quanto la poetica verista, organizzate nella lingua, si siano realizzate quasi unicamente nei
, tr. ant. tradurre in una lingua romanza; volgarizzare. daniello
), agg. tradotto in una lingua romanza; volgarizzato. carducci, iii-7-31
. g. berneri [« lingua nostra », ii (1940),
cioè dall'essere alcuni poemi scritti in lingua provenzale, la quale... lingua
lingua provenzale, la quale... lingua romanza appella- vasi dalla lingua romana plebea
.. lingua romanza appella- vasi dalla lingua romana plebea. benvoglienti, cxiv-6-164:
bettinelli, 1-ii-3: divenne comune una lingua volgare corrotta dal latino, che poi
corrotta dal latino, che poi chiamossi lingua rustica, cioè parlata dal popol suggetto
d'ogni provincia si chiamava romanzo o lingua romanza. cattaneo, i-1-151: il
le opere dei classici, ma alla lingua corrente parlata in italia e nelle varie provincie
in poche generazioni più non seppero altra lingua; e i pochi che volevano pur
mandavano a bayeux. -sm. lingua neolatina, volgare. -comun nostro romanzo
volgare. -comun nostro romanzo: la lingua italiana. glossarietto francese-veneto, i-i:
xl secolo il termine designò narrazioni in lingua romanza, originariamente in versi, ma
, e che per cagione di questa lingua, tratta dalle bocche romane, romanzi
romanzi'... alcuni dicono che in lingua gallica significano gli annali e le breve
origine (dal 1160) 'racconto in lingua francese'(opposto a latin 'latino')
chiamava quello strumento rombante con una livida lingua di fuoco? bocchelli. 0-393:
parla e si scrive in romania (la lingua, che conserva tuttora molte caratteristiche dell'
); che fa parte di tale lingua (una parola); scritto o tradotto
); scritto o tradotto in tale lingua. - anche sostant. moretti,
chiamò romanzo, siccome i greci la lingua odierna loro volgare, perciocché prodotta dall'
traspiantato chiamati romei, cioè romani, lingua romeca appellano similmente. = dal
non voglio che tu ci metta la lingua. -far romito qualcuno: non invitarlo
/ vò che tu n'oda in altra lingua il suono. -far finire un'
un uccellino venuto a posarsi su una lingua di terra ghiaiosa e sterposa che rompeva
si giunge vicino alla montagna chiamata in lingua lapponica vappa vara. forteguerri, iv-27:
1 ceppi che avea lasciato imporsi dalla lingua latina. cesarotti, i-xxiii-2q: volevano
il passo ognor piangendo, / mia lingua riprendendo trop- p'audace, / che
acciocché filasse. cesari, 6-33: la lingua tenne a freno mirabilmente. nelle ore
nodo, / ch'a la mia lingua era distretto intorno. 49.
turbare gli occhi, ad ingrossar la lingua e tremare le mani. g. stampa
-rompere il dosso alla gente con la lingua: danneggiare gravemente con insinuazioni, malignità
e rompiamo il dosso alla gente con la lingua. -rompere il filo a qualcosa
durezza. idem, cvi-282: la lingua rompe un diamante. guicciardini, 2-1-204:
pagare, n. 25. -la lingua non ha osso, ma fa rompere il
se dovessimo noi stessi sentire nella loro lingua materna le confessioni, ci sarebbe per la
ottime riflessioni e ingegnosissimi raziodni su la lingua etnisca; e... aprì gli
, bitorzo. viani [in « lingua nostra », xxxix (1978),
dovrei ragionar cent'anni sì da ridurre la lingua una paglia secca ne otterrei salvamento dai
le gambette un po'a roncolo e la lingua ancora imbrogliata. linati, 16-82:
- passate... a raccontarmi qual lingua è più copiosa di parole e di
d'evandro, ma con chi trovò la lingua vostra. - vuol dire che ella
nel suo cervello, tra le sonorità della lingua nativa, alcune centinaia di parole francesi
croce. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 361: 'salvete': croce
alla terra, salvo che tossa e la lingua. m. villani, -29:
che si riferisce, che riguarda la lingua (parlata e scritta) di tale popolo
ciò è iasmen, ancora che nella lingua loro lo chiamano zambac overo sambac.
la ventura tu non ti deduca nella lingua e cada nel cospetto di coloro che
... all'indole di nostra lingua più prossime. = voce dotta,
poche parole, che sapeva della loro lingua, mal dette, si sforzò dargli
imitatori degli arabi, i quali in sua lingua la chiamano sandarax e non sandaraca.
freddo », allora le si impigliava la lingua, a questa povera madre ignorante.
e, sanguinando, se tocò la lingua e la fronte in segno de più
. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 363: 'sanguinosa': vergogna
. carducci, iii-25-367: non avea lingua, e spalancando in faccia al povero ministro
4490, c. 663 [in « lingua nostra », xlvii (1986)
consiglio allentar totalmente i freni ae la lingua ne le grazie che s'hanno a
manto. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 332: cappa: tappo
-i). studioso o esperto della lingua, della letteratura o della cultura sanscrita
. sanscrito, sanscrìttó), sm. lingua indo-europea che si suole distinguere in vedica
in molte varietà regionali e provinciali; lingua eminentemente letteraria (in essa sono stati
dei veda; è parlata, come lingua illustre, solo dalle caste superiori indiane
si insegnava la legge senza insegnare la lingua in cui la legge era scritta.
amore di novità è fatto forza a questa lingua [il serbo], già possente
che è proprio o si riferisce a tale lingua o alla produzione letteraria in tale lingua
lingua o alla produzione letteraria in tale lingua. berchet, 1-142: la 'sacontala'
.. è un componimento drammatico in lingua sanscrita (vocabolo che significa 'ornata').
nuovo punto di vista: centro la lingua sanscrita. così formavasi la filologia moderna.
argilloso. f. rodolico [« lingua nostra », ix (1948) 1-2
. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 337: dio: '
7-211: se mostrano con la lor lingua le santimonie, rinchiudono dentro i lor
prigione. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 363: 'santina': prigione
il latino, santità, è la lingua ufficiale della chiesa... vostra santità
-lingua santa: l'ebraico, in quanto lingua delle sacre scritture. buonafede,
. buonafede, 2-vii-165: studiò la lingua santa e le altre opportune a questo
l'affinità che il fenicio ha con la lingua santa, di cui è dialetto,
, di persecutore della nobiltà, di lingua immoderata e di acerbità di natura.
accesi dal santo zelo di rendere la lingua letteraria sempre più pura. tecchi,
pegno. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 363: 'santo': pegno
, 20'350: non poniam la lingua ne'boti, perché si dèe scherzar
, nuovo modo de intendere la lingua zerga, 362. 'santoc
, nuovo modo de intendere la lingua zerga, 363: 'santoc
devoto. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 362: 'santocchio': libro
socio-politica. cesarotti, 1-i-214: la lingua è della nazione: ogni novità relativa
di derivarla dai capitali genuini della nostra lingua. balbo, i-7: io desidero con
una disciplina o, anche, una lingua. -anche unito con l'indicazione dell'
può essere savio e dotto, senza sapere lingua greca o latina. navagero, lii-12-103
saper li baili e li ambasciatori la lingua turca, è necessario che si riportino
dopo tanti scrittori che sapevano tutta la lingua, per dire la verità non mi
saputo, mi misi a imparare la lingua del cervantes e quella del camoens.
non fece la mia bocca lorda, legata lingua, fece il diletto con la presenzia
sfogo contro i nemici dello studio della lingua latina non posso ommetterlo. voi sapientoni
, dottrinale e sentenzioso; redatto in lingua greca in età ellenistica, non fa
sale. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 363: 'sapienza': sale
vero si rassegna quasi a morire a lingua asciutta. = lat. sapientìa
né l'orecchio d'udire né la lingua di saporare. landino [plinio],
offendendo il palato della bocca e la lingua, rendono e cagionano quella sensazione che
224: la soavità della dolce lingua non vale neente, se non si
delle caratteristiche formali ed espressive di una lingua. pallavicino, 10-i-169: altre sono
e per esse il sapor d'una lingua si distingue da quel dell'altra.
luogo di parlarne. essi dànno alla lingua un certo sapor nazionale: ognuna ha
: fu allora che il sapore di quella lingua che avevamo udito poc'anzi, mescolata
-efficacia, intensità espressiva di una lingua, di una parola. leopardi
fino, non essendo le papille nervee della lingua e del palato tanto oppresse, né
. rajberti, 2-102: studiando una lingua straniera, non se ne impara mai
raffinata nello stile e toscanamente saporita nella lingua, era tanto del suo carattere di
di un saporito da contraporre a qualsivoglia lingua. 11. avvenenza fisica e
vi... ha già tutta la lingua tragica di shakespeare, coi giudizi passaggi
. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 363: 'sappo': savio
più saputi del paese, che oltre alla lingua materna aveano anche in parte quella de'
, e per conseguenza non intenderà la lingua latina, contuttoché dovesse comporre per chiesa
, la saracina. -arabo (la lingua). la spagna, 6-31:
schemi i regi fiscali col tagliarsi la lingua, facendo se stessa mutola e lasciando
. 2. sm. la lingua araba. g. villani, iv-13-102
di malagigi e di farfanicchio, in lingua d'oga magoga, in carta da
di fondi (1474) [in « lingua nostra », xxxiii (1972)
perché era nera. -sm. lingua neolatina parlata in sardegna; ciascuna delle
. carducci, iii-9-204: la bella lingua del gaio sapere [il provenzale]
aral. 4. sm. la lingua dei sarmati, appartenente al gruppo indoeuropeo
. sm. una delle quattro varietà della lingua sarda. sassata, sf.
rocce. b. moretti [lingua nostra, xlvii (1986), 2-3
abbiano ad essere nella copia di tutta quella lingua? giovanni paolo di pola [in
bar etti, 6-27: questo dialetto della lingua sassone, cioè la lingua moderna inglese
dialetto della lingua sassone, cioè la lingua moderna inglese, in processo di tempo è
, 1-1-37: gl'inglesi parlano la lingua nata dal sassone. -per estens
-per estens. tedesco (la lingua). carducci, iii-3-195: ed
sassone: costrutto morfologico-sintat- tico proprio della lingua inglese, residuo della costruzione arcaica di
via divenne cosa di lusso perfino impararne la lingua. bacchetti, 2-xxiii-129: hitler.
oggi », 1-iii-1957]: era una lingua indoeuropea probabilmente di tipo satem.
da tutto il popolo, satirico di lingua e sanguinolento di mano? » goldoni,
linguistici. leopardi, i-74: la lingua francese non fa una difficoltà al mondo
una difficoltà al mondo di spogliare la lingua greca secondo i suoi bisogni e in
i commentatori, ma i satrapi della lingua, uscisse punto della schiera comune, in
fare il censore, / ha una lingua che passa la cotenna, 7 lo
anco il sauro metallino, che in lingua spagnuola si dice alazan tostado, son
l'altra carezzandolo gli dice nella sua lingua che 'l sia animoso e di buon
che hanno a cuore la bellezza di una lingua hanno ragione di essere malcontenti del suo
si baptezò e ci chiamavano in lor lingua 'carabi', che vuol dire uomini di gran
faticosi ne l'intendere (che tanti nella lingua sono), potesseli facilmente trovare,
mare de l'intelligenzia e da la lingua vostra il fiume de la dottrina.
l'orecchio d'udire, né la lingua di saporare. dante, par.,
gli sbadagli in bocca o puntellata la lingua con un legno o con un pezzo
con un pezzo di coltello sopra la lingua e sopra il palato. p
biasciare e sbadigliare, e che la lingua vi caggia di bocca per pronunziarla!
. cesarotti, 1-i-25: la [lingua] scritta è e dev'essere più
, 'entomata', per ignoranza di questa lingua? manzoni, pr. sp.,
tanto si scaldò che, percosso colla lingua un dente, lo sbalestrò in terra di
educate al culto o al sospetto della nostra lingua avevano sempre più radicata aliatali a,
arriano, opere di stile e di lingua così purgate, così uguali in ogni parte
convenzione ortografica dall'uso corrente di una lingua; escluderle dal proprio linguaggio.
-caduto in disuso, abbandonato (una lingua, una parola, anche un uso
. manzoni, vi-1-83: prendendo la lingua del trecento, egli [il cesari
cesari] ha preso... quella lingua che era, per dir così,
sbarazzino ai suoi tempi e purissimo nella lingua. bacchetti, 1-ii-527: un'altra
punta d'un coltello alle radici della lingua e sbarbaritila affatto, e tenerlo capo
lanterne, / sbarbata gli han la lingua e dentatura. -in espressioni ipotetiche o
1-ii-527: prima / mi si sbarbi la lingua, / ch'io favelli a tuo
costume, una realtà culturale, una lingua, un credo fortemente affermati.
africa, potettero dalla biscaglia sbarbare quella lingua càntabra che tuttavia dura. gioberti,
altre cose, che voglio restituirlo alla lingua italiana sbarbarizzandolo dal gaflume. =
del villaggio... accorsero alla lingua dell'acqua pretendendo d'impedire lo sbarco
pigliare una sbardellatura da questo turco nella lingua arabica, nella quale penso di far
fucile. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 363: 'sbasidore de ruffo'
teologia. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 362: 'sbasidor de perpetua'
le funi. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 362: 'sbasire su le
-far schioccare le labbra, la lingua. rajberti, 5-180: che razza
sedersi sul tronco, lo sentivo sbatter la lingua per rifar la saliva dopo quella gridata
, i-187: perché mai questa nostra divina lingua, sì maschia ancor ed energica e
... que'colori di questa lingua che sono già sbiaditi dal tempo. comisso
. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 362: 'sbianchire': scoprire
: 'sbianchir qualcossa', detto in lingua furbesca: odorare; scoprire paese,
. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 363: 'sbigni': sassi
quanto mi pareva sbigottito / con la lingua tagliata nella strozza, / curio,
detestava e la lacerava con la lingua e con la penna. parini, 954
. g. devoto [« lingua nostra », i (1939),
. g. devoto [« lingua nostra », i (1939),
], 10-11: quando la nostra lingua non si cura di temperar se medesima
lascio andare e, si sa: la lingua batte dove il dente dòle: va
con che sdrucciolose illustrazioni in quella sboccata lingua fiorentina lo commentavano! nieri, 2-105
di continuo i più bei fiori di lingua. 7. incominciare a prendere
sboglientava, interrogatomi gli occhi, la lingua, mi strapregò di non mangiar troppe
rumorosamente. giuseppe ferrari [in « lingua nostra », xxxvii (1976),
rumoroso. giuseppe ferrari [in « lingua nostra », xxxvii (1976),
-creare le strutture fondamentali di una lingua. torti, xix-4-883: pacuvio ed
per una minore indecenza noi in nostra lingua tradurremo sbracati. carducci, ii-5-96:
bianco vel forbisce e netta / l'orrenda lingua e la spietata zanna, / ecco
falegico delle genti, ogni nazione e lingua scusava tutta l'umana famiglia.
. da e. morpurgo in « lingua nostra » xxvtii, 4 (1967)
e rabberciare con l'ago i / con lingua lunga, aguzzo comprendonio / e svelte grinfie
nudo. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 362: 'sbriso': nudo
or con la vispa mossa e la graziosa lingua del rispetto toscano sbrigliandolo. faldella,
sbrodolature di versi e prose in quella lingua comune che non fu mai cosa sì
. viani, [in « lingua nostra », x3ucix (1978),
. muratori, 7-iii-369: ha anche la lingua italiana 'sbruffare', che sembra nato
vieta, con tanto rigore, ad ogni lingua e a qualunque penna che non affermi
lassù pendolonè, con un palmo di lingua fuori e cogli occhi sbuzzati.
. 5. imbarbarimento di una lingua. foscolo, v-244: la filosofia
le idee; e perché imbarbariva la lingua per mezzo della tirannide, irritò l'
ma non fare questi presti giochi di lingua e labbra che io so fare.
tanto rustico di costumi quanto scabro di lingua. faldella, 13-47: ad ala
ruvido come la scabra e pesante mia lingua. 8. che richiede fatica,
non intendo la scabrosità di questa vostra lingua. 6. particolare complessità e oscurità
suoni aspri (una parlata, una lingua). salvini, 39-iii-144: tutti
, i-424: se da piccina la tua lingua e il dente / mal s'unendo
, un argomento, un vocabolo, una lingua). -anche: controverso, spinoso
si trovaranno che sappino mediocremente questa scabrosissima lingua. monti, x-5-262: maffei protesta
. rajberti, 1-122: la sua lingua [del gatto] è alquanto ruvida
10. eliminare il suono di un lingua mutandolo in un altro. gigli
vede, se non nelle voci di lingua straniera, come 'paris', acciocché le
artistica. -perdere purezza (una lingua). muratori, 7-iii-16: la
). muratori, 7-iii-16: la lingua latina era scaduta nel commerzio popolare della
desueto, non avere più riscontro nella lingua d'uso (il significato di una parola
vocabolo latino è ormai scaduto nella nostra lingua. -apparire meno elegante, di
-corruzione, perdita di purezza di una lingua (soprattutto in seguito all'influsso di
de sanctis, 11-399: la nostra lingua è nata con l'amore, il quale
che irreparabile insensibilità di gusto e di lingua e tracotanza tutta propria di un umanista
navasi dello scrivere italiano: 'questa è la lingua di cui si vanta amore'.
non si lascia scagliar dalle querele d'una lingua innocente. = denom. da
delle galee. viani [in « lingua nostra », xxxlx (1978),
alla cognizione et alla perfezzione di questa lingua. tasso, n-iii-948: le matematiche
e proporzione delle lingue moderne, la lingua italiana... occupa senza contrasto
salita. l. caretti [« lingua nostra », xv (1954),
inghilterra, credettero si fosse mutata la lingua e fosse invalsa la francese. carducci
. bellini, 5-1-101: egli [la lingua del camaleonte] è giusto come una
. a. picco [« lingua nostra », xxxix (1978),
. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 361: 'scalfo': bichiero
vaso. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 361: 'scalfo da fiore'
sommo e l'altro alla base della lingua ghiacciata mi tennero tesa la loro corda
scarpello è così fedele come alla propria lingua di chi rammemora; all'altro per
incontra fortuna. -ingentilire una lingua. bembo, 2-15: la loro
. bembo, 2-15: la loro lingua [dei fiorentini] ancora e rozza
. -arricchire nelle possibilità espressive una lingua. carducci, iii-7-62: dei volgarizzamenti
varchi, v-165: la greca [lingua] non sarebbe atta a scalzare la volgare
aveva a determinar lo stato d'una lingua e, quando siamo, come si dice
lo preferirei senese per aver il maestro di lingua in casa... dovrebbe venir
ci son... certi dotti in lingua toscana che non direbbon mai « ehi
atleti. l. caretti [« lingua nostra », xii (1951),
vino. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 363: 'scambioso': vino
dei panni. viani [in « lingua nostra », xxxix (1978),
). meri, 2-59: la lingua..., restando goffa e intozzata
. 11. locuz. scampanare la lingua: sbraitare, in partic. per
terrei di non iscampanare sin forte la lingua, che sin costì in mantova non vi
ci scampi da queste strane inversioni di lingua, indegne del vocabolario, sian esse
gente mediocre che si mette a ragionare di lingua. 13. dileguare (un'
tosto ti rendi in colpa con la lingua tua, se offendi il prossimo o vero
imbriani, 2-113: adopero una certa lingua, lettore, che ti farà strabiliare;
., dall'antico scandinavo, dalla lingua dei pirati e schiumatori d'oceani passò nel
scodella. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 363: 'scan- farde':
in buona coscienza porsi a confronto della lingua usata comunemente da'signori, dalle dame,
chiamavano 'buen retiro', rugiadosamente; in lingua del 'bon ton', 'garsonnière';
ton', 'garsonnière';... in lingua burlesca, 'trappolone', ovvero, con
la fronte piegando, in sé racuna lingua tanto più dolce ne sentiamo il bisogno anche
parla in piazza, / la sua lingua este un torrente, /...
posto un freno alla strabocchevole e scapestrata lingua loro, eglino avrebbono vissuto forse più
, come dicono, voluto ristringere l'italiana lingua al solo dialetto toscano, escludendo le
regola grammaticale o di buon uso della lingua. fanfani, 3-95: guarda a
e che non si sa di che lingua sieno. de amicis, xiii-45: in
vostra, per quello che riguarda la lingua, regna la più scapi
li tre anni li fanciulli imparano la lingua e l'alfabeto nelle mura, caminando in
, 2-310: amare, toccare con la lingua quei denti rotondi per quel che erano
uomo avvezzo a muovere sette volte la lingua in bocca prima di lasciarsi scappare una minchioneria
gli ci fosse scappata qualche inesattezza di lingua. -succedersi con rapidità nella mente o
bensì perché anteponendo il dialetto piemontese alla lingua italiana ordì tela municipale.
furbo sia pontefice, / penna e lingua non mi gabba, / mi scappuccio anche
, come il male che si chiama la lingua arabica sabastia (cioè mancamento del fiato
deve? gioberti, 1-i-86: errori di lingua, strafalcioni di logica, scappucci di
stesso boccaccio, come capestrerie graziose della lingua, da ingollare a bocca aperta.
e per salire. viani [in « lingua nostra », xxxix (1978)
vergogna e senza distinzione, hanno acconcia la lingua a scardassare e diminuire in tutti i
pesce. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 363: 'scar- doso':
portato via / dal luogo della sua lingua. / lo hanno scaricato male / in
anderò con tutto ciò rinovando con la lingua e ruminando col cuore questi beati accenti «
e dall'altro sesso, allevata nella lingua germanica, si scaricò sopra l'italia
in castiglia è un proverbio che in lingua nostra significa che il filo si rompe dal
merci. fra giordano [in « lingua nostra », xlix (1988),
e consistenza simile alla pergamena (la lingua di alcuni uccelli). savi,
di fustagno. -lingua alla scarlattina: lingua salmistrata. g. vicuardi,
sgorgiare otto ore nell'acqua una bella lingua di bue, ben asciugata, battuta
scarlatto, tacque. 6. lingua alla scarlatta, allo scarlatto: lingua salmistrata
. lingua alla scarlatta, allo scarlatto: lingua salmistrata. g. vialardi, 1-93
vialardi, 1-93: fate 24 pezzi di lingua salata alla scarlatta ben rossa, tagliandola
a. boni, 735: la lingua allo scarlatto fatta in casa riesce di
vita de * morti straccia con la sua lingua e reca in pubblico i loro antichi
vera e perpetua, la quale in ogni lingua vien suggerita dalla natura a tutti gli
manigoldo. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 362: 'scarpa': gaglioffo
, n. 15. -avere la lingua nelle scarpe: parlare a sproposito.
borsa. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 342: 'fare la scarpa
, i-309: quel più piccino, la lingua non la mette ancora sopra denti.
. a. leone [in « lingua nostra », xxxviii (1977),
a. leone [in « lingua nostra », xxxviii (1977),
avessero risieduto lungamente in sicilia, la lingua italiana o non avrebbe ricavato aiuto veruno
, la picciolezza della statura, la lingua non ancora sciolta del tutto per ragionare
la servile imitazione, la superstizion della lingua, la scarsezza dell'idee, la timidezza
in gran parte alla scarsezza della loro lingua l'abbondanza dei loro bei motti.
la timidità di quelli che hanno la lingua e la scarsezza di vocaboli di quelli che
di vocaboli di quelli che hanno la lingua bella concorrono a cagionare un fatto unico
, intendevano servirsi del latino come di lingua viva in tutto e per tutto.
abbia una prosa o una sintassi o una lingua ferma e sicura. 8.
, a ciò costretto / sì dalla lingua mia, che della greca / viepiù
. a. cocchi, 5-1-69: la lingua latina essendo morta tra noi, non
... trovano scarsa e disadatta la lingua per dar un nome adeguato alla popolazion
..., desiderando la sua lingua. = deriv. da scartabellare1.
: è cascata loro la gocciola su la lingua latina, e sono scartabellatoli di vocabolari
scarta una liquirizia e la depone sulla lingua con la cautela di una particola.
al crudo voler de'tiranni dona la lingua sterpata con fiorenzo, gli occhi scassati con
lacci neghittosi del silenzio / scatenando la lingua, / qual monarca di dive e semidei
cumulo di giornali e di riviste di ogni lingua che gli hanno dedicato sequenze di colonne
s. a. ebauches [in « lingua nostra », xviii (1967),
s. a. ebauches [in « lingua nostra », xviii (1967),
s. a. ebauches [in « lingua nostra », xviii (1967),
mi accorgo che gesuina verrebbe con la lingua eli fuori, in atto di leccare
-protendersi di scatto (la lingua di un animale). calvino,
vicino alla gola del geco, la lingua scatta e inghiotte, fulminea e duttile
brevi distanze. l. caretti [« lingua nostra », xv (1954)
continovi sputato vermi, che dalla canina lingua e da tutta la bocca gli scaturivano,
6. derivato da un'altra lingua (una lingua). foscolo,
. derivato da un'altra lingua (una lingua). foscolo, xi-i-ioi: la
). foscolo, xi-i-ioi: la lingua volgare, scaturita dalla corruzione del latino
scartarlo. l. caretti [« lingua nostra », xii'(1951),
disinvoltamente da una posizione un uso arcaico della lingua. ideologica a un'altra. -
ritrovato anticamente, / volta ho la lingua, e non è ch'io gli
/ s'io feci forza alla mia lingua e scelsi / di tacer o morir.
cosa per altro scellerata che guasta quella lingua orrendamente. de amicis, ii-85:
). denina, 3-60: questa lingua sì diversa dalle altre che conosciamo,
voci tedesche, le quali in nostra lingua suonano 'poltrone', 'briccone', 'scellerato'
oltre a la naturale dolcezza di questa lingua apportano un certo che di grandezza e
scelti vocaboli che avesse in bocca la lingua tosca. sassetti, 67: il madrigale
. corfino, 20: sciolse la lingua e mandò fuori una voce che s'
di pagare i suoi debiti a la lingua, ed ella per se stessa è di
temo che... nello empiermi la lingua dell altrui ciancie maligne per poi versarle
svenevolezza. baretti, 6-383: la lingua toscana, un tempo rigogliosa di un'
dello scempio acerbissimo sofferto / l'afflitta lingua ora s'adira or lagna.
l. salviati, 1-1-271: la fiorentina lingua, quando la '1'scempia segue appresso
in scena / di mortai la mordace lingua e rea, / sol di velen e
bocca come se fosse stato una seconda lingua. -far scendere un cibo nel
sua fede, sonando per la sua lingua, penetrarà ne le menti e, scendendo
le forze e le bellezze d'una lingua sporre e insegnar co le parole d'un'
volo. l. caretti [« lingua nostra », xii (1951),
). l. caretti [« lingua nostra », xii (1951),
suo sistema intorno alla sceneggiatura, la lingua e la verseggiatura. carducci, iii-14-9:
vivo / convien che ne la mia lingua si scema. petrarca, 123-7: conobbi
, nome d'una popolazione mongolica di lingua tibetana (in senso proprio 'abitante
lui l'omero manco? -strappare la lingua o i capelli a qualcuno; cavargli
, rubelle, / o ti scerpo la lingua. bacchelli, 14-120: ora,
, / a lui dolce rugiada in sulla lingua / spargono. cesarotti, 1-xvi-1-269:
sia nella febbre ardente, onde la lingua gli diventa arida, o che umore
un elemento contrario alla purezza di una lingua; libero da inflessioni dialettali o da
proprio uso una serie dei 'testi di lingua filosofica', dai du- gentisti e trecentisti
dal canagliesco, dal forestiero: una lingua deliberatamente non amalgamata, scheggiata, irsuta
condizione felice ormai perduta, di una lingua che si estingue. lubrano, 3-109
fa il demonio, che ti serra la lingua s'egli puote: come gli scherani
essendo egli così ben fornito com'è di lingua e di prosunzione, gli fecero perder
per sei, / se la tua lingua non perda la scherma. magalotti,
in ben poca neve, se la tua lingua sì di leggieri perde la scherma.
: da questi pungoli così arrabbiati di lingua maldicente volendosi schermire alcibiade per quanto poteva
vedeva che tuttavia alcuni del popolaccio con lingua maldicente esaminavano tutto il giorno le sue
abatti, come ne so', a una lingua immoderata, che non ara niuno freno
,... perché quivi la lingua isfrenatamente favella; quivi si dicono bugie
fa torcendo il viso o cacciando fuori la lingua con voce balbettante o scioccamente ridendo o
. landino, 135: stringere la lingua tra denti significa fare tale strepito con
era chiamato limone, il che nella lor lingua sonava quanto nella nostra 'bestione'. zanobi
e ti fa vezzi / con la lingua, e tu ridi e l'accarezzi;
orsi, cxiv-32-20: scherzando egli in lingua milanese muoverà maggiore ammirazione e diletto di
, senza notare che 'scatinare'nella nostra lingua, se mai fosse ammissibile, altro significato
], 31: conosce bene la lingua inglese, sa guidare con perizia lrautomobile,
. l. caretti (« lingua nostra », xii (1951),
l. caretti [« lingua nostra », xii (1951),
... piena di moralità la lingua e il petto, va schiamazzando che morran
schiamazzio perché io abbia scritto che la lingua spagnuola e la fran- cesca sieno pari
può richiedere il quarto caso così nella lingua nostra come nella latina. l. salviati
una volta dante fatto avesse menzione di lingua fiorentina, quanto schiamazzo se ne farebbe
solo non prova schiantamenti o foramenti di lingua..., ma ode applausi.
si serva. per qualche stilla di lingua viva, per qualche mossa di bécero
il difetto alla sua ignoranza della lingua e alla soverchia fretta: il che,
mopso / c'ha ne la lingua melate parole / e ne le labra un
. quelle altre sciaguratissime che abbiamo in lingua nostra. -incomprensibile, illeggibile (
chi di mille lingue / dificasse una lingua; / che chi di mille inchiostri
oziose parole, ha vinto lo scialacquamento della lingua. baruffaldi, i-151: si truova
trovai in casa con un palmo di lingua fuore, che pareva un cane scialato
1698), che è dal tunguso (lingua uralo-altaica) laman, a sua volta
del mare. viani [in « lingua nostra », xxxix (1978),
. viani, 19-31: ingollò la lingua e sciangottò tra la motriglia della saliva
parlare. stigliani, 1-315: disgrazia innostra lingua vale sciagura, e non mai quella bruttezza
letteraria); poco espressivo (una lingua). tassoni, xvi-799: queste
ragione poi il volgar del greco riuscisse lingua sciapita e povera e il volgar del
scrittori ei dizionari, neppure quella parte della lingua che è fuori d'uso, perché
e più erudito / vi vuol mettere la lingua e dar del naso.
, per paura 7 di tua malvagia lingua mesdicente. anonimo senese, 120: si
è quella scienzia che. ss'adopera colla lingua sola mente; et in
scritto molto scienziatamente di poi in lingua italiana degli elementi. b.
-colto, dotto (una lingua, in contrapposizione a quelle popolari e
romano idioma confuse, si generò nostra lingua e n'uscì così bella e sì vaga
come potranno paragonare la scrittura con la lingua del popolo, che già e morta
cosa niuna in latino, la qual lingua era a quei tempi il suggello del
a diece sm. frenulo della lingua. galline ». ariosto,
si libera o per la grossezza della lingua o per non esser tagliato a tempo
o per un mal vezzo di percuoter la lingua fra denti o per altro difetto.
: scilinguagnolo appellatur vin- culum nervorum sub lingua. dizionario di sanità, iii-61:
legamento membranoso che si trova sotto la lingua. deledda, iii-977: da piccola
pina balbutiva poiché lo scilinguagnolo sotto la sua lingua era eccessivamente corto. 2
più volte le balie di sotto la lingua a'bambini. baretti, 6-198: si
se non sentono la forbice sotto dalla lingua, non possono sciorre lo scilinguagnolo.
(comp. da sub 'sotto'e lingua 'lingua'), che è modellato su elinguis
sputò con grande pianto e tutta la lingua si guastò, e mai sempre poscia iscilinguoe
so, nape gentil, scioglier la lingua? / e sciolta poi non parla,
con accenti rechi, / sciolse la lingua, e poiché l'ebbe sciolta / intoppò
conobbe, / come se avesse la lingua consunta. -rar. con la
scilingua / che pare un genovese mezza lingua. 2. per estens. trovare
« tu, moglie, mi darai di lingua ». -avere scarsa ispirazione e
4. ant. parlare una lingua non perfettamente, in modo poco appropriato
: i due guerrier d'ogni più nobil lingua, / non che degli unni,
sì eccellente uomo, si parli con lingua di fanciullo che balbetti né d'uomo
uomini il guardano andarein trespoli e appallottola la lingua come iscilinguato, tenero è come fanciullo
iddio, proferiscono quella che appuntando la lingua ai denti, come quasi fanno gli scia-
alcuna lettera legittima, e la iscilinguata lingua sia costretta da la comandata boce? ruscelli
boce? ruscelli, 2-498: una lingua scilinguata e balbettante non è perfetta lingua
una lingua scilinguata e balbettante non è perfetta lingua perché non esprime sinceramente la voce come
, / col labbro scilinguato / e lingua balbuziente. -in proposizioni interrog.
v-263: mi produco... nella lingua più bella di persona mingherlina e delicatissima
/ come scimie in iscranno, - senza lingua / la qual distingua -pregio o ben
, c. 249 [in « lingua nostra », xlv (1984),
proposito. calvino, 13-10: la lingua letteraria deve sì continuamente tenersi attenta ai
brevi i piedi, non estensibile la lingua, e per le scaglie embricate che coprono
la virginia j'aveva fatto vede la lingua... sostenendo indi col gelido
repubblica francese ha mandato dei maestri di lingua nella brettagna e nella normandia ove il
monitore veneto (1797) [in « lingua nostra », xxvi (1965),
ingegnerò ragionando d'astenermi dalle sciocchezze della lingua del monferrato e di ridurla alla politezza
in maniera ch'ella divenga nostra propria lingua. 4. insensatezza, assurdità
dimenticare. prudenzani [in « lingua nostra », xxxviii (1977),
. g. pettenati [« lingua nostra », xiv (1953),
-privo di vigore espressivo (una lingua). carducci, iii-3-283: la
ceresa, 1-812: sento a la lingua un così forte groppo / più indissolubil di
scioglieva 10) [in « lingua nostra », xxxviii (1977),
un passo controverso; tradurre da una lingua straniera. giannotti, 1-1: molto
. favellare, se prima non iscioglie la lingua, non apre la g.
, quasi dica: sciodi lui la lingua irata. b. corsini, i-33:
non mi scappasseil susseguente, / frenai la lingua e ben gli orecchi sciolsi. -sciogliere
io mi stracco. -sciogliere la lingua, il labbro, le labbra, la
cicerchia, xliii-386: per parlar la santa lingua sciolge, / inginocchiato con divozione.
ingoi, / e non può scior la lingua. corfino, 20: conino
, 20: conino sciolse la lingua e mandò fuori una voce che s'
v-35: aprir le labbra e sciogliere la lingua e rompere il p. nelli,
a pena sanno sciogliere e snodar la lingua, andiamo ragionando casaregi, 102
g. pellegrini [in « lingua nostra », vi (1944-1945),
modo incerto o strascicato parole di una lingua straniera. banti, 9-407: pronunziava
amina. 2. sm. lingua della scizia. forteguerri, vii-10-37:
, i muscoli della faccia, della lingua e della faringe). -sclerosi multipla
contro quegli edifici. -adoperare la lingua per ingiuriare altri. bruni, 349
di cristo empio pugnasti, / e la lingua, qual fulmine dentato, / bestemmiando
. prati, 2-106: chi ha la lingua in bocca, / troppo la scocca
ella osservati i pungenti motti scoccati dalla lingua del padre contro del figlio. aleardi
. -schiocco di frusta o della lingua contro i denti. faldella,
5-111: il fornaciaio con uno scocco di lingua che esprimeva un'adulazione straordinaria: «
cesari, ii-439: io era colla lingua sullo scocco per dirlo. = deverb
fuor dalla bocca, come una seconda lingua che non riuscisse più a ritirare,
-figur. ritmo incerto e confuso di una lingua. f. scarpelli [in lacerba
ha la natura posti per custodia della nostra lingua; uno di labbia, e l'
salu- stio, avessella voluta transformare in lingua latina chesta leonardo, 2-345:
. genovesi, 12: la mia lingua latina era mezzo barbara, l'italiana
vi erano trascurate, e anche la lingua nazionale. nondimeno un po'di secolo
eloquenza e l'inevitabile necessità espressiva della lingua collo scolasticismo arido, per non intendere
il più libero e mobile elemento della lingua, il significato spirituale e l'ispirazione
sarebbero che questi pezzi fossero tutti in lingua purissima; tutti non troppi brevi, né
e confermato dall'esercizio, di una lingua straniera). ugo di balma volgar
quantità, e mettetila nel sacco come lingua canis over scolatore, e fatela giocciare.
io onofrio, restauratore della romana romulea lingua, corettore del cornucopia, ampliatore del
senza misterio non haposti due freni all'umana lingua: uno di labbra e l'altro di
. locuz. non riuscire a scollare la lingua: provadelli. re una sensazione di
qualmente del vostro paese, della vostra lingua, della fama vostra, della gloria
. disus. felce più nota come lingua cervina o fillite (phillitis scolopendrium).
dipeucedano, cioè barbe di finocchino salvatico, lingua cervina, cioè scolopèndria, capelvenere.
non confessare che siaella quella pianta chiamata volgarmente lingua cervina e perversamente scolopèndria. de'mori
: il continuo scoloramento e disnaturamento della lingua non come prima in certe frasi e
fiacco. carducci, iii-14-23: la lingua è scolorata povera e pretensiosa.
nell'originale. tommaseo, 3-i-152: lingua attinta o da libri o da pochi
mezza per via, sa- rebb'ella lingua pura, abbondevole, sufficiente alle necessità
195: bisogna... abolire nella lingua ciò che essacontiene in fatto d'immagini stereotipate
mancata copia d'escellenti scrittori a la lingua che ella sia già mai a gli
di profferire, ma solamente s'avvicina la lingua a quella parte che dovrebbe percuotere,
furono in quel beato secolo per la lingua del trecento, sono nei loro modi
. idem, i-45: ella [la lingua italiana] non è men buona
di legno,... la lingua di scorpione, la fronte di piombo,
,... è rivolta la lingua nostra. dalì'ongaro, 149: «
mestiere di scombiccherar carte, quanto riguarda la lingua vostra, né occhi per vedere,
, invece di darvi allo studio della lingua inglese, avete anzi voluto perdere il tem-
fingersi originari dell'afganistan, adoperando una lingua di loro invenzione, che è poi un'
sorda è a l'invito / sfioccata lingua; né scommessa orecchia / bèe con diletto
quella legge. 4. stravolgere una lingua facendone un uso arbitrario ed erroneo.
si scommove, il corpo triema, la lingua s'impaccia, la faccia s'infiamma
sulle labbra: « scomodate la vostra lingua, di grazia » gli disse e gliela
carducci, iii-7-16: dello scadere la lingua e letteraturaromana non fu la chiesa cagione primissima
apra e divori. -scompagnarsi la lingua dal latte: con riferimento alle prime
: con voci ancor non preste / di lingua che dal latte si scompagne. tasso
[il mio nome] / con lingua e la mammella / usa che ancor
voce, o come un suono / di lingua che dal latte si scompagni.
della loro derivazione, o perché passaronoda una lingua all'altra scompagnati dal primitivo da cui
della tuabravura, non si dèe ascoltare la lingua che può mentire, ma vedere se
eroi, si dànno ad imitare la lingua infame di tersite. = nome
pasolini, 8-66: una storia della lingua orale non è... possibile:
sta saldo al costrutto naturale della sua lingua, e te la sciorina via tal qual
, 4-i-198: quindi fu necessario che la lingua eroica nelsuo principio fusse sommamente scomposta: ch'
derisa, compatita opinione, che la lingua italiana è in firenze, come la lingua
lingua italiana è in firenze, come la lingua latina era in roma, come la
5. alterare l'integrità di una lingua, la purezza della pronuncia.
giuglaris, 2-754: questi sono colpi di lingua che, se bene pungano, non
sconcerto. siri, ii-266: dalla lingua del pim ebbe il parlamento d'inghilterra
gica del discorso. perché deviano dalla lingua madre, nascono dall'ignoran
5. mancanza di cura nella lingua e nello stile o di valore estetico
questi libri unoromano... traslatoe in lingua latina, non pertanto affaticandosi troppo per
i barbarismi delle frasi, gli errori della lingua. gigli, 4-38: chiunque di
. bresciani, 1-i-35: sino allora la lingua italiana spagnoleggiava, d'indi innanzi infranciosossi
); rozzo, grossolano (una lingua, una parlata). -anche in
: prima di ammettere che questa qualunque lingua sia per esser buona o sconcia secondo
o di che che altro; come una lingua possa esser buona, come sconcia.
(con partic. riferimento a una lingua, a un'ar- te).
verbi fosse troppo sconcio e duro nella lingua nostra a dir 'ami'per 'amate', 'leggevi'
uno scritto o dell'uso corretto di una lingua; errore grossolano. monti,
: lucca serva principiò a parlare con lingua servile, e non so se sappiano più
più di adulazione o di sconcio di lingua italiana gli atti del governo lucchese di
iii-25-70: forse perché le teoriche di lingua del nannucci... oggi gli
la base e 'l fondamento di nostra lingua. fagiuoli, vi-28: parlò latino,
, che dicemmo esser differente dalla nostra lingua per corpi e per accidenti de'vocaboli
anche, dai canoni di una lingua; trascendere dall'argomento centrale di una
trattazione. gigli, 4-xxxiii: la lingua sanese ha nelle sue regioni delle distinte
uomo, il quale con la sua lingua il signore iddio non loda, aspettandone
-che non si sa parlare (una lingua). e. cecchi, 7-78
'ndau', ed era stampato in una lingua a me sconosciuta. 2. che
e sconosciuto, si può dire, alla lingua italiana, la quale non ne ha
. villani, 2-296: l'uso della lingua straniera... da'poeti più
voga di favellare e per la lubricità della lingua, soggetti siamo a traboccare. botta
in testa di monte morello; / la lingua va dove gli duole il dente.
parlar molto sconvegna, / perché la lingua, ove 'l cor teme et ama,
disordine'. secondo l'uso della nostra lingua esso diventò 'scompilare e scompigliare'. l'
, ancorché già fosse tenuto per idolo della lingua, pare che quasi se ne ridano
fiorentino-romanesco del sec. xvii [in « lingua nostra », xiii (1952)
. dentro quel fumo scoppiare una lingua di fuoco e drizzarsi alta saliente verso
-produrre il tipico rumore facendo scattare la lingua contro il palato, per esprimere apprezzamento
l'altro tracannava, faceva scoppiettar la lingua contro il palato, stirava le gambe e
ant. rumore prodotto facendo schioccare la lingua contro il palato per esprimere soddisfazione per
. -schiocco prodotto facendo scattare la lingua contro il palato per esprimere il proprio
2-162: quando, con lo scoppiettìo della lingua l'aveva saggiato [il vino]
bicchiere alle labbra e facendo lo scoppietto colla lingua. -ciascuno dei rumori secchi prodotti
. disus. schiocco delle dita o della lingua (o anche della frusta).
della volta di far quegli scoppi di lingua, ché in questo modo egli si volterà
la gran differenza degliostacoli allo scoprimento della prima lingua greca, paragonati con quelli per la
, paragonati con quelli per la prima lingua latina. -accorgimento, espediente.
e duo di ammazzarli, pure in lingua spagnuola, perché ancora non appareche si sia
oramai le scordanze / che fa la lingua nostra ne'plurali, / che son piuttosto
quando il cuore è scordato, la lingua non suona mai bene. montale, 1-16
senza esser grandemente ripresa e biasimata da una lingua sciolta e licenziosa. groto, 3-76
del? uva, 48: questa lingua che parla e queste labbia / certo son
, per lo più assunto da una lingua straniera, non conforme ai canoni della
giovi il notare liberamente che nella nostra lingua non v'ha solecismo di cui gli scrittori
che alla sua [della croazia] lingua, già una, diano più potente
purghino della scoria germanica non tanto la lingua quanto lo stile. de amicis,
scornandolo co'calci e schernendolo con la lingua. -cogliere in fallo in modo
il nodo / ch'a la mia lingua era distretto intorno / su nel primiero
e stare a panciolle, non dimeno in lingua furbesca si = var. masch. di
bernardino da siena, 141: questa mala lingua... è assimifliata allo scorpione
'rima, lecca co la lingua. sicondo, abraccia colle branche.
, co lusinghe, sai; colla lingua leccano, con dolci parole e colla coda
davanzati, i-198: le cose ancor senza lingua e senz'anima, tetta e mura
. g. devoto [in « lingua nostra », i (1939),
sono strane e per corrozzione intromesse nella lingua da'contadi... e se
corretti, quei libri e fattili parlare nella lingua loro che gli scorreggevano.
testori, 1-107: buttò in fuori la lingua e scaraventòsulla faccia del renzo una pernacchia.
che si lascia andare a maldicenze (la lingua). iacopo da cessole volgar.
var. \. suole essere la lingua scorrente. 9. che procede
zone e in territori diversi (una lingua). tolomei, 3-109: quella
. tolomei, 3-109: quella [lingua] che voi cercate scorre spesso per
15: quel nestore, dalla cui lingua come mele scorreva il parlare, era
, 5: o quante volte già la lingua scorse / per aprirvi i pensier focosi
: tempo è ormai ch'infreni / la lingua miache forse / son le parole scorse /
scorso qualche errore rebbe iscorrere la lingua a cotali cose. alberti, iii-193:
alberti, iii-193: molto studia la lingua toscana d'esser breve ed espedita e per
non importa che ci curiamo ora dellescorrettezze di lingua, delle violazioni alle leggi del ritmo,
di stile, in quella scorrettezza di lingua e di grammatica ed in quella calligrafia
, improprietà. mancava assolutamente d'una lingua comune, corrente e b.
che non si attiene alle regole di una lingua; che commette errori grammaticali. -anche
di alto. bertolotti, lxxxix-i-81: la lingua italiana, austera ne'versi di dante
avvertiate che questa voce 'altrimente'non è della lingua nostra, ma scorrezzione di chi per
, non ostante tutte le scorrezioni di lingua dei loro dialoghi! 2. imperfezione
fecero una scorsa verso cerigo a prender lingua de'nemici e subitamente tornarono a riunirsi
gastigollo... solo una scorsa di lingua inconsiderata, quando trattossi di cavar acqua
i predicatori, ferendolo da'pergami con la lingua, i sacerdoti da'confessionali..
, -scorso di eloquenza, di lingua, di parole-, parola balbettando a mezza
la menzogna può procedere da scorso di lingua. d. bartoli, 4-5-91:
per scoprire i paesi, pigliar lingua degl'inimici e far altri servizi.
l'anima appaga, / e se la lingua di seguirlo è vaga, la
iii-344: la perizia delle proprietà della lingua fornì il poeta di bella scortatoia.
translatò li vangeli di greco in loro lingua ed alla fine fu scorticaporcèlli,
di beethoven! -pronunciare male una lingua. carducci, iii-23-412: il barbier
! i più bei nomi e scorticava la lingua. 13. intr.
caustica che, appena posta sopra la lingua, abbrucia come fuoco, poi fa
un certo particolare dolciore e scorticata la lingua. -sottoposto a esfoliazione (il
'l beato francesco non avesse scorta la lingua ad essere bello parlatore, sì avea
, i-691: mi stupiva anche quella loro lingua spagnuola come snodata e alleggerita della scorza
). nuovo modo de intendere la lingua zerga, 363: 'scorze': veste
. f. rodolico [in « lingua nostra », ix (1948),
lignite. f. rodolico [« lingua nostra », ix (1948),
sì si domanda dare il guasto alla lingua da vero! voler che l'accusativo
venire. 4. trasformato rispetto alla lingua da cui trae origine. muratori
e scostata dall'antico puro parlar latino la lingua degl'italiani, ché difficilmente allora il
piccolo-mini, 10-115: traducono alcuni spositoriin lingua nostra la parola àfjfteig scostumate, intendendo
secondo la greca forza varrebbono in nostra lingua scotitoi, strumenti di religione presso gli
che nell'istesso modo s'impari la lingua giusto comeimpara una scotta e un pappagallo.
la tazza, ma si scottò la lingua. -per simil. cauterizzare. -al
o nell'onore, quantunque taccia la lingua, parlano gli occhi coll'accendersi. ghislanzoni
. -scottare le labbra, la lingua: essere impellente o imbarazzante e difficile
a paracelso quella domanda che le scottava la lingua. -scottare nelle mani, fra
fo scuttiante / appare ricalcato sulla lingua scozzese. baretti, 1-248:
e mallet che, come dissi, scrivono lingua buona e senza scetticismi o scozzesismi come
locomotiva). 7. sm. lingua di ceppo gaelico parlata in scozia.
mallet, che, come dissi, scrivono lingua buona e ch'oggi la gente è troppa
condotti. - arricchire una lingua nelle possibilità espressive (un contatto culturale
di camera e di sala / han tutti lingua e voce e gridan sempre. menzini
simie, in iscranno, - senza lingua / la qual distingua -pregio o ben alcuno
, ma non già nelle cose della lingua; anzi in questo sono scredenti ed
tetro sapo re e la lingua tutta screpolata. cassola, 2-172: guardate
modo che non si sa ben dire che lingua parlino. -attribuire particolari sfumature a
espressive (il linguaggio umano, la lingua, lo stile di uno scrittore);
restano, nello spirito, scrittori di lingua, guardano ai dialetti dal punto di vista
dotta; cfr. vincenzo valente [« lingua nostra », xlix (1988)
trova nei libri. viani [« lingua nostra », xxxix (1978),
. v.]: 'scriccatóre': provvedequella lingua di foco che vorrai. mediante scalpello
) e cream 'crema'; cfr. « lingua - nostra »,
semplice. carena, 2-294: la lingua parlata in toscana agli addiet- tivi 'puro'
viene domandata yqa
determinato ambito geografico e storico (una lingua, spesso considerata in contrapposizione al linguaggio
napoletano tornasse addirittura alle sue funzioni di lingua scritta. 3. registrato (
lieta e bizzarra poesia, se la lingua e la penna avessero in me potuto
. b. migliorini [in « lingua nostra », i (1939),
appoco perfezionando, cioè accomodando alla loro lingua. gioberti, 3-126: la scrittura
arneodo [s. v. greca (lingua)]: segni della scrittura greca
. 3. ortografia di una lingua. leopardi, i-171: io stimo
, è uno compendio di tutta la lingua latina per alfabeto et è iscrittura grandissima
1-1-115: questaprofonda e quasi fatale preoccupazione della lingua assedia poi lo scrivente in tutto il
si esprime per scritto in una determinata lingua o dialetto (in contrapposizione a chi
cesarotti, 1-i-26: ella [la lingua parlata] è più ricca, perché
e vernacoli e dialetti e parlate, la lingua comune... in un tal
per farsi intendere a quelli che parlano una lingua inferiore. leopardi, iii-826: con
con uso avverb. che indica la lingua, la maniera o il modo usati in
voi che gli antiqui trovatori scrivesseno in lingua toscana. berni, 149: provai
. 7. adottare una determinata lingua o usare certe parole, modi di
scritto. - anche: conoscere una lingua o i suoi caratteri in modo da
non voleva essere de'nostri e usava la lingua del cinquecento. 8.
scrocchétto3, sm. schiocco della lingua contro il palato. caro
, dicono poi con uno scrocchétto di lingua. = dimin. di scrocco5
dell'articolazione. -fare schiocchi di lingua o di labbra masti- denaro preso a
scrofolose è da cavar sangue sotto la lingua: sgorgato che sia, con sale tritato
scrotale-, oscheocele. -lingua scrotale-, lingua solcata longitudinalmente che si accompagna a
cesarotti, 1-i-26: è [la lingua parlata] più libera e più feconda
essendovi tra popoli liberi un tribunale di lingua. nievo, 8: il signor conte
, cxiv-32-41: noterò alcune minuzie di lingua ed altre bagatelle, che però da
pignolo nel seguire regole di costume o di lingua o nel compiere correzioni e revisioni di
invar. critico pedante in fatto di lingua. berchet, 1-11: eccolo
gara. l. caretti [« lingua nostra », xv (1954),
scuffiara! algarotti, 1-viii-149: la lingua francese na la voga per la medesima
: la testuggine marina non ha né lingua né denti, ma col taglio del becco
4: la scultura restaquello che è: lingua morta che non ha volgare. 2
da un popolo-, esemplare la propria lingua su quella di quel popolo. cesari
ii-152: grazie al cielo, la nostra lingua non ha documenti di storia faentina
gesù cristo, fare che ella porgesse la lingua all'ostia. loria, 5-184:
, con assai prestezza il volle colla lingua imitare. pea, 3-168: adesso che
nostra, nella quale graziosamente finisce questa lingua, di purgarla quanto più si può
honorati gaytani (1491) [« lingua nostra », xxxii (1971),
frasi isolate, ma al generale impasto della lingua. 10. tenere conto di
, / ch'a discioglier la lingua or m'assecura, / scusi il desio
latino scritto, mostra inpiù luoghi come la lingua che egli parla è fiorentina.
/ d'alcirim'e guariri / a lingua dir nu l'ausu, / pir gran
che, avendo prestissimo l'uso della bellissima lingua e 'l sdemoniato (pari. pass,
mente farinose in un primo tatto della sua lingua, dove però, non appena ve
826: invece di maestri che insegnassero la lingua goni, sdilinquiva tumido di assai
fiorenza aggirando. -disimparare una lingua, perdere le nozioni di 2.
compito gravoso. giuseppe ferrari [« lingua nostra » xxxvii (1976) 3-4,
che stempero le parole e snervo la lingua, empiendola di lezi femminei e di vezzi
sdormento. ho il corpo indolenzito, la lingua allappata, gli occhi mezzo ingommati.
, sbavigliò forte e trasse fuora la lingua. deledda, 1-211: mi tolsi
mi disse: « segui ormai la lingua sdruccia ». = forma apocopata
inarrestabile sdrucciolamento. 5. imprecisione di lingua. pallavicino, i-788: nel quale
il quale non sia nato in una lingua..., possa...
lagrimar del core / fa sdrucciolar la lingua. / è tempo ornai ch'io taccia
bisogna che arrivi sino dole della lingua nostra da non mai temere in lei la
è meglio sdrucciolare co'piedi che con la lingua. lanci, 3-40: chi non
: dove il dente ci duol, la lingua sdrucciola. tommaseo-rigutini, 2063: gente
qual parebbe a lui che meglio riuscisse nella lingua volgare alla comedia: il verso sciolto
sdrùciolo tradutto. gravina, 274: la lingua italiana... ha il faleucio
brutto accidente apopleticoche gli tolse l'uso della lingua e in parte ancora la cognizione;
ammirato, 4-4-114: ah, che lingua, da secarla coi forbici! tasso,
città, che, situata sopra una lingua di terra, forma un picciolo seno di
portata la parola d'autor latinosì chiaro in lingua nostra così seccamente e fattovi le rimeche.
... lo naso infracida, la lingua sta mutola, la carne marcisce.
mi spacca la testa e mi secca la lingua. -intr. per lo più
o da non poter più vedere (la lingua o gli occhi, in formule enfatiche
forma di la faza e quando la lingua se denigra, se secca. c.
potuto farli resistenza, ma, se questa lingua non mi si secca, me ne
forza, / e nella tua bocca la lingua / seccata s'è, che non
mente di farsi montar saliva, perché la lingua gli si era talmente seccata da non
. - più tosto secchiti / la lingua, che sia ver. g. gozzi
gozzi, i-1-9: che glisi secchi la lingua, poiché anch'egli viene a sturbarci con
: « ti si possa seccar la lingua » gridò alla fine al soldato che non
con l'amaritudine e con le scissure della lingua e del palato. d'annunzio,
resti / in una muta secchità la lingua. = deriv. da secco
potute matu fuori han la lingua, è secco il gargherozzo. alvaro,
come di tartaro si forma sopra la lingua. mazzini, 27-34: non so che
sotto la stoffa cachi, e inbocca la lingua gli era diventata secca e inerte.
ti spaventino, ti porrò indosso una lingua, un occhio et una spoglia di libiano
forar gli fé la rea / adulatrice lingua e fra due stecchi / stringer, che
, subiti ad adirarsi, invidiosi, di lingua velenosa, d'intelletto secco, atti
; ah, che non canta / mia lingua e nulla adegua il mio desire!
tempo in questioni di letteratura e di lingua, in compilazioni di regole, di
degli spini e degli intoppi in questa lingua, perché avete il capo così fatto:
più profondo. lucini, 8-10: la lingua rio di dante. forbita e luccicante
panigarola, 3-iiri2i: secomedesimo nella fiorentina lingua è alle volte adverbio: et in tale
la modestia degli occhi, il freno della lingua, la fuga delle conversazioni secolaresche,
, testo inedito del buon secolo della lingua, pubblicato per cura di giuseppe do-
: vi si fanno continuamente le lodi della lingua del 'buon secolo', il trecento
sia per appartenere al bel secolo della lingua italiana, come petronio apparterrà sempre al
petronio apparterrà sempre al bel secolo della lingua latina. -il gran secolo
(e, di conseguenza, della lingua e della cultura soprattutto letteraria), che
donna andò nel secol novo, / lingua non è che dicer lo sapesse.
fu il paese: ché in lor lingua / 'numidi'e 'vagabondi'a dir seconda
fedito sì che non potea servirsi della lingua, scrisse nondimeno in raccomanda- zion di
contemplativa. -culla di una lingua. bacchetti, 2-xxv-253: 'opera'in
specialmente dell'italia centrale, dove la lingua nostra ha la sua naturai sede.
d. pieraccioni [« lingua nostra », xxxv (1974),
ho pensato talvolta d'imparare una difficile lingua in una notte. manifesti del futurismo
ii-257: siede ora l'età sulla mia lingua / e vienmanco la lena.
: avete un cor sincero, una lingua senza macchia e un proceder savio,
? -principale ambito di diffusione di una lingua. citolini, 2-7: se voi
di guerra dell'armata d'italia [« lingua nostra », xxv (1964)
sì. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 363: 'sedeci': sì.
se non si svegliassero i plettri della lingua sedula e pronta. -pignolo,
raneo, che usano come lingua lo spagnolo. -anche sostant.
. che si riferisce alla cultura o alla lingua di tale gruppo ebraico. p
batacchi, 2-102: non parlava la lingua naturale / senza fare un grecismo o
. assedio. prezzolini [« lingua nostra », xiii (1952),
tennis. l. caretti [« lingua nostra », xii (1951),
migliorini, 8-31: il lessico di una lingua accoglie una sia alzato un volto
volta grezar. l. caretti [« lingua nostra », xii (1951)
vediche la somma verità segnatamente disse che nella lingua più ardeva quegli che sì splendidamente era
accademia, come autore troppo libertino nella lingua e sedizioso: quegli senza di cui
altri, che fiorentini non sono, la lingua de'nostri antichi scrittori con maggiore diligenza
, 3-9: veggiamo a quale maniera di lingua sisottopongono le parole latine segnate da me nella
cxiv-32-101: emmenderò inoltre gli errori di lingua segnati con lapis. giordani, xi-30
rete. l. caretti [« lingua nostra », xii (1951),
che, se volemo cercare in lingua d'oco e m quella del sì,
. tità psichica che sta alla base della lingua. -segno carena, 1-78: 'segni
forma di comunicazione, ivi compresa la lingua scritto-parlata, come 'sistema di segni'
segnacaso (e, a seconda che una lingua abbia o non abbia declinazione, è
della terminazione de nomi, ma la lingua toscana da un segno postogli dinanzi.
b. croce, ii-i 1-245: quella lingua, denominata 'og- gettiva', a ragione
non basta a far la state di questa lingua fuor di toscana, ancora che ella
e fine è il medesimo secondo l'antica lingua. pallavicino, 1-226: aristotile stesso
i suoni, combinano i materiali della lingua e dei dialetti, le forinole aritmetiche e
lo scudiscio tremolante che gli arrestò la lingua tra i fremiti. -ferire nel
. serdini, 1-217: benché la mia lingua trapassasse / il segno di ragione,
continovamente al suo segno. -tenere la lingua a segna usare prudenza e moderazione nel
non usar prudenza e non tenere la lingua a segno. bacchelli, 18-ii-
alla paura e tenete a segno la lingua stolta. -tenere le mani a segno
è il 'secrétaire'francese, che in lingua italiana corrisponde anche a segreteria, che
cercare. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 361: 'seguzare': cercare
prescritta graduazione. -usare una lingua. tolomei, 3-116: più basso
118: invoca 'l dio de nostra lingua umana, / che mandi zoso in
linguistico. castelvetro, 2-296: la lingua moderna sola è da seguitare per gli
franceseposto un epitafio, la cui sentenza in lingua italiana tradotta diceva in questo modo come
i-563: poche altre cose ha la lingua nostra, nelle quali a sole parole
archivio di stato di firenze [« lingua nostra », xxviii (1967),
italiano giorgetti. l. caretti [« lingua nostra », xv (1954)
venire, e massimamente portandola sotto la lingua nella prima e ultima luna;..
: molte volte,... una lingua specialistica può essere caratterizzata dalla pura e
selettività: come... la lingua della televisione. idem, 8-117: in
compito da me coscientemente assunto quando la lingua non mi è ancora abituale. calvino
se non una violenta macchina selezionatrice di lingua? = nome d'agente da
essendo egli inglese e scrivendo nella sua lingua), fu adoperata 'a significare lalenta distinzione
proposito. g. calderone [« lingua nostra », xxxvi (1975),
pasolini, 8-197: l'esempio di una lingua primitiva si avvicina a quello che vogliamo
che vogliamo dire. del cinema: tale lingua primitiva ha infatti strutture anche immensamente
, i-5: la filosofia vuol parlare una lingua quasi selvaggia, cioè semplice, grande
chiamano goden- dac, cioè in nostra lingua buon giorno. -rozzo come quello di
alcuno così selvaggio ne'misteri della nostra lingua che ignori quella sua bella proprietà,
la salvatichezza de'popoli, perocché nella lingua del genere ùmano 'salvatico'e 'indomito'suonano
così salvatiche, che l'alfabeto della lingua non ha i segni per indicarne il
). i. zingarelli [« lingua nostra », xxxii (1971),
di ogni semiologia, anche se la lingua non è che un sistema particolare.
, po e nello spazio sia nella stessa lingua, sia nelle lingue 247]:
una teoria generale del significato per la lingua oppure la discussione dei differenti aspetti del
discussione dei differenti aspetti del significato nella lingua. -semantica dei prototipi: si rifà
. gramsci, 6-220: la lingua si modifica, nella sua parte sensibile
già adoperato allo stesso scopo da una lingua corrente. essa sarà allora la macchina
dato dalla 'semasiologia', che considera la lingua come 'specchio delle cose': laddove essa sarebbe
3-ii-391: è il gran lume della lingua nostra: / e'pigne i fatti con
4: amiamo [la nostra lingua] perché è bellissima, ricchissima,
quelle seconde bellezze che, in altra lingua poste, son come fior senza foglie:
burbanza del somiero adomato nel viso e nella lingua. -buttare via il seme col lavorio-
e ben annodati costrutti porta la nostra lingua! de'quali tuttavia è oggimai perduto oggidì
gialli! -spegnersi il seme della buona lingua: non esserci più buoni parlatori e
impiegato dai calzolai. viani [« lingua nostra », xxxix (1978),
prefissi. chiaro davanzati, ii-12: lingua ch'è di parlar molto imbiadata /
(è e ò) articolata con la lingua meno abbassata rispetto all'articolazione della vocale
purezza e dell'uso proprio di una lingua. carducci, iii-15-110: anche nella
dello stile e nell'affettata semibarbarie della lingua, sentì l'eco di quelle cittadinesche
come e donde omero traesse quella sua lingua. londonio, lxxxix-i- 321
origine dotta che successivamente, penetrando nella lingua d'uso, ha subito in parte
pesci si vedranno a frammezzarvi passi in una lingua diversa. passi andare / prima ch'
. algarotti, 1-iv-45: il costringer la lingua a camminar sempre di un modo,
parimente innanzi, leggendovi alcune cose di quella lingua seminate discretamente per lei. baldi,
da siena, 2-i-245: la maledetta lingua del detrattore... è seminatrice
. cie di quelle legate alla semioticità della lingua parlata. semiosterìa, sf.
semiparlante, agg. che parla una lingua in modo impreciso e confuso.
infra i lamenti / che le lega la lingua e le parole. = comp
/ depositaria / tu pure di un'aurea lingua particolare ed esclusiva / da adoperare esclusivamente
, 15-46: gli accadi hanno una lingua semitica (a radice triconsonantica), completamente
cristiani oltraggia il dio; / a tua lingua darò quelle parole / che fan le
aperto di quello delle fricative; nella lingua italiana sono fonemi semivocalici t e '
. l. caretti [« lingua nostra », xii (1951),
: dissemi chebechzi, che in nostra lingua vuol dire semo- liero o burattatore.
colonne. leonardo, 2-495: la lingua sente... finfiniti sapori semplici e
, semplicissima giovane e appenapotente a disciogliere la lingua nelle materiali e semplici cose tra le
rifatta, pelata e imbollet- tata la lingua, nel sodo metterete qualche lardello, e
, 10-xi-410: è da sapere che la lingua nostra nonha voce semplice futura, se non
; le lettere... de la lingua latina sono pari- menti divise in generale
cioè il trattar colla verità su la lingua e col cuor nelle mani.
in-can-te-vo-le. ma poi ne avevo ter-ri-greca [lingua] semplicemente è più ricca. - che
rando l'una e l'altra [la lingua greca e la toscana] assolusegue una
eror piena, / di vergogna la lingua si rafrena. groto, 7-50: pronto
un vocabolo). timida e ingrata lingua mai non ha voluto nel servizio mio
valdesi colti par- lan quasi sempre quella lingua fra loro. -sempre mai:
non li fu dato in fallo / la lingua e i denti, di mirabil sempre
siate ora accorto per sempremai che questa lingua, che per noi si usa oggidì,
v-145: a me non pare che la lingua volgare abbia sorte nessuna di versi,
esiliare con sentenza capitale dalla repubblica la lingua greca e la latina. -senato
petrocchi [s. v.]: lingua senese in bocca pistoiese.
che, ascoltando il discorso in una lingua a lui poco nota, dia una
di quegli che comincia a imparar la lingua latina e ha dal maestro de'casi di
sapevano per lo senno a mente questa lingua. carducci, ii-4-219: ho ricevuto il
(ed è accezione che sopravvive nella lingua letteraria ed è stata assunta nella terminologia
, e quindi il monte. / lingua mortai non dice / quel ch'io sentiva
dante, inf, 28-6: ogne lingua per certo verrìa meno / per lo
dei corpi e dai nervi della nostra lingua e palato questa sensazione gustosa o disgustosa
chi dicesse... che la lingua delle novelle del padre cesari, o quella
più allo scrivere del trecento che non la lingua delle novelle del padre soave o delle
. longhi, 6: era la lingua sensibile, melanconica, inquieta che aveva
). biblioteca italiana [in « lingua nostra », xxxix (1978),
fu ripresa dall'empirismo inglese nella lingua e dal palato. 0. rucellai,
dei volubili per dice della lingua, e de li sensitivi, li quali
-per simil. espressivo (una lingua). jahier, 162: bisogna
162: bisogna imparare il dialetto, unica lingua dei loro pensieri. far presto a
presto a imparare questo dialetto, anzi lingua veneta, così armoniosa e sensitiva.
fotografiche. biblioteca italiana [in « lingua nostra », xxxix (1978),
gli odori per il naso, per la lingua i sapori, per i nervi le
occhio; del gusto nella origine della lingua; dell'odorato nelle ca- runcule mamillari
tu m'aviva / lo stil, la lingua e i sensi, / sì ch'altamente
, 3-241: ogni scrittore ha la sua lingua, le sue parole, tutte sonanti
participio preterito, secondo l'uso della vostra lingua, si adopera il verbo andare in
nuovi s'affiggono talché 'l tesoro della lingua, ch'è quello delle idee e
natura, e istruirlo ne'princìpi di nostra lingua speditamente, semplicemente, con brevità e
riprodurre lo stileepistolare delle nostre lettere europee nella lingua abissina, una delle più antiche fra
piacere della tradizione, della storia, della lingua, della che come passa l'
intensa espressività (l'intonazione di una lingua). e. cecchi, 3-155
correzione della sentenza degli arbitri dalla repubblica la lingua greca e la latina.
contro a quel che fu dianzi 7 con lingua troppo salsa proferito, / dirò ch'
. andar cauto in sentenziare che una lingua di qualche nazione abbondi più dell'altre
sarebbero che questi pezzi fossero tutti in lingua purissima, tutti non troppi brevi,
2-11: io voglio starmi ne la [lingua] toscana, non come in una
odori per il naso, per la lingua i sapori. leonardo, 2-81: ogni
vegno, / lo stil, la lingua, l'ardire e l'ingegno, /
1-40: 1 sentimenti dello assaggiamelo della lingua sono questi in otto spezie, cioè dolcezza
, 1-5-228: movono in tal modo la lingua e ilpalato che fanno nascere in noi un
'l beato francesco non avesse scorta la lingua ad essere bello parlatore, sì avea tanto
vogliono, ma con quelle che quella lingua suole usare. mascardi, 2-461: è
ripose. -struttura profonda di una lingua. tommaseo, 11-76: riducendo la
. tommaseo, 11-76: riducendo la lingua a poche radici, io venni ad
dignità, al mio parere, di una lingua nasce... non da altro
; e dante molte e care gioie di lingua gli ha posto in bocca.
: fu di sentimento il du-cange chesolamente la lingua oggidì franzese fosse chiamata 'fran- cisca'.
.. la carnalità dello stile, la lingua specializzata nell'espressività (com'era,
prigione. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 355: prigione: '
sentire i tuoni e i fulmini della lingua melata di monsignor panigarola, famosissimo predicatore
lungi, e quindi il monte. / lingua mortai non dice / quel ch'io
ci mettiamo a parlare: la nostra lingua è una musica, lo dicono tutti.
: che il cerretti, con quella lingua, avesse nemici i quali lo mettessero male
alberti, iii-193: molto studia la lingua toscana d'esserbreve ed espedita, e per
di a. manzoni sulla questione della lingua. segneri, iii-1-112: aspettate tanto
/ in sì aperta e 'n sì distesa lingua / lo dicer mio, ch'ai tuo
il petto si ritiene, / la lingua tace e perde ogni sentore.
fìsici della razza sudanese e parla una lingua semibantu. moravia, 23-7: a
al con prese singolarmente dalla lingua francese. leopardi, 26- 84
n. ii. -senza peli sulla lingua: v. pelo, n. 8
vocabolario di dialetto, ma non di lingua. senzaché il nome d'italiana ostinatamente negato
italiana ostinatamente negato da quella accademia alla lingua perpetuò le guerre civili di penna che
classico quanto si voglia, sia della lingua in cui libro è scritto? nievo
significato è: « io parlo la lingua irlandese e sarei lieto se qualcuno volesse
è la favella de'moderni toscani dalla lingua degli scrittori che non è quella degli
idioma usato da altri popoli (una lingua). boiardo, 1-126: sono
omini calvi tutti quanti...: lingua hanno separata e propria.
così meno?... ma quale lingua potrebbe raccontare il danno ricevuto della separazione
diece sephi- roth che chiamiamo in nostra lingua membri ed indu plicante h
), che non ha questo significato nella lingua presente che ningua. trovò gli unguenti salubri
la tocca, perché è mordace di lingua e non guarda in viso a nessuno
volgare negava ad essi ogni signoria sulla lingua, furono giudicati sospetti 'd'avere o
vli-1122: non risparmiò alcuna efficacia della lingua avo per iscusare la francia sopra il primo
scrutinio dell'arte. ascoli, 52: lingua connaturata, e come inconscia di sé
pecore] scrofolose èda cavar sangue sotto la lingua: sgorgato che sia, con sale
anche al figur. con riferimento alla lingua personificata). sacchetti, 163-6:
come voltaire ebbe a dire della sua lingua quel famoso motto ricordato anche da lei
mezza gobba. viani [in « lingua nostra », xxxix (1978),
bollicina. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 361: 'sgrafante': broze
. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 361: 'sgrafose': broze
. poli moderni a fissare la lingua nella grammatica, e oggi sgrammatichiamo peggio
su le tragedie dell'alfieri e la lingua toscana. 2. tr.
2. tr. storpiare una lingua, usandola senza rispettarne le regole grammaticali
5-179: niccolò non sapeva né tampoco la lingua propia, essendo vero, come lo
pochi sanno tirare in scena la nostra madre lingua con tanta sveltita purezza.
.., come universale depositario della lingua gramaticale, non può né dèe far
che dove le persone altra non hanno / lingua che la materna, i letterati /
bianchissima e delicatissima, che posta sulla lingua si manifesta puro e pretto allume.
ogni altro che abbia mandato fuori per la lingua quello che avea dentro. nievo,
9. figur. affluire copiosamente in una lingua (una serie di vocaboli).
nero. che, sgrondano nella lingua latina lungo l'alto medioevo. =
. martello, 6-iii-77: sdegnò quella lingua magnanima e gentile / sgrupparsi a un
e antitragiche letture dei nostri testi di lingua per invasarmi di modi toscani e direi (
boriosi, non è un innovare ne la lingua poetica né lo stile né la forma
! idiotismi lombardi a iosa, frasi della lingua adoperate a sproposito, grammatica arbitraria,
moccolo ». -lasciare pendere la lingua. tesauro, 2-34: giulio cesare
spallato, che dallabocca bistorta sguainava alquanto di lingua, disse: « vuoi tu,
contaminato nella purezza; imbarbarito (una lingua). botta, 7-89: se
: se il cesari ha detto che la lingua dell'ottocento è sgualdrina, ha mille
plinio] 10-48: il fenicoptero ha la lingua diottimo sapore, come insegnò apizio, il
delle cose che egli era in club-segnante di lingua latina al ginnasio, parte con la gioia
del 'no'. 9. la lingua, la favella toscana (anche nelle
la favella toscana (anche nelle espressioni lingua, volgare del sì, di sì,
, di sì, per distinguerla dalla lingua d'oc o provenzale e dalla lingua
dalla lingua d'oc o provenzale e dalla lingua d'oil o francese settentrionale).
settentrionale). -per estens.: la lingua italiana. dante, vita nuova
è che quasi fuoroli primi che dissero in lingua di 'sì'. idem, conv.,
/ fin che nel mondo suoni / la lingua alma del sì. pascoli, i-322
da uomo avvezzo a muovere sette volte la lingua in arturo e tutti gli altri erano gente
azione delle glandule situate alla radice della lingua e delle parotidi; o rigurgito acquoso
.. vere chioccate, sferzate di lingua. = nome d'azione da
-che presenta numerose consonanti fricative (una lingua); pronunciato rilevando le fricative.
fricative. baretti, 6-87: la lingua inglese, a considerarne il semplice materiale
a considerarne il semplice materiale, è lingua tanto aspra per la sua gran quantità
né solamente le voci umane dalla umana lingua si formano, ma qualunque suono delle inanimate
torcendo il viso o cacciando fuori la lingua con voce balbettante o scioccamente ridendo o
dominici, 1-47: se odi sibiliare la lingua serpentina di maldicenti, fuggi o serra
buonarroti il giovane, 9-306: la lingua spesso 'nciampa / mal risoluta, o mal
fuoco delfico che covava sotto la sua lingua sibillina. più d'una notte le sue
dragoni, lor figliuoli, la loro lingua trisulca, il lor velleno, il lor
mentre si parla, sono percossi dalla lingua, onde, se ne mancherà uno d'
i nazionali da'greci anche la loro lingua, onde poi non più sicani, ma
e platani. 2. sm. lingua prelatina parlata da tale popolazione. c
e brutal natura non basterebbe la mia lingua sciolta dalla critica più aspra ed acre.
di darla a masticare per impiastrarne la lingua molesta e invescare contro al palato le
inducono i [veleni] secchisiccità grande nella lingua e nel gorgozzule. oliva, i-2-195:
compagnia etc., siccome nella latina lingua, così nella nostra può accordarsi col plurale
queste carte canore, / che la lingua non parlano / d'un semplice astore
fra le selve, invano, questa lingua parlarono / al console romano. tramater
fatto violenza grande e geniale alla lingua, al gusto, alla e
di stile così rozzo e intralciato e di lingua cotanto incolta ch'e'si paia antichissimo
goethe o brecht col tedesco, una lingua sua, che non è tutta dialetto napoletano
parola o frase propriadel dialetto siciliano portata nella lingua italiana. pasolini, 17-444: credo
'l canto regna sovrana / la bella lingua siciliana. 9. zootecn.
i nazionali da'greci anche la loro lingua, onde poi non più sicani, ma
di zendado, e non capisce la lingua. tiensi con tanta sicomèra che sarà gran
michiel, lxxx-3-393: oltre la todesca [lingua] parlatutte queste altre communi: la latina
(il modo di esprimersi, una lingua). foscolo, xvii-114: vocabolario
abbia una prosa o una sintassi o una lingua ferma e sicura. 9
su l'indole e i caratteri della lingua italiana,... egli aveva dinanzi
securo. proverbia pseudoiacoponici, la lingua non è sufficiente a poterlo dire. laude
in cuffia e in andrienne, della lingua letteraria universalmente riconosciuta e della lingua comune
della lingua letteraria universalmente riconosciuta e della lingua comune. sicutri, agg.
). nuovo modo de intendere la lingua zerga, 363: 'siena': sì.
. f. mani [« lingua nostra », l (1989),
porte, gli occhi; interprete la lingua; bisogna adunque sì fattamente governarli che
musica cimbrica, teutonica, / quella lingua sicambrica, antiarmonica. sigambro (
. lanzi, 1-1-53: ha la lingua etnisca i suoi accorciamenti e convien
pasolini, 22-i-2094: viene ripresa [questa lingua inventata] alcuni secoli dopo con nuove
dei significanti. eco, 4-89: la lingua, in quanto codice, stabilisce il
tommaseo]: noi, per la proprietàdella lingua, più significantemente chiamiamo mansioni. nardi
tempi 'secolo'e 'mondo'corrono promiscuamente nella lingua degli scrittori cristiani, e frequentissime presso
. carducci, ii-8-218: questa stupida lingua italiana, non ostante il suo petrarca
che meglio e più significativamente si puote in lingua greca. annotazioni sopra il decameron,
verbo 'fare'sopra tutti gli altri della lingua si vede pregno do el tuo significato,
è... lecito agli scrittorid'una lingua di valersi delle voci d'un'altra?
specto', e si direbbe 'risguardevole5 in nostra lingua. vico, 6-81: sarebbe mestieri
.. restituì il nerbo alla nostra lingua applicando sovente alle parole più comuni le antiche
passiva significazione. corticelli, 88: la lingua veva essere in buoni rapporti con mia madre
cuor mi cuocie / mi costrignie la lingua a metter vocie / di te,
vivo. -indica chi conosce perfettamente una lingua e la sa parlare con proprietà.
1-x-95: non si dèe scrivere in altra lingua se non se in quella che ne
male, vitae morte; e la continua lingua sì è loro signoreggiatrice. 4
volgare'negava ad essi ogni signoria sulla lingua, furono giudicati sospetti 'd'avere
pur conoscenza ma signoria dei segreti della lingua e arte dei nostri padri.
13. perfetta padronanza nell'uso di una lingua. vermigli d'oro, ch'era una
, parlando e scrivendo, da una lingua nell'altra, secondo che si passa
motti; e dettò alcune scritture in lingua signorile su l'arte del ridere.
cortesia. settimanni [in « lingua nostra », xx (1959),