xxi-971 (38): costui si parte lieto, e con grande fretta ritorna a
de'tuoi danni, / al tempo lieto già pensosa e trista. boccaccio,
di pers, iii-526: goda pur lieto, goda / tra le morbide piume /
, che appena avrebbe potuto mostrar sembiante lieto se voluto avesse. g. b.
disistimarono e aborrirono ed era anche lieto del vedersi fuggito e in abbominazione
, / leva la testa e si fa lieto e bello. soderini, iv-361:
, dove è la fede / al tempo lieto già data ed accetta? machiavelli,
, 18-4: e verso gli altri poi lieto converse / la destra e 'l volto
stupita avrei / l'accolta folla a un lieto mio ritorno, / di bei doni
il misero con bello accompagnamento si conducesse lieto a casa la donna. g. gozzi
via più accorta, / e tu lieto ritorna alla tua scorta. -avv
qualità sociali, accostumandovi ad essere sempre lieto e sereno, pronto a commendare ogni
anco egli, e n'ha da viver lieto. tasso, 6-ii-16: o ne
acerbe cure che dà amore, / viveasi lieto in pace. idem, st.
/ ma per acquisto d'esto viver lieto, / e sisto e pio e calisto
dolore; lenire, consolare, render lieto. giamboni, iv-143: la buona
medici, i-226: lasso! ogni loco lieto al cor m'adduce / mille amari
uscito il rio dalla prigion del gielo / lieto di libertà gorgheggia e canta: /
se poi si cangia in tristo il lieto stato, / volta la turba adulatrice il
, più singu- larmente porgeva allo affaticamento lieto riposo. capellano volgar., 78
], e di fuor mostra il volto lieto. goldoni, vii-459: deh caro
agevolarti, ma per esser più tosto lieto. bembo, 1-155: la varietà degli
medici, i-275: or va stridendo lieto l'aghirone, / né teme il
-ant. essere agio ad alcuno: essere lieto di aiutarlo, di far qualcosa per
i-234: [ii] dolce sguardo lieto / e 'l simulato aita / era
le vene, / alacre affronta e lieto l'aure tue gelide e il viso
sia un poco d'alacrità e di lieto aspetto. cicerone volgar., 2-118
alberi. quasimodo, 58: un soffio lieto d'alati / a verde lume discorde
è in pace; / loda ognun sì lieto giorno. zazzaroni, iii-477: e
le sollecitudini, delle quali alcune a lieto fine vanno, alcune a dolente fuggire
fece. michelangelo, 7-11: ma più lieto quel nastro par che goda, /
e'fa per allargare l'animo e vivere lieto, gli arreca onore e non carico
(iii-43): e nel fecondo suo lieto terreno / allargo le radici, e
(allégro). rallegrare; rendere lieto, allegro; allietare, divertire.
, / sol non può far me lieto e filli amante. parini, giorno,
pronom. rallegrarsi, compiacersi; sentirsi lieto; far festa; diventare allegro.
5. intr. provare allegria, star lieto. guittone, 3-15: istoltezza è
ant. e letter. rallegrato, lieto. - anche al figur. maestro
allegrìa, sf. stato d'animo lieto ed esultante; gaiezza vivace (che
(roman. allégro), agg. lieto, contento; che si trova in
più allegra ch'altra femina col più lieto uomo del mondo ti trovi, e
il cielo oltra l'usato allegro e lieto, / si fea del pianto nostro altero
rimirò quella [coppa], nel core lieto di tal presente. allentagióne,
, 14-59: quel loco è così lieto e in tante / guise l'alletta,
, tr. (allièto). render lieto, rallegrare. lorenzo de'medici,
mio. = deriv. da lieto (v.). allièvo1
il dono allista, / quanto far lieto volto; e da gradire / è,
ella se 'n fugge, / il lieto e 'l verde si consuma e strugge.
dove il ciel è più sereno e lieto / mi rivedrai sovr'un ruscel corrente.
ii-51: il bimbo lo seguiva tutto lieto di rendersi utile, recando con alterezza sulle
/ e dopo 'l pianto sa far lieto altrui. idem, vi-73: la qual
egli coricato con una sua amanza, lieto e sicuro. a. pucci, ix-379
pietosa; la quale, ancora che lieto fine avesse, fu tanta e sì lunga
8-118: se ora non del tutto lieto almeno in parte scarico de le amaritudini
le dee, lasciati i luoghi, con lieto aspetto nel sonno si mostrarono alla dormente
giacente / che l'ambasciata udia con lieto volto. tommaseo, 1-450: temevano
bronzi e tare ammanta / oggi di lieto e doman d'atro vel. d'annunzio
il rio della prigion del gielo / lieto di libertà gorgheggia e canta: /
d'essere ammonito lo buono n'è lieto, ma ciascheduno pessimo molestissimamente sostiene correttore
nulla, / salvo che, mossa da lieto fattore, / volentier torna a ciò
anni), / d'ogni tuo viver lieto t'ha deposto. bembo, 1-19
innamora, / o corsica, pensai con lieto amor. car ducci,
piacer semplice e puro, / un lieto colle, un praticello, un fonte,
l'ha pur presa: - / lieto a lui vanne destro ed avveduto. idem
, 10-897: i'son contento e lieto, e per diletto / vommene or
lungo andare / voi ne farete più lieto il secondo / anno, che 'l
quali presenzialmente ti facciamo, e con lieto viso ne porgi speranza di prosperevole andata.
raccomandati, / fa ella il mondo lieto a me lasciare / per congiugnermi a'nostri
tu le doni, il cor le fanno lieto. aleardi, v-49: perdé del
gare / giudice illustre e spettator ben lieto. targioni tozzetti, 12-1-206: tutto
6-1-6: era de l'età mia nel lieto aprile... / quando m'
3-6 (314): vedendola venire, lieto si levò in piè, ed in
duole, l'animo non può esser lieto, e alla mestizia dell'animo suol
un tono che talvolta pareva quasi lieto. 2. liberamente, con
): udendo questo, fu forte lieto e disse: -ben mi piace: dio
il giovane, 9-785: che dov'è lieto 'l fin non s'amareggi / per
fanciulli... io mi fingea lieto, ma appena rientrato nel mio antro
fortuna si fa altrui incontro col viso lieto e col grembo aperto. caro,
, i-599: [l'ingegnere] era lieto perché in quel giorno, in una
è appresso. sannazaro, 4-85: un lieto fausto avventuroso giorno / s'apparecchia a
giovene il buo- nuomo occultato, con lieto vulto gli colse ad aprire; e
caro, 5-703: a cui con lieto / grido la gente appiause.
, 7-71: fu il nome suo con lieto grido accolto / né di biasmar la
cielo è chiaro / e ci promette un lieto carnovale: / ma chiunque crede apporsi
ruta ne'luoghi aprici, cioè in lieto ed aperto. lorenzo de'medici,
fronte, / sotto esso aprico un lieto pratel siede. sannazaro, 11-187: e
e lucido vien qual puro argento; / lieto e sicuro allor doppiando l'opre /
lasciar gli avviluppati calli, / in lieto aspetto il bel giardin s'aperse.
, / che di figli il fe'lieto onesti e saggi. carducci, 114:
con l'ali distese battendo l'aria, lieto col caduceo in mano, fender
dei sacerdoti. giusti, 2-153: lieto israele / movea coll'arca santa ai
ventun'anni, l'età del viver lieto, ma l'arco suo di gaiezza aveva
. e. stampa, iii-242: lieto io sempre arderò, benché ti toglia /
e. stampa, iii-242: lieto io sempre arderò, benché ti toglia
è in pace; / loda ognun sì lieto giorno. tozzi, ii-527: il
. ant. aspetto limpido, sereno, lieto. firenzuola, 567: per il
-acer. arióna: aspetto ilare, lieto, da buontempone, da cuorcontento.
era poi proprio dell'armento, e lieto e pago di appartenervi. = lat
vi si fanno riceve, né con più lieto occhio le mira, che se elle
letter. dare generosamente, con animo lieto, concedere, favorire. - anche al
idem, ii-109: io sono molto lieto che gli altri non abbiano danno quant'io
lo motor primo a lui si volge lieto / sovra tant'arte di natura,
lo motor primo a lui si volge lieto. buti, 2-603 [purg.,
di sangue al trono asceso, / lieto il popol può far di savie leggi.
vande / s'asciolve, e lieto ognun a ber s'invita.
griselda potuto col viso non solamente asciutto ma lieto sofferir le rigide e mai più non
sé chiamarme / su nel beato e lieto asilo eterno. boterò, i-365: il
dargli, il luogo elegga / ben lieto e molle. mattioli [dioscoride],
: al sol così che asperge / lieto la stanza d'improvviso lume / sorride da
lo desiderano. alfieri, 39: son lieto, è ver, ma di letizia
sia, di questa morte / vincitor lieto avrai gran tempo il vanto: / pari
serra, i-419: sorriso semplice e lieto che ha vent'anni un'altra volta
mondano conversar vogliosamente, / quasi in lieto giardino, a te [pensier]
piazza, 2-30: l'inghirami n'è lieto; e sol gli è grave /
alamanni, 7-i-323: dafni, ornai lieto le zampogne prendi, / ch'oggi
, e loro eterno esilio assegnò dal suo lieto regno. idem, i-13: ma
adriani, 3-3-477: tutta l'assemblea con lieto scoppiettar con mano lodò questa buona creanza
ha gli occhi ridenti, ed assembra tuttavia lieto. sacchetti, vii-27: l'altra
19-86: ond'elli m'assentì con lieto cenno / ciò che chiedea la vista
sul corso d'un fiume assiduo e lieto / mi ritrovai fra la tua fiera gente
colonna. pavese, i-36: fui lieto di sedermi perché, comunque, girare
sode, l'ingegno sta prompto et lieto. 2. ant. diluire
.. comincia a non mostrarle più viso lieto. leopardi, iii-139: v'aspetto
. marino, 274: attonito e lieto / del boschereccio nume / l'immacola
boccaccio, i-58: e veramente il suo lieto animo non s'era tanto al presente
saggio evitatore di sinestro augurio in sì lieto giorno, disse il mese inanzi aprile.
ausa, / le menti tutte nel suo lieto aspetto i creando, a suo piacer
firmamento / tutta la terra alluma in lieto bruciamento. = voce dotta, gr
d'aquilon trapassa, / e già lieto n'accoglie il novo autunno / ricco di
levava gli occhi; dentro di me fui lieto che non l'avesse con la mia
avvampo. e. stampa, iii-242: lieto io sempre arderò, benché ti toglia
saggio evitatore di sinestro augurio in sì lieto giorno, disse il mese inanzi aprile.
, tosto che 'l vide, / lieto anchise avventossi. tasso, aminta,
lanza. sannazaro, 4-85: un lieto fausto aventuroso giorno / s'apparecchia a voltarti
. borgese, 6-109: non ero lieto, / e mi macerava il cuore un
lasciar gli avviluppati calli, / in lieto aspetto il bel giardin s'aperse. alfieri
avvinte. petrarca, 26-6: né lieto più del career si diserra / chi 'ntorno
che da privati, e per terminare in lieto fine, [i drammi] hanno
scappato senza dirmi addio; / e starai lieto, e farai buona ciera, /
empì la sala, infiorato da un lieto scoppiettìo di sarmenti infiammati e da un
, 24-58: allora il re pagan lieto non bada, / ché viene al pino
di nuovo, di fresco, di lieto in tutto il modesto bagaglio, rivelavano
in secca riva / con rauco mormorar lieto l'attende, / e spiega tali al
e grande, che 'l fa vivere molto lieto e baldanzoso. alberti, in:
: e tutto in vólto baldanzoso e lieto, / per sì alto giudizio il fier
baldose, dei liuti e il ritmo lieto dei caribi. 2. sorta
2-109: l'umor mio tra mesto e lieto / sgorga in versi balzani e semiseri
di giacomo, ii-439: salutando il lieto sole napoletano, l'azzurrina distesa del
. -per estens.: giocondo, lieto. fagiuoli, 3-3-136: quando (
vena? non so né credo, perché lieto non mi sentivo. pascoli, 34
», mente chiara, animo sereno e lieto, scevro di livori, sempre temperato
e ti specchi nell'acqua per fare lieto il volto. levi, 1-19:
baldose, dei liuti e il ritmo lieto dei caribi. gramsci, 69: siccome
fossi trovato in uno stato di cuore più lieto che non era il mio. pananti
cecchi, 6-191: mi pagò tutto lieto, col solo timore che mi fossi
sotto, in faccende, / un vociar lieto e folto in cui si sente /
fatta battisoffia che io non sarò mai lieto, e forse me ne morrò. grazzini
gadda, 6-9: il pranzo domenicale fu lieto, nella luce d'un maraviglioso pomeriggio
, ove nel verno giacque i il lieto gregge, che, belando, in torma
danno, / e te riporre in più lieto disio che io non fui. g
beltramelli, i-269: vi faccio un lieto pronostico, figli miei: o morirete
e ti specchi nell'acqua per fare lieto il volto. pratolini, 1-134: non
: il suo viaggio sarebbe stato ben più lieto se uno qualunque di costoro fosse rimasto
c'ha santa temenza; / sicuro e lieto il fa sua legge pia. /
. svevo, 5-83: fu ben lieto dell'aiuto e beneficò sorridendo il buon
, anzi suol contristarsene e solamente è lieto d'averlo fatto: anzi né 'l
disposizione felice dell'animo, un sentimento lieto e sereno. tasso, 10-65:
simigliante saluto,... domandatoli con lieto vulto ove andassero, li respuosero che
modestamente col capo alquanto chino e con lieto viso l'onor ricevuto gli rendeva. mauro
parini, giorno, i-658: poi lieto se n'andrà con l'una mano
, / simile al moto d'un lieto pensiero. rajberti, 2-181: sa il
comanda. simintendi, 1-198: non sarai lieto lungo tempo della morte del fanciullo,
sua tei manifesta: / ve'come lieto vien che nel vin galla: / è
quello che avesse, mostrando loro tutto lieto una nuova generazione di uccelli ch'erano
xxiv-840: aveva ghiandone in quel giorno lieto e di partenza vuotato alla salute delle
passere novelle / fanno dintorno a lei lieto bisbiglio. pascoli, 48: quanti quel
di porpora e bisso e tutto rubicondo e lieto nel volto. soderini, ii-197:
lungarni. moravia, i-661: egli era lieto di questo bivacco, che gli
: aveva ghian- done in quel giorno lieto e di partenza vuotato alla salute delle
orribile rimbombo, / ed alternando ancorché lieto il bombo, / il mio volto per
aràn bonaccia; / mosterrà il mondo lieto un'altra faccia. machiavelli, 47
arabi fumi / di peregrino odor, di lieto suono / musici bossi empiono l'aria
: corse al botteghino, e ritornando lieto e contento si diresse lesto lesto col
spinto da voglia empia ed infame / lieto aggirarsi intorno al tristo brago. /
. lorenzo de'medici, i-221: lieto amor sta in l'amorosa pioggia, /
dopo il sol, bramate tanto / lieto riceve rugiadose stille. aretino, ii-215
io pur qui ti lasciai ridente e lieto / brancolante su l'erba. faldella,
di persona piccolo, di pelo rosso e lieto nel viso, e 11 miglior brigante
persona (o per festeggiare un evento lieto, favorevole, o per augurio).
o per celebrare un avvenimento favorevole o lieto. della casa, 631:
sguardo, del discorso); umore lieto e alacre, giocondità. - anche
la sua bella vendetta, / mossesi lieto pel negro aere a volo; /
bronzi rombano: / non mancate al lieto dì. d'annunzio, v-1-401: i
seduto un polacco, che sotto questo lieto cielo sospira alle brume natie. carducci,
, spinto da voglia empia ed infame / lieto aggirarsi intorno al tristo brago. /
melodia l'anima anela pur dal più lieto dei soggiorni. — comp.
vedi oggimai se tu mi puoi far lieto, / revelando alla mia buona costanza
conveniva a tale mostrare buona ciera e volto lieto, che volentieri l'avrebbe voluto nelle
d'essere ammonito lo buono n'è lieto; ma ciascuno pessimo molestissimamente sostiene correttore
), sm. stato d'animo lieto, sereno, allegro (che si
dimenticare (una colpa, un periodo poco lieto della propria vita, un'esperienza dolorosa
sollevò il re le palme, e un lieto pianto / giù per le crespe guance
cagion mi dài di mai non esser lieto. marco polo volgar., 177
: il risucchio suscitato dal motoscafo muoveva lieto tutto questo naviglio leggiero sulla testa'del
calcate vie. marino, 16-176: lieto il buon vecchio il ciel ringrazia e
lasciàr gli avviluppati calli, / in lieto aspetto il bel giardin s'aperse.
nova verdura; / e era lieto di canti d'uccelli, / di chiare
da crocifiggerci, in un momento di lieto umore, su 'l calvario di un'
/ vider tutti che 'l cor non avea lieto. -cambiato di colore: cosparso
mi lasciò la memoria pura d'un lieto occaso, d'una cortese giovanòtta, e
sotto, in faccende, / un vociar lieto e folto in cui si sente /
aveva di buono, allegro, ricco e lieto si fu a suo cammino.
e 'l re luigi, bello, e lieto molto, / naso camoscio e
campana a festa: per celebrare qualche lieto avvenimento. giusti, iii-302: all'
a dimenticare le preoccupazioni e a essere lieto. firenzuola, 710: ma vedi
campare o campacchiare / voglio ognor, lieto e giocondo. tommaseo [s. v
mondano conversar vogliosamente, / quasi in lieto giardino, a te ritorno. nievo
: gioco d'amor son io, / lieto e dolente, come vuol la sorte
simili. redi, 16-i-18: oh come lieto, oh come / dagli acini più
xxiv-840: aveva ghiandone in quel giorno lieto e di partenza vuotato affa salute delle
fa l'uomo cantante, grassetto e lieto, ardito e benigno. sannazaro,
dito. filicaia, 2-1-14: in lieto carme / tra voi canta ogni tromba,
: le sopite speranze aeree / con lieto ritmo ne 'l cor mi cantano.
bronzi, e tare ammanta / oggi di lieto e doman d'atro vel. d'
. or quando / fu d'esca lieto e di bevande il core, /
/ quando mi parve udire un canto lieto / tanto, che simil non fu
stanza, essendo quello un tema troppo lieto per quel mio misero stato d'allora.
il vóto viandante dinanzi a'ladroni? lieto e sanza paura manderà alle stelle i canti
tommaseo, i-64: me di nuovi dolor'lieto desio / altrove chiama. austera isola
): andava cantando e saltando tanto lieto, che non capeva nel cuoio. masuccio
il crese, ma ne fu tanto lieto, che tra la pelle caper non gli
buona voglia, e arrivar lietamente a un lieto fine. collodi, 335: capitò
due vaghe fanciulle per mano tenendosi con lieto sembiante al capo delle tavole, là dove
, canz., 59: né più lieto di noglia esce e di stento,
privo / e posto in forza altrui, lieto me sento.
pregioni. petrarca, 26-5: né lieto più del career si diserra / chi 'ntomo
un tono che, si sentiva, era lieto di venire incontro a uomini liberi.
/ e il carcere temuto / lor lieto spalancasti. 2. figur.
si fosse o tristizia; ma sempre lieto e contento sono vivuto e vivo. l
baldose, dei liuti e il ritmo lieto dei caribi. 2. dimin
sta a casa [il piazzare] lieto e festevole, tirando di sua paga dui
: tomonsi a casa chi tristo e chi lieto; / e chi ha pieno il
potete sovvenire a tutti, almeno con lieto cuore gli vedete, e abbiate quella
, spinto da voglia empia ed infame / lieto aggirarsi intorno al tristo brago. /
tornonsi a casa chi tristo e chi lieto; / e chi ha pieno il carnaiuol
oro, e quel soave sguardo, / lieto, cortese e tardo, / armavan
parini, giorno, i-400: quel dì lieto che a fida / carta, non
segreto, / dove, per viver lieto, / più del bisogno suo trionfi
il quale se ora non del tutto lieto almeno in parte scarico de le amaritudini
anguillara, 8-175: al fin dà lieto il foco a la fucina, / poi
splendida turba e il vano fasto i lieto deride. monti, x-2-54: la gola
vedere tutto catastroficamente. sono tanto più lieto oggi per le notizie buone rassicuranti.
dei spergiuri / catenato sedessi, / lieto ti vederei, / amerei, loderei,
fiesole s'estolle / tra 'l verde lieto delle folte piante. carducci, 711:
popolo, rallegrerassi iacob, e farassi lieto israel. savonarola, 7-ii-306: e
le corna, / e talvolta, lieto cavaliere, andavi qua e là / sul
facessero il viaggio. il cortigiano, lieto, indossando il regio vestimento, sedè
, 12-40: ecco venire a noi lieto e cortese / un nano sopra d'
alessandro e di traiano, che fecer lieto viso nel cavar- sigli il ferro piccolissimo
fuor della testa / cura molesta / lieto si cavi. baldovini, xxx-n-34: e'
, / senza soverchio umor, felice e lieto / trovin l'albergo lor. domenichi
27-82: e diede lor cortesemente e lieto / povera cena, e diella volentieri.
iv-2-22: leonida, ch'a'suoi lieto propose / un duro prandio, una terribil
mio: / ond'elli m'assentì con lieto cenno / ciò che chiedea la vista
. gli fu fatto cera e volto lieto, con grandissima satisfazione di chi era
, sedendo in cerchio, un giuoco lieto. castiglione, 89: e l'ordine
lo motor primo a lui si volge lieto. cecco d'ascoli, 4513: dal
verdi fronde, sì come in sì lieto giorno et in sì solenne officio si richiedeva
e procurarsene utile e onore con sì lieto annunzio. nievo, 250: i
si fugge tuttavia! / chi vuol esser lieto, sia: / di doman non
dolente e tristo del peccato, ma lieto e consolato della perdonanza conceduta. masuccio
, il quale se ora non del tutto lieto almeno in parte scarico de le amaritudini
caverne dell'antico monte / arno mio lieto, e di verde corona / di
(526): ma dimmi, che lieto sie tu, in queste contrade non
, / dal tristo e dal non lieto. -ripet. con valore superi
gran tribuna di fronde, un cerchio lieto, / e l'un a l'altro
, 31-109: rinaldo se ne va lieto e sicuro, / sperando ch'ora il
di giovinezza, di gioia; ilare, lieto (un volto, una persona)
par., 8-91: fatto m'hai lieto, e così mi fa chiaro,
chiaro. anguillara, 13-206: con lieto volto il re del ciel consente /
ora in gioco tu volgi, e lieto obietto / l'ire, o donna,
da crocifiggerci, in un momento di lieto umore, su 'l calvario di
vi ascendi, il trono / di così lieto augurio, onde al dolore / chiuda
e quel che parve altrui beato e lieto, / non dico fu, ché non
farfalle o girar trottola / o farsi lieto d'una bella frottola, / di far
si semina di questo mese in luogo lieto. crescenzi volgar., 3-5: la
/ senza soverchio umor, felice e lieto / trovin l'albergo lor. soderini,
ginevra in gran periglio / avea il cor lieto, et orgoglioso il ciglio. firenzuola
/ madonna, e con sereno e lieto ciglio / ornai trareste me di doglia
m'affidi, e mi renda sicuro e lieto. magalotti, 4-82: la terribil
sidro], oh come / apre lieto i suoi solchi! monti, 4-427:
speranza e di desio; / né il lieto dì pareami giunger mai / di
. metastasio, 1-3-323: ed ei lieto e sicuro / al suo collo stendea la
mi vidi duo bianchi colombi venire e con lieto volo appoggiarsi alla fronzuta quercia, che
'l re di morven meco / statti lieto a mirar. ve'com'ei passa
uomo del colonnello sta bene, è assai lieto, e solamente sospira sempre il nostro
282: al sol così che asperge / lieto la stanza d'improvviso lume / sorride
l'altero nido, ov'io sì lieto albergo /... / mentr'io
e gli augelletti le seguiano, e lieto / facean tenore al gemere del rio /
, ii-577: comandatemi, amico. ben lieto di podi chi comanda un'armata.
: confortava il compagno, dicendo tutto lieto: come stai? boiardo, canz.
un tono che, si sentiva, era lieto di venire incontro a uomini liberi.
azione il cui scioglimento finale è sempre lieto e i cui personaggi non sono mai di
casi divertenti, per risolversi in un lieto finale (il quale, però,
in prosa, e si corona di lieto fine. pirandello, 7-236: tutto
fioriscono / e de'commerci aviti 11 lieto ardore. serao, i-362: cesarino cercava
le vene, / alacre affronta e lieto paure tue gelide e il viso. viani
, giorno, i-401: quel dì lieto che a fida / carta, non senza
, / simile al moto d'un lieto pensiero. carducci, 227: piena
con mio comodo, sarebbe stato ben lieto. -a disposizione. botta,
fidata compagnia, / tenesti il viver mio lieto e sereno. vasari, iii-507:
: era compagnone, da godere, lieto e di buona condizione. burchiello,
potete sovvenire a tutti, almeno con lieto cuore gli vedete, e abbiate quella compassione
da crocifiggerci, in un momento di lieto umore, su '1 calvario di un'
giornale. 3. felice, lieto. pavese, 4-230: veniva l'
sapere, la cordialità del conversare grave, lieto, semplice e fecondo.
complimento alla francese, / con cui lieto alfin dovea / presentarsi alla sua dea
tuccio in osco; ma poi fui lieto di non aver dovuto adoperarlo.
. io forse un giorno / ti farei lieto di nipoti e sgombra / la tua
angosciosa, e triste ricordanze, / che lieto consacrar non si condice. / non
la tua prole benedetta, e vivi lieto con la donna la quale tu conducesti per
vana / la cagion che sì lieto a te mi guida: / ch'i'
a tanto dono si confaceano, con esso lieto se ne ritornò in toscana. marsilio
che fa l'uomo virtuoso esser sempre lieto, si è la conformità della volontà
apprezza, / tanto mi truovo più lieto e contento. caro, 12-iii-119: pregate
la sua mano alla mia pose / con lieto volto, ond'io mi confortai,
. rincuorato, rianimato, racconsolato; lieto, tranquillo, di buon animo.
e 'l re di norven meco / statti lieto a mirar. bocchelli, 1-iii-461:
: il padre... fu quasi lieto della congiura di corte. bocchelli,
qualche bene proprio o altrui; essere lieto, sentire un'intima soddisfazione verso se
trappola? io ti veggio / molto lieto. è ferito messer prospero? / -ferito
desio di voi che m'innamora / lieto vi conterei qual è, qual era
poter, conscia che un guardo / suo lieto, un detto d'alcun dolce asperso
amico dell'uomo, suo sostegno e lieto consigliere finché l'uomo non ne abusa
, vii-6: mi parve udire un canto lieto / tanto, che simil non fu
fugge [la primavera], / il lieto e 'l verde si consuma e strugge
sempre cantando a lavorare e vive sempre lieto in queste fatiche. castiglione, 135:
, 5-385: spinte da gradite apparenze di lieto avvenire, da lusinghevoli speranze di contentati
una determinata condizione o stato); lieto, allegro (per lo più accompagnato dalle
: troppo sarebbe il cor contento e lieto, / poi eh'amor fa contenta ogni
spiegazione che desidera; renderlo felice, lieto, beato (a volte accompagnato dalla
genebro. tasso, 6-iv-2-114: restò lieto giovanni, e di novella / vita
come una pasqua: soddisfattissimo, assai lieto. giusti, iv-55: io mi
s'apprezza, / tanto mi truovo più lieto e contento. leonardo, 7-i-23:
cavour [accademia]: io sono lieto di aver nelle mani una prova, la
contrade, / discese siamo in questo giorno lieto, / a festeggiar con voi.
là si ritorni, ond'esca / più lieto poi dalle contrade estreme. pindemonte,
fermo della periodo, e gli eroici un lieto cantare in contrappunto. contrapunto, ritardato
con l'animo (a un avvenimento lieto, festoso). f. corsini
, anzi suol contristarsene e solamente è lieto d'averlo fatto. marino, 11-75:
mondano conversar vogliosamente, / quasi in lieto giardino, a te ritorno. giusti,
i suoi bei rai; / tal che lieto rin- quenza o tensione diversa. verde
, 18-4: e verso gli altri poi lieto converse / la destra e 'l vólto
che ciò che scocca drizza in segno lieto. i. cecchi, ix-183: distendi
, una volta farmi frate per viver lieto e non durar fatica; e comperai
sì giocondo e lieto / vedeasi scintillar lume divino. salvini,
caverne dell'antico monte / amo mio lieto, e di verde corona / di
compimento (di un'opera); lieto conseguimento (di un fine); completamento
in prosa, e si corona di lieto fine. serra, ii-372: il gesto
/ di monti alpestri, or fate un lieto coro: / voi di canne,
-correre addosso a qualcuno (un avvenimento lieto o triste): capitargli all'improvviso.
maestro, sentendosi assai cortesemente pugnere, fece lieto viso. pulci, 10-77: rinaldo
fermo della periodo, e gli eroici un lieto contrapunto, ritardato con maestà da maggior
pero è un buon cristiano, / lieto, semplice, alla mano; / vive
iv-2-24: leonida, ch'a'suoi lieto propose / un duro prandio, una
dado; / queste mi fanno 'l cuor lieto sentire. dante, par.,
trovi cosa / onde poi vergognoso e lieto vada. esopo volgar., 3-71:
sua mano alla mia pose / con lieto volto, ond'io mi confortai, /
innoltri il piede: / da lui con lieto volto / anco il bisogno è accolto
. della casa, 2-3-408: siccome lieto arbore, in fecondo terreno posto, i
a cresimarmi per la gloria; e il lieto rumore delle vie popolate giungeva al mio
/ madonna, e con sereno e lieto ciglio / ornai trareste me di doglia
sollevò il re le palme, e un lieto pianto / giù per le crespe guancie
provocare una crisi politica (o è lieto che sia avvenuta). =
rallegrare la mente, di render l'uomo lieto e liberale. idem [s.
sì chiaramente, / che mi fea lieto, e sospirar sovente. capeilano volgar
] posti in aere cristallina, in paese lieto, bello isguardo, rare nebbie,
. posti in aere cristallina, in paese lieto, per tutto bello occhio, rarissime
non dole. tasso, 16-9: in lieto aspetto il bel giardin s'aperse:
prete pero è un buon cristiano, / lieto semplice, alla mano; / vive
alberi ci mena / che menò cristo lieto a dire eli. bibbia volgar.
farfalle o girar trottola / o farsi lieto d'una bella frottola, / di far
per culto s'inalza, e lieto aspira / già quasi al cielo, e
): andava cantando e saltando tanto lieto, che non capeva nel cuoio. d'
troppo sarebbe i! cor contento e lieto, / poi eh'amor fa contenta ogni
cure che dà amore, / viveasi lieto in pace e in libertate. ariosto,
, darà fuori più presto e più lieto. lippi, 9-16: per via
; / queste mi fanno 'l cuor lieto sentire. francesco da barberino, 1-47
intorno / di se fanno il giardin lieto ed adorno. redi, 16-iii-329: conforme
dopo una pioggerella leggiera il sole dava lieto sul letto alla malata. periodici popolari
e 'l cantar de le dee, già lieto tanto, / uscì doglioso e la-
/... / in trionfo sì lieto / alzo la voce, e i
ch'i * torni a riveder quel viso lieto, / che piacer mi facea i
far passare la notte nel modo più lieto a un personaggio così provvisto della facoltà
la mia gioventù declinante, e viviti lieto. carducci, iii-14- 281:
/ poi riede, e l'opre sue lieto contempla. tommaseo, i-104: e
, [il diavolo] si tenne lieto, quando egli vide ch'ella [èva
ii-460: se lascia [il dramma di lieto fine] alcuna traccia in altra parte
/ per far quell'atto fra doglioso e lieto: / e fer con dignitade e
ciò che scocca drizza in segno lieto. idem, par., 15-69:
al tempo suo, il viver mio fu lieto, / come colui che l'africa
e trarlo d'ogni tristezza, renderlo lieto, quanto e più ancora che se
quella la dolce madre cui però emilio, lieto d'essere stato accolto così bene,
/ de le musiche corde, / mentre lieto ei sen toma al greco lito,
d'ogni lode: / et che sta lieto il ciel, che la si gode
ora in gioco tu volgi, e lieto obietto / l'ire, o donna,
fugace amante fido / il semicapro dio lieto riluce; / d'astri squamosi in ocean
duolo / come la colpa amor: lieto il farei. -ant. raro.
, 235: uom franco e lieto / in gran parte delude il suo
mano a la mia pose / con lieto volto, ond'io mi confortai, /
quaranta giorni di deperimento tomai florido e lieto. borsieri, corte., i-447
anni), / d'ogni tuo viver lieto t'ha deposto. guicciardini, vii-137
splendida turba e il vano fasto / lieto deride. pananti, iii-59: gemessero
alfonso si contentava egli ne sarebbe stato lieto. pioverle, 5-427: andare al
, / il saluta da lunge in lieto grido. marino, 2-103: paride,
sua donna e 'l figliuolo, tanto più lieto quanto più n'era di speranza lontano
passati miei danni in oblio, / lieto sarei da la mia musa accolto.
donna così gentile / nel mio più lieto e più felice aprile, / che 'l
torneremo. infra tue palme assiso, / lieto tu allor, tua desolata figlia /
panzini, i-208: il pranzo fu lieto da principio, poi volse a tristezza,
farlo. spolverini, xxx-1-167: poi con lieto sperar lor versi in grembo / il
mi è stupendo con che forte cuore e lieto questa donna... abbracciò il
che avea quel pianto udito, / lieto il si reca in groppa; / indi
molza, 1-122: io per me lieto ne'miei lunghi affanni / vivo dal
montane erbette e le campestre, / lieto fiorir l'origano e il puleggio, /
nessun visse già mai più di me lieto, / nessun vive più tristo e giorni
: la fede a piè d'un lieto colle / ramenta alcippo a marato, e
e luce il saldo / diamante, e lieto ride il bel smeraldo. g.
bella dicerìa, / in volto ornai tra lieto e discontento, / soggiunse: così
, / così vecchio è ebbro e lieto, / e di carne e d'anni
quand'ecco / alla volta di lui lieto sen corre / un fantaccino. magalotti,
parea avere fatta una grande caritade, tutto lieto rispuose. pulci, 8-46: e'
groppa, e differilla / a più lieto uso, a stanza più tranquilla.
leone] nel suo cuore, / lieto, di quel belar l'orma e s'
il cacciator chiaro comprende / che sarà lieto il dì. 8. gonfiato
; / gustar quel frutto che può lieto farmi, / ultimo fin d'un tremante
nel dilungaménto da loro, ed essere lieto della loro cessazione. 5. caterina da
, e che dimostri / ad altri lieto ad altri irato il volto.
diritta e vera che a lodato e lieto fine conduce. matraini, ix-527: voi
il mondo delle illusioni, già tutto lieto e tumultuante, mi si va spopolando
mi sfida; onde era avante / lieto trapasso or tristo il piè distorno. magalotti
dipintore della vera proprietà, lui si truova lieto, rimesso, iocondo e grave,
: parve agli amici nei diporti un lieto / compagno. -per estens.
candide montagne, / nevica ancora. lieto è l'avo, e breve / augura
1-66: il pranzo fu oltre ogni dire lieto e chiassoso. = cfr
michelstaedter, 373: ma un vento lieto giù dalla montagna / invade la natura
meno grave, più vivace, più lieto (un lavoro, soprattutto intellettuale,
d'alcibiade, giovane ateniese di cervello lieto e gioviale, descritto da atenodoro:
sua pace, / va per cammino or lieto or disastroso. alfieri, 24:
boccaccio, i-16: partironsi, e con lieto animo cominciarono il disavventurato cammino. masuccio
passati miei danni in oblio, / lieto sarei da la mia musa accolto. tasso
, / il saluta da lunge in lieto grido. tensini, 1-44: sì come
lorenzo de'medici, ii-294: un dì lieto giamai / non ebbi, amor,
ali sul corpo centrale, e dal lieto inganno di scorci nei vani dei finestroni,
lucente e colorita, / il cui folgore lieto i lumi abbaglia, / la diva
strutto. 2. figur. lieto, allegro. federico ii o ruggerone
quasi è 'l pian disfatto, / ma lieto pur di freschi rivi e molle.
disfoghi l'incendio. disfogliare lieto. settembrini, iv-274: questa sera sento
aione] sì disformata, / quantunque ei lieto, ardito e baldanzoso, / tanto
lorenzo de'medici, ii-294: un dì lieto giamai / non ebbi, amor,
l'altero nido, ov'io sì lieto albergo / fuor d'ira e di discordia
il dolce amaro; / e il viver lieto, dispettoso e lasco: / or
sostenuto, e dal primo desiderio sospinto, lieto vengo a disporvi il ragionamento di messer
s'atterra. petrarca, 26-5: né lieto più del career si disserra / chi
poste in fundo / per far più lieto il mundo. machiavelli, 793: non
, xvi-84: ed ecco, a pena lieto / sopra l'aureo sentier battea le
gli occhi duri o mesti, / ma lieto disse: -amico, a che venesti
mi sfida; onde ora avante / lieto trapasso or tristo il piè distorno. caro
al corso eterno. lemene, ii-313: lieto la trova [la smarrita pecorella]
iii-179: mentre da la verde treccia / lieto cultor su le ramose braccia / i
tansillo, 27: perché di viver lieto io mi disusi, / e perché in
penna alle lezioni -non però sono lieto; ma fo come posso per divagarmi,
, / le menti tutte nel suo lieto aspetto / creando, a suo piacer di
vedi oggimai se tu mi puoi far lieto, / rivelando alla mia buona costanza /
le dee, lasciati i luoghi, con lieto aspetto nel sonno si mostrarono alla dormente
ogni novello artefice onde impari a tinger lieto prima di copiar quadri simili. giordani,
, il ciel, pria chiaro e lieto, / doglioso e fosco si converse in
ardente disio, / che mi fa lieto viver e scontento. d. battoli,
, 11-82: zefiro tornò soave e lieto / a rimenar la dolce primavera. tasso
, rallegra, ristora, conforta; lieto, giocondo, festoso (un sentimento,
23: intanto, mio dolcissimo, viviti lieto, ed amami ch'io t'amo
ci duole, l'animo non può esser lieto. pallavicino, 7-368: tutte le
le annoverate delizie non vagliono a render lieto un convitato se gli duole un dente,
: il savio figliuolo fa il suo padre lieto; e il malvagio figliuolo è dolore
domandava alla porta, maravigliandosi forte, lieto là corse. s. caterina
(i-65): s'egli era lieto, non ne domandate. botta, 5-405
ricco e domani povero: oggi è lieto, domani dolente: oggi sano, domani
fugge tuttavia; / chi vuol esser lieto sia: / di doman non c'è
dado; / queste mi fanno 'l cuor lieto sentire. nievo, 1-363: una
ven nero, e con lieto viso, ricevette. sacchetti, 33:
filerio, il ciel, dopoi / che lieto ti si mostra, puoi lodare:
lucido vien qual puro argento, / lieto e sicuro allor doppiando l'opre /
a piazza di pietra. -festeggiare un lieto evento. lippi, 6-107: sonate
. michelangelo, i-4: ma più lieto quel nastro par che goda, /
, piacevole, attraente, affascinante; lieto, beato, felice, spensierato.
fiammeggiante drago / ower di quel gigante lieto al corso, / il qual,
sien per onorare tal ora / qualche lieto drappel di vaghe donne / che visitando van
) * grasso, vivace, lieto 'e anche * amico, amante '
fidata compagnia, / tenesti il viver mio lieto e sereno. i. pitti
dal colle e mandò al duce supremo il lieto avviso. carducci, 1008: tra
ebbe, e ne fu allegro e lieto. baruffaldi, 96: tanto il vino
accetta così fatto invito, / statti lieto, ceccon, ché 'l tuo gran guaio
sopra tutto è duro / il veder lieto il reo, / ed infelice il giusto
ebbrezza, un ardor tale di viver lieto, che prometteva a se stessa di
polo, / mostrando blando aspetto e lieto viso; / e poscia disse a
/ l'altrui campo vicin solcato e lieto, / il suo vedovo e sol
, / tanto nel ben d'altrui lieto si specchia. equicola, 147
rolli, 515: endecasillabi catulliani / lieto vuo'leggere dopo la cena. alfieri
estinto ritrovò 11 miele: onde tutto lieto e festante a'suoi parenti propose quell'
sia, / perché il popol ne sia lieto e contento, / e non abbia
/ tu a l'opra assisti, e lieto auspicio avvera. rolli, 560:
alcina scettro e signoria, / e sarai lieto sopra ogni mortale: / ma certo
valore attenuato: vivamente soddisfatto, molto lieto; che vive con slancio, con
gli spettator gli evviva, / e al lieto grido il bruno aere eccheggia, /
certo. eppur del tutto / esser lieto non so. leopardi, v-223:
; / sot- t'esso aprico un lieto pratel siede; / u'scherzando tra'
ora in gioco tu volgi, e lieto obietto / l'ire, o donna,
increpar finito ancora, / che 'l lieto infermo, non più infermo, eruppe /
ch'io sento / fia con acerbo o lieto fin conchiuso. tansillo, ix-603:
del giorno, / da'fumaioli il lieto / e il lacrimoso secreto / del dramma
da ogni visione, da ogni sentimento lieto o triste un esaltamento della forza, un
questo onoratissimo popolo, il quale tanto lieto e festoso con sì prospere voci ed esclamazioni
oscura nel viso, come quando è lieto, si sciampia ed esilara il viso
, lat. exhilaràre * rendere ilare, lieto '(comp. da ex con
barchetta a mare tranquillo col papa tutto lieto perciò et essilarato, come colui che
: o felice imperio d'amore, o lieto stato... discaccia l'avarizia
e loro eterno esilio assegnò dal suo lieto regno. fortegueni, i-179: per
gadda, 399: il dottore, lieto di potersi esimere da quella rogna d'
che meritate. manzoni, 63: lieto son io che un tal consiglio io possa
già smonti il sol, a far lieto e gioioso / il fin d'esta mia
pianta i pomi colse, / e così lieto volse in riso il pianto. marchetti
musicale. svevo, 6-397: sarete più lieto questa sera? l'altra sera non
miei pensieri amici appresso, / e lieto, et io di me vivea signore.
della morte. montale, 1-18: lieto leggerò i neri / segni dei rami sul
3-300: se l'uno è tristo overo lieto, così anche l'amico suo.
e natura, ché sempre solete istare lieto e iocondo. = voce dotta
sole / l'agricoltor si duole / e lieto mira il sol di grappi adorno.
sguardo, o al carattere festoso, lieto di un sentimento). boccaccio
cielo / ch'uom per delitti mai lieto non sia. / eternamente nell'eterno
', perché si credeva che rendesse lieto l'animo di chi l'usava.
in senso generico: messaggero di un lieto evento. bibbia volgar., vi-537
); annunciato, divulgato (un lieto messaggio). - anche al figur
e si potrebbe meglio tradurre come « lieto messaggio ». 5. figur
dare il più notorio. « lieto evento ». un tuffo a
saggio evitatóre di sinestro augurio in sì lieto giorno, disse il * mese inanzi
o fusaggine. lorenzi, 2-91: lieto... vede [il pastore]
fondamentali del sesso precedute ordinariamente da un lieto * evviva! 'e frammischiate alla apoteosi
spettator gli evviva, / e al lieto grido il bruno aere ec- cheggia.
, iii-13: un bel castigato e lieto poema latino sopra gli edilìzi de'filatoi
e faccende, e farete uno fine lieto. giovanni da samminiaio [petrarca],
; erga la face e venga / lieto imeneo con fortunati auspizii. forteguerri,
dove / senza soverchio umor felice e lieto / truovin l'arbergo lor. mattioli
la fa-li-le-la. lippi, 3-43 = tutto lieto lo segue il ballerino, / che
col fiero artiglio il semplice colombo / fassi lieto così, com'ei diventa / quando
, / il saluta da lunge in lieto grido. d'annunzio, i-213:
in luogo elevato per festeggiare un lieto avvenimento, per dare un pubblico
1-i-1-194: l'anima giovinetta, da lieto obietto agevolmente lusingata, inclina per lo
cetre e lire / proclamaro il festin lieto e giocondo. / altri vennero il desco
e là saltando, / fanno un lieto romore. idem, 22-5: vaghe
il suo maschio potere, e fu lieto di ubbidire alla reginetta dai capelli ardenti
popoli primitivi, eseguita per festeggiare un lieto avvenimento, costituita da danze sfrenate,
e là saltando, f fanno un lieto romore. nieri, 245: ci rigirò
, sentendosi assai cortesemente pugnere, fece lieto viso e rispose. pulci, 8-52
ch'i'tomi a riveder quel viso lieto, / che piacer mi facea i sospiri
o girar trottola, / o farsi lieto d'una bella frottola. muratori, 8-ii-210
vulsino lago / fecer per lunga età lieto soggiorno; / aver di scena e
sotto di loro l'isonzo con quel senso lieto e fatale di correre incontro che hanno
d'elmq in faticoso usbergo, / lieto nel cor, vedea / sotto 1
al labbro tuo non menzognero. / lieto abitacolo / di stil fatidico, / antico
cielo / ch'uom per delitti mai lieto non sia. / eternamente nell'eterno
, e andava cantando e saltando tanto lieto, che non capeva nel cuoio.
, i-61: tu sei lo spirito / lieto degli uomini; sei 'l fausto genio
, con parole assai amichevoli e con lieto viso il ricevette. dolce, l-1-202
/ che gentil cor udia pensoso, e lieto? / ov'è 'l favoleggiar d'
purificato dall'attività incessante, e sempre lieto e largo di favori a tutti,
splendida turba e il vano fasto / lieto deride; / che ai buoni,
intenzioni, ecc.; fausto, lieto, propizio, secondo, di buon auspicio
quando sono accettati i loro presenti con lieto volto. d. bartoli, 19-210:
di canne / feconda il culto e lieto suo paese, / poi che portasti a
il compimento delle voluttà. egli era lieto del figlio, quando gli alberi cominciavano
con un tono che talvolta pareva quasi lieto, cercando di apparire quel che sopra tutto
213: so pur ch'io son più lieto e più beato / di quanti amanti
il cielo / ch'uom per delitti mai lieto non sia. foscolo, sep.
il volto, l'aspetto); lieto, ilare. gambara, ix-272:
suoi decreti, / vivi tranquillo e lieto. goldoni, vii-1226: caffè e locanda
, 245-14: o felice eloquenzia! o lieto giorno! boccaccio, vii-37: scrivon
fior di cicoria. tasso, 13-ii-204: lieto alfin prenda il più felice porto.
mia speranza, / ch'un tempo verdeggiò lieto e felice, / veda sfrondato e
e miseri tutti, un popol fanno / lieto e felice. piovene, 5-271:
disporvi all'assalto e ne sperate / lieto successo. serdonati, 9-420: fatta
essere altra felicità, se non vivere lieto, e sanza bisogno e con onore.
, che felicità sarebbe! 5. lieto avvenimento, caso fortunato; circostanza favorevole
/ che d'infamar ginevra era sì lieto; / e fa il segno, tra
lucente e colorita, / il cui folgore lieto i lumi abbaglia, / la diva
compagnia, / tenesti il viver mio lieto e sereno. alamanni, 5-2-497:
in quello aventuroso / paese orientai, lieto e ferace, / e vide i re
diede / a i famosi congiunti il lieto annunzio. leopardi, 8-28: le rupi
mi parea fermamente essere nel bello e lieto piano, che colui dicea. vasari
o taccia; o sia pensoso, o lieto, / di grazia pito e pasitea
amor, col tuo giocondo / e lieto aspetto. varchi, v-833 (7-8)
campi / il tuo german, ferocemente lieto / fu visto il veglio. carducci,
grillo; / un grillo che sapea, lieto e canoro, / dispensar da que'
ferro. aretino, iv-1-7: fece lieto viso nel caverglisi il ferro piccolissimo de
figli vostri il mondo / dovrà fertileggiar lieto e giocondo. = deriv. da
abeti. aleardi, vi-554: uno strepito lieto, un lieto fumo / di fervide
vi-554: uno strepito lieto, un lieto fumo / di fervide fucine, / da
ne'pensier miei, / che sì lieto mi fa, ch'io mi potrei /
perenne atellana: quando vapora su su, lieto e turpe, il riso dalle genti
o privato con cui si celebra un lieto evento, una fausta ricorrenza, un
che annuncia una lieta ricorrenza, un lieto evento. rovani, ii-82 fate che
festa tuttavia: / chi vuol esser lieto sia, / di doman non c'
; che si presenta con un aspetto lieto, ilare, giocondo. b.
. ant. festevole, festante; lieto, allegro. boccaccio, v-24:
private, con cui si celebra un lieto evento, una ricorrenza, una festa
private di gioia, di allegria un lieto evento, un avvenimento gradito, una
, / discese siamo in questo giorno lieto / a festeggiar con voi. pallavicino,
arabi fumi / di peregrino odor, di lieto suono / musici bossi empiono l'aria
serena. / la dama del verzier con lieto volto / a braccio seco festeggiando il
l. a dinari, 3-39: lieto festeggia de gli augelli il coro /
[il leone] è giocoso e lieto / festeggiando con gli amici ei scherza
e letter. festoso, piacevole, lieto. pellipari, 27: io
festerecci! 4. figur. lieto, sereno, festoso; piacevole,
, egli, quando v'è chiamato, lieto e volentieri vi va e pargli uscire
di cetre e lire / proclamaro il festin lieto e giocondo. / altri vennero il
cibo festivo, usato / allora sol che lieto si convive. foscolo, v-142:
-per estens. e al figur. lieto, allegro, gaio; piacevole;
al fine con festose risa e dolce e lieto romore. casoni, 59: sian
59: sian festosi i sospir, sian lieto canto / i tuoi lamenti, e
suo segreto semplice. 3. lieto, ridente, ricco d'animazione (un
lo motor primo a lui si volge lieto / sovra tant'arte di natura, e
ti pare, e me farai il più lieto uomo del mondo. dottori, 1-355
serenità. pindemonte, ii-73: ve'come lieto la fiammante teda / scuotendo va!
santo monte fiammeggiando / di citerea, ma lieto tutto splende, / di mirabile luce
/ incoronate di diadema ardente, / in lieto groppo, in vaga schiera accolte,
fiascùccio. salvini, 33-221: vengo lieto a trovarvi, o rondinino, /
dal parlare in pubblico, altrettanto è lieto di parlare in privato: ficca addosso all'
compagnia, / tenesti il viver mio lieto e sereno; / che mesto e tenebroso
mi rifarebbe, ne son certo, lieto e gentile e fidente e buono. sbarbaro
e torta / e condurmi a fin lieto e sempiterno. -inseparabile (un
avrei / l'accolta folla a un lieto mio ritorno, / di bei doni donati
miei pensieri amici appresso, / e lieto, et io di me vivea signore.
te donossi / per tua dama quel dì lieto che a fida / carta, non
io stesso alla sua età: fiducioso, lieto, sicuro di sé, pieno di
questo ardente disio, / che mi fa lieto viver e scontento. musso, iii-215
col fiero artiglio il semplice colombo / fassi lieto così, com'ei diventa / quando
alfieri, 1-850: amati figli, augurio lieto io traggo / dal vedervi precedere a
: seguiva un filmetto, a fine lieto e morale, sulle avventure d'una dattilografa
fatto colpevole, dovrebbe anche mutarsi di lieto in mesto. bocchelli, 10-249:
romantico come si usa nei drammi a lieto fine. pecchi, n-140: un
giorno, / col qual non spero lieto essere in terra? 6.
e poi chiamami a te, che verrò lieto. monti, x-3-137: finché a
, terminare, uscire a buono o lieto o glorioso fine: finir bene, ottenere
brieve paura con vergogna mescolata, a lieto fin pervenuto,... intendo di
, oltre la speranza, riuscito a lieto fine, e presto voglio fare della terza
pessimo fine. -dare, concedere lieto fine: portare a felice compimento,
e concedessero a loro di quell'impresa lieto fine, come era stato il cominciamento.
xxx-4-250: s'amor oggi non dà quel lieto fine, / carpalio figliuol mio,
sarà mescolata una materia tragica con fine lieto, cioè comico. b.
romantico come si usa nei drammi a lieto fine. e. cecchi, 6-225:
: seguiva un filmetto, a fine lieto e morale, sulle avventure d'una
e sospetto, si salvava per un fondo lieto ed arguto d'ironia senza offesa.
l'angelico viso informa e finge / or lieto or dolcemente perturbato. ariosto, 112
d'ugne, sull'aperta fronda / stavi lieto a garrir, nulla veggendo / intorno
. petrarca, 332-75: far mi pò lieto in una o 'n poche notti;
per te chi m'appella avo or lieto veggio / dal sacro gregge suo qui
fiocca. tasso, 13-i-923: pare un lieto raggio / arder ne'bei vostri occhi
cure che dà amore, / viveasi lieto in pace e in liberiate. ariosto,
poerio, 2-195: oggi non sono / lieto di dolci di furtivi amori / siccome
cortese al mio fianco,... lieto tra questa fiorita di belle donne
fiorita. 9. giovanile, lieto, gagliardo (l'età di una
sua sì disformata, / quantunque ei lieto, ardito e baldanzoso, / tanto più
: ecco che questo disutile asinaccio, lieto e sicuro col capo fitto sempre nella
/ e puose fine al vostro viver lieto, / era onorata, essa e suoi
, 27-45: per acquisto d'esto viver lieto, / e sisto e pio e
era con que'che già ne visse lieto, / lunga fiata lei sanza misura /
mensa / del fariseo, e più staesti lieto. m. palmieri, 3-
grazia e virtù l'aiutan sì che lieto / vince la morte ad tutti gli
/ avevi e nero il crine e lieto il viso. riccardi di lantosca, vi-947
momento di pieno rigoglio e splendore; lieto, fortunato, giocondo, soddisfatto.
baie e 'l gran vesuvio / nel lieto piano ove col mar congiungesi / il
cornici. gherardi, ii-32: tutto lieto e gioioso sommo conforto prendea, vegendo
/ ch'un altro al ciel più lieto apre le foglie. tasso, 6-i-70:
: al romper nel cielo il giorno lieto / dense [le quaglie] s'accolgon
farnese invitto, la risorta pace / onora lieto in simulata guerra. botta, 4-315
borghi,... / un vociar lieto e folto in cui si sente /
riguardo delle fondamenta e per avere più lieto guardare e vedere. fr. martini,
ch'era al fondo / dolore si fa lieto in superficie. manzini, 10-28:
... un ronzìo cupo e lieto. sono api intorno ai gialli mazzetti del
cacciator chiaro comprende, / che sarà lieto il dì. d'annunzio, iv-2-1311:
anguillara, 8-175: al fin dà lieto il foco a la fucina, /
mente e risoluto, / e godea tutto lieto il suo vantaggio. -grattare,
accetta così fatto invito, / statti lieto, ceccon, ché 'l tuo gran guaio
appella / il buon troiano aceste. ei lieto il carco / ne prende; indice
orbo! carducci, 126: crescean nel lieto strepito frequente / de le officine,
a grande speranza franco e sicuro e lieto. cino, iv-169 (36-1):
era ancora il disordine fra triste e lieto, che succede alle partenze. brancoli,
cor s'ingombra, / che si sta lieto lungamente a l'ombra / de le
, 162: piacevole uomo, fu molto lieto, fra- mettente nel parlare. pulci
non so che di grazioso e di lieto che non era frequente in firenze.
malvagio. -allegro, gioviale, lieto. folgore da s. gimignano,
, / acciò che ognun di voi lieto si pasca, / reciterò un'istoria per
volta, farmi frate / per viver lieto e non durar fatica. pascoli, ii-750
pastori. foscolo, xvii-72: or viviti lieto, mio antico amico, e fratello
piante: io d'aurea freccia / lieto già corro ad aguzzar la punta, /
altra ripa frena / il fiume, lieto il lento corso serva. delfino, 1-17
. lippi, 4-16: poi tutto lieto postosegli accanto, / per cavarlo di
. carducci, ii-1-186: crescea ne 'l lieto strepito frequente / de le officine gioventù
l'amico tacer del vuoto corso / lieto si sta la fresca óra godendo /
pulito e nettolino come uno specchio; lieto e tutto contemplativo con quegli occhi.
peso in collo e vanno / con lieto volto e frettoloso piede. pascoli,
e frettoloso / raro adivien ch'a lieto fin riesca. botta, 4-169: non
tu dèi nel frigido / bel fiume lieto / tuffar tuo'guai. faldella, 4-7
onde per l'ad- dietro era sì lieto. gozzano, 622: anche quella sera
ognun segue la traccia / di voi, lieto fruir l'immortal velo.
fronte a qualcuno: accoglierlo con viso lieto, fargli la faccia sorridente. alberti
e là saltando, / fanno un lieto romore. d'annunzio, i-105: i
e girar trottola, / o farsi lieto d'una bella frottola. sacchetti, 158
e incallisce al vomere la mano, / lieto che i suoi sudor ti fruttin poi
gozzano, 818: né malinconico né lieto /... / oggi varco la
la noia entro le porte / del lieto albergo. pascoli, 1386: quindi,
egli nel seno d'un'altra giovane lieto trascorre il fuggevole tempo, né di te
satana] de * grappoli / nel lieto sangue, / per cui la rapida /
le sollecitudini, delle quali alcune a lieto fine vanno, alcune a dolente fuggire intendono
sua molta fulgènza e colore è molto lieto alla vista. -figur.
xvi-81: ed ecco, a pena lieto / sopra l'aureo sentier battea le penne
. -turbare, sconvolgere (un lieto avvenimento, uno stato di letizia,
dai nostri tempi; sia di fin lieto o funesto, non importa, essendo
mia, / che il viver fan più lieto e più zentile. epicuro, 3
l'altero nido, ov'io sì lieto albergo / fuor d'ira e di discordia
sì chiaramente, / che mi fea lieto, e sospirar frequente. ariosto, 46-32
trovi cosa / onde poi vergognoso e lieto vada. ariosto, 24-48: giunse al
rara alma beffate, / che 'l viver lieto in un momento furi. guidiccioni,
ladro fu liberato, e fu ben lieto quando rendette lo furto. petrarca,
uom qua di sopra d'un van furto lieto, / al tempo differì di tarda
parecchie gabbie. pisacane, ii-129: lieto del verme del risultato credeva il nemico
gàggio3, agg. ant. gaio, lieto. matteo coreggiaio, ix-61: move
può far veloce e tardo, / e lieto e tristo, e timido e valente
di abbandono, di simpatia); lieto, allegro; festevole, spensierato.
morire teco abbracciato. -ant. lieto nello spirito. iacopone, 75-25:
il clima, la stagione); lieto, felice (un periodo di tempo e
scomparso. -venir gaio: dimostrarsi lieto nel compiere un'azione. dante
agg. letter. gioioso; allegro, lieto. piero da siena, 7-43
agg. ant. gaudente, gioioso, lieto. guittone, 60-n: se
son galdente. cavalca, 19-405: allora lieto e galdente 10 cantava quella parola
, / si finge ai detti suoi lieto e contento, / e se ne va
. che dà segni d'esultanza, lieto, allegro. campofregoso, 1-54:
de'medici, 7-116: ve'come lieto vien, che nel vin galla: /
mezzo alla galloria / stoccato un razzo lieto. carducci, iii-24-150: la spada dell'
, / ch'un altro al ciel più lieto apre le foglie. guicciardini,
garitte del balneario accoglievano, dopo un lieto andirivieni, la gente prossima al tuffo
ugne, sull'aperta fronda / stavi lieto a garrir, nulla veggendo / intorno a
sempre vi fu taglio / di star lieto così in barba di gatta. note al
al malmantile, 2-48: 'di star lieto così in barba di gatta'...
di gioia; che prende piacere; lieto, felice. pier della vigna
ant. godere, rallegrarsi; essere lieto, felice (con più frequente riferimento alle
gaudévole, agg. ant. lieto, allegro, gioioso. -fare
. gaudiale, agg. ant. lieto, giocondo; piace vole
non spegne / il santo gaudio ognor lieto e giocondo. tommaseo, i-193: ci
7. ant. con valore attributivo: lieto, gioioso, esultante. - anche
, deriv. da gaudire * esser lieto di qualcosa, gioire intimamente, godere '
gridi degli uccelli. 4. lieto, contento, felice, esultante (una
, 7-ii-56: e'ti pare essere tutto lieto e tutto gaudioso, quando el signore
i-1-113: serà... gravise e lieto d'avere preso cotale preda.
gazza1. gazzarra1, sf. frastuono lieto e festoso, pro dotto
dare segni festevoli di esultanza per un lieto avvenimento; produrre un frastuono assordante.
festa). canteo, 281: lieto inverno genial, ch'a dolci giochi /
guarini, 38: qui sorgo, e lieto a riveder ne vegno / qual esser
amante del viver gentile. -felice, lieto, prospero, civile (un periodo
ove incontrai, nel sole, il lieto amico. / ei, nell'età gentile
, con parole assai amichevoli e con lieto viso il ricevette. aretino, ii-262:
esulta e rallegrasi, quando è nel lieto, / con un gerfalco al pugno.
1-391: a me non sorse / più lieto dì che quello ov'io ti diedi
novelli. pascoli, 583: sarò lieto e ricco / io delle mie fatiche,
. parini, giorno, i-659: poi lieto se n'andrà con l'una mano
lasciar gli aviluppati calli, / in lieto aspetto il bel giardin s'aperse; /
: sotto un'elce posar, tristo né lieto / del mio destino; e non
.. gode la facultà di poter lieto giocondare in se stesso. c. dati
iucundità), sf. stato d'animo lieto e sereno; gioia, allegria,
faccia exercizio el quale non vuole vivere lieto, giocondo e sano. giovio, i-
d'amor, col tuo giocondo / e lieto aspetto. fioretti, 2-51 (145
, il mezo turbulento, e il fine lieto e giocondo. pallavicino, 7-42:
6. felice, fortunato, lieto, prospero (un modo di essere
= voce semidotta, lat. iùcundus 'lieto, piacevole '(deriv. da
giocondóso, agg. ant. giocondo, lieto, gioioso (anche con riferimento alla
, 373: ma un vento lieto... /... la
/ l'altrui campo vicin solcato e lieto, / il suo vedovo e sol,
fronte; / sott'esso aprico un lieto pratel siede. firenzuola, 145:
379: brilla de'grappoli / nel lieto sangue, / per cui la rapida /
che sempre siegua soa natura / or lieto, or mesto, or tristo, or
, recare gioia a qualcuno: renderlo lieto, contento, soddisfatto. bembo,
canzone. -con valore attributivo: lieto, esultante. cicognani, 1-200:
). ant. e letter. lieto, contento, giocondo, gioviale.
. e letter. che gioisce; lieto, contento. b. davanzali
di un bene desiderato e amato; lieto, contento, giocondo. pier
divenne gioioso. alamanni, 7-ii-28: mostragli lieto il cor, gioioso il ciglio.
25: a la grat'ombra il dì lieto e gioioso / traggan dolce cantando e
); che si conclude con un lieto fine (un racconto, un intreccio)
godere, esultare, tripudiare; mostrarsi lieto, contento, pago. guittone
iii-179: mentre da la verde treccia / lieto cultor su le ramose braccia / i
, 8: il giornaliero si levò subito lieto gagliardo. f. f. frugoni
2-80: una giornata bene spesa dà lieto dormire. caro, 12-i-95: si deliberò
due vaghe fanciulle per mano tenendosi con lieto sembiante al capo delle tavole, là
(superi, giovialissimo). abitualmente lieto, ilare, sorridente, benigno; dotato
si fugge tuttavia! / chi vuol esser lieto, sia: / di doman
/ con pinabel che non ne parve lieto. idem, 32-62: così l'amante
la sua bella vendetta, / mossesi lieto pel negro aere a volo; /
(200-2): il serchio può ben lieto ed altero / girsen non pur di
a morte; / perché regnasse enea lieto e sicuro, / convien, che tanto
1019: egli cavalca, né tristo né lieto, / con un gerfalco al pugno
3. figur. presentarsi con aspetto lieto e ridente, con vivo splendore,
). che giubila; contento, lieto, esultante. iacopone, 64-9
causa di gioia e di piacere; lieto evento, felice circostanza. marino,
. pieno di giubilo; allegro, lieto; festevole, esultante. leggenda di
pio / che 'l bel volto giulìo / lieto m'apporta sol per mio tormento.
un'ebbrezza, un ardor tale di viver lieto, che prometteva a se stessa di
ogni bontade, / e sano e lieto e ricco sempre viva / con allegrezza e
, 263: dianzi fu 'l viver mio lieto e giulivo, / ed or,
. xvii) * gaio, lieto '(cfr. il femm. jolive
, / che il viver fan più lieto e più zentile. caro, 16-62:
come già quel roman, sicuro e lieto / di non poter né voler più fuggire
sciolto allor a mio piacer godea, / lieto cantando in su le rive amene.
, prenderci gusto; rallegrarsi, essere lieto, contento; aver piacere, gradire,
-mi gode vanimo: gioisco, sono molto lieto. macinghi strozzi, 1-454: me
2. lieto, contento; festevole; incline al godimento
. godióso, agg. ant. lieto, gaudioso. bartolomeo da s.
): corri, gorgo felice, e lieto arriva / con rene al mar più
dilettoso gorgo, / che par sì lieto in vista, / mille corrono ognor labbra
, ch'a tarmi mi inviti, io lieto accetto / un tanto augurio, e
che porgei dianzi a lo stile / lieto argomento, or gl'insegni ira e pianto
; / queste mi fanno 'l cuor lieto sentire. dante, conv., i-1-15
ramo in ramo / da far star lieto ogni affannato e gramo. -ant
volgar., 3-27: nel terreno lieto diventeranno gli arbori grandi e di molto
/ l'agricoltor si duole / e lieto mira il suol di grappi adorno. pindemonte
elli aviene uomo grassetto, cantante, lieto e ardito e benigno. sacchetti,
-favorevole, propizio, opportuno; lieto, festoso (un periodo di tempo
2-23: per dipignere un uomo in lieto stato, / col pennel della lingua
che si congratula, che si rallegra; lieto, festoso. - anche di
in alto voce messe dal popolo lieto, uccegli non pochi stor
tutta germoliata. cariteo, 261: lieto autunno..., / di varii
dolce male, / sopra al superbo monte lieto sale: / le grazie seco e
1-342: fu largo, cortese e lieto, sicché era molto amato e grazioso.
simintendi, 3-8: lo dio, lieto del riauto sileno, fece a costui
1-258: nel verno giacque / il lieto gregge, che, belando, in
fortuna si fa altrui incontro col viso lieto e col grembo aperto. varchi, 23-
; / un grillo che sapea, lieto e canoro, / dispensar da que'
che avea quel pianto udito, / lieto il si reca in groppa; /
eccellenza. marino, vii-594: in lieto groppo, in vaga schiera accolte, /
, nero e sano uomo, e lieto e benigno e amorevole. grazzini,
, 9-478: si fer gaie veder in lieto coro, / ardite e snelle dar
vado, / in quel caro gioir lieto soggiorno, / a tutti altri pensier
tu dèi nel frigido / bel fiume lieto / tuffar tuo'guai. foscolo, 1-313
12-76: rispose... un guaiolare lieto e struggente. 2.
appaga, / men bello mi pare / lieto dì, ciel seren, tranquillo mare
delle fondamenta, e per avere più lieto guardare e vedere. alamanni, 5-3-109
: al romper nel cielo il giorno lieto / dense [le quaglie] s'accolgon
folle quel pensiero, / che si fa lieto di quel che gli è guerja.
tanto. petrarca, 26-8: né lieto più del career si disserra / chi 'ntomo
1-40: era il mio cuore / tutto lieto e fastoso / nel veder la vittoria
v. franco, 310: per me lieto non è di tempo spazio, /
e là saltando, / fanno un lieto rumore. carducci, 827: continui,
875: i miei più gioveni anni / lieto passai tra gli amorosi affanni, /
è del padre carnale, molto è lieto, quando il suo figliuolo il rassembra
, i-323: novella sposa / oggi lieto il farà. manzoni, 43:
). rallegrare; rendere ilare, lieto o, anche, ridente.
contentezza, soddisfazione; allegro, lieto. sannazaro, iv-122: questo
comp. da lxapó <; 4 lieto, allegro 'e 'zpa. ywslx 4
il fanciullo amore, di roseo e lieto che era, come le s'illividì nelle
. i. frugoni, i-8-7: lieto infine ogni felice lido, / dove religion
treno. bettini, 32: stava / lieto come un ragazzo, / mostrandomi.
lettere. -favorevole, prospero, lieto. giovio, ii-71: dio faccia
che, mentre il cibo imbrocca, / lieto cantava e co 'l boccone in bocca
: tutto ei sopportò, semplice e lieto, / con l'improvvisa grazia del fanciullo
aurei liquori, / ond'io rinfreschi lieto la memoria / di quei pascali,
: al sol così che asperge / lieto la stanza d'improvviso lume / sorride da
l'ho tolto, / per far più lieto il ciel col suo concento. leopardi
, ii-336: sol esser posso immortalmente lieto, / s'or che 'l rosaio mio
moneti, 309: se viver vuoi lieto e consolato, / fa che ne'fatti
, con lo esercito vincitore si ridusse lieto a pavia. caro, n-1417: i
che fu'già quell'uccello / che cantai lieto a'boschi e le campagne, /
178: fu che / or son lieto, anzi impazzo pel bel trovato. mercati
a scrivere. chiabrera, 1-i-274: lieto, qual nuovo sposo, / impenno
lumiera / v'applica il raggio suo lieto e benigno, / quel fortunato,
parole i soavi impresse e 'l vostro lieto viso. ariosto, 23-29: quanto
cacciatore l'augellino], / e lieto l'imprigiona, e il piè gli allaccia
debita reverenza, si partì, e con lieto viso tornò alla reina, narrandole gl'
impromettente dal nuovo anno, che auguro lieto e felice a te e all'italia
-sostant. pindemonte, ii-36: lieto vedresti i pensier fermi e gravi /
doglia: / rinaldo se ne va lieto e sicuro. b. davanzali, ii-145
, / con dolor rimembrando il tempo lieto. cariteo, 361: o giustizia
. martini, 1-i-364: john è lieto della pace conchiusa: perché, dice
inallegrito, agg. ant. rallegrato, lieto. g. b.
ronzare alle orecchie come il più lieto e inawerabile dei sogni. =
allo stretto. assarino, 5-93: lieto il re per veder bene incaminate le
. alfieri, 1-346: esiglio / lieto troppo, ed incauto, a ottavia
eremi incavernati offre alla notte, / e lieto si trastulla / in solitarie grotte.
/ il sopito carbon del giorno avanti / lieto desta e raccende; i lari inchina
/ dai cui tetti s'incela un fumo lieto, / e ville e ponti e
fronzoli penso / sol certo e lieto chi s'illuia e incinge.
alda il marito... / fece lieto del figlio in cui s'incinse.
, 4-98: il frutto / dal fiore lieto pesa già nel ramo / ed alla
, e t'incolora / del suo lieto mattino i colli e l'onde. prati
quivi dal sentirsela vicina avrebbe ricevuto un lieto e caldo incoraménto alle fatiche giornalistiche.
bella, / quella raccolta baldanzoso e lieto, / la mi trovai poi in man
el cap- peron, tanto più sarò lieto, / sì che faccian che quel non
sionne / sotto colui che fortunato e lieto / qual fu amico d'antonio,
: aveva ogni chioccolio ed ogni più lieto capriccio di acque indolenti e svagate.
pronom. assumere un aspetto festante, lieto. guerrazzi, iii-70: l'orizzonte
idem, 9-472: cristo... lieto spaziava per il lito indorando le arene
'nfiora / arno de gli onor suoi lieto e 'ndovino. tasso, 5-85: già
dove lo spettacolo della operosità comune è lieto incitamento a operare, e conforto a vivere
cagion mi dài di mai non esser lieto. bellincioni, ii-128: ardita inesorabile
, / che d'infamar ginevra era sì lieto. brusoni, 6-185: i suoi
. della valle, 49: chiaro e lieto / di quell'infausto dì parve il
poeta venusino e mi guardava, fatto lieto dalle sincere lodi, grate pur negl'
. dal lat. festus * festivo, lieto, gioioso 'col pref. in-con
alla sua speranza, riuscito a lieto fine. giovanni da samminiato [petrarca]
inimici imparar mansuetudine per saper poi viver lieto e iocondo co'buoni amici. gioberti
ritornò, / nel rivederlo placido / lieto discioglie l'ancore, / e rammentar
: che è ciò che tu mostri così lieto volto falsamente e con una infingarda letizia
e bianco, / or tristo, or lieto, infin qui t'ho condutto /
(415): con viso infimamente lieto le disse: -tosto andianne là dove
malgrado: in guisa che ora ti senta lieto, ora tristo; ora divoto,
la pioggia. 5. rendere lieto, giocondo, piacevole (un periodo
di lampedusa, 194: pontificava, lieto di infliggere la propria saggezza al camerata
] regna nel ciel ed ivi lieto gode, / e 'l suo valor in
l'angelico viso informa e finge / or lieto or dolcemente perturbato. benivieni, xxx-7-11
mandrie, ove nel verno giacque / il lieto gregge, che, belando, in
, ii-4: all'oste amica / lieto si mesce che fra sé con lungo /
in fra gli strepiti / del popol lieto e infra gli scoppi e i soniti /
bastò per ingalluzzire il galante chiccoli, lieto, come tutti, di rallegrarsi con dosolina
/ che d'infamar ginevra era sì lieto; / e fa il segno, tra
serpe. pascoli, 1216: un lieto canto in sull'aurora / fìngea pietoso
capi. chiabrera, 1-i-230: mentre ei lieto dicea, / apparve i crespi crini
in-con valore negativo e iucùndus * lieto, piacevole '. ingioiare1,
. carducci, ii-6-232: son ben lieto che questo singolare monumento sia per essere
gare / giudice illustre e spettator ben lieto / il marchese gentil dell'oliveto.
/ o di superbe violenze, il lieto / tempo goder de la stagion fugace /
canestri, / e con volto umile fatene lieto dono / a quello invitto signor,
preliba, / s'esser vuoi lieto assai prima che stanco: / messo t'
suol d'eroi fecondo, / e lieto fu per tal innesto il mondo.
, e, pel terminare che fanno in lieto fine, sembran commedie. lami,
il piede: / da lui con lieto volto / anco il bisogno è accolto.
tasso, 5-74: il volto han lieto, e gli occhi pregni / di
. si tenne a quel suo modo lieto, ironico e schietto di scrivere.
bene, ond'io non fui più lieto. manzoni, ii-626: ahi! nelle
aurei liquori, / ond'io rinfreschi lieto la memoria / di quei pascali, immensi
con queste gentilezze di frasi poetiche dal lieto argomento instillate nella mia prosa, io
in fronte, / sicuro d'arrivar lieto, per tempo, / ove io senza
ariosto, vi-643: or fateci / con lieto plauso, o spettatori, intendere /
presaga de'tuoi danni, / al tempo lieto già pensosa e trista, / sì
par, viene interciso / mio viver lieto, e il mio morir s'indugia.
tempo eletto / a suo viaggio, lieto navigava; / passando pria macron sanza
interlassata, / intra in la salla lieto e riverente, / e sia ogni tua
che si chiama vita esterna non sarà lieto né desideroso di entrarci. 7
dopo alcuno essilio, cimone con efigenia lieto si tornò in cipri. sercambi,
in asia. marini, iii-60: un lieto bisbiglio... interruppe alquanto di
e'm'interviene, e parmi assai lieto caso, come a quell'uomo da
e, pel terminare che fanno in lieto fine, sembran commedie. f
più sicuro, più leggero, quasi lieto, pieno d'un intimo compiacimento.
/ sta d'uomini, giunto, lieto meco intimo dissi: / fortunato loco nel
ombra del consorte / noi rendesse men lieto e intimorito. 3. figur
ariosto, 44-27: ne stava col cor lieto e col viso / d'aver gittata
bella, / quella raccolta baldanzoso e lieto, / la mi trovai poi in man
). petrarca, 26-5: né lieto più dal career si disserra / chi
ugurgieri, 224: col primo lume del lieto sole investi ghiamo questi luoghi
/ che se veduto avesse uom farsi lieto, / visto m'avresti di livore sparso
vii-58: l'invidioso si rallegra ed è lieto del male e dolente d'ogni bene
molti vagheggiatori. petrarca, iv-3-87: lieto i suoi campi disfatti / vide e deserti
congiunto a giovanetta sposa, / e lieto ornai di figli, era invilito /
secondo che più verde e che più lieto / il pascolo le inviti. gatto,
. leopardi, 9-66: ogni più lieto / giorno di nostra età primo s'
: al caro furto inteso, / lieto del bell'acquisto, / l'ingordo involator
pratesi, 1-104: radunando, con quel lieto rumore, intorno al calesse la gente
dove il venosin fra i satiri / lieto ancor canta, e ne i mordaci numeri
, o no? tasso, 8-22: lieto, credo io, de la vicina
io! pascoli, 583: sarò lieto e ricco / io delle mie fatiche,
lucia, 431: pensò che quel lieto vivere si sarebbe ricondotto, se si fosse
figur. ornato, abbellito. -anche: lieto, felice. panzini, iii-39
degli spiriti, una diffusione e spargimento lieto de'medesimi, un irraggiamento di gioia
i giorni, / che triste o lieto, irremutabil sempre, / numera il sol
coltivator, cui la speranza / di più lieto avvenir tenta ed affida. =
irrigare il petto, / tal che dal lieto cor se n'esce in rima /
niente addii irrorati di lagrime: un lieto arrivederci. 3. letter.
sì chiaramente, / che mi fea lieto e sospirar sovente. boccaccio, dee.
vedi oggimai se tu mi puoi far lieto, / revelando a la mia buona costanza
qua e là saltando, / fanno un lieto rumore. tommaseo [s.
buona voglia, e arrivar lietamente a un lieto fine. mazzini, 9-12: sono
istupidisco,... e più lieto, sereno, laborioso divento. e.
. tornielli, 499: qual cigno lieto dell'ultima sorte, / si canta
paris, una ninfa uscire / d'un lieto bosco e verso me venire / co'
: nesun visse già mai più di me lieto, / nesun vive più tristo e
che piagni? / de'ti far lieto e tu forte ti langni. l.
/ reca ad altra cagion del cor non lieto / gli affetti, e par che
che si preliba, / s'esser vuoi lieto assai prima che stanco. g
ne alleta, / levai poggiando un lieto monticello. ariosto, 17-69: andaron,
che ciò che scocca drizza in segno lieto. boccaccio, 1-ii-624: per maggiore /