1-55: arranca, sbietta, spu- lezza, calcagna, / misericordia! e volta
non era armata di bel lezza come cecilia tron; però era gloriosa come
restar privi, per la loro piccio- lezza, di attività e vigore bastante a resistere
, e con una amorevo lezza di cuore, dandoti d'un benvenuto ne
, non è un'ora, una lezza di fieno ne la tale strada, la
: in alcuni distretti, come por- lezza e piazza, il capoluogo stesso non giunge
citrinézza mescolata, cioè gial lezza, e paiono tutti di gruogo.
fórma 1 aspetto, bel lezza, forma '). deformata
disus. affabilità, genti lezza, condiscendenza. bresciani, 1-i-174
; e da questo alterni e multiformi / lezza, l'arte, la lingua, un
non venisse misto di debo lezza e viltà. pecchio, 51: gli
, che era una bel lezza. segneri, iii-1-151: un certo mal
è pur una gran genti-, lezza e galanteria cavalcare ogni giorno cavalli turchi,
l'amo: « bel lezza se domani sei di turno, perché non
rimbrunire de la notte, e che la lezza non si scaricava, pensò che si
angolo). lezza all'intelligenza di sì divine strutture. cesarotti
... nella mente dall'inconvenevo- lezza degli amori. delle colombe, 2-341:
amato in lei la bel lezza della rarità, l'unica non ingiusta,
dice che la nicistà dell'umana fiebo- lezza è sodo legame, la quale in questa
nieri, 3-1 n: 'lezza ': frana. anche i modenesi dicono
frana. anche i modenesi dicono 'lezza 'il fango sdrucciolevole e intriso..
, non è un'ora, una lezza di fieno ne la tale strada, la
, e veggendo... che la lezza non si scaricava, pensò che si
. pataffio, 2: grignaccola perieoi sempre lezza. savinio, 1-82: un denso
la più minuta ed altra per la lezza. 3. figur. tose
nello splendor dell'apparente bel lezza dell'amata. lupis, 3-168: allora
viventi, l'inopportuna grossezza o piccio- lezza de'volumi, gl'interessi mercantili de'librai
. dominici, 4-210: se lezza in generale, dite voi di quella dell'
chiamarla [la lucciola] nella piccio- lezza del suo composto, se un mossolino alato
relegato nelle tenebre e tra la parvo- lezza, non ostante il loro alto ingegno,
ìt-4 (i-59): ella lezza nei gesti, nei comportamenti, nel linguaggio
di alla indurre ragionevoalla lezza). lippi, 9-40:
s'essequisse, incolpando la propria debi- lezza in non aver possa d'aiutarlo. alfieri
43: guidandoci subito con gran prestevo- lezza nel salotto buono tenuto al buio per paudizione
termino si possa stendere pogniamo la oel- lezza d'una donna, non ignorando le proporzioni
larghissimo donatore merita di ricevere tanta agievo- lezza e leggierezza delle amorose affezioni che, quante
in idolo di qualunque grandezza o piccio- lezza si diminuisce o s'accresce dal giudicio de'
lunga vergognosa mol lezza. mazzini, ii-334: tocca a noi
tutte le cose la bel lezza e la grazia. calvino, 1-458:
lo date in contorto della mia debi- lezza? rappresenterò una 'salve'per voi alla vergine
., i-623: ciascuna somma crude- lezza sboglienta nel cieco furore, al quale da
di educazione, di genti lezza di modi, di sensibilità; sgarbato,
secco: tanto è difficile il lezza ornato sorge il grande e pudico virgiliano sermone
della di lei somma genti lezza sempre maggiormente obbligato. mazzini, 11-208:
ii-239: l'amore mi ha lezza girando incessabilmente tempestavano e da prora e
approfittando della benevolenza, dell'arrendevo- lezza, della buona fede altrui; pretendere un
1-55: arranca, sbietta, spu- lezza, calcagna. b. giambullari, i-75
abbattimento e alla severa debo lezza della morte, cangiarono in un punto l'
, e si vedrà manifestamente le debi- lezza sua se in luogo della materia ripogniamo le