. intelligenza, 120: io ti licenzio, ovunque t'abbelisse. livio volgar
: or dal mio cor ogni martir licenzio / poiché le nostre fortunate fatora /
bologna. pascarella, 2-342: mi licenzio dalla gaia compagnia e vengo a letto.
di baudelaire. sbarbaro, 4-59: licenzio le bozze della mia ultima compilazione botanica
): ne la terza parte la licenzio [la ballata] del gire quando vuole
vattene; dal mio campo / ti licenzio per sempre. massaia, x-53: non
amando pochi libri ma buoni, e licenzio la gente inutile di casa per non
facessi stampare. sbarbaro, 4-59: licenzio le bozze della mia ultima compilazione botanica
la voglio uccidere, ma io la licenzio a voi: fatene quello ch'a voi
in religione. battista, vi-4-172: licenzio il sonno, e dalle mute piume
fu. ugolini, 199: io mi licenzio di darvi questa briga. bocchelli,
: ne la terza [parte] la licenzio [la ballata] del gire quando
, amando pochi libri ma buoni, e licenzio la gente inutile di casa per non
a far venire la bile. ti licenzio con placidezza. foscolo, vii-272:
guerreggiar per usanza; / io ti licenzio, ovunque t'abbelisse; / incontr'a
fattomi alcuni quesiti con lieto sembiante, mi licenzio, dicendo che manderebbe a visitarmi.
:... ne la terza la licenzio del gire quando vuole, raccomandando lo
ricerche biologiche. sbarbaro, 4-59: licenzio le bozze della mia ultima compilazione botanica:
nell'accomiatarsi servirsi delle parole, si licenzio con una moltitudine di baci. ritiratosi
mi frego le mani, e poi lo licenzio conuno scappellotto, e gli dico « va
amando pochi libri ma buoni, e licenzio la gente inutile di casa per non
svanisci, per pietà, ch'io ti licenzio. e rallentato (una trattazione
avevano in dosso ciascuno una camomolo lo licenzio, lo mando a far squartar. c