bevuto del vino
provò a far più volte spracche con la lingua a. pucci, 4-274:
grand'acquisto non d'altro che della lingua di dodici pescatori scalzi, mendici, illitterati
ispregiano la parola di dio, la lingua del predicatore s'impedisce. marsilio ficino
da biliardo. l. caretti [« lingua nostra », xv (1954),
tanto studio combatteo il vizio della sua lingua che quellalettera da niuno era proferta più spressatamente
, avendo prestissimo l'uso della bellissima lingua e 'l senso vivacissimo e sdegnosissimo, eleggeva
, 1-261: s'io più sciolgo la lingua a'preghi, o per altra o
l'anima che rinnega la patria e la lingua e il legnaggio suo è la più
persona, in un popolo, in una lingua. emiliani-giudici, ii-87: scrittori di
figur. sgorgare con larga vena (la lingua). carducci, iii-26-58: intanto
carducci, iii-26-58: intanto [la lingua toscana] la ci stigne e ci
e non sanno più che la materna lingua, e sono contenti di sprìmere loro concetto
che non si può sprimare co la lingua. michele del dogante, lxxxviii-i-672:
-significare (una parola, una lingua). varchi, 8-1-46: la
). varchi, 8-1-46: la lingua nostra può sprimere non solo acconciamente,
trar calci, ché così vuol dire nella lingua nostra springare le piote e le
sia animo che 'l potesse stimare né lingua dire. g. gozzi, i-28-22:
denti. -eliminare dall'uso una lingua. varchi, v-160: messer celio
messer celio calcagnino... biasima la lingua volgare™, affermando che ella si dovrebbe
abbraccia un fusto e gli tiene l'intera lingua sprofondata bresciani, 6-x-99: il secolo.
dedito a baretti, i-94: studio la lingua inghilese per servilla. e mi ci era
baretti, i-04: studio la lingua inghilese per servilla. e mi ci
curassi che la puoi tu aver tagliata la lingua se sei vinto al parlare.
); rozzo, grossolano (una lingua). monti, xii-2-xii: s'
frullone ha dato libero passo a questa lingua spropositata, togliendola da autori goffi e
sprovedutamente cadeva simile maniera di verso su la lingua loro. -inavvertitamente.
, cioè sprovveduto delle necessarie notizie ai lingua, istoria, eccetera. 5
vasetto coi bu non da lingua o penna che sia famosa co 'l virtuoso
o espressioni linguistiche tratte da un'altra lingua. nieri, 2-82: del costume
g. gozzi, i-20-87: ho lingua, ho penna, ed han misura e
g. manfredi, 226: la lingua de sua natura è rara e spongiosa,
che davvero come un'aureola circondava quella lingua di bosco. = voce
, sbuffando e imbrogliandosi, con la lingua grossa e le labbra pavonazze, spumanti
sangue, la bocca spumosa, la lingua volubile e grossa. l. carbone,
, / con bocca aperta e con spumosa lingua / sen vanno a'fiumi in cui
mai. -recidere l'estremità della lingua; smussare i denti. aretino,
: fra 'denti il miserello avea la lingua, / sicché gliela spuntare i denti
amore spunti li canini denti e la cinica lingua raffreni. berchet, 1-22: io
faccende pratiche. -spuntare la lingua con i denti: tacere. pea
, e fatti sorda e spuntati la lingua con i denti. -spuntare la
-essere presente occasionalmente in una lingua na); prendere forza (un istinto
effettuarlo. l. caretti [« lingua nostra », xv (1954),
della grammatica, della sintassi (una lingua, una parola); estraneo al buon
, le orecchie in non udirlo, la lingua in bestemmiarlo, la bocca in sputacciarlo
in tanta rabbia che si mordevono la lingua e sputavonla nella faccia l'uno a l'
l'eloquenza degli uomini con la macina della lingua, ora sputando buona farina e ora
il clarino. -parlare approssimatamente una lingua. -sostant. leti, 5-i-155
sputa e la mamma si con la lingua ciò che egli non hanno dentro al cuore
30-8: ha scritta questa faccenda in lingua fiorentina... e m'ha detto
sputasenno aguzzarono il dente, arrotorono la lingua... nel cen
fare il censore, / ha una lingua che passa la cotenna, / lo sputa-sodo
scoppiettii. i. zingarelli [« lingua nostra », xxxii (1971),
forza imparare alcune brevi frasi in quella lingua. squacquerèlla, sf. diarrea,
). tabucchi, 1-7: la lingua liberò un gorgoglio squaccheroso che udirono solo
poi le loro mascelle, traggi la lingua e tutto sfrega con sale il palato,
concetti che con l'instromento della sua lingua da quel suo e commune nemico erano esplicati
lividi nelle unghie. -rasposo (la lingua). a. cattaneo, i-96
ciacque, perché al principio una sottile lingua di terra soltanto sario, non
spacca, / e per lo squarto la lingua gli svelle, che, battuta,
le labbra ristrette e con la lingua e fiato leggermente ritenuto. =
torture, nula confessò e sapeva ogni lingua. bandello, 2-28 (i-970):