stessa e degli altri, a me non lice / seguirti. leopardi, 816:
etra. idem, 6-340: né certo lice colle man di polve / lorde e
ancora / volgere il guardo ove non lice il passo? idem, pr. sp
: s'alcun se stesso al mondo ancider lice, / po'che per morte al
: a un protonotario, se dir lice, / vuoli una volta a mettersi il
: oh, fortunati peregrin, cui lice / giungere in questa sede alma e felice
, aminta, il dolor: non lice il pianto; / ma se il pianto
con degno verso celebrar, se tanto / lice a lingua mortai, de l'arbor
. / a pieno altrui di penetrar non lice. baldinucci, 98: queste campigiane
.. / a imparar ciò che lice e che non lice, / e a
imparar ciò che lice e che non lice, / e a far svenire i maschi
-ubbidirei. leopardi, 17-129: ahi lice in terra / provar felicità. ciò
ch'andare un palmo sol più non gli lice. tasso, 9-95: e si
/ cinto gli stinchi talché dir mi lice: / « restate, a dio,
che la aiuti / a imparar ciò che lice e che non lice, / e
imparar ciò che lice e che non lice, / e a far svenire i maschi
marino, 207: deh perché non mi lice, / o notte amo- rosetta,
i-1905: e poi, quando ti lice, / l'amico tuo gastiga / del
quel ch'or goder a me non lice. marino, 230: fan nido i
ciascun, ciascun beato / a cui lice mirar questo bel viso, / che avanza
favor, ch'a donna casta lice. -porsi, sedere sulla cima
tra'suoi ritrarsi / più non gli lice; ché fu sua la sfida. colletta
dai lumi amanti dell'infe lice. algarotti, 1-61: non si dovrà
cosa / esser mediocre a gran signor non lice: / abbia il popol confini;
dell'orizonte, / ove poggiar non lice a mortai piede. a riosto, 35-6
, 20-261: tre volte correr sol lice a'giostranti / per legge de la dea
corusche piaghe, / poi che non lice in ciel cercar vendetta. d'annunzio,
, e spesso infidi, / cui non lice fissar cose immortali. barilli, 1-96
solo concesso, / corvettando aggirarsi altrui non lice. fagiuoli, 1-7-48: il vanni
ch'a pieno altrui di penetrar non lice. d. battoli, 9-31-2-83: i
tu nostra dea, / se dir lice e convensi, / vergine d'alti sensi
testi, i-127: mentre dunque ancor lice in giochi e in feste / fra
0 vita lieta! / poich'a lor lice quel ch'è a noi disdetto.
così squisite che sembrano effetti, se lice il dirlo, di un'arte raffinatissima
, 1-478: tutto sperare al disperato lice. goldoni, vii-106: a saziarmi
non che seguir, né pur spiegar ne lice. / spiegar? che dico?
fatai varco oscuro, / che ripassar non lice: /... repugna /
/ ch'a i vostri rai rinovellar vi lice / un cor quasi fenice, /
tu nostra dea, / se dir lice e convensi, / vergine d'alti sensi
, e quanto ei seppe, e quanto lice / qui saper, gl'instillò.
varano, 17: se unirli insiem non lice al tuo pensiero, / non dubitar
eccettuate, già d'altre città ita- lice la migliore si potea raccontare. guicciardini,
non è ben certo indugiare / dove non lice altrui farse sentire. a. f
dico sol che molto / sperar non lice da chi tal non sia.
detti acerbi / l'odio antico appagar lice, né questo / gaudio superbo che in
rea con più vantaggio / che non gli lice; e quel seder vi faccia /
eroi / esiger le promesse oggi non lice? muratori, 5-iv-55: ne'sonetti
, / che non sapea ciò che lice o non lice, / si fece proclamar
non sapea ciò che lice o non lice, / si fece proclamar imperatrice.
: per la comune infe lice nostra umana condizione, la quale a quella
/ che tanto alto sperar a te non lice. tansillo, 93: bellezze rare
generosi e fedeli, / oggi veder vi lice / all'ultimo sospiro e moriente /
varano, 108: pensa quanto pensar profondo lice; / troverai sol dio di scienza
giorni? metastasio, ii-292: se non lice / a noi vivere uniti / felicemente
ma a noi, giulio, non lice ancor più a lungo / il piè fermar
1-iv-364: gli ho domandato come lo vedersi lice. forteguerri, 23-14: a te dall'
ma a noi, giulio, non lice ancor più a lungo / il piè fermar
tutto il dolor che ho sofferto non lice / dirlo, né voglion mie rime festose
arbori estrane qui, se prestar fede / lice a tanto portento, esser si scrive
qui tanta figura, e a te sol lice / sopra una causa aver doppio giudizio
, esser grande sempre qua giù non lice: / ma un core filosofico sempre
mi duole / che a me non lice di metterti in canto; / tu sai
e fedeli, / oggi veder vi lice / all'ultimo sospiro, e moriente,
116: voi, vaghe donzelle, mentre lice, / goditi vostra florida bellezza,
/ né più a foggie amorose intender lice. f. f. frugoni, i-414
, o musa: a te non lice / entrare in questi fondi. 24
x-3-118: garzon, s'altro non lice, almen le crude / forbici indugia dell'
né più si brama, né bramar più lice, / così me, donna,
e l'amato cultor fan che non lice / pór mai piede a la noia entro
fa ritorno, / né ritardar ci lice il fatai giorno. a. verri,
sull'acqua di vinegia mia / mi lice in bruna gondoletta i furti / rapir
verso: 'gambitto a giuocator farsi non lice '. c. e. gadda,
i-937: a possente signor scender non lice / da le stanze superne infin che
e fedeli, / oggi veder vi lice, / all'ultimo sospiro e moriente
. 15. prov. non lice che dappertutto il giglio abbia radice:
proverbi toscani, 337: non lice che dappertutto il giglio abbia radice.
vi fa ritorno, / né ritardar ci lice il fatai giorno. segneri, iii-3-120
io mirar cheggio, a me mirar non lice? casti, 10-35: somministrargliela
che n'ode, e ch'ingannar non lice, / ch'allor che si rischiara
116: voi, vaghe donzelle, mentre lice, / goditi vostra florida bellezza,
lei sull'acque di vinegia mia / mi lice in bruna gondolétta i furti / rapir
affari occulti, / che penetrar non lice a i lor ministri. casti,
latini, rettor., 37-17: lice che lo officio del medico è medicare
11-96: d'ape iblea turbar non lice / la quiete a'fiori in seno.
. latini, i-1906: quando ti lice, / l'amico tuo gastiga /
se tal atto qua, signor, te lice. buonarroti il giovane, i-116:
conti, 372: or con verde mirto lice / implicare il terso capo. g
metastasio, 1-i-324: a me non lice / miglior sorte sperar de'doni miei
onesti e degni / (se tanto lice a i miei toscani inchiostri) / consacrerò
, 4-312: agevolmente... mi lice / la ragione assegnarti e la verace
/ né d'appressarti ov'è virtù ti lice. -tipico di una determinata popolazione
indomandata / a dar consiglio altrui lice giammai. = comp. da in-con
i-50: in stagion sì gioconda / ben lice incoronar... / d'indomito
, / e più, se dir mi lice, / quei che di piombo o
/ ma tra marito e moglie il tutto lice; / sebben non era matrimonio fermo
. si sarebbe potuto subito rispondere che lice e non lice usar i veleni. c
potuto subito rispondere che lice e non lice usar i veleni. c. e.
: ma a possente signor scender non lice / da le stanze superne infìn che al
con rozzo parlar, più che non lice, / ingiuriosamente mi ragiona. porzio,
gran fede! loredano, 5-78: non lice al prence esser peggior di tutti,
andare un palmo sol più non gli lice. soderini, i-128: se..
dice: rodere ancora qualche boccon mi lice. carducci, ii-17-163: auguro..
a mio poter felice / mentre mi lice, ognor vogl'io ch'appieno / m'
ma perché negarla alla nostra favella? lice alla figliuola torre liberamente dalla madre sua
per che anco a me tocar non lice / quel bianco seno ove te vidi involta
surri e le lacchie e anco le lice vi vengono altresì a'tempi, e anco
la fè, per la patria il tutto lice. botta, 6-ii-5: o ciò
: avean insomma il jus, che chiamar lice / la legislazion della natura, /
purpurei o violacei con ca lice spinoso e ampia corolla aperta e interna
'l citiso ella segue, segue te, lice, bella, dameta. panigarola
fazio, iv-22-70: così ricercando le sue lice, / vi trovammo bordella sopra il
= deriv. dal fr. lice 4 barriera '(sec. xii)
: non è onesto tutto ciò che lice, / né lice sotto spezie d'onestate
tutto ciò che lice, / né lice sotto spezie d'onestate / con tinta
non sol del ben che qua giù lice, / per quel che viverà,
, ingegno, amore e forza, tutto lice. giannone, 278: né
nostra dolente madre / porto quel che mi lice, / e mesco all'opra vostra
g. ferrari, 281: tutto lice al sacerdozio,... la sua
alcuno loco ov'albergh'eo, se lice. dante, inf., 23-128:
vedovetta e casta, / sì come lice? pananti, ii-98: che libro avete
libro avete, dimandai, se lice? grafi, 5-958: un core onesto
accorto / si cheta alfine, se lice, / e a chi lo stuzzica,
corpo, a cui a pena viver lice. dante, inf., 13-54:
. malpighi, xxxviii-18: lamentar me lice / di te che, amando in
solo il bel nome a voi ricordar lice, / né vuol amor che lo
, ho qualche pace / e mi lice mirar l'ombra tua nova / che
viva in gioia / quanto viver mi lice in questo stato, / che struggermi anzi
unguento / e qualunque profumo, onde ne lice / all'odorato aver almo contento.
arrendi insin ch'è tempo e che ti lice / frutto raccor di tua pietà.
di tua pietà. leopardi, 17-124: lice, lice al mortai, non è
pietà. leopardi, 17-124: lice, lice al mortai, non è già sogno
/ come stimai gran tempo, ahi lice in terra / provar felicità.
, lasso!, riveder più non mi lice / quella che di bellezza optenne il
stile e 'l dolce canto / sperar non lice più per questo bosco, / ricominciate
contemplare l'eterna beatitudine, il che non lice di fare a quegli che non sono
goda quel ch'or godere a me non lice. melosio, 3-i-165: no no
no no, che a te non lice / saper ciò che sarà; / verità
. metastasio, 1-i-465: se non lice / a noi vivere uniti / felicemente
: ma a possente signor scender non lice / da le stanze superne infin che al
/ avara falciatrice / d'insidiar non lice / chi disprezzar la sa. foscolo
/ nomarla a me lingua mortai non lice; / tu la dicesti, amando,
tu nostra dea, / se dir lice e convensi, / vergine d'alti sensi
13-8: ben credo (se dir lice) / che avete doglia assai di tanto
inanzi agli occhi de su'amor gli lice / del suo raro valor far prova
amata / l'anima stanca alfin spirar mi lice. martello, 455: tre
quella de'draghi, e, se lice paragonar cose minime a massime, quella de'
leopardi, 32-190: però, se nominar lice talvolta / con proprio nome il ver
nelle sue prose italiane, ciceroneggiò, se lice usar la parola, nelle sue prose
d'ogni favor ch'a donna casta lice. orsi, 35: uom che in
né misura il piacer da ciò che lice, / chiama destino il suo capriccio e
pace, / direm sol ciò che più lice. c. gozzi, 4-123:
la aiuti / a imparar ciò che lice e che non lice. -impers
a imparar ciò che lice e che non lice. -impers. latini,
latini, i-1904: poi, quando ti lice, / l'amico tuo ga- stiga
5-26: per ubbidire all'uom giammai non lice / disubbidire a dio onnipotente. de
: aspetta, / ch'a me non lice dimorar più teco / e so che
: né per temenza lascierò, né lice / a magnanimo cor, l'impresa e
. zani, 102: non lice ad alcuno o visitar o parlar alle regine
o vergini; / più rimirar non lice: / sposa, ti accheta e soffri
et ognun dice: quei sa quanto lice. forese, vii-785 (4-9):
si pon l'umida notte, né più lice / tener gli armenti in questa alta
. / il come appalesar né vo'né lice. goldoni, xiii-405: non arrestar
più dura impresa, / in cui non lice adoperare il socco. massaia, 11-184
una seconda volta in parte che non lice nominare. saba, 269: tutto il
tutto il dolor che ho sofferto non lice / dirlo, 'né voglion mie rime
4. locuz. quanto, per quanto lice: nella misura e nei modi consentiti
noi permesso e divenire, per quanto lice a povere creature, simili all'altissimo
io qui mi vivo, per quanto lice, tranquillo, e amato sopra ogni
io son felice / quanto quaggiù esser lice. 5. prov.
, per la patria, il tutto lice. fr. della valle, 182:
, 182: col fato contrastar non lice. sempronio, 9-10: tutto lice a
lice. sempronio, 9-10: tutto lice a chi salute agogna. forteguerri,
10-102: tra marito e moglie il tutto lice. = voce dotta, lat
= deriv. dall'ant. fr. lice, dal franco listja, deriv.
beata pianta, a cui nocer non lice / sdegno del cielo o lontanar di sole
/ alcuno loco ov'albergh'eo, se lice. l. frescobaldi, 2-86:
sozzi. cerretti, xxii-481: aspra fu lice al misero / fiacco, qual
nostra dolente madre / porto quel che mi lice. nievo, 529: parricidio,
di (juxxdpioc * fe lice ', con valore esclamativo e sottintendendo dio
12-41: né per temenza lascierò, né lice / a magnanimo cor, l'impresa
scommetto il tre contr'uno, / lice mia, che drudo alcuno / più non
quiete, pace nel mondo aver non lice. d'annunzio, iv-2-784: perché siamo
1123: al preso impegno / più non lice mancar. chiari, 1-iii-89: parevami
tuoi paia, / perch'a ninfa ciò lice / di stirpe marinaia.
è quella de'draghi e, se lice paragonar cose minime a massime, quella
corpo, a cui a pena viver lice. -tenere mene con qualcuno:
la torna ad abbracciar, mentre gli lice. gemelli careri, 1-vi-33: mentre i
dolente madre / porto quel che mi lice, / e mesco all'opra vostra
/ promesso alla sua stirpe, / lice dunque sperar? -che presenta tradizioni
vi-3-245: deh, poiché non ti lice esser più meco / fra gli agoni mondani
segno / in tanta occasion passar ben lice; / pur che sia morta o
lingua mortale / non pò, né lice, non che mover l'arme.
disperare '. ghislanzoni, 1-11: questo lice, per esempio quando l'aveva definita '
5: ad un musico bello il tutto lice. / di ciò ch'ei fa
hai tu collera più? dimmi se lice / ch'io venga innanzi all'alta
e più vivezza, e tumulto, se lice ir, di colori nel tutto.
. sono caratterizzate dal ca lice diviso in dieci parti, la corolla campaniforme
, quello che in più maniere sem- lice o doppio si forma sur un canapo e
approvarla. campanella, i-337: né lice ancora dir male neu'ariosto per aver
e fresco è il tuo dominio, e lice / sempre a signor novello esser severo
il suo maggior poeta, secondo affermano lice e 'l più semplice. b. croce
/ et ognun dice: quei sa quanto lice. boccaccio, dee., 5-1
, ho qualche pace / e mi lice mirar l'ombra tua [del fratello defunto
1-13: diverso all'effetto esser non lice / da quell'ordin che in lui stabil
lasso!, riveder più non mi lice / quella che di bellezza optenne il regno
. baldi, 282: né men lice sperar che ambo congiunga / di sacre
a quella che a me andar non lice. /... / poi che
'suoi ritrarsi / più non gli lice; ché fu sua la sfida. /
te, maria, di farlo non lice. foscolo, xvi-481: se lavorassi,
quanto la sorte vostra è più foe- lice, / tanto è più dii mio duolo
e a me il colume mio veder non lice ».
pon l'umida notte, né più lice / tener gli armenti in questa alta
xi-1150: stelle! se non mi lice / le soglie penetrar, soffrasi almeno /
sol sfogar il duol, ma ancor vi lice / mostrar col pianto il mal che
/ parole udii che altrui ascoltar non lice, / fra perle e rose mosse con
dell'orizonte, / ove poggiar non lice al mortai piede. baldi, xxxvi-375
/ acceso in fiamma ancor più che non lice, / sentir la forza del piombato
/... / ove poggiar non lice al mortai piede. ariosto, 4-49
/ esprimer nulla alla fin non gli lice. tesauro, 2-188: quanto più ignuda
, 1-i-25: posar senza anelar non lice, / ché a beua gloria con sudor
ora che truova alcun a cui sia lice / prestar la potta, perché più non
alto consiglio, / cui contradir non lice, ha già prefisso, / e la
. muzio, 5-132: or non lice, signor, ch'alcun mortale / contra
: soccorri ornai, se 'l mio pregarti lice, / al miser stato mio posto
/ ché così caste lodi udir non lice / ad anime che sian scabre e
/ e qualunque profumo, onde ne lice / ah'odorato aver almo contento. g
! assai felice / se respirar ti lice / d'alcun dolor: beata / se
prose italiane, ci- ceroneggiò, se lice usar la parola, nelle sue prose latine
13-8: ben credo (se dir lice) / che avete doglia assai di tanto
o venir come terzo a me qui lice. tassoni, 3-52: di bianca pagliarola
11-96: d'ape iblea turbar non lice / la quiete a'fiori in seno:
l'eterna beatitudine, il che non lice di fare a quegli che non sono ancora
ove a quei che siedono gli secondi non lice stender le dita fuor del proprio quadretto
essa non sol del ben che qua giù lice, / per quel che viverà,
ché nella penna gli è rimasto 4 lice '. -far precipitare dall'alto
arrendi insin ch'è tempo e che ti lice / frutto raccor di tua pietà.
che noi facesse al tempo che più lice. / liceva in quel momento ove si
: quel che da poesia sperar mi lice / è il poter dir col suo favore
/ ché diverso all'effetto esser non lice / da quell'ordin che in lui
per che ancor a me tocar non lice / quel bianco seno ove te vidi
radice, / che a dirla qui non lice, / che mi rendea imperfetta.
il lume; / alle bestie far lice del loro ventre un nume. batacchi,
de la gran dea, onde a ciascuna lice / gir sotto e sopra a lo
/ e vide cose che parlar non lice. campailla, 12-103: l'anima è
xi-434: ecco, se a me pur lice / offrirvi un segno del rispetto mio
rego il mondo et a me sola lice / far quel cne volio, e di
, / esprimer nulla allafin non gli lice. chiabrera, 1-i-5: lascia [o
cielo irato, / a me cantar non lice il gran valore. -crudele
eterni! assai felice / se respirar ti lice / d'alcun dolor: beata /
a me si vetano e non mi lice rinfrescarne la bocca, potesse almeno filena
/ che solo ad ella reparar se lice, / come se dice, ché lo
disagio economico in cui la famiglia sanfe- lice si ritrovava nel 1787. -avere
del mondo riprodursi estinte, / quindi lice imparar che in somigliante ì guisa il
/ o venir come terzo a me qui lice. 4. sentire, percepire
cori, a cui di dio pur lice / esser figlia non men che genitrice,
de'vivi laggiù scende e se pur lice / risolcar l'onda che non ha ritorno
risoluzione e catarro e di altra cosa non lice dire. romoli, 367: se
senza stimol si grande, a cui non lice / ritegno opporre, forse il re
argenti vivi. delfino, 1-77: non lice ad alcuno / veder picciolo rivo il
che udire a mortale uom già mai non lice. brasca, 113: la nocte
rosseggiar dell'onzonte, / ove poggiar non lice al mortai piede. -il
« s'ei ti giova, ei lice ». quarantotti gambini, 10-407: ci
, / ché in cor gentil rusticità non lice. ramusio [angoliera], cii-v-83
dunque sol tanto a donna e più non lice? bracciolini, 2-3-70: l'un
con mano salace / quel che non lice e accarezzare ardito / le molli guancie ai
il giovane. 9-72: più oltre / lice veder ch'el tutto 'l mondo ammira
/ ché così caste lodi udir non lice / ad anime che sian scabre e villane
, ch'ai tuo amor non mi lice / schiuder: vi trovi il cor la
e prender l'aria (come si (lice dei neonati) senza caffè.
fenice: / dove, se mai ti lice / parlar con seco, di'che forte
fatti onesti e degni / (se tanto lice a i miei toscani inchiostri) /
se i moti del cor seguir mi lice, / artamene è il suo re.
, xxxvi-38: al enn biondo sopra, lice candida, ponle, et adorna /
, rimessi, aspirati: ce in lice, gio in agio; semivocali, rimessi
te, gran benedetto, a te ben lice / di sfabricar la porta / a
, iii-2-119: nomarla a me linguamortai non lice; / tu la dicesti amando beatrice.
sì che me ricordar di me non lice. caro, i-136: voi, per
. marchetti, 4-233: crescer poi lice ai giorni ed alle notti / smagrirsi
g. l. cassola, 85: lice saper onde derivi / che quel pelagoiù si
un'infelice. / ad un eroe non lice / trascurar di soccorrere una bella.
: poscia che a me più mirar non lice / quella che palme a'bei desir
viene, / in cui sperar non lice aure seconde, / te prenda in duce
g. l. cassola, 85: lice saper onde derivi / che quel pelago
xxxvi-136: lungi vide l'alloro di lice, ch'aveva / già sparsi intorno
occhi miei fortunati, oggi a voi lice / ne lo spazio mirar di un sì
: non è onesto tutto ciò che lice / né lice sotto spezie d'onestate /
onesto tutto ciò che lice / né lice sotto spezie d'onestate / con tinta cappa
ecc. giraud, 1-242: lice ricorrere / per blande vie / allo specifico
, o vergini; / più rimirar non lice: / sposa, ti accheta e
/ ite veloce, ché 'l tardar non lice / a chi è soposto al gran
paragone. redi, 16-i-19: non lice ad ogni vino / di pumino / stare
bel frutto: / che più sperar mi lice, / se non doglioso lutto?
e dal tema dei comp. lai di lice e sicuro tanto sul suo ricco malacquisto.
, 270: la stratificata (se così lice chiamarla) strut7. ling. in
. si sarebbe potuto subito rispondere che lice e non lice usar i veleni.
potuto subito rispondere che lice e non lice usar i veleni. -clamorosamente provocatorio.
se mie viscere sei, come a me lice, / sviscerato cadavere innocente, /
. dalla casa, lx-3-151: non vi lice [o miei occhi] affidarvi nel
dì felice / sol di veder mi lice. gozzano, ii-167: tornavi morta a
venti. marchetti, 5-78: veder ne lice / sorger dal tetro sterco i vermi
batte- smo: a l'uom non lice / in lei terger la macchia originale,
), avendo tutte una molte- lice terminazione in circolo. cassola, 1-127:
a due classi, cioè terra sem- lice, e terra composta. la semplice altro
numerose specie di vermi provvisti di sco- lice con quattro ventose, parassiti degli squali.
con più vantaggio / che non gli lice. sestini, 35: quand'io contemplo
rea con più vantaggio / che non gli lice. -indurre a desistere dall'occupare
goldoni, x-1166: ad un eroe non lice / trascurar di soccorrere una bella.
l'armi. varano, 1-436: non lice / a te l'armi trattar.
29]: 'triplice'o 'tri » lice sindacale': detto, per lo più ironicamente
il pensier, ché a me tornar non lice, / se ria non cessa il
a prò della patria a lui pur lice / nuove glorie mercar del trace ai lidi
dolente madre / porto quel che mi lice, / e mesco all'opra vostra
: beati a cui fuor d'uman uso lice / tra smeraldi e rubin muovere 'l
con più vantaggio / che non gli lice. magalotti, 9-2-174: ma io m'
detto / un grande inconveniente af- finnar lice. 3. proteggere un alimento da
/ o venir come terzo a me qui lice. b. corsini, 15-78:
ché sai che a noi piu lamentar ne lice. n. villani, i-3-102:
restar non m'è dato e non mi lice / di condur meco voi nel grave
dì felice / sol di veder mi lice. fantoni, i-55: non t'ama
/ divien putrido e marcio, indi ne lice / saper che fassi ai non senso
104: questo peccato in voi riprender lice, / che più d'ogni altre
dolente madre / porto quel che mi lice, / e mesco all'opra votra il
. alamanni, 7-i-107: or come lice / che una beltà che ogni beltade