alta italia; in toscana poi da alcuni leziosi che vogliono gallicizzare. deledda, ii-323
ironico. arila, 64: i leziosi infrancesati, per significare che una cosa
, e via discorrendo. né i leziosi soltanto lo dicono, ma, che è
cappuccini, 27: « bon-ton: i leziosi, che molto prendono dalle lingue straniere
); che ostenta modi affettati, leziosi. -per estens.: privo di nerbo
lo epicureo mecenate, i cui modi leziosi tutti e cascanti di vezzi, e
atti e vezzi per lo più alquanto leziosi e poco naturali, e farsi corteggiare
galileo, 3-4-510: gli uomini delicati e leziosi reputano molte volte gran ferita una leggerissima
squisita (non sempre disgiunta da atteggiamenti leziosi e da un tono manierato, per
. roberti, i-103: certi dipingitori leziosi carezzano quasi in miniatura ogni peluzzo ed ogni
roberti, i- 103: certi dipingitori leziosi carezzano quasi in miniatura ogni peluzzo ed
che fa smorfie, gesti affettati e leziosi; noioso, fastidioso. - anche al
e ficosamente, a mo'de'bambini leziosi o che fanno l'uggie. si
: cerchi di gente conversano presso tavolini leziosi onde fumiga il tè. -con
lingua, pel loro contegno, frasario e leziosi costumi. manzoni, 105: di
lo più al plur. gesti teneri e leziosi con cui le donne dimostrano simpatia o
epicureo mecenate, i cui modi, leziosi tutti e cascanti di vezzi,.
, non lascia- van luogo a titubamenti leziosi. serao, 3-61: l'allegro e
piovene, 173: discorreva con modi leziosi, strascicando il discorso in mille domande
corpulento, sulla cinquantina, con due leziosi balletti a virgola. -che manca
. papini, 140: benché alcuni leziosi, con attenzione, cred'io,
ben messo 'è maniera francese usata dai leziosi per 'bene abbigliato, ben vestito,
di scarso rilievo o, anche, leziosi e futili, per particolari minimi e trascurabili
si fanno avanti / con mille smorfie e leziosi inchini. conciliatore, iii-86: le
e gentili (o anche affettati e leziosi) o serie di suoni, di impressioni
affetta continuamente sorpresa e meraviglia con modi leziosi. crusca [s. v.
far moine, a indulgere a vezzi leziosi, a smancerie. -anche: lusingatore,
l'epicureo mecenate, i cui modi leziosi tutti e cascanti di vezzi, e
. figur. uomo azzimato, di modi leziosi, damerino effeminato; giovanotto esagerata-
imbronciata e scontenta o atteggiamenti svenevoli e leziosi di ripulsa; fare le smorfie.
bene questo sciampagna! 'e i leziosi poi, tanto per scimiot- tare,
ed esagera tamente affettati, leziosi o, anche, con facilone
ai gesti vivaci e esageratamente affettati, leziosi, esibizionistici, al fatalismo, alla
nastri, di trine, di ornamenti leziosi; infiocchettato. ordinamenti fiorentini,
. letter. ant. compiere atti leziosi, svenevoli; comportarsi in modo
modi alquanto eleganti, raffinati o anche leziosi, effeminati. nievo, 1-278:
ben vero che vi sono alcuni giovanotti leziosi i quali dicono 'permea 'per
o 'patuà ': dicono i soliti leziosi, che trovano insufficiente la lingua natia
-al figur.: bagaglio di versi leziosi e frivoli. rovani, 2-ii-588:
, o quarantotteggiamenti faticosi e amoretti leziosi! = deriv. da quarantotto1
? salvini, v-3-4-11: questi delicati e leziosi... vogliono che si dica
sì darti: copia di suoi leziosi guardi e lascivi sorrisi e scilinguate risposte
arricchimenti e ornamenti, per lo più leziosi o inutili, lo stile di un'opera
. esprimersi con toni sentimentali, stucchevolmente leziosi. r. sacchetti [« l'
ha aspetto o modi eccessivamente aggraziati, leziosi. passavanti, 99: non sia
giovinetta vezzosa, assumendo pose e modi leziosi e, anche, altezzosi (una donna
boria presuntuosa o compiendo gesti affettati e leziosi (secondo le consuetudini tradizionalmente attribuite agli
, vengono fuori scrittori ora tronfi e leziosi, ora sforzatamente spiritosetti e arguti, ripetitori
ragazza o giovane donna che ostenta modi leziosi, svenevoli, civettuoli e rivolge particolare
. agg. gerg. che ostenta modi leziosi e civettuoli e rivolge particolare attenzione al
, di giochi di parole affettati e leziosi; il suo costume era contraddistinto da
173: ai vecchi discorreva con modi leziosi, strascicando il discorso in mille domande inutili
si fanno avanti / con mille smorfie e leziosi inchini. settembrini [luciano],
: per istrapazzo si gustano, o da'leziosi svogliateli ^ e donne gravide. nievo
salvini, v-3-4-11: questi delicati e leziosi... ripudiano la no- stral
fatta, non lasciavan luogo a titubamenti leziosi. = nome d'azione da
una dimostrazione matematica. -scrivere versi leziosi e sdolcinati. -anche so- stant.
. figur. che ha modi, atteggiamenti leziosi, manierati; agghindato con estrema ricercatezza
teneri affettuosi e, talora, anche leziosi, affettati nei confronti di qualcuno.
aggraziati e anche, talvolta, eccessivamente leziosi, svenevoli. boccaccio, dee.
6. per estens. che ha modi leziosi e affettati, che eccede in smancerie
zerbinescaménte, avv. con modi affettati, leziosi, frivoli. baretti, 1-4
una vita frivola, che ha modi leziosi, affettati; zerbinotto. - anche
frivolo e galante, dai modi eccessivamente leziosi e ostentati; damerino, bellimbusto,