. aleardi, 1-158: l'ultima libava / stilla del suo falerno / in una
nessuno / bevere ardiva, se già non libava al potente cronide. d'annunzio,
. aleardi, 1-158: l'ultima libava / stilla del suo falerno / in una
. aleardi, vi-543: l'ultima libava / stilla del suo falerno / in una
insaziata / e imprevidente; e l'ultima libava / stilla del suo falerno / in
insaziata / e imprevidente; e l'ultima libava / stilla del suo falerno / in
nella coppa, e alla possente / figlia libava del- l'egioco giove, / supplichevole
s'asteneva da ogni alimento. trasea libava col proprio sangue a giove liberatore.
/... e l'ultima libava / stilla del suo falerno / in una
/ d'una un gran vecchio che libava il vino, / con gli occhi al
agile conversazione, che li sfiorava e libava e li risolveva talvolta ma di volo,
alla figliuola. monti, x-3-448: libava un tenero / bacio al bel labbro
che fosse alcuna nave di mori che libava con la fortuna. -sostant.
d'una un gran vecchio, che libava il vino, / con gli occhi al
sacerdotessa / e intento al suono socrate libava, / sorridente a quell'ara. verga