cui uscivano grugniti sordi... e lezzi aspri di carne riscaldata. pancrazi,
io, accennando / con socchiuse pupille e lezzi e attucci, / trarre'mi intorno
di fare grand'atti e gran lezzi. = deriv. da caso1
quel mai non si sent'altro / che lezzi, friggibuchi e piagnistei. mar rini
da cui uscivano grugniti sordi e grufolii e lezzi aspri di carne riscaldata. fracchia,
solite forse di fare grand'atti e gran lezzi, quando si dava il caso che
focosa, / ma vampa che tra lezzi egra risplende, / grave a sentirsi,
illusione di vita, con ismancerie, con lezzi, con espedien- tucci d'ogni sorta
giovane, 9-864: -questi non son che lezzi. / -e giuochi, e
-e giuochi, e vezzi, e lezzi, e atti, e scede, /
, lxxv-141: i fiati maritali erano lezzi / di solfo e di bitume. la
sputacci, i fastidi dei fiati, dei lezzi, de le bizzarrie, e de
. gran quantità di pettego lezzi o < 5 persone pettegole. -anche
certe mosse, certi prilli, certi lezzi non preventivati dal comune raziocinio.
, i fastidi dei fiati, dei lezzi, de le bizzarrie e de le maledizioni
io sento odori e puzze note, sento lezzi sento fermenti. savinio, 22-35:
di pidocchi rivestiti / con quelle smorfie e lezzi scimuniti. da ponte, 1-493:
porticato agricolo, con tutti i luridi lezzi della stia esaltati dalla grande umidità.
. „ / con quelle smorfie e lezzi scimuniti. fagiuoli, x-23: così con
sputacci e fastidi di fiati, de lezzi, de le bizzarrie e de le maladizioni
crete, e insino i fanghi e i lezzi. = forma femm. di
, i fastidi dei fiati, dei lezzi, de le bizzarrie e de le maladizioni