li quali il zima vedendo, lietissimo, come la notte fu venuta,
assentire ai molti dilecti co'quali amore lietissimo et amenissimo si porge? vellutello [
5-5 (53): e minghino appresso lietissimo fece le nozze belle e grandi,
. monti, iii-404: sono lietissimo, il cuore mi brilla, e ho
veramente di questo concetto caritatevole, è lietissimo di ricevere la moneta di rame, accetta
veramente di questo concetto caritatevole, è lietissimo di ricevere la moneta di rame,
volgar., i-353: furio camillo, lietissimo accrescimento e certissima difensióne delle romane forze
fra'due malati si passò un pomeriggio lietissimo... ci fu solo un dissenso
figliuoli maravigliosa festa, essendo ogn'uomo lietissimo di questa cosa, il sollazzo e
, gr., ii-618: coll'alvear lietissimo dell'api / veleggia intanto, e
di estate fra le rive frondeggianti di lietissimo verde fra il quale il sole riscintillava
mani ', si dice per esser lietissimo di checchessia, per modo da renderne
essendo tutto quel tratto veramente grandioso e lietissimo all'occhio, mi aveva rapito, ed
voi mi amate lealmente, e sarei lietissimo se fossi certo che la lontananza ed
l'altro beato spirito che si mostrava lietissimo. dante, par., 23-104
lito), agg. (superi, lietissimo). che prova, sia in
): li quali il zima vedendo, lietissimo, come la notte fu venuta,
s., uomo di un temperamento lietissimo e pieno di grazie e di sali
, soave, pungente, mesto e lietissimo. gadda conti, 1-91: i rintocchi
/ fu in mezzo la città d'ombra lietissimo. c. i. frugoni,
. pratesi, 1-136: balestruccio correva lietissimo per le ampie sale di quell'antico
). martello, i-2-359: di lietissimo fine, in riguardo altrui, esser
né alla purissima commedia e turbata con lietissimo fine, né alla eroica tragedia con termine
e di moine; sorrideva, guardando, lietissimo, beato. bartolini, 19-40:
. ma più onorato rimase dal suono lietissimo, benché flebile, delle lagrime e de'
i valenti uomini, francesco, che lietissimo era, chiese il suo organetto e
. gli alberi tagliati rinverdire per lo lietissimo lavorio e rabbellire per gli dilettevoli piantoni
lungo, soave, pungente, mesto e lietissimo. berna ri, 6-252: «
nacque! /... / lietissimo le fan plauso e corona / le vezzose
de'tuoi doni popolari / fra il lietissimo clamor. -gradito, apprezzato.
il boccaccio a quel ragguaglio: pietro lietissimo e l'agno- iella più. s
ragione a'suoi strambotti, e fu lietissimo d'imparare tante belle cose che prima
fece, recatane la novella in firenze, lietissimo il gon- falonerato di rinieri del forese
stuol di trentamila lanzi / ver topaia lietissimo si mosse, / a doppie paghe
dio v'accompagni e riduca sanissimo e lietissimo. f. d'ambra, 44:
a questi onori il mio amico fu lietissimo allorché seppe che l'augusto capo della chiesa
, alla casa della donna ne andò lietissimo. 22. girarsi su un
sanculotto al ghigliottinamento di luigi xvi, lietissimo. oriani, x-14-117: in quella corte
volgar., i-353: furio camillo, lietissimo accrescimento e certissima difensione delle romane
la guerra. martello, 6-ii-244: di lietissimo fine, in riguardo altrui, esser
manzoni, v-1-10: egli è lietissimo per essere stato scaricato del peso della
-piro! su! vienne; che lietissimo / sono. -e siate ancor molto più
. e. gadda, 26-93: sarei lietissimo di ricevere tue (anche schematiche)
accade secondo mia voglia non mi tenga lietissimo. nievo, 500: quando anni
caro prencipe » lo sommerse in un lietissimo pianto. -sprofondare nello sterco (con
., 5-3 (1-iv-471): pietro lietissimo, e pagnolella più, quivi si
còlerà, / lo ritrovai pel contrario lietissimo. n. franco, 3-37:
fece, recatane la novella in firenze, lietissimo il gonfalonerato di rinieri del forese.
superlazione, come tutto lieto, cioè lietissimo. gioberti, 4-1-434: superlazione si
(1-iv-954): essendo ogni uomo lietissimo di questa cosa, io sollazzo e 'l
animo. rebora, 3-i-112: sono lietissimo di sentirti in una 'tonalità'fiorente,
né alla purissima commedia e turbata con lietissimo fine, né alla eroica tragedia con termine