(dal lat. co lere 'coltivare '). canapicoltóre
scient. dicyemidae, dal nome del lere dicyema, comp. dal pref. di-
: cfr. v a lere). avere uguale valore, pregio,
schiena e di mano abbisogna per isvel- lere dalla terra un albero, che ha fitte
, 102: sappi dal polve tol- lere la preta preziosa / e da om senza
temperarmi da le urbane col lere; toglie quest'altro. -al corpo di
, / e fassi malvo lere al forestiero, / al terrazzano, all'
guido mio, non vo lere favoleggiare sì largamente con noi e volerci dire
: strumento inventato nel 1912 per vt lere a una certa distanza, entro un
rifiutò dicendo di non vo lere abbandonare per lungo tempo il suo ovile.
mi volete el buon sentero / tol- lere e ogni ben, ch'i'ho sì
non naturale e spontaneo. lere: e questo viene dalla legge che han
-marchiare una merce per attestare l'avvenuto lere, i sigestrini due e gli uomini di
e l'avocazione che loro porterà via forse lere / la sovraismisuransa i di que'c'han
acqua che vi è penetrata. lere il catarro che si forma nella trachea o
nozze. siri, 24: dopo lere altrui. aver il marchese.