usare d'en- trambe le forme (lessicali). 2. confronto di diverse
e sm. gramm. detto di forme lessicali derivate, ottenute di regola con l'
cupidigia di ricchezze... le variazioni lessicali (sinonimi) e le varianti ortoepiche
le suddette affinità fonetiche, morfologiche e lessicali. -lingua dalla quale, secondo alcuni
. ling. isoglossa relativa ai fenomeni lessicali di una determinata area linguistica.
, vivo, fra le altre caratteristiche lessicali. piovene, 7-118: ai due
quel genio verbale, ricchissimo di invenzioni lessicali e di insolenze, dei popolani parigini
= deriv. da lessico. lessicali? zazióne, sf. ling. inserzione
parte della lessicologia che studia i fenomeni lessicali mediante metodi statistici e matematici.
levante o linguafranca: parlata mista di elementi lessicali tratti dal provenzale, dall'italiano,
talvolta anche in modo eccessivo, forme lessicali, espressioni linguistiche o costrutti sintattici tipici
. -povero di risorse espressive e lessicali, stentato (un idioma).
della declinazione e della coniugazione) e lessicali (prestiti dal francese e neologismi);
una lingua, nelle caratteristiche morfologiche, lessicali, sintattiche, fonetiche o, anche
proprio linguaggio alle particolarità di pronuncia, lessicali ed espressive di un determinato gruppo etnico
. 13. composto da elementi lessicali, morfologici, grammaticali, ecc.
parlata composita; linguaggio formato da elementi lessicali, morfologici, grammaticali propri di lingue
araboispana. -contaminazione di elementi lessicali, morfologici o sintattici di una lingua
di pirandello perché vuol sapere quanti elementi lessicali, morfologici e sintattici di marca siciliana
insieme di modificazioni sintattiche, grammaticali, lessicali, fonetiche, che cambiano progressivamente le
* linguistiche ', siano grammaticali o lessicali, normali o anormali, d'origine
varie creazioni 'linguistiche siano grammaticali o lessicali, normali o anormali, d'origine
di interpretare unitariamente i fatti linguistici, lessicali o fonetici, appartenenti alla lingua sia
caratterizzate da notevoli differenze (grafiche, lessicali, grammaticali) rispetto al punico antico.
della lingua italiana, sia fonetiche sia lessicali, ed è tollerante nei confronti
la pronuncia, sia per gli elementi lessicali, morfologici e sintattici (onde rivela
. parola spia', ciascuno degli elementi lessicali intorno a cui si organizza la struttura
lo parte come in fatto di partiture lessicali. -con riferimento ad antiche cosmologie (
opere di bene. -composto da elementi lessicali appartenenti a registri e codici diversi (
gli aspetti e gli usi grammaticali, lessicali, espressivi, semantici, ecc.
evoluzioni fonetiche o morfologiche, da imprestiti lessicali; corretto (una lingua, un
. improntato a criteri, in partic. lessicali, rigidamente conservatori e arcaicizzanti (la
di regole di riscrittura, fonologiche, lessicali, trasformazionali). zanobi da strata
, i concetti più ricorrenti, le strutture lessicali contenute nei testi delle canzoni presentate al
poi assumere attraverso i secoli numerosi elementi lessicali di altre lingue (pracrita, iranica,
. -in semiologia, scelta di elementi lessicali che, opportunamente combinati fra loro,
semantico: struttura paradigmatica costituita da unità lessicali che hanno una zona di significazione in
alle singole caratteristiche sintattiche, fonetiche, lessicali, ecc.) delle lingue parlate e
dai croati con piccole differenze sintattiche e lessicali (oltre alla diversità dell'alfabeto,
ricorso ad artifici retorici, a preziosismi lessicali, a uno stile ampolloso e ridondante.
più generico ed esteso rispetto ad altre unità lessicali che sono incluse in essa.
stilistico. peculiarità o di elementi lessicali, filologici, storici, caro
commettendo gravi errori grammaticali, sintattici, lessicali, ecc. -per estens.:
medie, assolute e relative degli elementi lessicali { statistica lessicale) e grammaticali (
modi di articolazione delle frasi, scelte lessicali, usi retorici) che caratterizza in maniera
lessicografia, scelta di elementi grammaticali, lessicali, ecc, operata con metodo probabilistico
legaccio per calzature. portoghese con materiali lessicali italiani (con terminologia pirandello, 8-478
, strutturale del tici, morfologici, lessicali, sintattici) di un sistema di
sta enunciando una frase portoghese con materiali lessicali italiani (con terminologia chomskyana si potrebbe
imporsi, ha determinato mutamenti, principalmente lessicali e in grado minore fonologici, morfologici
astratta tecnificazióne conta il quadro delle scelte lessicali. -assunzione da parte di una
. insieme degli elementi grammatica- li, lessicali, sintattici che costituiscono un testo letterario.
con inserzione di altri elementi grammaticali e lessicali; frequente soprattutto in omero, venne
scrivere parole scelte fra i possibili registri lessicali, stilistici, denotativi e connotativi in
o che non fa parte di unità lessicali o morfologiche provviste di un senso determinato
occupano mediamente il 90 % delle occorrenze lessicali dei testi di una lingua. -nella
impiego di ono- matopee e di elementi lessicali desemantizzati). -anche: creazione di
. che va al di là delle competenze lessicali. eco, 12-15: una teoria
dal punto di vista delle loro funzioni lessicali e grammaticali. = deriv.
statopurtroppodanneggiatodallatraduzioneitalianaperl'introduzione di numerosi errori concettuali e lessicali (per esempio 'fiqh'diventa 'un sistema
, applicate a un insieme finito di unità lessicali, sono capaci di generare il numero
. manganelli, 3-59: strade lessicali, sentieri grammaticosi, morfologiche autostrade.
della linguistica che si occupa di combinazioni lessicali, giochi di parole, ecc.
l'introduzione di numerosi errori concettuali e lessicali (per esempio 'fiqh'diventa 'un sistema
della lingua italiana, sia fonetiche sia lessicali, ed è tollerante nei confronti delle innovazioni
neopurismo si rivolga quasi soltanto contro le novità lessicali. r neopurista, sm.