che, quando egli non possedesse la lingua tedesca perfettamente, non gli sarebbe difficile
ebbe notizia di lettre e cognizion della lingua greca. galileo, xxvt-3-176: che
e corrisponde a 'perloché'. della lingua scritta, ma può usarsi senza affettazione.
basterebbe ella sola a legare perpetuamente la lingua al volgo e le mani a'grandi
19-172: strumento di perpetuazione [la lingua italiana] di una condizione subalterna.
ed uscita (1803) [in « lingua nostra », xxxix (1978)
giuliani, i-11: la tradizione della lingua è la perpetuità della vita di un popolo
anima. nuovo modo di intendere la lingua zerga, 355: 'perpetua': anima
. -che non subisce evoluzioni (una lingua). dante conv., i-v-7
u. martelli [in « lingua nostra », xxxviii (1977),
copiatori de'testi latini. poi, nella lingua italiana la pronunzia popolare e la scomunica
. foscolo, ix-1-243: nella lingua italiana la pronunzia popolare e la scomunica
, di persecutore della nobiltà, di lingua immoderata e di acerbità di natura. da
uso generico (e ancor vivo nella lingua): richiesta pressante, rivendicazione insistente
iv-69: molto più nuoce e persegue la lingua adulatrice che la mano dell'uccisore.
una voce, che mi disse in lingua ebrea: saulo, saulo, perché mi
e tergo. bibbiena, 2-7: la lingua che dio e natura ci ha data
. leopardi, i-780: ella [la lingua latina] fu polita e formata e
convengono. genovesi, 12: la mia lingua latina era mezzo barbara. l'italiana
umanità. e. ruta [in « lingua nostra », xxiv (1963)
presenza di esempi di polisemia in una lingua. = deriv. da polisemantico
di omonimi, l'influenza di una lingua straniera che provoca i calchi semantici. -
da parole con più sillabe (una lingua). d'annunzio, 4-ii-160
d'annunzio, 4-ii-160: e una lingua [il 'yamato'] polisillabica agglutinante,
'yamato'] polisillabica agglutinante, come la lingua basca, per esempio, o la
saprebbe pronunziare. 2. ling. lingua polisillaba: lingua nella quale tutte le
2. ling. lingua polisillaba: lingua nella quale tutte le parole sono costituite
più sillabe (ed è contrapposto a lingua monosillabica; v. monosillabico, n
cattaneo, v-3-98: prova ne sia la lingua, monosillaba presso i chinesi, polisillaba
e. ruta [in « lingua nostra », xxiv (1963),
scritto, se posso giudicar nulla di una lingua a me straniera, molto politamente.
da dotti sono usurpate in politezza di lingua vulgare. -arguzia, battuta di
libri ne l'una e l'altra lingua avete meravigliosamente agli studiosi giovato e giovate
svergognata: come cortigiana chiamò dante la lingua poetica eletta, e cortigiana chiamavasi la
sono tutti questi sofiani di una istessa lingua, uomini di bella statura e viveno civilmente
: in pochi ma buoni fabbrichiamo la lingua che non c'è. -caratterizzato
politica, / né sia sì ardita lingua che la maculi. fasciculo di medicina
di forme erronee o improprie (una lingua, il modo di parlare, di esprimersi
non è latina o in verso o di lingua tutta polita. mintumo, 15:
] in riputazione di parlare una polita lingua. chiari, 2-i-19: non c'è
conoscitori dell'idioma greco asserire che la lingua di omero ha tutti i caratteri d'
omero ha tutti i caratteri d'una lingua polita, florida, regolare, capace di
scrivere. leopardi, i-780: la lingua latina che noi conosciamo, cioè la
latina che noi conosciamo, cioè la lingua polita e formata e scritta, non ama
leopardi, i-780: ella [la lingua latina] fu polita e formata e
a'semi del capelvenere, cetracca, lingua cervina, politrico, polipodio della felce
del polittico, che dai tempi della lingua attica... sino ai secoli barbari
pittorica; uso corretto, proprio di una lingua. - anche: raffinatezza, eleganza
parlare latino e nella politura di quella lingua, che parea nata a comandare,
poliglotta e polivalente, sapeva amare nella sua lingua, in italiano, in inglese,
di uno scritto; purezza di una lingua, proprietà di un'espressione linguistica.
la polizia, non le leggi della lingua. 0. rucellai, 3-61: se
un altro mio compagno parimenti studente di lingua greca lo ha ricompensato con un regalo di
segni è proporzionale alla frequenza in ciascuna lingua). 16. locuz. non
, chi vano amore, / chi mala lingua e chi gran mariolo.
i quali, non ben pratici della lingua toscana, si riportano alle lodi che vengono
pollettino. m. cardini [« lingua nostra », v (1943) 2
volta son duo punti soli / in lingua greca nominati poh. pigafetta, 113:
il sangue e la polpa, della lingua. verdinois, 19: trovò che i
. -spesso, grosso (la lingua). marino, 1-7-129: da
: da le fauci al palato [la lingua] in alto ascende / quanto basta
la commedia: il polso, la lingua, quattro chiacchiere seduto ai piedi del
e si brutta di bemocchi / questa lingua da pitocchi. -massa fitta e
letto': voce a noi somministrata dalla lingua germanica, che ha 'polster, coltre,
sospetti, benché poi la conoscenza d'una lingua non sia l'invenzione della polvere.
fulvo cane polveroso segue / con la lingua pendente. silone, 4-284: rocco
farina. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 356: 'pulverosa': farina
salvini, 39-i-9: gl'indiani in lor lingua chiamanla 'picielt', gli spagnuoli 'tabacco'
ignuda e schietta ci discopre la toscana lingua, tanto più ci manifesta la ruggine
ancora di questi libri scritti nella nostra lingua e, quello che è più necessario
, per potere una volta formare una lingua comune ed intelligibile. micheli, non
vari usi... ma nella nostra lingua a questa macchina, e a qualsiasi
scandali a getto continuo che è la lingua sua. -in funzione appositiva,
? è più loquace / d'una lingua che parla un cor che tace. f
pregiudizio, che non sia già sapere la lingua quello importa, ma bensì sapere la
quello importa, ma bensì sapere la lingua bella. carducci, iii-8-378: non
niccolini, i-296: osi / con lingua audace verso il tuo consorte / pompeggiar
che vuoisi aver riguardo all'indole della lingua in cui l'uom scrive. tagliazucchi
tagliazucchi, 1-i-82: omisi [la lingua italiana] il piede ancora fra il
cor mi ponda / che sanza guai mia lingua non ragiona. = denom
-parlato nei paesi occidentali (un lingua). gioberti, 1-i-300: se
nuova chiamano ponsò. magalotti [in « lingua nostra », xlii (1981)
i vocabolari, i tesori tutti della lingua italiana o toscana...
. -in senso generico: usato nella lingua parlata. bembo, iii-137: da
vedere che essa è scritta in una lingua affatto popolare, nella quale non si
: dialetto umano non può convertirsi in lingua letteraria se non perdendo molte sue qualità
xi-1-158: il fiorentino, quanto più diveniva lingua italiana, tanto era più scritto e
con arte. -con riferimento alla lingua neogreca: demotico. cattaneo, v-2-366
-che, nell'evoluzione di una lingua parlata, ha subito i mutamenti fonetici
senza mistero abbiate scritto il vostro libro in lingua nostrana, ma con disegno di farvi
maggior parte degli uomini che non hanno lingua latina, dall'applauso di essi,
dice che non si debba seguitar la lingua del popolo: e non loda il boccaccio
che scrivono tuttavia stampite e prose in lingua di popolo, non ho voglia di
un mondo dialettale più ai margini della lingua che nel cuore del popolo.
con maggior prudenzia coglier le bellezze della lingua latina e levar via le parole troppo popolaresche
uno di noi non nato in quella lingua, non di tanto giudiciò. varchi
iii-5-291: in italia... la lingua, vuoi nelle origini, vuoi nella
opera letteraria, una letteratura, una lingua: e anche l'apprezzamento tributato loro
toscano in italia e al fondamento della lingua letteraria italiana. leopardi, i-75:
arida geometria, le toglie [alla lingua] tutta la naturalezza e la 'nai'veté'
spiegata. bettinelli, 3-191: la lingua rimase nel popolo, si scrisse popolarmente e
-conformemente all'uso popolare di una lingua. ascoli, 24: di certo
non devono mancare ad alcuna letteratura o lingua scritta che dir si voglia. carducci,
governa. 4. proprio della lingua popolare o parlata. varchi, v-125
. foscolo, vi-364: se la lingua del lazio, che pur non è derivata
livide labbra di baciare ansanti, / lingua che cerca denti in altra bocca,
che leccava i fanciulli con la sua lingua. pulci, 14-77: l'umil
poppata col latte. -imparare (la lingua natia). martello, 6-i-568:
più s'abbia / tal cui la lingua etnisca risuona infra le labbia, /
rabbia: atteggiare le labbra e la lingua in una smorfia di rabbia. tommaseo
di chi move le labbra e la lingua in atto d'ira compressa, dicono
letter. schiocco prodotto con la lingua e le labbra, come richiamo per
si ritira l'aria spingendo contemporaneamente la lingua contra i denti inferiori e rilevandola verso
gigli, 4-162: madamoisella, la lingua toscana... alle sole smunte
e stampate e diffuse e recitate in lingua, e magari in lingua cruschevole,
recitate in lingua, e magari in lingua cruschevole, prosa e poesia. il goldoni
. pavese, 11-i-548: quanto alla lingua, che mi sia scappata qualche porcata
potassio. 'porcellana smaltata': in lingua dell'arte si dice 'mettere in coperta'
la commedia: il polso, la lingua, quattro chiacchiere seduto ai piedi del
imparare tutte le porcherie dicibili nella nostra lingua? giusti, 4-ii-480: vorrai di porcherie
. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 334: 'comprar il porco'
, così diedero il vocabolo a la lingua cortigiana, perché de lo splendore e
in relazione alla disponibilità lessicale della nostra lingua di definire con un nome specifico astratto
, le porpore con la lor dura lingua e 'l lor prezioso colore. dolce,
3-iii-47: sol con due pennelate di lingua vi formo uno scorcio di purporato eroe,
fra l'altre convenienze il velocissimo moto di lingua, percioché la lingua è quel membro
velocissimo moto di lingua, percioché la lingua è quel membro nel quale natura pose
la pictura. piccolomini, 10-273: la lingua latina per il contrario è lor simile
non classici. -tradurre da una lingua a un'altra. dante, conv
in voga il frasario metafìsico incorporandolo nella lingua e introducendolo in tutti i soggetti, e
n. 16. -porre la lingua in cielo: v. lingua,
-porre la lingua in cielo: v. lingua, n. 23. -porre
con una riga di denti e la lingua di fuora. tommaseo [s. v
porte, gli occhi; interprete la lingua. malerba, 1-91: non devi
.., potevano parlare la loro lingua ed uffiziare le loro chiese, però a
svolge. g. devoto [« lingua nostra », i (1939),
di porto, ch'essi chiamano nella lingua loro portàggio. sono questi portaggi luoghi de'
paradiso prova in terra, / qual lingua o quale stile è che el descriva
, come che di portamento e di lingua sian poco differenti da'siculi,
gran barbiera, / aria schiavina con lingua ciurmante, / basto di mula e
l. spotti [in « lingua nostra », iii (1941),
conoscendosi da tutti quanto era sfrenata di lingua e mordace e che a nessuno portava
legista, che supplisca alle fonzioni della lingua e della penna. f. negri
natura delle cose, che non la lingua degli scrittori cambi quella del popolo e
). a. menarini [« lingua nostra », ix (1948),
innanzi di nulla avventurare in materia di lingua, sappia a fondo la lingua in
materia di lingua, sappia a fondo la lingua in cui scrive; ne conosca pienamente
propria sua ignoranza che la povertà della lingua. bonghi, 1-81: di più bisogna
alla musica e alla poesia sarebbe questa lingua vocalissima ed armoniosa. confalonieri, conc
11. tradotto (da una lingua in un'altra).
. vi dono al presente, portata dalla lingua greca, nella qual nacque, a
due sicilie (24-1-1815) [in « lingua nostra », xxxvii (1976)
del portento. ma subito la sua lingua, più sincera del suo proposito,
dei portentosi. -con riferimento alla lingua o allo stile di uno scrittore:
ha data all'italia nuova la sua nuova lingua, portentosa, né aulica né volgare
(guardarsi da quella con la portiera, lingua avvelenata e pettegola, insidiosa più della
porta, si cominciò a chiamare in lingua saracina, dicendo al portinièro: -'
chi, avendo una concezione normativa della lingua, pretende di enunciare leggi inderogabili in
italia, 1 ^ 41 [in « lingua nostra », iii (1941),
domenichi [plinio], 13-25: altra lingua non ha il nome di quello che
dàlie pure! con questa benedetta pratica di lingua. - non se ne può fare
corregere; alle pratiche insolenti de la lingua non già, conciosia che le suo
essendo noi per anco meno correnti nella lingua portoghese, ci riuscì dì non poco travaglio
). -anche: padronanza di una lingua; studio di essa. benivieni,
insegnare. fanfani, lvii-29: la lingua materna coltivò amorosamente, reputandola il più
assediati, se sono di una medesima lingua. de dominici, iii-99: la sua
mia si è che nell'imparare una lingua straniera se ne debba prima di tutto percorrere
oggi tanto storicamente quanto praticamente della lingua. -in modo attento al tornaconto
-avere nell'uso comune della propria lingua. salvini, 5-iii-349: bisogna alcun
si chiamassmo ostrogoti, che in lor lingua sonava 'orientali goti ', e quelli
: una intorno all'origine vera della lingua e l'altra a quella della nostra
contesto. 4. parlato (una lingua). g. bentivoglio, 4-1231
credevasi dovuta questa venerazione a quella nobilissima lingua che la chiesa romana e tutte l'
antifone o mottetti, la quale in lingua francese significa il natale ancorché
soltanto per questa pratichevole via che la lingua del volgo toscano potrà crescere di favore ed
, 1-56: di'i peccati con la lingua tua, non gli distendere più che
esclusivamente in esercizi pratici di grammatica e lingua italiana, quale preparazione allo studio del latino
-che ha sicura padronanza di una lingua. b. fioretti, 2-5-258:
anch'egli tutto che pratico in questa lingua, ma non sicuro intenditore dell'uso
., scusandosi di non essere pratico della lingua francese, ordinò che per lui supplisse
. essendo noi poco pratici ancora della lingua portoghese, ci riuscì di non poco travaglio
uomo rude, taciturno, poco pratico della lingua italiana (come i maggiori signori del
pilota. -figur. diffuso nella lingua di un paese (un vocabolo straniero
... lecito agli scrittori d'una lingua di valersi delle voci d'un'altra
mesi... ebbero nomi che in lingua italiana suonano così:..
: il prencipe, impedito dell'uso della lingua, scrivendo diverse polizze, operò in
voi, mi aveste risparmiata la taccia di lingua maledica e di spirito riformatore del mondo
aria o alla manifestazione storica di una lingua aria. -anche: che precede tale
è comune; ma temo che la lingua scritta ne avrà di bisogno per intitolare questo
. foscolo, xi-1-2io: sì fatta lingua comune è più o meno povera,
un capitolo della scrittura sacra in loro lingua volgare e altre preci. varano, 1-285
chiamate da'nostri (seguendo in ciò la lingua greca) litanie, che dal volgo
non fu prima / l'arringar che la lingua; anzi piuttosto / cìella lingua l'
la lingua; anzi piuttosto / cìella lingua l'origine precesse / di gran tratto il
. m. dardano [in « lingua nostra », xxiv (1963),
. r. de cesare [in « lingua nostra », xxiv (1963)
r. de cesare [in « lingua nostra », xxiv (1963)
via più quelli che dàn precetti della lingua. lomazzi, 4-ii-29: michel angelo diede
vizi involto, / che ne la propria lingua de l'autore / aw i insegnasse
precettori di grammatica insistessero sulla proprietà della lingua, lasciando le barbariche congerie. piovene
altro rimedio d'aiutarsi, mordendosi la lingua, sì la precise e sputolla in faccia
ebbe in precidersi, mordendosi, la lingua, vinse lo disordinato diletto. g.
2-2-422: un suo prete, sciolto di lingua, massimamente se il precipitava la collera
più senza ritegno a svelare con la lingua gli affetti interni delle passioni. anonimo
di porre un freno alla loro precipitosa lingua et usar principalmente il silenzio per medicina
, origine della società, trionfa nella lingua, precipuo strumento di quella. mazzini
... la precipua qualità della lingua e della letteratura è la chiarezza. d
di virgilio come d'autor precipuo di lingua ne'suoi 'exempla elocutio- num '
e tutte le parole e frasi della lingua italiana sono oggi, con rare e irrilevanti
cui si legge e per le qualità della lingua, secca e pura, ma precisamente
. foscolo, xi-1-124: la nascente lingua del 'sì ', neu'acqui-
. salvini, 30-2-240: la lingua franzese, per la sua delicatezza e
ben certo che chi trasportasse alla nostra lingua le precise locuzioni di pindaro, e
conosciamo i secreti nessi che collegano questa lingua nostra alla civiltà precoce della persia e
come precesse di tempo alla epica di lingua d''oil ', così prima
quirini, ded.: così avessero eglino lingua da preconizzare il raggio felice di così
non dico di stile, ma di lingua, e beffati da altri, rispetto
e beffati da altri, rispetto alla lingua appunto? 3. preveduto
/ chiamo, che infondi alla mia lingua il canto, / or che un
laddove all'infinita schiera degli altri la lingua precorre il pensiero a guisa di veltro.
possibile che le sue idee in fatto di lingua avessero la maturità a cui si è
propria volontade e con ragione dalla tosca lingua in parte mi discosto. tasso,
origine di un'evoluzione successiva (una lingua). ascoli, 43: il
, 9-104: in vano s'affatica la lingua del predicatore, se lo spirito santo
ma da salomone istesso, nella sua lingua natia, 'predicatrice -autore dell'
zelante fede della sua predicazione in favore della lingua toscana, per dare a intendere a
di tutte quelle potenziali) di una lingua, in seguito alla codificazione di un
fondamento logico. pasolini, 13-310: la lingua del teatro è... una
del teatro è... una lingua per definizione sincronica: le evocazioni e
gallia perdettero quasi del tutto l'antica lingua de'bellicosi loro abitatori e adottarono idiomi
e adottarono idiomi ne'quali predomina la lingua romana. carducci, ii-6-175: accettiamo
frutto della fede è la confession della lingua, ed ancora che vi paia facile
rilievo, intensità o diffusione di una lingua, di una scienza (o della scienza
. articolato usando la parte anteriore della lingua, fra la punta e il dorso (
. anteriore all'insediamento delle popolazioni di lingua greca nelle loro sedi e al pieno
preferenza o, diciam meglio in nostra lingua, quella preminenza a cui ora viene
alle osservazioni del giambullari sull'origine della lingua italiana. p. neri, i-vi-12:
l'ira acquatta / e raffrena la lingua, e netto e puro / e ogni
il disio. cesarotti, i-i-2a: la lingua parlata... non si prefigge
essere ancora astantemente prefissa e arricchita la lingua. 7. letter. ant
, 15-44: i sumèri avevano una lingua agglutinante: monosillabi accompagnati da prefissi e
v-15: si scorgono chiaramente sotto la lingua due vene assai larghe, le quali
'preformato 'nella oscura profondità della lingua. estratto dal poeta, séguita ad
esisteva 'preformato'nella oscura profondità della lingua... maggior poeta è dunque
a me tanto pesa, / reggi la lingua, amor, reggi la mano; /
: pregovi che sappiate ponere freno alla lingua. antonio di meglio, lxxxvtii-ii-119:
campi delle genti latine, che in antica lingua significò 'diritto fortissimo ': detto
/ e movi con il piè la lingua meco, / a pregarmi virtute e sofferenza
parola 'misogallo 'consacrata in tua lingua significhi, equivaglia e racchiuda titoli,
; / ma fa'che la tua lingua si sostegna ». ammaestramenti, 47:
e in vario modo, della vivente lingua volgare nel premente desiderio di valersene scrivendo
per amore d'apprenderne la sì pregiabile lingua? -degno di fede, autorevole
codice 1304... è scritta in lingua volgare, ma porta di quando in
mancanza di modelli ho dovuto farmi una lingua mia pro) ria. fucini,
anni già corse, pregiasi la nostra lingua. giannone, 1-ii-132: cosi bari,
, di che si ragiona, propria lingua, né tale che da'pregiati ingegni si
persuade che ella altro non sia che lingua latina corrotta. lamenti storici, ii-178
tempo / sacrai solo a virtù la lingua e 'l petto / prescelse apollo,
pregiate rime / pien di filosofia la lingua e 'l petto. buonarroti il giovane
egualità di prezzo, perché in nostra lingua queste parole stima, prezzo, pregio,
offende al pregio della poesia né della lingua né della eloquenza, di sole le
dall'antichità. -perfezione di una lingua. cesarotti, 1-i-186: i
invasore. cesarotti, 1-i-1ì9: la lingua nobilitata da un gran numero di scrittori
cui / mostrò ciò che potea la lingua nostra, / o pregio ettemo del
pregevole di un'opera, di una lingua, di uno stile o anche di
altro. cesarotti, i-xvu-144: la lingua nelle mani dei grammatici non è che
orecchio il gusto l'animo a quella lingua e a quel verso che ha pregi singolarissimi
con licenza di questi pulimanti / di lingua che a tal voce han dato il
. (e tale uso è prevalente nella lingua attuale). n. franco,
nei tempi che la seguirono, la 'lingua 'del pensiero altrui. vero e
universale o quasi universale uso d'una lingua comune. e a dir vero il solo
ma una particella pregnante o preposizione della lingua tedesca, aggiunta a tante altre voci.
sacchetti, 9: in nuovi parlari ho lingua presta, / con tutto che mi
orride spume amare / pregna vibrar la lingua contro del santo altare. -di animali
e fiondi. groto, 7-31: né lingua culta...!...
gli occhi n'esce e per la lingua audace. boccalini, i-159: in una
'fare 'sopra tutti gli altri della lingua si vede pregno di significati. lancellotti
(una fase dello sviluppo di una lingua); anteriore all'uso come morfema
riconoscere o di analizzare la struttura della lingua di cui si serve. b
). pasolini, 9-486: una lingua fondamentalmente eletta e squisita, classicistica nella
stanziamento dei greci e alla diffusione della lingua greca nelle sedi storiche della grecia e
inebriava di salsedine e m'inumidiva la lingua di pregusto, me ne andai sul bastione
un'età anteriore alla manifestazione di una lingua indoeuropea (una fase, un fenomeno lingui
loro vita e l'ingenuità della loro lingua coincidano a formare un'immagine della realtà
oscure, fasi nello sviluppo di una lingua, di una disciplina, di una tecnica
prelatino, agg. precedente o anteriore alla lingua latina o alla sua diffusione nei territori
al sorgere della letteratura in una lingua. = voce dotta, comp
. m. cortelazzo [in « lingua nostra », xm (1952),
, 3-285 (tit.): la lingua italiana c'è stata, c'è,
scrivendo in italiano o in altra qualunque lingua, non tarassi una vana pompa di termini
prelibati, facendo in tal modo che la lingua nazionale diventi forestiera. -che denota
preliminare: se la bontà d'una lingua e, per conseguenza, della corrente
e, per conseguenza, della corrente lingua italiana possa venire da una rassomiglianza.
.. se la bontà d'una lingua possa venir da una rassomiglianza è un
accioché non fermasse o non impedisse la lingua. martello, 6-iii-185: qui premedita i
e in vario modo, della vivente lingua volgare nel premente desiderio di valersene scrivendo
per amore d'apprendeme la sì pregiabile lingua? 7. che occupa il
, con premesse alcune note in propria lingua, degne di esser lette, agli
loro arnese, sono alcune parole nella lingua italiana ancor nascente. 5.
preferenza o, diciam meglio in nostra lingua, quella preminenza a cui ora viene
virtute? buonaccorsi, 168: se la lingua et il cor soccorso chiama, /
fece tradurre più libri di latino in lingua tuscana con grande premio. guicciardini,
e. zaccaria, l'elemento iberico nella lingua italiana, bologna, 1927, pag
malvagio e legiere, segnore marcenario, lingua vana, mano prendente, la gola
senza dottrina non la puote [la buona lingua] alcuno acquistare. 41
regola del dire e il nome a la lingua, certo noi il troveremo in fiorenza
, già da essi mandate a prender lingua, che l'armata ponentina, essendosi
: non si vuol mandar trascorritori a prender lingua del nemico in molto numero, ma
faldella, 3-493: affacciatisi a prender lingua, seppero dai guardaconvogli che quella straordinaria
reale. -usare forme di un'altra lingua. luna, introd.:
, impegnato a scrivere in un'altra lingua, in essa alcuno sbagho prendesse. forteguerri
ad ottaviano. 2. nella lingua giuridica e letteraria moderna, il nome
vicino alla gola del geco, la lingua scatta e inghiotte, fulminea e duttile
letti da ognuno contribuirono a preparare la lingua di dante. pratesi, 5-185: -
, 531: aveva egli già recato nella lingua latina il libro di erone degli '
. t. koura [« lingua nostra », xxxiii (1972),
preposizione. m. bardano [« lingua nostra », xxiv (1963),
alcuni l'ànno voluta chiamar nella nostra lingua 'preposizione ', quasi che sia necessario
sia necessario chiamarla mia foggia di quella lingua ond'ella deriva... noi
assai animato con barbieri a proposito di lingua. tommaseo [s. v.]
sana e buona e con la lingua spiccia, e piuttosto prepotentella.
v-1-105: il nencioni à in antipatia la lingua e in avversione la prepotenza latina;
(di una cosa, di una lingua, di un'opera, di una scienza
.. un dialetto qual siasi, essendo lingua particolare, non può avere giammai le
la conquista romana e la diffusione della lingua e della cultura latina nei territori romanizzati
lancia / conviene avere, e buona lingua, e ancor / migliore la man
/ migliore la man dritta che la lingua; / e negli sbarchi, a volte
ingegni i quali felicemente arricchissero la nostra lingua delle più culte scienze. s.
, xvii-114: della ristampa de'testi di lingua non presagirò né bene né male.
cioè soppresso,... in nostra lingua significa condensato, onde diciamo lacte soppreso
f f. eschinardi, [« lingua nostra », xli (1980),
in un certo modo e cedevolezza di nostra lingua, si dà nello scoglio della
allo spirito? foscolo, xi-1-206: la lingua degli scrittori fiorentini e di tutti gli
e se dicessero d'averla [la lingua] prescritta o usucatta colla lunghezza del tempo
, prima d'averla posseduta [la lingua] pacificamente senza essere stata interrotta la
mai fondare una prescrizione inalterabile rapporto alla lingua scritta, molto meno potranno produrla gli
egli di subito presento loro coraggiosamente la lingua e di poi le mani, come gli
aretino? la cui malvagia e pestifera lingua... solamente sopra i prencipi sfogava
pure concetti i quali hanno preso in una lingua una espressione, per così dire,
e dappertutto, parla però continuamente con lingua di fuoco ai loro [degli uomini
113): se volemo cercare in lingua d''oco 'e in quella di
tommaseo, 3-i-110: chi non indocilisca la lingua se suoni usati da'greci presenti,
futuri nell'attivo li riceve benissimo la nostra lingua. -in altre espressioni qualificative
anticamente non erano dicitori d'amore in lingua volgare. idem, conv., i-vi-4
medesimo presentì dapprima che le origini della lingua latina dovevano provenire da un popolo sapiente
, di una forma grammaticale in una lingua. arlia, 432: poco dopo
quali si tenerebbe e non saprebbe dire a lingua in presenzia. rappresentazione della risurrezione di
usarsi da chi ama la purezza della lingua. arlia, 432: 'presenziare '
del soldato. foscolo, xi-1-154: la lingua traversò tanti corsi di secoli e di
. boccalini, iii-286: presidente della lingua spagnuola visita il duca di atri per
. cerquetti [« la unità della lingua », iv (1983), 9
: verso il mezzodì si sporge con una lingua che dalle due foci dell'indo e
chie... è rivolta la lingua nostra. 15. per indicare
scriverle, le parlavano sempre con la lingua presente: onde tra loro si oscurarono
prestamente le favole, che fu la lingua delle loro leggi e de'loro costumi.
una materiale prestanza delle orecchie, della lingua, degli occhi, de'sensi esteriori:
s'ingannino alcuni che credono che la lingua nostra... si governi con le
redina di sapiensia, presta e adirissa la lingua mia, di che prestare e adirissare
qualcosa. cesarotti, 1-i-16: niuna lingua originariamente non è né elegante né barbara
al nostro amore... una lingua segnata e splendida della forma poetica,
1-28: -o che eleganzia, prestezza di lingua. § § -prestezza
§ § -prestezza di lingua? mira se tu vuoi vedere una prestezza
altro abbisogna che le prestigie d'una lingua filosofante. 3. gioco di
il capo di fumo e gli infervorava la lingua. 6. ingannatore, fallace
aspramente biasimato e si dicesse che la nostra lingua, non abbisognando di cotesti prestiti,
74-6: non sia... la lingua pronta a parlare né la mano presta
voci ancor non preste, / di lingua che dal latte si scompagne. muse
ralzella, / sì convien che. lla lingua tua sia presta / a. lle'
oh dio, che mentono / con lingua così presta, / sol mi ripeton questa
alle parole dell'amico presago, con lingua e mente presta passo a chieder conto
dante, infi, 25-133: la lingua, ch'avea unita e presta /
i caratteri e i vocaboli di quella lingua,... in sì diverse e
, avendo prestissimo l'uso della bellissima lingua e 'l senso vivacissimo e sdegnosissimo,
fuoco. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 356: 'presto ':
marco tulio / o almen la lingua sua bisognerebbe / pigliare in presto.
del genio e del carattere di quella lingua che fu madre della nostra, onde potere
bendideo / pieno d'a- strologia la lingua e 'l petto, / uccise d'una
debito. lippi, 1-69: perché nella lingua ha il suo in contanti, /
l'uomo... pecca colla lingua,... raggravando gli altrui peccati
parlar de'suoi sempre verdi rami / lingua mortai presuntuosa vegna. boccaccio, dee.
deve infra celesti arcani / presuntuosa entrar lingua mortale) / agnol custode fu che
: quello ch'ei dice contra questa lingua [volgare], lo fa mosso più
fenoglio, 2-220: ma se hai una lingua che non ti ritiri neanche davanti ai
di latinista, opere ho scritte nella lingua di cicerone,... per man-
mi ha offeso mormorando di me con la lingua, più ingiuriandomi con la penna:
italianissimo e purista in una cosa: nella lingua. 7. ritenere con piena
cattedra e c'insegnavano a parlare la lingua nostra. d'annunzio, iv-2-782: -sì
la contenenza è puramente retorica e la lingua è scolorata povera e pretenziosa. b
alberti, 3-48: non ha la lingua toscana verbi passivi, in voce;
i preteriti o tempi passati nella nostra lingua hanno nella formazion loro diversità grande da
dati, 4-114: ha la nostra lingua due preteriti, uno prossimo e uno
passati nel siciliano si trova anco nella lingua illustre. -in una figura di
delle pinete. viani [in « lingua nostra », xxxix (1978),
da imprestiti lessicali; corretto (una lingua, un dialetto; spesso unito a
che appartiene al lessico originario di una lingua (un vocabolo), che ne riproduce
caro, 11-88: quanto alla lingua io vi protesto che non voglio esser
. tassoni, 30-6: giudicando che la lingua fosse / di gran momento a intenerir
terra della gran bretagna si parla la lingua pretta e schietta de'libri inglesi.
inglesi. botta, 7-96: tanto una lingua pretta avanza in bellezza una lingua bastarda
una lingua pretta avanza in bellezza una lingua bastarda! foscolo, xl-1-49: in italiano
carlo dati, nelle 'origini della lingua italiana 'del sig. egidio menagio
nell'una prevaleva il latino, la lingua dev dotti; nell'altra prevaleva il volgare
nell'altra prevaleva il volgare, la lingua deltarte. carducci, iii-21-275: prevaleva [
spiegarmi almeno senza barbarie nella loro divina lingua, ch'io balbettante stroppiava, ogni
non avrei dovuto, m'avesse con la lingua fatto prevalicare, umilissimamente vi domando perdono
e generalmente di molti altri buoni della volgar lingua autori molte voci o dizzioni mutare overo
villani, 2-503: quanto poi appartiene alla lingua toscana, troppo sconcio sarebbe se chi
saper li baili e li ambasciatori la lingua turca, è necessario che si riportino
il clarissimo successore mio per imparar quella lingua. costituzione della repubblica italiana, 80:
domandato con preveggenza squisita « in quale lingua desidera che se si parli, mijnheer
mi seguiva d'ivi portarsi a prender lingua per esser rimesso in cammino, ecco
questo, che non s'intrometta la lingua nei ragionamenti altrui avanti il tempo e
ingenuamente di non aver alcuna contezza della lingua earsa (ossia del dialetto caledonio) e
: i popoli confinanti in italia non la lingua intendono, senza previamente darsi la fatica
. a. renzi [« lingua nostra », xxiv (1963),
partecipazione. pasolini, 8-102: la lingua parlata dall'ipotetico 'homo technologicus '
fonda prima di tutto sulla negazione della lingua presente. previsto (pari. pass
garda lorca, lui! ma la lingua la sapeva sul serio, con gli accenti
, con una certa preziosità la nostra lingua. e. cecchi, 5-303:
prospero della fortuna è molto appropriata alla lingua latina, perché la propagazione deh'impeno romano
conosce e si prezza la purità della lingua. s. bargagli, 1-79: quello
non si vedesse quella purità propria della lingua romana che rare volte possono acquistar quei
le cose proprie e particulari di quella lingua che è più in prezzo.
ciel tanto alta e eccellente / che la lingua a parlarne trema e suda.
, fornita di un corpo deforme con lingua sporgente, ventre enorme e fallo spropositato
/ novelle di toscana / in dolze lingua e piana, / ed e'cortesemente /
e di usi stilistici propri di una lingua, considerato in quanto impedisce o limita
a * prigioni era necessario apprender la lingua del paese e non ay paesani quella
sudata et affannata, con un palmo di lingua fuori, con voce rauca tradimento e
aienno; / ma prima avea ciascun la lingua stretta / coi denti, verso lor
; contrastò ai fiorentini il primato della lingua. pirandello, 8-732: medio- evo
s'invia. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 345: 'aver primavera
testimonio de'grammatici si trovino nella etnisca [lingua], una rondine non fa primavera
idolo vizilipu- ztli, che in quella lingua significava 4 dio della guerra', e
fra gl'infiniti benefizi fatti alla sua lingua, gli fece anche indirettamente, per
anche, di una nazione, di una lingua, ecc.); proprio dei
anni più maturi, i nervi della lingua vanno perdendo della loro primeva sensibilità.
s'oscura. luzi, 11-161: lingua - / acqua dal suo primevo.
v-167: gli scrittori primieri di qualunque lingua dall'uso di coloro che la favellavano
non derivato (un elemento di una lingua). salvini, 41-446: dice
pianta, cioè senza aiuto d'un'altra lingua già posseduta comunque, non se ne
supplimento, a una che sia chiama lingua uno che si chiama dialetto; se questa
primitivo e principale, ha in ogni lingua molte minime idee accessorie e concomitanti che
gl'ingegni più indipendenti in fatto di lingua e più tenaci della primitiva tradizione italiana
, in quanto non conoscono la 'lingua degli uomini '. pavese, 6-123:
, 8-197: l'esempio di una lingua primitiva si avvicina a quello che vogliamo
ceppi linguistici all'interno di una stessa lingua originaria. manzoni, vt-1-246: lingue
. foscolo, ix-1-566: ne nasceva lingua e verseggiatura la quale non è di
cattaneo, i-2-233: sembrano invidiare alla lingua nostra il pregio e il profitto di poter
stile non è, e neppur la lingua, del primo ducento. d'annunzio,
carducci, iii-7-16: dello scadere la lingua e letteratura romana non fu la chiesa
fatta necessità non va già sottoposta la lingua italiana, figliuola primogenita della latina e
fra loro per la superiorità della propria lor lingua benché fossero appena sorgenti; e gli
7-435: primonato [dante] di quella lingua che è la primogenita fra gli idiomi
per basi principali la storia e la lingua. -che deve essere osservato o
primitivo e principale, ha in ogni lingua molte minime idee accessorie e concomitanti.
provvisioni per lo più si fanno in lingua italiana e volgare per l'intelligenza ai tutti
* pare veramente da confessare che la lingua fiorentina tenga il principato nella toscana.
che sia principiante nello studio di qualche lingua, che il non vergognarsi d'errare e
proprietà singolarmente dello sul sollevato di quella lingua, [il libro] riuscì opera
ii-194: nella grolia in paradiso ogni lingua confessa che el nome di gesù è in
. aretino, 22-87: acquetandosi la celeste lingua di caterina, masenzio la guardò con
la guardò con vista immobile e con lingua tacita, peroché i sapienti annullarono col principiar
di un nome; base di una lingua; carattere originario e puro di essa
costui cercò... di richiamar la lingua verso i princìpi suoi, depurandola da
a foggia di sega. la loro lingua è anche dentellata come una piuma simile a
compresse; margini con grandi denticolazioni; lingua sottile e lunga: ali corte e
diventare, non solo di sito e di lingua, ma di costumi, greco,
dispetto e per causa della mia trista lingua mi priverò d'un paese in cui
: 'avis ', che è in lingua nostra l'uccello, è derivato dal
messaggio privato. -settoriale (una lingua). bonghi, 1-40: la
mai o solo molto tardi passeranno nella lingua comune: per un gran tratto di
tratto di tempo e per sempre rimarranno lingua tecnica o, come dice ammirabilmente leibnizio
o, come dice ammirabilmente leibnizio, lingua privata. -particolare, specifico (
le lettere ad alcuna fonte privilegiata di lingua viva. -che comporta vantaggi
-per simil. eccezione (in una lingua); particolare costruzione o grafìa (
'. caro, 12-i-325: ciascuna lingua ha i suoi modi ed i suoi privilegi
ben guardare di non impoverire o spogliar la lingua di alcun suo privilegio. fra quali
quanti nobilissimi poemi saremmo privi e nella lingua greca e nella latina, se le donne
ve ne renderei grazie o con la lingua de la mente o con la penna del
di grandi amici, più sperto nella lingua, più industrioso e procacciante, ma non
sono acuti d'ingegno e procacci di lingua. parini, mat. [1763]
volgar. [manuzzi]: la sua lingua maledetta e procace è apparecchiata sempre ad
dal superchio ardore, con la procace lingua e col cor indisposito ho imprecato a
procace / armando ancor nel re la lingua ria. crudeli, 94: tu
sei quel che alla tragedia / colla tua lingua procace / togli un pianto che ci
ii-167: al tutto modera a questa tua lingua e procacità. giannone, 88:
da ignoranza della lettera del codice e della lingua antica che non da determinato proposito di
6-55: avete un cor sincero, una lingua senza macchia e un proceder savio,
il cedrarancio? cesarotti, 1-i-15: niuna lingua originariamente non è né elegante né barbara
., che si conosce perfettamente della lingua del lazio ed ammira le meravigliose bellezze
utilità che deve procedere dal confronto di quella lingua con la sua amabile primogenita.
consente di ricavare la grammatica di una lingua partendo da una serie di enunciati.
di decidere fra due grammatiche di una lingua quale sia la migliore, in base
sepolcro. d. pieraccioni, [« lingua no stra », xxxv
e abbacinarongli gli occhi e tagliare la lingua e cacciaronlo di roma. buti, 1-519
chiamate da'nostri (seguendo in ciò la lingua greca) litanie, che dal volgo
baretti, 6-27: questo dialetto della lingua sassone, cioè la lingua moderna inglese
dialetto della lingua sassone, cioè la lingua moderna inglese, in processo ai tempo
non s'opponesse il processo storico della lingua, si opporrebbe pur sempre il vero e
parte de construtto / a la mia lingua e proprio perché dice / ch'io son
teatro dei fiorentini, con sua relazione in lingua spa- gnuola, in data 29 luglio
': non credo che sia di lingua. i toscani dicono 'processale '.
200 lire, o sia mutilato della lingua in caso d'insolvibilità. serao, i-226
stesso, il più caldo propugnatore della lingua fiorentina, non ha osato attentare ai diritti
. pirandello, 8-1115: parlando una lingua straniera, se non ne possiedi l'
che formano le cose che poi distingue la lingua. 4. formare, costituire
fenomeno culturale o lo sviluppo di una lingua. foscolo, xi-1-244: le lingue
vuol dire lo stesso che nella nostra lingua italiana si dice procura,...
. soranzo, 116: ho libertà di lingua e che procura / dal ver non
parlare franzese, cominciarono a gridare in quella lingua: « fuggi, fuggi ».
vuol dire lo stesso che nella nostra lingua italiana si dice procura,..
procurazione o, per dire in nostra lingua, nella propiziazione de'prodigi, spacciavano
: questa [terra] è come una lingua arenosa che procorre in mare. cesariano
idraulici di forza. viani [in « lingua nostra », axxix (1978
stradiotti. foscolo, 1-163: talor di lingua, e spesso di man prode;
senza alcuna necessità, prese singolarmente dalla lingua francese:... presenta uno spettacolo
di teatro non pervenne mai alla mia lingua con la necessaria destrezza. 3
-prolisso. giulio strozzi, 6-22: lingua non sa di vantator guerriero / trovar
chiamar comodi e (per parlar in lingua nostra) 'prodotti '.
che ciò dovesse donarsi alle circostanze della lingua nostra in piemonte, minacciata più dappresso
terz'ordine, in cui in luogo della lingua si adopera il dialetto sguaiato e bonaccione
carducci, iii-26-127: la questione della lingua fu il prodromo della questione politica.
, vane di nascimenti, straniere di lingua ed opposte di costumi. = agg
: ben mi conosco aver la lingua balba / per produr simel parole che
ch'io m'abbia scritto e cantato nella lingua più bella dell'italo clima..
si produsse come autore di comedie in lingua italiana. -in relazione con un compì
in vita. m. medici [« lingua nostra », xxviii (1967)
naturalisti ancora stranieri e per necessità di lingua, giacché la nostra è scarsissima di nomi
scrivere questo suo sogno o romanzo in lingua comune volgare. nuove memorie per servire all'
assai stretta parentela tra la loro lingua e alcune delle orientali. 2
aver troppa; / e chi sua lingua agroppa / per lo corrente parlar e inciampa
« de la città di dio » in lingua spagnuo- la, vi trovò questa sentenza
. idem, xii-791: frena la lingua. / non osi il labbro tuo /
popolare istruzione, scrivesi ora mai nella lingua che parla la classe media, ma le
scienze, che credevasi profanare esponendole in lingua volgare, ora sono alla portata di
letterati,... e la lingua ci lega alle parole volgari, profanata per
tabernacolo per compiacere o il prurito della lingua o la curiosità degli occhi, parmi
deità. landino, 50: profano in lingua latina significa 'procul a fano '
la eloquenza del parlare e gli ornamenti della lingua come spoglie da'nemici. stampa periodica
: con le mani lorde, con la lingua profana, coll'anima dissipata, col
d'omo no 'l poma, / né lingua profferere / com'è di gioi compiuta
chi correttamente profferisce qualche parola d'una lingua, non per questo sempre si chiama
non per questo sempre si chiama saper quella lingua. sassetti, 2-12: né li
mirano in guercio, impuntandosi fra la lingua che gli rimescola nel proferirgli. baldi,
e le cornacchie] tutti due la lingua larga e grossa, atta a proferire parola
si doveva percuotere. -parlare (una lingua). novellino, 80 (135
in atene ed era stato studiosissimo di quella lingua, fu per una sola mal profferita
: l'amore ch'io porto alla mia lingua è randissimo et è cosa da buon
. ha fatto un abilissimo allievo nella lingua araba nella persona del signor francesco del
. e intanto giù, con la lingua, non risparmiare niente e nessuno!
inediti del manzoni. la lettera sulla lingua italiana... va considerata nondimeno come
certo un cruscante, che nelle osservazioni della lingua esercita la solita professione della critica.
vostra professione / è menar più la lingua che le mani. f. m.
, 3-71: « lascia stare la lingua, e badiamo ai concetti », tagliai
sieno (come han fatto certi professori della lingua) cancellate per errori, ché elle
-per estens. che parla una determinata lingua e la conosce in modo approfondito.
1-8: per esser anch'io della fosca lingua professore, con messer alessandro pronto contro
v a bologna, perorarono perché alla lingua italiana fossi inibito di parlare ne'libri
il luogo ora vacante di professore di lingua latina nella biblioteca vaticana. carducci,
offerirmi sono: 1. eloquenza e lingua greca; 2. logica e metafisica;
venivano da per- pignano, gente di lingua catalana. mi offrirono cibi, profezie
, d'amore, / di core in lingua, di budella aperte. bacchelli,
fugge il francese, come se fosse lingua di cannibali; e poi vi tartaglia
mio pochissimo profittare nello studio di quella lingua. -perfezionarsi, elevarsi spiritualmente,
3-35: ma chi mai potrebbe con lingua esprimere quanto è grande, quanto utile
più di quelli che dàn precetti della lingua. l. salviati, 1-1-118: l'
è molto profittevole all'uso di nostra lingua per molte antiche voci e modi di favellare
profitto, massimamente per chi studia la lingua del corrente uso toscano. ghislanzoni,
, ii-156: cotali inezie la tua lingua sfodera / che asciugheria quel seccator profluvio /
è reputato dagli intendenti ignorante della propria lingua, avendo scritto per altro profondissimamente in
nella mente umana, stante che la lingua e ruomo e le nazioni per poco
concezioni di guido sono profonde; la lingua è ricca e distinguesi sovra gli altri tutti
suo discorso di essere in fatto di lingua quel profondo speculatore ch'egli era in
ha identità di costumi, istituzioni e lingua; nazione, popolo. g.
la progenie della barbarica che usava la lingua germanica. lanzi, 1-1-21: altri
se io voglio andare per maestro di lingua toscana del gran kan dey tartari, di
. c. ciampi, in « lingua nostra », xxxm (1972),
cfr. c. ciampi, in « lingua nostra », xxxni (1927)
progredita. ardigò, vi-18: in una lingua progredita le parole in uso hanno perduto
o piemontese o fiorentino, ma di lingua parlata che sia propriamente italiana. sinisgalli
fatta proprio una persona, né la lingua di francia aveva 'progresseur ',
aveva 'progresseur ', né la lingua d'italia 'progressista ', gioielli
introdotto ardimentose innovazioni, non meno nella lingua che nelle idee e nei sistemi letterari
vico, 4-i-962: l'etimologo di ciascuna lingua spieghi l'origini e i progressi delle
occupava, non sapendo gli altri la lingua. tassoni, xvi-775: se alle parti
sia scrivere e parlare nella sua propria lingua. de luca, 95: in alcuni
non nazionale si proietta la normatività della lingua scritta, usata a scuola e nei rapporti
e nei rapporti culturali, nata come lingua letteraria, e dunque artificiale e dunque
. torini, 392: non può la lingua mia, quantunque pronta, / parola
tanto ebbi dolce prelazione e facundia di lingua. ottimo, i-84: la prelazione
alberti, iii-193: molto studia la lingua toscana d'essere breve ed espedita, e
in alcune dizioni e prelazioni rendono la lingua più atta, come chi, diminuendo,
derivati da altri all'intemo di una lingua. b. fioretti, 2-5-231
del conte napione su i pregi della lingua italiana. tommaseo, lxxix-ii-202: '
hanno piumaggio splendido, coda unghissima e lingua forcuta ed estensibile che permette loro di
, hanno una lunghissima coda, la lingua estensibile biforcata, onde si attirano i succhi
titolo inserita nel contesto ed espressa nella lingua in cui esso è redatto; 2°
anche li termini o vocaboli legali della lingua latina moderna de'giuristi si possono dire in
promuntòrió), sm. geogr. lingua di terra, per lo più di altezza
dal cenisio all'ultimo promontorio favella la lingua che io favello? 2.
ter- z'anno di ragioneria, una lingua straniera, il più insistente e il
: il raccoglitore ha tradotto nella sua lingua due operette d'autori inglesi, che
un legislatore e un governo che la lingua volgare avesse promosso efficacemente. cesarotti,
poiché non si valgono dell'attrattive della loro lingua per farli proprietà cara e comune agl'
speculativi. v martelli [in « lingua nostra », xxxvm (1977),
di biancheria. ansano, allungano la lingua, sono ammazzati dalla fatica, e pure
10-286: non avendo articoli, [la lingua latina] si serve, in vece
cxiv-6-192: è vero che i pronomi della lingua latina fanno in parte l'uffizio de'
, 1-175: nella proposizione interrogativa la lingua francese quando il soggetto è un pronome
male a giovarsi deltesempio e dell'autorità della lingua latina. lessona, 1201: 1
di due affissi pronominali cne ha la lingua toscana e che possono usarsi di per
di un saporito da contraporre a qualsivoglia lingua. giuliani, 1-6: ogni cosa
desiderato toccamento essere pronte, quando la lingua in assenza di lei solo di parlartene
. sansovino, xliv-177: hanno pronta la lingua ai vituperi di questo e di quello
di persona, d'occhi e di lingua, parlava un italiano nasale, modulato
diffusione universale, o quasi, della lingua in cui scrive. -lo spirito è
argomentazione (anche nelle espressioni pronto di lingua, nel rispondere, nelle risposte)
che popolari si trovano sempre uomini pronti di lingua per concitare la moltitudine, che d'
giovane disdegnoso e mribondo / e di lingua e di cor pronto e di mano.
. buonafede, 2-iv-149: pronto di lingua e oltremodo agguerrito nelle astuzie dialettiche,
sortì bello spirito e fu prontissimo di lingua: onde i suoi be'motti van pari
a ben fare ch'egli non avea la lingua pronta a ben dire la sua volontà
che esprime con il pronto de la lingua. 18. che manca
74-5: non sia... la lingua pronta a parlare né la mano presta
sì feroce e prunta ti sento la lingua non taceresti. dante, inf, 32-114
di quel ch'ebbe or così la lingua pronta ». sennini, xv-762: costui
/ ben che li abbia stil pronto o lingua ardita / bia- smato il nome o
volta aiutatrice de'paurosi, sopra la lor lingua subitamente di quelle pone che mai a
: dante, chiarissimo lume de la lingua, saldissimo giudizio ne le più dubbie
mente da venirgli al primo istante su la lingua e su la penna. -conosciuto
pandi, / però che la sua lingua provenzale / non ho ben pronta. ariosto
di quelle che ebbero; la nostra lingua... ha due maniere di pronunzie
un difetto piuttosto di pronunzia che di lingua. alfieri, 1-66: io mi ero
di una parlata o dei suoni di una lingua, valutato in base a criteri estetici
la conoscenza viva e una pronunzia impeccabile della lingua inglese. moretti, i-833: rievocava
. l'insieme dei caratteri fonetici di una lingua o di una parlata; il modo
e tutte le parole e frasi della lingua italiana sono oggi, con rare e
vocabolario d'un popolo e dargli una nuova lingua che non mutare il suo accento e
-per simil. impronta, carattere di una lingua, di uno stile letterario.
alcuno suono di voce né per movimento di lingua né per pronunziamento di parole.
tici che costituiscono le parole di una lingua (an che con riferimento
il convenevole moto della bocca, della lingua e delle labbra si possono pronunciare le parole
rinaldeschi, 1-65: pertanto la mia lingua pronunzierà i comandamenti del vecchio e del
in bocca del fénélon quando sono applicate alla lingua francese, possano diventar bestemmie quando sono
guevara], ii-197: poi che la lingua di noè si perdette e che la
dimorato molti anni, si dimenticarono la lingua ebrea e non imparavano bene la lingua
lingua ebrea e non imparavano bene la lingua egizzia, di maniera che ciò che
un determinato modo i suoni di una lingua. cattaneo, i-1-256: il
così delicati anche a fronte della bella lingua d'o- mero,...
). garzoni, 7-108: la lingua, appresso gli egizi, fu ierogli-
le scienze, volevano significare che la lingua s'ha da adoperare saggiamente e non
modo di articolazione dei suoni di una lingua valutato in rapporto con forme ritenute corrette
bene come, mediante il moto della lingua, coll'aiuto delli labri e denti
dialettica. campanella, i-423: nella [lingua] latina non sappiamo come si faccia
, e il complesso de'medesimi linguaggio, lingua, idioma, ecc. i segni
ortografia della più ricevuta prononciazione, colla lingua delle idee. galluppi, 1-i-202:
, lor noi permise la naturai loro lingua barbarica, con cui piuttosto rompevano in
capacità di articolare correttamente i suoni della lingua e, per lo più, di
più vasti gruppi di parlanti (una lingua, un uso linguistico, la disponibilità di
più itineranti nel medio evo, propagavano la lingua comune arricchita delle parole necessarie a descrivere
popolo nuovi mondi, lo accostumavano ad una lingua meno volgare. leopardi, i-567:
degli scrittori è somma nel propagare una lingua. -rendere a tutti e a
estendersi a nuovi gruppi di parlanti (una lingua). lanzi, 1-1-24: l'
comune per tutto il mondo [la lingua latina], ma quasi necessaria. cosimo
semantiche. cesarotti, 1-i-15: niuna lingua originariamente non è né elegante né barbara
anche della conoscenza e dell'uso di una lingua o di una tecnica.
e virtù. leopardi, i-165: la lingua oramai divien tutt'una per la gran
genova ha voluto celebrare la gloria della lingua, servire al culto della lingua,
gloria della lingua, servire al culto della lingua, ossia confermare il rispetto, la
affinità o propagginamenti de'modi d'una lingua in quelli d'un'al- tra e
tra e di quelli infra loro della lingua medesima. = nome d'azione
i mercanti si facessero intesi mediante una lingua assai propinqua alla britannica. -rappresentativo di
che, ascoltando il discorso in una lingua a lui poco nota, dia una
commandato che e consulte si proponessero in lingua castigliana, dispacciandosi molte cose nella medesima
castigliana, dispacciandosi molte cose nella medesima lingua, non valendo il mormorare e gridare
: la verga è proporzionata a la lingua, in modo di posizione e in
porale, la lingua la genera spirituale... e fa
e proporzione delle lingue moderne, la lingua italiana... occupa senza contrasto l'
carducci, iii-26-244: il fondo della lingua viva e giornaliera sarà sempre per la massima
da quelli che scambiano l'affar della lingua per affare di stile. montano,
b. davanzati, ii-549: se una lingua vivente si dèe ristringere a quel solo
, 1-175: nella proposizione interrogativa la lingua francese quando il soggetto è un pronome
ruscelli, 2-74: per venire alla lingua nostra sola e alla proposta di questo
, dico che, se questa fusse lingua che or nascesse e non avesse dependenza da
nascesse e non avesse dependenza da altra lingua né vi avessero fin qui scritto altri,
, 1-i-168: il genio ella lingua, che dèe riguardarsi come propriamente inalterabile,
di questi fuorusciti di spagna, la lingua castigliana tanto propriamente come si fa in casti-
. foscolo, vi-364: se la lingua del lazio, che pur non è derivata
case. 3. caratteristica di una lingua, di un discorso, di un
una funzione fondamentale rispetto all'economia della lingua stessa, ma è ritenuto atto a
che cosa consiste la buontà di questa lingua? ». rispose messer federico:
varchi, 3-302: la romana [lingua] è più breve della greca..
: le proprietà più belle [della lingua] e più vive chi le ci somministra
breve soggiorno. -specificità di una lingua. luna, introd.: da
a differenzia del latino: perché la lingua vuole la sua proprietà appartandosi dal latino
], quantunque non sian nati nella lingua latina, ardiscono introdurre non dico figure
pare con assai sufficenti ragioni provato la lingua nostra non essere inferiore ad alcuna delle
fare 'sopra tutti gli altri della lingua si vede pregno di significati, e
di torpore. biondo, xlv-201: la lingua è quel membro nel quale natura pose
: 1 grammatici si son persuasi che la lingua fosse una proprietà loro, alla quale
; uso appropriato degli elementi di una lingua. cavalca, 20-466: portando il
fanno bene. v borghini [in « lingua nostra », xxxiii (1972)
dicono essere nella purità e proprietà della lingua utilissimi. tagliazucchi, 1-i-44: il
nella ricchezza e soprattutto nella proprietà della lingua: nessuno neppur fra 1 toscani.
come sintassi e proprietà e purezza di lingua. -pertinenza di un vocabolo rispetto
interna commozione. -efficacia espressiva di una lingua, di un discorso, di un
bellezze sue [di dante] dimora nella lingua, cioè nella proprietà e nella eleganza
parlar nostro. foscolo, xi-1-206: la lingua degli scrittori fiorentini e di tutti
iii-26-222: le ricchezze e le bellezze della lingua toscana s'hanno a cercare..
i-i-ii: non c'è in italia una lingua la qual sia da tutti succhiata,
adoperata, intesa da tutti, la lingua insomma di quelli che ne intendono una
quale, per conseguenza, si possa chiamar lingua propria e nativa di tutti gl'italiani
rispetto della norma e dello spirito della lingua. latini, rettor., 48-8
iii-16-189: non ha sempre propria la lingua né sempre elegante la dicitura, e
... lecito agli scrittori d'una lingua di valersi delle voci d'un'altra
pedanti; e i più credevano la lingua unica e propria agli uomini dotti,
il suggello del sapere, esser la lingua latina. -favorevole a un'attività
stiacciato il naso, il mento grande, lingua hanno separata e propria, vestono alla
sia... o propria o di lingua forestiera, o metaforica o ornata.
reputino or- revol cosa e per la lingua e per sé che con qualche fatica e
stesso, il più caldo propugnatore della lingua fiorentina, non ha osato attentare ai
. il mercurio, [in « lingua nostra », xviii (1957),
lavori. il mercurio [in « lingua nostra », xviii (1957),
prìncipi. il mercurio, [in « lingua nostra », xviii (1957)
in se stesso, fuori per la lingua ha versate parole tutte pietose.
contempli oggetti gradevoli; or violenza alla lingua, che non prorompa in parole scostumate.
articolare, a proferire parole (la lingua). bruni, 33: pria
suon tremante e fioco, / la lingua incenerisca. -cominciare di colpo a
una prosa o una sintassi o una lingua ferma e sicura. carducci, iii-3-
, dalle eterne e velenose questioni di lingua. c. e. gadaa, 24-42
punto giusto. pasolini, 9-339: tale lingua letteraria comjrende, forse per la prima
, la ingua della poesia e la lingua della prosa. non però attraverso un
designa l'insieme della letteratura narrativa in lingua d'oil. dante, purg
tutti ». -prose della volgar lingua: titolo del trattato di pietro bembo
le origini e addita quale modello di lingua, contro la teoria 'cortigiana '
bembo nelle quali si ragiona della volgar lingua, scritte al cardinale de'medici che
'... dicendo che la cortigiana lingua è solo degna con la quale o
secolo e anche certa prosaicità inerente alla lingua, sarebbero del più puro orazio. montale
hanno o prosato o poetato in questa lingua. a. f. doni,
cose che secondo le regole della nostra lingua possono stare a martello. io le
vocabolario. gioberti, 8-iii-41: la lingua poetica ha verso la prosastica le attinenze
nata, tanto più deve proscior la lingua a protestare che quella, per esser
prosciolte talvolta si possono mestar voci eh altra lingua. 7. risolto, spiegato
dall'accademia come autore troppo libertino nella lingua e sedizioso: quegli senza di cui
e continua della coltura e civiltà e lingua classica, sviluppo, pur vivo e
. gioberti, iii-46: la lingua poetica ha verso la prosastica le attinenze
anco alquanti greci, avendo proseguitato in lingua patria quelle cose che coloro avevano scritte
i nazionali da'greci anche la loro lingua. 3. perseguito.
perseguito. serra, ii-134: la lingua de''trionfi 'è profondamente improntata
con l'olio o tenuta sotto la lingua. c. durante, 2-377: 4
sillabe lunghe e brevi, tra perche la lingua toscana non ha tante leggi di prosodia
fatta necessità non va già sottoposta la lingua italiana, figliuola primogenita della latina e
affinità con la greca. in essa lingua varia sonorità di parole, una prosodia non
contaminasse di plebeismi l'indole signorile della lingua letteraria degli italiani e di quanti e quali
in silenzio... un'altra lingua, la lingua ritmata dell'armi,
... un'altra lingua, la lingua ritmata dell'armi, sempre più mossa
deduce che al canto dovesse in quella lingua prestarsi meglio la misura ritmica che la
suoi spropositi di fatti di giudizi di lingua di grammatica d'ortografia. capuana, 15-189
le mutande. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 355: 'prospere '
fasi posteriori di un determinato stato di lingua. = deriv. da prospettiva]
è vostra prossimana. -che è lingua madre, naturale. varchi, 3-331
virtù reputo io che sia constrignere sua lingua: prossimano è a dio chi per
che ciò dovesse donarsi alle circostanze della lingua nostra in piemonte, minacciata più d'
: a don baipassar egidio maestro di lingua spagnola lire otto per il salario di
ai semplici detti, fu tradita dalla lingua di colui che doveva presidiarla. f
proteo militare '. cordiè [in « lingua nostra », xlvii (1980)
militare. non trovo nei dizionari della lingua italiana più in uso il termine di
, / credi che io tema la lingua proterva? bernardo accolti, 1-12: se
stampa-periodica milanese, i-325: il servirsi della lingua francese ad esclusione di tutte è un
sviluppato tecniche che tentano di ricostruire la lingua madre di quelle che appartengono al gruppo
. protobùlgaro, agg. glott. lingua protobulgara (anche solo protobiugaro, sm
solo protobiugaro, sm.): la lingua turca estinta. 2.
contratti] si facessino ne la nostra lingua, perché l'uomo intenderebbe quel che
tesauro, 2-139: ennio, protogenitore della lingua latina. = voce dotta, comp
ted. 'urspra- che ': lingua primitiva a cui si suppone risalgano determinate
sviluppato tecniche che tentano cu ricostruire la lingua madre di quelle che appartengono al gruppo
« pòrco * 'primo 'e da lingua (v.), come trad
, ne fece di sorte che la lingua umana stesse chiusa sotto dui bastioni,
di uno o più suoni della lingua, di una o più parti della
. preromanzo. -anche sm.: lingua preromanza ricostruita. migliorini, 6:
. pasolini, 8-55: quella lingua [del primo gramsci] è tutta
nostri buoni scrittori, viene a formare una lingua arbitraria, perché senza prototipo. carducci
sviluppato tecniche che tentano di ricostruire la lingua madre di quelle che appartengono al gruppo
serie di drammi antidiluviani e dialoghi nella lingua dei megateri e dei plesiosauri.
pascoli, i-990: non ha invero la lingua italiana sillabe lunghe e brevi, sì
organo anatomico, in partic. la lingua, le unghie).
voci e i suoni propri di quella lingua e più che altrove le desinenze imitative
mutamenti e trasformazioni nel tempo (una lingua, un'istituzione). muratori,
). muratori, 7-iiì-12: la lingua latina avea già provato delle mutazioni e
con questo la fecondità della sua nuova lingua. -in relazione con il compì
. vico, 4-i-931: la qual lingua anche essi riferiscono essersi parlata nel tempo
potesse esser vero, quando in questa lingua le parole fossero d'altro significato che
a morire nel composto umano è la lingua, si come l'ultimo è il
parte; più pessimi, pigliamo alla lingua antica anche tale determinante graduazione del male
onore. 4. derivare (una lingua). foscolo, vii-78: non
, vii-78: non può contendersi che la lingua italiana non provenga nella sua massa di
si riferisce alla provenza o alla sua lingua e alla sua cultura (nel medioevo
saggi e cari motti, / francesca lingua e proensal labore / più de tartina
3. parlato in provenza (una lingua); occitanico. -anche: che
. -anche: che appartiene a tale lingua; scritto, composto in tale lingua
lingua; scritto, composto in tale lingua. dante, conv., i-vi-8
5-238: la provenzale non è la lingua francese. luna [s. v.
: lo splendore che la provenzale [lingua] acquistò, la ciciliana, che
favella? martello, 347: la lingua nostra, composta e della provenzale e
, 3-374: allora può dirsi la lingua romanza essersi rifugiata in provenza, che comprendeva
la francia meridionale tutta e (fissesi lingua t provenziale ', onde sursero que'
k k 224: era la lingua provenzale un latino corrotto, non più
sempre nel significato detto. -sm. lingua parlata in provenza (che ebbe ampia
sopraffatta dalla diffusione del francese); lingua d'oc (cfr. oc).
tempo non ci è ancora propriamente una lingua, ma un misto di latino, di
letteratura provenzale; che contiene forme della lingua provenzale. - anche sostant.
ai modi, agli stili, alla lingua e ai temi della letteratura provenzale;
2. che si ispira alle forme della lingua o della letteratura provenzale. carducci
4. sm. ant. lingua provenzale. rambaldo di vaqueiras, v-23-71
termine, forma, locuzione tratta dalla lingua provenzale. s s
carducci, iii-10-9: di provenzalismi abonda la lingua del 'tesoro '. idem,
(o, anche, cultore) della lingua e della letteratura provenzale.
provenzalménte, aw. letter. in lingua provenzale. bembo, iii-90: ciascuno
poesia trovatoresca mal poteva plasmarsi con una lingua semplice e popolana, cantarono provenzalmente.
cesarotti, 1-i-74: al fondo material della lingua appartengono i modi proverbiali, ossia certe
per proverbio dir si suole: / la lingua batte dove il dente duole. pattavicino
che gli era venuto sulla punta della lingua: il lupo cambia il pelo,
morte e la vita nelle mani della lingua, al capo xvm de''proverbi '
bernardino da siena, 142: la mala lingua... può di subito col
sono della medesima provincia e della medesima lingua o non sono. guicciardini, 2-1-323
divenne cosa di lusso perfino impararne la lingua. -stor. provincie illiriche:
immaginazione... è la vera provinciadella lingua italiana. 7. insieme delle
in un'area alquanto ristretta (una lingua, un dialetto). foscolo,
foscolo, xi-1-210: questa specie di lingua comune, diversa in tutto da'dialetti
grande per servir di criterio dell'uso della lingua;... siccome le loro
: « ebbene, questo qualcosa è la lingua italiana; il resto è lingua provinciale
la lingua italiana; il resto è lingua provinciale, municipale e non serve »
4 causa causarum 'della giurisdizione sulla lingua. -conterraneo. bembo,
giovani scrittori dal piglio moderno e dalla lingua facile. il timore che..
, i-704: a ciò era necessaria una lingua come quella di catullo, in cui
di golconda che, oltre la sua naturale lingua, avea anche la portoghese apparata.
che infettava di già gli usi, la lingua, le lettere e la filosofia,
, i6yi), 4261 [in « lingua nostra », xliv (1983),
capigliatura. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 355: pruca: capelli
capelli. nuovo modo ae intendere la lingua zerga, 332: capelli: pruci
misura le parole; che domina la lingua. dante, conv., iv-xxvn-2
di que'religiosi, pratici della lor lingua. c. i. frugoni, i-3-259
4. misurando le parole, frenando la lingua. ghirardacci, 3-315: ora quivi
di misurare le parole, di frenare la lingua, di parlare e tacere a tempo
un vecchio generale. -prudere la lingua a qualcuno: smaniare per la voglia
altro pel capo quando prude loro la lingua. p. petrocchi [s. v
v.]: f gli prude la lingua ': dalla voglia di dime quattro
pizzicore, / un prudore / sulla lingua. alfieri, 6-371: entrommi in capo
: la testuggine marina non ha né lingua né denti, ma col taglio del oecco
non parole, ónde nasce questa pnirigine nella lingua? -velleità; malcelata presunzione.
una infilzatura di alcune minute gemme di lingua, fatta colla manifesta pnirigine di mostrarsi
vino poi, al pizzicargli dolcemente la lingua, la prurito alle sue lodi.
più preziose procacciavano. -prurito di lingua: loquacità irrefrenabile (e la propensione
esperienza essere una certa libidine o prurito di lingua così nel lodare come nel vituperare,
tullio, che sentiva quel pronto di lingua, scrivendo a peto, le nominò
sua autorità, tanto in punto di lingua e di poesia quanto in fatto di
: vo- glion... questa lingua comune,... vogliono poterla adoperare
tutto ciò che dicono in punto di lingua italiana. bersezio, 182: una
o in punto con quelli di nostra lingua e de'nostri tempi o paesi.
e brutal natura non basterebbe la mia lingua, sciolta dalla critica più aspra ed acre
occhi infocati, le mani tremanti, la lingua ligata e il dì seguente gli puzza
vespaio. ottimo, i-532: la lingua di virgilio il morse prima, quando
-che è a punta (la lingua, il mento, il naso, la
il pensiero si fa puntuto come la lingua per cavar via l'ingombro.
male, lo sapete, con la loro lingua puntuta. g. battistini [«
cassieri, 150: spinse di nuovo la lingua contro il dente per saggiarlo, e
fuori la punta della lingua, che lasciava qualche istante lì, ad
il flaminio... voleva che la lingua latina vivesse molto più oggidì che non
riordinare e ridurre a regola la nostra lingua fiorentina e agli amici non si può
meritino l'onore de'risentimenti d'una lingua nobile e pudica. cesari, 1-2-316:
domanderà di sotto così fatto uso ancora lingua, essemplificando ciò nella parola oùpeias,
nella parola oùpeias, che in una medesima lingua viene a dire 'muli ',
^ wpótepov, che in una medesima lingua viene a dire 'vino più puret-
4. correttezza formale, eleganza della lingua o dello stile letterario. -in partic
cesari, ii-342: questa semplicità di lingua [dei 'fioretti '] con tanta
, già gran maestro quivi di purezza di lingua e di trecentismo, non m'ero
come sintassi e proprietà e purezza di lingua. pasolini, 9-314: l'unilinguismo
: l'unilinguismo petrarchesco, cioè quella lingua assoluta, e quasi astorica nella sua
penseri e 'ngegno e stile, / la lingua e 'l cor, le lagrime e
a nobilitarlo, niuna penna, niuna lingua e niuna mente ardirà mai più di biasmare
, imperfezioni (un libro, una lingua, una scienza); correggere, emendare
detti e ingegnosi uomini... questa lingua da molte fecce del populazzo purgarono e
[s. v.]: la lingua si viene purgando dalle sozzure straniere (
, o garibaldi! e intanto la lingua si purgherà delle tracce arabe, che offe-
sermini, 328: io so che la lingua tua è pure peccatrice di molte bugie
con tonde e con le fiamme la lingua. f. pallavicmo, 4-22: mi
, castigata eleganza, elevatezza (di lingua, di stile). bottan
di nuovo conio e la purgatezza della lingua. 2. onestà, rettitudine
sono tuttavia nello stesso caso, giacché la lingua è prima nella bocca e poi negli
, di rozzezze, grossolanità (la lingua); elevato, raffinato (lo stile
quel ch'io vorrei con più purgata lingua che questa non sarà. v colonna
il petrarca... ha la sua lingua assai più purgata. citolini, 2-13
citolini, 2-13: de tesser di questa lingua abbiamo ora parlato e mostrato come ella
volte avvenga che la candida e purgata lingua d'alcuna nazione non si mescoli in
stile. pacichelli, 2-641: la lingua più purgata e materna si esercita in magonza
o meglio correzione di moltissimi errori di lingua di gramatica e di ortografia. giordani
il bembo, tenuto scrittore di purgatissima lingua, anzi notato per eccesso d'eleganza
.. vogliono che sia scritto in lingua purgata. c. e. gadda,
, 6-390: per tutto torbe terracqueo la lingua degli scrittori di francia viene chiamata lingua
lingua degli scrittori di francia viene chiamata lingua francese; quella di que'di spagna
argomenti si scusò. -che usa una lingua pura, uno stile raffinato (uno
potrà scrivere con facile eleganza in una lingua morta, della quale con l'ardore dell'
sermini, 328: io so che la lingua tua è pure peccatrice di molte bugie
posizione conservatrice e arcaicizzante in fatto di lingua e specialmente di lessico).
: nel dibattito intorno alla questione della lingua, orientamento che all'inizio dell'ottocento
negazione anacronistica della spontanea evoluzione storica della lingua. bergantini [in « lingua nostra
della lingua. bergantini [in « lingua nostra », xliv (1983),
infarinati, i panegirici ridicolamente trasmodati dalla lingua francese. m. colombo, 4-180:
armonia. e pertanto questa purità della lingua, secondo essi, un vizio;
dell'uso essa significa 'affettazione di lingua 'e più precisa- mente in oggi
ogni più piccola innovazione in fatto di lingua '. il purismo, il quale non
ed io siamo di buona fede puristi in lingua; ma se sapeste quanti miei amici
fiorentino. -per estens. nella lingua greca e latina, propensione a seguire
di lingua ricavato da autori e periodi considerati classicamente
o fautore del purismo in fatto di lingua (e ha connotazione per lo più
animosi alcuni tratti contro i puristi della lingua. buonafede, 4-22: è da
carlo gozzi] trascuratezza nel ripulire la lingua e lo stile d'ogni cosa sua.
s'adattano meglio al genio attuai della lingua? a. verri, 2-iii-384: egli
di tutti quelli che scrissero nella nostra lingua purgatamente, e sono per conseguenza messi
toscana si avvide che il genio della lingua italiana non era quello del vocabolario della
non affatto immeritato quei cultori della buona lingua e del bello stile italiano, che
... io ti do precetti di lingua, e malgrado del ranzacchi ti scrivo
e purista in una cosa: nella lingua. alvaro, 8-241: lo stesso d'
. -autore che si avvale di una lingua letteraria accuratamente depurata da forme dialettali e
insomma di ogni purista rifacitore eletto di lingua borghese -sembra situarsi al di là di
stile. aristippo moderno [in « lingua nostra », xliv (1983),
qual libro avesse sì bene imparata la lingua francese, rispose in cicerone ed in
in cicerone ed in orazio. eppure la lingua francese è tra le lingue moderne la
ad analogia dei puristi nelle cose di lingua, perché, come questi nelle scritture
rigidamente conservatori e arcaicizzanti (la lingua di un autore). pasolini,
dialettali (un atteggiamento in fatto di lingua letteraria). pasolini, 8-16:
; schietta, elegante naturalezza espressiva della lingua; omogeneità e calzante proprietà del lessico
dai detrattori della spontanea evoluzione storica della lingua, e con intransigenza anacronistica e pedantesca
de tistoria, a la purità de la lingua e a la vaghezza de lo stile
ci siano di quegli che di purità di lingua e di dolcezza e di altezza di
ho tradotto io dal testo greco in lingua non intieramente ristretta alla proprietà e purità
lucidezza il primo fondamento la purità della lingua e l'osservazione delle regole. castelvetro
regole. castelvetro, 3-18: alla qual lingua non sono così sconvenevolmente, come vuole
sua da attribuire a questa consti- tuita lingua quantunque poetica che a qualunque altra lingua.
tuita lingua quantunque poetica che a qualunque altra lingua. caro, i-103: in verità
beni? la naturalità e la purità della lingua, la vaghezza e la rarezza de'
questa accademia pel conservamento della purità della lingua, lo studio delle lettere umane,
maggiore del decamerone sia la purità della lingua e l'eccellenza del suo stile.
sacchi, 3-11-75: dove la purità della lingua... si disprezza e languire
ed all'illustrazione degli antichi testi di lingua è quella di far più ricco e
7-151: si deve scrivere con purità di lingua, sì o no? certo si
foscolo, xvi-349: distinguo per altro 'lingua 'da 'stile ': perché
e l'indole e le leggi della lingua non si portano liberamente, anzi da
e tirannia in ordine alla purità della lingua ne produce dirittamente la barbarie e licenza
per conservare la 'purità 'della lingua, e che ci siano riusciti e ci
non si vedesse quella purità propria della lingua romana che rare volte possono acquistar quei
il flaminio... voleva che la lingua latina vivesse molto più oggidì che non
alla loro generale nettezza e purità di lingua, abbondano d'infiniti vezzi e si
è che l'ultimo ha più purità di lingua, ma marziale è più lepido e
vivezza d'immagini e per purità di lingua, è certamente di luciano.
i-155): che dirò poi de la lingua volgare? che di modo era sepolta
4. purismo in fatto di lingua. foscolo, xvii-72: non lasciarti
ria e dal giansenismo e puritanesimo della lingua in modo che il tuo lavoro riesca
5. purista in fatto di lingua. g. gozzi, 1-459:
vocaboli che reggano al martello della buona lingua toscana, vi sono nella « gazzetta »
d'altri puritani, accoppia alla buona lingua il buon senso, la buona filosofia
suoi consiglieri e secretali, avendo la lingua spagnola, che servendosi della pura italiana
ciò che può inquinare la purezza di una lingua, come barbarismi, anacoluti, idiotismi
non mi piaccia di scrivere in questa lingua con alcuna osservazione affettata né ricercata fuori
] e servar le regole di quella lingua nella qual si ragiona o scrive, nell'
. davanzati, ii-313: questa nostra lingua pura e breve... nulla patisce
scrivere, ma poco o nulla della pura lingua italiana. scrivono bensì, ma per
povera e purissima vogliono che sia la lingua ebraica: povera, perche il popolo
che la vera e pura e bellissima nostra lingua stava a casa colà. carducci,
si legge e per le qualità della lingua, secca e pura, ma precisamente e
bonghi, 1-78: chi vuole che la lingua deva essere quella del trecento e chi
). carducci, iii-8-178: la lingua e la versificazione [delle rime dei
. l. caretti [« lingua nostra », xv (1954),
7-89: medicina utile a l'ulcerazioni della lingua et alle pustule similmente della bocca e
, frantumati. dovunque c'era una lingua d'orina, dovunque pustole di una corrosione
molte pustolette e nella bocca e nella lingua ed in altre parti del suo corpo.
. viani [in « lingua nostra », xxxix (1978),
e mi dica: io amo assai la lingua italiana e ho procurato d'impararla sui
in tanto esiodo e senofonte, in lingua greca, cornelio e fleury nella franzese
la mercé della villania della sua putidissima lingua. alberti, i_3$2: quello che
., dopo avere sputata quasi tutta la lingua consumata e putrefatta dal vaiuolo, ad
. -imbarbarimento, corruzione di una lingua, caratterizzato dalla proliferazione di neologismi,
e pullulando nella putrefazione della vostra bella lingua d'un tempo, debbano esser intesi da
gli altri uccelli i quali hanno la lingua alquanto più larga degli altri, non
/ tutta tua gregge pute. / qual lingua sarà mai ch'appien ne dica,
donna. menarmi [in « lingua nostra », 3-4, ix (1948
angioletto, 11-68: disse poi in lingua persiana: « baycabexen nederiadir »,
la donna. menarini [in « lingua nostra », 3-4, ix (1948
trovata!. l. renzi [« lingua nostra », xxviii (1967)
con la pala e vanga della sua maledetta lingua gli altrui peccati mortali, già per
grave mancanza nei confronti della purezza della lingua; impurità linguistica. botta
puzza che ammorba oggidì la nostra povera lingua, se a questi tempi non vivesse il
divini ingegni aiutata, ella [la lingua] s'è d'ogni spina liberata,
non sarà mai lecito il por la lingua nelle capestrarie... né si tira
campanella, 5-69: spesso piace alla lingua la carne, ma il naso sente
fetido. f. rodolico [« lingua nostra », ix (1948),