la ciociara... era già una leziosa figura di com media accomodata
a'suoi figliuoli un'educazione dispendiosa e leziosa, che disperi lui, e perda
in una forma ricercata, svenevole, leziosa. tommaseo, iii-446: e'pareva
aveva la stessa perfezione di tratti un po'leziosa e bambolesca della madre. calvino,
, sf. espressione eccessivamente ricercata e leziosa, stile spiritoso e superficiale.
gibilterra, di quello che ne mostri una leziosa dama quando il suo cagnolino si rompe
), agg. agghindato con cura leziosa. di breme, 20:
/ che stia 'n contegno, stucchevol, leziosa. manzoni, pr. sp.
-affabilità, amabilità (un po'leziosa e smancerosa, con un'ombra di
cortese; comportamento, espressione sdolcinata, leziosa, smancerosa, svenevole. giusti
una cura minuziosa della persona e una leziosa ricerca di eleganza). gelli
senza parlare altresì di quella amorosa, leziosa, confettata educazione, che fanno di voi
affatto trecentistiche. -di eleganza eccessiva, leziosa (una persona). p.
quella eleganza fina e non morbida né leziosa che è propria dell'arte italiana.
incoraggiare lo scrivere in forma tronfia, leziosa ed impropria. e. cecchi
lazzaro. 5. eleganza alquanto leziosa, raffinatezza con affettazione (nel discorso
, sf. ant. donna smorfiosa, leziosa. aretino, ii-256: come
vestire con frivola eleganza; comportarsi con leziosa ed effeminata ricercatezza di modi; corteggiare
ricercati vezzi egl'imitava / d'una leziosa femina galante: / or fiso sullo
delle forme originarie e locali alla raffinatezza leziosa delle forme d'importazione. =
rajberti, 5-149: i lenocini d'una leziosa retorica larvano il veleno e producono incancolabile
arte; ricercatezza minuziosa, affettata, leziosa di uno stile. marino, vii-419
lesso; persona sempre malaticcia, o leziosa. è un fico lesso. pare un
: ell'è / di sua testa e leziosa. allegri, 35: né
figlia d'un mandarino, pretenziosa, leziosa, ambiziosa e viziosa. -per metonimia
la delicatezza degenera di leggeri in una leziosa galanteria, in ima misteriosa insipidezza.
, assumevano un'andatura dondolante un poco leziosa. moravia, iv- 168: «
era, l'avea resa effeminata e leziosa. monti, 4-3-123: omero valevasi
. butti, 70; la mazurka, leziosa e sdolcinata,... si
a volte, un po'pretenziosa e leziosa o troppo enimmatica e solenne. saba
floscia, insipida, mingherla, sguaiatamente leziosa. -linguétta (v.)
che si esprime con affettazione ricercata e leziosa (uno scrittore, un autore).
galante (per10 più fatua, affettata, leziosa, svenevole, ma non senza un'
figlia d'un mandarino, pretenziosa, leziosa, ambiziosa e viziosa. 2.
, un inedito. -anche: opera leziosa, talora anche piacevole, ma priva di
loro gusto della minuzia, quella cura leziosa, quella loro gravità nelle piccole cose
. figur. persona sdolcinata, affettata, leziosa. cagna, iii-186: vedilo adesso
civettuola. 4. struttura architettonica leziosa, pacchiana. ojetti, iii-300:
: floscia, insipida, mingherla, sguaiatamente leziosa, pillottata tutta d'affettazioni e di
. -parlare o esprimersi in maniera leziosa e affettata; sdilinquirsi. carducci
. figur. spreg. discorso o chiacchierata leziosa e noiosa, priva di interesse e
, recitato, cantato con voce flebile, leziosa, cantilenante, o, anche
tintinnio di bottiglie. -espressione leziosa e bamboleggiante. buzzati, 4-472:
: floscia, insipida, mingherla, sguaiatamente leziosa, pillottata tutta d'affettazioni e di
loro gusto della minuzia, quella cura leziosa, quella loro gravità nelle piccole cose,
: la delicatezza degenera di leggeri in una leziosa galanteria, in una misteriosa insipidezza.
lusinga (per lo più affettata e leziosa); moina. c.
-che ha o manifesta un'ispirazione leziosa, svenevole, fatua. tommaseo
-sensualità, languidezza, voluttuosità spesso leziosa ed effeminata degli atteggiamenti, dei gesti
2. figur. giovane donna leziosa e fatua. c. gozzi,
, in una forma eccessivamente ricercata e leziosa. brignetti, 3-158: l'esca
, sm. invar. tose. persona leziosa, smancerosa. p
e ha una connotazione affettiva o anche leziosa e sdolcinata). lucini, 1-348
linfatiche, gpnfie, senza espressione -l'attitudine leziosa e comune; da oleografia.
giovani contadini (ma con cura leziosa per i particolari oleografici del mondo agreste
più giovane) di eleganza ricercata e leziosa, non priva di volgarità e cattivo
. locuz. a paino: con eleganza leziosa e affettata, ma un po'volgare
di filo, scarpine di vernice, vocina leziosa, graziette d'uno schifo mai visto
. ucini, 5-189: amo pargoleggiar leziosa i frizzi cui applaude la moda.
no certo. -termine, espressione eccessivamente leziosa e sdolcinata. balbo, 6-261
brodo. 2. figur. opera leziosa, chicca. imbriani, 7-109:
opera, discorso, espressione sdolcinata, leziosa, con fini gratificanti e consolatori.
per lo più affettata, sdolcinata, leziosa, secondo i modi dell'arcadia: ed
baci. butti, 70: la mazurka leziosa e sdolcinata... si ripeteva
: floscia, insipida, mingherla, sguaiatamente leziosa, pillottata tutta d'affettazioni e di
, puoi vederci anche una pomata di leziosa letteratura, di quella che ai tempi
figlia d'un mandarino, pretenziosa, leziosa, ambiziosa e viziosa. manifesti del
, puoi vederci anche una pomata di leziosa letteratura, di quella che ai tempi miei
-figur. giungere a un'eccessiva e leziosa raffinatezza. bettinelli, 3-482: quest'
in modo poco realistico, con grazia leziosa. dossi, iv-120: favretto è
hanno una grazia un po'frivola e leziosa. giuliani, i-163: cotali scritti
oriani, x-6-220: mi rispose prolissa, leziosa, non finiva mai. serra,
sala si atteggiava a donnina languida e leziosa. 2. ant. servitore
la delicatezza degenera di leggeri in una leziosa galanteria...: anzi che
ed accese la sigaretta, con cura leziosa, badando ad irrorare di esatto fuoco la
la boccia, allora: e con una leziosa mossetta la mano si rovesciava e
, sf. region. ragazza o donna leziosa, smorfiosa. palazzeschi,
portamento e nel vestire di un'eleganza leziosa. pananti, i-396: mi farà
rappresentazioni. -espressione letteraria manierata e leziosa. carducci, ii-21-187: limpidissima e
. butti, 70: la mazurka leziosa e sdolcinata... si ripetevacontinuamente in
disus. smanceria, espressione manierata o leziosa. baretti, 6-401: vale a
ridicola. -anche: ragazza svenevole, leziosa. fanzini, iv-448: 'madama sinforosa'
proposito. — scritto in maniera leziosa e sdolcinata. baldini, 13-58:
spreg., per indicare un donna leziosa, svenevole). dossi, iii-46
§morfiosaménte, aw. in maniera affettata, leziosa, sanguineti, 1-55: anche
sorriso logica. in maniera affettata e leziosa. di giacomo, ii-470: triste
io 2. comportarsi in maniera leziosa, svenevole; fare « chi non mangia
angiolini, 797: 'squinsia': smorfiosa, leziosa. svevo, 6-205: -go giusto
che stia 'n contegno, stucchevol, leziosa. lippi, 6-108: questi cittadini
che spinosa, / che pelosa, / leziosa / permalosa / spigolistra e stiticuzza /
già coppier dei numi ganimede / con leziosa andatura e straculata. = comp
che stia 'n contegno, stucchevol, leziosa. fagiuoli, i-44: io sto bene
di grazia e venustà, anche un po'leziosa. scaramuccia, 38: investigando sempre
. 7. eseguito in maniera leziosa (un pezzo di danza, una
avere, tenere atteggiamenti improntati a grazia leziosa, ad ostentata affettazione; mostrarsi, pavoneggiarsi
ella era, l'avea resa effeminata e leziosa. 7. dir. porzione
in punta di zoccoli: parlare in maniera leziosa. p. fortini, i-io:
, contraddistinti dal gusto per una moda leziosa e stravagante. piccola enciclopedia hoepli,
. femminilità, per lo più fatua e leziosa, propria di giovani donne o ragazze
più giovane) di eleganza ricercata e leziosa, non priva di volgarità e cattivo gusto