fin che giova. dopo / è letargo di talpe, abiezione / che funghisce su
del compagno e di dimenticarsi in un letargo senza fine. panzini, iii-809:
la bocca boccheggiava come le serpi in letargo quando agognano il pasto e non possono
siete offesi / da un grave e mortifero letargo. s. gregorio magno volgar
e più della notte tra sonno e letargo. papini, 28-307: l'ammirazione
: « un punto solo m'è maggior letargo / che venticinque secoli alla 'mpresa,
addormentossi; né di quell'arti- ficiato letargo potè destarlo.... la morte
: uno stato di assopimento, di letargo, di certe ebbrietà. tommaseo [s
baldoria dell'estate, il borgo ripiomba in letargo; come nel silenzio ogni notte,
come si desta il serpente dopo il letargo invernale. chiesa, 1-180: lui,
come si desta il serpente dopo il letargo invernale. pea, 5-194: erano passate
e già intorpidiva la terra al brumale letargo. 2. nebbioso, fosco
primi tepori d'aprile la testuggine uscì dal letargo. un giorno, d'improvviso
gr. xaxacpopdfc * caduta, letargo '. cataforèsi, sf. fis
a quanti! quasimodo, in: mite letargo d'acque: / la neve cede
mi fece per così dire, risorgere dal letargo di tanti anni precedenti. manzoni,
si infossa nel terreno e cade in letargo, ritirandosi nella conchiglia e chiudendone l'
di coma, di caro, e di letargo. d'alberti, 222: *
^ * sonno profondo e pesante, letargo, stato comatoso '(cfr. xoipidco
ciglio / rompe la benda e dal letargo il desta! [sostituito da] manzoni
, iv-2-65: egli si distendeva in un letargo malsano, in un abbattimento come di
più ridestandomi dal mio lungo e crasso letargo, io andava vedendo e imparando.
. alfieri, 1-554: dall'infame letargo in cui sepolti / tutti giacete,
ferini, che destato si sia allora dal letargo dell'ebrezza e che la caligine gli
dimari, 117: qual torpor di letargo hai tu nel ciglio, / che cieco
metastasio, ii-234: mi desto / dal letargo funesto, ond'era avvolto: /
voce del sovran motore, / dal letargo lunghissimo e profondo / si destàr 1'
le sofferiste. quasi destati subitamente da letargo, uccideste, a furore di volgo
animali, svegliati dal sonno o dal letargo. leopardi, 202: tutti desti
sé, né mi sono riscosso dal mio letargo che quando ho sentito proffea're il
piatta campagna, disadorna, pronta al letargo, senza alberi. 3.
rami abbarbicati, quali serpenti destati dal letargo, stessero, sotto il riparo del
, ii-234: mi desto / dal letargo funesto, ond'era avvolto: / son
peccato fin che giova. dopo / è letargo di talpe, abiezione / che funghisce
9. zool. trascorrere il periodo del letargo. landino [plinio], 177
baco da seta, trovarsi nell'ultimo letargo prima di svilupparsi in farfalla. garzoni
21-223: noi dormiamo in un profondo letargo di vizi. -dormirsela: dormire
paghi da re. 2. letargo dei bachi da seta. salvini,
, ma non eccitamento dall'antico letargo. 5. il generarsi,
vesuvio, sommerso in una specie di letargo, lasciava credere ai tranquilli coltivatori del
il quale destando i suoi cittadini dal letargo servile, gli eccitò a vivere sottoposti
sua borsa durante quelle ore di generale letargo era allarmante. landolfi, 7-190: nella
govoni, 3-73: quando cade in letargo ai primi geli / la pianta spoglia,
ci volle per risvegliarlo dal suo letargo, tutto il romore delle vittorie
la voce del sovran motore, / dal letargo lunghissimo e profondo / si destàr resistenze
vostre forze, che senta di pigro letargo. 2. dir. che
. estivazione. -in partic.: letargo in cui cadono alcuni animali delle zone
mesi estivi cadono in una sorta di letargo. 3. in bachicoltura, procedimento
climi felici, facilmente s'abbandonano al letargo ed all'inerte godimento de'loro naturali
siete a tempo, risvegliatevi da quel letargo in cui vi ha assopiti la falsa
e che non si riscuota dal suo letargo? segneri, ii-23: ti rendo
uomo vita immortale ma con un eterno letargo sì ferreo, che gli lasci le sole
francese] servì a risvegliarci dal nostro letargo e non altro, fu lo scroscio di
senso e il conoscimento, come sono il letargo, la frenesia, il mal caduco
adimari, 117: qual torpor di letargo hai tu nel ciglio, / che cieco
peccato fin che giova. dopo / è letargo di talpe, abiezione / che funghisce
verri, ii-37: quasi destati subitamente da letargo, uccideste, a furore di volgo
; passa la stagione invernale in prolungato letargo (6-7 mesi). - anche
. alfieri, 1-554: dall'infame letargo in cui sepolti / tutti giacete,
ii-268: destarono i settentrionali dal loro letargo gli ambiziosi romani che volean tutto sottomettere
ii dolore mi tiene assopito in un letargo di morte, e nella gioia non
restan le industrie, va la borsa in letargo: / è la kermesse. gonfalonieràtico
, / gracchianti, a stormo, quel letargo strano / scotean. calvino, 3-124
que'giganti. arici, ii-22: grave letargo occupa i sensi. quasimodo, 62
nube viene e mette fine / al letargo sulla riva dopo anni e anni di
cfr. giazzista. biente ed entrando in letargo (un animale).
è la mali che trascorrono l'inverno in letargo entro basca o iberica (escuara)
« latina », portotebrati soggetti al letargo invernale. ghesi « iberica »
la fiutata altezza / tentan su dal letargo. gadda conti, 2-203: tutto era
cadere in un profondo torpore, in letargo. -al figur.: diventare svogliato,
letargici. = denom. da letargo (v.) con in- (
caduto in profondo torpore, in letargo. -al figur.: ridotto in uno
non destarsi una volta da questo pericoloso letargo, e l'armi per sottrarsi
.. impigriva lo sguardo nel puro letargo della luce. 6. figur
, che s'era ancora inabissata nel letargo. soffici, v-1-90: s'inabissava in
i-xxxiv- 57: eterna / stupidezza, letargo, incuria e noia / fora la
, ed ove passato sia in vero letargo, egli è nullo. = deriv
stato che toglie in collo il letargo. 2. che non ha
non basteranno a risvegliarci da questo fatai letargo, in virtù di cui corriamo incontro
, con infiaggioni, con vertigini, con letargo o con estremi dolori. baldelli,
. amari, 1-2-299: questo lungo letargo della dominazione spagnuola... fe'durare
... infuse all'italia il funereo letargo del seicento e una fiacchezza della ragione
così secura / s'innalza dal mortifero letargo. peri, 19-15: bestemmia il ciel
strani di spasimi, di palpitazioni, di letargo, di delirio, con quelle insegne
stufa si asciugava, fu sorpreso da un letargo il quale irrimediabilmente in pochi giorni lo
scomposta ed abbattuta, / in languido letargo avea sopiti / gli occhi dal lungo lagrimar
da una radice / di mortale e pestifero letargo. tasso, torrismondo, 488:
lassezza di animali ancora mezzo impigliati nel letargo. 3. per estens.
savonarola, il sarpi, risuona nell'universale letargo, radice latente, onde germoglia più
, / che rimedio? che far? letargo invitto / ti lega i sensi /
agg. letter. ant. caduto in letargo, addormentato. f.
fa giacere. = deriv. da letargo. letargia (ant. litargìa
riscuote. 2. zool. letargo. spallanzani, 4-iii-446: l'osservazione
2. proprio, tipico, caratteristico del letargo; che si presenta come effetto di
; che si presenta come effetto di letargo; caratterizzato da letargo. -encefalite letargica
come effetto di letargo; caratterizzato da letargo. -encefalite letargica: letargia (v
natura, è soggetto ad andare in letargo (un animale). -anche: che
-anche: che è in stato di letargo. spallanzani, 4-v-33: la massa
5. sm. ant. letargo. dino da firenze [tommaseo]
òc, 'letargico'(v. letargo); cfr. fr. léthargique (
letargìrio, v. litargirio. letargo, sm. (plur. -ghi)
. sì franca salute / che per letargo o febre non perisca. cantari cavallereschi,
da una radice / di mortale e pestifero letargo. varchi, 22-6: mi pose
, pericolo niuno: il mal suo è letargo, cioè grave e profondissima sonnolenza e
sdimenticanza. daniello, 724: è letargo una spezie d'infirmità che suol venire
fiume, che oblivion significa, si chiama letargo. baldi, 531: un'infermità
infermità,... convertitasi in un letargo, accompagnato da febbre maligna, in
: come uscito di sonno o di letargo, / da quell'atto confuso e vergognoso
plesia, e questa gli cagionò un letargo mortale e sì profondo che, tormentatolo
giannone, 1-i-421: oppresso da grave letargo per tre giorni continui, nel quarto rendè
di spasimi, di palpitazioni, di letargo, di delirio, con quelle insegne funeste
di bubboni. leopardi, i-1334: questo letargo precursore... immancabilissimo della morte
l'estenuazione che stava per mutarsi in letargo. con un sforzo si levò finalmente a
sonno gli dava pace, il suo letargo era popolato di sogni. -
gozzano, i-675: il delirio e il letargo pietosi s'alternavano al suo capezzale in
. - riposo. -eterno letargo: la morte. marino, vii-569
orribile e feroce / e 'n perpetuo letargo l'addormenta. pascoli, 384: nulla
raccoglie / anche i fuscelli per il mio letargo. d'annunzio, v-2-617: -dormirò
il terrore improvviso. -avrò il mio letargo: una morte che vede e che
buoni nervi, e un periodo di letargo gli può fare del bene.
vengono a trovarsi durante l'inverno (letargo invernale o ibernazione) oppure durante l'
ibernazione) oppure durante l'estate (letargo estivo o estivazione), in modo
destarle, né comportare che invecchino nel letargo e periscano. moretti, ii-595:
autore di cinquant'anni vedendo uscire dal letargo la sua vistosa tartaruga. moravia,
paesi... cadono periodicamente in letargo come le nostre. -per simil.
lassezza di animali ancora mezzo impigliati nel letargo, e si rianimano poi via via
dormire come una bestia in bisogno di letargo. montale, 5-97: memoria -non
peccato fin che giova. dopo / è letargo di talpe, abiezione / che funghisce
di quei che stringe, / del suo letargo infetti, e gli ami e l'
sicuri che è in una specie di letargo, che ha addormentata a tempo la
l'aria, ma da quel gran letargo / vegetale un respiro saliva, quasi il
il grido la terra, e nel letargo s'agita e si riscuote, tutto
33-94: un punto solo m'è maggior letargo / che venticinque secoli alla 'mpresa,
, / tu trovarai ch'ogni cosa è letargo / de mente umana, è una
secura, / s'innalza dal mortifero letargo. chiabrera, 1-i-442: non tanto
. chiabrera, 1-i-442: non tanto letargo il secol nostro / occuperà nelle future genti
, n-170: né vietar potrà mai letargo o tomba, / perfida invidia, ingiuriosa
i sensi / di lete sul margo / letargo maggior. pavese, 4-264: chiedevo
. pavese, 4-264: chiedevo un letargo, un anestetico, una certezza di
offesi / da un grave e mortifero letargo, / ché volan l'ore, e'
, 16-33: qual sonno o qual letargo ha sì sopita / la tua virtute?
la terra, il mare udrà ch'empio letargo / m'offende; udrà ch'io
che prima si stavano in un profondissimo letargo sepolti. sarpi, i-1-199: materia
stimo essere l'ozio... letargo mortale alle persone, atterramento totale delle
risvegliante fuoco, che scuota dal mortifero letargo e faccia gli uomini ritornare in se
, 1-xxxiv-57: eterna / stupidezza, letargo, incuria e noia / fora la vita
risvegliò l'europa e l'universo dal suo letargo, restituì agli uomini i loro dritti
idee né anima, o intorpidisce il letargo o la vita stultizza. cicognani,
: — 974 — un letargo. sinisgalli, 6-10: la nostra agitazione
agitazione rimane lungamente sedata da questo tranquillo letargo dei sensi. -inazione, inerzia
immobilità. gosellino, 1-287: ahi letargo, che spegni / con vital aura
taciturnità della mia lingua, non patirono però letargo giammai né il mio guardo, né
'l sonno. / scossi da quel letargo, tosto che alcun gli tocca, /
chi non disturba in nulla quell'universale letargo, che principescamente si appella la pubblica
. amari, 1-2-299: questo lungo letargo della dominazione spagnuola... guastava
/ gracchianti, a stormo, quel letargo strano / scotean nell'ira, d'uomini
/ giro m'avvolge e trae nel suo letargo / dando l'oblìo come l'antico
respirava e ritornava a vivere dopo il letargo. quasimodo, in: mite letargo
letargo. quasimodo, in: mite letargo d'acque: / la neve cede chiari
sua quae se tollunt '. or qual letargo arebbe occupato l'intelletto di sì egregio
, 2-ii-234: sempre più immerso nel letargo de'dubbi e de'timori,..
pisani, 122: da un prolisso letargo, / che al rezo d'una pianta
e i torbid'occhi / offesi da mortifero letargo / al vivo lume spalancò del vero
/ parlar del vecchio intrepido soldato / dal letargo riscosse il suo pensiero. foscolo,
abbracciare i loro sepolcri, spaventato dal letargo in cui pare che all'età mia
il nostro spirito è caduto in un letargo popolato di sensazioni elementari ma gioiose, godiamo
2-24 (i-902): ammorbato da questo letargo ed ebro di questo pestifero veleno,
cielo non veniva risvegliato dal suo amoroso letargo. pisani, 83: lascivo,
, 4-439: d'una persona seppellita nel letargo dei vizi si sospetta ogni male.
7-38: destati, albino, dal letargo indegno / di cieca passione, ov'or
, era caduto il mio nino nel letargo amoroso. de marchi, ii-273: usciva
, ii-273: usciva da un apparente letargo di cinismo. 8. locuz.
, ridursi, inabissarsi, abbattersi in letargo: entrare in uno stato di torpore o
pallida scomposta ed abbattuta / in languido letargo avea sopiti / gli occhi dal lungo
si more, / o in stupido letargo immerso giace. bresciani, 6-vii-48:
la virtù del cuore cadde in un letargo che la tenne sopita gran parte della notte
poco, ma tosto ricadde nello stesso letargo. de amicis, 1-686: tutto il
parve per molte ore immerso in un letargo profondo. pirandello, 5-170: spiava
, che s'era ancor inabissata nel letargo. calvino, 2-241: d'inverno.
egli parve ridursi a una specie di letargo. -ridursi a uno stato di
anch'io che si casca in un letargo tale d'esser abbandonato dalla pietosa cura della
, carrera per cinquanta giorni entra in letargo, anzi carrera: muore. agli effetti
dell'estate, il borgo ripiomba in letargo. levi, 2-215: chi arriva qui
si accontenta di un impiego, cade in letargo e diventa romano. leteo
arrestan le industrie, va la borsa in letargo: / è la kermesse.
xv) &apro? * sonnolenza, letargo '. lète (letter.
amico, in vederti dal profondo / letargo liberato. forteguerri, iv-43: tua
... affinché, riscossi dal letargo, ricorressero al trono della divina misericordia
di spasimi, di palpitazioni, di letargo, di delirio, con quelle insegne funeste
offesi da mortifero letargo, / al vivo lume spalancò del
. che ne'dormienti e pieni di letargo sovente l'anima voli e facci poi ad
. 2. zool. disus. letargo dei bachi da seta. lastri,
azioni manovrate, che ha scosso dal letargo le sentinelle, rifuso l'ultimo litro di
: non darmi sogni; lasciami in letargo / giacer, con le tue dita sui
animali con sangue caldo e sverna in letargo; il morso è assai pericoloso; dimora
posteriori; trascorre un lungo periodo di letargo, da settembre ad aprile, entro
come una marmotta (con riferimento al letargo). foscolo, xviii-342: ci
chiesa dei pp. cappuccini, svegliatasi dal letargo durante la notte, saltata giù dal
fin che giova. dopo / è letargo di talpe, abiezione / che funghisce su
cuore; e prima sopisce in profondo letargo tutta la persona e poco dopo estingue
intorpiditi europei non cadano in quel mortale letargo che isterilisce e spopola le province. longano
in uno stato di torpore o di letargo; privo di vivacità, lento, impacciato
o aggravare le ciglia da un profondo letargo. soldati, 5-89: la cosiddetta
prodotto in quell'infelice una specie di letargo morboso. bacchelli, 1-iii-730: l'
e risvegliale fuoco che scuota dal mortifero letargo e faccia gli uomini ritornare in se
un aceto mordicante che lo destò dal letargo dell'ira impostagli. 3. aspro
da una radice / di mortale e pestifero letargo. tasso, 15-57: ecco il
cielo volle che tu ti destassi dal tuo letargo mortale. -che accompagna lo spegnersi di
di spasimi, di palpitazioni, di letargo, di delirio. -l'insieme dei
morte ', segnatamente nel traslato: letargo mortale dell'anima, oblivione rea de'
risvegliante fuoco, che scuota dal mortifero letargo e faccia gli uomini ritornare in se
offesi / da un grave e mortifero letargo, / ché volan tore e'giorni
se- cura / s'innalza dal mortifero letargo. 14. con valore iperbolico:
pirandello, 8-839: quella specie di perpetuo letargo filosofico... gli stava nei
intorpidito; lento di riflessi, in letargo (un animale). seraini,
i torbid'occhi / offesi da mortifero letargo / al vivo lume spalancò del vero.
oggi è stata, seppure con qualche letargo secolare, un centro nevralgico, o
guglielminetti, 3-160: forse vivo in letargo, e il peso è un nodo
da almeno dieci individui che trascorrono il letargo invernale strettamente attorcigliati gli uni agli
quei che stringe, / del suo letargo infetti e gli ami e faste.
i torbid'occhi / offesi da mortifero letargo / al vivo lume spalancò del vero.
frenetici e che patiscono il male etto letargo... alcuni pongono ofiti esser quella
: un punto solo m'è maggior letargo / che venticinque secoli a la 'mpresa,
supplisce alla mancanza di cibo, durante il letargo. monti, 1-609: alzar fér
ghislanzoni, 172: dopo il breve letargo, avremo la reazione febbrile, e
interrotte, o per sonno o per letargo o per sincope o per qualunque causa
dose d'oppio e allora ella cade in letargo. papini, 27-578: soltanto la
giudizio opprima? bruni, 31: perche letargo vii iù non m'opprima,
, larve e trascorre l'inverno in letargo, entro buche del terreno. lessona
giallognole; vive nelle foreste e sverna in letargo, è onnivoro e alquanto ghiotto di
ringa de soto. gelli, 15-ii-559: letargo... è una infermità generata
aggravare le ciglia da un profondo letargo. = deriv. da parola
naturale sua lunghezza e disapplicazione in un letargo insanabile. moneti, 276: con
que'diversi animali che pel freddo patiscon letargo, io mi occupava precipuamente allora di
fin che giova. dopo / è letargo di talpe, abiezione / che funghisce su
1-x3òcii-57: eterna / stupidezza, letargo, incuria e noia / fora la vita
che abbiamo abbandonato i palchetti romani al loro letargo estivo. luzi, 69: vite
infermo e languente e come in alto letargo sepolto, soffrire i mali d'una eresia
conti, 1-410: durante questo lungo letargo, un ardito proposito nasceva nella mente
il sonno gli dava pace, il suo letargo era popolato di sogni. piovene,
malattia. leopardi, i-1334: questo letargo precursore... immancabilissimo della morte
don secondo cadé ammalato sì gravemente di letargo che, in un consiglio di quattro medici
stessa. sei riuscito a risuscitarmi da un letargo. sei il mio principe azzurro,
trovo io per ogni mal lete e letargo. cesarotti, i-vn-34: qui già
non poterlo far più sorgere dal profondo letargo di quell'ignoranza che toppi- ime.
sordidezza. leopardi, i-271: anche il letargo proveniente da infermità, anche mortale,
cibo accantonata da un animale per il letargo. savi, 2-i-277: il picchio
ed altri animaletti. non cadono in letargo, fanno provviste di vettovaglie. vivono
, si trasforma in epifragma durante il letargo). = voce dotta, comp
94: un punto solo m'è maggior letargo / che venticinque secoli sfila 'mpresa,
chiesa dei padri cappuccini, svegliatasi dal letargo durante la notte, saltata giù dal cataletto
alla febbre de'rabidi misfatti / il letargo seguì de'turpi amor.
passò il resto della notte in un letargo febbrile. idem, fermo e lucia,
. chiabrera, 1-i-442: non tanto letargo il secol nostro / occuperà nelle future
quali depongono le uova e svernano in letargo; si distinguono in numerose specie molto
ghislanzoni, 172: dopo il brieve letargo avremo la reazione febbrile, e in seguito
/ nel sonno / o in un impenetrabile letargo / scendono a una sorgente / oscura
instanze stimola gl'italiani a destarsi dai letargo et a considerare gl'imminenti pericoli, promettendo
. villani, i-4-21: scote quegli il letargo e si restaura / e ritorna a
anche per l'uomo; trascorrono in letargo l'inverno nei paesi temperati e il
il cervello. stoppani, 1-380: il letargo è ancora più deciso, e può
ma intero, come un rettile in letargo. stuparich, 5-469: siete impazziti
pisani, 122: da un prolisso letargo, / che al rezo d'una
/ gracchianti, a stormo, quel letargo strano / scotean, nell'ira, d'
lassezza di animali ancora mezzo impigliati nel letargo e si rianimano poi via via fra
attivo prevalentemente di notte e sverna in letargo e, per difesa, è
gli ultimi doveri, si ridestano dal loro letargo esclamano: 'noi viviamo ancora! '
letti ben rifatti, / ed un malvagio letargo l'ingombra. manzoni, pr.
gesuiti e infuse all'italia il funereo letargo del seicento e una fiacchezza della ragione e
ingegnosi. - uscire dal letargo (un animale). giuliani,
roma. 11. svegliato dal letargo (un animale). giuliani,
mia e mi trasse da quella specie di letargo. zena, 2-148: ogni pennellata
b. fioretti, 2-4-12: qual letargo arebbe occupato l'intelletto di sì egregio
(intercedente il divo) / dal letargo mortai scotere a forza / e rinformar la
appuntite; le specie doreali compiono il letargo invernale e si accoppiano in autunno,
dell'estate, il borgo ripiomba in letargo. tecchi, 13-14: poche ore
fatale abbagliamento, quasi risvegliandosi da profondo letargo, si riscuotono dal lungo errore e
di cui si desta nello riscuotimento dal suo letargo cupo, in cui sognava d'esser
, 4-161: non bene risensato dal lungo letargo, male imprenderesti [o popolo]
quella rivoluzione servì a risvegliarci dal nostro letargo e non altro. mazzini, 75-84
risorto. canalao, 16: indi dal letargo risorto fra le braccia di quelle dee
e anche francia, alloppiata e nel suo letargo decenne stuprata dall'assassino del due decembre
fatale abbagliamento, quasi risvegliandosi da profondo letargo, si riscuotono dal lungo errore e
). ridestato dal sonno o dal letargo. - anche: sveglio o tenuto sveglio
perché in una sua malattia caduto in letargo e poi risvegliato « niente »,
tarme dipinge, / oppresso aa mortifero letargo: / ché pur roberto il riversò
fiamma, 207: se 'l tuo letargo awien che tal m'apporte / gioia
gesuiti e infuse all'italia il funereo letargo del seicento e una fiacchezza della ragione e
dalla terra (un animale destatosi dal letargo). pea, 8-21: lei
?... scuotetevi da questo letargo mortale, pensate che i liberali non
più col lungo / di robustezza scemator letargo / non andra senza freno entro le vene
qui non sono nemmeno più storia in letargo: abitudini il cui spirito è ormai
pallida scomposta ed abbattuta / in languido letargo avea sopiti / gli occhi dal lungo
del patrimonio di san pietro? questo letargo e questa sconcatenazione delle opere coi princìpi
..., per uscire del letargo,... invoca anche scosse violente
intermesso usodegli toscani studi ripiglio, scuoto il letargo, uccido la mutolezza e metto voce
. ercole bentivoglio, lvi-450: da quel letargo, ove purdianzi oppresso / da le fallaci
varchi, 22-6: il mal suo è letargo, cioè grave e profondissima sonnolenza e
33-95: un punto solo m'è maggior letargo / che venticinque secoli a la 'mpresa
un'inter- con litote: giacere in letargo (un animale). galeota,
. onde i felici, in un miserabile letargo seppelliti, sepolture... appaiono
conti, 1-410: durante questo lungo letargo, un ardito proposito nasceva nella mente di
chi non disturba in nulla quell'universale letargo, che principescamente si appella la pubblica
sulla proda d'un pantano il suo letargo. = comp. dal pref.
, sono sprofondata in una specie di letargo. -con valore attenuato: trasporto passionale
. marradi, 249: o letargo di macerie colossali / fra la grande ombra
attente che la colgono come un letargo. = deriv. da smemorato
, nello stordimento lasciatomi dal lungo letargo. socchiusi la palpebre. -aprire
'annunzio, iv-1-1005: scotete dal letargo questo sognante mare, risuscitate dal suo
talvolta [il nostro corpo] / da letargo durissimo e mortale / sommerso in alto
sua cupa ignoranza, come in profondo letargo, sommerso. -ant. sommerso
ricominciammo a sonniferare, e il doloroso letargo non è ancor finito. 3
e i sonniloqui della cattedra caduto in letargo, mi sarei, prima di morire,
. 7. medie. letargia, letargo. -in partic.: tripanoso- miasi
sonno). landino, 437: letargo, secondo galieno e avicena e gli altri
-di animali (anche in quanto soggetti al letargo invernale). campanella, 5-279
v-5: la sonnolenza, detta da'greci letargo. 2. figur. torpore morale
, 22-6: il mal suo è letargo, cioè grave e profondissima sonnolenza e
unitamente si abbandonarono quasi in un detestato letargo. 2. per estens.
[il veleno] sopisce in profondo letargo tutta la persona e poco dopo estingue ancor
l'uomo quando è in un profondo letargo o quando è sopito in un placidissimo sonno
che m'addormenterà. 2. letargo di un animale in inverno. fusinato
sopraggiungere dell'oscurità il villaggio cadde in letargo quasi di colpo. -verificarsi
non poterlo far più sorgere dal profondo letargo di quell'ignoranza che l'opprime. algarotti
di tetanica febbre / e fulmini in letargo / vegliano i draghi d'oro dei ramarri
i torbid'occhi, / offesi da mortifero letargo, / al vivo lume spalancò del
disus. levigarepulisce; / la tenebra in letargo / si spoltrisce. superfici metalliche o
frantuii- 38: quasi destati subitamente da letargo, uccideste, a furore mammo una
, / gli occhi gli richiudea stigio letargo. -foriero della morte.
plesia, e questa gli cagionò un letargo mortale e sì profondo che, tormentatolo
oltraggio, passa in stupidezza, in letargo ed in torpore. spallanzani, 4-ii-435:
poi (ri- scotendosi dal suo stuporoso letargo) alzò con la lucerna gli occhi
anche francia, alloppiata e nel suo letargo decenne stuprata dall'assassino del due aecembre
italiano per riempirne i vuoti sostituendo il letargo umanistico con l'improvvisazione psico-socio-tecnologica.
secondo cui alcuni animali, durante il letargo invernale, sopravvivono assorbendo il nutrimento dalle
calavroni, moscherini e ghiri, il cui letargo, riscosso dalla dolcezza del licore rilucente
la quale alcuni animali, durante il letargo invernale, sopravvivono assorbendo il nutrimento dalle
ad oltraggio, passa in istupidezza, in letargo. = voce dotta, lai tardo
dargli la sveglia e a cacciarlo dal suo letargo. -ant. squillo di tromba
buca. -destare un animale dal letargo. tasso, 11-iii-1080: dove lasciamo
, / gracchianti, a stormo, quel letargo strano / scotean, nell'ira,
autore di cinquant'anni vedendo uscire dal letargo la sua vistosa tartaruga chiamata,
. e trascorrono un lungo periodo di letargo. = voce dotta, lat
ecc., son gente soggetta a un letargo invernale, più o meno lungo,
anime, lo scetticismo invalso, il lungo letargo d'italia, dopo che ebbe perduta
, ma non testinse / si desta dal letargo. d'annunzio, iv-1-112: un
non ancora ben riscossa da così lungo letargo! 2. vaneggiamento, farnetico.
di soffrire, si desta dal suo letargo,... innalza i trofei della
e te la fa nuotare in quel beato letargo nel uale immersi, quei molli turbantati
né idee n anima, o intorpidisce il letargo o la vita stultizza. i perrucconi
lo più ubbriacando, getta in profondo letargo chi ne ha abusato. 2
, 17: scossi da quel letargo, tosto che alcun gli tocca, dicon
sole piccolo, vermigliato, invitante al letargo, traversa lentamente il cielo fatto materia traslucida
mali che pel freddo patiscon letargo, io mi occupava precipuamente allora di
de'viventi. leopardi, i-1334: questo letargo precursore... immancabilissimo della morte
, il sarpi, risuona nell'universale letargo, radice latente, onde germoglia più
e fragranze simpatiche per destare il misero letargo degli abbattuti sensi. bacchetti, 15-143
volle che tu ti destassi dal tuo letargo mortale. -desiderio amoroso. -con
le fiere... che aspettano in letargo queste congiunture per allargare la zampa sulle
. dormiènza, sf. bot. letargo. = deriv. da dormire.
repubblica », 9-vii-1995]: dopo breve letargo, nuovo 'magic moment'per l'ecopacifismo
sole semisveglie, il resto del corpo in letargo. = comp. dal pref.