la costanza. -eccitazione. leopardi, iii-666: la primavera anche qui è
per li boschi con li cani inquieti. leopardi, 6-17: stolta virtù, le
: io passai una notte inquietissima. leopardi, 6-78: e tu dal mar cui
8. crucciato, adirato. leopardi, iii-635: sei tu inquieto con me
regola con gli arcitrisavoli del contino giacomo leopardi, nella quale si fosse impegnata a
in parma, ma mostrò mansuetudine. leopardi, iii-263: i nostri scritti reggerebbero
tirinto soggetto alla sua verga. girolamo leopardi, 2-33: e che pensate che
straniero prepotente, il clima insalubre. leopardi, i-216: l'uomo di lettere,
: a noi ira fia insanabile. leopardi, 19-58: al duro morso / della
ad insanguinarsi nel- l'istessa innocenza. leopardi, ii-40: finché durarono queste passioni
... rimasti ineseguiti]. leopardi, 5-36: là dove l'insano /
rendersi conto, inconsapevolmente. leopardi, i-963: questi sono segni di un'
gli osa contro vibrar frecce omicide. leopardi, 932: è forza che così venga
affamata, la più insaziabilmente vorace. leopardi, 811: gli uomini compiacendosi insazia-
cosa di primitivo che insaziabilmente diletta. leopardi, 969: niuno intrinseco movimento vi
nelle prose... [il leopardi] ha messo in mostra e dipinta con
le invenzioni di molte cose moderne. leopardi, iii-500: della privativa ottenuta per
quasi dal sen l'alma disgiunge. leopardi, iii-845: io non ho preso
dicea: « oh me! ». leopardi, 842: s'immaginavano che le
alabarde. -figur. scherz. leopardi, 205: gli strascinar© / il generai
pirme corona agli esuli le tazze. leopardi, 32-255: al canto / del
fama già antica di carità singolare. leopardi, i-453: gli oligarchi e gli
vere, / m'agitan sempre. leopardi, 29-73: or quell'aspasia è
ove altrimenti sarebbe vietato. leopardi, iii-985: ebbi dal nunzio il lasciapassare
ii-55: gli uccelli lasciarono le penne. leopardi, 259: sì che se
, come tutto alieno dalla lingua latina. leopardi, iii-73: ho notato che ella
alcuno, sì come fanno le tue. leopardi, i-225: lascio quando bossuet non
nudi spirti / teco io verrò. leopardi, iii-112: razza d'asini,
, / ferire il suo signor. leopardi, 199: sebben lassa la persona,
'l viaggio mortai gravoso e lasso. leopardi, 346: questa è gente che
ora prega lui per noi lassù. leopardi, 33-36: troppo felice e lieta /
e lenta quaggiù per terra muovo. leopardi, 358: lassuso in mezzo a perni
gran latino, aspettate il tempo. leopardi, iii-334: quello ch'io vi
esce il vocabolo [stravizio]. leopardi, i-769: il glossario latinobarbaro ha similmente
sul lato su cui non giacciono. leopardi, 7-38: la faretrata diva / scendea
fosse all'ordine per la guerra. leopardi, iii-699: il padre non si
mio celebrato in tutti i lati. leopardi, 24-8: ogni cor si rallegra,
pendenti / del saporoso dattero soave. leopardi, 272: sopra tutti latissimo oceano
latrare indicano il moto della corte. leopardi, 200: di cani un latrar.
, sordo, prolungato; strepito. leopardi, 273: voragini tante e sì profonde
nell'italia settentrionale chiamata volgarmente lattemele. leopardi, iii-762: la ricetta del latte-e-mèle
disus. laudano. m. leopardi, 2-8: la confessione si prende come
col corteggio e col fuoco avanti. leopardi, 728: oh quanti di filosofi
... dopo rigorosissimi esami. leopardi, iii-900: per leggere nell'università
e di sembianti / m'apparve. leopardi, 1-5: non vedo il lauro e
un premio, una ricompensa). leopardi, iii-158: la spesa è stata maggiore
che si stendono per molte leghe. leopardi, 34-19: questi campi cosparsi /
battersi per lavare le non loro macchie. leopardi, 2-31: oh voi pietosi,
mi si sono svegliate le emorroidi. leopardi, iii-596: io non poteva più
di lavinia, romano. leopardi, 6-84: tu la nascente / lavinia
di nuovo la terra sulle radici. leopardi, 679: sdraiato presso a un
dove ho lavorato, fantasticato, scritto. leopardi, iii-935: son risoluto, con
una notte. -sostant. leopardi, i-35: si vede molto il febbricitante
4. spreg. lavorettàccio. leopardi, iii-665: io ti rivedrò subito che
le onoranze funebri. girolamo leopardi, 2-89: noi togghiamo anche a pagare
, un soggiorno perpetuo di patimenti. leopardi, 21-7: sonavan le quiete i
aspetto, / giace la pia. leopardi, 1-81: di lacrime sparso ambe le
, saporito leccume di donne vedove. girolamo leopardi, 2-33: l'alma natura,
più voglioloso che una donna pregna. girolamo leopardi, 2-17: beati quelli, a
pena di morte l'uccisore della fanciulla. leopardi, 819: gridavano...
aspetta che t'accomodo io ». leopardi, v-3: dico che il mondo è
, fosse da aggiungere alquanto d'arte. leopardi, 1-37: il poeta fervido quantunque non
; né temo d'altro inciampo. leopardi, iii-215: odio la vile prudenza
ci legherà per tutta la vita. leopardi, i-33: la ragione, facendo naturalmente
renderà sicuramente più bella la stampa. leopardi, 197: la biblioteca ch'ebbe,
mestiero ruminar novello / miglior partito. leopardi, 233: prestamente il legato a
rami, e per le legature. leopardi, iii-239: la legatura desidererei che
che si estenda tra il popolo. leopardi, iii-210: ora che la legge mi
stigia barca / siede il nocchiero. leopardi, 30-63: ai mali unico schermo /
senza ritegno e senza legge alcuna. leopardi, iii-142: i detti frammenti..
del conte alfier leggea la vita. leopardi, iii-204: sono due mesi ch'io
botta, 5-441: lessersi i voti. leopardi, v-i7: marziale,..
naturali. -frivolezza. leopardi, iii-734: la leggerezza di una tal
allo sperar leggiero / dia fine? leopardi, iii-285: non sarebbe leggero conforto
avesse questo negozio interrotto e sovvertito. leopardi, 253: trovar non potendo di
sono venti ed aure leggiadrissimamente dipinti. leopardi, iii-204: mi scrisse molto leggiadramente
con chiarezza nobile, e senza affettazione. leopardi, i-1391: i diminutivi sogliono esser
.. fa leggiadra quanto puoi. leopardi, 29-25: lor di tue cagioni ignari
/ far di codardi e vili. leopardi, 21-15: io gli studi leggiadri /
e dei finti travagli degli dei? leopardi, 3-91: nostri sogni leggiadri ove
ch'io posso scrivervi tutto solo. leopardi, iii-35: accanto alla mia traduzione io
carducci, iii-16-197: il povero leopardi, forse per mostrare al volgo de'
in quei versi né l'anima ferita del leopardi né l'allegro metro del secolo decimottavo
malinconica persona vacillerebbe al primo colpo. leopardi, iii-44: la nostra letteratura,
, per riparare i guasti più grossi. leopardi, 25-34: odi la sega /
w. leibniz (1646-1716). leopardi, i-335: questo io credo che sia
orazio,... shelley e leopardi, fanno nel cervello intorpidito quei lampi
pacatamente, con flemma. girolamo leopardi, 2-79: alla taverna usavano andar
voce... / e lena. leopardi, 16-107: me spesso rivedrai solingo
benefizi fatti un tempo a'suoi padri. leopardi, 885: alcune volte mi
del foscolo, del manzoni, del leopardi. manifesti del futurismo, 11: via
... se non lentissimamente. leopardi, iii-603: senza nasconderle nulla, le
casale contro il contenuto dell'aggiustamento. leopardi, iii-702: è incredibile per altro
3. prolissità del linguaggio. leopardi, iii-61: m'è pure avvenuto di
/ ma all'incirca d'ugual temperamento. leopardi, 2-178: oh di costei ch'
non olmo a vedova / vite marito. leopardi, 34-297: e tu, lenta
ispira alle idee e allo stile del leopardi; seguace, imitatore del leopardi (
stile del leopardi; seguace, imitatore del leopardi (e il termine ha per lo
imitare lo stile e i modi del leopardi; ispirarsi al mondo espressivo leopardiano.
= dal nome del poeta giacomo leopardi (1798-1837). leopardésco,
proprio, che si riferisce a giacomo leopardi, alle sue opere, al suo
suo pensiero; tipico, peculiare del leopardi e del suo mondo espressivo. -anche
espressivo. -anche: che concerne il leopardi, che verte sulla sua opera,
. -che è spiritualmente affine al leopardi; che ha una visione del mondo
amara e sconsolata simile a quella del leopardi (una persona, un poeta)
tragici e pessimistici tipici dell'opera del leopardi (un sentimento, una visione del
sm. imitatore, seguace, epigono del leopardi. carducci, iii-18-143: i leopardiani
= deriv. dal nome del poeta giacomo leopardi (17981837). leopàrdico
della poetica e dello stile di giacomo leopardi (e il termine ha, talvolta
= deriv. dal nome del poeta giacomo leopardi (1798- 1837).
). imitatore della poesia di giacomo leopardi. papini, iv-858: il prof
dimostrare che non lui, ma il leopardi e i leopardisti hanno torto.
gatto lupesco, xxxv-n-292: vidivi quattro leopardi / e due dragoni cum sei sguardi
si trovano grandissimi e terribilissimi leoni e leopardi. berni, 1-81 (i-28):
aspetto, riccamente addobbate, leoni e leopardi. ferd. martini, 1-ii-51: un
lepidi / detti nel patrio suon. leopardi, 266: con modo men lepido o
volea del nimico far torte. girolamo leopardi, 2-58: un la vuol lessa e
stare al fondo le fecce offensive. leopardi, iii-378: il tuo sonetto è molto
: non godere di alcuna considerazione. leopardi, iii-56: crede ella che un grande
funeste di lividi e di bubboni. leopardi, i-1334: questo letargo precursore.
rapida quadriga, / da'viventi inseguita. leopardi, 5-65: nostra vita a che
borgo e in gabbia si riserra. leopardi, 1-2-21: dolcissima cosa è quel
volete che pensi a me ora? leopardi, 891: il soggetto principale delle lettere
'per la loro vaghezza ed amenità. leopardi, 918: le lettere amene riguardano
paese nativi. gioberti, 1-iii-287: il leopardi, immerso nelle lettere classiche,.
lettera: parola per parola. leopardi, iii-16: ha tradotte alla lettera le
e ritornò la primiera barbarie. leopardi, iii-500: sono infinitamente lieto
oggetto delle risa di tutte le nazioni. leopardi, iii- 149: mi domandate che
le cognizioni che possono interessar l'uomo. leopardi, iii-57: quel non avere un
farti cader di mano il tuo. leopardi, 901: nelle grandi [città]
risultato delle azioni di ogni età. leopardi, iii-44: alla fine la nostra
il re tenere un letto di giustizia. leopardi, 725: mi presento al vostro
nuove di voi e dei genitori. leopardi, 859: per la sua nota
più ambiziosi fra i 'liberali'. m. leopardi, 1-110: i veri liberali si
di ispirazione liberale. m. leopardi, 2-9: farò inserire nel 'corriere
oggidì, vienne in inghilterra. m. leopardi, 1-122: questi signori liberali sfasciano
non si può averselo a male. leopardi, iii-475: per manifestarle il mio sentimento
gli appressa ed a chi 'l prende. leopardi, iii-638: ho pensato di salvarne
dovesse dalla noia delle sue visite. leopardi, iii-605: già non serve che
sempre in buona lega con dio. leopardi, iii-106: per liberarmi da questo
/ davo, dal mio timore. leopardi, iii-198: con che liberato dal timore
/ è peso acerbo alla libera mente. leopardi, iii-61: m'è pure avvenuto
? io sto volentieri nella mia libertà. leopardi, iii-567: veramente non trovo in
vuol correggere e libertà di favellare. leopardi, iii-477: ella dee perdonarmi la
autore troppo libertino nella lingua e sedizioso. leopardi, i-1354: coloro che tengono la
/ di troppo fier libidinoso ardore. leopardi, i-1193: l'amor libidinoso considera più
e citerea / colmar di beni. leopardi, 794: certo ben raro egli è
. emporio di libri; libreria. leopardi, iii-57: qui niun altro fa venir
atti veramente ad istruire una nazione. leopardi, iii-22: converrà... porre
sulla « gerusalemme » del tasso. leopardi, ii-1099: chi legge un libro
si legge nel nostro libro. girolamo leopardi, 2-8: legger su 'l libro
, tanto meno se ne troveranno. leopardi, iii-480: io, caro amico,
grazie alla pratica che ne fece. leopardi, i-661: la soverchia ristrettezza e
casa per non patir danno. girolamo leopardi, 2-66: i'ho testé la
penitenti tutto lece ed è permesso. leopardi, 2-71: ecco voglioso anch'io /
/ frutto raccor di tua pietà. leopardi, 17-124: lice, lice al
a massime, quella de'pipistrelli. leopardi, 32-190: però, se nominar lice
, che s'andava allontanando dal lido. leopardi, vaggio / loco mi trovo e 'n
ogni paese. fremer di vite. leopardi, 6-4: alle valli / d'esperia
a noi liete le gru son ritornate. leopardi, 959: sono gli uccelli naturalmente
miglior qualità, più liete le piante. leopardi, 960: anche si rallegrano
cor m'accese d'immortale amore. leopardi, 25-49: godi, fanciullo mio;
inglesi considerando quello che fosse a fare. leopardi, iii-203: già ti scrissi altra
ognun d'essi dal volto traspar. leopardi, 191: un tedesco filologo,
lignaggio di quel che non ne ricevesse. leopardi, 2-191: io mentre viva andrò
svevi e tedeschi e parteggiani sui. leopardi, 3-76: tua vita era allor
voglia riuscirmi meno difficile la correzione. leopardi, 36-14: musa, la lima ov'
il calore è padre delle colliquazioni. leopardi, 2-125: nostra patria vedendo ancella e
greco per quanto è stato in me. leopardi, iii-519: tu sai bene che
, ornai non so star saldo. leopardi, iii-58: l'ostinata nera orrenda barbara
, fare strette economie. girolamo leopardi, 2-79: per un grosson tu n'
alle fiamme. -sostant. leopardi, i-35: si vede molto il febbricitante
arrisicato di dissuaderlo da quella guerra. leopardi, 21-5: tu, lieta e pensosa
da sodisfargli: ma questo limitatamente. leopardi, i-182: nessun piacere è im
di vita. -sostant. leopardi, i-119: [i francesi] non
a conoscersi coi nostri limitatissimi sensi. leopardi, iii-350: l'uomo non può
limo / che l'uom calpesta. leopardi, 312: l'onde / biancheggianti
verde vale contra il morbo regio. leopardi, v-445: favola molto nota e
estremo all'altro della sua linea. leopardi, i-26: l'angustia del metafisico
ravvisarci i lineamenti della lingua madre. leopardi, i-ii: mi pare che in
gli esempi tratti da questa storia. leopardi, iii-463: s'intende che tutte
discorso diretto o un inciso. leopardi, i-230: è veramente miserabile e barbaro
fresc'ombra, / celebrerò col verso. leopardi, 9-34: candido rivo..
non ha in pronto vocaboli equivalenti. leopardi, iii-162: io non per lodare,
fanfani, lvii-23: le poesie del leopardi sono assai eleganti e garbate, né
solo / teco ragioni, teco pensi. leopardi, -lingua di vacca: piccola incudine degli21-26
mondo galante chiama l'occhietto pio. leopardi, i-160: il silenzio è il linguaggio
utili insegnamenti o salutari ammonimenti. leopardi, i-24: s'è perduto il linguaggio
: ci son cervi, pantere e leopardi, / e maggior bestie assai che leofanti
l'etna] romoreggia e bolle. leopardi, 34-220: pel montano fianco / furiosa
il liquido ciel d'aureo sereno. leopardi, 9-9: per tetra liquido si
separare tosto le partite dubbie dalle liquide. leopardi, iii-1101: in luglio il negoziante
fa essere più malati che sani. leopardi, i-63: ora a forza di
e fissa la sua inagguagliabile perfezione. leopardi, i-243: la lirica si può chiamare
e. cecchi, 5-336: il leopardi, tutto che affermando...
nelle prose,... [il leopardi] ha messo in mostra e dipinta
men piano. de sanctis, i-266: leopardi in tanta rovina di princìpi, con
e serba per la sera le lische. leopardi, 833: come un pesciolino che
ha detto mai non esser corinzio. leopardi, 998: considerate, illustrissimo quel
ogni aria e d'ogni aspetto. leopardi, 353: tentennava sua testa atro cimiero
chi non vuol lodarlo abbialo escuso. girolamo leopardi, 2-11: a metter le sue
tergo tutto sollevossi / sanguigno lividor. leopardi, 1-9: or fatta inerme,
solo specchiarmi entro il mio errore. leopardi, 3-128: oh misero torquato!
che lagrime grondi e di che sangue. leopardi, 24-13: l'artigiano a mirar
... sentì mancare gli spiriti. leopardi, ii-29: odi per lo sereno
venisse la dignità del parlamento pregiudicata. leopardi, iii-212: quando voglia spogliarsi d'ogni
prendere possesso, insignorirsi dell'animo. leopardi, 10-62: amarissima allor la ricordanza /
in cor d'icilio, mai. leopardi, 346: nutrì speme pazza e voglia
vero esser lodato. -assol. leopardi, iii-162: io non per lodare,
troppo a torto / lodato ancor. leopardi, 8-30: gli ameni / futuri
dallo scopo per cui si combatta! leopardi, 18-29: ben chiaro vegg'io
v'ebber principio le mie pene. leopardi, 24-21: apre i balconi, /
logora l'ingegno, impiega gli anni. leopardi, 936: la memoria non si
fossi tu a'mortali amato danno! leopardi, i-216: la grandezza appartenente all'
poltroni lom- brosiani a proposito del leopardi. = deriv. dal nome
fosse ascoltato in qualunque gran lontananza. leopardi, iii-522: in tanta lontananza e
non possono essere da noi comprese. leopardi, 352: già la piaggia parea tornare
un suono, ecc.). leopardi, 13-45: alla tarda notte / un
ciecamente obbedienti a niuno lontano sacerdozio. leopardi, 11-41: il sol...
ed a'presenti di mutar trattamento. leopardi, iii-345: ne'primi giorni dopo
suon funebre, un mormorio lontano. leopardi, 22-146: ove sei, che più
schiettezza mia e la vostra bontà. leopardi, iii-75: ella non può figurarsi
e strinse il sangue in gelo. leopardi, 11-30: odi per lo sereno un
lontan le mura / di cobona. leopardi, 13-3: sovra i tetti e in
ed i manti volubili / lorda. leopardi, 4-98: ecco alla vaga /
meritavano la sfera del zelo mio. leopardi, 299: te pur lorda avria
gente è lorda di tutti i vizi. leopardi, v-110: di necessità, se
il muro che chiudeva il cortiletto. leopardi, 11-54: quando muti questi occhi
a civetta, altri alla lotta. 'leopardi, v-106: vuoi tu pigliar la
lottando colle miserie. tenca, 1-230: leopardi lottò fra'suoi dolori colla travagliata natura
nella, erba medica. leopardi, iii-135: ho domandato dell'erba 'sulla'
/ lungo il cammino stramazzar sovente. leopardi, 9-34: dove all'ombra / degl'
ed il lucaniano conte cassi congiunti ai leopardi. = cfr. lucanesco.
dietro le lucciole che vernano aleggiando. leopardi, 22-23: la lucciola errava appo
immoto, con le luci in pianto. leopardi, 16-7: nebuloso e tremulo dal
: differenziarsene nel modo più completo. leopardi, iii-192: basta che voi siate più
con più durevole e salda luce. leopardi, 9-54: virtù non luce in
la luce diffusa da tale lampada. leopardi, 22-115: spesso all'ore tarde,
del de sanctis sulla marmorea prosa del leopardi, che odora di lucerna.
hanno in seno granellino di vero. leopardi, 1-88: giuliano... [
occhiolini più vivaci di un topolino? leopardi, 367: mostravagli talor...
miei regni a rischiarar se 'n giva. leopardi, 33-58: il sole, /
che inoltra improvviso ne'lucidi teatri. leopardi, 246: pregar che la virtù
a ludibrio: considerare con scherno. leopardi, 34-62: secol superbo e sciocco,
e ludibrio gli stessi seguaci suoi. leopardi, 1-76: serse per l'ellesponto
facesse lume per andare in camera. leopardi, 16-87: infesto occorre / per
membra inforzansi, / l'occhio scintilla. leopardi, 22-155: splendea negli occhi /
scoprirsi e né pur forse a perfezionarsi. leopardi, i-22: il poeta ha scelti
giuoco o tenere il lume. girolamo leopardi, 2-59: ci si negozia, insin
della lettura di orazio e foscolo e leopardi. de amicis, xiii-72:
tanti mirabili effetti sul nostro globo. leopardi, v-1007: la natura,.
paesi e di tutti i secoli. leopardi, iii-340: una camera mi basterebbe
piano erboso e lucente della piazza. leopardi, 9-2: placida notte, e
questo che tu diffondi nell'anima mia? leopardi, 14-1: 0 graziosa luna,
grecia scorre / di lui cercando. leopardi, 15-24: son morta, e mi
. -questo è quel che si vedrà. leopardi, 840: né anche si potrà
ti ho veduta in quel beato lunedì. leopardi, iii-659: lunedì..
lo supera di gran lunga in bellezza. leopardi, 32-2: errai, candido gino
essere consunto dalla lunghezza del tempo. leopardi, v-356: ciò non basterebbe a
rimproverato la lunghezza della mia visita. leopardi, iii-393: è intollerabile e mortale
rimproverano o lunghezze o disgressioni continue. leopardi, iii-717: la troppa lunghezza nocerebbe
tasti / il queto aere notturno. leopardi, 18-2: cara beltà maestà i
dal genial convito / cure mordaci. leopardi, 35-1: lungi dal proprio ramo
a ritrovare un provvedimento onde allungarle. leopardi, 32-279: le barbe ondeggiar lunghe
era molto più lungo e flemmatico. leopardi, i-48: la tartaruga lunghissima nelle sue
una carriera più o meno lunga. leopardi, iii-62: l'arte poetica è tanto
i loro affetti in basso loco. leopardi, 4-57: o spose, / o
solita cerimonia del maritar le vergini. leopardi, i-42: dei quattro lirici ch'io
mio cor, nel mio regno. leopardi, 196: anche al romanzo storico
con un cupo e lungo mormorio. leopardi, 202: la notte a poco
furor non lascia luogo a consiglio. leopardi, 984: la mia disperazione..
qual la lupa fa ritorno. m. leopardi, 1-90: la rivoluzione mi fa
e ne può far di meno. leopardi, i-982: tutte le lingue moderne
vogliamo tuttavia che lo stile lussureggi. leopardi, v-673: certo non è turgido
non fosse di queste rappresentative. leopardi, i-89: miserabile lussuria di epiteti
morto re fu al tumulo condutto. leopardi, iii-845: io non ho preso
que'mali che nel progresso vedremo. leopardi, 823: di che seguitarono tutti quei
qualche altra amica e il parrucchier. leopardi, 293: s'arma napoli a gara
espiar le conviene la macchia vergognosa. leopardi, iii-1029: non voglio più comparire con
su la collina riscontro a me. leopardi, 16-76: infesto scende / il raggio
pervertì moralmente ed effimerò quel lettore. leopardi, 1-35: sono anche queste
dover ripetere no per la prefazione del leopardi... non sono una macchina
dell'immensa machina terrestre / vigil custode. leopardi, una costruzione; complesso architettonico
e stabili, fatte da'pittori umana. leopardi, iii-817: il continuo esercizio de'nervi
macchina ed arte in opra pone. leopardi, iii-902: intanto la nostra mamma
minacciavano di far macello di francesi. leopardi, 731: se in tasca,
passano alla fine ad esser carta. leopardi, 8-47: trepido, errante il fratricida
ai laceri / corpi novelle piaghe. leopardi, 2-144: cadeano a squadre / semivestiti
e indolenzita per tutte le membra. leopardi, 730: cleone, astuto giovine
non si separassero dall'antica madre. leopardi, 2-71: ecco voglioso anch'io /
avere sortiti caratteri forti d'anima. leopardi, 30-44: madre temuta e pianta
, nelle abitudini. girolamo leopardi, 2-65: di quel ch'ognun più
, la musica e l'architettura. leopardi, 4-48: ad atti egregi è sprone
. e. cecchi, 2-61: per leopardi, accolto: 'dolce e chiara
che si traevano dalla nazione soggetta. leopardi, iii-19: se dicasi che di
la lontananza ogni gran piaga salda. leopardi, iii-72: dopo che ella mi ha
iddio per maestro nella tua orazione. leopardi, iii-41: che io veda e legga
senza maestro avrebbono apparato a sufolare. leopardi, i-363: per esempio, il
di musico anch'io dar qualche saggio. leopardi, 109: era il maggio odoroso
storia maggiore e più chiara di questa. leopardi, i-5: è falso anche che
, piangono con più cordial contrizione. leopardi, iii-345: ho trovato in roma assai
. -distinguersi, eccellere. leopardi, 966: oltre di ciò, la
si è quella di soverchiare altrui. leopardi, v-170: quelli che usarono il
che sollevansi affatto eziandio dah'immaginazione. leopardi, 837: quanto maggiormente è da
, nelle quali maggiormente si affidano. leopardi, iii-239: le parole dell'ultima
, mi offerirono tutto il lor favore. leopardi, v-171: erano per sì fatto
diritti della nuova magistratura de'padri? leopardi, i-164: la magistratura letteraria non
grandezza, di sublimità di pensare? leopardi, i-145: per disprezzar la vita
-prestante, vigoroso, aitante. leopardi, 5-5: attendi attendi, / magnanimo
meno quella se degni avermelo dechiarito. leopardi, v-387: l'autore dell'ecclesiastico
contanti inimicizie, invidie e ridicolo. leopardi, iii-398: tu comprendi la gran
nella sala del palazzo la- teranense. leopardi, iii-547: in bologna nel materiale
è stata la troppa magnifica villeggiatura. leopardi, iii-821: ridono del mio poco
iii-20-137: in questa nuova larghezza [leopardi] procede solenne, magniloquente. alvaro,
festeggiamento, una ricorrenza). leopardi, iii-384: oggi piove, come ha
parola amara, per chi non crede. leopardi, 6-57: a terra / sparse
, come dicevan le sue amiche. leopardi, 1-22: se fosser gli occhi
servir. -ancora. girolamo leopardi, 64: certi fanciulli ier nella mia
luoghi che malagevolmente vi si poteva andare. leopardi, 279: senza custode alcuno era
onde parigi / malamente s'adorna. leopardi, i-34: è difficile trovar canzone
intesero, come poeticamente figurate. leopardi, i-1222: ho detto che un
soffrano nel cuore de'loro stati. leopardi, i-965: malamente si distingue la
lo più da negligenza e sordidezza. leopardi, iii-894: io vivo qui dispettosamente,
anni a correr dietro alle lettere di leopardi che, lui malatosi, finì di curare
aboliscono alcune delle sue ordinarie funzioni. leopardi, iii-204: sono due mesi ch'
condotta del padre o della madre. leopardi, v-225: i grossolani errori, che
che non ti sai fare uno amico. leopardi, iii-15: già vi vorrebbe molto
io narro bene a mala voglia. leopardi, 984: l'uomo non si dispone
co'discorsi l'animo al peggio. leopardi, v-32: gran rimedio della maldicenza,
delle cose secondo la loro verità. leopardi, 943: in successo di tempo,
potesse aver prodotto qualche tristo effetto. leopardi, iii-200: per corona de'nostri mali
presente / non sa che farsi. leopardi, 938: come nel dolore il nostro
punta che lo messe in letto. leopardi, iii-369: questa notte, dopo dieci
quelli antecedenti e con queste circostanze il leopardi divenne il poeta del 'mal del
. carducci, iii-20-318: dunque il leopardi, in fondo in fondo, non
, a napoli per quel maladetto libro. leopardi, iii-825: io sono sempre dietro
la operavano? nievo, 817: leopardi... insuperbì di quella ragione alla
infausto, cattiva sorte, sfortuna. leopardi, iii-258: è tempo di morire.
giudei, vorrei bene pazientemente ascoltarvi. leopardi, v-176: dalla oziosità nasce l'indigenza
di quelli che pretenderebbero come a un leopardi gobbo e maleolente qualunque donna avesse dovuto
preponderante malefico spirito di reciproca malvogliènza. leopardi, i-m: perché nessuno invidia la
, ma lo facevano per tormentarmi. leopardi, 22-40: aspro a forza / tra
di reagire; indeciso, insicuro. leopardi, ii-362: il loro animo fu atterrato
/ per onorar donna leggiadra e bella. leopardi, hi-176: se questo [
fatto in casa di don abbondio. leopardi, iii-540: i miei occhi,
grazia, se non è pellegrina. leopardi, ii-1091: quel che ho detto di
or possa nobilitare questa avvilita nazione. leopardi, iii-761: non ardisco prendere a consolarla
stilla e i baci ai baci innesto. leopardi, i-114: è il tempo di
serpe, / maligno irri- tator. leopardi, iii-1086: sono stato più di 50
le levò ogni coraggio a rispondere. leopardi, iii-649: le cose stampate contro
l'orrore che ispira la pazzia. leopardi, iii-343: in somma io sono
la vita mia / consegno a te. leopardi, i-i6r: i migliori momenti dell'
— in modo struggente; pateticamente. leopardi, 42: lunga doglia il sen mi
malinconici. -con uso avverb. leopardi, iii-567: veramente non trovo in nessun
al veder totalmente cangiata la scena. leopardi, iii-550: attendendo, come ho
del delitto alla sicurtà dell'innocenza. leopardi, 1-8: i fanciulli e giovinetti benché
veri miracoli accaduti da soprannaturali cagioni. leopardi, i-23: [l'uomo] perde
me, non facciamo niente ». leopardi, i-24: vediamo come parlavano gli
di foscolo, di monti, di leopardi, di manzoni...; e
; ma la differenza entra mallevadrice. leopardi, 1039: la sapienza, tenuta
una ragione al mondo, il povero leopardi. baldini, 9-169: a cominciare dal
trattato in malo modo, bistrattato. leopardi, 1052: il giovane, finché non
ordinasse che dovesse mangiare un tordo. leopardi, i-112: uomo colto in piena campagna
, causato da quella perversa gente. leopardi, iii-315: s'io vi potrò
per molto tempo cacciarlo alla malora. leopardi, iii-116: mi sono risoluto di
se non toma ai suoi monti. leopardi, 22-110: per cieco / malor,
è una statua antica molto maltrattata. leopardi, iii-244: ella gli indicherà per la
essere irritato nei suoi confronti. leopardi, iii-116: credo che si sieno accordati
di ricondurmi in faccia quel seduttor malvaggio? leopardi, i-138: la moltitudine (e
espandere nei campi infetti della malvagità. leopardi, iii-345: ho trovato in roma
s'alzaro in piè le respettive mamme. leopardi, iii-333: ricordatemi alla mamma,
nella quale era nato, [il leopardi] avrebbe capito la sua ridicola illusione.
, di cui s'estinse il seme. leopardi, 1067: il mammut grandissimo quadrupede
vizio e mancamento in chi la patisce. leopardi, 894: a ogni poco si
nel momento che ne avrebbe avuto bisogno. leopardi, iii-731: di voci e modi
mancanza di documenti di quel tempo. leopardi, iii-927: condannato per mancanza di
mancanza di coltura e sbadata trascuratezza. leopardi, i-189: la noia non è altro
raccontarete a me sanza niuna mancanza. leopardi, iii-17: tutta la traduzione del luogo
tuttavia prevalevano nelle consulte della repubblica. leopardi, 36-18: rispose: hassi a rifar
stessa né quale ognuno la vorrebbe. leopardi, 814: in progresso di tempo
l'intendo. - birba chi manca. leopardi, 20-153: mancano, il sento
tutto si misura più per sottile. leopardi, iii-309: la fortuna ha condannato la
luna] avrà mancato di vedersi. leopardi, 843: e le stelle e i
anch'io mancare al signor lelio. leopardi, v-133: così, quando essi [
un lume, una luce). leopardi, 201: su gli erbosi dorsi e
manchevole di venefici ancor novizi]. leopardi, i-322: la natura, tanto
due parti del mio povero corpo. leopardi, 412: insanguinato / d'un gran
gli stessero a mano manca]. leopardi, iii-55: voler primeggiare colle fortune,
] era legno di cedro eletto. leopardi, 823: rimossi dalla terra i beati
, che miserabilmente gridando domandava aiuto. leopardi, iii-58: so che la noia
fiamma a cui vien manco il vento. leopardi, 10-24: dove io tristo ed
furono tristi compagni di questa vernata. leopardi, iii-3: vi mando certe bagatelle
manderebbe contra noi un nimico. girolamo leopardi, 2-76: oggi i bambin sono anticristi
/ manderà qualche cosa ancora a noi! leopardi, 870: la settima notte,
mandato accennando pel picciol messo]. leopardi, 206: mandò significando / al proprio
di ricevere le... quoia. leopardi, 844: -chi sei? -farfarello
, né a conclusione di trattato. leopardi, 233: prestamente il legato a
conclusione del nostro affare coll'isani. leopardi, 205: seguitò che s'altri
come a mandatóre o mandatrice del tremmoto. leopardi, v-259: il pseudo didimo chiama
, e più lor portano affetto. leopardi, iii-377: de romanis è un buon
lui piace, ne'tuoi bisogni. leopardi, i-1322: le donne, i grandi
, mandarla giù e stare zitto. leopardi, 252: non sol privato fu del
soverchio ai medesimi la corte di roma. leopardi, 198: schietto in somma
, accozzaglia, banda. girolamo leopardi, 2-82: c'è ora una manetta
0 sia deh'anime buone de'morti. leopardi, v-247: la evocazione dei mani
nasce da assurda e irragionevole convinzione. leopardi, i-276: non ho mai sperimentato tal
niun riparo può far la gente. leopardi, v-113: ogni cosa ha,
e gli altri suoi confratelli in grammatica. leopardi, i-177: il male deriva piuttosto
chiese, chiedendo pietosamente l'elemosina. leopardi, iii-398: è [la strada]
quando vedrò il tempo di manifestarle. leopardi, iii-175: del raccogliere le mie
invalida e nulla. leopardi, iii-1011: vorrebbe, se si può
ancora commesso atti di vera tirannide. leopardi, v-507: in questo medesimo stato nostro
dopo la pubblicazione del secondo volume. leopardi, iii-512: quanto al 'giornale ecclesiastico',
gli tagliò la testa sul palco. leopardi, v-1104: non qui un contrassegno
manipolazione del miele e della cera. leopardi, iii-762: la ricetta del latte-e-mèle
, e così di mano in mano. leopardi, 270: presso al gange ed
d'una signora estremamente ricca. leopardi, v-192: quasi che l'uomo cercasse
, tante usurpazioni, tanti tradimenti. leopardi, 1025: quando di questa sorta
smaltiscono in su le fiere di francia. leopardi, i-13: in molte opere di
e sottoscritta di sua propria mano. leopardi, iii-102: non trovandosi qui scrivani di
mani alla carità verso il prossimo. leopardi, i-1488: gli scrupoli, i dubbi
curino di mansuefare la plebe inferocita. leopardi, 815: diffuse fra loro una varia
, ingentilimento (dei costumi). leopardi, v-15: se avessi l'ingegno del
l'uso di tale sopravveste. leopardi, iii-427: la mantelletta si può dire
mantenerne il ducato per due mesi. leopardi, iii-282: non vuol mantenermi fuori di
si mantien di lagrime e di risa. leopardi, iii-312: i miei genitori sono
mantenimento e quello della sua servitù. leopardi, iii-917: se è difficile procacciar
a nostro ben dispiega e gira. leopardi, 9-19: bello il tuo manto
facile consultazione (un libro). leopardi, iii-829: cataloghi manuali, e che
6. diretto, effettivo. leopardi, iii-709: né ella né altri ne
-esecuzione, pratica manuale. m. leopardi, 3-13: -sapete pure che io non
arcivescovo di siena, tornando da loreto. leopardi, iii-262: ella non conoscerà recanati
di vestiario, di biancheria). leopardi, iii-1026: a tutti accade di ricevere
, definito; importante, memorabile. leopardi, iii-680: ci confidiamo tutti i nostri
, opera in tale territorio. leopardi, iii-220: io non sapea neppure il
-per antonomasia. il marchigiano: giacomo leopardi. carducci, iii-7-407: il marchigiano
dal duce, parlasse a recanati di leopardi. e. cecchi, 5-50:
angusto, antiquato, provinciale. leopardi, iii-263: se volessimo seguire i gran
, sepolti in una fossa, custoditi da'leopardi di sant'ignazio, marziti tra fetori
d'elmi e di cozzanti brandi. leopardi, 21-25: mirava il ciel sereno,
! lì ti volevo a trovarla. leopardi, 2-158: i negletti cadaveri all'aperto
il mar del mondo vanno perduti. leopardi, 12-15: così tra questa / immensità
ivi che mare in tempesta sia quello. leopardi, i-22: ed ecco ottenuto dagli
e scherno è ognor d'impetuosi venti. leopardi, iii-272: buoni e tristi nuotano
, talvolta in modo eccessivo. leopardi, iii-278: di questa signora mi avevano
-essere marezzato, illividirsi. leopardi, 341: ve'la pelle, al
se il corno immobile sia stabilmente. leopardi, 16-24: talor m'assido in solitaria
men belle perché le più popolari. leopardi, iii-462: non si mettono nel
ricolmasse del campo il margo estremo. leopardi, 7-30: il pastorel...
il porto e la marina intorno. leopardi, 343: la nube...
federigo la dotò di quattromila scudi. leopardi, iii-161: mia sorella vi risaluta
, non quando lo ha vinto. leopardi, iii-679: sono entrato con una
rifiutati n'avea senza la cagion dimostrare. leopardi, 870: le fanciulle di sette
; acquatico (un uccello). leopardi, 958: vi si veggono intramischiati alcuni
false apparenze adornano i suoi versi. leopardi, 1080: a che ti ha giovato
purché raggiate su quel marmo i guardi. leopardi, 2-73: mesco all'opra vostra
marmore / nel consacrarvi il cor. leopardi, iii-527: gli uomini mi paiono piante
-oh! oh! e la prosa del leopardi? senza dubbio, è ammirabile:
come un passeggero diletto dell'occhio. leopardi, 2-193: mira queste ruine,
presenza del rispettivo individuo allo spettacolo. leopardi, i-178: dopo la morte di
vita spirituale e intellettuale. m. leopardi, 4-102: quando i filosofi cercano nella
marocchino rosso a fermagli d'oro. leopardi, 264: levato il condusse ove
ma i ludi aspri di marte? leopardi, 4-101: nella doma / terra il
-scherz. punzecchiare, pungere. leopardi, 341: senti ch'e'fischia e
l'etna gemere / la fucina sonante. leopardi, 25-33: odi 11 martel picchiare
più che il pericolo reale e presente. leopardi, iii-86: l'altra cosa che
per quel che non ha. leopardi, iii-429: bisogna che vi lasciate
, non essendo mercante. girolamo leopardi, 2-58: ostica è quando il martorèllo
marzial satolla / di quel sangue abborrito. leopardi, 717: il fatai brando innalza
nome di marzo da marte suo padre. leopardi, iii-205: da marzo in qua
si inghiottirebbono / manco tanti bocconi girolamo leopardi, 2-8: per farti tornar uno
del singolo individuo); collettività. leopardi, 1024: gl'individui sono spariti dinanzi
uccidere una persona con estrema ferocia. leopardi, v-867: venne [ipazia] crudelmente
confuso, farraginoso e inutile. leopardi, 842: di tratto in tratto,
per farmi sostenere intrepidamente i miei mali. leopardi, iii-386: tieni per certa questa
potente motore delle azioni umane '. leopardi, i-243: * l'irresoluzione è peggio
essenza de'quali sta nella leggiadria. leopardi, i-28: c'è bisogno dell'
ma- billon, martene, ruinart. leopardi, iii-214: ella lasciava per tanti
mano nel busto del nostro * massimo 'leopardi. -per anton. massimo poeta
/ batte sul fondo e sta. leopardi, 33-220: pel montano fianco / furiosa
e dubbi, trovare da ridire. leopardi, iii-420: è facilissimo ch'egli e
anche: rigido, duro. leopardi, i-75: le parole greche..
tempo, un'età storica). leopardi, i-178: pretendere per la prima volta
siano scuole e protezione di governo. leopardi, i-45: quella lingua che purché
e dell'entrate anche in comune. leopardi, 1041: le qualità morali come anche
sia distinta dalla 4 teologia naturale'. leopardi, i-307: oggidì si vive poco
tagliati in figure umane da cattivi scultori. leopardi, iii-110: la lettura de'trecentisti
, la massima parte essendo poverissimi. leopardi, iii-547: in bologna nel materiale e
carattere peculiare; natura, essenza. leopardi, i-152: una conseguenza del materiale delle
anima col farla venire dai corpi. leopardi, i-195: il raziocinio è un'operazione
? eccola materializzata con un esempio. leopardi, i-1077: l'idea, legata
è fatta, legalmente non è. leopardi, iii-291: tutti gli esemplari ch'
il materno costume assai le dice. leopardi, 8-19: detestato il parto / fu
la somiglianza materna dee tuttavia conservare. leopardi, i-986: non nego neppure che
[italia] di gentili alme madrigna. leopardi, 34-125: veramente [la natura
di que'tali matrimoni andati a monte. leopardi, iii-391: paolina non fu più
i lor figli quando son deboli. leopardi, i-246: anche gli uccelli si
in cinque sonetti alla mattaccina [del leopardi]... si vede minutamente descritto
di cuore, e di fama. leopardi, iii-52: non son bagatelle la lealtà
di fare i versi di un certo leopardi, o delle immaginazioni francescane rifiorenti mattamente
che dovesse fare, la mattina. leopardi, 16-72: duolsi / alla mattina il
la storia di quel mattino]. leopardi, 15-1: era il mattino, e
affettuoso il cuore del mio camillo? leopardi, iii-226: la nostra marchesa..
, frenetico (lo studio). leopardi, iii-127: io mi sono rovinato con
ozio, senza far nulla. leopardi, 879: in questa prigionia,.
del conscio specchio e dell'ancelle. leopardi, 16-1: la mattutina pioggia,
a sorgere / la luce mattutina. leopardi, 9-29: a me non ride
, senza ben ragionarne ogni parte. leopardi, iii-35: la ho fatta [la
. bisognava maturarla un po'meglio. leopardi, iii-209: tuttavia questa deliberazione non
perfettamente i cocomeri alla dovuta maturità. leopardi, 34-204: come d'arbor cadendo un
e degli ardimenti del volgar nostro. leopardi, iii-62: quell'andare per gradi
aveva sposato un costui servo]. leopardi, 992: ora che io sono maturo
fanciulli, di giovani, di maturi. leopardi, iii-738: spero di fare un
forma di concordia si poteva trovare. leopardi, 5-49: se la funesta delle patrie
, una civiltà artistica). leopardi, i-7: dopo che le arti di
. -cumulo di enormi dimensioni. leopardi, 889: un fierissimo vento..
cappelletto che su vi sedeva. girolamo leopardi, 2-81: voglion [le donne
mano, che il cervel ristora. leopardi, 25-4: la donzelletta vien dalla
muse / del mortale pensiero animatrici. leopardi, 23-132: me, s'io
son trofonio, e ciò ti basti. leopardi, 16-17: alcuna / benché scarsa
accader per l'appunto a me ». leopardi, 26-6: dolcissimo, possente /
morte / dà insieme ad ambe. leopardi, 21-18: io gli studi leggiadri /
ier l'altro glien'hai scritto. leopardi, 11-5q: a me, se di
vostra salute [ecc.]. leopardi, 16-34: io quasi me stesso e
): io per me godo. leopardi, 987: ma queste [la civiltà
sciocchezzuole pedantesche mie dopo le opere del leopardi, non sta bene. guardatevi da far
nome di venere s'è presentato ivi. leopardi, 835: l'accademia dei sillografi
meccaniche, son lontane dalla mia. leopardi, i-117: come per un'illusione ottica
, abbia procurato incessantemente di disfarle. leopardi, i-1170: così accado nel sistema
sovente, e sorride quando la lodo. leopardi, 20-100: parla al mio core
vocazione, ma poeta per necessità. leopardi, iii-353: ho mostrato a melchiorri
italia, offerta una medaglia commemorativa. leopardi, 837: l'inventore di
che portano questo stesso nome. leopardi, 817: tra i quali fantasmi fu
aveva condannato quel tempio al fuoco. leopardi, iii-100: avendo avuta occasione di
onore: oggi dovete superar voi medesima. leopardi, iii-206: quegli che parla di
a larissa da una febbre putrida. leopardi, iii-1086: mediante una savia e semplice
pioggia e il mare troppo agitato. leopardi, iii-996: molto meno potrei parlarvi
mammelle mediante il respirar della donna. leopardi, iii-312: giacché a forza di
senza le quali non sarebbe evidente. leopardi, i-31: grandissima parte dell'opere
spesso un vano e periglioso medicamento. leopardi, i-153: la natura è un
tentare con piccolo aiuto il passeggio. leopardi, iii-371: in questi giorni me
con qualche regaluccio mi medica la stizza. leopardi, iii-982: la tristezza, che
nuocere, togliendo loro le sostanze. leopardi, iii-263: voglio sperare che troverai
pigri aggiramenti medicina alcuna di conforto. leopardi, 1074: nessuna cosa è più necessaria
quasi tutta nel libriccino di ippocrate. leopardi, iil337: in quanto spetta allo
mondiale, lo scavante nullismo, del leopardi. verga, 4-360: volgevano solo qualche
puramente diretta e la scienza filosofica. leopardi, i-342: l'uomo tal quale
la moderna non può andar disgiunta. leopardi, v-16: se avessi l'ingegno del
borgogna dei vini mediocrissimi e senza pregio. leopardi, v-40: è più facile ad
, ma diversità di merito si richiede. leopardi, iii-163: resta ch'io mi
mediocre poeta e invidiosissimo del tasso. leopardi, i-118: questo timore del destino
-con risultati scadenti. leopardi, i-ii: quello che omero diceva ottimamente
i quali sanno ancora mediocremente vivere. leopardi, iii-191: il fatto sta
mediocrità, merita una rispettosa compassione. leopardi, iii-94: certo non voglio vivere
la passione che ho per il bene. leopardi, iii-42: non so dirle con
e di cele brità. leopardi, 3-173: or di riposo / paghi
della stima che a lei professo. leopardi, v-774: i peruviani formavano l'
mediocrità si visse fino ad alessandro. leopardi, iii-699: l'essere in pronti
. -ricordare, pensare. leopardi, 8-73: or te, padre de'
d'avere una volta colto nel segno. leopardi, v-933: descartes fu uomo grande
che alla ragione od alla giustizia. leopardi, 845: tu mi puoi meglio
ov'ei mi sferza e punge. leopardi, 827: il meglio sarà ch'
, ella farebbe manco melarance. girolamo leopardi, 2-72: quanto alla dote, io
-canna melata: canna da zucchero. leopardi, 32-67: coverte / fien di stragi
coltura delle scienze e dell'arti migliori. leopardi, 280: questo è quello
membrando i fidati colloqui d'amor. leopardi, 365: o vergin diva,
raziocinio. bacchelli, 2-xxv-97: il leopardi in tali forme chiuse di strofa non
, epèo, / di panope figliuol. leopardi, 657: arrivò in casa nostra
, monito, avvertimento. m. leopardi, 1-86: -e quest'altro involto cosa
di quello che a prima vista appare. leopardi, 927: 'detti memorabili di
sorprendenti, frammenti di opere smarrite. leopardi, 3-159: privato, inerme / (
lieti e memori talvolta di me. leopardi, iii-372: siete pur memore delle
perdono alla memoria di foscolo e di leopardi. pirandello, ii-1-1116: possibile che
recitare nella imminente seduta dell'istituto. leopardi, v-995: l'abate mascheroni pubblicò
portici coperti e dentro a'pomieri. leopardi, v-28: il quale effetto è stato
di quelle ne'loro scritti memoria. leopardi, iii-130: non però tralascio di ringraziarla
so dire che menavo colpi da orbo. leopardi, i-238: un giovanastro..
dove menare il rimanente della vita. leopardi, 21-14: era il maggio odoroso
libertà mena alla rovina la repubblica. leopardi, 1042: pare che i filosofi
sottrae alla vita. anche il mio leopardi l'aveva commesso e non ha potuto campare
obietti spiacevoli, non udir cose noiose. leopardi, iii-197: assicuratevi e abbiatevi per
è mendica della parte più necessaria. leopardi, 19-137: quando mi fia /.
più spesso quel che meno costa. leopardi, 815: tanto più si travagliano
da venire più o meno proveduto. leopardi, 1026: tutti 1 secoli,
spaziando / su le auguste cornici. leopardi, 821: la terra e le altre
senza un menomo albore di luce? leopardi, iii-288: la mia povera testa
istante nella testa di renzo], leopardi, 1014: passato un poco di
se credeva che non possedesse il greco. leopardi, iii-328: escluso dalla speranza e
una mensa piuttosto povera che frugale. leopardi, 25-28: riede alla sua parca mensa
col quinto mensile de'miei appuntamenti. leopardi, iii- 774: mi trovo
né cesserà né tarderà questo pagamento. leopardi, iii-572: il ricever..
3 austriache] per mesi sei. leopardi, 1085: si è saputo..
che si pubblica mensualmente a londra. leopardi, iii-715: ii titolo è '
malattia, n. 1). leopardi, iii-210: due cagioni m'hanno determinato
1840, ebbe, anche più del leopardi, cultura filosofica e, più di lui
almeno un'approssimazione indefinita all'infinito. leopardi, iii-61: m'è pure avvenuto
sono le circostanze del male descritto. leopardi, i-38: quanti leggono la canzone del
le opinioni di chi si lusinga. leopardi, 7-11: forse alle stanche e
d'un catalogo della biblioteca di casa leopardi qual era al tempo di giacomo.
angioli, diletto delle beate menti. leopardi, 8-78: te de'celesti peregrini occulte
de'figliuoli nostri ti sia a mente. leopardi, i-ii: due gran dubbi mi
il parere al manzoni che la poesia del leopardi ragionasse troppo. d'annunzio, i-450
mentecatto più che da savio sarebbe. leopardi, v-603: mentre tanto cammino vi rimane
suddito, andò a riscontrarlo ad empoli. leopardi, v-139: se quelli che dicono
ricordare, far venire in mente. leopardi, 664: i sogni di ieri notte
, tiranni ed amatori del fasto. leopardi, 1-120: oh viva, oh
ne fa con amore insieme e riverenza. leopardi, iii-489: quanto al signor niebuhr
de'numi / il meonio cantor. leopardi, ii-22: cercando già / l'
non cagiona più né maraviglia né diletto. leopardi, i-9: la maraviglia così è
1-70: proviamo, ho detto, il leopardi. è un ingegno di cui tutti
, tanto ubbidiva solo quanto voleva. leopardi, iii-49: è manifesto che 1'
mani poteano servir loro di parole. leopardi, 874: io mi maraviglio come il
idee che veggiamo con l'animo. leopardi, i-23: l'uomo (preso in
degli incliti ciurmadori de'miei tempi. leopardi, v-541: dalla qual cosa apparisce quanto
abitare in me in maraviglioso modo. leopardi, v-655: l'ingegno di frontone,
già ai primi del giugno, e leopardi mi mercanteggiava i giorni e le ore.
dei ceti che praticano il commercio. leopardi, iii-563: l'imbarazzo di cui ti
ed invidie immortali nazioni cul- tissime. leopardi, v-173: i ricchi,.
guadagno del traffico e del mercatare. leopardi, 19-98: col mercatar, con
lui cangia e vile il rende. leopardi, 20-144: d'un celeste foco /
. vuol traffico fare e guadagno. leopardi,. 197: d'arti tedesche
che parlan però con più lindura. leopardi, iii-3: vi mando certe bagatelle per
qualunque col piano verticale del meridiano. leopardi, v-972: picard nel 1671 intraprese
/ lento più d'un pastore. leopardi, 7-29: il pastorel...
modulare che ad articolare la voce. leopardi, iii-323: la mia scrittura sarà
crepitar del pino / silvestre i coni. leopardi, 16-26: ivi, quando il
valente, apprezzabile e meritevole di libertà. leopardi, iii-751: mi ami, se
di nuove cognizioni il mio spirito. leopardi, iii-435: mi resta una sola speranza
chiede / la ragion del comando. leopardi, i-20: anche chi è veramente grande
e tuttavia poco al merito suo. leopardi, iii-113: essendo io affatto digiuno
per merlo acquaiolo l'uccello che giacomo leopardi e gli ornitologi chiamano « passero solitario
amba- sciator non porta pena ». leopardi, 22-83: fantasmi, intendo,
loro preci a quelle de'passeggieri]. leopardi, 2-72: ecco voglioso anch'io
fra macchie folte? studiare? speculare? leopardi, 1-8: cadeva [tariosto]
dar vita ad un meschino epigramma. leopardi, i-634: è impossibile...
mobili di casa sono meschini assai. leopardi, iii-388: desidero vivamente di poter
carlo magno e de'suoi baroni. leopardi, i-134: la compassione...
che si trova in parigi. leopardi, iii-38: disperati abbiamo scritto è
magnetismo, n. 4). leopardi, ii-1017: oggi... i
detto convenzionalmente medio alto tedesco. leopardi, 288: questa [leggenda] in
di comporre sonetti e canzoni di lode. leopardi, i-29: i mezzi più semplici
calamità dell'indigenza valgano a contaminarle. leopardi, iii-935: non farò distinzion di mestieri
mestieri dell'odio per incentivo all'amore. leopardi, i-150: la prima volta che
, gli fu mestieri l'aria natia leopardi, 32-160: un fanciullo, con
facea mestieri impadronirsi di molte piazze. leopardi, 900: fa mestieri credere che
catene mie non sien mai sciolte. leopardi, 3-140: assai da quello /
/ mesto presagio d'infelice giorno. leopardi, 5-31: le meste rote / da
. di breve durata, effìmero. leopardi, 32-119: seggiole, canapè, sgabelli
l'idol mio da questo petto. leopardi, i-368: 'hoc unum scio,
un guadagno, una spesa. leopardi, iii-460: io credo che pagando 60
non già massime astratte di metafisica. leopardi, i-153: il vizio prese il
libri più santi sono soggetti alla critica. leopardi, iii-734: poi, un libro
quella metafisica perfezione ch'essi suppongono. leopardi, i-4: non il bello ma
, come vedete, alle allegorie. leopardi, 868 -tit.: dialogo di un
ha lecito di vibrar metaforone rigonfie. leopardi, i-18: basta osservare i luoghi della
avevano affise di qua, di là. leopardi, i-172: lo stesso dite dell'
. metafore o al linguaggio figurato. leopardi, v-837: rufo festo avieno..
che rivela sfrontatezza, sfacciataggine. leopardi, v-16: con fronte metallica, con
commistioni de'metalli per l'orificeria. leopardi, 34-221: o pel montano fianco
poesia, ad esempio l'infinito del leopardi, per ispirargli tante di quelle riflessioni
). gioberti, 4-2-9: leopardi grida: 'fieramente mi si strinse
delle produzioni naturali che la compongono. leopardi, v-267: divenuta questa [l'
; uniformemente regolatoo ordinato; abitudinario. leopardi, i-459: la maggior cura di questi
o spontaneamente, producono innumerevoli varietà. leopardi, iii-956: io non mangio una
nel disegnare dal vero le accademie. leopardi, i-1433: ciascun di noi ha qualche
: disordina to, indisciplinato. leopardi, iii-398: in una città oziosa,
di belli esempi anche per la prosa. leopardi, i-816: è probabilissimo che parecchi
faceano per ogni verso schizzare fumi. leopardi, 39-53: già muggiva il tuon
ozio, lo mise in cotale ragionamento. leopardi, v-19: poi lascia che gli
che i ministri stan loro apparecchiando. leopardi, 856: gli uomini tutto giorno
, lucia singhiozzando e agnese sospirando. leopardi, 657: fui costretto di giuo-
come si sia, ho messo avanti il leopardi e un pochino il giordani, per
anche avesse ambito il lor trono. leopardi, v-134: per ogni altro rispetto non
o anche attaccarla di viva forza. leopardi, 915: essere mezzanamente versato anche
verità. -sostant. leopardi, iii-40: odiando io fieramente il mezzano
stato in cui trovai l'infermo [leopardi]. trattandosi del mezzo tempo della
bel mezzo davanti alla madre badessa. leopardi, v-8: sapere che nel secolo
puoi; nel mezzo il sano stassi. leopardi, i-4: dal niente in letteratura
, e un mezzo d'espiazione. leopardi, iii-38: diviene di necessità fisica
fare senz'esser né anche sentito? leopardi, iii-784: in caso di estrema
alto / sospende a mezzo il colpo. leopardi, 17-3: a mezzo / il
il calcolo iniziativo ed il sublime. leopardi, i-124: solamente gli stati di mezzo
, cioè valle del fiume versilia. leopardi, i-179: lo scopo dell'incivilimento
suoi nella fortezza principale chiamata kingston. leopardi, 868: -trova una cassettina
, n. 9). leopardi, iii-554: non puoi credere quanta sia
-oh questa sì ch'è bella. leopardi, iii-445: non ricusare di spendere
pelide achille f l'ira funesta. leopardi, 21-32: quando sovviemmi di cotanta
vuol altri visi a far l'untore. leopardi, iii-575: salutami caramente luigi.
cose domestiche a suo pieno arbitrio. leopardi, iii-574 io qui sono trattato da'
esercizio mai non mi son messo. leopardi, iii-574: mi alzo alle 7.
io vi spiegava il cornelio nipote. leopardi, iii-574: fuor di questo non avrei
: che strilla, che piange. leopardi, 32-135: fortunati color che mentre io
mica un bel nome »]. leopardi, iii-168: mi dolgono...
più micidiale di cui rimanga memoria. leopardi, v-410: queste guerre erano state sì
animo, un sentimento). leopardi, i-399: concepiamo contro la nostra persona
, e la mia salute peggiora. leopardi, iii-214: ella lasciava per tanti anni
. -anche con uso avverb. leopardi, 402: ecco, io..
in una città così microscopica come torino. leopardi, iii-526: tanta è la mia
lettera, una relazione). leopardi, iii-1078: la perdita di tante mie
, legate con fior d'astuzia. leopardi, 872: senza metter mano al microscopio
piante il mel, latte i ruscelli. leopardi, 32-47: né maraviglia fia se
san giovanni, sarà sempre carestia. leopardi, iii-136: dopo la mietitura vorrebbe il
non vi fosse grave di darglielo. leopardi, iii- 741: ella mi
a quel giorno obbligato al letto. leopardi, iii-606: le nuove del zio ettore
giornalieri di terreni coltivati a sua mano. leopardi, 812: deliberato per tanto giove
ricco di speranze e di entusiasmi. leopardi, 21-18: io gli studi leggiadri /
e proprietà (un linguaggio). leopardi, iii-578: amerebbe ella che io mi
.. giudicammo migliore tornare a dietro. leopardi, 30-28: mai non veder la
/ dovresti riserbare a migliore uso. leopardi, iii-14: altri potrà fare della
letter. maggiore, più grande. leopardi, 836: l'altra cagione e la
mignatte, contro la gravezza della testa. leopardi, iii- 603: il medico,
mio sangue mai non si distacca. leopardi, 754: pongo fine a questa
questa ventosa appictata sempre alla pelle? leopardi, iii-226: per conservare alla sua
intanto deve essere schiacciato da loro? leopardi, iii-1068: vi rendo un milione
grandissimo numero, e quasi a nuvoli. leopardi, 32-146: per opra / di
vince di mille secoli il silenzio. leopardi, 3-114: in mille vane amenità
grandi uomini che vi ho nominati. leopardi, 875: qual cosa del mondo
con le minaccie de'celesti portenti. leopardi, iii-140: per amor di dio
stendeva al ciel le supplicanti braccia. leopardi, iii-550: leggendo i libri di
la spedizione veniva da quella parte. leopardi, i-206: gli uomini sono come
frequentemente si vedono nei vaiuoli spontanei. leopardi, iii-1086: sono stato più di
gli avvertimenti minacciosi de'pochi. leopardi, 1005: non fanno già questo
rauca voce annunzia / dal minareto. leopardi, 855: come stai [o luna
sai ch'io ti concio. girolamo leopardi, 2-83: a'trionfini s'usava fare
ne restasse un carbone. m. leopardi, 3-26: il mondo non sarà più
posto al sol d'una finestra. girolamo leopardi, 2-34: dichiara [la minestra
re fatto di tutti i buffoni. girolamo leopardi, 2-32: mostrò quel galantuom d'
di me, parte minima ed infinitesima. leopardi, iii-359: i più santi nomi
principi secolari che pontefici. m. leopardi, 4-60: può dirsi con verità che
retee s'incenerisse / la greca armata. leopardi, 8-108: vitto il bosco,
alcuno a'cristiani che ivi erano. leopardi, iii-19: di lustro a un
senta minorar il male. m. leopardi, 3-8: nei paesi freddi la
il mio sangue, i miei sudori. leopardi, iii-320: dell'una e dell'
a chi fa qualche professione di sapere. leopardi, iii-345: ho trovato in roma
; minoranza numerica. m. leopardi, 1-116: i deputati della nazione fanno
, 542: il conte carlo [leopardi] disse che giacomo faceva le minute delle
. idem, ii-13-16: diviene [il leopardi] arido come uno scoliaste. diresti
tanta erudizione, sagacità, minutezza. leopardi, iii-534: ella attribuisca la mia
non ricerca questa minutezza di ricompensa. leopardi, ii-343: giunto ch'io sono
antiche tradizioni e i più minuti particolari. leopardi, i-23: questo conoscere così intimamente
ha voluto circoscrivere le umane azioni. leopardi, i-426: oggidì [gli uomini
che aveva finito co 'l divenire insoffribile al leopardi come divenne più tardi al guerrazzi.
breve tempo, rapidamente, velocemente. leopardi, iii-477: io non ho scritto in
monete per sodisfare a cadauna minuzia. leopardi, i-132: io mi ricordo spesso
meticolosità, di accurata attenzione. leopardi, i-1236: la minuziosità della punteggiatura
cosette? papini, iv-493: se del leopardi non fossero colate giù, come goccie
disperata l'effettuazione de'miei negoziati. leopardi, 987: ne'miei scritti io
solo e senza aiuto veruno. m. leopardi, 1-81: addio, napoli mio
assai volte nobilmente beneficato da voi. leopardi, 1-1: o patria mia,
.. per la prima volta trascorsi. leopardi, ii-83: caro giordani, se
cozzar col demonio e con gl'incanti. leopardi, 827: non mi assicuro che
nome di beni a tali oggetti. leopardi, iii-312: i miei genitori sono stati
e ne fu due volte ripulso. leopardi, iii-316: giacché convien porre per base
ebrea da uno del grande rabì giudeo. leopardi, e morto l'846. monti
bocca, s'acquietava un poco. leopardi, 971: questo arcano mirabile e spaventoso
meate alla spiritosa malignità dell'epigramma. leopardi, i-994: le parole, quanto
, figliuolo e discepolo di aglaofonte. leopardi, i-134: la compassione che nasce
e su'trecentisti, gli scappa [a leopardi] a dire così: ora vi
se n'è accorto per miracolo. leopardi, iii-443: se per miracolo poteste
colori e con molto artifizio conteste. leopardi, iii-107: non mi posso lagnare altro
un'ardentissima brama di vera virtù. leopardi, 260: sporse il capo, e
cura, / qui posava l'austero. leopardi, 863: in questo parve a
tuoi ginocchi / questi cari pargoletti. leopardi, 11-35: tutta vestita a festa /
mesta ti miro e sì dolente? leopardi, 18-12: viva mirarti ornai /
l'arte miri a natura. leopardi, iii-325: da gran tempo tu [
la voluttà della morte e della misantropia. leopardi, 980: l'odio vostro,
gli uomini un po'troppo importuni. leopardi, v-54: veri misantropi non si trovano
il sugo loro mischiarsi con le bevande. leopardi, v-205: accanto alla strada era
. mischiare le carte: scozzarle. leopardi, iii-3: mettete tutti questi biglietti dentro
/ sol dio la donna ch'ama. leopardi, i-1227: 1 fanciulli, non
di quel che io mi sia. leopardi, iii-153: quanto a noi
può assumere una connotazione enfatica). leopardi, iii-32: tutti stampano, e solamente
il miserabil peso, lo portaron via. leopardi, iii- 127: mi sono
opprimente (un ambiente sociale). leopardi, iii-316: io non potrò mai uscire
viaggi, e scritte cento lettere. leopardi, i-89: quella miserabile lussuria di
ed eroica che possa atteggiarsi in un leopardi, scopre sempre le sue miserabili origini
/ la gloria del suo regno. leopardi, iii-163: resta ch'io mi scusi
miserabilmente ancora che non aveva incominciato. leopardi, iii-743: mi trovo costretto a risparmiare
la meta e il miserando oggetto! leopardi, 3-138: torna, toma fra
/ che lo scioglie a pietà. leopardi, 10-19: tu [cuore] inquieto
a soggetti inanimati o astratti. leopardi, 20-120: so che natura è sorda
pena; / è miseria ogni età. leopardi, 850: nell'universale miseria della
/ servar nelle miserie altero nome. leopardi, 814: essendo propria natura delle miserie
che fanno all'occhio un mirabil incanto. leopardi, iii-40: il libro stesso,
aver a far ogni cosa da sé. leopardi, 947: non vedi, non
voci ave- rebbero intenerito ogn'uno. leopardi, iii-310: io domando misericordia alla
qualcuno: per amor suo. leopardi, iii-205: seguito a supplicarti che per
a consolare i miseri col pianto. leopardi, 4-16: o miseri o codardi /
? -inutile, vano. leopardi, 3-161: in su la scena /
forse il più bello. leopardi, 1-54: oh misero colui che in
posti tra i misogini, che seguono il leopardi e lo schopenhauer nel loro disprezzo per
uomini e parere oscuro e misterioso. leopardi, iii-467: non pretendo sapere il
quinte. -di animali. leopardi, 200: il cuculo cantar s'udia
leopardi, iii-779: conosco per esperienza le 'buone
proposito de'misterii dove jesu patì. leopardi, v-71: egli m'era nato
pur essa l'educazione dell'uomo. leopardi, 31-22: misterio eterno / del-
misterio inaccessibile alle inquisizioni de'naturali. leopardi, 22-72: l'acerbo, indegno
gusto il far misterio di tutto. leopardi, iii-404: ho domandato a donna
: non si dimentichi l'odio di leopardi per tal genere di esattezza che chiamerei,
la nazione e la mistica libertà anglicana. leopardi, i-132: le fanfaluche mistiche di
mazzini, 49-18: egli [il leopardi] fu quel che noi chiamiamo un
misto di tenerezza e di confusione. leopardi, i-269: alle grandi azioni è
mia debolezza per misura del dovere altrui. leopardi, iii-325: da gran tempo tu
, e quindi della sua fallibilità. leopardi, v-51: conosce la natura e
, aggiunta all'obbligazione del metro. leopardi, i-1158: lo stile della poesia francese
che cagiona alla salute ed alla vita. leopardi, v-107: i doveri e gli
/ e le partite disuguali agguaglia. leopardi, i-5: la perfezione di un'
. -stabilire, fissare. leopardi, 299: se 'l veder non erra
è la misura e la misuratezza. leopardi, v-147: fa che la tua propria
. sobrietà espressiva, rigore stilistico. leopardi, i-89: quella miserabile lussuria di epiteti
la stagione si faccia più mite. leopardi, iii-823: qui l'inverno è
. bacchetti, 1-ii-542: ha [leopardi], in essa, una scusa dei
addosso per qualche colpa o difetto. leopardi, iii-547: non potei, dico,
in dono / l'aurea venere. leopardi, 860: bacco non volle mutare
il latino ne va col nostro parlare! leopardi, 1080: guarda mo se torna
e mobili padiglioni sopra le acque. leopardi, i-3: nella maestra via s'udiva
palpito / del dormiente al cor. leopardi, i-105: negli altri climi la natura
per far eseguire le morali obbligazioni. leopardi, i-98: il gran mobile degli
-agitazione, irrequietezza, eccitazione. leopardi, 871: in quella specie d'uomini
. pascoli, i-60: egli [leopardi] amava « le più liete creature
tornassero, oggi, michelangiolo vecchio o leopardi giovane, tutt'e due aggobbiti nell'arte
dalla moda cacciate lontano da londra. leopardi, 830: dialogo della moda
cristiane nostre la fuggono, l'abborriscono. leopardi, i-1215: la moda cambia le
ha spesso un valore negativo). leopardi, iii-391: paolina non fu più sposa
o alle necessità del momento. leopardi, 978: -quel continuo biasimare e derider
da lui a quella pre- giudiciali. leopardi, i-259: quello che ho detto deve
legge modellata su un'altra legge. leopardi, i-137: gusto e stile modellato giudiziosamente
e con la paura, moderare. leopardi, iii-426: paolina... ha
ottimi e castigati esempi e moderati costumi. leopardi, iii-370: un piccolo e moderato
sendo materia più presto al quanto sottile. leopardi, iii-289: o che la fatica
forze necessarie a procurarceli nel futuro. leopardi, v-167: nessun bene e nessun male
bella pagina nella storia della famiglia. leopardi, i-21: vuole lo scrittore.
decadere della moderna poesia, continuava il leopardi, s'è prodotto che, al
moderne per comodo del delfino di francia. leopardi, i-912: quelli che hanno a
nelle età vostre, e fra voi. leopardi, 32-225: di che tratto innanzi
tanto nell'antico che nel moderno. leopardi, i-376: la libertà non fu più
confanno più col palato de'moderni. leopardi, 1061: si potrebbe anche fare
una giusta estimazione dagli uomini onesti. leopardi, v-147: non giudicare che egli
senso concreto: atto di umiltà. leopardi, iii-175: del raccogliere le mie coserelle
modesta / e nel soffrir magnanima. leopardi, v-41: quasi tutti gli uomini grandi
fansi sfacciati e di umili arroganti. leopardi, i-99: il parlare anche delle
digiuno spettator resti in quell'ora. leopardi, iii-123: se in questa non
. modificazioni a prò del lavoratore. leopardi, iii-414: fui la sera stessa
di gentilezza, di pulitezza '. leopardi, v-13: chilone... ordinava
mazzini, 8-369: altri, come leopardi, di recanati, tentano esprimere gli affetti
, sta da l'altro fianco. leopardi, 930: non frequentava, come
godo che tu fintemi nei canti del leopardi. chi te lo ha messo in
testa? ma bada: non tutto nel leopardi è bello e vero a un modo
vorre'infilarlo a tutti i modi. leopardi, iii-344: in tutti i modi faremo
che ella non gli si consegnasse. leopardi, 226: ingiusto e crudel sarebbe stato
secondo la modula della dedicatoria trasmessami. leopardi, iii-465: sono stato assai contento della
: e si vendeva fino a ottanta. leopardi, 32-142: imprenderà col latte /
quell'ardore degli spiriti paterni. girolamo leopardi, 2-8: chi per disgrazia è di
buona parte a questo bisogno. m. leopardi, 4-109: l'asino che portava
i cori e sublimar le menti. leopardi, 21-44: non ti molce va il
. -sfiorare, vellicare. leopardi, 188: i vespertini / fiati venian
moke un color di florido cinabbro. leopardi, 4-76: virginia, a te la
è grande maraviglia ch'egli [il leopardi] tutto da sé alzasse tanta mole
sù, con la bocca aperta. leopardi, 5-41: tempo forse verrà ch'alle
e della buona voglia de'commensali. leopardi, 34-179: a cui non l'
il che sua maestà udì molestamente. leopardi, 824: gli dei sopportano molestissimamente
il mestiere di molestar le femmine. leopardi, iii-11: con ribrezzo m'induco a
temperano la molestia delle nostre occupazioni. leopardi, 883: dalla molestia degli uomini mi
giordani, i-2-376: di che [il leopardi] sortì privilegio raro di evitare la
pasciuta la puerizia e la prima giovinezza. leopardi, iii-13: sopra tutto la scongiuro
aperta e gaia d'un uomo dabbene. leopardi, i-198: molte volte accade che
e macchine: funzionare automaticamente. leopardi, i-420: il governo non può camminar
forme, che facile bisso seconda. leopardi, 4-76: virginia, a te la
molle, quando risentito e forte. leopardi, i-19: [in monti c'è
e bufere le sue molli aurette. leopardi, 7-40: conscie le molli /
erta sua non è molto levata. leopardi, 926: abbi per fermo che l'
. cardarelli, 952: abbiamo visto leopardi rimproverare al tasso di esprimere mollemente dei
su quelli che interessano lo stato coniugale. leopardi, 29-58: spera l'uomo ingannato
presta presta e quai intirizzita di freddo. leopardi, 6-10: sudato, e molle
colli / asciuga i dorsi molli. leopardi, 1-132: deh foss'io pur con
/ a far pompa di beltate. leopardi, 8-75: dirò siccome / sedente,
. cardarelli, 952: abbiamo visto leopardi rimproverare al tasso di esprimere mollemente dei
metastasio che al vigore dell'alfieri. leopardi, i-18: [in monti sono
, in cerchi moltiplici di trecce. leopardi, 32-43: universale amore, / ferrate
artificialmente o spontaneamente, producono innumerevoli varietà leopardi, i-187: la vastità e moltiplicità
le vittime alla brutale sua incontinenza. leopardi, iii-806: già saprete della badessa
anche avere valore iperbolico). leopardi, iii-347: tutta la grandezza di roma
vari e graziosi motteggiamenti e scherzi. leopardi, v-116: accumulando ogni giorno indugi
i dubbi si videro maggiormente moltiplicati. leopardi, iii-506: io vi ritorno moltiplicati gli
anche giusto ne sia il giudice sovrano. leopardi, v-6: questo è un sentimento
delle famiglie, la giusta popolazione. leopardi, i-102: io credo che la
moltitudine quasi che infinita di nervi. leopardi, 885: in altri luoghi la
dell'orazio, del petrarca, del leopardi, e vogli che il verso dica sempre
lontano dalle intenzioni di qualcuno. leopardi, iii-15: l'assicuro che non ho
un conforto, un coraggio momentaneo. leopardi, iii-920: supponendo la cosa già quasi
, mutevole (il gusto). leopardi, iii-360: io dubito assai che,
giustizia con una scorta d'alabardieri. leopardi, 845: fammi felice per un
cui lo lasciarono il manzoni e il leopardi. -particolare aspetto psicologico o spirituale
con grata armonia delle sacre canzoni. leopardi, iii-800: qui si parla molto del
prigione per tutta toscana e lombardia. leopardi, 221: poi chiuso in monacali abiti
filosofìa monacale restò sbandita dalle università. leopardi, v-85: quello buon vecchio avevasi
sottrarsi ai precipizi col mezzo del matrimonio. leopardi, 691: storia di una povera
al certo meno monarchiche delle leggi. leopardi, i-421: il governo monarchico assoluto
condotto al monistero della giovine taumaturga. leopardi, iii-806: saprete delle lusinghe,
oppure crudele. -sostant. leopardi, iii-350: io vedo la noia dipinta
la vita e'costumi de'provatissimi monaci. leopardi, 899: niuna cosa è
io so che sono e spettatore. leopardi, 30-94: dire... addio
civiltà e per tutta l'umanità. leopardi, i-14: non sono quelle cose secolari
bricasse e al divino culto dedicasse. leopardi, v-108: quanto si è alle
in una veste bianca, mondissima. leopardi, i-919: che cosa è il
l'api in oltre sono mondissime. leopardi, i-919: noi... pigliamo
, ordinatissimamente congiunti compongono il mondo. leopardi, 34-166: su la mesta landa
cagionare sen- sibil moto nel mondo. leopardi, 826: il mondo è fatto
, e il sole irradiarli immoto. leopardi, 999: a me [sole]
ampiezza dell'antico imperio dei romani. leopardi, 861: incominciarono senza indugio a
i continenti antico e nuovo. leopardi, 196: leggi e stati sapea d'
è la innegabile signora del mondo. leopardi, 27-86: ride ai lor casi
che sa il viver del mondo. leopardi, v-52: negli scrittori pagani la generalità
rappresentata nella fantasia o nel sogno. leopardi, 22-23: quei monti azzurri /.
pur troppo! altro figlio che me. leopardi, 20-7: qualunque cosa al mondo
ce n'e una sola al mondo. leopardi, 27-99: bella morte, pietosa
sentir solamente nominare i paesi lontani. leopardi, 829: questo poeta va
/ e duo neroni e caio furibondo. leopardi, 847: saria di ragione che
leggiadri spirti / mi vidi accòr. leopardi, ii-136: l'amicizia, non che
perché '1 mondo va tutto alla riversa. leopardi, iii-322: il mondo è fatto
col suo viso fresco e da labrate. leopardi, 840: -come sono andati a
/ per cui prostituisti monna clio? leopardi, 854: perdona, monna terra
monocordo: essere noiosissimo, tetro. leopardi, 1058: la vita umana sarà dilettevole
la presenza di commensali. leopardi, ii-1080: io posso per la mia
. -anche: monosi llabismo. leopardi, i-1363: tutto quello che ho detto
profonda e più perseverante la commozione. leopardi, i-35: anche dove [il filicaia
lo più mi fermo all'ussero. leopardi, i-304: tutte le cose vengono a
stare a tu per tu. m. leopardi, 1-54: voi, monsù napoleone
andrà alla montagna »). leopardi, iii-83: caro giordani, se io
/ batte sul fondo e sta. leopardi, 34-218: pel montano fianco /
7. goffo, impacciato. leopardi, 207: sputò, mirossi intorno e
a settemila, metà degli assediatori. leopardi, iii-31: io aveva spedito costà il
servitore o sull'asse di dietro. leopardi, 828: gli tennero il montatoio
che qui sia mestieri di provarlo. leopardi, 34-2: qui su l'arida schiena
/ va con lacci ingannevoli cacciando. leopardi, 21-25: mirava il ciel sereno
giovinetto / si posò sul monumento. leopardi, iii-398: vicino al sepolcro del
ora il refettorio d'un convento. leopardi, 3-44: anime prodi, / ai
aggiunta né mistura di scienza acquisita. leopardi, i-374: le filippiche di cicerone
nuove che mi venivano di lui fdi leopardi]... troncarono in un
di un'opera in prosa di giacomo leopardi, di argomento per lo più inerente
ogni pagina ci presenta ad imitare. leopardi, iii-618: ho dato a copiare il
. b. croce, ii-1-297: il leopardi, che almeno per un certo periodo
in contrapposizione con fisicamente). leopardi, iii-258: in 21 anno, avendo
essere questo un lavoro di donna. leopardi, i-35: [ha il petrarca
tossa intacca e sperpera le chiome. leopardi, 21-41: tu pria che
ingiuriativa si lascia a i mordaci. leopardi, 836: non anteponga la fama di
persone di chiesa o di chiostro. leopardi, 2-125: a stranieri ed empi /
: le nostre lettere sono intercette. leopardi, 13-8: tu dormi, che
con moribonda man la man tremante. leopardi, 1-135: il fato è diverso,
morire, che sta per uccidersi. leopardi, iii-197: questa medesima virtù quante
7. infastidito, stufo. leopardi, v-18: diogene cinico, trovandosi in
mio morir anche fia il giorno. leopardi, 2-122: perché il nascer ne desti
dove more e nasce il dì. leopardi, 11-3: d'in su la vetta
il suono de'tamburi o delle trombe. leopardi, 13-45: alla tarda notte /
, hai morta l'innocente figlia. leopardi, 390: oh sposo! /
: viver protestante e morir papista. leopardi, 27 -lipigr:. muor giovane
ra gionamento. m. leopardi, 1-26: colei è la rivoluzione,
. dimin. morsicòtto. m. leopardi, 1-83: qualche volta la gran nazione
novità degli oggetti tro- vavasi ammorzata. leopardi, 10-96: quel di non aver
d'ambizion mi rode il petto. leopardi, 19-57: al duro morso / della
arcani / presuntuosa entrar lingua mortale. leopardi, 21-26: lingua mortai non dice
mortai nostra vita è la mente. leopardi, 21-2: silvia, rimembri ancora
tutte noiose e di un tedio mortale. leopardi, iii-393: è intollerabile e mortale
e porzia se le professano nemiche mortali. leopardi, i-97: se tu hai un
quella ch'ella sentiva per lui. leopardi, i-89: l'amore è la
lo sofferma al limitar di dite? leopardi, 30-48: se danno è del mortale
sonno / della morte men duro? leopardi, 15-32: sconsolata arriva / la
giusta di glorie dispensiera è morte. leopardi, 27-1: fratelli a un tempo
trionfi * di francesco petrarca. leopardi, 830: 'morte '. ho
.. morì di sua morte. leopardi, i-897: le morti naturali immature
ch'egli non avesse mai fine. leopardi, i-253: l'anima riceve vita (
, / meschinello, a la morte? leopardi, 1-94: parea eh'a danza
morte fuggendo per le case vicine. leopardi, 22-106: già nel primo giovami tumulto
intellettuale; inaridirne le fonti. leopardi, 1-8: questo senno e questa esperienza
ostacoli / ch'è una morte. girolamo leopardi, 2-80: voglion [le mogli
nella intemperanza de'più grossolani piaceri. leopardi, i-82: l'imitazione dei greci
a poco toglie loro il fiato. leopardi, iii-215: la noia, madre
, iii-40: i critici moderni dal leopardi in poi hanno visto nei trfionfi].
una festa promessa da tanto tempo. leopardi, 282: alla gente morta / questa
pensare in un determinato modo. leopardi, iii-342: se tu credi che quegli
paese fino alli 24 del corrente. leopardi, iii-526: tanta è la mia
periodo di tempo definitivamente concluso. leopardi, 12-12: mi sowien l'eterno,
-onda morta: palude stigia. leopardi, 1-97: v'attendea lo scuro /
al trastul di mosca cieca. girolamo leopardi, 2-47: non puoi far,
la mia per venirti all'incontro. leopardi, iii-389: la morte ha preso anche
procinto (di fare qualcosa). leopardi, 668: durando il cuor mio più
arrotar piedi, né ammaccar mostacci. leopardi, 750: unto e annerito il rustico
numeri datigli da donne e da uomini. leopardi, iii-683: avrò il piacere di
nome un sasso / sotto quell'elce. leopardi, v-56: il cortigiano che i
misura, di quei bei occhi. leopardi, 21-63: ah'apparir del vero /
ne lasci altrui non bassi esempi. leopardi, 817: impose [giove] a
mostrasse il concetto migliore dell'onestà mia. leopardi, 241: aspetta per veder nel
, come nel sabbato che la precede. leopardi, i-12: diversissime opinioni de'barbari
che fa mostrasse di fargli stentatamente. leopardi, 832: tu mostri di non conoscere
/ subito mostro e subito intercetto! leopardi, 2-48: ma dell'ingegno e della
terra dai mostri che l'infestavano. leopardi, v-425: non solo i poeti
mostri in poesia come in agricoltura. leopardi, i-41: questa traduzione è un vero
assai. -stravagante, ridicolo. leopardi, i-725: applicate a questa osservazione le