, purg., 28-131: quinci letè; così dall'altro lato / eunoè si
fato di dio sarebbe rotto, / se letè si passasse. idem, par.
or ti rammenta / come bevesti di letè ancoi. capellano volgar., ii 411
me e tanto chiaro, / che letè noi può torre né far bigio..
idem, purg., 28-131: quinci letè; così dall'altro lato / eunoè
pascoli, ii-1270: questo passaggio per letè, combinato col dolce bere ad eunoè,
, imboccare. pascoli, ii-574: letè egli [dante] fa derivare dal paradiso
dante, inf., 14-137: letè vedrai, ma fuor di questa fossa
lète (letter. ant. letè), sm. mitol. fiume dell'
dante, inf., 14-136: letè vedrai, ma fuor di questa fossa
me e tanto chiaro, / che letè non può tórre né far bigio. petrarca
e son sicura / che l'acqua di letè non gliel nascose. machiavelli, 422
quattro ninfe, dopo il lavacro in letè. 6. entom. pupa
or ti rammenta / come bevesti di letè ancoi; / e se dal fummo foco
di dio sarebbe rotto, / se letè si passasse e tal vivanda / fosse gustata
dante, inf., 14-138: letè vedrai, ma fuor di questa fossa
, ove si trova / flegetonta e letè? ché de l'un taci, /
dante, purg., 28-130: quinci letè; così da l'altro lato /
or ti rammenta / come bevesti di letè ancoi ». boccaccio, dee.,
dante, inf., 14-138: letè vedrai, ma fuor di questa fossa
acheronte, per chi è vivo, è letè; è il fiume della misericordia e
di dio sarebbe rotto, / se letè si passasse e tal vivanda / fosse gustata
maestro, ove si trova / flegetonta e letè? ché de l'un taci,
me, e tanto chiaro, / che letè noi può torre né far bigio.
maestro, ove si trova / flegetonta e letè? frezzi, ii-6-1: non è
fato di dio sarebbe rotto, / se letè si passasse e tal vivanda / fosse