funebre penombra dei teatri lirici ha la levigata dolcezza delle lampade alabastrine. beltramelli,
piallare; ridurre a superficie liscia, levigata. - anche ai figur. pallavicino
un enorme piroscafo arenato: la pietra levigata sembra metallo lucido compatto.
3. dial. lastra di pietra levigata, su cui si impasta l'argilla
operazione con cui si rende lucida e levigata una superficie metallica (mediante schiacciamento del
bugne poco rilevate, a superficie levigata. -bugnato a punta di diamante
punta di ferro, per renderla meno levigata. cellini, 590: ancora abbiamo
dalla faccia rossa, carnosa, levigata e splendente come un miraggio, con
paesanotto dalla faccia rossa, carnosa, levigata e splendente come un miraggio, con
con l'andar del tempo, ben levigata. verga, 3-15: gli andava
liscia, uniforme, lucida, ben levigata, particolarmente adatta alla stampa di illustrazioni
rifrangente, o da una superficie levigata. grandi, 7-282: onde per
zampe, acquattandosi, simulando l'indifferenza levigata d'un ciottolo. -a simboleggiare
stanca troppo affinata, delicatamente lisa, levigata dal tempo, come l'ambra,
di quella foglia sottile, venosa, levigata, donde natura ed arte dipanano la
delle fibre. govoni, 1203: levigata conchiglia un dì sarai / tutta corsa
la moglie era una formosa biondissima, levigata come una ceramica. -come epiteto
da simulare, quando la roccia è levigata, uno scritto in caratteri ebraici; runite
colme; la pelle ovunque tesa, levigata, quasi satinata, non guastando neppure
con la quale si rende lucida e levigata una superficie metallica; brunitura.
rivoluzione. borgese, 1-387: la tua levigata saggezza toscana, da uomo impastato di
. luzi, 1- 15: la levigata prora del giorno / s'incaglia nelle foreste
io introduco nella poesia italiana, troppo levigata e liscia. alvaro, 10-7: roma
, iii-346: ad altri piace la pettinatura levigata, ingommata, scriminata a perfetta metà
a poco a poco ritornar bianca e levigata. d'annunzio, 4-i-148: stava
cosa lisciata diviene pulita, morbida; cosa levigata diviene piana e perde al tatto le
2. in senso concreto: superficie levigata, liscia. e. cecchi,
. qualche fiammella si rifletteva nella cassa levigata d'uno strumento. gozzano, i-760:
un albero rugoso od una pietra / levigata dal mare. quasimodo, 6-135: liscia
6-135: liscia è la roccia come levigata. moravia, iv-222: con un fruscio
vide a poco a poco ritornar bianca e levigata; sparirono ad una ad una le
nudità della donna / macerata affinata e levigata / dai suoi bagni di specchio / coi
si trattava qui di pelle alquanto chiara e levigata, quale quella di certe brune.
turgida imbottitura del ventre sotto la camicia levigata, e si rimise a strofinare e dormire
là dalla vita » su una terra così levigata e distesa, che sembra un mare
accolse subito sua moglie, rosea, levigata, pettinata con tutta la sua chioma
passione angosciosa, ma non sbraitante, levigata dal bon-ton... della vedova dolorosa
i-259: la situazione si fa più levigata, il gusto più corretto, sorge la
. borgese, 1-387: la tua levigata saggezza toscana, da uomo impastato di
di gentilezza esteriore. odio odio alla levigata ipocrisia! -raffinato, ricercato.
io introduco nella poesia italiana, troppo levigata e liscia. d. martelli, 48
pittura di vittorio corcos? attenta, levigata, meticolosa, ottimistica. e.
. comisso, 1-30: aveva l'anima levigata alla poesia della guerra e ci parlò
mare scorreva senza schiuma su la sabbia levigata. marotta, 1-100: si consulta con
1-100: si consulta con la tenera levigata pioggia che il cielo non rovescia ma depone
cose vorrei dirle, ma la bianchezza levigata della carta mi raffredda la conversazione con
grande di carta doppia, rosea, levigata,... ch'è per sé
2. letter. superficie liscia, levigata. d'annunzio, ii-636: terra
, in modo da renderla liscia e levigata. trattato di astrologia [crusca
quanto ha la superficie liscia, levigata (o anche bagnata) o è ricoperto
quanto ha la superfìcie liscia, levigata, rasata o anche bagnata, o è
periodo neplitico o dell'età della pietra levigata (sus palustris). 4.
5-52: il taglio in croce sulla sommità levigata... col marchio di quei
da todi]: la mellifluità levigata che piace alle dame distinte e
2. per estens. superficie levigata, lucente, di un tenue colore
simili a quelli prodotti da una superficie levigata di metallo o, anche, da
analoghi a quelli prodotti da una superficiemetallica perfettamente levigata investita da una sorgente di luce.
pittura di vittorio corcos? attenta, levigata, meticolosa, ottimistica: donne e
piccolo '), con allusione alla struttura levigata del materiale, e lapidatura (v
scriviamo, che nella di lei apparentemente levigata superficie dà commodo alla penna di seminare
tecnica dell'anathyrosis (con fascia perimetrale levigata e zona interna mantenuta scabra e incavata
cato con murra opportunamente intagliata e levigata (un vaso). domenichi
nigricante e calda beltà saracina fosse stata levigata e aggraziata e schiarita, quasi per
caratterizzato dall'uso di strumenti di pietra levigata, anche se permangono quelli scheggiati del
, di armi e strumenti di pietra levigata, di oggetti d'ambra, di
/ un albero rugpso od una pietra / levigata dal mare. caproni, 2-90:
pietra a sezione trapezoidale irregolare, aventi levigata la sola facciata destinata a formare il
pittura di vittorio corcos? attenta, levigata, meticolosa, ottimistica: donne e
seguito, raschiata, tesa, seccata e levigata; era usata come materiale scrittorio (
e una più recente età della pietra levigata o polita, o neolitico).
. e letter. rendere liscia, levigata, lucida una superficie; toglierne la
. -in senso concreto: superficie levigata, lucida o priva di scabrosità.
dell'occhio. -tipo di carta levigata con riflessi lucenti (anche nell'espressione
3. figur. che ha la pelle levigata, liscia. gadda conti, 2-277
vi era noto il rame, l'ascia levigata e la ceramica, e gli abitanti
pulisco, pulisci). rendere liscia, levigata, regolare una superficie; toglierne le
carducci, ii- 12-244: la bianchezza levigata della carta mi raffredda la conversazione con
incidendo su una superficie metallica speculare ben levigata, dura ma non fragile, numerosissimi
-proprietà riflettente di una superficie perfettamente levigata. imperato, 1-25-8: tra queste
miglior cinquecento, limata, ritoccata, levigata. idem, iii-12-188: è ammissibile [
grande di carta doppia, rosea, levigata... la stendono sul banco e
superficie porosa, ne risulta una 'epidermide'levigata che sembra respirare. -percuotere brutalmente
quali girando camminano sopra una lastra ben levigata di marmo o di metallo.
due cilindri metallici verticali, a superficie levigata, tenuti già in rotazione intorno al
, buona e cattiva, rozza e levigata, di città e di campagna, egli
bernoccoluta, mammillonare o sagrinata, levigata o scabra. = deriv. da
passione angosciosa, ma non sbraitante, levigata dal bon- ton... della vedova
il mare scorreva senza schiuma su la sabbia levigata. -immettersi, sfociare.
, iii-346: ad altri piace la pettinatura levigata, ingommata, scriminata a perfetta metà
sdrùcciolo). scorrere su una superfìcie levigata o in pendenza, per lo più
scivolando su una superficie viscida o eccessivamente levigata, che offra scarsa presa. -
un albero rugoso od una pietra / levigata dal mare; nei colori / fondersi
in uno specchio, in una superficie levigata, lustra, in una distesa d'acqua
nelle motrici a vapore alternative, superficie levigata su cui scorre il cassetto di distribuzione.
sogobrina. -che ha la superficie levigata come uno specchio. -occhiali speculari:
grazia minuta per tutte te membra, è levigata, splende di bianco.
superficie può essere liscia, martellinata, levigata o splittata (ottenuta con fresature sul
in quanto ha la superficie liscia, levigata. buzzi, 175: ave,
turgida imbottitura del ventre sotto la camicia levigata, e si rimise a stronfiare e dormire
da tasselli di ebano e acero, levigata, ma non lucida; i pezzi erano
-rame, ottone, acciaio l'elica levigata. bacchelli, 2-v-364: quasi per stimolare
ecc. conferendo forma arrotondata e superficie levigata. - anche assol.
: per guadagnare la striscia umida e levigata della riva avrebbe potuto servirsi della scaletta
agg. che ha superficie liscia e levigata (una carta, un materiale, ecc
geogr. deserto di roccia, talvolta levigata e modellata dall'azione erosiva dei venti o
più romanzesca e meno sceneggiatoria, più levigata e meno sincopata rispetto al passato.
f. lisce). che presenta superficie levigata, adatta per lo più a tecniche